EPA 01/02 IX / 1 La distribuzione commerciale dei prodotti agro-alimentari il ruolo della moderna...
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La distribuzione commerciale dei prodotti agro-alimentari
il ruolo della moderna distribuzione commerciale agro-alimentare
struttura e dinamiche della distribuzione commerciale agro-alimentare
implicazioni per l’agricoltura dell’evoluzione della moderna distribuzione commerciale agro-alimentare
la distribuzione commerciale agro-alimentare: i canali distributivi
I canali distributivi per un prodotto "fresco"
produttore consumatorecanale diretto (ultra-corto)
produttore consumatoredettagliantecanale corto
produttore consumatoredettagliantecanale lungo
grossista
produttore consumatoredettagliantecanale lunghissimo
grossistaintermediario
Filiera degli agrumi in Calabria: canali distributivi eflussi di prodotto (2000)
la distribuzione commerciale agro-alimentare: i punti vendita al dettaglio
i “tipi” di punti vendita al dettaglio:
l’ ipermercato: > 2.500 m2 (generalista…)
il supermercato: 400-2.500 m2 (alimentare e non alimentare “di base”)
l’ “hard discount”: in media 600 m2 (alimentari)
il “superette”: 120-400 m2 (alimentari)
il negozio di “generi alimentari” tradizionale: 30-50 m2 (alimentari)
la “boutique” alimentare: 30-50 m2 (alimentari)
la distribuzione commerciale agro-alimentare
Il sistema distributivo alimentare in Italia (punti vendita; 1999)
Fonte: Inea.
Dettaglio fisso 81,3%
Dettaglio ambulante 3,9%
Ingrosso 11,2%
Ipermercati 0,2%
Supermercati 2,4%Discount 0,9%
(224.520)
(10.879)
(31.054)
la distribuzione commerciale agro-alimentare
Distribuzione dei punti vendita della distribuzione alimentare al dettaglio fissa per ripartizione geografica (aree Nielsen) e tipo di
punto vendita (2000; valori %)
Fonte: Inea.
Dettaglio fisso Ipermercati Supermercati Discount0
20
40
60
80
100
Lig-Lomb-Pie-VA Nord-Est+ER La-Ma-To-Um Sud+Isole
Lig-Lomb-Pie-VA 22,5 44,1 26,5 30
Nord-Est+ER 15,3 19,4 27,2 21,4
La-Ma-To-Um 18,7 22,7 20,3 22,3
Sud+Isole 43,5 13,8 26 26,3
Italia. Grande distribuzione organizzata alimentare (supermercati, reparti alimentari di grandi magazzini ed
ipermercati) per ripartizioni territoriali (2000)
Fonte: Inea.
Nord Centro Sud Italia0
2
4
6
8
10
12
14
16
0
50
100
150
200
Unità x 100.000 abitanti mq x 1.000 abitanti
Unità x 100.000 abitanti 13,6 11,9 7,9 11,2
mq x 1.000 abitanti 163,1 126,8 71,6 123,1
la distribuzione commerciale agro-alimentare
il ruolo della moderna distribuzione commerciale agro-alimentare
Com’è cambiato il ruolo della distribuzione commerciale agro-alimentare?
da cinghia di trasmissione debole tra i produttori ed i consumatori finali…
…ad anello strategico nella catena agro-alimentare, dotato di grande potere
il ruolo della moderna distribuzione commerciale agro-alimentare
il ruolo di “garanzia” della qualità e della salubrità dei prodotti
… il 47% dei consumatori italiani ritiene i prodotti venduti dalla moderna distribuzione commerciale più sicuri di quelli venduti dalla distribuzione tradizionale
una “garanzia” aggiuntiva o sostitutiva di quella, ritenuta meno affidabile, fornita dalla regolamentazione pubblica
il ruolo della moderna distribuzione commerciale agro-alimentare
il ruolo di fornitore dei consumatori di servizi sempre maggiori
prodotti sempre “più pronti” per il consumo finale
ampia varietà tra cui scegliere
prodotti disponibili tutto l’anno
convenienza degli orari e tempi ridotti per gli acquisti
possibilità di acquistare via internet e di avere la spesa consegnata a casa all’ora prestabilita
ad esempio:
Cos’è cambiato?
