Esercitazione n°3 Jose FranchinoIstituzioni di economia 2002/2003 corso C 1 Capitoli trattati: 9...

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Jose Franchino Istituzioni di economia 2 002/2003 corso C 1 Esercitazion e n°3 Capitoli trattati: 9 – Un’ applicazione pratica: il commercio internazionale 10 – Le esternalità 11 – Beni pubblici e risorse comuni Esercitazione n° 3

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Esercitazione n°3

Capitoli trattati:

9 – Un’ applicazione pratica: il commercio internazionale

10 – Le esternalità11 – Beni pubblici e risorse comuni

Esercitazione n° 3

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Esercitazione n°3

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Esercitazione n°3

9 – Una applicazione pratica: il commercio internazionale

Il commercio può rappresentare un vantaggio per tutti i soggetti coinvolti nello scambio, quando esistono dei vantaggi comparati nella produzione dei beni scambiati. (capitolo 3)Per analizzare gli effetti del commercio internazionale consideriamo gli scambi di beni tra una nazione e il resto del mondo, valutando tali effetti in termini surplus del consumatore o del produttore. (capitolo 7)

Il commercio internazionale può essere sottoposto a dazi doganali e contingentamenti d’importazione, gli effetti di tali provvedimenti possono essere valutati in base alle variazioni di benessere che determinano. (capitolo 8)

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Esercitazione n°3

Caso pratico:Consideriamo il mercato del bene X all’interno di un dato paese in assenza di commercio internazionale. Domanda e offerta sono descritte dalla seguente tabella:

Mercato del bene X

P Prezzo in €

Qd Qtà domandata

Qs Qtà offerta

0,00 500 0

1,00 400 0

2,00 300 100

3,00 200 200

4,00 100 300

5,00 0 400

Disegnare le curve di domanda e offerta, individuare il punto di equilibrio e le quantità e il prezzo corrispondenti.

Calcolare inoltre il surplus del consumatore e del produttore.

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Qx

Px

S

D

E

Punto equilibrio: E Prezzo eq.= 3,00€ Qtà eq.= 200

Surplus consumatore

[(5-3)x200]/2= 200Surplus produttore

[(3-1)x200]/2= 200

Rendita totale 200 +200= 400

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Esercitazione n°3

Ipotizziamo ora che il paese inizi a commerciare il bene X sul mercato internazionale.

Vale l’ipotesi di “paese piccolo”: la quantità commercializzata del bene dal paese in questione non è tale da influenzare il prezzo globale.

Il paese è importatore o esportatore ?

Come cambia la situazione di equilibrio?

Calcolare le variazioni nelle rendite

Il prezzo globale del bene X è pari a 2,00€

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Esercitazione n°3

Confrontiamo il prezzo interno del bene, in assenza di scambi, con il prezzo globale per stabilire se il paese o il resto del mondo godono di un vantaggio comparato nella produzione del bene (attenzione all’unità di misura)

Prezzo interno 3,00€ > Prezzo globale 2,00€

In questo caso è il resto del mondo ad avere un vantaggio comparato nella produzione del bene.

Il paese con la liberalizzazione degli scambi diventerà importatore del bene ad un prezzo inferiore al prezzo interno senza scambi.

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Qx

Px

S

D

Prezzo globale

nazionale

nazionale

curva di offerta, perfettamente elastica,del resto del mondo

Import

E’

E

E’’

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Esercitazione n°3

La nuova situazione di equilibrio è determinata dalle curve di domanda e offerta nazionali in corrispondenza del livello di prezzo globale (punti E’ ed E’’); tale livello di prezzo è un dato su cui produttori e consumatori nazionali non possono influire.Al prezzo di equilibrio di 2€ (quello globale), rispetto al prezzo senza scambi di 3€, avremo:

un aumento della quantità domandata dai consumatori interni

una diminuzione della quantità offerta dai produttori interni

Qtà dom interna 300 > Qtà off interna 100

La differenza è colmata dalle importazioni pari a 200 unitàVediamo ora le variazioni, in termini di rendita, provocate dal commercio internazionale.

