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REPUBBLICA ITALIANA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti – A. Pozzo” C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216 E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it ESAMI DI STATO a.s. 2017/2018 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO di CLASSE 5^ CHIMICA e MATERIALI sez.A AFFISSO ALL’ALBO D’ISTITUTO il 15/05/2018 1

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REPUBBLICA ITALIANA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti – A. Pozzo”

C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216

E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it

ESAMI DI STATO a.s. 2017/2018

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO di CLASSE

5^ CHIMICA e MATERIALI sez.A

AFFISSO ALL’ALBO D’ISTITUTO il 15/05/2018

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1. Sommario

2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 3 2.1 Struttura e dati generali 3 2.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni 4 3. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE 5 3 .1 Indirizzo Chimica materiali e biotecnologie -Articolazione Chimica e materiali 5 3.2 Presentazione della classe 7 3.2.1 Risultati 8 3.3 Piano di studio per il triennio 9 3.4 Metodologia CLIL 9 3.5 Continuità didattica 10 3.6 Organizzazione delle attività 11 3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma 11 3.8 Tipologia delle attività formative 12 3.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16 12 3.8.2 Attività/progetti nell’anno scolastico 2016-17 13 3.8.3 Attività/progetti nell’anno scolastico 2017-18 15 3.9 Criteri e strumenti della valutazione 1 6 3.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato 1 6 3.11 Rapporti con le famiglie 1 7 4. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO 18 5. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI 20 5.1 Disciplina: Italiano 20 5.2 Disciplina: Storia 26 5.3 Disciplina: Inglese 30 5.4 Disciplina: matematica 35 5.5 Disciplina: Chimica analitica strumentale 38 5.6 Disciplina: Chimica organica e biochimica 45 5.7 Disciplina: Tecnologie chimiche e biotecnologie 52 5.8 Disciplina: Scienze motorie 56 5.9 Disciplina: IRC 60 6. SIMULAZIONI 63 6.1 Testi simulazione prima prova 63 6.2 Testo simulazione seconda prova 73 6.3 Testi simulazione terza prova 75 7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE 78 7.1 Griglia di valutazione per la prima prova 78 7.2 Griglia di valutazione seconda prova 79 7.3 Griglia di valutazione terza prova e griglia colloquio 80

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2 .PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

2.1 Struttura e dati generali

Nei suoi oltre cento anni di storia l’ITT “Buonarroti ha svolto, nel contesto territoriale provinciale e regionale, un ruolo fondamentale nell’ambito dell’istruzione e formazione tecnica. Con l’accorpamento con l’Istituto “A.Pozzo” nell’a.s. 2016-‘17 la scuola ha ampliato ulteriormente la sua offerta formativa divenendo l’Istituto superiore più grande della Provincia di Trento. Gli indirizzi presenti sono: Chimica Materiali e Biotecnologie, Informatica, Elettrotecnica ed Elettronica, Meccanica Meccatronica ed Energia e Costruzioni Ambiente e Territorio. L’Istituto è inserito in una città ricca di risorse, sia sotto l’aspetto socio economico sia sotto l’aspetto culturale e formativo, come testimoniano le numerose associazioni culturali, di volontariato, facoltà universitarie e biblioteche dislocate su tutto il territorio comunale. L’attenzione dell’Istituto al contesto socio economico è attestata dai molteplici legami con la

realtà produttiva territoriale nel settore industriale, artigianale, edile, ambientale e dei servizi attraverso una qualificata progettazione e l’attivazione di numerosi tirocini curricolari in Alternanza Scuola-Lavoro. In particolare, l’azione educativa e formativa condotta dai docenti è finalizzata alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il saper fare e l’agire, con particolare attenzione all’autonoma capacità critica e di giudizio. Il curricolo è caratterizzato da alcuni aspetti fondamentali: 1. un’ aggiornata cultura tecnico-tecnologica che è alla base dell’apprendimento delle

conoscenze disciplinari e dell’esercizio delle competenze previste per consentire allo studente sia di orientarsi ed inserirsi proficuamente nella realtà economica e produttiva sia di accedere a corsi universitari;

2. l’esercizio di competenze culturali e professionali che permettano agli studenti di inserirsi in un contesto europeo, anche attraverso l’apprendimento delle lingue, i tirocini e gli scambi con altre realtà scolastiche;

3. il rilievo all’ambito umanistico che conserva un ruolo di primo piano per il suo valore fondante nella formazione culturale;

4. la costante attenzione all’esperienza di vita che l’alunno affronta negli anni cruciali della formazione della sua personalità con l’attivazione di iniziative e progetti mirati alla promozione del benessere psicofisico degli studenti e alla valorizzazione della componente femminile.

Le 74 classi dell’Istituto sono suddivise come segue:

− 13 classi prime − 12 classi seconde − 14 classi terze − 17 classi quarte (più una quarta serale) − 16 classi quinte (più una quinta serale).

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Affrontano l’Esame di Stato nell’a.s. 2017/2018:

− 2 classi Chimica e materiali, − 1 classe Chimica biotecnologie ambientali, − 1 classe Chimica biotecnologie sanitarie, − 1 classe Automazione, − 2 classi Elettrotecnica, − 3 classi Informatica, − 3 classi Meccanica e meccatronica − 2 classi Costruzioni ambiente e territorio − 1 classe Geotecnico − 1 classe serale Costruzioni ambiente e territorio.

L’Istituto è dotato complessivamente di 49 laboratori, reparti e aule speciali; vi lavorano

211 docenti e 71 collaboratori ATA tra assistenti di laboratorio, personale amministrativo e collaboratori scolastici.

2.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni

Gli studenti provengono da famiglie che si collocano sia nell’area del lavoro dipendente sia del lavoro autonomo e della piccola e media impresa. Non manca una componente afferente alla libera professione, soprattutto per quanto riguarda le professioni tecniche.

L’ITT “Buonarroti-Pozzo” ha da sempre un rilievo provinciale e, per alcuni indirizzi, regionale; infatti, in particolar modo nelle specializzazioni del triennio, accoglie alunni provenienti da tutta la Provincia e oltre. Ciò comporta un diffuso pendolarismo che riguarda circa il 70% degli studenti, con un conseguente aggravio dei tempi necessari per raggiungere la scuola.

Nei vari indirizzi gli studenti provengono, oltre che dalle classi seconde interne, soprattutto da Rovereto, Tione, Riva del Garda, Cles, Pergine Valsugana e Cavalese.

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3.PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE

3.1 Indirizzo Chimica materiali e biotecnologie articolazione Chimica e materiali Il diplomato in “Chimica e materiali” è in grado di integrare competenze di chimica, e microbiologia, impianti e processi chimici e biotecnologici, per contribuire all'innovazione delle procedure di gestione e di controllo, per l'adeguamento tecnologico e organizzativo dei laboratori e della produzione. Il corso è caratterizzato da una formazione culturale nella quale sapere scientifico e sapere umanistico sono armonicamente integrati. Le discipline particolarmente qualificanti l’indirizzo di studi sono quelle di tipo scientifico, con la preminenza dell’area chimica, con molte ore in laboratori attrezzati e con insegnanti tecnico-pratici in compresenza. Lo studente lungo il percorso acquisisce competenze di chimica si apprendono i metodi di analisi, i metodi di sintesi, i processi produttivi di importanti sostanze chimiche, studiandone le proprietà anche a livello delle nanotecnologie Il corso è finalizzato all’acquisizione di un complesso di competenze riguardanti: i materiali, le analisi strumentali chimico-biologiche, i processi produttivi, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, nel pieno rispetto della salute e dell’ambiente. In particolare, nell’ articolazione “Chimica e materiali”, vengono acquisite e approfondite le competenze relative alla sintesi e all’analisi di prodotti chimici, alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti chimici e biotecnologici nelle diverse attività di laboratorio. Il/La diplomato/a è in grado di servirsi di tutte le apparecchiature, ha le competenze per l’ottimizzazione delle prestazioni delle stesse macchine, possiede le abilità di utilizzazione di tutti i software applicativi, nel pieno rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro. Al termine del quinto anno lo studente è in grado di; - collaborare, nei contesti produttivi d'interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l'analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;

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- integrare competenze di chimica e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all'innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; -applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; -collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto; -verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell'area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; -essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

Le opportunità lavorative offerte da questo corso, sono molteplici e di qualità: infatti richiedono solide competenze tecnico-scientifiche. A titolo di esempio: -Tecnico di laboratorio, con compiti di controllo nei settori ambientale, merceologico, chimico, farmaceutico, nei laboratori delle aziende, nei laboratori universitari e centri di ricerca, e in studi di consulenza ambientale -Tecnico di processo nelle aziende chimiche e nel settore ambientale, con funzioni di collaborazione nella gestione e nel controllo dei processi, nella manutenzione di impianti di produzione e di depurazione -Esercitare la libera professione e Insegnante di laboratorio negli Istituti Tecnici

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3.2 Presentazione della classe L’attuale classe V CMA al termine dell’a.s. 2017/2018, si compone di 17 alunni, 15 ragazzi e 2 ragazze. Per quanto riguarda le lingue straniere, tutti studiano l’inglese.

Nell’a.s. scolastico 2015/2016 la terza si componeva di 20 alunni; a fine anno 19 sono stati promossi: 15 senza carenze formative e 4 con carenze formative. Nell’a.s. 2016/2017 la quarta si componeva di 20 alunni in quanto si è aggiunto uno studente respinto; a fine anno, 14 sono stati promossi senza carenze formative, 3 con carenze formative,1 studente si è ritirato nel corso dell’anno scolastico.

Dei 17 studenti componenti la classe, 6 risiedono a Trento e sobborghi, mentre il resto della classe proviene da comuni della provincia ; il pendolarismo e la diversa provenienza territoriale non hanno comunque pregiudicato, fin dalla in terza, il dialogo e l'affiatamento tra i vari componenti del gruppo classe: gli studenti hanno fin da subito cominciato a condividere interessi e sviluppato capacità collaborative favorendo così un clima sereno e costruttivo in ambito scolastico.

Coerentemente alle competenze certificate in uscita dal primo biennio, la classe ha esordito con un livello medio-alto piuttosto omogeneo. Sin da subito ha messo in luce risorse e capacità individuali, serietà e motivazione, consentendo di svolgere un lavoro proficuo, in un clima disteso e di collaborazione. L'esito della terza è risultato pertanto più che positivo e solo uno studente è stato respinto. Allo stesso modo si è caratterizzato e si è concluso il quarto anno, all'infuori di due studenti non promossi. Anche nel corso del quinto anno la classe ha mantenuto all'incirca lo stesso standard di prestazioni, nonostante alcune flessioni in qualche disciplina ora a livello di classe ora sul piano individuale, dovuto a momenti di minore investimento nello studio e nell'impegno o a scelte e interessi selettivi.

Un dato significativo che contraddistingue la classe è l'essere un gruppo sostanzialmente coeso e affiatato, responsabile e consapevole, predisposto ad accogliere tutte le occasioni educative offerte dalla scuola; sensibilità, disponibilità all'ascolto, al dialogo e al confronto, hanno reso il clima di lavoro privo di tensioni, conflitti e decisamente costruttivo. Le relazioni personali e con i docenti sono sempre state improntate al rispetto reciproco e alla cooperazione; il comportamento, anche in occasione di uscite didattiche, visite guidate, viaggi di istruzione in Italia e all'estero, impeccabile. Gli stessi avvicendamenti tra docenti avvenuti all'interno del C.d.C. sono stati accettati senza difficoltà, hanno dato esiti positivi e non hanno turbato gli equilibri della classe.

Nel complesso gli alunni hanno conseguito risultati soddisfacenti, acquisendo conoscenze e metodologie di lavoro adeguate, portando a termine un processo di crescita e maturazione personale generalmente coerente con i livelli di partenza dei singoli ma in alcuni casi davvero significativo e oltre le aspettative. Il profitto risulta per alcuni brillante e lineare, per altri più incerto e con qualche lacuna. Alcuni hanno conseguito una preparazione di alto profilo e un metodo di studio autonomo ed efficace, hanno individuato e costruito percorsi originali di apprendimento, non necessariamente vincolati alle richieste e alle esigenze della didattica ma in grado di implementare abilità linguistico-espressive, capacità argomentative, di arricchire la loro cultura personale, di soddisfare interessi e curiosità, di maturare e far emergere punti di vista

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improntati a un genuino spirito critico. Altri presentano una formazione più scolastica; qualcuno va ancora in parte guidato e orientato e non ha sviluppato quella completa autonomia nella rielaborazione e personalizzazione dei contenuti, auspicata e individuata in sede di programmazione. Solo pochi studenti mostrano incertezze e lacune che si addensano, in qualche caso, in alcune discipline dell'area tecnico-scientifica ed è realistico ritenere che gli insuccessi siano dovuti principalmente ad un impegno non sempre costante, soprattutto per quanto attiene alla motivazione e all'applicazione. Anche in occasione dei Giochi della chimica, gli studenti che vi hanno partecipato, si sono piazzati ai primi posti a livello regionale.

La didattica curricolare è stata arricchita e integrata da numerose opportunità culturali e

formative, relative sia alle discipline d'indirizzo che a quelle umanistiche, volte soprattutto all'acquisizione di competenze linguistiche e di cittadinanza consapevole.

Tali indispensabili esperienze, hanno contribuito in maniera significativa a far maturare uno sguardo curioso sulla realtà, non solo lavorativa, educandoli a gestire le relazioni personali e le attitudini comportamentali in modo maturo e responsabile.Nel corso del triennio si può realisticamente sostenere che quasi tutti gli studenti hanno compiuto un apprezzabile percorso di crescita e la metodologia adottata dal Consiglio di Classe, tendente a sviluppare una partecipazione attiva e critica all’attività scolastica, ha consentito il raggiungimento di molti degli obiettivi prefissati.

Un ambito che ha registrato un evidente miglioramento è stato quello delle capacità espositive relative alla scrittura, nelle diverse discipline umanistiche e tecnico-scientifiche, con un arricchimento del lessico, dell'organizzazione del testo sia sul piano formale che dei contenuti.

3.2.1 Risultati

ISCRITTI PROMOSSI CON C.F. RESPINTI RITIRATI/

TRASFERITI CLASSE 3 a 20 19 4 1 0 CLASSE 4 a 20 17 3 2 1

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3.3 Piano di studio per il triennio

Materia d’insegnamento Orario settimanale Prove

III IV V Religione 1 1 1 O Scienze motorie e sportive 2 2 2 P Lingua e lettere italiane 4 4 4 S/O Storia 2 2 2 O Inglese 3 3 3 O Matematica e complementi 4 4 3 S/O Chimica analitica e strumentale 9(6) 8(6) 8(7) O/P Chimica organica e biochimica 6(2) 6(2) 6(3) O/P Tecnologie chimiche e biotecnologie 4(1) 5(1) 6 S/O

Totale ore settimanali 35 35 35

Le ore indicate tra parentesi sono di compresenza con l’insegnante tecnico-pratico.

3.4 Metodologia CLIL

In accordo con le scelte operate a livello provinciale anche il nostro Istituto ha favorito e promosso una serie importante di investimenti educativi nell’apprendimento integrato di disciplina e lingua (CLIL) e in quello dell’apprendimento delle lingue inglese e tedesca, lavorando sul rafforzamento delle competenze linguistiche e metodologiche dei docenti di discipline non linguistiche ed investendo sulla crescita linguistica degli studenti. In questo contesto sono stati attuate delle programmazioni in lingua inglese sulle seguenti discipline non linguistiche come da schema seguente . a.s. Disciplina/e coinvolta/e Ore Presenza

Madrelingua

15/16

16/17 chimica analitica e strumentale

10

17/18 chimica analitica e strumentale

40

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17/18 Chimica Organica e Biochimica

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Le programmazioni sono state di tipo modulare . Con la classe 5 CMA sono stati effettuati nella metodologia CLIL due moduli di chimica analitica e strumentale ,ciascuno di 20 ore , il primo “Spectroscopy” ,il secondo “Chromatography”, e un modulo in Chimica Organica. Dal punto di vista metodologico è stata utilizzata una didattica di tipo fortemente laboratoriale con lo sviluppo di attività inerenti le conoscenze e le abilità delle discipline interessate, in rapporto all'indirizzo di studio. Per promuovere la comunicazione, gli studenti sono stati incoraggiati a parlare e comunicare tra loro in lingua inglese sia durante le attività in classe che durante il laboratorio. Durante lo sviluppo dei moduli sono state proposti video ,attività di speaking , listening ,writing e reading, per dare agli studenti l’opportunità di adattarsi a differenti stili e strategie di apprendimento.

