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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.1 A.S. 2012 - 2013 ESAMI DI STATO Documento finale della classe V BT Elettronica & Telecomunicazioni

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A.S. 2012 - 2013

ESAMI DI STATO

Documento finale della classe V BT

Elettronica & Telecomunicazioni

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Indice:

1. Presentazione del corso di studi per periti industriali pag. 3

2. Presentazione del consiglio di classe e della classe pag. 4

3. Sezione prima presentazione della classe pag. 5

4. Sezione seconda obiettivi del consiglio di classe pag. 5

5. Sezione terza attività curricolari parallele pag. 6

6. Sezione quarta modalità di lavoro del c.d.c. pag. 6

7. Sezione quinta area di progetto pag. 8

8. Sezione sesta criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenze, competenze e abilità pag. 9

9. Sezione settima criteri di attribuzione del credito

scolastico e del credito formativo pag. 9

10. Sezione ottava griglie di valutazione per le prove scritte e orali pag. 10

11. Sezione nona programmi svolti pag. 17

allegati:

testi delle prove di simulazione delle prove scritte d’esame effettuate prima del 15 maggio

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PRESENTAZIONE DEL CORSO DI STUDI PER PERITI INDUSTRIALI

SPECIALIZZAZIONE ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

QUADRO ORARIO DIDATTICO-DISCIPLINARE

Discipline del Piano di Studi: Orario Tipo di Prove III IV V Educazione Fisica 2 2 2 P.O. Religione/Attività alternative 1 1 1 - Lingua e Letteratura Italiana 3 3 3 S.O. Storia 2 2 2 O. Lingua Straniera 3 3 2 S.O.* Economia industriale ed elementi di Diritto - 2 2 O.

Matematica 4 3 3 S.O. Meccanica 3 - - O. Elettrotecnica 5 (2) 2 - S.O.** Elettronica 4 (2) 4 (2) 4 (2) S.O.P. Sistemi Elettronici Automatici 3 (2) 4 (2) 4 (2) S.O. Telecomunicazioni - 2 5 S.O. Tecnologie elettroniche, Disegno e Progettazione 2 (2) 4 (3) 4 (4) G.O.P.

Totale Ore Settimanali 32 (8) 32 (7) 32 (8)

* Nel quarto e quinto anno la prova è solo Orale; ** Nel Quarto anno la prova è solo Orale.

Legenda "Tipo di Prove": S. = Scritta; O. = Orale; G = Grafica P = Pratica

N.B.: Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuare con il supporto dei laboratori.

COMPETENZE DEL PERITO INDUSTRIALE IN ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI (come da indicazioni ministeriali) Caratteristiche generali della figura del Perito Elettronico sono: versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di

adattamento alla evoluzione della professione capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.

Il Perito Industriale, nell’ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a: partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio

lavoro interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’azienda in cui

opera aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività.

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Il Perito Industriale per l’Elettronica e le Telecomunicazioni deve, pertanto, essere in grado di: analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione e

trasmissione di suoni, immagini e dati partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione, di

elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni,

valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il

manuale d’uso comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera

PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA NOME DOCENTE CONTINUITA’ Religione Riboni Giovanni 4-5 Italiano e Storia Orlando Valeria 5 Inglese Ponti Carla Roberta 4-5 Diritto Quattrocchi Enrico 4-5 Matematica Agrosì Maria Lucia 5 Sistemi Bonatti Mirco / Manzan Carlo 3-4-5 / 3-4-5 Elettronica Consonni Fausto / Manzan Carlo 4-5 / 3-4-5 Telecomunicazioni Bertazioli Onelio 4-5 T.D.P Ronchi Giorgio / Manzan Carlo 3-4-5 / 3-4-5 Educazione fisica Santambrogio Lorenzo 3-4-5 Sostegno alla classe Greco Stefania 5

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Numero totale di studenti interni: 23 Provenienza: questa scuola 23 altra scuola / Promossi dalla classe precedente 22 Ripetenti l’esame di stato 0 Ripetenti classe quinta 1 Abbandoni e ritiri durante l’anno 0

Numero totale di studenti esterni: 1

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SEZIONE PRIMA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è formata da 23 studenti, dei quali 1 ripetente. Per quanto riguarda il consiglio di classe va segnalata la discontinuità didattica nelle discipline: Italiano, Storia e Matematica. Dal punto di vista degli obiettivi trasversali la classe non sempre ha raggiunto una piena autonomia nel metodo di studio. Opportunamente stimolata e motivata , ha però mostrato , in alcune attività, partecipazione attiva e capacità propositive. Tali aspetti positivi si sono evidenziati in particolare nel lavoro in gruppo. Questi interessi e queste motivazioni , tuttavia , non hanno investito in modo uniforme e in modo costante nel tempo tutta la classe e tutte le discipline. Ne è risultato un rapporto talvolta conflittuale coi docenti , non tanto per la condotta , quanto per un atteggiamento discontinuo e/o passivo verso lo studio , soprattutto in alcune discipline. Il consiglio di classe ha stimolato con continuità gli studenti , organizzando anche percorsi individuali, con risultati solo in parte soddisfacenti. Diversi studenti comunque hanno migliorato sensibilmente il loro rendimento nel corso dell'anno , mostrando discrete capacità di recupero. La preparazione del gruppo più numeroso degli studenti è di livello sufficiente , anche se scolastico. Qualche studente ha raggiunto un livello buono mostrando interesse per tutte le discipline e un rendimento costante durante l’anno.

SEZIONE SECONDA OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE DI CARATTERE EDUCATIVO-FORMATIVO: 1. Capacità di affrontare situazioni delle quali non è possibile prevedere in dettaglio le caratteristiche

(capacità di prendere decisioni, flessibilità, adattamento) 2. Capacità di orientarsi rispetto alle caratteristiche di alcuni settori lavorativi in base alla consapevolezza

delle proprie attitudini e aspirazioni sostenuta da una ormai raggiunta capacità di valutare gli aspetti positivi e negativi del proprio processo di crescita scolastica, culturale e personale (auto valutazione)

3. Capacità di programmare il proprio impegno su un arco di tempo ampio, rispettando le scadenze ed

essendo precisi nell’esecuzione, a cui si va sempre più affiancando una responsabilizzazione personale (relativamente al rispetto delle scadenze e degli adempimenti) ed una capacità di assumersi le proprie responsabilità rispetto alla porzione di lavoro collettivo affidata ai singoli o a piccoli gruppi

RELATIVI ALL’AREA COGNITIVA: 1. Sviluppo della capacità di muoversi dal particolare al generale e viceversa, cogliendo i nessi e le implicazioni logiche, le analogie e le differenze. 2. Progressivo sviluppo delle capacità di formulare modelli esplicativi e tesi ben fondate e sostenibili, sulla base di una sufficiente quantità di dati. Uso pertinente e padronanza dei vari codici. 3. Sviluppo della capacità di comprendere che ogni informazione culturale va riportata al contesto in cui si è originata ed il fatto che la conoscenza è sempre in movimento. 4. Consolidamento della capacità di collegare le informazioni e operare confronti tra contenuti e aree disciplinari. 5. Consolidamento della capacità di formulare interpretazioni argomentate basate sui dati 6. Capacità di utilizzare procedure per la soluzione dei problemi.

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SEZIONE TERZA PROGETTO CISCO – CCNA: nell’ambito delle materie di telecomunicazioni e lingua straniera si è sviluppato un programma che ha permesso di affrontare gli esami relativi al primo semestre del percorso di certificazione Cisco CCNA, consentendo così agli studenti che superano l’esame finale di ottenere un attestato di superamento del primo semestre CCNA stesso. Tale corso è stato affrontato dagli studenti su base volontaria. SEZIONE QUARTA CONTENUTI, OBIETTIVI E STRUMENTI DELLE SINGOLE DISCIPLINE Seguono nella sezione nove tutti i programmi delle singole discipline. MODALITA’ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Lezione frontale

Lezione partecipata

Problem solving

Metodo induttivo

Lavoro di gruppo

Discussione guidata Simulazioni Prove

fisiche

Religione X X X X

Italiano X X X X

Storia X X X X

Inglese X X X X X X

Diritto X X

Matematica X X X X

Elettronica X X X

Sistemi X X X X

Telecomunicazioni X X X X X

TDP X X X X

Educazione fisica X X X

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STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

Interrogazione lunga

Interrogazione breve

Griglia di osservazione

Prova di laboratorio

Componimento Problema Questionario Relazione Esercizi

Religione X X X

Italiano X X X X X

Storia X X X X

Inglese X X X X

Diritto X X

Matematica X X X X

Elettronica X X X X X X

Sistemi X X X X X

Telecomunicazioni X X X X

TDP X X X X X

Educazione fisica X X

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SEZIONE QUINTA AREA DI PROGETTO Nel corso di questo anno scolastico il Consiglio di Classe ha ritenuto utile costituire dei gruppi di lavoro che affrontassero un’area di progetto prevalentemente di argomento tecnico rivolta alla preparazione di un argomento da presentare all’Esame di Stato. Nei progetti che lo richiedevano è stato realizzato un circuito hardware e, quando richiesto, si è sviluppato il relativo software di gestione, per altri si è prevista la produzione di una ricerca con produzione di testo multimediale a supporto delle conclusioni. Lo sviluppo dei progetti in qualche caso ha incluso anche la realizzazione di un modello in scala (plastico) che consentisse la simulazione del funzionamento.

STUDENTI OGGETTO

CHECCHINATO Matteo

PRG Controllo HW Mixer a 8 Canali

COLOMBO Stefano PRG Controllo HW Pilota Automatico Barca (sistema antiurto)

BORGONOVO Ruggero

PRG SYS Controllo Automazione Ponte

LO BRIGLIO Antonio PRG SYS Controllo Rilevaz. Battito Cardiaco

TAGLIABUE Simone

PRG SYS Controllo Pubblicità Scorrevole

PRESOTTO Riccardo Tesina + Kit HW Elettrosmog

GIUSSANI Alberto

PRG SYS Controllo treno

SW Gestione e Controllo

PADULA Andrea Automazione Treno

STAGNO Andrea Acquisizione Sensori

MONDADORI Simone

PRG SYS Controllo Gioco TRIS con Arduino

METALIU Gledio PRG Controllo HW Frequenzimetro 3 DGT

BARZON Alberto

Tesina + Circuito HW Trasmissione Radio e Microspie BERGOMI Riccardo

MINOTTI Andrea

SAKO Mattia

Tesina Microsoft

SIGNO Matteo Tesina Collegamento Wireless

SILVA Mirko Tesina La Chitarra

BARTOLINI Davide

Automazioni Home HW

Sistema di Allarme

MANUELLA Marco Cancello automatico

TELLI Nicolò Climatizzazione

PATTARO Jacopo

PRG controllo HW Sensore per sistemi di sicurezza

PUSTERLA Dennis PRG controllo HW Logica di Allarme

SCARANO Massimo Tesina Fotovoltaico

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SEZIONE SESTA CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA’ VOTO GIUDIZIO CORRISPONDENTE

10 L’alunno ha raggiunto gli obiettivi in modo eccellente: ha una visione globale dei problemi e li affronta con mentalità interdisciplinare, sa valutare criticamente e apportare contributi personali.

9 L’alunno ha raggiunto tutti gli obiettivi in modo ottimale: ha una visione globale dei problemi, sa valutare criticamente e apportare contributi personali.

8 L’alunno ha raggiunto tutti gli obiettivi in modo completo: sa collegare tra loro gli argomenti, li rielabora e li applica anche a situazioni non note.

7 L’alunno ha raggiunto gli obiettivi: conosce e comprende gli argomenti proposti, li collega, ma li rielabora con una certa difficoltà.

6 L’alunno ha raggiunto gli obiettivi essenziali: conosce e comprende gli argomenti, applica in situazioni note le regole e comunica correttamente.

5 L’alunno ha parzialmente raggiunto gli obiettivi: conosce e comprende gli argomenti, ma li applica con difficoltà anche in situazioni note.

4 L’alunno non ha raggiunto gli obiettivi: conosce in modo frammentario gli argomenti, commette gravi errori nelle applicazioni e nella comunicazione.

3 L’alunno non ha raggiunto nessun obiettivo: non conosce argomenti, applicazioni e terminologia basilari.

2/1 L’alunno non ha raggiunto alcun obiettivo ed evidenzia totale disinteresse: rifiuta di partecipare alle attività.

