équipe multi professionale: collaborazione e...

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équipe multi professionale: collaborazione e responsabilità 13 novembre 2012

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équipe multi professionale: collaborazione e responsabilità

13 novembre 2012

“Il gruppo è il luogo dei transiti e delle trasformazioni.Il luogo, come scrive Ovidio nei boschi metaforicidella Grecia classica, in cui regna un perennemutamento, le cose nascono, periscono e sitrasformano costrette da una forza arcaicaincombente: le forme fluttuano e l’immagine che neresta è testimone del loro breve passaggio. I boschilussureggianti, i prati ameni e odorosi sono popolatidai cervi e dagli altri animali selvatici, preda digiovani cacciatori, ninfe, fauni, satiri, déi e deesuperni che dall’alto irrompono improvvisamente inquesto mondo invidiato, provocando con le loroscorribande fatti straordinari, stupefacenti”.

(Brunori L., 2008)

Che cos’è un gruppo

Quando parliamo di gruppo non intendoriferirmi all’attività mentale che raggruppa lepersone secondo criteri classificatori esterni(italiani/stranieri, alti/bassi,…, etc).

I gruppi influenzano ogni giorno il modo incui tutti noi ci comportiamo.

Che cos’è un gruppo

Il gruppo è qualcosa di “vivente e dinamico,avente un’esistenza sua propria” che non èriconducibile alla semplice somma delle sueparti.

Essere in un gruppo implica un atto …

L’atto dell’entrare nel gruppo equivale a superare una soglia fisica, temporale,

psicologica.

… quando entro in un gruppo varco un confine.

APPARTENERE

NON APPARTENERE

CONFINI DEL GRUPPO

Leader

partecipante

partecipante

partecipante partecipante

partecipante

partecipantepartecipante

partecipante

CONFINE ESTERNO

Confine esterno

Il confine esterno è quello che

separa il gruppo dall’ambiente

esterno. Il confine esterno può

servire per proteggere l’esistenza

del Gruppo nel caso ci siano

pressioni provenienti da fuori.

La forza che si contrappone alle

pressioni esterne è la coesione

del Gruppo.

CONFINE INTERNO

Confine

interno

Il confine interno è quello che

separa il leader dai partecipanti

al Gruppo.

In caso di agitazione dei

partecipanti interviene a favore

della coesione del Gruppo la

leadership del Leader.

Definizione di gruppoIl gruppo è uno strumento con cuil’organizzazione e l’individuo membro cercano diraggiungere i propri obiettivi.

In chiave sociologica esso esiste nella misura incui i componenti perseguono scopi che sirivelano interdipendenti.In chiave psicologica esso esiste nella misura incui i componenti percepiscono se stessi comeperseguenti scopi che si rivelanointerdipendenti.

Gruppo e obiettiviOBIETTIVI COMUNI

è diverso da

OBIETTIVI IDENTICI

Solo l’esistenza di obiettivi comuni e condivisirealizza quella INTERDIPENDENZA che è labase sulla quale fonda la sua esistenza ungruppo.

Gruppo e serieUna fila di persone che aspetta l’autobus NONè un gruppo.

L’obiettivo immediato “identico” di prenderel’autobus, infatti, NON sottende un obiettivofinale comune e condiviso, perché …

OGNI PASSEGGERO SCENDERA’ ALLA SUAFERMATA

Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo

GRUPPO DI

LAVORO :

LAVORO DI

GRUPPO :

E’ una “cosa”, cioè una UNITA’ ORGANIZZATIVAPrevede:-Dimensioni ridotte;- Autonomia gestionale ed operativa.

E’ un “come”, cioè unMETODO DI LAVOROPrevede:-Un obiettivo operativo;- Persone con scopi e bisogni interdipendenti;- Coordinamento della loro azione.

Gruppo primari e secondari

GRUPPI PRIMARI GRUPPI

SECONDARI

Sono tenuti assieme da vincoli di sangue o amicizia, comunità di credenze o di ideali, sono ritenuti la “casa” da chi li compone.

Sono tenuti assieme da rapporti impersonali, razionali e contrattuali, sono intesi come strumento prima che fine.

