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SANT’ANDREA DELLE DAME IN NAPOLI - IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO - PROGETTO ESECUTIVO

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RELAZIONE TECNICA E DI CALCOLO

SCOPO DELL’INTERVENTO E VALUTAZIONI INTRODUTTIVE

L’ intervento di cui al titolo consiste nella realizzazione di un impianto

di climatizzazione a servizio di alcuni locali dell’area imaging dello

stabulario ( PET e RM) situata al piano seminterrato del complesso

monumentale di S. Andrea delle Dame ubicato in via De Crecchio,

Napoli.

Al momento, detti locali, non sono utilizzati in quanto necessitano di

opere di finitura e realizzazione di tutti gli impianti.

Trattandosi di ambienti dove sono presenti rischi di natura biologica e

chimica , gli aspetti della progettazione impiantistica sono stati

affrontati anche tenendo conto delle indicazioni che discendono dal

D.L. 9 Aprile 2008 n° 81 ed in particolare dagli allegati da XLIV a

XLVIII (ex Legge 626/94 Art. 82 e i relativi allegati XI , XII) .

In virtù di questo gli impianti di ventilazione e condizionamento

dell’aria (HVAC) non sono solamente un mezzo per mantenere il

richiesto comfort ambientale , ma costituiscono un componente

importante di un’ insieme che ha come obbiettivo principale il

contenimento della contaminazione .

Nel caso specifico la potenziale contaminazione da controllare deriva

da agenti biologici e chimici e le misure di protezione da adottare

sono dirette sia verso gli operatori che verso l’ambiente esterno oltre

che verso il soggetto in esame all’interno dei locali

L’area PET è stata dotato di un’ impianto per la ventilazione e la

climatizzazione del tipo a tutta aria esterna senza ricircolo , portata

variabile VAV con la possibilità di impostare gradienti di pressione

positivi o negativi verso i locali confinanti . Per l’ambiente RM è stato

previsto un trattamento con aria primaria a portata costante

mediante un recuperatore e split.

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Sono esclusi da questo tipo di impianto i locali attigui già realizzati

per i quali è stato previsto un trattamento con aria primaria a portata

costante e ventilconvettori a 4 tubi.

L’ unità di trattamento aria prevista è dotata di filtro elettrostatico, di

batterie , per il trattamento di raffreddamento e deumidificazione ,

alimentata da fluido termorefrigerante a gas con temperatura in

ingresso 7° C e in uscita 12° C .

Le soluzioni adottate, nel rispetto della normativa e legislazione

vigente, sono caratterizzate dall’affidabilità, dalla economicità di

gestione e dal contenimento dei consumi energetici.

Nelle scelte progettuali sono stati considerati i seguenti fattori:

• semplicità di funzionamento per ottenere una notevole

affidabilità del sistema e dei suoi componenti;

• massima standardizzazione dei componenti per avere la

garanzia di una futura facile reperibilità sia in caso di modifiche

che di sostituzione in fase manutentiva o per invecchiamento;

• frazionabilità di ogni sezione del sistema per ottenere una

gestione flessibile e capillare, economica e di facile controllo;

• adattabilità degli impianti alle strutture dell’edificio, soprattutto

nell’ottica di garantire una facile accessibilità durante le

operazioni di manutenzione e controllo;

• sicurezza degli impianti nei confronti degli utenti e delle

condizioni di utilizzo.

Il progetto prevede l’installazione di un sistema di condizionamento

del tipo ad espansione diretta a portata variabile, con regolazione

climatica per singolo locale e controllore centralizzato. Sarà installata

una unità motocondensante esterna, ubicata sopra la copertura dei

locali denominati “RMU” confinanti, e unità interne, del tipo a parete o

soffitto, nei laboratori, di varie potenzialità a seconda del fabbisogno

frigorifero. E’ prevista inoltre una ridondanza sia nell’impianto di

produzione che di distribuzione del freddo, in modo da garantire

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maggior sicurezza in quei locali che dovessero presentare maggiore

necessità.

