Esclusivo - La Relazione Della Dda Di Campobasso

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Oggi proponiamo, in esclusiva per i lettori di Infiltrato.it , un documento sconcertante, che fotografa la realtà di un territorio – il Molise – piagato da mafie italiane e straniere, estorsioni, usura. Appalti truccati. Traffico di sostanze stupefacenti a livelli metropolitani (vista la densità demografica) che sta distruggendo un intero tessuto sociale, intaccando persino il futuro delle nostre terre. “I dati acquisiti consentono di valutare, con approssimazione, che nel capoluogo vengono cedute non meno di 500 dosi di eroina al giorno." E per non farsi mancare niente, il piccolo Molise –lo stesso che tanti ancora si azzardano a definire “isola felice” – diventa persino luogo ospitale per "un’associazione per delinquere operativa in Campobasso, finalizzata alla tratta di esseri umani”. Clicca, scarica e diffondi il documento della DDA. Che in un passaggio cita il procedimento penale "Piedi d'Argilla", in cui è stato coinvolto e assolto l'europarlamentare molisano del Pdl Aldo Patriciello.

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  • 5/13/2018 Esclusivo - La Relazione Della Dda Di Campobasso

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    Parte I - 12. Le attivita di collegamento investigativo con riferimento aiDistretti delle Corti di Appello: CAMPOBASSO.

    Distretto di CAMPOBASSO

    Relazione del Cons. Maria Vittoria De SimoneDirezione Distrettuale Antimafia: composizione. organizzazione.

    criteri di assegnazione dei procedimentiLa Direzione Distrettuale antimafia di Campobasso ha competenza sututto il territorio del Molise ed in particolare, sulle Province di Campobasso edIsernia; i Circondari sono articolati in Campobasso, Isernia e Larino.

    L'organico della Procura della Repubblica di Campobasso comprende unprocuratore e cinque sostituti, non risultano vacanze.La Direzione Distrettuale Antimafia e attualmente composta da due unita:il Procuratore della Repubblica ed un sostituto procuratore, il terzo posto escoperto sin dal trasferimento, oltre un anna fa, del magistrato che 1 0 copriva.L'interpello, disposto dal Procuratore Distrettuale per la copertura delposto vacante, ha avuto esito negativo.Come precisato nella relazione in data 3.08.2010 "Cia e dovuto nonal/'assenza di attitudini dei magistrati componenti l'utticio, ne all'assenza diaspirazioni a ricoprire tincetico, ma alia circostanza che 1 0 scorso anna e statecaratterizzato dalla ce/ebrazione di impegnativi dibattimenti per svariatefattispecie, relative anche a reati non di competenza della DDA, noncne da unascopertura di organico giunta quasi al 50% dello stesso, essendo stati trasferiti,a breve distanza di tempo, sia il procuratore della Repubblica, Mario Mercone,sia il sostituto procuratore Rita Caracuzzo; circostanza che ha indotto imagistrati idonei al/'assegnazione alia DDA ad evitare /'ulteriore caricolavorativo, al fine di poter adeguatamente assolvere a detti adempimentipregressi; inoltre non tutti i magistrati esterni alia DDA sono stati direttamenteassegnatari, diversamente dagli altri, per sopravvenuta carenza di organico, diun'unite delle aliquote della Sezione di P. G. di questa Procura della Repubblica,con conseguente maggior qrevosit degli impegni d'indagine."

    Va precisato, inoltre, che I'unico sostituto assegnato alia DDA, anche acausa delle ditficolta manifestate in ordine all'eccessivo carico di lavoro, e stateesonerato dall'assegnazione di nuovi procedimenti DDA fino al 31 giugno 2010.Ne e conseguito che, nel periodo oggetto di considerazione nellapresente relazione, il Procuratore distrettuale e state assegnatario di tutti i nuoviprocedimenti di competenza DDA.In tale periodo, si riscontra un evidente incremento e I'effettivo eserciziodell'attivita propulsiva e di coordinamento della Direzione Distrettuale antimafiache si e manifestata attraverso:

    continui rapporti con Ie autorita di P.G., con conseguenteassunzione, in tempi brevi, del coordinamento delle stesse, in un proficuorapporto di reciproca sensibilizzazione circa Ie rispettive esigenze e priorita:

    costante e diretto collegamento info-investiqativo con la DirezioneNazionale Antimafia e con Eurojust

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    Parte I - 12. Le attivita di collegamento investigativo con riferimento aiDistretti delle Corti di Appello: CAMPOBASSO.

    costante impulso aile rogatorie internazionali in corso, incollegamento con Ie omologhe A.A.GG. di Polonia e Romania

    L'ordinaria composizione della DDA sara ripristinata a breve, ilProcuratore distrettuale ha gia programmato un ulteriore interpello chedovrebbe concludersi con esito positive.l.'operativita piena di tutti i suoi componenti consentira di applicare ilregime di assegnazione previsto dai criteri organizzativi dell'Ufficio relativi altriennio 2009-2011, ed in particolare, per i reati di cui all'art. 51 co. 3 bis cpp eprevista I'attribuzione al Procuratore della Repubblica, in assegnazione direttaed automatica, pro quota paritaria rispetto agli altri magistrati appartenenti aliaDDA ed in coassegnazione a questi ultimi per la totalita residua.Una particolare attenzione e stata riservata, nei criteri organizzatividell'ufficio, all'assegnazione di quelle fattispecie di reato per Ie quali non eprevista normativamente I'assegnazione alia DDA, e tuttavia, trattandosi difattispecie costituenti abituale espressione della criminalita organizzata, ovveroapplicabili ad esponenti della stessa, e imprescindibile assicurare l'unita,I'armonizzazione e I'efficienza dell'azione penale realizzata attraverso ilProcuratore Distrettuale.II riferimento e ai reati di cui all'art. 513 bis c.p., art. 12 quinquies I.362/91, reati, consumati 0 tentati, riferiti alia gestione dei rifiuti, nonche reaticonnessi a norma dell'articolo 12 del cod ice di procedura penale, procedimentiper I'applicazione della misura di sicurezza di cui all'art. 12 sexies legge n.356/1992; misure di prevenzione ai sensi delle leggi 1423/56 , 575165 esuccessive integrazioni e modifiche.

    L'innovazione, introdotta con la coassegnazione di tale tipologia diprocedimenti anche al Procuratore distrettuale, e indicativa della particolareattenzione riservata aile indagini in materia di criminalita organizzata che trovaaltresl espressione nella valorizzazione del profilo operative e investiqativo.In tale prospettiva e in corso un miglioramento organizzativo etecnologico dell'intero Ufficio, la cui attuazione contribuira certamente aconferire, anche alia DDA, aqilita operativa e modernita tecnologico-organizzativa. In particolare, la Procura della Repubblica di Campobasso harealizzato un programma informatico di monitoraggio degli esiti giudiziari (ilprogramma MEG rappresenta uno strumento di monitoraggio degli esitigiudiziari delle indagini penali fondato sull'archiviazione informatica, econseguente elaborazione, dei dati ricavabili dalle sentenze, di vario grado,intercorse nell'ambito dei procedimenti trattati dai magistrati dell'ufficio) ed haaderito al programma Progetto "Best practices" cui ha fatto seguito lasottoscrizione di apposito protocollo fra la Regione Molise ed il Ministero dellaGiustizia.