SEZIONE SETTIMA CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Media dei voti

Credito scolastico (punti) I anno II anno III anno

M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9<M≤10 7-8 7-8 8-9

Il collegio docenti del 19-02-2013 ha deliberato che: una votazione media superiore o uguale alla metà dell’intervallo (esempio 6.5) implica automaticamente l’attribuzione del massimo di fascia consentito (Per esempio 5 per i primi 2 anni, 6 per il terzo); una votazione inferiore alla metà dell’intervallo implica che l’attribuzione del massimo deve prevedere la presenza di almeno UNO degli indicatori riportati nelle tabelle seguenti.

Credito scolastico Attività Indicatori

Partecipazione attiva e propositiva alla vita scolastica

Frequenza IRC – Alternativa all’IRC Rappresentante di classe Rappresentante di Istituto Membro della Consulta Membro Commissione elettorale Collaborazione altre attività organizzate

dall’istituto Partecipazione attiva e proficua ad attività integrative scolastiche deliberate dal Collegio Docenti

Partecipazione a progetti di istituto Collaborazione ad attività di orientamento –

accoglienza-open day- progetto insieme Partecipazione a progetti di carattere

culturale in ambito teatrale e musicale Partecipazione a gare culturali Partecipazione ad attività sportive Partecipazione a stage linguistici

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Stage, tirocini di formazione, attività di alternanza scuola-lavoro, i cui esiti siano certificati e valutati dalla scuola come funzionali all’acquisizione di competenze spendibili Credito formativo: partecipazione ad attività integrative extrascolastiche (previa verifica del CdC) dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di stato

Attività didattico – culturali Attività socio -assistenziali Volontariato Sport – associazioni riconosciute Collaborazione con aziende Altro

SEZIONE OTTAVA GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE PROVE SCRITTE E ORALI: Il consiglio di classe ritiene utile proporre alla commissione ed agli studenti queste griglie di valutazione utilizzate nella valutazione delle prove di simulazione e di esercitazione all’esame: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA A – Analisi e commento di un testo letterario e non, in prosa o in poesia

Modalità di esecuzione

Contenuti Obiettivi specifici

Analisi e commento Testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia

Comprensione Interpretazione Contestualizzazione Individuazione natura

a) del testo b) delle sue strutture formali

Descrittori

Giudizio sintetico e punteggio

A – Comprensione globale del testo e riconoscimento delle sue strutture formali (aspetti morfosintattici, stilistici, retorici).

Scarso Impreciso Sufficiente Discreto

Più che buono

1 2 3 4 5

B – Utilizzo di un registro adeguato e coerente allo scopo comunicativo, puntuale nell’uso del lessico specifico e corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico.

Scarso Sufficiente

Buono

1 2 3

C – Organizzazione dei contenuti coerente, articolata ed equilibrata. Scarso Sufficiente

Buono

1 2 3

D – Adeguata competenza di contestualizzazione storica e capacità di operare confronti e collegamenti con altri autori e testi.

Scarso Impreciso Sufficiente

Buono

1 2 3 4

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TIPOLOGIA B - Sviluppo di un argomento storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico

Modalità di esecuzione

Contenuti

Obiettivi specifici

Sviluppo di un argomento scelto dal candidato

Argomenti proposti all’interno dei seguenti ambiti di riferimento: - artistico-letterario - storico-politico - socio-economico - tecnico-scientifico

Produzione di: - saggio breve - articolo di giornale Lo svolgimento deve rispettare le regole linguistiche, lessicali e seman-tiche di ogni genere prescelto e dell’ambito di riferimento specifico

Descrittori

Giudizio sintetico e punteggio

A – Comprensione e uso dei documenti proposti e capacità di sviluppare una sintesi efficace rispetto al destinatario individuato e al titolo proposto.

Scarso Impreciso Sufficiente Discreto

Più che buono

1 2 3 4 5

B – Costruzione di un discorso organico e ben articolato nell’analisi dei dati; uso di adeguate conoscenze personali relative all’argomento prescelto.

Scarso Impreciso Sufficiente

Buono

1 2 3 4

C – Consolidata autonomia critica nel manifestare il proprio punto di vista.

Scarso Sufficiente

Buono

1 2 3

D – Elaborazione di un testo corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico.

Scarso Sufficiente

Buono

1 2 3

Voti in quindicesimi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Voti in decimi 10 9 8 7 6.5 6 5.5 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1

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TIPOLOGIA C – Sviluppo di un argomento di carattere storico

Modalità di esecuzione

Contenuti Obiettivi specifici

Sviluppo dell’argomento Argomento di carattere storico

a. conoscenza organica e ordinata in senso dia-cronico e sincronico delle vicende storiche studiate b. capacità di distinguere i fatti accertati dalle interpretazioni c. competenza lessicale di tipo storiografico d. capacità di cogliere la complessità di un evento storico e. confrontare situazioni, fenomeni storici diversi, cogliendo differenze e analogie

Descrittori

Giudizio sintetico e punteggio

A – Conoscenza completa e articolata in relazione al quadro storico-culturale preso in esame e all’interazione di diversi soggetti storici.

Scarso Impreciso Sufficiente Discreto

Più che buono

1 2 3 4 5

B – Capacità di elaborare un testo organico e ben articolato nell’analisi e nella sintesi dei fatti e nello sviluppo di un punto di vista personale.

Scarso Impreciso Sufficiente

Buono

1 2 3 4

C – Capacità critica e originalità delle argomentazioni a sostegno della tesi presa in esame.

Impreciso Sufficiente

Buono

1 2 3

D – Capacità di utilizzare una corretta terminologia disciplinare. Elaborazione di un testo corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico.

Scarso Sufficiente

Buono

1 2 3

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TIPOLOGIA D – Trattazione di un tema su un argomento di ordine generale Modalità di esecuzione

Contenuti

Obiettivi specifici

Trattazione di un tema Argomento di ordine generale, attinente al corrente dibattito culturale

a. conoscenza adeguata della questione affrontata b. costruzione di un discorso coerente c. attitudine allo sviluppo critico della tematica d. autonomia di giudizio e. competenza linguistica coerente al tema discusso

Descrittori

Giudizio sintetico e punteggio

A – Uso di adeguate conoscenze personali relative all’argomento prescelto e al quadro di riferimento personale.

Scarso Impreciso Sufficiente Discreto

Più che buono

1 2 3 4 5

B – Capacità di esprimere considerazioni critiche relative all’argomento affrontato.

Scarso Impreciso Sufficiente

Buono

1 2 3 4

C – Capacità di costruire in modo coerente, equilibrato, organicamente approfondito in relazione alla tematica affrontata.

Scarso Sufficiente

Buono

1 2 3

D – Capacità di utilizzare un registro adeguato al tema discusso. Elaborazione di un testo corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico.

Scarso Sufficiente

Buono

1 2 3

Voti in quindicesimi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Voti in decimi 10 9 8 7 6.5 6 5.5 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

COMPETENZA ESPRESSIVA competenza nell’uso del linguaggio tecnico (P1) (n1=1) Nulla o Scarsa 1-3 1-5 Usa un linguaggio tecnico scorretto e improprio

Incerta 4-5 6-9 Usa un linguaggio comprensibile ma approssimativo

Adeguata 6 10-11 Si esprime in modo corretto ma essenziale

Sicura 7-8 12-13 Si esprime con linguaggio appropriato organizzando logicamente gli argomenti

Rigorosa 9-10 14-15 Si esprime utilizzando in modo rigoroso il linguaggio tecnico

CONOSCENZA comprensione informazione contestualizzazione (P2) (n2=3) Nulla o Scarsa 1-3 1-5 Non dispone delle conoscenze minimali

Incerta 4-5 6-9 Dispone di conoscenze parziali che non gli consentono una corretta interpretazione del testo

Adeguata 6 10-11 Dispone delle conoscenze minimali e comprende il problema nei termini essenziali

Sicura 7-8 12-13 Dispone di buone conoscenze e organizza in modo corretto la sequenza logica per la soluzione del problema

Rigorosa 9-10 14-15 Dispone di conoscenze approfondite che sa utilizzare in modo rigoroso e organico

CAPACITA’ COMPLESSE analisi ,sintesi ,rielaborazione personale (P3) (n3=2) Nulla o Scarsa 1-3 1-5 Non riesce ad organizzare i concetti essenziali per la soluzione del

problema

Incerta 4-5 6-9 Esprime considerazioni generiche e poco aderenti al testo del problema

Adeguata 6 10-11 Seleziona le nozioni indispensabili per codificare in modo essenziale la sequenza dei passaggi per la soluzione del problema

Sicura 7-8 12-13 Argomenta e documenta in modo adeguato le scelte effettuate dimostrando di saper analizzare in termini corretti il problema proposto

Rigorosa 9-10 14-15 Analizza e sintetizza in modo puntuale il problema documentando in modo rigoroso le scelte, rielaborando i concetti in termini personali ed approfonditi

Definendo: Pi = Punteggio, ni = peso del parametro, dove si è assunto: n1=1; n2=3; n3=2 Il punteggio totale viene ricavato dalla relazione:

inPnPnPn

P 332211

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Per la terza prova scritta il Consiglio di classe ha optato per la TIPOLOGIA QUESITI A RISPOSTA APERTA, che prevede: 12 quesiti a risposta singola su 4 materie Il Consiglio di classe propone che la valutazione avvenga con queste modalità: La commissione esprime il voto in quindicesimi per ciascuna materia. Quindi esegue la media aritmetica fra le quattro votazioni e assume l'intero più grande se la media supera la metà dell'intervallo; l'intero più piccolo nel caso opposto. Il voto in quindicesimi per ciascuna materia viene attribuito coi seguenti criteri: PUNTI CONOSCENZE 6

- Scorrette e limitate 1-2

- Corrette nonostante qualche errore 3-4

- Corrette ed approfondite 5-6

COMPETENZE 6

- Elenca semplicemente le nozioni assimilate; compie salti logici

1-2

- Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente completo

3-4

- Coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello studio in sintesi complete, efficaci ed organiche

5-6

CAPACITA' 3

- Imposta le questioni, ma non riesce a risolverle 1

- Tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante alcune imprecisioni

2

- Si esprime in modo chiaro e corretto 3

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

(approvata dal Collegio Docenti )

(nome) Punteggio

Presentazione e trattazione tesina

Capacità espositiva

Conoscenze disciplinari Argomenti:

Capacità di rielaborazione

Discussione prove

TOTALE PARAMETRI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Grav. Insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo

Presentazione e trattazione tesina

1-2-3 4 5 5 6 6

Capacità espositiva 1-2 4 5 6 6 7

Conoscenze disciplinari 1-2 3-4 4 5 6 7

Capacità di rielaborazione 1-2-3 4-5 5 5 6 7

Discussione prove 0 0 1 2 3 3

TOTALE 10 15-17 20 23 27 30

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SEZIONE NONA PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE (OBIETTIVI, CONTENUTI E STRUMENTI UTILIZZATI)

EDUCAZIONE FISICA CLASSE 5^ BT SANTAMBROGIO LORENZO Programma effettivamente svolto a. s. 2012/2013

Ogni lezione è stata preceduta da una fase di riscaldamento generale e da esercizi specifici di potenziamento e di stretching. Per una precisa scelta didattica, il programma è stato svolto diversificando i carichi di lavoro in rapporto alle differenti capacità. L’obiettivo principale del programma è stato quello di favorire la conoscenza di base delle più comuni discipline sportive, nonché un’adeguata attività di potenziamento organico e muscolare. L’anno scolastico è stato suddiviso in periodi di lavoro che hanno previsto, a rotazione, le seguenti attività :

Sviluppo della resistenza aerobica corsa continua a ritmo costante (endurance) fino a 6 minuti fartlek corsa continua con variazioni di velocità test di verifica corsa mt. 1000

Sviluppo della resistenza alla velocità-lattacida:

prove ripetute di spinta mt 10 - 25 recupero breve prove multiple di va e torna test navetta mt 20 x 6 test navetta mt 10 x 4

Sviluppo della velocità-rapidità:

serie di sprint prova di mt. 50

Sviluppo delle capacità coordinative e della forza

Andature pre atletiche Prova strutturata tiri a canestro in 1’ con traslocazione tra i canestri Lancio del peso

Principali sport praticati in modo globale

pallavolo calcetto pallatamburello pallacanestro hokey hitball prove di atletica leggera ( salto in lungo, salto in alto )

I principali sport di squadra sono stati integrati da nozioni teoriche riguardanti il regolamento ed alcuni semplici schemi di gioco. Nozioni di primo soccorso. La valutazione di fine anno è stata data dalla somma dei risultati delle verifiche svolte durante tutto l’anno considerando il livello di partenza, i progressi ottenuti, l’impegno, la partecipazione e la capacità di rapportarsi nel lavoro con gli altri e con gli attrezzi. I rappresentanti degli studenti __________________________________________ __________________________________________ Data ________________________ Il DOCENTE ________________________________

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I I S “Ettore Majorana” Via A. De Gasperi, 6 - 20811 Cesano Maderno (MB)

PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5BT DISCIPLINA SISTEMI ELETTRONICI

DOCENTI BONATTI Mirco – MANZAN Carlo A.S. 2012/2013

OBIETTIVI 1) Conoscenza dei principali metodi matematici e grafici da applicare allo studio dei sistemi lineari. 2) Capacità di analizzare semplici sistemi di controllo retroazionati e di intervenire per migliorarli. 3) Capacità di scrivere programmi con un linguaggio a basso livello 4) Capacità di interfacciare un microprocessore con dispositivi esterni. 5) Conoscenza della struttura di un sistema di acquisizione e di controllo basato su microprocessore.