3.5 Continuità didattica

Materia

3 CMA

2015/2016

4CMA

2016/2017

5 CMA

2017/2018

Religione Claudio Silvestri Claudio Silvestri Claudio Silvestri Scienze motorie e sportive Claudia Ducati Comai Paola Lorenza Bauer Lingua e letteratura italiana Emilia Sallustio Emilia Sallustio Emilia Sallustio Storia Emilia Sallustio Emilia Sallustio Emilia Sallustio Lingua straniera: inglese Patrizia Visconti Patrizia Visconti Patrizia Visconti Matematica e complementi Gelsomino

Margherita Franca PIsetta Franca PIsetta

Chimica analitica e strumentale Annamaria Curzel

Fulvia Nones Annamaria Curzel Fulvia Nones

Annamaria Curzel Fulvia Nones

Chimica organica e biochimica Antonio Ruggieri Fulvia Nones

Antonio Ruggieri Porcino Francesca

Daniele Regnicoli Cristina Arlati

Tecnologie chimiche e biotecnologie

Michele Magone Porcino Francesca

Michele Magone Porcino Francesca

Michele Magone

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3.6 Organizzazione delle attività

All’inizio dell’anno scolastico, con l’approvazione della Scheda di programmazione delle attività educative e didattiche, il Consiglio di Classe ha definito e condiviso il patto formativo con la classe, gli obiettivi cognitivi, formativi e metodologici, gli strumenti di osservazione e di verifica dei processi di apprendimento, la programmazione di attività integrative. Il Consiglio di classe ha presentato il Piano di lavoro, ossia la sintesi fra le varie discipline, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi generali e la scansione temporale, tenuto conto delle effettive caratteristiche e potenzialità degli studenti. Nel piano di lavoro si elencano tali obiettivi generali interdisciplinari, comportamentali e cognitivi, declinati sulle 8 Competenze di cittadinanza, come da normativa ministeriale.

3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma

Per quanto riguarda l’ASL già dall’anno scolastico 2015/2016 l’Istituto si è attivato per espletare quanto previsto dalla normativa. La attività svolte sono state diverse nei vari indirizzi e nelle singole classi e si possono riassumere nelle seguenti tipologie: seminari, incontri formativi con esperti, tirocini presso aziende o enti pubblici sia durante il periodo delle attività curricolari sia durante l’estate. Ogni studente ha compilato un elenco dettagliato e puntuale delle attività svolte nell’arco del triennio. Per quanto riguarda l’orientamento post diploma l’Istituto ha organizzato alcune attività interne e ha aderito alle proposte offerte dalle facoltà dell’Università di Trento e limitrofe nonché dall’Alta Formazione. Nel corso dello scorso anno scolastico (classe IV) gli studenti hanno partecipato al progetto Impresa simulata alternanza scuola lavoro. In base a questo progetto gli studenti, durante le ore di laboratorio curriculari delle materie specializzanti ( chimica analitica, chimica organica e tecnologie ), hanno effettuato attività di analisi su farmaci e integratori alimentari forniti da E-Pharma Trento e Sandoz Rovereto. Oltre alle attività di laboratorio sono state effettuate visite guidate aziendali in E-Pharma (Trento) e Sandoz (Rovereto e Innsbruck) ed incontri seminariali a cura dell'Ordine dei chimici per la formazione sui regolamenti REACH e CLP

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Alcuni studenti hanno poi partecipato ad alcuni incontri pomeridiani con studenti del biennio facendo da tutor agli studenti del biennio che desideravano sperimentare e scoprire le applicazioni tecnologiche della chimica.

3.8 Tipologia delle attività formative 3.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16

PROGETTO/ ATTIVITA' DURATA PERIODO DOCENTE

REFERENTE

Progetto Web trotter Tre incontri da

due ore

Marzo 2016 Gelsomino Margherita

Olimpiadi della matematica Prime tre ore 25.11.2015 Gelsomino Margherita

Giochi della chimica Aprile 2016 Curzel Annamaria

Dipendenza dal gioco 2 ore Anno scolastico Giolito Mariangela

Uscita con le ciaspole 2.03.2016 Ducati Claudia Visconti

Patrizia

Progetto Posto occupato 7 ore Anno scolastico Sallustio Emilia

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Questioni di metodo (Museo

storico)

II quadrimestre Sallustio Emilia

Progetto scuola lavoro Magrone Michele

Viaggio di istruzione Bologna 6.04. 2016 Magrone Michele

Ruggieri Antonio

Sat proposta formativa 2 ore 10.12.2015 Ducati Claudia

Attività vigili del fuoco

Sopramonte

4 ore II quadrimestre Magrone Michele

Disegno e calcolo delle reti

idriche con utilizzo software

2 ore 2 quadrimestre Magrone Michele

Paternolli Diego

3.8.2 Attività/progetti nell’anno scolastico 2016-17

PROGETTO/ ATTIVITA' DURATA PERIODO DOCENTE

REFERENTE

Quotidiano in classe 1 ora / sett Anno scol. Sallustio Emilia

Educare alla relazione di genere 9 ore II quadrimestre Sallustio Emilia

Progetto legalità 3 incontri 17.11.2016/

14.11.2016/

27.03.17

Sallustio Emilia

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Scrittura pratico funzionale 10 ore ital./ 10

ore ingl.

Anno scol. Sallustio E.- Visconti P.

Uscita teleriscaldamento

Rovereto (scuola lavoro)

1 mattinata Gennaio - marzo Magrone Michele

Visita mostra gallerie

Piedicastello

I quadrimestre Sallustio Emilia

Progetto I&E:acquisire uno

spirito imprenditoriale orientato

all’innovazione

4 incontri di 3

ore

10.01/ 24.01/

17.01/

31.01.2017

Curzel Annamaria

Viaggio istruzione : Barcellona

Visita Sandoz -Innsbruck

aprile 2017

17.05.2017

Curzel A. – Ruggieri A.

Giochi della chimica maggio 2017

Certificazione linguistica Galante Francesca

Settimana. Linguistica gennaio 2017 Stani Stefania

Uscita Flying park 12.05.2017 Comai Paola

Olimpiadi matematica novembre 2016 Pisetta F.- Frisanco A.

Progetti alternanza scuola

lavoro

Anno scolastico Curzel Anna Maria

Clil 10 ore Anno scolastico Visconti P.- Curzel A.

Corso di sci o snowboard 10 ore Anno scol. Comai Paola

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Corso tennis 5 ore Anno scol. Comai Paola –Ruggieri

Antonio

Uno studente e una studentessa hanno partecipato al progetto Welt a Noordwijk,Olanda (18-22 maggio 2017) 3.8.3 Attività/progetti nell’anno scolastico 2017-18

PROGETTO/ ATTIVITA' DURATA PERIODO DOCENTE REFERENTE

Progetto “Cantiere Europa” (Uscita didattica a Pieve Tesino con visita Casa-Museo De Gasperi)

6 febbraio 19 febbraio

Emilia Sallustio

Progetto “Fenoglio”

Emilia Sallustio

Progetto “Storia del Medio Oriente nel 900” in collaborazione con il Museo Storico Trentino

primo-secondo quadrimestre)

Emilia Sallustio

Progetto “On the Road, sulle rotte dei migranti”,

Emilia Sallustio

Visita al Vittoriale 5 aprile 2018 Emilia Sallustio

Olimpiadi della matematica

23 novembre Franca Piosetta

Rafting

24 maggio 2017 Lorenza Bauer

Progetto Primo Soccorso Lorenza Bauer

Olimpiadi della Chimica 21 aprile Annamaria Curzel

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3.9 Criteri e strumenti della valutazione

Strumenti adottati dal consiglio di classe per la verifica formativa: Controllo dei quaderni di laboratorio, osservazione delle attività svolte in classe brevi interventi alla lavagna; interrogazione lunga; tema o problema; questionari; relazioni; esercizi ;tavole, esercizi pratici di ed. fisica Strumenti comuni adottati dal consiglio di classe per la verifica sommativa: Interrogazione lunga; interrogazione breve; tema o problema; prove strutturate; prove semistrutturate; questionari ; relazioni;esercizi teorici e pratici; problem solving

Gli elementi che concorrono alla valutazione intermedia e finale, stabiliti dal consiglio di classe sono: impegno, partecipazione all’attività didattica,metodo di studio, progresso, situazione personale ,frequenza regolare alle lezioni.

3.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato

In ottemperanza a quanto disposto nell’art. 2, comma 1 dell’O.M. n° 26 del 15 marzo

2007, in sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe formulerà un giudizio di ammissione per

tutti gli studenti anche al fine di fornire alla Commissione d’esame gli elementi per una più

completa conoscenza di ciascun candidato. Si presterà particolare attenzione a motivare le

decisioni assunte nel caso di non ammissione ovvero nel caso di ammissione in presenza di

carenze formative non saldate e/o di valutazioni non sufficienti nelle singole discipline.

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3.11 Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono stati in genere frequenti e positivi e, comunque, tali da

consentire ad ogni genitore interessato di avere un quadro completo e tempestivo

dell’andamento scolastico del proprio figlio, anche grazie all’utilizzo del registro elettronico e alle

udienze generali convocate secondo un calendario pubblicato sul sito di Istituto.

Quando è stato necessario, il Consiglio di classe e i singoli insegnanti si sono avvalsi delle

comunicazioni dirette alla famiglia per segnalare eventuali problemi. Qualora sia emersa la

necessità di un incontro prolungato per particolari problematiche, il genitore ha fissato un

appuntamento con il coordinatore di classe o con l’insegnante interessato. Su richiesta dei

rappresentanti di classe, inoltre, è stato possibile convocare una riunione di tutti i genitori con il

coordinatore di classe. Al termine delle attività didattiche è stato fissato un colloquio con i

coordinatori di classe per gli studenti con carenze formative e/o non ammessi alla classe

successiva.

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4. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO

Approvato dal Consiglio di classe della 5^CMA il giorno 4 maggio 2018, affisso all’Albo d’Istituto il 15 maggio 2018. IRC Claudio Silvestri

ITALIANO Emilia Sallustio

STORIA Emilia Sallustio

INGLESE Patrizia Visconti

MATEMATICA E COMPLEMENTI Franca PIsetta

CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE Annamaria Curzel Fulvia Nones

CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA Daniele Regnicoli Cristina Arlati

TECNOLOGIE CHIMICHE MIchele Magrone

SCIENZE MOTORIE Lorenza Bauer

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ALLEGATI

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1. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI

Disciplina: Italiano

RELAZIONE FINALE del prof.ssa EMILIA SALLUSTIO

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5 CMA, sin dal suo esordio, si è contraddistinta per impegno, motivazione, serietà e collaborazione all'attività didattica, accogliendo tutte le occasioni educative che le sono state proposte. Caratterizzata nel complesso da un livello di partenza medio-alto, sia nelle competenze linguistico-espressive che metodologiche, ha sviluppato buoni livelli di autonomia, ritagliandosi, per ogni studente, un percorso di crescita e maturazione personale, commisurato alle rispettive capacità e interessi, ora più spontanei e convinti ora più scolastici, in base ai quali ha conseguito i relativi profitti. In tutti i casi, acquisizione e consolidamento di conoscenze e abilità, sono state apprezzabili, in alcuni decisamente brillanti. Anche se non tutti hanno partecipato attivamente, la classe ha dimostrato interesse e attenzione, dando segnali significativi di crescita personale nel corso del triennio. Il clima di lavoro è stato sempre sereno e proficuo, privo di tensioni e conflitti; le relazioni improntate al rispetto reciproco e alla cooperazione; il comportamento, anche in occasione di uscite didattiche o visite guidate, impeccabile; alcuni hanno partecipato spontaneamente e per genuino interesse ad iniziative di aggiornamento rivolte principalmente, ma non esclusivamente, ai docenti. Tutto questo ha consentito di instaurare rapporti di fiducia, di lasciare agli studenti ampi margini di autonomia nell' organizzarsi, e di maturare sul piano personale e culturale.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

- An alizzare i testi letterari e non letterari sul piano contenutistico e stilistico. - Enucleare dal testo letterario temi e aspetti formali peculiari di un autore, movimento o corrente letteraria. - Comprendere e interpretare correttamente i temi contenuti nei testi. - Contestualizzare l’opera nel momento storico-culturale. Acquisire conoscenze su correnti e movimenti letterari, ideologie e poetiche degli autori.

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- Utilizzare i testi come documenti da cui ricavare informazioni diverse. - Effettuare raffronti fra testi e autori diversi, coevi o di differenti epoche. - Ricavare informazioni e conoscenze da testi non letterari. - Potenziare le capacità linguistico-espressive producendo testi di diversa tipologia, adeguando il lessico ai diversi contesti, utilizzando correttamente i linguaggi settoriali. - Rielaborare quanto acquisito in modo critico e personale. - Acquisire tecniche efficaci di esposizione e argomentazione. - Applicare i modelli di conoscenza acquisiti in ambiti diversi da quelli di partenza. - Acquisire un metodo di lavoro efficace ed autonomo.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

I contenuti proposti sono stati selezionati sulla base di temi in grado di suscitare momenti di riflessione e discussione sulla loro attualità, effettuando collegamenti, e nucleandone peculiarità, elementi di originalità, rapporti e differenze; mentre il contesto socio-economico si è avvalso dei raccordi interdisciplinari con la storia. Gli autori non sono stati oggetto dello stesso tipo di approfondimento nè tutti i loro aspetti indagati integralmente, tranne quelli ritenuti imprescindibili per attualità, originalità di risposte in relazione al momento storico-culturale, e novità nella ricerca di soluzioni innovative sul piano stilistico-formale. Le indagini sui testi, anche non letterari (articoli giornalistici, saggi, materiale iconico ecc.) hanno mirato a sviluppare capacità di analisi dei contenuti e di rielaborazione personale degli stessi. Allo studio della letteratura è stato affiancata l'acquisizione di forme di scrittura diversificata, al fine di potenziare le capacità espressive e produrre testi di differenti tipologie e finalità. Le metodologie didattiche hanno compreso lezioni frontali, interattive, discussioni a tema o aperte alle proposte degli alunni, spunti tratti da letture di varia tipologia, incontri con esperti su tematiche specifiche, visite guidate e uscite sul territorio.

4. MATERIALI UTILIZZATi

La diversificazione di metodologie e strategie didattiche è oggi quanto mai necessaria a comprendere, accogliere e affrontare positivamente, con strumenti e risorse adeguate, la complessità del mondo globale. Ciò vale anche per materiali e fonti, messe a disposizione e da attingere soprattutto dal web, che vanno selezionate e fatte “dialogare” proficuamente. Al manuale di letteratura cartaceo si è affiancato l'uso di piattaforme didattiche digitali, internet, testi di narrativa, quotidiani a tiratura nazionale, sagg i,

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sequenze cinematografiche e documentarie, manufatti artistici e materiale iconico, incontri con esperti, visite guidate e uscite didattiche.

