EURO 1,50 ANNO 142 - N. 26 Il caso LE INUTILI Euro ... · dichiarando il Nord ricco del mondo al...

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Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 mail: [email protected] FONDATO NEL 1876 Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281 www.corriere.it 9 771120 498008 70 2 0 1> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano In Italia EURO 1,50 ANNO 142 - N. 26 MERCOLEDÌ 1 FEBBRAIO 2017 Daniele Luchetti «Il tycoon ai servizi sociali Come sarà il mio film ispirato da Berlusconi» di Alessandro Pasini e Guido De Carolis a pagina 38 di Paolo Baldini a pagina 36 di Aldo Cazzullo I l confronto tra Italia e Francia sta infiammando le Borse e i mercati. Ma ha qualcosa da dire anche sul piano politico. I due Paesi sono legati da una storia comune, da radici culturali, da dimensioni e da interessi. La differenza è che la Francia è un sistema: ha uno Stato che costa ma funziona, una classe dirigente selezionata dalle alte scuole, una consapevolezza nazionale che a noi manca. Eppure è un sistema che rischia di collassare, a dispetto dell’attivismo di protagonisti un tempo legati a Sarkozy e oggi rimasti senza punti di riferimento: un destino che potrebbe toccare non solo alle élites francesi, ma all’intero Paese. Il 23 aprile e il 7 maggio si elegge il presidente, e l’unica candidatura solida è quella di Marine Le Pen. Una sua vittoria resta improbabile, e per fortuna, visto che segnerebbe la fine dell’Europa; però se il solo leader pressoché certo di arrivare al ballottaggio è lei, vuol dire che la situazione è grave. Fillon, vincitore a sorpresa delle primarie della destra, è già azzoppato da uno scandalo imbarazzante: è accusato di aver pagato con soldi pubblici la moglie per non lavorare. Hollande è il primo presidente della Quinta Repubblica a non ricandidarsi per propria scelta (ci sarebbe il precedente di Pompidou, che però era morto). Il capo del suo governo, Valls, dopo averlo costretto a un passo indietro, è andato a schiantarsi alle primarie socialiste contro un esponente dell’ala sinistra del partito: Benoît Hamon. Una figura considerata di secondo piano, che i sondaggi collocano alle spalle sia del radicale Mélenchon, sia del centrista Macron. continua a pagina 14 L’esempio francese LE INUTILI NOSTALGIE A SINISTRA E il Giappone proibisce il superlavoro Il caso dei karoshi, gli impiegati che crollano per lo stress. Non più di 60 ore di straordinari P ieno impiego e una monta- gna di straordinari. Ma an- che 200 morti o suicidi l’anno per sfinimento, i cosiddetti karoshi. Il Giappone studia un freno al superlavoro: un tetto di 60 ore di straordinari men- sili. Il premier Abe è però cau- to: teme uno choc come quello che nell’87, dopo una riduzio- ne dell’orario, provocò l’irrigi- dimento del sistema avviando quella stagnazione dalla quale il Paese non è ancora uscito. a pagina 14 PROGETTO TEDESCO PER COPRIRE L’ANFITEATRO DI VERONA Un «ventaglio» sopra l’Arena U n tetto per l’Arena di Vero- na. Servirà per proteggerla dalla pioggia che disgrega i ve- tusti gradoni. Ieri sono stati presentati al Politecnico di Mi- lano i progetti primi classifica- ti del concorso per coprire l’anfiteatro: 87 proposte, ha vinto un progetto tedesco. a pagina 24 di Pierluigi Panza di Guido Santevecchi Il progetto L’Arena con il «ventaglio» Il caso L’accusa: Berlino guadagna sulla valuta debole. Calenda: il protezionismo frena il made in Italy Euro, scontro Trump-Merkel Il Tesoro risponde alla Ue sui conti pubblici, canale aperto con Bruxelles La Germania approfitta di un euro «esageratamente sottovalu- tato» per «sfruttare» gli Stati Uniti e i partner