Espressione genica, proteine, enzimi - UniTn · IL CODICE GENETICO gliamminoacidi Codone ......
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ESPRESSIONE GENICA, PROTEINE, ENZIMI
LA MEMBRANA PLASMATICA costituisce e delimita la superficie esterna della cellula.
!!IL CITOPLASMA è contenuto fra la membrana citoplasmatica e il nucleo.
La porzione fluida è detta citosol: al suo interno sono presenti vari
tipi di organuli, ed è la sede della sintesi proteica
!!IL NUCLEO è l’organulo in cui è contenuto il DNA e in cui avviene la trascrizione del
mRNA
PRINCIPALI COMPARTIMENTI della CELLULA ANIMALE
LA CELLULA ANIMALE
Reticolo endoplasmatico liscio
Mitocondrio
Ribosoma (polisomi)
Reticolo endoplasmatico ruvido
(RER)
Lisosoma
Endosoma
Apparati di Golgi
Perossisoma
Nucleo
L’ESPRESSIONE GENICA
L’ESPRESSIONE GENICA dogma DNA -‐ proteina
GENOMA (DNA)
mRNA
PROTEINE
Nucleo
Citosol
RNA PolimerasiCodone Start
Filamento singolo mRNA
Sequenza di
triplette
nucleotidiche
Codone stop
Filamento di DNA
(gene)
Codone start
Catena polipeptidica
Interazioni elettrostatiche
L’ESPRESSIONE GENICA trascrizione e traduzione
Complesso RNA Polimerasi
Trascrizione
Filamento antisensoTrascritto di mRNA
Filamento senso
3’
Traduzione
Ribosoma
Legame
peptidico
Catena
nascente polipeptidica
mRNA
tRNA
Amminoacido
Codone-‐anticodone
Durante la trascrizione il DNA viene usato come
stampo per la formazione dell’RNA messaggero
(mRNA)
Durante la traduzione, l’mRNA dirige la sequenza degli
amminoacidi del polipeptide che deve essere costruito
LA TRADUZIONE i ribosomi
Polisomi
Limite risolutivo del microscopio elettronico: 2 nm
Cristallografia NMR: risoluzione a livello atomico !(Angstrom, A = 0.1 nm)
RER
LA SINTESI PROTEICA ribosoma -‐tRNA -‐ mRNA -‐ polipeptide
Polisoma I ribosomi hanno un sito di legame per l’mRNA e tre siti di legame per il tRNA. Quando un ribosoma si sposta lungo
una molecola di mRNA, il polipeptide in formazione si allunga di un amminoacido alla volta.
Molti ribosomi sono associati e in fase di traduzione dello stesso mRNA. L’intero complesso di traduzione è detto
polisoma.
LA SINTESI PROTEICA fasi della traduzione
1. Inizio L’inizio è la fase che mette insieme tutti i componenti necessari alla traduzione. Il codone di inizio è AUG.
Ogni ribosoma ha 3 siti di attacco per i tRNA:
sito E (da exit), sito P (da peptide) e sito A (da amminoacido).
Il primo tRNA-‐amminoacido entra nel sito A ed il legame peptidico si compie nel sito P.
2. Allungamento Ogni volta che un tRNA-‐amminoacido si aggancia al
sito A, il peptide in via di formazione sarà
trasferito a questo tRNA-‐amminoacido.
In seguito alla traslocazione l’mRNA si sposta in avanti,
in modo che il tRNA che porta agganciato il peptide si
trovi ora al sito P del ribosoma. Infine, il tRNA usato
fuoriesce dal sito E.
3. Terminazione Il processo di allungamento e traslocazione si ripete più volte, con il tRNA usato che fuoriesce dal sito E
mentre sul sito A si aggancia un nuovo codone, pronto a ricevere un altro tRNA-‐amminoacido.
Quando il ribosoma raggiunge un codone di terminazione (STOP), la traduzione si conclude con la fase
terminazione, in cui il polipeptide viene rilasciato.