AERAZIONE LOCALI DEL REPARTO PET: impianto di ventilazione

forzata a tutt'aria esterna con immissione e estrazione indipendente

da altri locali dello stabulario. Il posizionamento della bocchetta finale

di espulsione aria all'esterno va stabilito sentito anche il Responsabile

del Servizio di Prevenzione e Protezione.

AREA CAMERA CALDA: realizzare un numero minimo di 10 ricambi

vol./h .

AREA ESAMI PET - LOCALE STOCCAGGIO TEMP. RIFIUTI

RADIOATTIVI: realizzare un numero minimo di 8 ricambi vol./h .

LOCALE FILTRO E DECONTAMINAZIONE: realizzare un numero

minimo di 6 ricambi vol./h .

DEPRESSIONI: locale stoccaggio rifiuti radioattivi, area camera

calda e area esami PET debbono essere in depressione rispetto a zona

filtro e decontaminazione di almeno -60Pa. La zona filtro e

decontaminazione. deve essere in depressione rispetto all'esterno di

almeno -30Pa. La ventilazione deve assicurare che il flusso d’aria

avvenga dall’area a minore attività verso quella a maggiore attività.

SALA micro-RM

Per la dispositivistica di sicurezza, come prescritto dalle Norme Operative I.S.P.E.S.L. per applicazioni veterinarie relative alla Risonanza Magnetica, è necessario che la sala magnete sia dotata di:

- un sistema di ventilazione normale (6-8 ric/h); - un sistema di ventilazione di emergenza (18-22); - un sensore ossigeno per la rilevazione dell’Elio gassoso che

dovesse fuoriuscire dalle tubazioni accoppiate al magnete; - una centralina di monitoraggio del tenore di ossigeno in sala,

collegato al sensore sopra definito, e caratterizzato da una soglia di preallarme e di una soglia di allarme (rispettivamente, 19% e 18% di ossigeno), ovviamente capace di attivare, se del caso, e in automatico, la ventilazione di emergenza;

- una canalizzazione (tubo di quench) per l’evacuazione

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all’esterno dell’edificio, e in zona sicura. Il terminale del tubo all’esterno deve essere predisposto in modo da non consentire l’entrata dell’acqua piovana al suo interno e deve essere dotato di retina antintrusione per gli insetti;

- un termoigrometro per la valutazione delle condizioni microclimatiche.

L’ intervento terrà conto, per quanto possibile, della necessità di non

sospendere l’attività lavorativa, i lavori si svolgeranno cercando di

utilizzare gli spazi a comune che non prevedono particolare attività,

sarà prevista solo la sospensione temporanea e di breve durata delle

attività nelle singole stanze per permettere il montaggio delle unità

interne, questa sarà gestibile in diverse fasi in accordo con il

personale responsabile dell’attività.

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DATI TECNICI DI PROGETTO

Condizioni Termoigrometriche esterne Estate Te = 32 ; inverno Te = 6 Condizioni Termoigrometriche interne Estate Ti = 27; inverno Ti= 20

CARATTERISTICHE GENERALI APPRECHIATURE E MATERIALI

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UNITA’ ESTERNE

Unità esterna, a volume di refrigerante variabile, condensata ad aria,

ad espansione diretta, del tipo a inverter a pompa di calore, a gas

R410A.

Caratteristiche tecniche:

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UNITA’ INTERNE

Unità interna per installazione a parete, a R410A, ventilatore a

flusso incrociato, scambiatore di calore costituito da tubi in rame e

alette in alluminio, valvola elettronica con controllo a microprocessore

PID, opzionale l'utilizzo di una valvola esterna ( non collegabile ad un

sistema con recupero di calore) , filtro dell'aria in rete di resina

lavabile. Alimentazione: 220-240 V, monofase, 50 Hz.

