Energia L impegno politico c è - Regione Basilicata · Don Uva di Potenza dall as - sessore alla...

17
Il Quotidiano della Basilicata La Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155 Convegno a Potenza, or- ganizzato ieri a Potenza da Regione e Sviluppo Basilicata, sulle energie rinnovabili, alla presenza di esperti del settore e am- ministratori. Dice l’assessore alle Atti- vità Produttive Marcello Pittella: “Nel settore della green economy la Regio- ne Basilicata ha messo in campo un approccio in- novativo che prevede la partecipazione di tutti gli attori che concorrono al suo sviluppo. Intendiamo ripartire dall’aggiorna- mento del piano energeti- co regionale alla luce delle nuove normative”. “Il sistema sanitario ha bi- sogno del vostro lavoro e della vostra professio- nalità perchè i servizi che offrite al territorio lucano non sono sostituibili, ed è per questo che il governo regionale continuerà ad impegnarsi per preservare questa realtà”. Sono le pa- role rivolte ai lavoratori del Don Uva di Potenza dall’as- sessore alla sanità, Atti- lio Martorano, il quale ha chiesto ancora l’autono- mia gestionale, economica e decisionale della struttu- ra, condizione necessaria per uscire dall’attuale crisi e tornare ad una normale gestione delle attività. Un palcoscenico per Crocco Passaggio di consegne: il consorzio Ppal cede la gestione al Comune di Brindisi di Montagna L’impegno politico c’è Necessaria l’autonomia Entro la settimana potrebbero arrivare i pagamenti dei mesi di maggio e giugno scorsi Riparte il 27 luglio il cinespettacolo “La storia bandita” nel parco storico-rurale della Grancia L’assessore regionale alla sanità, Attilio Martorano, ha partecipato all’assemblea organizzata dai lavoratori del Don Uva di Potenza L’incontro sul Don Uva, in piedi l’assessore regionale Martorano. Ai lati Falotico della Cisl (a sinistra) e Vaccaro della Uil Un’immagine della scorsa edizione della “Storia bandita” ALLE PAG. 2 e 3 Ottant’anni fa morì a Na- poli Giustino Fortunato. La figura del grande politico e storico - oggi considera- to fra i maggiori meridio- nalisti - è stata ricordata a Rionero in Vulture, sua città natale. E’ stato ripor- tato il ricordo che ne fece lo studioso Rossi Doria. L’azienda materana si chiama proprio così, An- tincendio, e opera fin dal 1972. Adesso è entrata nella Rete nazionale del- le imprese del settore. Un riconoscimento per la lunga attività della società che annuncia nuovi pro- getti e nuove assunzioni. Dodici le imprese del po- tentino premiate nell’am- bito del progetto “Il clien- te ha sempre ragione”, un’iniziativa promossa dalla Camera di Commer- cio di Potenza. Le aziende sono state scelte in base alla loro affidabilità e fun- zionalità. Commemorazione a 80 anni dalla morte In memoria di Giustino Fortunato Anno 2 Numero 142 del 23/07/2012 Un’impresa di Matera Lucani nella rete anticendio L’affidabilità il criterio di scelta Ccia, un premio per i negozi virtuosi La Regione scommette sulle fonti rinnovabili Convegno di Sviluppo Basilicata e Regione Energia L’assessore alla Formazione commenta positivamente il rapporto del ministero A PAG. 5 Invalsi, Viti: la scuola lucana fa passi avanti A PAG. 5 A PAG. 4 La Basilicata si fa onore fra i banchi. L’assessore alla Formazione Vincenzo Viti che commenta positiva- mente, in chiave lucana, i dati riportati nel rapporto 2012 Invalsi sulla scuola.

Transcript of Energia L impegno politico c è - Regione Basilicata · Don Uva di Potenza dall as - sessore alla...

Il Quotidiano della BasilicataLa Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155

Convegno a Potenza, or-ganizzato ieri a Potenza da Regione e Sviluppo Basilicata, sulle energie rinnovabili, alla presenza di esperti del settore e am-ministratori.Dice l’assessore alle Atti-vità Produttive Marcello Pittella: “Nel settore della green economy la Regio-ne Basilicata ha messo in campo un approccio in-novativo che prevede la partecipazione di tutti gli attori che concorrono al suo sviluppo. Intendiamo ripartire dall’aggiorna-mento del piano energeti-co regionale alla luce delle nuove normative”.

“Il sistema sanitario ha bi-sogno del vostro lavoro e della vostra professio-nalità perchè i servizi che offrite al territorio lucano non sono sostituibili, ed è per questo che il governo regionale continuerà ad impegnarsi per preservare questa realtà”. Sono le pa-role rivolte ai lavoratori del Don Uva di Potenza dall’as-sessore alla sanità, Atti-lio Martorano, il quale ha chiesto ancora l’autono-mia gestionale, economica e decisionale della struttu-ra, condizione necessaria per uscire dall’attuale crisi e tornare ad una normale gestione delle attività.

Un palcoscenicoper CroccoPassaggio di consegne: il consorzio Ppal cede la gestione al Comune di Brindisi di Montagna

L’impegno politico c’èNecessaria l’autonomia

Entro la settimana potrebbero arrivare i pagamenti dei mesi di maggio e giugno scorsi

Riparte il 27 luglio il cinespettacolo “La storia bandita” nel parco storico-rurale della Grancia

L’assessore regionale alla sanità, Attilio Martorano, ha partecipatoall’assemblea organizzata dai lavoratori del Don Uva di Potenza

L’incontro sul Don Uva, in piedi l’assessore regionale Martorano. Ai lati Falotico della Cisl (a sinistra) e Vaccaro della Uil

Un’immagine della scorsa edizione della “Storia bandita”ALLE PAG. 2 e 3

Ottant’anni fa morì a Na-poli Giustino Fortunato. La figura del grande politico e storico - oggi considera-to fra i maggiori meridio-nalisti - è stata ricordata a Rionero in Vulture, sua città natale. E’ stato ripor-

tato il ricordo che ne fece lo studioso Rossi Doria.

L’azienda materana si chiama proprio così, An-tincendio, e opera fin dal 1972. Adesso è entrata nella Rete nazionale del-le imprese del settore. Un riconoscimento per la lunga attività della società

che annuncia nuovi pro-getti e nuove assunzioni.

Dodici le imprese del po-tentino premiate nell’am-bito del progetto “Il clien-te ha sempre ragione”, un’iniziativa promossa dalla Camera di Commer-cio di Potenza. Le aziende sono state scelte in base

alla loro affidabilità e fun-zionalità.

Commemorazionea 80 anni dalla morte

In memoriadi GiustinoFortunato

Anno 2 Numero 142 del 23/07/2012

Un’impresadi Matera

Lucani nella reteanticendio

L’affidabilità il criterio di scelta

Ccia, un premio per i negozi virtuosi

La Regionescommettesulle fontirinnovabili

Convegno di Sviluppo Basilicatae Regione

Energia

L’assessore alla Formazionecommenta positivamenteil rapporto del ministero

A PAG. 5

Invalsi, Viti:la scuola lucanafa passi avanti

A PAG. 5A PAG. 4

La Basilicata si fa onore fra i banchi. L’assessore alla Formazione Vincenzo Viti che commenta positiva-mente, in chiave lucana, i dati riportati nel rapporto 2012 Invalsi sulla scuola.

Basilicata Mezzogiorno

Si alza il sipario dal 27 lu-glio sul Parco della Gran-cia con un programma più vasto e variegato che animerà la stagione esti-va fino al 15 settembre. Ritorna anche quest’anno il cinespettacolo “La storia bandita”, che coinvolge tra effetti speciali, musiche e scenografie circa 400 vo-lontari e 150 figuranti che si alternano nel corso del-

le serate. E poi non man-cheranno, dalla mattina alla sera, attività di anima-zione per ricostruire i ritmi e le atmosfere del mondo rurale della Basilicata: dai giochi di una volta alla fat-toria didattica con gli ani-mali da cortile, attraverso un crescendo di musica, spettacoli e animazione.Il 2012 sarà una data da ricordare nella storia del parco, in quanto è l’anno in cui si è definito il pas-saggio di consegne per ciò che concerne la ge-stione dal consorzio Ppal al Comune di Brindisi. Il passaggio dalla passata gestione all’attuale ha solo rallentato l’avvio del-la Grancia, che è diventata

col tempo “motore di un eccezionale dinamismo sociale” e, in non pochi casi, ha creato professio-nalità spese nel campo artistico. Il Parco della Grancia, uno degli attrat-tori turistici più conosciuti della regione, riprende le sue attività, proponendo un’offerta completamente rinnovata.Per il sindaco di Brindisi

di Montagna, Nicola Alle-gretti, “si apre un nuovo capitolo per il Parco della Grancia. Dopo 13 anni di gestione e creazione del più grande evento spet-tacolare lucano -ha detto Allegretti in occasione della presentazione del programma degli eventi - il consorzio Ppal cede la sua attività al Comune di Brindisi di Montagna. Un ringraziamento a coloro che con tanti sacrifici sono riusciti a non far morire un parco unico nel suo gene-re, bandiera di qualità per la nostra terra, orgoglio di tutto il popolo lucano, anche se i lucani sono an-cora in pochi ad aver visto il Cinespettacolo. Colgo

l’occasione per farlo, in quanto la maggior parte si ostina a dire che lo spet-tacolo da tanti anni fosse sempre lo stesso senza averlo mai visto. Quest’an-no - ha aggiunto - ci sa-ranno grandi novità: il cinespettacolo è stato in-novato e il parco sarà fru-ibile dalla mattina alle 10. Inoltre, sarà allargato fino al borgo di Brindisi con animazioni e mercatini di prodotti tipici ed artigia-nato artistico. Finalmente il parco e la comunità di Brindisi dopo 13 anni di-ventano un tutt’uno”.Il direttore artistico e tecnico del Parco della Grancia e del cinespet-tacolo ‘La Storia Bandita, Jean-François Touillaud, definisce la Grancia “un luogo d’incanto e magia”. “Da 12 anni - ha spiegato - mi ritrovo puntualmen-te insieme con gli oltre 300 figuranti e tutto lo staff artistico e tecnico in questo anfiteatro del ci-nespettacolo, aspettando con ansia che i proiettori si riaccendano per svelare la presenza di migliaia di spettatori pronti ad ap-plaudire uno spettacolo unico che con autenticità racconta una pagina im-portante della storia della Basilicata”. Nel suo intervento

Touillaud non ha mancato di ricordare “ancora una volta tutti gli sforzi che sono stati compiuti per essere pronti all’apertura della nuova stagione e quest’anno proponendo uno spettacolo rinnovato grazie alle introduzioni di nuovi effetti artistici e tec-nologici. Gli attori - ha pre-cisato - si ritroveranno, du-rante la rappresentazione, circondati da immagini di effetto fuoco, acqua, neb-bia, da immagini video elaborate appositamente per conferire alle scene maggiore dinamismo, in-tensità ed emozione”. Il direttore artistico del-la manifestazione ha poi spiegato che “anche il si-stema di diffusione sono-ra è stato completamente digitalizzato e le ambien-

tazioni sonore sono state rivisitate per far sì che lo spettatore si senta parte dell’azione stessa. Ma la Grancia - ha puntualizzato - è soprattutto una grande storia di amore e di cuore, una storia che tutti i di-versi protagonisti e attori che vi partecipano hanno voglia di condividere ag-giungendovi entusiasmo e passione”.In questo contesto si in-serisce una grande no-vità, quella di “Grancia sviluppo”, un’associazione costituita, a sua volta, da quattro realtà associative, ossia: Gli amici del parco della Grancia”, “Botteghe invisibili”, Protezione civi-le e Pro loco di Brindisi di Montagna, “Spazio Gran-cia” .L’oranizzazione gestirà il

parco dando centralità al mondo del volontariato. Il presidente di Grancia sviluppo, Davide Bacce, ha avuto parole di eloquio per l’iniziativa riconscen-do “il forte dinamismo - ha detto - di una giovane amministrazione comu-nale, che con tenacia e determinazione ha voluto che chi come me in questi anni si è occupato della crescita del proprio terri-torio, diventasse fautore del proprio futuro attra-verso la gestione diretta di quello che è il più grande evento di teatro popolare in Italia”. “Da anni il volontariato, fulcro del cinespettacolo - ha concluso Becce - diven-ta perno di quella che è la gestione del parco della Grancia”. (Bm4)

Si è costituita Grancia sviluppo, un’associazione che gestirà il parco dando centralità al volontariato

Effetti speciali, musiche e scenografie con 400 figuranti

CINEBANDITI

Il ritorno del brigante CroccoAllegretti: “Un nuovo capitolo”. Touillaud: “Luogo d’incanto e di magia”

Dal 27 luglio riapre i battenti la Grancia con un’altra gestione e un programma più ricco e variegato

Il Comune di Brindisi di Montagna è il nuovo ente gestore del ParcoSuccede al consorzio Ppal

Uno spettacolounico e rinnovatoche raccontacon autenticitàuna pagina importante della storiadella Basilicata

PAG. 223.07.2012 N.142

Basilicata MezzogiornoPAG. 323.07.2012 N. 142

Presentate le novità 2012 del primo Parco storico-rurale e ambientale d’Italia

Il brigantaggio lucanotra vinti e vincitoriDe Filippo: “Si è sviluppato così un vero indotto turistico economico”

Ancora pochi giorni e nel Parco della Grancia ripar-tiranno gli spettacoli della ‘’Storia bandita’’: in scena le vicende del brigantag-gio con musiche, sceno-grafie e impianti multime-diali.“Il parco tematico del-la Grancia negli anni ha svolto una molteplicità di funzioni. Oltre ad esse-re un attrattore turistico soprattutto per le vicina Puglia, da dove giunge la maggior parte dei visita-tori (circa il 65%) e dalla Campania (il 20%), si è rivelato un’occasione di lavoro per tanti giovani che all’inizio per passio-ne hanno scommesso su

questa avventura, inizian-do un percorso profes-sionale che li ha portati a farsi apprezzare fuori dai nostri confini regionali o a dar vita ad attività im-prenditoriali direttamente collegate al Parco.Si è sviluppato così un vero indotto economico crean-do benefici indiretti anche per strutture ricettive e di ristorazione dell’area, oltre a creare opportuni-tà di reddito per agenzie di promozione turistica, di pubblicità, nel campo editoriale, della sartoria, dello spettacolo tra ope-ratori economici, associa-zioni no profit e agenzie culturali”. Lo afferma il

presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo partecipando alla presen-tazione delle novità 2012 del parco storico-rurale e ambientale. “Inoltre - ha continuato il presidente - il parco ha rappresentato per il territorio un’occasio-ne di sviluppo, recuperan-do un senso di identità at-traverso la messa in scena di uno spettacolo che con i nuovi linguaggi della multimedialità ha saputo

portare in scena le vicen-de delle rivolte contadi-ne. Un modo per far co-noscere agli stessi lucani pagine della nostra storia regionale. Se tutto questo è stato possibile, oltre alle professionalità che hanno contribuito a far diventare la Grancia l’unico parco del genere in Italia, un ri-conoscimento particolare ai tanti volontari che negli anni con spirito di sacri-ficio e dedizione hanno permesso che il cinespet-tacolo fosse una realtà apprezzata”. Sul cambio di gestione, il presidente ha ribadito che “è sempre più necessario rafforzare le azioni congiunte tra soggetti pubblici e priva-ti, coinvolgendo le popo-lazioni locali, rendendoli protagonisti della crescita delle comunità”. (Bm6)

Figuranti in costume,

danzatori e cavalieri

tanti i giovani che

hanno scommesso

su questa avventura

Brindisi di Montagnaspettacoli e storiaanimano l’estateIl direttore generale dell’Apt BasilicataPerri: “Offerta emozionale per i turisti”

