Era 2000 - Ottobre 2010

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Pubblicazione mensile - Anno XIV Num. 145 ottobre 2010 - Free Press Era2000, lo slancio vero della cultura! Festival Verdi Eurochocolate a Perugia Salvador Dalì in mostra Art Verona Salone Nautico di Genova Le Sette Anime di Muccino Taroccato Mad e in I taly Il Salone del Gusto Wine FoodFestival made in Italy

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Era 2000 mensile di cultura e turismo. Ottobre 2010. www.era2000online.net

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Era2000, lo slancio vero della cultura!

Festival Verdi

Eurochocolatea Perugia

Salvador Dalì in mostra

ArtVerona

Salone Nautico di Genova

Le Sette Anime di Muccino

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E D I T OR

IAL

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S pesso il senso della vita si ritrova nelle pic-cole cose. Una passeggiata nel bosco tra le castagne, il profumo del mosto, il gusto

prelibato del tartufo, una coperta calda , una bacio da tua figlia...noi di Era2000 cerchiamo di affrontare e dedicare il nostro lavoro alle piccole cose perchè come diceva il poeta Trilussa “«C’è un’ape che se posa su un bottone di rosa:lo suc-chia e se ne va… Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.» (Trilussa, Felicità)E’ lì, nelle tradizioni, nel duro lavoro quotidiano di un artigiano, nella creazione di un artista, nella sco-perta di un borgo incantevole, che si possono trovare frammenti di gioia, nella pura poesia di un tramonto indimenticabile, nella inaspettata cortesia di uno sco-nosciuto. Il cammino del nostro magazine continua tra le morbide valli toscane, passando per la calda e accogliente Emilia, la splendida Venezia e la miste-riosa e profonda Bari. Incrociando talvolta volti noti che tornano dal passato e ci ricordano che la cadu-cità della vita non conta quando lasci un segno, una traccia di te. Siamo ancora qui a testa bassa coerenti e convinti che le bellezze del nostro paese devono es-sere tutelate e promosse, rimboccandoci ogni giorno le maniche per rendere il piacere della vita un sogno di tutti.

Il Direttore,Stefania Legumi

Una piccola cosa

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Direttore Editoriale Antonio Guerrieri

Direttore Responsabile Stefania Legumi

CaporedattoreCaterina Guerrieri Hanno Collaborato:Sara Paradisi, Renato Rovetta, Cassandra Nail, Maria Scoscia, Cinzia Mortolini, Rossana Furfaro,Franco Baccarini, Agata Preziosa, Francesco Fiumarella, Maria Stella OddiMichele De Luca Progetto Grafico/Impaginazione Caterina Guerrieri

Direzione e Amministrazione Via Hanoi, 2 06083 • Bastia Umbra (PG)Tel. 075 8005389Fax.075 [email protected]

Marketing e PubblicitàAltea NatalinoVitaloni AndreaRiganelli Giada

Editore E.G.I. s.r.l. Reg. Tribunale di Perugia N. 24 del 18/07/1996 Stampa Properzio srl diBastia Umbra (PG)

Le opinioni espresse impegnano solo la responsabilità dei singoli autori. Tutto il materiale inviato, anche se non pubblicato, non sarà restituito e resterà di proprietà dell’editore.

S O M M A R I ON A Z I O N A L E

La dolce vita pag. 08

1°Concorso Nazionale Fotografico pag. 10

George Tatge in mostra pag. 11

Bari Sotterranea pag. 13

ArteVerona pag. 16

Stefano Curto in mostra pag. 20

Salvador Dalì in mostra pag. 22

I Martedì del Festival pag. 24

Roma Antiquaria pag. 25

Festival Verdi pag. 30

La Voce delle Immagini pag. 32

I Musici Veneziani pag. 33

Salone Nautico Genova pag. 36

Eurochocolate pag. 40

Le Lune di Pompei pag. 43

La Natività di Bernini pag. 44

Ad Alta Voce pag. 45

Il Malato Immaginario di Lavia pag. 45

Il Corpo delle Donne pag 46

Vedo Zero pag. 49

Le Sette Anime di Muccino pag. 49

Borghi da gustare pag. 51

Villaggio del Gusto pag. 51

Taroccato Made in Italy pag. 52

Il Palagio di Sting pag. 53

Il Salone del Gusto pag. 56

Fiera Nazionale Tartufo pag. 56

Tartufo in mostra pag. 57

ExpoItalia Shanghai pag. 57

Cinquant’anni di grandi vini pag. 58

WineFoodFestival pag. 59

Itinerari Turistici Grato Viaggi pag. 61

Num.145 Anno XIV Ottobre 2010

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www.iluoghidelcuore.it

Il 30 settembre si è concluso il 5°censimento dei luoghi del cuore. Si tratta di un’iniziativa intrapresa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) per permettere alle persone di segnalare quei luoghi in decadenza che vorrebbero rivedere nel loro splendore. Ora il FAI vaglierà tutte le segnalazioni pervenute e deciderà quali siti aiutare. Per informazioni circa il

progetto e l’esito dei censimenti, consulta il sito web

w w w . i l u o g h i d e l c u o r e . i t

...e se non sei riuscito ad inoltrare la tua segnalazione quest’anno, partecipa alla prossima edizione!!

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La DolceVita

E’ il 1949 quando, sotto gli occhi della stampa internazionale, si spo-sano a Roma Linda Christian e Tyrone Power. Nel 1950 la Metro Goldwyn Mayer sceglie Cinecittà per girare Quo Vadis. Nasce la Cafè-Society, con riti, caratteri e perso-naggi che Fellini racconterà ne La Dolce Vita; fascino, bellezza, divi-smo, celebrità e pettegolezzo entra-no così nel quotidiano. Tutto questo viene raccontato nella mostra La Dolce Vita. 1950-1960. Stars and Celebrities in the Italian Fifties, a cura di Marco Panella e promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Co-municazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali, da Artix e Cinecittà Luce con il supporto organizzativo e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura ospitata dal 4 agosto al 14 novembre dai Mercati di Traiano. Il percorso raccoglie 100 foto sele-zionate dall’Archivio Luce e 100 rotocalchi degli anni ‘50, un rac-conto per immagini con i volti ed i personaggi entrati nell’immaginario degli italiani, filtrati dalla leggerez-za mondana dell’epoca. Set natura-le di questa vita è Roma, ma tutta l’Italia ne è contagiata. Quell’Italia degli anni ’50 dove più della metà della popolazione parla solo il dia-letto e dove sono oltre 6 milioni gli analfabeti. La stessa Italia dove però si vendono tantissimi dischi (18 milioni solo nel ’58) e si frequenta quasi ogni giorno il cinematogra-fo (nel ’53 ce n’è uno ogni 33.000

STARS AND CELE BRITIES IN THE ITALIAN FIFTIESMercati di Traiano - Roma

4 agosto – 14 novembre 2010

comunicato stampa

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La DolceVitaSTARS AND CELE BRITIES IN THE ITALIAN FIFTIES

1950 -1960

abitanti per una spesa complessiva di 93 miliardi di lire), dove si beve Coca Cola, si balla il rock’n roll, si risparmia e si guarda al futuro. Tut-to sta per cambiare: i ritmi, gli stili di vita, l’abbigliamento. La guerra è finita da poco e la gente comu-ne vuole sognare. Nella nascente società dell’immagine, il cinema, gli amori, i vizi e gli scandali dei divi vengono seguiti con passio-ne sui rotocalchi (ogni settima-na Oggi vende più di un milione di copie, Epoca cinquecentomila) dove storie, matrimoni e divorzi si rincorrono con il ritmo dei tempi nuovi. Nel ‘49 nasce la passione tra Ingrid Bergman e Roberto Rosselli-ni sul set di Stromboli terra di Dio e la stampa internazionale grida allo scandalo; nel ‘54 il principe Massi-mo sposa, per non troppo tempo, la bella attrice inglese Dawn Addams, Charlie Chaplin come testimone di nozze; sempre nel ‘54 Vittorio Gas-sman divorzia dalla seconda moglie Shelley Winters ed inizia una foto-grafatissima storia con Anna Maria Ferrero; nel ’55 Lucia Bosè, dopo la love story con Walter Chiari, si innamora del torero Luis Miguel Dominguin; nel ‘56 il matrimonio tra Grace Kelly e Ranieri di Monaco viene trasmesso in diretta televisiva; Maria Callas lascia il marito Batti-sta Meneghini per l’armatore greco Aristotele Onassis; nel ‘60 il matri-monio tra Virna Lisi e Franco Pesci è uno degli eventi più fotografati dell’anno.E la mostra dei Mercati di Traiano racconta queste celebri-tà nella loro vita mondana con una selezione di alcune delle fotografie che hanno contribuito al loro mito, facendoli entrare nell’immaginario collettivo dell’epoca, e non solo.

BRIGITTE BARDOT

ANITA EKBERGUfficio Stampa Zètema Giusi Alessio +39 06 82077327

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Kraus e Enzo Carli insieme a giornalisti come Antonio Cian-ciullo e esperti europei di comu-nicazione sociale.Gianni Berengo Gardin è uno dei più illustri fo-tografi italiani. Nasce come foto-reporter e lavora nel corso degli anni per varie testate, tra cui Do-mus, Le Figaro, l'Espresso, Epoca e ha esposto le sue opere in molti importanti musei, Museum of Modern Art di New York, le gal-lerie FNAC, la George Eastman house di Rochester.Ziva Kraus, importante pittrice e artista Cro-ata ha al suo attivo innumerevoli esperenzie anche nel campo cine-matrografico, diventa assisitente della Peggy Guggheneim Collec-tion e tuttora è gallerista. Fino al 21 ottobre è possibile partecipare al concorso inviando tutta la do-cumentazione necessaria. Per in-formazioni specifiche si può ac-cedere al sito www.bioforenergy.eu. Le immagini dovranno perve-nire, su supporto digitale (CD o DVD) a Sviluppo Marche SpA, Via Martiri della Resistenza 24,

di Agata Preziosa

Nelle Marche nasce il primo concorso nazionale di fotogra-fia. Il tema di questo concorso riguarda la green economy, oramai fondamentale per lo sviluppo delle energie alterna-

tive. Lo scopo è quello di sensibilizzare e informare per coadiuvare il passaggio dalle vecchie alle nuove energie e pubblicizzare il nuovo rapporta tra uomo e ambiente. Due le sezioni: “Nuova Economia - Green Economy: valori culturali e opportunità”,Viaggio nella so-stenibilità”.La seconda sezione riguarda nello specifico un turismo eco-sostenibile, dedicato a itinerai, luoghi e eventi che promuovono il legame di un territorio tra tradizioni e innovazioni. Possono par-tecipare I fotografi professionisti e amatoriali e anche chi non ha compiuto la maggiore età.In giuria Gianni Berengo Gardin, Ziva

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60125 Ancona, oppure a [email protected] entro e non oltre il giorno 21 ottobre 2010. La parteci-pazione al concorso è gratuita; non è prevista nessuna quota per l’adesio-ne. Le fotografie selezionate saranno pubblicate in un catalogo(+ CD con le immagini) sul sito www.biofore-nergy.eu . Il materiale sarà utilizza-

to sempre con le indicazioni degli autori. Ai premiati, per ciascuno dei temi, andranno 1.000,00 Euro per la categoria Senior e 500,00 Euro per la categoria Junior. Entro dicembre si terrà la premiazione, correlata a questa vi sarà la presentazione di un catagolo e la mostra con le opere fo-tografiche migliori. L'evento è stato

Ufficio Stampa: Gabriella Papini, Marisa Verducci info: [email protected] www.gabriellapapini.com

Segreteria Concorso: SVIM –Sviluppo Marche Spa – Ancona - [email protected]

Info:

La fotografia paesaggistica di George Tatge è un viaggio alla scoperta del complesso rapporto tra uomo e natura. Un percorso per immagini che, da nord a sud del paese, osservano il territorio alla ricerca delle tracce, visibili e invisibili, di una relazione che si fa simbolo di significati profondi. Promossa dalla Provincia di Perugia, dal 18 settembre al 3 ottobre 2010 la mostra fotografica Presenze. Paesaggi italiani è ospitata dal CERP-Centro Espositivo Rocca Paolina di proprietà dell'Ente. 66 scatti con i quali l'artista italiano nato a Istanbul e cresciuto negli Stati Uniti propone parte della trentennale ricerca personale sul tema paesaggistico. In un rigoroso bianco e nero, che è fonte sia di riflessione, sia di confronto e introspezione, il percorso espo-sitivo si sviluppa attraverso tre sezioni temati-che non cronologiche. Considerando come un dato imprescindibile la presenza e l'intervento dell'uomo, Tatge legge a ritroso nel tempo l'evo-

"PRESENZE. PAESAGGI ITALIANI"a Perugia la mostra fotografica di George Tatge

comunicato stampa

luzione di questa interazione. La prima parte dell'esposizione presenta immagini di un paesaggio puro e incontaminato. Immagini che evocano la forza degli elementi naturali e, così facendo, ne enfatizzano quasi l'originale perfezione. La secon-da sezione descrive un territorio in parte già fatto proprio dall'uomo. Nella dialettica per opposti proposta dall'artista, recinzioni, demarcazioni e forme elementari di costruzione rappresentano una prima forma di confronto tra naturale e

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Sud

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organizzato e promosso da Sviluppo

Marche S.pa., con il patrocinio della

giunta regionale delle Marche.

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artificiale. La terza sezione è specchio attento di contrasti latenti e in atto. Con forte lirismo, in primo piano è posto l'impatto dell'intervento umano sul paesaggio. Immagini cariche di sim-boli e che tuttavia né celebrano, né condanna-no. Un percorso allo stesso tempo introspettivo e dialogico che, con molteplici piani di lettura e senza giudicare, osserva, testimonia e ripropo-ne il tema del confronto tra forze archetipiche antitetiche. Con le sue Presenze, Tatge costruisce un linguaggio carico di simboli, connotazioni e significati e lo fa a modo suo. L'artista utilizza una Deardorff, macchina a soffietto che realizza negativi di grande formato, e stampa personal-mente le proprie opere. Secondo Walter Guada-gnini, curatore della mostra, quello di Tatge è un viaggio “... alla scoperta di porzioni di territorio italiano, sotto il segno di un'analisi che è insie-me lirica e impietosa, curiosa e lucida, sempre sorprendente...”.