5. RISULTATI RAGGIUNTI

Tenuto conto delle diversità dei livelli di partenza, tutti hanno conseguito una preparazione adeguata: per buona parte sostenuta da capacità linguistiche, espressive e argomentative di buono/ottimo livello, per qualcun altro sufficienti. Questo vale sia nella produzione di tipologie diversificate di scrittura, sia nell'esposizione orale, che nell’organizzare informazioni, conoscenze e riflessioni in merito ai contenuti acquisiti. Alcuni hanno sviluppato ottime capacità critiche e di collegamento tra diversi ambiti, di interiorizzazione dei temi affrontati sia didattici che di interesse più generale legati all'attualità, approfondendo in modo del tutto personale, attraverso letture individuali di un certo spessore e impegno intellettuale.

6. MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Strumenti e modalità di verifica si sono basati su prove scritte in classe (le consuete tipologie d'esame: A analisi testuale, B scrittura documentata, C tema storico, D tema di ordine generale), compiti ed esercizi scritti a casa, questionari, verifiche orali. Nella valutazione si è tenuto conto dei livelli di partenza individuali, della correttezza nell'impiego di strumenti e procedure metodologiche adeguate ai diversi contesti, dei contributi personali degli studenti, dell'autonomia di ricerca e della capacità di organizzare il lavoro scolastico e i contenuti acquisiti in modo personale e funzionale ai diversi scopi, di collaborare efficacemente in team, di applicare modelli e metodologie acquisite in ambiti diversi da quelli di partenza, di effettuare collegamenti in modo autonomo, motivando le proprie scelte e intuizioni.

PROGRAMMA FINALE

Dal SECONDO OTTOCENTO al PRIMO DOPOGUERRA Il contesto socio-economico.Il secondo Ottocento fra crescitaeconomica e depressione.L'eta' del progresso. L'età del Positivismo . La cultura . Una nuova fiducia nella scienza. La nascita dell'evoluzionismo. La letteratura . Dal Realismo al Naturalismo. Il Verismo. L'Età del Decadentismo . La cultura . La reazione al Positivismo. Simbolismo ed Estetismo tra arte e vita. La crisi della ragione. La

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letteratura . La sensibilità decadente. La poesia. La poesia simbolista francese. La narrativa. Il romanzo estetizzante in Europa. Il romanzo della crisi. Il romanzo della crisi in Italia. Le Avanguardie . La cultura . Un fenomeno di rottura. L'Espressionismo. Il Futurismo. F. T. Marinetti ,“Manifesto del futurismo”.Il Dadaismo. Il Surrealismo. G. VERGA La vita. Le opere. La fase verista. Il pensiero e la poetica. L'approdo al Verismo. I principi della poetica verista. Le tecniche narrative. La visione della vita nella narrativa di Verga. “Vita dei campi” Rosso Malpelo La lupa “I Malavoglia” Prefazione Cap.1 La famiglia Malavoglia Cap.15 L'arrivo e l'addio di 'Ntoni “Novelle rusticane” La roba Libertà “Mastro-don Gesualdo” Cap.4 La morte di Gesualdo Ch. BAUDELAIRE “I fiori del male” Corrispondenze L’albatro Spleen G. PASCOLI La vita. Le opere . Le raccolte poetiche. Il saggio “Il fanciullino”. Il pensiero e la poetica . Fra umanitarismo e nazionalismo. Una nuova poetica. Temi, motivi e simboli. L'innovazione stilistica. “Il fanciullino” “E' dentro noi un fanciullino” “Myricae” Lavandare X Agosto Temporale Il lampo Il tuono “Canti di Castelvecchio” La mia sera Il gelsomino notturno G. D’ ANNUNZIO La vita. Le imprese di D'Annunzio combattente. Le opere . Dagli esordi all'estetismo decadente. La produzione del superomismo.Il pensiero e la poetica.L'Estetismo. Il superomismo tra esperienza letteraria e biografia.

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“Il piacere” Il ritratto di un esteta “Alcyone” La sera fiesolana La pioggia nel pineto I. SVEVO La vita. Le opere . Una vita. Senilità. La coscienza di Zeno.I modelli e le novità della narrativa di Svevo. La struttura e i contenuti. Sigmund Freud. L'impianto narrativo e le soluzioni stilistiche. Le tecniche narrative. Lo stile. “La coscienza di Zeno” Cap. 1-2 Prefazione e Preambolo Cap. 5 Storia del mio matrimonio, Un salotto mai più interdetto Cap. 8 Psico-analisi, Una catastrofe inaudita

L. PIRANDELLO La vita. Le opere . Le novelle e i saggi. I romanzi. Il pensiero e la poetica . La formazione verista e gli studi di psicologia e filosofia. La difficile interpretazione della realtà. La crisi dei valori e l'”oltre”. “L'umorismo” “Il sentimento del contrario” “Il fu Mattia Pascal”:la trama, la struttura, i temi, la poetica Cap. 1 Premessa Cap. 7 Cambio treno “Novelle per un anno” La patente Il treno ha fischiato F. KAFKA “La metamorfosi”: la trama, le tematiche, i rimandi autobiografici, le possibili interpretazioni Il risveglio di Gregor G. UNGARETTI La vita. Le opere . Il pensiero e la poetica . La prima fase: lo sperimentalismo. La seconda fase: il recupero della tradizione. La terza fase: la compostezza formale.L’Allegria . Il titolo, i temi, la parola pura, lo sperimentalismo.Il dolore . “L’Allegria” In memoria Veglia Fratelli Sono una creatura I fiumi San Martino del Carso Allegria di naufragi Mattina Soldati

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Dal PRIMO al SECONDO DOPOGUERRA Il contesto socio-economico . Il primo dopoguerra. La Grande crisi e i totalitarismi. La cultura . L'Esistenzialismo. La letteratura . Lirica in Italia. Novecentismo e antinovecentismo. L'Ermetismo. La narrativa in Italia tra gli anni Venti e Cinquanta. Il nuovo realismo. Il realismo simbolico. Il realismo magico. Il Neorealismo. E. MONTALE La vita. Le opere : Ossi di seppia , Le occasioni, La bufera e altro, Satura.Il pensiero e la poetica : La dolorosa esperienza del vivere. La poesia metafisica e la poetica degli oggetti. L'evoluzione della figura femminile. Le scelte stilistiche. “Ossi di seppia” I limoni Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato “Le occasioni” La casa dei doganieri “Satura” Ho sceso, dandoti il braccio B. FENOGLIO Una questione privata (lettura integrale del romanzo) TESTO in adozione M. SAMBUGAR, G. SALA', Laboratorio di Letteratura , vol. 3°, La Nuova Italia Gli studenti hanno partecipato alle seguenti attività integrative:

1) “Progetto Fenoglio”: lettura integrale del romanzo “Una questione privata”, preceduta da lezione introduttiva e conclusiva a cura del prof. Alessandro Tamburini, esperto dell'opera dell'autore.

2) Uscita didattica a Gardone Riviera, Casa-Museo D'Annunzio, Vittoriale degli Italiani.

RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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Disciplina: Storia

RELAZIONE FINALE della prof.ssa EMILIA SALLUSTIO

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha seguito con interesse l'attività didattica. Anche nella disciplina storica si è impegnata con profitto, acquisendo buone conoscenze e un uso appropriato del linguaggio specialistico. A livello individuale, partecipazione e impegno si commisurano alla motivazione e all'interesse coltivato, anche autonomamente, nei confronti della disciplina; i risultati tendono pertanto, nel complesso, a profitti più scolastici ma che restano comunque positivi e, in alcuni casi, di ottimo livello. I ragazzi hanno accolto in modo favorevole e costruttivo progetti alternativi alla routine del programma stabilito, organizzandosi in lavori di gruppo, guidati da esperti del Museo Storico di Trento, con buoni risultati sul piano della capacità di comprendere e interpretare fonti di diversa tipologia.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

- Conoscere e comprendere fatti e fenomeni storici nelle loro relazioni complesse e di causa- effetto. - Riconoscere e utilizzare correttamente le variabili politiche, economiche, sociali e culturali. - Individuare gli elementi di rottura e di continuità dei fenomeni storici. - Effettuare raffronti e collegamenti con altre epoche e/o tra fatti coevi. - Interpretare e rielaborare i dati acquisiti. - Conoscere il passato per comprendere il presente nella sua articolazione e complessità. - Impiegare adeguatamente il linguaggio specialistico. - Acquisire tecniche efficaci di esposizione e argomentazione. - Approfondire, problematizzare ed effettuare collegamenti in modo autonomo. - Utilizzare correttamente gli strumenti storiografici a disposizione. - Applicare i modelli di conoscenza acquisiti in ambiti diversi da quelli di partenza.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

I contenuti di storia si sono affiancati a quelli di letteratura, consentendo continui rimandi e arricchimenti. Sono state evidenziate soprattutto le fratture del XX° secolo, le discontinuità

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col passato, gli aspetti inediti che hanno modificato e condizionato stili di vita, mentalità, atteggiamenti collettivi, visioni del mondo, spostando equilibri politici secolari, prima centrati prevalentemente sull'Europa. Vi sono stati momenti di lavoro di gruppo e nel corso delle lezioni, tenute sempre con supporti informatici, è stato dato spazio all’attualità, al raffronto fra il passato e l'oggi, attraverso analisi, commenti a fatti e fenomeni odierni, con discussioni in classe, scaturite da domande, curiosità e interessi degli studenti. Si è cercato di far comprendere il valore della memoria storica, l'importanza di un approccio problematico e complesso alle vicende storiche, viste soprattutto come vicende umane. Si è insistito sulla complessità dei fenomeni storici e sociali, da affrontare con uno sguardo il più possibile obiettivo e relativistico, valutando contesti e dinamiche in campo.

4. MATERIALI UTILIZZATI

Oltre al manuale e all'uso della piattaforma digitale (lezioni in power -point, linee del tempo, filmati, materiale iconografico, cartine) sono state affiancate altre fonti di informazione, conoscenza ed elaborazione dei contenuti: documenti di differente tipologia, saggi, testimonianze, video, conferenze e mostre a tema, articoli giornalistici e reportage, materiali tratti dal web, per abituare i ragazzi ad intrecciare contenuti di diverso taglio e spessore, ma soprattutto a confrontarsi con i diversi punti di vista non solo storiografici, selezionando e leggendo criticamente i contenuti presenti in Internet.

5. RISULTATI RAGGIUNTI La classe si è impegnata, generalmente, con risultati positivi; in qualche caso l'interesse è stato più approfondito, generando confronti interessanti, sviluppando una visione più critica e personale dei contenuti, conoscenze più solide. Nel complesso la preparazione è per una parte fra il buono e l'ottimo, per un numero esiguo sufficiente. Alcuni hanno sviluppato ottime capacità critiche, di collegamento e approfondimento, in merito all'organizzazione delle informazioni e delle conoscenze dei contenuti acquisiti.

6. MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

I momenti di verifica si sono basati prevalentemente su prove scritte in classe (test e questionari), interrogazioni, lavori di gruppo, discussioni. Nella valutazione si è tenuto conto dei livelli di partenza individuali, della correttezza nell'impiego di strumenti e procedure metodologiche, dell'uso del linguaggio specialistico, della capacità di leggere e

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interpretare correttamente le fonti, di organizzare i contenuti acquisiti e di collaborare efficacemente in team, di problematizzare e sviluppare uno sguardo critico, di effettuare collegamenti.

PROGRAMMA FINALE Verso un nuovo secolo: la nascita della società di massa; l'età giolittiana La seconda rivoluzione industriale. Colonialismo e Imperialismo. Il mondo delle potenze imperialiste. Le nazioni e il nazionalismo. Socialismo e rivoluzione. Religione e scienza (la Rerum Novarum). Il sistema politico internazionale. Le trasformazioni economiche e sociali. La politica di Giolitti. La guerra di Libia e la crisi politica. La Grande guerra e le sue conseguenze: la Prima guerra mondiale; il primo dopoguerra; la grande crisi Le cause della Grande guerra. Le difficoltà degli imperi multinazionali. L'inizio della guerra. Una guerra inedita. Il 1917, la rivoluzione in Russia e l'intervento degli Stati Uniti. L'Italia in guerra. Dalla guerra alla pace. I problemi aperti. L'Europa dei vincitori e degli sconfitti. La Repubblica di Weimar. Gli Stati Uniti: isolazionismo e civiltà di massa. Il dopoguerra in Asia e Medio Oriente: Cina, India, Turchia, Palestina. 1929: l'inizio della crisi. La reazione degli Stati Uniti: il New Deal. L'età dei totalitarismi: le origini del fascismo e la costruzione del regime; lo stalinismo; il nazionalsocialismo Il primo dopoguerra in Italia. Il biennio rosso. I partiti e le masse. La nascita del fascismo. La presa del potere. La costruzione dello stato totalitario. L'organizzazione del regime. Il partito unico. L'antifascismo. La cultura e la società. La politica economica. La politica estera. Il totalitarismo sovietico: lo stalinismo. L'ascesa al potere di Hitler. Lo stato totalitario nazista. La politica economica e la spinta verso la guerra. Il mondo alla vigilia del secondo conflitto; la Seconda guerra mondiale Verso la guerra mondiale. L'attacco nazista. L'Italia in guerra. La guerra totale. La guerra nel Pacifico. Lo sterminio degli ebrei. La svolta nel conflitto: le prime sconfitte dell'Asse. Il crollo del fascismo e la Resistenza in Italia. Lo scontro finale. La guerra fredda. I due blocchi a partire dagli Anni Cinquanta Il mondo alla fine della guerra. Le origini della guerra fredda. Gli Stati Uniti e il blocco occidentale. Le due Germanie. L'URRS e i paesi comunisti. La guerra di Corea. L'Unione Sovietica e l'Est europeo: destalinizzazione e repressione. Gli Stati Uniti nella fase del bipolarismo: questione razziale; Kennedy e la “nuova frontiera”; il muro di Berlino; la crisi di Cuba; l'inizio della guerra del Vietnam. Il Sessantotto.