C’è tempo fino al 15 settembre per svolgere escursioni e assistere a spettacoli di falconeria e laboratori all’in-terno del Parco della Grancia dove, tra le altre cose, si svolge il cinespettacolo “La Storia Bandita”, fulcro del Parco e più grande performance multimediale di tea-tro popolare d’Italia che coinvolge tra effetti speciali, musiche e scenografie circa 400 volontari e 150 figu-ranti che si alternano nel corso delle serate. A com-pletare l’offerta di cultura, svago e tempo libero, spet-tacoli teatrali, esposizione e performance di diverse specie di rapaci e concerti di musiche tradizionali.“Con l’avvio dei grandi format spettacolari lucani en-triamo finalmente nel vivo dell’estate lucana. Nuove forme di narrazione uniche in Italia, come il cinespet-tacolo della Grancia e gli altri grandi attrattori, che rappresentano un concreto motivo di interesse per la Basilicata sia da parte degli operatori della comunica-zione sia della filiera turistica”. Ad affermarlo il diretto-re generale dell’Apt Basilicata, Gianpiero Perri. “Evidente è l’attenzione da parte di autorevoli guide o di altra pubblicistica nazionale, oltre che di importan-ti realtà internazionali di settore, che considerano di straordinario interesse la presenza di un’offerta emo-zionale e narrativa e di forme d’arte e cultura tradizio-nale e contemporanea. In questa prospettiva il contri-buto del Parco della Grancia e del cinespettacolo ha molteplici riscontri e, insieme al Volo dell’Angelo, al Mondo di Federico II, alla Città dell’Utopia, ai Parchi letterari e agli eventi della tradizione e della cultura popolare regionale, costituiscono operazioni prezio-se per rinnovare l’invito ad un sempre crescente nu-mero di viaggiatori a scoprire la Basilicata tutta. L’Apt, con il dipartimento Attività produttive e con i diversi operatori del tavolo tecnico del turismo e attori loca-li, condivide e attua una strategia di marketing che si declina nella campagna ‘Basilicata, che spettacolo!’ la quale, nel valorizzare i singoli grandi eventi, concorre a diffondere della regione un’immagine ricca di atmo-sfere antiche e di portentose suggestioni contempo-ranee.” (Bm6)

Tra falchi, giochi e asini: le attivitànella Grancia

Nel parco un microcosmo di storia e cultura

Dal Parco della Grancia una full-immersion nel mon-do rurale della Basilicata. Diverse le attività di anima-zione che si potranno scegliere. Dal laboratorio di co-struzione di giocattoli (dalle 11.00) a cura del museo del giocattolo del Comune di Albano di Lucania dove saranno illustrati e ricostruiti i giochi di una volta. Esposizione plastici provenienti dal museo.Passeggiate sul carretto o a dorso d’asino (dalle 11.00)Animazione di musica popolare in piazza alta (ore 15,30)Spettacolo di teatro ragazzi (ore 17.00 – 17.30)Spettacolo di falconeria (ore 17.30-18.00)Fattoria didattica (dalle 11.00): la “Corte degli animali” sarà allestita nei pressi del Pianoro dove sarà possibi-le vedere animali da cortile e saranno preparati alcuni prodotti tipici.Escursioni naturalistiche (dalle 11.00): sarà possibile visitare il borgo di Brindisi di Montagna, con la possi-bilità di optare per il trekking. Borgo artigiani (apertu-ra dalle ore 16.00): alla scoperta degli antichi mestieri dove saranno esposti e venduti manufattiAnimazioni di musica popolare alla cassa armonica (intrattenimento dalle 19.00): un angolo dove si esi-biranno diversi artisti sarà dedicato alla musica, in prevalenza popolare.Ingresso Parco: dalle ore 10.30 di venerdì, sabato e domenica

Il parco storico-rurale e ambientale della Grancia na-sce il 23 giugno 2000 nella foresta demaniale Grancia a Brindisi di Montagna. Primo nel suo genere in Italia, ha un’estensione di circa 12 ettari. Il parco tematico è un progetto di sviluppo fondato sulla valorizzazione della memoria storica e sul recupero delle radici cultu-rali del mondo rurale lucano. L’iniziativa ha dato vita ad un’azione coordinata di imprenditoria, come possibili-tà per rilanciare l’economia di un’area in un qualificato progetto turistico. Più di 300 mila le presenze in dieci anni. Fulcro della strategia iniziale è stata la costruzio-ne di un centro gravitazionale del sistema individuato nel parco come microcosmo entro cui ritrovare tracce e esempi di una cultura materiale e immateriale. Fiore all’occhiello delle attività del parco è il cinespettacolo ‘La storia bandita’, una pièce polimediale di teatro po-polare che ripropone in chiave epica il periodo del bri-gantaggio nel sud Italia, con effetti speciali, tecnologie di luci, suono e immagini, con un’originale colonna sonora impreziosita dalle voci di grandi attori (Michele Placido, Orso Maria Guerrini, Paolo Ferrari e Lina Sastri) e musicisti italiani come Lucio Dalla, Antonello Vendit-ti, Eddy Napoli. La vicenda storica è stata ricostruita da Gianpiero Perri (con la consulenza storica di Tomma-so Pedio, la consulenza tecnica di Carlo Rambaldi e le scenografie di Gerardo Viggiano) intorno alla figura del bandito Carmine Crcocco. Direttore artistico dell’even-

to, Jean Francois Touillaud. Sipario dal 27 luglio al 15 settembre tutti i venerdì e sabato e dall’8 agosto anche il mercoledì. Prezzo base del biglietto, 16 euro (ridotto, 13 euro). Per informazioni e prennotazioni, ci si può ri-volgere al Comune di Brindisi (tel. 347/8794269). Sito internet: www.parcograncia.it (Bm4)

Basilicata Mezzogiorno

“Il sistema sanitario ha bisogno del vostro lavoro e della vostra professio-nalità perchè i servizi che offrite al territorio lucano non sono sostituibili, ed è per questo che il governo regionale continuerà ad impegnarsi per preserva-re questa realtà”. Sono le parole rivolte ai lavoratori del Don Uva di Poten-za, riuniti in assemblea, dall’assessore alla sanità, Attilio Martorano. L’espo-nente della giunta, parte-cipando alla riunione a cui erano presenti i rappre-sentanti sindacali, ha di-scusso con i lavoratori del-le difficoltà che l’ente sta attraversando, prestando particolare attenzione all’erogazione delle men-silità arretrate. Martorano è riuscito a tranquillizzare i presenti, informandoli del continuo confronto avuto con il dott. Augusto Toscani, rappresentante legale Casa della Divina Provvidenza, e aggiun-gendo che nel corso della settimana potrebbero es-

sere emessi i pagamenti relativi al saldo del mese di maggio e all’intero mese di giugno, grazie anche alla disponibilità dell’Azienda sanitaria di Potenza che renderà di-sponibili fondi del credito maturato da parte del don Uva. Il massimo esponen-te della sanità lucana ha inoltre sottolineato che il lavoro per la salvaguardia della struttura sarà lungo e che ci saranno ancora

momenti difficili da su-perare, ma che l’impegno continuerà senza soste. “Noi non sappiamo – ha

aggiunto Martorano – se l’ente sarà interessato da una procedura fallimen-

tare, ciò che è certo è che in ogni caso questa realtà dovrà imboccare un percorso che possa

consentirci di ritornare ad una normale gestione delle attività. In ogni caso,

ciò che sicuramente non cambierà è la posizione del governo regionale, che ha già chiesto a gran voce la piena autonomia gestionale, economica e decisionale della struttura di Potenza. Questo resta il presupposto per un’uscita dalla crisi strutturale che conosciamo”. Una richie-sta avanzata lo scorso 12 marzo dal governatore Vito De Filippo, che ave-va dichiarato: “I numeri

confermano una situazio-ne più positiva per il Don Uva di Potenza, perciò riteniamo che sia essen-ziale scindere la vertenza lucana da quella pugliese. Auspico che presto la Casa della Divina Provvidenza risponda alle nostre solle-citazioni, consentendoci di affrontare e risolvere le questioni impellenti per il personale e garantire così la qualità dei servizi ai pa-zienti ricoverati”. (bm9)

Tranquillizzati i lavoratorima serve voltare paginaNel corso della settimana potrebbero arrivare i pagamenti relativi al saldo di maggio e al mese di giugno, grazie anche alla disponibilità dell’Azienda sanitaria di Potenza

A sinistra i lavoratori durante l’assemblea, in alto l’assesso-re alla Salute, Martorano

“Sarà lungo il percorsoper salvareil Don Uvain crisi”

Il governo regionale lucanoin prima linea per garantireservizi di qualità ai pazienti

Lettera di Martorano al direttore dell’Asm Maglietta

Una sanitàpiù accessibile

L’assessore alla sanità, Attilio Martorano, in una nota inviata al diretto-re generale dell’Azienda Sanitaria di Matera, Roc-co Maglietta, ha chiesto di predispor re ogni iniziativa finalizzata ad elevare la possibilità di accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie, con particolare riferimento all’abbatti-mento dei tempi di atte-sa all’ospedale ‘Madonna

delle Grazie’ di Matera, e al servizio di collegamento con il Crob di Rionero in Vulture.

Martorano ha evidenzia-to come “in una stagione caratterizzata da una così alta complessità gestiona-le, tutte le iniziative utili a determinare percorsi virtuosi tali da ridurre i

costi del sistema sanitario sono quanto mai apprez-zate e da perseguire con viva determinazione”, ma,

allo stes-so tempo, “ciò che non deve mai venir meno è la

garanzia dell’accesso alle prestazioni”. Un interven-to significativo e in linea con altre iniziative del governo regionale volte al miglioramento del ser-vizio sanitario. (bm9)

“Tutte le azioni utili a determinare percorsi virtuosi tali da ridurre i costi sanitari sono apprezzate”

Corsi di italiano dal primo livello per gli immigrati

E’ stato ammesso ai finanziamenti del Fei, Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi, il progetto Cleci presentato dalla Regione Basili-cata. A darne notizia, l’assessore alla salute, Attilio Martorano. Cleci, acroni-mo di corsi di lingua e di educazione civica italiana, disporrà di un budget di 191.588 euro. Partendo dal presup-posto che la comprensione della lin-gua e la conoscenza della cultura del Paese ospitante sono punti di forza nel processo di integrazione, l’obiettivo del progetto è quello di attivare corsi di italiano a partire dal primo livello, di educazione civica e di educazione alla legalità riservati agli immigrati. La padronanza linguistica, infatti, facilita l’accesso al mercato del lavoro e la cre-

azione di relazioni interpersonali e so-ciali. Le attività saranno rivolte in par-ticolare a lavoratori stagionali, donne, analfabeti, disabili e minori. Per i sei corsi previsti, riservati a 20 persone, saranno potenziate le strut-ture formative locali con allestimenti, dotazioni materiali e prodotti forma-tivi. Attenzione anche alla formazione e alla promozione di forme innovative di didattica tramite l’utilizzo delle nuo-ve tecnologie e della multimedialità. Una parte del progetto, inoltre, sarà dedicata allo sviluppo della rete terri-toriale dei servizi, che sono le strutture formative locali e gli sportelli informa-tivi, il primo anello formale di servizio che l’immigrato incontra nel suo per-corso. (bm9)

PAG. 423.07.2012 N.142

La sanità deve essere sempre più vicina ai cittadini

Il progetto Cleci della Regione finanziato dal Fei

Basilicata MezzogiornoPAG. 523.07.2012 N. 142

Convegno a Potenza sulle energie pulite organizzato da Regione e Sviluppo Basilicata

La scommessa delle rinnovabiliper affrontare il dopo-petrolioPittella: aggiornare il piano per lanciare la microdiffusione. De Filipposottolinea l’approvazione delle linee d’indirizzo e il metodo “bar camp”

Una realtà su cui puntare, le energie rinnovabili. Nel convegno organizzato ieri a Potenza da Regione e Sviluppo Basilicata, esper-ti del settore e ammini-stratori.Il primo commento dall’assessore alle Attività Produttive Marcello Pittel-la: “Nel settore della green economy la Regione Basi-licata ha messo in campo un approccio innovativo che prevede la partecipa-zione di tutti gli attori che concorrono al suo svilup-po. Intendiamo ripartire dall’aggiornamento del piano energetico regio-nale alla luce delle nuove normative nazionali, del Quinto Conto Energia e del Burden Sharing. La Re-gione con il piano intende irrobustire la micro diffu-sione energetica, coinvol-gendo gli attori pubblici e privati e i cittadini. Dob-

Dal ConsiglioII CcpIn II Commissione ascoltati, per l’approvazione dei ren-diconti 2011, la dirigente dell’Ufficio Bilancio dell’Alsia Gargiulo, il consigliere dell’Ardsu, Francesco Giuseppe Manfreda insieme con il direttore dello stesso Ente, Roc-co Greco, il presidente del cdadi Metapontum Agrobios Adduce. Parere favorevole, a maggioranza, sul provve-dimento di giunta sulla Cooperazione.

ConsiglioDomani 24 luglio si riunisce il consiglio regionale. All’or-dine del giorno la votazione sul Piano regionale della salute e dei servizi alla persona 2011-2014 e il disegno di legge della giunta sulla “Disciplina delle attività di contrasto al lavoro irregolare”.

DisabiliBenedetto (Idv)“A pochi giorni da una nuova manovra finanziaria re-gionale si ripropone la questione del mantenimento da parte della giunta di impegni assunti solennemente che non ammettono alibi o giustificazioni. Mi riferisco a quanto previsto dall’art. 28 della Legge finanziaria re-gionale 2012, sulla base di un mio emendamento, per favorire l’accesso agli studi universitari dei soggetti di-versamente abili e ipovedenti”. “L’assessore Viti non può

lavarsene le mani magari dietro la scusa degli eccessivi impegn. Se non riesce a reggere questo ritmo di lavoro, farebbe bene ad ammetterlo e a trarne le conseguenze”.

Piano Salute/1Pici (Pdl)E’ stata convocata per il 23 luglio, alle 17.30, nella “Sala B” del consiglio regionale, una riunione straordinaria dei coordinamenti provinciali Pdl di Potenza e Matera allargata ai Dipartimenti, ai consiglieri provinciali e ai dirigenti regionali del PdLl per esaminare il Piano Regio-nale Integrato della Salute e dei servizi alla persona e alla comunità 2012 – 2015. “Le decisioni su un settore primario e strategico come quello sanitario devono scaturire da un’impostazione politica massimamente condivisa”.

Piano Salute/2Braia (Pd)“Le ultime dichiarazioni dell’assessore alla sanità e di alcuni colleghi regionali e comunali, riportano alla luce il tema della qualità dei servizi del sistema sanitario regionale ed in particolare di quelli erogati dall’ospe-dale Madonna delle Grazie ai cittadini della Provincia di Matera e non solo, rendono ancora più impellente l’approvazione del Piano sanitario regionale di prossima

discussione in consiglio regionale”.

Servizi AsmDalessandro (Pd)“Dopo le sollecitazioni di Martorano l’auspicio è che l’Asm riveda alcune decisioni proprio per garantire l’ac-ceso alle prestazioni di cui parla l’assessore. Concordo con lui sulla necessità di praticare politiche finalizzate a ridurre i costi del sistema sanitario regionale e condivi-do, altresì, che ad ogni cittadino deve essere garantito l’accesso a prestazioni sanitarie di qualità. Proprio per questo sono convinto che alcuni dei servizi tagliati an-drebbero immediatamente ripristinati”.

AcquaRomaniello (Sel)“Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha di-chiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4 della Finanziaria-bis 2011 che disponeva la possibilità per gli enti locali di liberalizzare i servizi pubblici, si impone una riflessione, innanzitutto politica, oltre che di natura istituzionale, sull’attuale sistema di governance delle ri-sorse idriche lucane”. “Il pronunciamento segna non solo la vittoria della Re-gione Puglia ma della democrazia e del popolo del re-ferendum”.