Scheda Tecnica

Curatore: Walter Guadagnini

Corpo espositivo: 66 opere in bianco e nero

(56 stampe 50x60cm, 10 stampe 90x130cm)

Promotore: Provincia di Perugia

Organizzazione: Admira, Milano

Catalogo: Presenze. Paesaggi italiani - Ed. Polistampa, Firenze - 2008

Periodo e sede espositivi: 18 settembre - 3 ottobre 2010

CERP - Centro Espositivo Rocca Paolina / Piazza Italia 11 - Perugia

Orari di ingresso: Martedì-domenica: 10.00-13.00 / 16.00-19.30

Ingresso: Gratuito

Informazioni: Provincia di Perugia

Servizio Promozione Economica,

Turistica e Culturale del territorio -

Ufficio Promozione Cultura e Spettacolo

Piazza Italia 11 - 06123 Perugia

E-mail: [email protected] - www.provincia.perugia.it

Ufficio stampa nazionale:

Milano, Luigi Capotorto, E-mail: [email protected]

scheda tecnica

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Ancora un mese. Il 31 ottobre si concluderanno le visite guidate "Alla Scoperta di Bari Sotterranea", un progetto ideato e curato da Mariella Cioce, Francesca Radina e Doriana Cisonno. Un viaggio nella città sotto la città che si avvale del competente supporto di archeologi che operano sul territorio barese sotto la direzione scientifica della So-printendenza per i Beni Archeologici della Puglia (Centro Operativo di Bari). Itinerari che vanno alla scoperta di vaste ed incantevoli aree archeologiche per terminare con una suggestiva esposizione di bene 360 reperti di scavo dell'Età del Bronzo provenienti dai principali siti archeologici protostorici della Puglia; racchiusi nei sotterranei di edifici monumentali della vecchia città di Bari significative testimo-nianze di vicende storiche millenarie e dei rapporti e degli scambi interculturali che legarono il mondo indigeno alle evolute comunità micenee, rese finalmente fruibili grazie agli interventi di tutela, recu-pero e salvaguardia attuati dalle sopraintendenze locali di settore che hanno creato percorsi attrezzati per l'accesso del grande pubblico. Il percorso, della durata di un’ora e mezzo circa, prende avvio dal Ca-stello Normanno - Svevo per proseguire nel Succorpo della Cattedrale di San Sabino e concludersi nell’area archeologica di Palazzo Simi,

SOTTERRANEA

BARI

Centro Operativo per l’archeologia di Bari. A Palazzo Simi è stata recentemente inaugurata l'ulteriore mostra archeologica "Ambra ed Agamennone" che andrà ad incrementare il percorso espositivo in-sieme alla sezione di splendidi manufatti in ceramica figurata attica, protolucana e apula databili fra VI e IV secolo a.C.. di " Agamennone e gli altri" proposta dal vicino Museo Civico Storico. Al fine di inter-cettare i croceristi e di offrire loro un’immagine inedita ed inaspettata di Bari, Eventi d’Autore ha stabilito in accordo con gli archeologi e le agenzie di viaggio di Bari di organizzare gli itinerari la domenica e il lunedì mattina alle ore 11,30. Il costo dell’itinerario archeologico, per un minimo di 25 partecipanti, è di 18 euro nei giorni feriali di mattina e di 20 euro nel pomeriggio e nei giorni festivi. La quota comprende l’assistenza specialistica fornita dagli archeologi, i biglietti d’ingresso ai siti, servizi di sicurezza e presenza di un accompagnato-re. E’ possibile organizzare ulteriori visite pomeridiane o serali o nei giorni festivi, e saranno inoltre accolte richieste di singoli partecipanti e/o di piccoli gruppi. La prenotazione e la prevendita dei biglietti sono obbligatorie. Segreteria organizzativa: [email protected] oppure tel. 340 9546476

Le visite alla

suggestiva “città di sotto”

programmate fino

al prossimo 31 ottobre

di Caterina Guerrieri

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La pietra possiede un fasci-no particolare dovuto alla sua origine antichissima databile in termini di ere geolo-giche. Il suo uso risale a tempi remoti. Nel corso dei secoli è stata decisamente preferita, in ogni nazione, agli altri materiali da costruzione. La pietra, infat-ti oltre ad essere “naturale” e con un aspetto estetico grade-vole, ha delle qualità intrinse-che che la rendono eccezionale da un punto di vista tecnico.

Dal 1955 l’estrazione e la la-vorazione della PIETRA DI PIANELLO è il costante im-pegno di tre generazioni. Passione e tradizione, insieme ad esperienza ed innovazione tecnologica, ci introducono ogni giorno in un percorso fa-ticoso quanto gratificante che affrontiamo con l’intento di mi-gliorarci per soddisfare tutte le richieste di una Clientela sem-pre più attenta ed esigente.

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ArtVerona è una delle principali fiere relative al mercato dell’arte moderna e contemporanea in quanto rappre-senta un pò tutte le gallerie italiane di alto profilo. Una manifestazione espositiva che coinvolge collezionisti, operatori dell’ambito, appassionati, critici e compra-tori occasionali... ma anche un ricco evento culturale che propone iniziative interessanti e conquista gli entu-siasmi di coloro che cominciano a nutrire per l’arte un interesse, o un vero e proprio sentimento. Una realtà tanto economica quanto culturale, che propone opere ed artisti esclusivi appartenenti al panorama nazionale ed internazionale, approfondendo quella che la storia dell’arte più significativa nel mondo. Un appuntamen-to molto atteso ed animato, che si rinnova abilmen-te da ormai 6 anni. Tra le più importanti iniziative di

FIERA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEADAL 14 AL 18 OTTOBRE 2010 A VERONA

di Caterina Guerrieri

ArtVerona voglio citare “Argonauti” - appartenente al progetto OnStage, pluriennale concept di promozione della ricerca all’interno del sistema arte - ; “Argonauti” sostiene l’incontro ed il confronto tra i diversi protago-nisti dell’arte contemporanea per permettere agli artisti emergenti under 30 di segnalare - attraverso network, mostre e collaborazioni - il proprio lavoro ai professio-nisti che operano attivamente nel settore... dalle istitu-zioni museali alle gallerie private. Rinnovatasi poi - per il terzo anno consecutivo - la collaborazione con il Di-partimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna, ArtVerona proporrà anche una selezione di “video d’ar-tista” presso la Biblioteca Civica di Verona: il VideoArt Yearbook , un annuario che raccoglie il meglio della più recente produzione nazionale ed internazionale a cui si

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affiancherà anche una rassegna di video d’animazione cinese, Flowers of Chaos. Per ciò che riguarda invece la fotografia, la sezione PhotoArtVerona quest’anno sarà dedicata al quarantennale dell’apertura dei rapporti di-plomatici tra Cina ed Italia e metterà a confronto gli artisti di queste due diverse culture con due diverse mo-stre: Intimate Travel e Disturbi e Disordini. D’Est è la sezione dedicata all’arte dell’Est Europa che si ripropone anche quest’anno con una mostra che mette a confronto l’arte slovena con quella croata. Indipendents è invece una nuova sezione, ed ospiterà in fiera tutte quelle as-sociazioni e fondazioni no profit che si muovono auto-nomamente e che molto spesso sono fautrici di nuove

forme ed espressioni artistiche. Interessanti anche le due serate dedicate al Theatre ArtVerona che vedrà tra l’esibi-zione di Antonio Albanese in un ritratto corrosivo della contemporaneità (scritto a 4 mani con Michele Serra), e quella della Compagnia Babilonia Teatri in una summa antologica del loro lavoro: The Best of Babilonia. Icona è ancora un’altra tra le iniziative che voglio segnalare; è rivolta alle gallerie espositrici che sono la vera anima del-la fiera. Una commissione presieduta da Gabriella Belli deciderà - previa selezione - di acquistare loro un’opera che diventerà immagine della campagna di comunica-zione di ArtVerona per la successiva edizione. Questo e molto altro è ArtVerona 2010. Un calendario davvero

DALLA MOSTRA INTIMATE TRAVEL

“STAY WHIT ME AND BLABLABLA” DI OCCHIO MAGICO

DALLA MOSTRA DISTURBI E DISORDINI

“SENZA TITOLO 2010” DI GIOVANNI SESIA

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ricco ed articolato che dal 14 al 18 ottobre programma eventi e mostre che arrivano a protrar-si fino alla fine di novembre. In accordo con l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani inoltre, ArtVerona offri-rà ai suoi visitatori la possibilità di accedere gratuitamente ai mu-sei associati attraverso l’ esibizio-ne di un vecchio biglietto prece-dentemente acquistato in una di quelle sedi museali. ArtVerona sa puntualmente riconfermarsi una fiera in costante crescita e vantare interlocutori sempre più qualificati, grandi sostenitori ed importanti collaborazioni come quelle offerte dal Comune di Verona, dall’Assessorato alla Cultura e dalla Sopraintenden-za per i Beni Storici ed Artisti-ci per le province di Verona, Rovigo e Vicenza. Anno dopo anno ArtVerona è cresciuta nel livello qualitativo e nel successo di critica e di pubblico, fino ad affermarsi, con sue proprie pecu-liarità, accanto alle maggiori ma-nifestazioni italiane. L’edizione 2009 ha registrato più di 20.000 visitatori e le indagini effettua-te periodicamente dagli istituti di ricerca hanno riscontrato un livello di gradimento crescente, tanto da parte dei visitatori che da quella degli espositori.

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“Se il nero e l’oro sono i colori primari del processo alchemico, è proprio dentro a questi due elementi cromatici che si rinnova la desinenza principale

dell’opera di Stefano Curto: il flusso costante del suo lavoro si accosta alla circolarità dell’esperienza alchemica e ritrova nella continuità di una forma a spirale, la rap-presentazione dell’ouroburos (il serpente che si mangia la coda) uno dei simboli più accreditati e più ambigui di

IL CALEIDOSCOPIO DEL SOGNOI lavori di Stefano Curto in mostra alla Scola dei Battioro a Venezia

di Michele De Luca questa particolare disciplina”. Così ci introduce, sugge-stivamente, Stefano Cecchetto, con il suo denso critico che appare in catalogo, alla mostra personale di Stefano Curto, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Co-mune ed allestita nelle sale espositive della settecentesca Scola dei Battioro e Tiraoro in Campo San Stae a Vene-zia, che fiancheggia Ca’ Pesaro sul Canal Grande a due passi da Rialto. Non solo, ma ci immette nel mondo immaginativo, inconsueto ed originale di un giovane (anagraficamente) quanto maturo e “consapevole” artista

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IL CALEIDOSCOPIO DEL SOGNO Stefano Curto

di Valdobbiadene, che per la prima volta espone (e si “espone”) all’attenzione del pubblico locale e “fo-resto” che si snoda per campi, calli e fondamente della città lagunare. La mostra, intitolata “Trama Lucente”, allinea otto opere di grandi dimensioni, il riassunto di cinque anni di lavoro intenso, inte-ramente dedicato alla realizzazione di un progetto mirato a concentrare la luce sopra ai grandi pannel-li di plexiglass, per poi espanderla attraverso miglia-ia di gemme e minerali iridescenti in una sorta di caleidoscopio dell’anima. Guardando questi lavori, dai nomi particolarmente evocativi (“Il nero infini-to”, “L’oro malato”, “Sindone nera”, “Il custode dei desideri”, “Il distruttore del falso”) viene in mente una frase, ardita e “provocaroria”, dello scrittore e filosofo francese Jean-Cristophe Bailly: “L’istante è l’unica superficie in cui si manifesta l’eternità”; perché in esse si consuma una perenne metamorfo-si, il passaggio infinitesimale tra la vita e la morte, il senso dell’effimero, in cui si rispecchia il gran-de mistero dell’esistere, dell’apparire e dello scom-parire, dell’esserci e del non esserci. Giustamente sottolinea Cecchetto come l’artista, con strumenti creativi del tutto originali, da lui pensati ed utiliz-zati (che sono i suoi cristalli impenetrabili, abitati

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ferrabile “spazio dei riflessi”), crei dei “vuoti” pronti ad essere riempiti da infiniti pensieri, inimmaginabili approcci dell’anima e dell’emotività: “quelle pietre che rivelano i bagliori dell’infinito, quelle gemme che l’ar-tista utilizza per raccontare le mille storie del proprio vissuto, altro non sono che il caleidoscopio del sogno”. In cui specchiarsi, per ritrovare in una fantasmagoria di colori, luci, rifrazioni, frammenti del “proprio” sentire, che viene continuamante stimolato, disarticolato e “di-sorientato”. C’è insomma il riflesso dell’imprendibilità delle conoscenze, della precarietà delle “certezze”, che inducono a considerare il limite degli approcci e dei “giudizi, sul quale però si stacca imperiosa l’esigenza del sogno, del volo pindarico, delle “ragioni” irraziona-li che l’anima dell’uomo e dell’artista, tramite la fine-stra del suo sguardo, reclama ed esige. Tutto ciò in una ricerca che da diversi anni l’artista porta avanti con pas-sione e puntiglioso processo estetico. Nato a Segusino in Provincia di Treviso il 4 febbraio del 1966, dopo gli studi Curto entra a lavorare nell’azienda di famiglia e lì scopre la passione per le pietre, i minerali e le gemme. La parte alchemica del suo lavoro, quel mettere insieme gli elementi materici nella composizione di un’opera singolare e irripetibile, lo spinge a consolidare nuove esperienze visive che poi utilizza per la realizzazione dei suoi manufatti. Intraprende numerosi viaggi soprattut-to nei Paesi asiatici per la scoperta di nuovi linguaggi e differenti culture, che aprono i suoi orizzonti e lo met-tono in relazione con l’universo infinito e misterioso delle filosofie orientali.Vive e svolge la sua attività arti-stica nella sua casa studio di Valdobbiadene; qui, nella celebrata terra del prosecco, in un’atmosfera di sereno raccoglimento, lavora alle sue opere come se celebrasse una continua rinascita; come ci dice ancora Cecchetto, la morte simbolica che si perpetua ogni giorno dentro di noi, nella sua indagine culturale ed estetica “prende la forma di un ritorno alle origini non soltanto a livel-lo biologico, ma soprattutto a livello cosmico”. In cui la sedimentazione luminosa e cromatica è il riflesso di una dimensione interiore, volta a superare il dato feno-menico per attingere alla fonte dei valori più profondi ed assoluti dell’esistenza.

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SALVADOR

DALI’

Fino al 31 gennaio a Milano nel-la culla di Palazzo Reale riposeranno le opere dell'artista spagnolo Salvado Dalì.”Abbiamo di nuovo bisogno di Dalì per evadere da una condizione spes-so noiosa, prevedibile.E questa esposizio-ne ci serve proprio per fare una breccia nel conformismo culturale e trasmettere così tutto il potere della creatività,spiega l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory, perchè il sogno è dentro di noi ed è una delle forme della realtà e del desiderio che l'arte racconta e attraverso le quali l'arte si racconta. Dalì a Milano è la cifra della creatività o meglio del potere della creatività. Una relazione imperdibile.” La mostra è promossa dall'assessorato alla cultura del Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale con la collabo-razione di 24 ore cultura, Gruppo 24 ore, insieme a Unipol Gruppo Finanziario e con il patrocinio dell'Ente del Turismo spagnolo in Italia. Per la realizzazione di questo evento si sono mobilitati e hanno prestato le lore opere molti musei inter-naziionali quali, Museo Nacional centro de Arte Reina Sofia di Madrid, Dalì Mu-

Il genio dell'artista in mostra a Palazzo Reale a Milano

di Cassandra Nail

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IL SOGNO SI AVVICINA

Il genio dell'artista in mostra a Palazzo Reale a Milano

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seum di St. Petersburg in Florida, il Boijmans di Rotter-dam, la Peggy Guggheneim di Venezia, il Mart di Rove-reto, i Musei Vaticani, l'Animation Research Library di Walt Disney Studios di Burbank California. Il contribu-to più importante provine sicuramente dalla Fondazione Gala-Salvador Dalì di Figueras. Temi principali della mo-stra sono il paesaggio, il sogno e il desiderio.Dopo ben 56 anni torna a Palazzo Reale nella sala delle Cariatidi il genio artistico di Salvador Dalì, un evento importante a tal punto che l'architetto Oscar Tusquets Blanca, ami-co di Dalì ha voluto allestire la mostra secondo canoni vicini al desiderio del maestro.Il curatore della mostra è Vincenzo Trione. L'evento ha approfondito il rappor-to dell'artista con il tema del paesaggio, creando spunti e richiami alla pittura rinascimentale, la metafisica e il surrealismo. Il percorso delle opere si divide in 4 sezio-ni. Paesaggi storici:guardare dietro di sé e intorno a sé, Paesaggi autobiografici: guardare dentro di sé, Paesaggi dell'assenza: guardare oltre sé. L'ultima parte è l'epilogo dove si trovano forti richiami alla Walt Disney. Si potrà ammirare anche il cortometraggio Destino di Salvador

Dalì e Walt Disney, documento importante visto che è la prima volta che viene proiettato in Italia. Completerà la mostra un esaustivo catalogo pubblicato da 24 Ore Cultura del Gruppo 24 Ore.