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Qx

Px

S

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Prezzo globale

a

b c

d

E

E’ E’’

Guadagno netto in termini di rendita totale

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Esercitazione n°3

a = [(5-3)x200]/2 = 200 rendita di cui già disponeva il consumatore in assenza di scambi b = [(3-2)x(100+200)]/2 = 150 parte della rendita del produttore prima degli scambi che passa a favore del consumatore

c = [(3-2)x200]/2 = 100 rendita per il consumatore resa disponibile dagli scambi internazionali a un prezzo inferiore

d = [(2-1)x100]/2 = 50 parte della rendita di cui già disponeva il produttore in assenza di scambi

Rendita del consumatore a + b + c = 450

Rendita del produttore d = 50

Rendita totale =

500Il libero scambio, quando il paese diventa importatore, favorisce i consumatori che vedono la propria rendita aumentare, mentre danneggia i produttori la cui rendita diminuisce. Nel complesso determina un vantaggio netto per la società essendo i guadagni dei consumatori superiori alle perdite dei produttori

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Esercitazione n°3

Per lo stesso paese e per lo stesso bene X, a partire dai dati di domanda e offerta senza commercio internazionale, si ipotizzi l’inizio degli scambi con:

Il paese è importatore o esportatore ?

Come cambia la situazione di equilibrio?

Calcolare le variazioni nelle rendite

Confrontare i risultati con il caso precedente.

prezzo globale del bene X pari a 3,50 €.

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Esercitazione n°3

Confrontiamo il prezzo interno del bene, in assenza di scambi, con il prezzo globale per stabilire se il paese o il resto del mondo godono di un vantaggio comparato nella produzione del bene (attenzione all’unità di misura)

Prezzo interno 3,00€ < Prezzo globale 3,50€

In questo caso è il paese considerato ad avere un vantaggio comparato nella produzione del bene.

Il paese con la liberalizzazione degli scambi diventerà esportatore del bene ad un prezzo superiore al prezzo interno senza scambi.

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Prezzo globale

nazionale

nazionale

E’

E

E’’

curva di domanda, perfettamente elastica, del resto del mondo

Qd Qs

export

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Esercitazione n°3

La nuova situazione di equilibrio è determinata dalle curve di domanda e offerta nazionali in corrispondenza del livello di prezzo globale (punti E’ ed E’’); tale livello di prezzo è un dato su cui produttori e consumatori nazionali non possono influire.Al prezzo di equilibrio di 3,5€ (quello globale), rispetto al prezzo senza scambi di 3€, avremo:

una diminuzione della quantità domandata dai consumatori interni

un aumento della quantità offerta dai produttori interni

Qtà dom interna < Qtà off interna

La differenza è colmata dalle esportazioniVediamo ora le variazioni, in termini di rendita, provocate dal commercio internazionale.

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Qx

Px

S

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Prezzo globale

ab

d

EE’ E’

Guadagno netto in termini di rendita totale

c

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Esercitazione n°3

Un dazio sulle importazioni, determina una diminuzione della rendita totale. (Vero/Falso)

?

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Esercitazione n°3

Problema n.4 pag. 161

Ipotizzate che il Parlamento imponga un dazio sulle automobili d’importazione, per proteggere l’industria automobilistica italiana dalla concorrenza internazionale.

Ipotizzando che per l’Italia il prezzo mondiale delle automobili sia un dato, mostrate su un grafico:

la variazione della quantità importata; la perdita subita dal consumatore italiano; i guadagni dei produttori e dello Stato italiani; la perdita secca generata dal dazio.

La perdita per il consumatore può essere distinta in tre parti: un trasferimento ai produttori nazionali, un trasferimento alla Stato e una perdita secca. Utilizzate il vostro grafico per individuare le tre parti.

