Essere anziani a Grosseto
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INCONTRI PREPARATORIP.I.S.
(AREA ANZIANI)Gruppo integrato di lavoro
A cura di Carla Mazzanti e Bruno Mazzocchi
02.07.2008
INDICE:
● Anziani soli e loro condizione di salute● Fenomeno delle badanti (welfare informale)● Famiglie che assistono● Centri sociali e spazi di socializzazione● Condizioni abitative e barriere architettoniche● Volontariato in un'ottica di rete e di
valorizzazione delle risorse● Spesa (budget virtuale)
Essere anziania GrossetoUNA INDAGINE SULLAQUALITÀ DELLA VITA DEGLI ANZIANISUL TERRITORIO PROVINCIALE
Dicembre 2005L’Assessore alle Politiche IntegrateIstruzione, Formazione, Lavoro, Politiche Sociali e Pari OpportunitàAnna Nativi
La ricerca mette bene in evidenza che vi è una quota di popolazione che presenta
condizioni di precarietà-disagio:
● il 36% degli intervistati denuncia condizioni di disagio medio-alto; ● i non autosufficienti sono il 3,1% e i parzialmente non autosufficienti sono il 14,5%.● I ricercatori avanzano una stima pari a 1657 soggetti non autosufficienti e di 7740 parzialmente autosufficienti.● Di tali, circa il 38% vivono nell'area grossetana
Non secondario il problema rappresentato dal disagio
socioeconomico:
● l’11,9 % degli intervistati dichiara una condizione di forte disagio ● il 36,9% dichiara una condizione di disagio ● Solo il 5,3% dei soggetti si considerano benestanti.● Circa 30 anziani su 100 vivono con la pensione minima
Anziani soli e loro condizione di salute
piramide delle età - provincia di Grosseto - anno 2007
0-4
5-9
10-14
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
70-74
75-79
80-84
>85
Maschi Femmine
Con chi vive attualmente:
1362362
Fenomeno delle badanti (welfare informale)
Quando lei ha problemi, da chi riceve aiuto? (valori percentuali):
3,6%: da persone pagate dalla famiglia (1800 “teoriche” solo nell'area grossetana)
(personale pagato dalla famiglia: 4,7% Albegna; 4,1% Amiata; 3,8% Colline Metallifere; 2,6% Area Grossetana; 3,6% media provinciale)
1,4%: volontariato
Domande in base alla Legge 383/2001: in provincia di
Grosseto sono state 2560, di cui 1619 per colf e badanti.
Si può stimare il numero di anziani non autosufficienti (parziali o totali)residenti sul territorio provinciale e quindi bisognosi di assistenza sociale e sanitaria tra le 8 mila e le 11 mila persone, una cifra ben superiore al numero di anziani non autosufficienti ufficialmente seguiti dai servizi sociali.
Complessivamente circa 1200 persone, poco più del 10% dei non autosufficienti totali o parziali stimati attraverso la ricerca.
Famiglie che assistono
Quando lei ha problemi, da chi riceve aiuto?
(valori percentuali):
● Familiare convivente nel 58% dei casi● Familiare non convivente nel 42,1% dei casi
● Vicinato (7,1%)● Nessuno (4,2%)● Persone pagate dalla famiglia (3,6%)● Servizi pubblici (1,5%)● Volontariato (1,4%)● Altro (2,9%)
Anziani che assistono
• Familiari/parenti (60,4%)
• Conoscenti/amici/vicini (13,7%)
• Fa volontariato (2,8%)
• Presta assistenza dietro compenso (0,1%)
Maschi più attivi nell’aiuto parentale; femmine nell’aiuto ai vicini
Lettura “incrociata”:
• L’ambito familiare e parentale è ancora il luogo privilegiato delle relazioni sociali
• Minori possibilità di compresenza
• …ma aumentata frequenza degli scambi
• Sostanziale “tenuta” della famiglia
Centri sociali e spazi di socializzazione
ASSOCIAZIONISMO
● Nessuna partecipazione associazionistica: 76.6%
● Partecipa attivamente ad associazioni (18%)● % Molto più elevata per maschi● Preferenza per associazioni sportivo-ricreative
e socio-assistenziali (> 25%)
Condizioni abitative e barriere architettoniche
Dove si trova la sua abitazione?
● Centro città (40,5%)● Periferia (46,7%)● Paese o frazione (11,8%)● Case isolate (1%)● Nella zona di Grosseto, alta % di intervistati soddisfatti
delle loro condizioni abitative. Il 94% dichiara che la propria casa è confortevole (78,1%) oppure che, pur non essendo il massimo, è presente tutto ciò che serve (16,7%);
● Solo il 5,2% del campione vive in case non adeguate alle proprie esigenze.
Insoddisfatti dell'abitazione:
● Aumentano con l'aumentare dell'età (6% a 65 anni, 12 % a 80 ed oltre)
● Più si invecchia più tempo si passa all’interno delle mura domestiche e maggiori sono i fattori che possono in qualche modo causare disagi ( ristrettezza degli ambienti, servizi igienici inadeguati, casa poco riscaldata ).
● Al peggiorare delle condizioni di salute degli intervistati peggiorano anche i giudizi sulla casa.