Dinamiche di gruppo

I fenomeni che si possono osservare sono didue tipi :

� strutturali : originati dalla struttura propriadel gruppo, cioè nel ruolo che le varie personesi trovano a svolgere in un sistema di relazioniinterdipendenti;

� affettivi : originati da rappresentazionicoscienti o inconsce.

Coesione

La coesione di un gruppo è l’energia, la forzache stabilisce un legame tra i membri delgruppo e che determina la sopravvivenza delgruppo stesso.

Coesione

La coesione si origina dal senso diappartenenza e dal valore dato al gruppo inmodo che più il gruppo è coeso minore èl’energia impiegata per tenere i confini saldiin quanto non si avverte il pericolo disopravvivenza del gruppo.

Questo senso di stabilità favorisce il grupponell’andare in direzione dei propri obiettivi.

Coesione

E’ una forza centripeta che tiene unito ilgruppo e si manifesta secondo alcuni indici:

� n° amici scelti fuori-dentro il gruppo;

� grado preferenza espressa per membri;

� grado di identificazione positiva con ilgruppo;

� desiderio espresso di rimanere nel gruppo.

Determinanti della coesione

La coesione di un gruppo dipende da unaserie di fattori che appartengonoessenzialmente a tre tipologie:

� INDIVIDUALI

� DEL GRUPPO

� DELL’ AMBIENTE

Determinanti individuali

� incertezza sull’ambiente;

� insicurezza;

� prospettiva di obiettivi desiderabili per ilsingolo componente del gruppo;

� percezione di essere accettati;

� percezione di una superiorità del gruppo sualtri (presunta o oggettiva).

Determinanti del gruppo

� presenza di un clima cooperativo, e noncompetitivo;

� omogeneità di status sociali tra icomponenti del gruppo;

� presenza di un numero limitato di personequali componenti.

Determinanti ambientali

� presenza di fattori di minaccia e/ofrustrazione nell’ambiente;

� successo del gruppo nel controllarel’ambiente in cui esso vive ed opera.

Leadership

E’ una funzione che garantisce e presidia sia lasoddisfazione dei bisogni personali che quellidel gruppo.

In estrema sintesi il leader ha la funzione diarmonizzazione e mantenimento del gruppocome sistema, ricevendone, in cambiogratificazioni (e responsabilità) maggiori.

équipe: premessa

Il processo di inserimento delle équipe(multiprofessionale) nell’assistenzaospedaliera va fatto con gradualità e ledifficoltà si superano tramitel’informazione, l’educazione continua e lacomunicazione interpersonale all’internodel gruppo.

L’équipe sanitaria

In pratica, ciascun gruppo, vive sia comegruppo primario che come un grupposecondario.

L’équipe sanitaria dovrebbe essere il piùpossibile un gruppo primario.

Tale obiettivo è ancora più rilevante se siconsidera l’attività sanitaria in termini diSTRESS LAVORATIVO.

Stress lavorativo e stress emotivo

I professionisti sanitari, specie quelli chelavorano “in prima linea”, hanno un costantecontatto con la sofferenza.

Questo aggiunge allo stress lavorativo ancheun coinvolgimento emotivo tanto forte darivelarsi, in certe condizioni, insostenibile.

Essere un gruppo primario aiuta nellagestione di tale stress.

Il lavoro di gruppo …

… è qualcosa di diverso rispetto alle suecomponenti;

… è un “campo di forze” che opera grazie allainterdipendenza delle sue componenti;

… è svolto dalle risorse umane, componentidel gruppo, che si integrano in vista di unobiettivo comune.

Strategie di lavoro in gruppo

L’équipe dei professionisti sanitari vede,spesso, un ruolo centrale per il medico(“dominanza medica”) che implica, incambio, una notevole ASSUNZIONE DIRESPONSABILITA’.

Il risultato del lavoro dell’équipe sanitariapuò dipendere molto dal modo in cui ilgruppo opera, e cioè dalla strategia di lavoroin gruppo, che può essere COERCITIVA oPERSUASIVA.

Strategia coercitiva

Il gruppo è governato dal CAPO e/o da unaserie di regole burocratiche : è stato,storicamente, il primo modo usato dall’uomoper ottenere efficienza (famiglia“tradizionale”, militari, ..)

