EESSTTRRAATTTTOO CCaarrttaa ddeeii sseerrvviizzii · compiuti nei primi 3 anni di vita sono di ......
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EESSTTRRAATTTTOO
CCaarrttaa ddeeii sseerrvviizzii
aannnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001188//22001199
FONDAZIONE ASILO
INFANTILE FASANI
Viale Europa, 16 - 25021 Bagnolo Mella (Brescia)
Tel.030 620097 fax 030 5106879
e-mail: [email protected]
www.fondazionefasani.jimdo.com
2
CARTA DEI SERVIZI
Sezione Primavera
CHI SIAMO
11..11 LL’’IIDDEENNTTIITTAA’’ DDEELLLLAA FFOONNDDAAZZIIOONNEE FFAASSAANNII
La Scuola dell’Infanzia e il Nido (cui è annessa la Sezione Primavera) Fasani in Bagnolo Mella sono, dal
settembre 2003, una Fondazione.
La Fondazione Fasani in quanto istituzione educativa si presenta con questi connotati:
e’ espressione della cultura e di valori profondamente radicati nella comunità locale;
ha carattere comunitario, popolare, di ispirazione cattolica;
svolge un servizio pubblico senza finalità di lucro, a vantaggio di tutti i bambini, senza
discriminazione;
si fonda sulla autonomia pedagogica, organizzativa ed istituzionale;
si configura come scuola del bambino e per il bambino, attingendo indicazioni pedagogiche,
metodologiche - didattiche dai grandi maestri dell’educazione e dalle indicazioni programmatiche
della più recente legislazione.
è provvista di un regolamento, della autorizzazione al funzionamento, e della presente carta dei
servizi, approvati dalle competenti autorità.
L’azione della fondazione Fasani muove dalla precisa consapevolezza dei diritti del bambino (diritti di
uguaglianza, di imparzialità, di accoglienza ed integrazione, di scelta e di partecipazione) ed intende
promuovere la “formazione integrale” della personalità dei bambini dai 6 mesi ai 6 anni.
La Fondazione Fasani gestisce al suo interno sei sezioni di scuola dell’Infanzia, di cui una bilingue e una
Montessori, di per un totale di circa 120 bambini, un Nido d’Infanzia, con la relativa autorizzazione al
funzionamento rilasciata dalla ASL, per un massimo di 20 bambini e una Sezione Primavera, con la
relativa autorizzazione al funzionamento rilasciata dal Comune di Bagnolo Mella, per un massimo di 20
bambini.
11..22 II VVAALLOORRII FFOONNDDAANNTTII EE IILL PPRROOGGEETTTTOO EEDDUUCCAATTIIVVOO
3
Il nostro Nido d’Infanzia è un servizio ormai radicato negli anni (l’esperienza è iniziata nel 1986, per
quanto riguarda il Nido, nel 2007/2008 per la Sezione Primavera) e ha maturato professionalità e
competenze nell’offrire sostegno e supporto ai bambini (da 6 a 24 mesi e fino ai tre anni) e alle loro
famiglie, grazie all’impegno degli operatori ai quali il Consiglio di Amministrazione garantisce
opportune e costanti possibilità di formazione ed aggiornamento.
Nella Sezione Primavera il personale docente ed ausiliario collabora, con la partecipazione attiva delle
famiglie, a promuove la creazione di una comunità educativa caratterizzata da:
un clima di serenità
relazioni positive e significative tra educatrici e bambini
un apprendimento fondato sulla motivazione, l’interesse, la ricerca sul campo e la
sperimentazione
occasioni di confronto e collaborazione reciproca tra nido e famiglia
una testimonianza concreta di accettazione ed integrazione sociale
la realizzazione ed esplicitazione delle potenzialità di ciascun bambino/a
Come indicato nel Progetto Educativo, la Sezione Primavera svolge una funzione educativa e socio
assistenziale qualificata nei confronti di tutti i bambini accolti, privilegiando l’ascolto dei loro bisogni,
l’attenzione ai loro ritmi e tempi di crescita, il rispetto della diversità e favorendo la partecipazione della
famiglia.
La Sezione Primavera segue il regolamento, l’orario e il calendario scolastico della scuola dell’infanzia e
del nido Fasani, nonché l’Identità e lo Stile Educativo di una scuola paritaria cattolica.
