Essere Impresa - 02 marzo 2012

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Anno 02 - Direttore Responsabile Roberto Faggiotto - Mensile di informazione tecnica, economica, sindacale - Forlì, viale Oriani, 1 - Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009” in evidenza 02 MARZO 2012 Allegato al numero di marzo di Essere Impresa la brochu- re di presentazione del sevizio ambiente e sicurezza di Confartigianato Forlì. Una pluralità di attività per essere sempre più vicini alle esigenze delle imprese associate nel rispetto della complessa normativa ambientale. L’EDITORIALE: il presidente Grazioso fa una prima valuta- zione del decreto semplificazioni e sviluppo, evidenziando i temi più urgenti per la piccola impresa. A pagina 3 IL TERRITORIO: Il comprensorio forlivese mostra grande vivacità malgrado la crisi. A Forlimpopoli apre una gelateria che vuole fare dell’artigianalità la propria bandiera, mentre a Modigliana le cooperative sociali affiancano coloro che vivono situazioni di difficoltà. Da pagina 6 a pagina 11 IL NOTIZIARIO TECNICO: nell’inserto centrale gli appro- fondimenti in materia di consulenza fiscale, del lavoro e ambientale e lo scadenzario di aprile 2012. Da pagina 12 a pagina 18 Le forti nevicate di inizio febbraio hanno provocato ingenti danni al sistema produttivo locale. Problemi alle strutture, consegne bloccate, giorni di lavoro mancati, limiti negli spostamenti hanno influito negativamente sui bilanci delle aziende. Eppure, malgrado l’eccezionalità della situazione, gli imprenditori hanno mostrato ancora una volta il proprio coraggio, rimboccandosi le maniche e impegnandosi per riprendere rapidamente l’attività, senza polemiche, né lamentele. A loro, oltre al consueto sostegno, il plauso di Confartigianato Forlì. La forza dell’imprenditore CONTIENE I.P.

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La forza dell’imprenditoreLe forti nevicate di inizio febbraio hanno provocato ingenti danni al sistema produttivo locale. Problemi alle strutture, consegne bloccate, giorni di lavoro mancati, limiti negli spostamenti hanno influito negativamente sui bilanci delle aziende. Eppure, malgrado l’eccezionalità della situazione, gli imprenditori hanno mostrato ancora una volta il proprio coraggio, rimboccandosi le maniche e impegnandosi per riprendere rapidamente l’attività, senza polemiche, né lamentele. A loro, oltre al consueto sostegno, il plauso di Confartigianato Forlì.

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Anno 02 - Direttore Responsabile Roberto Faggiotto - Mensile di informazione tecnica, economica, sindacale - Forlì, viale Oriani, 1 - Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”

in evidenza

02 • MARZO 2012

Allegato al numero di marzo di Essere Impresa la brochu-re di presentazione del sevizio ambiente e sicurezza di Confartigianato Forlì. Una pluralità di attività per essere sempre più vicini alle esigenze delle imprese associate nel rispetto della complessa normativa ambientale.

L’EDITORIALE: il presidente Grazioso fa una prima valuta-zione del decreto semplificazioni e sviluppo, evidenziando i temi più urgenti per la piccola impresa. A pagina 3

IL TERRITORIO: Il comprensorio forlivese mostra grande vivacità malgrado la crisi. A Forlimpopoli apre una gelateria che vuole fare dell’artigianalità la propria bandiera, mentre a Modigliana le cooperative sociali affiancano coloro che vivono situazioni di difficoltà. Da pagina 6 a pagina 11

IL NOTIZIARIO TECNICO: nell’inserto centrale gli appro-fondimenti in materia di consulenza fiscale, del lavoro e ambientale e lo scadenzario di aprile 2012. Da pagina 12 a pagina 18

Le forti nevicate di inizio febbraio hanno provocato ingenti danni al sistema produttivo locale. Problemi alle strutture, consegne bloccate, giorni di lavoro mancati, limiti negli spostamenti hanno influito negativamente sui bilanci delle aziende. Eppure, malgrado l’eccezionalità della situazione, gli imprenditori hanno mostrato ancora una volta il proprio coraggio, rimboccandosi le maniche e impegnandosi per riprendere rapidamente l’attività, senza polemiche, né lamentele. A loro, oltre al consueto sostegno, il plauso di Confartigianato Forlì.

La forza dell’imprenditore

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I.P.

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Una terapia d’urto per il credito• di Roberto Faggiotto

D al 1998 a oggi non era mai stata registrata una diminuzione così marcata nei prestiti bancari erogati alle piccole impre-se e alle aziende familiari con meno di 5 addetti, come quel-

la verificatasi nell’ultimo semestre 2011. I dati della CGIA di Mestre confermano la percezione dei nostri imprenditori: la stretta crediti-zia, rilevata nella seconda parte dell’anno scorso, non ha eguali nella nostra storia recente. Negli ultimi mesi, i finanziamenti alle piccole imprese sono aumentati appena dello 0,4%, avvicinandosi alla cre-scita zero. I tassi medi d’interesse hanno raggiunto il 5,5%, il valore più alto tra quelli dell’area euro, senza dimenticare l’atteggiamento di molti istituti bancari che chiedono ai clienti il rientro anticipato delle linee di credito concesse.

La prudenza mostrata dalle banche penalizza le imprese che, a cor-to di liquidità aziendale, non hanno la possibilità di fare investimenti, né di competere ad armi pari con i concorrenti europei.

L’atteggiamento degli istituti di credito di finanziare unicamente operazioni a breve termine, limitate a una clientela selezionata, esclu-dendo altri, valutati inidonei sulla base di rigidi criteri come la sotto-capitalizzazione, una bassa redditività del fatturato, l’appartenenza a un settore difficile o gli andamenti negativi, sta penalizzando forte-mente l’artigianato, fiaccato da tre anni di crisi economica. Mettendo a rischio la sopravvivenza stessa delle aziende, o persino l’esistenza degli imprenditori, come evidenziano i recenti drammatici casi di ti-tolari di azienda che, per via di crediti e prestiti negati, hanno scelto di togliersi la vita. La crisi ha svelato il malfunzionamento dell’eco-nomia italiana: le piccole e micro imprese sono costrette a subire i ritardi dei pagamenti da parte della committenza pubblica e privata, senza avere la possibilità di rivolgersi agli istituti di credito per far fronte alla mancanza di liquidità. A differenza delle grandi realtà, esse non hanno potere contrattuale nei confronti delle banche, né trovano il sostegno dell’opinione pubblica, che si avvede di loro solo quando un trafiletto sulla stampa racconta la storia di coloro che, per l’onta di un fallimento, di cui sono incolpevoli, scelgono di farla finita. È urgente che le banche tornino all’economia reale, riducendo la distanza da famiglie e imprese.

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE

Anno II • n. 02 MARZO 2012

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Viale Oriani, 1

tel 0543 452811 • fax 0543 452852

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Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978

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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009

Direttore Responsabile Roberto Faggiotto

Redazione Roberta Zoli

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associazione editoriale

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Il Governo Monti e le pmi• di Giorgio Grazioso Presidente di Confartigianato Forlì

L e ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale con-fermano la recessione dell’economia italiana: per il 2012 è previsto un calo del PIL del 2,2% seguito, nel 2013, da

un’ulteriore flessione dello 0,6%. Negli ultimi cento anni, in Italia, si è verificato soltanto un periodo con quattro anni di recessione su sei: tra il 1939 e il 1944, gli anni terribili della seconda guerra mondiale. Eppure, nonostante il contesto turbolento, l’Italia mostra segni di forte competitività: sui mercati esteri infatti nei primi 11 mesi del 2011 l’export è cresciuto dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2010, la seconda migliore performance tra i maggiori paesi europei esportatori, di poco dietro rispetto alla Germania (+12,1%). A se-guire troviamo Regno Unito (+11,5%), Belgio (+11,4%), Paesi Bassi (+10,3%) e Francia (+9%).

Oggi occorre incentivare la ripresa e il decreto semplificazioni e sviluppo può diventare un’opportunità preziosa per la nostra econo-mia. Le liberalizzazioni devono costituire un concreto segnale d’in-versione per liberare imprenditori e cittadini dai pesanti costi deri-vanti dai mercati protetti e dalle rendite di posizione contribuendo a stimolare la crescita del Paese.

Le misure in materia di energia sono lo strumento per ridurre l’at-tuale spread del 30% tra i costi per le imprese italiane rispetto alla media dei maggiori paesi europei e quelle sui servizi pubblici loca-li, le cui tariffe negli ultimi dieci anni sono aumentate del 27% in più rispetto alla media dell’Unione Europea. Indispensabile anche l’istituzione del Tribunale delle imprese che costituisce l’esempio tan-gibile della volontà di aggredire il grave problema dei ritardi della giustizia civile che pesano per 2,2 miliardi di euro all’anno sui bilanci delle aziende italiane. Senza dimenticare le norme che, nel solco dello Small Business Act, aumentano le tutele delle micro e piccole impre-se. Fronte decisivo per abbassare gli oneri a carico delle imprese e dei cittadini, anche il mercato delle assicurazioni, affinché si allinei alla media dei Paesi europei per quanto concerne il livello di concorrenza e la riduzione dei premi assicurativi, evitando di agevolare posizioni dominanti nella filiera dei risarcimenti e delle riparazioni dei veicoli. Esistono margini per interventi più incisivi anche nel sistema del cre-dito. Le prossime mosse del Governo su un aspetto decisivo come le semplificazioni saranno fondamentali per il futuro dell’imprenditoria per questo auspichiamo che si concretizzino al più presto gli annun-ciati interventi sul dramma del ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione che costa ogni anno agli imprenditori artigiani 3,6 miliardi di maggiori oneri e li costringe ad attendere addirittura fino a 793 giorni prima di essere pagati.

associazioneil commento

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I n tempo di crisi l’apparato burocratico dello Stato non aiuta il rilancio del sistema pro-duttivo. L’osservatorio Ispo Confartigianato

ha effettuato un’elaborazione sull’impatto della burocrazia sulle pmi, stimando un costo per le im-prese di 23 miliardi di euro. Il 41% degli imprenditori coinvolti nella ri-levazione segnalano che, negli ultimi due anni, c’è stato un forte aumento dell’incidenza delle incombenze bu-rocratiche, dato che viene confermato dal lento retrocedere dell’Italia nella classifica sulla facilità del fare impre-se stilata dalla Banca Mondiale e che colloca il nostro Paese al 87° posto. La peggiore performance rilevata è quella relativa ai tempi eccessivamen-

te lunghi della giustizia civile. I costi per le imprese derivanti dal ritardo nei giudizi nei procedimen-ti civili sono elevati: sulla base dell’elaborazione degli ultimi dati pubblicati dal Ministero della Giustizia, i maggiori costi influiscono sulle impre-se per 2.216 milioni di euro. I tempi e l’arretrato della giustizia civile italiana sono impressionanti: la relazione del guardasigilli sull’amministrazione della Giustizia nell’anno 2011 indica che, al 30 giugno del 2011, l’arretrato era di 5,5 milioni di processi civile e che i tempi medi di definizione sono di 2.645 giorni, pari a 7 anni e 3 mesi.

Roberto Faggiotto segretario di Confartigia-nato Forlì (nella foto) sintetizza la situazione “nell’ultimo anno gli imprenditori italiani hanno

dedicato alla gestione delle pratiche amministrative 86.334.706 giorna-te, equivalenti a 60 giornate all’anno per impresa; tenendo conto di cinque giornate lavorative settimanali, è solo dal 26 marzo di ciascun anno che la risorsa vincolata dalle pratiche può essere destinata all’attività produtti-va vera e propria. Il costo per le mi-cro imprese arriva a 23.040 milioni di euro, la burocrazia pesa per 1,5

Con la crisi aumenta il peso della burocrazia

L’information technologypotrebbe essere la soluzione

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burocrazia

L’information technologypotrebbe essere la soluzione

La diseconomia rappresentata dalla bu-rocrazia rende particolarmente ostile il contesto del fare impresa nel nostro Paese: nella classifica ‘Doing Business 2012’ redatta dalla Banca Mondiale, l’Italia si colloca all’87° posto

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punti di PIL.” E continua “un elemento chiave per la riduzio-ne dei costi della burocrazia per le imprese potrebbe essere rappresentato da un più effi-ciente utilizzo dell’information technology da parte della Pub-blica Amministrazione. In Italia è ancora scarsa l’interazione via web tra cittadino ed ente pub-blico: tra le persone di 14 anni e più che hanno usato internet negli ultimi 12 mesi, il 35,1% ha richiesto in rete informazioni alla Pubblica Amministrazione, il 25,4% ha scaricato moduli

da siti degli enti, ma soltanto un 12,9% ha potuto adempiere agli obblighi burocratici speden-do gli stessi moduli direttamente via internet.” E conclude “tutte le società, nell’ultimo anno, si sono dotate di posta elettronica certificata, come richiesto dalla legge, eppure lo strumento non è ancora entrato pienamente a regime. La diffusione della Pec potrebbe consentire un allegge-rimento del carico di adempi-menti cartacei, per liberare ri-sorse da impiegare diversamente all’interno delle imprese.”