europei. Parole di Peter Navarro, consigliere eco- nomico di Trump. Replica Me- rkel: non influenziamo la politica della Bce. Il ministro allo Svilup- po Carlo Calenda: il protezioni- smo frena il made in Italy. Sui conti, il Tesoro risponde alla Ue. da pagina 5 a pagina 10 di Maria Teresa Meli a pagina 16 PD-M5S-LEGA-FRATELLI D’ITALIA Scende in campo il partito del voto L’ Italia in affanno sui conti pubblici, come sulla crescita e la disoccupazione (12% a fine 2016 come tre anni fa), vuole evitare a tutti i costi una procedura per deficit eccessivo. Ma l’Europa è riluttante ad aprire un altro fronte in un anno elettorale. C’è un canale aperto tra Bruxelles e Roma sviluppato in queste settimane all’insegna della collaborazione. Nessuno vuole la rottura, ma il confronto è serrato e difficile: la flessibilità — sostiene Bruxelles — è già stata accordata, ora è il momento di impegni dettagliati. a pagina 6 GIANNELLI LA TRATTATIVA CON ROMA Il dialogo difficile in Europa Ma nessuno vuole la rottura di Federico Fubini LA NUOVA CASA BIANCA Il doppio volto dell’America che disorienta il Vaticano S e c’è una nuova Guerra fredda sul cammino mondiale, è quella che sta dichiarando il Nord ricco del mondo al Sud povero. La Chiesa di Francesco dovrà affrontarla con pazienza e lungimiranza. L’interlocutore vaticano che fissa la sfida tra il presidente americano Trump e il primo Papa latinoamericano sa quanto sarà difficile contrastare un vento culturale nel quale la più debole, per il momento, appare la Santa Sede. Anche per questo Bergoglio non vuole globalizzare una polemica che sta lacerando l’America e l’Occidente. a pagina 11 di Massimo Franco Le storie Gli allevatori di Amatrice e la vita nelle stalle «Gli animali, il gelo, il futuro Noi che resistiamo al sisma» I l terremoto ad Amatrice ha distrutto le loro cascine. Ma non la voglia di lavo- rare e di produrre «l’oro bianco», il latte, una delle principali ricchezze della zona. Grazie alla tenacia degli allevatori e alle donazioni si torna a sperare. a pagina 20 di Elisabetta Soglio L’allevatore Marco Terribile, 47 anni, nella sua stalla danneggiata dal sisma nella frazione Moletano di Amatrice ROGER LO GUARRO I l tribunale di Lucca dopo cinque ore di camera di con- siglio ha condannato 23 dei 33 imputati per la strage alla sta- zione di Viareggio del 2009. Tra di loro anche Mauro Mo- retti, all’epoca amministratore delegato di Ferrovie dello Sta- to: l’accusa per lui aveva chie- sto 16 anni, ma i giudici lo han- no condannato a 7 anni. Vin- cenzo Soprano, ex ad di Treni- talia e Michele Mario Elia, nel 2009 ad di Rete ferroviaria ita- liana, hanno subito una con- danna a sette anni e sei mesi. Presenti in aula molti familiari delle vittime. L’incidente costò la vita a 32 persone. Un convo- glio che trasportava gas propa- no deragliò mentre viaggiava a circa 90 chilometri orari. alle pagine 2 e 3 Ferrarella, Piccolillo di Giusi Fasano LA SENTENZA NEL DISASTRO FERROVIARIO MORIRONO 32 PERSONE Strage di Viareggio, condannati i manager Sette anni a Moretti L’AD DI LEONARDO Un nuovo fronte per il capoazienda A rigor di legge, la sentenza di condanna per la strage di Viareggio non sembra destinata a spingere Mauro Moretti a lasciare l’attuale incarico di amministratore delegato di Leonardo, la ex Finmeccanica. Lo escludono i giuristi consultati. Si vedrà poi su un’eventuale ricandidatura alla guida del gruppo pubblico dell’aerospazio e della difesa quando il manager decadrà in aprile. Eventuali opportunità dovranno essere valutate dal diretto interessato e dal governo. a pagina 3 di Antonella Baccaro Coppa Italia Inter, la rimonta non riesce La Lazio va in semifinale

