Elettrocardiogramma

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Obiettivo: indagine diagnostica per valutare le condizioni cardio-vascolari. Ambito di competenza: non delegabile Scopo: - PER LA PERSONA ASSISTITA: o Diagnosi di aritmie, anomalie di conduzione, ischemia o infarto del miocardio, - PER L’INFERMIERE: o Spiegare le ragioni dell’applicazione della rilevazione dell’ECG. Valutazione: - Età, sesso - Pressione arteriosa - Sintomi - Farmaci usati Preparazione: - Spiegare al paziente le motivazioni dell’applicazione del dispositivo; - Posizionare la persona a letto (decubito supino) - Fornire la privacy - Creare un ambiente tranquillo Materiale occorrente: - Elettrocardiografo - Gel conduttore PROCEDURA: PREPARAZIONE DEL PAZIENTE: - Mettere il paziente a proprio agio spiegandogli la procedura - Porre il paziente in posizione (decubito supino) - Allontanare i parenti dalla camera e creare un ambiente tranquillo ASSEMBLARE E PREPARARE IL MATERIALE AZIONE MOTIVAZIONE Scoprire le parti interessate Applicare i 6 elettrodi precordiali - V1: nel 4° spazio intercostale sulla linea parasternale destra - V2: nel 4° spazio intercostale sulla linea parasternale sinistra - V3: tra V2 e V4 - V4: nel 5° spazio intercostale sulla linea emiclaveare sinistra, corrispondente alla punta cardiaca - V5: nel 5° spazio intercostale sulla linea ascellare anteriore sinistra - V6: nel 5° spazio intercostale sulla linea ascellare media sinistra Per avere una maggior definizione dell'attività cardiaca perché vicini al cuore Applicare i 4 elettrodi periferici - Polso sinistro (giallo) - Polso destro (rossa) - Caviglia destra (nero) - Caviglia sinistra (verde) ESECUZIONE DELL’ELETTROCARDIOGRAMMA (ECG)

Transcript of Elettrocardiogramma

Obiettivo: indagine diagnostica per valutare le condizioni cardio-vascolari. Ambito di competenza: non delegabile Scopo: - PER LA PERSONA ASSISTITA:

o Diagnosi di aritmie, anomalie di conduzione, ischemia o infarto del miocardio, - PER L’INFERMIERE:

o Spiegare le ragioni dell’applicazione della rilevazione dell’ECG.

Valutazione: - Età, sesso - Pressione arteriosa - Sintomi - Farmaci usati Preparazione: - Spiegare al paziente le motivazioni dell’applicazione del dispositivo; - Posizionare la persona a letto (decubito supino) - Fornire la privacy - Creare un ambiente tranquillo

Materiale occorrente: - Elettrocardiografo

- Gel conduttore PROCEDURA:

PREPARAZIONE DEL PAZIENTE: - Mettere il paziente a proprio agio spiegandogli la procedura - Porre il paziente in posizione (decubito supino) - Allontanare i parenti dalla camera e creare un ambiente tranquillo

ASSEMBLARE E PREPARARE IL MATERIALE AZIONE MOTIVAZIONE

Scoprire le parti interessate Applicare i 6 elettrodi precordiali

- V1: nel 4° spazio intercostale sulla linea parasternale destra

- V2: nel 4° spazio intercostale sulla linea parasternale sinistra

- V3: tra V2 e V4

- V4: nel 5° spazio intercostale sulla linea emiclaveare sinistra, corrispondente alla punta cardiaca

- V5: nel 5° spazio intercostale sulla linea ascellare anteriore sinistra

- V6: nel 5° spazio intercostale sulla linea ascellare media sinistra

Per avere una maggior definizione dell'attività cardiaca perché vicini al cuore

Applicare i 4 elettrodi periferici - Polso sinistro (giallo) - Polso destro (rossa) - Caviglia destra (nero) - Caviglia sinistra (verde)

ESECUZIONE DELL’ELETTROCARDIOGRAMMA

(ECG)

Chiedere al paziente di restare fermo e rilassato

Le onde esprimono le correnti elettriche originate dal cuore durante le fasi di contrazione e depolarizzazione. La caratteristica curva della corrente così registrata ha 5 onde con delle lettere specifiche: PQRST