Finalità primaria del nostro servizio di Nido-Sez. Primavera è la stimolazione di tutte le potenzialità
naturali del bambino al fine di attuare il raggiungimento dei principali obiettivi che si propone, quali: lo
sviluppo dell’identità, dell’autonomia, di capacità e competenze, e del senso della cittadinanza,
attraverso adeguate esperienze di gioco.
Il raggiungimento di tali obiettivi è favorito dal particolare clima di accoglienza, cura ed incontro che
caratterizza la Sezione Primavera, nonché dalla cura delle relazioni e la presa in carico di ogni bambino
in quanto persona unica ed irripetibile. Esso viene raggiunto attraverso il rispetto dei tempi di ogni
bambino, la valorizzazione delle routine quotidiane, la disponibilità e l’ascolto empatico.
Le attività proposte dalle educatrici sono mirate a creare condizioni favorevoli per una crescita armonica
dei piccoli e in funzione di un progetto individuale più complesso, tenendo presente tutte le
caratteristiche del bambino in età compresa tra i sei mesi e i 3 anni, età molto delicata poiché i progressi
compiuti nei primi 3 anni di vita sono di estrema importanza sia per lo sviluppo cognitivo che per lo
sviluppo affettivo.
Al bambino vengono quindi proposte esperienze che lo guidano verso traguardi ben delineati che
coinvolgono lo sviluppo motorio, sensoriale, intellettuale, espressivo, del linguaggio e del
comportamento sociale. In questo articolato e complesso processo, si inseriscono inoltre quegli
apprendimenti caratterizzanti la presa di coscienza di appartenenza ad un gruppo guidato da norme ben
precise.
Queste esperienze vengono rielaborate e riadattate ogni anno in base ai bambini, agli spazi ed al tipo di
programmazione che si vuole attuare e coinvolgono talvolta anche i bambini della scuola dell’infanzia
per permette una effettiva realizzazione di un Nido-Sez. Primavera integrato, che non rappresenta solo
un’esperienza di “vivere nello stesso edificio”, ma è soprattutto una possibilità concreta di “momenti di
vita comune e di esperienze condivise”.
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A sostegno di tutto, collegialità, programmazione attenta e sistematica e disponibilità piena per un
rapporto affettivo privilegiato, sono le condizioni essenziali per creare all’interno del nostro nido-sez.
primavera e in tutta la scuola dell’infanzia, un ambiente sereno, gioioso, a totale servizio del bambino.
La collaborazione attiva dei genitori è un elemento indispensabile per il raggiungimento di tutti gli
obiettivi proposti, nella convinzione che la famiglia è la prima responsabile dell’educazione del
bambino. La nostra Sezione Primavera si impegna quindi:
Nella crescita umana e culturale dei genitori mediante incontri formativi ed informativi.
A promuovere e favorire incontri individuali e di sezione tra educatrici e genitori.
Ad organizzare feste e momenti ricreativi di condivisone ed interscambio.
Nella condivisione dei valori educativi a cui la scuola si ispira.
Nella disponibilità ad aiutare, proporre, sostenere le iniziative funzionali al raggiungimento delle
mete educative.
Nella gestione degli organi collegiali (Comitato Scuola Famiglia)
MMOODDEELLLLOO OORRGGAANNIIZZZZAATTIIVVOO
2.1 CALENDARIO SCOLASTICO 2018-2019
Inizio Lezioni: mercoledì 5 settembre 2018 Sospensione delle attività didattiche ed educative:
Giovedì 1° novembre 2018 Venerdì 2 novembre 2018
Festa di tutti i Santi
Da sabato 22 dicembre 2018 a domenica 6 gennaio 2019 (compresi)
Vacanze Natalizie
Lunedì 4 marzo 2019
Martedì 5 marzo 2019
Carnevale
Da giovedì 18 aprile a mercoledì 24 aprile 2019 (compresi)
Vacanze Pasquali
Giovedì 25 aprile 2019 Festa della Liberazione
Mercoledì 1° maggio 2019 Festa del Lavoro
Martedì 2 luglio 2019 Festa del Santo Patrono
Termine Lezioni: mercoledì 31 luglio 2019 alle ore 13.15
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2.2. STRUTTURAZIONE DEL SERVIZIO
A regime la struttura del Nido-Sez. Primavera è così articolata:
Educatrici n. 4
Bambini – Nido n. 11
Bambini – Sez. Primavera n. 16
Personale ausiliario n. 2
Personale cucina n. 1 cuoca + n. 2 assistenti
(in comune con la scuola dell’infanzia e la sez.
