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0 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “AGOSTINO PARADISI” Sezioni Associate L. “ALLEGRETTI” – I. T.C. “ PARADISI” Via Resistenza n.700 - 41058 – VIGNOLA (MO) Tel. 059/774050-059/772860-Tel.Presidenza 059/776891 FAX 059/766544 COD. FISCALE 80011210368 e-mail: [email protected] / sito web: http://www.scuolaparadisi.org Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio d’istruzione secondaria superiore Anno scolastico 2015/2016 Classe 5A SIA (indirizzo AFM-articolazione: Sistemi informativi aziendali)

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

“AGOSTINO PARADISI”

Sezioni Associate L. “ALLEGRETTI” – I. T.C. “ PARADISI”

Via Resistenza n.700 - 41058 – VIGNOLA (MO)

Tel. 059/774050-059/772860-Tel.Presidenza 059/776891

FAX 059/766544 COD. FISCALE 80011210368

e-mail: [email protected] / sito web: http://www.scuolaparadisi.org

Esame di Stato

conclusivo dei corsi di studio

d’istruzione secondaria superiore

Anno scolastico 2015/2016

Classe 5A SIA

(indirizzo AFM-articolazione: Sistemi informativi aziendali)

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Documento finale del Consiglio di Classe

Affisso all’albo il 16 maggio 2016

INDICE

Composizione del Consiglio di Classe pag. 02

Elenco degli alunni pag. 03

Discipline e orari dell’articolazione SIA pag. 04

Presentazione della classe pag. 05

Programmazione del Consiglio di Classe pag. 08

Griglia per l’attribuzione del voto di condotta pag. 31

Criteri per l’attribuzione del credito formativo pag. 32

Attività complementari integrative pag. 33

Argomento svolto in forma multidisciplinare pag. 35

Simulazioni prove d’esame e griglie di valutazione pag. 36

Relazioni finali e programmazione delle singole materie:

Lingua e letteratura italiana pag. 67

Storia pag. 71

Lingua inglese pag. 73

Matematica pag. 76

Economia aziendale pag. 82

Diritto pag. 85

Economia politica pag. 107

Informatica pag. 119

Scienze motorie e sportive pag. 124

Religione pag. 128

Scheda progetto “La fatica di essere donna” pag. 130

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Composizione del Consiglio di classe

Docente Coordinatore della classe: Prof.ssa Brunella Zanni

DOCENTI DISCIPLINA/E FIRMA

ENRICA BIAGI RELIGIONE ______________________

ANGELA PETRILLO ITALIANO-STORIA ______________________

MIGLENA ASENOVA* MATEMATICA ______________________

MIRNA PANCANI INGLESE ______________________

GIOVANNA VENTURI* INFORMATICA ______________________

BRUNELLA ZANNI* DIRITTO-

ECONOMIA POLITICA

______________________

PIGNATARO GIOVANNI ECONOMIA AZIENDALE ______________________

MANUELA MICHELINI SCIENZE MOTORIE

E SPORTIVE

______________________

PRETI CRISTINA ITP ______________________

Con asterisco (*) sono contrassegnati i docenti-Commissari interni:

Seconda prova scritta: Informatica-Prof.ssa Giovanna Venturi

Diritto- Prof.ssa Brunella Zanni

Matematica-Prof.ssa Miglena Asenova

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ELENCO DEGLI ALUNNI CHE COMPONGONO LA CLASSE

1 AGATIELLO SELENE

2 ANDREOLI SARA

3 BACAJ JULIANA

4 BONACCI NICOLO’

5 CORSINI FILIPPO

6 DELLA VECCHIA SABRINA

7 DI PAOLA GENNARO

8 FERRINI FABIO

9 FLORINI CHIARA

10 FRONTINI GIULIA

11 GHIBELLINI FRANCESCO ANTONIO

12 IACCONI YURI

13 IANNONE LUCREZIA

14 LOSACCO ANNAMARIA

15 MARMI ALBERTO

16 PANCALDI LUCA

17 RUBBIANI ETTORE

18 SERRI CARLOTTA

19 TRENTI NICCOLO’

20 TUGNETTI GIORGIA

21 TUMINO ENRICO

22 ZOBOLI RICCARDO

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DISCIPLINE E ORARI DELL’INDIRIZZO

Disciplina Classe

terza

Classe

quarta

Classe

quinta

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia cittadinanza e costituzione 2 2 2

1^ Lingua straniera ( inglese ) 3 3 3

Seconda lingua comunitaria ( francese ) 3 / /

Informatica 4 5 5

Matematica 3 3 3

Economia aziendale 4 7 7

Diritto 3 3 2

Economia politica 3 2 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione cattolica 1 1 1

Totale 32 32 32

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe V A SIA risulta composta di 22 alunni, 10 femmine e 12 maschi, tutti provenienti dalla classe IV A SIA.

I quattro alunni col giudizio sospeso allo scrutinio di giugno 2015 sono stati promossi agli esami di settembre.

Gli studenti hanno tutte le discipline in comune.

I docenti del quinto anno sono tutti cambiati rispetto a quelli del terzo e quarto anno, fatta eccezione per le docenti di italiano/storia, diritto/economia politica e religione cattolica.

La discontinuità del corpo docente va sottolineata come una caratteristica che, seppur indipendente dalla volontà dei singoli, ha senza dubbio influito sulla creazione delle relazioni scolastiche sia tra gli studenti, sia tra i docenti sia tra i primi e i secondi.

La continuità in questa classe è stata, infatti, garantita nel corso dell’ intero triennio per pochissime discipline ( diritto e religione cattolica sono le uniche 2 materie che hanno conservato le stesse docenti per tutti i tre anni ). Questo quadro emerge chiaramente dalla Tabella sottostante.

La stessa Coordinatrice di classe è cambiata ogni anno per effetto di trasferimento e pensionamento delle due incaricate precedenti.

Va dato atto agli studenti, e indirettamente alle loro famiglie, di essere stati capaci di affrontare gli avvicendamenti dei docenti con disponibilità e buon spirito di adattamento e collaborazione, anche se è indubbio che ciò, soprattutto quest’anno, ha finito con l’accentuare le difficoltà degli studenti più fragili, alle prese coi programmi e le richieste che l’esame finale comporta e contemporaneamente con inevitabili modifiche negli stili di insegnamento.

Giudizio sulla classe

La classe si presenta nel complesso coesa per quanto riguarda i rapporti interpersonali tra gli studenti che, pur mantenendo le loro peculiarità individuali, hanno saputo creare, nel corso del triennio, relazioni reciproche adeguate alla comunità scolastica sia tra di loro sia con gli insegnanti, i quali hanno espresso questo giudizio nel corso dell’intero quinto anno scolastico.

Quanto affermato si evince anche e dai risultati relativi alla condotta del primo quadrimestre e dall’assenza di provvedimenti disciplinari.

Alcuni studenti hanno mostrato, soprattutto nel corso del primo periodo dell’a.s., una frequenza non sempre regolare, caratterizzata da singoli giorni di assenza o ritardi nell’entrata scolastica, più numerosi in certi periodi dell’anno in occasione di verifiche scritte e orali. Questo comportamento, puntualmente stigmatizzato dai docenti, non ha compromesso la continuità dell’apprendimento ma ha sicuramente inciso sulla organizzazione della programmazione didattica, finendo per influenzare il clima di fiducia reciproco alla base dell’attività didattica. In questo secondo periodo dell’anno si osserva una frequenza più regolare, così che, per esempio, tutte le simulazioni delle 3 prove scritte d’esame sono state svolte, nei tempi stabiliti, da tutti gli alunni.

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I docenti che si sono succeduti nel corso del triennio si sono impegnati affinchè l’apprendimento cognitivo venisse curato in modo rigoroso e nell’ambito di obiettivi condivisi, ispirati al rispetto degli altri e allo stare bene insieme a scuola. Qualche situazione di difficoltà individuale, sia in termini personali che didattici, è rimasta ed è stata costantemente monitorata ed evidenziata.

Gli allievi hanno accolto le molteplici proposte didattiche (scolastiche ed extrascolastiche) con discreto interesse; la partecipazione alle attività didattiche, seppur nel complesso diligente, resta per i più passiva e poco propositiva, il che ha richiesto e richiede frequenti sollecitazioni da parte dei docenti, ciò vale anche per gli studenti più capaci.

Gli studenti si sono comunque distinti per la loro serietà e motivazione durante lo svolgimento delle attività extrascolastiche, obbligatorie e non, organizzate dalla scuola, alle quali hanno partecipato come gruppo classe o come singoli, ricevendo apprezzamenti dagli enti e dai soggetti esterni con cui hanno interagito.

Alcuni di loro hanno inoltre partecipato, durante il triennio, ad attività di volontariato della protezione civile e di altre associazioni del territorio, di peer-educator, di formazione, organizzate o promosse dalla scuola e perlopiù tenutesi di pomeriggio. Anche come rappresentanti degli studenti nei C.d.c. o d’Istituto hanno manifestato impegno costante e interesse autentico.

Hanno accolto con attenzione le proposte didattiche dei docenti alle quali hanno aderito sia in gruppo che singolarmente (stage linguistico e aziendale), viaggi d’istruzione, lezioni di esperti, progetti ad hoc.

Lo studio domestico, che per molti di loro risulta metodico e proficuo rispetto agli obiettivi prefissati, continua per altri ad essere prevalentemente di natura mnemonica e poco articolata, soprattutto quando si richiede loro di integrare in forma interdisciplinare contenuti provenienti da fonti e discipline diverse, anche all’interno della stessa area disciplinare (es. italiano/storia, diritto/economia politica).

Per alcuni studenti lo studio è a tutt’oggi ancora carente rispetto all’ampiezza dei contenuti svolti, in alcuni casi ciò dipende anche da difficoltà legate alle proprie capacità individuali.

Il profitto relativo al primo quadrimestre evidenziava, alla data dello scrutinio di febbraio, la seguente situazione variegata: la maggioranza degli studenti otteneva mediamemente un profitto quasi discreto e 5 alunni conseguivano risultati nel complesso buoni.

1 alunna presentava una sola insufficienza e 7 alunni due o più insufficienze anche gravi. La situazione attuale, in attesa dello scrutinio finale, fissato per il 6 giugno p.v., si presenta pressoché simile; la maggioranza degli studenti presenta valutazioni tutte positive, diversi tra di loro si stanno impegnando per migliorare ulteriormente i loro risultati di voto, alcuni alunni presentano valutazioni ancora incerte in una o più discipline. Pochi allievi presentano lacune più diffuse e di natura tale da preoccupare i docenti circa la loro capacità di raggiungere gli obiettivi minimi richiesti, soprattutto all’approssimarsi della delibera di ammissione all’esame finale, prevista per i primi di giugno.

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Breve storia della classe

(terzo e quarto anno)

Terzo anno: III A SIA

L’attuale classe si è costituita come III A SIA nell’a.s. 2013-2014, formata da 25 studenti provenienti da varie seconde dell’Istituto.

Trattandosi di una classe terza ITE, pertanto di nuova formazione, essa risultava composta da alunni/e provenienti da seguenti diversi gruppi classe del primo biennio:

2 dalla 2^A afm;

7 dalla 2^ B afm;

4 dalla 2 ^ C afm

4 dalla 2^ D afm;

6 dalla 2^ E afm

2 alunni risultavano provenienti dall’estero (Paese comunitario ed extracomunitario).

Data questa eterogeneità di condizione iniziale e tenuto conto delle situazioni personali e scolastiche dei singoli alunni, i docenti si sono posti l’obiettivo di favorire la costruzione del nuovo gruppo classe, hanno dedicato molto tempo a questo compito e cercato di mettere in atto le strategie all’uopo previste. Ciò ha permesso nel tempo l’instaurarsi di adeguate relazioni nella classe.

Qualche situazione di difficoltà individuale è rimasta ed è stata evidenziata nel corso dell’intero a.s.

In occasione dello scrutinio di giugno, il C.d.c. concordava nel ritenere la classe formata da studenti abbastanza corretti negli adempimenti, ben rispondenti alla proposta educativa, che mostravano una discreta predisposizione al lavoro di gruppo, in grado di sostituire o rinforzare qualche elemento più fragile.

Solo due studentesse non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi minimi prefissati.

Gli esiti dello scrutinio finale (in data 10 giugno 2014) si possono cosi riassumere:

18 alunni promossi alla successiva classe quarta;

2 alunne non ammesse alla classe quarta;

5 alunni con la sospensione del giudizio, tutti risultati promossi a settembre.

Quattro alunni hanno ricevuto la lettera di encomio per una media di profitto finale superiore all’8.

Quarto anno: IV A SIA

Agli inizi del quarto anno (a.s. 2014-2015), la classe risultava dunque composta da 24 alunni, anche a

seguito dell’inserimento di 2 nuove alunne: un’alunna proveniente dall’IIS “ J. Barozzi “ di Modena e un’

alunna ripetente della ns. scuola, risultata poi assente per l’intero a.s.

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Nel corso del mese di marzo 2015, è stato iscritto un nuovo alunno, proveniente da analogo istituto scolastico di altra Regione; sempre nel corso del secondo quadrimestre un alunno si è trasferito ad istituto privato di città.

Entrambi gli alunni nuovi iscritti hanno dimostrato buone capacità di inserimento ed integrazione scolastica.

Nel corso del quarto anno, la classe si presentava meglio organizzata sia sul piano relazionale; i docenti esprimevano un giudizio finale, allo scrutinio di giugno, non del tutto soddisfacente in merito alla partecipazione degli studenti al dialogo educativo e un giudizio positivo, invece, in ordine al comportamento, all’interesse e all’impegno in occasione delle attività extra-scolastiche, compreso lo stage aziendale.

Il profitto complessivo finale risultava, allo scrutinio del 10 giugno 2015, di medio livello e solo alcuni alunni avevano raggiunto risultati buoni.

Dei 23 alunni giunti al termine della classe quarta, 18 risultavano ammessi alla classe quinta, 4 alunni risultavano con il giudizio sospeso, tutti promossi allo scrutinio di settembre. Un alunno risultava non ammesso.

Tre alunni hanno ricevuto la lettera di encomio per una media di profitto finale superiore all’8.

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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Articolazione

Sistemi Informativi aziendali

Anno Scolastico 2015/2016

! !

! Coordinatore Prof.ssa BRUNELLA ZANNI

! Consiglio della Classe: V A SIA

! Data: 16/11/2015

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CLASSE V A SIA

! LIVELLI DI PARTENZA (Sintesi di quanto espresso dai singoli docenti)

Metodi utilizzati per la rilevazione: Esercizi senza classificazione formale

Verifiche con valutazione

Ripasso del programma dell’a.s. precedente

Correzione dei compiti per le vacanze

Domande rivolte all’intera classe

Dialogo con gli studenti

LIVELLI RILEVATI (Sintesi di quanto espresso dai singoli docenti)

Mediamente adeguati al grado raggiunto nel corso di studi

INTERVENTI DI RECUPERO E DI SOSTEGNO CHE SI INTENDONO ATTIVARE PER COLMARE LE LACUNE RILEVATE (Sintesi di quanto espresso dai singoli docenti)

Recupero in itinere

Ripasso di alcuni argomenti

Interventi individualizzati

Sportello didattico (se organizzato dalla scuola)

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OBIETTIVI TRASVERSALI

Vengono definiti i seguenti obiettivi trasversali e le strategie comuni per il loro raggiungimento.

Obiettivi trasversali formativi ed educativi Strategie comuni per il loro raggiungimento

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

Comportamentali (relativi all’area delle competenze sociali)

•! Porsi in relazione con gli altri in modo corretto (rispetto e disponibilità verso i compagni, i docenti, il personale della scuola) anche nel riconoscimento dei diversi ruoli.

•! Potenziare la propria autonomia, la capacità decisionale e la tendenza ad assumere responsabilità.

•! Acquisire sempre maggiore consapevolezza in ordine a :

1) livello di abilità raggiunto;

2) successione dei livelli graduali interni a ciascun obiettivo proposto;

3) le dinamiche del proprio processo di apprendimento.

•! Rispettare le regole (orari, impegni…),il Regolamento di Istituto e le consegne di lavoro

•! Partecipare in modo attivo e propositivo al funzionamento dell’istituzione scolastica, finalizzando e indirizzando le energie allo svolgimento di un progetto di studio rigoroso

•! Acquisire la consapevolezza del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale

Cognitivi (relativi all’area delle conoscenze e delle competenze comuni)

•! Conoscere le strutture in cui si articolano le singole discipline e i nuclei concettuali fondanti che le caratterizzano

•! Effettuare collegamenti tra gli argomenti e fra conoscenze appartenenti ad ambiti culturali diversi.

•! Elaborare e realizzare attività seguendo la logica della progettazione

•! Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali e culturali

•! Prospettare soluzioni ai problemi seguendo il metodo della ricerca, ed esprimere giudizi personali

•! Conoscere e utilizzare i linguaggi verbali e non verbali e i linguaggi tecnici propri dei vari settori

•! Redigere scritti di vario tipo (relazioni, riassunti, testi argomentativi …) atti ad esporre e a documentare le attività individuali e/o di gruppo relative alle diverse situazioni scolastiche e professionali.

•! Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi

STRATEGIE COMUNI

•! Rendere attiva, consapevole, critica la partecipazione alle lezioni.

•! Creare un ambiente di apprendimento basato sulla cooperazione e sulla comunicazione, attraverso differenti modalità: lezione frontale, lezione dialogata, lezione con esperti, lezione con strumenti multimediali, lavoro di gruppo… (si rimanda nello specifico al piano di lavoro individuale dei singoli docenti)

•! Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e il lavoro di gruppo nei diversi contesti organizzativi e professionali di riferimento

•! Esplicitare gli obiettivi didattici, i criteri di valutazione, i voti assegnati

•! Esigere puntualità nell' esecuzione del lavoro domestico e controllare sistematicamente i compiti assegnati a casa

•! Considerare la correzione degli elaborati utile momento formativo e favorire l' autovalutazione

•! Riconsegnare gli elaborati scritti in tempi brevi •! Distribuire, nel corso della settimana, le verifiche scritte

in modo tale da non creare sovrapposizioni •! Pretendere rispetto nei confronti delle persone che

lavorano nella scuola, nei confronti dello ambiente esterno e dei beni comuni

•! Favorire la partecipazione attiva degli alunni ed incoraggiarne la fiducia nelle proprie possibilità rispettando la specificità individuale nel modo di apprendere

•! Attenersi a quanto disposto dal Regolamento di Istituto e dalle circolari del Dirigente Scolastico per quanto concerne le richieste di uscita dall' aula, l'ammissione in aula dopo il suono della campana

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con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi.

•! Utilizzare il mezzo informatico per affrontare ed analizzare aspetti delle diverse discipline.

•! Cogliere le offerte formative dell’extra scuola per la definizione della propria identità professionale e culturale.

OBIETTIVI DIDATTICO-COGNITIVI (relativi all’area delle conoscenze e delle competenze di indirizzo indicate dalle Linee Guida)

•! Riconoscere e interpretare:

le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;

i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;

i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.

•! Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali.

•! Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.

•! Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.

•! Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane.

•! Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.

•! Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati.

•! Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.

•! Orientarsi nel mercato finanziario. •! Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di

comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.

•! Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa

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FINALITA', OBIETTIVI DIDATTICI DEGLI AMBITI CULTURALI

AMBITO LINGUISTICO/ESPRESSIVO E LETTERARIO (italiano-inglese-scienze motorie e sportive)

COMPETENZE ABILITÀ E CAPACITÀ STANDARD MINIMI

Lingua e letteratura italiana ∙

•! individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;

•! redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali;

•! utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

•! padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;

•! riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della

Lingua e letteratura italiana

•! identificare momenti e fasi evolutive della lingua italiana con particolare riferimento al Novecento

•! individuare aspetti linguistici, stilistici e culturali dei / nei testi letterari più rappresentativi

•! individuare le correlazioni tra le innovazioni scientifiche e tecnologiche e le trasformazioni linguistiche

•! produrre relazioni, sintesi, commenti ed altri testi di ambito professionale con linguaggio specifico

•! utilizzare termini tecnici e scientifici anche in lingue diverse dall’italiano. •! interagire con interlocutori esperti del settore di riferimento anche per

negoziare in contesti professionali •! scegliere la forma multimediale più adatta alla comunicazione nel

settore professionale di riferimento in relazione agli interlocutori e agli scopi

•! elaborare il proprio curriculum vitæ in formato europeo •! contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana

dall’Unità d’Italia ad oggi in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento

•! identificare e analizzare temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori della letteratura italiana e di altre letterature

•! cogliere, in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le culture di altri Paesi

•! collegare i testi letterari con altri ambiti disciplinari •! interpretare testi letterari con opportuni metodi e strumenti d’analisi al

Lingua e letteratura italiana

CONOSCENZE

●!Conoscere titolo, autore, struttura, contenuto e forma delle più importanti opere letterarie italiane.

●!Conoscere nelle linee essenziali, il pensiero e le opere degli autori più importanti della letteratura italiana.

●!Conoscere la struttura della lingua nei suoi aspetti fondamentali, grammaticali e sintattici, cercando di curare l’arricchimento del lessico e l’acquisizione di diversi linguaggi.

COMPETENZE

●!Eseguire una semplice analisi corretta ed esaustiva del testo.

●!Collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni riguardanti

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cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;

•! stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

•! riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro corretta fruizione e valorizzazione;

•! individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

fine di formulare un motivato giudizio critico •! leggere ed interpretare un’opera d’arte visiva e cinematografica con

riferimento all’ultimo secolo •! identificare e contestualizzare le problematiche connesse alla

conservazione e tutela dei beni culturali del territorio.

opere dello stesso e di altri autori.

●!Ricostruire il fenomeno letterario, riconoscendolo come espressione della civiltà e come strumento di conoscenze dell’animo umano.

●!Collegare il fenomeno letterario con altre manifestazioni artistiche, poetiche, economiche.

●!Leggere in modo scorrevole ed espressivo.

●!Eseguire il discorso orale in forma corretta ed appropriata.

●!Produrre testi scritti di diverso tipo.

ABILITA’/CAPACITA’

●!Mettere il testo in rapporto con la propria esperienza e la propria sensibilità.

●!Formulare un personale e motivato giudizio critico.

●!Cogliere l’evoluzione del pensiero attraverso l’opera letteraria.

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●!Riflettere sulla lingua e sulla sua evoluzione nel tempo

Lingua inglese

•! padroneggiare la lingua inglese e un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER);

Lingua inglese

•! esprimere e argomentare le proprie opinioni con relativa spontaneità nell’interazione anche con madrelingua, su argomenti generali, di studio e di lavoro

•! utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale in relazione agli elementi di contesto

•! comprendere idee principali e dettagli in testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro

•! comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro

•! comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, brevi messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi tecnico-scientifici di settore

•! utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico-professionali, rispettando le costanti che le caratterizzano

•! produrre testi scritti e orali coerenti e coesi, anche tecnico professionali, riguardanti esperienze, situazioni e processi relativi al proprio settore di indirizzo

•! utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata

•! trasporre in lingua italiana brevi testi scritti relativi all’ambito di studio e di lavoro e viceversa

•! riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale (lingua inglese)

Lingua inglese

Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche nel suo campo di specializzazione. E’ in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.

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Scienze motorie e sportive

•! Saper eseguire autonomamente gli esercizi di motricità ed acquisire una buona preparazione motoria.

•! Utilizzare in modo sicuro ed adeguato gli attrezzi ginnici anche autonomamente.

•! Praticare correttamente le discipline sportive individuali e di squadra affrontate conoscendone gli aspetti tecnico tattici.

•! Essere in grado di arbitrare gli sport affrontati

•! Acquisire uno stile di vita sano e attivo

•! Aver consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo

•! Comprendere l’importanza del linguaggio del corpo

•! Adottare in situazioni di studio, di vita e di lavoro stili comportamentali improntati al fairplay

Scienze motorie e sportive

•! Migliorare le proprie capacità cardiorespiratorie •! Rafforzare la potenza e forza muscolare con interessamento dei grandi

distretti muscolari •! Migliorare la mobilità e scioltezza articolare •! Incrementare la velocità di base intesa come miglioramento

dell’efficacia e armonia del gesto •! Consolidare una buona coordinazione oculo manuale ed oculo-podalica •! Acquisire un buon grado di rilassamento globale e segmentario •! Rafforzare l’equilibrio posturale, dinamico e in fase di volo •! Conoscere e praticare autonomamente i principali giochi sportivi e

alcune specialità dell’atletica leggera.