Strategia coercitiva

Non sempre è adeguato all’obiettivo, perché

� Il potere “scende” e non scambia, non c’èpossibilità di aumento di conoscenza(apprendere “verticalmente”)

� operatori incapaci di fronteggiarel’incertezza

Strategia persuasiva

E’ la strategia che nella ricerca dell’efficienzautilizza altri metodi di intervento, come gliapprocci negoziali, la condivisione diobiettivi, la partecipazione al valore aggiunto.

Gli strumenti di gestione si incentrano su:

� formazione;

� informazione;

� knowledge management (gestione dellaconoscenza)

Organizzazione del lavoro di équipe

Esistono due tipi di organizzazione del lavorodi équipe:

� Interdisciplinare : il lavoro è organizzato infunzione dell’integrazione dell’intervento;

� Pluri o Multidisciplinare : i singolioperatori collaborano in funzione di unoscopo comune talora predefinito in terminisolo generali.

équipe interdisciplinare

In questo caso tutti i membri del gruppocondividono scopi e modelli, modalitàorganizzative, suddivisione del lavoro eattività di coordinamento.

Le decisioni vengono prese a livello collettivo.

Il lavoro in una équipe interdisciplinarerichiede sia una certa flessibilità che lacapacità di apertura al confronto con gli altri.

équipe multidisciplinare

In questo caso tutti i professionistiintervengono nell’ambito delle lorocompetenze specialistiche, collaborando conaltre figure professionali.

L’équipe è dunque composta da varieprofessionalità, ed occorre definire il piùpossibile le funzioni delle varie figureprofessionali : ogni operatore ha propri ambitidi espressione, nello spazio e nel tempo.

Significato dell’équipe

Lavorare in équipe significa che non è unasola figura professionale che si occupa delpaziente (o del problema), né che moltefigure si occupano del paziente (o delproblema) ognuna indipendentementedall’altra in maniera separata.

Significato dell’équipe

Il lavoro di équipe significa, invece, che lacura viene effettuata da un gruppo “integrato”,cioè da persone che lavorano in modoarmonico tra di loro e che condizionano ilproprio compito attraverso una continuacorrelazione fatta di interscambi, di confronti,di contributi, di suggerimenti, di pareri, …

Struttura dell’équipe

E’ ovvio che occorrono équipe complete,composte da tutte le professionalitànecessarie e/o richieste dall’ambito in cui sista operando, con i ruoli che devono essereben definiti e chiari.

Ogni operatore mette a disposizione deglialtri il proprio stile personale, formato daculture ed esperienze del tutto individuali.

Regole per stare in équipe

1. Rispettare l’altro riconoscendo all’altro deivalori;

2. Riconoscere i propri limiti e sapere chel’altro può aiutarci a operare meglio;

3. Riconoscere la propria precarietà esostituibilità (tutti sono utili e nessuno èindispensabile);

4. Apprezzare il lavoro degli altri;

5. Saper ascoltare e comprendere;

Regole per stare in équipe

6. Esprimere il proprio parere liberamente;

7. Essere disponibili ad accettare le varieopinioni;

8. Essere disponibili alla comunicazione, allacollaborazione;

9. Avere autocontrollo.

Capacità per stare in équipe

Dal (e con il) rispetto delle regole nascono lecapacità per stare in équipe, che sonoquelle :

� di cooperare;

� di mettere in discussione;

� di dare il giusto peso ai problemi e allevarie conflittualità (che inevitabilmentesono presenti).

In breve …

Il lavoro in équipe multiprofessionale è unamodalità di lavoro collettivo, caratterizzatodall’interazione di vari interventi tecnici dellediverse figure professionali attraverso lacomunicazione verbale e scritta.Nell’ équipe sono mantenuti i rapportigerarchici, l’autonomia e l’indipendenzatecnica, pur nella flessibilità dellasuddivisione del lavoro.

Spesso, per la diversa preparazione ecompetenza, è attribuito valore diverso allevarie figure professionali e ciò può generaretensioni. L’integrazione tra le varie figureprofessionali può avvenire solo se si mantieneuna comunicazione rispettosa del proprio edell’altrui ruolo. L’azione comunicativa habisogno della condivisione non solo dipremesse tecniche, ma, soprattutto, di unorizzonte etico.

In breve …

Le interazioni umane nel lavoro devonoessere permeabili al mutamento, alla novità,alla ricostruzione. E possiamo aggiungere chedevono essere aperte anche all’interferenzadel non tecnico, alla saggezza pratica.Forse l’apertura anche a questa saggezzapratica può arricchire la nostraprofessionalità.