primavera)
Segretaria n. 1
in comune con la scuola dell'infanzia
Coordinatrice didattica n. 1
in comune con la scuola dell'infanzia
Consiglio d’Amministrazione n. 1 presidente + n. 4 consiglieri
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2.3. ORGANIGRAMMA
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente: Sig. Mauro Castelvedere
Vicepresidente: Sig. Giulio Bellini Consiglieri :
Sig.ra Florinda Ongarini Sig. Rita Prandi
Dott.ssa Marica Febbrari (delegata del Parroco don S. Chiari)
COORDINATRICE Alessandra Belli
Referente Servizio Nido: Elisabetta Tognoli
COMMISSIONE CONTINUITA’
Nido-Sez. Primavera e Scuola dell’Infanzia
Elisabetta Tognoli
SERVIZIO MENSA Angiola Olivari
Rosangela Zoni
Graziella Agazzi COMMISSIONE MENSA
Simona Bolentini
SERVIZIO ASSISTENZA E IGIENE
Monica Micheletto
Cristina Rubetti
Mara Boselli
COLLEGIO DOCENTI EQUIPE PEDAGOGICA
Elisabetta Tognoli e Sonia Sanzeni (Primavera)
Simona Bolentini, Emanuela Bonazza
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2.6. I TEMPI DELLA GIORNATA SCOLASTICA
TEMPI ATTIVITA’ SPAZI GRUPPI BISOGNI DEL
BAMBINO
INTERVENTO
DELL’INSEGNANTE
Ore
07,30 -
08,20
SERVIZIO ORARIO
ANTICIPATO
Accoglienza
- Sezione
salone
Piccolo e
grande
gruppo
Bisogni fisiologici,
affettivi di
socializzazione
Attenta alle modalità del
distacco
Osserva
Rassicura
Sostiene
Ore
08,30 -
09,05
Accoglienza
bambini e giochi
liberi negli spazi
allestiti.
Sezione
d’appartenenza
Piccolo e
grande
gruppo
Bisogni fisiologici,
affettivi di
socializzazione
Attenta alle modalità del
distacco
Osserva
Rassicura
Sostiene
Ore
09,05 -
10,30
Piccolo spuntino
Coinvolgimento dei
bambini nello
svolgimento delle
attività inerenti al
progetto educativo
- Sezione
- Aule
attrezzate
per i vari
laboratori
Piccolo
gruppo
Bisogni di comunicare
con i coetanei e con
l’insegnante
Bisogni di
apprendimento,
esplorazione,
conoscenza
Rassicura
Ascolta
Sostiene
Preparazione dell’attività.
Rispetto delle regole.
Propone.
Fa evolvere l’attività.
Osserva.
Ore
10,30 -
11,30
Riordino
Uso dei servizi igienici
(cambio del
pannolino)
Gioco Libero
- Sezioni
- Bagno
- Salone
Piccolo e
Grande
gruppo
Bisogni fisiologici,
affettivi, di
socializzazione
Aiuta
Favorisce l’autonomia e
gratifica ogni sua conquista
Rassicura
Ore
11,30 -
12,30
Pranzo
(menù approvato
dall’Asl e cucinato
all’interno)
Sezioni
d’appartenenza
Piccolo
gruppo Bisogno alimentare
Aiuta e sollecita un
approccio positivo con il
cibo.
Ore
12,30 -
13,00
Gioco libero
Cambio del
pannolino
- Salone
- Giardino
- Bagno
Piccolo e
Grande
gruppo
Bisogni di
socializzazione, di
movimento e
fisiologico
Osserva e interviene se
necessario.
Rispetto delle regole.
Rassicura
Ore
13,00 -
15,15
Preparazione per il
sonno
- Aula per il
riposo
Grande
gruppo Bisogno fisiologico
Aiuta.
Rassicura.
Sorveglia.
Ore
15,15 -
15.45-16
Risveglio dei
bambini, cambio del
pannolino e attesa
dei genitori.
- Bagni
- Aule
Grande
gruppo
Bisogno di sicurezza e
tranquillità nell’attesa
Organizza.
Rassicura.