Scienze motorie e sportive

•! Avere una buona padronanza degli schemi motori di base

•! Affrontare e svolgere con successo le attività sportive proposte

•! Conoscere e padroneggiare i regolamenti delle varie discipline sportive proposte.

•! Partecipare in modo costante e attivamente alle attività proposte

•! Instaurare rapporti positivi coni compagni e il docente

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AMBITO MATEMATICO-INFORMATICO

COMPETENZE ABILITA' E CAPACITA' STANDARD MINIMI

Matematica

• utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

• utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;

• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

• correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

Matematica

•! Risolvere e rappresentare in modo formalizzato problemi finanziari ed economici.

•! Utilizzare strumenti di analisi matematica e di ricerca operativa nello studio di fenomeni economici e nelle applicazioni alla realtà aziendale.

•! Utilizzare la formula di Bayes nei problemi di probabilità condizionata. Costruire un campione casuale semplice data una popolazione.

•! Costruire stime puntuali ed intervallari per la media e la proporzione •! Utilizzare e valutare criticamente informazioni statistiche di diversa

origine con particolare riferimento ai giochi di sorte e ai sondaggi. •! Realizzare ricerche e indagini di comparazione, ottimizzazione,

andamento, ecc., collegate alle applicazioni d’indirizzo. •! Individuare e riassumere momenti significativi nella storia del

pensiero matematico

Matematica

•! Risolvere sistemi di disequazioni lineari; conoscere le equazioni di alcuni piani particolari nello spazio (piani coordinati e piani ad essi paralleli); conoscere il concetto di linee di livello;

•! Conoscere le fasi della Ricerca operativa; •! Saper risolvere problemi di

Programmazione lineare in due variabili; •! Saper calcolare i massimi e i minimi liberi

delle funzioni in due variabili; saper massimizzare una funzione del profitto e minimizzare una funzione del costo in due variabili;

•! Saper risolvere problemi standard di scelta in condizioni di certezza (caso continuo e discreto, scelta tra più alternative);

•! Saper risolvere problemi standard di scelta in condizioni di incertezza (criterio del valor medio e della valutazione del rischio);

•! Saper risolvere problemi standard con effetti differiti (criterio dell’attualizzazione e criterio del tasso di rendimento interno).

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Informatica

•! utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare

•! identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti

•! redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

•! interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese

•! riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date

•! utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti

Informatica

•! Individuare e utilizzare software di supporto ai processi aziendali •! Collaborare a progetti di integrazione dei processi aziendali (ERP) •! Pubblicare su Internet pagine web •! Riconoscere gli aspetti giuridici connessi all’uso delle reti con

particolare attenzione alla sicurezza dei dati •! Organizzare la comunicazione in rete per migliorare i flussi informativi •! Utilizzare le funzionalità di Internet e valutarne gli sviluppi

Informatica

•! Conoscere i rischi legati all’utilizzo delle reti di computer

•! Conoscere gli aspetti essenziali della tutela dei dati aziendali e personali

•! Saper creare semplici pagine Web dinamiche che accedono ad un database

•! Conoscere le caratteristiche dei sistemi

ERP

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AMBITO SOCIO-ECONOMICO

COMPETENZE ABILITA’ E CAPACITA’ STANDARD MINIMI

Economia aziendale

•! riconoscere e interpretare:

- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;

- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;

- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e

nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse

•! individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali

•! interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese

•! riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni

Economia Aziendale

•! Interpretare l’andamento della gestione aziendale attraverso l’analisi di bilancio per indici e per flussi e comparare bilanci di aziende diverse

•! Riconoscere gli elementi di positività e criticità espressi nella certificazione di revisione

•! Interpretare la normativa fiscale e predisporre la dichiarazione dei redditi d’impresa

•! Delineare il processo di pianificazione, programmazione e controllo individuandone i tipici strumenti e il loro utilizzo

•! Costruire il sistema di budget; comparare e commentare gli indici ricavati dall’analisi dei dati

•! Costruire business plan •! Elaborare piani di marketing in riferimento alle

politiche di mercato dell’azienda •! Effettuare ricerche ed elaborare proposte in

relazione a specifiche situazioni finanziarie •! Predisporre report differenziati in relazione ai casi

studiati e ai destinatari, anche in lingua straniera

Economia Aziendale

•! Fare acquisire un ampio e articolato quadro conoscitivo dell’azienda visto in relazione all’ambiente in cui opera, alle sue strutture interne, alle funzioni che svolge e alle esigenze informative per la programmazione e il controllo della gestione.

•! Acquisire abilità linguistica ed espressiva per esporre le conoscenze acquisite, utilizzando correttamente i termini tecnici.

•! Capacitò di autovalutazione per verificare il raggiungimento degli obiettivi fissati.

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efficaci rispetto a situazioni date •! individuare le caratteristiche del mercato del lavoro

e collaborare alla gestione delle risorse umane •! gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con

l’ausilio di programmi di contabilità integrata •! applicare i principi e gli strumenti della

programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati

•! inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato

•! orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose

•! utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti

•! analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa

•! analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio

•! individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

Diritto

•! Individuare le interrelazioni tra i soggetti giuridici che intervengono nello sviluppo economico, sociale e territoriale.

•! Individuare nella normativa nazionale e comunitaria le opportunità di finanziamento e investimento fornite dagli enti locali, nazionali e internazionali.

•! Utilizzare la normativa amministrativa e tributaria più recente

•! Applicare la normativa vigente pratiche operative dell’impresa e della PA svolte per via automatica

Economia Politica

•! Tracciare le macrotrasformazioni dei sistemi economici nel tempo fino alle tendenze attuali

•! Reperire la documentazione relativa ad un settore economico e/o al territorio ed elaborarne i contenuti in funzione di specifici obiettivi

•! Rappresentare, commentare e comunicare le informazioni elaborate

•! Riconoscere le diverse tipologie di sviluppo economico sul territori

•! Individuare e riconoscere le interdipendenze tra sistemi economici e le conseguenze che esse determinano in un dato contesto

•! Identificare e giustificare le scelte di localizzazione del sistema azienda

Diritto

•! saper contestualizzare la Costituzione italiana; •! comprendere i rapporti che secondo il disegno dei

Padri Costituenti devono intercorrere tra gli organi dello Stato;

•! comprendere il ruolo dei partiti politici nel sistema democratico adottato dall’Assemblea Costituente;

•! confrontare i principali modelli di sistema elettorale e valutarne gli effetti sulla vita politica;

•! comprendere e valutare i rapporti che intercorrono tra gli organi costituzionali.

•! comprendere e valutare le principali innovazioni risultanti dalla riforma del titolo V della Costituzione

•! comprendere natura e funzioni della PA; •! individuare le interrelazioni tra i soggetti giuridici

che intervengono nello sviluppo economico, sociale e territoriale;

•! individuare e utilizzare la normativa amministrativa più recente.

•! applicare la normativa vigente alle pratiche operative dell’impresa e della PA, svolte per via automatica.

•! interpretare e valutare il significato politico dell’integrazione europea;

•! comprendere la necessità di azioni congiunte degli Stati per affrontare i fenomeni internazionali determinati dalla globalizzazione;

•! comprendere la necessità di una globalizzazione giuridica a tutela della persona per superare il contrasto tra le esigenze del mercato e i diritti

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•! individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane

•! orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose

•! analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa

•! riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo

•! redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali;

•! correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento;

•! stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

•! Ricercare e descrivere le caratteristiche di elementi conoscitivi dei mercati di beni o servizi

•! Individuare il comportamento dei consumatori e dei concorrenti in un dato contesto

•! Riconoscere le regole e le caratteristiche dei mercati finanziari e definirne ruolo, funzioni, patologie

•! Distinguere le attività di mercati regolamentati e non

•! Riconoscere ed utilizzare i principali prodotti dei mercati finanziari in relazione al contesto, alle risorse, agli obiettivi aziendali

•! Individuare e analizzare i cambiamenti che la rivoluzione tecnologica ha prodotto sul sistema economico mondiale

•! Individuare e commentare i cambiamenti che il mercato globale ha prodotto sulla struttura aziendale e sulla sua operatività

•! Analizzare le problematiche di localizzazione e delocalizzazione produttiva in riferimento alle situazioni aziendali e al contesto economico internazionale

•! Individuare e interpretare il ruolo svolto dall’impresa etica

•! Analizzare la responsabilità sociale dell’impresa soprattutto riguardo all’utilizzo delle risorse umane e naturali e all’impatto dell’attività economica sul territorio

riconosciuti dalle Costituzioni nazionali.

Economia Politica

•! acquisire consapevolezza in merito: o! al ruolo del settore pubblico nel sistema

economico; o! delle idee di fondo delle principali teorie

sulla natura dell’attività finanziaria pubblica. •! riconoscere la funzione della spesa pubblica come

strumento di politica economica e sociale. •! riconoscere la funzione delle entrate pubbliche

come strumento di politica economica e sociale. •! riconoscere:

o! il ruolo del BdS come strumento di politica economica;

o! le modalità di definizione delle manovre finanziarie nel quadro di riferimento della UE;

o! problemi derivanti dalla crescita del debito pubblico e le misure di risanamento finanziario.

o! valutare le ragioni economiche che presiedono al rapporto tra finanza statale e finanza locale.

•! valutare: o! alla luce dei principi di efficienza e di

equità, la struttura del sistema tributario italiano;

o! l grado di tutela del cittadino-contribuente

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Storia

•! Riconoscere nella storia del Novecento e nel mondo attuale le radici storiche del passato, cogliendo gli elementi di continuità e discontinuità.

•! Analizzare problematiche significative del periodo considerato.

•! Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e individuarne i nessi con i contesti internazionali e alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali.

•! Effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni culturali in un’ottica interculturale.

•! Riconoscere le relazioni fra evoluzione scientifica e tecnologica (con particolare riferimento ai settori produttivi e agli indirizzi di studio) e contesti ambientali, demografici, socioeconomici, politici e culturali.

•! Individuare i rapporti fra cultura umanistica e scientifico-tecnologica con riferimento agli ambiti professionali. ∙Analizzare storicamente campi e profili professionali, anche in funzione dell’orientamento.

•! Inquadrare i beni ambientali, culturali ed artistici nel periodo storico di riferimento.

•! Applicare categorie, strumenti e metodi delle scienze storico-sociali per comprendere mutamenti socio-economici, aspetti demografici eprocessi di trasformazione.

•! Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per

nei confronti dell’Amministrazione.

Storia

•! Possedere gli elementi fondamentali che danno conto della complessità dell’epoca studiata.

•! Individuare, nello svolgersi di processi e fatti esemplari, le determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi.

•! Adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali.

•! Collegare ed interpretare criticamente le conoscenze acquisite.

•! Collegare in maniera sincronica fattori culturali, religiosi, politici, economici e sociali.

•! Ricostruire in maniera diacronica l’evoluzione di istituzioni politiche, modelli economici e strutture sociali.

Religione

•! conoscenza del cuore del Cristianesimo: il comandamento dell’Amore di Gesù scelta totalizzante

•! l’atteggiamento di apertura sia da un punto di vista culturale che umano verso chi è diverso.

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ricerche su specifiche tematiche, anche pluri/interdisciplinari.

•! Interpretare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico.

•! Utilizzare ed applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in contesti laboratoriali per affrontare, in un’ottica storico interdisciplinare, situazioni e problemi, anche in relazione agli indirizzi di studio ed ai campi professionali di riferimento.

•! Analizzare criticamente le radici storiche e l’evoluzione delle principali carte costituzionali e delle istituzioni internazionali, europee e nazionali

•! Attitudine alla problematizzazione. •! Capacità di orientarsi nel mondo e di riferirsi a

tempi e spazi diversi •! Capacità di scoprire la dimensione storica del

presente

Religione

•! Riflettere sulle proprie esperienze e su problemi di attualità

•! Riconoscere il contributo della religione alla formazione dell’uomo e allo sviluppo della cultura, anche in prospettiva interculturale e interreligioso.

.

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METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO

Lezione frontale

Lezione partecipata e interattiva

Lezione esercitazione

Lavoro di gruppo

Approfondimento individuale

Discussione e confronto

Correzione di esercizi

Apprendimento tramite risoluzione di problemi

Esercitazioni di laboratorio

Brain storming

Altro: CLIL METHODOLOGY FOR DNL ( LAW )

STRUMENTI DI LAVORO

Libri di testo

Dispense (in fotocopia o in formato digitale)

Riferimenti bibliografici per ricerche e approfondimenti

Testi assegnati per la lettura (individuale o estesa all’intera classe)

Uso della rete (dalla postazione presente in classe, con uso di videoproiettore e amplificatore audio alla piattaforma e-learning)

Sussidi multimediali di vario genere (DVD, CD, archivi digitali etc.)

Biblioteca

Laboratorio di lingue

Laboratorio di informatica

Auditorium

ATTIVITA' PARASCOLASTICHE

Conferenze e interventi di esperti esterni all’istituto: Mumble s.r.l.

Spettacoli teatrali: G. CEDERNA “L'ultima estate dell'Europa“ c/o Teatro Fabbri di Vignola

Orientamento presso facoltà universitarie:

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VERONA: Job&Orienta del 25/11/2015

Uscite didattiche (visite guidate):

EXPO MILANO 09/10/2015

ROVERETO: museo della guerra

FORLI': Visita alla Comunità terapeutica Papa Giovanni XXXIII

CAMPIGLIO-VIGNOLA (VILLA MARTUZZI): commemorazione eccidio 9/03/1944, in collaborazione con il Comune di Vignola

Progetti di istituto:

Educazione alla salute “PROBLEMATICHE LEGATE ALL’ASSUNZIONE DI FARMACI E INTEGRATORI”

“DONAZIONE DELLE CELLULE STAMINALI DEL MIDOLLO OSSEO“

“CONOSCENZA E PARTECIPAZIONE AL SERVIO CIVILE VOLONTARIO“

“PREVENZIONE DEL MELANOMA“

Certificazione linguistica in inglese (FIRST- BEC)

Gruppo sportivo d’Istituto

Sportello d’ascolto e consultazione psicologica

Progetti di classe:

Educazione alla legalità: incontri con esperti di diritto tributario

Progetto interdisciplinare: “La fatica di essere donna“

VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICHE FORMATIVE:

Interrogazione breve

Test

Correzione e discussione sui compiti assegnati per casa

Trattazione sintetica

VERIFICHE SOMMATIVE:

Interrogazione lunga

Elaborati scritti di vario genere (descrittivo, narrativo, argomentativo) con particolare riguardo alle diverse tipologie previste per l'Esame di Stato

Analisi formale, commento e interpretazione di un testo

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Traduzioni da lingue moderne

Trattazione sintetica

Questionari di vario genere e struttura (prove strutturate o semistrutturate)

Svolgimento di esercizi, esercitazioni grafiche

Risoluzione di problemi

Relazioni su approfondimenti individuali o di lavori di gruppo

Esercitazioni di laboratorio

NUMERO MINIMO DI VERIFICHE PREVISTE PER OGNI PERIODO

Il Collegio dei Docenti ha stabilito un numero minimo di verifiche per ogni quadrimestre, secondo lo schema di seguito riportato:

MATERIE CON 8, 7 O 6 ORE SETTIMANALI: MINIMO 4 VERIFICHE PER QUADRIMESTRE

SCRITTE E/ O ORALI / PRATICHE

MATERIE CON 5, 4, 3 ORE SETTIMANALI: MINIMO 3 VERIFICHE PER QUADRIMESTRE

SCRITTE O ORALI / PRATICHE

MATERIE CON 2 ORE SETTIMANALI: MINIMO 2 VERIFICHE PER QUADRIMESTRE

SCRITTE O ORALI / PRATICHE

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per l’attribuzione del voto di condotta il Consiglio di Classe si attiene ai criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti esplicitati nel POF. (vd. Griglia di valutazione di seguito allegata).

Per la definizione dei criteri di valutazione delle singole discipline, in conformità a quanto espresso nel POF e a quanto approvato dal Collegio dei docenti, stabilisce che:

a) concorreranno alla valutazione periodica e finale i seguenti fattori:

●" comportamento durante le attività didattiche

●" frequenza alle lezioni

●" attenzione, motivazione, interesse e partecipazione all’attività didattica

●" impegno e puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati

●" progresso rispetto al livello di partenza, sia individuale, sia della classe

●" confronto con la situazione media della classe

●" conoscenze realmente acquisite

●" correttezza espressiva e uso del lessico specifico delle singole discipline

●" organizzazione logica del discorso

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●" individuazione di nessi e confronti

●" integrazione di conoscenze e competenze

●" grado di padronanza degli argomenti ed autonomia di rielaborazione

●" esposizione di giudizi motivati

b) le verifiche scritte saranno programmate e debitamente annotate

c) non sarà fissata più di una prova scritta giornaliera (salvo casi eccezionali)

d) gli elaborati saranno corretti con rapidità

e) la valutazione periodica dovrà essere regolare, con verifiche scritte e/o orali, più o meno

complesse a seconda dell’ampiezza degli argomenti studiati;

f) le verifiche dovranno contenere l’indicazione chiara delle consegne e l’insegnante avrà

comunque l’avvertenza di precisare, caso per caso, i criteri di valutazione.

Griglia di riferimento per la valutazione finale

Giudizio: gravemente insufficiente (voto fino a 4)

Conoscenze: nessuna / frammentarie, superficiali, lacunose.

Obiettivi: la padronanza delle competenze risulta gravemente carente, non riesce ad applicare le sue conoscenze o lo fa commettendo errori, non sa sintetizzare le conoscenze, non si esprime con chiarezza e non ha proprietà del linguaggio.

Progresso: nessuno/ irrilevante.

Partecipazione e impegno: nessuno / totalmente inadeguato.

Metodo di studio: nessuno/ totalmente inadeguato.

Giudizio: insufficiente (voto fino a 5)

Conoscenze: superficiali con lacune localizzate.

Obiettivi: la padronanza delle competenze relative risulta carente; non si orienta bene nella comprensione; commette errori non gravi sia nell'applicazione che nell'analisi; non ha autonomia nella rielaborazione delle conoscenze; non si esprime con sufficiente chiarezza e proprietà del linguaggio.

Progresso: sufficiente /insufficiente.

Partecipazione e impegno: sufficiente/ insufficiente.

Metodo di studio: non efficace.

Giudizio: sufficiente (voto 6)

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Conoscenze: sufficientemente complete ma non approfondite.

Obiettivi: si orienta sufficientemente nella comprensione; possiede soltanto i contenuti minimi; se seguito, sa applicare le sue conoscenze ed è in grado di effettuare analisi e sintesi parziali; si esprime con accettabile chiarezza e non commette errori che compromettano la comunicazione.

Progresso: adeguato.

Partecipazione e impegno: adeguato.

Metodo di studio: sufficientemente organizzato.

Giudizio: discreto (voto 7)

Conoscenze: possedute con discreta appropriatezza.

Obiettivi: la padronanza delle competenze risulta adeguata; sa applicare e sa effettuare sintesi, anche se con qualche imprecisione; sa inquadrare nello spazio, nel tempo e nell'ambito culturale; opera, se guidato, collegamenti; espone con chiarezza; utilizza una terminologia sufficientemente appropriata.

Progresso: adeguato.

Partecipazione e impegno: costanti.

Metodo di studio: discretamente organizzato.

Giudizio: buono (voto 8)

Conoscenze: complete e ordinata.

Obiettivi: la padronanza delle competenze relative risulta sicura e adeguata; sa applicare e sa effettuare sintesi; sa inquadrare con sicurezza nello spazio, nel tempo e nell'ambito culturale; opera collegamenti; espone con chiarezza; utilizza una terminologia appropriata.

Progresso: adeguato.

Partecipazione e impegno: costanti e attivi.

Metodo di studio: organizzato.

Giudizio: ottimo (voto 9)

Conoscenze: complete, coordinate e ampliate.

Obiettivi: la padronanza delle competenze relative risulta sicura e adeguata; applica senza errori ed effettua analisi approfondite; sintetizza correttamente, collega e confronta autonomamente; usa la lingua in modo autonomo, corretto e personale.

Progresso: adeguato.

Partecipazione e impegno: costanti e attivi.

Metodo di studio: funzionale e organizzato.

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Giudizio: eccellente (voto 10)

Oltre alle prestazioni precedenti, l’alunno spazia anche al di fuori dell'argomento e della disciplina specifici, operando in modo autonomo collegamenti interdisciplinari

Criteri di non promozione per il secondo biennio del Liceo classico, del Liceo scientifico e dell’Istituto Tecnico Economico

•" almeno tre materie gravemente insufficienti, oppure •" quattro materie insufficienti di cui almeno una gravemente insufficiente, oppure •" cinque o più materie insufficienti.

"

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Continuità didattica del corpo docente nel triennio

Materia Insegnanti classe

3^

Insegnanti classe

4^

Insegnanti classe

5^

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

VIGNALI ELISA PETRILLO ANGELA PETRILLO ANGELA

STORIA LELLI MARIA PAOLA PETRILLO ANGELA PETRILLO ANGELA

INGLESE ASCARI LAURA

( Coordinatrice ) MASI ALESSANDRA PANCANI MIRNA

FRANCESE RICCIO ANGELA / /

TEDESCO VEZZALI ANNAMARIA / /

ECONOMIA AZIENDALE PANINI MARIA PIA BERSELLI GIOVANNA PIGNATARO GIOVANNI

( supplente di VERGOPIA NADIA )

MATEMATICA MACCHIA AMOS MACCHIA AMOS ASENOVA MIGLENA

DIRITTO ZANNI BRUNELLA ZANNI BRUNELLA ZANNI BRUNELLA

(coordinatrice)

ECONOMIA POLITICA CALABRESE CARLA ZANNI BRUNELLA ZANNI BRUNELLA

(coordinatrice)

INFORMATICA GRADELLINI ANTONELLA

GRADELLINI ANTONELLA

(Coordinatrice)

VENTURI GIOVANNA

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

DEBBIA ALESSANDRA BRANCATO SALVATORE

MICHELINI MANUELA

RELIGIONE BIAGI ENRICA BIAGI ENRICA BIAGI ENRICA

DOCENTE ITP SIGHINOLFI KATIA SIGHINOLFI KATIA PRETI CRISTINA

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GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA ALUNNO\A: __________________________ In riferimento a quanto previsto dalla legge 169 del 30\10\2008, è stata deliberata dal collegio dei docenti nella riunione del 4 marzo 2009, la seguente griglia di valutazione del voto di condotta. Si precisa che il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di classe e che la valutazione si riferisce a tutto il periodo di permanenza di uno studente nella sede scolastica, compresi anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere anche al di fuori di essa (uscite didattiche, viaggi d’istruzione, attività culturali). N.B. Per l’attribuzione del voto di condotta non è necessario che siano riscontrati tutti i descrittori delle rispettive fasce di voto.