CONTENUTI 1) Elementi di matematica per l’analisi dei sistemi lineari

La trasformata di Laplace: principali teoremi, trasformate più comuni, metodo di antitrasformazione, analisi di circuiti nel dominio di S

2) Funzioni di trasferimento e metodi grafici

Funzioni di trasferimento: definizione e forme fattorizzate Poli e zeri di una funzione di trasferimento e loro rappresentazioni sul piano S Diagrammi di Bode dei moduli e delle fasi

dimostrazione dei casi elementari tracciamento di grafici con più poli e zeri il caso di poli complessi coniugati

Funzione di trasferimento e stabilità: analisi dei poli 3) I sistemi retroazionati

Il problema del controllo: sistemi a catena aperta e chiusa Comportamento a regime dei sistemi retroazionati Errore a regime per i sistemi di tipo zero, uno e due con ingressi a gradino, rampa e parabola Stabilità dei sistemi retroazionati:

criterio di Routh criterio di Bode

margine di fase e margine di guadagno La stabilizzazione dei sistemi retroazionati

rete anticipatrice rete ritardatrice

4) Sistemi di acquisizione e controllo digitale

Caratteristiche fondamentali di un ADC e di un DAC (risoluzione, quanto, tensione massima) Convertitori D/A:

A) a resistenze pesate B) R-2R invertito

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Campionamento e teorema di Shannon Circuito Sample-Hold Convertitori A/D:

A) flash B) approssimazioni successive

Il multiplexer analogico Esempi di controllo di grandezze analogiche mediante uso di macchine programmabili

5) Interfacciamento del microprocessore 8086

Architettura generale della porta parallela Segnali di programmazione porta parallela Architettura di un buffer per la gestione e la protezione della porta parallela

6) Esercitazioni di laboratorio (Tutti i programmi sono stati provati utilizzando il sistema di sviluppo composto da PC e turboassemblatore TASM per 8086)

Uso del sistema di sviluppo: operazioni aritmetiche e logiche su dati numerici Interruzioni SW Procedure Near Procedure Far Routines di ritardo Esercizi di simulazione di controlli mediante l’uso di interruzioni SW:

simulazione di un semaforo senza controllo simulazione di un semaforo con controllo

Collaudo dei buffer per porta parallela Uso della Porta Parallela:

programmazione dei registri della porta programma di test per il funzionamento delle uscite

Progetto di un sistema di controllo di un incrocio semaforico intelligente e realizzazione del relativo software di gestione

Gestione degli ingressi mediante “nibble mode”

STRUMENTI UTILIZZATI Libro di testo in adozione: Autori: De Santis, Cacciaglia, Saggese; Titolo: Sistemi 3; Editore: Calderini; Libro di testo del 2 anno: De Santis, Cacciaglia, Saggese; Titolo: Sistemi 2; Editore: Calderini. Per la parte di sistemi digitali: laboratorio di sistemi, Personal Computer, videoproiettore, consultazione

del sito internet “Giobe 2000”, componenti elettronici per l’interfacciamento del processore tramite porta parallela.

Cesano Maderno, 10 I 05 I 2013 Firme Docenti

Firme studenti

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I I S “Ettore Majorana” Via A. De Gasperi, 6 - 20811 Cesano Maderno (MB)

PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5BT DISCIPLINA ELETTRONICA

DOCENTE CONSONNI F. - MANZAN C: A.S. 2012/13

OBBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Conoscenza delle funzioni di elaborazione dei segnali analogici che utilizzano componenti lineari e non , in particolare amplificatori operazionali. Capacità di analisi dei circuiti che utilizzano tali componenti. Progettazione di circuiti. Saper organizzare con una certa autonomia lavori individuali e di gruppo con la scelta della miglior soluzione circuitale.

1 ) AMPLIFICATORI OPERAZIONALI -introduzione agli amplificatori operazionali - caratteristica in forma grafica - equazioni nelle tre zone di funzionamento - caratteristiche di un A.O. ideale - concetto di corto circuito virtuale - amplificatore invertente - calcolo del guadagno - amplificatore non invertente - amplificatore differenziale - derivatore - integratore - comparatore con isteresi. - Amplificatore esponenziale e logaritmico - 2) MULTIVIBRATORI - Trigger di Schmitt invertente. - Multivibratore astabile. - Multivibratore monostabile. - Circuito di comando (o filtro) di ingresso del monostabile. 3) GENERATORI DI FORME D’ONDA - Generatore di onda quadra semplice ; con duty-cycle diverso dal 50% ; con duty-cycle variabile. - Generatore di impulsi. - Generatore di onde triangolari. . 4) GENERATORI DI ONDE SINUSOIDALI - La condizione di Barckhausen e la condizione di innesco per gli oscillatori. - L’oscillatore a ponte di Wien a operazionale. - L’oscillatore in quadratura. 6) FILTRI ATTIVI - Approssimazioni di Butterworth, Bessel e Chebichev. -Cenni sui filtri di Butterworth del 1° e 2° ordine con ampl. operazionale.

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.21

7) AMPLIFICATORI DI POTENZA -Amplificatori di potenza in classe A e B -Bilanci energetici negli amplificatori in classe A e B, calcolo del rendimento e figura di merito -amplificatore push-pull 8) Tecnica PWM

LABORATORIO Per gli argomenti 1) 2) 3) 7) 8) si è svolta almeno una esercitazione pratica di laboratorio volta alla verifica sperimentale del funzionamento Testo: Cuniberti - De Lucchi; Elettronica analogica Vol. 3; Petrini Editore

Cesano Maderno, 10 I 05 I 2013 Firma Docenti

Firme studenti

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.22

I I S “Ettore Majorana” Via A. De Gasperi, 6 - 20811 Cesano Maderno (MB)

CLASSE 5BT DISCIPLINA TELECOMUNICAZIONI

DOCENTE BERTAZIOLI ONELIO G. A.S. 2012-2013

PROGRAMMA SVOLTO1

Analisi dei segnali Caratteristiche dei segnali nel dominio del tempo Analisi nel dominio della frequenza di segnali periodici e quasi periodici Determinazione dello spettro di ampiezza di segnali con sviluppo in serie di Fourier tabellato (onda quadra, treno di impulsi, triangolare, dente di sega) Cenni sull’analisi nel dominio della frequenza di segnali non periodici Densità spettrale di potenza Cenni su Digital Signal Processing (DSP), conversione A/D e D/A, caratteristiche e parametri fondamentali della FFT (Fast Fourier Transform)

Distorsioni e rumore Condizioni di non distorsione Distorsione armonica e da intermodulazione Distorsione di ampiezza; cenni su distorsione di fase Rumore termico, rumore bianco Calcolo del livello di potenza del rumore bianco Fattore di rumore, temperatura di rumore, calcolo S/N in presenza di rumore bianco

Modulazioni analogiche Modulazioni di ampiezza AM, DSB-SC e SSB Conversione eterodina; up/down converter (mixer) e LNB (Low Noise Block Converter) Modulazione di frequenza FM. Principio di funzionamento dei modulatori AM Principio di funzionamento di VCO e PLL; campi di impiego.

Sistemi di telecomunicazioni digitali Vantaggi e schema a blocchi di un sistema di telecomunicazione digitale. Cenni sulla teoria dell’informazione e sulla codifica di sorgente Calcolo della capacità di canale in presenza di rumore bianco. Codifica di canale multilivello. Codifica di canale per la protezione contro gli errori. Sistemi di tipo ARQ: concetto di codifica a blocco, parità, CRC (descrizione generale). Cenni sui sistemi FEC (Forward Error Correction). Caratteristiche delle modalità Full duplex e Half duplex, TDD e FDD. Caratteristiche essenziali della trasmissione parallela, seriale asincrona, seriale sincrona

Sistemi di trasmissione su canale passa basso

Schema a blocchi di riferimento Caratteristiche generali e classificazione dei codici di linea. Descrizione dei principali tipi di codici di linea, di interfaccia e dei loro campi di impiego. Codificatore Manchester con porta EXOR. Problematiche e valutazione della qualità:

1 Gli argomenti relativi Router, IPv6, WAN, Trasmissione dati saranno svolti nei mesi di maggio e giugno.

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.23

rigenerazione, jiter, interferenza intersimbolica, diagramma a occhio Sistemi di trasmissione su canale passa banda

Schema a blocchi di riferimento Caratteristiche generali e classificazione delle modulazioni digitali Parametri caratteristici: Eb/No; Rs/B, Bit Error Rate Tipi di modulazioni digitali e loro campi di impiego: ASK/OOK; M-PSK, M-QAM/M-APK, FSK/MSK Schemi a blocchi di modulatori e demodulatori: modulatori ASK/OOK, FSK/MSK, BPSK, modulatore I-Q per M-PSK e M-QAM Schema a blocchi di un sistema di trasmissione radio Analisi di un collegamento in ponte radio: bilancio di potenza, calcolo Eb/No, determinazione della probabilità d'errore tramite grafico.

Reti di Telecomunicazione

Struttura di una generica rete di telecomunicazione Principio della commutazione di circuito e della commutazione di pacchetto Architettura e servizi della rete telefonica PSTN/ISDN Evoluzione delle reti di telecomunicazione

Protocolli e architetture di rete Modello di riferimento OSI (Open System Interconnection) Architettura della suite TCP/IP. Classificazione dei protocolli dello strato di applicazione, funzione dei protocolli: HTTP/HTTPS, FTP, TFTP, TELNET, SSH, DNS, DHCP, SNMP Protocolli dello strato di trasporto: funzione, campi di impiego dei protocolli TCP e UDP, principali campi dell’header, funzione dei port number.

Local Area Network (LAN) Classificazione delle reti: definizione di LAN , MAN, WAN, Internet, Intranet, Extranet. Generalità sulla struttura delle LAN e loro caratteristiche fondamentali. Le LAN Ethernet: caratteristiche generali e classificazione. Caratteristiche delle LAN FastEthernet o 100BASE-TX. Apparati di rete: principio di funzionamento di hub, switch non amministrabili e amministrabili. Cenni sulle Gigabit Ethernet. VLAN (Virtual LAN): definizione, impieghi, principi generali sulla configurazione delle VLAN. Architettura dei protocolli delle LAN Ethernet: strato MAC; struttura di un frame Ethernet; indirizzi MAC. Caratteristiche generali della standardizzazione delle LAN. Cenni sul cablaggio strutturato

Wireless LAN Caratteristiche generali delle Wireless LAN e principali standard; Caratteristiche delle WLAN a standard 802.11 b/g/n o Wi-Fi: topologie, canali radio, apparati; configurazione degli access point; funzione dei bridge WiFi. Problematiche relative alla sicurezza delle WLAN 802.11b/g/n.

I protocolli dello strato Internet Funzione dei protocolli dello strato Internet. Caratteristiche generali del protocollo IP; formato dei pacchetti IP; concetto di rete IP. Caratteristiche generali e struttura degli indirizzi IPv4. Metodi per la determinazione del prefisso di rete e degli indirizzi IP di rete/sottorete: suddivisione degli indirizzi IPv4 in classi (metodo classfull); definizione, struttura e funzione delle subnet mask nel subnetting; uso delle subnet mask nel metodo classless (CIDR).

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.24

Indirizzi IP pubblici e privati, statici e dinamici; la funzione NAT (Network Address Translation). Criteri per la definizione di un piano di indirizzamento IPv4. Funzione dei protocolli ICMP e ARP. Comandi di diagnostica IPCONFIG, PING, TRACERT, NSLOOKUP I router: caratteristiche generali, tabella di routing (cenni) Cenni sul protocollo IPv6

Collegamenti WAN Classificazione e caratteristiche generali dei protocolli di linea (HDLC, PPP). Panoramica generali sui principali sistemi di accesso: PSTN/ISDN, CDN, ASDL – xDSL, VPN Concetti generali sulla sicurezza delle reti: sicurezza perimetrale.