Ore
15,45 -
17,50
SERVIZIO ORARIO
POSTICIPATO
Merenda
giochi liberi e
guidati
Attesa dei genitori
- Sezione
- Salone
Solo per chi
ne ha fatto
richiesta
Bisogno fisiologico,di
socializzazione e
tranquillità nell’attesa
Organizza
Rassicura
2.7 SPAZI DELLA GIORNATA SCOLASTICA
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Gli spazi disponibili hanno dimensioni che superano gli standard previsti dalla Regione Lombardia,
in particolare sono così suddivisi:
corridoio di ingresso riservato
salone polifunzionale di 48.50 mq.
n. 1 aula di 40-45 mq per la Sez.Primavera
n. 2 aule di 40-45 mq per il Nido
servizi igienici
giardino riservato attrezzato
Gli spazi sopraccitati sono così allestiti:
- L’angolo del morbido
- Le tane
- Il gioco simbolico
- L’ angolo della lettura
- Lo spazio per il gioco libero e la psicomotricità
- L’angolo manipolativo e per le attività guidate
- L’angolo delle farine e delle granaglie
- Il giardino è attrezzato con giochi per esterno
Per ogni bambino di 6-36 mesi entrare in questa struttura significa affrontare un impatto con un
nuovo ambiente, nel quale deve assimilare regole e valori di una comunità più ampia rispetto a
quella della propria casa.
Per favorire al meglio l’ambientamento del bambino, le educatrici offrono loro stesse come punti di
riferimento rassicuranti e motivanti, assumendo un atteggiamento educativo di ascolto, attenzione,
rispetto e disponibilità verso i bambini.
FINALITA’ E SCELTE EDUCATIVE
3.1 OBIETTIVI GENERALI DEL SERVIZIO La finalità primaria del nostro Nido-Sez. Primavera è quella di accogliere il bambino da 6 mesi ai tre
anni, nella sua globalità, promuovendone il complessivo processo di crescita attraverso la costruzione di
relazioni personali significative, proposte ed esperienze per la formazione integrale della sua
personalità.
Il clima del Nido, quale luogo di accoglienza, cura e incontro è educativamente fondante e la sua
costituzione passa attraverso una serie di accorgimenti ed attenzioni quali:
Costituzione delle sezioni come ambiti di riferimento per i bambini.
Cura delle attività prescelte e loro ritmica alternanza.
Organizzazione funzionale ed accogliente degli spazi.
Rispetto dei tempi di ogni bambino.
Possibilità di attività comuni o in micro-gruppi.
Valorizzazione delle routine quotidiane.
Disponibilità e ascolto empatico da parte di tutto il personale (docente e ausiliario).
Collaborazione e rispetto reciproco.
Condivisione ed armonia.
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La proposta educativa del Nido d’Infanzia Fasani mira alla maturazione equilibrata delle componenti
cognitive, affettive, sociali e morali della personalità del bambino, nonché allo sviluppo di capacità e
competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico e motorio.
3.2 LA COMUNITA’ EDUCATIVA
Il progetto educativo al quale ci ispiriamo può realizzarsi soltanto attraverso lo sforzo congiunto di
coloro che, nella scuola, ne condividono le finalità e le responsabilità: il Coordinatore Didattico, il
personale docente, il personale ausiliario e volontario, i genitori ed i bambini.
La sezione Primavera si propone dunque come COMUNITA’ EDUCATIVA, vale a dire un insieme di
persone che intendono mirare allo stesso obiettivo quale l’educazione del bambino. All’interno della
stessa, i diversi soggetti investiti di tale responsabilità, convivono e cooperano secondo principi e valori
condivisi.
La cooperazione e la condivisione vogliono essere aspetti qualificanti dei servizi educativi all’interno
della Fondazione.
IL BAMBINO
Il bambino è il destinatario principale del nostro servizio educativo. Esso viene collocato al centro, con la
sua individualità ed i suoi bisogni.
Ad ogni bambino è proposto un cammino di educazione integrale, un sistema finalizzato allo sviluppo
globale di tutta la sua persona e quindi sotto il profilo corporeo, intellettuale, affettivo, sociale e
spirituale.