L’ONDA P positiva: corrisponde alla propagazione dell’eccitazione dei due atrii. L’ONDA Q negativa: mostra l’inizio dell’eccitazione dei ventricoli L’ONDA R molto acuta ed alta: cade rapidamente nell’onda negativa S. Normalmente segue una linea isoelettrica che passa nell’onda T. Il così detto complesso QRS corrisponde alla propagazione dell’eccitazione dei ventricoli. Il percorso finale dell’onda S alla fine dell’onda T corrisponde alla depolarizzazione dei ventricoli. Il tracciato varia in base all’età e alle condizioni cliniche.

Controllare eventuali alterazioni grafiche Valutazione medica TACHICARDIA SINUSALE La tachicardia sinusale corrisponde all'innalzamento

della frequenza cardiaca al di sopra di 100 battiti al minuto. Può essere fisiologica: nei neonati, nei bambini, in caso di sforzi

fisico e psichico, in caso di reazioni emotive, nelle situazione di ipertono simpatico.

patologica: febbre, ipertiroidismo, anemia, ipossiemia, ipotensione, emorragie, shock, insufficienza cardiaca.

farmacologica: eccesso dietetico (alcol, tabacco, caffè), derivati adrenergici eccetera.

BRADICARDIA SINUSALE

La bradicardia sinusale corrisponde all'abbassamento della frequenza cardiaca al di sotto di 60 battiti al minuto. Può essere fisiologica: nei soggetti giovani, negli anziani, negli

sportivi, in caso di iperattività vagale. patologica: nell'ipotiroidismo, ipotermia,

nausea, vomito, ipertensione endocranica, tifo, malattie del nodo sinusale e ipersensibilità carotidea.

farmacologica: per trattamento con betabloccanti, antiaritmici, diuretici eccetera.

ARITMIA SINUSALE

L'aritmia sinusale è un difetto del ritmo del cuore dovuto

a problemi di automatismo o di conduzione.

Può essere

fisiologica, legata al respiro: aumento della frequenza

cardiaca in ispirazione (riflesso di Bainbridge per

aumentato ritorno venoso) e rallentamento in

espirazione (effetto vagale).

È più facilmente individuabile nei giovani.

patologica: forma rara. Non è legata alla respirazione

ma a malattie del nodo senoatriale.

Per blocco senoatriale si intende un disturbo

della conduzione del segnale elettrico cardiaco dalle cellule

pacemaker del nodo del seno al tessuto atriale circostante.

Si tratta di un'aritmia difficilmente diagnosticabile all'ECG di

superficie, dal momento che l'attivazione del nodo del seno

sviluppa potenziali elettrici troppo bassi per essere registrati

BLOCCO SENO-ATRIALE dagli elettrodi esterni che vengono comunemente utilizzati;

spesso si può soltanto intuirne la presenza tramite segni indiretti.

Può essere:

- Di primo grado: consiste in un semplice rallentamento

della conduzione del segnale a livello della giunzione

senoatriale.

- Di secondo grado: in cui alcuni impulsi vengono

completamente bloccate e a seconda della modalità di

blocco se ne distinguono due tipo:

- Blocco SA di secondo grado di tipo I

- Blocco SA di secondo grado di tipo II

- Di terzo grado: in cui nessun impulso viene condotto dal

nodo SA in questo caso si instaura una situazione simile

all’arresto sinusale creando il fenomeno del ritmo di

scappamento.

BLOCCO ATRIO VENTRICOLARE

Il blocco atrioventricolare (talvolta abbreviato BAV) è un

difetto nel sistema di conduzione del cuore, che si verifica nella

porzione tra atrio e ventricolo. In condizioni fisiologiche il nodo

senoatriale determina il ritmo cardiaco generando segnali

elettrici che si propagano fino al ventricolo. Nel caso in cui si

verifichi un blocco atrioventricolare l'impulso elettrico non

raggiunge i ventricoli o è alterato. Anche nel caso in cui si

verifichi un'interruzione completa della conduzione dal nodo

senoatriale, i ventricoli continuano a contrarsi, sebbene ad un

ritmo minore, grazie al pacemaker naturale.