DESCRITTORI VOTO A. Interesse e partecipazione attiva alle lezioni B. Frequenza costante e assidua C. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche D. Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica E. Ruolo propositivo all’interno della classe F. Scrupoloso rispetto del Regolamento scolastico

10

A. Buona partecipazione alle attività didattiche B. Frequenza costante C. Costante adempimento dei doveri scolastici D. Rispetto del Regolamento d’Istituto E. Ruolo positivo di collaborazione nel gruppo classe F. Correttezza nei rapporti interpersonali

9

A. Discreta attenzione e partecipazione alle attività didattiche B. Frequenza nel complesso costante C. Svolgimento quasi sempre puntuale dei compiti assegnati D. Rispetto del Regolamento d’Istituto E. Partecipazione diligente, ma poco propositiva al funzionamento del gruppo classe F. Correttezza nei rapporti interpersonali

8

A. Interesse e partecipazione discontinui in alcune discipline B. Frequenza non sempre regolare; ripetuti ritardi e/o uscite anticipate C. Svolgimento non sempre puntuale dei compiti D. Episodi di mancato rispetto del Regolamento scolastico E. Rapporti non sempre collaborativi con gli altri F. Episodi di disturbo dell’attività didattica e/o richiami disciplinari verbali o scritti

7

A. Disinteresse per le attività didattiche B. Mancato rispetto del Regolamento scolastico C. Rapporti con gli altri spesso non corretti D. Ruolo negativo nel gruppo classe E. Disturbo delle attività didattiche e/o richiami verbali o scritti F. Presenza di sanzioni disciplinari

6

A. Assoluto disinteresse per le attività didattiche B. Consegne scolastiche costantemente disattese C. Frequenza molto saltuaria ed irregolare D. Mancato rispetto di norme fondamentali del Regolamento d’Istituto e dello Statuto delle studentesse e degli studenti, quali: ricorso ad atteggiamenti violenti od intimidatori e/o lesivi della dignità della persona, introduzione nella scuola di alcool o droga, mancato rispetto delle norme sulla sicurezza con conseguente creazione di rischio per sé e per gli altri, assunzione di atteggiamenti che si configurano come penalmente perseguibili. E. Utilizzo non corretto dei macchinari e dei sussidi didattici; danneggiamento grave e volontario di strutture e attrezzature, F. Ripetute sanzioni disciplinari del Consiglio di classe, non seguite da apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento.

5-1

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO

Per l’attribuzione del credito scolastico per le classi del Triennio, in base al disposto del D.M. n. 99 del 2009, vengono applicati i punteggi indicati nella sottostante Tabella A

TABELLA A– Candidati interni

MEDIA DEI VOTI PUNTI CREDITO SCOLASTICO

I ANNO II ANNO III ANNO

M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5

6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7

8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9

Per l’attribuzione del credito scolastico si tiene conto della media dei voti, dell’assiduità nella frequenza scolastica, dell’interesse e impegno nel dialogo educativo, della partecipazione ad attività complementari ed integrative, della presenza di crediti formativi.

Viene attribuito comunque il massimo della banda, in presenza di assiduità nella frequenza e di interesse e impegno.

In caso di carenze relativamente a questi elementi, il massimo della banda può essere attribuito in presenza di elementi positivi relativi ad attività complementari e crediti formativi.

Per il credito formativo vengono riconosciute tutte quelle esperienze non saltuarie dalla cui documentazione si evinca una loro significatività nella formazione della persona e della crescita umana, purché certificate da enti esterni alla scuola, come deliberato dal Collegio dei Docenti del 2/03/2010.

Si precisa che, secondo quanto stabilito dal Consiglio di Stato, i docenti di religione cattolica hanno pieno titolo a concorrere alla determinazione dei crediti scolastici e formativi per gli alunni che si avvalgono di quell’insegnamento.

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ATTIVITA’ COMPLEMENTARI INTEGRATIVE DEL TRIENNIO

La classe, nel corso del Triennio, ha partecipato al completo, o limitatamente a studenti motivati o frequentanti specifiche discipline, a varie iniziative formative che si sono svolte al mattino oppure in orario extrascolastico, quali stage linguistico e stage aziendale, viaggi d’istruzione, visite didattiche, attività d’orientamento, conferenze, incontri con esperti, aventi anche carattere trasversale ed interdisciplinare, lavoro estivo guidato, evidenziando sempre interesse e partecipazione:

TERZO ANNO: uscite didattiche: spettacolo teatrale in lingua francese “Cyrano de Bergerac”, Teatro Duse di Bologna

progetti di istituto e/o classe:

•" stage linguistico in Inghilterra a Canterbury per la lingua inglese •" EUCIP- certificazione informatica europea •" educazione alla salute “io e gli altri” per il terzo anno: prevenzione dei comportamenti a rischio

AIDS e droghe, conoscenza e partecipazione al mondo del volontariato locale, progetto “Martina” - sensibilizzazione alla lotta ai tumori. Protezione dell’identità digitale e rischi del sexting

•" sportello psicologico •" adesione al Progetto del CTP di Vignola “ Italiano per studiare “, per alunna da alfabetizzare di II

livello •" attività di peer – learning •" attività di alternanza scuola-lavoro •" incontri con sacerdote, per i soli studenti frequentanti religione

QUARTO ANNO:

uscite didattiche:

•" visita guidata alla CCIAA di Modena •" Torino, visita alla città •" Milano, visita agli aspetti neoclassici della città •" Spettacolo teatrale in lingua inglese “Fame“, Teatro Storchi di Modena

progetti di istituto e/o classe:

•" stage aziendale di due settimane, preceduto da corso sulla sicurezza •" educazione alla salute: corso di rianimazione cardio-polmonare, Alcol, dipendenze e guida sicura,

conoscenza e partecipazione al mondo del volontariato nella protezione civile •" “Un treno per Auschwitz“ •" Peer-educator •" EUCIP •" “Sistema previdenziale“, incontro con esperti INA •" incontri con sacerdote, per i soli studenti frequentanti religione •" “X-men- tanto per cambiare“ •" Kangaroo- competizione in lingua inglese

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QUINTO ANNO:

uscite didattiche:

•" visita guidata al Museo della guerra di Rovereto e al MART •" visita all’EXPO di Milano •" visita alla comunità di recupero Papa Giovanni XXIII a Durazzanino (Forli) - solo studenti che fanno

religione •" Commemorazione eccidio “Villa Martuzzi“- Vignola •" Verona: Job-Orienta •" UNIMORE- Orienta •" Alma Mater Bologna- Orienta •" Teatro E.Fabbri, spettacolo di e con G. Cederna “L’ultima estate dell’Europa“

progetti di istituto e/o classe:

•" educazione alla salute “ Io e gli Altri “: la donazione delle cellule staminali del midollo osseo; conoscenza e partecipazione al Servizio Civile Volontari, sensibilizzazione alla lotta ai tumori: progetto melanoma (ANT)

•" attività di orientamento universitario presso le Università di Modena/Reggio Emilia e di Bologna •" MUMBLE, progetto di informatica •" progetto pluridisciplinare “La fatica di essere donna“ •" Incontro-lezione con il dott. Daniel Degli esposti, nell’ambito del progetto pluridisciplinare “La

fatica di essere donna“ •" corso certificazione linguistica in inglese BEC •" incontri con sacerdote, per i soli studenti frequentanti Religione

Alcuni studenti della classe hanno preso parte, nel corso del triennio, alle iniziative organizzate dalla scuola nell’ambito delle seguenti attività:

•" progetto “Eccellenze agroalimentari e sviluppo dei servizi connessi”: Frontini Giulia, Marmi Alberto, Pancaldi Luca, Zoboli Riccardo

•" attività di peer - educator i seguenti alunni: Andreoli Sara, Bonacci Nicolò, Ferrini Fabio, Frontini Giulia, Iannone Lucrezia, Della Vecchia Sabrina

•" “X-men- tanto per cambiare“: Corsini Filippo, Serri Carlotta, Tugnetti Giorgia •" “Un treno per Auschwitz“: Andreoli Sara, Zoboli Riccardo •" Certificazioni in inglese: BEC- Pancaldi Luca, certificato ottenuto con livello B2 •" Kangaroo- competizione in lingua inglese, Pancaldi Luca •" Gruppo sportivo d’Istituto:

Attività di calcetto: Bonacci N., Di Paola G., Ghibellini F., Iacconi Y., Marmi A., Tumino E., Zoboli R.

Attività di pallavolo: Agatiello S., Florini C., Marmi A., Tumino E. Zoboli R.

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ARGOMENTI SVOLTI IN FORMA PLURIDISCIPLINARE

TITOLO MATERIE COINVOLTE

TERZO ANNO L’AMORE E LA DONNA TRA MEDIOEVO

E RINASCIMENTO

italiano, storia

QUARTO ANNO IL LAVORO diritto, inglese e storia

QUINTO ANNO LA FATICA DI ESSERE DONNA italiano, diritto, storia, inglese, matematica, informatica

Quinto anno: DNL svolta secondo la metodologia CLIL: DIRITTO

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SIMULAZIONI PROVE D'ESAME

PRIMA PROVA D’ESAME L’insegnante d’italiano ha sempre strutturato le tracce del compito scritto d’italiano secondo le tipologie previste dall’Esame di Stato (Tipologia A, B, C, D). Di seguito si riporta il testo delle prove svolte da tutte le classi terminali dell’ITE, nonché la griglia di valutazione adottata per la correzione degli elaborati, sempre concordata con i colleghi delle altre articolazioni.

SECONDA PROVA D’ESAME

Considerata la data di svolgimento della seconda simulazione (20 maggio), successiva alla pubblicazione del presente documento, il testo della medesima, con la relativa griglia di valutazione adottata per la correzione, verrà presentata come ALLEGATO al presente documento.

TERZA PROVA SCRITTA

I docenti del Consiglio di Classe si sono orientati verso una prova pluridisciplinare, piuttosto che interdisciplinare, che coinvolgesse le stesse quattro materie, con l’esclusione di quelle che sono oggetto del primo e del secondo elaborato. Diritto è stato proposto in entrambe le simulazioni sia perché la nomina del Commissario interno è avvenuta per tale disciplina sia perché trattasi della DNL per la quale è stata applicata la metodologia CLIL, per una parte del quadro orario annuale, e per la quale è stato proposto, in entrambe le simulazioni, il terzo quesito in lingua inglese, secondo la normativa vigente.

Per quanto concerne le modalità, nelle due simulazioni di terza prova è stata scelta, concordandola con i colleghi delle altre articolazioni, la Tipologia “ B “, cioè “ Quesiti a risposta singola “. Oltre al numero massimo di righe, 10 per ciascuna delle diverse discipline, si sono fornite tracce precise nella formulazione dei quesiti, perché risultasse ben chiaro agli alunni l’ambito da rispettare.

Le tracce delle prove, nonché i criteri di valutazione utilizzati, sono riportati in coda al documento.

COLLOQUIO ORALE

I docenti del Consiglio di Classe, delle discipline d’esame, si sono resi disponibili, proponendolo agli studenti, ad effettuare nell’ultima settimana di scuola, una simulazione di colloquio orale, riservandovi 2 ore di lezione.

Tipo di prova Materia o materie coinvolte

Numero prove effettuate

Periodo di svolgimento

Tempi assegnati

Prima prova Italiano – tutte le tipologie previste

due 13/01/2016

04/04/2016 6h

Seconda prova Informatica due 15/04/2016

20/05/2016* 6h

Terza prova

(Tipologia “B”)

Diritto - Inglese-

Economia aziendale -

Matematica

due 10/03/2016

22/04/2016 2,30h

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TESTI SIMULAZIONI E GRIGLIE CORREZIONE

I SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL'ESAME DI STATO – DATA 13/01/2016

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli, Scalpitìo, Myricae

Si sente un galoppo lontano

(è la . . . ?),

che viene, che corre nel piano

con tremula rapidità.

Un piano deserto, infinito;

tutto ampio, tutt'arido, eguale:

qualche ombra d'uccello smarrito,

che scivola simile a strale:

non altro. Essi fuggono via

da qualche remoto sfacelo;

ma quale, ma dove egli sia,

non sa né la terra né il cielo.

Si sente un galoppo lontano

più forte,

che viene, che corre nel piano:

la Morte! la Morte! la Morte!

1.COMPRENSIONE DEL TESTO

1.1 Riassumi il contenuto informativo del testo (max 5 righe)

2 ANALISI DEL TESTO

2.1 Indica se i temi della lirica hanno una disposizione parallela, lineare a intreccio o circolare.

2.2 Nel testo, prevale la struttura ipotattica o paratattica? Ci sono ellissi?

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2.3 Illustra i caratteri del lessico, la struttura metrica e lo schema delle rime.

2.4 Evidenzia nel testo le figure di suono e spiegane la valenza.

2.5 Quali sono i termini che si caricano di significato simbolico? A cosa alludono?

2.6 Chiarisci la funzione della ripetizione nell’ultimo verso della parola “Morte”

2.7 Spiega quali relazioni esistono tra “galoppo lontano”, “piano deserto”, “remoto sfacelo” e quale atmosfera nasce da questi legami tra realtà apparentemente tanto lontane.

3. INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI

3.1 Esponi le tue osservazioni sulla lirica con gli opportuni riferimenti alla poetica di Pascoli e agli altri componimenti dell’autore ispirati allo stesso tema

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1." AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.

DOCUMENTI

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V. Van Gogh, La lettrice di romanzi,

olio su tela, 1888 H. Matisse, La lettrice in abito viola, E. Hopper, Chair car,

olio su tela, 1898 olio su tela, 1965

[…]

Noi leggiavamo un giorno per diletto

di Lancialotto come amor lo strinse;

soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per piú fiate li occhi ci sospinse

quella lettura, e scolorocci il viso;

ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disïato riso

esser baciato da cotanto amante,

questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi baciò tutto tremante. […]

DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)

«Pubblico: La poesia è “una dolce vendetta contro la vita?”

Borges: Non sono molto d’accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale della vita.Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non considero la vita, o la realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei numerosi aspetti della vita è il linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l’uno all’altro?

Pubblico: Ma la parola vita non è vita.

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Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e quindi perché non anche del linguaggio? […] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne faccia parte della mia esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel ’17. […] Non credo che la vita sia qualcosa da contrapporre alla letteratura. Credo che l’arte faccia parte della vita.»

Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984

«Nel momento in cui legge, […] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio mondo pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l’etica, in ultima analisi, non è che la riflessione quotidiana sui costumi dell’uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L’immaginazione della letteratura propone la molteplicità sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della propria esistenza, introducendoli dunque nel proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano attraverso la lettura, rinviano sempre a una sfera di ordine morale.»

Ezio RAIMONDI, Un’etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007

«L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall’arte, possiamo scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha aperto gli occhi. […]

Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita. […] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il contributo che la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l’uso di termini come “verità” o “conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro “egotismo”, inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi. Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione nella nostra coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista riguardano la morale, più che la scienza.»

Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008

2." AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy.

DOCUMENTI

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Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia.

«Cosa vuole dire cultura d’impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali attori economici, nella classe dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e proficua cultura d’impresa nell’Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno del fare impresa, del suo valore e del suo ruolo nella società e conoscere come l’azienda e la sua cultura vengano percepite dall’opinione pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel corso di una tavola rotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L’indagine, commissionata da Confindustria e articolata su un campione di associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore, ha evidenziato come la cultura d’impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale, anche se non molto presente nell’immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43% dei piccoli e medi imprenditori). [...] Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior parte degli imprenditori significa creatività, innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale, capacità di farsi carico di obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della società civile, invece, cultura d’impresa ha soprattutto un rapporto con l’onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le risorse che fanno crescere questa cultura sono le persone, la ricerca e l’innovazione (per gli imprenditori), la passione e le motivazioni per la maggior parte

dei cittadini. [...] Dall’analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura d’impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda, del territorio in cui opera e del Paese più in generale, contribuendo a stimolare il mercato del lavoro e le risorse umane, creando un circolo virtuoso al servizio di clienti e consumatori. Un’impresa rivolta al futuro quindi, quella che emerge nelle aspirazioni degli intervistati, rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuove politiche culturali per le imprese. Il ruolo del “made in Italy”, in questo senso, viene [...] ridimensionato: non può servire più come alibi per non confrontarsi con una corretta cultura d’impresa e con le sfide che provengono dai mercati internazionali.

In sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l’identità delle imprese e i suoi valori; fare al meglio il proprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all’interno della società civile. Sembra questa la ricetta per le aziende di nuova generazione.»

MASSIMO DONADDIO, 9/03/2007

da http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/03/cultura-impresa.shtml?uuid=

«Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi,

corrotto dalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio dell’uomo sull’uomo minacciato di perdere il senso e la luce dei valori dello spirito, il posto dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi crediamo che, sul piano sociale e politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza. Le classi lavoratrici, più che ogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti autentici di un insopprimibile valore: la giustizia, e incarnano questo sentimento con slancio talora drammatico e sempre generoso; d’altro lato gli uomini di cultura, gli esperti di ogni attività scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca, valori ugualmente universali, nell’ordine della verità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita al mondo moderno, al mondo del lavoro dell’uomo e della sua città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognuno porta nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace; [...].»

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DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955 (cit. da W. Passerini -

M. Rotondi, Wellness organizzativo. Bene ssere e capitale umano nella Nice Company, Franco Angeli, Milano 2011

Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in Italy.

«Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di Maranello. Sono solo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati nel nostro immaginario collettivo: simboli della quotidianità e del fare, ormai assurti nell’alveo della memoria storica. Come ad esempio, la bottiglietta Campari, disegnata nel 1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo Rossi, nel 1988, progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei e negli archivi storici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e ripercorso. È dunque una full-immersion nella creatività imprenditoriale italiana, quella proposta dalla “Settimana della cultura d’impresa”, che si apre domani in dieci città italiane. Si tratta della undicesima edizione, dedicata quest’anno alla "cultura del cambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio culturale delle imprese, che prevede mostre, letture teatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche, workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghi coinvolti sono Milano, Torino, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distretti

dell’impresa italiana come Bergamo, Biella e Pontedera.»

S. SPERANDIO da “Il Sole 24 Ore” del 17.11.2012

3. AMBITO STORICO_POLITICO

ARGOMENTO: Razzismo e pregiudizio

DOCUMENTI

Perché il razzismo si sviluppi devono sussistere generalmente tre condizioni fondamentali (Noel, 1968; Vanden Zanden, 1972):

1. Devono esistere due o più gruppi sociali, identificabili attraverso delle caratteristiche fisiche visibili o delle abitudini culturali. Se gli individui non sono coscienti delle differenze esistenti tra i gruppi e non sono in grado di rilevare l’appartenenza all’uno o all’altro gruppo, il razzismo non si sviluppa.

2. Deve esistere una competizione tra i gruppi che ha per oggetto delle risorse valutate positivamente, come il potere, la terra o i posti di lavoro. In questa situazione, i membri di un gruppo saranno portati a garantire i propri interessi negando ai membri degli altri gruppi il pieno accesso a tali risorse.

3. Il potere deve essere distribuito in modo ineguale tra i gruppi, tanto che uno di essi sia in grado di avanzare pretese sulle risorse limitate a scapito dell’altro o degli altri gruppi. A questo punto le diseguaglianze sono diventate parte integrante della struttura sociale.

[…] Le dispute tra i gruppi non riguardano tanto il fondamento reale delle distinzioni razziali o etniche quanto l’uso di presunte distinzioni per mantenere in piedi le disuguaglianze sociali.

Ian ROBERTSON, Elementi di sociologia, Zanichelli, Bologna 1992, p.159

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[…] il mondo delle idee razziste all’inizio non aveva alcun rapporto con il mondo reale. Il razzismo sostituiva il mito alla realtà e il mondo da esso creato, con i suoi stereotipi, le sue virtù e i suoi vizi, era un mondo da favola, che faceva balenare l’utopia davanti agli occhi di chi anelava di trovare una via d’uscita dalla confusione della modernità e dal precipitoso scorrere del tempo. Esso aveva fermato il sole e abolito ogni cambiamento. Ogni male era imputato alle inquiete razze inferiori, incapaci di apprezzare uno stabile ordine di cose. Ma nessuna di queste promesse avrebbe potuto da sé sola dare al razzismo il suo spaventoso successo. La gente finisce col rimanere delusa nei riguardi di una favola la cui felice conclusione sembra non arrivare mai, e di un miraggio che deve essere incessantemente inseguito, e si rivolge ad altre promesse e a fedi concorrenti. La religione tradizionale può soddisfare le aspirazioni dell’uomo promettendo un paradiso dopo la morte; ma il razzismo, essendo una pseudo-religione, deve realizzare le sue promesse su questa terra e subito, ed esso inaspettatamente lo fece anche prima di diventare politica di governo: ciò costituì la sua forza ineguagliabile. Il razzismo trascese la consueta utopia trasformando il mito in realtà […]. Per spiegare come il mito possa diventare realtà conviene rifarsi a un esempio limite: i nazisti avevano creato nell’ambito del ministero dell’Interno un ministero incaricato di fare luce sulla supposta cospirazione mondiale ebraica. La burocrazia si comportò come se tale cospirazione esistesse realmente, e fece sì che fosse vera ponendola a fondamento della politica nazionale: il mito si era trasformato in realtà.

George L. MOSSE, Il razzismo in Europa, dalle origini all’olocausto, Laterza, Bari 2003

5 marzo 2015

Si terrà oggi alle ore 12.30 presso la sala monumentale della Presidenza del Consiglio (Galleria Sordi, largo Chigi 19, 2° piano) la conferenza di presentazione delle iniziative di sensibilizzazione promosse dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con ANCI e MIUR nell’ambito della “XI Settimana d’azione contro il razzismo” in programma dal 16 al 22 marzo.

“Accendi la mente, spegni i pregiudizi” è lo slogan che animerà la campagna e le iniziative della Settimana, dove ad accendersi e spegnersi sono, rispettivamente, i diritti e le discriminazioni. L’invito è di accendere la mente per aprirsi all’altro, imparare a conoscersi per superare paure e pregiudizi che causano discriminazioni e violenze come attestano i dati Unar.

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dipartimento per le Pari Opportunità

Un appello per l’abolizione del termine razza

Signor Presidente della Repubblica

Signor Presidente del Senato

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Signor Presidente della Camera dei Deputati

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri

Nel corso degli ultimi cinque decenni, la ricerca nei settori dell’antropologia biologica e della genetica ha dimostrato sperimentalmente che il concetto tassonomico di razza non può essere applicato alla nostra specie: Homo Sapiens. In tassonomia infatti quel concetto, che definisce la categoria della classificazione biologica posta al di sotto della specie, esprime il rapporto di parentela, ovvero di antenato-discendente, esistente tra le popolazioni. Nel corso del Settecento, dell’Ottocento e della prima metà del Novecento invece quel concetto, e le conseguenti classificazioni razziali dell’umanità, non ha risposto a quel dettato: cioè non è stato in grado di stabilire i rapporti di parentela tra i gruppi umani. Al contrario, esso ha permesso di ricostruire i rapporti ecologici esistenti tra le popolazioni. E ciò perché si basava, e non era possibile per gli scienziati fare diversamente, sui caratteri morfologici: principalmente sul colore della pelle. Ma in tal modo si è posto fuori dal suo significato scientifico. Veniamo a un esempio. Secondo l’antropologia classica, e le sue classificazioni razziali, da una parte si collocava la maggiore parentela tra gli europei e gli asiatici e dall’altra quella tra gli africani e gli australiani: la divisione cioè era tra popoli di pelle chiara e di pelle scura. La recente ricerca molecolare invece ha dimostrato che gli asiatici sono geneticamente più simili agli australiani, perché quei popoli si sono separati dalla popolazione africana, che è la popolazione madre di tutta l’umanità attuale, in epoca più antica rispetto a quando lo hanno fatto gli europei. Ovvero, gli europei sono geneticamente più prossimi agli africani perché sono stati un’unica popolazione per un tempo più lungo. Il concetto di razza è stato abbandonato in antropologia biologica e in genetica perché inidoneo a ricostruire il rapporto antenato-discendente tra le popolazioni umane […]. I biologi assolvono il loro compito studiando la storia evolutiva umana nell’ambito della più generale evoluzione della vita e non sono usciti dalla loro sfera di competenza quando hanno dimostrato per via sperimentale che il concetto di razza non può essere applicato alla nostra specie. Sul razzismo devono – se non vogliono tradire la loro funzione – affermare che esso non ha alcuna base scientifica e rapportarsi a quella grave degenerazione da cittadini.

Auspichiamo che il termine razza, per l’uomo, sia eliminato dalla Costituzione e dagli atti ufficiali del nostro Paese, così come è avvenuto in Francia.

Cordiali saluti

Scienzainrete

Il gruppo 2003 per la ricerca

14 ottobre 2014

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979)

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«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»

Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997

«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»

Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»

Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001

«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.»

Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007

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TIPOLOGIA C – TEMA DI ORDINE STORICO

«Il nostro primo esperimento di una ferrovia di montaggio risale circa all’aprile del 1913. La sperimentammo dapprima per montare i magneti. […] Credo che la nostra fosse la prima linea di montaggio a catena che mai sia stata installata.L’idea ci venne in generale dai carrelli su binari che i macellai di Chicago usano per distribuire le parti dei manzi. […] Per farla breve, il risultato è questo: col concorso dello studio scientifico, un operaio è oggi in grado di compiere più di quattro volte il lavoro che egli compiva pochi anni addietro. Il montaggio del motore, dapprima affidato a un uomo solo,è ora diviso in ventiquattro operazioni, e gli uomini in esse impiegati fanno un lavoro per il quale ce ne volevano prima tre volte tanti» (H. Ford, La mia vita e la mia opera [1922], La Salamandra, Milano 1980, pp. 92-94).

Sviluppa e contestualizza le affermazioni di Henry Ford (1863-1947), cercando di riflettere sulle implicazioni economiche e sociali connesse all’introduzione della meccanizzazione e della razionalizzazione produttiva agli inizi del Novecento

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

“Le immagini ci hanno assuefatto alla sofferenza degli altri, così abbiamo perso il senso di responsabilità dell’altro, vivendo in una bolla che dall’altro ci separa. Viviamo nell’epoca della globalizzazione e dell’indifferenza”

Argomenta questa affermazione del sociologo Zygnunt Bauman.

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II SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL'ESAME DI STATO – DATA 13/01/2016

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.

Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le

danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.

Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.

Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla

normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e

familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.

Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.

1.Comprensione del testo

Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

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2.Analisi del testo

2.1.Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.

2.2.Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.

2.3.Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.

2.4.Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.

2.5.Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3.Interpretazione complessiva e approfondimenti

Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo

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3." AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La violenza di genere Documento 1. Giovanna Carnino (Università degli studi di Torino), Violenza contro le donne e violenza di genere: ripensamenti di teoria femminista tra sovversione e uguaglianza, in World Wide Women. Globalizzaione, generi, linguaggi, vol.2, a cura di F. Balsamo, Torino, 2011, p. 63s.)

Violenza di genere: contenuti e soggetti. Nel momento in cui si mette in crisi l’elemento delle differenza binaria come ancoraggio alla definizione di violenza contro le donne, occorre ridefinire il contenuto e i soggetti della violenza di genere.

La violenza, per considerarsi di genere, dovrà trovare la sua origine, giustificazione e scopo (anche non consapevole) in un rapporto ineguale e direzionato contro un soggetto di cui si vuole, attraverso la violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, definire, ribadire, confermare, un’identità di genere stereotipata e funzionale all’ordine sociale egemone. Essa riguarderà, come persone offese, tutti coloro che non si conformano all'ordine di genere dominante: non solo le donne, ma anche le persone intersessuate, in transizione, transessuali, transgender e quegli uomini che non adempiono al ruolo maschile socialmente imposto, giudicati «deboli, perdenti, simili alle donne, effeminati» (D. Danna, 2007: 8). Coinvolgerà, in altre parole, coloro che l’ordine egemone di genere non colloca in una posizione di potere, ma che rappresenta di volta in volta come inesistenti, come oggetti sessuali, come devianti, deboli, promiscui, malati e come minaccia a quello stesso sistema che il dualismo uomo-donna vorrebbe preservare. In questa prospettiva, anche il sesso/genere dell’aggressore non va dato per scontato. Anche le donne potranno essere autrici di violenza di genere (C. Adami, 2000; D. Danna, 2007). Spesso sono le anziane ad eseguire le mutilazioni genitali sulle bambine (D. Danna, 2007). Possono essere «amiche» o «protettrici» a sfruttare la prostituzione delle connazionali. «Le bulle» a vessare le compagne di scuola. Suocere o cognate a controllare, maltrattare, isolare, umiliare le nuore. In questi casi, le maltrattanti esprimono e rafforzano l’ordine sociale egemone, facendosi «agenti» delle gerarchie di genere dominanti. In questo quadro interpretativo, violenze di genere si possono verificare e quindi andranno indagate anche all’interno di relazioni omosessuali (M.F. Hirigoyen, 2006).

Documento 2. Maria Grazia Passuello, Presidente Solidea, Istituzione di genere femminile e solidarietà della Provincia di Roma, Piano programma 2009-2013

La violenza si sviluppa soprattutto nell’ambito dei rapporti familiari. Le storie che le donne raccontano ogni giorno nei Centri Antiviolenza hanno in comune una matrice, l’aggressività, la mancanza di rispetto, la dignità non riconosciuta, la pretesa di una dipendenza assoluta. Il seme della violenza si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi, nel desiderio di controllo e di possesso manifestato dal genere maschile. Le sue radici sono dunque culturali. Si lamenta un clima di rimozione e di tolleranza nei confronti della violenza, che – tanto più nella fase di forte crisi della coesione sociale in cui viviamo- favorisce i comportamenti aggressivi contro le donne e contro l’infanzia.

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DOCUMENTO 3. DA IL FATTO QUOTIDIANO, ARTICOLO DI REDAZIONE, 4 SETTEMBRE 2013

FEMMINICIDIO, EURES E ANSA: “728 CASI TRA IL 2000 E IL 2011. PRIMATO AL NORD”

È il Nord, e in particolare proprio la Lombardia, la Regione in cui è stata uccisa la brasiliana 29enne Marilia Rodrigues Martins, a detenere il primato dei femminicidi in Italia. E chi sono le vittime? Soprattutto giovani donne e madri di famiglia tra i 25 e i 54 anni, nella maggior parte dei casi uccise da un uomo con il quale avevano una relazione sentimentale. I dati provengono da uno studio dell’Eures, realizzato in collaborazione con l’Ansa, che ha analizzato i femminicidi tra il 2000 e il 2011, periodo nel quale si sono verificati 728 casi. Quanto al 2012, secondo i dati di Telefono rosa in Italia si sono registrati 124 femminicidi. Nel Nord Italia, dunque, si verifica la metà (49,9%) dei casi, ben più che al Sud (30,7%) e al Centro (19,4%). La proporzione trova conferma anche in termini di incidenza sulla popolazione: al Nord 4,4 vittime per milione di donne residenti, contro una media-paese di 4, che viene confermata al Centro, con appunto 4 vittime per milione di donne, e 3,5 al Sud. Quanto alla casistica regionale, la Lombardia risulta la prima per numero di femminicidi (il 17,2% del totale), seguita dall’Emilia Romagna (8,8%), dal Piemonte e dal Lazio (entrambe all’8,4%). Documento 4. I dati all’agosto 2013 (Antonio Maria Mira, in L’Avvenire, 9 agosto 2013)

(…) Dall’entrata in vigore della legge 38 del 2009 (Decreto sicurezza) che ha introdotto il reato di stalking, le denunce presentate per atti persecutori sono state 38.142, di queste 27.853 a danno di donne: ben il 73%. Nello stesso periodo gli omicidi sono stati 2.484, con donne come vittime 759 (30%), consumati in ambito familiare e sempre con vittime di sesso femminile 549 (22%). Ma mentre i dati assoluti degli omicidi calano (erano 590 nel 2009, 528 nel 2012 e 282 nei primi sette mesi di quest’anno), quelli di donne crescono: 160 nel 2012, già 99 fino al 31 luglio del 2013. E così anche quelli in ambito familiare/affettivo, saliti dai 111 dello scorso anno ai 70 sempre dei primi sette mesi dell’attuale. Andamento analogo per gli atti persecutori, lo stalking, previsti dal 2009 dall’articolo 612 bis del Codice penale. Nel primo anno di applicazione le denunce furono 5.914, via via cresciute negli anni successivi, fino alle 5.005 di quest’anno (sette mesi). Le vittime femminili erano 3.747 quattro anni fa, sono già 3.751 fino al 31 luglio del 2013: il 77,52% del totale, dato costante in questi cinque anni di applicazione della norma. Documento 5. Sintesi della conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere (…). Approvato dalla Camera dei deputati il 9 ottobre 2013. (in la Repubblica, 11 ottobre 2013). Ecco, in sintesi, le norme più importanti contenute nel decreto legge. Il decreto prevede l'aumento di un terzo della pena se alla violenza assiste un minore e/o se la vittima è in gravidanza e/o se la violenza è commessa dal coniuge (anche se separato) e dal compagno (anche se non convivente). È previsto l'arresto obbligatorio in caso di flagranza per reati di maltrattamento familiare e stalking. Ciò significa che le forze dell'ordine saranno obbligate al fermo di colui che viene sorpreso in un atto di violenza domestica o di stalking. Alle forze di polizia viene data la possibilità di buttare fuori di casa il coniuge (o compagno) violento se c'è un rischio per l'integrità fisica della donna. Viene così impedito a chi è violento in casa di avvicinarsi ai luoghi domestici. I destinatari di questo provvedimento potranno essere controllati attraverso il braccialetto elettronico. Una volta sporta querela per violenza e maltrattamenti, quella querela sarà irrevocabile. Si sottrae dunque

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la vittima al rischio di una nuova intimidazione tendente a farle ritirare la querela. Con questo decreto, i tribunali potranno adottare delle corsie preferenziali per i processi per femminicidio e per maltrattamenti. Per chi è vittima di stalking o maltrattamenti e non si può permettere un avvocato, è ora previsto il patrocinio legale gratuito. La vittima di violenza o maltrattamenti sarà costantemente informata sulla condizione giudiziaria del colpevole (se si trova in carcere o in libertà, se è stato condannato, ecc...). «Cerchiamo di correggere un punto di vulnerabilità del sistema normativo», ha spiegato il ministro dell'Interno. «Spesso la vittima non sapeva che fine aveva fatto il processo a carico dell'autore delle violenze. Ora la vittima sarà informata, ad esempio, della scarcerazione del denunciato».

3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del '900.

DOCUMENTI Scheda:

· Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici.

· Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.

· Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.

· Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d'opinione.

"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri".

S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000

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"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro". (Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948)

"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare".

C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno)

"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa della memoria".

T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

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TIPOLOGIA C – TEMA DI ORDINE STORICO

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati …; dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)

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Commenta queste parole, tenendo presente la storia italiana dall’armistizio dell’8 Settembre fino alla liberazione dal nazifascismo.

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

I fatti di cronaca nera vengono spesso seguiti dai mezzi di informazione che aggiornano quotidianamente il pubblico sull’andamento delle indagini e sui loro protagonisti, intervistano esperti del settore, seguono le ripercussioni emotive suscitate dai casi in questione.

Esprimi il tuo parere su questo modo di fare informazione, cercando di coglierne i diversi aspetti.

GRIGLIA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE

ALUNNO…………………………………… CLASSE……………… A.S. 2015/2016

Indicatori Gravemente inadeguato

Inadeguato Sufficient. Adeguato

Buona adeguatezza

Sicuramente adeguato

Conoscenza

Comprensione

Analisi

Sintesi

Pertinenza

Precisione e ricchezza del contenuto

0,5

0,5

1

1

1,5

1,5

2

2

2,5

2,5

Analisi

Sintesi

Applicazione

Rielaborazione e argomentazione

1,5 2 2,5 3 3,5

Espressione

Coerenza e coesione

Proprietà lessicale e correttezza grammaticale

0,5

2

1

2,5

1,5

3

2

3,5

2,5

4

Tabella di conversione dal voto in quindicesimi al voto in decimi

Voto 0 1 2 3 4 5 5,5-6 6,5 7-7,5 8-8,5 9-9,5 10 10,5 11 11,5 12-12,5 13 13,5 14 14,5- 15

Voto 3 3,5 4 4.5 5 5.5 6 6.5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10

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I SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA D’ESAME DI INFORMATICA

PRIMA PARTE

L’azienda “Alfa” è una società multinazionale specializzata nella vendita online di prodotti di consumo appartenenti a diverse categorie quali abbigliamento, scarpe, borse, elettronica, sport, ecc.

Per essere competitiva l’azienda ha sviluppato una rete di magazzini dislocati in aree strategiche dei diversi paesi e si avvale per le consegne di corrieri specializzati il cui servizio viene monitorato in permanenza.

L’azienda attua strategie di fidelizzazione e di raccolta delle opinioni dei clienti anche tramite Web.

Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive:

1." Identifichi le principali aree del sistema informativo dell’azienda Alfa e le soluzioni tecnologiche necessarie alla sua implementazione;

2." Sviluppi uno schema concettuale della base di dati che dovrà prevedere: •" I prodotti che possono essere nuovi o usati e sono identificati da un codice e caratterizzati da un

nome e da una descrizione •" I fornitori dei prodotti dei quali interessa il nome e l’indirizzo. Si consideri che un prodotto può

essere fornito da diversi fornitori ciascuno dei quali può proporre un diverso prezzo di listino e un prezzo di vendita inferiore (cioè scontato)

•" I magazzini nei quali sono presenti i prodotti identificati da un codice e caratterizzati dall’indirizzo e dalla dimensione

•" La registrazione dei dati dei clienti che effettuano acquisti con l’indirizzo al quale va consegnata la merce

•" Al momento della vendita si deve memorizzare il tipo di spedizione scelta dal cliente (per esempio: “Gratuita” che significa entro 6 giorni lavorativi oppure “Rapida” che significa entro 3 giorni lavorativi ma ha un costo di 5 euro, ecc.), il magazzino da cui proviene il prodotto e il corriere che consegnerà la merce

3." Derivi il corrispondente schema logico relazionale; 4." Sviluppi in linguaggio SQL le query per ottenere le seguenti informazioni:

a." L’elenco dei prodotti presenti in un magazzino ad una precisa data (a scopo di inventario) con la descrizione della categoria a cui appartengono

b." Il numero di spedizioni effettuate da un magazzino, suddivise per corriere, in un dato periodo

SECONDA PARTE

Il candidato risponda ai seguenti quesiti:

1." Sviluppare la pagina web che consente di visualizzare i magazzini in cui è presente un determinato prodotto

2." La recente disponibilità di sistemi ERP con prestazioni buone e a costi accettabili o anche opensource, dà la possibilità anche alle aziende di medio-piccole dimensioni di evolvere da sistemi gestionali tradizionali, basati su banche dati non integrate, a sistemi ERP. Il candidato illustri quali sono i punti di forza e di debolezza di un sistema ERP e le possibili problematiche relative al processo di transizione.

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59

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA SCRITTA DI INFORMATICA

Classe 5Asia Candidato _____________________________ Data 15/04/2016

ANALISI E PROGETTAZIONE (max 6 punti)

Parametri indicatori Descrittori Punti Punteggio

assegnato

•" Capacità di analisi/interpretazione dei dati della traccia

•" Capacità di progettazione nel rispetto dei vincoli della traccia

•" Coerenza dell’impostazione e delle ipotesi •" Capacità di applicare in modo corretto le

metodologie di modellazione dei dati

Gravemente insufficiente 0-2

Insufficiente 3 Sufficiente 4 Discreto 5 Buono 6

UTILIZZO DEI LINGUAGGI (max 6 punti)

Parametri indicatori Descrittori Punti Punteggio

assegnato

•" Conoscenza dei linguaggi •" Rispetto della sintassi •" Capacità di sviluppare le applicazioni

richieste dalla traccia

Gravemente insufficiente 0-2 Insufficiente 3 Sufficiente 4 Discreto 5 Buono 6

PRESENTAZIONE DEI CONTENUTI (max 3 punti)

Parametri indicatori Descrittori Punti Punteggio

assegnato

•" Presentazione e organizzazione dei contenuti

•" Chiarezza e correttezza espositiva

Insufficiente 1 Sufficiente 2 Buono 3

Totale punti della prova

………………/15

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I SIMULAZIONE DI TERZA PROVA Data 10/03/2016 Discipline: diritto; economia aziendale; lingua inglese; matematica Tipologia: B ("quesiti a risposta singola", con numero di 10 righe per ciascuna risposta) Numero di domande: 3 quesiti per ciascuna disciplina, per un totale di 12 quesiti Tempo a disposizione: 2.30 h. (dalle ore 8.05 alle ore 10.35) Procedure: il/la candidato/a risponda ai quesiti proposti, scrivendo sulle righe indicate e rimanendo nel numero stabilito (10 righe per ciascuno dei singoli quesiti). Regole di svolgimento: E' consentito l'uso di inchiostro nero o blu, l'uso della calcolatrice, del dizionario di lingua inglese (mono/bilingue). Le risposte vanno date su fogli separati, relativi ciascuno alle singole discipline. È vietato l'uso di "bianchetto" e di manuali diversi da quelli indicati. Durante lo svolgimento della prova è vietato tenere presso di sè il telefono cellulare o altro dispositivo con accesso ad internet o altro. La valutazione della prova viene effettuata applicando la griglia di valutazione adottata dal Consiglio di classe, allegata alla prova, secondo competenze, conoscenze e abilità.

CONOSCENZE-COMPETENZE-ABILITÀ DISCIPLINA •" Adeguata conoscenza dell’argomento trattato •" Capacità di rielaborare ed esporre i concetti sinteticamente •" Correttezza dell’esposizione e proprietà lessicale

1° Lingua straniera: Inglese

1." Adeguata conoscenza degli argomenti trattati 2." Rielaborazione ed esposizione sintetica dei contenuti 3." Uso del lessico economico-aziendale specifico

Economia aziendale

1." Adeguata conoscenza degli argomenti proposti 2." Rielaborazione ed esposizione sintetica dei contenuti 3." Utilizzo delle norme di diritto pubblico (nazionale, europeo) appropriate 4." Uso del lessico giuridico specifico 5." Esposizione in lingua inglese dei contenuti che sono stati insegnati ed appresi secondo la metodologia CLIL.

Diritto

Conoscenze: 1." l modello matematico della Programmazione Lineare in due variabili; 2." concetto di variabilità statistica; indici di variabilità (varianza e deviazione standard); 3." meccanismo del criterio di scelta del pessimista/ottimista

Competenze: a)! saper risolvere un problema di Programmazione Lineare con il metodo grafico e algebrico; b)! saper spiegare come si determinano la varianza e la deviazione standard; c)! saper caratterizzare il criterio di scelta del pessimista/ottimista come un criterio di scelta in condizioni di incertezza

Abilità: 1." essere in grado di comunicare in maniera chiara e concisa il risultato ottenuto nella

risoluzione dell’esercizio; 2." essere in grado di spiegare quali informazioni è possibile trarre dagli indici di

variabilità statistica; 3." saper caratterizzare il criterio del pessimista/ottimista all’interno dell’insieme dei

criteri di scelta in condizioni di incertezza

Matematica

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INGLESE

1. Define the main characteristics and powers or responsibilities of the European Parliament and of the European Commission.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

2. Describe the key features of the free market system. What are the other types of economic systems?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

3. What is online marketing? What are the main types of online advertising and what are the advantages for consumers and for companies?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

ECONOMIA AZIENDALE

1." La metodologia da adottare da parte di un analista esterno per effettuare l’analisi di bilancio per indici – La leva finanziaria.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

2. Il sistema informativo di bilancio: prospetti e allegati.

……………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………

………… . . . . . . . . . . . . .

3. Contenuto del Rendiconto Finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto – Differenze tra le finalità dei 2 Rendiconti finanziari (variazioni del patrimonio circolante netto e variazioni della disponibilità monetaria netta).

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

DIRITTO

1." Che cosa si intende con le espressioni "atti sostanzialmente presidenziali" e " atti formalmente presidenziali "?

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…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

2." Che cos'è la " mozione di sfiducia "?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

3. What is the “ordinary legislative procedure” (also named codecision)? ( CLIL question )

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

MATEMATICA

1." Spiega qual è il procedimento che si deve seguire per determinare il massimo profitto nel caso di produzione/commercializzazione di due beni, mettendo in evidenza la differenza fra mercato in regime di concorrenza perfetta e mercato in regime di monopolio.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

2. Spiega che cos’è il modello matematico di un problema di Ricerca Operativa e definisci il modello matematico del problema di scelta nel caso continuo, in cui la funzione obiettivo è una parabola ed è presente un vincolo tecnico.

……………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………

………… . . . . . . . . . . . . .

3. Fornisci la definizione di linee di livello di una funzione in due variabili e determina le equazioni di tre linee di livello distinte della seguente funzione: ax+by+cz+d=0 . Scrivi poi la formula generale in forma esplicita delle linee di livello di tale funzione, specificando qual è il coefficiente angolare e qual è il termine noto.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

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II SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

22/04/2016

INGLESE

1." Mention the two types of limited companies and specify their characteristics.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

2." What is a letter of credit? What information does it contain? Why is it a common method of payment in foreign trade?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

3." What were the main negative repercussions of the Industrial Revolution in Britain?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

ECONOMIA AZIENDALE

1." L’attività di revisione legale dei conti è esercitata in conformità alle disposizioni del D.lgs 27 gennaio 2010 n. 39. In base a quanto previsto dal suddetto decreto, descrivere quali sono le società obbligate ad effettuare la revisione legale dei conti e quali sono i soggetti che possono effettuare tale controllo.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

2." Modalità per il passaggio dal reddito di bilancio al reddito fiscale: in base a quanto previsto dall’art.86 del Tuir descrivere i criteri fiscali di valutazione delle plusvalenze patrimoniali.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

3." Si ipotizzi la seguente situazione di partenza per una determinata azienda: Costi fissi € 150.000; costo variabile unitario € 0,50; prezzo di vendita unitario € 1,10. L’azienda a causa di una grave crisi, attualmente non produce nulla. Un committente estero richiede improvvisamente di venderle una quantità di 100.000 prodotti. Calcolare il break even point e descrivere brevemente se è conveniente per l’azienda produrre e vendere la quantità richiesta dall’azienda estera.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

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DIRITTO

3." Nel procedimento in via incidentale, quali requisiti deve avere la questione di legittimità costituzionale per essere rinviata alla Corte costituzionale dal giudice a quo?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

4." Che cos'è il CSM?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

5." What is the European Parliament’s composition? (CLIL question)

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

MATEMATICA

1." Risolvi il seguente problema di Programmazione Lineare.

Determina il massimo e il minimo della funzione z(x; y) = 550x + 600y, soggetta ai vincoli {x + y ≤70/x ≤ 40/y ≤ 35/x ≥ 0/y ≥ 0/

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

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2." Definisci il concetto di variabilità statistica; spiega poi quali sono gli indici che consentono di misurarla, come si determinano e quali informazioni sono in grado di fornire.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

3." Caratterizza i criteri di scelta del pessimista/ottimista.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… . . . . . . . . . . . . .

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA (TIP. B)

Nome Candidato/a __________________ Classe V ASIA PUNTEGGIO CONSEGUITO: ____/15

INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO

ATTRIBUIBILE ALL'INDICATORE

LIVELLO DI VALORE/

VALUTAZIONE

PUNTEGGIO RELATIVO AI DIVERSI LIVELLI

VOTO ATTRIBUITO ALL'INDICATORE

CONOSCENZE

Relative all'argomento e/o

al quadro di riferimento

9 punti

6.! B/O

7.! D

8.! S

9.! I

10.! GI

9

8

7

6

5 /4

COMPETENZE

Applicazione delle procedure

Utilizzo del lessico specifico

4 punti

B/O

D

S

GI/I

4

3

2

1

ABILITA’

11.!Analisi e/o sintesi

12.!Rielaborazione personale

2 punti

1.! B/O

2.! D/S

3.! GI/I

2

1

0

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RELAZIONI FINALI E PROGRAMMAZIONE DELLE SINGOLE MATERIE

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Nel complesso il livello di preparazione, maturatosi negli ultimi due anni, risulta abbastanza soddisfacente anche se restano delle diversità all’interno del gruppo-classe che lo rendono eterogeneo dal punto di vista del profitto. Alcuni alunni hanno cercato di rispondere alle sollecitazioni dell’insegnante con regolare interesse e impegno domestico abbastanza curato e regolare. È da sottolineare che il profitto conseguito è relativo ai diversi livelli di partenza individuali, al grado di motivazione allo studio e partecipazione al dialogo educativo. Alcuni studenti mostrano, infatti, vari livelli di fragilità in particolare riguardo l’autonomia espositiva, analisi-interpretazione dei testi e nelle competenze linguistico-espressive.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

Per la selezione degli argomenti si è tenuto conto di vari elementi: il coordinamento disciplinare e le caratteristiche del gruppo-classe, per quanto riguarda i ritmi di apprendimento e ambiti di maggiore congenialità. Si è cercato di sviluppare le capacità di riflessione, di analisi testuale e le competenze lingustico-espressive.