Trasmissione dati:

Modello di riferimento con DTE e DCE; Classificazione dei DCE Classificazione delle interfacce DTE/DCE.

Sistemi PCM/TDM Digitalizzazione di segnali analogici. Codifica PCM: schema a blocchi codec PCM, funzioni svolte. Quantizzazione uniforme e non uniforme, compressione. Multiplazione TDM: caratteristiche generali, gerarchia di multiplazione PDH. Descrizione del primo livello della gerarchia PDH (E1): schema a blocchi, timeslot, trama. Cenni sulla gerarchia SDH.

ESEMPI PROPOSTI PER ATTIVITA' PRATICHE Impiego del software di simulazione MICROCAP per l'analisi nel dominio del tempo e della frequenza

(FFT) dei segnali. Simulazione dei filtri e analisi delle distorsioni con Microcap Analisi della modulazione di ampiezza con MICROCAP. Analisi delle distorsioni armonica, di intermodulazione, di ampiezza con MICROCAP Configurazione di switch e access point; impiego di una subnet calculator per la definizione di un piano di indirizzamento; Configurazione di un server DHCP Configurazione di base di un router con Cisco Configuration Professional

Utilizzo di Cisco Packet Tracer per la simulazione della realizzazione di un LAN Ethernet con accesso a Internet e la configurazione di router, access point, PC, server DCHP, DNS, WEB. Primo semestre del percorso di certificazione opzionale CISCO NETWORKING ACADEMY DISCOVERY 1 per gli studenti che vi aderiscono.

Strumenti per le lezioni Libro di testo: Onelio Bertazioli, Telecomunicazioni voll. A e B, Zanichelli Materiale didattico in formato elettronico relativo al programma Cisco CCNA discovery-1

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.25

I I S “Ettore Majorana” Via A. De Gasperi, 6 - 20811 Cesano Maderno (MB)

PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5BT DISCIPLINA TDP

DOCENTE RONCHI Giorgio M. – MANZAN Carlo A.S. 2012/2013

Tecnologia Richiami sull’Amplificatore operazionale: caratteristiche degli operazionali, configurazioni

fondamentali. Circuiti per la conversione dei segnali I/V, V/I. Circuiti di condizionamento: generalità e loro utilizzo.

Trasduttori: tipologia. Generalità sui trasduttori. Parametri fondamentali:sensibilità, linearità, potere risolutivo, offset.

Trasduttori di temperatura: termistori, termoresistenze, termocoppie. Trasduttori di posizione potenziometrici ed encoder ottici. Memorie: Generalità eTipologia. Condizionamento del segnale: Generalità. Convertitori ADC e DAC; Cicuiti per la conversione dei segnali (ADC e DAC ), Circuito S/H.

.

Argomenti aggiuntivi svolti nel Laboratorio di TDP Resistori di pull-Up e pull-Down, resistori integrati a pacchetto in formato SIP e DIP. Integrati Digitali TTL: parametri elettrici ViL, ViH, VoL, VoH, IoL (sink), IoH (source), filtraggio

della tensione di alimentazione, polarizzazione d’uscita Totem-pole, Open –collector e Tri-state.

Integrati Analogici A.O.: livelli elettrici dei parametri In/Out, tensioni d’offset, lettura ed interpretazione parametri dai data-sheet con Vcc sia duale che singola.

Integrati Lineari Stabilizzatori di Tensione 78XX, VINMAX, VDROPOUT, IQ, ∆VOUT. Alimentatori stabilizzati: generazione di tensioni sia singole sia duali (tracking) con limitazione

della corrente in uscita. Multimetri: ingressi, impedenza, portate, risoluzione, misurazioni di resistenze, VDC, VAC. Generatori di segnali per bassa frequenza: generazione di segnali AC sovrapposti alla

componente DC (offset), simmetrici e non (duty cycle). Oscilloscopio a doppia traccia: comandi principali della sezione orizzontale e delle due sezioni

verticali, sincronismo (trigger), calibrazione, misure di ampiezza e periodo. DAC a rete resistiva R-2R, IREF, IFS, interfacciamento della logica digitale d’ingresso,

impostazione controlli d’uscita per un segnale analogico unipolare positivo, convertitore I/V ad A.O.

ADC a conteggio e ad approssimazioni successive, VREF/2, impostazione controlli d’ingresso per un segnale unipolare positivo, controlli digitali in modalità free-running, impostazione segnale di CK.

Trasduttore di temperatura LM35, condizionamento con VREF ed adattamento con buffer ad A.O.

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.26

Progettazione svolta nel Laboratorio di TDP Chiamata da 7 stanze con visualizzazione e segnalazione acustica (Encoder, Latch, Decoder

x DPL, Monostabile). Accensione sequenziale di 8 Lampade di segnalazione (Astabile, Counter, Decoder, Buffer,

Darlington NPN e PNP). Gestione Hardware di un incrocio semaforico a due strade (Memoria, Decoder, Mux,). Generatore di segnali analogici con DAC a 8Bit (DAC, A.O. I/V) Acquisizione di generici segnali analogici con ADC a 8Bit. Testo adottato Elisabetta Cuniberti – Luciano De Lucchi – Domenico Galluzzo TDP - Tecnologia Disegno Progettazione - seconda edizione - Vol. 3 PETRINI - Scienze e Tecnologie

Cesano Maderno, 06 I 05 I 2013 Firme Docenti

Firme studenti

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.27

I I S “Ettore Majorana” Via A. De Gasperi, 6 - 20811 Cesano Maderno (MB)

CLASSE 5BT DISCIPLINA MATEMATICA

DOCENTE AGROSI’ MARIA LUCIA A.S. 2012-2013

OBIETTIVI - Conoscere e applicare in modo consapevole le tecniche del calcolo algebrico e

differenziale; - saper utilizzare le strutture logico-matematiche non solo nell’ambito della matematica

ma anche in altri contesti - sviluppare le capacità logiche - operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di

trasformazione di formule - saper organizzare in modo razionale il proprio lavoro ed essere in grado di valutarne i

risultati. CONTENUTI Funzioni reali a variabili reali

Definizione, terminologia, classificazione. Dominio e codominio di una funzione. Funzioni pari e dispari, funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo, funzioni monotone, funzioni inverse, zeri di una funzione. Funzioni inverse delle funzioni goniometriche.

Limiti Ripasso: calcolo dei limiti, limiti delle funzioni razionali, forme indeterminate, limiti notevoli, concetto di funzione continua in un punto Discontinuità di 1^, 2^ e 3^ specie. Asintoti verticali, orizzontali e obliqui.

Derivata di una funzione Definizioni e nozioni fondamentali sulle derivate: il rapporto incrementale e il significato

geometrico di derivata. Derivate fondamentali (solo enunciati). Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata della somma, della differenza, del prodotto e del quoziente di funzioni derivabili (senza dimostrazione). Continuità delle funzioni derivabili (senza dimostrazione). Punti stazionari di una funzione; punti di non derivabilità (esempi grafici). Derivata delle funzioni goniometriche inverse. Derivata di una funzione composta. Derivata della funzione xgxfy Derivate di ordine superiore al primo. Differenziale di una funzione (solo definizione) Applicazioni: equazione della tangente ad una curva in un suo punto.

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.28

Teoremi sulle funzioni deivabili

Teorema di Rolle (senza dimostrazione). Teorema di Lagrange (senza dimostrazione). Teorema di De L’Hôpital. (senza dimostrazione) e sue applicazioni. Funzioni crescenti e decrescenti.

Massimi, minimi e flessi Definizione di punti di massimo e minimo relativi e di punti di flesso. Teoremi sui massimi e minimi relativi (senza dimostrazioni). Ricerca dei massimi e minimi relativi; studio del segno della derivata prima. Concavità di una curva e ricerca dei flessi; studio del segno della derivata seconda.

Studio di funzione e rappresentazione grafica

Schema generale per lo studio di una funzione. Studio di funzioni: funzioni razionali intere e fratte, semplici funzioni irrazionali esponenziali e logaritmiche.

Integrali indefiniti Definizione di integrale indefinito di una funzione continua.

Proprietà dell’integrale indefinito (senza dimostrazioni). Integrazioni immediate. Integrazione per sostituzione. Integrazione per parti. (da svolgere entro la fine delle lezioni) Integrali definiti Introduzione intuitiva al concetto di integrale definito. Integrale definito di una funzione continua. Proprietà degli integrali definiti (senza dimostrazioni). Teorema della media (senza dimostrazione). Formula fondamentale del calcolo integrale. Cenni sul calcolo delle aree: aree di figure piane, area della superficie limitata da due curve.

STRUMENTI Libro di testo: Moduli di lineamenti di Matematica, Modulo D Autori: Dodero, Baroncini, Manfredi Ghisetti e Corvi editori

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.29

ANNO SC.2012/13 CLASSE V BT PROGRAMMA FINALE DI ITALIANO

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ Ettore Majorana”

Via De Gasperi, 6 –20031 Cesano Maderno 1° Percorso :Secondo Ottocento : Crisi di certezze e nuovi fermenti nel panorama culturale tra la fine dell’800 e il primo ‘900 Decadentismo europeo:caratteristiche del movimento Auguste Compte- La filosofia positiva Charles Darwin- L’evoluzione e la lotta per l’esistenza Herbert Spencer- La società industriale Friederich Nietzsche- Dio è morto Herbert Spencer : La scienza e il sentimento religioso Simbolismo: caratteristiche del movimento Charles Boudelaire TESTI: I fiori del male: L’albatro, Elevazione, Corrispondenze Spleen. A una passante Naturalismo:caratteristiche del movimento Emile Zola: Il romanzo sperimentale

Gustave Flaubert

Madame Bovary:Trama e TESTI: Le insofferenze di Madame Bovary, Emma e Leon, I comizi agricoli G: Flaubert e il nuovo mondo borghese Raccontato da Dacia Maraini L’estetismo - Caratteristiche generali TESTI:Un nuovo estetismo,La bellezza Scapigliatura- Caratteristiche generali- TESTI: Preludio

3 PERCORSO Verismo: caratteristiche del movimento: Dal naturalismo al verismo- Caratteristiche a confronto Capuana: Lo scrittore e lo scienziato –Uno scrittore pur che sia GiovanniVerga: vita e poetica

TESTI: Novelle : La roba,Rosso Malpelo,Libertà, Fantasticheria Romanzi: I malavoglia.: La presentazione della famiglia Malavoglia, Mena e Alfio, IL funerale di Bastianazzo,Ora è tempo di andarsene Prefazione ai Malavoglia 4° PERCORSO:Decadentismo italiano Giovanni Pascoli: vita e poetica TESTI: Myricae:Arano,Lavandaie,Novembre,Temporale,X Agosto Dai canti di CastelVecchio:Nebbia,La mia sera PoemettiItaly Dalle prose: Il fanciullino D’Annunzio:vita e poetica TESTI: Le Laudi: Alcione: La pioggia nel pineto, La sera fiesolana Il piacere: presentazione del personaggio principale,Don Giovanni e Cherubino, Le vergini delle Rocce:La volubile sinfonia dell’acqua Notturno:Scrivo nell’oscurità

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.30

Poetica: La vita come un’opera d’arte- Il Piacere Il verbo di Zarathustra- Trionfo della morte Pochi uomini superiori- Le vergini delle Rocce Aspetti reazionari tra liberi e schiavi Le Laudi Sera fiesolana-Lqa pioggia nel pineto Il notturno

5° PERCORSO: Luigi Pirandello: vita e poetica TESTI: Le novelle :Il corvo di Bizzarro,La giara,L’altro figlio,La patente, La carriola, Male di luna Film Kaos dei Fratelli Taviani I romanzi: Il fu Mattia Pascal:Trama e analisi temi TESTI:Uno strano caso diverso, Lo strappo nel cielo di carta , Io e l’ombra mia

Il teatro. Enrico IV TESTI :Questo mio gusto qua di fare il pazzo,Fisso in questa eternità di maschera

Poetica: “Un’enorme pupazzata”Lettere ai famigliari Maledetto Copernico-Il Fu Mattia Pascal Il sentimento del contrario-L’Umorismo La vita e la forma- L’Umorismo 5° PERCORSO : Le avanguardie, Futurismo e i Vociani

Filippo Tommaso Marinetti: Manifesto del Futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista,All’automobile da corsa I Crepuscolari- Corazzini Desolazione del povero poeta sentimentale

6° PERCORSO : La poesia del novecento

Giuseppe Ungaretti La poesia pura e la parola verso La guerra e la poesia Da Il porto sepolto: Veglia, Destino Fratelli Sono una creatura San martino del Carso Commiato Da Allegria I fiumi Sono una creatura Sentimento del tempo Girovago