La Basilicata si fa onore fra i banchi. Ne è certo l’asses-sore alla Formazione Vincenzo Viti, che commenta i dati riportati nel rapporto 2012 Invalsi (l’istituto che si occupa delle valutazioni del ministero dell’Istruzio-ne) sulla scuola.Dice Viti: “La ricerca dell’Invalsi conferma il dato, che avevo già anticipato, derivandolo da alte fonti ufficia-li il quale testimonia, pur in un quadro che denuncia le criticità della Scuola nel Mezzogiorno, che sul pia-no della qualità degli apprendimenti, la Basilicata, in-sieme con la Puglia e l’Abruzzo, non solo ha compiu-to notevoli passi in avanti ma, per la maggior parte delle scuole ha raggiunto o è prossima a raggiungere lo standard nazionale”. Viti spiega di voler approfondire il tema e annuncia: “Confermo l’avvio, a breve, di un ampio confronto con la Direzione regionale della scuola e con le for-ze sociali e produttive, sul modello di riordino della scuola lucana anche alla luce della recente pronuncia della Corte Costituzionale e in coerenza con la mis-sione affidata dal consiglio alla giunta, di individuare una linea di ricomposizione e di rilancio dei profili della scuola lucana in costanza degli obblighi che vengono dal dimensionamento scolastico”. (bm3)

L’assessore alla Formazione commenta i dati del Rapporto Invalsi 2012 e annunciainiziative di riordino e rilancio del settore

Scuola, Viti: la Basilicata ha compiuto notevoli passi in avanti

biamo poi porre le con-dizioni di base per non determinare contraccolpi nel dopo petrolio”. E’ intervenuto anche l’as-sessore alla Formazione Vincenzo Viti: “Le rinno-vabili sono un cantiere in continua evoluzione e gli

sforzi che stiamo com-piendo sui vari fronti ne sono la dimostrazione. La Basilicata sta concen-trando importanti risorse in questo settore per fa-vorire profili qualificativi ed innovativi. In questa direzione l’apprendistato

e la formazione continua possano favorire l’inter-connessione dell’offerta formativa con gli investi-menti”. La chiosa del presidente della Regione Vito De Fi-lippo: “La giornata odier-na può essere conside-rata lo start up del piano energetico regionale. L’approvazione delle linee d’indirizzo e il metodo bar camp costituiscono la base per unire tutti colo-ro che hanno l’interesse a mettere in rete le proprie competenze. Il Memoran-dum precisa che non ci saranno altre estrazioni, se non si instaurerà un nuovo rapporto tra Stato e compagnie petrolifere su monitoraggio e rispet-to ambientale. Nell’ag-giornamento del piano, la parola predominante dovrà essere innovazione”, ha concluso. (bm3)

Un anno per Gesualdo“La Regione Basilicata, insieme con il Comune di Ve-nosa e con l’Apt, sosterrà le manifestazioni dell’anno gesualdiano”: lo fa sapere l’assessore alla Formazio-ne e Lavoro della Regione Basilicata, Vincenzo Viti, che ha condiviso le proposte del consigliere Franco Mollica e del Comune di Venosa.“Un anno - spiega - ricco di appuntamenti con la musica, la letteratura, la storia e il cinema titolato a Gesualdo da Venosa, autentica gloria dell’universo musicale italiano, europeo e non solo, eccelso po-lifonista considerato il più famoso madrigalista del suo tempo, collegandosi alle altre istituzioni italiane e straniere che ricorderanno l’illustre venosino nel 400esimo anniversario della morte”.

La Regione parteciperà

La Regione Basilicata intende puntare

sulle fonti rinnovabili

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.07.2012 PAG. 6

Sabato 21 luglio 2012VIII I

CITTÀ GENTILEINIZIATIVA PER L’AC C O G L I E N Z A

P R OTAG O N I S T IProtagoniste dell’iniziativa le persone conproblemi di disabilità che frequentano ilCsed del «Rotary» del Comune di Potenza

ASSOCIAZIONIImpegnati educatori e operatori, i clowndell’associazione «Amici dell’Hospice S.Carlo»e la coop «La Mimosa» che gestisce il centro

Bucaletto testimone di inclusioneI limiti «In-su-per-abili» con Rotary e associazioni. La chance è uno spettacolo

MARIO LATRONICO

l «Limiti In – Su – Per - Abili» è il titolo dellospettacolo messo in scena giovedì sera dai diver-samente abili che frequentano il Csed (Centro so-cio educativo diurno per persone con disabilità«Rotary» del Comune di Potenza). Grazie all’im -pegno degli educatori e degli operatori della strut-tura, al supporto artistico dei clown dell’associa -zione «Amici dell’Hospice San Carlo» e a quellologistico della cooperativa «La Mimosa» che ge-stisce il centro sito nel rione Bucaletto, il pubblicopresente ha potuto ammirare uno spettacolo dav-vero unico che ha toccato profondamente «le cor-de» del pubblico presente il quale ha partecipatocon grande coinvolgimento.

Nella bella cornice esterna del Centro, tutti gliattori e i diversamente abili, attraverso una co-municazione non verbale arricchita da una cor-nice scenica impeccabile e da un contesto musicale

più che mai ap-propriato, han-no guidato glispettatori ver-so il percorsodell’inclusio -ne. Una primaparte dedicataall’attività mo-toria e una se-

conda invece incentrata sui giochi e sull’appren -dimento hanno condensato uno spettacolo che,almeno nella città di Potenza, si è ritagliato conmerito i crismi dell’assoluta originalità.

«È stata una serata importante per tutti noi – haspiegato Maria Antonietta Marrese coordinatricedel Csed – l’obiettivo di questo spettacolo è l’in -clusione sociale a testimonianza di come impegno,determinazione e pari opportunità debbono sus-sistere per tutti quanti». «Molte di queste personediversamente abili frequentano il centro la mat-tina e il pomeriggio - spiega il fisioterapista Do-menico Faliero – le famiglie ce li affidano ma oltrealla loro tutela, che è ovviamente fondamentale,questo spettacolo vuole essere un esperimento edimostrare come, nell’ottica di una inclusione so-ciale, anche queste persone disagiate debbano usu-fruire di tutte le dinamiche della vita».

La tutela quindi è un presupposto fondamentaleper tutti i frequentatori del Csed di Bucaletto e nonpotrebbe essere altrimenti per garantire il benes-sere psico-fisico di queste persone. Soltanto la tu-tela, però, sarebbe una prospettiva limitata se nonfosse accompagnata dal tentativo di diffondere una«fruizione globale» della vita. Lo spettacolo delCsed, sperimentale per questo, ha voluto diffon-dere questo prezioso messaggio.

SPETTACOLO SPERIMENTALE

F E S TAAlcuni momenti di gioco durantela manifestazione promossa alcentro di Bucaletto con i ragazzidisabili [foto Bianchi]

Donazioni, sport e divertimentotestimoni sono i giovani dell’Av i sGiochi senza frontiere oggi a Tramutola. Beach volley a Scanzano, mercoledì

C U LT U R ALa cultura delladonazione del

sangue

S O L I DA R I E T ÀProgetto solidale al Centro

socio educativo diurnoper persone con disabilità

l «Un piccolo gesto può fargrande la vita». Comincia l’esta -te di Avis Giovani Basilicata: dueappuntamenti con lo sport e ildivertimento all’aria aperta percondividere e diffondere la cul-tura della donazione. Prima ini-ziativa in programma oggi, laseconda mercoledì 25 luglio.

L’appuntamento di oggi si ter-rà presso il Parco Acquatico del-la Val d’Agri, a Tramutola, dovei ragazzi potranno sfidarsinell’edizione 2012 di «Giochi sen-za Frontiere», protagonisti in sfi-de di abilità e prove divertenti ebizzarre a bordo piscina e inacqua. Giochi senza frontiere sisvolgerà nella girnata odierna, apartire dalle ore 9.30, con squa-dre composte da 8 componenti dietà compresa fra i 18 e i 35 anni,che abbiano nella formazioneminimo due ragazze, inoltre vi

sarà la possibilità - per le sediche non riusciranno a raggiun-gere il numero minimo di par-tecipanti - di iscriversi formandosquadre miste, composte da avi-sini di diverse sezioni comu-nali.

Mercoledì 25 luglio, in col-laborazione con l’Avis comunaledi Scanzano Jonico, la ConsultaGiovani ha organizzato la II edi-zione del «Torneo regionale dibeach volley Avis», una mani-festazione dedicata ai più gio-vani, mirata alla conoscenzadell’associazione e all’amplia -mento del numero di volontari,dando l’opportunità alle nuovegenerazioni di avvicinarsi almondo avisino.

Il torneo si terrà presso il LidoFaro in via Lido Torre, a Scan-zano Jonico; le squadre sarannocomposte da tre membri di età

compresa tra i 18 e i 35 anni dicui almeno una ragazza. Le for-mazioni che non presenterannoalmeno un componente femmi-nile, partiranno con alcuni puntidi svantaggio mentre le sedi co-munali che non riuscissero araggiungere il numero minimodi partecipanti potranno darevita a squadre con componenti disedi diverse. «L’org anizzazionedi eventi ludico-sportivi si in-serisce bene nella mission diAvis, un’associazione che pro-muove stili di vita sani attra-verso una educazione alla cor-retta alimentazione, all’uso li-mitato di alcolici e tabacchi ealla costante attività motoria»,spiega Michele Lapolla, referen-te regionale giovani Avis Ba-silicata. «La sensibilizzazione atemi di questo genere e l’in -centivazione alla pratica spor-

tiva - concludono i promotori -aumenta infatti la consapevo-lezza sull’importanza e sul va-lore del proprio corpo e di con-seguenza sulla donazione comeesempio concreto di solidarietà,sussidiarietà e costruzione diuna comunità».

AV I S Iniziativedei giovanidell’Avis aTramutola eScanzano

TRIVIGNO «STAR BENE... INFORMATI»

Per i pazientiuna grande curaè l’umanità

lLa malattia del corpo porta con sé undolore molto più profondo: quellodell’anima. Per questa non servono far-maci ma umanità. Proprio l’umanizza -zione della medicina è il tema del 5° ap-puntamento di «Star bene… infor mati»,un calendario di incontri dedicati allaprevenzione e all’educazione sanitaria,promosso dal Comune e organizzato dal-la Proloco di Trivigno. Oggi, alle 19, nellasala del Consiglio comunale, il presiden-te dell’Associazione volontari ospedalie-ri (Avo), Natalina Lucia, e il cappellanodell’ospedale S. Carlo di Potenza nonchédocente di teologia morale, don MarcelloCorbisiero, parleranno della centralitàdell’aspetto umano nel percorso clinico.Umanizzazione della medicina significariportare al centro dell’interesse sani-tario la completezza della persona e dellasua dignità. Un farmaco miracoloso?L’empatia. Andare nelle corsie per «uma-nizzare» la vita dei degenti è la missionedell’Avo di Potenza.

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 21.07.2012 PAG. 7

Bollino di qualità della Cciaa per il progetto “Il cliente ha sempre ragione”

Dodici nuovi negozi “virtuosi”Qualità, sorrisi e cortesia

POTENZA- Resterannocerto soddisfatti i clientiche si rivolgeranno alle at-tività commerciali pre-miate ieri, nel corso di unacerimonia a Potenza, dal-la Camera di commercioche, dopo un’attenta valu-tazione ha scelto le azien-de in base alla loro affida-bilità e funzionalità. In tut-to 12 le imprese a cui è sta-ta assegnata una targa nel-l’ambito del progetto “Ilcliente ha sempre ragione”,promosso dalla Camera diCommercio del capoluogolucano, tramite la suaazienda speciale Forim, incollaborazione con la Con-fcommercio e Confesercen-ti. I nuovi iscritti al circui-to sono la Goloseria di Fau-sta Danzi, la Pasticceria Ge-lateria “Dolci Bontà” di Sil-vana Colucci, PHOS ItalianFashion Jewelry, DomizioAbbigliamento Boutique,Basile Arreda, ColorificioLamorte, Peugeot MotorFrance di Potenza; Pret aporter dei F.lli Mele, diFrancavilla in Sinni; Char-me Profumerie di EmanuelCosentino, di Senise; GiòCalzature, di CastelluccioInferiore; Atelier PoisonIvy di Donatella Vicecon-ti, di Lauria; Carlo Calza-ture di Iannarella Carlo, diLagonegro. “Aver vinto ilmarchio lo scorso anno –haevidenziato Raffaele Valen-te di Lusian Uomo- mi è ser-vito anche come esperien-za umana e personale. E’la passione che fa supera-re tutto e spero anche que-sto momento. Certo non ba-sta la sola forza e la passio-ne dell’imprenditore ma civuole una sinergia con al-tri enti. La Camera diCommercio credo si stia at-tivando il Comune di Poten-za non lo so”. Tra i premia-ti di quest’anno Franco Sar-ra di Peugeot Motor Fran-ce che ci ha spiegato comenonostante la crisi “laqualità bisogna darla sem-pre. Anzi soprattutto quan-do c’è crisi bisogna fare ditutto per emergere con laqualità. Io l’ho già detto al-tre volte devo ringraziare

soprattutto i miei collabo-ratori. E’ grazie a loro chevengo premiato. Dal 1976sono nell’ambiente automo-bilistico ed a farci emerge-re è stata la perseveranzanel capire che la soddisfa-zione del cliente passa at-traverso la soddisfazionee la motivazione dei colla-boratori. Il merito dell’im-prenditore è quello di sa-pere mettere l’uomo giustoal posto giusto”. AncheCarmelo Romeo, che ha unlaboratorio artigianale dioreficeria a Porta Salza aPotenza, ha ricevuto la tar-ga: “Bisogna sempre dar-si da fare e creare nuoveidee per stare sul mercatocosì da darsi la forza in que-sto momento un po’ insta-bile. Abbiamo avuto la ca-pacità di realizzare e per-

sonalizzare le creazioni èqui il segreto del nostrosuccesso” Il cliente hasempre ragione? “Il clien-te ha ragione al 99 per cen-to”. Tra i dodici premiatiPiero Basile di Basile Ar-reda: “questo è un ricono-scimento che sostanzial-mente sancisce la nostracultura commerciale. Lanostra azienda è nata nel1970 grazie a mio padre.Adesso siamo alla terza ge-nerazione quindi qualcosaabbiamo capito a livellocommerciale. Abbiamo ca-pito che il cliente ha sem-pre ragione e che questo èuno dei presupposti per an-dare avanti. Il momento èmolto difficile ma ci vuo-le tanta perseveranza. For-se abbiamo avuto più faci-litazioni mentre oggi c’è

una situazione delicata.Non bisogna, però, de-mordere. Credo che la leg-ge numero uno è crederein quello che si fa, volerload ogni costo, e prima o poiarrivano i risultati. L no-stra regione è difficile maproprio perché è difficile di-co ai ragazzi ‘diamoci da fa-re perché abbiamo intelli-genza e creatività’”. Il pre-sidente della camera di

Commercio di Potenza Pa-squale Lamorte ha sotto-lineato come “l’esperienzadella prima edizione, a no-stro parere ha dato dei buo-ni risultati. Quest’anno ab-biamo voluto fare anche laseconda edizione con mag-giore impegno in relazio-ne soprattutto alla crisi deiconsumi che si è fatta piùpreoccupante e che è sem-pre più acuta. In questa fa-

se –ha continuato- abbiamoil compito di essere alfianco delle imprese e di so-stenerle agevolando l’acces-so al credito, aiutandole apenetrare nuovi mercati. Viè poi un’altra linea, quel-la oggetto dell’iniziativa ”ilcliente ha sempre ragione”,finalizzata a migliorare ilrapporto di fiducia tra ilcommerciante ed il propriocliente”. (C.Z.)

Sempre piùimportante

puntare a quellafascia di clienti-

consumatori“consapevoli” L’incontro di ieri e la foto con tutti i premiati

Santarsiero saluta il Generale dei Carabinieri CipollettaPOTENZA - “Esprimotutto il dispiacere, dellacittà e mio personale, peril fatto che il Generale la-scia nostra Città e nostraRegione. Abbiamo moltoapprezzato in questi an-ni il lavoro che ha svilup-pato.”

