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  • 8/8/2019 Eritrei_04_07

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    ALLARME

    UMANITARIO

    A mantenere i contatticoi profughi, deportati10 giorni fa nel carceredi Brak, un sacerdote

    dellassociazioneHabeshia di Roma:Situazione critica,bisogna intervenire

    DAMILANO ILARIASESANA

    on possiamo saperequanti siano, ma sia-mo certi che fra i 250

    eritrei che rischiano la deportazione cisiano rifugiati respinti nel 2009 dalleforze italiane in Libia. ChristopherHein, direttore del Consiglio italianoper i rifugiati (Cir) non nasconde lapreoccupazione. Sono ragazzi e ragaz-ze molto giovani, in fuga da un dittatoreche li vorrebbe costretti alla leva mili-tare per tutta la vita. Se fossero riuscitiad arrivare in Italia, avrebbero ottenu-to la protezione umanitaria. Spuntanonuovi, agghiaccianti particolari nellavicenda di cui "Avvenire" ha gi dato

    conto laltro ieri.I profughi sono rinchiusi nel carcere diBrak (a 80 chilometri da Sebah, nel cuo-re del deserto) con una temperaturache sfiora i 50 gradi. In ogni cella ci so-no 90 persone, stipate cos strettamenteche non hanno nemmeno lo spazio perstendersi e dormire; 18 sono feriti gra-vemente. Malgrado le difficolt, donMussie Zerai, presidente dellassocia-zione Habeshia di Roma, riesce a man-tenere i contatti con i profughi depor-tati marted 29 giugno dal carcere diMisratha. Nessuno ha ricevuto assi-stenza medica, il rischio di infezioni altissimo. Acqua e cibo sono insuffi-cienti.Ieri sera (venerd, per chi legge, ndr) -dice don Mussie - il responsabile delcentro di detenzione li ha convocati perannunciare che entro una settimanaverranno deportati in Eritrea. Inoltretre persone sono scomparse: preleva-te dai militari con la scusa di andare aprendere dellacqua, e non hanno pifatto ritorno. Il campo di Brak, infatti, gestito dai servizi di sicurezza delle-sercito libico e non dalla polizia, comeavveniva per il centro di Misratha. I pri-gionieri sono angosciati: temono perla loro vita perch, dopo la rivolta diMisratha, sono visti come una minac-

    Ncia per la sicurezza nazionale.Una situazione drammatica. Per que-sto motivo gli eritrei di Brak chiedono,attraverso lassociazione Habeshia, diessere accolti in un Paese terzo, dovevengano rispettati i loro diritti. Lap-pello viene sostenuto dal Cir che ve-nerd ha scritto al ministro Maroni,chiedendo che lItalia si faccia caricodi queste persone, offrendo al governolibico limmediato trasferimento e rein-sediamento in Italia.Lapprensione massima - denunciaGabriele Del Grande, fondatore del si-to "Fortress Europe" - anche nella co-munit eritrea di Tripoli piombata la paura. Senza dimenticare quello chepotrebbe accadere a questi ragazzi se

    venissero riportati in Eritrea. Di sicurofinirebbero in un campo di detenzio-ne militare.Sulla rete, anche grazie allattivit di

    "Fortress Europe", c grande mobili-tazione. Losservatorio chiede ai suoiutenti di scrivere una mail al ministroMaroni e al presidente della Repubbli-ca, Giorgio Napolitano per chiederglidi fermare le violenze e le deportazio-ni in Libia.Le nostre coscienze non possono ri-manere tranquille mentre succedonoqueste cose. Si stanno macchiando diun peccato che rimarr nella storia del-lumanit - ha detto ieri padre Giovan-ni La Manna, presidente del Centro A-stalli, in un intervento a Radio Vatica-na -. Il silenzio fa passare tutto questocome una cosa normale ma tremen-do. La Libia infatti non rende conto anessuna autorit internazionale del

    suo operato. Anche lAlto commissa-riato delle Nazioni Unite per i rifugiati stato allontanato dal Paese circa tresettimane fa.