    Le strategie investigativeE' stata gia evidenziata, nel capitolo che precede, la particolareattenzione del Procuratore distrettuale ai fenomeni di crirninalita organizzatasotto il profilo organizzativo nei criteri di assegnazione dei procedimenti e nellafunzione di unita e armonizzazione assunto in prima persona attraverso il

    sistema della coassegnazione.562D.N.A. - Relazione annuale - Dicembre 2010

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    Parte I - 12. Le attivita di collegamento investigativo con riferimento aiDistretti delle Corti di Appello: CAMPOBASSO.

    Sotto il profilo operative e investiqativo si e aggiunta una fortesensibilizzazione delle forze di polizia impegnate sui territorio e una costanteazione di coordinamento con Ie altre DDA realizzata quando possibile,attraverso la diretta acquisizione di informazioni, negli altri casi attraversoI'azione della Direzione Nazionale Antimafia.Pur non potendosi ipotizzare, per ragioni strettamente connesse aliagenesi esogena del fenomeno criminale di tipo mafioso, una totale autonomia

    delle indagini della DDA di Campobasso sulla fattispecie associativa, Ie cui basistrategiche e operative sono situate altrove, come altrove risiedono, nellaqeneralita dei casi, gli attori criminali, ed altrove sono commessi i reatipresupposto dei profitti eventualmente riciclati in Molise, tuttavia, un incisivocontributo al contrasto alia criminalita organizzata attuata in tale territorio,presuppone una costante attivita di coordinamento e scambio informativo conaltre DDA.Di tale esigenza il Procuratore distrettuale da atto nei Criteri Organizzatividell'Ufficio per il triennio 2009-2011

    "... Esigenza non inferiore e quella di rapportarsi con Ie DDA delle regionimeridionali, dalle quali interessi di riciclaggio 0 di mera predazione guardano aquesta distretto come possibile, e talvolta gia opereiivo, campo d'intervento; ecia, anche alia ricerca di forme di collegamento investiqeiivo che, anche con ilcontributo efficace e pregnante della DNA, eviti che la derivazione esogena ditali interventi crimina Ii induca immancabilmente (ed aprioristicamente, siaggiunge a chiarimento ora) ad inquadrare organizzazioni locali, ma collegate afenomeni criminali di diversa estrazione territoria/e, come mere propaggini didette realta, con conseguente trasferimento di competenze, e riduzione delcontributo che in materia puo invece fomire quest' utiicio".

    L'intento di un efficace apporto della DDA di Campobasso al contrasto aifenomeni di criminalita organizzata e state ribadito dal Procuratore distrettualenella relazione inviata a questa DNA il 3.08.2010."In sostanza questa Procura della Repubblica intende, ove consentitodalle componenti discrezionali della competenza territoria/e (in partico/are, dallanon vincoietivite della connessione probatoria) procedere ad indagini in merito afenomeni criminali di estrazione mafiosa endogena, nei limiti in cui siaconsentito dalla consumazione in questa territorio di reati satellite, tincne cianon contrasti con superiori esigenze di coordinamento e comunque in tal sensoprocedendo in accordo con Ie altre Procure distrettuali e con la D.N.A.Nel contempo non intende invece attribuirsi, con valutazioni autonomedel concetto d'urgenza, la tecoite di assumere iniziative d'indagine, 0 addiritturacaute/ari, in vio/azione delle rego/e di competenza territoria/e.Ed infatti, quesi'utticio, pur al/'esito di approfondite indagini in merito adipotesi di reato di matrice camorristica in re/azione aile quali poteva, in origine,coltivarsi la ravvisabilita di reati satellite di competenza territoria/e diquest'ufficio ha poi, una volta sconfessata tale ipotesi (alia lucedel/'approfondito vaglio delle intercettazioni disposte, una volta concluse)disposto la trasmissione degli atti alia Procura competente."

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    Parte I - 12. Le attivita di collegamento investigativo con riferimento aiDistretti delle Corti di Appello: CAMPOBASSO.

    II tema delle rnodalita di intervento della DDA di Campobasso conriferimento ai fenomeno di criminalita organizzata e state oggetto della riunionedi collegamento investiqativo in data 22 luglio 2009 nel corso della quale sonostate esaminate Ie ragioni sottostanti Ie frequenti dichiarazioni di incompetenzadel GIP del Tribunale e/o trasmissione di atti per competenza ad altri Uffici neiconfronti di soggetti responsabili di specifici delitti commessi in Molise e tuttaviacollegati e/o inseriti in organizzazioni criminali attive in altre Regioni. Si econcordemente giunti alia conclusione che pur in assenza di un capillarecontrollo del territorio, tipico delle organizzazioni mafiose, il Molise e fortementeesposto ai tentativi di espansione di clan operanti nelle regioni limitrofe,pertanto, un efficace metodo di contrasto a tali infiltrazioni va individuato:

    nel costante monitoraggio delle presenze e delle attivitaeconomiche sui territorio;

    nel rafforzamento delle azioni di contrasto e repressione deisingoli reati accertati e commessi nel territorio della D.D.A. di Campobasso dasoggetti ritenuti collegati ad ambienti di criminalita organizzata ancheeventualmente radicata altrove;

    nel costante e reciproco scambio informativo con Ie competentiD.D.A. ove sono operanti i sodalizi di appartenenza.

    Va inquadrata nell'ottica di accrescimento delle funzionalita investigativeed operative della Procura distrettuale, I'avvio del servizio di accessoall'Archivio dei rapporti finanziari dell'Agenzia delle Entrate, strumento distraordinaria utilita ai fini dell'espletamento degli accertamenti finalizzati aliaricerca ed all'acquisizione della prova 0 delle fonti di prova nel corso di unprocedimento penale 0 per I'applicazione delle misure di prevenzione.

    L'analisi dei fenomeni criminaliCome si e detto, il Molise, in assenza di organizzazioni criminali localistrutturate sui modello tipicamente "mafioso" e protese al controllo pervasivo delterritorio, si presta all'insediamento di gruppi delinquenziali nazionali e stranieriattivi prevalentemente nei reati predatori, nello sfruttamento della prostituzionee nel narcotraffico.Si registrano da tempo tentativi di infiltrazione da parte di appartenenti aqualificati sodalizi attivi nelle Regioni limitrofe ed interessati al settore dell'illecitosmaltimento dei rifiuti, al reimpiego dei proventi in immobili ed attivita

    commerciali nelle local ita della costa, nonche al controllo degli appalti pubblici188

    188 Dalla relazione DNA relativa al periodo 10 luglio 2008-30 giugno 2009 si evince quantasegue "In relazione a quest'ultimo settore, nel mese di maggio 2008, la Procura dellaRepubblica di Isernia ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confrontidelle 8 persone indagate nell'ambito della nota indagine "Piedi d'Argil/a", che aveva accertato iltentativo di infiltrazione di un imprenditore contiguo alia cosca 'ndranghetista dei Garofalo diPetilia Policastro (KR), affidatario di subcontratti nell'ambito dei lavori per la realizzazione delprimo tretto della c.d. Autostrada del Molise - variante stradale esterna del Comune di Venafro- appaltata dall'ANAS all'impresa "Adanti S.p.a." di Bologna. Dopo diversi trasferimenti deltescicolo, la Procura della Repubblica di Isernia e stata indicata dalla Corte di Cassazione qualeufficio competente per Ie indagini, in considerazione del tetto che tra Ie ipotesi di reatocontestate era venuta meno quella di competenza della D.D.A di Campobasso. Ma al di la della

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    Parte I - 12. Le attivita di collegamento investigativo con riferimento aiDistretti delle Corti di Appello: CAMPOBASSO.