Unità interna pensile a soffitto, a R410A, ventilatore di tipo

scirocco, scambiatore di calore costituito da tubi in rame e alette in

alluminio, valvola elettronica con controllo a microprocessore PID,

filtro a rete di resina antimuffa. Alimentazione: 220-240 V, monofase,

50 Hz.

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DISTRIBUZIONE

Tubo di rame crudo in barre con isolamento in polietilene

espanso a cellule chiuse a bassissima densità senza CFC a finitura

esterna corrugata colorata, conformi alla norma EN 1057 e Legge

10/91, resistenza al fuoco classe 1, temperatura d'impiego da -30 °C

a +95 °C, in opera comprese le sagomature di percorso, le centrature

in asse agli attacchi dei corpi scaldanti, eseguiti a mano e/o con

l'ausilio di piegatubi. Per impianti di condizionamento.

Collettori di derivazione per sistemi multisplit, in rame ricotto,

coibentato con guscio in poliuretano a cellule chiuse.

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RETE CONDENSA

Tubazioni di PVC rigido ad innesto per realizzazione della rete di

scarico condensa nei diametri 25, 32 mm, 40 mm, 50 mm come

indicato in progetto.

REGOLAZIONE

Comando locale a filo per sistemi multisplit a R410a, con limite di

funzionamento (min/max)

regolabile, Orologio e timer di regolazione , protezione antigelo ,

direzione del flusso d'aria

Comando centralizzato "Intelligent Touch Controller" per sistemi

multisplit a R410A, con schermo a cristalli liquidi.

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RETE TRASMISSIONE DATI Cavo per trasmissione dei segnali del tipo 1 mmq minimo x 2, non

schermato per collegamento tra comando remoto centralizzato, unità

esterna, unità interna, comandi locali

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IMPIANTO ESTRAZIONE ARIA Allo scopo di evitare disturbi provocati dalle vibrazioni delle

apparecchiature è importante sopprimere o drasticamente ridurre le

trasmissioni delle vibrazioni generate dalle macchine presenti

nell’impianto. Le parti in movimento dovranno essere equilibrate

staticamente e dinamicamente ove necessario.

Le apparecchiature che possono generare vibrazioni dovranno essere

montate su basamenti, telai o solai in c.a. isolate dal pavimento a

mezzo di adeguati dispositivi antivibranti.

Apparecchiature quali pompe del tipo a terra e ventilatori dovranno

essere collegate alla rete di distribuzione tramite giunti elastici al fine

di evitare la trasmissione di vibrazioni ai canali ed alle tubazioni.

I canali e le tubazioni dovranno essere sospesi alle pareti o al soffitto

a mezzo di dispositivi tali da evitare la trasmissione alla struttura ed

alle pareti dell’edificio di vibrazioni residue provenienti dalle macchine

o dovute alla circolazione dei fluidi.

Le canalizzazioni, i condotti di contenimento di batterie, filtri o

ventilatori, le serrande di taratura, le prese di aria esterna e le cappe

di qualsiasi tipo dovranno essere costruite in lamiera zincata dello

spessore per normativa. Le lamiere dovranno avere la zincatura su

entrambi i lati; la zincatura dovrà avere una consistenza totale di 215

g/mq di lamiera e dovrà essere applicata secondo il metodo

Sendzimir. Le lamiere dovranno rispondere alle norme UNI 4630,

5081, 5335, 5753, 5755, 5867, 5869, 5907, 5920, 6557, 6659, 6668

- 69, 6681 - 82, 6684 - 85.

Il condotto dei canali flessibili dovrà essere essenzialmente costituito

da una parete flessibile realizzata con tessuto di cotone plastificato e

con tessuto di vetro impregnato di PVC e da una spirale piatta in

acciaio elettro zincato. La parte flessibile (nastro in tessuto) dovrà

essere aggraffata con l’armatura di supporto (spirale metallica

continua); non è consentito il collegamento fra tessuto e spirale a

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mezzo di adesivi o mastici. Il condotto, costruito in modo da garantire

la massima flessibilità (minimo raggio di curvatura: 2/3 diametro del

tubo), dovrà avere la superficie interna esternamente liscia in modo

da garantire minime perdite di carico, ed evitare la formazione di

depositi di polvere. La costruzione dovrà essere molto accurata; sono

ammessi margini di tolleranza di ±1,5 mm sulle dimensioni nominali

del diametro del condotto. Il materiale costituente il condotto dovrà

essere estremamente leggero, in accordo con i limiti di temperatura

richiesti, resistente all’umidità, alle muffe ed ai parassiti.