Palazzo Reale, MilanoORARI

mar > dom 9.30/19.30 lun > 14.30/19.30

gio e sab > 9.30/22.30 la biglietteria chiude un’ora prima

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Info:

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“Questi appuntamenti con la cinematografia mondia-le – ha spiegato Perbellini – hanno riscosso in que-sto decennio non solo l’apprezzamento di un pub-blico di appassionati ma anche di quanti hanno colto l’opportunità di vedere film inediti o poco conosciuti in lingua originale. Per soddisfare sempre più le esi-genze degli spettatori l’anno scorso abbiamo distribui-to dei questionari dei quali a breve avremo un report che ci sarà utile per organizzare i prossimi festival”.

Secondo tempo. Dopo l’intervallo estivo, riprende la decima edizione de I martedì del festival, rassegna or-ganizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona. Il ritorno sulle poltrone del cinema Kap-padue è fissato per martedì 5 ottobre. Il programma di quest’ultimo trimestre del 2010 prevede, da buoni cinefili onnivori e insaziabili, un alternarsi di classici restaurati da recuperare, omaggi a promettenti registi da riscoprire e novità un po’ troppo fugaci da rivalu-tare. Ecco i titoli che verranno proposti: le versioni restaurate di La donna che visse due volte (1958), di Alfred Hitchcock, e Quando muore una stella (1968), di Robert Aldrich, entrambi con Kim Novak, nonché quelle di Easy Rider (1969), ricordo dell’attore e regi-sta Dennis Hopper (1936-2010), e di Roma (1972), di Federico Fellini; gli omaggi all’inglese Paul Morrison, due volte vincitore a Schermi d’Amore con Solomon & Gaenor (1999) – nomination all’Oscar come miglior film straniero – e Little Ashes (2008) – protagonista il Robert Pattinson pre-Twilight – (il regista sarà ospite a Verona per ritirare il premio assegnatogli dal pubblico proprio per quest’ultimo), e alla francese Mia Hansen-Løve – compagna di Olivier Assayas – autrice di succes-so di Tout est pardonné e Il padre dei miei figli (Premio speciale Un Certain Regard al 62° Festival di Cannes); film di genere e d’autore della passata stagione, come Vendicami, di Johnnie To, con un Johnny Hallyday vendicatore dal sapore mellvilliano, Nemico Pubbli-co, di Michael Mann, che trasforma Johnny Depp nel gangster Dillinger, La città verrà distrutta all’alba, di Breck Eisner, remake dell’horror anni ’70 di George A. Romero, The Road, di John Hillcoat, trasposizione del romanzo omonimo premio Pulitzer di Cormack Mc-Carthy, e L’uomo nero, di Sergio Rubini, con Valeria Golino e Riccardo Scamarcio nella Puglia di fine anni ’60. Ad arricchire della rassegna due incontri che si svolgeranno nella Sala Farinati della Biblioteca Civi-ca: la presentazione dei volumi Fughe da Hollywood (Le Mani) di Simone Emiliani, giornalista e docente di Storia del cinema, e Carlo Altinier e Conversazioni. Il cinema nelle parole dei suoi autori (Lineadaria) di Giuseppe Gariazzo, critico cinematografico; e la tavola rotonda Le nuove frontiere del fantastico a cura di Ada-mo Dagradi, giornalista de L’Arena, e Nicolò Gallio, ricercatore dell’Università di Bologna.

Martedì 5 ottobre, ore 21.00Film di apertura – a inviti

Martedì 12 ottobre, ore 16.00, 18.00, 21.00Vendicami (Vengeance, Hong Kong/Francia, 2009, 108’) di Johnnie To

Martedì 19 ottobre, ore 18.00 Omaggio a Paul MorrisonSolomon & Gaenor (id., Gran Bretagna, 1998, 104’) di Paul MorrisonCopia in versione originale con sottotitoli in italiano

Martedì 19 ottobre, ore 16.00, 21.00 Omaggio a Paul MorrisonLittle Ashes (id., Gran Bretagna/Spagna, 2008, 104’) di Paul MorrisonProiezione ore 21.00 a invitoCopia in versione originale con sottotitoli in italiano

Martedì 26 ottobre, ore 16.00, 18.00, 21.00Tout est pardonné (id., Francia, 2007, 105’) di Mia Hansen-LøveCopia in versione originale con sottotitoli in italiano

Martedì 2 novembre, ore 16.00, 18.00, 21.00Il padre dei miei figli (Le père de mes enfants, Francia/Germania, 2009, 110’)

Martedì 9 novembre, ore 15.30, 18.00, 21.00Public Enemies (Nemico pubblico, USA, 2009, 143’) di Michael MannCopia in versione originale con sottotitoli in italiano

Martedì 16 novembre, ore 21.00Easy Rider (id., USA, 1969, 94’) di Dennis HopperCopia restaurata, versione originale con sottotitoli in italiano

Biblioteca Civica, Sala Farinati, ore 17.30Presentazione dei volumi: Simone Emiliani, Fughe da Hollywood (Le Mani)Giuseppe Gariazzo, Conversazioni. Il cinema nelle parole dei suoi autori (Linea-daria)

Martedì 23 novembre, ore 21.00La città verrà distrutta all’alba (The Crazies, USA, 2010, 101’) di Breck Eisner

Biblioteca Civica, Sala Farinati, ore 17.30Incontro: Le nuove frontiere del fantastico a cura di Adamo Dagradi e Nicolò Gallio

Martedì 30 novembre, ore 16.00, 18.00, 21.00The Road (id., USA, 2009, 108’) di John Hillcoat

Martedì 7 dicembre, ore 15.30, 20.15The Legend of Lylah Clare (Quando muore una stella, USA, 1968, 130’) di Robert AldrichCopia restaurata, versione originale con sottotitoli in italiano

Martedì 7 dicembre, ore 18.00, 22.15Vertigo (La donna che visse due volte, USA, 1958, 128’) di Alfred HitchcockCopia restaurata, versione originale con sottotitoli in italiano

Martedì 14 dicembre, ore 16.00, 18.00, 21.00L’uomo nero (Italia, 2009, 116’) di Sergio Rubini

Martedì 21 dicembre, ore 21.00Roma (Italia, 1972, 127’) di Federico FelliniAd invito – Copia restaurata

Calendario Dei Martedì

comunicato stampa

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Torna la mostra-mercato “Antiquari nella Roma Rinascimentale”, alla quinta edizione, che si terrà quest’anno da sabato 16 a domenica 24 ottobre, a Roma, al complesso monumentale S. Spirito in Sassia (Borgo S. Spirito 1, aperta tutti i giorni, anche sabato e domenica, ore 11-20, ve-nerdì 22 ottobre ore 11-23 www.antiquarinella-romarinascimentale.com). Ben 3000 opere, per oltre 2000 mq di stand, con antiquari romani, italiani ed esteri, che esporranno arredi italiani ed europei di alto antiquariato, pezzi orientali di magnifica fattura, mobili francesi, inglesi ed italiani, tappeti orientali, dipinti e ogni altra opera ricercata da professionisti del settore, col-lezionisti esigenti o semplici amanti dell’arte. Un mix di antico e moderno (ci saranno anche opere di Andy Warhol, Giorgio De Chirico e Giuseppe Migneco). Il tutto all’interno di un coreografico spazio ricco di storia e di arte, qual è il complesso S. Spirito in Sassia. Ideata e voluta dall’antiquario Paolo Rufini, organizza-ta dall’associazione “Provarte”, la mostra è pre-sieduta dall’on. Esterino Montino, consigliere regionale del Lazio, col patrocinio del Comune

Nella Roma Rinascimentale

ANTIQUARI

Ben 3000 opere antiche e moderne per oltre 2000 mq

di Roma e dei Municipi di Roma I Centro Storico e XVII, in col-laborazione con la Camera di Commercio di Roma. L’inaugura-zione dell’evento, con presentazione alla stampa, si terrà venerdì 15 ottobre, alle ore 20.00, al complesso monumentale S. Spirito in Sassia, alla presenza di noti personaggi ed esperti del settore.

GARA TRA CHEF: LA MOSTRA COLLATERALE DI LUIGI CREMONA

Mostra collaterale nella chiostra: “CucinArte”, grandi cuochi e prodotti d’eccellenza, a cura del noto gastronomo Luigi Cremo-na. Quest’anno ci sarà una grossa novità. Nella bellissima chio-stra adiacente e collegata al percorso espositivo di “Antiquari nella Roma Rinascimentale”, sarà allestito un importante evento

comunicato stampa

ROMA - via della stazione Aurelia 99 - 00165Tel. +39.06.665071 - Fax. +39.06.66418062

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Piscina

Centro congressi

Hotel

Banche�i

Pizzeria & Barbecue

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enogastronomico. Per la prima volta a Roma avrà luogo la kermesse dei grandi Chef, famosi o gio-vani ed emergenti: dal 16 al 18 ottobre si terrà “Cooking for Art”, il premio al “miglior Chef Emergente del Centro Italia”, una competizione aperta ai migliori e giovani talenti del Centro Italia per scoprire in anticipo chi sarà il nuovo Vissani. Poi dal 21 al 24 sarà la volta di “Gourmet Hotel Collection”, un evento di respiro nazionale volto a valorizzare la formula del “Bed&Dinner”. Le strutture che saranno presenti, tra le migliori d’Italia, potranno a rotazione offrire al pubblico un saggio-assaggio delle loro capacità culinarie (www.porzionicremona.it).

L’EVENTO IN PILLOLECosa: “Antiquari nella Roma Rinascimentale”, 3000 opere d’arte; Quando: per 9 giorni, dal 16 al 24 ottobre 2010; aperto tutti i giorni, compresi sa-bato e domenica. h 11-20; venerdì ore 11-23 www.antiquarinellaromarinascimentale.com Vernissa-ge: (inaugurazione mostra con presentazione alla stampa): Venerdì 15 ottobre, ore 20.00. Dove: S. Spirito in Sassia, Borgo S. Spirito 1, Roma, per oltre 2000 mq. Mostra collaterale: “CucinArte”, grandi cuochi e prodotti d’eccellenza a cura del noto gastronomo Luigi Cremona - www.witaly.it, www.porzionicremona.it. Infoline: Arte Antica Rufini Tel. 06.6865046 - Ingresso: 12 euro

TRA LE OPERE ESPOSTE:Screenprint di Andy Warhol del 1975 dal titolo “Paloma Ricasso”, numerata 13/30 e firmata, dimensioni 104,2 x 74,9 cm e Commode detta “à moustaches” della prima metà del XVIII, pia-no in marmo Grigio Rosa, in tre file di cassetti 62x86x125cm (AnticArte); Giorgio De Chirico olio su tela 80x60cm fine anni ’40 “il torneo”, un Giuseppe Migneco olio su tela 60x35,5cm del 1954 “pescatore che riposa”, (San Giorgio investi-menti d’arte); Coppia di sculture in gesso raffigu-ranti i pugili della Scuola Canoviana e Coppia di vasi russi in malachite e bronzo epoca 1760-70 (Antichità Gran Tour); Lunga e rara Collana Ma-nin in oro con Camei in lava vulcanica sec XIX e Girocollo in oro 18Kt David Webb America 1950 (Antichità sammarinese); un Giovanni Martinel-la olio su tela “S.Caterina D’Alessandria” cm. 65x52,6 e un Francesco Codino olio su tela “Ta-vola imbandita” 38,5x54,3cm (Crinelli Roberto); Fontana barocca da parete interna, del 1647-48 marmi misti, h. cm 180, aggetto cm 65 l. cm 270, in perfetto stato di conservazione, opera archi-

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tettonica dovuta a Cosimo Fanzago, (Galleria Essere o Avere); Gruppo di sei importanti sedie, lastronate in ciliegio, con schienale ad “Ali di Gabbiano” e seduta originale in Paglia di Vienna. Impero Austro-Ungarico, città di Vien-na, Epoca Biedermeier (I Volpini di Evelina Tinarelli Volpini); Spilla in oro bianco kt. 18 a clips con brillanti ta-glio a navetta e taglio tapered baguette colore bianco “g” fancy color e fancy green per carati totali 15,10 epoca decò (Galleria Antiquaria l’Angolo); Dipin-to 1800 siglato “A Robodi”, Napole-one che gioca a mosca cieca 137x100 cm (Sartori l’Arredamento); Carlo Saraceni (Venezia, 1579-1620) olio su tela “S.Sebastiano soccorso da Irene e dagli Angeli” (Galleria Ship in naviga-re nell’arte); Scrigno in rame dorato a mercurio e coralli inseriti a retroinca-stro, Trapani sec. XVII 11,5x5cm (Anti-chità Giorgio Torta).

GLI ESPOSITORI DEL 2010:Da Roma: Antichità Giulia Safta; An-tichità Gran Tour di Guido Martini; Antiquarte di Parenza Marco; Arte An-tica di Rufini Paolo; Athena Conserva-zione e Restauro; Centro Antiquariato Romano S.r.l. di Roberto Parenza (Ge-nazzano); Crinelli Antichità; Galleria Francesco Cocozza; Galleria Essere o Avere di Aldo Russo Marmi; Cami-niantichiroma di Marco Pecchioli; Zo-nin Antichità di Marco Vinicio Zonin; Icrea Creazioni d’Arte; I vetri di Mirù di Mirella Russo; la Musa mosaici (Ca-stel Gandolfo); Pietrate (Tivoli Terme); Studio Cosma, Zanna Alessandro. Dall’Italia: AnticArte (Sanremo, Im-peria); Antichità Crociani (Orbetello

GR); Antichità Gotha S.r.l. (Milano); Antichità Marzena di Soliera Dome-nico (Reggio Calabria); Antichità Re-stauri Roberto Lutteri (Riva del Garda, TN); Antichità Torta Giulio (Palermo); Antiquae Res di Marino Cristiano (Frattamaggiore, NA); Collezione Ita-lia (Milano); Enzo Gironi Antichità (Imperia); Galleria d’Arte Palazzo Ce-sena di Stefania Carlesso; Galleria 900 di Mirco Spiaggiari (Reggio Emilia); Galleria Antiquaria L’Angolo (Trestina PG); Galleria D’Arte Palazzo Cesena Martinelli di Stefania Carlesso (Aso-lo, TV); I Volpini di Evelina Tinarelli Volpini (Bologna); L’Objet Du Desir di Umberto Brusasca (Torino); Luigi Ruocco (Napoli); Piave Antichità srl di Granocchia Marcello; San Giorgio Arte (Bari); Santori L’Arredamento (Lucca); Ship in navigare nell’arte di Luciano Treggiani (Lecce); Studio Anti-quario Zora di Alessandro Ramella & c (Ospedaletti, Imperia). Dall’estero: Allan Maolé (Parigi); An-tiguedades El Castillito (Toledo, Spa-gna); Antichità Sammarinese srl di Maria Elisabetta Fabbri (Repubblica San Marino); Casa D’aste Sammarine-se (Dogana, Repubblica San Marino); Gallerie Art Antique - Pierre Chevalier (Versailles, Francia); Galleria Resendi (Madrid, Spagna).