In breve …

Lavorare in équipe non significa annullare laspecificità dei compiti, essendo le differenzetecniche contributo fondamentale alla qualitàdel servizio da offrire. Pur mantenendodistinte le attività relative alle specifichecompetenze, è necessaria una flessibilità chegarantisca che alcuni compiti – accoglienza,formazione e conduzione di gruppi educativie operativi – possano essere svolti da tutti,indipendentemente dalle diverseprofessionalità.

In breve …

Nel lavoro multidisciplinare, ogni figuraprofessionale, pur integrandosi con le altre,mantiene un ruolo centrale e pari dignità, perpotenziare l’intervento mirato alraggiungimento degli obiettivi prefissati.Riguardo al lavoro in équipe, vi sono 3concezioni differenti: nella prima ilprofessionista lavora con la convinzione dipiena autonomia, nella seconda ignoral’ambito di autonomia, nella terza accetta ilcarattere interdipendente dell’autonomia.

In breve …

Se nel lavoro insieme si punta maggiormentealla specificità dei ruoli, si parla di équiperaggruppata; se invece si pone l’accentoprevalentemente sulla suddivisione deicompiti e sulla collaborazione, si parla diéquipe integrata.Nell’équipe integrata coesistono lacomplementarietà e la collaborazione, nelrispetto dell’autonomia tecnica delle variefigure che, nel progetto comune, non sonoindipendenti.

In breve …

La qualità dell’assistenza sanitaria èdirettamente proporzionale alla qualità dellerelazioni interpersonali tra le diverse figureprofessionali dell’équipe integrata e dellerelazioni con i pazienti e/o familiari.

In breve …

Conoscere i limiti della propriaprofessionalità e i confini del proprio ruolo èuna prerogativa importante quanto l’aperturaad un autentico interesse nell’ascolto dell’altronella sua dimensione personale e tecnica.La capacità di ascolto e di dialogo può esseredefinita un “dispositivo tecnologico” di granderilevanza, non solo nella possibilitàd’integrazione all’interno dell’ équipemultidisciplinare e nei rapporti con gli altriall’esterno, ma anche nella qualità del servizioofferto.

In breve …

La riunione di équipe

In ogni équipe vanno organizzate riunioniperiodiche nelle quali è necessarioconfrontarsi, parlare, esprimere le proprieopinioni, fare una verifica del lavoro svolto,correggere le varie impostazioni, etc..

Occorre che le riunioni giungano a una sintesicostruttiva, a una mediazione, superandotutte le possibili discussioni e le opinionicontrastanti.

Come gestire una riunione

Il rischio della riunione è parlare molto e nonarrivare a conclusioni.

Occorre che ci sia una persona che coordina,che introduce, che modera la discussionedando la parola a tutti, che interviene perlimitare gli interventi che non sonopertinenti, che riassume e che avvia allaconclusione.

Errori nelle riunioni

� monopolizzare con monologhi direttivi;

� imporre soluzioni;

� creare uno stato di tensione senzaesplicitare e chiarire;

� non essere chiari;

� drammatizzare le problematiche;

� attaccare le varie posizioni;

Errori nelle riunioni

� mantenere indifferenza;

� distrarsi;

� disturbare gli altri con atteggiamenti noncorretti;

� intervenire con argomenti non pertinenti;

� non essere puntuali;

� assentarsi in un momento cruciale.

DOMANDE

� Quali sono i tipi di organizzazione del lavoro in equipe ?

� Lavorare in equipè significa che ? (il processo viene effettuato da un gruppo “integrato” )

(Interdisciplinare e Pluri/Multidisciplinare)

(il processo viene effettuato da un gruppo “integrato” )

DOMANDE

� Indicare almeno 2 regole per stare in equipe …

(rispettare l’altro riconoscendo all’altro dei valori; riconoscere i propri limiti e sapere che l’altro può aiutarci a operare meglio; riconoscere la propria precarietà e sostituibilità; apprezzare il lavoro degli altri; saper ascoltare e comprendere; esprimere il proprio parere liberamente; essere disponibili ad accettare le varie opinioni; essere disponibili alla comunicazione , alla collaborazione; avere autocontrollo)