Umberto Saba Celebrazione del quotidiano IL vissuto e il poetico La capra , Città vecchia, Amai ,Cenere

Eugenio Montale Non chiederci la parola La poesia come oggetto I limoni,Non chiedeteci la parola, La casa dei doganieri , Per finire ,Il sogno del prigioniero Salvatore Quasimodo: da Acque e terre: Ed è subito sera da La vita non è un sogno: Lamento per il sud da Giorno dopo giorno 7° PERCORSO: Romanzo del ‘900 :autori vari Il romanzo psicologico: caratteristiche generali Italo Svevo:Una vita- Le ali del gabbiano; La coscienza di Zeno-Il Dott.S. Il vizio del fumo-Lo schiaffo del padre Senilità: il male avveniva non avveniva commesso Video:Italo Svevo raccontato da A:A:Rosa Lettura integrale de’ Il gattopardo -Tommaso dde Lampedusa LIBRO DI TESTO: Lettura letterature Armellini Colombo Zanichelli

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ANNO SC. 2012/13 CLASSE V BT PROGRAMMA FINALE DI STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ Ettore Majorana”

Via De Gasperi, 6 –20031 Cesano Maderno

Docente: ORLANDO Valeria VERSO IL NOVECENTO La nuova rivoluzione industriale La questione femminile L’Italia liberale –la destra storica –il governo della sinistra- protezionismo ed emigrazione di massa- la politica coloniale- la politica giolittiana L’età dell’imperialismo- le relazioni internazionali: la dominazione europea sul mondo e gli inizi del suo declino-Lo sviluppo industriale del Giappone. L’ascesa degli Stati Uniti

IL MONDO IN GUERRA L’Europa e il mondo avverso la grande guerra L’Italia giolittiana tra interventismo e neutralismo La prima guerra mondiale La partecipazione degli Stati Uniti Ultima offensiva dei tedeschi

FRA LE DUE GUERRE L’Italia nel primo dopo-guerra Il comunismo in Russia :la rivoluzione d’ottobre-la dittatura del partito- lo stalinismo Il fascismo in Italia: Benito Mussolini e la questione del fascismo-La marcia su Roma, il delitto Matteotti-l’uomo nuovo fascista e le leggi razziali-la politica economica del regime. Il nazionalsocialismo in Germania-A.Hitler e la NSDAP-l’ascesa del partito nazista e l’assunzione dei pieni poteri-il fronte del lavoro, economia e politica del terzo Reich Democrazia e liberalismo in Europa e negli Stati Uniti – nascita dei partiti comunisti in Europa-scontro tra socialdemocrazia e comunismo-declino politico ed economico dell’Europa –l’industria americana negli anni Venti-New Deal-la nuova organizzazione del lavoro

LA SECONDA GUERRA Lo scoppio della guerra-i trattati di Rapallo e di Locarno- la politica estera tedesca-la guerra di Spagna La dinamica della guerra la guerra parallela dell’Italia –la campagna di Russia L’Europa occupata La resistenza Italiana Gli esiti del conflitto

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.32

I I S “Ettore Majorana” Via A. De Gasperi, 6 - 20811 Cesano Maderno (MB)

PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5^ BT DISCIPLINA INGLESE

DOCENTE CARLA PONTI A.S. 2012/2013

LIBRI DI TESTO: “GATEWAY TO ELECTRICITY ELECTRONICS & TELECOMMUNICA-TIONS” K. O’MALLEY – ED. LANG “NEW HEADWAY INTERMEDIATE” LIZ AND JOHN SOARS - ED. OXFORD “GRAMMAR IN PROGRESS” L.BONCI, S.M.HOWELL - ED.ZANICHELLI CONTENUTI Per quanto concerne il testo “Gateway to electricity, electronics and telecommunications” sono stati svolti i seguenti argomenti: ELECTROMAGNETISM Basic ideas Electricity and magnetism (pg. 48) Word power (pg. 49) Practical reading Applications of electromagnetism (pg.52) Language focus: describing a system (pg.52) Ac or Dc- The battle of the currents (pg.53) PRODUCTION OF ELECTRICITY Basic ideas The transformer (pg.62) MEASUREMENT AND SAFETY Basic ideas Types of meter (pg.74) Practical reading Things not to do when testing electricity (pg.81) TRANSISTORS Basic ideas Transistors and diodes (pg.98) Word power (pg.99) MICROPROCESSORS Basic ideas What is a microprocessor? (pg.124) Word power (pg.125) COMPUTERS Basic ideas Types of computer (pg.136)

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.33

Word power (pg.137) Practical reading Computer hardware (pg.140) Computer languages and programs (pg.141) Computer software (pg.142) The range of computer programs (pg.143) From the press Alan Turning: the father of the computer (pg. 146) Does playing computer games make you more intelligent? (pg.147) The potential of the quantum computer (pg.148) Why the PC will not die (pg.149) INTRODUCTION Basic ideas What are telecommunications? (pg.164) Word power (pg.165) Electromagnetic waves (pg.166) Inventions in telecommunications (pg.167) Practical reading Radio waves (pg.168) Radar (pg.169) Language focus Cause and effect (pg.171) Marconi and the invention of the radio (pg.171) From the press How telecoms can change the world (pg.172) TRANSMISSION OF SIGNALS Basic ideas Means of transmission (pg.174) Word power (pg.175) Cables (pg.176) Aerials (pg.177) Practical reading The advantage of fibre optic (pg.179) Laser (pg.182) How lasers are used (pg.183) RADIO AND TELEVISION Basic ideas What happens to radio signals? (pg.188) Word power (pg.189) Inside the radio (pg. 190) Short history of television from spinning discs to satellites (pg.191) How color TV works (pg. 192) Language focus Infinitive and –ing form (pg. 193) Practical reading Modulation (pg.195) TELEPHONES Basic ideas The telephone system (pg.198) The first telephone networks (pg.200) Practical reading Electromagnetic fields and health (pg.204) Analog to digital conversion (pg.207)

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.34

COMPUTER NETWORKS Basic ideas WANS and LANS (pg.210) Word power (pg.211) A short history of internet (pg.212) Practical reading The man who invented the web (pg.217) From the press Teenager created devastating computer virus (pg.220) Per quanto concerne il testo “New Headway Intertermediate”, dopo un ripasso inerente: simple present, present continuous, simple past, present perfect, past continuous, past perfect, used to, present perfect continuos, auxiliary verbs, might, if clauses (I, II e III type), the passive, so, such a, so much, so many, è stato analizzato quanto segue: Grammar Reported speech Reported thoughts Reported questions Vocabulary Reporting verbs: invite, persuade, explain Ways of speaking: suggest, advise, shout, whisper, admit, deny Everyday English Clichès Reading Look mum! I bought a car on eBay for £9,000 Man throws away £ 20,000 People who changed the world: movers and shakers Listening She didn’t say that! What the papers say Speaking What do you think? Writing A thank-you email Formal and informal letters

Cesano Maderno, 0 3 I 0 5 I 2 0 1 3 Firma Docente

Firme studenti

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.35

I I S “Ettore Majorana” Via A. De Gasperi, 6 - 20811 Cesano Maderno (MB)

PROGRAMMA SVOLTO

CLASSE 5BT DISCIPLINA ECONOMIA INDUSTRIALE

DOCENTE QUATTROCCHI A.S. 2012-2013

L’attività produttiva L’impresa e l’imprenditore Cosa e come produrre I fattori produttivi e la produttività L’ammortamento I rendimenti di scala Il finanziamento degli investimenti

Le forme di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, oligopolio La concorrenza imperfetta La massimizzazione del profitto La struttura del mercato: concentrazione, barriere all’entrata, differenziazione dei prodotti

L’attività produttiva L’azienda, le sue caratteristiche, i suoi elementi costitutivi L’economia aziendale e le classificazioni L’azienda come sistema e i sottosistemi aziendali La gestione e il risultato economico

La struttura organizzativa aziendale Struttura formale e informale La microstruttura: compiti, mansioni; ordinamento a rete La macrostruttura: divisione verticale e orizzontale Il sistema informativo L’organizzazione del lavoro: coordinamento e stile di direzione Il concetto di qualità totale

Patrimonio e capitale Analisi degli investimenti e dei finanziamenti Il bilancio d’esercizio: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa

L’analisi dei costi L’economicità della gestione: efficienza ed efficacia

Il controllo di gestione I centri di responsabilità Pianificazione programmazione Il budget e l’analisi degli scostamenti

Libro di testo: Problem solving, Economia industriale ed elementi di diritto – Zagrebelsky, Biozzi, Paoletti, Trucco – Le Monnier scuola.

Cesano Maderno, _ _ I _ _ I _ _ _ Firma Docente

Firme studenti

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Materia: INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC) Docente: GIOVANNI RIBONI OBIETTIVI DISCIPLINARI Attraverso l’itinerario didattico dell’insegnamento della Religione Cattolica gli alunni hanno potuto acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del Cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita. Essi sono stati guidati ad accostare in maniera corretta e adeguata la Sacra Bibbia e i Documenti principali della Tradizione Cristiana; a conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso, specialmente di quello Cattolico. Sono stati avviati a maturare capacità di confronto tra il Cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre religioni e i vari sistemi di significato; a comprendere e a rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa. In tal modo gli alunni hanno potuto passare gradualmente dal piano delle conoscenze a quello della consapevolezza e dell’apprendimento dei principi e dei valori del Cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale. CONTENUTI LA MORALE BIBLICO-CRISTIANA Alcuni concetti chiave della morale: Libertà, Coscienza, Legge. Coscienza e Rivelazione. Legge naturale e Legge positiva. Il messaggio morale dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’etica cristiana alle prese con la critica moderna. L’ETICA DELLA VITA Il valore della vita umana. L’uomo tra desiderio di vita e cultura di morte. Il “non uccidere” della tradizione cristiana. L’amore e il rispetto della vita nella Bibbia. L’ETICA DELLE RELAZIONI La ricerca della propria identità. Il rapporto con l’altro: l’alterità come valore. Il rapporto con lo straniero. L’ETICA DELLA SOLIDARIETA’ Economia chiama etica. Il discorso sociale della Chiesa. I diritti dell’uomo nel Magistero Cattolico. METODOLOGIE E STRUMENTI DI LAVORO Si è cercato di attuare la programmazione in coerenza con le finalità, gli obiettivi e i contenuti dell’Insegnamento della Religione Cattolica, in rapporto alle esigenze e alle caratteristiche del processo formativo dell’adolescente e del giovane, tenendo conto anche degli approcci diversi e dei contributi offerti dalle altre discipline dell’indirizzo. Si sono predilette lezioni frontali e dialogate, durante le quali gli alunni sono stati chiamati ad intervenire soprattutto per rilevare collegamenti tra ciò che è stato affrontato in classe e il proprio vissuto quotidiano. Oltre al libro di testo sono state utilizzate schede e fotocopie integrative; si è fatto inoltre uso di sussidi audiovisivi, come strumenti d’avvio per lo sviluppo delle Unità Didattiche e/o come stimolo di apprendimento delle stesse. CRITERI DI VALUTAZIONE Attenzione, interesse, impegno e partecipazione attiva alla lezione. Capacità di ascolto. Rispetto delle opinioni altrui. Disponibilità al dialogo educativo e al confronto sugli argomenti trattati. LIBRO DI TESTO

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Consiglio di classe VBT

Docente Materia Firma

Orlando Valeria Italiano / Storia

Ponti Carla Inglese

Quattrocchi Enrico Diritto

Agrosì Maria Lucia Matematica

Consonni Fausto Elettronica

Bonatti Mirco Sistemi

Manzan Carlo Sistemi / TDP / Elettronica

Bertazioli Onelio Telecomunicazioni

Ronchi Giorgio TDP

Santambrogio Lorenzo Educazione fisica

Riboni Giovanni Religione

Greco Stefania Sostegno alla classe

SEGUONO ALLEGATE LE SIMULAZIONI DI PROVE D’ESAME EFFETTUATE PRIMA

DEL 15 MAGGIO

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IIS “ETTORE MAJORANA”

Cesano Maderno

SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2012/2013

TERZA PROVA

Classe 5^ BT

Commissione MITFXXXXX

LINGUA STRANIERA - SISTEMI ELETTRONICI - MATEMATICA - ECONOMIA AZIENDALE

DURATA DELLA PROVA: 2 ORE E 30 MINUTI È CONSENTITO L’USO DELLA CALCOLATRICE NON PROGRAMMABILE

Finalità della prova: questa prova tende ad accertare le conoscenze di alcuni argomenti fondamentali

delle singole discipline coinvolte, la capacità di applicare tali conoscenze, nonché la capacità di comprendere e scrivere un testo in lingua straniera.