Così il Sindaco di Poten-za, Vito Santarsiero cheha salutato, donandogliil medagliere della città,il Generale di Brigata

Mauro Cipolletta Coman-dante della Legione Cara-binieri “Basilicata” di Po-tenza che lascia la nostraRegione per altro incari-co.

“Il legame dell’Armacon noi Istituzioni –ha ag-giunto Santarsiero- èsempre stato molto fortee significativo. Abbiamosempre considerato la

loro azione una risorsaper la nostra comunità,un elemento fondamen-tale per garantire non sol-tanto la sicurezza ma an-che i processi di crescitae sviluppo della nostra co-munità. Abbiamo ancheapprezzato l’impegno delGenerale in ordine alpercorso in corso, per ilcui avvio la sua azione è

stata determinante, per ilrecupero della CasermaLucania quale sede delComando regionale del-l’Arma dei Carabinieri.Facciamo gli auguri –haconcluso Santarsiero- peril prestigioso incaricoromano che andrà a svol-gere e siamo certi che illavoro da Lei avviatonon solo continuerà marafforzerà sempre più illegame tra noi e l’Arma.”

Malvaccaro in festa per la nonnina del rione, Maria Teresa Oliviero

Cent’anni di vitalitàPOTENZA - Rione Malvac-caro in festa ieri pomerig-gio per nonna Maria Te-resa Oliviero, vedova Fia-tamone. I primi 100 annidella nonnina originariadi Ospedaletto d’Alpinolo,in Irpinia, ma potentinad’adozione dall’età di 12anni, sono stati salutatidal figlio Clemente, dallenuore Antonietta e Pina,dai nipoti Rocco, Egidio,Maria Teresa e Francescae dai pronipoti Martina eGennaro. Il taglio dellatorta e la pergamena ricor-

do consegnata per il Co-mune dall’assessore Pesa-rini hanno coinvolto vici-ni e conoscenti. La nonni-na scesa in strada sullesue gambe con un’ab-bronzatura da far invidiaai giovani, commossa e

sorridente ha ringraziatotutti anche davanti alle no-stre telecamere. Lo stessoPesarini ha elogiato laqualità della vita del rio-ne, del quale nonna Tere-sa è stata una delle primeresidenti.Nonna Maria Teresa mentre mangia la torta e con i parenti

15_Potenza e Provincia_ Sabato 21 luglio 2012

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.07.2012 PAG. 8

Sabato 21 luglio 2012

27

Marsico Nuovo In un convegno le idee per valorizzare i borghi antichi

Albergo diffuso per il nuovo turismo

I relatori del convegno

Il ministro all’Ambiente Clini chiede l’intervento di carabinieri e del Nucleo antincendio

Il Pollino circondato da fiammeI roghi sono dolosi: «Pochi vigliacchi stanno distruggendo un bene di tutti»

Dalla “monnezza”nascono progetti

SAN SEVERINO LUCANO -Sarà la “monnezza”, la pro-tagonista oggi e domani aSan Severino Lucano. Il CeaPollino metterà in campo ilprogetto “Monnezza, nien-tedimeno qualcuno ci gio-ca... addiritturaqualcuno civive…”, Il progetto com-prende una serie di laborato-ri creativi sul riciclo dei ma-teriali direcupero, nelleatti-vità saranno impegnati ge-nitori e figli, che dopo averrealizzato burattini con ma-teriale di recupero, impian-teranno un vero e propriospettacolo. Da anni il Ceapol-lino porta avanti nel teatrouna propria ricerca espres-siva dove l'esplorazione ditutti i materiali, naturali edartificiali, è il fulcro di unpercorso formativo che poneparticolare attenzione al lo-ro riutilizzo creativo. Attra-verso la trasformazione ditutte lecose inutilidestinatead essere gettate nell'im-mondizia (scatole, stoffe, le-gni, bottiglie plastica, scar-

pe, vestiti vecchi,ecc.), pren-derà vita in tutto il paese unpiccolo circo fantastico.

Le attività laboratorialisaranno coordinate dai re-sponsabili del Teatro Pane eMate di Milano e coaudivatidagli educatori del Ceapolli-no: i partecipanti potrannosperimentare oltreall'esplo-razione e la trasformazionecreativadei materialipiùdi-versi, il linguaggio espres-sivo del teatro di figura (ma-rot, pupazzi, burattini…) esonoro.

L'evento propone un mo-mento di approfondimentocon l'associazione "Materachiama Africa".

Stasera, infatti, presso lasala consiliare del comune diSan Severino, è previsto unincontro-testimonianza coni responsabili del progetto“A Mundzuku ka hina”: unlaboratorio di comunicazio-ne dedicato ai ragazzi di Hu-lene, il quartieresorto intor-no alla discarica di Maputoin Mozambico.

Il ministro Corrado Clini

La diocesi di Tursi-Lagonegro invita le istituzioni a interrogarsi su questi temi

«Non sottovalutate alcol e azzardo»LAGONEGRO - Le piagheche affliggono il territoriodel lagonegrese,sono: l'usu-ra, l'alcolismo ed il giocod'azzardo. Problemi chestanno diventando una veraemergenza sociale, perchéquando si bruciano le risor-se, inseguendo il miraggiodella vincita, resta solo la ce-nere e, per continuare a sbar-care l'inevitabile lunario, sicercano altre strade rovino-se per sé e per i propri cari. Itemi sono affrontati quoti-dianamente dalla comunitàcattolica attraverso il mini-steroesercitato daipretidel-la diocesi Tursi-Lagonegro.L'appellodei prelati èrivoltosoprattutto alle Istituzioniperché non abbassino il livel-lo deicontrolli. Attualmente

il problema dell'alcolismoviene in parte sottovalutato,poiché la società ritiene piùpericolosa la diffusione dellatossicodipendenza. Ladiffu-sione dell'alcool è in costantecrescita. La maggior parteinizia a bere per puro diverti-mento, qualche bicchiere ditroppo inuna seratatra ami-ci per poi arrivare a diventa-reun alcolizzatosenzanean-che accorgersene e così, pergioco, si inizia poi per farlopassare come un bisogno ir-refrenabile e incontrollabi-le. L'azzardo esasperato,mentre illude, si rivela esse-re un fattorenon indifferen-te del malessere generale e didestabilizzazione sociale,creando dei circoli viziosinon solo per i singoli che en-

trano nel giro della dipen-denza psicologica ed emoti-va, ma anche per la collettivi-tà intera che ne risente sulpiano dellasolidità edella si-curezza. Per superare la pia-ga del gioco d'azzardo, del-l'usura e dell'alcolismo è ne-cessaria una proposta edu-cativa in quanto, la radice delfenomeno è di tipo culturale.Si tratta di un fenomeno chefa parte delpost moderno, diuna fase culturale in cui lamancanza di punti di riferi-mento fa scattare altri miti.Per questo il primo rimediodainvocare èuna culturadi-versa da quella che viene me-diata continuamente. Il gio-co d'azzardo patologico èuna delle prime forme stu-diate di “dipendenza senza

droga” che ha ben presto at-tratto l'interesse della psico-logia, ma anche dei mezzi dicomunicazione di massa. Igiochi che sembrano predi-sporre maggiormente al ri-schio sono quelli che offronomaggiore vicinanza spazio-temporale tra scommessa epremio, quali le slot-machi-nes e i giochi da casinò, maanche i videopoker e il Bin-go. Le fasce più a rischiosembrano invece, le donne,le casalinghe e le lavoratriciautonome dai quaranta aicinquant'anni e, tra gli uo-mini, i disoccupati o i lavora-tori autonomi che hanno unfrequente contatto col dena-ro o con la vendita e un'età in-torno ai quarant'anni.

Emilia Manco

Sulla A3 un presidiodei Vigili del fuoco

LAGONEGRO - Dal 27 lu-glio al2 settembre,presso losvincolo di Lagonegro suddell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in un trat-to dovevi sonocantieri, saràattivato un presidio straor-dinario per i soccorsi dei Vi-gili del Fuoco «in concomi-tanza con i giorni considera-ti critici dall’Anas».

Lo prevede una conven-zione sottoscritta ieri, a Po-tenza, dal prefetto del capo-luogo lucano, Antonio Nun-ziante, dal capo Comparti-mento Anas-ufficio per l’A3,Sebastiano Wancolle, e daldirettore regionale dei Vigi-li del Fuoco, Maurizio Ali-vernini. In un comunicatodiffuso dalla prefettura po-tentina è spiegato che nel

presidio saranno impiegatimezzi, personale ed attrez-zature del Comando provin-ciale di Potenza dei Vigili delFuoco.

MARSICO NUOVO - Tra i vi-coletti, learcate e leviuzze delborgo antico di Marsico Nuo-vo per far conoscere agliesperti relatori nazionali eprofessionisti del marketingdel turismo uno dei borghipiù antichi del comprensoriovalligiano. E' iniziato con lavisita al centro storico la gior-nata convegnistica dal tema“Le nuove Frontiere del Turi-smo di qualità l'ospitalità dif-fusa nel borgo antico di Mar-sico Nuovo” organizzato dal-l'amministrazione comunalein partnership con la Fonda-zione Mattei e con il patroci-nio del Parco Nazionale Ap-pennino Lucano Val d'Agri -Lagonegrese e l'Apt, svoltosinella location dell'antico “Ca -stello”. L'avvio di una primafase di“start up”per ladefini-

zione di un progetto - formuladi “ospitalità diffusa” comel'Albergo, nella finalità di va-lorizzare opportunamente lemolte risorse e potenzialitàdel territorio come i beni am-bientali, storici, culturali edarchitettonici. Un modello disviluppo turisticodi un terri-torio che non crea impattoambientale. Ha esordito Mau-rizio Droli, coordinatore dellascuola internazionale perl'Albergo Diffuso con la rela-zione “Ripartire dalla Bellez-za e dall'Italia dei campanili:perché e come attraverso laNuova Industria dell'Ospita-lità Diffusa e l'Albergo Diffu-so”. “L'Albergo Diffuso, a di-stanza di trent'anni esatti dal-la comparsa del nome - haspiegato Droli - conferma lasua vitalità”. “Oltre 300 pro-

getti solo nel 2011, meno di100 struttureche si autodefi-niscono tali e 60 alberghi dif-fusi riconosciuti dalla Asso-ciazione nazionale che li rag-gruppa”. Una descrizione, so-prattutto,del modellodiospi-talità, le “opportunità di red-dito a chilometro zero” e lemodalità attraverso cui evol-vere l'idea iniziale in un'ipote-si d'impresa concreta”. “Daun lato esiste - ha affermatoDroli - la possibilitàdi darevi-ta a una “Nuova industria del-l'Ospitalità Diffusa” nei cen-tri storici, nei borghi e nellearee rurali, Il lavoro d'altrocantosia complesso.Ilmodel-lo di ospitalità è tutt'ora sog-getto ad evoluzione”. A rela-zionare sul tema “Albergo dif-fuso: un'opportunità per il ri-uso sociale, architettonico e

culturale dei nostri centri sto-rici”, il progettistadistruttu-re alberghiere ed esperto inTurismo, l'architetto RobertoBresciani. “Lo studio - hadet-to - parte dalle analisi prelimi-nari svolte dalle nuove ten-denze nella ricerca delle meteturistiche all'analisidi alcuniesempi già operanti sul pano-rama italiano, a partire dalprimo esempio in Friuli (For-garia), sino all'approccio in-novativo di Daniel Kihlgren aSanto Stefano di Sessanio”.Apprezzate dal pubblicole be-st practice del caso dell'Alber-goDiffuso diSpecchia,picco-lo borgo in provincia di Lecce,illustrato dal consulente delGal si S.Maria Capo di Leuca,Maurizio Antonazzo. Il“Gruppo di Azione Locale - hariferito Antonazzo - ha tra-

sformato il centro storico diSpecchia in una struttura ri-cettiva che registra una me-dia di mille presenze l'anno”.Interessante anche l'inter-vento del presidente dell'Al-bergo Diffuso “Le Costellazio-ni” di Pietrapertosa, AntonioCanosa che ha evidenziato an-

che alcune criticità gestiona-le e le normativealla gestionedelle attività dell'ospitalitàdiffuso. A chiudere i lavori,Michele Esposto, presidentedi “Borghi srl , con “I Borghi,verso un nuovo modello diospitalità italiana”.

Angela Pepe

Il prefetto Antonio Nunziante

POLLINO - «Ho chiesto l’intervento deiCarabinieri e del Nucleo investigativoantincendio boschivi del Corpo foresta-le per indagare su questi drammaticieventi». Queste le parole del ministrodell’Ambiente Corrado Clini, parlandodelle fiamme nel parco nazionale del Pol-lino. «Le prime indagini - aggiunge Cli-ni - sembrano confermare che gli incen-di inquesti giorni che stannodevastan-do il parco e le sue foreste pregiate sonodi origine dolosa; pochi vigliacchi di-struggono un bene di tutti e mettono arischio il raro pino loricato».

«I Carabinieri e la Forestale hannoun’esperienza formidabile nel combat-tere questa forma di criminalità –prose -gue il ministro –Il parco del Pollino è unpatrimonio naturale che appartiene atutti». Invece «pochi vigliacchi distrug-gono un bene che non può difendersi emettono a rischio ancheil famoso e raropino loricato, lo splendido albero adotta-to dal parco come emblema». Infine, ilministro rinnova la sua preoccupazioneper la situazionesanitariachesi vieneacreare con i roghi della spazzatura: «I ri-fiuti dati alle fiamme – conclude Clini -soprattutto in Campania sono un ri-schio per la cittadinanza». Il ministro èintervenuto dopo l’allarme del presiden-te del Parco, Domenico Pappaterra equello dei Verdi, Angelo Bonelli.

«Tutto il parco è circondato da incen-di. Quanto sta avvenendo ci dice che nonsarà unanno tranquillo».Ha affermatoilpresidentedel parconazionaledelPol-lino, Domenico Pappaterra, chiedendoai volontari di «mantenere alta l’atten -

zione».L’incendio, fa sapere l’ente, riguarda

«il versante calabrese del Pollino e haraggiunto gli alberi monumentali delParco, ipini loricati». Il Pianoantincen-dio boschivo del parco, spiega Pappater-ra, «approvato da pochi giorni ma giàsuperato dall’emergenza ha semprefunzionato. Ferma restando la sua fun-zione integrativa rispetto ai Piani delleregioni Basilicata eCalabria, che hannola responsabilità di intervenire». Il par-co, dopo la riunione operativa di ieri, haistituito «una sala operativa la cui fun-zione strategica è di coordinarsi con le

regioni, con la Forestale e i volontari perintervenire il prima possibile».

«Il Parco Nazionale del Pollino - ha det-to il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli- sta vivendo una situazione drammati-cacon unincendioviolentissimo chehamesso in pericolo addirittura i pini lori-cati,alberi rarissimichesono il simbolodel Parco. Chiediamo al governo e al mi-nistro dell’Ambiente Clini di mettere incampo un impegno straordinario persalvare dalle fiamme il parco più estesod’Italia ed un serbatoio di biodiversitàunico che rischia di essere letteralmenteridotto in cenere». Secondo Bonelli, «se imezzi dellaprotezione civilenazionale eregionali edel Corpo forestalenon sonosufficienti il Governo valuti l’invio im-mediato di uomini e e mezzi dell’eserci -to, così come è avvenuto per altre emer-genze incendi, per fermare subito lefiamme.Contro gli incendi ènecessariaun’azione congiunta del Corpo forestaledello Stato e dei Carabinieri del Noe peruna forte attività di intelligence in gra-dodi prevenire le azioni criminali di chiappicca il fuoco ed assicurare alla giu-stizia gli incendiari che vanno processa-ti per direttissima. A questo scopo chie-diamo che siaattivata immediatamentetaskforceadhoc perprevenire leazionidei piromani e per perseguire i criminaliche stanno devastando il nostro patri-monio naturalistico.È necessario, inol-tre che venga subito aggiornato il cata-sto delle aree percorse dal fuoco affinchèscattino immediatamente i divieti (di pa-scolo, cacciae e dificabilità)previsti dal-la legge sugli incendi boschivi».