    L'esposizione ad infiltrazioni della crirninalita organizzata, soprattutto nelsettore economico degli appalti pubblici, e favorita dalla situazione economico-sociale del Molise e, soprattutto, dalla sua posizione geografica di zona difrontiera soprattutto con la Puglia e con la CampaniaCon riferimento all'orientamento degli interessi criminali, il dinamismodell'area di Venafro nel Molise occidentale e 1 0 sviluppo dell'area industriale ecommerciale di Termoli, nel versante orientale, costituiscono ulteriori poli diattrazione della crirninalita organizzata.Peraltro, la Regione Molise e stata il terminale di cospicue risorseeconomiche, di fonte statale, in relazione aile seguenti emergenze:ricostruzione post-sismica a seguito dei noti eventi telluriciverificatisi in provincia di Campobasso il 31 ottobre 2002 (con il funesto eventodi nr. 27 bambini morti nelle macerie di un edificio scolastico in San Giuliano diPuglia, in provincia di Campobasso);realizzazione di nuove opere pubbliche ed infrastrutture, anchestradali;

    in misura marginale, eventi alluvionali che agli inizi del 2003 hannoallagato vaste zone delle zone del Basso Molise, nel Termolese;la realizzazione della nuova superstrada tra Termoli e San Vittore,che ha dato origine al procedimento relativo alia indagine c.d. Piedi di argillarichiamato in nota.La stessa posizione geografica del Molise e alia base dei procedimenticontro la criminalita organizzata dedita al traffico di stupefacenti, anche su rotteinternazionali, che hanno attraversato i territori molisani.II collegamento con la criminalita extraterritoriale incontra nelNapoletano, nel Pugliese e nel territorio Romagnolo zone elettive di

    realizzazione del rifornimento di organizzazioni locali, che si occupanodell'organizzazione in loco della cessione al dettaglio.II traffico organizzato di stupefacenti vede il Molise soprattutto qualeterritorio di passaggio lungo la direttrice Sud-Nord, attraversando in sensoverticale la zona adriatica della costiera di Termoli.Assai pill modesto appare il traffico lungo la direttrice orizzontale est-ovest nel senso che dalla Capitanata (Puglia) si dirige nel Napoletano,attraversando anche la provincia di Isernia ed, in particolare, il Venafrano.Le presenze della criminalita organizzata in Molise: I'infiltrazione nel

    settore degli appalti e della smaltimento dei rifiutiII Molise confina con Regioni caratterizzate da presenze criminaliparticolarmente allarmanti per capacita ed estensione, con il rischio che taleterritorio venga individuato come luogo di riciclaggio di profitti delittuosinell'ambito dell'acquisizione della gestione 0 del controllo di pubblici esercizi daparte di clan camorristici 0 come tranquilla base operativa per curare interessiradicati altrove, ovvero ancora per preparare penetrazioni criminali in loco 0come semplice riparo, favoriti dall'accentuata capacita di mimetizzazione dellamatrice criminale dei soggetti.prova processuale non raqqiunta, suI piano dell'analisi e della prevenzione tale procedimento esintomatico di interessi nella reqione di persone comunque vicine a consorlerie mafiose."

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    Parte I - 12. Le attivita di collegamento investigativo con riferimento aiDistretti delle Corti di Appello: CAMPOBASSO.

    Diversi arresti di latitanti campani, eseguiti sia in passato che in tempianche recentissimi, inducono a mantenere alto il livello di attenzione neiconfronti del fenomeno dell'infiltrazione di interessi criminali da parte delleregioni circonvicine.L'allarmante presenza di soggetti intranei ad organizzazioni mafiose consede operativa in altri territori e costantemente riscontrata.Infatti, il 15.7.2009, e stata eseguita in Toro (CB), una ordinanza dicustodia cautelare emessa in data 1.7.2009 dal GIP del Tribunale di Napoli peril reato di cui all'art. 416 bis c.p. nei confronti di DE ROSA Alessandro eZAGARIA Giovanni, ritenuti entrambi esponenti dell'organizzazione camorristicadenominata "clan dei Casa/esi" con 1 0 specifico ruolo di fungere dacollegamento tra S. Cipriano di Aversa e Modena.Questa D.N.A. si e attivata al fine di acquisire elementi utili aliaprosecuzione delle indagini segnalando alia DDA di Napoli l'opportunita diapprofondire i motivi della presenza in territorio molisano di esponenti dellacriminalita campana ed individuarne gli eventuali interessi economici e criminalianche attraverso specifiche attivita investigative 0 di analisi delle dichiarazioni dicollaboratori di giustizia, riferibili alia presenza di appartenenti al sodalizio inesame in Molise.Sono state, inoltre, svolte preliminari attivita di acquisizione e analisi didati ma Ie indagini volte alia individuazione delle ragioni sottostanti la presenzain Toro dei due soggetti e degli appoggi ricevuti in loco non hanno avuto esitopositive.Resta la circostanza che due esponenti non secondari di un clancamorristico avessero la disponibilita di un immobile in Molise, ritenutoevidentemente utile 0 per la cura di interessi criminali locali non emersi dalleindagini ovvero per fruire di un appoggio utile agli interessi criminali del "ClanCasalesi" con riferimento a regioni pill 0 rneno vicine come ad esempiol'Abruzzo, sui quale si appuntano Ie mire di sfruttamento del clan tramiteI'imprenditoria collusa, con riferimento alia ricostruzione post-sismica.Anche la Provincia di Isernia e territorio di elezione di appartenenti a clancamorristici (quali esponenti del clan La Torre, attivo nella confinante provinciadi Caserta) con divieto di dimora in Campania, cui e frequentemente associato ildivieto anche per il Lazio.

