EF Teoria Modulo2paramorfismi

5
Modulo 2- Colonna vertebrale, posture e paramorfismi classi prime Dipartimento di scienze motorie e sportive Isiss Giuseppe Verdi Valdobbiadene- rc 1 Riferimento testo in adozione: Corpo Movimento Sport, volume viola Unità 2 –paragrafo 1-2-3 da pagina 7-17 Paragrafo 1 - L’apparato locomotore APPARATO LOCOMOTORE: comprende OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI. Le OSSA compongono insieme alle ARTICOLAZIONI, lo SCHELETRO. Lo scheletro umano è composto da 206 ossa che si dividono in 3 categorie in base alla forma: OSSA LUNGHE Esempi: omero, radio, ulna, tibia, perone OSSA BREVI Esempi: ossa della mano (carpo) e del piede (tarso) OSSA PIATTE Esempi: scapole, ossa del cranio, sterno 1.1 Le principali ossa dello scheletro umano

Transcript of EF Teoria Modulo2paramorfismi

Page 1: EF Teoria Modulo2paramorfismi

Modulo 2- Colonna vertebrale, posture e paramorfismi classi prime

Dipartimento di scienze motorie e sportive Isiss Giuseppe Verdi Valdobbiadene- rc

1

Riferimento testo in adozione: Corpo Movimento Sport, volume viola Unità 2 –paragrafo 1-2-3 da pagina 7-17

Paragrafo 1 - L’apparato locomotore APPARATO LOCOMOTORE: comprende OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI. Le OSSA compongono insieme alle ARTICOLAZIONI, lo SCHELETRO. Lo scheletro umano è composto da 206 ossa che si dividono in 3 categorie in base alla forma:

OSSA LUNGHE

Esempi:

omero, radio, ulna, tibia, perone

OSSA BREVI Esempi:

ossa della mano (carpo) e del piede (tarso)

OSSA PIATTE Esempi:

scapole, ossa del cranio, sterno

1.1 Le principali ossa dello scheletro umano

Page 2: EF Teoria Modulo2paramorfismi

Modulo 2- Colonna vertebrale, posture e paramorfismi classi prime

Dipartimento di scienze motorie e sportive Isiss Giuseppe Verdi Valdobbiadene- rc

2

1.2 Lo scheletro assile e appendicolare (fig. 1)

1.3 La colonna vertebrale (fig. 2)

Da http://www.studentville.it/

Lo scheletro ASSILE è composto da 80 ossa e

comprende il cranio, la colonna vertebrale e la

gabbia toracica.

Lo scheletro APPENDICOLARE è composto

da126 ossa e comprende gli rti superiori, gli

arti inferiori e le articolazioni scapolo-omerali

e coxo-femorali con le ossa corrispondenti

(ossa del bacino, scapole e clavicola).

Page 3: EF Teoria Modulo2paramorfismi

Modulo 2- Colonna vertebrale, posture e paramorfismi classi prime

Dipartimento di scienze motorie e sportive Isiss Giuseppe Verdi Valdobbiadene- rc

3

Paragrafo 2.1 – Paramorfismi e dismorfismi della colonna vertebrale (dello scheletro assile)

Tali curve, a causa di posture scorrette o debolezze muscolari provocate da scarso esercizio fisico, possono

subire delle alterazioni accentuando la loro convessità o concavità e determinando atteggiamenti posturali

scorretti che prendono il nome di paramorfismi.

I paramorfismi sono quindi alterazioni lievi della colonna vertebrale correggibili con esercizi specifici e con

l’assunzione di posture corrette.

Se un paramorfismo non è individuato né curato per tempo, si può creare una rigidità muscolare e

legamentosa che non può più essere risolvibile con il semplice esercizio fisico; siamo quindi in presenza di

dismorfismo.

a) Portamento rilassato Tipico del soggetto longilineo, gracile, ipotonico (carenza di tono muscolare), con lassità dei legamenti; si presenta con capo inclinato avanti, dorso curvo, addome prominente.

La colonna vertebrale umana è caratterizzata da 4 curve naturali che sono funzionali al movimento e alla postura.