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L'Italia del dopoguerra: dalla ricostruzione al boom economico L'Italia della ricostruzione: '45-'48. I partiti di massa. Gli anni del centrismo. Il miracolo economico. La nascita dell'Unione Europea (Lezione 25) L'idea di Europa. L'Europa dei “sei”. Dalla CEE all'euro. Il Manifesto di Ventotene. Verso una Costituzione europea. Le iniziative della UE. Le difficoltà dell'Europa. Gli organismi europei (Lezione 26) La complessità delle istituzioni europee. Le norme comunitarie. Gli organismi legislativi: il Consiglio dell'Unione europea e il Parlamento europeo. Il Consiglio d'Europa. L'identità europea TESTO in adozione 1) G. DE LUNA, M. MERIGGI, Il segno della storia , ,Vol.3°, Edizioni Paravia 2) G. DE LUNA, M. MERIGGI, Lezioni di cittadinanza e Costituzione, Vol.unico, Ed. Paravia Gli studenti hanno partecipato alle seguenti attività integrative: 1) Progetto “Storia del Medio-Oriente e le donne curde”, in collaborazione con il Museo Storico di Trento, con l'intervento dell'esperto Tommaso Baldo. 2) Progetto “On the road”, sulle rotte dei migranti, interventi di testimoni che hanno percorso la rotta greco-balcanica. 3) Progetto “Cantiere Europa”, uscita didattica a Castel Tesino, con visita alla Casa-Museo Alcide De Gasperi e lezioni sull'Unione Europea a cura dell'esperto Marco Odorizzi. RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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Disciplina: Inglese

RELAZIONE FINALE della prof.ssa Patrizia Visconti

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe all’inizio del triennio presentava delle notevoli differenze di preparazione dovute a percorsi didattici diversi, coniugate a impegno personale molto diversificato nello studio della materia. Durante i tre anni sono state proposte attività per colmare le lacune precedenti e le competenze non ancora acquisite da tutta la classe, lavorando al tempo stesso sulla buona preparazione di alcune eccellenze, anche con l’obiettivo delle certificazioni linguistiche. Si è lavorato in maniera specifica sullo sviluppo delle competenze orali, riprendendo le tipologie tipiche della certificazioni quali la descrizione delle immagini, il loro confronto, cercando di sviluppare anche le competenze argomentative e la capacità di esporre le proprie opinioni. Contemporaneamente si è lavorato sul manuale in adozione per lo sviluppo della parte relativa alla microlingua, anche con lo sviluppo delle delle competenze per la descrizione di testi non continui, in particolare lavorando su grafici, diagrammi di flusso e processo, tipici di certificazioni accademiche (IELTS writing part 1) e funzionali al lavoro svolto dagli studenti nelle ore di CLIL. Gli studenti hanno sempre mostrato buona partecipazione alle attività proposte, diligenza nell’esecuzione dei compiti assegnati ed educazione e rispetto verso l’insegnante e i compagni.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

Si sono perseguiti gli obiettivi definiti dal Dipartimento di Lingua Inglese e in particolare si è lavorato sulle seguenti competenze: - saper comprendere una varietà di messaggi orali in contesti diversificati anche relativi al settore specifico dell’indirizzo, trasmessi attraverso vari canali: il lavoro si è arricchito con la visione di video e in particolare con la visione completa assegnata con lavoro domestico dei film “An Inconvenient Truth” e “Cowspiracy” con delle specifiche schede di approfondimento; - saper stabilire rapporti interpersonali, sostenendo una conversazione funzionale al contesto e alla situazione di comunicazione, con pronuncia e intonazione il più possibile corrette - saper produrre testi scritti e orali per descrivere processi o situazioni con chiarezza logica, precisione lessicale e pronuncia corretta: anche in questo caso si sono cercate di colmare le lacune rispetto all’organizzazione del testo scritto, lavorando specificamente sulla tipologia ESSAY e sulle risposte argomentative; - saper comprendere in maniera globale testi scritti d’interesse generale e di argomento tecnico-scientifico: la comprensione e riproduzione meccanica sono adeguate per tutti gli studenti, talvolta inadeguate le rielaborazioni personali e la capacità di riprodurre fluentemente

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- saper riconoscere i generi testuali e le costanti che li caratterizzano: si è lavorato in parallelo su alcuni testi letterari attinenti all’ambito di riferimento (Brave New World-1984); -saper attivare modalità di apprendimento autonomo sia nella scelta dei materiali e degli strumenti di studio, sia nell’individuazione di strategie idonee a raggiungere gli obiettivi prefissati: la parte relativa alle risorse energetiche è stata sviluppata in forma di ricerca e on presentazioni in piccoli gruppi.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

La docente ha adottato un approccio funzionale-comunicativo, privilegiando l’uso della L2 nel contesto di apprendimento, mirando ad un uso della lingua in situazioni specifiche e con scopi comunicativi relativi soprattutto alla quotidianità e al contesto laboratoriale sviluppando una varietà di attività volte ad utilizzare la lingua in un contesto reale riferito il più possibile alle esperienze e agli interessi degli studenti. Le abilità linguistiche sono state usate in una varietà di situazioni adeguate al contesto dello studente, in modo che la lingua venisse veicolata come strumento e non come fine precipuo dell’attività di apprendimento. Grammatica, sintassi, competenza lessicale sono stati sviluppati in contesti diversificati, per sviluppare soprattutto competenza comunicativa. Per lo studio della microlingua si è adottato un approccio collaborativo con l’uso di webquests e ricerche da parte degli alunni in modo da sviluppare le capacità critiche e l’uso delle nuove tecnologie in maniera co-costruttiva.

4. MATERIALI UTILIZZATI

Si ricorda che il programma è stato svolto con l’ausilio del libro di testo CHEMISTRY & CO - ODDONE E CRISTOFANI ED.SAN MARCO e con il supporto costante della piattaforma di apprendimento online EDMODO, su cui sono stati condivisi i materiali cartacei, i video e le schede di approfondimento. Tali materiali sono disponibili in forma cartacea presso la segreteria didattica a disposizione dei commissari.

5. RISULTATI RAGGIUNTI

Gli studenti, dopo il lavoro di livellamento, rinforzo e consolidamento tipico del secondo biennio, possiedono ora, in generale, una discreta padronanza della lingua anche se permangono delle lacune precedenti soprattutto legate alla competenza grammaticale e dei livelli diversificati di produzione e comprensione linguistica. Dai dati in possesso (certificazioni e dati raccolti dall’insegnante) nove studenti hanno raggiunto il livello B2, la restante parte della classe presenta delle abilità miste tra i livelli B1 e B1+, in rari casi per certe competenze anche soltanto A2.

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6. MODALITÀ’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Sia verifica che valutazione sono state di tipo sistematico ed effettuate in itinere in modo da

accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi trasversali comuni a tutte le materie

(comportamento, partecipazione, impegno, metodo di studio, acquisizione dei contenuti,

possesso di abilità sociali) e l'acquisizione dei contenuti disciplinari rispetto al livello di partenza

ed in base alle capacità e potenzialità personali. L’uso delle funzioni comunicative, le quattro

abilità nei contesti sviluppati, la correzione dei compiti per casa, il controllo degli esercizi svolti in

classe e la revisione di strutture grammaticali sono attività che hanno permesso alla docente di

verificare in itinere il raggiungimento degli obiettivi formativi e disciplinari.

Sono state effettuate due verifiche scritte nel primo quadrimestre e tre nel secondo. Le tipologie

sono state diversificate con domande aperte per testare la conoscenza degli argomenti e le

competenze sviluppate durante il percorso. Le verifiche orali (almeno due per studente a

quadrimestre) hanno saggiato la competenza comunicativa integrata dalla conoscenza degli

argomenti svolti in classe o approfonditi nel lavoro domestico. Sono state valutate anche le

presentazioni fatte in maniera collaborativa, assegnando un voto individuale a ciascun studente.

PROGRAMMA FINALE

Lettura estiva del romanzo 1984 di George Orwell. Attività di approfondimento al rientro con

alcune schede e con il confronto con Brave New World di Aldous Huxley. Approfondimento della

tematica della distopia.

Per il moduli seguenti si fa riferimento al manuale in adozione.

Module 6 In the Chemistry Laboratory 1. What is a Chemistry Lab?

2. Jobs and Careers in the Chemistry Lab

3. Lab Equipment Glassware

4. Lab Equipment Tools

5. How to Write a Lab Report

6. Cleaning Basics

Module 7 Biochemistry 1. What is Biochemistry?

1.1 Biochemistry, Molecular Biology and Genetics

2. Carbohydrates

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2.1 Mono-Di-Polysaccharides

3. Listening Food Pyramid

4. Nucleic Acids

5. Proteins

5.1. Protein Synthesis

Module 8 Biotechnology 1. What is Biotechnology?

2. Genetic Engineering

2.1. Cloning

3. Agricultural Biotechnology

4. Medical Biotechnology

5. Stem Cells

Visione domestica del film Cowspiracy - approfondimento in classe . Dibattito su eugenetica e

manipolazione genetica (cfr. anche Brave New World)

Module 9 Energy Sources Il modulo è stato introdotto da una serie di presentazioni fatte dagli studenti riguardo alle energie

rinnovabili e non rinnovabili. In questa sezione si è lavorato in maniera particolare sulla tipologia

1 dell’esame IELTS con la descrizione di diagrammi di flusso e processo (cfr. fotocopie). Come

attività di warm-up è stata assegnata la visione domestica del film An Inconvenient Truth di Al

Gore, completata in classi con schede di lavoro e dibattito sul riscaldamento globale ed effetto

serra. 1. What is are the Main Types of Energy Sources?

2. Fossil Fuels

2.1. Pollution from Fossil Fuels

4. Renewable Sources of Energy

4.1 Major Types of Renewable Energy Source

4.2 Renewable Energy Debate

Module 10 The Earth 1. What is the Earth Like?

2. The Structure of the Earth

3. The Surface of the Earth

3.1 Water

3.2 Water Cycle

4. The Atmosphere

4.1 Air Pollution

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4.2 Depletion of the Ozone Layer

The KYOTO PROTOCOL

4.3 Global Warming

RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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Disciplina: matematica

RELAZIONE FINALE della prof.ssa Franca Pisetta

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe all’inizio della quarta presentava un livello di partenza mediamente molto alto e una buona manualità di calcolo. Solo alcuni evidenziano lacune pregresse. Nel corso dei due anni la classe ha dimostrato impegno e desiderio di approfondimento; ha adempiuto ai doveri scolastici con modo responsabile; ha partecipato in modo attivo al dialogo educativo e culturale ed ha raggiunto un livello mediamente molto buono di conoscenze tecniche e teoriche. Pur dimostrando una certa vivacità, la classe non ha dato luogo a rilievi speciali per la condotta e la disciplina, anche se sempre risposto in modo consono a tutti gli stimoli proposti.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

L’insegnamento della matematica contribuisce a sviluppare un atteggiamento scientifico capace di organizzare il pensiero in modo sistematico e coerente di fronte a situazioni problematiche; sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze acquisite; acquisire proprietà di linguaggio nell’esposizione orale e scritta; sviluppare le capacità di analisi e di sintesi; utilizzare metodi e strumenti matematici in situazioni diverse; incrementare le capacità di astrazione e di formalizzazione. Nel triennio , oltre ad ampliare e rafforzare gli obiettivi del biennio , si mira ad affinare le capacità logico – deduttive , l’attitudine alla generalizzazione , alla costruzione di modelli , all’utilizzo degli strumenti matematici acquisiti per risolvere problemi inerenti la specializzazione scelta. Lo svolgimento del programma è stato effettuato tenendo presente i problemi che si possono presentare nello svolgimento dei programmi delle materie caratterizzanti del corso. Si è cercato di far acquisire agli studenti le conoscenze matematiche e le competenze logiche, in modo che fossero in grado di affrontare con successo i problemi posti dalle discipline tecnico-professionali.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

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I contenuti sono stati presentati attraverso lezioni frontali, in cui si è richiesto però dagli studenti un ruolo attivo. I procedimenti risolutivi sono stati introdotti affrontando problemi graduati a partire da casi semplici e sono state sviluppate per ogni argomento del programma, esercitazioni sia svolte in classe che consigliate a casa. Il programma è stato svolto nell’orario di tre ore settimanali, secondo le disposizioni ministeriali vigenti.

4. MATERIALI UTILIZZATI

Libro di testo: Matematica verde – Volume 5. Bergamini, Trifone, Barozzi. Ed. Zanichelli

5. RISULTATI RAGGIUNTI

Nel complesso la preparazione risulta di buon livello; solo un numero esiguo di studenti hanno ottenuto un profitto non soddisfacente, a causa di gravi lacune pregresse, mentre si sono riscontrate punte d’eccellenza

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Per la valutazione del grado di preparazione raggiunto individualmente dagli studenti sono state effettuate verifiche scritte articolate sotto forma di problemi e di esercizi di tipo tradizionale con cui si sono misurate le conoscenze e le competenze. Nelle interrogazioni orali è stata richiesta l’esposizione del contenuto, l’uso del simbolismo matematico e di un linguaggio tecnico appropriato, la capacità di effettuare collegamenti logici e la dimostrazione di ciò che viene sostenuto.

PROGRAMMA FINALE Integrale indefinito Primitiva di una funzione Definizione di integrale indefinito Proprietà dell’integrale indefinito Integrali immediati Integrazione di funzioni razionali fratte Integrazione per sostituzione Integrazione per parti Integrazione di particolari funzioni irrazionali Integrali definiti Definizione e generalità

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Proprietà dell’integrale definito di una funzione continua Teorema della media Teorema di Torricelli Area del trapezoide Area di una superficie mistilinea Volumi di rotazione Lunghezza di un arco di curva Integrali generalizzati Equazioni differenziali Definizione e generalità Risoluzione di equazioni differenziali del primo ordine: a variabili separabili lineari omogenee di Bernoulli Risoluzione di equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti Le serie Definizione di una serie e delle sue ridotte Carattere di una serie Proprietà delle serie Criterio generale di convergenza di Chauchy e condizione necessaria per la convergenza Serie geometrica Serie telescopiche Serie armonica generalizzata Criteri di convergenza per le serie a termini positivi Serie a termini alterni: criterio di Leibniz Serie assolutamente convergenti Cenni sulle serie di funzioni e costruzione del polinomio di Taylor e di Mc-Laurin per funzioni elementari RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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Disciplina: Chimica analitica e strumentale

RELAZIONE FINALE della prof.ssa Annamaria Curzel e

prof.ssa Fulvia Nones ( cood.)

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Nel corso del triennio la classe ha seguito con interesse l'attività didattica sia in classe che in laboratorio. La maggior parte degli studenti si è impegnata con profitto, acquisendo buone conoscenze e competenze laboratoriali e un uso appropriato del linguaggio tecnico. Buona la partecipazione e impegno alle diverse attività ,legate alla Alternanza scuola lavoro. I risultati alla fine del triennio sono , nel complesso, più che positivi e, in alcuni casi, di ottimo livello. Solo in alcuni casi non si è superata la sufficienza. I ragazzi hanno accolto in modo favorevole progetti alternativi al programma stabilito e hanno risposto, con buoni risultati sul piano della capacità di comprendere e interpretare fonti di diversa tipologia e in lingua inglese ( attività CLIL)

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

L’obiettivo generale è quello di fornire un’adeguata conoscenza teorica e sperimentale delle moderne tecniche strumentali, che metta in grado di acquisire una valida preparazione professionale in campo analitico. Gli obiettivi specifici prevedono il raggiungimento delle conoscenze, competenze e capacità corrispondenti a due livelli diversi: una preparazione di base ed una preparazione più articolata ed approfondita La prima prevede :acquisizione dei principi teorici sottesi alle metodiche analitiche strumentali. acquisizione delle conoscenze delle principali tecniche dell’analisi chimica e delle indispensabili abilità operative tali da mettere lo studente in grado di usare in modo corretto strumenti e vetreria di laboratorio, preparare correttamente soluzioni standard di riferimento, costruire una retta di taratura ed eseguire i calcoli stechiometrici necessari per elaborare i dati sperimentali, eseguire correttamente un certo numero di analisi per ciascuna delle tecniche analitiche trattate, effettuare una serie di analisi applicate relative alle acque, agli alimenti ed a prodotti merceologici di vario tipo. Per raggiungere una conoscenza approfondita della materia,lo studente deve : possedere una buona abilità nell’uso delle tecniche operative, aver acquisito capacità di riflessione sui metodi e sui sistemi idonei per giungere all’identificazione e al dosaggio delle sostanze,acquisire la capacità di organizzare il processo analitico nella sua globalità, dal momento del campionamento alla preparazione del dato finale,essere in grado di ottimizzare i

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parametri strumentali e di valutare correttamente e criticamente i risultati ottenuti.saper usare i vari software professionali per l’elaborazione dei dati

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

L’attività formativa si è basata su lezioni frontale con l’aiuto di proiezioni di video,presentazioni in

powerpoint , discussioni in classe e attività in laboratorio. Le esercitazioni pratiche sono state

proposte agli allievi come situazioni problematiche in cui lo studente non necessariamente deve

dimostrare di possedere dati mnemonicamente ma deve essere in grado di reperirli o ricavarli di

volta in volta facendo riferimento ad opportune tabelle, metodiche, ecc.