    Opposizioni in rivoltaE il Governo si difendeLa notizia della situazione deirifugiati eritrei deportati nel

    carcere di Brak ha sollevatoun polverone politico. Da unaparte le proteste delleopposizioni, secondo cuimolte sarebbero leresponsabilit del Governo edella politica miope deirespingimenti. LUdc, inparticolare, ha gi annunciatoche nella riunione deicapigruppo di martedprossimo chieder chesullargomento sia portatonellAula del Senato unadettagliata informativa.Durissime critiche anche dalPd e dallIdv. Non si fattaattendere la replica delGoverno: Le richiestepolemiche indirizzateci sonodel tutto infondate esoprattutto antistoriche econtroproducenti, perchnon rispettano la sovranitdella Libia. Cos MargheritaBoniver, presidente delComitato Schenghen edinviato speciale per leemergenze umanitarie delministro Frattini. Ciauguriamo ha sottolineato

    la Boniver che la vicenda,prima di tutto umana, deicittadini eritrei in territoriolibico si concludapositivamente. Per questoobiettivo sono stati attivatitutti i canali utili. Siamo certi

    ha concluso che ancorauna volta prevarr lequilibrioe la capacit di gestiresituazioni complesse tantevolte dimostrati dalle autoritlibiche. Nel corso di questasettimana, intanto, sono statirimpatriati, con diversi voliaerei, altri 32 extracomunitariclandestini, soprattuttoalgerini, marocchini, enigeriani, rintracciati sulterritorio nazionale.

    LE REAZIONI

    Omicidio di Catanzaro, arrestati sei rom

    In cella nel deserto

    La sorte dei respinti

    DACATANZARO

    na vendetta trasversalelegata a vicende passio-nali. Questo il movente

    dellomicidio di Nicola Duro, li-draulico ucciso a Catanzaro il 17giugno scorso con cinque colpidi pistola. Le indagini hanno ri-costruito la dinamica e indivi-duato sei persone di etnia romche ieri sono state arrestate: Do-nato Passalacqua, 40 anni, e suamoglie Ornella Bevilacqua di 38,accusati di essere i mandanti, ilpresunto killer Antonio Passalac-qua, 19, figlio di Donato, pi altritre complici: Samuele Pezzano 21anni, Domenico Romagnino di36 e un 17enne, M.P.

    La sera del 17 giugno, questi ulti-mi due accompagnarono la vitti-ma in un bar alla periferia di Ca-tanzaro, dove giunsero AntonioPassalacqua e suo padre Donato.Il ragazzo apr il fuoco, ucciden-do lidraulico. Per gli investigato-ri, il movente sta in una vendettafamiliare: la vittima aveva una re-lazione con una donna con cuidoveva sposarsi. Il nipote mino-renne della donna, per, aveva a-

    vuto una relazione extraconiuga-le con la figlia di Passalacqua, cheera rimasta incinta. Il marito diquestultima, scoperto tutto, la-veva lasciata, mentre il minoren-ne a sua volta aveva deciso di nonsposarla, nonostante aspettasseun figlio. Per questo, tra la fami-glia Passalacqua e quella dellaconvivente di Duro cerano statidiversi litigi culminati nellucci-sione di Duro per punire la fami-glia della convivente. Come haspiegato il procuratore di Catan-zaro, Vincenzo Antonio Lombar-do, i Passalacqua avevano deci-so che cos come la figlia incintaera rimasta senza marito, anchela ragazza dellidraulico dovevaavere la stessa sorte.

    U

    Novara, carabiniere confessa di aver ucciso la ex:Le ho sparato, poi ho gettato il corpo nel Ticino

    Larcivescovo di Milano, cardinale DionigiTettamanzi, il Consiglio EpiscopaleMilanese e il presbiterio diocesano

    annunciano che entrato nella pienezzadella vita in Cristo

    don

    UMBERTO SANVITO

    gi Parroco e fondatoredella parrocchia San Francesco dAssisi

    al Villaggio Ina di CesateRiconoscenti per il suo generoso ministero

    sacerdotale a servizio della Chiesaambrosiana invocano dal Signore risortola grazia di accoglierlo nella gioia senzafine del cielo e lo affidano alla preghiera

    di suffragio della comunit cristiana.MILANO, 4 luglio 2010

    I sacerdoti del decanato di Bollate, ilparroco e i fedeli della parrocchia San

    Francesco dAssisi in Cesate annuncianoche

    don

    UMBERTO SANVITO

    parroco emerito, fondatore dellaparrocchia

    entrato nella Pasqua eterna.La liturgia funebre avr luogo luned 5

    luglio 2010 alle ore 10.30.I sacerdoti che vogliono concelebraresono pregati di portare l occorrente.