DATI TECNICI

Temperatura esercizio -10/80°C

Pressione di esercizio 15/100mm H2O

Comportamento alla fiamma autoestinguenti

Minimo raggio di curvatura (interno) 2/3 del diametro del

tubo

Peso approssimativo 0,5+1,5 Kg/m

Massimo accorciamento in senso assiale 55%

Tolleranza dimensionale ±1,5mm

Bocchette di mandata

Le bocchette di mandata dovranno avere il telaio costruito in

alluminio estruso a spigoli vivi con bordo piatto, con trattamento

superficiale. Dovranno essere munite di alette verticali e orizzontali

regolabili, dovranno inoltre essere fornite complete di controtelaio

provvisto di zanche di fissaggio a parete o a canale. Tutte le

bocchette dovranno essere complete di serranda di taratura costruita

come di seguito specificato. Il fissaggio sarà del tipo a vite.

Bocchette di ripresa

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Le bocchette di ripresa avranno il telaio costruito in alluminio estruso

a spigoli vivi con bordo piatto, con trattamento superficiale. Dovranno

essere munite di alette orizzontali regolabili; dovranno inoltre essere

munite di controtelaio provvisto di zanche di fissaggio a parete o a

canale. Il fissaggio sarà del tipo a vite. Sia le bocchette di mandata

che di ripresa saranno fissate su un pannello in cartongesso fornito

dall’installatore e verniciato in accordo con la D.L. che sarà

posizionato in sostituzione dei cassetti e/o delle mezzane del soffitto

esistenti nelle misure minime indispensabili e multiple dei cassetti

stessi.

Serrande di regolazione per bocchette

Tutte le bocchette di mandata e ripresa saranno complete di serrande

di taratura per la regolazione della portata dell’aria. Tali serrande

dovranno essere costruite in profilato di alluminio. Le serrande

dovranno poter essere regolate mediante speciale chiave a testa

quadrata o cacciavite, attraverso le alette della bocchetta.

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IMPIANTI ELETTRICI DEDICATI

La presente relazione è mirata a fornire le prescrizioni tecnico-

normative al fine di realizzare l’ impianto elettrico e di controllo

dell’impianto di condizionamento in oggetto, nell’ottica di una

adeguata manutenzione degli impianti.

I punti di arrivo delle forniture l’ubicazione di quadri e la distribuzione

dovranno essere realizzati in conformità al progetto e a quanto

indicato dal costruttore dei componenti dell’impianto.

Sarà realizzato un nuovo quadro denominato “QE-CDZ” il quale dovrà

comandare e proteggere i circuiti delle utenze previste.

Tali circuiti saranno gli impianti di condizionamento a servizio dei

locali interessati ai lavori; in ogni caso l’impianto in questione dovrà

essere suddiviso in maniera tale da garantire una selettività di

intervento delle protezioni per un miglior sfruttamento delle potenziali

dell’impianto stesso.

L’alimentazione del sopracitato quadro sarà ricavata dal Q.E.

installato nel locale quadri elettrici a servizio di tutto il complesso, con

l’installazione di un nuovo interruttore di protezione.

Per quanto riguarda la distribuzione delle linee, dovrà essere

utilizzata idonea canalizzazione di dimensioni adeguate all’impianto

da realizzarsi, le canalizzazioni dovranno essere distinti per le diverse

tipologie di impianto da installare. In prossimità delle

apparecchiature, per brevi tratti esterni e per i tratti collocati in

traccia potranno essere utilizzati tubi corrugati idonei all’impiego e

guaine.