Candidato………………………………………………..

Voto complessivo ………../15 Data: 17/04/2013 Il Presidente I Commissari _______________ 1_________________ 2_________________ 3_________________ 4_________________ 5_________________ 6_________________

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CANDIDATO______________________________________ Date: Class: Materia : INGLESE 1.Explain the following advantages of fibre optic: safety, EMI immunity, security, low attenuation and reduced maintenance . ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2.Introduce laser: how it is made, its properties and the different materials it works with. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.40

3.Which are the different steps that are used to create a computer program? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

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CANDIDATO______________________________________ Data: Classe: Materia : SISTEMI ELETTRONICI QUESITO 1: Dato un sistema generico che presenta una funzione di trasferimento seguente:

G(S) = 300 . (S+3)(S+1) si indichi se è stabile e per quale motivo. QUESITO 2: Descrivere quanti e quali sono i registri principali della porta parallela (nome ed indirizzo corrispondente), indicando quanti bit di ciascuno sono collegate ai pin del connettore.

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QUESITO 3: Scrivere la porzione di programma che esegua l’accensione di 8 led alternati a ciclo continuo con un periodo complessivo di due secondi (1 secondo accesi i led pari b0, b2, b4, b6, 1 secondo accesi i led dispari b1, b3, b5, b7) trascurando la stesura dei sottoprogrammi di ritardo e le direttive iniziali e finali.

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.43

CANDIDATO______________________________________ Data: Classe: Materia: MATEMATICA QUESITO 1: Determina gli eventuali asintoti della seguenti funzione:

12

56 2

x

xxy

QUESITO 2: Data la funzione 633 xxy , dire se essa soddisfa le ipotesi del teorema

di Lagrange nell’intervallo [ ̶ 1; 3]. In caso affermativo determinare il punto c che compare nella formula della tesi.

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QUESITO 3: Dopo aver determinato il dominio (o campo di esistenza) della seguente funzione, determina gli eventuali punti di massimo e minimo relativo:

3

12

xxy

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CANDIDATO______________________________________ Data: Classe: Materia : ECONOMIA AZIENDALE 1. Quali sono gli elementi essenziali dell’azienda e cosa si intende per combinazione ottimale

di questi?

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 2. Cos’è la microstruttura e a quali criteri occorre attenersi per la sua definizione?

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 3. Cos’è un organigramma? Descrivetene tipologie e funzioni.

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Istituto Istruzione Superiore “Ettore Majorana” Via A. De Gasperi, 6 20031 Cesano Maderno (MI)

Liceo Scientifico Tecnologico – Liceo Sportivo – Liceo Artistico – Elettronica e Telecomunicazione – Elettrotecnica e Automazione SIMULAZIONE ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE A.S. 2012/2013 PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Tipologia A – Analisi del testo A UNA PASSANTE di Charles Baudelaire Attorno m'urlava. la strada assordante. Alta, sottile, in lutto, nel dolor regale, una donna passò. Alzando con superba mano e agitando la balza e l'orlo della gonna. Agile e nobile, le sue gambe erano quelle di una scultura antica. Ed io, esaltato come un folle, bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta la dolcezza che incanta e il piacere che dà morte. Un lampo...poi il buio! Bellezza fuggitiva il cui sguardo m'ha chiamato da morte, non ti rivedrò più dunque che al di là della vita? Altrove, là, lontano, troppo tardi, forse mai! Tu ignori dove vado, io dove sei sparita; so che t’avrei amata, e so che tu lo sapevi! (da “I fiori del male” di C. Baudelaire, Sezione dei“Quadri parigini” ) m'urlava: un insieme di grida e voci confuse nel dolor regale: regina del dolore, cioè superba e regale nel suo aspetto superba mano: da regina, elegante e decisa vividi: che brillano 1. COMPRENSIONE COMPLESSIVA

1.1Riassumi brevemente il contenuto del componimento.

2. ANALISI DEL TESTO 2.1 Spiega il livello tematico della poesia, mettendo in evidenza il momento dell’incontro con la donna sconosciuta, quello della seduzione erotica e, infine, quello del rapido annullarsi dell’esperienza. 2.2 Nel corso dell’esposizione soffermati, in particolare, sull’apparizione improvvisa e fugace della donna, sullo schema della visione e sul “lutto” finale della donna e del poeta. 2.3 Individua e spiega le principali figure retoriche utilizzate dal poeta (similitudine, ossimoro/antitesi, climax ecc). 2.4 Spiega il rapporto tra i connettivi spaziali (altrove, là, lontano) e quelli temporali (tardi forse, mai). 2.5 Esamina le parole e le espressioni che si riferiscono alla sfera semantica della vita e della morte. 3. INTERPRETAZIONE E APPROFONDIMENTO 3.1 Inquadra la lirica nel contesto storico-letterario del Decadentismo europeo. 3.2 Confronta la suddetta poesia col sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare” di Dante Alighieri, sottolineando somiglianze e differenze (reazioni, espressioni). 3.3 Confronta infine questa lirica con l’ideale ottocentesco della “femme fatale” (arte e poesia). Tipologia B – Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE

Sviluppa l'argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' un titolo alla tua trattazione. Se scegli la forma del “saggio breve”, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, relazione scolastica, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.47

1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO

ARGOMENTO:La luna come tema di ispirazione e come motivo letterario

DOCUMENTI 1 Tramontata è la luna e le Pleiadi a mezzo della notte anche giovinezza già dilegua, e ora nel mio letto resto sola. Scuote l'anima mia Eros, come vento sul monte che irrompe entro le querce; e scioglie le membra e le agita, dolce amara indomabile belva. Ma a me non ape, non miele; e soffro e desidero. (Saffo, “Tramontata è la luna”, VII secolo a.C.(da “Lirici greci”, trad. di S. Quasimodo, Mondadori, 1960) 2 […] Quivi ebbe Astolfo doppia meraviglia: che quel paese appresso era sì grande, il quale a un picciol tondo rassimiglia a noi che lo miriam da queste bande; e ch'aguzzar conviengli ambe le ciglia, s'indi la terra e 'l mar ch'intorno spande, discerner vuol; che non avendo luce, l'imagin lor poco alta si conduce. […] Non stette il duca a ricercar il tutto; che là non era asceso a quello effetto. Da l'apostolo santo fu condutto in un vallon fra due montagne istretto, ove mirabilmente era ridutto ciò che si perde o per nostro diffetto, o per colpa di tempo o di Fortuna: ciò che si perde qui, là si raguna. […] Le lacrime e i sospiri degli amanti, l'inutil tempo che si perde a giuoco, e l'ozio lungo d'uomini ignoranti, vani disegni che non han mai loco, i vani desideri sono tanti, che la più parte ingombran di quel loco: ciò che in somma qua giù perdesti mai, là su salendo ritrovar potrai. L. Ariosto, L’Orlando furioso, Canto XXXIV, ottave 71-73-75 (1532) 3.O graziosa luna, io mi rammento che, or volge l’anno, sovra questo colle io venia pien d’angoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia, che travagliosa era mia vita: ed è, né cangia stile, o mia diletta luna. E pur mi giova la ricordanza, e il noverar l’etate del mio dolore. Oh come grato occorre nel tempo giovanil, quando ancor lungo la speme e breve ha la memoria il corso, il rimembrar delle passate cose, ancor che triste, e che l’affanno duri! G. Leopardi, Alla Luna (l8l9)

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4.Dov’era la luna? ché il cielo notava in un’alba di perla, ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla. Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù; veniva una voce dai campi: chiù... Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte: sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte; sentivo nel cuore un sussulto, com’eco d’un grido che fu. Sonava lontano il singulto: chiù... Su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento: squassavano le cavallette finissimi sistri d’argento (tintinni a invisibili porte che forse non s’aprono più?...); e c’era quel pianto di morte... chiù.. G. Pascoli, L’assiuolo, Myricae (1897) 5.Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori o polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. F.T. Marinetti, Manifesto del Futurismo (1909) 6.La scala era così erta, che Ciàula, con la testa protesa e schiacciata sotto il carico, pervenuto all’ultima svoltata, per quanto spingesse gli occhi a guardare in su, non poteva veder la buca che vaneggiava in alto. Curvo, quasi toccando con la fronte lo scalino che gli stava di sopra, e su la cui lubricità la lumierina vacillante rifletteva appena un fioco lume sanguigno, egli veniva su, su, su, dal ventre della montagna, senza piacere, anzi pauroso della prossima liberazione. E non vedeva ancora la buca, che lassù lassù si apriva come un occhio chiaro, d’una deliziosa chiarità d’argento. Se ne accorse solo quando fu agli ultimi scalini. Dapprima, quantunque gli paresse strano, pensò che fossero gli estremi barlumi del giorno. Ma la chiaria cresceva, cresceva sempre più, come se il sole, che egli aveva pur visto tramontare, fosse rispuntato. Possibile? Restò – appena sbucato all’aperto – sbalordito. Il carico gli cadde dalle spalle. Sollevò un poco le braccia; aprì le mani nere in quella chiarità d’argento. Grande, placida, come in un fresco luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna. Sì, egli sapeva, sapeva che cos’era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna? Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva. Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna... C’era la Luna! la Luna! E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta, là, mentr’ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore. L. Pirandello, Ciàula scopre la luna, Novelle per un anno (1937) 2.AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Povertà e fame nel mondo tra multinazionali e debito estero: difficoltà e speranze nei paesi sottosviluppati DOCUMENTI

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Documento VBT – a.s. 2012/13 pag.49