● Fra coloro che non sono soddisfatti, 43,7% perché manca l'ascensore, 38% perché...c'è tanti lavori da fare, o perché mancano spazi esterni
Volontariato
Istituzioni “non for profit”
● Istituzioni non for profit iscritte agli albi (2007) = 212 (119 nell'area grossetana), 82 di volontariato; 10 cooperative sociali; 1 ente ausiliario; 33 associazioni
● Il fenomeno è in crescita, ma sostanzialmente stazionario dal 1999 per quanto riguarda le ripartizioni fra le varie voci
Volontariato per anziani a Grosseto:
● ANZIANI: è uno dei tavoli tematici della Consulta del Volontariato
● L'ASL 9 ha sottoscritto protocolli d'intesa con 36 associazioni di volontariato e tutela
● Di queste, solo 2 (AUSER e AVO) sono specificamente rivolte agli anziani
● Mancano dati su III settore “non convenzionato”● Dati AUSER: nel 2007, oltre 950 persone
assistite; oltre 3.500 prestazioni
Spesa (budget virtuale)
Indicatori di performance:
Dichiarazione d'intenti per costruire un budget “territoriale” appropriato
● Trasformare la sanità d'attesa in sanità d'iniziativa
● Misurare le performance “territoriali”
Level 0:Determinants of Health
Health Promotion
I casi complessi sono costosi.Bisogna profondere energie per ridurli al minimo
Partire da un'azione forte sugli stili di vita, prima ancora che insorga il rischio
UNA CULTURA DELLA VALUTAZIONE PROFESSIONALE RICHIEDE INDICATORI DI SALUTE & PERFORMANCE
Profili di salute a livello di gruppi di medici:
•Indicatori generali di salute e di benessere socio-sanitario (dinamiche demografiche, registro patologie e cause di morte)
•Problematiche rilevanti o che presentano variazioni (tumori, malattie psichiche, incidenti stradali e sul lavoro, maternità, Aids + focus anziani)
•Indicatori di tenuta del sistema (anni potenziali di vita persi, prevalenza disabilità), indicatori di processo / output / esito per situazioni di criticità o priorità o elevata eterogeneità regionale
Indicatori per la valutazione delle attività socio-sanitarie territoriali:
Questioni di metodo:• Oggetto della valutazione (attività medicina convenzionata – es. prevenzione primaria & secondaria, gestione cronicità, attività ambulatoriale & domiciliare, assistenza socio-sanitaria, gestione patologie croniche, altre attività);
• Livello del sistema di valutazione (singolo professionista, forme associative, Distretti, ASL, Regione);
• Tipologia indicatori (input, struttura, processo, output, esito intermedio & finale) + consumi sanitari pazienti;
• Finalità indicatori (valutazione equità,, governance consumi & auditing multilivello);
• Fonti informative (flussi amministrativi correnti vs. cartelle cliniche medici, rilevazioni ad-hoc);
Le prospettive per la medicina territoriale …
Portare la misurazione, dove è significativo,
(es. a livello di forme organizzative /fino al singolo professionista)
Coinvolgere il medico di medicina generale negli obiettivi di sistema
Piani integrati di salute di zona
Programmazione aziendalePSR 2008-2010 Piani per MMG
valutazione
280 indicatori a livello regione e aziende (Mes)
86 indicatori a livello di zona – SDS (Ars-Mes)
27 indicatori a livello di medicina generale (Ars-Mes)
Ad oggi la regione Toscana per programmare e valutare
dispone di:
Le misure come strumento di coordinamento e di linguaggio del sistema.
Le misure per governare il sistema sanitari nei suoi diversi ambiti e livelli.
Le misure per rispondere in modo trasparente e chiaro ai cittadini sul “valore” prodotto dal sistema.
La prevenzione
Il Territorio: Chronic Care
ModelIntegrazione
socio-sanitaria: la non
autosufficienza
Il Progetto PASSI
Livello di Zona: gli indicatori di valutazione MeS e ARS
Livello di MMG: indicatori
Gli indicatori per la non autosufficienza, RT
Il Chronic Care Model ha un ruolo pivotale ancorché non esaustivo
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia
Per sorveglianza di popolazione sulla salute si intende una raccolta continua e sistematica di dati finalizzata a progettare, realizzare e valutare interventi di salute pubblica. Il cambiamento culturale che sta alla base di PASSI è quello di passare da un sistema che misura la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie a uno che ascolta direttamente i bisogni di salute percepiti. Al centro del sistema vi è quindi la persona: il contatto diretto, attraverso un'intervista telefonica, è la modalità con cui PASSI ascolta la voce dei cittadini e raccoglie le informazioni sui bisogni di salute.
PASSI permette di stimare l'evoluzione dei fattori comportamentali di rischio per la salute (fumo, alcool, sedentarietà, dieta, ecc.) nonché la diffusione delle misure e degli interventi di prevenzione a livello di Azienda Sanitaria.
Piano Sanitario Regionale
Programmazione Aziendale
Valutazione della performance delle Ausl
Piani Integrati di Salute
Gli strumenti del sistema
Valutazione della performance delle SDS, Zone distretto, medicina convenzionata
Piano Integrato Sociale Regionale
(Profilo di salute)
GRAZIE PER L'ATTENZIONE