Uff. Stampa e Comunicazione: Maria Paola Gianni

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le novità di Mastro Dante

Situato nel cuore “antico” di Gubbio, il ristorante Taverna del Lupo può essere, ben a ragione, inserito tra i migliori ristoranti dell’Umbria. Già all’ingresso, tra le mura medioevali che trasudano la storia della città, attraverso la sobria eleganza dei mobili e l’atmosfera che vi regna incontrastata, il visitatore sente nelle vene di trovarsi in un luogo di estrema raffinatezza, dove i proprietari, la famiglia Mencarelli, offrono la perfezione dei veri padroni di casa, unitamente alla cucina dello chef Claudio Ramacci che trae la sua ispirazione dalla messa in opera dei prodotti locali, fra i quali il tartufo la fa da padrone incontrastato. Per gli amanti del buon vino va inoltre ricordato che è dotato di una splendida e fornita cantina che è anche possibile visitare. (p.m.m.)

Come arrivareIn auto: da nord: Autostrada A 14 Adriatica fino a Fano; SS Flaminia fino a Pontericcioli, quindi SS della Contessa fino a Gubbio.A 1 Autostrada del Sole fino all’uscita di Valdichiana, SS E 45 fino a Perugia, quindi SS Eugubina fino a Gubbio

Da sud: A 1 Autostrada del Sole fino a Orte, SS E 45 fino a Perugia, quindi SS Eugubina fino a GubbioIn Treno:Stazione di Fossato di Vico-Gubbio - Stazione di Perugia-FontiveggeAereoporto S. Egidio (PG)

Direzione

V. G. Ansidei, 2106024 Gubbio (Pg)

Tel. 075 9274368

Fax 075 9271269

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Contatti

Cucina Tipica umbra * Chef Claudio Ramacci * da 35 euro per persona * Riposo settimanale Lunedi

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le novità di Mastro Dante

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La città di Parma ed il Teatro Regio sono ormai pronti a rinnovare il colossale impegno artistico del Festival Verdi e a celebrare - come ogni anno - il più alto mo-mento della loro storia e della loro cultura. In occasione dell'anniversario della nascita di Verdi infatti, Parma si veste a festa e propone un vasto programma fatto di con-certi, mostre, proiezioni e dibattiti per omaggiare quella che è la sua grande tradizione lirica e per riconfermare il Festival Verdi come una delle manifestazioni culturali più rilevanti del panorama italiano ed internazionale. Un'occasione per stringersi intorno al grande patrimo-nio condiviso che costituisce la musica di Verdi ed ap-prezzare l'impegno, le atmosfere, l'identità, l'essenza di quella terra che gli ha dato i natali e che - ogni anno - tor-na a mobilitarsi e ad ingegnarsi per rievocarne il genio. Il centro storico diventa un grande salotto dedicato, che si anima da Piazza Garibaldi fino alla Casa della Musica, proponendo luci e addobbi a tema molto suggestivi. Gli spettacoli operistici invece si svolgono al Teatro Regio di Parma ed al Teatro di Busseto. "Il Trovatore", "I Vespri Si-

ciliani" e "Attila" sono le 3 opere liriche riproposte per la nuova edizione del Festival Verdi. Tre nuovi allestimenti che vantano l'esibizione di artisti ed interpreti di assolu-to prestigio. Ad inaugurare questa edizione del festival è il direttore musicale del Teatro Regio, il grande Yuri Temirkanov che, per l'occasione, propone un'eccezionale esecuzione de Il Trovatore (1/5/9/15/18/23/26/28 otto-bre), una delle più popolari ed esaltanti opere verdiane. Ad interpretare l'opera firmata da Lorenzo Mariani e diretta da Temirkanov: Marcelo Alvarez, Norma Fantini, Mariana Tarasova e Claudio Sgura; un cast di eccezione per un nuovo allestimento carico di poesia e passione. I Vespri Siciliani (10/13/17/20/24 ottobre), firmato da Pierluigi Pizzi, è affidato invece alla bacchetta esperta di Massimo Zanetti; protagonisti in scena: il grande Leo Nucci, Daniela Dessì, Fabio Armiliato e Giacomo Pre-stia. Attila infine - in scena al Teatro di Busseto - è firma-to Pierfrancesco Maestrini ed affidato alla direzione di Andrea Battistoni. Si tratta di un melodramma (che si ispira alle vicende che coinvolsero il famoso condottie-ro degli Unni) affidato all'interpretazione di Giovanni Battista Parodi, Susanna Branchini, Maria Agresta, Ro-berto De Biasio. Realizzato dal Teatro Regio di Parma con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività

festivalVERDI 2010

dal 1 al 28 ottobre Parma e terre di Verdi

di Caterina Guerrieri

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Culturali, la media partnership con Mediaset e molte altre preziose altisonanti collaborazioni, il Festival Verdi è un appuntamento che, da quella prima edizione del 27 gennaio 2001, ha costantemente potenziato la sua resa ampliando ed arricchendo le programmazioni, ap-profondendo concetti e contenuti, consolidandosi come presitigiosissimo evento ed ottenendo sempre un note-vole riscontro di pubblico. Fatta eccezione per l'opera, tutti gli altri eventi organizzati dal Comune e dall'Istitu-zione Casa della Musica sono ad ingresso gratuito e rien-trano nell'ambito dell'iniziativa festivaliera Casa Verdi. I biglietti per le rappresentazioni operistiche sono invece in vendita presso in Teatro Regio di Parma ed online all'indirizzo www.teatroregioparma.org. L'acquisto onli-

ne comporta una maggiorazione del 10%+Iva sul costo del biglietto per commissioni di servizio. In ogni caso, i biglietti sono acquistabili online fino a 2 giorni prima di ogni singolo spettacolo.

Per qualsiasi ulteriore informazione, vi preghiamo di contattare

l'Ufficio Stampa del Teatro Regio di Parma

allo 0521.039369 oppure agli indirizzi mail

[email protected] p.maier@teatrore

Info:

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D al 30 settembre al 22 ottobre si terrà all'Au-ditorium Parco della musica di Roma la mostra “La voce delle immagini”.Radio3

Rai, Fondazione fotografia, Fondazione musica per Roma promuovono con orgoglio l'evento e ce-lebrano così la longevità di Radio3 che proprio a ottobre compie 60 anni.L'idea della mostra nasce dall'unione perfetta di due linguaggi, quello della fonologia e quello della fotografia. La prima ha come limite l'immagine, il secondo il suono. Ma-rino Sinibaldi, direttore di Rai3 introducendo il catalogo della mostra ci spiega come si è voluto fortemente intersecare suono e immagine per dare voce a ciò che è silenzioso e palesare quello che è invisibile. Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Wal-ter Niedermayr e Francesco Radino sono gli autori che hanno l'arduo compito di rivelare l'arcano. Do-vranno tramite le loro immagini e un unico pez-zo audio presentare opere musicali che ispirano e ricalcano la uguale forma della fotografia e che si fondono nella medesima lunghezza d'onda. Allo stesso modo indicheranno immagini che rimanda-no a suoni o musiche. La sfida è alta ma il talen-to degli autori contribuirà all'ottima riuscita del progetto e dell'evento. Un esperimento interessante

di Maria Stella Oddi

un omaggio alla creatività

La voce delle immagini

che ci fa comprendere come tutto è possibile attra-verso uno studio e un'attenta scelta delle immagini che si incontrano e si sposano con il mondo dei suoni. Il curatore dell'evento è Filippo Maggia.

Foyer dell'Auditorium Parco della Musicaorari di apertura

tutti i giorni dalle ore 11,00 alle 20,00ingresso gratuito

catalogo Skira, a cura di Filippo MaggiaAuditorium Parco della Musica

viale Pietro de Coubertin 30, RomaTel 06 802411 - Fax 06 80241 211

Infoline: 06 80241281 (dalle 11 alle 18)www.auditorium.comin

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Nella storia della musica la scuola veneziana è un termine usato per descrivere i compositori operanti a Venezia dal 1550 al 1610; essa descrive inoltre la musica da loro prodotta. Le composizioni policorali veneziane del XVI secolo furono il più importante fenomeno musicale in Europa ed influenzarono moltissimo la musica europea di quel periodo. L'innovazione introdotta dalla scuola veneziana, assieme al contemporaneo sviluppo della monodia e dell'opera a Firenze rappresentano la fine della musica rinascimentale e l'inizio della musica barocca.

I Musici Veneziani

L’Orchestra de I Musici Vene-ziani, formata dalla selezione dei piu’ valenti Maestri di na-

scita o cultura veneziana, presenta in questa stagione una programmazione dedicata a Vivaldi (Le Quattro Sta-gioni) ed uno straordinario Concerto Opera (Barocco ed Opera) nel quale Soprani, Tenori e Baritoni di fama in-ternazionale eseguono con l’orchestra la piu’ belle arie del periodo barocco.

I concerti, nobilitati dagli splendidi costumi e gioielli del ‘700 indossati da tutti gli artisti, si tengono eccezio-nalmente per questa stagione nel mera-viglioso Salone Capitolare Affrescato, al primo piano della Scuola Grande di san Teodoro in Rialto, progettato da Baldassarre Longhena ed adornato con dipinti risalenti al ‘600 e ‘700 del Vassilacchi, Jacopo Palma il Giovane, Balestra, Bassano.

ospiti fino al 2 gennaio 2011 nel prestigioso Salone Capitolare della Scuola Grande di San Teodoro di Venezia

cenni storici

comunicato stampa

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Dal 2 al 10 ottobre la “città della lanterna” ha ospitato 1.400 espositori, 23.000 barche di cui 500 in acqua, e mi-gliaia di visitatori, alcuni semplici curiosi altri potenziali acquirenti. Dalla prima edizione del 1962 (passando per la doppia edizione del 1972) ad oggi molto è cambiato: “All’inizio era una mostra per addetti ai lavori. Adesso è un’attrattiva turistica e commerciale che attira in Li-guria gente da tutto il mondo” afferma Gianni Vassallo, assessore allo sviluppo economico e al commercio del Comune di Genova. Da una piccola esposizione desti-nata ad un target di pubblico limitato è diventata una manifestazione mondiale di straordinaria completezza merceologica e strutture espositive: 100mila metri qua-drati di specchio acqueo e oltre 200mila metri quadrati di spazi a terra, tra padiglioni e superfici all’aperto in un contesto altamente spettacolare all’ingresso del porto di Genova. L’atmosfera internazionale è data dalla pre-senza di importanti espositori esteri (36%) che vedono

Genova ...

Salone Nauticocelebra le nozze d’oro con il

Genova stuzzica gli amanti del mare e delle imbarcazioni rinnovando l’appuntamento annuale col Salone Nautico Internazionale

giunto alla sua 50esima edizione.

di Rossana Furfaro

nel settore nautico da diporto uno dei pilastri portanti del Made in Italy e della qualità che contraddistingue quest’ultimo. L’interesse suscitato dalla nautica italiana in alcuni mercati emergenti quali Cina, India, Turchia, Brasile porta ad un rinnovato ottimismo e induce a sperare in una ripresa delle esportazioni che nel 2009 hanno subito un arresto a seguito della crisi economi-ca mondiale che ha colpito tutti i settori dell’economia compreso quello nautico. Qualcuno potrebbe storcere il naso e obiettare che la barca è roba da ricchi: ebbene il Salone propone barche per tutte le tasche: si va dall’am-miraglia del 2010, un motoryacht lussuoso di 60 metri del gruppo Ferretti ai gommoni per famiglie. Non mancano inoltre proposte allettanti come quelle dello stand di Sessa Marine, uno dei nomi di punta del-lo yachting Made in Italy che lancia 6 nuove barche tra cui “Key Largo One”, uno degli open più piccoli ed economici, 5 metri e mezzo la lunghezza, 13mila euro il

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costo. D’altronde il piacere di fluttuare sull’acqua col vento che agita i capelli non si nega a nessuno. Ma una volta comperata la barca (o il gommone per i meno “ambiziosi”)? I costi da soste-nere non si esauriscono al momento dell’acquisto: naturalmente questi variano sensibilmente a seconda del tipo di imbarcazione e possono comprendere la manutenzione, l’ormeggio (l’affitto per intenderci) che in alcuni casi rischia di superare il costo della barca stessa. In Italia, a quanto dicono gli esperti, si sta diffon-dendo il cosiddetto “dry storage” ovvero la “nautica a secco”. In America, neanche a dirlo, già esiste da tempo: le barche non devono stare necessariamente in acqua tutto l’anno. A Miami, nelle grandi e lussureggianti ville, è una consuetudine custodire le barche che vengono ritirate dall’acqua nel momento in cui i proprietari decidono di non utilizzarle per un certo periodo. Questo comportamento, se adottato anche in Italia, potrebbe abbattere i costi più “fastidiosi” e permettere un cospicuo rispar-mio per i possessori di questo mezzo. Che dire? A questo punto, comprata la barca, non resta che dotarsi anche di una villa!

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Che cosa c'è di meglio di un buon pezzo di ottimo cioc-colato per ritemprare le nostre endorfine e ripristinare il buon umore? Oramai a detta di dietologi e salutisti il cioccolato non è più tabù, anzi è un corroborante per l'anima e per il corpo. Certo non bisogna esagerare, e a Perugia non si esagera ma si assaggia e degusta la miriade di cioccolate calde, cioccolatini, bon bon, gelati al cioccolato, e altre deliziose delizie. Il titolo di questa edizioni sarà Zip, viaggio lampo nel cioccolato. A soste-nere l'evento ci sarà il Comune e la Provincia di Perugia. Costruttori di dolcezze, il brand nato da Eurochocolate quest'anno presenta Tiramigiù must e gadget dell'evento che grazie ad una vera e propria zip che si apre sulla confezione, fa scoprire 8 mini tavolette di cioccolato al latte che, a loro volta, simulano una golosa cerniera lam-po. Insieme a Tiramigiù altre creazioni arricchiranno il festival della cioccolata, Chock-In, una valigia colma di cioccolatini al latte ripieni con crema, In bocca al lupo..Crepes!Un viaggio nel mondo dolcissimo e pre-libato delle crepes. Infine un connubio incredibile di tutte le creazioni sarà ChocoZipBag, la lunga zip che si trasforma in una pratica borsina, da usare come astuccio o porta trucco, una volta gustati i tre prodotti firmati Costruttori di Dolcezze che sono all’interno: Carte da Choco, Golosimetro e Chocopirina. Per gli appassionati

Dal 15 al 24 ottobre... torna, a Perugia, la magia del cioccolato

di Stefania Legumi

riaprirà la boutique del cioccolato, che avrà spazio al centro di Corso Vannucci e precisamente all'interno del Teatro Pavone. Vere e proprie opere d'arte create da esper-ti artigiani che dedicheranno la loro arte golosa ai tanti che vorranno degustarle. All'interno del Teatro Pavone sarà ospitata anche l'Osteria di Eurochocolate. Nuove sorprese e nuovi percorsi guideranno i golosi di ciocco-lato nel loro percorso di gusto. 5 gli itinerari in aree del centro storico cittadino che sono spesso inesplorate dai turisti, arricchiti da mercatini di Ciock’è Tipico e dalle uniche e inimitabili Spalm Beach, vere e proprie oasi di relax dove fermarsi per rilassarsi mangiando un ottimo pane e cioccolata seduti sulle sdraio sotto gli ombrel-loni. Anteprima speciale di Eurochocolate si svolgerà eccezionalmente a L'Aquila, 9 e 10 ottobre dove il G8 dei dolci ospiterà gli 8 più importanti paesi produttori di dolci nel mondo. Sempre sabato 9 e domenica 10 ottobre il Soratte Outlet Village di Roma offrirà eventi e manifestazioni dal titolo Aspettando Eurochocolate.E per concludere i detenuti della Casa Circondariale di Busto Arsizio, dopo aver affrontato una dura forma-zione, hanno creato Dolci Libertà una S.r.l. costituita nell’ambito di un progetto rieducativo del Carcere di Busto Arsizio in collaborazione con l'Agenzia Regionale per il lavoro penitenziario "Art.27" del Provveditorato

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Regionale dell'Amministra-zione Penitenziaria di Milano che sarà presente nell'ambito della manifestazione.“Dolci Libertà –spiega Rita Gaeta, re-sponsabile dell’area educativa del Carcere- assumerà come dipendenti tutti i detenuti ai quali abbiamo voluto prima insegnare un mestiere poi dare un lavoro per potersi rifare una vita. Anche se il laborato-rio sarà ufficialmente inaugu-rato il prossimo 4 ottobre, ov-viamente la produzione è già cominciata e non appena avre-mo una quantità sufficiente di cioccolato, pasticceria fredda e biscotti comincerà anche la distribuzione sull’intero ter-ritorio nazionale e anche via internet.” “I prodotti di Dolci Libertà –conferma il Direttore di Eurochocolate Bruno Frin-guelli che ha visitato nei gior-ni scorsi il laboratorio- sono di ottima qualità e con un packa-ging curato. Siamo certi che il pubblico di Perugia saprà apprezzarli. Inoltre, pur non essendo la prima esperienza rieducativa del genere, quella di Dolci Libertà si differenzia perché è prettamente incentra-ta sul cioccolato. Per questo abbiamo pensato di fare di Eurochocolate il trampolino di lancio per l’ingresso sul mercato dolciario dei prodotti del brand”. L'evento colmo di dolci dolcezze assume anche un carattere sociale impor-tante sia per la commercializ-zazione di Dolci Libertà che per l'incontro In the Hearth of Chocolate: where cocoa meets chocolate, che ha come obiettivo la sensibilizzazione e la ricostruzione della filiera del cacao, il tutto sviluppato intorno ai temi dell'ambiente, dell'etica, dell'arte e della mu-sica.