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Esercitazione n°3

Problema n.9 pag. 161

Supponete che un progresso della tecnologia in Giappone abbatta il prezzo mondiale degli apparecchi televisivi.

a) Ipotizzate che l’Italia sia importatrice di televisori e che non ci siano restrizioni al commercio. In che modo questo progresso della tecnologia influenza il benessere dei produttori e dei consumatori italiani?

b) Supponete ora che l’Italia abbia disposto un contingentamento dell’importazione di televisori. In che modo il progresso tecnologico in Giappone influenza il benessere dei consumatori Italiani, dei produttori Italiani e dei detentori di licenze di importazione?

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Esercitazione n°3

10 – Esternalità:

Rappresentano l’effetto dell’azione di un soggetto economico sul benessere di altri soggetti non coinvolti.

Possono essere sia negative che positive.

Riguardano sia la produzione che il consumo.

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Esercitazione n°3

Esternalità nella produzione:

Vi è una differenza tra i costi sociali e i costi privati effettivamente sostenuti dai produttori. Le curve di offerta dei produttori non sono rappresentative degli effettivi costi sostenuti dalla società nel suo complesso.

Esternalità nel consumo:

Vi è una differenza tra il valore sociale di un dato consumo e il valore privato attribuito dai consumatori allo stesso. Le curve di domanda dei consumatori non sono rappresentative dell’effettivo valore per la società nel suo complesso.

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Esercitazione n°3

Una esternalità negativa nella produzione (ad esempio costi per inquinamento non pagati dai produttori) porta ad un eccesso di quantità prodotta e scambiata rispetto al livello socialmente ottimo. (Vero/Falso)

Px

Qx

D

S costo privatoPp

Qp

S costo sociale

Ps

Qs

Costo per inquinamento

Vero

Se non vengono considerati i costi dell’inquinamento la quantità offerta è superiore a quella socialmente ottima.

All’equilibrio di mercato

QP > QS

la quantità è superiore a quella socialmente ottima

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Esercitazione n°3

Caso pratico:

Sono state trovate tracce di sostanza tossiche nell’acqua potabile della città di NY. Un’azienda della città scarica i rifiuti tossici in un fosso di sua proprietà.

il danno sociale stimato, arrecato dall’azienda, è di $ 6.5 milioni.

Ipotesi per risolvere il problema:

a. non fare nulla e convivere con il problema;b. Costruire un impianto di filtraggio e depurazione nel punto di emissione dei rifiuti tossici, con una riduzione del 50% degli inquinanti.c. Dotare di impianti di filtraggio e depurazione anche gli impianti centrali dell’acquedotto cittadino, riducendo del 50% l’inquinamento residuo;d. Intervenire in modo capillare dotando anche ogni punto di distribuzione intermedio dell’acquedotto di opportuni sistemi di filtrazione, in tal modo si elimina totalmente l’inquinamento residuo.

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Esercitazione n°3

Le diverse opzioni presentano costi e benefici sociali differenti, descritti nella seguente tabella.

Opzioni

Costi Totali

Benefici Totali

a 0 0

b 1 mil di $ 4 mil di $

c 2 mil di $ 5,5 mil di $

d 5 mil di $ 6,5 mil di $

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Esercitazione n°3

Per poter scegliere la soluzione ottima socialmente bisogna considerare:

MC = i costi marginali che deve sostenere la società per un livello addizionale di intervento per combattere l’inquinamento.

MB = i benefici sociali marginali che porta ogni nuovo intervento addizionale.

Beneficio netto = differenza tra beneficio totale e costo totale.

Compilare una tabella calcolando: MC, MB e beneficio netto.

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Esercitazione n°3

Opzioni Costo totale

Beneficio totale

MC MB Beneficio marginale

Beneficio netto

a 0 0 _ _ _ 0

b 1 mil 4 mil 1 mil 4 mil 3 mil 3 mil

c 2 mil 5,5 mil 1 mil 1,5 mil

O,5 mil 3,5 mil

d 5 mil 6,5 mil 3 mil 1 mil -2 mil 1,5 mil

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Esercitazione n°3

Visti i dati della tabella precedente indicare quale, tra le opzioni disponibili, rappresenta il livello ottimo di intervento anti inquinamento.

Ogni livello di intervento addizionale presenta costi e benefici marginali che vanno ad incrementare costi e benefici totali e quindi determinano il livello di beneficio netto.