1. Curva cervicale lordotica a convessità anteriore

2. Curva dorsale cifotica a concavità anteriore

3. Curva lombare lordotica a convessità anteriore

4. Curva sacrale cifotica a a concavità anteriore

La linea gialla descrive l’accentuazione delle curve sul

piano sagittale( cioè visto da di fianco) in presenza di

paramorfismi.

Page 4: EF Teoria Modulo2paramorfismi

Modulo 2- Colonna vertebrale, posture e paramorfismi classi prime

Dipartimento di scienze motorie e sportive Isiss Giuseppe Verdi Valdobbiadene- rc

4

b) Ipercifosi e iperlordosi In presenza di ipercifosi la curva fisiologica dorsale diventa più evidente; determina difficoltà respiratorie a causa di una scarsa elasticità della gabbia toracica. Può dipendere da una debolezza muscolare a livello dorsale che porta a rigidità del dorso. In presenza di iperlordosi lombare, la curva fisiologica è più marcata, si nota una rotazione del bacino in avanti che comporta un addome prominente. Può dipendere da debolezza dei muscoli addominali.

c) Atteggiamento scoliotico, Scoliosi Anomalia della colonna vertebrale molto frequente in età scolare. Si tratta di una deviazione laterale della C.V. a destra o a sinistra vista dal piano frontale. In essa si riconoscono una curva primaria da cui ha inizio la deformazione e una curva secondaria (opposta alla prima) di compenso. Sono dovuti principalmente a vizi posturali (cioè frequenti posizioni scorrette) dovuti a diversa lunghezza degli arti, vizi congeniti e debolezza muscolare. Per atteggiamento scoliotico si intende una deviazione della c.v. senza rotazione delle vertebre ed è facilmente risolvibile con terapie di ginnastica fisioterapica. Per scoliosi si intende una deviazione accentuata della c.v. con conseguente rotazione delle vertebre. Si evidenzia in questo caso un’asimmetria della linea delle spalle, delle scapole e delle anche.

d) Scapole alate Si hanno nel caso in cui i margini vertebrali delle scapole risultino particolarmente sporgenti sul dorso. L’origine di questo atteggiamento è dovuto principalmente al marcato sviluppo dei muscoli pettorali a scapito di quelli dorsali che provoca un aumento della distanza delle scapole, la posizione delle spalle risulta eccessivamente avanzata.. In età puberale le scapole alate si evidenziano a seguito della debolezza dei muscoli fissatori delle scapole e tendono a sparire nel tempo; spesso si associano ad atteggiamenti rilassati o a paramorfismi come l’ipercifosi dorsale.

Page 5: EF Teoria Modulo2paramorfismi

Modulo 2- Colonna vertebrale, posture e paramorfismi classi prime

Dipartimento di scienze motorie e sportive Isiss Giuseppe Verdi Valdobbiadene- rc

5

Paragrafo 2.2 – Paramorfismi e dismorfismi dello scheletro appendicolare

a) Piede piatto Il piede piatto si determina quando si ha una perdita del naturale arco plantare. È dovuto a indebolimento dei tendini e dei legamenti che si ineriscono nel tarso e al peso eccessivo, soprattutto in età infantile e puberale. Crea difficoltà nel mantenimento della postura dei piedi.

b) Valgismo - varismo Per Valgismo si intende un’alterazione dell’articolazione del ginocchio e del piede che si presenta con un avvicinamento delle ginocchia e un allontanamento dei piedi (gambe a X). Per Varismo si intende un’alterazione dell’articolazione del ginocchio e del piede che si presenta con un allontanamento delle ginocchia curve verso l’esterno che non permette alle ginocchia di unirsi. Entrambi sono presenti soprattutto in individui di costituzione gracile e magra o, al contrario, pesante e flaccida (cioè debole muscolarmente).

Paragrafo 2.3 – Punti di controllo in presenza di scoliosi 1. asse delle spalle 2. asse delle scapole 3. asse delle anche (creste iliache) 4. triangoli della taglia