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L’information technologypotrebbe essere la soluzione

burocrazia

L’information technologypotrebbe essere la soluzione

L e imprese sacrificano 36 giorni all’anno per la sola burocrazia fisca-

le, + 53,2% rispetto alla media Ocse. Oltre al peso delle tasse, gli imprenditori devono, infatti, sopportare anche le complessità burocratiche per pagarle. Con-fartigianato ha calcolato che, dal 2008 a oggi, sono state ema-nate quasi duecento norme che hanno complicato la gestione fiscale delle aziende, in pratica una ogni sette giorni. Sono sol-tanto 33, invece, le nuove leggi che l’hanno resa più snella e 75 quelle a impatto zero. La poli-tica di semplificazione rischia di diventare una tela di Penelope: per una norma che semplifica ne vengono emanate sei che com-plicano la vita agli imprenditori. Confartigianato ha esaminato 18 provvedimenti - 15 decreti legge e 3 leggi finanziarie - va-

rati tra il 29 aprile 2008 e il 26 gennaio 2012 che contengono complessivamente 297 modifi-che di carattere fiscale. Di que-ste solo l’11,1% riducono il ca-rico burocratico per le imprese, il 25,3% sono neutre, il 42,8% presenta un modesto impatto dal punto di vista burocratico, il 14,5% un impatto medio e il 6,4% inasprisce fortemente il carico di burocrazia fiscale sulle imprese. Il risultato è che circa due norme fiscali su tre (63,6%) promulgate in questa legislatura aumentano le complessità buro-cratiche per le imprese; si trat-ta, complessivamente, di 189 norme, emanate al ritmo di una alla settimana. In base all’indi-ce di complicazione di ciascuna normativa, tra il 2009 e il 2011 la pressione burocratica fiscale sulle imprese è aumentata del 51%. Non c’è da stupirsi quindi

se, per adempiere ad appena tre procedure fiscali, gli imprendito-ri sono costretti a bruciare ogni anno quasi 3 miliardi di euro. Tante complicazioni costringo-no gli imprenditori a sacrificare gran parte del loro tempo per districarsi nelle pastoie connes-se agli adempimenti tributari: secondo Confartigianato sono necessarie almeno 285 ore l’an-no, equivalenti a circa 36 giorni lavorativi. Un record negativo tra i Paesi dell’Ocse dove gli im-prenditori impiegano in media 186 ore per rispettare il loro dovere di contribuenti, in Italia, quindi, il tempo necessario per pagare le imposte è superiore alla media del 53,2%.

Auspicio di Confartigianato è che i provvedimenti, attualmen-te al vaglio del Governo, contri-buiscano a sfrondare la giungla di burocrazia in cui sono co-stretti a dibattersi gli imprendi-tori. Dopo tanti annunci, sono necessari interventi efficaci per lo snellimento della normativa fiscale.

Rapporto di Confartigianato: burocrazia versus liberalizzazioni

Per una norma che semplifica,sei rendono più complessa la situazione

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A seguito della decisione presa dal Con-siglio della Camera di Commercio di quantificare, seppure con importi presun-

ti, i danni subiti dalle imprese, causati dalle ab-bondantissime nevicate di inizio febbraio, è stata realizzata, in collaborazione con le associazioni di categoria una prima rilevazione. I dati raccolti si riferiscono a importi stimati, non certi, né defini-tivi, riferiti a un periodo, quello immediatamente successivo alle nevicate, in cui non era possibile effettuare una valutazione precisa e completa del-la situazione. I dati raccolti non sono esaustivi ri-spetto all’entità complessiva dei danni, ma sono utili per stilare una valutazione degli effetti della nevicata sull’intero sistema imprenditoriale pro-vinciale. La rilevazione, in particolare, si è concen-trata su tre tipologie di informazioni, danni infra-strutturali (edifici, impianti, macchinari, mezzi di trasporto) alla produzione e al fatturato (contra-zione vendite, ordini inevasi o annullati, penali per ritardi, mancata produzione, mancate consegne,

deperimento merci) e oneri aggiuntivi (dovuti alle operazioni legate a garantire l’accessibilità e l’agi-bilità delle strutture produttive/commerciali)

A inizio marzo le imprese che hanno aderito all’indagine sono 1296, oltre la metà delle segnala-zioni provengono da imprese di Forlì e di Cesena. Complessivamente, i danni segnalati ammontano a 70.208.118 euro suddivisi tra danni a strutture (euro 14.758.691, 21,02%), perdite alla produ-zione e al fatturato (euro 50.558.320 72,01%), oneri aggiuntivi legati all’agibilità e accessibili-tà delle strutture (euro 3.608.178, 5,14%) e al-tre tipologie residuali di perdite (euro 1.282.929, 1,83%). Di questi il 48% sono stati lamentati dal settore manifatturiero (297 imprese), il 30% dal settore commercio e turismo (563 imprese), l’12% dai servizi (242 imprese) e il 7% dalle costruzioni (132 imprese). Scopo primario di questa iniziativa è la sensibilizzazione di intermediari finanziari a intervenire con urgenza, in considerazione della straordinarietà dell’evento, in merito alla morato-ria nei pagamenti delle rate dei mutui in essere, ai criteri di affidamento, alla messa a disposizione di nuove linee di credito necessarie a dare copertura finanziaria alle spese e agli investimenti che le im-prese devono sostenere. Da parte delle istituzioni si chiedono interventi nel differimento dei termini per il pagamento delle imposte e degli oneri assi-stenziali e previdenziali; l’alleggerimento del peso fiscale attraverso la revisione degli studi di setto-re; l’accesso agevolato agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge.

La Camera di Commercio completa la stima dei danni

Emergenza neve:importi per oltre 70 milioni di euro

territorio

Il meglio di noiLe pagine di cronaca del mese di febbraio hanno dato ampio rilievo all’emergenza neve e alla sua ge-

stione, a volte più complessa di quanto preventivato e purtroppo non sempre efficiente. Ma al di là di ogni eventuale polemica innescata, soprattutto nel comune di Forlì, per il mancato funzionamento del piano neve, ciò che è emerso in maniera evidente è stata la capacità degli imprenditori di reagire alle difficoltà impegnandosi in prima persona per far fronte all’emergenza. La situazione inedita, sebbene annunciata dalla protezione civile, ha sorpreso i cittadini impreparati ad affrontare una nevicata di proporzioni così de-vastanti, soprattutto per le imprese, colpite non solo dalla forzata sospensione dell’attività, per l’oggettiva difficoltà negli spostamenti, ma anche, in molti casi, registrando ingenti danni materiali ad attrezzature e capannoni. Le rilevazioni effettuate dalle associazioni e dalla Camera di Commercio mirano a quantificare i danni e a sensibilizzare le istituzioni per una maggiore attenzione al sistema imprenditoriale, gravato da quest’ulteriore calamità. Eppure, ancora una volta, la piccola impresa ha saputo mostrare la sua tenacia e il suo coraggio riprendendo l’attività produttiva e a questi imprenditori va il plauso di Confartigianato.

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territorio

Continua l’attività dell’Osservatorio congiunturale sull’artigianato e la picco-la impresa di Confartigianato Emilia Ro-magna, che, attraverso un’indagine su un campione di oltre 900 imprese, evidenzia come l’economia regionale sia ancora ferma nelle secche della crisi. L’indagine realizzata ha l’obiettivo di monitorare lo stato di salute delle piccole imprese, at-traverso l’analisi di indicatori quali fattu-rato, ordini, occupazione e investimenti, e sulla base dei giudizi espressi diretta-mente dagli imprenditori. Le dinamiche prendono in considerazione i quattro settori tipici: manifatturie-ro, edilizia, servizi alle imprese e servizi alle persone. Dalla rilevazione emerge che il 2011 si è chiuso in sostanziale stallo per le imprese, con i principali in-dicatori fermi al palo: produzione/domanda +0,1%, fatturato -0,1%, prezzi dei fornitori +2,6%, occupa-zione -0,4%, investimenti per l’11,6% delle impre-se, esportazioni +1,3%. Situazione particolarmente grave a Forlì-Cesena, tra le realtà che registrano le performance peggiori assieme a Ferrara e a Ri-mini. Lo studio evidenzia come, anche nel secondo semestre 2011, siano stati confermati per la nostra provincia i trend al ribasso di ordini e occupazione già rilevati nel semestre precedente; seguono tutta-via quest’andamento negativo, nella seconda parte dell’anno, anche produzione / domanda e fatturato, con saldi rispettivamente pari a -12,8 e -13,6. Bas-sa risulta essere anche la propensione a investire

(8,8%). Dal confronto tendenziale emer-ge lo stesso trend, seppur con valori lie-vemente meno negativi e lo stesso si può dire anche per le previsioni per i primi sei mesi del 2012: Forlì-Cesena non in-travvede ancora la fine del tunnel della crisi, prevedendo valori caratterizzati dal segno meno, per tutti i parametri rilevan-ti. Anche gli investimenti risulterebbero in linea con l’ultima rilevazione, qualora si concretizzassero le previsioni degli ad-detti ai lavori (3% investimenti program-

mati e 9,1% quelli possibili). “La situazione è ancora critica” spiega il presidente di Confartigianato Forlì Giorgio Grazioso (nella foto) “ed è acuita dal diffi-cile rapporto con gli istituti di credito. L’indagine ha messo in luce che nel 56% dei casi si è verificato un innalzamento dei costi di accesso ai finanziamenti e in più di un caso la banca ha richiesto di far rientrare completamente o in parte crediti già concessi (4,9%) mentre nel 5,6% dei casi non ha rinnovato prestiti precedenti. Se si sposta l’orizzonte di osservazione negli ultimi tre mesi, la situazione della domanda di credito appare ancora più critica: oltre il 40% delle imprese che ha chiesto finanziamenti ha riscontrato più di una difficoltà, tra queste il 4,8% ha registrato una totale chiusura.” E conclude Grazioso “l’innal-zamento dei tassi di interesse e la richiesta di mag-giori garanzie sono vincoli pesanti che frequente-mente impediscono alle imprese di avere accesso alla liquidità, indispensabile per continuare a operare.”

Rilevazione di Confartigianato Emilia Romagna

La provincia di Forlì-Cesena ancora in affanno

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8 • marzo 2012 • • • essere impresa

I l gelato artigianale è am-basciatore del gusto ita-liano in tutto il mondo,

costituisce una tra le più famose produzioni nostrane, apprezzata dall’87% della popolazione ita-liana ed è un alimento completo. Soprattutto quello artigianale, nato dalla dall’unione della qua-lità delle materie prime utilizzate e della passione di chi lo produ-ce. A Forlimpopoli dall’11 marzo è aperta una nuova gelateria, del brand “Dolce”, un vero paradiso per gli amanti dell’alimento più go-loso. Un luogo in cui poter apprez-zare l’esperienza e la qualità di una produzione realizzata dal pluripre-miato maestro gelatiere Giovannino Fittipaldi, che, assieme a Veronica Bagnoli e Michele Bartyan ha scommesso sulla città artusiana come luogo per continuare la tra-dizione del vero gelato artigianale. Proprio il tren-taduenne Bartyan, mente dell’iniziativa, racconta com’è nata l’idea di questa nuova esperienza del gusto “il gelato è un affare di famiglia. Mia madre Monica Molin Pradel appartiene a una famiglia

che ha fatto la storia della tradizio-ne della gelateria italiana, mentre mio padre Vittorio Bartyan è ammi-nistratore delegato della Telme spa che realizza macchine del gelato. Abbiamo pensato di aprire un’atti-vità a Forlimpopoli, città d’origine di Veronica, rendendoci conto della vitalità del comune, ricco di inizia-tive legate all’enogastronomia, meta

di numerosi turisti.” Obiettivo dei tre soci è di far apprezzare il gelato totalmente artigianale, anche attraverso iniziative, che saranno organizzate nel locale mensilmente, dedicate ai bambini, principali consumatori del prodotto.

Una sfida tutta giocata sulla qualità dell’offer-ta: diciotto gusti di gelato, prodotti con latte e panna freschi, zucchero, uova e le migliori materie prime sul mercato: dai limoni di Sorrento, a pistacchi e noccio-le rigorosamente italiani. Senza dimenti-care i gustosi sorbetti di frutta fresca, la vera granita siciliana e i coreografici se-mifreddi, per conquistare i clienti più esi-genti, in un ambiente raffinato, nel cuore della città, in piazza Garibaldi, 23.

Nella foto in alto Michele Bartyan, Veronica Bagnoli e il vicepresidente Luca Morigi.