MODELLINO DI TRADUZIONE codone e anticodone
tRNA trasferisce gli amminoacidi che si trovano nel citoplasma ai
ribosomi, dove l’mRNA viene trasformato nella sequenza di
amminoacidi che corrisponde a una determinata proteina
Amminoacido
STOP
mRNA
A
U
G
G
A
A
U
A
G
Metionina
Leucina
Traduzione nei ribosomi
NH3
C R (Metionina)
C0
N
C
C0
R (Leucina)
O
H
H
+
-
HNH3
C R (Metionina)
C0
H
+
O -
Catena polipeptidica
Peptide
H2O
IL CODICE GENETICO gli amminoacidi
Codone - Amminoacido
La sequenza di nucleotidi del DNA (il codice genetico)
specifica l’ordine degli amminoacidi di un polipeptide.
!Il codice genetico è basato su una tripletta di basi, ossia un
codone (contenuto nel mRNA), che è una sequenza
precisa di tre basi nucleotidiche indicate da tre lettere, per
esempio UUU, e corrisponde a un amminoacido
(fenilalanina).
!Il codone di inizio (start) è AUG e codifica anche per
l’amminoacido metionina
!Il codice genetico è degenerato: più codini codificano per lo
stesso amminoacido
!Il codice genetico è universale
Metionina
LE MUTAZIONI cambiamento della funzione proteica
Mutazione nucleotidica Una mutazione genica è un cambiamento permanente nella sequenza di basi del DNA.
Le mutazioni possono alterare l’espressione genica.
Le mutazioni germinali avvengono nelle cellule sessuali e possono essere trasmesse alla generazione
successiva attraverso la riproduzione.
Le mutazioni somatiche avvengono nelle cellule del corpo e non vengono trasmesse alla progenie.
Mutazione germinale
Mutazione somatiche
Mutazione puntiformi Le mutazioni puntiformi rappresentano il cambiamento di un singolo nucleotide nel DNA di un gene, di
conseguenza producono il cambiamento in uno specifico codone.
Mutazione di sfasamento Le mutazioni di sfasamento avvengono soprattutto per inserzione o delezione di uno o più nucleotidi nel
DNA.
Le mutazioni sono spontanee o indotte da agenti mutageni, fissate della RNA Polimerasi e trasmesse dal mRNA.
Una mutazione in un gene è rilevante quando altera la funzione della proteina codificata dal gene.
Le mutazioni sono particolarmente rilevanti se avvengono nella porzione genica che codifica il domino catalitico di un enzima
A T A A T C G T A
U A U U A G C A UTirosina
(proteina normale)
Codone STOP
(proteina tronca)
Istidina
(proteina alterata)
DNA (gene)
mRNA (codificante)
LE PROTEINE
LE PROTEINE struttura funzionale
Struttura quaternaria dell’emoglobina
Struttura primaria
Struttura secondaria Struttura quaternaria
Gruppo eme
alfa elica
alfa elica
Legame
idrogenoStruttura terziaria
Struttura Terziaria delle proteine
Interazioni
idrofobiche
Catena
polipeptidica
Ponti disolfuro
Legami ionici
Legami
idrogeno
LE PROTEINE funzione e tipologia
Proteine strutturali Sono fondamentali per l’integrità dei tessuti, come per esempio la cheratina dei capelli, delle unghie
e dello strato corneo della cute; il collagene e l’elastina, che formano tessuto connettivo
sottocutaneo.
Proteine contrattili
Immunitaria
L’actina e la miosina sono le principali proteine contrattili della cellula muscolare; sono presenti
anche in tutti gli altri tipi cellulari dove costituiscono il citischeletro (actina) e regolano il movimento
degli organuli cellulari e della cellula stessa.
Ormoni Alcuni ormoni sono piccoli peptidi secreti da cellule specializzate e rilasciati nel flusso sanguino per
regolare a distanza l’azione degli organi e tessuti. Gli ormoni della crescita sono in genere peptidi.