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.07.2012 PAG. 9

Domenica 22 luglio 2012 I VII

MEMORIA DEI GRANDIUNA LETTURA ANCORA ATTUALE

CELEBRAZIONENell’atrio del Palazzo Fortunato di Rionero,commemorò don Giustino nel 1982, a 50anni dalla scomparsa

RADICIGiustino Fortunato, grandemeridionalista, ebbe un rapporto nonfacile con la sua comunità d’origine

Come Rossi Doria ricordò FortunatoRicorrono 80 anni dalla scomparsa del grande meridionalista lucano

DONATO DI LUCCHIO

l RIONERO IN VULTURE. Èstato il cortile inferiore di Pa-lazzo Fortunato o ricordare l’uo -mo di cui porta il nome. La strut-tura oggi sede di una bibliotecacon oltre 35mila volumi, dei mu-sei del brigantaggio, della civiltàcontadina e dell’Aglianico e cheha ospitato, fra le sue mura, fragli altri, re Giuseppe Bonapartenell’aprile del 1807, cognato diquel Gioacchino Murat, che ele-vò Rionero a Comune autono-mo,nel 1811; re Ferdinando II diBorbone, nell’ottobre 1846; il pre-sidente del Consiglio GiuseppeZanardelli, nel settembre 1902; ilpresidente della RepubblicaGiorgio Napolitano il 3 ottobre2009. È stato questo Palazzo adaccogliere, il 25 luglio 1982, au-torità e cittadini per commemo-rare Giustino Fortunato, nel 50°anniversario della morte avve-nuta il 23 luglio 1932 a Napoli.

Una iniziativa, quella,dell’amministrazione comunalecon il sindaco Rocco Viglioglia edel senatore Nino Calice, che,per l’occasione, pubblicava, perla De Donato, «Ernesto e Giu-stino Fortunato – L’Azienda diGaudiano e il collegio di Melfi»,istituiva il Premio «GiustinoFortunato», fondava, l’omonimoCentro Studi sulle cui ceneri, nel2009, nascerà la «FondazioneFortunato». Fu il noto professo-re, economista, politico e acca-demico italiano, studioso di pro-blemi del Mezzogiorno, ManlioRossi Doria (Roma 1905 – 1988),confinato in Basilicata nel 1940,a tenere la relazione ufficiale.Rossi Doria fermò l’at t e n z i o n eed evidenziò il pensiero di For-tunato, emergente dal volumino-so «Carteggio» (una pubblicazio-ne in quattro volumi, contenentioltre 2000 lettere delle quasi 5000esistenti del Nostro, sul rapportopolitico – socio - culturale col piùgiovane Gaetano Salvemini).

Dopo aver evidenziato le per-plessità di Fortunato ad una suaulteriore candidatura al Parla-mento, nel 1904, «a causa del cre-scente dissidio con una parte delsuo elettorato e in particolarecon quella di Melfi, e il bisognodi portare avanti, ormai nel Pae-se, e non più solo nel Parlamen-to, la battaglia per un’adeguata ecorretta impostazione della que-stione meridionale, su cui For-tunato, novello Catone, avevabattuto, in ogni suo discorso, inogni suo scritto, il chiodo dellapriorità e della gravità», RossiDoria ricordava gli orientamen-ti di don Giustino sulla questio-ne meridionale e la riforma tri-butaria in un articolo del 1911,uscito su «La Voce», dal titolo«Le due Italie», per il quale scri-veva a Salvemini «che non i gio-vani de La Voce devono ringra-ziare me, sono io, invece, che sin-cerissimamente ringrazio lorodel benevolo affetto, del sorrisodi giovinezza e di speranza chemi ridanno» e su cui BenedettoCroce ebbe a dire che si trattava«di una delle cose più robuste epiù perfette che vi siano uscitedalla penna».

L’amicizia forte, solida, natadall’incontro con l’allora 35enneSalvemini nel 1909 andò ben ol-tre il 1926, con l’esilio di Salve-mini, e il 60enne Fortunato «inquanto, se il Salvemini portavalo slancio giovanile della nuova

generazione, il Fortunato offrivala solida piattaforma di un’ap -profondita, matura esperienzaed analisi sia del paese reale chedella questione meridionale».Un sodalizio che portò alla fon-dazione, dicembre 1911, del set-timanale «L’Unità», diretto dallostesso Salvemini che minacciòFortunato di chiamare il setti-manale «La Federazione», qua-lora non avesse scritto un ar-ticolo dal titolo «”L’Italia meri-dionale”, come era primadell’unità, come è ora, come saràse avremo giudizio». Fortunatogli rispose di essere «orgogliosoche la gente sappia che io plaudoall’opera tua e sai come la hodefinita? “Opera di verità e direaltà al di fuori e al di sopra ditutti i partiti militanti”».

In quel primo numero Fortu-nato uscì con l’articolo «L’Italiameridionale», «perché La Voce,fondata da Prezzolini nel 1909,-diceva Croce -, in politica, è fuoristrada». Quanto alla guerra«Croce e Fortunato restaronofermi a sostenere la tesi dellaneutralità assoluta», così comescriverà allo stesso Salvemini.Manlio Rossi Doria, ricordandoun pensiero di Fortunato come« L’Italia non sarà più felice, senon diverrà migliore, se la gran-de maggioranza dei suoi citta-dini non avrà acquistato un sen-timento più alto del pubblico edel privato costume», così con-cludeva il 25 luglio 1982, la com-memorazione del cinquantena-rio della morte del Grande me-ridionalista: «Credo che non cisia modo migliore di chiuderequesta rievocazione della vita edell’opera di Giustino Fortunatose non rileggendo alcune paginedi quello scritto («Carteggio»,ndr) che hanno valore di testa-mento spirituale e da molti, al-lora, come tali furono intese».

IMMAGINI D’EPOCA

DOCUMENTIGiustino Fortunato e visitatorinel Palazzo Fortunato diRionero. Sopra: lacommemorazione dell’82 diRossi Doria. Il treno dellaferrovia Potenza-Foggia

La figuraChi fu don Giustino

«...e respirai a larghi polmoni labrezza vespertina. Dio che bellezzedi valli! Che maestà di monti in quelmeriggio luminoso e tranquillo! Giùtutta la pianura di Avellino; di fronte,tutto il versante settentrionale delTerminio, che si spingeva libero eglorioso agli splendori della luce oc-cidua. Basta il Terminio come pre-mio d’una passeggiata sul Partenio.Non v’ha opera dell’uomo che valgaquella veduta», scriveva Fortunato il9 giugno 1878. Giustino Fortunatonacque a Rionero il 4 settembre1848 e morì, 80 anni fa, quasi cieco,amorevolmente assistito dalla sorel-la Anna, a Napoli, nella casa di viaVittoria Colonna, il 23 luglio 1932.Amò la natura e fu un instancabileescursionista.Nel 1878 fondò la sezione del Cai aPotenza; percorse in lungo e in lar-go il Meridione, suo cavallo di batta-glia nel Parlamento in cui entrò, ri-mase, dal 22 maggio 1880, per 29anni. Rifiutò onori d’ogni sorta. Il 4aprile 1909 fu nominato senatore.Laureato in Giurisprudenza, nonesercitò. Terzo degli otto figli di Pa-squale e Antonia Rapolla, don Giu-stino, fine osservatore, forbito scrit-tore, traduttore dal tedesco delle«Lettere da Napoli» del Goethe, ot-tenne la costruzione della ferroviariaFoggia–Potenza, inaugurata nel set-tembre 1897 e la distribuzione delchinino contro la malaria con la leg-ge n.505 del 23 dicembre 1900.

[d.d.l.]

Quando Fortunatovenne ferito a Rionero

l RIONERO IN VULTURE. Giustino For-tunato, già deputato al Parlamento ita-liano dal 1880 al 1909, e, successivamentesenatore del Regno, non ebbe una vitatranquilla. Anche lui non fu profeta inpatria. Ha sempre guardato al migliora-mento delle condizioni non floride dellagente del Sud, senza discriminazioni. Agliaddetti ai lavori dei campi o alla custodiadelle mandrie, nella famosa tenuta di fa-miglia a Gaudiano, curata dal fratello Er-nesto (1850 – 1921) oltre alla mercede, infunzione di successiva pensione, dava pa-ne fatto di bianca farina. Secondo l’ata -vica abitudine dei Fortunato, giunti nelVulture, dalla frazione Sieti di Giffoni SeiCasali (Salerno), a inizi ‘700.

Il casato si estinse con don Giustino,senza altri eredi. Discutibile l’accusa di«manutengolismo», a favore del brigan-taggio. Certo, invece, il suo ferimento, av-venuto la sera del 2 agosto 1917, «mentrerientravo con amici dalla solita passeg-giata alla periferia del paese», confideràsuccessivamente lo stesso Fortunato, algiornalista napoletano Emilio Scaglione(1891 – 1946), spesso suo ospite nella casanapoletana di via Vittoria Colonna, dallaquale non s’era mai più mosso dopo quel

fatidico 2 agosto 1917. Nemmeno da mortotornò più a Rionero in Vulture. Scaglione,giornalista del giornale napoletano« L’Azione» pubblicò, il 14 e 17 ottobre 1945,due articoli «Storia (non tragica) del colpodi pugnale contro Giustino Fortunato» e«Storia dell’aggressione contro il sena-tore Giustino Fortunato». Dai due articolidello Scaglione, riproposti da «Il Borghe-se» nel numero del 7 gennaio 1955, stral-ciamo. I conterranei, «si assuefacevano aconsiderarmi perduto per loro, e che lagrande guerra (1915 – 1918, ndr) era do-vuta solo ai signori, fra questi c’ero io,(benché) per tutto il ’14 e metà del ’15, iofossi stato per la neutralità. Per tutto il1916 e il 1917 mi stabilii a Rionero, ancheper vicinanza, per sostenere gli animi, perlenire dolori. I miei paesani non mi ama-vano più. Una sera sul cader di luglio del1917, poco prima delle dieci, col Ciasca ecol Severino, sotto l’immensità del ple-nilunio, sentii, improvvisamente, il pesod’un corpo umano alle spalle. Pensai sitrattasse di un ubriaco, lo trattenni pernon farlo rotolare sul brecciame. Smoz-zicava qualche bestemmia da avvinazza-to. Ebbi un senso di dolore, ma non acuto.Mi voltai, e mi ebbi dinanzi un omuncolo

tarchiato e un po’ storto con qualcosanella destra come un palo di una trentinadi centimetri, col viso occultato da ciuffidi capelli e un berrettaccio da bravo. (...) Acasa, con mio fratello Ernesto, si chiamòun medico. La ferita era da niente, perchél’osso dell’anca aveva fermato il colpo. Sitrattava – continua il resoconto di Sca-glione sul racconto di Fortunato – di unvagabondo rionerese (Pomilio, Ferrone?)dedito al vino che aveva fatto, a suo tempo,l’anarchico a New York. Fu arrestato lastessa notte. Non voleva uccidermi. Loavrebbe potuto provvisto, com’era, di ri-voltella e di coltello. Aveva voluto pro-testare perché avevo voluto la guerra».

Al Procuratore del Re, sig. Diaz, (fra-tello di Armando Diaz, generale della Vit-toria nel ’15 – ’18, ndr) che chiedeva sevoleva stendere la denuncia formale con-tro l’aggressore, Fortunato affermava:«Ma nemmeno per sogno, egregio signorDiaz, non ci penso nemmeno. Un proces-so? In nome di Dio, bisogna assolutamen-te evitarlo. Non c’è una legge del perdono?Intendo avvalermene. Rimettetelo in li-bertà oggi stesso e se quel Pomilio, esigeuna pensione, gliela concedo, e a vita».

[d.d.l.]

AT T UA L I T À

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 22.07.2012 PAG. 10

Domenica 22 luglio 2012VI I

CITTÀ D’E S TAT EIL PERSONAGGIO

S AT I R AVincenzoSparagnanell’incontrodi Potenza edurante lasua visitanellaredazionedella Gazzetta[foto Bianchi].Potenza in fumetteria: c’è

Sparagna col Nuovo MaleIl «guru» della satira, nella Cappella dei Celestini,ha raccontato una storia di realizzazioni e divisioni

LORENZA COLICIGNO

l «Non una furbata editoriale dallenuove star della satira da salotto tele-visivo, ma quello fatto da noi di Fri-gidaire contro tutti i potenti e prepotentidel mondo». Con queste parole VincenzoSparagna, in un incontro a Potenza, de-linea i confini netti tra il suo NuovoMale e L’Unico Male di Vauro e Vincino.Una duplicazione commentata da molticome un’occasione per farsi del male.

Sparagna, nel capoluogo lucano perun intervento nell’ambito delle inizia-tive di «Un’estate in fumetteria», a curadi Comicstore, sul tema «Arte, satira epolitica», ha ribadito la sua idea di sa-tira, messa a rischio da quella da salotto,con deriva barzellettistica, venduta aipoteri forti e incapace di svolgere il ruo-lo critico che nasce da una visione delmondo non condizionata dalle ideolo-gie, bensì libera da ogni vincolo, tranneche da quello stabilito con i lettori, aiquali Sparagna si rivolge con una as-sicurazione: «...non ci venderemo mai».«Una promessa – sottolinea Sparagna -che è soprattutto una sfida contro ildominio del danaro, del potere, del con-formismo, contro la corruzione idealedilagante». L’incontro di ieri nella Cap-pella dei Celestini, moderato da RoccoPezzano, si è avvalso di contributi e in-terventi di Ugo Maria Tassinari, Walter

De Stradis, Giulio Laurenzi, con nume-rose domande da parte del pubblico.Sparagna, definito dai suoi interlocu-tori «guru», anzi «sovrano della satira»,nato a Napoli nel 1946, è entrato nelmondo del disegno e della letteratura alfianco del padre, Cristoforo Sparagna,pittore, scrittore e poeta. Nel 1978 entranel «Male», come Tersite, parte inte-grante della direzione collettiva con

Vincino, Pasquini e Losardo. Nel 1979,con il gruppo della rivista Cannibale, incui era anche Andrea Pazienza, progettala rivista Frigidaire, che va in stampanel 1980. Una vera rivoluzione nel fu-metto, che fu anche una «critica per-manente e ironica alla moderna “com -media dell’infor mazione”».

«Il “Nuovo Male” investe in cartastampata - ha detto Sparagna – m e n t re

anche internet sembra entrare in crisi,affiancando comunque alla carta stam-pata l’edizione web. La satira serve so-prattutto per dire cose serie, per rove-sciare la superficie delle cose e mostrar-ne l’aspetto profondo. La satira è il pre-sente visto dal futuro, è il “f also” che siscopre appena dopo incredibilmente“ve ro ”, in un gioco di continui condi-zionamenti tra realtà e letteratura».

POTENZA IL DIRETTORE DE «IL NUOVO MALE»: «LA REALTÀ È SEMPRE OLTRE LA FANTASIA. LA SATIRA DEVE FARLO VEDERE»

Il segno per dirlo: la sfida della satiraSparagna in visita alla Gazzetta. «Cercare sempre un linguaggio innovativo»

l La realtà che supera il paradosso rende sempre piùarduo il mestiere di chi fa satira. Vincenzo Sparagna,direttore de «Il Nuovo Male» si sarà posto il problema.«Bisogna pensare alla satira come uno sguardo sullarealtà, con gli occhi del poi. La realtà ci si presentaallora in tutta la sua assurdità. Tutto diventa più sem-plice se si riesce ad avere lo sguardo del futuro su noistessi».

Talvolta si dice della realtà: è oltre ogni imma-ginazione. Invece è quasi normale che sia così...