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Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281

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In Italia EURO 1,50 ANNO 142 - N. 26MERCOLEDÌ 1 FEBBRAIO 2017

Daniele Luchetti«Il tycoon ai servizi socialiCome sarà il mio filmispirato da Berlusconi»

di Alessandro Pasini e Guido De Carolisa pagina 38

di Paolo Baldinia pagina 36

di Aldo Cazzullo

Il confronto tra Italia eFrancia sta infiammandole Borse e i mercati. Maha qualcosa da dire anche sul piano politico.

I due Paesi sono legati da una storia comune, da radici culturali, da dimensioni e da interessi. La differenza è che la Francia è un sistema: ha uno Stato che costa ma funziona, una classe dirigente selezionata dalle alte scuole, una consapevolezza nazionale che a noi manca. Eppure è un sistema che rischia di collassare, a dispetto dell’attivismo di protagonisti un tempo legati a Sarkozye oggi rimasti senza puntidi riferimento: un destinoche potrebbe toccare nonsolo alle élites francesi, ma all’intero Paese.

Il 23 aprile e il 7 maggio sielegge il presidente, e l’unica candidatura solida è quella di Marine Le Pen. Una sua vittoria resta improbabile, e per fortuna, visto che segnerebbe la fine dell’Europa; però se il solo leader pressoché certo di arrivare al ballottaggio è lei, vuol dire che la situazione è grave. Fillon, vincitore a sorpresa delle primarie della destra, è già azzoppato da uno scandalo imbarazzante: è accusato di aver pagato con soldi pubblici la moglie per non lavorare. Hollande è il primo presidente della Quinta Repubblica a non ricandidarsi per propria scelta (ci sarebbe il precedente di Pompidou, che però era morto). Il capo del suo governo, Valls, dopo averlo costretto a un passo indietro, è andato a schiantarsi alle primarie socialiste contro un esponente dell’ala sinistra del partito: Benoît Hamon. Una figura considerata di secondo piano, che i sondaggi collocano alle spalle sia del radicale Mélenchon, sia del centrista Macron.

continua a pagina 14

L’esempio francese

LE INUTILI NOSTALGIEA SINISTRA

E il Giappone proibisce il superlavoroIl caso dei karoshi, gli impiegati che crollano per lo stress. Non più di 60 ore di straordinari

P ieno impiego e una monta-gna di straordinari. Ma an-

che 200 morti o suicidi l’annoper sfinimento, i cosiddettikaroshi. Il Giappone studia unfreno al superlavoro: un tetto di 60 ore di straordinari men-sili. Il premier Abe è però cau-to: teme uno choc come quelloche nell’87, dopo una riduzio-ne dell’orario, provocò l’irrigi-dimento del sistema avviandoquella stagnazione dalla qualeil Paese non è ancora uscito.

a pagina 14

PROGETTO TEDESCO PER COPRIRE L’ANFITEATRO DI VERONA

Un «ventaglio» sopra l’Arena

U n tetto per l’Arena di Vero-na. Servirà per proteggerla

dalla pioggia che disgrega i ve-tusti gradoni. Ieri sono statipresentati al Politecnico di Mi-lano i progetti primi classifica-ti del concorso per coprirel’anfiteatro: 87 proposte, havinto un progetto tedesco.

a pagina 24

di Pierluigi Panza

di Guido Santevecchi

Il progetto L’Arena con il «ventaglio»

Il caso L’accusa: Berlino guadagna sulla valuta debole. Calenda: il protezionismo frena il made in Italy

Euro, scontro Trump-Merkel Il Tesoro risponde alla Ue sui conti pubblici, canale aperto con Bruxelles

