Eventi Lunedì 23 settembre 2013 Ricerca, … model più appropria-to, per creare una start up con...

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Eventi Lunedì 23 settembre 2013 Polo è orientato ad investire competenze e risorse nella diagnostica avanzata in me- dicina, tecniche ed approcci innovativi nella riabilitazio- ne, nutraceutica, medicina rigenerativa. Linee di ricerca che sono il risultato di un’analisi, con- divisa da tutti gli attori del Polo, sui principali trend nazionali ed europei, sulle tecnologie e le opportunità offerte dal settore Biotech. Centro nevralgico, da cui partono tutte le interconnes- sioni tra ricerca e imprese, è l’avveniristico campus uni- versitario di Germaneto, se- de della facoltà di Medicina dell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro, all’interno del quale è ospi- tata la sede di Biotecnomed, società che fin da subito, grazie a un team giovane, motivato e professionale, si è qualificata come candidato di eccellenza per assumere il ruolo di Soggetto gestore del Polo di innovazione regio- nale nell’ambito delle scien- ze e tecnologie biomedicali. Biotecnomed è l’hub che punta al successo del Polo di Innovazione attraverso il coordinamento sinergico tra i diversi attori, importanti investimenti in infrastruttu- re, tecnologie ad alto valore aggiunto e l’offerta di ser- vizi comuni per supportare il collegamento tra sistema scientifico e sistema impren- ditoriale, la collaborazione tra imprese e innalzare il carattere innovativo dell’in- tero sistema produttivo lo- cale. Non deve sorprendere questo nuovo atteggiamento che, per certi aspetti, rivolu- ziona la tradizionale dico- tomia tra impresa e ricerca, spesso considerati due mon- di apparentemente distanti. Per il successo dell’iniziati- va, è stata fondamentale la presa di coscienza che, in un mondo globale e intercon- nesso, l’individualismo non premia, e solo attraverso la cooperazione, la diffusio- ne della ricerca scientifica e l’innovazione è possibile raggiungere l’eccellenza e aumentare la competitività delle imprese, soprattutto in settori ad altissima spe- cializzazione quali la Salute dell’Uomo e le Biotecno- logie, dove le conoscenze applicate sono strategiche per lo sviluppo socio-econo- mico del territorio. Questo è il punto di partenza per rendere la Calabria protago- nista della nuova frontiera dell’innovazione, centro di attrazione per giovani ta- lenti, nuovi imprenditori e consistenti investimenti. Il frutto di una Calabria nuo- va, diversa da quella fin da oggi conosciuta, proiettata al futuro che passa anche attraverso Biotecnomed e il Polo di Innovazione Tecno- logie della Salute. U n ponte tra mondo del- la ricerca e l’imprendi- toria, tra le aspettative del mercato e le esigenze della ricerca. Questo è il ruolo del Polo di Innovazione Tecno- logie della Salute: unire im- prenditori e ricercatori, otti- mizzare le risorse e tradurre le esigenze di innovazione delle imprese in progetti concreti nati dai laboratori di ricerca. Innovazione, know-how e trasferimento tecnologico sono le parole chiave intor- no alle quali a fine del 2011 è nato il Polo di Innovazione Tecnologie della Salute. Quello che sorprende è che non stiamo parlando della Silicon Valley americana, ma di un’interessante real- tà tutta calabrese che, gra- zie al supporto finanziario della Regione nell’ambito degli interventi Por Fesr Calabria 2007/2013 (Asse 1 - Ricerca Scientifica, In- novazione Tecnologica e Società dell’informazione), è riuscita a convogliare le migliori eccellenze locali in un network integrato che in- tende favorire la crescita e lo sviluppo dell’innovazione, della ricerca e dell’impren- ditorialità. Oltre quaranta imprese di grandi, medie e piccole dimensioni, tre centri di ricerca pubblico/ privati e due Università, tut- te con sede in Calabria, che hanno deciso di collaborare in progetti di ricerca con- giunti condividendo struttu- re, strumenti e conoscenze, per lo sviluppo di prodotti/ servizi innovativi. Un mix di successo che vede nella cultura della cooperazio- ne, nel naturale scambio di conoscenze e soprattutto nelle persone gli elementi per l’innovazione, fattore chiave da integrare nelle tra- iettorie di sviluppo su cui il Ricerca, Formazione & Innovazione 23 Lo staff di Biotecnomed. A sinistra l’amministratore delegato Giovanni Salvatore Pugliese e il presidente Giovanni Cuda L’università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro drea Trevisi, direttore di Basi- licata Innovazione. È così che nascono veri e propri “percorsi di innovazione”, che mettono a valore le competenze presen- ti presso gli istituti di ricerca regionali, con il supporto del- le associazioni di categoria. Grazie al team di Basilicata Innovazione, gli imprenditori migliorano