Il BAV può essere:

- Di primo grado: caratterizzato da rallentamento

eccessivo della conduzione, riconosciuto come un

allungamento dell’intervallo PQ

- Di secondo grado: si distinguono diversi tipi, tutti

caratterizzati dalla mancata conduzione ai ventricoli di

alcuni battiti atriali (onda O).

- Mobitz I

- Mobitz II

- Di terzo grado: o di dissociazione atrio-ventricolare, in

cui ognuno si contrae con frequenza proprio. In assenza

di rimo di scappamento, il paziente decede per asistolia.

È il tipo più frequente quando la causa del BAV è

ischemica.

EXTRASISTOLE VENTRICOLARE

L'extrasistole è un battito prematuro, ossia una contrazione del

muscolo cardiaco che avviene prima del previsto, alterando la

successione regolare dei battiti nel ritmo sinusale. L'impulso

nasce quasi sempre in sedi diverse dal nodo seno-atriale, che

rappresenta l'origine fisiologica dell'attività elettrica del cuore.

Le extrasistoli possono essere isolate, cioè comparire in maniera

sporadica, o avere una cadenza regolare, ad esempio comparire

dopo ogni battito sinusale (extrasistoli bigemine) o ogni due

battiti sinusali (extrasistoli trigemine). Possono presentarsi anche

sotto forma di "scariche" di due (coppia), tre (tripletta) o più

extrasistoli (extrasistoli "a salve").

In genere, a una extrasistole fa seguito una pausa che può

essere compensatoria (se la somma del periodo dell'extrasistole

più la pausa è uguale a due cicli sinusali) o non compensatoria

(se la somma è minore). Le extrasistoli atriali hanno di solito una

pausa non compensatoria, quelle ventricolari hanno una pausa

compensatoria.

Se non vi è pausa, se cioè l'extrasistole si inserisce

semplicemente fra due battiti sinusali successivi, viene

detta extrasistole interpolata.

ISCHEMIA

Mancanza assoluta o parziale di sangue ad un organo. Le cause alla base dell'inadeguatezza del flusso sanguigno possono essere molteplici:

Tachicardia - battito cardiaco eccessivamente rapido che non permette un adeguato complesso d'ossigeno

Ipotensione - bassa pressione sanguigna che non irrora tutti i distretti corporei

Compressione extravasale - il vaso viene costretto da corpi o masse esterne (possibile anche una compressione muscolare)

Aterosclerosi - ostruzione del lume vascolare da parte di placche lipidiche

Tromboembolia - ostruzione del lume vascolare da parte di coaguli di sangue

Embolia gassosa - ostruzione del lume del vaso da parte di coaguli gassosi

Embolia non gassosa - presenza nel circolo di vaccini, liquido amniotico (ALE), lipidi,batteri, tumori

Vasocostrizione - restringimento vascolare causato da agenti esogeni o endogeni

INFARTO DEL MIOCARDIO

Per infarto si intende la necrosi di un tessuto.

I sintomi sono diversi a seconda dell'organo interessato, tuttavia

il sintomo principale è rappresentato da dolore acuto (ad

insorgenza improvvisa), di varia intensità; è però possibile che

l'infarto sia clinicamente asintomatico, soprattutto qualora sia di

dimensioni molto piccole.

FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE

La fibrillazione ventricolare (FV o VF) è una aritmia cardiaca

rapidissima, caotica che provoca contrazioni non coordinate

del muscolo cardiaco dei ventricoli nel cuore. Il risultato è che la

gittata cardiaca cessa completamente. La fibrillazione

ventricolare è uno dei quattro tipi di arresto cardiaco

(Fibrillazione ventricolare, Tachicardia ventricolare senza

polso, Asistolia, Attività elettrica senza polso o Pulseless

electrical activity (PEA).

ASISTOLIA

Con il termine asistolia si indica l'assenza

della sistole cardiaca[1]. Questo comporta il blocco della

circolazione sanguigna, situazione che porta alla morte in

pochi minuti.

PROCEDURA FINALE: - Rimuovere gli elettrodi dal corpo del paziente - Ripulire da residui di gel conduttore - Documentare l’avvenuta indagine elettrocardiografica sul diario infermieristico - Consegnare l’ECG al medico per la lettura.