Essere se stessi … o stare nel gregge? Accodarmi agli altri adattandomi, mimetizzandomi, o essere...

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Essere se stessi o stare nel gregge?

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Essere se stessi …

o stare nel gregge?

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Accodarmi agli altri adattandomi, mimetizzandomi, o essere me stesso sempre?

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E’ la domandache la convivenza pone

continuamente.

E’ la domandache la convivenza pone

continuamente.

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Spesso siamo dei pecoroni, e la cosa che sappiamo fare bene,è piegare la testa, ubbidire e stare nel gregge!

Spesso siamo dei pecoroni, e la cosa che sappiamo fare bene,è piegare la testa, ubbidire e stare nel gregge!

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Quando ci Quando ci viene un’idea viene un’idea

fuori dalla fuori dalla “normalità”…“normalità”…

Quando ci Quando ci viene un’idea viene un’idea

fuori dalla fuori dalla “normalità”…“normalità”…

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…siamo subito scoraggiati dagli altri.

…siamo subito scoraggiati dagli altri.

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Il sano desiderio di comunicare e rendere partecipi gli altri di una cosa nuova capìta, conquistata, è spesso

mortificato.

Il sano desiderio di comunicare e rendere partecipi gli altri di una cosa nuova capìta, conquistata, è spesso

mortificato.

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Il cambiamento, la novità, l’uscire dal seminato,dalla tradizione ...

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… ha molti nemici.

… ha molti nemici.

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Però, se con fatica e costanzaPerò, se con fatica e costanza(a volte anche sbagliando), (a volte anche sbagliando),

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senza badare troppo agli altri, procediamo dove ci indica la ragione ed il cuore,

senza badare troppo agli altri, procediamo dove ci indica la ragione ed il cuore,

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raggiungiamo la meta … e l’orizzonte si espande!

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La fedeltà alle proprie idee e principi

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spesso porta alla solitudine e, a volte, ci porge un po’ di tristezza.

spesso porta alla solitudine e, a volte, ci porge un po’ di tristezza.

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Le strade nuove quasi sempre

ci mettono paura e ci spingono

a tornare nell’ovile,al gregge,

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ma poisi schiudono

orizzonti impensati,a volte fantastici.

ma poisi schiudono

orizzonti impensati,a volte fantastici.

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Il lasciare il gregge, per essere se stessi, Il lasciare il gregge, per essere se stessi,

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con le proprie idee, valori, obiettivi, con le proprie idee, valori, obiettivi,

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senza pretendere il consenso degli altri,senza pretendere il consenso degli altri,

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non contro gli altri,ma amandoli

anche se non sono d’accordo,

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porta ad incontri e avvenimenti inaspettati,inimmaginabili.

porta ad incontri e avvenimenti inaspettati,inimmaginabili.

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Spalanca la vita al mondo,Spalanca la vita al mondo, Spalanca la vita al mondo,Spalanca la vita al mondo,

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amplifica gli avvenimenti

della nostra storia.

amplifica gli avvenimenti

della nostra storia.

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Avere il coraggio dei propri pensieri, Avere il coraggio dei propri pensieri,

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di ciò che crediamo giusto, verodi ciò che crediamo giusto, vero di ciò che crediamo giusto, verodi ciò che crediamo giusto, vero

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e che vale la pena di essere vissuto, e che vale la pena di essere vissuto,

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fa sì che guardando al passato,

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ci rende contenti delle nostre scelte,ci rende contenti delle nostre scelte,

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anche se, a volte, sono state faticose.

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Perché se mostriamo solo ciò che ci conviene

… uccidiamo in noila parte migliore.Ci condanniamo

umanamentea una rappresentazione

ridicoladi noi stessi,e, nel tempo,alla tristezza,

perché abbiamo distrutto la nostra identità unica,

cioè le nostre aspirazioni più profonde.

Perché se mostriamo solo ciò che ci conviene

… uccidiamo in noila parte migliore.Ci condanniamo

umanamentea una rappresentazione

ridicoladi noi stessi,e, nel tempo,alla tristezza,

perché abbiamo distrutto la nostra identità unica,

cioè le nostre aspirazioni più profonde.

Page 31: Essere se stessi … o stare nel gregge? Accodarmi agli altri adattandomi, mimetizzandomi, o essere me stesso sempre?

Se il nostro agire è la reazioneal giudizio o all’azione altrui,diventiamo dei mostriciattoli,

il vero che è in noi muore.

La contentezza di vivere sbocciadentro di noi

quando le nostre azioni esprimonoconcretamente, nei rapporti,ciò che ha valore e senso;

ciò che riteniamogiusto e vero.

Se il nostro agire è la reazioneal giudizio o all’azione altrui,diventiamo dei mostriciattoli,

il vero che è in noi muore.

La contentezza di vivere sbocciadentro di noi

quando le nostre azioni esprimonoconcretamente, nei rapporti,ciò che ha valore e senso;

ciò che riteniamogiusto e vero.

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Essere se stessi o stare nel gregge?Accodarsi agli altri adattandomi, mimetizzandomi

o essere me stesso sempre?E’ la domanda che la convivenza pone continuamente.

- Spesso siamo dei pecoroni e la cosa che sappiamo fare bene,è piegare la testa, ubbidire e stare nel gregge!

- Quando ci viene un’idea, fuori dalla “normalità”,siamo subito scoraggiati dagli altri.

- Il sano desiderio di comunicare e rendere partecipi gli altridi una cosa nuova capita, conquistata, è spesso mortificato.

- Il cambiamento, la novità, l’uscire dal seminato, dalla tradizione, ecc.ha molti nemici.

- Però, se con fatica e costanza (a volte anche sbagliando),senza badare troppo agli altri,

procediamo dove ci indica la ragione ed il cuore,raggiungiamo la meta … e l’orizzonte espande!

- La fedeltà alle proprie idee e principi,spesso porta alla solitudine, e,

a volte, ci porge un po’ di tristezza.- Le strade nuove, quasi sempre ci mettono paura

e ci spingono a tornare nell’ovile, nel gregge,ma poi, si schiudono orizzonti impensati,

a volte fantastici.

Page 33: Essere se stessi … o stare nel gregge? Accodarmi agli altri adattandomi, mimetizzandomi, o essere me stesso sempre?

Il lasciare il gregge, per essere sé stessi, con le proprie idee, valori, obiettivi,

senza pretendere il consenso degli altri,non contro gli altri, ma amando gli altri,

anche se non sono d’accordo,porta ad incontri e avvenimenti inaspettati, inimmaginabili.

Spalanca la vita al mondo, amplifica gli avvenimenti della nostra storia.Avere il coraggio dei propri pensieri,

di ciò che crediamo giusto, vero e che vale la pena di essere vissuto,fa si che guardando al passato, ci rende contenti delle nostre scelte,

anche se, a volte, sono state faticose.

Perché se mostriamo solo ciò che ci conviene …uccidiamo in noi la parte migliore.

Ci condanniamo umanamentea una rappresentazione ridicola di noi stessi,

e, nel tempo, alla tristezza,perché abbiamo distrutto la nostra identità unica,,

cioè, le nostre aspirazioni più profonde.