Elaborazione automatica o controllata zElaborazione automatica: si raggiunge con lesercizio, non...
-
Upload
baldassare-buono -
Category
Documents
-
view
239 -
download
1
Transcript of Elaborazione automatica o controllata zElaborazione automatica: si raggiunge con lesercizio, non...
Elaborazione automatica o controllata
Elaborazione automatica: si raggiunge con l’esercizio, non coinvolge la memoria a breve termine (di lavoro),non coinvolge risorse attentive, è veloce
Elaborazione controllata: è lenta, è soggetta ai limiti di capacità della memoria di lavoro, e richiede risorse attentive.
FUNZIONI DEI PROCESSI CONTROLLATI
Assicurare il massimo di flessibilità al comportamento.
Non potremmo aggiungere nessuna attività al repertorio di quelle che normalmente svolgiamo, senza prima averla praticata in modo controllato
In molti casi è necessario riportare sotto controllo molti processi automatici al fine di ottenere una prestazione soddisfacente.
O al fine di modificare la sequenza dei processi di un’attività.
L’Esecutivo Centrale o SAS
SASSAS: sistema attenzionale supervisore (Shallice 1988) o Esecutivo centrale
Svolgerebbe funzioni di coordinamento e integrazione delle informazioni elaborate nelle strutture della memoria di lavoro
E soprattutto di elaborazione e selezione di strategie volontarie coscienti
I lobi frontali come Sistemi di Controllo
ANATOMIA:
Area premotoria - area 6 e parte area 8Area motoria (giro precentrale) - area 4 Area prefrontalePorzione baso-mediale
Regione prefrontale
…. un’ipotesi interpretativa: il SAS (Shallice)
I deficit del lobo frontale interpretati come deficit del
SISTEMA ATTENTIVO SUPERVISORE O ESECUTIVO CENTRALE
Il SAS sarebbe all’apice della gerarchia delle
funzioni e avrebbe la funzione di dislocare le
risorse attentive su un processo o l’altro:
favorire l’attivazione e inibizione dei diversi
schemi di comportamento modula la Selezione
competitiva
Sceglie all’interno della memoria procedurale l’azione che
corrisponde all’operazione selezionata
La selezione competitiva è modulata dal SAS
La corteccia prefrontale opererebbe come SAS.
Se lesione: il comportamento è guidato esclusivamente dalla
Selezione competitiva (stimoli trigger).
Sindrome da dipendenza ambientale
Corteccia frontale:
• ricca di connessioni afferenti ed efferenti• parte filogeneticamente più recente e a più lunga maturazione nel corso dell’ontogenesi• nell’uomo è la parte più sviluppata
lesioni ai lobi frontali:
non un danno alle funzioni intellettive
ma prestazioni deficitarie quando il soggetto deve analizzare informazioni nuove o analizzare in modo nuovo vecchi dati
generare NUOVI SCHEMI DI COMPORTAMENTO
Deficit di attenzione
Deficit di attenzione volontaria con potenziamento dell’attenzione automatica
Deficit di attenzione selettiva
Deficit di attenzione divisa
Funzioni di controllo del sistema attezionale supervisione
L’informazione proveniente dal mondo esterno, è elaborata dalle strutture percettive.
L’informazione percettiva ha accesso ad un sistema dove sono rappresentate le possibili operazioni che l’organismo può compiere.
Allo stesso sistema giungono anche le informazioni provenienti dall’interno dell’organismo e che contribuisce alla attivazione differenziale delle operazioni ion esso rappresentate
le operazioni competono in base al meccanismo della selezione competitiva l’operazione che raggiunge il massimo livello di attivazione, prevale e inibisce tutte le altre
SaS 2
L’operazione che “vince” viene trasmessa alla memoria procedurale : ossia dove sono contenute le informazioni su come si fanno le cose e il repertorio delle azioni di quello specifico organismo
L’azione viene poi eseguita da un sistema sistema effettoreeffettore
Lesioni delLesioni del SAS SAS
Pazienti frontali: sintomo principali
perseverazione e distraibilitàperseverazione e distraibilità
Evidenze empiriche sul sas
Paradigma del doppio compitoCompito primario di discriminazione
visiva Compito secondario riportare a voce
se le lettere erano uguali o diverseAllungamento anche in assenza di
pressioni temporali dei Tr
Compito primario discriminazione posizioneposizione compito secondario discriminazione formaforma
BC BB
Attenzione e Coscienza
Questioni fondamentali:I processi di elaborazione della
mente umana, possono essere inconsci?