    Altro settore esposto ad infiltrazioni criminali e quello dellaintermediazione abusiva di manodopera e dell'acquisizione di terreni edaziende da parte di organizzazioni criminali, nel quadro di attivita di riciclaggio edi impiego di danaro di provenienza illecita, anche nell'ambito dell'attivita distoccaggio di rifiuti provenienti dalla Campania.Emblematica dell'interesse della criminalita organizzata al Molise e lavicenda emersa a seguito di una indagine, svolta dalla Squadra mobile diCampobasso, in ordine alia riteribilita di una cava ubicata in localita Colle Alto diMorcone (BN) - a confine con il territorio molisano in particolare a ridosso delComune di Sepino (CB) - ad un soggetto ritenuto collegato alia criminalitaorganizzata del beneventano e sottoposto a misure di prevenzione ai sensidella legislazione antimafia.Le indagini hanno evidenziato che quest'ultimo, avvalendosi di una fittarete di fidati sodali, oltre ad essere il reale "dominus" della citata cava, gestisce

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    direttamente diverse societa attraverso Ie quali controlla e condiziona i pubbliciappalti; il relativo procedimento penale e state trasmesso alia DDA di Napoli percompetenza 189.Le attivita svolte dalla Direzione Distrettuale antimafia di Campobassohanno consentito di acquisire elementi di fondamentale importanza ai fini dei

    provvedimenti che saranno adottati dalla Procura competente in ordine agliinterventi, anche di natura patrimoniale, nei confronti dei soggetti indagati.Analogo caso di infiltrazioni camorristiche in pubblici appalti riguarda ilavori di completamento del 2A lotto della strada Isernia Castel di Sangre

    Comuni di Forli' del Sannio (Is) e Rioneo Sannitico (Is). Da accertamenti svolti,e risultata la presenza sui cantiere, con mezzi e personale, di societa ritenute incollegamento con alcuni soggetti gravitanti in clan camorristici. Nel corso degliaccertamenti sono emerse prassi fraudolente intese ad aggirare Ie inibitorieconnesse alia legislazione antimafia.

    Infine, sono costantemente all'attenzione della Procura distrettuale casi,rubricabili ai sensi de II 'art. 513 bis c.p., sintomatici di infiltrazione nel tessutoeconomico e imprenditoriale del territorio.Le indagini relative al tentativo di sequestro di Garofalo Lea excollaboratrice di giustizia.Una capitolo a parte va dedicato alia vicenda del tentato sequestro diGarofalo Lea, ex collaboratrice di giustizia, avvenuto il 5 maggio 2009 in

    Campobasso, che ha avuto come epilogo I'omicidio della stessa in Milano, adopera degli stessi soggetti che avevano tentato di sequestrarla alcuni mesiprima. La qravita dei fatti e la risonanza mediatica della notizia dellaeliminazione della collaboratrice di giustizia, richiedono una precisaricostruzione dei fatti, sin dall'epoca in cui la predetta ha iniziato a renderedichiarazioni collaborative alia Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro conriferimento ad un'organizzazione criminale 'ndranghetistica operativa, in origine,in Petilia Policastro (localita rispetto alia quale non sono mai venuti rneno icollegamenti operativi e gli interessi criminali) e successivamente radicatasi nelmilanese, ove esercita il controllo del traffico di stupefacenti e la penetrazionecriminale nei pubblici appalti ..

    Nell'ambito del relativo procedimento penale della Procura distrettuale diCampobasso e stata avviata una approfondita ed ampia attivita di indagine,anche a seguito della successiva scomparsa della Garofalo, avvenuta nelnovembre 2009 a Milano ove si era incontrata con I'ex convivente, Cosco Carlo.189 L'attivita di indagine trae origine dal rischio, stante I'emergenza-rifiuti in Campania, di adibireuna cava ubicata in localita Colle Alto di Morcone (BN) - a confine con il territorio molisano inparticolare a ridosso del Comune di Sepino (CB) - quale sito di stoccaggio di circa 300 milaeco-balle. In particolare, era stata acquisita la notizia che soggetti legati alia crirninalitaorganizzata avevano acquistato, tramite asta giudiziaria, il terreno in questione originariamenteutilizzato per I'estrazione di materiale inerte e ricadente nell'area individuata quale sito distoccaggio.

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    II collegamento informativo ed il coordinamento investiqativo realizzatosuccessivamente alia notizia di tale scomparsa, hanno permesso di acquisireelementi fondamentali per la ricostruzione dei fatti contenuti nella ordinanza dicustodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Campobasso neiconfranti dell'esecutore e del principale mandante del tentativo di sequestra edinoltre di concretizzare ulteriori gravi indizi nei confranti di altri soggetti, nonchealia Procura di Milano di concretizzare parimenti consistenti indizi conriferimento all'omicidio della precitata, nell'ambito di uno scambio di atti e di uncostante coordinamento.Sui parallelo versante, il collegamento con la Pracura distrettuale diCatanzaro, ha consentito sia di acquisire Ie dichiarazioni di un collaboratore digiustizia, rivelatesi decisive per la concretizzazione degli elementi a carico deimandanti, sia I'acquisizione di precedenti giudiziari, a carico del sodalizio, cheinteragendo con il materiale investiqativo raccolto dalla Procura Distrettuale diCampobasso, hanno consentito di inquadrare il tentativo di sequestra eI'omicidio in un contesto tipicamente mafioso con conseguente contestazionedell'aggravante di cui all'art. 7 I. 203/91.In data 18 ottobre 2010 sono state eseguite congiuntamente dallaDDA di Campobasso e dalla DDA di Milano ordinanze cautelaririspettivamente per concorso nel delitto di tentato sequestro di GarofaloLea e per I'omicidio di quest'ultima.In particolare la Pracura distrettuale di Campobasso ha eseguito unpravvedimento cautelare nei confronti di casco Vito, detto "Sergio" e cascoGiuseppe, detto "Smith" per il delitto di tentato sequestra commesso inCampobasso il 5 maggio 2009.

    Con I'esecuzione dell'ordinanza in argomento, i predetti indagati siaggiungono, nell'ambito dell'ipotesi accusatoria formulata dalla DDA diCampobasso, quali mandanti (Cosco Vito anche come compartecipe materiale)a Cosco Carlo e Sabatino Massimo, nei confronti dei quali si e giaproceduto con ordinanza di custodia cautelare, rispettivamente in data15.12.2009 ed in data 1.2.2010.La conseguente richiesta di giudizio immediato e stata accolta dalGiudice per Ie indagini preliminari, successivamente Ie posizioni dei dueimputati sono state separate, a seguito dell'accoglimento della richiesta digiudizio abbreviato presentata da Sabatino Massimo, all'esito del qua Ie e statecondannato alia pena di sei anni di reclusione, mentre il giudizio a carico diCosco Carlo e in corso dinanzi al Tribunale di Campobasso.

    Con I'arresto degli ulteriori indagati, fratelli del Cosco, ritenuti associatiallo stesso, si conclude la prima serie di indagini svolte dalla DDA diCampobasso in relazione al gravissimo episodio criminale avvenuto in data5.5.2009, fatto all'epoca contestato nei termini di un tentativo di sequestra, puressendo all'epoca gia probatoriamente disegnato, nei termini dell'ipotesiinvestigativa, il quadra concernente Ie responsabilita per il successive omicidiodella Garafalo avvenuto pochi mesi dopo in Milano e per il qua Ie ha procedutola D.D.A. di Milano.