Gli studenti hanno svolto per lo più le esperienze in gruppi di due o tre per favorire la

collaborazione tra compagni e la discussione dei dati ottenuti. Il lavoro svolto è stato sempre

documentato con una relazione scritta

4. MATERIALI UTILIZZATI

Testo in adozione:R.Cozzi,P.Protti,T.Ruaro-Elementi di analisi chimica strumentale -Tecniche di

analisi con estensione digitale per Chimica e materiali-Zanichelli

Video, metodiche, schede sicurezza ,materiale dal web,manuali

5. RISULTATI RAGGIUNTI

La classe ha raggiunto un livello mediamente buono,e nel corso del triennio ha avuto una

crescita ed una evoluzione positiva, dalla quale emergono alcune ottime individualità. Una parte

degli allievi ha acquisito una più che buona preparazione (obiettivi a livello approfondito), altri

sono andati solo un po’ oltre la sufficienza a causa di un impegno talvolta frammentario; tutti gli

studenti hanno comunque raggiunto un sufficiente livello di autonomia necessario per la

gestione delle esperienze e delle attività di chimica analitica

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6.MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Prove scritte con domande a risposta aperta ed esercizi ,prove orali , prove di laboratorio,

esperienze di laboratorio valutate in base alla precisione dei risultati, alla capacità di

elaborazione dati, al livello espositivo e di approfondimento e alle abilità operative. I voti sono

stati assegnati secondo i criteri formulati dal Progetto d’Istituto.

PROGRAMMA FINALE

Spettroscopia Livelli energetici e transizioni elettroniche .Spettro elettromagnetico .Parametri che definiscono

un’onda.Interazione onda –materia . Vari tipi di assorbimento

Spettroscopia UV-visibile: Legge di Lambert Beer. Assorbanza e trasmittanza. Valori massimi

e minimi di assorbanza e di trasmittanza. Schema a blocchi dello spettrofotometro monoraggio e

doppio raggio. Parti dello strumento: lampade in UV e VIS, funzione e qualità di un

monocromatore, filtro di assorbimento, filtro interferenziale, prisma, fenomeno della rifrazione e

della diffrazione, reticolo di trasmissione, reticolo di riflessione, rivelatori, fototubi e

fotomoltiplicatore. Parametri che influenzano la scelta dello strumento. Fattori che influenzano la

posizione della λ massima e l’intensità delle bande. Analisi qualitativa: gruppi cromofori, effetto

batocromo, auxocromo e ipsocromo. Influenza del solvente e del pH. Analisi quantitativa:

deviazione dalla legge di Lambert Beer: fattori chimici e fisici e strumentali che la influenzano.

Scelta della lunghezza d’onda. Errore relativo percentuale nella misura di assorbanza. Metodi di

analisi quantitativa. Spettri in derivata e metodo dell’aggiunta multipla.

Spettrofotometria di assorbimento atomico AAS (Atomic Absorption Spectroscopy): caratteristica degli spettri di assorbimento atomico. strumentazione : schema di uno

spettrofotometro AAS a singolo e a doppio raggio , sorgenti , atomizzazione a fiamma (schema

dettagliato del processo), fornetto di grafite, monocromatore, rivelatore; interferenze spettrali e

da matrice. Analisi quantitativa: metodo della retta di taratura e metodo dell'aggiunta .

Spettroscopia di emissione atomica AES (Atomic Emission Spectroscopy): processo di

emissione atomica,

Spettrofotometri ad emissione al plasma: ICP-OES o ICP-AES (Inductively Coupled Plasma

Optical (Atomic) Emission Spectroscopy) e ICP-MS (Inductively Coupled Plasma and Mass

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Spectrometry): principi di funzionamento, schema a blocchi, analisi qualitativa e quantitativa

mediante l'uso dello spettrometro di massa (MS Mass Spectrometry).

Trattamento dei dati analitici Cifre significative, precisione e accuratezza, metodo per tracciare la retta migliore che passa fra i

punti sperimentali, deviazione standard, raccolta e valutazione dati sperimentali. Limite di

rivelabilità LOD (Limit of Detection), limite di linearità LOL (Limit of Linearity). Media, SD

(Standard Deviation)

Cromatografia Definizione di cromatografia. Meccanismi della separazione cromatografica: adsorbimento,

ripartizione, scambio ionico, esclusione. Classificazione delle tecniche cromatografiche in base

alla fase mobile e alla fase stazionaria. Cromatogramma e parametri che lo caratterizzano.

Grandezze fondamentali: costante di ripartizione,fattore di ritenzione, selettività,

efficienza,risoluzione,capacità

Cromatografia su carta e su strato sottile . Fattore di ripartizione Rf (Ratio Front). Efficienza.

Risoluzione. Fase stazionaria e fase mobile. Tecniche operative. Analisi qualitativa e

quantitativa.

Gas-cromatografia Principi generali . Rappresentazione del cromatogramma: tempo di ritenzione, volume di

ritenzione, coefficiente di distribuzione, fattore di capacità. Teoria dei piatti. HEPT (Height

Equivalent to a Theoretical Plate). Equazione di Van Deemter. Risoluzione. Simmetria dei picchi

: tailing e fronting. Ottimizzazione dei parametri strumentali .

Materiale gascromatografico: Fasi stazionarie. Liquidi di ripartizione e supporti per la

cromatografia gas/liquido. Strumentazione: schema a blocchi. Caratteristiche dei gas usati come

fase mobile. Sistema di iniezione, siringhe. Colonne: caratteristiche, materiali, lunghezza,

condizionamento. Colonne capillari e impaccate. Rivelatori FID (Flame Ionization Detector), :

schema e caratteristiche.

Programmazione della temperatura. Tecnica operativa. Analisi qualitativa: tempo di ritenzione,

fattore di selettività. Metodo dell’arricchimento. Analisi quantitativa: calcolo dell'area,

normalizzazione interna, fattore di correzione, taratura diretta, standard esterno, standard

interno.

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Colonne capillari : caratteristiche e prestazioni. Tecniche e dispositivi di iniezione.

Cromatografia in fase liquida ad elevate prestazioni (HPLC High Performance Liquid Chromatography). Parametri: Selettività. Efficienza. Risoluzione. Tempi di lavoro.

Caratteristiche della fase stazionaria. Caratteristiche della fase mobile. Cromatografia

solido/liquido, liquido/liquido. Strumentazione: schema generale. Pompe. Eluizione isocratica e

programmazione a gradiente. Sistemi di iniezione. Rivelatori

Cromatografia di scambio ionico.

Conduttimetria Titolazioni conduttimetriche di acidi forti e deboli e di loro miscele. Costruzione delle curve di

titolazione.

Attività di laboratorio Ogni gruppo, costituito da due allievi, ha effettuato un certo numero di esperienze fra quelle

elencate, con l’obiettivo di utilizzare le diverse metodiche strumentali e di conoscere l’uso di tutti

gli strumenti di cui è dotato il laboratorio.

Per ovvi motivi di tempo non tutte le esperienze sono state svolte dai singoli alunni ma sono stati

salvaguardati i principi generali per cui tutti hanno effettuato una o più esperienze sugli

argomenti sottostanti.

Spettrofotometria UV e Visibile

Retta di taratura di CuSO4,KMnO4,NiSO4,Co(NO3)2

Analisi delle acque: nitrati, ammoniaca, nitriti, fosfati,ferro

Determinazione ferro nel cacao,the,caffè

Determinazione caffeina nelle bevande

Determinazione della prolina nei vini

Determinazione del nichel nell’acciaio

Determinazione quantitativa dell'acido Ascorbico in succhi di frutta

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Spettro di assorbimento dello zafferano

Analisi degli oli

Nitriti e nitrati negli alimenti

Spettroscopia Atomica

Metodo della retta di taratura con aggiunte multiple e retta standard

Determinazione di Fe, Cu nei vini

Determinazione di vari metalli in campioni di prodotti alimentari.

Determinazione dello zinco nei capelli.

AES (Atomic Emission Spectroscopy): determinazione quantitativa del calcio,sodio,potassio

Determinazione Pb nell’erba

Cromatografia su carta Separazione e riconoscimento di aminoacidi in una miscela

Separazione e riconoscimento di zuccheri e acidi organici nei vini

Separazione e riconoscimento dell’aspartame nelle bevande

Separazione coloranti alimentari

Gascromatografia Analisi qualitativa di miscele di alcoli: calcolo del tempo di ritenzione, numero dei piatti teorici,

HEPT, risoluzione, selettività, influenza del flusso e della temperatura.

Analisi quantitativa di varie miscele con i seguenti metodi: normalizzazione interna con

standard esterno, standard interno; calcolo delle aree tramite computer .

Analisi qualitativa e quantitativa di miscele di esano, eptano, decano con applicazione dei metodi

di analisi

Analisi olii

Analisi grappe

Cromatografia in fase liquida (HPLC). Determinazione di acidi organici nei vini

Determinazione Tiamulina

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Determinazione VIt.C

Titolazioni conduttimetriche Titolazioni di acidi forti, titolazione di acidi deboli e titolazione delle loro miscele.

Determinazione dei cloruri nelle acque

Nell'ambito del Progetto CLIL 2017-2018,nella classe VCMA sono stati sviluppati durante le ore

di chimica analitica strumentale, due moduli: Spectroscopy (I Modulo) e Chromatography (II

modulo) per un monte ore complessivo pari a 40. I due moduli sono stati svolti con attività in

aula e in laboratorio.

RAPPRESENTANTI STUDENTI I DOCENTI

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Disciplina: Chimica organica e biochimica

RELAZIONE FINALE del prof. Daniele Regnicoli e

prof.ssa Cristina Arlati (cood.)

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe risulta, nel complesso, abbastanza omogenea. Alcuni studenti nel corso del quinto anno sono notevolmente maturati, rivelando grande disponibilità al dialogo educativo, partecipazione attiva alla vita di classe e generalmente costanza nello studio. Maggior parte degli studenti ha partecipato alle lezioni con attenzione e interesse, anche nelle attività di laboratorio, ma solo alcuni hanno lavorato con continuità e sistematicità per consolidare le conoscenze e le competenze acquisite e per superare le difficoltà mentre in qualche caso la partecipazione e l’impegno sono stati incostanti ma in netta ripresa nell’ultimo periodo. 2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

• Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; • utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; • elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio; • controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza; • redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

Per il conseguimento degli obiettivi specifici sono state messe in atto dai docenti della disciplina diverse metodologie didattiche. Principalmente sono state proposte lezioni interattive riguardante i nuclei fondanti della materia ed è stata progettata una lunga attività laboratoriale al

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fine di ottimizzare le singole competenze dell’alunno. Inoltre sono stati proposti alle classi numerose attività quali problem solving, CLIL, discussioni su argomenti di interesse etc.

4. MATERIALI UTILIZZATI • H. HART, L. E. CRAINE, A. J. HART, C. M. HADAD “CHIMICA ORGANICA” Sesta edizione ZANICHELLI • G. FORNAI, M. GANDO, V. EVANGELISTI “MICROBIOLOGIA E CHIMICA DELLE FERMENTAZIONI CON IL LABORATORIO” ZANICHELLI • Materiale prodotto dai docenti e dai colleghi del dipartimento di chimica

5. RISULTATI RAGGIUNTI

I principali obiettivi disciplinari raggiunti possono essere così elencati:

• Comprensione delle caratteristiche strutturali e funzionali delle biomolecole.

• Comprensione dei meccanismi metabolici e dei processi biochimici.

• Consapevolezza dei ruoli e delle influenze degli enzimi coinvolti nei processi biochimici.

Acquisizione di metodologie tecniche per l’indagine in campo biochimico.

• Acquisizione di un atteggiamento responsabile e sensibile nei confronti dell’uso di strumenti

tecnologici, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, e alla tutela

delle persone, dell’ambiente e del territorio.

Nello studio l’impegno non è stato sempre costante per tutta la classe, in particolare modo nella

prima parte dell’anno è stato molto scarso.

All’interno della classe si distingue un gruppo di studenti con buone conoscenze e capacità

teoriche e pratiche che spesso dimostrano anche una buona capacità di rielaborazione

personale e autonoma di quanto appreso. Un altro gruppo di studenti invece, pur lavorando con

impegno, non ha raggiunto livelli altrettanto soddisfacenti, evidenziando capacità di

rielaborazione non sempre adeguate e conoscenze più superficiali ma complessivamente più

che sufficienti. Infine un numero esiguo di studenti, con pregresse difficoltà e discontinuità, ha

riportato risultati non sempre adeguati a livello di preparazione teorica, dimostrando comunque

buone capacità in laboratorio.

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Il livello di preparazione raggiunto è nel complesso buono.

6.MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

I principali strumenti di verifica sono stati: interrogazioni, test scritti, verifiche di laboratorio.

I criteri utilizzati nella valutazione sono stati mirati essenzialmente a incentivare le potenzialità

individuali e soprattutto è stata valorizzata una elaborazione critica delle varie tematiche

proposte durante i momenti di verifica.

PROGRAMMA FINALE Modulo 1: Polimeri

• Classificazione, polimeri di condensazione e addizione, polimeri termoplastici e termoindurenti.

• Polimeri stereoregolari, polimerizzazione di Ziegler-Natta.

Modulo 2: Lipidi

• Classificazione. Lipidi saponificabili e insaponificabili.

• Acidi grassi:

• Ruolo, nomenclatura e struttura.

• Acidi grassi di particolare interesse biologico: eicosanoidi, omega-3 omega-6.

• Gliceridi:

• Struttura

• Oli vegetali e grassi animali.

• Reazioni di saponificazione, indurimento ed irrancidimento.

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• Steroidi: struttura, colesterolo, ormoni (estrogeni e testosterone).

• Fosfolipidi: struttura, fosfogliceridi e derivati, sfingolipidi.

• Ruolo dei lipidi:

• Ruolo energetico e di riserva.

• Struttura membrane cellulari: lipidi e proteine di membrana.

• Lipoproteine: colesterolo LDL e HDL

Modulo 3: Carboidrati

• Classificazione. Zuccheri D ed L. Genealogia degli aldoesosi a partire dalla d-gliceraldeide.

• Monosaccaridi:

• α-D-glucosio e β-D-glucosio, differenze strutturali e proprietà chimico-fisiche.

• Forme furanosiche e piranosiche del glucosio e fruttosio. Ossidrile anomerico.

Reazione di epimerizzazione e ossidazione.

• Zuccheri riducenti.

• Saggi di riconoscimento zuccheri.

• Legame glicosidico e ruolo dell'ossidrile anomerico. Disaccaridi: maltosio, lattosio. Struttura

e chimica del saccarosio.

• Polisaccaridi: amido (amilosio e amilopectina), glicogeno e cellulosa; strutture e funzioni

biologiche.

Modulo 5: Amminoacidi e proteine

• Amminoacidi:

• Struttura e classificazione. Forma zwitterionica, punto isoelettrico.

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• Reazioni caratteristiche: saggio con ninidrina con 2,4-dinitro fluorobenzene.

• Tecniche di separazione di una miscela di amminoacido (elettroforesi)

• Peptidi:

• Legame peptidico e struttura.

• Sequenziamento di un peptide.

• Proteine:

• Struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria.

• Sintesi in fase solida di Merryfield.

• Denaturazione proteine.

Modulo 6: Nucleotidi ed acidi nucleici

• Struttura e proprietà. Basi puriniche e pirimidiniche. Nucleotidi e nucleosidi

• DNA: struttura e codice genetico

• RNA: struttura, tipologie e funzioni.

• Biosintesi proteine

Modulo 7: Enzimi

• Struttura e ruolo biologico.

• Cinetica enzimatica:

• Modelli di riferimento: chiave-serratura, adattamento-indotto.

• Equazione di Michaelis-Menten e diagramma dei doppi reciproci.

• Cinetica in caso della presenza di due substrati. Meccanismi che prevedono la

formazione di un complesso ternario (meccanismo random e meccanismo

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sequenziale). Meccanismo che non prevede la formazione di un complesso ternario

(meccanismo ping pong).

• Inibizione enzimatica:

• Meccanismo reversibile: competitiva, non competitiva e mista.

• Inibizione irreversibile.

• Inibitori suicidi e penicilline

• Regolazione enzimatica:

• Enzimi allosterici: regolazione positiva, negativa e di feedback. Regolazione di enzimi

repressivi ed induttivi (modello di espressione enzimatica).