La Germania approfitta di uneuro «esageratamente sottovalu-tato» per «sfruttare» gli Stati Uniti e i partner europei. Parole di Peter Navarro, consigliere eco-nomico di Trump. Replica Me-rkel: non influenziamo la politicadella Bce. Il ministro allo Svilup-po Carlo Calenda: il protezioni-smo frena il made in Italy. Sui conti, il Tesoro risponde alla Ue.

da pagina 5 a pagina 10

di Maria Teresa Melia pagina 16

PD-M5S-LEGA-FRATELLI D’ITALIA

Scende in campoil partito del voto

L’ Italia in affanno sui conti pubblici, comesulla crescita e la disoccupazione (12% a

fine 2016 come tre anni fa), vuole evitare a tutti i costi una procedura per deficit eccessivo.Ma l’Europa è riluttante ad aprire un altro fronte in un anno elettorale. C’è un canale aperto tra Bruxelles e Roma sviluppato in queste settimane all’insegna della collaborazione. Nessuno vuole la rottura, ma il confronto è serrato e difficile: la flessibilità — sostiene Bruxelles — è già stata accordata, ora è il momento di impegni dettagliati. a pagina 6

GIANNELLI LA TRATTATIVA CON ROMA

Il dialogo difficile in EuropaMa nessuno vuole la rotturadi Federico Fubini

LA NUOVA CASA BIANCA

Il doppio voltodell’Americache disorientail Vaticano

S e c’è una nuova Guerra fredda sul cammino

mondiale, è quella che sta dichiarando il Nord ricco del mondo al Sud povero. La Chiesadi Francesco dovrà affrontarla con pazienza e lungimiranza. L’interlocutore vaticano che fissa la sfida tra il presidente americano Trump e il primo Papa latinoamericano sa quanto sarà difficile contrastare un vento culturale nel quale la più debole, per il momento, appare la Santa Sede. Ancheper questo Bergoglio non vuole globalizzare una polemica che sta lacerando l’America e l’Occidente.

a pagina 11

di Massimo Franco

Le storie Gli allevatori di Amatrice e la vita nelle stalle

«Gli animali, il gelo, il futuroNoi che resistiamo al sisma»

I l terremoto ad Amatrice ha distrutto leloro cascine. Ma non la voglia di lavo-

rare e di produrre «l’oro bianco», il latte, una delle principali ricchezze della zona. Grazie alla tenacia degli allevatori e alle donazioni si torna a sperare. a pagina 20di Elisabetta Soglio

L’allevatore Marco Terribile, 47 anni, nella sua stalla danneggiata dal sisma nella frazione Moletano di Amatrice

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I l tribunale di Lucca dopocinque ore di camera di con-

siglio ha condannato 23 dei 33imputati per la strage alla sta-zione di Viareggio del 2009.Tra di loro anche Mauro Mo-retti, all’epoca amministratoredelegato di Ferrovie dello Sta-to: l’accusa per lui aveva chie-sto 16 anni, ma i giudici lo han-no condannato a 7 anni. Vin-cenzo Soprano, ex ad di Treni-talia e Michele Mario Elia, nel2009 ad di Rete ferroviaria ita-liana, hanno subito una con-danna a sette anni e sei mesi.Presenti in aula molti familiaridelle vittime. L’incidente costòla vita a 32 persone. Un convo-glio che trasportava gas propa-no deragliò mentre viaggiava acirca 90 chilometri orari.

alle pagine 2 e 3Ferrarella, Piccolillo

di Giusi Fasano

LA SENTENZA NEL DISASTRO FERROVIARIO MORIRONO 32 PERSONE

Strage di Viareggio,condannati i managerSette anni a Moretti

L’AD DI LEONARDO

Un nuovo fronte per il capoazienda

A rigor di legge, la sentenza dicondanna per la strage di

Viareggio non sembra destinata a spingere Mauro Moretti a lasciare l’attuale incarico di amministratore delegato di Leonardo, la ex Finmeccanica. Lo escludono i giuristi consultati. Si vedrà poi su un’eventuale ricandidatura alla guida del gruppo pubblico dell’aerospazio e della difesa quando il manager decadrà in aprile. Eventuali opportunità dovranno essere valutate dal diretto interessato e dal governo.