    II coordinamento svolto dalla Direzione Nazionale Antimafia, avviato sindal maggio del 2009, e state determinate per la ternpestivita della scambioinvestiqativo e la programmazione concertata di atti realizzata grazie a direttive

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    condivise nella riunione che si e tenuta in questo Ufficio in data 6 maggio 2010tra Ie DDA di Campobasso, Catanzaro e la Procura della Repubblica di Milano.

    La criminalita straniera: 10 sfruttamento della prostituzione. la trattadi esseri umani

    Sono esigui, rispetto al dato nazionale, i numeri concernenti la presenzadi cittadini extracomunitari in Molise (attualmente si registrano circa 2.000unita). Molti immigrati, peraltro, risultano integrati nel tessuto sociale e sonoregolarmente residenti; Ie etnie maggiormente rappresentate sono I'albanese, lamarocchina, la tunisina e la steve, anche se non sono assenti extracomunitarid'origine cinese e indo-pakistana.L'esistenza di dette cornunita, non fa registrare casi di intolleranzarazziale 0 problemi per I'ordine pubblico. E' nutrita la presenza di donne didiverse etnie di provenienza balcanica, dedite in particolare all'assistenza infavore degli anziani. II fenomeno della prostituzione e poco presente e riguardaprincipalmente cittadine dell'America Latina e quelle provenienti dai paesiComunitari dell'Europa dell'Est. Gli extracomunitari sono presenti soprattutto neiComuni del Basso Molise, dove vengono utilizzati nel settore agricolo, qualiUruri, Rotello, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano e Larino. Irimpatri di cittadini clandestini accompagnati in Questura sono molto contenuti,attestandosi sui livelli degli anni precedenti. II rintraccio dei clandestini eeffettuato attraverso i servizi di controllo del territorio, 0 con servizi che hannofinal ita specifiche, eseguiti prevalentemente lungo la fascia costiera. Fino aquesto momenta non si e registrata alcuna tensione tra la popolazione locale equella extracomunitaria 0 comunque immigrata.

    Sussiste, invece, una cornunita di etnia Rom attiva nell'ambito dellaspaccio di stupefacenti, dell'usura e del furto. Nell'ambito dei reati contro ilpatrimonio, risultano particolarmente coinvolti soggetti di cittadinanza rumenaed albanesi, come evidenzia anche un'indagine della Procura di Campobassoche ha portato all'arresto in flagranza di tre cittadini rumeni ed all'emissione din. 6 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di cittadini rumeni ed albanesi.E' estesa nel Molise la penetrazione criminale nell'economia,commerciale e familiare, realizzata attraverso I'usura (cui si dedicano inCampobasso e Isernia-Venafro soprattutto nuclei familiari di etnia Rom).

    Le indagini sulla organizzazione criminale dedita alia tratta di esseriumani - "Indagine SHANTI"Merita una autonoma trattazione, per la novita delle contestazioni ed iprofili di coordinamento con la Polonia e la Romania, I'indagine conclusa dalla

    Procura distrettuale di Campobasso con I'emissione di una ordinanza dicustodia cautelare in data 27.6.2010 a carico di 17 soggetti (10 cittadiniitaliani, 5 cittadini polacchi e 2 rumeni) indagati per i delitti previsti dagli artt.416,601,600, 609-bis c.p. e 3 legge nr. 75/1958.Nei confronti di 3 cittadini polacchi sono stati eseguiti mandati di arrestoeuropeo, nell'ambito dei rispettivi paesi; un cittadino rumeno e state arrestato aMilano e tre cittadine polacche in Italia (in Campobasso, Termoli, Cagliari).

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    L'indagine si e sviluppata partendo dalla gestione di due locali notturnidel molisano, ora sottoposti a sequestro ai sensi de II 'art. 12 sexies L. 356/92 (Night club "Edone" e "La Nuit").Gli elementi acquisiti hanno dimostrato il reclutamento, in Polonia,Romania, Lituania e Nigeria, di giovani donne, assunte con il miraggio di

    svolgere attivita di pubbliche relazioni presso detti locali, ma in realta avviatealia prostituzione attraverso sottili manovre di induzione alia prostituzione e ditotale assoggettamento.In particolare sono emersi elementi probatori sufficienti per ritenere chedue diverse associazioni, rispettivamente facenti capo a Carpino Antonio eSetaro Aldo, abbiano commesso reati di sfruttamento della prostituzione, reaticonnessi all'ingresso e trattenimento illecito in Italia di giovani ragazze straniere,anche extra-comunitarie. Gli indagati avevano attivato una rete di reciprocacollaborazione con Agenzie turistiche e di avviamento allavoro per il "ricambio"continuo di tali ragazze. L'organizzazione curava il trasferimento in Italia digiovani donne, previo reclutamento nei paesi dell'Est Europa prospettando loroattivita nel settore turistico e facendo leva sulle condizioni economicheparticolarmente precarie nei Paesi di origine, forniva lora alloggio inappartamenti a tal fine locati, garantivano il trasporto su pulmini dagli alloggi ainight club e viceversa, promuovevano attivita di "entraineuse" disponibili almeretricio.Secondo il quadro emergente dallo state delle indagini, infatti, icompartecipi polacchi e rumeni provvedevano al reclutamento delle vittime neiPaesi di origine, promettendo I'assunzione quali hostess 0 cameriere, medianteannunci pubblicati su internet e quotidiani locali.

    Le spese del viaggio in Italia venivano anticipate dal sodalizio che, anchein virtu del debito dalle stesse contratto, ed in conseguenza altresl di uncostante condizionamento dei movimenti e delle attivita delle stesse, Ieinduceva a sottoporsi a incisive limitazioni della liberta, pur senza indulgere adatti di violenza, anche se talvolta prospettati in conseguenza di violazioni delleregole. Le vittime, con la collaborazione delle ONG operanti sui territorio e conI'attenuarsi del condizionamento psicologico, hanno offerto puntuali riscontri aileattivita tecniche ed importanti elementi probatori a carico del sodalizio indagato.Uno dei profili particolarmente qualificanti dell'indagine, che la differenziada quelle svolte nel territorio molisano negli anni precedenti, e rappresentatadalla qualificazione giuridica delle condotte illecite accertate, non piu solosfruttamento della prostituzione e/o favoreggiamento all'immigrazioneclandestina; il Giudice, nell'ordinanza eseguita il 27.06.2010, ha riconosciuto lasussistenza dei delitti di riduzione in servitu e tratta di esseri umani (artt. 600 e601 c.p.) ed ha inquadrato Ie singole condotte in un contesto piu ampio dicriminalita organizzata transazionale in perfetta aderenza all'evoluzione delfenomeno.