prodotti e processi aziendali, magari utilizzando materiali innovativi, per esem- pio, ecosostenibili, disponibili presso il centro nuovi materiali e tecnologie Bi Mat. I ricerca- tori portano fuori dai labora- tori, direttamente sul mercato, i risultati di studi e sperimen- tazioni, mentre i giovani, con il supporto dei coach Bi Cube, strutturano la loro idea im- prenditoriale e individuano il business model più appropria- to, per creare una start up con forti probabilità di successo sul mercato. L’innovazione però, per essere tale, deve comporta- re un cambiamento a cui non ha già pensato qualcun altro, per dare quel carattere distinti- vo e quindi competitivo al pro- dotto o processo attraverso cui è stata generata. In questa dire- zione, è fondamentale l’attività dell’Ufficio assistenza brevet- ■■ BASILICATA INNOVAZIONE / Trenta professionisti lucani del trasferimento tecnologico al fianco di imprese, ricercatori e start up regionali Assistenza specialistica per prodotti ad alta competitività Ricerca, tecnologie all’avanguardia, nuovi materiali e competenze: questi i percorsi della crescita e dello sviluppo sul mercato P l’innovazione essere la leva strategica per lo sviluppo competitivo della Basilicata? Possono i settori produttivi della Basilicata, da quelli della tradizione (agroin- dustria, legno-arredo, edilizia, automotive) a quelli emergenti (osservazione della Terra, Ict, energia, elettromedicale), ac- quisire ulteriore valore anche a livello internazionale, attra- verso progetti di innovazione? La risposta è nel team di 30 professionisti del trasferimen- to tecnologico che, dal 2009, lavora in Basilicata Innovazio- ne: una struttura, nata dall’ac- cordo tra Regione Basilicata e Area Science Park di Trieste, al fianco di imprese, ricercatori e future start up regionali, che offre gratuitamente assistenza specialistica per realizzare pro- dotti più competitivi e ottimiz- zare i processi, immettere sul mercato i risultati delle attività di ricerca, sviluppare progetti d’impresa ad alto potenziale di crescita, con il supporto di Bi Cube, l’incubatore di primo miglio. “Dialoghiamo con il territorio per comprenderne le esigenze e costruire con i nostri inter- locutori percorsi di crescita e sviluppo che abbiano successo sul mercato, attraverso solu- zioni concrete da applicare sia nei settori tradizionali che in quelli avanzati”, afferma An- 777 Aziende visitate 496 Interventi di innovazione realizzati 148 Scouting delle attività di ricerca 48 Risultati della ricerca immessi sul mercato 250 Idee imprenditoriali analizzate 45 Aspiranti imprenditori supportati e insediati 33 Brevetti aziendali* Indicatori di impatto 7,3% Incremento stimato di occupazione* 8,1% Incremento stimato di fatturato* Attività 2010/2013 S i tratta di uno degli ultimi progetti avviati da Basilicata Innovazione e coinvolge oltre 20 aziende lucane apparte- nenti alla filiera del legno. Si chiama “TW.Lucania - legno lucano termotrattato (ermoWood)” ed è incentrato sul “termovuoto”, un’innovativa tecnologia di termotrattamento a basso impatto ambientale, basata sull’essiccazione sotto- vuoto. Basilicata Innovazione mette a disposizione, e gratui- tamente, delle imprese aderenti al progetto l’impianto in cui è integrata tale tecnologia che, tra le altre cose, permette di creare valore per specie arboree quali il cerro e la roverella, largamente presenti in Basilicata e attualmente usate come legna da ardere, data la loro instabilità strutturale. Il termo- vuoto offre innumerevoli plus, dal miglioramento del tempo e della qualità di essiccazione alla maggiore durabilità del legno, alla completa eliminazione di emissioni di sostanze inquinanti e di qualsiasi rischio d’incendio, e conferisce al legname caratteristiche qualitative tali da permetterne l’im- piego nell’industria per la produzione di infissi, porte, pavi- mentazioni per esterni e complementi di arredo. Nel mirino, la filiera del legno: venti aziende lucane concentrate sul termovuoto tuale di Basilicata Innovazione che offre un importante contri- buto di conoscenza, verifican- do il carattere di effettiva novi- tà di un’idea ed evitando così il dispendio di energie e denaro. Basilicata Innovazione è quin- di la struttura voluta e suppor- tata dalla Regione Basilicata, fatta di giovani, tutti lucani, che credono fortemente che con competenza, professionalità e creatività si possa realizzare una Basilicata migliore. Andrea Trevisi, direttore di Basilicata Innovazione ■■ BIOTECNOMED / Polo di Innovazione Tecnologie della Salute e il ruolo nel trasferimento tecnologico Un ponte tra ricercatori e imprenditori A Catanzaro, oltre 40 imprese, 3 centri di ricerca e due università unite nella ricerca * Su un campione di imprese beneficiarie degli interventi di innovazione