a pagina 3

di Antonella Baccaro

Coppa ItaliaInter, la rimonta non riesce La Lazio va in semifinale

Page 2: EURO 1,50 ANNO 142 - N. 26 Il caso LE INUTILI Euro ... · dichiarando il Nord ricco del mondo al Sud povero. La Chiesa di Francesco dovr affrontarla con pazienza e lungimiranza. L'interlocutore

6 Mercoledì 1 Febbraio 2017 Corriere della Sera

Primo piano L’esame dell’Ue

Canale aperto tra Roma e Bruxelles:ma gli impegni ora siano precisiIl dialogo per evitare la procedura di infrazione. Italia in ritardo sulla crescita

Retroscena

di Federico Fubini

È sullo sfondo di un quadronuovo che l’Italia oggi deve ri-spondere alla CommissioneUe, dopo la richiesta di unastretta di bilancio da 3,4 mi-liardi. Le ferite della crisi ini-ziano finalmente a chiudersiquasi ovunque. Per la primavolta dalla Grande recessione,nel 2016 l’area euro ha regi-strato un aumento del reddito(più 1,7%) superiore a quellodegli Stati Uniti (1,6%). Per ilsecondo anno di seguito laSpagna è cresciuta del 3,2%.La Germania sfiora un ritmodel 2%, mentre la disoccupa-zione dell’area a moneta unicaè scesa dal 12% del 2013 al 9,6%di dicembre scorso.

Se questa è l’Europa di oggi,l’Italia che ora deve mandareuna lettera di impegni a Bru-xelles appare in ritardo di dueo tre anni. Dal 2013 rivede unpo’ di crescita, ma senza maineppure avvicinarsi a una ve-locità di crociera dell’1% l’an-no. La disoccupazione a di-cembre era ancora al 12%, piùo meno esattamente il livellodi metà 2013, metà 2014 e me-tà 2015. Intanto negli ultimidodici mesi i rendimenti deititoli di Stato decennali italia-ni sono cresciuti il doppio diquelli francesi e sei volte piùdi quelli spagnoli; poco im-porta che l’incertezza politicae l’aumento del debito in que-sto periodo abbiano riguarda-to anche gli altri due grandiPaesi mediterranei. LaurenceBoone di Axa, ospite questasettimana all’Arel a Roma,sottolinea che la Banca cen-trale europea discuterà unnuovo calo degli acquisti di ti-toli solo dopo le elezioni tede-sche di fine settembre. Esisto-no dunque i presupposti per-ché sul finanziamento del de-bito di Roma quest’anno nontorni l’atmosfera di terrore del2011.

Eppure vista da Bruxelles —e ad accezione della Grecia —l’Italia oggi resta la sola eco-nomia nell’euro priva di unsenso di marcia. Non è diffici-le avvertire, appena sotto lasuperficie, il nervosismo concui in questi giorni i tecnicidella Commissione Ue hannotenuto un canale aperto con ilministero dell’Economia a Ro-

ma. I colloqui sono semprescivolati via in un’atmosfera dicollaborazione. Secondo duepersone coinvolte, a Bruxellesse n’è tratta un’idea di fondo:l’Italia continua a voler evitareuna procedura per «deficit ec-cessivo». Negli ultimi contattiriservati nessuno fra i tecnicieuropei ha avuto l’impressio-ne che il governo di Roma mi-rasse a respingere la richiestadi una stretta al bilancio, per

affrontare una procedura delPatto di stabilità e poi scate-nare una polemica elettoraleanti-europea.