    L'individuazione dei referenti polacchi dell'organizzazione criminale e lacontestuale esecuzione delle misure cautelari in Italia e all'estero e il risultato diun efficace e costante coordinamento tra la DDA di Campobasso e la Procuradi Katowice che ha caratterizzato tutta la fase investigativa anche conI'intervento della Direzione Nazionale Antimafia ove, il 16.12.2009, si e svolta

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    Parte I - 12. Le attivita di collegamento investigativo con riferimento aiDistretti delle Corti di Appello: CAMPOBASSO.

    una riunione sui profili di convergenza investigativa e sono state concordate Iernodalita di intervento delle auto rita giudiziarie interessate.L'attivita estorsivaCirca il fenomeno estorsivo, non risultano dati allarmanti, apparendo

    esso, quando rilevato, frutto di iniziative episodiche da parte di singoli soggetti.L'attenzione e ciononostante elevata, come dimostra I'arresto in flagranza, nelgiugno 2009, di due soggetti responsabili della esplosione, nella notte a cavallotra il 28 ed il 29 giugno, di una bomba carta nel centro commerciale diCampobasso, nonche I'emissione di ordinanza di custodia cautelare neiconfronti degli autori dei reati di estorsione tentata e consumata in danno dicommercianti locali, con rnodalita sintomatiche dell'intento di realizzare ilfenomeno criminale in forma diffusa.I responsabili sono stati recentemente condannati, con rito abbreviato,per la detenzione dell'esplosivo, per i fatti di natura estorsiva e state richiesto ilgiudizio immediato.

    Nel complesso sono 24 gli episodi estorsivi oggetto di indagine nel 2009,di cui 10 a carico di ignoti. Segnali di un aggravamento del fenomeno sono statituttavia ravvisati, e comunque contrastati.A tale propos ito e in corso una attivita d'indagine nei confronti di diversisoggetti per i reati di associazione per delinquere finalizzata ai reati diestorsione aggravata, tentata estorsione, illecita concorrenza con violenza 0minaccia, lesioni, minacce e danneggiamenti.II procedimento ha ad oggetto casi espressivi di forme di infiltrazionesubdola nell'economia del territorio, peraltro con rnodalita chiaramente criminali.L'attivita, fondata su intercettazioni telefoniche, dichiarazioni delle vittime deireati, pedinamenti ed appostamenti, ha consentito di acquisire un consistentequadro probatorio a carico degli indagati.

    II traffico di stupefacentiCome si e anticipato, la posizione geografica del Molise e alia base deiprocedimenti contro la crirninalita organizzata dedita al traffico di stupefacenti,anche su rotte internazionali, che hanno attraversato i territori molisani.II collegamento con la crirninalita extraterritoriale incontra nelNapoletano, nel Pugliese e nel territorio Romagnolo zone elettive direalizzazione del rifornimento di organizzazioni locali, che si occupanodell'organizzazione in loco della cessione al dettaglio.II traffico organizzato di stupefacenti vede il Molise soprattutto qualeterritorio di passaggio lungo la direttrice Sud-Nord, attraversando in sensoverticale la zona adriatica della costiera di Termoli.La pill rilevante attivita ricollegabile ad organizzazioni criminali continuaad essere costituita dai trasporti in trans ito di ingenti carichi di droga,segnatamente cocaina, eroina e marijuana.Per cia che attiene, in particolare, al consumo interne di stupefacenti daparte di Molisani, si tratta di fenomeni di spaccio medio-piccolo di droghepesanti, ma soprattutto leggere, per Ie quali i dettaglianti molisani, e talvolta glistessi consumatori, vanno a rifornirsi fuori Regione (Capitanata (Puglia),Campania e Basso Lazio). II fenomeno si e allargato per quanto attiene

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    soprattutto alia citta di Campobasso, secondo quanto emerso da investigazionidella Squadra Mobile e dei Carabinieri di Campobasso.Con riferimento al traffico di stupefacenti, il 26 gennaio 2010 e stataemessa dal GIP del Tribunale di Campobasso una ordinanza di custodia

    cautelare a carico di dieci indagati per il delitto previsto dall'art. 74 D.P.R.309/90.Le indagini hanno accertato l'operativita di una articolata associazionefinalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, composta di soggetti italiani emarocchini, attiva nel traffico fra il Molise, l'Emilia Romagna e la Spagna, oveavveniva I'acquisto di sostanza stupefacente, poi importata sui territorio italianoper la cessione al dettaglio.La continua interazione fra I'ascolto delle comunicazioni telefoniche e la

    conseguente attivita di appostamento e pedinamento ha dato luogo a diversisequestri di sostanza stupefacente ed ai connessi separati procedimenti, trattatiseparatamente da quello principale, per ragioni di economia processuale:

    30.1.2008: sequestro in Mirabello Sannitico (CB) di gr. 998,75 dihashish, confezionato in panetti (arresto di Di Niro Antonio e Antonioli Mirko); 26.2.2008: sequestro in Campobasso di gr. 5.025 di hashish,

    confezionato in panetti (arresto di Moussaid Azeddine); 29.4.2008: sequestro in Termoli di gr. 1.988,85 di hashish,

    confezionato in panetti (arresto di Es Sabbar Zouhair); 29.5.2008: sequestro in Bologna di kg. 19,41 di hashish,

    confezionato in panetti (arresto di EI Arafi Otman).Relativamente a detto procedimento Ie indagini sono concluse conI'avviso ex art. 415 bis c.p.p. a carico di 11 indagati, di cui solo tre di nazionalita

    italiana, gli altri di origine marocchina, benche residenti nel Molise.In altro procedimento in fase di indagini e stata accertata l'operativita diuna associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacentinel territorio del Comune di Isernia, prevalentemente composta da famiglie dietnia ROM.Dall'attivita di indagine, curata dalla Squadra Mobile di Isernia, emergeche I'associazione, gestisce l'attivita di spaccio nel territorio della citta di Isernia,previa spartizione concordata delle rispettive zone di competenza tra tre gruppifamiliari che, grazie a tale attivita, sono cresciuti diventando forti e potenti,

    risultando gli unici detentori della spaccio di sostanze stupefacenti in Isernia eprovincia.Daile investigazioni e emerso che ogni associazione ha un proprio capo,che organizza e dirige l'attivita degli altri, e che tutti collaborano tra di lora sia aifini dell'approvvigionamento che della spaccio della stupefacente.

    Le tre associazioni sono caratterizzate da una struttura sicuramente acarattere rudimentale, che perc e del tutto adeguata allo scopo prefisso e, cioe,rifornire di stupefacenti I'intero mercato isernino e della Provincia. A talepropos ito va precisato che da un calcolo approssimativo sugli introiti settimanalidella spaccio e emerso che si aggira al netto sui 10.000,00-12.000,00 euro asettimana per soggetto. Le sostanze stupefacenti pill comuni, spacciate econsumate nel territorio, sono: "kobret e crack", rispettivamente "EROINA"

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    sintetica e "COCAINA" sintetica, dette sostanze sono state analizzate mediantenarcotest, in occasione dei sequestri operati.Altra indagine di rilievo ha riguardato un agente penitenziario sospettatodi far parte di un sodalizio mafioso, con incarico di provvedere ad attivita di

    cessione di sostanze stupefacenti all'interno di un carcere. L'attivita, e statadelegata alia Squadra Mobile di Campobasso che ha monitorato gli spostamentidell'indagato con GPS e verificato i contatti, tuttavia, non sono emersi elementidi rilievo, conseguentemente il procedimento e state archiviato.