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EventiLunedì 23 settembre 2013

Polo è orientato ad investire competenze e risorse nella diagnostica avanzata in me-dicina, tecniche ed approcci innovativi nella riabilitazio-ne, nutraceutica, medicina rigenerativa.Linee di ricerca che sono il risultato di un’analisi, con-divisa da tutti gli attori del Polo, sui principali trend nazionali ed europei, sulle tecnologie e le opportunità offerte dal settore Biotech.Centro nevralgico, da cui partono tutte le interconnes-sioni tra ricerca e imprese, è l’avveniristico campus uni-versitario di Germaneto, se-de della facoltà di Medicinadell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro, all’interno del quale è ospi-tata la sede di Biotecnomed, società che fin da subito, grazie a un team giovane, motivato e professionale, si è qualificata come candidato di eccellenza per assumere il ruolo di Soggetto gestore del Polo di innovazione regio-nale nell’ambito delle scien-ze e tecnologie biomedicali.Biotecnomed è l’hub che punta al successo del Polo di Innovazione attraverso il

coordinamento sinergico tra i diversi attori, importanti investimenti in infrastruttu-re, tecnologie ad alto valore aggiunto e l’offerta di ser-vizi comuni per supportare il collegamento tra sistema scientifico e sistema impren-ditoriale, la collaborazione tra imprese e innalzare il carattere innovativo dell’in-tero sistema produttivo lo-cale. Non deve sorprendere questo nuovo atteggiamento che, per certi aspetti, rivolu-ziona la tradizionale dico-tomia tra impresa e ricerca, spesso considerati due mon-di apparentemente distanti. Per il successo dell’iniziati-va, è stata fondamentale la presa di coscienza che, in un mondo globale e intercon-nesso, l’individualismo non premia, e solo attraverso la cooperazione, la diffusio-