Una nuova attività inaugura a Forlimpopoli

La gelateria Dolce sfida il mercato

territorio

Gli appassionati del gela-to totalmente artigianale hanno un nuovo punto di riferimento, la gelateria Dolce produce specialità per soddisfare il palato dei consumatori più raffinati

essere impresa • • • marzo 2012 • 9

territorio

F orlimpopoli è un comune vivo, che si caratterizza per un ricco programma di iniziative che

richiamano visitatori da ogni parte d’Italia. A partire dalla festa artusia-na, evento clou della stagione estiva, che trasforma la città nella capitale del buongusto, sino alla Segavecchia, tradi-zionale appuntamento di metà quaresi-ma, sono numerosi gli eventi che ani-mano non solo il comune, ma l’intero comprensorio. Il sindaco Paolo Zoffoli chiarisce che uno degli obiettivi della sua giunta è stato dare una forte connotazione identitaria a Forlimpopoli legandola al suo cittadino più illustre, il gastro-nomo autore de La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, Pellegrino Artusi, incentivando ini-ziative di livello per dare lustro al comune. Tra queste “Shopping Pellegrino”, un percorso acqui-sti che riunisce sotto un unico marchio la propo-sta commerciale di negozi e attività del centro, inserita nel contesto storico e culturale della cit-tadina artusiana. Il progetto è inserito nella valo-

rizzazione del cuore cittadino, che oggi vede l’apertura di alcune nuove realtà, oltre alla gelateria “Dolce”, infatti, altri tre esercizi commerciali hanno recen-temente inaugurato nella centralissima via Costa, in controtendenza rispetto al trend generale del periodo. Spiega il primo cittadino “L’amministrazione ha fortemente voluto progetti che desse-ro lustro a quello che viene definito un centro commerciale all’aperto, il nostro

centro storico è ricco di attività e di esercizi com-merciali interessanti, ben servito dai parcheggi ed è vissuto in primo luogo dai cittadini, oltre che dai visitatori, che lo animano non solo di giorno.” Continua Zoffoli “Casa Artusi è un grande volano per la cultura dell’intero territorio provinciale, un museo vivo dell’enogastronomia, un investimento di grande rilievo, che si è rivelato scelta vincente. Un catalizzatore che ha fatto conoscere Forlimpo-poli nel mondo e che, attirando tutti i giorni de-cine di visitatori, costituisce un traino importante anche per le altre offerte turistiche locali.”

Intervista a Paolo Zoffoli

La cultura volano per l’economia locale

L’autoimprenditorialità risposta vincente alla crisiI giovani sono un’opportunità per il nostro sistema produttivo, hanno voglia di

fare, sono attenti ai trend del mercato e possono rappresentare il valore aggiunto della nostra economia. Luca Morigi, nella duplice veste di vicepresidente dell’as-sociazione forlivese e di presidente del comitato zonale del Basso Bidente com-menta con entusiasmo l’apertura della nuova gelateria nella piazza principale di Forlimpopoli. “Due giovani che scelgono di lanciarsi nell’avventura imprenditoriale in una fase molto critica per la nostra economia rappresentano un segnale estre-mamente positivo. Oggi sono proprio i ragazzi sotto i 35 anni a pagare il prezzo più alto, i segnali di ripresa dell’economia a livello mondiale vedono l’Italia con tassi di crescita maggiormente ridotti, con prospettive occupazionali incerte e pe-nalizzanti soprattutto per le donne e per i giovani. I tassi di disoccupazione giova-nile nel nostro Paese hanno raggiunto livelli allarmanti, situazione aggravata dalla

percentuale in crescita dei neet, coloro che non studiano, non lavorano e non sono neppure in cerca d’occupazione, ragazzi e ragazze che hanno rinunciato a qualsiasi ambizione scoraggiati da un mercato del lavoro sempre più chiuso.” Per ridurre la discordanza tra domanda e offerta nel mercato del lavoro sarebbe opportuno valorizzare l’artigianato e le sue potenzialità occupazionali. Chiarisce Morigi “l’im-prenditoria può costituire una risposta, non solo per chi vuole avviare una propria attività, ma anche per coloro che, pur da dipendenti, vogliono svolgere un lavoro manuale. Oggi l’artigianato ricerca figure pro-fessionali pressoché introvabili, dal posatore di rivestimenti, ai sarti, dai carpentieri ai falegnami, una pluralità di posti di lavoro che rimangono vacanti per l’impossibilità di trovare personale adeguatamente formato. Non a caso Confartigianato negli ultimi anni ha promosso una serie di iniziative per avvicinare il mondo dell’istruzione, con l’intento di superare il pregiudizio che vede il lavoro manuale appannaggio di coloro che non riescono a realizzarsi nello studio. L’artigianato moderno richiede competenze di alto profilo, frutto di percorsi ad hoc.”

10 • marzo 2012 • • • essere impresa

La cooperazione sociale forza del Tramazzo Marzeno

Il rilancio del territoriopassa anche dal terzo settore

L a forza di un territorio nasce anche dalla capacità di inclusione delle fasce più deboli, dall’attenzione a chi è meno fortunato, dan-

do l’opportunità di vivere pienamente la vita mal-grado la disabilità. Il comune di Modigliana è un esempio di come la capacità di coesione sia un valo-re aggiunto per l’intera economia del comprensorio. Sono numerosi i progetti all’attivo della coopera-tiva sociale onlus Kara Bobowski che, dal 1992, si prende cura di soggetti a rischio di marginalità, va-lorizzando le diversità come ricchezze da custodire. Ma non solo, la cooperativa, negli anni, ha saputo dar vita a opportunità di lavoro per le donne e per le giovani generazioni, in particolare promuovendo la conoscenza di progetti europei, offendo consu-lenza e supporto tecnico per la realizzazione di pro-getti rivolti ai giovani nell’ambito dei Programmi Europei Gioventù, Socrates e Leonardo Da Vinci. Altrettanto importanti le attività che la cooperati-va agricolo-sociale Abbraccio Verde sta realizzando nell’ambito del turismo sociale e in agricoltura per l’inserimento di persone svantaggiate.

Il presidente del comitato zonale Roberto Bion-di ricorda come il territorio abbia necessità di ini-

ziative trainanti per l’occupazione “Modigliana rischia di diventare una città dormitorio, satellite del faentino maggiormente ricco di opportunità lavorative. Il nodo più grande per il nostro com-prensorio è che i giovani sono scoraggiati perché non trovano sbocchi occupazionali, c’è sfiducia tra le giovani generazioni che spesso interrompo-no gli studi ma non trovano neppure lavoro. Dare l’opportunità ai ragazzi di operare nel terzo setto-re può essere una risposta.”

territorio

Abbraccio Verde è una co-operativa sociale di tipo B, costituita nel 2007, per l’in-serimento lavorativo di per-sone svantaggiate, attiva nel settore agricolo e nella ge-stione del verde. Attualmen-te occupa undici persone, di cui cinque con invalidità, offrendo servizi di manuten-zione di aree verdi, come nel caso del cimitero del-la Misericordia, piccoli lavori di pulizie e riordino di locali, servizi di fronte desk per sportelli infor-ma giovani e Cup, realizzando e gestendo, inoltre, la coltivazione di frutti di bosco e il laboratorio di trasformazione di frutta e verdura.

La coordinatrice Nicoletta Galassi racconta

l’attività della cooperativa “Abbraccio Verde intervie-ne in vari ambiti, anche se si sta specializzando nell’at-tività che più caratterizza il suo operato, la coltivazione di piccoli frutti, come lam-poni, more, ribes e fragoline che poi vengono trasfor-mati in confetture. I nostri

collaboratori hanno frequentato corsi di specia-lizzazione per apprendere le corrette modalità di coltivazione di questi prodotti, da cui poi si ricavano gustose marmellate. Da questa attività è nato nel 2011 un nuovo progetto, che è in fase di decollo: il P-assaggio.

Intervista a Nicoletta Galassi

L’attività della cooperativa Abbraccio Verde

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essere impresa • • • marzo 2012 • 11

S uperMAN - acronimo di SUPERmarkets Meet Accessibility Needs - è un nuovo progetto promosso dalla Cooperativa

Sociale Kara Bobowski di Modigliana e finan-ziato con il supporto della Commissione europea nell’ambito del programma Leonardo da Vinci. Al centro il tema dell’accessibilità, che abbandona il focus sulle barriere architettoniche per concen-trarsi sulle relazioni interpersonali, su un sostegno umano fatto di attenzione, disponibilità e sensibi-lità verso persone con disabilità mentale, malati di Alzheimer e, in generale, chiunque abbia difficoltà di comprensione, comunicazione e orientamento.

“L’idea di SuperMAN nasce da un’esperienza avviata in Francia nel 2007 dall’associazione Una-pei - ha spiegato Franca Soglia, presidente della

Kara Bobowski - che si è concretizzata in un per-corso di sensibilizzazione e formazione sulla disa-bilità mentale rivolto al personale dei supermerca-ti E.Leclerc che ha acquisito strumenti per poter offrire accoglienza, ascolto e accompagnamento adeguati ai loro clienti con disabilità mentale. A riprova del loro impegno in questo percorso di ac-cessibilità, i supermercati aderenti hanno ottenuto un simbolo di accessibilità ad hoc”.

A breve sarà on line il sito www.super-manproject.eu in cui sarà possibile trovare tutte le informazioni su SuperMAN e la lista dei super-mercati del gruppo Conad di area romagnola nei quali sarà concretamente realizzato. Al momento i supermercati italiani aderenti si trovano nei comu-ni di Forlì, Cesena, Ravenna, Faenza, Modigliana, Castrocaro Terme, Terra del Sole, Brisighella, Co-tignola, Meldola e Punta Marina. In Italia Super-man è patrocinato, tra gli altri, da Cerpa - Centro europeo di ricerca e promozione dell’accessibilità.

Nella foto un momento della conferenza stam-pa di presentazione del progetto.

Un nuovo progetto promosso dalla cooperativa Kara Bobowski

Conoscere la disabilitàper una migliore accoglienza

territorio

L’accessibilità non è solo un problema di barriere architettoniche. Per chi è affetto da disabilità mentale o da pa-tologie che limitano le capacità cogni-tive, intellettive e relazionali, accessi-bilità significa anche poter contare su un’adeguata accoglienza e accompa-gnamento nelle attività quotidiane, per esempio fare la spesa.

Questa iniziativa si articola in tre realtà - inse-diate in via Gramsci 35 a Modigliana, nei locali del ristorante-albergo ‘Tre Valli’ ormai chiuso da alcuni anni - la Bottega, il punto vendita nel quale possono essere acquistati non solo i prodotti di Abbraccio Verde, ma anche altre tipicità del ter-ritorio, la Sosta, un piccolo ostello che dispone di dieci camere con servizi e prima colazione, nonché l’attività di banqueting e catering, sia nella sala da pranzo della struttura ricettiva, sia presso terzi, in locali adibiti allo scopo.” Un’offerta completa, in crescita, che ha riportato in vita l’albergo di Modi-gliana, da tempo inattivo e che, oggi, grazie all’im-pegno della cooperativa sta tornando in funzione, aperto agli ospiti che sceglieranno di trascorrere un periodo di relax tra le bellezze naturalistiche della valle del Tramazzo Marzeno. Conclude Ga-lassi “La nostra Bottega aderisce alla strada dei vini e dei sapori ed è una vera e propria vetrina delle produzioni caratteristiche locali, mentre l’at-tività di catering può essere un’interessante oppor-tunità per pranzi e cene aziendali, banchetti per cerimonie, compleanni e feste di laurea, il tutto dimostrando il proprio impegno nel sociale.”

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L’attività della cooperativa Abbraccio Verde

12 • marzo 2012 • • • essere impresa

Consulenza fiscale• a cura di Roberto Mambelli

Decreto legge Semplificazioni fiscali

Il Decreto Legge 2 marzo 2012 n. 16, c.d. “Decreto semplificazioni fiscali”, è sta-to pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2012 e le disposizioni in esso contenu-te sono in vigore dal 2 marzo 2012. Si segnalano alcuni dei principali provvedimenti di carattere fiscale:

Scende la soglia delle compensazioni Iva “libere”Viene abbassato da 10mila a 5mila euro annui il

limite superato il quale la compensazione può avve-nire esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal sedicesi-mo giorno del mese successivo a quello di presen-tazione della dichiarazione/istanza da cui emerge il credito. La novità si applica ai crediti annuali del 2011 e a quelli infrannuali del 2012.

Riscossione dei debiti tributariLa decadenza dalla rateazione di una comuni-

cazione di irregolarità non impedisce di fruire del beneficio in riferimento alla conseguente cartella di pagamento. Stop alla dilazione solo dopo due mancati pagamenti consecutivi. Novità anche per le ipoteche, l’iscrizione è possibile quando il debito supera i 20mila euro

Accertamento esecutivo con avviso di EquitaliaL’agente della riscossione che ha “preso in cari-

co” le somme di un contribuente, dovrà darne co-municazione all’interessato mediante l’invio di una raccomandata semplice.