La speranza di vita nel mondo, secondo i dati del 2007 riportati nel Rapporto UNICEF (fonte Divisione Popolazione della Nazioni Unite), è pari a 68 anni. Si passa dai 79 anni dei paesi industrializzati, ai 67 dei Paesi in via di sviluppo, ai 55 dei Paesi meno sviluppati, con un divario di 12 anni da un raggruppamento a quello successivo. L’area più problematica è tutta l’Africa subsahariana, con una speranza di vita di soli 50 anni che accomuna i Paesi dell’Africa orientale e meridionale e dell’Africa occidentale e centrale. Qui si trovano i Paesi con la più bassa speranza di vita al mondo. Si tratta di Paese attanagliati da allarmanti questioni sociali, sanitarie, politico-economiche e dove l’HIV continua a essere un flagello che limita la possibilità di innalzare la speranza di vita. Una maggiore speranza di vita, sintomo di un grado di sviluppo più avanzato, si verifica invece nel Nord Africa e nel Medio Oriente, dove si registrano valori pari a 69 anni. Sotto la soglia dei 70 si trovano pure le repubbliche ex sovietiche e i Paesi dell’Asia centrale (68 anni), tra cui colpisce la bassa speranza di vita della Russia (65). La situazione migliora in Asia orientale, nel Pacifico e in America latina e nell’area dei Caraibi, con una speranza di vita rispettivamente pari a 72 e 73 anni. (Gentile, Ronga, Rossi, Cadorna, La speranza di vita, in Geohistoriae, 2, 2012) Non mancano a livello mondiale programmi per arginare la povertà. Ma i grandi organismi internazionali come la Banca Mondiale impongono ai Paesi poveri condizioni pesanti per concedere prestiti che spesso vengono poi dispersi per corruzione o sprechi. Le organizzazioni non governative si battono perché i debiti verso i Paesi ricchi siano semplicemente cancellati. […] I Paesi dell’Africa subsahariana vivono una situazione paradossale: le colture tradizionali – miglio, sorgo, manioca – vengono abbandonate (la produzione cala dell’1% all’anno da un ventennio) e sostituite da colture per l’esportazione – cacao, caffè, cotone – grazie alle quali gli Stati incassano valuta. Questi Paesi devono però importare grano, con un aumento dell’8% all’anno. La FAO calcola che, nel mondo, per una cinquantina di Paesi la sicurezza alimentare sia minacciata dai cambiamenti dei prezzi. (Gentile, Ronga, Rossi, Cadorna, Povertà e fame nel mondo, in Geohistoriae, 2, 2012) Nascere indebitati, vivere indebitati, morire indebitati, questo è il destino di tutti i poveri del terzo mondo, il fatale destino della nostra America. E sopportare un tale peso di debiti equivale a non avere accesso alla vita: il debito estero è la morte interna. Abbiamo finito per abituarci a questa guerra totale, la più cruenta di tutta la storia, la massima espressione della dominazione internazionale, il più grande crimine del capitalismo. Guerra, dominazione e crimine che, d’altra parte, trovano ciniche giustificazioni nel diritto internazionale: si tratta di un “debito”, e il debito è un diritto e un dovere, i debiti si pagano… I dirigenti politici, gli accordi internazionali, la nostra coscienza asservita o addormentata… tutto insieme sta facendo diventare il debito estero la “vera” costituzione dei nostri paesi sottomessi: è a causa del debito che non possiamo affrontare una decente riforma agraria, è a causa del debito che non possiamo far migliorare né il sistema sanitario né la pubblica istruzione né i salari… siamo sempre più emarginati per la prepotenza del FMI (Fondo Monetario Internazionale) e della Banca Mondiale […]. Sarà ingenuo, sarà cinico, sarà suicida, ma è meglio che corriamo il rischio di non pagare il debito che vedere i nostri popoli annientati dalla fame, dalle malattie, dall’esclusione. Contro il debito estero, la dignità interna di tutto il continente! (Pedro Casaldáliga, Il debito della morte, in Latinoamericana 2000) È particolarmente urgente una considerazione dei modelli che ispirano le scelte di sviluppo [...]. Tali processi esigono un ripensamento della cooperazione internazionale, neitermini di una nuova cultura di solidarietà. Pensata come seme di pace, la cooperazione non si può ridurre all’aiuto e all’assistenza, addirittura mirando al vantaggio di ritorno per le risorse messe a disposizione. Essa deve esprimere, invece, un impegno concreto e tangibile di solidarietà, tale da rendere i poveri protagonisti del loro sviluppo e consentire al maggior numero possibile di persone di esplicare, nelle concrete circostanze economiche e politiche in cui vivono, la creatività tipica della persona umana, da cui dipende anche la ricchezza delle Nazioni. Occorre, in particolare, trovare soluzioni definitive all’annoso problema del debito internazionale dei Paesi poveri, garantendo allo stesso tempo i finanziamenti necessari anche per la lotta contro la fame, la malnutrizione, le malattie, l’analfabetismo ed il degrado ambientale. (Messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata mondiale della Pace, 1 gennaio 2000) È battaglia sul pane indiano. I contadini del paese asiatico accusano la Monsanto di aver rubato attraverso il brevetto Ep445929 il frumento Nap Hall con cui da secoli viene prodotto il “Chapati”, il loro gustoso e croccante pane nazionale. […] Il primo studio scientifico sulle particolarità del Nap Hall viene pubblicato nel 1998: questo frumento di colore giallo intenso è privo di alcune sequenze gnomiche che ne determinano un’eccezionale capacità nei processi di panificazione. Secondo l’associazione degli agricoltori indiani si tratta di un processo naturale, frutto della tradizionale selezione effettuata dai contadini che poco alla volta hanno individuato le sementi più idonee per ottenere una farina che permette di produrre un pane molto croccante. La Monsanto replica che il brevetto riguarda invece una specie chiamata Galatea sviluppata dalla Unilever. Quando la multinazionale USA ha rilevato la sezione cerealicola del colosso olandese ha trovato anche queste sementi acquistate da una banca di geni britannica e ha provveduto a depositarne il brevetto. India . (Guerra sul pane brevettato di Andrea Di Stefano, Repubblica, 13 febbraio 2004) «Per la prima volta viene riconosciuto il legame tra pace e ecologia, nel senso di rispetto dell'ambiente e distribuzione delle risorse, e a dimostrarlo al mondo è una donna africana»: così padre Alex Zanotelli, religioso comboniano per molti anni missionario in Kenya, e tutt'oggi impegnato contro le disuguaglianze e le violazioni nel sud del Mondo, commenta il riconoscimento del Premio Nobel a Wangari Maathai, l'ecologista kenyana.«Quando vivevo a Nairobi ho avuto modo

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di incontrare spesso Wangari e di lavorare insieme a dei progetti per la popolazione» racconta padre Zanotelli, ricordando che la neolaureata al Nobel ha partecipato alla protesta avviata dai missionari comboniani e dagli abitanti delle bidonville per il diritto alla proprietà della terra dove sorgono le baraccopoli; e nel 1999, il movimento Green Belt di Wangari fu tra le prime organizzazioni kenyane ad aderire alla campagna internazionale di boicottaggio e pressioni lanciata da Zanotelli contro la “Del Monte”, che spinse la multinazionale agrolimentare a migliorare le condizioni dei lavoratori nelle piantagioni in Kenya. (Assaltare il cielo, Associazione per la promozione e la tutela dei diritti umani, dicembre 2004) 3.AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Spagna 1936-1939: prove tecniche di guerra mondiale [La guerra civile spagnola, fu un aspro conflitto combattuto dal luglio 1936 all’aprile 1939 fra i nazionalisti, noti come Nacionales, ed i Republicanos, composti da truppe governative e sostenitori della Repubblica spagnola. La guerra lacerò il paese e terminò con la sconfitta della Seconda repubblica spagnola, dando il via alla dittatura del generale nazionalista Francisco Franco. La guerra civile fu seguita in tutto il mondo come la prima importante contesa militare tra le forze di sinistra (pro "repubblicani"), e quelle, sempre più potenti e pesantemente armate, della destra fascista (pro"nazionalisti")e sarà vissuto, dalle democrazie occidentali, come un allarmante segnale del riarmo bellico della Germania, anticamera e presagio della seconda guerra mondiale che seguirà poco dopo]. DOCUMENTI Mezzi aerei usati in Spagna Repubblicani Nieuport Ni-52 C1: caccia di fabbricazione francese, in carico all'aviazione spagnola prima del conflitto. Hawker Fury: caccia di origine britannica, utilizzato in limitato numero ;Dewoitine D 371: caccia monoplano ad ala alta, fornito "sotto banco" dai francesi; l’URSS invia 200 cannoni, 200 carri armati, 3200mitragliatrici. Nazionalisti Heinkel He 51: biplano da caccia tedesco;Heinkel He 112: moderno monoplano da caccia tedesco; ;Heinkel He 59: grosso e antiquato idrovolante, ottenne successi inaspettati e clamorosi come bombardiere ;Junkers Ju 52: il celebre trimotore tante Ju tuttofare; Dornier Do 17: bombardiere tedesco, fu sperimentato ampiamente in Spagna ( anche al famigerato attacco su Guernica);FIAT C.R.32: il caccia italiano costituì la vera ossatura dell'aviazione nazionalista, sino ad acquistare una fama quasi leggendaria ; Savoia-Marchetti S.M.81: venne impiegato con successo per tutto il conflitto come bombardiere tattico; Savoia-Marchetti S.M.79: principale bombardiere fornito in aiuto ai nazionalisti, impressionò per la sua velocità e robustezza, non intercettabile dalla maggioranza dei caccia repubblicani; FIAT G.50: al pari dell'He 112, venne sperimentato in Spagna. Le forze straniere in campo Pro Repubblicani: Brigate internazionali: complessivamente 39.000 volontari e 10.000 infermieri e sanitari, in particolare francesi (circa 9.000), tedeschi (circa 5.000), Italiani (3.500), statunitensi (2.800), britannici (2.000), canadesi (1.000), iugoslavi (1.000) e cubani (800). Quando furono sciolte, nell'ottobre 1938, ammontavano a 13 mila uomini. Unione Sovietica: circa 3.000 uomini tra volontari (500), piloti e istruttori militari. Polonia: 5.000 volontari. Messico: 300 uomini. Pro Nazionalisti :Italia: 60.000 uomini del Corpo Truppe Volontarie. Germania: 20.000 uomini, tra cui la Legione Condor. L'intervento della Germania a fu più limitato nelle cifre, ma meglio pianificato di quello italiano(per sperimentare i nuovi armamenti in vista del confronto con le potenze occidentali e con l'URSS). Portogallo: circa 8.000 volontari. Romania: una legione di volontari della Guardia di Ferro. Irlanda: circa 700 volontari. Legione straniera spagnola: 5.000 soldati.Volontari internazionali: 2.000 circa. (H.Thomas, Storia della guerra civile spagnola, Einaudi,1963) «Nel marzo del 1938, gli abitanti di Barcellona — e quelli delle altre città catalane — sapevano bene cosa fosse un bombardamento aereo. La città era già stata attaccata più volte dall'Aviazione Legionaria italiana, che aveva sede a Maiorca[…] Tra il 16 e il 18 marzo del '38, però, l'aria tremò in un modo diverso. Il bombardamento, lento, prolungato nel tempo, non finiva mai. Quando le sirene si zittivano e sembrava che il pericolo fosse cessato, l'allarme suonava di nuovo. Tredici attacchi in 40 ore. E, non appena si seppe di una forte esplosione nel centro della città, fu il panico

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generale. Un incidente incredibile e tragico: una bomba aveva colpito un camion militare che trasportava in centro un carico di dinamite e aveva provocato una strage. Cominciò a circolare la voce che gli italiani stessero testando un nuovo tipo di esplosivo e migliaia di persone iniziarono a scappare verso le periferie. Tre giorni dopo, quando quell'incubo terminò, l'aviazione italiana aveva ucciso oltre 900 persone e causato 1.500 feriti, intasando gli ospedali. Aveva generato il panico e, soprattutto, aveva demoralizzato la popolazione». Enric Juliana, Corriere della sera, 17.3.13 (traduzione di Sara Bicchierini) «Il 25 aprile 1937 la storica città di Guernica, anima della cultura basca, fece appena in tempo a sentire il rombo delle ondate di aeroplani che sopraggiungevano. Nelle stradine della città nessuno immaginava che cosa stesse per accadere. Un attimo più tardi, un diluvio di bombe incendiarie e dirompenti seminò morte e distruzione. La Luftwaffe aveva dimostrato all'Europa inorridita la sua malefica potenza, paralizzando in molte capitali del continente ogni volontà di resistenza alla rinascente potenza tedesca. La guerra di Spagna fu anche un banco di prova per nuove armi e nuove tattiche. I vari modelli delle fabbriche Junkers, Heinkel, Messerschmitt, Arado conobbero qui il loro battesimo del fuoco, anche se non tutte le lezioni di questo conflitto si riveleranno utili nella SecondaGuerraMondiale». .http://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Ieri/Storia/Vista+da/Fascicolo+15/03_fascicolo+15.htm «La guerra civile fu lotta per la democrazia senza aggettivi contro il fascismo, ultima rivoluzione nell’occidente capitalistico contro la democrazia “borghese” ed epifania dei crimini che Stalin stava perpetrando a Oriente; crociata in difesa della civiltà cristiana e tra le pagine più nere della Chiesa in età contemporanea; lotta per il diritto di baschi e catalani a non vedere soffocate la propria identità culturale e aspirazione all’autogoverno; culmine della mobilitazione antifascista internazionale con le Brigate Internazionali e l’impegno degli intellettuali; rivelazione dell’impotenza della ginevrina Società delle Nazioni e vittoria diplomatica del nazi-fascismo, che riuscì a imbrigliare Francia e Gran Bretagna nella farsa del Non-Intervento». BOTTI, Alfonso, «Prologo: La guerra civile spagnola, settantacinque anni dopo», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 7, 3|2011 «La Guerra civile spagnola si caratterizza tra le guerre del Novecento per una straordinaria copertura e risonanza da parte dei media. Per la prima volta un conflitto, oltre ad essere commentato in modo tradizionale dalla stampa – con uno scarto temporale tra evento e racconto – viene “raccontato” in tempo quasi-reale dalla radio, dando così l’illusione dell’“immediatezza” che verrà man mano alimentata dal lavoro dei reporter, arrivando alla creazione di un mito, un obiettivo da perseguire nel raccontare una notizia o nel catturare un’immagine. Questa nuova “tendenza” dilaga nei rotocalchi di tutto il mondo e viene diffusa nei cinema coi cinegiornali. È con la Guerra civile che esplode il mercato dei media e diventa globale.[…]La guerra di Spagna fu l’occasione per un importante mutamento. La nascita della figura del reporter, il mito, e il nuovo ruolo dell’immagine, le agenzie di stampa. Una sola immagine bastava a decretare la fama di un reporter. La domanda delle redazioni era altissima. Da parte franchista, gli italiani furono i primi a usare sistematicamente il cinema come strumento di propaganda. Le loro intenzioni erano quelle, almeno sulla carta, di fare del campo di battaglia una scuola d’eroi. Inoltre posero l’accento in particolar modo sulla guerra aerea: attraverso un montaggio cinematografico rapidissimo, mostravano aerei sfavillanti che compivano eccellenti evoluzioni in volo. Una battaglia proiettata su uno schermo nazionalista era un inferno di rumori di guerra e una successione ininterrotta di lampi; le riprese, brevissime, non lasciavano il tempo di vedere: bombe cadevano, fucili, mitragliatrici, cannoni sparavano, uomini correvano, saltavano. Si vedevano ombre, particolari di un corpo, elmetti, dita che premevano il grilletto: l’intenzione era quella di creare un’impressione di grande fervore, non di spiegare cosa stava succedendo. I primi film sulla guerra girati da parte repubblicana manifestavano invece il piacere di filmare e, dopo l’azione, di rivedersi insieme ai compagni: le riprese erano lunghe, spesso ridondanti, il racconto fiacco: ci si accontentava di mettere in fila le sequenze, una dopo l’altra. Coll’arrivo dei cineoperatori sovietici, lo stile cambiò. Karmen e Macasseiev solevano scrutare i volti, fermarsi sui sorrisi o sui movimenti di una mano: si sforzavano di mostrare la guerra come un duro impegno.[…] I due campi avversi, pensavano di poter utilizzare cinema e fotografia per documentare le atrocità del campo avversario e sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla bontà ciascuno della propria causa». Luisa Cicognetti, Professione: fotoreporter. Dibattito intorno alla vita, all’opera, alla biografia di Gerda Taro- I conflitti moderni tra cronaca e storia, Venezia 2003. «Nessun uomo è un’isola, intero per se stessa; ogni uomo è un pezzo del continente, parte della Terra intera; e se una zolla viene portata via dall’onda del mare, qualcosa all’Europa viene a