ne della ricerca scientifica e l’innovazione è possibile raggiungere l’eccellenza e aumentare la competitività delle imprese, soprattutto in settori ad altissima spe-cializzazione quali la Salute dell’Uomo e le Biotecno-logie, dove le conoscenze applicate sono strategiche per lo sviluppo socio-econo-mico del territorio. Questo è il punto di partenza per rendere la Calabria protago-nista della nuova frontiera dell’innovazione, centro di attrazione per giovani ta-lenti, nuovi imprenditori e consistenti investimenti. Il frutto di una Calabria nuo-va, diversa da quella fin da oggi conosciuta, proiettata al futuro che passa anche attraverso Biotecnomed e il Polo di Innovazione Tecno-logie della Salute.

Un ponte tra mondo del-la ricerca e l’imprendi-

toria, tra le aspettative del mercato e le esigenze della ricerca. Questo è il ruolo del Polo di Innovazione Tecno-logie della Salute: unire im-prenditori e ricercatori, otti-mizzare le risorse e tradurre le esigenze di innovazione delle imprese in progetti concreti nati dai laboratori di ricerca. Innovazione, know-how e trasferimento tecnologico sono le parole chiave intor-no alle quali a fine del 2011 è nato il Polo di Innovazione Tecnologie della Salute.

Quello che sorprende è che non stiamo parlando della Silicon Valley americana, ma di un’interessante real-tà tutta calabrese che, gra-zie al supporto finanziario della Regione nell’ambito degli interventi Por Fesr Calabria 2007/2013 (Asse 1 - Ricerca Scientifica, In-novazione Tecnologica e Società dell’informazione), è riuscita a convogliare le migliori eccellenze locali in un network integrato che in-tende favorire la crescita e lo sviluppo dell’innovazione, della ricerca e dell’impren-ditorialità. Oltre quaranta

imprese di grandi, medie e piccole dimensioni, tre centri di ricerca pubblico/privati e due Università, tut-te con sede in Calabria, che hanno deciso di collaborare in progetti di ricerca con-giunti condividendo struttu-re, strumenti e conoscenze, per lo sviluppo di prodotti/servizi innovativi. Un mix di successo che vede nella cultura della cooperazio-ne, nel naturale scambio di conoscenze e soprattutto nelle persone gli elementi per l’innovazione, fattore chiave da integrare nelle tra-iettorie di sviluppo su cui il

Ricerca, Formazione & Innovazione 23

Lo staff di Biotecnomed. A sinistra l’amministratore delegato Giovanni Salvatore Pugliese e il presidente Giovanni Cuda

L’universitàdegli Studi Magna Graecia di Catanzaro

drea Trevisi, direttore di Basi-licata Innovazione. È così che nascono veri e propri “percorsi di innovazione”, che mettono a valore le competenze presen-ti presso gli istituti di ricerca regionali, con il supporto del-le associazioni di categoria. Grazie al team di Basilicata Innovazione, gli imprenditori migliorano prodotti e processi aziendali, magari utilizzando materiali innovativi, per esem-pio, ecosostenibili, disponibili presso il centro nuovi materiali e tecnologie Bi Mat. I ricerca-tori portano fuori dai labora-tori, direttamente sul mercato, i risultati di studi e sperimen-tazioni, mentre i giovani, con il supporto dei coach Bi Cube, strutturano la loro idea im-prenditoriale e individuano il business model più appropria-to, per creare una start up con forti probabilità di successo sul mercato. L’innovazione però, per essere tale, deve comporta-re un cambiamento a cui non ha già pensato qualcun altro, per dare quel carattere distinti-vo e quindi competitivo al pro-dotto o processo attraverso cui è stata generata. In questa dire-zione, è fondamentale l’attività dell’Ufficio assistenza brevet-

■■■ BASILICATA INNOVAZIONE / Trenta professionisti lucani del trasferimento tecnologico al fianco di imprese, ricercatori e start up regionali