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Le Lune di Pompei è un emozionante percorso alla scoperta degli Scavi Archeologici di Pom-pei, realizzato con luci, suoni e voci fuori cam-

po. Il visitatore è condotto nella suggestione di un viag-gio in cui la luce prende corpo come le parole, i graffiti, le persone, prima ombre fuggevoli sui muri, poi sagome che vissero i luoghi, persone immemori del loro futuro, colte nel limbo della pre-eruzione, che semplicemente ci condurranno nelle loro vicende giornaliere. Il percorso prende l’avvio dalla Necropoli di Porta Nocera dove dall’alto si scorge Luna della Morte che dà il benvenuto ai visitatori. Si prosegue lungo la strada che attraversa la necropoli per giunge sulle mura antiche della città, dove avranno luogo proiezioni virtuali, e successiva-mente all’Orto dei fuggiaschi in cui giacciono i calchi di alcuni inermi testimoni della tragedia che colpì la città. Ci si incammina verso via dell’Abbondanza, vi-sitando lungo il tragitto la casa del Profumiere, su via Nocera, e poi, accompagnati da rumori di fondo e voci diverse che restituiscono l’antica vitalità di una delle strade più animate di Pompei, si passa alla scoperta di alcune delle domus più suggestive: la casa di Ottavio Quartione e quella della Venere in Conchiglia Si pro-segue infine verso l’Anfiteatro, dove grandi proiezioni si alternano tra loro, a ricordarci che il modo di diver-tirsi in quei luoghi nel passato non era molto diverso da quello che viviamo noi oggi, in un parallelo forte e suggestivo, che riporta l’emozione di ogni visitatore a quella che lì, 2000 anni prima, qualcun altro aveva provato. Guida d’eccezione lungo tutto il percorso è la straordinaria voce dell’attore Luca Ward, che sembra condurre il pubblico, attraverso la luce di ben sette lune

tratto dal sito www.lelunedipompei.com

(la Luna della Morte, la Luna Virtuale, la Luna della Speranza, la Luna del Successo, la Luna della Vita, la Luna del Mistero, la Luna che non c’è, la Luna che si diverte), in una realtà parallela, il cui solo scopo è quel-lo di vivere e far rivivere Pompei.

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PIETRO BERNINILa Nativita` di

Ritrovata dopo due secoli

la testa della Vergine

Sabato 4 settembre ad Amantea (Cosenza), presso il Com-plesso Monumentale di San Bernardino è stato restituito alla collettività un frammento disperso di un’opera d’arte di sommo rilievo. Dopo due secoli è stata difatti ritrovata la testa della Vergine, appartenente alla pala marmorea di Pietro Bernini, raffigurante La Natività, conservata nell'Oratorio dei Nobili della stessa cittadina. Sono in-tervenuti all’iniziativa: Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria; Gregorio Carratelli, priore Arcicon-fraternita SS. Immacolata di Amantea; Francesco Ton-nara, sindaco di Amantea; Domenico Bevacqua, vicepre-sidente Provincia di Cosenza; Mario Caligiuri, assessore regionale istruzione e cultura; Francesco Celestino, cu-stode provinciale Frati Minori Conventuali; Alessandra Anselmi, Università della Calabria; Francesco Prosperetti, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del-la Calabria; Mario Panarello, Università della Calabria; Giuseppe Mantella, restauratore.Lo storico dell'arte Ma-rio Panarello ha recentemente rinvenuto in una dimora privata il prezioso frammento di cui si erano perse le tracce. Il riconoscimento avvenuto su base stilistica è sta-to comprovato dal combaciare del brano con la parte mu-tila dell'altorilievo. L'opera, databile agli ultimi anni del Cinquecento rappresenta, nella produzione dello scultore toscano, padre del più famoso Gian Lorenzo, l'unico al-torilievo presente in Calabria. Ascrivibile al periodo gio-vanile dell’artista documenta una notevole abilità tecnica e un’intensa capacità espressiva in un linguaggio già defi-nito, che connota l'autore come uno dei più importanti scultori della tarda maniera. Questo straordinario ritro-vamento rappresenta un prezioso tassello che suggella l'attività della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, diretta da Fabio De Chirico, che ne curerà l’intervento di restauro.

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria

Soprintendente: Fabio De ChiricoUfficio stampa:

Silvio Rubens Vivone – Patrizia CarravettaTel.: 0984 795639 fax 0984 71246

E-mail: [email protected]

comunicato stampa

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“Ad alta voce” ha ricevuto nelle scorse edizioni la Medaglia d’argento della Presidenza della Repubblica per essere “Un ap-puntamento culturale di grande interesse per il valore dei temi proposti”. La manifestazione nel corso degli anni ha goduto del patrocinio del Ministero i Beni e le Attività culturali, delle Regioni Emilia-Romagna e Veneto, delle Province di Bologna e Venezia, del Comune di Bologna, delle Università di Bologna e Venezia. La maratona di lettura è stata anche inserita nella campagna pro-mossa dal Ministero per i Beni e le attività culturali “Ottobre, piovono libri”. "Ad Alta Voce" si svolgerà il 9 a Venezia, il 15 a Cesena, il 16 a Bologna ed il 23 a L'Acquila. Maratona di cultura e solidarietà : decine di scrittori, attori, intellettuali e testimoni dell'impegno civile leggono in pubblico nei luoghi quotidiani o insoliti della città. Ogni anno, in ottobre, i libri escono dagli scaf-fali e vanno a Bologna, a Cesena e a Venezia per farsi ascoltare in luoghi insoliti: alla stazione ed alle Poste, in autobus ed in vaporetto, nelle calli, sotto i portici, nelle case di riposo e nelle ex aree industriali, nelle scuole, nelle carceri. Li portano grandi scrittori, poeti, attori e artisti, chiamati a partecipare a “Ad alta voce”, la maratona di lettura organizzata nelle tre città da Coop Adriatica per promuovere Ausilio per la Cultura. Libri a casa per chi non può uscire, libri registrati su audiocassetta per chi ha pro-

blemi di vista: questo è Ausilio per la Cultura. Grazie all'attività di prestito a domicilio effettuata da soci volontari organizzati in gruppi sul territorio, in accordo con le biblioteche pubbliche e con i centri del Libro Parlato, il piacere della lettura è alla portata di anziani, disabili, ipovedenti e non vedenti. Migliaia di persone a Bologna e Venezia approfittano del piacere della lettura insieme, in luoghi quotidiani e per questo inaspettati, unendo cultura e solidarietà.“Un appuntamento culturale di grande interesse per il valore dei temi proposti”. “Ad alta voce - Voci che leggono, città che ascoltano” è un’iniziativa di Coop Adriatica a favore di Au-silio per la cultura, con la collaborazione di Auser e Librerie.coop L'edizione "Memorabile" 2010 è realizzata in collaborazione con i Comuni di Bologna, Cesena, Venezia, dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna, del Sistema bibliotecario e biblioteca civica di Venezia, Unibocultura,"Ottobre piovono libri", La Repubblica. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito ad “Ad alta voce”, in occasione del decennale, una propria medaglia di rappresentanza, dopo che negli anni passati aveva concesso la sua adesione. La manifestazione gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni Emilia-Romagna e Veneto, delle Province e delle Università degli studi di Bologna e Venezia.

La manifestazione si terrà il 9 ottobre a Venezia,

il 15 a Cesena, il 16 a Bologna ed

il 23 a L'Acquila

comunicato stampaCoordinamento e organizzazioneMarisa Strozzi, Andrea Vicentini

[email protected]:

L'interprete indiscusso de Il Malto Immaginario sarà Gabriele La-via. La stagione del teatro Morlacchi di Perugia si apre in maniera superlativa. Il genio dalla folle saggezza appassionata, amante del teatro e amato da chi lo fa e da chi lo segue si impegna in un'altra interpretazione da maestro. Si respira e si ama la commedia men-tre Gabriele Lavia si muove sul palco, sfiorandolo o calpestandolo con forza. Fisicamente e emotivamente è uno dei pochi artisti che sa trasmettere la meraviglia del teatro.L'abbiamo già apprezzato

con L'Avaro ora riprende, dirige e recita un' altra commedia dif-ficile del grande Molière. L' articolata caratterizzazione dei perso-naggi e l'importanza del testo fanno diventare l'opera una grande sfida che Lavia accoglierà con forza e decisone. Affrontandola, come sempre, con tutta la sua professionalità, per ricalcare e svisce-rare ogni piccola e flebile sfumatura. Ci si aspetta uno spettacolo godibile e assolutamente coinvolgente. La storia è accentrata intor-no al “malato immaginario” Argante, marito di una donna vile e traditrice, circondato da dottori ciarlatani e approfittatori. Un giorno Argante promette a un giovane dottore la figlia in sposa in cambio di consulti, cure e medicine. Ma le donne non sono facili da domare, così l'amore della figlia per Clèante coinvolge Argante in una brutta storia colma di inganni, finzioni, doppi sensi creati per confondere far soccombere la già debole e fragile anima di Argante.

Dal 20 al 26 ottobre il Teatro Stabile dell'Umbria presenta

un' importante opera di Molière

Gabriele Lavia

Il Malato Immaginario

di Stefania Legumi

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Vilipese, maltrattate, ridotte a puro oggetto sessuale o a mera decorazione. Queste sono le donne rappresentate da Lorella Zanardo nel suo documenta-rio “Il corpo delle donne”, ben presto diventato anche un libro di successo. Un volume che fa pensare, che apre gli occhi di fronte ad un mondo, quello dei mass media, che lentamente sta scivolando in una dimensione che non ci appartiene più, che ci sfugge di mano. Noi non siamo pronti per reagire oppure non ne siamo più concretamente capaci, assorbiti come siamo da una divorante consuetudine che ci rende inermi. Le nostre coscenze sono

Viaggio all’interno dell’universo televisivo alla scoperta della

crescente mercificazione della figura femminile

come cancellate, assopite, anestetiz-zate da un modello culturale e in-formativo che ormai non propone una giusta visione delle cose, ma soltanto quella che va per la maggio-re. Come ci sono i trend all’interno della moda, così nella televisione e nel mondo dello spettacolo ci sono delle mode. Una di queste è quella della donna velina, letterina, pape-rina, prezzemolina, tronista o come altro la si voglia chiamare: mai ol-tre la trentina, magra, con decolleté prorompente a vista, cosce al ven-to, abiti succinti, sorriso smaglian-te, sguadro ammiccante al limite dell’adescamento e perennemente muta. Decorazione televisiva, “gre-china” per dirla con le parole della Zanardo, con l’unico scopo di ab-bellire la scena, senza avere la facoltà di intervenire e di dire qualcosa di intelligente. Un corpo messo lì uni-camente per essere ammirato e per essere fatto oggetto di inquadrature ginecologiche e voyeristiche, per es-sere volgarmente umiliato in modo più o meno manifesto. Un oggetto sessuale smembrato in dettagli da macelleria, separato dal concetto di persona come insieme di mente, corpo e anima. L’unico modo per essere ritenute credibili sembra quel-lo di introiettare modelli maschili e sopprimere la propria femminilità. Nel maggio 2009 Lorella Zanardo, nota consulente organizzativa e di-rigente in grandi organizzazioni, ha messo in rete un documentario re-alizzato con Cesare Cantù e Marco Malfi Chindemi, che si prefiggeva di innalzare il livello di consapevolez-za sull’immagine della donna nella televisione italiana: “Il corpo delle donne”. L’idea del video voleva fun-gere da materiale divulgativo in vista di un possibile utilizzo nelle scuole, poi è diventato un freeware (scarica-bile gratuitamente) visto da più di 800.000 persone. Il video raccoglie 25 minuti di registrazioni dalla tv di tutti i giorni effettuate in un mese. Uno zapping allucinante da cui

di Sara Paradisi

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emergono figure di donne – soprammobile o donne-sof-tpornodive lontanamente distanti dalla molteplice e sva-riata realtà femminile. Una carrellata di volti e corpi ma-nipolati dalla chirurgia plastica per cancellare qualsiasi segno del passaggio del tempo. Bastano pochi minuti di visione di quelle immagini per provare fastidio, insof-ferenza, per capire tutta l’umiliazione, la vulnerabilità e l’amarezza che vi sta dietro. La selezione di immagini fatta da Lorella Zanardo e da Marco Malfi Chindemi è finalizzata a raccontare l’utilizzo manipolatorio del cor-po femminile a livello televisivo a chi non guarda la tv, ma specialmente a chi la guarda ma non vede. Guardan-do il documentario e leggendo il libro che ne è derivato, alla repulsione crescente per l’esposizione da macello del corpo delle donne si somma l’angoscia per aver visto e non essersi resi conto. Come è possibile stare ore e ore davanti al piccolo schermo e diventare automi inerti, privi di quella capacità che ci fa giudicare con cognizio-ne di causa un tale scempio del corpo femminile? Per Lorella Zanardo è necessario diventare spettatori consa-pevoli, saper vedere ciò che ci viene proposto, conoscere il linguaggio della televisione per poterlo svelare quando si fa ingannevole. L’educazione visiva a cui punta l’autri-ce si attua ne “Il corpo delle donne” attraverso un abile lavoro di destrutturazione dell’immagine che consente di cogliere i messaggi nascosti dalla velocità di trasmis-sione. Dalle protesi di silicone per il seno maneggiate come fossero mele al mercato a “Domenica in Salute”, “Celebrity bisturi” e ”Matrix” a Flavia Vento racchiusa sotto la scrivania di vetro di Teo Mamuccari, dal sondag-gio <<Vorresti tua figlia nuda sui calendari?>> proposto da “Insieme sul due” a Belen Rodriguez in costume fra i due conduttori adulti elegantemente vestiti a “Scherzi a parte”, dalla Gatta Nera de “Il mercante in fiera” alle inquadrature ginecologiche di Raffaella Fico a “Prendere o lasciare” è tutto un proliferare di corpi senza motivo, una banalizzazione grottesca della figura femminile. Gli unici valori che contano per le donne di qualsiasi età sembrano essere solo quelli di bellezza – snellezza – gio-vinezza. Non ci sono donne di mezza età in televisione e se ci sono fanno di tutto per mascherare i segni del