«La realtà è sempre “o l t re ” la fantasia. Il problema ècome tirar fuori questo “o l t re ”. Come farlo vedere».

Già, con quale linguaggio?

«La satira deve trovare sempre un linguaggio inno-vativo. Dire le cose in modo nuovo, superando il giàvisto e il già sentito. Costituisce già un mutamento...».

D’altronde, esiste solo ciò che si racconta...«Il mondo è quello che ci raccontiamo. Solo così si puòcreare coscienza...».

E, in questo racconto, qual è la responsabilitàdella satira?

«Quella di farsi racconto ellittico del mondo. Di diresempre qualcosa di profondo e di vero. La sfida è quelladi farne un discorso unitario. Di dare un’anima alracconto. Niente a che fare con le barzellette».

[Mimmo Sammartino]

UN’IDEAHa parlato del suo lavoro e della libertàdi prendere in giro tutti i potenti e iprepotenti del mondo

AT T UA L I T À

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 22.07.2012 PAG. 11

I siti storicivisitati aMarsicoNuovo perl’occasionee, in fondoalla pagina,una fasedell’incontro

A confronto promotori del progetto e istituzioni. Valutato il modello realizzato negli anni ’90 a Specchia, centro del Leccese

Turisti come a casa propriaA Marsico Nuovo primi passi per il progetto “Albergo Diffuso” nelle case disabitate del paese

Sotto: Maurizio Antonazzo, consulente del Gal “CapoS.Maria di Leuca” e Maurizio Droli, coordinatore dellaScuola Internazionale per l’Albergo Diffuso

Il sindaco di Marsico Nuovo, Domenico Vita e GiuseppeSammarco, direttore esecutivo della Fondazione EniEnrico Mattei

MARSICO NUOVO- Abi-tazioni che diventanoalberghi. Il risultato è lariscoperta di una voca-zione turistica celata, ilcoinvolgimento della cit-tadinanza e delle attivi-tà imprenditoriali e com-merciali del posto, il tut-to con un impatto am-bientale pari a zero. Dal-lo storico calore e dall’an-tica accoglienza tipica deipopoli mediterranei, na-sce l’Albergo Diffuso. E’questa l’idea alla base delprogetto di ospitalitàdiffusa che il comune diMarsico Nuovo intenderealizzare per la promo-zione turistica del terri-torio ma soprattutto percombattere la crisi pro-vando ad attrarre inve-stimenti e lavoro per igiovani. Lo ha detto nelconvegno svoltosi ve-nerdì scorso il primo cit-tadino del paese della Vald’Agri, Domenico Vita,nella veste di promotoredi quest’iniziativa darealizzare con il patroci-nio della fondazione En-rico Mattei dell’Eni. “Ilprogetto - come riferitodal primo cittadino - è lo-devole e favorevole ad

uno sviluppo generaledel territorio ma è soprat-tutto un’occasione danon perdere”. Nel corsodell’incontro il sindacoha elogiato poi l’iniziati-va e la possibilità di farrete con gli attrattori tu-ristici del territorio, co-me il parco Nazionaledell’Appenino lucano e la

Certosa di Padula, attra-verso un sostegno prove-niente dalle royaltiesdel petrolio. Tra gli inter-venti ricordiamo quellodi Giuseppe Sammarco,direttore esecutivo dellaFondazione Eni EnricoMattei, Domenico Tota-ro, presidente del ParcoNazionale Appennino

Lucano Val d’Agri Lago-negrese, Maurizio Dro-li, coordinatore dellaScuola Internazionaleper l’Albergo Diffuso, Ro-berto Bresciani, architet-to e progettista di strut-ture alberghiere edesperto in turismo, Mau-rizio Antonazzo, consu-lente del Gal “Capo S. Ma-ria di Leuca”, MicheleEsposto, presidente del-la Società Borghi Inizia-tive Sviluppo Locale e vi-cepresidente nazionaledell’associazione nazio-nale Alberghi Diffusi.

Durante il dibattito èstata inoltre illustratadal consulente del GalSanta Maria di Leuca,Maurizio Antonazzol’esperienza Specchia inprovincia di Lecce, dovea partire dagli anni 90 èstato realizzato uno trai primi alberghi diffusidello stivale che ha por-tato alla ristrutturazio-ne di alcune abitazioni,situate nel borgo anticospecchiese, già in disu-so da anni, facendo sco-prire ai cittadini e all’am-ministrazione, la vocazio-ne turistica del paesino.(ma.ri.)

Il sindaco Vita:combattere la crisi

creando lavoroper i più giovani

Dalle royalties delpetrolio le risorse

per realizzarel’inizitiva

Domenica 22 luglio 201220 _Potenza e Provincia_

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.07.2012 PAG. 12

Domenica 22 luglio 2012 30

| IL PROGRAMMA |

L’ingresso al borgo La Martella. Per tregiorni ospiterà incontri e dibattiti

Verri: «Un programma di animazione culturale in un luogo che è stato modello urbanistico»

La Martella verso il 2019Una tre giorni di iniziative e incontri per ripercorrere la storia del borgo

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

TRE giorni per ripercorrere le tappeche hanno concorso alla nascita delborgo La Martella e ne hanno fatto unlaboratorio di architettura. E’ questouno degli obiettivi ch si prefigge l’ini -ziativa promossa dal Comune, legataalla candidatura di Matera a capitaleeuropea dellaCultura nel2019. Ilper-corso di condivisione itinerante co-mincia, questavolta nelquartiere alleportedella cittàche, nel1949 accolse iprimi materani che avevano dovutoabbandonare i Sassi. «Fareun'attivitàdi animazionedi quartiere, con lo sco-po di sensibilizzare la comunità localesu Matera 2019 - si legge in un a notadell’amministrazione comunale - ren-dere gli abitanti del borgo Martellaconsapevoli di abitare in luoghi che so-no studiati nei migliori testi di urbani-stica ed architettura ma anche di so-ciologiae politichepubbliche, inmodoche possano essereloro stessi possanotrasformarsi in ciceroni per i turisti;mappare i luoghi e le risorse, in modoche questo borgo possa essere più fa-cilmente leggibile dai turisti e daglistudiosi di architettura. Sono solo al-cuni dei principali obiettivi dell'eventoorganizzato dal Comitato Matera2019 nel borgo La Martella nei giorni30 e 31 luglio e 1 agosto. In program-ma visite guidate, realizzazione e

proiezione di reportage, concerti distrada, mostre e convegni.

«Una iniziativa di animazione cultu-rale - spiega il direttore di Matera2019,PaoloVerri - chepartedallo sto-rico borgo di La Martella, un caso ita-liano edeuropeo dimodello urbanisti-co ed architettonico, per irradiarsi neiprossimi giorni in tutti i comuni dellaBasilicata al fine di coinvolgere tutto ilterritorio lucano nel percorso di candi-datura».

[email protected]

LUNEDI 30 LUGLIO:Ore 18: banditore per le

strade del Borgo per invitarela gente alla partecipazionedella visita guidata;

Ore 19.30: inizio della pri-ma visita guidata del Borgo.Nel corso della visita un ar-chitetto dell'Ordine di Mate-ra insieme ad un abitante delBorgo racconteranno le vi-cende de La Martella percor-rendo le strade più significa-tive con soste di visita: Chiesadi S. Vincenzo de Paoli; due otre abitazioni significativeper il riconoscimento dellamatrice architettonica origi-na e di eventuali trasforma-zioni successive, abitazionecontadina, abitazione delle“insegnanti”; ospedaletto diprimo soccorso; cinema all'a-perto e teatro; biblioteca Oli-vetti; Ecopolis; case popolari.Durante il percorso sono sta-te programmate soste nei vi-cinati per un momento diconvivialità con i visitatori e

gli abitanti a cura dell'Onyxjazz club Matera e del Ca-mioncino di Villa Schiuma.Inoltre durante il percorsosaranno distribuiti fogliettisu cui i partecipanti alla visi-ta potranno scrivere frasi dicommento, poesie, etc, che ilbanditore leggerà. Nella visi-ta/sosta nelle abitazioni po-tranno essere letti gli stessibiglietti raccolti, poesie, rac-conti o eseguiti brani musi-cali.

Per tutta la durata dell'e-vento l'associazione Cinefa-brica effettuerà riprese vi-deo, interviste e processid'interazione e coinvolgi-mento dei residenti del Bor-go.

Ore 20.30: inizio della 2° vi-sita del Borgo che seguirà lestesse modalità della primavisita.

Ore 21.30: raduno in piaz-zetta dove è previsto un con-certo e proiezione del filmatogirato e dei documentari.

MARTEDI’31 LUGLIO :Ore 18: Convegno organiz-

zato dall'associazione delBorgo La Martella.

Dopo il convegno sarà ef-fettuata la terza visita guida-ta al Borgo coinvolgendo i re-latori e i partecipanti al Con-vegno, sullo stesso schema diquella effettuata il 30 luglio.

Ore 20: Durante la sagradella “Fedda rossa” p r o i e z i o-ne delle immagini girate neigiorni precedenti con unasintesi di filmati storici sulborgo tratte dall'archivio del-le teche Rai e fornite dall'Or-dine degli Architetti di Mate-ra.

MERCOLEDI’1 AGOSTO:Ore 20: Durante la sagra

della “Crapiata” proiezionedelle immagini girate neigiorni precedenti con unasintesi di filmati storici sulborgo tratte dall'archivio del-le teche Rai e fornite dall'Or-dine degli Architetti di Mate-ra.

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 22.07.2012 PAG. 13

32 Domenica 22 luglio 2012

L’azienda materana è attiva dal 1972 e guarda già a nuovi progetti e assunzioni

La sfida calda parte da MateraL’Antincendio è entrata nella rete nazionale degli operatori del settore

SANITA’

Marco Colucci firma l’intesa che lo inserisce nella retenazionale. L’Antincendio quest’anno festeggia 40 di attività

Il sindacato protesta per la limitazione nei servizi garantiti ai cittadini

La Cgil non sta in silenzioDomani volantinaggio a Matera e Policoro contro i tagli

Ilvolantinaggiopromossodalla Cgil sisvolgeràdomani dalle10 alle 12negli ospedalidi Matera ePolicoro

Parla Dalessandro (Pd)«Ripristinar ela giustizia

socialeper i malati»

«FINALMENTE anche l'assessore re-gionale alla Salute Attilio Martorano siaccorge dei disagi a cui sono sottopostinumerosipazienti dellanostraregioneche hanno la necessità di raggiungerecon un bus navetta il Crob di Rionero».Lo scrive in una nota il consiglieredell’Udc Giovanni Angelino che tornasul tema della sanità e in particolare suquella dell’azienda sanitaria di Materae aggiunge: «Apprendo con soddisfa-zione dalla stampa locale che l'assesso-re Martorano in una nota inviata al Di-rettore Ge-nerale del-l'AziendaSanitaria diMatera,Rocco Ma-glietta, hachiesto dipredispor -re ogni utileiniziativafinalizzataad elevarela possibili-tà di acces-so dei citta-dini alleprestazionisanitarie,con partico-lare riferi-mento al-l'abbatti -mento dei tempi di attesa, al Madonnadelle Grazie di Matera, e al servizio dicollegamento con il Crob di Rionero.

In particolare proprio sui tagli cheavevano interessato il bus navetta ave-vo chiesto un pronto intervento dell'as-sessore Martorano.

Sia pure con qualche mese di ritardo -conclude nel suo intervento - finalmen-te il massimo ente regionale prende at-to delle difficoltà oggettive a cui sonosottoposti centinaia di pazienti e per-tanto mi auguro che i dirigenti dell'A-sm possano garantire in tempi rapidil'accesso alle prestazioni sanitarie e la-vorare per una progressiva riduzionedei tempi di attesa, nota dolente dellaSanità lucana».

[email protected]

«DOPO le sollecitazioni diMartorano l'auspicio e' chel'Azienda SanitariaMateranariveda alcune decisioni pro-prio per garantire l'acceso alleprestazioni di cui parla l'As-sessore». Lo scrive il consi-gliere regionaleGiuseppe Da-lessandro che aggiunge:«Concordo con l'AssessoreMartorano sulla necessita' dipraticare politiche finalizzatea ridurre i costidel sistema sa-nitario regionale e condivido,altresì, che ad ogni cittadinodeve essere garantito l'acces-so a prestazioni sanitarie diqualità. Proprio per questo -ha detto il consigliere Dales-sandro- sono convinto che al-cuni dei servizi tagliati an-drebbero immediatamente ri-pristinati. Reintrodurre ilservizio navetta per il Crob diRionero rappresenterebbe unatto di giustizia sociale versocoloro che accedono alle pre-stazioni oncologiche, costret-tida qualche tempo autilizza-re il servizio di linea della Pro-vincia di Matera. Stiamo par-lando di malatianche psicolo-gicamente fragili costretti afarela radioterapiaacui lana-vetta dedicata credo che nonpotremmo negare e ciò, ancheperché stiamo parlando di co-sti davveromodesti, circamil-le euro a settimana».

[email protected]

Matera

ALLARGARE gli orizzonti azien-dalie puntareadessere semprepiùpresenti inun mercatoindifficoltàè una sfida complicata ma possibilefacendo rete. E' l'idea che hannoavuto gli operatori del settore an-tincendio, che si sono costituiti, fir-mando dinanzi ad un notaio pressol'Unindustria a Bologna, nella ReteImprese Italiane dell'Antincendiocon l'intento di poter interveniresul mercato con maggiore massacritica, offrire un miglior knowhow e permettere ai propri clientidiottenere unacapillarecoperturasu tutto il territorio nazionale. So-no state ben tredici le aziende che,attraverso i rispettivi rappresen-tanti, hanno firmato a Bologna ilprimo passo per rendersi maggior-mente competitivi. Anche Matera ela Basilicata hanno un loro rappre-sentate in questa nuova frontieradalle Reti d'impresa ed è L'Antin-cendio di Marco Colucci, aziendaleader nel settore non solo in terralucana, ma anche in Puglia ed inparte della Campania. Il 34enneimprenditore materano, infatti, hacreduto immediatamente al pro-getto della Cea Estintori di Caste-naso, inprovincia diBologna, ade-rendo assieme ad aziende di Aosta,Alessandria, Imperia, Cremona,Pavia, Milano, Roma, Venezia, Par-ma, Cesena e Ravenna ad un pro-getto importante. «Siamo l'unicaazienda al sud, questo è vero - am-mette Marco Colucci rappresen-tante de L'Antincendio di Matera -

mapossiamoanche direchegrazieal nostro lavoro sulla Puglia e suparte della Campania possiamoportare questa nostra esperienza equesto ampliamento di know how atanti altri clienti sparsiper ilMeri-dione d'Italia». Il filo conduttore diquesta iniziativaimprenditoriale èla Cea Estintori, azienda leader nelsettore egià capillarmentepresen-te in Italia, tanto che solamente letredici aziende che hanno credutoin questa fase iniziale al progettopossonocontare ben210impiegatie be 20 milioni di fatturato annuo.

Numeri importanti soprattutto invirtù di un possibile incrementodell'attività.Marco Colucci e la suafamiglia gestiscono L'Antincendioda quarant'anni, dal 1972 anno incui l'azienda fu fondata. L'aziendaoccupa dieci operai specializzati,ma la sua giovane età e la voglia difare di Marco, nonostante un mer-cato del lavoro in involuzione, por-ta l'azienda a puntarea creare nuo-va occupazione. «Era importantecreare un'unione giuridica - conti-nua Marco Colucci - soprattutto percercare di diventare il vero e pro-

prio punto di riferimento naziona-le dell'antincendio. Già grazie allaCea Estintori avevamo apportatostandardizzazioni importanti, mada questo momento in poi, non po-tremo che migliorare ancor più laportata dei nostri interventi, perrendere il nostro lavoro uguale daAosta sinoalla puntapiù asud del-l'Italia. Inoltre, grazie a queste pos-sibilità, potremmo pensare diestendere il nostro interesse ad al-tri territori ed aumentare anche ilnumero degli impiegati specializ-zati. Sappiamo di essere in una zo-

na svantaggiata dal punto di vistaeconomico e lavorativo, ma siamoconvinti che, acquisendo nuovicontatti, nuove specializzazioni enuovi knowhow nonpossiamo chemigliorare ulteriormente, acquisi-re nuovi clienti e di conseguenza es-sere pronti a creare nuovi posti dilavoro tra impiegati e operatorispecializzati». Sicuramente parteuna nuova sfida per questo settore,e Matera, grazie a Colucci e L'An-tincendio ha risposto presente.