Esistono fra i due processi differenze qualitative e/o quantitative?
Qual è il ruolo della coscienza nell’elaborazione dell’informazione?
Elaborazione inconscia
Con tale termine si intende dire, che le operazioni mentali, si svolgano normalmente senza consapevolezza e che solo grazie all’intervento dell’attenzione selettiva o spaziale, le rappresentazioni prodotte dall’elaborazione dell’informazione possano diventare conscie.
Accordo con l’ipotesi della selezione tardivaEsperimenti Simon Navon Stroop: Informazione
non rilevante, viene elaborata in modo inconscio.
Stimolazione Dicotica
I diversi esperimenti, dimostrano tutti, che:
Parole non percepite coscientemente, sono elaborate fino all’estrazione del significato.
Situazione sperimentale
Pane
Burro
vela
Caratteristiche dell’elaborazione inconscia
Marcel (1980) altra versione del compito di decisione lessicale con priming semantico.
Tutti i significati delle parole vengono attivati,
ATTENZIONE
AROUSALAROUSALATTENZIONE SELETTIVA SPAZIALEATTENZIONE SELETTIVAATTENZIONE DIVISAATTENZIONE SOSTENUTA
DEFICIT CONSEGUENTI AD UNA LESIONE DEL SaS
Errori di omissioneErrori di aggiuntaErrore di anticipazioneErrori di perseverazioneErrore di cattura vedi umiltà
La coscienza
Definizione: Consapevolezza da parte del Consapevolezza da parte del soggetto degli stimoli interni ed esternisoggetto degli stimoli interni ed esterni
Anche nei soggetti “normali” c’e’ dissociazione tra la realta’ e l’esperienza cosciente.
Conoscenza esplicita: quando i processi cognitivi sono mediati dall’attenzione.
Altrimenti tutti i processi cognitivi sono inconsci.
Conoscenza implicita Esempi: priming.
Il fenomeno del priming
Meccanismo automatico, veloce e fuori dal controllo strategico e cosciente
Priming ortografico: lane –CANE / pero-CANE
Priming semantico: cane-GATTO / mela-GATTO
Coscienza unitaria o distribuita?
La coscienza e’ unitaria o distribuita: ci sono diverse strutture o soltanto una?
Se struttura cerebrale unitaria (anche se aree cerebrali collegate), lesioni -> perdita dell’esperienza cosciente
Se piu’ strutture, lesioni -> non perdita generalizzata dell’esperienza cosciente
Caso a se’: i pazienti in coma, che non solo mancano della
coscienza ma anche dei processi cognitivi
Evidenze con pazienti: coscienza distribuita.
Evidenze con pazienti: coscienza distribuita. Pazienti blind-sightPazienti blind-sight: perdita della coscienza dell’esperienza visiva in una data area del campo visivo in seguito a lesioni in aree della corteccia visiva primaria occipitale Presentazione di suono e luce: il paziente dice di non vedere la luce ma
indovina (90% di successi) se e’ accesa o meno Pazienti con prosopagnosia, lesione tra corteccia occipitale e temporale che porta a non riconoscere volti noti. Esperimenti con nomi e foto da classificare in attori vs politici. Non solo
i soggetti normali ma anche i pazienti dimostrano di elaborare piu’ velocemente in cui nome e volto sono congruenti rispetto a quando non lo sono.
Pazienti con neglect, lesione del lobo parietale destro -> perdita di consapevolezza dello spazio controlaterale sinistro-