Lorella Zanardo

tempo, perché per una donna è sconveniente mostrare rughe e cedimenti. Un esercito di bambole di gomma tutte uguali, stessi seni, stesse labbra, stessi zigomi a 20 come a 70 anni. Nessuna però che si ribelli a questo conformismo umiliante nato con la televisione commer-ciale e indegnamente portato avanti anche dalla televi-sione pubblica e condiviso dal mondo della pubblicità e dalla stampa. Non è solo il piccolo schermo infatti a diffondere un’immagine sbagliata e distorta della don-na, altrimenti non ci si spiegherebbero tutte quelle rivi-ste che per vendere pubblicano in copertina la playmate di turno anche se l’argomento principale è l’aumento delle tasse o quelle reclame che per mostrarci la tenuta di un sigillante mettono una bella ragazza nuda sotto la doccia. Ogni pretesto è buono per mostrare un pezzo di carne. Non serve spegnere la tv e smettere di leggere le riviste per contrastare la nauseante diffusione del nudo femminile gratuito e del conformismo cui sono sotto-poste le donne. L’atto più coraggioso è acquistare co-scienza, non subire passivamente quanto proposto dalla società e dare spazio alla propria individualità.

www.ilcorpodelledonne.net

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VedoZeroUna generazione di diciottenni

vista attraverso i cellulari

Un nuovo film, veramente innovatore a suo modo, di Andrea Caccia. Il regista come un deus ex machina controlla il lavoro di 70 di-ciottenni muniti di telefono con videocamera .Vimercate, Rho e Monza le scuole di apparte-nenza. Raccontano la loro stagione,bellissima, fugace e che non ritorna. Il debutto sarà il 17 settembre al cinema Palestrina a Milano e poi in giro per le sale in Italia.Prodotto da Massi-mo Schiavon, Emanuele Cerri e Emilo Giliber-ti per Roadmovie il film parte dalle periferie di Milano mostrandoci le gioie, i dolori, i sogni e sopratutto la quotidianità dei “ nostri amati” diciottenni. Adesso tutto è più veloce, con un clik metti la tua intera vita su un social network, e scrivi il tuo diario su un blog letto in rete da migliaglia di persone.Con questo progetto An-drea caccia e il suo team hanno voluto dimo-strare come, con poche lezioni di videoripresa e qualche segreto dato da registi professionisti, un gruppo di giovani può far vedere al mondo

chi sono e dove vorrebbero arrivare. Panta rei,tutto scorre ogni giorno tra skate e sballi, sorrisi e melanconie. Per questi ragazzi l'unica speranza sembra essere vivere l'attimo e spingersi sempre al massimo.Una sorta di vademecum per noi genitori che anco-ra abbiamo difficoltà a scrivere sms e ci sorprendiamo quando nostro figlio di 7 anni ci insegna via pc il nuovo programma di fotoritocco o il traduttore simultaneo multilingue. Un viaggio di scoperta e di redenzione, una maniera per comprendere cosa c'è aldilà dei jeans griffati o della playstation. Una visione consi-gliata a chi non conosce i ragazzi, a chi li sottovaluta senza dare loro un'altra chance dimenticandsi quanto eravamo spaesati, ti-midi e arrabbiati alla loro età e quanto odiavamo i “grandi” che elargivano consigli e filosofeggiavano sulla differenza tra bene e male.Ora possiamo solo invidiare la loro energia e la loro forza, la spensieratezza e l'eterno dubbio dell'essere e non essere, la vo-glia di provocare e di sognare, l'immenso mare di emozioni nel quale naufragare dolcemente. VedoZero è la finestra sul cortile dell'anima dei nostri ragazzi.E' tutto.

Info:www.vedozero.it

di Stefania Legumi

Nel giro di pochi giorni, durante la prima metà di settembre, mi sono acca-dute due cose ben collegate tra loro. Ho visto il dvd di “Sette anime”, diretto da Gabriele Muccino, e –pochi giorni dopo- ho incontrato per le strade di Roma lo stesso Muccino, trovandolo molto diverso (quanto meno fisicamen-te, nel portamento, nell’abbigliamento) da quel giovane e timidissimo regista che incontrai circa dieci anni fa alla Sala Metodo, all’interno degli studios di Cinecittà, ora ribattezzata Sala Fellini, dove si tenevano le proiezioni con

di Gabriele MuccinoLe Sette Anime

di Franco Baccarini

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ventivato, ancor più angoscioso e terribile. L’uomo, finirà i suoi giorni uccidendosi in uno squallido motel, all’interno di una vasca piena di ghiaccio e nella terribile compagnia della cubo-medusa (box-jellyfish), una piccola medusa che rappresenta uno degli animali più velenosi del pianeta, in un gesto tanto folle che non può essere in alcun modo giustificato. L’uomo ha preparato nei minimi dettagli il suo piano. Prima di infilarsi nella vasca, ha avvisato l’ospedale, affinché non si perda del tempo utile per utilizzare i suoi organi; sarà proprio il suo cuore a salvare la vita all’amata Emily. Il togliersi la vita per donarla agli altri, appare come una folle presunzione di riabilitazione personale e di re-denzione, né condivisibile né plausibile. Non solo non lo trovo un atto di eroismo, ma insisterei sulla presunzione e, sfiorando la follia, raggiunge quell’autentica fissazione della redenzione personale che è un fil-rouge che attraversa da sempre la cinematografia statunitense di massa.Il film appare velleitario e meno convincente (sia da un punto meramente tecnico-cinematografico, che da un punto della stesura dello script) de “La ricerca della felicità”. Il comples-so di tematiche che va dal senso di colpa (il Male e il Bene, espiazione, riabilitazione) alla solidarietà, dal valore della vita al reale significato della morte, dall’amore al dolore (la malattia e la sofferenza fisica e morale), è affrontato in maniera volenterosa ma superficiale e confusionaria. Peral-tro, il film s’incentra su Thomas ed Emily, e si finisce con il non comprendere perfino il senso del titolo, considerato che le altre sei persone da salvare non si vedono neanche! Il film proprio non riesce a convincere. Tanti spunti presenti in questa pellicola ambiziosa, ma tutti lasciati in superficie. Forse l’accoppiata Gabriele Muccino - Will Smith, campio-ne al box office, si è infilata in qualcosa di più grande di sé, tanto da dar vita ad un guazzabuglio indecifrabile, con il dramma del protagonista che non appare mai veramente coinvolgente, dando luogo solamente ad emozioni arte-fatte, oltre che insignificanti ed irriguardose rispetto alle alte (forse sin troppo elevate) tematiche sfiorate. Comun-que sia, questa pellicola di Muccino possiede moltissimi spunti per sviluppare notevoli riflessioni utili sia ad una visione personale che ad una proiezione pubblica a fini di considerazioni e meditazioni sia meramente legate all’arte cinematografica che bioeticamente rilevanti.

dibattito (ad inviti) del martedì pomeriggio (bella usanza, poi purtroppo andata perduta). Quella volta si proiettò “L’ultimo bacio” e ne seguì una chiacchierata tra Muc-cino ed il moderatore dell’evento, il professor Claudio Siniscalchi, che ho avuto il piacere di avere come mio professore (ero lì anche per questo); al ritorno, con mia grande sorpresa, mi ritrovai sull’affollata Linea A della Metro romana con Muccino e Siniscalchi che, intanto, continuavano a parlare. Nel rivedere, nel settembre 2010, Gabriele Muccino, sembra che siano passati ben più di circa dieci anni da quel pomeriggio, da quella situazione, da quelle persone, dalla sua persona. Ma torniamo alle “sette anime” di Muccino. Evidentemente, sto giocando con il titolo del suo film che ho recentemente rivisto. “Sette anime” (“Seven Pounds” - USA, 2008), è la secon-da esperienza hollywoodiana del regista romano Gabriele Muccino, sempre in coppia con Will Smith, dopo la for-tunata esperienza de “La ricerca della felicità” (The Pursu-it of Happyness - USA, 2006). Uscito in anteprima mon-diale negli States il 19 dicembre 2008, e - subito dopo - il 9 gennaio 2009 in Italia, vede protagonista Will Smith, nei panni di Ben Thomas; il cast comprende anche Rosario Dawson, Woody Harrelson, Michael Ealy, Barry Pepper, Sarah Jane Morris, Elpidia Carrillo. Film di soggetto ori-ginale di Grant Nieporte, è stato sceneggiato dallo stesso Nieporte. Già il film precedente di Gabriele Muccino, “La ricerca della felicità (The Pursuit of Happyness)”, che ave-va segnato l’esordio hollywoodiano del regista romano, aveva segnato la possibilità di riflessioni bioetiche (oltre che prettamente cinematografiche, ovvio), tratte da una storia realmente accaduta, quella della realizzazione pro-fessionale, ma - soprattutto - umana, di Chris Gardner. Una storia che da più parti è stata bollata come molto americana (dalla povertà al benessere, dalla crisi familiare al riscatto come padre, dalle più profonde difficoltà al raggiungimento di felicità che é addirittura sancita come diritto nella Costituzione americana), ma che è anche eticamente rilevante. Continuando a strizzare un occhio a Frank Capra, il secondo film americano di Muccino narra le vicissitudini di un brillante ingegnere aerospa-ziale, Tim Thomas, che dopo aver causato un incidente, essendosi distratto al telefono cellulare, togliendo la vita a sette persone - inclusa sua moglie - decide di riscattarsi cambiando la vita ad altrettanti sconosciuti, non prima di aver verificato che costoro valgano il suo massimo sa-crificio: il dono della vita. Fingendosi esattore delle tasse, entra in contatto con le persone scelte. Tutto sembrare filare liscio nello sviluppo delle intenzioni dell’ingegner Thomas, fino a quando non s’innamorerà di una di que-ste sette persone, Emily, una giovane donna cardiopatica che ha urgente bisogno del trapianto di cuore per soprav-vivere. Tutto ciò non interverrà a modificare l’intento iniziale di donare la propria vita, e - con essa - i propri organi, alle seven pounds scelte; ma l’inatteso sentimento verso questa donna renderà il suo gesto estremo, pur pre-

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ERA2000 Cultura e Spettacolo

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Borghi da gustare è un'offerta di mini soggiorno per scoprire la Riviera da un nuovo punto di vista: quello dell'entroterra ligure! Il tiepido clima autunnale della Liguria offre un piacevole prolunga-mento della stagione estiva e quindi non c'è niente di meglio che dedicare un fine settimana alla scoperta dei borghi storici certifica-ti e dei buoni sapori della cucina tradizionale. Un fine settimana inedito e a prezzi vantaggiosi. Un vero e proprio itinerario dei sapori dedicato al ristoro di mente e corpo: passeggiate tra i boschi di castagni e lungo la costa, l'invito ad un ultimo bagno prima di immergersi nella storia dei piccoli borghi medievali, per poi con-cludere la giornata assaporando i piatti di una cucina tradizionale e fortemente legata alle peculiarità del territorio. Arroccati sulle colline, i pittoreschi borghi liguri si specchiano ammiccanti nel mare, che in questa stagione si accende di un blu intenso grazie

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al soffio lieve della tramontana che rende l'aria tersa e pulita.Una gioia per gli occhi, un piacevole momento di ricarica per il corpo e per la mente prima dei lunghi mesi invernali.Dopo il grande successo degli scorsi anni, si ripete Borghi da gustare, l'iniziativa organizzata dalle associazioni Paesi Bandiera Arancione e Borghi più belli d'Italia e promossa dall'Agenzia Regionale di Promozio-ne Turistica "in Liguria". Dal 10 settembre al 19 dicembre 2010 (esclusi i periodi dal 30 ottobre al 2 novembre e dal 4 all'8 di-cembre) l'offerta prevede pernottamento, prima colazione e cena al costo di 50 euro a persona (bevande ed extra esclusi) e, novità di quest'anno, due pernottamenti (con due prime colazioni e due cene) al costo di 80 euro a persona. Cenni storici ed enogastrono-mici sulle 14 locialità interessate dalla promozione sul sito

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Dal 1 al 3 ottobre si è svolta al Parco Commerciale Le Zagare di Catania - a San Giovanni La Punta - la IV^ edizione del Villaggio del Gusto, una tra le più importanti rassegne nazionali di azien-de agroalimentari d'eccellenza. Un evento da non perdere, che si rinnova ogni anno, in prossimità dell'autunno... non appena ci si accinge a ritornare alle cucine più ricche ed elaborate, non appena si torna ai veri appetiti e al più godereccio piacere di soddisfarli. Un'occasione piacevolmente meridionale per celebrare il nostro "made in Italy" attraverso la promozione di prodotti tipici di qua-lità, degustazioni guidate, corsi di cucina, corsi di bon ton e di abbinamento "vino - pietanza" realizzati in collaborazione con i sommelier della FISAR ed alcuni prestigiosi Chef appartenenti all'Istituto Alberghiero IPSSAR. La programmazione dell'evento è

di Caterina Guerrieri

stata suddivisa per aree tematiche. Sono stati proposti dei percorsi enogastronomici che alternavano prestigiose degustazioni a veri e proprio work shop; un'area dedicata all'arte della cucina, dalle mise en place alle ricette più esclusive per trattare dal finger food al dolce ; un ampio spazio dedicato ai piatti tipici a base di pesce ed ancora un vero e proprio atelier della pizza con relative degusta-zioni e - curiosa novità - delle straordinarie esibizioni tenute dagli allievi della Scuola Nazionale di Pizzaioli Acrobati. Un evento che ha catalizzato le attenzioni di operatori di settore, pubblico e media attraverso la programmazione di tre giorni davvero intensi, trascorsi tra sapori, colori, profumi, storia e tradizioni... con l'in-tenzione di omaggiare in nostro invidiatissimo ed imitatissimo primato del buon mangiare.

a Catania

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Made in Italy!TAROCCATO...di Caterina Guerrieri

extravergine, ne esistono tre che traggono in inganno il con-sumatore, vittima dell'Italian Sounding. Questo fenomeno sta danneggiando le nostre aziende ed i nostri lavoratori, sta attentando in qualche modo alla nostra immagine e alla credi-bilità dei nostri marchi, sta riducendo la nostra competitività e la redditività dei nostri investimenti in ricerca, innovazione e marketing. Secondo la Federalimentare si tratta di una sot-trazione di mercato macroscopica, tanto più grave in una fase economica come quella attuale, nella quale sarebbe necessaria la massima propulsione possibile dell'export verso i mercati esteri per compensare all'odierna inedita flessione dei consu-mi interni. In una simile circostanza l'informazione da parte dei media potrebbe essere determinante e potenzialmente riso-lutiva, soprattutto quando ad un giornalismo di denuncia si riescono ad associare dei suggerimenti importanti che posso-no inibire il sistema viziato, sollecitando il consumatore ad una maggiore attenzione rispetto all'origine del prodotto che intende acquistare. Nella stragrande maggioranza dei casi in-fatti, più che di inosservanza degli obblighi di trasparenza da parte dei falsari, si tratta di ignoranza, di convenienza o di di-sattenzione da parte del consumatore stesso... che, nell'imme-diato, sottovaluta conseguenze che, non volendo, è destinato a vivere in prima persona presto o tardi! (come le difficoltà nel mondo del lavoro, la scarsa qualità dei "tarocchi", l'attentato alle sue tradizioni ecc.)