Si è dato spazio rilevante alle tipologie di testi riguardanti la prima prova di italiano.

I temi indicati nelle varie unità dei moduli letterari costituiscono gli argomenti di riferimento utilizzabili nel corso del colloquio d’esame.

MODULO

La rappresentazione del reale

Unità

- Il Positivismo: caratteri generali

Unità

- Naturalismo, Flaubert, i fratelli Goncourt, E. Zola

- L’alcol inonda Parigi da L’Assommoir

- Un manifesto del naturalismo da G.Lacerteux

Unità

- Verismo, G. Verga: i romanzi preveristi, la svolta, la poetica dell’impersonalità, la tecnica narrativa, l'ideologia, lotta per la vita , Verga-Zola , I Malavoglia: i caratteri, Mastro don Gesualdo: impianto narrativo, conflitto valori-economicità

Testi

- Impersonalità e regressione da L'amante di Gramigna, prefazione

- da Vita dei campi, Rosso Malpelo, La lupa

- I vinti e la fiumana del progresso da I Malavoglia, prefazione,

- da I Malavoglia : cap. I “ Il mondo arcaico”, cap. IV “I Malavoglia e la comunità del villaggio, ,cap.XV “La conclusione del romanzo

- da Novelle rusticane La roba, Libertà

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- da Mastro don Gesualdo La tensione faustiana del self-made man, La morte di mastro don Gesualdo

MODULO

Le inquietudini del primo Novecento

Unità

- il Decadentismo : quadro generale

- La poetica del Decadentismo

- Gli strumenti irrazionali del conoscere

- L’influenza di Schopenhaur , Nietzsche e Freud

- Decadentismo e Naturalismo

Unità

- Baudelaire poetica

- O.Wilde

Unità

Testi

- Languore di Verlaine

- da I fiori del male di C. Boudaleire : Corrispondenze ,L’albatro

- O. Wilde, da Il ritratto di Dorian Gray, I principi dell’estetismo

MODULO

L’estetismo dannunziano e l’intimismo pascoliano

Unità

- G. Pascoli : vita e personalità

- la visione del mondo, l’ideologia politica, i temi della poesia, linguaggio

- Il fanciullino e il superuomo : due miti complementari

Testi

- da Il fanciullino, Una poetica decadente

- da Myricae, Lavandare, Arano, X agosto, Novembre, Temporale, L’assiuolo, Il lampo

- dai Poemetti Italy

- da Canti di Castelvecchio Il gelsomino notturno

Unità

- G. D’Annunzio: vita e personalità

- Evoluzione ideologica, poetica, linguaggio, l’estetismo

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69

Testi

- da Alcyone, La sera fiesolana, La pioggia nel pineto

- Il Piacere, Un ritratto allo specchio, Una fantasia in bianco maggiore

- da Le vergini delle rocce Il programma politico del superuomo

- dal Notturno ,La prosa notturna

MODULO

La crisi dell’uomo moderno : L.Pirandello

Unità

- La biografia, Il vitalismo, La critica dell’identità individuale, La trappola della vita sociale, Il relativismo conoscitivo

- L’umorismo

- Le caratteristiche dei romanzi e delle novelle

- Gli esordi teatrali e il periodo del grottesco: caratteri generali, confronto dramma borghese dramma pirandelliano

Unità

Testi

- da l’Umorismo, Un’ arte che scompone il reale

- da Novelle per un anno, Ciaula scopre la luna, Il treno ha fischiato

- Il fu Mattia Pascal, lettura integrale

- Uno , nessuno e centomila : analisi del protagonista

MODULO

Temi e strutture del romanzo Novecentesco

Unità

- I.Svevo: vita, cultura e i romanzi

_ La coscienza di Zeno, lettura integrale

– da Una vita, Le ali del gabbiano

– da Senilità, Il ritratto dell’inetto

MODULO

Le esperienze del primo Novecento

Unità

- G. Ungaretti , vita,la poetica, da L’allegria, Il porto sepolto, Veglia, I fiumi , San Martino del Carso, Soldati, Non gridate più da Il dolore

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- Le Avanguardie, caratteristiche generali, i futuristi

- T. Martinetti, Manifesto del futurismo e Bombardamento

Unità

- U.Saba ,vita, la poetica ,i temi principali la struttura de Il Canzoniere

- dal Canzoniere: A mia moglie, La capra, Città vecchia , Amai, Ulisse

Unità

- L’Ermetismo, caratteri generali

- S.Quasimodo da Acque e terre Ed è subito sera, da Giorno dopo giorno Alle fronde dei salici

Unità

- E. Montale,vita, la poetica, Ossi di seppia: la struttura e i rapporti con il contesto culturale, il titolo e il motivo dell’aridità,la crisi dell’identità, la memoria e l’indifferenza, il varco

I limoni, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo

MODULO

Dal dopoguerra

I. Calvino: vita, il primo Calvino tra Neorealismo e componente fantastica - Note sul linguaggio politico da Una pietra sopra

Calvino Il sentiero dei nidi di ragno, lettura integrale

P.P. Pasolini: Rimpianto del mondo contadino e omologazione contemporanea da Scritti corsari La scomparsa delle lucciole da Il vuoto di potere in Italia

Testo utilizzato: Baldi-Giusso-Razetti L’ attualità della letteratura Paravia volumi 3.1 e 3.2

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STORIA

Nel complesso il livello di preparazione maturatosi negli ultimi due anni risulta buono in quanto gli studenti, nel complesso, hanno manifestato interesse e curiosità per questa disciplina. Hanno affrontato lo studio con una certa serietà e hanno ottenuto risultati apprezzabili con adeguate capacità di collegamento e rielaborazione personale. Persistono per alcuni fragilità e per questo necessitano di continua sollecitazione da parte dell’insegnante. ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

La selezione degli argomenti e delle attività didattiche rivolte alla classe ha tenuto conto di vari elementi sia di tipo didattico che educativo e pragmatico. Si è cercato, infatti, di legare gli avvenimenti del passato con l’attualità e si sono utilizzati documentari storici per gli approfondimenti.

Ci si è orientati, sulla base delle indicazioni elaborate in sede di programmazione di classe, su alcuni moduli di riferimento comuni da inserire, su quelli più opportuni ed efficaci. Di grande stimolo è stata la realizzazione del laboratorio storico ”La fatica di essere donna” di carattere interdisciplinare. CONTENUTI

MODULO DI RACCORDO

Destra e Sinistra storica: politica, economia e società

La Chiesa: da Porta Pia alla Rerum Novarum

MODULO

La società di massa e l'imperialismo

- La seconda Rivoluzione industriale, la Grande depressione, sindacati e movimento socialista

- La società di massa

- L’Europa nella seconda metà dell’Ottocento: due imperi in difficoltà Austria e Russia

- l’Italia da Crispi alla crisi di fine secolo

- Nazionalismo e imperialismo

- la Belle epoque

- L’Italia giolittiana

MODULO

La grande guerra come svolta storica

- La prima guerra mondiale

- l’intervento dell’Italia nel conflitto

- visita museo della guerra di Rovereto

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- “Il sublime e l’orrore-l’ultima estate dell’Europa” di G. Cederna Teatro Fabbri

- La rivoluzione russa e la nascita dell'Unione Sovietica

- Il dopoguerra in Europa

MODULO

Fra le due guerre: totalitarismi e democrazie

- La crisi del 1929 e la risposta del New Deal

- Nascita e avvento del fascismo

- Fascismo : economia e politica estera

- L’instaurazione della dittatura

- Il nazismo

- Differenza tra totalitarismo e dittatura, Due totalitarismi a confronto

- Lo stalinismo

- Spagna, guerra civile

MODULO

Il secondo conflitto mondiale

- Le prime fasi della guerra

- La svolta del 1942-1943

- La fine della guerra

- la Resistenza in Italia e in Europa

G.Pansa da Il sangue dei vinti-M. Viroli Il 25 aprile può essere la festa di tutti

- la Shoah

MODULO

Il lungo dopoguerra

La guerra fredda

L’Italia repubblicana: da De Gasperi al centro- sinistra

La decolonizzazione: indipendenza dell’India, il sud-est asiatico, la vicenda algerina

Laboratorio storico: La fatica di essere donna

Testo utilizzato: Montanari-Calvi-Giacomelli 360° Storia , vol. 3 Il capitello

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LINGUA INGLESE

Come già evidenziato nella presentazione della classe nel presente documento, non vi è stata continuità didattica nella materia, e si sono avvicendate tre insegnanti diverse nel corso del triennio; per molti vi è stata discontinuità anche nei primi due anni della scuola superiore. Ciò ha rappresentato un indubbio elemento di difficoltà, soprattutto per gli alunni con incertezze nella preparazione linguistica.

La parte iniziale dell'anno ha comportato quindi anche l'adattamento e la conoscenza reciproci nella relazione classe-insegnante, processo che comunque non ha presentato difficoltà particolari; i rapporti si sono mantenuti quindi positivi nel corso di tutto l'anno scolastico. La classe si è dimostrata infatti abbastanza collaborativa (anche se poco propensa agli interventi spontanei durante le lezioni) e nella maggior parte dei casi impegnata nello studio, soprattutto nel secondo quadrimestre.

Allo stato attuale, gli alunni che nel corso dell'anno si sono impegnati con più continuità hanno ottenuto risultati discreti o buoni, anche se in vari casi l'approccio allo studio è stato spesso di tipo mnemonico, e quindi solo alcuni alunni dimostrano di possedere buone capacità argomentative, abilità di sintesi e di elaborazione personale nell'esposizione orale o scritta di quanto appreso. Altri sono risultati complessivamente sufficienti o più che sufficienti, e un gruppo abbastanza consistente (sette alunni) purtroppo non ha del tutto colmato le lacune già riscontrate ad inizio anno nell'uso della lingua straniera e, nonostante l'impegno dimostrato dalla maggior parte di essi, soprattutto le prove scritte a volte risultano carenti sul piano grammaticale, lessicale e nella costruzione della frase.

Per quanto riguarda il programma svolto, dopo un ripasso di alcuni elementi grammaticali del programma dell'anno precedente ed il completamento del libro di testo del corso linguistico, ci si è soprattutto concentrati sul programma d'esame e quindi sulla teoria economica, elementi di cultura e civiltà e la storia del Regno Unito e degli Stati Uniti. Alcuni alunni hanno frequentato il corso presso la scuola per la certificazione BEC ed uno di essi ha sostenuto l'esame con buoni risultati.

Libri di testo: −! English Plus Intermediate, Ben Wetz, Oxford University Press −! Activating Grammar (Digital Edition), Angela Gallagher e Fausto Galuzzi, edizioni Pearson

Longman −! Roots (Culture, literature, society through texts and contexts), Ballabio, Brunetti e Lynch, edizioni

Europass −! Business Globe, Margherita Cumino, Philippa Bowen, edizioni Petrini

PROGRAMMA SVOLTO

Ripasso strutture linguistiche English Plus Intermediate, Units 5-8 : passive forms, defining and non-defining relative clauses, conditionals.

English Plus Intermediate, Unit 9 (reported speech, indirect questions; vocabulary: honesty and morals, reporting verbs; attività di lettura, ascolto)

The European Union

The EU at a glance (profile), a timeline of the EU

An economic overview; the euro.

The main EU institutions.

(from “Roots”): EU's activity; The "institutional triangle"; a common single market.

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Reading activities: The British vs the EU; is Britain cut off from Europe?

The Globalized world (“Roots”)

How does globalization work?

Indicators of globalization.

The Pros and cons of globalization

Global friendship: Facebook

The anti-globalization movement

Education for global citizenship

Reading activity: extracts “Adaptation to total war” and “Are we really under threat?” from Saturday, by Ian McEwan

Production, Commerce and Trade

Production: Needs and wants; Goods and services; factors of production; sectors of production; deindustrialisation; types of economic systems.

Commerce and trade: Home trade; International trade; the balance of trade and payments; restrictions on international trade; regulating international trade, trading blocs.

IT in business and E-commerce

Information technology in business: the information revolution; IT in manufacturing; IT in distribution; RFID tracking.

E-commerce: what is e-commerce? Main areas of e-commerce; why is e-commerce successful? Reading: eBay's rise to world fame.

Business communication

Methods of communication: written communication; oral communication; visual communication.

Written communication: text messages; e-mail; faxes; business letters

Oral communication: telephone conversations; face-to-face conversations

Business organisations

Sole trader. Partnerships. Limited Companies. Cooperatives. Franchises.

Integration: merger, joint venture, acquisition or takeover.

Multinationals.

Outsourcing and the world of work

The offshoring phenomenon.

The chainging face of the labour market

Marketing basics

Markets; kinds of market.

What is marketing? The role of marketing; market segments

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Market research: definition, methods, new technologies.

The marketing mix and the four Ps: the product, the price, promotion, place.

Internet marketing and mobile marketing

Foreign trade terms and payment

Sales terms in international trade. Incoterms (in fotocopia)

Payment in foreign trade: open account; bank transfer; clean bill collection; documentary collection; documentary letter of credit; payment in advance.

Transport

Definition; types and choice of transport

Changes related to the transport of goods.

Transport in figures

Transport by land; transport by air; transport by water

Documents of carriage: consignment note; air waybill. Sea transport documents: bill of lading.

UK and US history in the 19th century

The UK

The Industrial Revolution (1760-1830): the workshop of the world; working conditions; factory reform

Focus on literature: reading of an extract from Charles Dickens's David Copperfield.

Child labour in the UK: the situation today.

The British Empire: foundations, development, peak and decline.

Decolonisation and loss of colonies; India and Mahatma Gandhi. The birth of the Commonwealth.

The legacy of the Empire; immigration, the last 200 years.

The USA

The formation of the United States: westward expansion and land acquisition; Texas and the West (in fotocopie)

The Slavery question and the Civil War (fotocopie).

America's Industrial Revolution: from agriculture to industry; new inventions; urbanization; the Expo of 1876; economic giant.

America, a nation of immigrants: The Homestead Act; changing patterns of immigration; immigration laws change and illegal immigration.

PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE IN MAGGIO

UK and US history in the 20th century

The UK: 20th century Britain; World War I and II; from the 1950s to the 1990s; the Blair era and the Welfare state.The USA: the Roaring Twenties and the Great Depression; The New Deal; the age of War; Mid and late 20th century; the new millennium.

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MATEMATICA

Libro di testo: Massimo Bergamini, Anna Trifone, Graziella Barozzi, Matematica.rosso. Zanichelli Editore.

Considerazioni generali sull’attività didattica

Durante il lavoro in aula è stato dato particolare peso alla costruzione di un senso critico nei confronti degli argomenti affrontati, con lo scopo di facilitare l’apprendimento e di renderlo duraturo e significativo nel tempo. È stato dunque dato ampio spazio alla discussione dei contenuti teorici e degli esercizi, soprattutto in considerazione delle difficoltà che gli studenti affrontano nell’apprendimento concettuale, semiotico e comunicativo in matematica, a causa della specificità e dell’astrattezza del linguaggio matematico.

Le verifiche sono state prevalentemente scritte, vertenti su aspetti teorico-pratici oppure riguardanti esercizi applicativi. Le interazioni in classe hanno avuto anche la funzione di fornire un feedback formativo agli studenti.

Al fine di facilitare gli apprendimenti e di stimolare la curiosità dei ragazzi è stato fatto ampio uso del programma di geometria dinamica Geogebra. Inoltre sono state svolte alcune ore di laboratorio, anche in collaborazione con la docente di Laboratorio di informatica, durante le quali gli studenti hanno risolto un problema di scelta in condizioni di incertezza tramite l’utilizzo delle funzioni di excel.

Moduli svolti Contenuti Conoscenze, abilità e competenze

Modulo 1

Introduzione alla geometria cartesiana nello spazio

Le disequazioni in due incognite e i loro sistemi

Le coordinate cartesiane nello spazio

I piani nello spazio

Le rette nello spazio

Le linee di livello e il grafico delle superfici tridimensionali

Saper risolvere disequazioni e sistemi di disequazioni in due variabili con il metodo grafico;

Saper scrivere l’equazione di un piano nello spazio soddisfacente certe condizioni;

Saper interpretare le caratteristiche di un piano nello spazio in base ai parametri della sua equazione;

Riconoscere le posizioni di un piano rispetto al sistema di riferimento Oxy in base alla sua equazione;

Conoscere il metodo per determinare l’equazione di un piano passante per tre punti assegnati;

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Conoscere la definizione di linee di livello e saper determinare la tipologia di linee di livello di alcune superfici tridimensionali (p.e. un piano, un cono, un cilindro etc.)

Modulo 2

La Ricerca Operativa e la Programmazione Lineare

La ricerca operativa: definizione, fasi;

La Programmazione lineare in due variabili come primo esempio di un modello matematico di Ricerca Operativa;

Problemi di Programmazione in due variabili: risoluzione tramite il metodo grafico;

Esempi di problemi di PL in tre variabili riconducibili a due.

Sapere che cos’è la Ricerca Operativa e conoscere le fasi che la caratterizzano;

Conoscere il modello matematico della PL in due variabili;

Saper risolvere problemi di ricerca di massimi e minimi con la PL;

Saper risolvere problemi economici modellizzabili tramite la PL.

Modulo 3

Le funzioni in due variabili

Le funzioni in due variabili: definizione, dominio, codominio, grafico;

Le derivate parziali: significato geometrico della derivata parziale; derivate parziali seconde;

I massimi e i minimi di una funzione in due variabili (definizione e Teorema di Weierstrass).

La ricerca dei massimi e dei minimi relativi mediante le derivate parziali; la condizione necessaria all’esistenza di un punto di massimo o minimo relativo;

I punti stazionari: definizione; punto di sella; hessiano di una funzione in due variabili; l’hessiano e i punti stazionari;

I massimi e i minimi vincolati: metodo di sostituzione e

Conoscere le definizioni di funzione in due variabili, di dominio e codominio e di grafico di una tale funzione;

Conoscere il concetto di derivata parziale e il suo significato geometrico; conoscere il concetto di derivate parziali seconde;

Saper calcolare le derivate parziali prime e seconde di funzioni polinomiali;

Conoscere la definizione di massimo e minimo relativo e di punto estremante;

Conoscere il Teorema di Weierstrass e saper spiegare il suo significato;

Conoscere il significato di condizione necessaria e di condizione necessaria e sufficiente all’esistenza di un punto estremante;

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metodo dei moltiplicatori di Lagrange.

Conoscere le definizioni di punto stazionario, di punto di sella e di hessiano di una funzione;

Conoscere il teorema sull’hessiano sull’esistenza dei punti stazionari e saperlo applicare per la determinazione dei massimi e minimi liberi di una funzione in due variabili.

Conoscere la definizione di massimi e minimi vincolati e saperli determinare tramite il metodo di sostituzione e tramite il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.

Modulo 4

Le applicazioni delle funzioni in due variabili

Le funzioni marginali;

L’elasticità delle funzioni, elasticità incrociata

La determinazione del massimo del profitto: caso di due beni in regime di concorrenza perfetta e di monopolio e caso di un bene con due prezzi diversi.

Conoscere la definizione di funzione marginale e conoscere il significato di funzione marginale del prezzo e del reddito e saperle calcolare ed interpretare.

Conoscere il concetto di grado di elasticità parziale di una funzione rispetto a una variabile, saperlo calcolare ed interpretare;

Conoscere i concetti di elasticità incrociata, di beni succedanei, complementari e non in relazione tra loro e saper effettuare i calcoli necessari per poter determinare tali caratteristiche;

Saper determinare il massimo profitto sia in caso di due beni in regime di concorrenza perfetta o di monopolio, sia nel caso di un bene con due prezzi diversi.

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Modulo 5

I problemi di scelta in condizioni di certezza

La classificazione dei problemi di scelta; richiami di Ricerca Operativa;

Problemi di scelta nel caso continuo (il grafico della funzione obiettivo è una retta: il diagramma di redditività; il grafico della funzione obiettivo è una parabola, con vincoli di segno e tecnici; la funzione obiettivo è espressa da più funzioni; il grafico di una funzione è un’iperbole);

I problemi di scelta nel caso discreto; l’analisi marginale.

Il problema delle scorte;

La scelta tra più alternative: problema di minimo e problema di massimo.

Saper classificare i problemi di scelta e saperli mettere in relazione con il concetto di Ricerca Operativa;

Conoscere il modello matematico del caso in cui la funzione obiettivo sia una retta, sia con sia senza vincoli tecnici;

Saper costruire un diagramma di redditività e saperlo analizzare; saper analizzare un diagramma di redditività già costruito;

Conoscere il modello matematico nel caso in qui la funzione obiettivo sia una parabola con e senza vincoli tecnici; saper rappresentare graficamente un tale modello a partire di un problema concreto e saper analizzare il grafico di un tale modello;

Conoscere il modello matematico e saper interpretare il grafico nel caso in cui la funzione obiettivo è espressa da più funzioni;

Conoscere il modello matematico e le caratteristiche di tale modello nel caso in cui la funzione obiettivo sia un’iperbole;

Saper definire un problema di scelta nel caso discreto e sapere come si risolvono in generale tali problemi; conoscere l’analisi marginale e sapere come si può utilizzare per effettuare scelte nel caso discreto;

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Conoscere il modello matematico del problema delle scorte con e senza sconti sulle quantità;

Saper risolvere problemi concreti di gestione delle scorte senza sconti sulle quantità;

Saper caratterizzare il problema di scelta tra più alternative e saper risolvere problemi di massimo e di minimo di scelta tra più alternative.

Modulo 6

I problemi di scelta in condizioni di incertezza

Le variabili casuali e la distribuzione di probabilità;

Il valore medio;

La variabilità statistica e gli indici variabilità (varianza e deviazione standard);

I criteri per operare scelte in condizioni di incertezza: il criterio del valore medio; il criterio della valutazione del rischio; i criteri del pessimista e dell’ottimista;

La probabilità e il criterio del valore medio; il valore medio dell’informazione.

Conoscere la definizione di variabile statistica e sapere cosa è una distribuzione di probabilità;

Conoscere la definizione di valore medio e sapere cos’è la variabilità statistica;

Conoscere le definizioni di “varianza” e di “deviazione standard” e saper determinare tali indici;

Saper classificare i criteri di scelta in condizioni di incertezza;

Conoscere il criterio del valore medio, il criterio della valutazione del rischio e i criteri del pessimista e dell’ottimista e saperli utilizzare per effettuare scelte in condizioni di incertezza;

Sapere in che modo il criterio del valore medio dipende dalla probabilità attribuita agli eventi;

Sapere cos’è e come si determina il valore medio dell’informazione.

Modulo 7 La capitalizzazione e l’attualizzazione

Saper caratterizzare i problemi di scelta con effetti differiti;

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I problemi di scelta con effetti differiti

Il criterio dell’attualizzazione

Il criterio del tasso di rendimento interno

saper distinguere tra investimenti finanziari e investimenti industriali;

Conoscere il concetto di capitalizzazione e di attualizzazione in regime di capitalizzazione composta;

Conoscere la definizione di Risiltato Economico Attualizzato (REA);

Conoscere e saper applicare il criterio dell’attualizzazione per effettuare scelte con effetti differiti;

Conoscere la definizione di tasso di rendimento interno;

Conoscere e saper applicare il criterio del tasso di rendimento interno per effettuare scelte con effetti differiti.

Modulo 8*

Il teorema di Bayes; Collegamenti

Cenni al teorema di Bayes: enunciato e significato pratico;

Riflessioni sui fondamenti della matematica: Numeri e infinito, La potenza del continuo; Le geometrie.