Fin qui le certezze nellaCommissione Ue, o almenociò che ci si avvicina di più.Sul resto si saprà meglio daoggi ma, ammette un prota-gonista, tutti a Bruxelles capi-scono che «una volta arrivatala lettera (da Roma, ndr) avre-mo un grattacapo». I contatti

degli ultimi giorni hanno in-fatti seminato il sospetto chela risposta italiana sarà tutt’al-tro che chiara. Alcuni impe-gni del governo potrebberoessere molto vaghi; altri po-trebbero indicare entrate gra-zie alla riapertura dei terminisulla denuncia dei capitali al-l’estero («voluntary disclosu-re»), che comunque l’annoprossimo non si ripeteranno;altri ancora puntano su un re-

cupero di evasione che di soli-to non si calcola mai a preven-tivo, proprio perché c’è troppaincertezza sui risultati concre-ti.

A quel punto dentro la stes-sa Commissione Ue si apriràun dibattito difficile. L’obietti-vo concreto è indicare unaprevisione di deficit dell’Italianel 2017 nel rapporto d’inver-no, da pubblicare nella primasettimana di febbraio: è suquella base che l’infrazionepuò scattare o meno. Molti aBruxelles restano riluttanti adaprire la procedura, per alme-no due ragioni: si vuole evita-re che venga strumentalizzatanella campagna elettorale or-mai imminente in Italia; e siteme che possa provocareun’ulteriore deriva verso l’al-

tro dei rendimenti sui titoli diStato.

Nella Commissione Ue peròproprio l’enorme ritardo ac-cumulato dai bond italiani suquelli di Madrid — mai tanto,dall’avvio dell’euro — pesaanche in senso opposto. Nonsi vuole permettere ai mercatidi ignorare e scavalcare le re-gole europee, quando un Pae-se indebitato evita una san-zione. Non si vuole restare«dietro la curva» — dice unprotagonista — quando glispread sui titoli di Stato se-gnalano febbre. Su un puntopoi sono tutti d’accordo a Bru-xelles: negli ultimi tre annil’Italia si è conquistata più«flessibilità» sul bilancio diqualunque altro Paese, incambio di riforme promesse edisattese. Così il Paese è rima-sto indietro, mettendo in im-barazzo chi gli ha concesso fi-ducia in Europa. Per questoevitare una procedura anchestavolta è possibile, forse pro-babile. Ma non certo. Non sa-rà con una pacca sulla spalla,se e quando succederà.

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Il verticePier Carlo Padoan (di spalle) ieri a Bruxelles al vertice dei ministri delle Finanze. A destrail commissario Pierre Moscovici

La vicenda

L’Unione europea con una lettera del 16 gennaio a firma di Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, commissari europei per la stabilità finanziaria e gli affari economici, ha chiesto una correzione pari allo 0,2% del Pil.

Il governo italiano si appresta a inviare la sua risposta a Bruxelles sui conti pubblici 2017. L’aggiu-stamento dovrebbe essere pari a 3,4 miliardi

A BruxellesMolti sono riluttanti ad aprire la procedura, per evitare strumenta-lizzazioni elettorali

La parola

DEF

Il Documento di economia e finanza (Def) viene presentato alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno. È il principale strumento della programmazione economico-finanziaria: indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Viene proposto dal governo e approvato dal parlamento. Tra i capitoli del documento ci sono gli obiettivi per accelerare la riduzione del debito pubblico e, in particolare, gli obiettivi di politica economica per il triennio successivo

La banca centrale

Tassi americani,oggi si decideFed riunita

S i conclude oggi la prima riunione del2017 del Fomc, il

comitato monetario della Federal Reserve, la banca centrale Usa. Gli analisti sono sostanzialmente concordi nel dire che il costo del denaro resterà fermo, dopo l’aumento di un quarto di punto deciso a dicembre. Il motivo? La Fed preferirebbe stare per il momento a guardare, in attesa di capire meglio gli sviluppi nella politica economica Usa.

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