Che gran parte delle produzioni Made in Italy ci fossero invi-diate da mezzo mondo, era cosa ben nota per la verità. Moda ed agroalimentare sono in ordine di importanza, i settori più colpiti da imitazioni e contraffazioni di iniziativa extraterrito-riale. Il prodotto italiano all’estero viaggia su corsia preferen-ziale e a rinnovarci il danno dell'infamante fenomeno dell'Ita-lian Sounding è un'ANSA dello scorso 14 settembre che ha esordito con un recentissimo sconcertante dato diffuso dalla Coldiretti: "sono false due fette di pecorino su tre vendute negli Stati Uniti, dove nel primo semestre dell'anno le espor-tazioni di pecorino e di fiore sardo sono crollate del 32%". Letta con superficialità la notizia fa sorridere, ma… in realtà gli estremi delle molteplici indagini condotte in merito sono davvero allarmanti. Solo il falso Made in Italy alimentare – secondo Federalimentare - riesce a fruttare un business mon-diale di 60 miliardi di euro. E sono davvero infiniti ed assurdi i prototipi del furtivamente “parodiato” prodotto italiano di qualità: Parmezan e Mozzarella Napolact prodotti in Roma-nia, il Parmi olandese, la Fontina svedese, la PastaMilaneza portoghese, il Lasandwich inglese, il formaggio Reggianito ed i sughi sudamericani DaVinci e CocoPazzo, i pelati SanMar-zano argentini, il ParmaHam ed il Romano Cheese nordame-ricani, il Cambozola - imitato Gorgonzola tedesco – o ancora il californiano Barbera Cà di Solo, pensate, di “doonomina-zione di origine controllata e garantita” (e non ho sbagliato io a scrivere!). Purtroppo non si tratta sempre di contraffazioni di marchi o di denominazioni protette che – almeno in te-oria – sarebbero legalmente perseguibili… ma di imitazioni molto più blande, accreditate da nomi, immagini o defini-zioni italiane o ancora dal potenziale ingannevole effetto del nostro tricolore. Ecco cosa si intende per Italian Sounding. Il prodotto “suona” italiano e viene illegittimamente acquistato per merito di quella fidelizzazione a cui - in realtà - sono le nostre aziende e le nostre produzioni ad aver provveduto nel tempo e nel rinnovarsi delle tradizioni. L’accentuarsi di que-sto fenomeno, sta ripercuotendosi sull’export, danneggiando notevolmente il nostro mercato, sottraendoci fatturato. A fronte dei 20 miliardi di euro di prodotti alimentari esportati nel 2009, ne sono circolati 60 relativi ad imitazioni di scarsa qualità venduti ad un prezzo più contenuto. Questo significa che sugli scaffali dei supermercati di tutto il mondo, per ogni pacco di pasta , per ogni lattina di salsa o bottiglia d'olio

Il Palagio a Figline Valdarno, casa Sting

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A Figline Valdarno nella campagna splendida e idilliaca della regione Toscana troviamo una tenuta di 350 ettari dedicata all'attività biologica. Il propietario si chiama Sting. Il grande cantante ha preferito le verdi colline toscane al cielo d'Irlanda che come cantava Fiorella Mannoia è un oceano di nuvole e luce Il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce, Ti anne-ga di verde e ti copre di blu si sfama di muschio e di lana..è un gregge che pascola in cieloSi ubriaca di stelle di notte e il mattino è leggero. Già fonte di ispirazione per i suoi nume-rosi successi, l'accogliente tenuta è diventata a tutti gli effetti una attività imprenditoriale. Vi sono infatti 15 dipendenti, il 4 agosto di quest'anno è stato inaugurato all'interno dell'azien-da agraria “Il Palagio” un negozio di prodotti biologici. Ven-gono prodotti miele, olio, verdure, salumi, marmellata, frutta e vino.L'artista con relativa famiglia si è ormai trasferito al Palagio, buona parte dell'anno lo dedica alla sua tenuta affian-cato da una moglie entusiasta del luogo e dell'accoglienza dei toscani.L'Italia, ormai terra generosa e aperta a tutti, regala i frutti della natura , profumi e sapori a chi la sa comprendere e amare, con umiltà e rispetto. Il cantante ha affermato che si sente a casa solo nella sua tenuta che lo accoglie e lo protegge amorevolmente. Senza pensarci due volte l'artista irlandese ha creato un sogno nella realtà, la sua casa nel Chianti infatti è composta da una grande villa, sei laghetti, due casolari, vigne-

ti e oliveti, spesso in bicicletta percorre le strade sterrate del suo rifugio e osserva le meraviglie del panorama. Sull'onda dell'agricoltura biologica Sting ha cercato di produrre alimen-ti genuini e puri per crescere nel miglior modo i suoi figli e si adopera per distribuirli attraverso la vendita anche ad altri. Fino ad ora aveva realizzato l'esportazione dei prodotti solamente in Inghilterra, adesso ha in progetto di allagarsi e di venderli in Italia e non solo. Convinto della sua scelta “naturale”, lontano dagli impegni di lavoro si reca volentieri nella sua nuova casa per assaporare il calore e la bellezza che solamente il Chianti Shire sa donare.

Il Palagio a Figline Valdarno, casa Sting

La naturale melodia di Sting Il rifugio del musicista in Toscana

regala grandi sorprese

di Stefania Legumi

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Dal 21 al 25 di ottobre si rinnova al Lingotto Fiere di Torino l’appuntamento con il Salone Internazionale del Gusto, atte-sissima mostra mercato delle produzioni enogastronomiche internazionali di qualità organizzato da Regione Piemonte, Città di Torino e SlowFood. Questa ottava edizione del Salone del Gusto vanterà la potenziante complicità del concomitante evento Terra Madre, realizzato invece dal Ministero delle Po-litiche Agricole e Forestali, dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, dalla Regione Lombardia, dalla Città di Torino e da Slow Food. Terra Madre riunisce attori della filiera agro-alimentare di tutto il mondo, operatori delle comunità del cibo impegnati nella promozione di quei processi produtti-vi alternativi, attenti alle risorse naturali, alla conservazione della biodiversità e alla giustizia sociale. Tema conduttore del

a Torino

Salone del Gusto 2010 sarà “cibo+/=territorio”, ovvero cibo come espressione del territorio e delle coltivazioni, del clima, del metodo, della cultura. Cibo come caratteristica del pae-saggio e manifestazione dell’identità di chi li vive. Territorio come tanti diversi territori, come attualità enogastronomica in continuo divenire e, quindi, come relazione, come confron-to, come scambio; territorio come mappa di quei moltissimi diversi sapori del pianeta che vanno a significare profonda-mente e a distinguere la storia di ognuno. Da questo 2010 lo spazio espositivo del Salone del Gusto accantonerà il prece-dente allestimento a tema per organizzare una suddivisone territoriale, dove ogni regione nazionale o paese del mondo potrà presentare le proprie produzioni, i propri progetti, le proprie cucine.

La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Ottobre e No-vembre è l’evento più importante che ha permesso ad Ac-qualagna di diventare la Capitale del Tartufo. Ogni anno è raggiunta da una folla di turisti non solo Italiani ma anche molti tedeschi e inglesi per non parlare di alcune comitive di giapponesi e americani. Gli stand espositivi sono circa un centinaio, la Piazza centrale si trasforma in un salotto dove solo qui si possono ammirare, annusare e acquistare quin-tali su quintali di tartufo fresco per non tralasciare tutti gli altri prodotti di qualità quali salumi vino miele e formag-gio prodotti nelle nostre zone. La fama e il target qualitativo dell’evento richiama ormai anche produttori nazionali e in-ternazionali che vengono selezionati e mostrano e vendono solo il meglio della propria produzione di nicchia. Insomma

un salone del gusto firmato qualità ma soprattutto tradizione, storia, sapore autentico. L’afflusso di gente ha toccato i 100. mila visitatori per non parlare di politici e vips di ogni tipo che affollano ogni giornata di fiera. La fiera è una grande vetrina,il volano di tutta l’economia territoriale,il punto di partenza delle strategie di marketing territoriale che contrad-distinguono Acqualagna nella Regione Marche.

www.comune.acqualagna.ps.it

45^ Fiera Nazionale del Tartufo Biancocomunicato stampa

di Caterina Guerrieri

Il Made in Italy trionfa all'Expo 2010

Fino al 31 ottobre il padiglione Italia sorprende la Cina

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Gli amanti della buona cucina e gli appassionati di enogastronomia dovranno fin d’ora mettere in agenda l’appuntamento con la “Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari”, che la città di Gubbio ospita dal 29 ottobre al 2 novem-bre 2010. Un giorno in più rispetto al 2009. Una rassegna giunta quest’anno alla 29esi-ma edizione, organizzata e promossa dalla Comunità montana dell’Alta Umbria, in collaborazione quest’anno con il Comune di Gubbio. Un evento che potrà valorizzare, ancora più del solito, lo stupendo centro storico medievale eugubino, visto che la mo-stra non sarà ospitata in uno spazio unico, quale era la tensostruttura allestita in piazza Quaranta Martiri. I “gastronauti” che arriveranno a Gubbio saranno guidati attraverso un vero e proprio itinerario del gusto, lungo i padiglioni espositivi che saranno allesti-

Tartufo in...mostraGubbio: un giorno in più per gustare

il tartufo bianco

ti presso il Centro servizi “Santo Spirito”, sotto gli Arconi di via Baldassini e nei locali dell’ex La-nificio in via XX Settembre. Un contenitore, quest’ultimo, appe-na recuperato e reso fruibile per la prima volta proprio per la “Mostra del tartufo 2010”. Quan-to al programma della rassegna, tutto è ancora “top-secret”, ma gli organizzatori parlano già di tante e tante novità e sorprese che acco-glieranno espositori e visitatori. Un consiglio per tutti: restate in contatto, tornando a trovarci su www.tartufointavola.it

di Stefania Legumi

A Shanghai si tiene la più grande esposizione universale

dell'anno. Il Padiglione Italia ha già registrato un ottimo nu-

mero di presenze, da maggio esponiamo i nostri prodotti e

le nostre eccellenze che riscontrano successo e ammirazione.

Non più tardi di pochi giorni fa ci sono arrivate le parole

Il Made in Italy trionfa all'Expo 2010

Fino al 31 ottobre il padiglione Italia sorprende la Cina

soddisfatte del Commissario Generale del governo Benia-mino Quintieri: ''L’Esposizione Universale di Shanghai ci offre l’opportunità di mostrare l’Italia sotto numerose an-golazioni e di raccontare la pluralità del nostro territorio e della nostra storia .Siamo rimasti davvero colpiti dalla coda che letteralmente circonda il Padiglione in ogni momento della giornata''. Il tema dell'Expo è Better city, better life, città migliore, vita migliore. Riqualificazione del tessuto ur-

L’Antico Caffè, si affaccia con la sua splendida terrazzina sulla Piazza Costituzione ai piedi del Bastione di St. Remy. Il Locale, che sorse nel 1855, recentemente restaurato e riportato agli antichi splendori, testimonia fedelmente l’aspetto tradizionale dei Caffè del 18000

The Antico Caffè, overlooks with his marvellous terrace Piazza Costituzione, below Saint Remy Bastion. The Cafè, build in 1855, recently restored and bought back to ancient splendors, testifies faithfully the tradinional look of 1800 Cafes

Ancora oggi prodotti di finissima pasticceria e mille altre prelibatezze vengono gustate insieme a crèpes, gelati artigianali e specialità della cucina mediterranea.

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Cinquant’anni di Grandi ViniL’emozione fa 50

bano in base ad un aumento demografico importante. Dal 2 al 50% sono questi i numeri interessati, la popolazione che vive nelle città è incredibilmente lievitata e il trend è tuttora in crescita. Si metteranno a confronto i differenti Know-how sull'urbanistica e sul possibile miglioramento del habitat urbano per incentivare una collaborazione e intera-zione tra paesi diversi.Presenti al Padiglione Italia innume-revoli inziative tra cui Seminari di promozione dell’interior design, dell’arredo urbano, dell’architettura, dell’urbanistica e dell’edilizia eco-sostenibile Made in Italy. Tutto ciò nella settimana italiana del Design e dell'Archittettura. La regione Abruzzo si presente con i suoi fiori all'occhiello che riguar-dano ambiente, turismo, telecomunicazioni, ricostruzione, automazione industriale ed enogastronomia. L'Emilia Ro-magna con le sue eccellenze tecnologiche e in particolare qualità dell'ambiente abitativo, risparmio energetico, domo-tica. L'ubicazione dei padiglioni espositivi è situata sulle due rive del fiume Huangpu che attraversa Shanghai. La regio-ne Toscana tratta delle Nuove tecnologie Ecosostenibili. Inoltre l’intero potenziale geotermico nazionale è situato in Toscana e interessa 3 delle 10 Province: Pisa, Siena e Grosse-

to. La Basilicata porta come cavalli di battaglia i due centri per la sperimentazione astronomico-spaziale, l’Osservatorio Astronomico di Castelgrande e il Centro di Geodesia Spa-ziale dell’Agenzia Spaziale Italiana. La Campania presenta il tema delle innovazioni introdotte nel trasporto pubbli-co, l’eccezionale esperienza in materia di conservazione, va-lorizzazione e promozione dei beni culturali e le tecniche d’avanguardia, l’agricoltura e la gestione efficiente e razio-nale delle risorse idriche. A settembre la Cina ha gustato la pasta italiana attraverso un summit dei grandi della filiera produttiva del prodotto italiano di qualita' insieme a esperti, nutrizionisti e chef. Pastatrend Shanghai , questo il nome dell'evento caratterizzato da un tripudio di assaggi che ha conquistato i palati dei visitatori cinesi . Hanno apprezzato notevolmente il prodotto d'eccellenza made in Italy. Quasi 200 il numero dei paesi che ha partecipato all'Expo 2010 e 48 le organizzazioni internazionali. Un' importante vetrina per L'Italia che ha potuto così promuovere nel migliore dei modi i suoi prodotti, inziative, tecnologie, design e archi-tettura. Ancora aperto fino al 31 Ottobre Padiglione Italia promette ulteriori sorprese.

Siamo a Monzambano, in provincia di Mantova, e raggiunge-re l’Azienda Ricchi è veramente facile, all’uscita autostradale di Peschiera del Garda basta seguire l’indicazione di Monzam-bamo ed in cinque minuti arriviamo direttamente in mezzo ai filari, ad accoglierci passando davanti alla cantina Chiara Stefanoni, è lei che fa gli onori di casa. L’emozione che abbia-mo respirato per tutta la serata è stata intensa, tutta la Famiglia Stefanoni riunita per celebrare cinquant’anni di vendemmie, e farse qualche anno in più, come diceva Chiara durante la pre-sentazione dell’Azienda. L’emozione dicevo, si leggeva nello sguardo di chi ha seguito i vigneti come figli, curando la vi-gna e i suoi grappoli, finché matura quell’uva diventa vino. E allora raccontiamo di questo Chardonnay “Meridiano”, una Doc che rappresenta un po’ il fiore all’occhiello dell’azienda, e ogni anno regala soddisfazioni che si trasformano in pre-mi e menzioni. E poi ancora la Doc Garda Carpino Merlot,

di Renato Rovetta

il Passito IGT Le Cime, il Garda Cabernet Ribò Doc , e lo Spumante metodo Classico Ricchi, premiato con la Medaglia d’Oro a Valdobbiadene Medaglie d’oro, riconoscimenti inter-nazionali conquistati in terra di Francia, riviste che premiano

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i vini dell’Azienda Ricchi perché hanno raggiunto, come son solito dire, la “Qualità” in vigna ed in cantina. Vini che dopo averli degustati personalmente posso assicurarvi che hanno nell’eleganza e nell’armonia un segno che li contraddistingue, la freschezza dei vini bianchi, l’equilibrio del passito le Cime con i suoi profumi di albicocca e quella piacevolissima nota di vaniglia, e poi quel Chiaretto Garda Colli Mantovani che mette in risalto uno dei vitigni più importanti della zona, la Rondinella che insieme al Merlot e al Cabernet donano la piacevolezza e la grinta ad un vino che da sempre viene proposto sia come aperitivo, sia con i primi piatti che con secondi di pesce. E poi i Rossi, con il Ribò ed il Carpino,

il primo un Garda Cabernet dove i profumi di marasca si confondono con i frutti di bosco, per poi perdersi in note di cuoio donate da un leggero affinamento in legno, elegante e di carattere. Ed il secondo il Carpino, un Garda Merlot di indubbia personalità, con profumi che pervadono la bocca di confettura e frutta matura, dove i tannini sono quasi setosi grazie ad un buon equilibrio ottenuto anche dall’affinamen-to in botte grande. Come vi dicevo cinquant’anni di grandi vini le cinquanta vendemmie dell’Azienda Ricchi, l’augurio è che anche voi possiate degustarli e possiate cogliere i profumi ed i sentori di questi talenti. E come sempre In Alto i Calici.