1. la tendenza alla progressiva scomparsa della distribuzione agro-alimentare tradizionale ed il rapido prevalere della distribuzione commerciale moderna, o Grande Distribuzione Organizzata (GDO)
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
la distribuzione commerciale agro-alimentare
Italia. Punti di vendita al dettaglio di prodotti agro-alimentari di piccole dimensioni (<400 mq) per area geografica (1981=100; 1981-1995)
81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 9540
50
60
70
80
90
100
110
120(1981=100)
Nord Centro Sud e Isole
Nord 100 97 96 95 93 91 90 88 85 84 72 68 62 53 46
Centro 100 99 99 98 96 94 94 93 92 91 77 74 68 62 57
Sud e Isole 100 95 94 94 90 86 86 86 84 83 81 79 75 71 67
la distribuzione commerciale agro-alimentare
Italia. Punti di vendita al dettaglio di prodotti agro-alimentari di grandi dimensioni ( >400 mq) per area geografica (1981=100; 1981-1995)
81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 9560
100140180220260300340380420460
(1981=100)
Nord Centro Sud e Isole
Nord 100 104 115 125 139 149 162 178 198 210 219 230 246 267 300
Centro 100 109 120 137 154 167 172 191 211 233 242 261 277 294 331
Sud e Isole 100 103 121 133 153 175 200 217 265 282 306 328 340 361 424
la distribuzione commerciale agro-alimentare
Italia. Rapporto tra i punti di vendita al dettaglio di prodotti agro-alimentari di piccole (<400 mq) e di grandi (>400 mq) dimensioni
per area geografica (1981-1995)
81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 950
100
200
300
400
500
Nord Centro Sud e Isole
I gruppi della moderna distribuzione commerciale agro-alimentare in Italia (1999; vendite in mld di Lire):
1. Coop Italia 15.685 (cooperativa)2. Rinascente-Auchan 9.1323. Mdo 8.200 (unione
vol.)4. Selex 8.100 (unione
vol.)5. Interdis 7.800 (unione vol.)6. Carrefour-Gs 7.5457. Sisa 6.000 (unione
vol.)8. Esselunga 5.2899. Despar 4.825 (unione vol.)10. Crai 4.500 (gruppo di
acq.)11. Consorzio C3 4.400 (unione vol.)12. Metro (gruppo) 4.11813. Conad 3.914 (gruppo di acq.)14. Pam 3.88815. Sigma 3.450 (gruppo di acq.)
la distribuzione commerciale agro-alimentare
Italia. Quote di mercato del largo consumo alimentare confezionato delle principali insegne (valori %; Giugno 2001)
Coop
GS-Carrfour
Conad
Rinascente
Esselunga
Selex
Interdis
Pam
Finper
Despar
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20Coop GS-Carrfour Conad Rinascente Esselunga Selex Interdis Pam Finper Despar
Quota mercato (%) 16,8 10,7 10,2 9,2 7,9 5,9 4,4 3,3 3,2 3,1
la distribuzione commerciale agro-alimentare
Quota di mercato delle 5 maggiori catene di vendita di prodotti agro-alimentari al dettaglio (valori %; 1999)
2830
5458
626263
71737677
8695
99
ItaliaUSA
SpagnaUngheria
PortogalloGermania
Regno UnitoOlandaAustriaFranciaBelgio
SvizzeraSvezia
Norvegia0 20 40 60 80 100 120
Quota di mercato delle 5 maggiori catene di vendita di prodotti agro-alimentari al dettaglio (valori %; 1997, 1999)
28
30
54
58
62
62
63
71
73
76
77
86
95
99
22
36
33
41
52
56
62
67
75
60
68
84
97
99
ItaliaUSA
SpagnaUngheria
PortogalloGermania
Regno UnitoOlandaAustriaFranciaBelgio
SvizzeraSvezia
Norvegia
0 20 40 60 80 100 120
1999 1997
la distribuzione commerciale agro-alimentare
Cos’è cambiato?