Spesometro a tappeto, se la fattura è obbligatoriaI contribuenti passivi Iva dovranno comunicare,

per ciascun cliente e fornitore, l’importo complessi-vo di tutte le operazioni attive e passive effettuate. La norma non interviene, invece, sulle operazioni per le quali non c’è obbligo di emettere la fattura la cui trasmissione va effettuata solo se l’importo è di almeno 3.600 euro, Iva compresa.

Comunicazione black listÈ stata introdotta una soglia minima per far scat-

tare l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle En-trate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a regi-strazione, nei confronti di tali operatori: l’adempi-

mento non è più richiesto per le operazioni che non superano 500 euro.

Dichiarazioni d’intentoCambiano i termini per la trasmissione telemati-

ca all’Amministrazione delle dichiarazioni d’intento. I fornitori, ricevute le dichiarazioni, non dovranno inviarle più entro il 16 del mese successivo ma la scadenza viene fatta coincidere con il termine della prima liquidazione Iva nella quale sono presenti le operazioni effettuate in sospensione d’imposta.

Chiusura d’ufficio delle partite Iva inoperoseL’Agenzia delle entrate attiverà il procedimento

informando i titolari di partita Iva che, pur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessata attività e invitandoli a pagare, entro trenta giorni, la sanzione ridotta ad un terzo del minimo.

Liste selettive per chi omette gli scontriniL’Agenzia delle Entrate elaborerà liste selettive

con i nominativi dei contribuenti che sono stati ri-petutamente segnalati, in forma non anonima, alla stessa Agenzia o alla Guardia di finanza per aver violato l’obbligo di emissione della ricevuta o dello scontrino fiscale o dei corrispettivi. Immobili all’e-stero: imposta non dovuta se sotto i 200 euro. Il versamento non va effettuato se l’importo del tribu-to, determinato applicando l’aliquota dello 0,76%, non supera 200 euro.

Accesso facilitato nei locali degli enti non commercialiPer agevolare il contrasto alle forme di evasione

che coinvolgono il Terzo settore viene esteso il pote-re di accesso nei confronti dei soggetti che operano in tale ambito.

Legge Comunitaria 2010:novità in materia di IVA

La legge Comunitaria 2010 ha modificato con effetto dal 17 marzo 2012 l’individuazione del mo-mento impositivo delle prestazioni di servizi con soggetti non residenti. In particolare le prestazioni di servizi:• “generiche” ex art. 7-ter, DPR n. 633/72, rese

da un soggetto passivo UE o extraUE a un sog-getto passivo italiano;

• diverse da quelle di cui agli artt. 7-quater e 7-quinquies, rese da un soggetto passivo italia-no a un soggetto passivo UE o extraUE;

si considerano effettuate nel momento in cui sono ultimate ovvero, se di carattere periodico o continuativo, alla data di maturazione dei corrispet-tivi. Se, anteriormente al verificarsi degli eventi so-pra indicati, è pagato in tutto o in parte il corrispet-tivo, la prestazione di servizi si intende effettuata, limitatamente all’importo pagato, alla data del pa-gamento.

Le aziende dovranno quindi rivedere le procedure usate per registrare le fatture dei fornitori esteri.

notiziario tecnico

essere impresa • • • marzo 2012 • 13

notiziario tecnico

Consulenza del lavoro• a cura di Susi Silvani

Decreto legge sulle semplificazioneIl Governo il 09/02/2012 ha emanato un nuovo

decreto legge in materia di semplificazione per le imprese, elenchiamo le più significative in materia di lavoro:

Maternità anticipata chiarimentiA partire dal 1° aprile 2012, la competenza al rila-

scio dell’autorizzazione per l’astensione anticipata dal lavoro per maternità viene suddivisa tra ASL e Direzione territoriale del Lavoro.

In sostanza l’ASL provvederà a rilasciare l’auto-rizzazione per:

a) gravi complicanze della gravidanza o persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;

La Direzione Territoriale del Lavoro procederà, in-vece, per le altre due ipotesi e precisamente:

b) allorquando esistano condizioni di lavoro od am-bientali ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino;

c allorquando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni.

Assunzione dei lavoratori extracomunitari stagionali

Per l’assunzione di lavoratori extracomunitari stagionali la nuova normativa di riferimento preve-de che nel caso in cui siano trascorsi venti giorni dalla presentazione dell’istanza per l’ingresso di un lavoratore extra comunitario per lavoro stagionale e lo sportello unico per l’immigrazione non abbia espresso il proprio diniego, la domanda si intende accolta in virtù del principio del silenzio-assenso, qualora sussistano due precise condizioni:

a) la richiesta riguardi un lavoratore già autorizzato nell’anno precedente a prestare la propria attivi-tà lavorativa presso lo stesso datore di lavoro;

b) il lavoratore stagionale sia stato effettivamen-te assunto dal datore di lavoro ed abbia rispet-tato tutte le condizioni inserite nel permesso di soggiorno.

Un nuovo comma stabilisce che, fermo restando il periodo massimo di nove mesi del permesso di la-voro stagionale, l’autorizzazione si intende proroga-ta ed il permesso di soggiorno può essere rinnovato nel caso in cui si presenti una nuova opportunità di lavoro stagionale offerta dallo stesso o da altro datore di lavoro.

La norma introduce altre novità in materia di as-

sunzioni di extracomunita-ri chiarendo alcuni dubbi emersi nel tempo:

a) l’autorizzazione al la-voro può essere con-cessa a più datori di lavoro, dopo il primo, che utilizzano lo stesso lavoratore stagionale in periodi successivi, ed è rilasciata a ciascuno di essi pur se il lavora-tore si trovi, legittimamente nel nostro Paese, a causa dell’avvenuta instaurazione del primo rapporto di lavoro stagionale: il lavoratore è eso-nerato dall’obbligo di rientro nel proprio Paese per il visto consolare d’ingresso, ed il permesso è rinnovato fino alla scadenza del nuovo rappor-to stagionale, nel rispetto del limite massimo (nove mesi);

b) la richiesta di assunzione per gli anni successivi al primo, può essere effettuata da un datore di lavoro diverso da quello che ha ottenuto il nulla osta triennale al lavoro stagionale.

Assunzioni nei pubblici eserciziPer tutte le assunzioni (anche extra) del settore

pubblici esercizi va fatta la comunicazione anticipa-ta prima dell’instaurazione del rapporto: se il datore di lavoro non ha tutti i dati è sufficiente inviare, in via preventiva, al centro per l’impiego, con le moda-lità usuali, quelli relativi al nome del prestatore e alla tipologia contrattuale, fermo restando l’obbligo della integrazione entro il terzo giorno successivo.

Solidarietà negli appaltiLa norma chiarisce che: “in caso di appalto di

opere o di servizi, il committente imprenditore o da-tore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite dei due anni dalla cessazione dell’ap-palto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti re-tributivi, comprese le quote di TFR, nonchè i contri-buti previdenziali ed i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell’inadempimento”.

Collocamento obbligatorio: sospensione dagli obblighi

La comunicazione di sospensione degli obblighi in materia di collocamento obbligatorio, nel caso in cui l’azienda ha più unità produttive in province diverse, va fatta sia al Provincia competente per territorio che al Ministero del Lavoro e delle Politi-che Sociali.

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14 • marzo 2012 • • • essere impresa

Libro unico del lavoro: sanzioniLa norma specifica che la sanzione per omessa

registrazione è ricondotta alle scritture complessi-vamente omesse per periodo di paga, ovvero due voci errate all’interno della busta paga configurano una sola sanzione, mentre in caso di infedele regi-strazione si configura una differente sanzione per ognuna delle scritture infedelmente registrate per periodo di paga.

Panificazione: aperture straordinarieAbrogato la norma in materia di apertura degli

esercizi pubblici specializzati in panificazione che consente a quest’ultime l’apertura al pubblico del proprio esercizio di vendita al dettaglio anche duran-te la domenica e i giorni festivi.

MILLEPROROGHE 2012: novitàSi riepilogano di seguito sinteticamente le dispo-

sizioni di maggior interesse, sottolineando che in sede di conversione, sono state introdotte alcune novità, tra le quali:

Detrazioni carichi di famiglia per non residentiProrogata anche per il 2012 la possibilità, per i

soggetti non residenti, di beneficiare delle detrazio-ni per carichi di famiglia per gli anni 2007 - 2011 (Finanziaria 2007).

Tali detrazioni, che non rilevano ai fini della deter-minazione dell’acconto IRPEF per il 2013, possono essere applicate a condizione che i soggetti non re-sidenti dimostrino con idonea documentazione che i relativi familiari possiedono un reddito complessi-vo non superiore a € 2.840,51, compresi i redditi prodotti fuori dall’Italia e di non godere nel proprio Paese di residenza di alcun beneficio similare.

Giovani talentiL’incentivo per il rientro in Italia dei giovani ta-

lenti è differito dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2015. L’agevolazione prevede l’ab-battimento della base imponibile pari all’80% per le donne e al 70% per gli uomini.

Hanno diritto ai predetti benefici i cittadini dell’U-nione europea che, a partire dalla data del 20 gen-naio 2009, siano in possesso dei requisiti di cui all’articolo 2 della Legge n. 238/2010.

Franchigia Irpef frontalieriIn fase di conversione la norma prevede che i red-

diti derivanti da lavoro dipendente prestato, in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto, all’estero in zone di frontiera ed in altri Paesi limi-trofi da soggetti residenti nel territorio dello Stato concorrono a formare il reddito complessivo:

• per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011 per l’im-porto eccedente 8.000 euro;

• per l’anno 2012, per l’importo eccedente 6.700 euro.

La norma prevede che ai fini della determinazione della misura dell’acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuto per l’anno 2013 non si tenga conto del predetto beneficio fiscale.

Ispezioni programmateL’INAIL e il Ministero del Lavoro comunicano le

linee guida di intervento per il 2012. Gli ispettori si concentreranno soprattutto sugli appalti, voucher (lavoro occasionale accessorio), parasubordinati (Collaboratori a progetto, etc..) e ditte “apri e chiu-di” ovvero tutte quelle ditte/società costituite con l’intento di eludere la normativa vigente.

Praticantato: nuove regoleIl Decreto Legge sulla concorrenza, lo sviluppo

delle infrastrutture e la competitività è intervenuto sulla disciplina del periodo di praticantato:

- abrogando la disposizione secondo la quale il praticantato deve essere compensato con un equo rimborso commisurato all’apporto lavora-tivo;

- stabilendo che la sua durata non possa supe-rare complessivamente i 18 mesi (compresi i 6 eventualmente svolti durante il corso di studio per il conseguimento della laurea di primo livello o della laurea magistrale o specialistica).

notiziario tecnico

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essere impresa • • • marzo 2012 • 15

Affari generali• a cura di Marco Valenti

Canone Rai: chiarimenti

Il 22 febbraio scorso il Ministero dello Sviluppo Economico, con una nota ufficiale ha definitivamente chiarito i termini della que-relle nata a seguito dell’in-vio a tutte le aziende, da parte della RAI del bollet-tino per la sottoscrizione dell’abbonamento specia-

le. Con una nota, il Dipartimento per le Comunica-zioni del Ministero dello Sviluppo Economico ha for-nito puntuali dettagli tecnici sia sul tipo di segnale soggetto al pagamento, sia sulla tipologia di appa-recchiature rientranti nel campo di applicazione:

1) La norma di riferimento art. 1 del RDL n.246/1938 si riferisce al servizio di “radio diffusione” non includendo altre forme di diffusione del segnale audio/video basate su portanti fisici diversi da quelli radio come la Web radio, la Web TV o IPTV. Il canone è quindi dovuto solo in presenza di un impianto aereo atto alla captazione del segnale (antenna) o di un dispositivo idoneo a sostituire l’impianto aereo, ovvero di linee interne per il fun-zionamento di apparecchi radioelettrici.

2) Sono apparecchi atti a ricevere segnali audio/video radiodiffusi i “radioricevitori completi”, os-sia quelli dotati di un sintonizzatore che operi nelle bande di frequenze destinate al Servizio di radio diffusione (PNRF), di un decodificatore e trasduttore del segnale audio/video (per la TV) o solo audio (per la radio).

3) Sono apparecchi adattabili quelli dotati di un sin-tonizzatore che operi nelle bande di frequenze destinate al Servizio di radio diffusione (PNRF), collegati esternamente ad un decodificatore e trasduttore del segnale audio/video (per la TV) o solo audio (per la radio).