Assistenza specialistica per prodotti ad alta competitivitàRicerca, tecnologie all’avanguardia, nuovi materiali e competenze: questi i percorsi della crescita e dello sviluppo sul mercato

Può l’innovazione essere la leva strategica per lo

sviluppo competitivo della Basilicata? Possono i settori produttivi della Basilicata, da quelli della tradizione (agroin-dustria, legno-arredo, edilizia, automotive) a quelli emergenti (osservazione della Terra, Ict,

energia, elettromedicale), ac-quisire ulteriore valore anche a livello internazionale, attra-verso progetti di innovazione? La risposta è nel team di 30 professionisti del trasferimen-to tecnologico che, dal 2009, lavora in Basilicata Innovazio-ne: una struttura, nata dall’ac-cordo tra Regione Basilicata e Area Science Park di Trieste, al fianco di imprese, ricercatori e future start up regionali, che offre gratuitamente assistenza specialistica per realizzare pro-dotti più competitivi e ottimiz-

zare i processi, immettere sul mercato i risultati delle attività di ricerca, sviluppare progetti d’impresa ad alto potenziale di crescita, con il supporto di Bi Cube, l’incubatore di primo miglio. “Dialoghiamo con il territorio per comprenderne le esigenze e costruire con i nostri inter-locutori percorsi di crescita e sviluppo che abbiano successo sul mercato, attraverso solu-zioni concrete da applicare sia nei settori tradizionali che in quelli avanzati”, afferma An-

777 Aziende visitate496 Interventi di innovazione realizzati148 Scouting delle attività di ricerca48 Risultati della ricerca immessi sul mercato250 Idee imprenditoriali analizzate45 Aspiranti imprenditori supportati e insediati33 Brevetti aziendali*

Indicatori di impatto7,3% Incremento stimato di occupazione*8,1% Incremento stimato di fatturato*

Attività 2010/2013

Si tratta di uno degli ultimi progetti avviati da Basilicata Innovazione e coinvolge oltre 20 aziende lucane apparte-

nenti alla filiera del legno. Si chiama “TW.Lucania - legno lucano termotrattato (ThermoWood)” ed è incentrato sul “termovuoto”, un’innovativa tecnologia di termotrattamento a basso impatto ambientale, basata sull’essiccazione sotto-vuoto. Basilicata Innovazione mette a disposizione, e gratui-tamente, delle imprese aderenti al progetto l’impianto in cui è integrata tale tecnologia che, tra le altre cose, permette di creare valore per specie arboree quali il cerro e la roverella, largamente presenti in Basilicata e attualmente usate come legna da ardere, data la loro instabilità strutturale. Il termo-vuoto offre innumerevoli plus, dal miglioramento del tempo e della qualità di essiccazione alla maggiore durabilità del legno, alla completa eliminazione di emissioni di sostanze inquinanti e di qualsiasi rischio d’incendio, e conferisce al legname caratteristiche qualitative tali da permetterne l’im-piego nell’industria per la produzione di infissi, porte, pavi-mentazioni per esterni e complementi di arredo.

Nel mirino, la filiera del legno: venti aziende lucane concentrate sul termovuoto

tuale di Basilicata Innovazione che offre un importante contri-buto di conoscenza, verifican-do il carattere di effettiva novi-tà di un’idea ed evitando così il dispendio di energie e denaro. Basilicata Innovazione è quin-

di la struttura voluta e suppor-tata dalla Regione Basilicata, fatta di giovani, tutti lucani, che credono fortemente che con competenza, professionalità e creatività si possa realizzare una Basilicata migliore.Andrea Trevisi, direttore di Basilicata Innovazione

■■■ BIOTECNOMED / Polo di Innovazione Tecnologie della Salute e il ruolo nel trasferimento tecnologico

Un ponte tra ricercatori e imprenditoriA Catanzaro, oltre 40 imprese, 3 centri di ricerca e due università unite nella ricerca

* Su un campione di imprese beneficiarie degli interventi di innovazione