Conoscere l’enunciato e il significato del teorema di Bayes e saper fornire esempi per la sua applicazione;

Saper formulare e caratterizzare alcuni problemi relativi ai fondamenti della matematica come quello relativo alla cardinalità del numerabile e del continuo e quello relativo all’esistenza delle geometrie non euclidee; saper distinguer tra approccio analitico e approccio sintetico alla geometria ed essere consapevoli del contributo storico di Euclide e di Descartes

*Una parte di questi argomenti sarà svolto dopo il 15 maggio

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ECONOMIA AZIENDALE

Testo: FORTUNA/RAMPONI/SCUCCHIA – CON NOI IN AZIENDA PLUS – LE MONNIER

LIVELLI DI PARTENZA

RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELL’ANNO PRECEDENTE (valutazioni riportate nella disciplina)

ALUNNI CON DEBITO O RIPETENTI

SUFFICIENTE

DISCRETO

BUONO/OTTIMO

TOTALE

4 12 7 0 23

17,3% 52,3% 30,4% 0 100%

La classe si presentava di livello mediamente sufficiente. La classe ha mantenuto nel triennio, seppure con qualche miglioramento, alcune caratteristiche ben delineate. Un numero esiguo di studenti, capaci e organizzati, nonostante l’impegno sia stato solo in un caso assiduo, ha conseguito un livello di profitto pienamente discreto/buono.

Per la maggior parte degli studenti lo scarso interesse per l’attività didattica unitamente all’impegno discontinuo e superficiale, caratterizzato da un approccio meramente ripetitivo e finalizzato alle verifiche per quanto riguarda l’applicazione, di solito solo mnemonico, ha comportato un profitto appena accettabile se rapportato alle potenzialità.

I fattori sopra elencati, le ripetute assenze in prossimità delle verifiche hanno reso problematico lo svolgimento del programma, sbilanciando l’approccio verso un numero maggiore di esercitazioni nel primo quadrimestre per poi recuperare una volta conosciuta la prova scritta d’esame per il corso SIA verso un approccio di tipo meno pratico e più teorico volto a far svolgere al meglio i quesiti della terza prova d’esame. Gli unici argomenti completamente tralasciati, rispetto alla programmazione iniziale, sono il Marketing ed il Bilancio con dati a scelta mentre per altre parti del programma si è preferito un approccio più teorico che pratico vista l’uscita della terza prova d’esame. Per quanto riguarda la parte fiscale si è deciso di attenersi al testo, senza aggiornamenti.

Le parti di programma scritte in corsivo devo essere ancora completate alla data del 05 maggio e lo saranno entro la fine delle lezioni.

PROGRAMMA SVOLTO

UNITA’ DIDATTICA

CONOSCENZE

COMPETENZE

Il bilancio d’esercizio

la normativa sul bilancio d’esercizio

saper comporre calcoli e scritture, procedere alla determinazione del reddito,

alla redazione del bilancio di derivazione contabile ed ex codice civile

l’analisi per indici e per flussi conoscere i concetti connessi saper riclassificare lo S.P. con

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del bilancio d’esercizio

all’analisi di bilancio (riclassificazione, calcolo e interpretazione degli indici e sistema di coordinamento)

criteri finanziari e il C.E. nelle configurazioni a valore aggiunto e a costo del venduto; saper effettuare ed interpretare l’analisi per indici di due esercizi consecutivi redigendo semplici report;

saper effettuare l’analisi finanziaria per flussi in situazioni semplificate, con redazione del rendiconto finanziario delle variazioni di Capitale circolante netto;

Le procedure di

revisione e controllo dei bilanci

concetti relativi alla tematica in oggetto: revisione interna ed esterna, gli obblighi nelle s.p.a., i requisiti e le responsabilità dei soggetti incaricati; cenni sul processo di revisione; la relazione e il giudizio sul bilancio

Saper descrivere i principali aspetti teorici e

procedurali

L’imposizione fiscale

conoscere i principi fiscali alla base dell’imposizione diretta, i principali aspetti quantitativi della determinazione del reddito fiscale ai fini IRAP e IRES, le procedure di versamento e le rilevazioni connesse

saper determinare l’imponibile fiscale ai fini IRES in presenza di divergenze relative a plusvalenze, rimanenze, ammortamenti, spese di manutenzione e riparazione, canoni leasing, svalutazione crediti, interessi passivi; cenni alla determinazione del reddito IRAP;

saper redigere le rilevazioni contabili relative alle imposte

Pianificazione strategica, strategie e contabilità dei costi

conoscere i principali concetti relativi alle strategie aziendali; cenni sulle fasi della pianificazione strategica;

conoscere i principali concetti connessi alla contabilità analitica: la classificazione dei costi, la determinazione del

saper individuare, schematizzare e risolvere problemi di contabilità dei costi relativi alle tematiche trattate, in contesti semplificati

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punto di pareggio con il!metodo matematico finalizzata alle scelte direzionali, le configurazioni di costo, i vari oggetto di calcolo dei costi, i metodi di imputazione, i centri di costo, direct e full costing e i diversi risultati, l’ABC;!!

La gestione finanziaria dell’impresa

Conoscenze: il fabbisogno finanziario e la relativa copertura – la finanza aziendale e il management finanziario – gli strumenti di finanziamento a medio/lungo e a breve termine

saper trattare la teoria dei contenuti in oggetto;

Programmazione, business plan, budget e controllo di gestione

conoscere i principali concetti connessi alla programmazione di breve periodo, al business plan e al controllo di gestione;

conoscere tipologie e funzioni dei costi standard e l’analisi degli scostamenti;

saper redigere il budget del risultato operativo in situazioni semplificate ed effettuare, successivamente, l’analisi degli scostamenti

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DIRITTO

Note introduttive comuni alle discipline

Premesso che mi riconosco pienamente nella presentazione generale della classe, ritengo importante indicare alcune note introduttive alla programmazione vera e propria, riepilogative dell'attività didattica svolta.

La continuità didattica nell'insegnamento delle discipline, conosco alcuni alunni dal biennio, ha permesso lo sviluppo dei programmi in modo abbastanza armonico e la condivisione con gli studenti della metodologia di lavoro.

Il clima instaurato con gli studenti, per i quali sono da quest’anno la Coordinatrice di classe, e' stato improntato a spirito di collaborazione e di rispetto reciproco.

Le lezioni sono state svolte regolarmente sia attraverso il metodo della lezione frontale, soprattutto utile alla presentazione dei contenuti più tecnici e complessi, sia attraverso quello di lezioni più partecipate, nelle quali è stata più sviluppata l'interazione con gli alunni, sollecitando la loro partecipazione attiva che, come si evince anche dalla presentazione della classe contenuta nel documento del 15 maggio, e' rimasta carente rispetto agli obiettivi stabiliti. Si tratta, infatti, di una classe formata da persone nel complesso ricettive e abbastanza diligenti ma che risultano poco propositive.

La dotazione tecnologica disponibile in aula ha permesso di utilizzare immediatamente materiali, documenti, immagini, e tale impiego e' risultato molto efficace per esemplificare e/o approfondire gli argomenti proposti.

Le lezioni sono state organizzate, infatti, utilizzando una pluralità di fonti, quali: libri di testo, si è utilizzata spesso la normativa anche più recente, a partire dalla quella costituzionale; le tecnologie a disposizione; articoli di testi specifici, così da rimanere il più possibile legati all'attualità e agli aggiornamenti delle discipline giuridiche ed economiche, in costante evoluzione.

Nelle occasioni nelle quali ciò è stato considerato importante, anche sentito il parere dei colleghi del C.d.c., e' stata favorita la partecipazione della classe ad iniziative extrascolastiche a carattere storico-giuridico-economico, a cui gli studenti hanno partecipato con interesse.

Lo svolgimento dei programmi che nel complesso risulta regolare, salve le osservazioni specifiche che seguiranno nelle singole discipline, ha, anche nel corso del quinto anno, risentito, inevitabilmente, di interruzioni periodiche dovute al calendario scolastico e ad iniziative scolastiche di varia natura.

Le verifiche periodiche sono state sia di tipo scritto ( domande aperte, prove strutturate, prove semi-strutturate ) in quanto, pur essendo la valutazione, prevista per queste discipline, di tipo orale, esse hanno consentito di verificare più frequentemente la preparazione degli allievi, tenuto conto del numero ridotto di ore a disposizione rispetto alla mole di contenuti previsti nei programmi ministeriali.

In merito alle tipologie proposte, nel corso del quinto anno, esse sono state sempre più coerenti con quella (Tipologia “ B “- Quesiti a risposta singola ) scelta dal C.d.c. per la simulazione della terza prova d'esame.

Sono state, comunque, svolte anche verifiche orali ( attraverso interrogazioni lunghe, brevi, correzione di esercizi, domande singole durante la lezione ) in entrambi i quadrimestri, utili non solo in relazione alla natura delle discipline, che prevedono una valutazione di tipo orale, ma anche per favorire un'esposizione il più possibile interattiva e dialettica. Molti alunni hanno potuto così dimostrare una preparazione più completa e articolata rispetto ai risultati conseguiti nelle sole prove scritte. La natura riservata di alcune alunne e la presenza di specifiche difficoltà espositive hanno reso necessario adottare una modalità di verifica orale dove ci fosse una maggiore attenzione a tempi più lunghi di elaborazione e comunicazione.

La maggior parte degli studenti conosce in modo discreto i contenuti proposti nelle due discipline, come sotto presentati, alcuni alunni sono capaci di elaborare gli stessi in modo più approfondito, anche interdisciplinare, e hanno ottenuti risultati più che buoni. Diversi alunni conoscono gli argomenti in modo un po' più superficiale e hanno bisogno di maggiori interventi di stimolo da parte dell'insegnante.

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Per quanto riguarda la valutazione si è tenuto conto dei criteri approvati dagli organi competenti dell'Istituto, delle decisioni adottate dal Coordinamento di discipline giuridiche ed economiche in sede di programmazione, delle deliberazioni del C.d.c., così come risultano anche sintetizzati nel documento del 15 maggio. Proprio in un'ottica di continuità pluriennale, che ha potuto valutare gli apprendimenti anche in termini di progresso, sono stati considerati come rilevanti, per i risultati raggiunti, la partecipazione, la motivazione, l'impegno e l'interesse mostrati da ciascun studente.

Come deliberato dal C.d.c., sono state effettuate due simulazioni di terza prova d'esame, che hanno previsto la scelta della Tipologia " B "

( " quesiti a risposta singola " ), con individuazione di DIRITTO, quale disciplina proposta in entrambe, anche perché definita agli inizi dell’a.s., in sede di programmazione del C.d.c., quale DNL da insegnare, per un numero di ore prefissato, secondo la metodologia CLIL. In entrambe le simulazioni, il terzo quesito è stato proposto in lingua inglese.

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PROGRAMMA DI DIRITTO

MODULO 1

Unità didattica n.1 - Lo Stato moderno (ripasso di argomenti appresi nel biennio)

Le caratteristiche dello Stato moderno; Territorio; Popolo; Sovranità.

Gli studenti conoscono: gli elementi costitutivi dello Stato; i modi di acquisto della cittadinanza italiana; la distinzione tra i concetti di popolo e di popolazione; il concetto di sovranità e le sue limitazioni ( interne ed esterne ).

Unità didattica n.2 - Le forme di Stato

Stato assoluto; Stato liberale; Stato democratico e Stato sociale

Gli studenti conoscono e sono in grado di riconoscere ed individuare: le caratteristiche delle diverse forme di Stato anche in una prospettiva storica; le differenze tra forme di Stato. Sono capaci di fare collegamenti con altre discipline, ad esempio Storia e Scienza delle finanze per quanto concerne, in questa materia, il tema della spesa pubblica nello Stato democratico e nello Stato sociale. Sono in grado di riconoscere le differenze tra Stato e Nazione.

Forme di Stato non democratico: percorso sintetico

In collegamento con il programma di Storia, gli studenti conoscono l'esperienza degli Stati totalitari del '900 in Europa e in Italia. Sono in grado di fare semplici collegamenti con Stati contemporanei.

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MODULO 2 - LA COSTITUZIONE ITALIANA

CONTENUTI CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n.1 - I caratteri della Costituzione

Votata; Popolare; Rigida; Lunga; Democratica

Gli studenti conoscono i caratteri distintivi della ns. Costituzione e li sanno spiegare. Sono in grado di confrontarli con i caratteri opposti, in particolare con quelli dello Statuto albertino.

Unità didattica n.3 - Le vicende costituzionali dello Stato italiano

La formazione del Regno d'Italia e lo Statuto Albertino; Il periodo liberale; Il periodo fascista; La caduta del fascismo e la Resistenza; La proclamazione della Repubblica e l'Assemblea Costituente; L'entrata in vigore della Costituzione; Gli anni Cinquanta: la mancata attuazione della Costituzione; Gli anni Sessanta e Settanta: il processo di attuazione della Costituzione; Gli anni Ottanta: le critiche alla Costituzione; Gli anni Novanta e Duemila: i progetti di riforme costituzionali; La revisione costituzionale dell’aprile 2016

Gli studenti conoscono in modo anche interdisciplinare ( Diritto- Storia ): le principali vicende costituzionali dello Stato italiano, dall'unificazione ai giorni ns., con particolare approfondimento delle tematiche relative al cambiamento della forma di Stato e di Governo; i lavori dell'Assemblea Costituente e di preparazione della Costituzione repubblicana. Sono capaci di: confrontare le Costituzioni ( del 1848 e del 1948 ); individuare i nuclei salienti del dibattito attuale relativo alle proposte di revisione della Costituzione; individuare, almeno in parte, alcune tappe significative delle vicende politico-istituzionali italiane dal referendum del 2/06/1946 ad oggi.

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Unità didattica n.2 -La struttura della Costituzione:

Principi fondamentali; Parte I; Parte II; Disposizioni transitorie e finali

Gli studenti conoscono: la Costituzione italiana nel testo originario e nel testo attuale, con alcuni dei suoi più significativi cambiamenti. Es.art.81. Gli studenti sono in grado di consultare il testo costituzionale e di presentarne le sue partizioni.

Unità didattica n.3

- Principi e diritti fondamentali

Il principio democratico;

Il principio personalista;

Il principio di eguaglianza;

Il principio di libertà;

Il principio pluralista.

Gli studenti conoscono il significato dei principi indicati nei contenuti e sono in grado di individuarne la principale fonte costituzionale.

Unità didattica n.4

- I doveri dei cittadini

Il sistema dei doveri civici inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Gli studenti conoscono i principali doveri costituzionali e sono in grado di commentare gli articoli 2-23-52-53-54 Cost.

MODULO 3-

I PARTITI POLITICI

CONTENUTI

( eventuali altre discipline coinvolte: Storia )

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

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Unità didattica n.1

-I partiti politici negli Stati contemporanei

La natura giuridica dei partiti politici. Le norme costituzionali.

Cenni sullo sviluppo dei partiti, in una prospettiva storica;

I sistemi di partiti:

- Bipartitici; !" Multipartitici

Destra e Sinistra: in sintesi le principali caratteristiche distintive.

Estratto da:

N.Bobbio " Destra e Sinistra " Donzelli editore, 1994.

Gli studenti, anche avvalendosi del programma di storia, conoscono le principali vicende che hanno determinato la nascita dei partiti nel ns. Stato.

Conoscono la natura giudica dei partiti politici.

Sono in grado di distinguere, almeno negli aspetti principali, secondo la tradizione, i partiti di destra dai partiti di sinistra e viceversa.

Sono abbastanza in grado di interloquire sull'attuale assetto dei partiti politici e movimenti italiani.

Unità didattica n.2

-L'evoluzione del sistema dei partiti in Italia

*Il sistema dei partiti:

dal 1946 al 1994;

dal 1994 al 2005;

dal 2005 ad oggi.

*Percorso svolto in modo sintetico

I movimenti

Il finanziamento pubblico dei partiti.

Gli studenti conoscono in modo schematico i contenuti.

Conoscono la tematica del finanziamento pubblico dei partiti.

Sono in grado di argomentare le ragioni di tale finanziamento pubblico e di proporre qualche osservazione critica.

MODULO 4-

LE ELEZIONI E LE ALTRE FORME DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA.

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Unità didattica n.1

- La democrazia e le sue forme, con particolare riferimento al sistema costituzionale italiano

-La democrazia diretta;

Il referendum abrogativo;

L'iniziativa popolare di legge.

-La democrazia rappresentativa

Gli studenti conoscono il concetto di democrazia e le sue forme.

Sono in grado di riconoscere gli istituti principali di democrazia diretta e rappresentativa.

In classe è stato approfondito l’istituto del referendum abrogativo attraverso il referendum del 17 aprile 2016, cd. sulle trivelle.

Unità didattica n.2

-Le elezioni

Il diritto-dovere di voto ex art. 48 Cost.

Il fenomeno dell'astensionismo.

Gli studenti sanno commentare l'art. 48 Cost.

Molti di loro, avendo avuto il diritto di esercitare il voto per la prima volta il 17/04/2016, hanno riflettuto maggiormente sul suo valore e sono stati in grado di operare delle scelte in qualità di cittadini italiani.

Unità didattica n.3

-I sistemi elettorali

- Il sistema elettorale italiano

Il sistema elettorale: 1)" Maggioritario in forma pura e corretta; 2)" Proporzionale in forma pura e corretta.

Il sistema elettorale italiano

Gli studenti conoscono le caratteristiche fondamentali dei 2 sistemi elettorali indicati, sia nelle forme pure sia nelle forme corrette.

Sono capaci di metterli a confronto e di verificarne i principali effetti.

Gli studenti conoscono, in sintesi, le tappe salienti del sistema elettorale italiano fino ai giorni ns.

MODULO 5-

LE FORME DI GOVERNO

CONTENUTI

( eventuali altre discipline coinvolte: Storia; Inglese )

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

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94

Unità didattica n.1

- Le forme di Governo nello Stato democratico

La forma di governo presidenziale: es. USA

La forma di governo parlamentare: es.Italia

Anche attraverso l'apporto di altre discipline, gli studenti conoscono e sono in grado di riconoscere ed individuare:

le caratteristiche delle diverse forme di Governo;

le differenze tra forme di governo.

Sono capaci di metterle a confronto e di analizzare punti di forza e criticità delle stesse

Unità didattica n.3

-La forma di governo presidenziale e parlamentare a confronto.

Confronto tra le due forme di governo in ordine alle seguenti caratteristiche: !" diritto di voto dei cittadini; !" stabilità di governo; !" eventuali contrasti tra organi; !" gestione più personalistica o collegiale del

potere.

Anche attraverso l'apporto di altre discipline, gli studenti conoscono e sono in grado di riconoscere ed individuare:

le caratteristiche delle due più diffuse forme di Governo;

le loro differenze.

Sono capaci, pertanto, di metterle a confronto e di analizzare punti di forza e criticità delle stesse.

Sanno trasporre le osservazioni al sistema italiano.

Unità didattica n.2

-La forma di governo italiana

Descrizione, secondo la Parte II della Costituzione italiana, della forma di Governo italiana.

Gli studenti conoscono la forma di Stato e di governo italiane e sanno rappresentare la struttura della ns. Repubblica.

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95

MODULO 6-

" Ordinamento della Repubblica "

IL PARLAMENTO

CONTENUTI CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n.1

-I sistemi parlamentari, con particolare riferimento al sistema italiano.

Quello vigente e quello previsto dalla legge di revisione costituzionale dell’aprile 2016.

I sistemi bicamerali e monocamerali.

Il sistema bicamerale italiano: bicameralismo paritario o perfetto

Gli studenti sono in grado di comprendere le ragioni storiche del sistema parlamentare e del bicameralismo " perfetto " adottato in Italia e di proporre qualche osservazione critica circa il suo funzionamento.

Conoscono il nuovo sistema introdotto dalla legge di revisione costituzionale.

Unità didattica n.2

-La Camera dei deputati

Le caratteristiche della Camera Gli studenti conoscono la Camera dei deputati, alcuni di loro anche direttamente, alcuni di loro per averla visitata in seconda.

Gli studenti sono in grado di confrontare Camera e Senato.

Unità didattica n.3

-Il Senato della Repubblica

Le caratteristiche del Senato

Gli studenti conoscono il Senato, alcuni di loro anche direttamente, per averlo, alcuni di loro, visitato in seconda.

Gli studenti sono in grado di confrontare tra di loro le due Camere.

Conoscono la nuova configurazione del Senato prevista dalla legge di revisione costituzionale.

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96

Unità didattica n.4 !" L'organizzazione interna di ogni

Camera; !" I lavori delle Camere; !" Lo status dei parlamentari

I ruoli degli organi interni alle Camere;

Le principali modalità di funzionamento delle attività parlamentari;

I tipi di voto e le maggioranze.

La condizione giuridica dei parlamentari, secondo le norme costituzionali.

Gli studenti conoscono il funzionamento delle Camere, le modalità di votazione.

Conoscono la ratio che ha ispirato le norme costituzionali che stabiliscono la condizione giuridica dei parlamentari.

Sono in grado di valutare in modo critico le norme e la loro concreta applicazione.

Unità didattica n.5

-La durata delle Camere

La legislatura

La proroga

Lo scioglimento anticipato

Sintesi delle principali vicende italiane.

Gli studenti conoscono la tematica relativa alla durata delle Camere e alle vicende ad essa connesse.

Sono in grado di commentare alcuni aspetti propri della situazione italiana.

Unità didattica n.6

-Il Parlamento in seduta comune

Descrizione dell'organo e delle sue funzioni costituzionali.

Gli studenti conoscono l'organo e le sue funzioni.

Unità didattica n.7

- La funzione legislativa

Il procedimento legislativo per: 1)" le leggi ordinarie 2)" le leggi costituzionali e di revisione

costituzionale.

Gli studenti conoscono l'iter legislativo ordinario e costituzionale.

Sono in grado di riflettere sulle caratteristiche di ciascuna fase.

Unità didattica n.8

- Le funzioni del Parlamento diverse da quella legislativa

La funzione di indirizzo

La funzione di controllo politico

La funzione di controllo finanziario*

Gli studenti conoscono le funzioni delle Camere, diverse da quella legislativa, con particolare riferimento a quella di controllo sull'operato politico ed economico del Governo.*collegamento con Economia politica, contenuto del Bilancio dello Stato.

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97

MODULO 7-

" Ordinamento della Repubblica "

IL GOVERNO

Contenuti

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n.1

- Il Governo nel sistema politico e costituzionale

Ruolo del Governo.

Caratteristiche dei Governi nei sistemi presidenziali e parlamentari, con particolare riferimento alle vicende italiane.

Gli studenti conoscono il ruolo del Governo nell'ambito della separazione di poteri e conoscono le differenze dell'organo nei sistemi presidenziali e parlamentari.

Sono in grado di proporre le questioni principali in merito ai contenuti, con particolare riguardo alle caratteristiche del sistema di governo italiano.

Unità didattica n.2

- Struttura del Governo italiano

Organi che compongono il Governo: 1)" Necessari ( previsti dalla Costituzione ) 2)" Non necessari ( non previsti dalla

Costituzione )

Gli studenti conoscono la composizione del Governo italiano e le funzioni dei singoli organi.

Conoscono la struttura del Governo in carica.

Unità didattica n.3

- Il procedimento di formazione del Governo

Le fasi:

Consultazioni;

Incarico;

Nomina;

Giuramento;

Fiducia ed entrata in carica coi pieni poteri.

Gli studenti sanno descrivere le singole fasi del procedimento di formazione del governo ed individuare il momento dell'entrata in carica senza e con i pieni poteri.

Gli studenti sono in grado di distinguere tra dettato costituzionale e prassi in materia di formazione del Governo.

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98

Unità didattica n.4

- Le crisi di Governo in Italia

Le crisi parlamentari

Le crisi extraparlamentari

Mozione di fiducia/sfiducia e Questione di fiducia

Gli studenti conoscono le tipologie di crisi governative e sanno spiegarle alla luce delle vicende istituzionali italiane.

Conoscono la differenza tra mozione e questione di fiducia.

Unità didattica n.5

- Le funzioni del Governo

La funzione di indirizzo politico

La funzione amministrativa

La funzione normativa: 1)" Decreti legislativi o delegati; 2)" Decreti-legge 3)" I regolamenti: cenni

Gli studenti sanno spiegare in sintesi le funzioni del Governo.

Conoscono le caratteristiche dei decreti, così come disciplinate dalla Costituzione, e sono in grado di metterli a confronto.

Sanno proporre in sintesi la questione dei decreti-legge nell'ambito dei rapporti tra Governo e Parlamento.

Gli studenti sono in grado di collocare le norme governative nel sistema delle fonti del diritto italiano.

Unità didattica n.6

-La responsabilità dei Ministri

La responsabilità politica

La responsabilità penale

Gli studenti conoscono i contenuti nei loro aspetti principali.