Assistenza disabili: congedo straordinarioA partire dal 1° gennaio 2012, la presentazione

delle domande di congedo straordinario dovrà esse-re effettuata esclusivamente in modalità telematica attraverso uno dei seguenti tre canali:

1. WEB - servizi telematici accessibili direttamen-te dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto - servizio di “Invio OnLine di Doman-de di Prestazioni a Sostegno del Reddito”;

2. Patronati- attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;

3. Contact Center Multicanale - attraverso il nume-ro verde 803164.

È previsto un periodo transitorio, fino al 29 feb-braio 2012, durante il quale le richieste di congedo straordinario inviate attraverso i canali tradizionali saranno considerate validamente presentate, ai fini degli effetti giuridici previsti dalla normativa in materia.

Telematizzazione delle istanze di rimborso dei contributi previdenziali per lavoro domestico

A partire dal 1° gennaio 2012, l’Inps da avvio alla telematizzazione della presentazione delle istanze di rimborso dei contributi previdenziali per lavoro domestico. Dal 1° febbraio 2012 avranno validità soltanto le istanze presentate con modalità telema-tiche.

Tutela assicurativa dei lavoratori italiani occupati in Paesi extracomunitari non convenzionati estesa anche agli extracomunitari

L’INPS, comunica che, in base al principio della parità di trattamento, la tutela assicurativa a favore dei lavoratori italiani occupati in Paesi extracomu-nitari con i quali non sono in vigore accordi di si-curezza sociale (non convenzionati) sono applicabili anche ai lavoratori extracomunitari:

• in possesso dello status di “soggiornanti di lun-go periodo” (ex carta di soggiorno);

• anche privi dello status di “soggiornanti di lungo periodo”, purché titolari di un regolare titolo di soggiorno e di un contratto di lavoro in Italia.

notiziario tecnico

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16 • marzo 2012 • • • essere impresa

Ambiente e Sicurezza• a cura di Alberto Camporesi

FormazioneDopo quasi tre anni di

attesa, sono stati approva-ti gli Accordi Stato-Regioni relativi alla formazione alla sicurezza previsti dal De-creto legislativo 81/08. Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazio-ne da svolgere. La novità principale riguarda l’indivi-duazione della durata della formazione in base al rischio dell’attività aziendale: basso, medio, alto.

L’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 disciplina la durata, i contenuti minimi, le modalità della formazione ed aggiornamento dei lavoratori e delle lavoratrici, dirigenti e preposti ai sensi dell’art. 37 del decreto, ciascun datore di lavoro deve prov-vedere affinché ogni lavoratore riceva un’informazio-ne adeguata.

Per informazioni contattare il servizio ambiente e sicurezza allo 0543 452906.

Alimentaristi:Manuale di autocontrollo dell’Haccp

Si ricorda a tutti gli operatori del settore alimen-tare che nello svolgimento della propria attività de-vono essere messe in atto tutte le modalità e le procedure atte a evitare l’insudiciamento e la con-taminazione degli alimenti in qualunque fase della filiera produttiva e commerciale, in particolare du-rante la fase di vendita al consumatore finale di pro-dotti alimentari sfusi (come ad es. pane, prodotti da forno, salumi, formaggi, carne, pesce o altro).

L’organo preposto a tale verifiche è l’Ausl, attra-verso il S.I.A.N. e il Servizio Veterinario, che, in caso di sopralluogo, chiederanno all’impresa di fornire il Piano di Autocontrollo nel quale deve essere indi-cata la descrizione/procedura sulle modalità di ge-stione dell’aspetto sopraindicato, in particolare in rapporto al maneggio contemporaneo di alimenti e di denaro per verificare quindi se il personale utiliz-za idonei accorgimenti o utensili atti a garantire la corretta manipolazione degli alimenti. In mancanza di procedura e/o della sua applicazione si incorrerà nelle sanzioni previste dalla normativa vigente.

Confartigianato, attraverso l’ufficio Ambiente e Sicurezza mette a disposizione degli operatori del settore alimentare la propria competenza e profes-sionalità per la redazione del Manuale di Autocon-trollo Haccp e di tutti gli adempimenti obbligatori.

Nella tabella esemplificativa sono indicate le tipologie di apparecchi ricompresi nella norma

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APPARECCHIATTI

ALLA RICEZIONE

❖ Ricevitori TV fissi;❖ Ricevitori TV portatili;❖ Ricevitori TV per mezzi mobili;❖ Ricevitori radio fissi;❖ Ricevitori radio portatili;❖ Ricevitori radio per mezzi mobili;❖ Terminale d’utente per telefonia mobile dotato di ricevitore radiotv (es. cellulare DVB-H);❖ Riproduttore multimediale dotato di ricevitore radiotv (es. lettore mp3 con radio FM integrata).

APPARECCHIADATTABILI

ALLA RICEZIONE

❖ Videoregistratore dotato di sintonizzatore TV;❖ Chiavetta USB dotata di sintonizzatore radiotv;❖ Scheda per computer dotata di sintonizzatore radiotv;❖ Decoder per la TV digitale terrestre;❖ Ricevitore radiotv satellitare;❖ Riproduttore multimediale, dotato di ricevitore radiotv, senza trasduttori (es. Media Center dotato di

sintonizzatore radiotv).

APPARECCHINON ATTI

NÉ ADATTABILIALLA RICEZIONE

❖ PC senza sintonizzatore TV;❖ Monitor per computer;❖ Casse acustiche;❖ Videocitofoni.

Le imprese che avessero nel frattempo provveduto al pagamento, possono richiederne il rimborso, non soltanto per recuperare la somma versata, quanto per dichiarare di non essere tenuti al pagamento in virtù di quanto chiarito dal Ministero.

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Protocollo di Kyoto: Sviluppo sostenibileÈ stato attivato presso la Cassa Depositi e Presti-

ti un Fondo rotativo, in attuazione del “Protocollo di Kyoto” che finanzia iniziative per la riduzione delle emissioni di “gas serra”. I finanziamenti, a valere sul Fondo, sono disponibili, fra l’altro, per aziende (anche individuali), prevedendo un tasso agevolato pari allo 0,5% per anno, una durata complessiva fra i 3 ed i 6 anni, le rate di rimborso semestrali costan-ti (ammortamento “francese”), la cumulabilità con altri incentivi comunitari, nazionali e regionali (nei vigenti limiti della normativa dell’Unione europea). Il Fondo è attualmente dotato di risorse per comples-sivi 600 milioni di Euro, da suddividersi sul triennio (2012, 2013, 2014). Sono finanziabili microcoge-nerazione diffusa, impianti per energie rinnovabili (compreso l’idroelettrico e la biomassa), sostitu-zione motori elettrici a bassa efficienza con motori a elevata efficienza, usi finali (risparmio energetico ed efficienza), protossido di azoto (riduzione dell’u-tilizzo nell’industria chimica), ricerca per tecnologie innovative (compreso l’idrogeno, i nuovi materiali e componenti, le celle a combustibile), gestione so-stenibile delle foreste (riduzione del depauperamen-to dello stock di carbonio).

Autotrasporto: Rimborso accise sui consumi di gasolio del 2010

Fino al 30 giugno prossimo sono aperti i termi-ni per la presentazione agli Uffici dell’Agenzia delle Dogane territorialmente competenti delle istanze di rimborso di quota parte delle accise pagate sul ga-solio acquistato nel 2010 da parte delle imprese di autotrasporto. Il beneficio, pari a 19,78609 euro per ogni 1000 litri di gasolio, spetta alle imprese di autotrasporto merci, in conto proprio e in conto ter-zi, limitatamente ai consumi riferiti ai veicoli di peso pari o superiore a 7,5 tonnellate.

Il rimborso può essere richiesto in forma diretta, ovvero può essere usufruito compensando i versa-menti mensili effettuati col modello F24, entro il li-mite annuale di 250 mila euro. La compensazione può essere avviata decorsi sessanta giorni dalla presentazione della domanda, in assenza di diniego da parte dell’Ufficio delle Dogane (silenzio-assen-

so). Il codice tributo da indicare nel modello F24 è il 6740. Per le eventuali eccedenze di credito non utilizzate in compensazione entro la fine del 2010 deve essere presentata domanda di rimborso in de-naro entro il 30 giugno 2012. Le domande devono essere presentate su supporto informatico utiliz-zando il programma disponibile sul sito www.agen-ziadogane.it alle voci “Accise”, “Benefici per il gaso-lio da autotrazione”. Per l’anno 2012, si evidenzia che i termini riportati nella nota dell’Agenzia delle Dogane del 4 gennaio scorso relativi alla presenta-zione delle domande, al prospetto da allegare alla domanda medesima, all’utilizzo del credito in com-pensazione sono da intendersi modificati, alla luce della revisione intervenuta dal DL 1/2012 (in vigore dal 24.01.2012). Pertanto, per le accise relative all’anno 2012, il termine per la presentazione della richiesta del rimborso deve avvenire, a pena di de-cadenza, entro il mese successivo alla scadenza di ciascun trimestre solare; nel prospetto da allegare alla domanda il chilometraggio da riportare è quel-lo riferito al trimestre; invece gli esercenti nazionali e gli esercenti comunitari tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi, compresa quella uni-ficata, utilizzano il credito in compensazione entro il 31 dicembre dell’anno solare successivo a quello in cui è sorto. Il decreto legge 1/2012 ha stabilito che, a partire dall’anno in corso, il credito d’imposta riconosciuto dal DPR 277/2000 non concorre con i crediti d’imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi e, quindi, al raggiungimento del limite annuo di 250 000 euro. Il recupero del beneficio può avvenire o sotto forma di restituzione in denaro o come credito da utilizzare in compensa-zione con il modello F24, entro l’anno solare cui il credito è sorto, utilizzando il codice tributo 6740.

Le domande per ottenere il beneficio (modulo reperibile sul sito www.agenziadogane.it compreso il software) possono essere presentate in forma cartacea e consegnate agli uffici dell’Agenzia delle Dogane territorialmente competenti. È altresì possi-bile inviare l’istanza per via telematica, attraverso il Servizio Telematico Doganale - E.D.I. Sul sito dell’A-genzia delle Dogane sono disponibili le istruzioni per l’abilitazione di tale servizio. L’Ufficio fiscale di Confartigianato (0543/452839) è a disposizione per la consulenza, la compilazione e l’inoltro delle relative domande.

notiziario tecnico

• • • Segue da pagina 16

18 • marzo 2012 • • • essere impresa

Scadenza Imposta Adempimenti

Lunedì2 aprile 2012

OPERAZIONI CON PAESI BLACK LIST (soggetti mensili)

Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese prece-dente (soggetti mensili).

PARTITE IVA INATTIVE Versamento di euro 129 per chiusura agevolata delle partite IVA inattive

BENI D’IMPRESA CONCESSI IN GODIMENTO A SOCI/FAMILIARI

Comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi ai beni concessi in godimento a soci o familiari

Lunedì16 aprile 2012 RITENUTE

Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni nonché su corrispettivi per contratti d’appalto nei confronti dei condomini (mese precedente)

ADDIZIONALI Versamento addizionali regionali/comunali su redditi da lavoro dipendente del mese precedente

IVA LIQUIDAZIONE MENSILE Liquidazione nonché versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese precedente

IVA DICHIARAZIONE D’INTENTOInvio telematico all’Amministrazione finanziaria dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente

CONTRIBUTI INPS MENSILIVersamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della genera-lità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente

GESTIONE SEPARATA INPS Versamento del contributo previdenziale sui compensi corrisposti nel mese precedente

IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese precedente

Giovedì26 aprile 2012 ELENCHI INTRASTAT - MENSILI Presentazione contribuenti mensili

ELENCHI INTRASTAT - TRIMESTRALI Presentazione elenchi trimestrali esclusivamente in via telaamtica

Lunedì30 aprile 2012

MODELLO 730-ASSISTENZA FISCALE PRESTATA DAL SOSTITUTO Lavoratori/pensionati consegnano al datore di lavoro/ente pensionistico i Modd. 730 e 730-1

OPERAZIONI CON PAESI BLACK LISTInvio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese precedente(soggetti mensili) e nel trimestre precedente (soggetti trimestrali)

IVA - RIMBORSO/COMPENSAZIONE TRIMESTRALE Termine per la richiesta di rimborso/compensazione dell’IVA a credito del trimestre precedente

COMUNICAZIONE OPERAZIONI IVAComunicazione telematica di operazioni di importo pari o superiore a 3.000 euro, effettuate nel 2011, per le quali è obbligatoria l’emissione della fattura (€ 3.600 per quelle effettuate dal 1° luglio 2011, certificate con scontrino/ricevuta fiscale)

le scadenze fiscali Aprile 2012notiziario tecnico

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essere impresa • • • marzo 2012 • 19

movimenti

Confartigianato Persone ti semplifica la vitaCaaf, Anap, Inapa, pur operando in settori diversi, operano con l’unica filosofia

di offrire il servizio più completo ed efficiente per tutti

PREVIDENZA SOCIALE

❖ Gestione posizioni assicurative❖ Pensioni (invalidità-anticipata-

vecchiaia-superstiti-sociali)❖ Ricostituzioni e supplementi❖ Assegni familiari❖ Versamenti volontari

INFORTUNISTICA

❖ Infortuni sul lavoro❖ Riconoscimento malattie

professionali❖ Costituzioni rendite

ASSISTENZA SANITARIA

❖ Indennità di maternità

❖ Cure termali❖ Prestazioni integrative (domande

disoccupazioni ordinarie-agricole-requisiti ridotti)

❖ Esenzioni tickets❖ Invalidità civile

❖ Indennità accompagnamento

PRATICHE EXTRACOMUNITARI

❖ Rinnovi, conversioni, richiesta permessi di soggiorno

❖ Ricongiungimenti familiari

CAAF

❖ Compilazione del modello 730, e modello Unico per privati

❖ Dichiarazione ISEE,❖ Modello RED/INPS, detrazioni

INPS e INPDAP❖ Compilazione ed invio dei

modelli per titolari di invalidità civile, accompagnamento ed assegni sociali,

❖ Compilazione modulo per il bonus sociale energia e gas, per il contributo per l’affitto,

❖ Calcolo dei versamenti IMU e relative pratiche.