    Merita di essere segnalato, per aver ricostruito e documentato ilfenomeno della spaccio di stupefacente nella citta di Campobasso, unprocedimento penale anche se non e stata contestata I'associazione perdelinquere ex art. 74 D.P.R. 309/90.L'8 ottobre 2009 e stata eseguita, contestualmente a 49 decreti diperquisizione domiciliare, una ordinanza di custodia cautelare a carico di 17indagati emessa dall' Ufficio G.I.P. del Tribunale di Campobasso a conclusionedi una impegnativa indagine relativa al contrasto della spaccio di stupefacenti aCampobasso.

    II fenomeno indagato e state quello della spaccio al minuto, capillarmentediffuso in citta e connotato dall'approvvigionamento quotidiano compiuto inNapoli, quartiere Scampia, Via Baku e strade adiacenti, dai corrieri, detti ingergo "viaggiatori", in contrapposizione agli "stanziali". Sono stati documentati,con intercettazioni e monitoraggi satellitari, numerosissimi "viaggi" compiuti daicorrieri trasportando quantitativi di droga modesti ma comunque capaci dimantenere sempre attivo il mercato locale ed idonei a non esporre a rischi isoggetti detentori in caso di controlli di polizia.

    Dai primi, mirati sequestri si accertava che 1 0 stupefacente, per lamassima parte eroina, veniva acquistato in tubetti di plastica 0 in buste dicellophane (cosiddetti "bustoni") e poi suddiviso in dosi, per 1 0 piu da 100milligrammi, destinate al mercato campobassano realizzando margini diguadagno significativi. Si e , inoltre, constatata I'avvenuta penetrazione, anchenella citta di Campobasso, di significative quantita di "kobret". Si tratta, come enoto, di eroina di scarto che si assume per inalazione e che rappresenta unaseria m inaccia in quanto si vende a prezzo ridotto ed ha effetti ancora piudevastanti dell'eroina tradizionale (iniettabile). Le persone tratte in arrestoagivano nell'ambito di una rete di spaccio strutturata orizzontalmente, inautonomi ma comunicanti bacini di utenza, composti sia da ragazzigiovanissimi, che da rneno giovani ed anche da cinquantenni. Tra glispacciatori, nessun capo, nessuna organizzazione piramidale, ma rapporti dicollaborazione e talvolta dei casi di "mutua assistenza" a fronte di momentaneacarenza di prodotto.

    I dati acquisiti consentono di valutare, con approssimazione, che nelcapoluogo vengono cedute non rneno di 500 dosi di eroina al giorno.Sono stati registrati centinaia di contatti con tossicodipendenti e di questicirca 200 sono stati identificati, molti sono risultati minorenni.AII'esito della richiesta di giudizio immediato formulata dalla Procura, solo3 dei 17 imputati hanno scelto la via del dibattimento, per tutti gli altri, sono

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    state emesse sentenze ex artt. 444 c.p.p. (in prevalenza, patteggiamentoallargato) ovvero sono stati ammessi al giudizio abbreviato.Le accurate indagini hanno consentito anche di individuare coloro cheappaiono autori della cessione di stupefacente (eroina) a MARZITELLI

    Pasquale, deceduto per overdose il 16 marzo 2008, indagati anche del reato p.e p. dall'art. 586 c.p.. Si tratta di un risultato investiqativo rilevante che pone all'attenzione la dramrnaticita delle conseguenze anche di quello che spesso vieneacriticamente definito come "piccolo spaccio".

    Le attivita di collegamento e coordinamento investigativ~ della DNAl.'attivita di collegamento investiqativo presso la Direzione DistrettualeAntimafia di Campobasso e stata realizzata attraverso una costante

    acquisizione di informazioni, notizie e dati presso quella Procura Distrettuale epresso altre autorita giudiziarie. In particolare sono state acquisite, Ieinformative di p.g., Ie richieste e Ie ordinanze di custodia cautelare, i dispositividelle sentenze e Ie sentenze pronunciate.Le riunioni ed il costante collegamento con il Procuratore distrettuale ed ilsostituto assegnato alia DDA (fino alia sua sospensione dalla assegnazione dinuovi procedimenti) hanno garantito uno stretto rapporto collaborativoagevolato dalla totale disponibilita a fornire il necessario apporto informativo.Non e stata tralasciata I'acquisizione di informazioni e notizie finalizzataall'esercizio delle funzioni di impulso.In tal modo e state assicurato un costante aggiornamento della DirezioneNazionale Antimafia sulle indagini in corso presso la D.D.A. di Campobasso eun continuativo collegamento con il Procuratore Distrettuale che in ognioccasione ha dimostrato una particolare sensibilita in ordine aile esigenze dicollegamento e coordinamento, segnalando casi di convergenza investigativae/o di sovrapposizione con altre indagini in corso, contribuendo in tal modo alpieno svolgimento dell'esercizio delle funzioni di coordinamento e impulsoassegnate a questo Ufficio.

    II protocollo in materia di tratta di esseri umani

    Premesso che su iniziativa della Direzione Nazionale Antimafia, in data10 gennaio 2005, sono stati siglati presso molte Procure Generali Protocolli diintesa tra Ie DDA e Ie Procure ordinarie per uno scambio di informazioni enotizie che, sulla base del c.d. reati spia, potessero fornire elementi di indagineper accertare I'eventuale presenza del pill grave reato di tratta di esseri umani,Ie novita intervenute e la intrinseca mutevolezza dei rapporti vittima-sfruttatore,ha indotto questo Ufficio a promuovere la sottoscrizione di un nuovo protocolloorganizzativo, al fine di garantire I'indispensabile raccordo tra tutti gli operatorianche sociali il cui intervento e essenziale per individuare con immediatezza gli"indicatori di tratta" sia nel caso di sbarchi di clandestini che di incontri sullastrada operati dalle ONG e dalle Forze di polizia.

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    A tal fine, all'esito di una riunione in data 22 luglio 2009 con ilProcuratore Generale della Repubblica presso la Corte di appello diCampobasso, il Procuratore distrettuale ed i Sostituti procuratori inrappresentanza, rispettivamente, del Procuratore f.f. del Tribunale di Isernia edel Procuratore del Tribunale di Larino, sono stati discussi alcuni punti delprotocollo di intesa tra i Procuratori della Repubblica del Distretto, Ie Forze diPolizia, Ie ONG per il coordinamento delle indagini in materia di tratta di esseriumani in vista della definitiva approvazione e sottoscrizione.