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tavola emiliano romagnola –sottolinea Tiberio Rabboni, As-sessore regionale all’Agricoltura – crescono di anno in anno le certificazioni da parte dell’Unione Europea e attualmente il paniere di prodotti Dop e Igp regionali conta ben 33 voci. Il Wine Food Festival rappresenta un’importante “vetrina” di queste tipicità, offrendo l’opportunità unica di scoprirle nel modo migliore: assaporarle direttamente nei loro luoghi di origine e produzione». Nella sua prima edizione, Wine Food Festival ha registrato oltre un milione di partecipan-ti. Il turismo enogastronomico in Italia vale circa cinque miliardi di euro, con 4.471 prodotti agroalimentari italiani tipici regionali, disponibili come souvenir o per allietare le tavole dei turisti durante le vacanze. Di seguito alcuni de-gli appuntamenti in programma per il WineFoodFestival; un elenco ancora più esaustivo e dettagliato è consultabile all’indirizzo: www.winefoodfestival.com...

a cura dell’Ufficio Stampa

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Autunno a Cesenatico: Il Pesce fa festaLa città si trasforma in un grande ristorante, con cuochi che rendono protago-nista la gastronomia di pesce: un vero proprio "tripudio" al pesce di stagione, cotto e servito in tutte le salse. Nella suggestiva atmosfera dei vicoli dell'antico borgo e sul Porto Canale leonardesco saranno allestiti stand per assaggi e degu-stazioni varie, dal fritto al cono nella risfoderata carta gialla, ai maccheroncini fumanti, dagli spiedini alla brace al pesce al coccio.

Dove: Cesenatico (FC)Quando: dal 29 Ottobre all'1 Novembre

Info: IAT Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Email: [email protected] Website: www.cesenatico.it/turismo

Fiera Nazionale del Tartufo bianco pregiatoFiera del Tartufo Bianco di Sant'Agata Feltria.Giunta alla XXVI edizione, la fiera Internazionale del Tartufo Bianco richiama numerosi estimatori (circa 100.0000) del prelibato e profumatissimo tubero. Ipnotizzati dal carisma della "trifola", le migliaia di visitatori troveranno anche quest'anno, accanto al ce-lebre tubero, tutti i prodotti autunnali che questa generosa terra appenninica offre: funghi, castagne, miele, erbe officinali, prodotti della pastorizia e della agricoltura e, inoltre, manufatti dell'artigianato rurale ed artistico. L'accurata selezione dei prodotti e delle specialità presenti in fiera sono garanzia di ge-nuinità e freschezza e fanno della manifestazione santagatese l'appuntamento autunnale più prestigioso del settore in Italia. Ma la fiera è anche momento d'incontro per gustare le numerose specialità, a base di tartufo e funghi, tra le più raffinate e squisite della cucina nazionale ed internazionale, anche grazie alla presenza di una struttura capace di contenere 600 posti a sedere al servizio di quattro ristoranti. Le vie, le piazze, gli angoli più caratteristici dell'incante-vole borgo medioevale di Sant'Agata Feltria, che si fregia del marchio "Città del Tartufo", si riempiono di odori inebrianti ed esaltanti, vera delizia per i buon gustai. Per tutta la durata della manifestazione si susseguiranno mostre di alto valore culturale; diversificate occasioni di intrattenimento e spettacoli vari. E’ possibile soggiornare in alberghi, bed & breakfast e agriturismi locali o tramite agenzie che utilizzano le strutture turistiche della Riviera di Rimini.

Dove: Sant'Agata Feltria (RN)Quando: 3-10-17-24-31 Ottobre

Info: Pro Loco Sant'Agata FeltriaEmail: [email protected] Website: www.santagatainfiera.com

November Porc...speriamo ci sia la nebbia!A novembre, nella terra di Verdi e Guareschi, si tiene la “Staffetta più golosa d’Italia” fra 4 città nei week end del mese di novembre: Il Mariolone più grosso (Sissa); il Prete più Pesante (Polesine Parmense); lo Strolghino da Guinness (Zi-bello); la Cicciolata più Grande (Roccabianca). Accanto al Culatello di Zibello Dop la Strada del Culatello di Zibello propone una tavola imbandita con i sapori tipici della Bassa parmense. Il comune di Sissa per il terzo anno offrirà nella serata di venerdì 5 novembre ore 21,00 una gustosa anticipazione dei festeggiamenti con lo spettacolo dei maestri Martani e Medioli organizzato presso il cinema di Sissa. Il 7/8 novembre 2009 sarà ancora una volta Sissa ad aprire la ottava edizione di NOVEMBER PORC ... speriamo ci sia la nebbia!.Al sabato, si aprono i mercati, con prodotti biologici naturali, pesce, i prodotti tipici del grande fiume, la migliore salumeria italiana, infusi, spezie e distillati e gli stand gastronomici.Ad arricchire le giornate, intrattenimenti per tutti (da gruppi musicali folk-loristici a preparazione di specialità) spazi e animazione per i più piccoli e divertimento per gli adulti, senza trascurare il classico "tiro al salame".

Dove: Sissa, Polesine Parmense, Zibello, Roccabianca (PR).Quando: tutti i fine settimana di Novembre

Info e programma dettagliato: Ass. Strada del Culatello di Zibelloemail: [email protected]

Email: [email protected] Web site: www.turismocomacchio.it www.novemberporc.com

www.stradadelculatello.it

Il RaccontavinoCorreggio appartiene a pieno titolo all'Italia delle antiche cittadine ricche di storia e di monumenti ma ancora trascurate dal turismo di massa. Ma oltre ad essere un antico principato rinascimentale testimoniato da palazzi, chiese e opere d'arte, figura anche tra le capitali emiliane del lambrusco. Vanta la maggior superficie vitivinicola della provincia reggiana, la maggior densità di vigneti e la più alta produzione complessiva di vino. E non è solo una que-stione di quantità. I viticultori correggesi sono dei produttori capaci, preparati, aggiornati e tecnologicamente all'avanguardia. Il loro prodotto ha raggiunto, specie negli ultimi anni, vette assolute di qualità e di notorietà internazionale. Tuttavia questa eccellenza non la si comprende senza fare riferimento a un mondo contadino ancora vitale al di là dei suoi esiti vitivinicoli più noti e commercializzati. Vi sono decine e decine di produttori contadini che il vino se lo fanno in casa e, al più, lo commercializzano in piccole quantità. "Raccon-tavino", che della Fiera di S. Luca costituisce il richiamo più originale, vuole proprio mettere in luce questa ricchezza che non è solo produttiva ma anche culturale, nel senso più ampio del termine. Nella passata edizione sono state 71 le aziende che hanno sottoposto a una qualificata giuria campioni delle loro produzioni, nelle articolazioni tradizionali del rubino, rosso, rosato e con la presenza anche di un bianco dolce, buono con la ciambella. Negli anni, a detta dei sommelier e degli enologi della giuria, la qualità si è elevata fino a far dimenticare i limiti tradizionali che connotavano un tempo il prodotto "fatto in casa" a testimonianza anche di avvenuti investimenti tecnologici. L'aspet-to però più interessante per il pubblico non è tanto l'esito della gara in sè quanto la possibilità di degustare in piazza gli stessi vini contadini sottoposti al concorso, ritrovando una dimensione del lambrusco che nessuna enoteca riesce a soddisfare. Il calendario delle due giornate della fiera non si esaurisce nella presentazione del vino contadino ma si arricchisce di tutta una serie di produzioni tipiche che vanno dalla "saba" al "savòr" ai salumi (per i quali vale a Correggio la stessa duplice tipologia valida per il vino: da una parte illustri marchi di valenza mondiale, dall'altra una ricca produzione contadina). Du-rante la festa, tra le altre iniziative, viene lavorato in piazza, a scopo didattico e ricreativo, un maiale intero con tutte le fasi di lavorazione previste dall'ar-te norcina. Correggio per l'occasione della fiera esibisce tutta la sua grande tradizione museale e architettonica, aprendo le collezioni e ospitando eventi culturali di prestigio.

Dove: CorreggioQuando: 16 e 17 ottobre

Info:Ufficio Turistico U.I.T. di Correggiovia Antonioli, 1/b

Email: [email protected]

Rassegna gastronomica della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina

L'appuntamento con i sapori del territorio della Bassa Piacentina diventa sem-pre più attraente: tra tradizioni antiche e gusti genuini i migliori ristoranti e agriturismi della Bassa offrono speciali menù stagionali per festeggiare insieme l'arrivo dell'inverno.Dove: varie località della Bassa Piacentina

Quando: dal 15 Ottobre all'8 DicembreInfo: Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina - CTS PiacenzaTel.+39 0523.716968Fax +39 0523.462990 E-mail: [email protected]

Website: www.stradadelpo.it

Tipici dop in festaEmozioni, sapori, incontri, mercati, eventi, degustazioni, menu balsamici, visi-te guidate, corsi di cucina dedicati a 4 prodotti DOP (ABTM, LAMBRUSCO, PARMIGIANO REGGIANO, PROSCIUTTO DI MODENA) della tradizione gastronomica modenese.

Dove: Carpi (MO)Quando: dall'1 al 17 Ottobre 2010

email: [email protected] www.carpidiem.it/tipiciinfesta

Per informazioni: Ufficio Stampa APT Servizi tel. 0541-430190

www.winefoodfestival.com

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1 giorno: UMBRIAArrivo in Umbria nel primo pomeriggio, sistemazione nelle camere riservate. Visione del programma dei giorni successivi. Drink di benvenuto, cena e pernottamento.

2 giorno: IL MULINO DI VALENTINO

E IL FRANTOIO TEGAColazione in albergo e partenza per Valtopina. In questa gola il corso d'acqua dell'Anna riceve le acque di altri torrenti ed il paesaggio č particolarmente integro, con il laghetto della raccolta dell'acqua, il mulino, l'aia con il pagliaio. Il mulino fu costruito nel 1861 e da allora ben poche variazioni sono state apportate alla costruzione ed all'ambiente circostante. Il mulino di Valentino o di Buccilli č uno dei pochi mulini ad acqua ancora funzio-nante. I proprietari da anni si dedicano alla pulitura ed alla macinazione del grano; sono abituati alla visita di turisti, soddisfano la loro curiositŕ mostrando le varie fasi della molitura, appagano il loro gusto ed olfatto cuocendo nel forno il pane preparato in casa secondo il metodo tradizionale e con la farina appena macina-ta. Pranzo libero. Pomeriggio visita di un frantoio. La famiglia Tega affonda le sue radici nella lunga tradizio-ne dei mastri frantoiani del Seicento. Nel suo frantoio che conserva la struttura originaria del XV secolo, Luigi Tega omonimo del fondatore dell'azienda produce un olio raro e prezioso, ottenuto dalla frangitura di olive di varietŕ Moraiolo, Leccino e Frantoiano. Gli olivi secolari di Moraiolo si possono ammirare in localitŕ Belfiore, a circa due chilomertri dalla sede aziendale di Luigi Tega, una struttura recentemente ristrutturata che accoglie il frantoio e una sala degustazione. Rientro in hotel cena e pernottamento

ed enogastronomici di Grato Viaggi e Vacanze di Foligno

3 giorno: TRADIZIONI CONTADINE ED ARTISTICHEColazione in albergo. Partenza per Corciano e visita al museo di arte contadina, fondato nel 1976 dalla Pro Loco, č allestito in una tipica abitazione e comprende quattro ambienti che caratterizzavano la casa contadi-na: la cucina, la camera da letto, il granaio e il fondo-stalla in ognuno ci sono attrezzi, mobili e suppellettili autentici usati fino all'insorgere del Museo della Casa contadina. Pranzo libero. Pomeriggio sosta a Torgiano ammireremo il museo del Vino inaugurato nel 1974 e del museo dell'Olio inaugurato nel 2000 raccogliendo le varie tecniche e lavorazione e conservazione sia per il vino sia per l'olio. Nati a supporto dell'attivita delle cantine a Torgiano è oggi un punto di riferimento ed attrazione per esperte e giovanissimi. Proseguimneto per Deruta e visita di una fabbrica di Maioliche e del museo che racchiude e raccoglie numerosi reperti di lavorazio-ne e prodotti tipici di Deruta. Rientro in hotel cena e pernottamento.

4 Giorno: MUSEO DEL CIOCCOLATO

Colazione in albergo e partenza per la visita del Museo della cioccolata a Perugia presso la perugiana.Il Museo Storico Perugina nasce nel 1997, in occasione del 90° anniversario della fondazione dell'azienda. La grande disponibilitŕ di materiale aziendale e il desiderio di celebrare un compleanno tanto importante avevano portato Nestlé a creare il museo. L'archivio Storico Peru-gina rappresenta uno dei piů ampi Archivi d'impresa. La sua creazione risale agli anni '70 a seguito di un concor-so, indetto da Universitŕ e Ministero dei Beni Culturali, rivolto alle aziende che meglio avessero saputo rappre-sentare il Made in Italy: Perugina si qualificň grazie al Ba-cio. Oggi, il Museo Storico Perugina č passato dall'essere custode all'essere produttore di cultura e con i suoi oltre 60.000 visitatori annui č il secondo museo d'impresa ita-liano, secondo solo a quello della Ferrari.

Itinerari turistici 0742 35.15.15

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Da più di 20 anni, la Vetreria Perugina è specializzata nella lavorazione e nella posa

in opera di qualsiasi vetro per l’edilizia industriale. L’esperienza pluriennale del personale altamente qualificato, rende la vetreria in grado di realizzare qualsiasi progetto industriale, interfacciandosi con

disponibilità e competenza, con i progettisti e le loro esigenze. I nostri vetri atermici

vengono sempre progettati nel fedele rispetto delle leggi vigenti in materia ed in

base a studi condotti sulle richieste, i risultati per l’acustica, la riflettenza e

la bassa emissività.

Zona Ind.le Via della Tecnica - Perugia Ponte San Giovanni - Tel 075.39.41.56 www.vetreriaperugina.com

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evento istituzionale del 14 novembre 2011

Cantine Aperte (maggio)

Calici di Stelle (agosto)

Benvenuta Vendemmia (settembre)

San Martino in Cantina (novembre)

Natale in Cantina(dicembre)

alla scoperta degli eventi più belli della nostra Italia