❖ Servizio di redazione e gestione rinnovi dei contratti di affitto per immobili appartenenti a privati cittadini.

20 • marzo 2012 • • • essere impresa

movimenti confartigianato persone

Anziani protagonisti di una realtà sempre più complessa

Ripensare il ruolo degli anzia-ni nella società, promuovendo il grande potenziale che rappre-sentano, per esempio, nel raffor-zamento del welfare e dei servizi alla persona: è un coro unanime quello che si è levato dai relatori del convegno “Contro la rasse-gnazione, nuove scelte!”, orga-nizzato da Anap e Confartigia-nato Imprese Emilia Romagna a Bologna, lo scorso 24 gennaio.

Assieme ai rappresentanti di Confartigianato, Gian Lau-ro Rossi, presidente regionale Anap; Giampaolo Palazzi pre-sidente nazionale Anap; Marco Granelli presidente Confartigia-nato Emilia Romagna sono in-tervenuti ospiti di rilievo come il presidente del Censis Giusep-pe De Rita e Alfredo Bertelli, sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia Romagna. È Gian Lauro Rossi a illustrare le motivazioni del convegno: “la nostra società, più o meno espli-citamente, propone una rappre-sentazione dell’anziano come un soggetto passivo e conservatore; oltre tutto improduttivo, perché uscito dal mondo del lavoro e,

di conseguenza, una spesa a per-dere per il welfare. Gli anziani possono invece rappresentare un potenziale rivoluzionario di cambiamento per la società: non dimentichiamo che ogni giorno in milioni di famiglie italiane, sono i nonni e gli zii a sostitui-re le lacune del welfare italiano, fungendo da ammortizzatori sociali. Proviamo a guardare la realtà da questo punto di vista: potrebbe illuminarci verso un futuro sostenibile.”

La riflessione pare obbligata, supportata com’è dai dati rac-colti e analizzati dall’Ufficio Stu-di di Confartigianato: nel mon-do, l’Italia è il secondo paese più vecchio, con una quota di over 65 che si attesta al 20,2% della popolazione. Le crescenti aspet-tative di vita non fanno altro che confermare un potenziale incremento di questa percentua-le in futuro. Il dato è particolar-mente significativo per la no-stra regione, dove si stima che, entro il 2051, la popolazione di over 65, diventerà all’incirca un terzo della popolazione totale. Tendenze demografiche epocali,

che rischiano di trasformarsi in un peggioramento della qualità della vita. Se a questo scenario infatti si somma la prospettiva di una riduzione crescente del-la spesa pubblica per il futuro, il quadro è fosco. I pensionati vogliono essere protagonisti di una realtà sempre più difficile e ribadire tre fermi no. In primo luogo al taglio dei servizi sociali e sanitari in forma indiscrimina-ta, poi agli aumenti delle tariffe o delle tasse di scopo e, infine, agli sprechi clientelari o di casta. È indispensabile ribadire la cen-tralità della persona, delle fami-glie e dei loro problemi.

A concludere la mattinata le parole di Marco Granelli: “una società non si può definire mo-derna se accoglie solo l’indivi-duo e non le persone. La nostra associazione può e vuole contri-buire alla crescita della società, ribadendo come l’artigiano e il pensionato rappresentino, in modo diverso ma equivalente, una ricchezza per il paese, da un punto di vista valoriale, forma-tivo ed economico, oltre che un presidio sul territorio.

essere impresa • • • marzo 2012 • 21

movimenticonfartigianato persone

Il Caaf Confartigianato soluzione vincente

Le famiglie italiane e la dichiarazione dei redditi

Anche quest’anno il Caaf di Con-fartigianato di Forlì e del circondario è pronto a compilare il 730 di coloro che scelgono di affidare la propria di-chiarazione dei redditi agli operatori dell’associazione, che, dal 19 di marzo sino al prossimo 31 maggio, raccoglie-ranno i documenti necessari alla predi-sposizione della modulistica. In Italia, i contribuenti persone fisiche che nel 2010 hanno presentato un modello 730 sono state 17.216.160 mentre quelle che hanno compilato Unico sono state 10.585.562, per un totale di 27.801.722 dichiarazioni. Sempre sulla base della rilevazione Istat, nel 2010, il 14,2% del-le famiglie non ha compilato alcun modulo per la dichiarazione dei redditi. Interessante notare che, tra coloro che hanno compilato la dichiarazione, nel 18,6% dei casi l’incombenza è stata assolta da un componente del nucleo familiare, mentre nel 26,8% dei casi l’incarico è stato svolto da cono-

scenti in maniera gratuita, infine nella maggioranza dei casi, pari al 55,4%, se ne è incaricato personale a pagamento. Spiega Luisella Miti (nella foto) respon-sabile del patronato Inapa “la compila-zione della dichiarazione dei redditi è diventata più complessa da gestire in famiglia e oggi è più frequente il ricor-so a professionisti in grado di garanti-re la correttezza delle procedure. Non a caso, tra il 2001 e il 2010 è scesa di

ben sette punti percentuali la quota di famiglie che si hanno svolto direttamente della compilazione della dichiarazione dei redditi e l’intermediazione è salita dal 75,7% del 2001 all’82,2% del 2010.”

Dalle rilevazioni di Confartigianato risulta evi-dente il ruolo dei professionisti: in Emilia Roma-gna il 68,5% della popolazione che compila la dichiarazione dei redditi si affida a personale qua-lificato, come i Caaf.

L’As soc iaz ione Nazionale Comuni-tà Sociali e Sportive (ANCoS) è un ente costituito all’interno del sistema Confar-tigianato, con lo sco-po di promuovere l’elevazione cultura-le e morale, l’impe-gno civile e sociale, il

rispetto dell’ambiente, la solidarietà e le attività di volontariato nei campi culturale, sociale, assisten-

ziale, sportivo, sanitario, ludico, educativo, com-preso l’orientamento e la formazione professionale di tutti i cittadini. Ne fanno parte di diritto tutti gli associati Anap e, a livello forlivese, è guidata dal segretario Giuseppe Mercatali, dal presidente Ernesto Partisani, dal vice presidente Alvaro Ra-vaglioli e dai consiglieri Roberto Faggiotto, Pino Raffaele Pondi, Ugo Berti e Alessandra Ghiani. I numerosi progetti che l’ente, recentemente costitu-ito, intende realizzare nel territorio potranno esse-re concretizzati anche grazie al contributo di colo-ro che destineranno il proprio 5xmille all’ANCoS, un piccolo gesto che può significare molto.

Il 5xmille all’ANCoS

22 • marzo 2012 • • • essere impresa

movimenti giovani imprenditori

Preiscrizioni agli istituti superiori

Cambia il trend: in calo i licei

C rescono le preferenze dei giovani per gli Istituti Tec-nici e Professionali men-

tre si registra una diminuzione per i Licei. È il dato emerso dai primi dati diffusi dal Ministero dell’Istru-zione sulle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013. Il dato, non ancora definitivo, riguarda 494.379 alunni su circa 570.000 frequen-tanti l’ultimo anno della scuola me-dia inferiore. Il 31,50% degli studenti ha scelto gli istituti tecnici (l’anno scorso fu il 30,39%), il 20,60% gli istituti professionali (l’anno scorso fu il 19,73%), mentre i licei scendono al 47,90% ri-spetto al 49,88% dell’anno precedente.

Interessante anche la specializzazione degli isti-tuiti scelti: aumentano le preferenze per il settore tecnologico: per l’indirizzo di meccanica ed ener-gia gli iscritti salgono da 2,18% dell’anno scorso al 2,57%, così come per l’indirizzo informatica e te-lecomunicazione (4,59%) e per quello di chimica, materiali e biotecnologie (1,98%). Tra i professio-nali registra un aumento degli iscritti soprattutto

il settore servizi: in particolare l’in-dirizzo alberghiero sale al 9,51% di preferenze rispetto all’8,52% dell’anno scolastico 2011/2012. Tra i licei aumentano coloro che scelgo-no i linguistici: 7,25% rispetto al 6,86% dell’anno precedente. Con-trazione invece per i licei scientifici (22,38% rispetto al 23,95%) e per i licei classici (da 7,52% a 6,66%). “La lettura di questi dati, ancor-ché provvisori, evidenzia un nuovo trend tra i quattordicenni: la scelta di orientarsi verso scuole che apra-

no le porte a una professione” Fabrizio Giovanni-ni presidente dei Giovani Imprenditori di Confar-tigianato Forlì (nella foto) commenta le statistiche diffuse dal Miur “il calo delle preiscrizioni fatto registrare per il prossimo anno scolastico può avere una duplice lettura, da una parte la qualità crescente del livello di istruzione che vede il su-peramento del dualismo tra licei e istituti tecnici, dall’altra denota un aumento della percentuale di ragazzi propensi a scegliere un percorso scolastico che li avvicini al mondo dell’impresa, senza peral-tro precludere loro l’opportunità di scegliere di continuare gli studi una volta diplomati.”

Debutta sabato 28 aprile, a Stazione Vittoria, la nuova edi-zione del progetto Be:come, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori, con il contributo di Unicredit Banca e il patro-cinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale. L’iniziativa è giunta alla quinta edizione, forte dei consensi riscossi come mezzo per creare un legame tra imprenditoria e mondo della scuo-la e registrando grande entusiasmo da parte degli studenti che hanno l’opportunità di comprendere il vero significato del fare impresa. Protagonista del primo appuntamento l’in-formation technology col titolare dell’azienda forlivese Vem Sistemi Maurizio Camurani, che presenterà la propria espe-rienza imprenditoriale ai ragazzi frequentanti le classi quinte dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Marconi”. Camu-rani, cofondatore, assieme a Vittorio Valentini, dell’azienda,

La nuova edizione di Be:come

Vem sistemi di nuovo protagonista

Continua a pagina 23 • • •

essere impresa • • • marzo 2012 • 23

movimentigiovani imprenditori

Denuncia dei Giovani Imprenditori

Liberalizzazioniper dare sollievo ai consumi

L a crisi picchia duro e a risentirne in maniera massiccia sono le impre-

se e le famiglie italiane, eppure nel nostro Paese, in moltissimi ambiti, si registrano prezzi supe-riori alla media europea. Un ele-vato differenziale di inflazione a sfavore delle famiglie italiane si annida soprattutto nei servi-zi e, in particolare, in quelli con una forte presenza di operatori pubblici: a fine 2011 in Italia i prezzi dei servizi sono saliti del 2,7% rispetto allo spesso pe-riodo dell’anno precedente, 0,8 punti in più rispetto all’1,9% della media europea.