Sono in grado di riflettere sulla questione delle immunità processuali delle cariche dello Stato, con riferimento ai ministri.

MODULO n.8

" Ordinamento della Repubblica"

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

CONTENUTI

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

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99

Unità didattica n.1

-Il ruolo del Presidente della Repubblica, con particolare riferimento all'ordinamento italiano

Procedimento di elezione

Requisiti

Durata

Breve storia dei P.D.R. italiani

Gli studenti conoscono il ruolo e la normativa in merito al Capo dello Stato italiano.

Sono in grado di esaminare in sintesi le caratteristiche di alcuni P.d.R. italiani compreso l'attuale.

Unità didattica n.2

- I poteri del P.D.R. secondo la Costituzione italiana

I poteri del P.D.R. rispetto a: 1)" corpo elettorale 2)" parlamento: potere legislativo 3)" governo: potere esecutivo 4)" magistratura: potere giudiziario 5)" Corte Costituzionale

Gli studenti conoscono i poteri del P.d.R. Italiano con riferimento agli altri organi dello Stato e ai loro poteri.

Sono in grado di individuare il ruolo peculiare attribuito al ns. P.d.R. anche rispetto al P.d.R. nella forma di governo presidenziale, es. USA.

Unità didattica n.3

-Natura degli atti presidenziali

Atti formalmente presidenziali

Atti sostanzialmente presidenziali

Gli studenti conoscono la distinzione tra i diversi atti presidenziali e sono in grado di fare alcune esemplificazioni degli stessi, indicandone il criterio.

Unità didattica n.4

- La responsabilità del P.D.R.

Problema della responsabilità politica

La responsabilità penale

Gli studenti sanno spiegare il tema dei rapporti tra Governo e P.d.R. in materia di responsabilità politica del secondo.

Gli studenti sono in grado di riprodurre la vicenda relativa alla responsabilità penale del P.d.R.fino al giudizio dinnanzi alla Corte Costituzionale.

MODULO n. 9

" Ordinamento della Repubblica "

LA CORTE COSTITUZIONALE

CONTENUTI

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

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100

Unità didattica n.1

-Ruolo della Corte Costituzionale

La natura di organo di garanzia

nel ns. ordinamento giuridico

Gli studenti conoscono il ruolo della Corte Costituzionale nel sistema italiano.

Sono in grado di spiegare la ragione della sua introduzione costituzionale e alcune peculiarità di questo organo rispetto ai sistemi di garanzia di alcuni altri paesi.

Unità didattica n.2

-Le funzioni della Consulta

Le 3 funzioni previste dall'art.134 Cost.

La funzione in materia di referendum abrogativo ex L.cost. n.1 del 1953.

Gli studenti sanno spiegare le 4 funzioni della Corte.

Gli studenti sono in grado di individuare le caratteristiche essenziali di ciascuna funzione.

Unità didattica n.3

-La composizione della Corte

Composizione ordinaria e allargata

La condizione giuridica dei giudici costituzionali.

Gli studenti conoscono le norme costituzionali relative ai contenuti.

Sono in grado di spiegare le ragioni dello status di giudici costituzionali.

Unita didattica n.4

-Le sentenze della Corte

Tipi di sentenze:

-di accoglimento;

-di rigetto;

-cd. manipolative: cenni

-cd.di monito: cenni

Gli studenti sono in grado di descrivere in modo sintetico le tipologie di sentenze emesse dalla Corte e i loro effetti giuridici.

MODULO 10-

" Ordinamento della Repubblica "

LA MAGISTRATURA

CONTENUTI

( eventuali altre discipline coinvolte: Storia e Economia politica )

CONOSCENZE-ABILTA'-COMPETENZE

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101

Unità didattica n.1

- La funzione giurisdizionale

La funzione giurisdizionale e i principi costituzionali in materia

Gli studenti conoscono i principi costituzionali ( contenuti nella Parte I e nel titolo IV della Parte II ) relativi alla materia.

Unità didattica n.2 !" Magistratura ordinaria !" Magistrature speciali

Analisi e commento dell'art.102/1-2 Cost. "" "

Unità didattica n.3

- L'indipendenza della magistratura

Il significato del principio costituzionale dell'indipendenza dei giudici, soprattutto rispetto al potere politico.

Sintesi del tema : Magistratura e fascismo

Il CSM ( www.csm.it )

Gli studenti conoscono il principio di indipendenza interna ed esterna dei giudici, conoscono l'organo costituzionale del CSM.

Gli studenti sono in grado di riflettere sul significato del principio di indipendenza dei magistrati, soprattutto dal potere politico, anche attraverso alcuni cenni al rapporto tra magistratura e fascismo.

Unità didattica n.4

- La giurisdizione civile

Le funzioni*

I gradi*

* trattazione sintetica

Gli studenti conoscono in modo sintetico gli argomenti.

Unità didattica n.5

- La giurisdizione penale

Nozione di reato e distinzione tra delitti e contravvenzioni

Le pene: detentive e pecuniarie. Le loro funzioni.

Le funzioni della giustizia penale.

I principi costituzionali in materia penale

I gradi

Le fasi del processo penale:

Gli studenti conoscono i contenuti nei loro aspetti principali.

Gli studenti sanno riferire i meccanismi principali di funzionamento della giurisdizione penale.

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102

procedimento ordinario

Gli studenti conoscono in modo sintetico gli argomenti.

Unità didattica n.6

- La Corte di Cassazione

Trattazione sintetica di:

Composizione

Funzioni

Gli studenti conoscono in modo sintetico gli argomenti.

Unità didattica n.7

- La giustizia amministrativa

Trattazione sintetica di:

Funzioni e gradi dei giudici amministrativi: 1)" TAR e Consiglio di Stato; 2)" Corte dei conti 3)" Commissioni tributarie

Gli studenti conoscono in modo sintetico gli argomenti. Alcuni ( ai nn.2 e 3 ) sono collegati a Economia politica.

MODULO 11-

-" UNIONE EUROPEA

CONTENUTI

( eventuali altre discipline coinvolte: Economia politica, Storia, Inglese )

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

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103

Unità didattica n.1

-Il processo di unificazione europea

Sintesi delle tappe principali del percorso di integrazione europea: il ruolo dello Stato italiano.

I principali trattati.

Il futuro dell'UE: questioni aperte.

Gli studenti conoscono in sintesi i contenuti.

Sono in grado di orientarsi su alcune questioni principali poste dall'integrazione europea.

Unità didattica n.2

- I simboli dell'UE

Bandiera

Inno

Motto

Festa

Gli studenti conoscono e sanno individuare i simboli della UE.

Unità didattica n.3

-La cittadinanza europea

La Carta dei diritti fondamentali della UE

I diritti dei cittadini europei.

Gli studenti conoscono in modo approfondito gli argomenti.

Sono in grado di comprendere la natura della cittadinanza europea rispetto a quella nazionale e le conseguenze dello status di cittadini europei.

Unità didattica n.4

-Gli organi dell'UE e le loro funzioni principali

Unità svolta secondo la metodologia CLIL

Parlamento europeo

Consiglio dei Ministri

Consiglio dell’Unione europea

Commissione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

BCE

Gli studenti conoscono gli organi principali della UE e le loro funzioni.

Sono in grado di orientarsi tra i diversi organi, riconoscendo le funzioni principali di ciascuno.

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104

Unità didattica n.5

-Le fonti normative europee nel sistema delle fonti

I Trattati

I regolamenti

Le direttive

Le decisioni

Gli studenti sanno individuare le fonti di diritto europeo e collocarle nel sistema delle fonti rispetto a quelle italiane.

MODULO 12-

GLI ENTI LOCALI

CONTENUTI

( disciplina coinvolta: Storia, Economia politica )

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n.1 !" Stato unitario !" Stato federale !" Stato regionale

Caratteristiche principali dello Stato unitario, dello Stato federale e dello stato regionale.

Gli studenti conoscono le nozioni anche collegandole con le tematiche del decentramento fiscale.

Unità didattica n.2

-Gli enti locali secondo il Titolo V della Costituzione italiana.

Sintesi delle principali vicende storiche e giuridiche delle autonomie territoriali in Italia.

La scelta dei Padri Costituenti

La revisione del Titolo V della Costituzione.

La riforma costituzionale in materia di Province.

Gli studenti conoscono per sommi capi le vicende storico-giuridiche che hanno portato all'attuale formulazione del Titolo V Parte II Cost. e sono in grado di capire le principali questioni ad esse sottese, fino alla recente legge di revisione costituzionale.

Unità didattica n.3

-Regioni

Regioni a statuto ordinario

Regioni a statuto speciale

Organizzazione

Ripartizione delle competenze legislative tra Stato e Regioni, secondo la Costituzione.

Gli studenti conoscono l'organizzazione regionale in Italia.

Conoscono l'attuale disciplina dell'art.117 Cost. e sono in grado di distinguere i criteri di distribuzione delle competenze legislative tra Stato e Regioni.

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105

Unità didattica n.4** - Comuni

* Trattazione sintetica di: Le elezioni comunali Gli organi dei Comuni Le funzioni

Gli studenti conoscono in maniera sintetica i contenuti.

Unità didattica n.5** !" Province !" Città metropolitane

* Trattazione sintetica Organi delle Province Le attuali funzioni delle Province, in particolare delle Province autonome di Bolzano e Trento. La revisione costituzionale e l'abolizione delle Province. Il ruolo delle Città metropolitane.

*In pendenza della legge di revisione costituzionale, gli studenti conoscono in maniera sintetica gli argomenti. Gli studenti conoscono in maniera sintetica la realtà delle Città metropolitane.

Unità didattica n.6** - La riforma costituzionale

Analisi della legge costituzionale, pubblicata nella G.U. del 15 aprile 2016 e del referendum popolare.

MODULO 13** LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

CONTENUTI CONOSCENZE-ABILITA’-COMPETENZE

Unità didattica n.1 -" La PA in Italia

-definizione di PA

-I principali compiti

-i principi costituzionali della PA

Gli studenti conoscono e sanno comprendere i principi su cui si fonda la PA, le sue principali funzioni e l’organizzazione di base.

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106

-l’organizzazione

Unità didattica n. 2 -" Gli atti amministrativi

-definizione

-principali tipologie: i provvedimenti

-validità ed efficacia

-i vizi ( di legittimità e di merito )

Gli studenti sanno riconoscere le principali caratteristiche degli atti amministrativi con particolare riferimento all’attività contrattuale della PA.

Unità didattica n.3 -" I principali contratti della PA

-cenni sui principali contratti della PA Gli studenti sanno riconoscere le principali caratteristiche degli atti amministrativi con particolare riferimento all’attività contrattuale della PA.

Unità didattica n.4 -" L’uso delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione da parte della PA

-in collegamento con la disciplina di informatica, cenni sull’uso delle ICT da parte della PA.

Gli studenti conoscono i principali aspetti giuridici relativi all’uso delle nuove tecnologie nella gestione della PA.

**Lo svolgimento del Modulo 13 e di singole unità didattiche del Modulo 12, con **, che avverrà nel periodo tra il 16/5 e il 6/6, è stato adeguatamente presentato alla classe.

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107

ECONOMIA POLITICA

Testo adottato: Righi Bellotti, A., Selmi, C., " Economia pubblica moderna ", ed. Zanichelli, 2014, BO

Altri strumenti didattici: Costituzione italiana; legislazione in materia contabile ( DEF 2015, Legge di stabilità e legge di bilancio 2016, T.U.I.R. ecc. ), articoli di quotidiani e riviste di natura economico-finanziaria; siti ufficiali del Governo, del MEF, dell’UE.

Ore settimanali: 3

Nel predisporre la programmazione e nel realizzarla, si e' fatto riferimento alle linee guida ministeriali, alla programmazione concordata nella riunione di coordinamento monodisciplinare e alla programmazione comune del C.d.c. di settembre 2015, e alle altre deliberazioni degli organi collegiali della scuola in materia.

Nell'esposizione dei contenuti più pertinenti ai moduli di scienza delle finanze, si è posta attenzione agli aspetti di tipo macroeconomico e agli effetti anche sociali dei fenomeni studiati, in relazione al ruolo dello Stato nel sistema economico.

La parte di diritto tributario e' stato proposta esaminando i principi e le linee generali del sistema tributario, con particolare riferimento a quello italiano, senza approfondire tematiche più pertinenti ad altre discipline, quali l'economia aziendale.

MODULO 1-

LA FINANZA PUBBLICA

CONTENUTI

( eventuali altre discipline coinvolte Diritto, Storia, Economia politica- quarto anno )

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n.1 !" L'attività finanziaria pubblica

Nozione

Caratteri

Soggetti

Attività

Evoluzione storica e ruolo attuale

Regolamentazione giuridica

Gli studenti conoscono la nozione, le caratteristiche e i contenuti dell'attività finanziaria pubblica.

Gli studenti sono in grado di individuare gli aspetti principali dell'evoluzione storica e il ruolo attuale dell'attività finanziaria pubblica.

Gli studenti sono in grado di individuare i principi fondamentali dell’attività finanziaria

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108

L’attività finanziaria pubblica e i suoi obiettivi di:

allocazione; redistribuzione; stabilizzazione.

pubblica e i suoi obiettivi.

Unità didattica n.2

- Il ruolo dello Stato nelle teorie finanziarie

Le principali concezioni storiche dell’intervento pubblico

La finanza neutrale

La finanza sociale

La finanza congiunturale

La finanza funzionale

Confronto tra politiche interventiste e politiche neoliberiste

Gli studenti conoscono le principali teorie

( finanza neutrale, sociale, congiunturale, funzionale ) elaborate in materia di attività finanziaria pubblica.

Gli studenti sono in grado di confrontare il ruolo della finanza pubblica nei diversi contesti storici e modelli teorici studiati.

MODULO 2-

LA POLITICA DELLA SPESA PUBBLICA

CONTENUTI

( eventuali altre discipline coinvolte: Storia, Diritto, Economia politica-quarto anno )

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

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109

Unità didattica n.1

- La spesa pubblica

Definizione

La classificazione delle spese pubbliche secondo i principali criteri studiati.

L'espansione della spesa pubblica nel corso del XX secolo: le principali cause.

Effetti della spesa pubblica sul sistema economico: !" Teoria classica e Teoria keynesiana a

confronto

Effetti negativi di un'eccessiva espansione della spesa pubblica

Il problema del controllo della spesa pubblica: la spending review.

Gli studenti conoscono:

i criteri di classificazione delle spese pubbliche;

gli aspetti salienti dell'andamento storico della spesa pubblica;

le cause principali dell'incremento della spesa pubblica e gli effetti negativi per il sistema.

Conoscono le principali teorie economiche in merito alla funzione della spesa pubblica come strumento di politica economica e sociale.

Gli studenti sono in grado di analizzare l'andamento della spesa pubblica in Italia, di individuare alcuni dei programmi di spesa pubblica.

Sono in grado di distinguere gli effetti positivi e negativi della politica della spesa pubblica.

Unità didattica n.2

-La spesa sociale

Lo Stato sociale e i principali sistemi di sicurezza sociale, anche attraverso un sintetico excursus storico.

I principali programmi di spesa:

Le politiche del welfare, sintesi del modello italiano, in materia di:

previdenza sociale

assistenza sociale

ammortizzatori sociali

sanità

istruzione

Gli studenti conoscono la funzione della spesa pubblica e sanno ricostruire un sintetico percorso storico dell'evoluzione della stessa, con particolare riferimento alla situazione italiana. Sono in grado di valutare gli effetti degli intervento della spesa sociale.

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110

MODULO 3-

LA POLITICA DELLE ENTRATE PUBBLICHE

CONTENUTI

( eventuali altre discipline coinvolte: Diritto, Economia politica-quarto anno )

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n.1

- Le entrate pubbliche

- Le tre categorie di entrata: prezzi, tributi, prestiti.

Definizione

La classificazione delle entrate pubbliche, secondo i principali criteri studiati.

Gli studenti conoscono le diverse tipologie di entrate pubbliche, tributarie ed extratributarie.

Gli studenti sono in grado di confrontare i principali tipi di entrate pubbliche e di comprendere gli effetti economici e sociali delle diverse entrate pubbliche.

Unità didattica n.2

-I prezzi

Cenni ai beni del patrimonio dello Stato, definizioni, come fonte di entrata:

I prezzi: !" privati !" quasi privati !" pubblici !" politici

Cenni al processo di privatizzazione di imprese pubbliche e di alienazione di beni dello Stato, come fonte di entrata.

Gli studenti conoscono per contenuti essenziali la funzione economica e il regime giuridico dei beni appartenenti alla PA. le tipologie dei beni dello Stato.

Gli studenti conoscono nei contenuti essenziali le ragioni e le procedure del processo di privatizzazione delle imprese pubbliche e rilevare i principali aspetti positivi e negativi inerenti le politiche di privatizzazione.

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111

Unità didattica n.3

- I prestiti pubblici

IL DEBITO PUBBLICO

I prestiti pubblici

La scelta tra l'imposizione straordinaria e il ricorso al prestito pubblico

Il debito pubblico: definizione; tipologie; criteri di convergenza europei; problemi italiani.

Gli studenti conoscono i contenuti essenziali relativi all’evoluzione, composizione e funzione del debito pubblico, con particolare riferimento alla situazione italiana.

Individuare i principali effetti economici del finanziamento attraverso il debito.

Unità didattica n.4

- I tributi

Definizione

Categorie: tasse; imposte; contributi

La pressione tributaria e la pressione fiscale.

Gli effetti economici del prelievo tributario

Gli studenti conoscono i diversi tipi di tributi.

Conoscono la nozione di pressione tributaria e di pressione fiscale.

Conoscono i principali effetti dei singoli tributi.

Sono in grado di confrontare i principali tipi di tributi.

Unità didattica n.5

- Le imposte

- Le loro principali classificazioni

Caratteri e funzioni dell'imposta

Elementi essenziali dell’imposta:

Il presupposto

La base imponibile

L’aliquota

I soggetti

Il debito

Classificazione delle imposte e analisi dei rispettivi pregi/difetti, vantaggi/svantaggi: 1)" dirette-indirette 2)" generali-speciali 3)" personali-reali

Gli studenti conoscono gli elementi dell'imposta.

Conoscono i diversi tipi di imposta.

Sono in grado di confrontare i principali tipi di imposte, anche attraverso i loro principali effetti.

Gli studenti conoscono i principali criteri di classificazione delle imposte e sanno individuarne i principali vantaggi e svantaggi delle diverse tipologie studiate.

Sanno applicare queste conoscenze al sistema tributario italiano.

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4)" proporzionali-progressive-regressive

La progressività per classi e per scaglioni

Analisi dell’art.53/2 Costituzione.

Unità didattica n.6

- I principi giuridici delle imposte

I principi giuridici di imposta: !" universalità/generalità; !" uniformità !" progressività

La ripartizione del carico tributario:

la teoria della capacità contributiva:

Gli studenti conoscono i principi giuridici ed amministrativi delle imposte.

Conoscono alcune delle teorie sulla ripartizione del carico tributario, con particolare riguardo alla teoria della capacità contributiva.

Unità didattica n.7

- L'applicazione delle imposte

L'attuazione dell'imposizione tributaria: 1)" Nascita dell'obbligazione tributaria; 2)" Accertamento; 3)" Riscossione; 4)" Versamento

Gli studenti conoscono i principali:

metodi di accertamento

metodi di riscossione

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Unità didattica n. 8

-Effetti delle imposte

-macroeconomici

-microeconomici

L'evasione

L'elusione

L’erosione

La rimozione

La traslazione

Gli studenti conoscono gli effetti macroeconomici e microeconomici delle imposte.

Gli studenti sono in grado di individuare i possibili comportamenti del contribuente di fronte alle imposte.

MODULO 4-

-" IL BILANCIO DELLO STATO

CONTENUTI

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n.1

- Il Bilancio dello Stato e le sue funzioni

Definizione

Funzioni: !" contabile; !" di garanzia; !" politica; !" giuridica; !" economica

Gli studenti conoscono funzioni e principi del Bilancio dello Stato.

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Unità didattica n.2

- La normativa costituzionale e ordinaria in materia di bilancio

Gli articoli della Costituzione:

72, 75, 81, 100

Le principali leggi ordinarie

I principali regolamenti e le principali direttive dell’UE

Gli studenti conoscono i principi costituzionali in materia di BdS e l'evoluzione delle norme di contabilità che regolano il bilancio.

Sono in grado di comprendere la modifica dell'art.81 Cost. e mettere a confronto il vecchio art.81 con il nuovo, riformato dalla L.cost.n.1/2012.

Unità didattica n.3

- I caratteri del bilancio

Le tipologie di bilancio pubblico: 1)" preventivo e consuntivo ( rendiconto

generale ); 2)" di competenza e di cassa; 3)" annuale e pluriennale

Gli studenti conoscono le diverse tipologie di Bilanci dello Stato.

Gli studenti sono in grado di distinguere le diverse tipologie di Bilancio dello Stato.

Gli studenti conoscono, per ciascuna tipologia di bilancio, le procedure di formazione, approvazione, esecuzione e controllo.

Unità didattica n. 4

- I principi del bilancio

I principi del bilancio: !" dell'equilibrio/pareggio; !" della legalità; !" della pubblicità; !" dell'annualità; !" dell'universalità; !" dell'integrità; !" dell'unità; !" della specificazione; !" della veridicità.

Gli studenti sanno descrivere i principi stabiliti dalla Costituzione e nelle leggi di contabilità sulla base dei quali viene redatto il bilancio pubblico italiano.

Sanno riferire in sintesi le principali tappe dell’evoluzione storico-giuridica delle norme che regolano il bilancio, con particolare riferimento a quelle contenute nell’art. 81 Cost. ( vecchio e nuovo ).

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115

Unità didattica n. 5

- Struttura del bilancio

Le classificazioni delle entrate

Le classificazioni delle spese

I risultati differenziali

Gli studenti conoscono, negli aspetti fondamentali, la struttura del BdS

( preventivo e consuntivo, annuale e pluriennale ), del DEF, della Legge di stabilità, relativi all’anno finanziario 2016.

Conoscono i criteri essenziali di classificazione di entrate e di spese pubbliche ( i Titoli ) e di rilevazione dei risultati differenziali.

Gli studenti conoscono i risultati differenziali.

Unità didattica n. 6

- Il disavanzo pubblico

Il disavanzo pubblico secondo la teoria della finanza neutrale e la teoria della finanza funzionale.

I vincoli dell'UE

Il disavanzo in Italia e i principi dell'art.81 Cost.

Gli studenti hanno compreso il fenomeno del disavanzo pubblico, avendo messo a confronto le argomentazioni della scuola classica e della scuola keynesiana.

Gli studenti conoscono le tipologie di prestiti pubblici.

Gli studenti conoscono i criteri di convergenza e i vincoli dell'UE.

Conoscono gli aspetti più rilevanti relativi alla formazione del debito pubblico italiano.

Gli studenti sono in grado di confrontare le principali teorie del bilancio che si sono succedute nel tempo.

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116

Unità didattica n. 7

- Formazione ed esecuzione del bilancio

Le fasi del processo di bilancio:

La formazione;

La legge di approvazione;

L'esecuzione del bilancio;

I controlli:

interni e esterni:

del parlamento e della Corte dei Conti

Gli studenti conoscono le fasi che caratterizzano la procedura di formazione, esame, approvazione e gestione del bilancio.

Gli studenti sono in grado di distinguere i diversi ruoli degli organi coinvolti.

MODULO 5

CONTENUTI CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

-" LA GOVERNANCE ECONOMICA EUROPEA L’integrazione europea e il patto di stabilità e

crescita:

-le principali tappe dell’integrazione europea:

dal Trattato di Parigi al Trattato di Lisbona

Gli studenti conoscono, anche sapendoli collegare con la parte corrispondente del programma di diritto, le caratteristiche principali della struttura e dell’evoluzione della governance europea.

Sanno individuare, nel quadro di riferimento dell’UE, i vincoli imposti alla politica di bilancio dei singoli Stati.

-" IL BILANCIO DELL’UNIONE EUROPEA Cenni sul bilancio dell’Unione europea Gli studenti conoscono le principali

caratteristiche e funzioni del bilancio della UE.

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117

MODULO 6-

-LA FINANZA LOCALE

CONTENUTI

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n. 1

- Cenni sui principali aspetti dell'evoluzione della finanza regionale e locale in Italia.