2. Il ruolo dell’Information technology
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
codici a barre e lettori ottici consentono, non solo di ridurre tempi e costi della distribuzione, ma anche di acquisire informazioni dettagliate sugli acquisti informazioni utili per la gestione delle scorte e degli approvvigionamenti, ma anche per le analisi dei consumi, dei consumatori e dei loro comportamenti di acquisto, e, quindi, per definire le strategie di fissazione dei prezzi (discriminazione tra mercati/punti vendita)
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
in presenza di sistemi di “fidelizzazione” che utilizzano una carta di identificazione a lettura ottica, non solo si acquisiscono informazioni sulla composizione della singola spesa, ma anche sull’evoluzione nel tempo di tale spesa e sui legami tra gli acquisti alimentari e le caratteristiche socio-economiche e demografiche della famiglia
un “paradiso” di informazioni per le analisi di mercato…
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
informazioni che consentono una più precisa individuazione della domanda dei consumatori e che vengono utilizzate per “guidare” le decisioni di produzione ed approvvigionamento delle aziende fornitrici
da “vendere ciò che si è prodotto”a “vendere ciò che si è (prodotto e) venduto”
3. La crescente importanza della “marca commerciale”
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
la “marca commerciale” come garanzia di convenienza di prezzo a parità di qualità
il produttore perde importanza; acquista importanza la garanzia di qualità fornita dalla distribuzione
4. La globalizzazione delle imprese della GDO
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
le imprese leader della GDO mondiale sono tutte attive in molti paesi, spesso in più continentiil processo di progressiva concentrazione delle imprese attraverso le acquisizioni non accenna a fermarsi il presidente del gruppo Ahold, sesto gruppo mondiale per fatturato, ha sostenuto che si aspetta che sopravvivano soltanto 5 o 6 grandi imprese nel settore della distribuzione agro-alimentare mondiale
I primi 15 gruppi della moderna distribuzione commerciale agro-alimentare nel mondo (1998/99; vendite in mld di US$ e n. di punti vendita) (Fonte: Food Institute Report, 1999):
1. Carrefour/Promodès (F) 60,38 6.332 2. Metro AG (D) 49,83 2.0853. Kroger (USA) 45,40 2.2684. Wal Mart (USA) 45,00 6825. Rewe (D) 34,61 11.2306. Ahold (H) 34,60 3.7327. Albertsons (USA) 37,60 2,3988. Intermarche (F) 33,02 8,4369. Edeka Group (D) 31,14 11.18310. Tesco (UK) 29,78 85211. J. Sainsbury PLC (UK) 29,24 87612. Safeway (USA) 28,40 1.65613. Tengelmann (D) 28,82 7.66814. Ito-Yokado (J) 26,99 17.25415. Auchan (F) 25,07 673
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
imprese attive su scala mondiale di enormi dimensioni tendono sempre più a comprare “localmente” - da un numero ridotto di fornitori - ed a vendere sul mercato globale
5. E’ aumentato a dismisura il potere della distribuzione commerciale
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
sia verso i fornitori (non ha senso in questo caso di parlare dei produttori…), che verso i consumatori
la GDO è in grado di orientare, ed orienta, i consumi agro-alimentari attraverso la scelta di cosa offrire e le politiche di prezzo
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
La GDO chiede ai fornitori, oltre al prodotto, una dose crescente di servizi:
volumi consistenti, per soddisfare un numero consistente dei suoi punti vendita
offerta distribuita su un arco di tempo sufficientemente lungo, per ridurre il numero dei fornitori
offerta di una gamma di prodotti, per ridurre il numero dei fornitori
standard di qualità relativamente elevati e costanti nel tempo
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
confezionamenti ed etichettature, compresa la prezzatura delle confezioni (prodotti “pronti per lo scaffale”)
“tracciabilità” del prodotto, come garanzia dell’identificabilità della responsabilità, anche penale, della qualità
esternalizzazione di servizi logistici, quali la gestione di piattaforme di “area di vendita”
puntualità negli approvvigionamenti
la distribuzione commerciale agro-alimentare: cos’è cambiato?
i produttori sono costretti, pena la perdita di competitività e l’uscita dal mercato, a crescenti processi di aggregazione orizzontale e di integrazione verticale per rispondere alle domande crescenti della GDO
la competitività di un’agricoltura è sempre meno legata alla competitività della qualità delle sue produzioni e dei suoi costi di produzione, e sempre più alla capacità della catena distributiva in cui essa è inserita di rispondere in maniera efficace alle domande di servizi che vengono dalla GDO