    Contrasto e prevenzione in materia di pubblici appaltiNell'ambito delle funzioni di collegamento investiqativo, il 28 settembre2009 il Procuratore distrettuale ha inviato questo Ufficio a partecipare ad unariunione con il Prefetto ed il Questore di Isernia, finalizzata alia valutazione eapprofondimento degli strumenti di contrasto aile infiltrazioni mafiose in materia

    di appalti pubblici anche alia luce dei poteri di accesso ed accertamentoattribuiti al Prefetto con I'introduzione de II 'art. 5 bis al D.Lgs 8 agosto 1994n.490. Come noto, I'art. 2 della legge 15 luglio 2009 n. 94, al comma 2 lett. b) hainserito I'art. 5 bis al D. Lgs 8 agosto 1994 n.490 (Oisposizioni attuative dellalegge 17 gennaio 1994 n.47 in materia di comunicazioni e ceriificazioni previstedalla normativa antimafia) ampliando i poteri gia attribuiti ai Prefetti in materia diaccertamenti finalizzati alia prevenzione di infiltrazioni mafiose nei pubbliciappalti. II Prefetto, nell'espletamento di tale funzione "pUGdisporre accessi edacceriamenti nei cantieri delle imprese interessate al/'esecuzione di lavoripubblici", avvalendosi dei gruppi interforze previsti dal D.M. 14 marzo 2003istitutivo del Comitato di coordinamento per I'alta sorveglianza delle grandiopere, cui sono demandate Ie procedure di monitoraggio delle opere relativeaile infrastrutture e agli insediamenti industriali per la prevenzione e repressionedei tentativi di infiltrazione mafiosa.Tanto premesso, nonostante I'opinione condivisa da tutti i presenti aliariunione in ordine all'assenza di allarmanti fenomeni di infiltrazione mafiosa inMolise, il costante monitoraggio degli appalti pubblici e reso necessario dallecaratteristiche del territorio in questione che presenta una pericolosa contiquitageografica con province caratterizzate dalla radicata presenza di organizzazionicriminali interessate ad investimenti economici nel settore della edilizia e deilavori pubblici.

    Nell'ottica di prevenzione aile infiltrazioni mafiose anche in questoterritorio, I'iniziativa del Procuratore distrettuale di coinvolgimento del Prefetto diIsernia, provincia maggiormente interessata ai lavori pubblici della regione, oltread evidenziare la particolare attenzione della DDA di Campobasso e della DNAal settore dei pubblici appalti, ha avuto positivi sviluppi per i futuri interventiprefettizi in materia.

    l.'attivita di collegamento investiqativo svolta dalla Direzione NazionaleAntimafia con Ie modal ita sopra descritte e alia base degli interventi nei casi diconvergenze investigative e di indagini collegate in corso presso altre Direzionidistrettuali, al fine di procedere aile opportune attivita di coordinamento.

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    Parte I - 12. Le attivita di collegamento investigativo con riferimento aiDistretti delle Corti di Appello: CAMPOBASSO.

    Coordinamento di indagini fra la DDA Campobasso - DDA diBologna - DDA di Napoli.Nel corso di indagini presso la DDA di Campobasso, relative aproliferarsi di circoli ricreativi e servizi pubblici adibiti a bar, con sede

    principalmente nella zona costiera di Termoli, ove viene praticato il giocod'azzardo e vengono installate macchinette elettroniche comunemente notecome "video poker", sono emerse convergenze investigative con indagini incorso presso la DDA di Napoli e la DDA di Bologna.Nell'ambito di tali attivita sono state accertate anche condotte diestorsione ed usura e sono stati identificati diversi soggetti a vario titolocoinvolti.In particolare la convergenza investigativa riguarda uno dei soggettiindagati che e risultato personaggio centrale di altre indagini in corso peroperazioni di riciclaggio.AII'esito della riunione in data 21 gennaio 2010 sono state concordate Iernodalita di acquisizione reciproca degli atti da parte di ciascuna DDA e ripartiti,tra queste ultime, i diversi settori di indagine da approfondire al fine di evitaresovrapposizioni pregiudizievoli per Ie attivita in corso.

    Coordinamento di indagini fra la DDA Campobasso - DDA diCatanzaro - Procura della Repubblica di Milano.Si e anticipato, nel capitolo dedicato aile indagini relative al tentativo disequestro ed al successive omicidio della collaboratrice di giustizia Garofalo

    Lea, il ruolo determinate di coordinamento svolto dalla Direzione NazionaleAntimafia, avviato sin dal maggio del 2009 ai fini della ternpestivita dellascambio investiqativo e la programmazione concertata di atti.Nel corso di una riunione in data 6 maggio 2010, sollecitata dalProcuratore distrettuale di Campobasso con la partecipazione della DDA diCatanzaro e della Procura della Repubblica di Milano, sono stati esaminati glielementi acquisiti nel corso delle indagini da ciascuno svolte e sono stateconcordate Ie rnodalita e i tempi di utilizzazione degli stessi, ai fini dellaemissione di misure cautelari da parte di ciascun Ufficio.II 18 ottobre 2010, grazie al costante scambio intormativo, attuato aseguito della citata riunione di coordinamento, sono state eseguitecontestualmente due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse surichiesta della DDA di Campobasso e della DDA di Milano nei confronti dicasco Vito, detto "Sergio" e casco Giuseppe, detto "Smith", fratelli di CoscoCarlo, gia detenuto nel procedimento penale in corso a Campobasso, perconcorso nel delitto di tentato sequestro in dan no di Garofalo Lea e deimedesimi indagati per I'omicidio della predetta eseguito in Milano nel novembre2009. II materiale probatorio acquisito nelle citate indagini, atteso I'indiscutibileinquadramento dei delitti nel contesto 'ndranghetistico entro il quale operano gliindagati in Milano e Petilia Policastro (KR), assume rilevanza anche conriferimento al procedimento pendente presso la DDA di Catanzaro che ha adoggetto tali gruppi criminali.

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    Coordinamento con la Procura Generale di Katowice (Polonia) inmerito all'indagine denominata "SHANTI"L'oggetto del procedimento penale relativo ad una associazione per

    delinquere operativa in Campobasso, finalizzata alia tratta di esseri umani, allosfruttamento della prostituzione di ragazze polacche e rumene e alia attivita diimmigrazione clandestina e state ampiamente riferito nel capitolo che precedeal qua Ie si rinvia.II costante coordinamento e agli accordi intercorsi con I'AG competentein Polonia, che procedeva sui medesimi soggetti e per Ie medesime ipotesi direato contestate nel procedimento in corso presso la DDA di Campobasso, haconsentito di concludere con successo Ie indagini in Italia ed in Polonia conI'esecuzione delle misure cautelari nei confronti di tutti gli indagati.AII'esito della riunione in data 16 dicembre 2009 e stata condivisa lanecessita di una operazione congiunta e contestuale in Italia ed in Polonia,infatti, I'esecuzione di misure cautelari da parte della AG polacca, fondataessenzialmente sugli elementi acquisiti dall'AG italiana, prima dell'emissionedella ordinanza cautelare da parte del GIP di Campobasso, avrebbedeterminato un grave dan no all'indagine in corso.

    Come concordato, I'indagine si e conclusa con I'emissione di una ordinanzadi custodia cautelare in data 27.6.2010 a carico di 17 soggetti (10 cittadiniitaliani, 5 cittadini polacchi e 2 rumeni) indagati per i delitti previsti dagli artt. 416,601, 600, 609-bis c.p. e 3 legge nr. 75/1958.Nei confronti di 3 cittadini polacchi sono stati eseguiti mandati di arrestoeuropeo, nell'ambito dei rispettivi paesi; un cittadino rumeno e state arrestato aMilano e tre cittadine polacche in Italia (in Campobasso, Termoli, Cagliari).

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