Il federalismo fiscale: cenni

Le entrate delle Regioni: cenni

Le entrate dei Comuni: cenni

Gli studenti conoscono:

i contenuti essenziali del rapporto tra finanza statale e finanza locale;

i principi costituzionali sulla finanza locale;

i principi contenuti nella legge delega 42/2009 sul federalismo fiscale.

Gli studenti sono in grado di individuare i principali vantaggi e svantaggi del decentramento e del federalismo fiscale.

MODULO 6-

IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO

CONTENUTI

( eventuali altre discipline coinvolte: Economia Aziendale )

CONOSCENZE-ABILITÀ-COMPETENZE

Unità didattica n.1

-L'evoluzione del sistema tributario italiano

La riforma del 1971: !" I decreti-delegati del 1972 in materia di

imposte indirette ( nn.dal 633 al 641 ) !" I decreti-delegati del 1973 in materia di

imposte dirette ( nn. dal 597 al 603 ). !" La revisione del sistema: L.n.504 del 1992

( ICI ); !" Riforma Visco

Gli studenti conoscono, in sintesi, l'evoluzione e le caratteristiche principali del sistema tributario italiano.

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Unità didattica n. 2

-IRPEF*

(imposta sul reddito delle persone fisiche )

Caratteri

Presupposto

Soggetti passivi

Base imponibile

La determinazione dell'imposta:

imposta lorda e da versare

Gli studenti sanno descrivere i caratteri e gli elementi dell'IRPEF.

Unità didattica n. 3*

-IRES

( imposta sul reddito delle società )

Funzione

Caratteri

Presupposto

Soggetti passivi

Base imponibile

Periodo d'imposta

Aliquota

Gli studenti sanno descrivere i caratteri e gli elementi dell'IRES.

Gli studenti sono in grado di fare alcuni collegamenti con economia aziendale.

Unità didattica n. 4*

!" IVA

( imposta sul valore aggiunto )

Caratteri

Valore aggiunto

Presupposto

Soggetto passivo

Aliquote

Gli studenti sanno descrivere i caratteri e gli elementi dell'IVA.

Gli studenti sono in grado di fare alcuni collegamenti con economia aziendale.

**Lo svolgimento delle unità didattiche contrassegnate dall’asterisco, che avverrà nel periodo dal 16/5 al 6/6, è stato adeguatamente presentato alla classe.

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INFORMATICA

Materiali didattici: slide e appunti disponibili nell’account Google Drive della classe

Docente: Giovanna Venturi

PROGRAMMA SVOLTO

MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE

RIPASSO: LE BASI DI DATI •" Definizioni •" Modellare i dati: progettazione

concettuale e logica •" Il modello relazionale •" Il linguaggio SQL

•" Definizione e caratteristiche di una base di dati: significato di ridondanza, incongruenza, inconsistenza, integrità e sicurezza

•" Il DBMS: architettura, utenti e funzioni •" Le fasi di progettazione di un database •" La progettazione concettuale: il modello E/R

•" le entità •" gli attributi; chiavi primarie, candidate, composte •" le associazioni •" opzionalità, grado e cardinalità di un’associazione •" i vincoli d’integrità

•" La progettazione logico-relazionale •" i concetti fondamentali del modello relazionale !" grado e cardinalità di una tabella !" proprietà delle tabelle

•" la derivazione delle relazioni dal modello E/R •" Le operazioni relazionali: selezione, proiezione e

congiunzione •" La normalizzazione delle relazioni: le anomalie, prima,

seconda e terza forma normale •" Integrità dei dati: integrità dell’entità, integrità

referenziale

•" Strutturare una base di dati a livello concettuale (schema E/R, individuando entità, attributi e associazioni)

•" Derivare lo schema logico relazionale dallo schema E/R

•" Scrivere interrogazioni in linguaggio SQL per realizzare operazioni relazionali

•" Scrivere interrogazioni in linguaggio SQL che fanno uso di funzioni di aggregazioni e raggruppamenti

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•" Il linguaggio SQL •" Istruzioni per il reperimento dei dati: il comando

SELECT •" Il comando CREATE per definire la struttura di una

tabella

MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE

LE RETI DI COMPUTER •" Elementi di una rete di

computer •" Classificazioni •" Architettura di rete: il modello

ISO-OSI e il modello TCP/IP

•" Elementi di una rete di computer •" Scopi di una rete •" Classificazione delle reti:

o" in base alla tecnologia di trasmissione: reti broadcast e reti point to point

o" in base all’estensione: LAN, MAN e WAN o" in base alla topologia o" peer to peer e client-server

•" Le tecniche di commutazione: la commutazione di circuito e di pacchetto

•" Architettura di rete: livelli, protocolli e interfacce, la tecnica dell’imbustamento

•" I livelli del modello ISO/OSI e del modello TCP/IP o" il livello fisico: segnali analogici e segnali digitali, i

mezzi trasmissivi, le trasmissioni wireless, o" protocolli e servizi o" cenni alle funzionalità del livello data link o" i DCE (funzioni della scheda di rete e del modem) o" il livello di rete e il livello di trasporto: il protocollo

TCP/IP; indirizzi IP; porte e socket o" il livello applicativo: il modello client-server, i

•" Descrivere le caratteristiche e le funzioni di una rete di computer e dei dispositivi che la compongono

•" Utilizzare le funzionalità di una rete

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protocolli e i servizi di Internet (WWW, DNS, posta elettronica, accesso remoto e trasferimento di file)

•" Intranet e Extranet, LAN aziendali cablate, wireless e miste (dispositivi di rete, identificatori dei dispositivi)

MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE

INTERNET •" i protocolli del livello applicativo

e i servizi di rete •" l’evoluzione della rete e del

Web

•" Caratteristiche del World Wide Web •" Il DNS •" La posta elettronica e i Newsgroup •" L’accesso remoto: Telnet e SSH •" Il protocollo FTP •" Caratteristiche e servizi del Web 2.0 •" La Dichiarazione dei diritti in Internet **

•" Utilizzare le funzionalità di Internet •" Creare e inviare moduli Google ed elaborare

le risposte tramite Excel

MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE

LA SICUREZZA •" dei dati che vengono scambiati

in rete •" dei dati aziendali e personali

•" Le informazioni tutelate dalla legge sulla privacy •" I crimini informatici •" I malware •" I software antivirus •" Le funzionalià dei browser che incidono sulla sicurezza

(i cookie) •" Il backup dei dati •" Le procedure di autenticazione •" Gli aspetti della sicurezza relativi ai documenti

scambiati in rete (segretezza, autenticazione, non ripudio, integrità)

•" La crittografia •" La firma digitale

•" Utilizzare in modo responsabile e sicuro le funzionalità di Internet

•" Tutelare la privacy e i dati aziendali •" Scrivere cookie nel computer client tramite

una pagina ASP

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MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE

PAGINE WEB

•" Il linguaggio HTML: o" ripasso dei tag di base o" formattare il documento con i fogli di stile esterni

(CSS) o" il box model o" i tag semantici

•" Creare pagine Web statiche

MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE

TECNICHE DI ACCESSO AI DATABASE IN AMBIENTE INTERNET

Creazione di pagine ASP per l’accesso ai database

•" Pagine Web statiche e pagine Web dinamiche •" Modello client-server; browser e Web server •" I moduli in HTML •" I linguaggi di scripting •" Principali istruzioni e strutture ASP per l’accesso ai

database

•" Creare moduli HTML per l’invio dei dati al server

•" Creare pagine ASP che ricevono dati da un modulo (passaggio di parametri tramite form)

•" Creare pagine ASP che ricevono i dati da un’altra pagina tramite url (passaggio di parametri tramite querystring)

•" Creare pagine ASP che prelevano dati da un database tramite query in SQL e li visualizzano all’utente

•" Creare pagine ASP che inseriscono dati in un database tramite l’istruzione SQL Insert into

MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE

I sistemi ERP e i sistemi CRM •" Caratteristiche di un sistema ERP •" Funzioni di un sistema CRM •" Vantaggi e svantaggi dei sistemi ERP •" Caratteristiche del software ERP DOLIBARR

•" Individuare le soluzioni ERP offerte dal mercato

MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE

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La tutela giuridica del software e dei documenti digitali

•" La normativa sul diritto d’autore •" Le licenze d’uso del software

o" Licenze d’uso EULA o" Software freeware o" Software shareware o" Software Open Source (licenze GNU GPL) o" Licenze Creative Commons

•" Rispettare la normativa in materia di copyright •" Utilizzare nei documenti risorse online

rilasciate con licenza Creative Commons

MODULI E CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE

L’Agenda Digitale Italiana •" Gli obiettivi e le aree dell’Agenda Digitale Italiana •" SPID:

o" Che cos’è o" A cosa serve o" Come si ottiene o" Come funziona o" Quali saranno le prossime tappe

•" Essere consapevoli dell’importanza dei cambiamenti che i processi di digitalizzazione stanno imponendo alla vita sociale ed economica

** argomento che verrà svolto dopo il 15 maggio

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!SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

La classe ha svolto con regolarità le attività proposte ed ha dimostrato interesse e partecipazione verso ogni iniziativa richiesta.

La forte motivazione al lavoro motorio di tutti gli alunni della classe ha influito positivamente sul rapporto collaborativo instaurato fra docente /discente.

Si sono evidenziati dai test d’ingresso ottimi livelli di partenza.

FINALITA'

L'insegnamento dell'Educazione fisica ha le seguenti finalità: a)# l'acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e

sportive, di espressione e di relazione in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile; b)# il consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche come capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati ed individuarne i nessi disciplinari; c)# il raggiungimento di un completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso l'affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari;

d)# l'approfondimento operativo e teorico di attività motorie che, dando spazio alle attitudini e propensioni personali, favorisca l'acquisizione di capacità trasferibili all'esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute);

e)# l'arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.

OBIETTIVI DIDATTICI E DI APPRENDIMENTO

Consapevolezza del percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità di: •# compiere attività di resistenza, forza, velocità ed articolarità; •# coordinare azioni efficaci in situazioni complesse;

essere in grado di: •# utilizzare le qualità fisiche e neuro-muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze ed ai vari

contenuti tecnici; •# applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al mantenimento della salute; •# praticare almeno due degli sport programmati nei ruoli congeniali alle proprie attitudini e •# propensioni; •# praticare attività simbolico-espressive ed approfondirne gli aspetti culturali; •# praticare in modo consapevole attività motorie tipiche dell'ambiente naturale secondo tecniche •# appropriate, là dove è possibile; •# organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati; •# mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni;

conoscere: •# le caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport praticati; •# i comportamenti efficaci ed adeguati da adottare in caso di infortuni. •# i contenuti teorici trattati durante l’anno scolastico.

CONTENUTI

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Attività in situazioni significative in relazione all'età degli alunni, ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili: •# a carico naturale o con piccoli sovraccarichi; •# di opposizione e resistenza; •# con piccoli e ai grandi attrezzi codificati e non; •# di controllo tonico e della respirazione; •# con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio-temporali diversificate; •# di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse e di volo.

Esercitazioni relative a:

Attività sportive individuali e/o di squadra (almeno due): •# Pallavolo: regole di gioco, bagher, palleggio, servizio, colpi d’attacco. •# Pallacanestro: palleggio, arresto, passaggio, tiro, presa, regole di gioco. •# Pallamano: palleggio, passaggio, presa, tiro, regole di gioco. •# Softball: battuta, presa, passaggio, regole di gioco. •# Hockey: regole di gioco, passaggio, arresto, tiro. •# Calcio-calcetto: regole di gioco, passaggio, tiro. •# Badminton: dritto, rovescio, servizio, regole di gioco. •# Frisbee

Inoltre: •# organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport individuali e di squadra praticati; •# attività tipiche dell'ambiente naturale, ove è possibile; •# attività espressive; •# ideazione, progettazione e realizzazione di attività finalizzate; •# assistenza diretta e indiretta connessa alle attività.

Informazione e conoscenze relative a: •# teoria del movimento e delle metodologie dell'allenamento riferite alle attività; •# norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni e in caso d'incidente.

METODI D’INSEGNAMENTO

Le finalità e gli obiettivi hanno richiesto una metodologia basata sull'organizzazione di attività

" in situazione", sulla continua indagine e sull'individuazione e la correzione dell'errore.

Tale metodologia consente di creare i presupposti per la trasferibilità delle abilità e competenze acquisite ad altre situazioni motorie.

Ogni attività ha tenuto conto, nella sua organizzazione e realizzazione, della necessità di dare spazio ad una serie di varianti operative ed al contributo creativo e di elaborazione che ciascun alunno ha saputo apportare. Il metodo d’insegnamento è stato prevalentemente globale.

Si è ricorso all’intervento analitico solo per l’apprendimento di tecniche sportive particolarmente complesse nella loro esecuzione e quando la mancanza di una tecnica di base ha precluso la partecipazione positiva alla disciplina sportiva.

La metodologia didattica si è avvalsa della lezione frontale per fornire spiegazioni teoriche e pratiche dei contenuti; del lavoro di gruppo per migliorare la socializzazione e sviluppare il senso di solidarietà e collaborazione sino a giungere alla consapevolezza dei propri limiti.

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Si sono promossi atteggiamenti e scelte sempre più mature e responsabili attraverso comportamenti che hanno favorito l’autonomia e l’autorganizzazione.

La programmazione nel suo complesso ha tenuto conto delle necessità di riferirsi ,per quanto possibile, ad obiettivi tassonomizzati ed a contenuti da utilizzare in modo processuale, in vista di una corretta valutazione finale dell'intero iter educativo dell'alunno.

Gli itinerari didattici sono stati adeguati alle caratterizzazioni individuali tenendo conto del prevalere di diversità e differenziazioni psicologiche e morfo-funzionali tra i due sessi.

STRUMENTI DI LAVORO •# Materiale ed attrezzature disponibili nelle palestre. •# Per gli aspetti teorici e per gli approfondimenti appunti delle lezioni teoriche.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione è stata parte integrante della programmazione.

Formativa: •# per l'alunno che si rende conto del grado di apprendimento raggiunto; •# per l'insegnante perché può constatare se il lavoro svolto procede secondo il progetto

educativo prefissato e di conseguenza gli dà la possibilità di intervenire con unità didattiche di recupero o aggiustamenti metodologici.

Informativa: •# "di partenza" quando l'alunno viene informato dei criteri valutativi adottati; •# “in itinere" quando vengono date agli alunni informazioni sull'evolversi del processo di

apprendimento.

Ha rappresentato inoltre un momento di controllo,riflessione metodologica e di coinvolgimento, nonché di maturazione e di crescita intesa come capacità di autovalutazione e di valutazione reciproca.

Partendo da queste premesse il criterio delle verifiche periodiche si è basato su osservazioni sistematiche del comportamento motorio degli alunni,evidenziandone gli apprendimenti raggiunti.

Il livello di partenza è stato definito dalle prove di ingresso che si sono effettuate nei primi due mesi dell’anno scolastico e test periodici (funicella, navetta dei 30 metri, salto quintuplo, salto in lungo da fermo).

Notevole importanza hanno avuto ai fini della valutazione intermedia e finale, formativa e sommativa, quegli aspetti qualitativi e relazionali come l'impegno, la partecipazione, l'interesse , la motivazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE

VALUTAZIONE NUMERICA

CRITERI PLURIDISCIPLINARI DESCRITTORI DI CONOSCENZE,

COMPETENZE,ABILITA'

10 Livello dell'eccellenza

Conosce perfettamente i contenuti, esegue con precisione ed originalità l'attività motoria; partecipa con entusiasmo ed assiduità anche alle attività sportive extracurricolari.

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9

Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi ed è indice di ottima padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli ed elaborarli autonomamente.

Conosce in modo approfondito i contenuti, esegue con precisione ed originalità l'attività motoria.

8

Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi ed è indice di buona padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli ed elaborarli autonomamente.

Conosce i contenuti in modo corretto e sa eseguire con precisione i gesti motori richiesti.

7 Indica il conseguimento degli obiettivi previsti, ma con capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze ancora in via di sviluppo.

E' in grado di conoscere, comprendere ed esprimere in modo teorico tutte le tecniche riferite al programma svolto, ma non sfrutta adeguatamente le sue capacità pregresse o per qualche ragione non è in grado di metterle in pratica.

6

Rappresenta il conseguimento in linea di massima, delle acquisizioni e capacità culturali prefissate per altro non raggiunte in modo completo ed approfondito.

Indica quindi il minimo indispensabile rispetto alla formazione vista nel suo aspetto cognitivo , cioè a quella preparazione che consente all'alunno la prosecuzione degli studi senza intralcio per sé e per gli altri.

Non evidenzia conoscenza teorica che supporti un'esecuzione ma è in grado di ripetere correttamente semplici

gesti specifici.

5 Indica il possesso solo parziale e quindi insufficiente di quanto programmato ed attuato dalla scuola riguardo alla disciplina.

Non sa capire gli aspetti sostanziali e coglie solo occasionali opportunità per svolgere l'attività motoria.

4 Segna una notevole distanza dall'obiettivo visto nei suoi aspetti sostanziali.

Non coglie alcuna opportunità per svolgere l'attività motoria e conosce in modo errato gli aspetti teorici.

3 - 2 - 1 Evidenzia mancanza di approccio significativo alla disciplina

Non conosce e non fa.

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RELIGIONE

La classe che frequenta l'ora di religione è composta da sedici studenti, otto maschi e otto femmine. Mediamente tutti gli studenti dimostrano un interesse personale che è comunque differenziato secondo la partecipazione e l'impegno. Si possono distinguere tre gruppi: il primo, abbastanza numeroso, è sempre molto attivo e propositivo dimostrando una capacità logica e un buon senso critico, il secondo, composto da pochi studenti, ha un interesse più superficiale con una partecipazione incostante e, infine il terzo, molto esiguo, dimostra un interesse costante, con un'attenzione tenace. Nel corso del triennio la disponibilità all'accoglienza reciproca ha creato un clima collaborativo che ha permesso, agli studenti, di esprimersi al meglio delle proprie possibilità con le competenze fino ad ora raggiunte. Il rapporto con l'insegnante è molto corretto e basato sulla reciproca stima. I risultati ottenuti sono generalmente distinti se non ottimi.

Le competenze e gli obiettivi cognitivi per le classi quinte sono:

1- Riconoscere che l'amore è il centro del Cristianesimo nel comandamento e nella vita di Cristo, ed è anche l'espressione migliore della persona.

2- Educazione all'amore dal punto di vista umano, psicologico e spirituale.

sono stati raggiunti attraverso lo svolgimento del seguente programma:

-Il comandamento del Cristiano dato da Gesù nell'ultima cena.

-L'amore punto centrale della predicazione di Cristo: infatti è il modo di essere di chi sceglie Dio.

-Le qualità essenziali dell' amore secondo l'idea dei ragazzi: la fiducia e l'onestà come base per ogni tipo di rapporto. Brain-storming sull'Amore.

-L'amore, bisogno fondamentale dell'uomo, visto non come un sentimento, ma un modo di essere che coinvolge totalmente la persona dando una risposta alla solitudine condizione esistenziale dell'uomo.

-Il Natale: la piena condivisione di Dio con l'uomo che toglie la paura della solitudine.

-Le caratteristiche dell'amore (secondo il sociologo e psicologo Eric Fromm): −# la premura come interesse attivo verso chi si ama. −# il rispetto come il saper riconoscere la dignità della persona , e quindi, anche la sua libertà −# la responsabilità come capacità di essere in grado di rispondere rapporto con l'altro. Per approfondire

quest'ultimo tema è stato utilizzato il metodo “cineforum” attraverso la visione del film “Buongiorno papà” con relativa discussione.

−# la conoscenza come reale comunione interiore.

-L'amore per se stessi, da non confondere con l'egoismo, approfondito attraverso la visione del film “Radio Freccia” di Luciano Ligabue. Il disagio giovanile come espressione di egoismo e le diverse risposte date in base alla stima per se stessi.

-Le esperienze di vuoto interiore dei ragazzi e il modo di reagire ad esso nella mentalità odierna: la droga, l'alcool, il divertimento sfrenato, con le stragi del sabato sera come conseguenza: tutte espressioni di mancanza d'amore per se stessi.

-Conoscenza concreta di una Comunità di recupero per le tossicodipendenze "Papa Giovanni XXIII" per vedere gli effetti dannosi di questa mancanza d'amore e scoprire la possibilità di una vita nuova grazie

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all'aiuto reciproco nella condivisione. Incontro e condivisione delle esperienze dei ragazzi della Comunità di recupero di Durazzanino di Forlì.

-L'amore di coppia: i concetti fondamentali espressi nel Libro del Genesi: la complementarietà e la pari dignità. Differenze tra convivenza e matrimonio civile: diversa responsabilità e coscienza sociale. Il sacramento del matrimonio Cristiano: espressione dell'amore che Dio ha verso l'uomo .

-L'inno all'amore di San Paolo: manifesto dell'amore cristiano (1^Cor.13,1-13).

Il metodo usato è stato maggiormente antropologico partendo dall'esperienza umana per arrivare al dato biblico; sono stati favoriti i lavori di gruppo, o a coppie, e il dibattito, alla lezione frontale; inoltre, si sottolinea come l'esperienza alla Comunità terapeutica sia sempre molto proficua e apprezzata.

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MODULO TEMATICO INTERDISCIPLINARE

La fatica di essere donna

Classe V A sia

a.s. 2015/2016

SCHEDA DI PROGETTO

AMBITI e DISCIPLINE

Asse storico sociale: Storia - Diritto

Asse linguistico: Lingua e letteratura italiana - Lingua straniera –

ARGOMENTO

La Fatica di essere donna

Le principali trasformazioni giuridiche a tutela dei diritti delle donne

DOCENTI

FINALITÀ

•#Formazione di una mentalità critica e aperta al confronto •#Utilizzo delle moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche

con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

PREREQUISITI

-# Conoscenza del profilo storico- sociale del periodo in esame -# Conoscenza delle principali norme giuridiche in materia di diritti

personali e del diritto di famiglia italiano

COMPETENZE TRASVERSALI

•#Approfondire la conoscenza di un fenomeno storico-sociale •#Analizzare ed interpretare documenti e brani di saggistica •#Dimostrare di saper ascoltare ed intervenire in modo adeguato e costruttivo •#Dimostrare consapevolezza del proprio ruolo all’interno del gruppo e

assunzione di responsabilità verso i compagni per portare a compimento il lavoro assegnato al gruppo

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COMPETENZE

DISCIPLINARI SPECIFICHE

•# Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali

•# Ripercorrere le tappe verso la conquista di una piena cittadinanza femminile

•# Cogliere alcuni aspetti significativi delle relazioni familiari •# Cogliere la concezione della donna nell’arte e nella letteratura tra la fine

dell’Ottocento e la prima metà del Novecento •# Produrre testi di vario tipo •# Produrre oggetti multimediali: presentazione in power point

CONOSCENZE

-# L’attivismo femminile: le suffragette -# Il ruolo delle donne durante la Grande guerra -# La donna e la maternità nel periodo fascista -# La resistenza al femminile -# Il voto alle donne nei paesi occidentali -# Le donne nell’Assemblea Costituente -# La figura femminile nell’arte e nella letteratura fine Ottocento e

prima metà del Novecento -# Società italiana: breve excursus storico-giuridico e situazione attuale

ABILITÀ

-# Analizzare la condizione della donna nel contesto dei cambiamenti della società europea

-# Analizzare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico -# Esporre i temi trattati usando il lessico specifico disciplinare -# Costruire mappe, tabelle… in power point per organizzare le

conoscenze

METODOLOGIA •# Lezione frontale e dialogata •# Lavoro di gruppo (lavoro cooperativo) •# Intervento di un esperto •# Presentazione in power point da parte dei gruppi alla classe

STRUMENTI

Libri di testo

Fotocopie

Sussidi audiovisivi inerenti al tema in oggetto

TEMPI I Quadrimestre e II Quadrimestre

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VERIFICA Formativa: controllo rapido su domande brevi

Sommativa: colloquio orale e/o verrà valutata la presentazione in power point

VALUTAZIONE

v. tabella approvata dal cdc