Modulo 8: I Microrganismi

• Principali classi di microrganismi (cenni)

• L’organizzazione cellulare: cellule procariotiche ed eucariotiche

• Morfologia dei microrganismi: batteri, virus, funghi (lieviti e muffe)

• Le diverse suddivisioni dei microrganismi (cenni)

• Coltivazione e crescita dei microrganismi: terreni di coltura (generici e selettivi), controllo della crescita (nutrienti, concentrazione sali, pH, temperatura, ossigeno)

• Cinetica e curva di crescita

Modulo 9: Metabolismo microbico

• Aspetti generali, differenza metabolismo anabolico e catabolico.

• Metabolismo dei carboidrati (Glicolisi):

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• Fase preparativa e fase di guadagno energetico.

• Regolazione enzimatica.

• Metabolismo terminale:

• Decarbossilazione ossidativa.

• Ciclo dell’acido citrico: aspetti generali e regolazione enzimatica.

• Catena di trasporto elettronico e fosforilazione ossidativa.

• Bilancio energetico complessivo del catabolismo glicidico.

Modulo 10: Processi biotecnologici

• Fermentazioni: alcolica, lattica e acetica .

• Produzione industriale acido citrico.

• Processi produttivi di alcool.

• Enzimi immobilizzati.

• Antibiotici (cenni).

LABORATORIO

• Norme di sicurezza e di comportamento

• Sintesi Nylon 6,6 e bioplastiche dall’amido

• Reazione di saponificazione

• Saggi riconoscimento zuccheri

• Mutarotazione glucosio

• Idrolisi saccarosio e amido

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• Analisi polarimetrica e spettrofotometrica di zuccheri semplici e disaccaridi.

• Determinazione del contenuto in zuccheri in una matrice alimentare (banana)

• Elettroforesi

• Determinazione dei parametri dell’equazione di Michaelis-Menten di un enzima (saccarasi)

• Preparazione di terreni di coltura in fase solida

• Gram Stain (CLIL)

• Crescita ed osservazione di lieviti e muffe.

• Conta microbica totale acqua potabile

• Tecnica delle membrane filtranti

• Production of beer (CLIL)

• Antibiotic sensitivity (CLIL)

RAPPRESENTANTI STUDENTI I DOCENTi

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Disciplina: Tecnologie chimiche e biotecnologie

RELAZIONE FINALE del prof. Michele Magrone

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da numero 17 allievi (15 maschi, 2 femmine). In relazione al docente vi è stata continuità di insegnamento. Il cento per cento è orientata a proseguire gli studi con un percorso universitario ed in tal senso si sono attivati per superare i test di ingresso delle facoltà:

● biotecnologie; ● scienze infermieristiche; ● chimica; ● storia; ● ingegneria industriale.

Gli allievi hanno conseguito, in buona parte, punteggi tali da potersi considerare in posizione utile per l'”ingresso”. 2.OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

Oltre all'acquisizione della capacità di lavoro in “team” fondamentale ai giorni nostri per la complessità dei problemi che il tecnico si trova ad affrontare nell'ambito di un progetto, si è cercato di instillare gradualmente la capacità di collazionare le singole specializzazioni dei processi a servizio di un obiettivo più generalista. E' stata posta costante attenzione alle tecniche di analisi e suddivisione della soluzione del problema in fasi e monitoraggio dell'avanzamento del progetto. Comprendere il concetto di “collaudo” di un intero impianto o di una parte di esso. Saper tracciare un P&I.

3.STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

Agli allievi sono stati presentati scenari con l'invito ad operare sia con l'esecuzione di procedure precedentemente illustrate, anche con l'uso di casi di studio, al fine di mettere in evidenza le “competenze” acquisite; sia con l'individuazione di percorsi per la soluzione del problema, al fine di mettere in evidenza le “abilità” acquisite (problem solving). Durante le lezioni si è fatto ricorso spesso all'insegnamento tra pari e alla formazione di gruppi di lavoro con il compito di determinare il miglior approccio alla modellazione delle apparecchiature.

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Si sono attuate le procedure di collaudo di una rete antincendio con l'uso di strumentazione sia elettronica che meccanica certificata. Esercitazioni di disegno di impianti chimici.

4.MATERIALI UTILIZZATI

Gli allievi nel corso del triennio hanno potuto utilizzare software di analisi e dimensionamento impianti, manuali di ditte produttrici di singole apparecchiature, testi, conferenze, strumentazione certificata di collaudo reti di idranti (gentilmente concessa in uso a titolo gratuito dallo studio tecnico dott. ing. Michele Magrone).

5.RISULTATI RAGGIUNTI

Gli obiettivi sono stati raggiunti con giudizio ottimo dal 50% della classe, con giudizio buono dal 25% e con giudizio sufficiente dal restante 25%.

6.MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Interrogazione lunga, soluzione di casi (analisi e pratica), esecuzione di procedure, pertinenza degli interventi dal posto, capacità di analisi e di visione di insieme PROGRAMMA FINALE Teoria della distillazione - Aspetti generali della distillazione - L’equilibrio liquido - vapore Distillazione per rettifica continua in colonne a piatti - La rettifica continua - Il bilancio di materia - Determinazione degli stadi con il metodo di McCabe e Thiele - Tipi di piatti - Efficienza della colonna e calcolo dei piatti reali - Il controllo di processo nella distillazione Altre tecniche di distillazione - La distillazione flash - La distillazione discontinua - Distillazione in corrente di vapore (da svolgere al 16/04/2018) Principi teorici dell’assorbimento e dello strippaggio - Generalità su assorbimento e stripping - La solubilità dei gas nei liquidi: legge di Henry Dimensionamento di un impianto di assorbimento e di stripping

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- Il dimensionamento delle colonne assorbimento e di stripping Apparecchiature e schemi di impianto - Apparecchiature usate per l’assorbimento/stripping - Il dimensionamento delle colonne di assorbimento/stripping a stadi - Costruzioni grafiche per la determinazione del numero di stadi Principi teorici di sistemi ternari parzialmente miscibili - la chimica fisica collegata all’operazione unitaria dell’estrazione liquido-liquido e solido-liquido Tecniche di estrazione con solventi - Estrazione liquido-liquido - Principali impieghi dell’estrazione liquido – liquido - Modalità di conduzione dell’estrazione liquido-liquido - Condizioni limite nell’estrazione liquido – liquido - Stadi ideali e stadi reali nell’ estrazione liquido – liquido - Estrazione solido-liquido - Principali impieghi dell’estrazione solido – liquido - Meccanismi e fattori che influenzano il processo - Bilancio di materia nell’estrazione solido – liquido - Modalità di conduzione dell’estrazione solido-liquido Apparecchiature e impianti per l’estrazione con solvente liquido-liquido e solido-liquido - Le apparecchiature per l’estrazione liquido-liquido - Le apparecchiature per l’estrazione solido-liquido Il controllo automatico nei processi chimici - La rappresentazione dei processi - Variabili di processo e schemi di controllo - La regolazione nei processi continui e discontinui Processi di raffineria: gli impianti nell’industria petrolifera (da svolgere al 16/04/2018) - Caratterizzazione del petrolio e dei suoi derivati - Lavorazioni in una raffineria: schema generale, trattamenti preliminari, topping, vacuum, cracking catalitico, reforming, alchilazione, desolforazione, produzione di benzine e gasoli, TCC.

RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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Disciplina: Scienze motorie

RELAZIONE FINALE della prof.ssa Lorenza Bauer

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Il grado di istruzione raggiunto dagli alunni è complessivamente soddisfacente per la maggior parte degli studenti. Tutti hanno acquisito e maturato un buon livello di competenze e capacità motorie-sportive, sviluppate e potenziale anche sulla base dell’ esperienza personale, coerentemente con il proprio indice di gradimento ed interesse. 2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di

conoscenze, competenze, capacità:

· Tecnica e didattica della, pallavolo, pallacanestro, baseball e calcetto.

· Nel corso del triennio uso e applicazione dei piccoli e grandi attrezzi (in particolare:

cavallo, parallele simmetriche, panca, spalliera, boulder) ad attività sportive in generale;

· Tecnica negli esercizi a corpo libero di stretching e mobilità, di equilibrio e di

potenziamento.

· attività di potenziamento generale, resistenza, forza, velocità, coordinazione, mobilità

articolare.

Sono stati trattati in forma teorica alcuni argomenti:

- assi e piani di azione nello spazio;

- ossa, muscoli e articolazioni con relativa classificazione in base alla struttura e

alle loro caratteristiche;

- teoria di allenamento della forza con utilizzo di pesi e riconoscimento dei vari tipi

di forza applicabili

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3. RISULTATI RAGGIUNTI

Complessivamente gli studenti:

· hanno acquisito sensibilità, padronanza e controllo corporeo;

· hanno sviluppato buone capacità coordinative, articolari e di equilibrio;

· hanno socializzato e collaborato rinforzando principi di fair play e sano agonismo;

· hanno imparato ad osservarsi e riconoscere le proprie qualità motorie sportive e i loro

eventuali limiti, ad agire su di essi correttamente, appropriandosi di un concetto adeguato

di successo e di prestazione sportiva.

Tutti degli alunni hanno saputo riorganizzare in modo personale le conoscenze e le

competenze acquisite, trasformandole in capacità che permettono loro di conoscere,

regolare e accedere ad un buon controllo dei movimenti e delle discipline sportive più

comuni e diffuse.

PROGRAMMA FINALE

Nel corso del triennio di indirizzo sono state proposte e svolte le seguenti attività:

Esercizi a corpo libero : esercizi di resistenza aerobica e anaerobica, di mobilizzazione

articolare e di stretching; di potenziamento organico generale e specifico, con andature e a

balzi, di velocità e cambi di direzione, di destrezza e di ritmo, di coordinazione generale e

specifica, di equilibrio statico e dinamico.

Giochi sportivi:

Pallavolo: fondamentali individuali (palleggio, bagher, servizio e schiacciata); semplici

schemi di ricezione e attacco, regolamento e arbitraggio.

Pallacanestro: esercizi di sensibilizzazione; fondamentali individuali (palleggio, passaggio,

tiro libero e tiro in sospensione), fase di gioco: da 3 c.3 a 5 c.5

Calcio e calcetto: gioco, regolamento, arbitraggio, torneo-partite.

Badminton: esercitazioni di base e gioco singolo e in doppio.

Tennis tavolo: tecnica di base, esercitazioni in coppia e in doppio.

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Esercizi ai grandi attrezzi : pertica, spalliere (utilizzazione degli attrezzi in forma specifica e

come sussidi didattici alle attività di potenziamento e tonificazione generale);

Esercizi ai piccoli attrezzi : palle mediche, funicelle, coni spartitraffico, ostacoli, ecc (sia

nell’uso specifico che come mezzo di supporto), utilizzo individuale, a coppie e/o in piccoli

gruppi.

Circuit training:percorsi a corpo libero e/o con attrezzi in forma di circuito per il

riscaldamento generale o specifico, per la resistenza, la velocità e il potenziamento di

distretti muscolari.

Esercitazioni in palestra pesi : utilizzo delle macchine per la tonificazione muscolare

specifica (a distretti corporei e gruppi muscolari).

Test:di resistenza 20 min., di reattività con cambio di direzione (navetta), di potenza degli

arti inferiori e superiori e di velocità.

Attività di arrampicata al boulder:esercitazioni di arrampicata e di equilibrio verticale in

condizioni instabili. Personalizzazione della tecnica di arrampicata e ricerca di vie e

tracciati lungo il boulder.

Uscite didattiche: rafting sul fiume Brenta, dragon boat, ciaspole, arrampicata sugli alberi

in sicurezza (con cordini e moschettoni), all’interno di un acropark, rafting sul fiume Noce.

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE:

Unità Didattiche Periodo

Corpo libero: esercizi di potenziamento

muscolare, di mobilità articolare, di resistenza

aerobica, di sviluppo delle capacità

condizionali, di sviluppo delle capacità

coordinative

Grandi attrezzi: spalliera, pertica.

Giochi sportivi: tecnica e didattica di base dei

principali sport di squadra (pallavolo,

pallamano pallacanestro, calcetto, baseball);

Presenti come

elementi di

continuità nel

corso di tutto

l’anno scolastico

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sport in coppia e individuali (tennis tavolo,

badminton, esercitazioni propedeutiche

all’atletica leggera).

Circuit training con uso di piccoli e grandi

attrezzi.

Esercitazioni di arrampicata: al palco di salita e

al boulder.

aprile - maggio

Esercizi di potenziamento, andature

preatletiche, mezzo fondo.

ottobre - giugno

TEST: di resistenza (20 min.), navetta (corsa

veloce con cambi di direzione), salto in lungo

da fermo, lancio palla medica da seduti (kg2),

di velocità (50 mt piani), coordinativo( saltelli

con funicella).

Batteria di test nel

primo e secondo

quadrimestre

RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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Disciplina: IRC

RELAZIONE FINALE del prof.Claudio Silvestri

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha avuto nell’arco del triennio una composizione omogenea, e ha dimostrato nell’arco del triennio una buona attenzione alle proposte didattiche e una partecipazio- ne motivata e critica 2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA

DISCIPLINA

-identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le

caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta

cristiana.

-individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi

dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano

contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche

con il pensiero scientifico e la riflessione culturale;

-riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo

e di altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in

varie epoche storiche;

-riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed

elementi essenziali di altri testi sacri;

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

lezione frontale (presentazione dei contenuti)

lezione interattiva (discussione sui temi , interrogazioni brevi)

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lezione multimediale collettiva lettura del libro di testo, di articoli di giornali, di testi letterari,

biblici e documenti Magisteriali

4. MATERIALI UTILIZZATI

Si è utilizzato il testo di Irc, sviluppato dal dipartimento di irc e materiale multimediale

5. RISULTATI RAGGIUNTI

I risultati raggiunti dalla classe sono buoni

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Ai fini della valutazione , si è tenuto conto dei seguenti parametri: abilità

raggiunte, conoscenze e competenze acquisite, progresso rispetto alla situazione

di partenza, impegno e partecipazione all'attività didattica, metodo di studio

PROGRAMMA FINALE Nel primo quadrimestre si è affrontato il tema della dottrina sociale: a : Il concetto del bene comune b: la destinazione universale dei beni e la proprietà privata c: la solidarietà la sussidiarietà d: il lavoro e : l’ambiente f : la pace la giustizia Si è introdotto inoltre un cammino di riflessione sulla globalizzazione Si son visti tre filmati: A l'esperienza di Porto Marghera e diritto al salute B il film: Miracolo a Milano C la visione di un filmato su Don Milani e la sua esperienza educativa

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Nella seconda parte del 2° quadrimestre si è lavorato su fede e ragione analizzando i seguenti temi - Fede e scienza e fede e ragione - Su cosa si fonda la fede cristiana? - Il valore dell’escatologia cristiana

RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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2. ALLEGATI- SIMULAZIONI

Testi simulazione prima prova : Italiano

Data simulazione prima prova 2 maggio 2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

Tip. A: Analisi del testo

"Non c’è viaggio senza che si a5raversino fron8ere – poli8che, linguis8che, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quar8ere da un altro nella stessa ci5à, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare fron8ere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indis8nto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue.

Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali,nelsensodisogge5eallamorte,comeiviaggiatori,nonoccasioneecausadimorte,come

losonostateelosonotantevolte.

Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della fron8era, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sen8vaminacciata,cheè,almenoparzialmente,pureilsuo.

Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la fron8era che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla ro5ura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rappor8 fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cor8na di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella fron8era c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fa5o parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostranoaffinieparen8.

Alle gen8 di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confron8 di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si me5e a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più

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bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo."

ClaudioMagris,dallaPrefazionediL’infinitoviaggiare,Mondadori,Milano2005.