    CESATE, 4 luglio 2010

    DANOVARAGIULIO ISOLA

    stato ritrovato nel Ticino ilcadavere di Simona Mel-chionda, la 25enne scom-

    parsa lo scorso 6 giugno dalla suacasa di Oleggio (Novara). Il corpoera sulla sponda piemontese delfiume, incastrato tra i rovi neipressi di Varallo Pombia, qualchecentinaia di metri pi a valle ri-spetto al punto indicato dallex fi-danzato Luca Sainaghi, il carabi-niere di 28 anni che nella notte haconfessato di averla uccisa ed stato arrestato. Il giovane le hasparato un colpo di pistola alla te-sta, con larma di ordinanza, e poiha gettato il cadavere in acqua, neipressi della diga di Pombia. Il de-litto, secondo la confessione, av-venuto la sera del 6 giugno, al cul-

    mine di un litigio. Tra Simona eLuca cera stata una relazione, in-terrotta quando lui aveva deciso ditornare insieme allex fidanzatache nel frattempo era rimasta in-cinta; la vittima, per, sempre se-condo il militare, avrebbe voluto

    che lui lasciasse la compagna e ilfiglio per tornare con lei. Una ver-sione differente da quella dei ge-nitori della ragazza uccisa: per lo-ro era Luca a non lasciarla in pa-ce. In questo caso, sarebbe statolennesimo rifiuto da parte di Si-

    mona a costituire il movente.Cosa sia successo quella sera del6 giugno, comunque, ancora dachiarire. Simona uscita di casaverso le 23.30 e da allora non pistata vista. Lunica traccia unsms arrivato verso le 2 di notte aigenitori: Stanotte dormo fuori.

    A quellora, per, probabile chela ragazza fosse gi stata uccisa.

    Al momento escluso che nello-micidio sia coinvolta la compa-gna del carabiniere.Linchiesta, dunque, non anco-ra chiusa. Gli inquirenti stanno in-fatti vagliando la posizione delledue persone che hanno dichiara-to di avere visto viva Simona 24 o-re dopo la sua scomparsa, descri-vendo con esattezza gli abiti cheindossava quando era uscita dacasa il giorno prima.

    Cremona, la fidanzata vuole lasciarloLui la ammazza e poi si toglie la vitaDACREMONA

    embra un piano studiato da tempo econ lucidit quello di Riccardo Re-gazzetti, lautotrasportatore di 28 an-

    ni che si suicidato dopo avere ucciso contre colpi di pistola lex fidanzata DeboraPalazzo, di 19 anni, stu-dentessa e impiegatapresso la ditta del padre.Domani la ragazza a-vrebbe sostenuto lora-le della maturit allisti-tuto commerciale Pa-cioli di Crema (Cremo-na). Lomicidio-suicidio avvenuto a bor-do della Fiat Punto della ragazza sulla qua-le i due si erano appartati davanti al cimi-tero di Agnadello (Cremona). In mattina-ta il giovane aveva acquistato una pistolain unarmeria di Milano. Pochi giorni pri-

    ma aveva ottenuto il porto darmi per usosportivo e si era iscritto a un poligono diMilano dove non era mai andato. En-trambi vivevano a Pandino, ma da tempolei aveva confessato la volont di tronca-re il legame alla madre e alla sorella. Stan-ca della sua gelosia gli aveva chiesto una

    pausa di riflessione.Non voleva pi andaread abitare nella casache lex fidanzato ave-va acquistato. Allap-puntamento fatale Re-gazzetti si presentatocon larma in tasca.

    Forse scoppiata una discussione per len-nesimo rifiuto della ragazza. lunicomodo per restare insieme. O con me o connessun altro, ha scritto il giovane, dopoluccisione di Debora, su un foglio di tac-cuino trovato sul cruscotto.