Chiarisce Paolo Gabelli, co-ordinatore del gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato

Forlì “se valutiamo questo diva-rio sul consumo totale di servizi delle famiglie - che nel 2010 è stato di 481.265 milioni, pari al 51,1% della spesa totale delle famiglie - la maggiore inflazio-ne in Italia equivale a una mag-giore spesa di 3.850 milioni di euro (0,2% del PIL), pari a 153 euro per ciascuna degli oltre 25 milioni di famiglie italiane.” E continua “un lavoro pubblicato dalla Banca d’Italia conferma la penalizzazione della crescita nel caso di scarsa concorrenza nei servizi. Lo studio ha evidenziato che il margine sui servizi quali commercio, alberghi e ristoran-ti, trasporti, telecomunicazioni, costruzioni, finanza, assicura-zioni, elettricità, gas, acqua in Italia è superiore del 19,2% ri-spetto a quello dell’area euro. Lo stesso studio ha simulato che una maggiore concorrenza, in grado di livellare il tasso di profitto nei servizi in Italia alla media dell’area euro, determi-nerebbe nel lungo periodo una maggiore crescita del PIL del 10,8%. Metà dell’incremento, pari al 5,4%, verrebbe realizza-

to nei primi tre anni.” Un’inda-gine di Confartigianato mostra come una maggiore dinamica del PIL, data da un accresciuto grado di concorrenza dei servizi, corrisponde a un tasso di cresci-ta reale dell’1,77%, una crescita in termini nominali del 2,37%, equivalente nel primo anno a un incremento del PIL nominale di 36,7 miliardi di euro in valore assoluto. Nel lungo periodo al-tre variabili riceverebbero un impulso positivo: il consumo privato crescerebbe del 7,7%, l’occupazione del 7,9%, gli in-vestimenti del 18,2% e i sala-ri reali dell’11,9%. Nei servizi pubblici locali il differenziale delle tariffe tra Italia ed Eurozo-na è molto elevato: sempre sulla base dei più recenti dati disponi-bili Confartigianato ha rilevato che l’acqua in Italia cresce, su base annua, del 6,2% ben 3,9 punti in più rispetto alla media europea del 2,3%. Il servizio di raccolta rifiuti aumenta le tariffe in Italia del 5,2%, oltre il dop-pio del 2,2% segnato dalla me-dia europea. La dilatazione della sfera pubblica attuata mediante le imprese di servizio pubblico locale non evidenzia incrementi di efficienza di cui beneficiano i consumatori.

Al contrario, le tariffe dei ser-vizi pubblici locali non energe-tici sono cresciute in 10 anni a una velocità più che doppia ri-spetto a quella dell’inflazione: tra il 2001 e il 2011 le tariffe re-lative ad acqua, raccolta rifiuti, trasporti ferroviari e su strada sono salite del 61,5% contro il 26,5% di crescita dell’indice dei prezzi al consumo.

Le restrizioni della con-correnza, determinate da una regolamentazio-ne eccessiva, assom-mano costi privati alle inefficienze della pub-blica amministrazione.

ripercorrerà l’esperienza ventennale di Vem Sistemi, realtà punto di riferimento nel settore delle reti e del controllo remoto con all’attivo clienti di fama internazionale.

Con questo nuovo appuntamento trova conferma la volontà degli organizzatori di presentare ai partecipanti case history aziendali in grado di coinvolgerli direttamente. Camurani ha seguito lo stesso iter di studio che stanno oggi percorrendo i ragazzi, dimostrando come lo studio e la formazione siano strumenti fondamentali per la realiz-zazione della propria idea imprenditoriale.

• • • Segue da pagina 22

Vem sistemi di nuovo protagonista

24 • marzo 2012 • • • essere impresa

Un 8 marzo diverso

La festa della donna come occasione di riflessione

U n aforisma di Oscar Wilde recita “date alle donne occasioni ade-

guate ed esse possono far tut-to”. Oggi le donne dimostrano sul campo le proprie abilità, de-streggiandosi tra ostacoli e criti-cità per conciliare carriera e vita privata, eppure, come evidenzia-to dalla seconda edizione della giornata europea per la parità retributiva, permangono ancora differenza consistenti nel tratta-mento economico riservato alle lavoratrici rispetto ai colleghi uomini. In Europa 97 milioni di donne che lavorano guadagnano in media, nell’arco della vita il 16,4 % in meno degli uomini, una percentuale che nel nostro Paese scende al 5,5%. Chiarisce Fabiola Foschi coordinatrice di Donne Impresa Confarti-gianato Forlì (nella foto) “il dato rivela che il prin-cipio di parità retributiva introdotto in Europa più di 55 anni fa con il trattato di Roma è ancora una chimera, anche se il nostro Paese si piazza me-glio di Francia (16%), Germania (23,1%) e Regno Unito (19,5%). Tuttavia non possiamo gioire per il buon posizionamento, se consideriamo il tasso di occupazione femminile in Italia, fermo al 49,5% contro il 62,1% della media europea.” Continua Foschi “la ricorrenza dell’8 marzo deve essere l’oc-casione per ribadire la centralità del ruolo della donna nella società e non un semplice ricorrenza commerciale. Le statistiche sul lavoro femminile

evidenziano le difficoltà che in-contrano le lavoratrici a conci-liare lavoro e vita privata: molte donne si vedono infatti costrette a fare ricorso a congedi di ma-ternità o a lavorare part-time, quando non addirittura ad ab-bandonare l’attività.” Conclude la coordinatrice del movimento “far coesistere carriera e mater-nità per una donna si traduce in un elevato surplus di lavoro di cura che permane per tutto il cor-so della vita, obiettivo di Donne Impresa è di tenere alta l’atten-zione sulla necessità di introdur-re pratiche concrete per favorire le lavoratrici che scelgono di re-

alizzarsi nella professione, pur non rinunciando al proprio privato.” Del ruolo chiave delle donne nel mercato del lavoro si discuterà nel meeting di Donne Impresa dal titolo “Dove va l’eco-nomia?” un momento di approfondimento e formazione su alcuni degli aspetti più criti-ci del “fare impresa”: il credito e la finanza d’impresa che si ter-rà a Grosseto dal 30 marzo al 1° aprile prossimi.

Il progetto di Donne Impresa decolla

Nasce Noimpresa, il portale per le aziendeDonne Impresa Confartigianato Forlì ha ideato un portale per offrire a tutti gli imprenditori associati l’op-

portunità di creare una propria pagina web all’interno del portale www.noimpresa.it, un modo per essere più visibili sfruttando le numerose opportunità offerte dalla rete. Il portale è fruibile da tutti i cybernauti, garantendo massima visibilità a quanti decideranno di aderire all’iniziativa. La ricerca, da parte di un po-tenziale cliente, può avvenire oltre che attraverso la richiesta merceologica e geografica, anche tramite le parole “chiave” inserite dall’utente, ossia per materiali, tipologie specifiche di attività o prodotti, così da massimizzare le possibilità di contatto. Noimpresa è una vera e propria vetrina, ricca di offerte per i consumatori e utenti finali, nonché per gli imprenditori che decideranno di essere presenti con una propria pagina sul portale. Un’opportunità preziosa per dar vita a una rete di relazioni e di scambi tra le aziende e coi fruitori del web, per favorire la visibilità delle imprese, per agganciare nuovi potenziali clienti.

movimenti donne impresa

essere impresa • • • marzo 2012 • 25

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26 • marzo 2012 • • • essere impresa

L e professioni dell’edilizia costituiscono una percentuale rilevante del tessuto pro-duttivo italiano, nel 2010 gli occupati sfio-

ravano quota due milioni, rappresentando l’8,5% dell’occupazione nazionale. Un settore complesso, che ha risentito in maniera massiccia della crisi economica globale, tanto che nel primo trimestre 2011 ha fatto rilevare una riduzione di personale del -5,3%. Il nuovo rapporto sull’edilizia, realiz-zato da Anaepa Confartigianato ha analizzato nel dettaglio l’andamento delle costruzioni, mettendo in luce una battuta d’arresto dell’auspicata ripre-sa. Paolo Gabelli responsabile del comparto casa per Confartigianato Forlì (nella foto) commenta i dati emersi “sono tempi che non inducono a pen-sare ad un’immediata fase di uscita dalla crisi fi-nanziaria ed economica che anche il nostro Paese sta attraversando. L’auspicata ripresa ancora non si vede. Il comparto delle costruzioni è al palo. Si continuano a registrare, per il terzo anno consecu-tivo, un calo preoccupante di lavoro, fatturato e occupazione in concomitanza con due fattori ag-gravanti, la scarsità dei finanziamenti erogati alle

imprese e alle famiglie da parte delle banche e i pe-santi ritardi nei pagamenti della pubblica ammi-nistrazione.” Una situazione complessa, tuttavia, si stanno rafforzando alcune linee di tendenza da sviluppare per contrastare la crisi. Chiarisce Ga-belli “sembra prevalere il passaggio dal costruire al costruito, con un’attenzione al recupero e al ri-sanamento. La riqualificazione urbana delle città diventa un orizzonte possibile dove concentrare risorse e utilizzare la tradizionale capacità delle imprese artigiane.” La grande sfida della moder-nità è incentrata su un’economia sempre più so-stenibile, che guarda all’efficienza e al risparmio energetico, alla riduzione di anidride carbonica e a un percorso di qualificazione del sistema produt-tivo e del patrimonio edilizio esistente, in questo contesto il sistema delle costruzioni è in grado di giocare un ruolo centrale nelle scelte dei decisori istituzionali.

Le misure adottate dal Governo, dal mante-nimento delle agevolazioni fiscali del 55% per il 2012 alla stabilizzazione del bonus del 36% per le ristrutturazioni edilizie, vanno in questa direzio-ne, rappresentando un’opportunità di rilancio in questa congiuntura difficile. Al 30 settembre 2011 nel settore delle costruzioni operavano 910.710 imprese di cui il 64,4% artigiane. Secondo gli ul-timi dati Istat relativi al 2009 sulle imprese attive il 98,6% delle imprese ha meno di 20 addetti e il 79,8% è occupato in micro e piccole imprese. Le costruzioni attraversano una forte fase recessiva, nei primi dieci mesi del 2011 l’attività è in flessio-ne del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’an-no precedente. Le tensioni sulla liquidità a dispo-sizione del comparto sono aggravate dal recente

Pubblicato il rapporto Anaepa Confartigianato

Edilizia: la crisi morde ancora

categorie e mercato edilizia

Continua a pagina 27 • • •

La crisi ha frenato la crescita degli investimenti pub-blici in costruzioni, che per il 48,6% sono destinati ai fabbricati, il 30,5% alle opere stradali ed il restante 20,9% per altre opere del genio civile. Nel 2010 que-ste voci sono in calo rispettivamente del 22,5%, del 12,2% e del 18,2%. Le ultime previsioni disponibili in-dicano il persistere della flessione degli investimenti nel 2011 (-1,7%) e nel 2012 (-1,5%). Solo nel 2013 si prevede un segno positivo (+0,8%).

essere impresa • • • marzo 2012 • 27

forte calo delle compravendite immobiliari: dopo quattro trimestri consecutivi di flessione solo nel III trimestre dell’anno scorso l’indice tendenziale delle compravendite è tornato a crescere (+1,6%).

A fronte della diminuzione delle compravendite va segnalata la presenza di un consistente stock di case invendute conseguente alla forte crescita dell’offerta nella prima metà degli anni Duemila, con una crescita dei permessi di costruzioni resi-denziali e che raggiunge livelli da record nel 2005.

Successivamente, invece, si è assistito a un cam-bio di rotta, con un continuo de-cremento del numero di permes-si residenziali, particolarmente accentuato nel 2009, anno in cui i permessi di costruire risul-tano dimezzati (-49%) rispetto al picco del 2005. Il forte al-lungamento dei tempi di paga-mento associato a un alto stock di invenduto, alla diminuzione delle compravendite, al rialzo dei tassi di interesse e a condi-zioni maggiormente restrittive nell’offerta di credito sta met-tendo a dura prova il settore che rappresenta, in termini di valore aggiunto, il 6% dell’economia italiana. Chiarisce Gabelli “al calo della domanda sul merca-to delle costruzioni si è affiancata una crisi acuta della liquidità aziendale, un rallentamento della dinamica del credito erogato al settore e un al-lungamento eccezionale dei tempi di pagamento. L’edilizia è il settore che ha registrato nell’ultimo anno l’incremento più pesante nei tempi di paga-mento con una dilazione di 63 giorni in più, pas-

sando dai 94 giorni di un anno fa ai 157 di oggi, tale crescita rende il settore dell’edilizia quello in cui le imprese devono attendere maggiormente per riscuotere i crediti.”

Per ridare slancio al settore è necessario pun-tare sulla green economy, accrescendo le compe-

tenze ‘verdi’ a disposizione delle imprese, per attrarre gli investi-menti privati e potenziare quelli pubblici. In questo contesto le politiche di sostegno della green economy possono valorizzare gli asset esistenti, in termini di imprese, addetti, know how e investimenti. Conclude Gabelli “i processi che generano rispar-mio ed efficienza energetica, ri-ciclo e ri-uso sono presidiati da molte piccole imprese che possono contribuire non solo a creare nuovi posti di lavoro, ma anche a migliorare i consumi energetici civili dove, comples-sivamente, si producono 49,7 milioni di tonnellate di anidride

carbonica, pari al 10,5% delle emissioni totali.”

Nel settore civile i consumi relativi al riscalda-mento, al raffrescamento e all’acqua calda sanita-ria, rappresentano il 22% del consumo primario nel Paese, 28,2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 13,3 miliardi di bolletta energetica.

categorie e mercatoedilizia

L’Italia primeggia in Europa per l’elevato numero di imprese del settore: 623.355 pari al 19,6% delle impre-se attive nei 27 paesi dell’Unione. Forte è la predominanza della pic-cola dimensione di im-presa: il nostro Paese è al primo posto per il numero di microimpre-se attive, ben 591.475.