Francesco [email protected]

Potr emoampliar civerso altriterritori

Il consigliere Angelino (Udc)

«Finalmentel’assessor e

se ne accorge»DOMANI in occasione della gior-nata nazionale di mobilitazioneche laCgil ha indetto conal centrola parola d'ordine “Basta tagli allasalute", in provincia di Matera so-no previsti volantinaggi davantiall'Ospedale “Madonna delle Gra-zie”di Materaed all'Ospedale“Gio -vanni Paolo II”di Policoro dalle ore10,00 alle ore 12,00.

Questa iniziativa - si legge inuna nota - che interesserà tutte lepiazze italiane, col fine di informa-re esensibilizzare cittadinee citta-dini, si è resa necessaria perché itagli indiscriminati, che il Gover-no Monti sta operando con il D.L. n.95, stanno mettendo seriamente arischio settori importanti e vitalicome la sanità pubblica e l'assi-stenza, producendo un aumentodel disagio sociale soprattutto trale fasce meno abbienti e la popola-zione anziana, e mettendo in di-scussione l'erogazione di servizifondamentali.

Si tratta di un vero e proprio al-larmeche laCgil -prosegue lanota-intendelanciare inunperiodonelquale forse può calare l'attenzionegenerale, ma non il bisogno dei cit-tadini diveder garantito il propriodiritto alla salute con cure e assi-stenza adeguate.

Il governo, invece di operare unaseria riorganizzazione della sani-tàe dellaspesa,hadeciso di taglia-re ancora il finanziamentodi circa900 milioni nel 2012, 1.800 milio-ni nel 2013, 2.000 dal 2014 (4.700milioni nel triennio).

Questa riduzione del finanzia-mento si aggiunge ai tagli per7.950 milioni previsti dalla mano-vra Berlusconi (2.500 milioni nel2013, 4.950 milioni a decorrere dal2014). Il totale del saldo da finan-ziare per il triennio 2012-2014 di-venta così di 12.650 milioni. Ma itagli cumulati nel triennio sonoormai quasi 22 miliardi.

L'effetto, a livello locale, del ta-glio delle risorse a livello naziona-le, determinerà inevitabilmenteconseguenze sullo standard quali -quantitativo dei servizi erogati.

Per la Basilicata, i tagli dellaspending review ammontano acirca 60 milioni dieuro e potrebbe-ro determinare una contrazionedelle prestazioni erogate dal servi-zio sanitario regionale e, quindi,un aumento della spesa privataper le prestazioni sanitarie non piùassicurate dal servizio sanitarioregionale: questo rischio sarebbemolto grave in una regione già ca-ratterizzata da un tessuto econo-mico-sociale in grande sofferenza.

Il sindacato è sempre stato favo-

revole a una politica trasparente dicontrollocontro glisprechie dira-zionalizzazione delle risorse, madecisamente contrarioa tagliindi-scriminati.

Per queste ragioni la CGIL, laFunzione Pubblica e lo SPI, nel-l'ambito della giornata nazionaledi lotta indetta dalla CGIL, orga-nizzano per lunedì 23 luglio, dalle10,00 alle 12,00, volantinaggi da-vanti all'Ospedale “Madonna delleGrazie” di Matera ed all'Ospedale“Giovanni Paolo II”di Policoro.

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.07.2012 PAG. 14

Lunedì 23 luglio 2012IV ICOTINUANO I COMMENTI NEGATIVI SI PROFILA LA SPOLIAZIONE DI UN INTERO TERRITORIO

Provincia soppressale conseguenzeche ora non si vedono P R OV I N C I A La sede di via Ridola [foto Genovese]

l «Centinaia di lavoratoripubblici rischiano di esseremessi in mobilità con la sop-pressione della Provincia diMatera e l'accorpamento degliuffici statali. Lo ha sostenutoin una nota il segretario ge-nerale della Basilicata dellaCgil, Alessandro Genovesi. Ilsindacalista ha definito la“spending review” una «bom-

ba sul puntodi esploderein Italia e inB a s i l i c at a » ,dagli «effettid r a m m at i c i » ,che «moltistanno sotto-valutando» se«il testo nonverrà modifi-

cato», si produrranno effetti«non solo sui sistemi sanitariregionali», ma «concretamentesull'accesso ai diritti di cit-tadinanza».

A proposito di soppressionedell’ente Provincia, c’è da ag-giungere che anche l’ediliziascolastica e la viabialità delMaterano, circa tremila chi-lometri di strade, non sonoargomenti di secondaria im-portanza. Anzi, su questi duecapitoli di spesa si concentra lamaggior parte dell’impegno divia Ridola che adesso, secondoil ridisegno delle mappa pro-vinciale nazionale, in qualchemodo bisognerà comunque ge-stire insieme ad altri settori dicompetenza dell’ente localeper assicurare quel minimo diservizi garantiti fino ad oggi.Ovviamente non si tratta dichissà quali grandi opere, ep-pure venendo meno anche quelpoco che c’è stato fino ad oggi èdifficile immaginare un futurochissà quanto migliore rispet-to a quello, già modesto, chestiamo vivendo oggi.

Il discorso è ovviamente piùampio se si considerano i ri-

flessi della soppressione in re-lazione al destino delle Pre-fetture e delle Questure, chesono articolazioni periferichedello Stato presenti in ognicapoluogo di provincia. Pro-babilmente, nessuno si strap-perebbe i capelli rispetto aldestino del Palazzo di Gover-no; diverso appare il discorsodel presidio del territorio daparte delle forze dell’o rd i n eche nel Materano, indubbia-mente, hanno garantito stan-dard di ordine pubblico degnidi nota.

E ancora, tutto questo rior-dino avrà qualche riflessosull’articolazione delle facoltàuniversitarie sul versante ma-terano? Forse no, perchè ildiscorso dell’istruzione supe-riore non coincide necessar-riamente con le intenzioni delsenato accademico dell’Uni -versità di Basilicata.

Un capitolo solitamente tra-scurato, però, è quello riguar-dante la Biblioteca provincialedi Matera. Che fine farà? Dagliinterventi registrati fino adoggi mai nessuno si è posto ilproblema neppure a livello dicuriosità. Èppure, si tratta diun servizio che mediamentesfiora 400 presenze al giorno.Si tratta prevalentemente distudenti, in maggioranza uni-versitari, che trovano risposteprecise alle loro esigenze po-tendo contare su un patrimo-nio libraio tra i più cospicuidel Mezzogiorno. Stiamo par-lando di una dotazione che vaoltre i 350 mila volumi. Non èpoco. Anzi, ci sarebbe un granbisogno di rafforzare ancoraquesta realtà che ha un di-sperato bisogno di maggiorispazi per conservare quantoviene donato con fiducia anchea livello di fondi antichi. Ul-teriore segno di un’eccellenzache conferisce a Matera il ti-tolo di città.

EFFETTI NEGATIVIÈ in discussione

il dirittoalla cittadinanza

le altre notiziePROTESTA DAVANTI AGLI OSPEDALI

La Cgil contro i «tagli alla salute»n Stamane, dalle 10 alle 12, davanti all’ospedale

Madonna delle Grazie e al Giovanni Paolo II diPolicoro, manifestazione della Cgil contro i«tagli alla salute». Il sindacato lancia l’allar mein tema di sanità, in una fase in cui c’è grandenecessità dei cittadini di vedere garantito il di-ritto alla salute con cure assistenza adeguati.

GIOVANNI GRASSANI, PRESIDENTE CONFAPI

«Tassa ingresso balzello medievale»n L’introduzione della tassa comunale di ingres-

so, che si aggiunge alla tassa di soggiorno, nonconvince il presidente di Confapi Basilicata,Giovanni Grassani, preoccupato per gli effettinegativi che potrebbe determinare questo nuo-vo “balzello medievale”. «Non ci sembra giustoimporre ai visitatori ulteriori sacrifici in ter-mini economici a fronte di servizi inesistenti.Matera, come noto, non dispone di un’area at-trezzata per il parcheggio degli autobus».

IL COMUNE HA ACCOLTO LA PROPOSTA DEL FLI

Nuovi giochi per i bambini nei parchin L’amministrazione comunale di Matera ha ac-

colto la proposta del Fli di stanziare sommeutili per la dotazione di nuovi giochi per bam-bini nei parchi cittadini. Per questo il coordi-natore del Fli ringrazia la Giunta e i consiglie-ri Fli Toto e Manuello per essersi battuti allos c o p o.

POLICORO MANIFESTAZIONE PER SALVARE L’ACQUA LUCANA E IL MARE JONIO DALLE PERFORAZIONI DELLE COMPAGNIE

Una «catena» di seimila personeSulla spiaggia ad esprimere un grande «no» alle trivellazioni petrolifere

Interventi di Tauro e GiannoccariBisogna cambiare la Costituzione

Costituzione della Repubblica Italiana, Titolo V, art114, modificato con Legge Costituzionale del 18 ottobre2001, comma primo: “La Repubblica è costituita dai Co-muni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Re-gioni e dallo Stato”. «Parliamo della Costituzione italia-na, entrata in vigore il primo gennaio 1948, mai abroga-ta, almeno sino ad oggi». Lo sottolinea Leonardo RoccoTauro, presidente del comitato centrale Fiamma Tricolo-re, nonchè assessore comunale di Montalbano Jonico.Chiede di non incoraggiare guerre fratricide, invece,Carlo Agata Giannoccari, del Partito comunista dei lavo-ratori. «Le Province - dice - rappresentano esempi vir-tuosi di decentramento dei servizi, necessari in un Paesecome l’Italia. La soppressione degli enti non può mai es-sere positiva; piuttosto, perché non volgere lo sguardoa come questi enti vengono amministrati?».

l P O L I C O R O. Alle 12 in puntodi ieri, al suono della sirena diuno stabilimento balneare, è scat-tata la “Catena umana contro letrivellazioni petrolifere” org aniz-zata dall’associazione NoscorieTrisaia. «Eravamo almeno in sei-mila - hanno affermato gli orga-nizzatori - a dire no alle trivelle.Un successo. I bagnanti si sonopresi per mano da un capo all’al -tro del lido uniti dal “No” alleperforazioni per la ricerca di pe-trolio sia in terra sia in mare». Leragioni della manifestazione sonostate esplicitate in un volantinodiffuso sulla spiaggia dal titolo“Salviamo l’acqua lucana e il ma-re Jonio dalla trivelle”. Nel testo,tra l’altro, era riportato: “Sonocirca due anni che il lago delPertusillo è inquinato con idro-carburi, metalli pesanti e scarichidi fogna, ma i consiglieri regio-

nali, con i parlamentari lucani,invece di salvare il lago che dis-seta e irriga Puglia e Basilicata,hanno avviato con il Memoran-dum le procedure per il raddop-pio delle estrazioni petrolifere (da90.000 a 180.000 barili / giorno) ealtre procedure per trivellare la

Basilicata oltre i confini di Ca-labria e Campania. Noi ripetiamono. Il nostro petrolio è l’acqua.Fuori il petrolio dall’acqua”. Alla“C at e n a ” hanno aderito i Comunidi Policoro, Nova Siri , Roton-della, e Pisticci, e la Provincia diMatera. [fi.me.]

INSIEMEI bagnantisi sono presiper manoda un capoall’altro dellido jonico

MATERA CITTÀ

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 23.07.2012 PAG. 15

LA VOCE DEGLI INDUSTRIALI

bili è crollato in Italia co-me in Europa. Anche inFrancia si sono verificati8000 licenziamenti. Peròdobbiamo dire anche chela Fiat è un settore troppoimportante per l’interaeconomia nazionale. Noiovviamente ci auguriamoche all’interno del ridise-gno complessivo dell’azien-da lo stabilimento di Mel-fi rimanga al centro delprogetto. Anche perchè dal2002 la Sata è uno deglistabilimenti con maggio-re produzione.

Molte aziende anchemultinazionali hanno la-sciato la Basilicata...

Quando una multinazio-nale lascia la Basilicata nonè per un problema locale,ma è dovuto ad un fatto dicontrazione internaziona-le del mercato. Da noi inBasilicata diventa più dif-ficile il dover riconvertire.

Questo in qualche mo-do non responsabilizza ul-teriormente l’imprendito-re lucano?

E’ ovvio che il legamecon il territorio che puòavere un imprenditore lu-cano non può averlo unaazienda multinazionale.

Quanto è difficile fareimpresa in questa re-gione?

In questo momento for-se lo è di più che in altri an-ni perché alle nostre caren-ze storiche si sommauna crisi che è mondia-le. Fare imprenditoriain Basilicata è più dif-ficile perché siamolontani da grandi mer-cati. Oltre all’aspettologistico, ci sono ca-renze di tipo infra-strutturale che è co-mune a tutto il Mezzo-giorno ma ancor di piùda noi.

Dopo il terremoto del1980 si sono create tan-te aree industriali, nonsono troppe per la picco-la Basilicata? Se non al-tro perché troppo dirama-te sul territorio?

E’ un errore del passa-

to che però non appartie-ne alla Basilicata, ma ap-partiene al Mezzogiorno,all’epoca della ricostru-zione. Posso dire che mol-te aree industriali sono de-serte, con attività quasi tut-te chiuse. Questo per unaggravio di costi di gestio-ne per il Consorzio Asi diPotenza che ha da gestire6-8 aree industriali.

In Basilicata secondoConfindustria esiste unmodo per attuare la spen-ding review evitando ma-gari di tagliare i servizi?

Tutto è migliorabile, lodico senza volere esprime-re giudizio negativo fino aquello che è stato fino adadesso.

Come associazione ave-te fatto delle proposte spe-cifiche?

In tutti questi anni l’as-sociazione ha sempre soste-nuto un dialogo serratocon la Regione sulle mate-rie che attengono alle at-tività produttive. Sullaquestione specifica dellaspending review è un di-

scorso che dobbiamo avvia-re in maniera compiuta.Non sono mancati tuttaviacolloqui a determinare unridisegno più efficiente efunzionale della PubblicaAmministrazione. In unaregione piccola come la Ba-silicata potrebbe essere

un aspetto positivo. Mette-re a regime la macchinapubblica è più facile maga-ri che farlo in una realtàpiù ampia.

Possiamo essere labo-ratorio non solo politicoma anche burocratico?

Ne sono convinto, credoche non manchino compe-tenze per affrontare que-sta situazione. Noi comeConfindustria sentivamol’esigenza di discutere del-le materie attorno allo svi-luppo in maniera unitariacon sindacati e PubblicaAmministrazione condi-videndo gli obiettivi e glistrumenti, stabilendo untempo entro il quale tuttoquesto deve essere realiz-zato. Il patto di sistema Ba-silicata 2012 è esattamen-te questo. Ci sono investi-menti per 150 milioni dieuro che non verranno spe-si tutti nel corso degli an-ni ovviamente ma sonopronti per portare a termi-ne i programmi.

Dovete evitare che inBasilicata, dove non c’è

alternanza poli-tica, qualcunoparli di “inciu-cio”, qualora do-vreste fallire cisarà qualcunopronto a rinfac-ciarlo...

Ciò che ci hamosso ovviamen-te non è la ricer-ca dell’inciucio,

anche al di fuori di Basili-cata 2012 non mancanoforti discussioni. Basilica-ta 2012 non è il silenziato-re alle nostre divergenze,tra l’altro non è che in Ba-silicata 2012 c’è tuttal’azione della pubblica am-ministrazione.