    S

    Condizioni disumane per 250 rifugiati eritrei in LibiaMolti, diretti in Italia, bloccati in mare un anno fa

    NAPOLI 1 3 6 0 2 1 0 90

    PALERMO 3 9 8 2 4 9 8 1 61

    ROMA 4 3 4 3 1 8 3 22

    TORINO 7 9 6 7 8 8 7 75

    VENEZIA 4 1 7 1 6 3 3 36

    BARI 25 10 46 19 39

    CAGLIARI 28 4 8 13 9 39

    FIRENZE 83 43 16 51 42

    GENOVA 38 73 68 87 58

    MILANO 62 47 24 51 55

    ESTRAZIONI DEL 3-7-2010

    SUPERENALOTTO:14 - 18 - 48 - 52 - 64 - 75 n. jolly 26

    RUOTA NAZIONALE28 61 52 57 77

    Numero SUPERSTAR: 76

    10eLOTTO

    4-10-13-25-28-34-38-39-41-43

    47-48-60-62-67-71-73-79-82-83

    Latina, fa il bagnodopo il pranzoBimba annegata

    LATINA. Avevamangiato da meno diunora, e poi si era buttatain acqua per fare il bagno.Immediatamente statacolta da malore ed statasoccorsa da un bagnante:portata a riva, statosubito evidente che labambina di 5 anni eramorta a causa di unacongestione. Cos unbagnino dello stabilimentoLa Spiaggia, di Sabaudia,

    sul litorale laziale, haraccontato la tragedia chesi svolta sulla spiaggiadove la piccola Martina morta.Tutto accadutomentre i genitori sitrovavano sottolombrellone.

    ROMA. Invasione gay ieria Roma. Nel pomeriggiomigliaia sono sfilati per levie della capitale. Pocheore prima, al Gay VillageallEur, cera stato untentativo di aggressione:erano stati lanciati alcunipetardi allinterno, con ilferimento lieve di duepersone. A renderlo notoAnna Chiara Marignoli,responsabile della

    direzione artistica dellospazio, la quale haspiegato che non ci sonostate conseguenze gravi ela serata si conclusacome sempre. Sullavicenda era intervenuto ilsindaco di Roma, Gianni

    Alemanno, per esprimerepiena solidariet agliorganizzatori per iltentativo di aggressione.Sentimenti condivisi daesponenti di tutti glischieramenti politici. Lostesso Alemanno intervenuto in serata perprendere le distanze daglistriscioni contro ilVaticano inalberati dagliomosessuali durante il

    Gay Pride. Sonoconvinto ha detto chegli organizzatori noncentrino nulla con questistriscioni, che certo sonoun fatto brutto, grave eincomprensibile. Non hasenso questa aggressivit

    e questa negativit neiconfronti di chi ha unpunto di vista diverso.Bisogna cercare dirispettarsireciprocamente. Al di ldegli auspici del sindaco icartelli che prendevano di

    mira il Vaticano eBenedetto XVI eranosotto gli occhi di tutti.Offensivi e gratuitamentevolgari. Esempio diintolleranza da parte dialcuni, nellindifferenza dimolti.

    Attacco al Gay village di Roma. Solidariet bipartisanAlla sfilata nella capitale anche striscioni contro il Papa

    Allorigine dellagguatoallidraulico Nicola Duro,una complessa vicendadi vendette tra due famiglie

    DOMENICA4 LUGLIO 201012

    Simona Melchionda erasparita la sera di un mese faLassassinio sarebbe avvenutoal culmine di una lite tra i due

    Nel biglietto daddio unafrase delirante: O con meo con nessun a ltro. Lunicomodo per restare insieme

    Italiani detenutiin India, Frattini:Processo equo

    SAVONA. Il ministrodegli Esteri Franco Frattini intervenuto sulla vicendadi Tomaso Bruno e diElisabetta Boncompagni, incarcere in India da mesicon laccusa di aver uccisoil loro amico FrancescoMontis. La Farnesinasegue, passo dopo passo,la vicenda - ha scritto ilministro in un messaggio -e il nostro ambasciatore aNew Delhi stato

    ricevuto dal ministro dellaGiustizia indiano, al qualeha espresso lapreoccupazione con cui, inItalia, si segue il processo,che pretendiamo siasvolto in modo equo eimparziale.(D. Framb.)