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Edilizia:la crisi morde ancora

PORTA UN AMICOConfartigianato premia l’amicizia

con 200 euro

28 • marzo 2012 • • • essere impresa

categorie e mercato

I veicoli oggetto di soccorso stradale, sono a uso speciale, poiché destinati al recupero di veicoli in-cidentati o in avaria o di rimozione di veicoli che recano intralcio alla circolazione ovvero nell’e-secuzione di provvedimenti di fermo o sequestro amministrativo o penale e nel successivo deposito presso un’officina o un deposito o ancora presso il luogo richiesto dall’utente. Qualora si verifichi una prosecuzione del soccorso successivo al de-posito del veicolo, per ragioni di opportunità, di organizzazione del servizio o necessità di ripara-zione effettuata da soggetti diversi a motivo delle condizioni di tempo e di luogo che non rendano possibile eseguire il deposito del veicolo inciden-tato o in avaria contestualmente al prelevamento dello stesso, si ricorda che le attività espletate sono da considerare funzionalmente connesse anche se eseguite con tempistiche successive e, pertanto, rientranti nel regime del primo soccorso, purché esse siano finalizzate alla prevalente necessità di completare le operazioni di soccorso per ricostitu-ire la mobilità autonoma del veicolo. Non rientra invece nelle tipologie sopra descritte il trasporto finalizzato allo spostamento di veicoli usati o nuo-vi, non derivanti da un servizio di soccorso strada-le, benché esercitato dai soggetti sopra individuati, non è inoltre consentito il trasporto di veicoli da parte di soggetti o imprese non a ciò autorizzate, pur se eseguito con specifico “carro attrezzi”.

Per informazioni e chiarimenti è possibile con-tattare Alberto Camporesi, responsabile del setto-re autotrasporti allo 0543 452906.

Autotrasporto

Veicoli per soccorso stradale: chiarimenti

Lo scorso 15 febbraio, i vertici nazionali di Confartigianato Imprese, guidati dal presiden-te Giorgio Guerrini, hanno incontrato Corrado Passera, ministro allo Sviluppo Economico e alle Infrastrutture. Alla riunione era presente anche il presidente nazionale della Federazione Legno-Arredo Domenico Gambacci. Confartigianato ha evidenziato la condizione delle piccole imprese del comparto, ormai sono allo stremo, soffocate da forti restrizioni creditizie che assomigliano per alcuni versi a quelle del 2009. A novembre 2011, i finanziamenti ai piccoli imprenditori sono aumen-tati appena dello 0,4%, quindi vicini alla ‘crescita zero’. I tassi medi d’interesse hanno raggiunto il 4,18%, il valore più alto tra quelli dell’area euro. Nel frattempo, i ritardi di pagamento della pubbli-ca amministrazione costano alle imprese 3,7 mi-liardi di oneri finanziari. Per Confartigianato è ora di fare davvero qualcosa per le piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del totale delle azien-de italiane e danno lavoro al 74,8% del totale de-gli addetti delle imprese italiane, e che dal 2009 stanno sfidando la crisi senza alcun paracadute. Parole positive sull’incontro sono state espresse anche dal presidente Gambacci nei confronti del ministro Passera: “Non si può che essere soddi-sfatti di quanto Passera ha dichiarato. È fonda-mentale rivalutare il ruolo degli istituti tecnici nei quali si prepara l’avviamento nel mondo del la-voro” Per Confartigianato molto importanti sono state le parole pronunciate in favore della tutela del Made in Italy, con provvedimenti che garanti-scano la riconoscibilità dei prodotti fatti in Italia, il sostegno all’internazionalizzazione, all’innova-zione e ricerca e la cooperazione in reti.

Più sostegno al made in Italy

Confartigianato Legnoha incontratoil ministro Passera

essere impresa • • • marzo 2012 • 29

categorie e mercato

Semplificazioni fiscali

Un avvio promettente, ma occorre fare di più

L’entrata in vigore del decreto sulle semplifi-cazioni fiscali, ha dato inizio a un percorso di alleggerimento degli adempimenti tribu-

tari per le imprese. Un percorso utile ma ancora insufficiente. Questo è il commento di Rete Impre-se Italia, di cui fa parte anche Confartigianato, che evidenzia come nel decreto sia state accolte molte delle proposte avanzate dalle associazioni, quali ad esempio la semplificazione dello spesometro, la possibilità di suddividere in rate crescenti le som-me dovute a Equitalia, la facoltà di partecipare co-munque ad appalti pubblici qualora si sia ottenuta la rateizzazione dei debiti fiscali o contributivi, il mantenimento dei benefici fiscali a seguito di sem-plici inadempimenti di natura formale. Tuttavia, non si può non constatare che i diversi provvedi-menti emanati per fronteggiare la crisi economica - oltre a determinare un’impennata della pressione fiscale - hanno incrementato in modo rilevante gli adempimenti a carico delle imprese.

In una fase di recessione che comporta grandi difficoltà finanziarie per le imprese e le famiglie era legittimo attendersi la decisione, peraltro an-ticipata nelle prime bozze del provvedimento, di destinare le somme recuperate dall’evasione alla riduzione del carico fiscale per le fasce più debo-

li, agendo sulle detrazioni per carichi di famiglia. Purtroppo, si registra con preoccupazione il ripri-stino del potere assegnato ai comuni di aumentare le aliquote e le tariffe dei tributi locali che determi-nerà, quasi certamente, un ulteriore aumento della pressione fiscale complessiva.

Auspicio di Rete Imprese Italia è che si apra un chiaro e approfondito confronto sull’attesa delega di riforma fiscale, finalizzato alla riduzione della elevata pressione fiscale, da perseguire anche at-traverso la compensazione dei debiti tributari con i crediti vantati nei confronti della pubblica ammi-nistrazione e alla razionalizzazione delle procedu-re e degli adempimenti cui sono sottoposti i con-tribuenti, in particolare le Pmi, così come richiesto dall’Unione Europea.

Rete Imprese Italia sollecita il Parla-mento affinché adotti misure a soste-gno della domanda interna, della cre-scita economica e, soprattutto, misure per la realizzazione di una maggiore equità del sistema fiscale.

Estetica

Al via il corso di accesso alla professioneL’estetica è un settore fondamentale nella filiera della bellezza ma, al contempo, è anche tra quelli

maggiormente esposti ai rischi di contaminazione di operatori abusivi e delle contraffazioni dei macchi-nari usati per i trattamenti. Operatori abusivi privi delle necessarie qualifiche professionali non possono offrire la qualità delle prestazioni delle imprese di estetica né la sicurezza a utenti e clienti che affrontano i trattamenti. Per evitare rischi alla salute, il consiglio della categoria benessere di Confartigianato invita a non mettersi nelle mani sbagliate. Come quelle degli operatori improvvisati che offrono trattamenti a prezzi stracciati, con prodotti di dubbia provenienza e senza rispettare le basilari norme igieniche. Confar-tigianato Estetica si batte da anni per sensibilizzare i consumatori sui rischi dei trattamenti effettuati da mani inesperte e senza rispettare la corposa disciplina che regola il settore. Insomma, con la salute non si scherza. Chi vuole prendersi cura di sé senza correre rischi non deve fare altro che rivolgersi a un centro estetico in regola: potrà contare su operatori qualificati ed aggiornati e che rispettano le leggi su igiene e sicurezza. Proprio per dare l’opportunità alle aspiranti imprenditrici di concretizzare il proprio sogno professionale, FORMart, ente di formazione di Confartigianato, organizza a Cesena il corso per ac-cedere alla professione di estetista.

Si ricorda, inoltre, a tutti gli associati del comparto benessere che, in occasione delle prossime festivi-tà, vige l’obbligo di chiusura per le giornate domenica di Pasqua, lunedì di Pasqua, 25 aprile e 1° maggio.

Per maggiori informazioni e iscrizioni contattare la responsabile Fabiola Foschi al numero 0543 452844.

30 • marzo 2012 • • • essere impresa

L a Rai ha inviato a inizio febbraio, a nume-rose aziende la richiesta di versamento del canone di abbonamento speciale, specifi-

cando che la tassa è dovuta anche per il possesso di tutti gli apparecchi atti o adattabili alla rice-zione di programmi televisivi, ivi comprendendo personal computer o altri strumenti digitali, che consentono potenzialmente la ricezione del segna-le televisivo, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo. La comunicazione evidenzia che il manca-to pagamento del canone comporta l’applicazione di specifiche sanzioni e il controllo sulla regolarità di pagamento è demandato a tutti gli Organismi che ordinariamente effettuano controlli sulle im-prese, lasciando il dubbio sull’effettivo ambito di applicazione della tassa, a discapito degli impren-ditori che utilizzano i personal computer solo per l’attività amministrativa.

La normativa, infatti, si riferisce all’uso di stru-menti informatici solo per scopi commerciali, ele-mento non evidenziato chiaramente nella richiesta di pagamento.

Spiega Marco Valenti, vicesegretario di Confar-tigianato Forlì “la normativa richiamata, si rifà al Regio decreto del 1938 e prevede che gli apparec-chi per la ricezione delle trasmissioni radiotelevi-sive debbano pagare il canone che, per le aziende, è appunto speciale. L’importo va da un minimo di 200,91 euro per officine, studi professionali, ne-gozi, circoli, alcune tipologie di esercizi pubblici e cresce a 401,76 per alberghi, altri esercizi pubblici, o uffici, per salire ancora gradualmente fino a ol-tre 6mila euro per alberghi di lusso. Cifre impor-tanti, che avrebbero pesato sui bilanci già in af-fanno delle aziende. Come Confartigianato siamo intervenuti per avere rapidi chiarimenti sull’am-bito di applicazione della tassa, per comprendere se interessasse tutte le aziende in possesso di pc, indipendentemente dall’utilizzo svolto, o se rife-rita solamente a coloro che sfruttano il Digital Si-gnage per veicolare messaggi pubblicitari mostrati ai destinatari attraverso schermi elettronici, i cui contenuti possono spaziare da semplici immagini statiche a video in movimento, comparabili in tut-to e per tutto a un canale televisivo.

La Rai, attraverso una nota ha poi chiarito di non esigere dalle aziende il pagamento dell’abbo-namento speciale per il mero possesso di appa-

recchi come computer e simili, normalmente non finalizzati alla ricezione di programmi televisivi. Secondo quanto specificato da viale Mazzini, in-fatti, il pagamento del canone speciale sarebbe sta-to richiesto soltanto in caso di possesso di compu-ter utilizzati come televisori, tuttavia moltissime delle aziende, che hanno ricevuto l’avviso di pa-gamento, non hanno mai adottato questa tecno-logia, limitandosi a usare il computer unicamente per l’attività amministrativa.”

Conclude Valenti “numerosi associati ci hanno avvisato di aver ricevuto la richiesta di versamen-to del canone Rai unicamente perché in possesso di un pc connesso alla linea internet, peraltro indi-spensabile per dialogare con la pubblica ammini-strazione attraverso la posta certificata. Per quale motivo la Rai quest’anno ha deciso di ampliare i destinatari dell’avviso di pagamento del canone speciale? Non vogliamo pensare male, ma di cer-to di fronte alla pluralità di tasse e adempimenti che interessano chi fa impresa, non è raro che un imprenditore, solerte nel corrispondere l’importo richiesto - tra l’altro inviato in un momento nel quale la Rai ricorda costantemente ai propri ab-bonati che sono scaduti i termini per il versamen-to - sia tratto in inganno finendo col pagare un canone non necessario. Un modo per migliorare i bilanci della televisione di Stato, a scapito però di chi lavora onestamente. Rinnoviamo l’invito agli imprenditori di rivolgersi, in caso di dubbio su eventuali bollettini di pagamento, agli uffici dell’associazione per valutare il reale obbligo di adempimento.”

Vittoria di Confartigianato

La Rai fa dietro front sul canone speciale per le aziende

associazione

essere impresa • • • marzo 2012 • 31

economia & lavoro

Confartigianato di Forlì Federimpreseoffre all’imprenditore:

rappresentanza sindacale e di categoria

supporto per la creazione e la gestione dell’impresa

informazioni e opportunità relative ai diversi settori e categorie

informazioni sull’accesso al credito, alle garanzie, alla ricerca di agevola-zioni e contributi

un’ampia offerta formativa, attraverso FORM.art

supporto in materia di ambiente e sicurezza e aggiornamenti tecnici

consulenza e assistenza nella consulenza del lavoro

consulenza fiscale

Confartigianato Persone: Caaf Confartigianato per la compilazione del modello 730, la dichiarazione ISEE, il modello RED/INPS, il calcolo dei versamenti IMU; assistenza in campo pensionistico col patronato Inapa; tutela del pensionato con Anap e Ancos.

HAI TUTTO IL SOSTEGNODI UNA GRANDE FORZA