Gli anticorpi sono proteine particolarmente complesse in grado di riconoscere, in seguito a legame,
selettivo molecole (antigeni) estranei e innescare la risposta immunitaria.
Le proteine rappresentano l’aspetto funzionale dell’espressione genica e concorrono a tutti i processi principali della cellula e
alla costituzione di tessuti ed organi
Enzimi Sono proteine estremamente specializzate dotate di azione catalitica (sito attivo) che servono a
tutte le funzioni metaboliche ed energetiche della cellula. Gli enzimi partecipano alla sintesi delle
nuove molecole e delle proteine. Molti bersagli farmacologici sono enzimi.
LE PROTEINE saggi colorimetrici di rilevazione
Coomassie Brilliant Blue
Il colore del Blue di Coomassie dipende dall’acidità della soluzione: a PH molto acidi (<2) il colore è rosso per passare al marrone
ed al blu a PH maggiori.
I cambiamenti di colore del Blue di Coomassie sono dovuti ai differenti stati di carica delle molecola: nella forma rossa gli atomi di
azoto sono carichi positivamente; a PH 7 la molecola assume una carica netta negativa e il colore vira al blu.
Il Blue di Coomassie lega le proteine formando dei complessi che caricano negativamente la molecola producendo il colore blue.
In soluzione, l’intensità del blu corrisponde alla concentrazione delle proteine.
Fenilalanina Tirosina Triptofano
SEPARAZIONE delle PROTEINE metodi analitici
Permette di separare le proteine in soluzione attraverso il passaggio in una matrice assorbente (fase
stazionaria).
Il principio frutta il fatto che proteine sciolte in un solvente che viene assorbito dalla fase stazionaria sono
separate in base alla loro dimensione.
Cromatografia
su strato sottile
Centrifugazione Permette di separare i vari componenti cellulari in fase liquida grazie alla notevole accelerazione applicata.
Le proteine rimangono sciolte nella fase acquosa mentre sono poco solubili in solventi organici come l’etanolo
o l’acetone. Il principio si basa sul fatto che l’acqua (carica negativamente) mantiene in soluzione le proteine
minimizzando le interazioni elettrostatiche.
Le proteine vengono denaturate e dotate di una totale carica negativa mediante l’utilizzo di composti
intercalanti. In un campo elettrico applicato migreranno verso il polo positivo esclusivamente in base alla
lunghezza della catena polipeptidica (proteine più grandi migreranno più lentamente).
Campo
elettroforetico
SEPARAZIONE delle PROTEINE cromatografia su carta
La cromatografia è una tecnica semplice utilizzata per la separazione di una miscela di soluti, sfruttando
la differente velocità di spostamento dei singoli soluti in seno ad un mezzo poroso, sotto l’azione di un solvente.
La carta assorbe per capillarità: il principio si basa sull’interazione tra le molecole del liquido e del solido; forze di adesione tra
l'acqua e la cellulosa della carta sono maggiori delle forze di coesione tra le molecole d'acqua stesse.
Separazione dei pigmenti vegetali
Principio della cromatografia su carta
GLI ENZIMI
GLI ENZIMI meccanismo di azione
Gli enzimi rendono possibile la realizzazione di molti processi cellulari (come la sintesi di molecole e proteine) abbassando
l’energia di attivazione necessaria al compimento di una reazione biochimica
Enzima + SubstratoComplesso enzima-substrato
(cambio conformazionale)Enzima + Prodotto
Sito attivo
Inibitore allosterico
Inibitore competitivo
Tasca allosterica
Agonista
LE PROTEINE della BOCCA l’azione dell’amilasi
Proteine batteriche
Enzimi digestivi
Proteine della mucosa (epiteliali): cheratina
Immunoglobuline
Cloro
Calcio
Poli-Glucosio
(amilosio)
GlucosioH2O Maltosio
Alfa-Amilasi (glicogenasi)
Acido dinitrosalicilico
Idrolisi
H2O