Per il collegamento tra le unità interne e i telecomandi ubicati in

ambiente dovranno essere utilizzati prevalentemente cavidotti

sottotraccia oppure essere installata canaletta in PVC di colore bianco.

L’opera nel suo complesso dovrà essere eseguita alla perfetta regola

d’arte, utilizzando allo scopo materiali parimenti costruiti. I materiali

ed i componenti saranno realizzati secondo le norme tecniche di

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sicurezza dell'Ente italiano di unificazione (UNI) e del Comitato

elettrotecnico italiano (CEI), nonché nel rispetto di quanto prescritto

dalla legislazione tecnica vigente in materia, con particolare

riferimento alla CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione

nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in

corrente continua”, CEI 20-22 “Cavi per energia”, DPR 81/08.

PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI :

Gli impianti in oggetto sono progettati e saranno eseguiti rispettando

la regola dell’arte e la normativa attualmente in vigore , nonché le

raccomandazioni dei Servizi di sicurezza sui luoghi di lavoro , dei

Servizi di prevenzione e protezione , del locale comando dei VV.FF. e

degli altri organi competenti .

In particolare gli impianti dovranno essere armonizzati alle indicazioni

delle seguenti disposizioni legislative e normative :

• Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 , n° 81 : “ Attuazione dell’articolo

1 della legge 3/8/07 n° 123 , in materia di tutela della salute e della

sicurezza nei luoghi di lavoro “

• Decreto Lgs 163 12 aprile 2006: “Codice dei contratti pubblici di

lavori, servizi e forniture”

• Legge 9 Gennaio 1991 , n° 10 : “ Norme per l’attuazione del piano

energetico nazionale in

materia di uso razionale dell’energia ….”

• D.P.R. 26 Agosto 1993 , n° 412 : “ Regolamento recante norme per

la progettazione ,

l’installazione…”

• D.M 27 Luglio 2005 , Regolamento di attuazione L.10/91

• D.P.R. 21 Dicembre 1999 , n° 551 : ( modifiche al DPR n° 412 )

• D.L. 19 Agosto 2005 , n°192 (Attuazione direttiva … rendimento

energetico edilizia)

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• D.L. 29 Dicembre 2006 , n° 311 (disposizioni correttive ed

integrative al D.L. 192)

• D.L. 30 Maggio 2008 , n° 115 (attuazione direttiva 2006/32/CEE….)

• D.P.R. 2 Aprile 2009 , n° 59 (regolamento di attuazione D.L. n°

192/05)

• D.M. 26 Giugno 2009 (linee guida nazionali certificazione energetica

edifici)

• UNI TS 11300

• UNI 11135

• DM n° 37 del 22 Gennaio 2008 : Regolamento

concernente….attività installazione impianti

elettrici all’interno degli edifici .

• D.P.R. n. 37 del 14/1/97 : Atto indirizzo e coordinamento in materia

requisiti…

• Deliberazione RT n. 980 del 1/9/97 : Progetto accreditamento

• DM 18/9/2002 , Approvazione della regola tecnica di prevenzione

incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture

sanitarie pubbliche e private.

• Linee guida ISPESL

• Conferenza rapporti stato, regioni e province autonome :

Documento del 4/4/00 “Linee-guida per la prevenzione e il controllo

della legionellosi”

• Decreto Pres. Cons. Ministri 5/12/97 : Determinazione dei requisiti

acustici passivi degli edifici

• Norme CEI come di seguito elencate :

- 11-1 Impianti di produzione,trasporto e distribuzione energia

elettrica 1999-01

- 17-13 Apparecchiature costruite in fabbrica ACF per tensioni <

1000V CA

- 17.13/1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

BT

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- 23-51 Quadri uso domestico e similare (In<125A,Icc<10kA)

- 20-19 Cavi isolati con gomma con tensione <450/750 V

Il Progettista impianti meccanici Ing. Amedeo Lepore