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mancare […].Ogni morte di un uomo mi diminuisce perché io sono parte vivente del genere umano. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona per te». E.Hemingway, Per chi suona la campana, Mondadori, 1954[Il settimanale americano "New Republic" nel 1938 pubblicò con orgoglio una serie di reportage di Ernest Hemingway,scritti direttamente dalle fila della XV Brigata internazionale ad Aragona, sul fronte della Guerra Civile Spagnola. Da questa esperienza l’autore prenderà ispirazione per scrivere il romanzo "Per chi suona la campana". N.d.r.] «Perlasca nel dicembre 1936 partì volontario per la Spagna, artigliere. “Perché lo feci? Le motivazioni politiche erano che anch’io volevo impedire che il Mediterraneo diventasse un lago comunista[…].Così partii per la Spagna , uno dei settantamila volontari, e ci rimasi fino alla fine”». E.Deaglio, La banalità del bene, Storia di G Perlasca, Feltrinelli, 2003 4.AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: Emergenza acqua DOCUMENTI Sono 783 milioni (dati Onu) le persone che nel mondo non hanno ancora accesso all’acqua, e 2 miliardi e mezzo coloro che non hanno un sistema fognario di scarico. Ogni anno muoiono 6-8 milioni di persone per malattie legate all’acqua. […] Se tutti utilizzassimo la stessa quantità d’acqua degli europei e dei nordamericani occorrerebbero tre pianeti e mezzo come la Terra. Tra alcuni decenni la popolazione mondiale salirà di altri 2 miliardi e la domanda di cibo – visti i nuovi stili di vita e l’uscita dalla povertà di nuove fasce di popolazione – salirà del 50% nel 2030 e del 70% nel 2050. […] Già oggi i maggiori ghiacciai della Terra, che danno da bere e permettono di irrigare i campi destinati all’alimentazione di miliardi di persone, si stanno sempre più velocemente sciogliendo. E secondo molti autorevoli scienziati l’aumento di 2 gradi della temperatura, ritenuto solo pochi anni fa il limite invalicabile per evitare conseguenze imprevedibili, è destinato a diventare una pia illusione. (Antonio Cianciullo, la Repubblica, 23 marzo 2013)

L’acqua è un lavoro da donne. O da bambini. Procurarsi il liquido fondamentale per la nostra vita, è un’attività che riguarda la parte più debole e con meno diritti del mondo. Certo: non del nostro mondo, quello in cui basta aprire il rubinetto per avere tutta l’acqua che vogliamo (a meno di vivere in certe aree del Mezzogiorno d’Italia, dove le carenze degli acquedotti fanno andare i rubinetti a intermittenza). Nel mondo le donne e i bambini ogni giorno impiegano la somma di 200 milioni di ore per procurare l’acqua per la proprie famiglie (dato Unicef/Organizzazione Mondiale della Sanità 2010). Procurarsi l’acqua è qualcosa che riguarda gli altri e non noi. Ce ne accorgiamo in occasioni particolari, come il 22 marzo, che da vent’anni le Nazioni Unite hanno proclamato Giornata mondiale dell’acqua e che nel 2013 ha come slogan «Water, water everywhere; only if we share». Gioco di parole inglese che possiamo rendere in italiano come «C’è acqua per tutti, se solo la sapessimo condividere». (Paolo Virtuani, Il Messaggero, 20 marzo 2013) Le aziende idriche italiane celebrano la Giornata mondiale dell'acqua invitando i cittadini a visitare i propri impianti, aperti tutto l’anno alle scolaresche che ne fanno richiesta. Il Gruppo Hera, che ogni anno coinvolge 850 scuole, il 23 marzo farà visitare la centrale di potabilizzazione di val di Setta a Sasso Marconi (Bologna) e il depuratore di Cesena. […] Hera ha realizzato per le scuole materne Le avventure di Skizzo, dove spiega ai bambini concetti chiave sulla necessità dell'acqua, sull’impegno necessario per poterne disporre, sull’averne cura e sull’acqua come bene comune. Skizzo conduce i piccoli alla realizzazione di semplici esperimenti sulle proprietà fisiche e organolettiche dell'acqua. Per la scuola primaria il percorso Di terra e di acqua illustra come si è formata l'acqua e quali percorsi naturali e artificiali segue sul nostro pianeta. Per la scuola secondaria di secondo grado l’azienda prevede percorsi ambientali sul risparmio energetico e lo studio degli Itinerari invisibili: come arriva l'acqua nelle case e chi la controlla? (Luca Bogi, Corriere della Sera, 21 marzo 2013) «Solamente il 2,5% delle risorse idriche mondiali è a disposizione per il consumo umano, e di queste l’85% viene utilizzato in agricoltura: occorre mettere in campo uno sforzo congiunto che porti ad adottare un uso più razionale dell’acqua, sia in agricoltura sia a livello personale attraverso l’adozione di regimi alimentari a basso impatto ambientale». Sono solo alcuni dei dati contenuti nel libro L’acqua che mangiamo. Cos’è l’acqua virtuale e come la consumiamo (Edizioni Ambiente), curato da Francesca Greco e Marta Antonelli. «Che l’acqua sia un valore – affermano le autrici – ce ne accorgiamo solo quando scarseggia. Il consumo di acqua non va considerato solo in termini reali (la quantità che si usa per noi stessi, per la cucina o per le pulizie di casa), ma anche virtuali (impronta idrica), stimando cioè tutta l’acqua che è stata utilizzata lungo l’intero ciclo di vita, dalla fase agricola fino al consumo finale, di un qualunque prodotto o servizio acquistato. La quantità di acqua utilizzata pro capite quotidianamente per il consumo domestico ammonta a 137 litri. Altri 167 litri, non visibili, rappresentano la quantità d’acqua necessaria a produrre il cibo e i beni industriali che ogni giorno utilizziamo, come carta, vestiti, cotone.»(Patrizia Rossi, La Stampa, 18 marzo 2013)

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“Storie di acqua” è un documentario ideato dal giornalista e scrittore Luca Pagliari insieme al ministero dell'Ambiente e a San Pellegrino, per raccontare ai ragazzi delle scuole italiane quanto è preziosa questa fonte di vita. […] «Le acque minerali», afferma Pagliari, «hanno molto da insegnare. Soprattutto ai ragazzi di oggi che vivono questa risorsa come qualcosa di scontato. Il problema-acqua non si può spiegare solo con i numeri. I dati, se pur drammatici, non hanno un riscontro a lungo termine sui ragazzi, per questo è necessario coinvolgerli ed emozionarli in prima persona». Un problema che in molte zone del mondo si chiama semplicemente sete. «Durante gli incontri nelle scuole», conclude Pagliari, «arrivo sempre con una bottiglietta d'acqua mezza piena chiedendo ai ragazzi se qualcuno sarebbe disposto a barattarla con il suo cellulare. E, la cosa buffa, è che prima di capire il problema, nessuno sarebbe disposto a farlo. Invece, quando immaginano che quella bottiglia sia l'unica risorsa idrica disponibile, oltre al telefonino sarebbero disposti a darmi anche lo scooter e il palmare». (Paolo Dehò, Il Mattino, 17 febbraio 2013) Impianti di lavaggio, bibite, sistemi per l'irrigazione e scarichi. Sono alcuni campi d'azione dove le imprese hanno un margine ampio per ridurre i consumi dell'acqua. Basterebbe, infatti, una gestione delle risorse più oculata per evitare che ogni anno miliardi di litri siano persi inutilmente tra i passaggi industriali. […] D'altronde, sensibilizzare le industrie è più che necessario. Soprattutto perché gli sprechi sono talmente eccessivi che, se non si fa qualcosa ora per ridurre i consumi, si rischia di mandare a gambe all'aria il pianeta. Un problema non piccolo, ma ancora poco sentito da parte delle grandi aziende. […] Passi verso la sostenibilità alcune imprese hanno comunque già iniziato a farli.Tra queste Coca Cola, che dal 2007 ha ridotto del 14,6% l'acqua necessaria per fare un litro di bibita. Oppure il gruppo H&M, che ha ridotto l'irrigazione nei campi di cotone che serve come materia prima per le sue linee di moda. Ma anche giganti della fornitura di biancheria come Sunlight, che negli ultimi cinque anni ha investito alcuni milioni di euro, riuscendo a risparmiare un miliardo di litri ogni anno grazie a impianti di purificazione e riciclaggio dell'acqua. (Carlotta Clerici, redazione on line, la Repubblica, 21 marzo 2013) L’aspirazione sarebbe riuscire a dare acqua potabile a tutti, partendo dall’acqua di mare o da quella inquinata. Paolo Franceschetti, laureato in scienze e tecnologie per l’ambiente a Padova, a settembre spera di mettere sul mercato un prodotto standard, valido a tutte le latitudini. Il progetto si chiama Solwa, acronimo di solar e water, e si basa su un sistema che depura l’acqua attraverso la radiazione solare. «Attualmente – dice Franceschetti – i prototipi vanno da 1 a 12 metri quadrati, ma in futuro si potranno proporre sia impianti piccoli, per uso domestico, sia sistemi di 100 metri quadrati, in grado di fornire acqua a intere comunità». In litri? «Un metro quadrato nei Paesi tropicali fornisce sui 10 litri al giorno. Sia da acqua salata, di mare, sia da acqua di falde inquinate». Franceschetti, che ha anche fondato un’azienda, la Solwa srl, per la commercializzazione del sistema, è però realista: «Per produrre grandi quantità di acqua potabile servono grandi estensioni di terreno dove installare i pannelli». […] «Basti pensare che in Italia la media dei consumi è di 3-400 litri al giorno per persona, i conti sono presto fatti...». Il sistema però non ha costi di gestione rilevanti perché non richiede una manutenzione particolare, è ad alta efficienza ed è garantito dieci anni. Il prezzo? «Prevediamo di venderlo come singolo pezzo al metro quadrato intorno ai mille euro. Per impianti di più grosse dimensioni possiamo arrivare, con le economie di scala, a dimezzare il costo». (Sara Gandolfi, sito Corriere.it, 19 febbraio 2013)

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO L'Europa uscì dalla Prima Guerra Mondiale indebolita economicamente e sconvolta nel suo assetto politico: il conflitto segnò uno stacco epocale e lasciò dietro di sé tensioni fortissime sul piano sociale e politico, che in breve sfociarono nella creazione di regimi totalitari. Proponi un'analisi delle cause che portarono a quegli esiti.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE “L'edonismo (bellezza, fascino,n.d.r.) del potere della società consumistica ha disabituato di colpo gli italiani alla rassegnazione, all'idea del sacrificio: gli italiani non sono più disposti ad abbandonare quel tanto di comodità e benessere che hanno raggiunto in qualche modo. (…) La continuità tra il passato e il presente trova il suo fondamento sul caos morale e economico, sul qualunquismo come immaturità politica e sull'emarginazione dell'Italia dai luoghi per dove passa la storia”. (da P.P. Pasolini in Scritti Corsari, 1975) Ti sembra che questa riflessione dell'autore su una società italiana, quella degli anni Settanta, in cui vige il caos morale ed economico, possa considerarsi ancora attuale? Perché? Fai qualche esempio attingendo alle tue conoscenze ed esperienze personali. Durata massima della prova: 6 ore E’ consentito solo l’uso del dizionario italiano Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse tre ore dalla consegna del tema