LA FIATCi auguriamo chelo stabilimento di

Melfi rimanga al centro del

progetto. Ancheperché dal 2002

la Sata è unodegli stabilimenti

più produttivi

Somma negli studi dellaNuovaTv intervistato daldirettore Mimmo ParrellaIn basso Somma alfianco di Carrano

Noi abbiamo circa 1000associati. Il trend anche ne-gativo come negli ultimitre anni ha visto tuttaviaampliarsi la base societa-ria. Noi come a livello na-zionale abbiamo subito lafuoriuscita della Fiat chea livello economico e a li-vello di rappresentanza eraimportante.

La Fiat Sata soprattut-to in Basilicata era un ele-mento importante...

La Sata per la Basilica-ta e anche per Confindu-stria Basilicata significamolto, questo è indubbio.Il fatto che sia uscita fuo-ri dal gruppo Confindu-stria è più che altro unascelta che è stata fatta a li-vello nazionale. Noi rispet-tiamo la scelta che è lega-ta anche ad aspetti di na-tura contrattuale, peròl’augurio è quello che Fiatpossa rientrare all’internodi Confindustria.

Se si potesse fare unpatto, Fiat rimanga fuo-ri da Confindustria ma ri-manga in Basilicata?

Sarebbe di gran lungapreferibile che rimanessee consolidasse la propriapresenza in Basilicata co-me azienda e rimanessefuori da Confindustria.Questo è l’auspicio.

C’è il rischio che ciò nonaccada?

Il mercato delle automo-

di MIMMO PARRELLA

POTENZA- Michele Som-ma, eletto presidente diConfindustria Basilicata dapoco più di un mese, hapreso il testimone da Pa-squale Carrano in unodei momenti più difficiledel Paese e della nostra re-gione.

Com’èstata la pri-ma fase diambienta-mento?

Non sonoin Confindu-stria da tren-ta giorni, losono da mol-to tempoavendo ricoperto altri in-carichi. Conosco bene la“macchina” ma è chiaroche assumere la responsa-bilità di presidente è qual-cosa di molto diverso, è unaresponsabilità diversa. Poiè un momento particolareche conosciamo tutti, ci so-no tutta una serie di situa-zioni che rendono ancorapiù gravoso il lavoro.

Anche in Confindu-stria c’è una gerarchia, siscalano posizioni?

Certamente non si diven-ta presidente di Confindu-stria non avendo fatto unpercorso all’interno dell’as-sociazione. Diciamo che siviene eletti presidente tra-mite magari un riconosci-mento del lavoro svolto cheviene riconosciuto appun-to dagli altri associati. Arappresentanza degli im-prenditori non può che nonessere chiamato un im-prenditore del luogo.

Qualche numero diConfindustria? Quantiiscritti? Quante aziende?

BASILICATA 2012Ciò che ci ha mossoovviamente non è laricerca dell’inciucio

Basilicata 2012 non è ilsilenziatore alle nostre

divergenze

MULTINAZIONALIQuando lasciano la nostra

regione non è per unproblema locale, ma poi

da noi diventa più difficileil dover riconvertire

Ma fare impresa in Basilicata resta più difficile che altrove: “Siamo lontani da grandi

Il petrolio? Una grande opportIl neo presidente di Confindustria, Michele Somma, indica il modello della

Lunedì 23 luglio 20122 _Primo Piano Basilicata__Basilicata_

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 23.07.2012 PAG. 16

LA VOCE DEGLI INDUSTRIALI

Esistono altre associa-zioni degli imprendito-ri, c’è più concorrenza?

Non c’è concorrenza, leassociazioni come Pensia-mo Basilicata mettonoin campo le nostre stesseragioni che sono lo svilup-po e l’occupazione. Abbia-mo magari a volte interes-si diversi ma mai in con-trasto tra di loro. Anchelo stare insieme agli stes-si tavoli rafforza i nostriinteressi comuni.

Di cosa ha bisogno laBasilicata per il rilanciosecondo Confindustria?

Ci dobbiamo concentra-re sulla crescita di concer-to con i sindacati e con ilgoverno regionale. E perfare questo dobbiamo fa-re meglio tutto quello cheabbiamo fatto sino adoggi. Un discorso che va-le a tutti i livelli. Dovrem-mo ragionare più che al-tro come mai i fondi Pisusper il pro-gramma2007-2013abbiano avu-to un livellodi spesa cosìbasso tantoda costrin-gere il mini-stero a to-gliere circa il67% dei fon-di che saran-no destinatiad altro.

Ma la Basilicata nonera quella regione chespende più velocementee meglio?

Statisticamente è così.Per non perdere i fondidella Comunità Europeac’è un bisogno “maledet-to” di poter spendere i fon-di. Il problema non è so-

lamente non perdere i sol-di, ma spenderli nel mo-menti in cui è necessariospenderli. Per esempio seci fossero da spendere 40milioni di euro dei fondiPisus nella città di Pon-tenza, io vorrei che oggisi spendano quei soldi per-ché è oggi che se ne avver-te la necessità. Perché èora che le imprese luca-ne che non hanno lavorone hanno bisogno.

Rispettando il patto distabilità magari...

Gli strumenti della Re-gione Basilicata, ma ditutte le Regioni in gene-rale sono molto pochi. Ilpatto di stabilità è unanorma soprattutto euro-pea.

Qual è l’appeal dellaBasilicata nei confrontidegli imprenditori so-prattutto del Nord che fi-no a qualche anno fa ve-nivano nella nostra ter-

ra incurio-siti da que-sta sorta diisola feli-ce?

Sicura-mente laBasilicataha un livel-lo di sicu-rezza mag-giore rispet-to alle re-gioni confi-nanti e que-

sto è un aspetto importan-te se non addirittura de-terminate per chi vuole fa-re impresa. Esistono del-le condizioni di contestoche però diciamo scorag-giamo o quantomeno noninvogliano gli imprendi-tori di fuori. C’è da dire an-che, però, che non sempre

la venuta di industriali dalNord ha significato storiedi successo. Ci sono sta-te anche vicende giudizia-rie, che di industriale ave-vano ben poco. Ora abbia-mo bisogno di concentra-re risorse verso nuove at-tività.

Il petrolio potrebbeessere una di queste?

CertamenteMa perché non si rie-

sce a creare lavoro?Sul petrolio c’è bisogno

di chiarezza per rendereevidenti e trasparenti i li-miti e le dimensioni. Noidobbiamo sapere quantesono le royalties che per-cepiamo, quali sono le at-tività che sono oggi inesercizio, quelle che do-vrebbero andare in eser-cizio, penso a Total, Tem-pa Rossa, al secondo Cen-tro oli a Viggiano. Ma dob-biamo sapere che è unagrande opportunità per laBasilicata ma non l’unicasoluzione ai problemi del-la Basilicata. Noi abbiamo

voluto superare la logicadelle royalties che poi so-no in mano pubblica chedeciderà poi cosa fare. Manoi abbiamo pensato aquello che succede in al-tri Paesi come la Scoziaper esempio. Vorremmoche intorno al petrolio sicreasse una vera e propriafiliera lucanadell’Oil&gas. Aziende lu-cane che nascano e cresca-no qui per poi inserirsi an-che sui mercati esteri. Vo-gliamo che si imposti unrapporto con le compa-gnie petrolifere che inqualche modo si privile-giano le aziende lucane alivello di commesse.

Quello che fino adadesso non è ancora av-venuto?

Non è avvenuto comple-tamente, ma solo in par-te. Il mutato quadro nor-mativo dall’anno scorsoche si è delineato con unadecisione della Commis-sione europea, oggi lecompagnie petrolifere

hanno entro certi limitiun margine di manovrapiù ampio, non sono co-strette a seguire stretta-mente il codice degli ap-palti.

Ciò darebbe la possi-bilità di investire sulterritorio? Eppure qual-che mesefa a Vig-giano al-cuni di-soccupatidicevanodurante ilblocco deilavori,dell’arri-vo di 500rumeni...

Non hodati per di-re se fosse-ro effetti-vamente500, mache fossein arrivodella ma-nodopera straniera è in-dubbio. Mi pare anche chechi si era aggiudicato l’ap-palto aveva a disposizio-ne poco tempo per lavora-re e si è portato le propriemaestranze già formate.Ma noi dobbiamo lavora-re insieme e non controle compagnie petroliferee renderci cono che il pe-trolio venga colto comeuna opportunità per le fa-miglie lucane. E ciò acca-de solo se riusciamo acreare occupazione. Per-ché i benefici delle roya-ties, forse il cittadino lu-cano non li avverte sullapropria pelle, ma sono ser-vite nella sanità, per l’uni-versità tanto per fare unesempio.

A proposito di carbu-

rante, lei ha fatto la do-manda per la carta car-burante?

No, non l’ho fatta. Berlusconi ha deciso

di tornare in politica, sol-lecitato dai suoi amiciimprenditori. Lei ha loha chiamato?

Non hoil numerodi Berlu-sconi.

Quantevolte in-vece hachiamatoil presi-dente DeFilippo?

Ci sonotavoli isti-tuzionalio conve-gni du-rante iquali civediamo.Abbiamorapporti

frequenti, mai di tipopersonale ma piuttosto ditipo istituzionale.

Nell’immediato cosa sipuò fare entro la fine del-l’estate per migliorare lacondizione dell’impresa?

Siamo impegnati nel de-finire alcuni provvedi-menti molto significativiche sono contenuti in Ba-silicata 2012. Il credito diimposta per gli investi-menti, di 10 milioni di eu-ro, è un provvedimentoche abbiamo concordatoin tutti i dettagli. Per es-sere operativo manca so-lo il parere dell’Agenziadelle Entrate. Se potessi-mo avere nel giro di qual-che settimana il parere,penso che potremmo im-mediatamente partire.

ISOLA FELICE?Sicuramente la

Basilicata ha unlivello di sicurezzamaggiore rispetto

alle regioniconfinanti. Ma

non sempre la venuta diindustriali

dal Nord hasignificato storie

di successo

L’IMMEDIATOPer il credito diimposta per gli

investimenti, per10 milioni di

euro, aspettiamosolo il pareredell’Agenziadelle entrate

FONDI PISUSDobbiamo

chiederci comemai i fondi 2007-

2013 abbianoavuto un livello

di spesa cosìbasso tanto daessere tagliati

del 67%

Un reparto dello stabili-mento Sata di Melfi e adestra il neo presidente diConfindustria Basilicata

mercati e scontiamo carenze di tipo infrastrutturale più accentuate rispetto al resto del Sud”

unità, ma non l’unica soluzioneScozia: bisognerebbe creare una vera e propria filiera lucana dell’oil&gas

3_Primo Piano Basilicata_ Lunedì 23 luglio 2012_Basilicata_

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 23.07.2012 PAG. 17

Lunedì 23 luglio 2012 15

Matera Guide e Basilicata Tour hanno contribuito a incrementare gli accessi on line

Con Google si cresce meglioIl successo del 33enne materano Luca Paolicelli creatore di due siti turistici

Matera

di ANTONELLA CIERVO

PER due anni ha fatto l’in -segnante di francese, poi laguida turistica e infine,mettendosi in proprio, hacontribuito a far registrareun +10% alle ricerche degliitaliani legate a Matera e al-le sue attrattive.

Luca Paolicelli, matera-no di33 anni, si ègiocato lacarta dell’iniziativa privatae, utilizzando internet e lecampagne di comunicazio-ne di AdWords, il program-ma id pubblicità online diGoogle, ha lanciato “GuideMatera” e “BasilicataTour”, le sue due creatureinteramente dedicate allapromozione della Basilica-ta sia sotto il profilo storicoche naturalistico.

L’avventura di Paolicelliinizia nel 2010 e oggi rap-presenta una case-historysignificativa.

Il risultato è contenutonei dati di Google Statisti-che di Ricerca: «Il 62% deituristi sceglie internet perinformar -si e pro-gramma -re la pau-sa estiva.Il web vie-ne prefe-rito a in-formazio -ni da ami-ci e cono-scenti(36%) , ca-taloghi(23%), ri-viste spe-cializzate(9%).

Il casodei due si-ti di LucaPaolicelli,Guide ma-tera e Ba-silicatatour è ilsegnaleche inter-net è an-cora unostrumen -to distraordi -nario va-lore per lapromo -zione tu-ristica ma anche per la cre-scita di piccole e medie im-prese.

Lo conferma anche Ales-sandro Antiga, direttoremarketing di Google Italy:«Sono sempre di più le pic-cole e medie imprese che,comprese le enormi oppor-tunità del mercato digitale,desiderano fare il loro in-gresso online ed espandereil proprio business.

In questo senso - prose-gue - AdWords rappresen-ta lo strumento ideale perpromuovere la propria atti-vità sul web in maniera effi-cace e a costi contenuti.

Internet resta una cartavincente: «I giovani chesempre più spesso grazie ainternet sono riusciti acreare nuove opportunitàdi business, aprono nuoveattività anche in momentodi rallentamento macro-economico.

Lo dimostra uno studiodella London School of Eco-nomics secondo cui un au-

mento della diffusionedell’utilizzo di internet del10%, comporta un aumen-to dell’occupazione com-plessiva di 0,44 punti per-centuali e un aumentodell’occupazione giovaniledi 1,47 punti percentuali.

Google ha recentementecommissionato al BostonConsulting Group una sti-ma del potenziale dell’in -ternet economy.

E’ emerso che il giro d’af -fari dell’economia in rete,che oggi vale il 2,1% delprodotto interno lordo paria 33 miliardi di euro, entroil 2016 potrà raggiungereil valore di 63 miliardi, ov-vero i 3,5% del Pil.

Le pmi attive in rete han-no infatti registrato unacrescita media dell’1,2%dei ricavi negli ultimi treanni, rispetto ad un calo del4,5% di quelle offline eun’incidenza di venditeall’estero del 15% rispettoal 4% delle offline.

[email protected]

Confcommercio riapre il dibattito sulla manutenzione delle strade del centr o

Via del Corso, dov’è finito il salotto buono?«E' dannoso all'immagine tu-ristica della città la mancataattenzione che si dedica alapulizie di alcune strade delcentro e, in particolare, di viadel Corso». Lo scrive in unanota Confcommercio che ag-giunge: «Il salotto buono dellacittà meriterebbe benaltre cu-re rappresentando, con i Sas-si, ilbiglietto da visitadi Mate-ra oltre che il centro d'aggre-gazione della comunità. I ce-stini gettacarte“sopravvissu -ti”non vengono svuotati vani-ficando così la loro funzione.Quelli distrutti, ovviamente,non vengono sostituiti».

L’analisi prosegue: «La pu-lizia dei marciapiedi non vie-ne effettuata se non dai titola-re degli esercizi che, tornandoindietro di mezzo secolo, han-no rispolverato il “fai da te”.

La carreggiata, ovviamen-te, non presenta una condizio-ne brillante e nel corso dellagiornata diventa ricettacolodiimmondizie.A questosiag-giunge la costante presenzadi unaspecie digiocoliere chestazione sul marciapiede conannesso cane impedendo ilnormale passaggio dei pedo-ni. Dal livellodi “presentabili -tà”del centro storico cittadinodipende gran parte del giudi-ziocomplessivo sullacittàcheoltread avere,per fortuna,ungrande patrimonio monu-mentale deve dimostrarsi ca-pace di venderlo. E' opportunoche l'Amministrazione comu-nale ponga mano alla raziona-lizzazione del servizio attesoanche che è stata attente a “ri -vedere”le tariffe della Tarsu».

[email protected]

I due siti creati da Luca Paolicelli, Matera guide e Basilicata tour hanno consentitoche la ricerca on line dei turisti, legata a Matera, sia aumentata del 10%.Lo strumento usato dal giovane materano, ovvero AdWords, il programma dipubblicità on line di Google, ha contribuito ad amplificare il messaggio dei duespazi dedicati ai turismo storico e naturalistico patrimonio mondiale dell’Unesco dal1993