ESERCITAZIONE 1 - Riassunto e Sintesi

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    LINGUA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA 1 AA 2014/2015

    ESERCITAZIONE 1: RIASSUNTO E SINTESI

    Dopo aver letto ed analizzato il seguente testo procedere alla stesura della scaletta,

    del riassunto (massimo 150 parole) e quindi della sintesi (massimo 35 parole):

    La penisola indocinese dopo la Seconda Guerra Mondiale fu teatro di uno dei più

    importanti conflitti di tutto il XX secolo, sia per la durata pluridecennale che per

    l’ampiezza della posta in gioco, nel quale furono coinvolti la Francia, gli Stati Uniti, la

    Cina e l’Unione Sovietica.

    Il Vietnam, la regione orientale dell’Indocina affacciata sul Mare Cinese meridionale e sul

    Golfo del Siam e abitata dalle popolazioni viet, nel X secolo si era liberato dalla

    dominazione cinese, e dopo quattro secoli di espansione verso Sud aveva stabilito nella

    prima metà dell’Ottocento il suo protettorato sul Laos e sulla Cambogia, due stati

    finitimi in grave decadenza. Ma poco dopo il Vietnam  – che si chiamava allora Impero

    dell’Annam (dal nome della sua parte centrale) –  entrò nell’orbita delle ambizioni

    imperialistiche della Francia, che nel 1887 impose la sua sovranità su tutta la penisola

    costituendo l’Unione Indocinese. 

    Il regime coloniale francese, fatto di duro sfruttamento economico e brutale repressione

    politica, alimentò nei vietnamiti la convinzione che la sola via per tornare

    all’indipendenza era quella rivoluzionaria (lo scrittore francese André Malraux dirà nel

    1933: «Un annamita coraggioso non può che essere rivoluzionario»). E l’ostilità contro i

    francesi crebbe di intensità negli anni della Seconda Guerra Mondiale, durante i quali il

    Giappone impose la presenza delle sue truppe all’amministrazione francese.L’opposizione clandestina fu ispirata essenzialmente dal Partito Comunista Indocinese di

    Ho Chi Minh, che allargò la sua influenza dopo aver promosso nel 1941 la costituzione

    del Vietminh (Fronte per l’Indipendenza del Vietnam), una formazione composta di

    comunisti e gruppi nazionalisti sulla base di una comune piattaforma antifrancese e

    antigiapponese.

    Dopo la capitolazione del Giappone Ho Chi Minh proclamò ad Hanoi, nel Tonchino, la

    Repubblica Democratica del Vietnam (settembre 1945), mentre il paese veniva

    provvisoriamente presidiato da truppe della Cina nazionalista e della Gran Bretagna. Ma

    i francesi, intenzionati a restaurare la loro sovranità dell ’Indocina, rioccuparono con uncorpo di spedizione buona parte della penisola e avviarono trattative con il Vietminh per

    creare una federazione indocinese, che prevedeva un Vietnam autonomo all’interno di

    un blocco francese detentore della sovranità. I negoziati fallirono di fronte alla volontà

    del governo di Ho Chi Minh di giungere all’unificazione e alla piena indipendenza dei

    vietnamiti; e nel novembre1946 la Francia diede quindi inizio alle ostilità con un

    bombardamento navale del porto di Haiphong che fece più di 6000 vittime.

    I francesi, che nel 1948 impiantarono a Saigon (nella parte meridionale del paese) un

    regime fantoccio restaurando sul trono l’imperatore dell’Annam Bao Dai che aveva

    abdicato nel 1945, condussero inizialmente una guerra di tipo coloniale; ma dopo lavittoria dei comunisti in Cina (1949) e l’inizio della guerra di Corea (1950), il conflitto

    indocinese perse il suo carattere limitato e si integrò nella Guerra Fredda. Le forze

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    vietnamite, abilmente comandate dal generale Vô Nguyen (detto Giap, «corazza») e

    rifornite di armi dall’URSS e dalla Cina, passarono dalla guerriglia, appoggiata dai

    contadini, alla guerra regolare condotta con grandi unità; i francesi furono così costretti

    alla difensiva, nonostante potessero contare sul massiccio aiuto finanziario degli Stati

    Uniti, che nel 1953 giunsero a pagare i due terzi delle spese di guerra della Francia per

    appoggiare quella che consideravano una «crociata anticomunista». Giap inferse ai

    francesi il colpo decisivo con la conquista, dopo aspri combattimenti, del formidabile

    campo trincerato di Diên Biên Phu, dove il 7 maggio 1954 si arresero 12 000 francesi.

    Subito dopo la Francia si ritirò dall’Indocina, ponendo termine a una guerra che era

    costata la vita a 90 000 francesi e a mezzo milione di indocinesi. Con gli accordi

    internazionali di Ginevra del luglio 1954 il Laos e la Cambogia ottennero l’indipendenza,

    mentre il Vietnam fu diviso da una linea di armistizio fissata al 17° parallelo, con il Nord

    controllato dal Vietminh e il Sud dal corrotto e reazionario regime filoamericano di

    Saigon.

    La vittoria di Ho Chi Minh, che completò la decolonizzazione dell’Asia e animò

    l’indipendenza, non risolse la questione del Vietnam. 

    Il posto dei francesi venne infatti preso dagli Stati Uniti, preoccupati che una vittoria dei

    comunisti nell’intera Indocina potesse portare alla perdita di tutto il Sud-Est asiatico.

    [da: Franco Della Peruta, Storia del Novecento. Dalla “Grande Guerra” ai giorni

    nostri , Le Monnier, Firenze 1991,pp. 282-4]