Il livello ottimo di intervento è quello che garantisce il maggior beneficio netto per la società.

Fintanto che un intervento addizionale presenta MB > MC si avrà un incremento del beneficio netto e quindi andrebbe realizzato.

Tutti gli interventi fino al livello c presentano MB >MC e incrementi di beneficio netto, nel passaggio al livello d si hanno MC >MB e decremento del beneficio netto, la soluzione ottimale dunque è raggiungere il livello di intervento anti inquinamento indicato dalla lettera c.

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Esercitazione n°3

Problema n.9 pag. 179

La fig. 10.5 mostra che per ogni data curva di domanda del diritto di inquinare, il governo può raggiungere il medesimo risultato fissando il prezzo attraverso una tassa pigoviana o fissando la quantità con permessi di inquinamento negoziabili. Ipotizziamo che venga introdotta una nuova tecnologia che permette di diminuire i costi del controllo dell’inquinamento.

a) Ricorrendo ad un grafico simile a quello della figura 10.5, illustrate l’effetto di questa innovazione sulla domanda per il diritto di inquinamento.

b) Quale effetto si riscontrerà sul prezzo e sulla quantità di inquinamento in entrambe le soluzioni? Motivare la risposta.

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Esercitazione n°3

11 – Beni pubblici e risorse comuni

Caratteristiche che permettono di classificare i beni:

Escludibilità: l’uso del bene può essere impedito

Rivalità: l’uso del bene da parte di un individuo limita la possibilità di utilizzo da parte di altri individui

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Esercitazione n°3

Beni pubblici

Non sono escludibili, non è possibile escludere dal loro consumo nessuno, quindi si può usufruire del bene pubblico anche senza pagare (free rider).

Non godono della caratteristica della rivalità nel consumo, il consumo da parte di alcuni individui non limita il consumo di altri.

Risorse comuni

Non sono escludibili, non è possibile escludere dal loro consumo nessuno, quindi si può usufruire del bene pubblico anche senza pagare (free rider).

Godono della caratteristica della rivalità nel consumo, il consumo da parte di alcuni individui limita il consumo di altri.

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Esercitazione n°3

1) Un bene privato è caratterizzato da non rivalità nel consumo. (Vero/Falso)

Falso

I beni privati presentano rivalità nel consumo, in quanto i consumi di un individuo riducono le possibilità di consumo di altri individui; riducendo la quantità complessiva disponibile per gli altri consumatori.

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Esercitazione n°3

2) Una strada non congestionata è una risorsa comune (Vero/Falso)

Falso

Una strada non congestionata non presenta rivalità nel consumo, quindi non può essere una risorsa comune. Piuttosto se non può essere applicata un esclusione dal consumo si tratta di un bene pubblico ( almeno fin tanto che non diventi affollata, allora vale il principio di rivalità nel consumo e diventa una risorsa comune).

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Esercitazione n°3

3) La vita umana è senza prezzo (Vero/Falso)

Falso.

Almeno in senso economico. Noi non diamo un valore infinito alla vita, infatti ogni giorno mettiamo a rischio la vita umana in molti e vari modi. Questo non accadrebbe se le attribuissimo un valore infinito.

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Esercitazione n°3

4) Il prezzo socialmente ottimo per l’ingresso ad un parco nazionale è zero. (Vero/Falso)

Falso

Ad un prezzo d’ingresso nullo, il parco sarebbe oltremodo affollato, indicando, l’eccesso di domanda, che il prezzo si trova al di sotto di quello di equilibrio. Il prezzo, in questo caso, ha la funzione di razionare una risorsa scarsa in modo efficiente, incluso lo spazio nei parchi nazionali.

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Esercitazione n°3

5) Un bene privato è un bene che è sempre fornito dal mercato. (Vero/Falso)

Falso.

Talvolta i beni privati sono forniti dallo stato. L’appartenenza alla categoria dei beni privati non dipende dal fornitore ma dal possedere la caratteristica dell’escludibilità e della rivalità nel consumo