ClaudioMagrisènatoaTriestenel1939.Saggista,studiosodellaculturami5eleuropeaedellale5eraturadel“mitoasburgico”,èancheautoredites8narra8vieteatrali.

1.Comprensionedeltesto

1.1.Dopoun’a5entale5ura,riassumiilcontenutodeltesto.

2.Analisideltesto

2.1.Analizzagliaspecformali(lingua,lessico,ecc.)deltesto.

2.2.Spiegal’ideadifron8eraespressadall’autore.

2.3.Illustral’ideadiviaggioespressanelbrano.

2.4.Spiegal’espressione“siritrovalabenevolenzapersestessieilpiaceredelmondo”.

2.5.Esponiletueosservazioniinuncommentopersonaledisufficienteampiezza.

3.Interpretazionecomplessivaeapprofondimen9

3.1.Proponiunainterpretazionecomplessivadeltesto,facendoriferimentoaoperedialtriautoridelNovecentochetracnolestessetema8che(viaggio,confine,fron8era,limite,ancheinsensofigurato),edeventualmenteatueesperienzepersonali.

Tip. B- Ambito artistico-letterario.

Argomento: Lavoro e lavoratori nella letteratura e nelle arti.

Egli era davvero un bru5o ceffo, torvo, ringhioso, e selva8co. Al mezzogiorno, mentre tuc gli altri operai della cava si mangiavano in crocchio la loro minestra, e facevano un po' di ricreazione, egli andava a rincantucciarsi col suo corbello fra le gambe, per rosicchiarsi quel po' di pane bigio, come fanno le bes8e sue pari, e ciascuno gli diceva la sua, mo5eggiandolo, e gli 8ravan dei sassi, finché il soprastante lo rimandava al lavoro con una pedata. Ei c'ingrassava, fra i calci, e si lasciava caricare meglio dell'asino grigio, senza osar di lagnarsi. Era sempre cencioso e sporco di rena rossa, che la suasorellas'erafa5asposa,eavevaaltropelcapochepensarearipulirloladomenica.

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Nondimeno era conosciuto come la be5onica per tu5o Monserratoe la Caverna, tanto che la cava dove lavorava la chiamavano «la cava di Malpelo», e cotesto al padrone gli seccava assai. Insomma lo tenevano addiri5ura per carità e perché mastro Misciu, suo padre, era morto in quella stessa cava.

Era morto così, che un sabato aveva voluto terminare certo lavoro preso a cocmo, di un pilastro lasciato altra volta per sostegno dell'ingro<ato, e dacché non serviva più, s'era calcolato, così ad occhio col padrone, per 35 o 40 carra di rena. Invece mastro Misciu sterrava da tre giorni, e ne avanzava ancora per la mezza giornata del lunedì. Era stato un magro affare e solo un minchione come mastro Misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone; perciò appunto lo chiamavano mastro Misciu Bes>a, ed era l'asino da basto di tu5a la cava. Ei, povero diavolaccio, lasciava dire, e si contentava di buscarsi il pane colle sue braccia, invece di menarle addosso ai compagni, e a5accar brighe. Malpelofaceva un visaccio, come se quelle soperchierie cascassero sulle sue spalle, e così piccolo com'era aveva di quelle occhiate che facevano dire agli altri: - Va là, chetunoncimorraineltuole5o,cometuopadre-.

Invece nemmen suo padre ci morì, nel suo le5o, tu5oché fosse una buona bes8a. Zio Mommu lo sciancato, aveva de5o che quel pilastro lì ei non l'avrebbe tolto per ven8 onze, tanto era pericoloso; ma d'altra parte tu5o è pericolo nelle cave, e se si sta a badare a tu5e le sciocchezze chesidicono,èmeglioandareafarel'avvocato.

DunqueilsabatoseramastroMisciuraschiavaancorailsuopilastrochel'avemariaerasuonatadaunpezzo,etucisuoicompagniavevanoaccesalapipaesen'eranoanda8dicendoglididiver8rsiagra5arlarenaperamordelpadrone,oraccomandandoglidinonfarelamortedelsorcio.

G.Verga,“RossoMalpelo”da“Vitadeicampi”,1880

E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell’infelice viveva da tan8 anni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tu5o ciò che Belluca diceva e che pareva a tuc delirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione più semplice di quelsuonaturalissimocaso.

Veramente, il fa5o che Belluca, la sera avan8, s’era fieramente ribellato al suo capoufficio, e che poi, all’aspra riprensione di questo, per poco non gli s’era scagliato addosso, dava un serio argomentoallasupposizionechesitra5assediunaveraepropriaalienazionementale.

Perché uomo più mansueto e so5omesso, più metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potutoimmaginare.

Circoscri<o… sì, chi l’aveva definito così? Uno dei suoi compagni d’ufficio. Circoscri5o, povero Belluca, entro i limi8 angus8ssimi della sua arida mansione di compu8sta, senz’altra memoria che non fosse di par8te aperte, di par8te semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamen8 e impostazioni; note, libri-mastri, par8tarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piu5osto, vecchio somaro, che 8rava zi5o zi5o, sempre d’un passo, sempre per la stessa strada la carre5a,contantodiparaocchi.

L.Pirandello,“Iltrenohafischiato”da‘L’uomosolo”in“Novelleperunanno”,1914

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Alessio sfrecciava a velocità folle sulla strada deserta del porto industriale, illuminato da un filare radodilampioni.Eranoleundicidisera.L’hi-fipompavaneldeserto.

La Peugeot di Alessio si riconosceva da lontano, questo perché ci aveva montato sopra tre ale5oni s8le Batman. L’aveva addiri5ura abbassata di dieci cen8metri per renderla più aggressiva. Ma il suo sognoeralaGolfGT.

Sul sedile accanto c’era Cris8ano, l’amico di una vita, senza cintura e con il gomito fuori dal finestrino. Non potevano parlarsi: la musica era troppo alta. Del resto quando restava solo con una persona,Alessioeradipocheparole.

Alle dieci, finito il turno, si era fa5o una doccia veloce, scartavetrandosi via il nero del coke dalla pelle, aveva 8mbrato il cartellino ed era schizzato in macchina. Era stanco, dopo o5o ore filate al carroponte a scaricare carri siluro di acciaio nelle siviere dire5e alle colate con8nue. Ma non esiste chevadoale5o,èsabatosera,èestate.

SilviaAvallone,Acciaio,Rizzoli2010

G.Courbet“Filatriceaddormentata”1853

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F.Depero“Tornioetelaio”1949

Tip. B-Ambito socio-economico. Argomento: Consumismo e crescita sostenibile

Qual è da mol8 anni la prima des8nazione in assoluto degli americani in vacanza? Non è Parigi né Roma, non il Messico e neanche i Caraibi. Sono gli outlet, i centri commerciali dove si vendono prodoc di griffe super sconta8. E’ un sintomo dell’ossessione nazionale per i saldi, gli scon8, le liquidazioni, i prezzi straccia8, la gara a chi offre sempre di più per sempre meno, una ver8ginosa corsa al ribasso. E’ il capitalismo cheap, nel doppio senso di “poco caro” ma anche “scadente”. Cheap: The high coast of Discount Culture(Cheap: l’alto costo della cultura dello sconto) è il saggio-inchiesta di Ellen Schell, docente alla Boston University che Richard Bernstein sul “New York Times” ha celebrato come una lucida diagnosi delle patologie del consumismo made in USA. La rincorsa al prezzo più basso possibile in America ha raggiunto estremi sconosciu8 nel resto del mondo: la sola catena di ipermerca8 Wal Mart, se fosse uno Stato-nazione, sarebbe il decimo partner commerciale della Cina. Cheapè decadimento generale di qualità, valori, professionalità. I super scon8 pra8ca8 da Wal Mart si traducono in bassi salari, perdita di conquiste sociali, inquinamento e sprechi. I mutui sub prime e la benzina americana a basso costo sono altri esempi di un cheaps solo apparente che si prende vende5e feroci sul debitore, sull’ambiente. Dalle fabbriche in rovina del Midwest impoverito dalle delocalizzazioni, alle desolan8 ci5adine nate a5orno a uno shopping mall come centro di vita sociale, Ellen Schell denuncia il volto nascosto dellaculturacheapeilmodoincuihatrasfiguratol’America.F.Rampini,Sloweconomy.Rinascereconsaggezza,Milano,Mondadori,2009

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Chi denigra la globalizzazione troppo spesso ne so5ovaluta i vantaggi, ma i suoi fautori sono sta8, se possibile, ancora meno imparziali. Per loro, la globalizzazione (associata 8picamente all’acce5azione del capitalismo trionfante, sul modello americano) è progresso; i Paesi in via di sviluppo devono acce5arla se vogliono crescere e comba5ere la povertà in maniera efficace. Ma per mol8 nel mondo in via di sviluppo la globalizzazione non ha portato i vantaggi economici spera8.Un divario progressivamente più accentuato tra ricchi e poveri ha rido5o in miseria un numero sempre maggiore di persone del Terzo Mondo, costre5e a sopravvivere con meno di un dollaro al giorno. Malgrado le reiterate promesse di ridurre la povertà fa5e negli ul8mi dieci anni del XX secolo, il numero effecvo di persone che vivono in povertà è invece aumentato di quasi cento milionimentre,allostessotempo,ilredditomondialecomplessivoècresciutoinmediadel2,5percentoannuo.In Africa, le grandi aspirazioni seguite all’indipendenza coloniale sono rimaste prevalentemente irrealizzate e il con8nente precipita sempre più nella miseria, con i reddi8 che scendono e il tenore di vita che si abbassa. L’aspe5a8va di vita, fa8cosamente migliorata negli ul8mi decenni, conosce un’inversione di tendenza. Il flagello dell’Aids è sicuramente al centro di questo declino, ma la povertà uccide altre5anto. Persino i Paesi che, abbandonato il socialismo africano, sono riusci8 a insediare governi ragionevolmente ones8, hanno messo in pari i bilanci e rido5o l’inflazione, si scopronooggiincapacidiacraregliinves8toripriva8,senzaiqualinonhannoalcunapossibilitàdipromuovereunacrescitasostenibileE.S8glitz,Laglobalizzazioneeisuoisostenitori,Torino,Einaudi,2003

E’ auspicabile che per un’economia ambientale si incen8vi a tuc i livelli, prima di tu5o is8tuzionali e poi culturali, l’uso razionale e sobrio delle risorse vitali, con tan8 piccoli accorgimen8 quo8diani e con riflessioni sui danni che provoca questo massiccio ricorso all’usa e ge5a, che fino a 50 anni fa non esisteva. Nel futuro dovranno nascere nuovi prodoc ecocompa8bili. Ciò diventerà un problema di poli8ca economica perché, per far nascere ques8 nuovi prodoc, occorre una rete di complementarità cioè una rete di infrastru5ure avanzate, che tengano conto di una realtà, in cui i vincoli e i limi8 ambientali diventano sempre più strec e pressan8. Prodoc u8li ma devastan8 per l’ambiente come gli imballaggi sono responsabili del 40% del peso dei rifiu8 solidi urbani (RSU) prodoc e del 55% del loro volume. Sono la frazione più consistente del RSU, la più eterogenea e in costante aumento; per questo, dovrebbero essere u8lizza8 solo quando sono stre5amente necessarieripensa8,nellalororiusabilitàenellalorodecomponibilità,secondoparadigmidiriferimentononpiùeconomici,maecologici.G.I.Salvador,Oltre“rifiu>zero”:qua<rostrategieperlariduzionedeirifiu>,inS.Montanari(acuradi),Rifiuto:riducoe

ricicloperviveremeglio,Bologna,Ariannaeditrice,2009

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Tip. B-Ambito storico-politico. Argomento: Gli omicidi politici

«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un a5entato compiuto da studen8 bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna a5ribuì la responsabilità dell’a5entato al governo serbo e gli inviò un ul8matum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo a5o risposelaGermaniadichiarandoguerracontemporaneamenteallaRussia(1Agosto)edallaFrancia(3agosto).»RosarioVILLARI,Storiacontemporanea,Laterza,Bari1972«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’in8midazione e della violenza nei confron8 degli avversari poli8ci e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risulta8 non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei vo8 e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia se5entrionale e nelle grandi ci5à operaie o5enne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fa5a con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Ma5eoc il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi a5orno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi me5evano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tu5a la responsabilità del deli5o Ma5eoc e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di me5erlo so5o stato d’accusa. La Camera, non acce5ando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò pra8camente la propriacondannaamorteeloStatoliberalecessòdefini8vamentediesistere.»GiulianoPROCACCI,Storiadegliitaliani,vol.II,Laterza,Bari1971«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castris8 a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In poli8ca interna, nonostante i proposi8 espressi nell’ideologia della Nuova Fron8era, i risulta8 raggiun8 da Kennedy furono piu5osto modes8. Tu5a una serie di misure rela8ve all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridico-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tuc gli Sta8 Uni8. Comunque, al di là dei suoi limi8, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vicma di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un a5entato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad al8ssimilivelli.»MassimoL.SALVADORI,Storiadell’etàcontemporanea,Loeschereditore,Torino1976

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«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I briga8s8 fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a me5er mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Bo5eghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rives8to con gli stessi abi8 che indossava la macna del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul pe5o, insanguinata. L’auto è lì dal macno: una donna ha notato tra le o5o e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ul8mo messaggio». Il telefono era so5o controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprirel’autointervengonogliar8ficieri:sitemecheiterroris8abbianocollegatoalleserratureunordignoesplosivo.Laradiodàlano8ziapochiminu8dopole14.»

I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (h<p://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)

Tip. B-Ambito tecnico-scientifico. Argomento:La sicurezza alimentare La moda del momento? Il cibo biologico. Sempre più persone oggi scelgono prodoc bio, pensando alla propria salute ma anche al futuro del nostro pianeta. L'agricoltura biologica, infac, viene spesso proposta come alterna8va più ecologica all'agricoltura convenzionale, e anche per questo mo8vo è il se5ore alimentare in più rapida crescita sia nel Nord America che in Europa. Ma l'effecva sostenibilità del biologico, e i suoi benefici per la salute, andrebbero valuta8 caso per caso. A suggerirlo su Science Advances è il nuovo studio del team di ricercatori della University of Bri8shColumbiachehaindagatoivantaggieglisvantaggidell’agricolturabiologicaperlasaluteeperl’ambiente.Ilse5orebiologicoèincrescitasutucifron8.Tu5avia,visonodeiproedeicontro."Il biologico è spesso proposto come la soluzione ai problemi ambientali e alimentari, ma abbiamo scopertocheicos8eibeneficivarianofortementeasecondadelcontestoincuicisitrova”,spiega Verena Seufert, autrice e ricercatrice dell'Ins8tute for Resources, Environment and Sustainability (Ires). Nel loro studio, Seufert e il co-autore Navin Ramanku5y hanno analizzato pro e contro di alcuni impian8 di col8vazione biologica, u8lizzando 17 criteri diversi, tra cui la resa del raccolto, l'impa5o sui cambiamen8 clima8ci, il sostentamento degli agricoltori e la salute dei

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consumatori. I ricercatori hanno scoperto che se da una parte l'agricoltura biologica promuove la biodiversità locale, un più alto valore nutrizionale dei prodoc e una maggiore reddi8vità per gli agricoltori, ha tu5avia degli svantaggi, come prezzi ben più al8 e bassi rendimen8 rispe5o all'agricoltura tradizionale.[…] La morale, spiegano i due autori dello studio, è che il bio non è sempre meglio, e un’adozione indiscriminata di queste tecniche di col8vazione avrebbe gravi ripercussioni sull’ambiente, sopra5u5o in termini di consumo del suolo. “La col8vazione biologica può essere considerata migliore in termini di biodiversità, ma gli agricoltori avranno bisogno di più terra da col8vare per o5enere la stessa quan8tà di cibo”, spiega Seufert. “Ed è bene ricordare che la conversione del suolo per l'agricoltura è la causa principale della perdita degli habitat e del cambiamentoclima8co”.h5p://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2017/04/10/newsMetalli pesan8 (persino alluminio nel riso), residui di fitofarmaci, micotossine, diossine, addi8vi e coloran8. Ecco cosa si trova in alcuni alimen8 che entrano o cercano di entrare nell’Unione europea. Quasi sempre ques8 prodoc contamina8 sono scoper8, respin8 alle fron8ere dei 27 Paesi membri più a5en8 ai controlli, e nella classifica dei virtuosi l’Italia si colloca senz’altro al primo posto. A contrastare i tenta8vi di aggirare la vigilanza c’è un grande “occhio” europeo, il Rasff (Rapid Alert System Food and Feed), un sistema rapido di allerta che in tempo reale, 24 ore su 24, è in grado d raccogliere le segnalazioni provenien8 dagli sta8 aderen8. […] Con questa task force di sen8nelle inflessibili sono state scoperte, anche nei primi tre mesi di quest’anno, presenze di contaminazioni biologiche in alcuni alimen8 entra8 nell’Ue o prodoc nell’area comunitaria: in par8colare micotossine, nella fru5a secca, salmonelle, streptococchi, listeria, E. Colicoliformi, biotossine algali. Il maggior numero di prodoc irregolari riguarda la pesca, con la presenza di mercurio e cadmio sopra5u5o nei molluschi (Vietnam e Spagna i Paesi più sanziona8). Per la carne capofila il Brasile, seguito da Germania, Francia, Polonia, Gran Bretagna, Spagna, Italia. E la Germaniaèintestaperilmaggiornumerodisegnalazioninelse5orela5eederiva8.G.Quaglia,Un"grandeocchio"vigilasuiprodocchecercanodientrareinEuropa,LaStampa,26giugno2011

Gli alimen8 deriva8 da organismi gene8camente modifica8 (OGM) sono ormai presen8 sugli scaffali dei supermerca8 di mol8 Paesi e sembrano des8na8 a occupare un posto sempre più importante sulla nostra tavola. D’altro canto, l’obbligo di dichiararne l’origine sulle e8che5e consente ai consumatori europei di decidere se acquistarli o no. E se è vero che le scelte alimentari sono il risultato di un processo decisionale complesso in cui giocano fa5ori di natura culturale, e8ca, morale ed economica, le considerazioni sulla sicurezza alimentare hanno un peso fondamentale.InItaliaenell’Unioneeuropea,leprocedurepervalutarelasicurezzadiunalimento da OGM sono fissate da specifiche direcve. La valutazione della sicurezza è un processo capillare in grado di individuare elemen8 di rischio per la salute umana che la modificazione gene8ca potrebbe introdurre rispe5o all’alimento di origine. L’autorizzazione alla commercializzazione per uso alimentare può essere concessa solo se è stato dimostrato che la modificazione gene8ca non causa aumen8 del rischio per la salute, né perdita, o alterazioni indesiderate,dellecara5eris8chenutrizionalirispe5oalcibodiriferimento”.LeScienze,gennaio2004

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Tip. C – Tema di argomento storico La Resistenza italiana non è stata solo una lo5a contro il nazismo, ma anche contro il fascismo e, quindi, è stata anche una guerra civile. Descrivi la natura complessa di questo momento storico così importante per la ricostruzione dell’Italia dopo la Seconda guerra mondiale e la ventennale di5aturafascista. Tip. D – Tema di ordine generale Il tema dello straniamento e del senso di inadeguatezza dell’individuo in una società che premia l’intraprendenza e il successo, è di grande a5ualità. In quale modo e in quali forme, secondo te, la società a5uale opera un condizionamento di questo 8po sui singoli individui, e con quali conseguenze?Esponialriguardoletueconsiderazioniargomentandoleopportunamente.

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Testo simulazione seconda prova: Tecnologie chimiche e biotecnologie Data simulazione seconda prova 9 maggio 2018

1. Il candidato illustri l'equilibrio chimico fisico che si instaura in una miscela bifase (liquido-vapore) in termini di curve caratteristiche, forza motrice del processo di trasporto di materia, energia spesa, resa di separazione. Illustri, altresì, i vincoli, le variabili ed i gradi di libertà presenti in un distillatore continuo tipo “flash”.

2. Il candidato illustri il significato della Legge di azione di massa e le “leve” per intervenire su un equilibrio chimico.

3. Il candidato illustri il funzionamento ed i componenti di un sistema di controllo a retro-azione.

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4.

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Testi simulazione terza prova

I°simulazione terza prova Data: 16 gennaio 2018 Materie :Chimica organica e biochimica,Inglese,matematica,Storia Numero quesiti : 12 (3 per materia) Durata della prova : 3 ore (da 50 min) CHIMICA ORGANICA e BIOCHIMICA 1. Come vengono classificati e sintetizzati polimeri che presentano un centro chirale? Nella spiegazione fai riferimento al polimero del’ 3-metil-1-butene . (max 10 righe) 2. Descrivi il concetto di detergenza in chimica e descrivi la reazione di saponificazione. 3. Descrivi il fenomeno dell’inibizione enzimatica reversibile competitiva mettendo in evidenza come viene modificato il grafico dei doppi reciproci ed i parametri dell’equazione di Michaelis-Menten. INGLESE 1. The novel opens in the distant future at the Central London Hatchery and Conditioning Centre. This institution plays an essential role in the artificial reproduction and social conditioning of the world's population. Discuss the main implications. 2. Please define the environmental impact of a diet in which protein is obtained through grains or legumes as opposed to a diet in which protein is obtained through meat-consumption 3. Describe the process of protein synthesis in full details. MATEMATICA 1. Enunciare e dimostrare il teorema della media 2. Disegnare il grafico della seguente funzione è calcolare, se esiste finita, l'area della parte di piano compresa tra la curva e l'asse delle ascisse:

3. Calcolare il volume del paraboloide di altezza h e raggio di base r. STORIA 1. Ricostruisci sinteticamente le questioni rimaste irrisolte dopo il primo conflitto mondiale.

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2. Illustra in sintesi la situazione italiana del primo dopoguerra che spieghi l'ascesa del

fascismo.

3. Confronta i 2 documenti che ti vengono di seguito forniti, individuane la tipologia, l'autore, i contesti e i momenti storici in cui vengono prodotti, spiega e commentane il contenuto. “[...] Aggiungo, perchè ognuno lo sappia, che io sono qui per difendere e potenziare al massimo grado la rivoluzione delle camicie nere, inserendola intimamente come forza di sviluppo, di progresso e di equilibrio nella storia Nazionale. Mi sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. [...] Potevo fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli; potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo voluto.[...] Ho costituito un Governo di coalizione e non già coll'intento di avere una maggioranza parlamentare, della quale posso oggi fare benissimo a meno, ma per raccogliere in aiuto della Nazione boccheggiante quanti, al di sopra delle sfumature dei partiti, la stessa Nazione vogliono salvare.Io non voglio, finchè mi sarà possibile, governare contro la Camera; ma la Camera deve sentire la sua particolare posizione che la rende passibile di scioglimento fra due giorni o fra due anni." ”[...] Può darsi che alla fine qualcuno di voi trovi che questo discorso si riallaccia, sia pure attraverso il varco del tempo trascorso,ba quello che io pronunciai in questa stessa Aula il 16 novembre. Il mio discorso sarà chiarissimo e tale da determinare una chiarificazione assoluta.[...] Si dice: il fascismo è un’orda di barbari accampati nella nazione; è un movimento di banditi e di predoni! [...] Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. […] Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perchè questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi. [...]”

II°simulazione terza prova Data: 6 aprile 2018 Materie :Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Inglese, Matematica Numero quesiti : 12 (3 per materia) Durata della prova : 3 ore (da 50 min ) CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE 1. Illustra il metodo delle aggiunte in assorbimento atomico 2. Illustra i fattori che in uv-vis influenzano la posizione della λmax e i vari effetti

3. Rappresenta i grafici che descrivono l’andamento di H in funzione del flusso della f. mobile, riporta l’equazione di Van Deemter e commenta i tre termini

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CHIMICA ORGANICA 1. Descrivere la catena di trasporto degli elettroni e la fosforilazione ossidativa. 2. Che cosa è una fermentazione? Descrivi il meccanismo della fermentazione alcolica. 3. Dimostra l’equazione cinetica di crescita microbica e descrivi la curva nelle sue quattro fasi. INGLESE 1. Using specific support from the film “An Inconvenient Truth” by Al Gore , write an argument convincing a skeptic that global warming is a serious problem that we are causing and that we must change our habits and behaviour. 2. Are renewable sources always advantageous or are there any inconveniences to them? 3. Describe the following process diagram.

MATEMATICA 1. Descrivere la serie geometrica e dimostrarne il carattere 2. Descrivere la serie armonica e la serie armonica generalizzata. Indicare e dimostrare quando è convergente 3.Enunciare il criterio generale di convergenza di Cauchy e dedurne la condizione necessaria, ma non sufficiente di convergenza.

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3.GRIGLIE DI VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE della PRIMA PROVA (rielaborata sul modello proposto dall’Invalsi)

Valutazione delle competenze di scrittura INDICATORI COMPETENZE:

DESCRITTORI di ciascuna competenza

LIVELLO

Valutazione per singola competenza (Punteggio in quindicesimi ) basso:5-7 medio-basso: 8-10 medio-alto: 11-13 alto: 14-15

basso

mediobasso

medio -alto

alto

I. TESTUALE Impostazione e articolazione complessiva del testo

a) Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) b) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso sul piano dei contenuti c) Ordine nell’impaginazione e partizioni del testo (in capoversi ed eventuali paragrafi)

II. GRAMMATICALE Uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico ed Interpuntivo

a) Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà. Uso consapevole della punteggiatura in relazione al tipo di testo b) Correttezza ortografica

III. LESSICALE-SEMANTICA Disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica

a) Consistenza del repertorio lessicale b) Appropriatezza semantica e coerenza specifica del registro lessicale c) Uso adeguato dei linguaggi settoriali

IV. IDEATIVA Capacità di elaborazione e di ordinamento delle idee

a) Scelta di argomenti pertinenti b) Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo c) Consistenza e precisione di informazioni e dati d) Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti e valutazioni personali non estemporanee

Valutazione globale: VOTO sull’elaborato nel suo complesso (in quindicesimi):

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI

CALCOLO VOTO 15 Completo, corretto. ordinato, adeguatamente motivato. 14-13 Praticamente completo, nel complesso ben argomentato, presenta qualche imprecisione. 12-11 Quasi completo, presenta qualche errore non grave, le spiegazioni sono valide. 10 Non completamente svolto, può presentare qualche errore non di concetto, spiegazioni parziali. 9-8 Il calcolo è svolto parzialmente, presenta qualche errore concettuale, spiegazioni quasi inesistenti. 7-6-5 Soluzione appena accennata, gravi errori concettuali, mancano del tutto le spiegazioni. <5 Praticamente non svolto SCHEMA VOTO 15 Completo, funzionale, ordinato, segno grafico eccellente, regolazione completa.

14-13 Completo, funzionale, segno grafico buono, regolazione nel complesso corretta, presenta qualche lieve imprecisione.

12-11 Schema abbastanza completo, qualche lieve errore e manchevolezza, regolazione accettabile. 10 Schema non del tutto completo, presenta qualche errore di regolazione, segno grafico accettabile.

9-8 Lo schema non è del tutto completo, non risponde a quanto richiesto, la regolazione automatica è appena accennata, presenta qualche grave errore.

7-6-5 Lo schema è parzialmente rappresentato, presenta gravi errori concettuali, la regolazione è inesistente. <5 Inesistente RELAZIONE VOTO

15 Completa, organica, approfondita, forma corretta, linguaggio tecnico appropriato, spiega in maniera conv qualche imprecisione, la forma è corretta, il linguaggio tecnico è appropriato. 12-11 Tratta senza particolari approfondimenti i quesiti proposti, qualche imprecisione e manchevolezza forma abbastanza corretta. 10 Pertinente ma non approfondita, presenta qualche errore di non particolare gravità, tende a raccontare piuttosto che a spiegare, la forma è accettabile. 9-8 Affronta parzialmente quanto richiesto, non vi sono approfondimenti, qualche errore concettuale, forma non sempre corretta. 7-6-5 Risponde solo in parte a quanto richiesto, è per lo più confusa e superficiale, presenta gravi errori concettuali.

<5 Inesistente

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE della TERZA PROVA

I QUESITO II QUESITO III QUESITO

Nullo

Scarso

Sufficiente

Adeguato

Nullo

Scarso

Sufficiente

Adeguato

Nullo

Scarso

Sufficiente

Adeguato

0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 Competenza linguistica generale e specifica. Correttezza formale

Capacità di analisi del problema. Rispondenza alle richieste

Conoscenze appropriate. Correttezza nella documentazione e argomentazione

Organizzazione dei dati, impostazione corretta, logica e chiara

Capacità di soluzione e/o presentazione delle risposte con efficacia

Totale

.........../15 .........../15

.........../15

.........../15

Criterio per la verifica della corrispondenza fra indicatori e livelli delle terze prove

Livello di prestazione conseguito punteggio

Punteggio

Della disciplina non ha o ha qualche nozione isolata e priva di significato 0-4 su 15

Conosce in modo frammentario gli argomenti essenziali; è disorganizzato nel lavoro di analisi e sintesi.

5-7 su 15

Conosce in modo superficiale e generico gli elementi essenziali o fraintende alcuni argomenti importanti; fatica a trasferire le conoscenze in contesti nuovi ed ha carenze di sintesi

8-9 su 15

Sa ripetere con sufficiente precisione gli argomenti più importanti; comprende e usa i diversi linguaggi proposti in modo semplice.

10 su 15

Dimostra diligenti conoscenze su quasi tutti gli argomenti; è capace di sintesi e lavora con ordine.

11-12 su 15

Conosce con sicurezza e sa effettuare collegamenti all'interno delle discipline. 13-14 su 15

Ha ottima conoscenza delle discipline; è capace di approfondimenti critici, di analisi e sintesi puntuali, di affrontare con ordine e logica i problemi.

15 su 15

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GRIGLIA VALUTAZIONE COLLOQUIO DELL’ESAME DI STATO INDICATORI PUNTI MEDIA Argomento a scelta del candidato/a a. Presentazione originale ed esauriente

b. Presentazione completa

c. Presentazione poco approfondita

5 4 1-3

Conoscenza dei contenuti a. Approfondita ed esauriente

b. Puntuale anche se, talvolta, manualistica

c. Generica

d. Frammentaria, confusa

e. Errata

9 5-7 4 3 1-2

Competenze linguistiche e logico-espressive a. Dimostra piena padronanza del lessico e degli

strumenti logici

b. Dimostra un’ apprezzabile padronanza del lessico specifico e degli strumenti logici

c. Dimostra una modesta padronanza del lessico specifico e degli strumenti logici

d. Dimostra difficoltà nell’impiego del lessico specifico e degli strumenti logici

e. Non riesce ad utilizzare o utilizza in modo confuso il lessico specifico e gli strumenti logici

9 6-7 5 4 1-3

Capacità di natura pluridisciplinare a. Sa stabilire autonomamente relazioni pertinenti e

approfondite

b. Riesce ad effettuare collegamenti con apprezzabile efficacia argomentativa

c. Effettua collegamenti per linee generali

d. Effettua collegamenti frammentari e confusi

e. Non riesce ad operare alcun collegamento

5 4 3 2 1

Discussione degli elaborati a. Fornisce spiegazioni e/o si auto corregge

b. Non riconosce gli errori

2 1

Punteggio totale

81

Page 82: ESAMI DI STATO - ITT Buonarroti · 3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma 11 3.8 Tipologia delle attività formative 12 3.8.1 Attività/progetti nell’