LA FAMIGLIA
In quanto comunità, l’azione della nostra Fondazione si basa sul concetto di “responsabilità educativa” e
quindi sulla condivisione della responsabilità in ambito educativo; tale responsabilità è, in primis, della
famiglia quale luogo di socializzazione primaria per il bambino. Il concetto di “responsabilità” segnala e
sottolinea la necessità di una forte alleanza tra le due istituzioni, scuola e famiglia. Si tratta quindi non di
una semplice collaborazione ma di una piena e profonda adesione e condivisione dei valori che
costituiscono il cuore della scuola.
L’unità degli adulti, fattore principale di educazione, è un avvenimento che nasce da una coscienza
chiara del compito educativo affidato a ciascuno, in circostanze e ambiti di vita specifici, e dalla
disponibilità di ciascuno a rispettare questa diversità per farne un elemento di costruzione della vita
della scuola.
Per realizzare e dare significato a questa presenza e per dare concretezza alla fondamentale missione
educativa, la nostra Fondazione ha istituito i seguenti Organi Collegiali: il Comitato dei Genitori e
l’Assemblea dei Genitori.
Sono inoltre proposti alcuni momenti formali ed informali di incontro. Durante il corso dell’anno
saranno da noi organizzati alcuni incontri di formazione per genitori condotti da psicologi e pedagogisti
che potranno rispondere alle vostre domande in merito alle questioni della primissima infanzia; incontri
in assemblea, per la presentazione del servizio ai nuovi iscritti, per la presentazione della Carta dei
Servizi e del progetto Educativo e per l’elezione dei rappresentanti del Comitato Scuola-Famiglia; sono
previsti inoltre incontri individuali con le educatrici mediante i 3 colloqui previsti per l’inizio dell’anno
(settembre), a circa metà anno (dicembre-gennaio) e verso la fine (maggio-giugno). Non possono certo
mancare alcuni incontri ricreativi come la festa dei nonni, la festa di Natale, la festa della famiglia, la
festa di fine anno scolastico e la gita scuola-famiglia, momenti importanti per condividere esperienze
significative con i propri bambini e le loro educatrici.
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LA COORDINATRICE
Funzioni organizzative
Tra le funzioni organizzative della Coordinatrice sono annoverabili una serie di cosiddetti “compiti
trasversali”:
gestione organizzativa delle risorse umane,
conduzione di colloqui di supervisione al ruolo per il personale educativo,
gestione sociale e integrazione disabili,
disposizione e supervisione della documentazione educativa,
formazione delle sezioni.
Funzioni pedagogiche
Sul versante delle funzioni pedagogiche, didattiche e relazionali spetta alla Coordinatrice il compito
generale di promuovere lo sviluppo culturale e sociale del servizio.
Il Coordinatore dell’attività didattica:
Presiede gli incontri dell’equipe pedagogica, sostenendo la progettazione e la programmazione dei
collegi docenti relativa all'attività educativa e didattica.
Elabora le ipotesi pedagogiche e le linee metodologiche.
Garantisce l'omogeneità degli indirizzi, pur nel rispetto dell'autonomia degli stili e delle opzioni
individuali.
Favorisce la circolarità delle esperienze e valorizza e incentiva la documentazione.
Favorisce e sostiene le relazioni con le famiglie ed offre consulenza psicopedagogica ai genitori.
Mantiene rapporti con l'A.S.L. relativamente agli aspetti della salute ed in particolare con il servizio
di neuropsichiatria infantile e di riabilitazione in ordine alla collaborazione per l'inserimento dei
bambini disabili.
Organizza la formazione e l’aggiornamento delle educatrici: sia realizzando in prima persona
percorsi formativi, sia individuando e selezionando percorsi realizzati da agenzie formative quali
l’Università Cattolica, il C.Pm., l’Editrice la Scuola.
IL COLLEGIO DOCENTI E LA SINGOLA EDUCATRICE
Il Collegio docenti è il luogo di crescita umana e professionale del personale educativo del Nido. È
composto dall’equipe delle educatrici operanti nel Nido e nella Sezione Primavera ed è presieduto dalla
Coordinatrice.
Esso si insedia all’inizio di ogni anno scolastico e si riunisce circa 2 volte al mese.
Spetta al Collegio Docenti il compito di:
Curare l’elaborazione della progettazione educativa annuale. Essa esercita tale potere nel rispetto
della libertà d’azione e delle modalità educative proprie di ciascun educatrice;
Valutare periodicamente l’andamento complessivo dell’azione educativa per verificarne
l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati; proponendo, ove necessario, opportune misure
per il suo miglioramento e suggerendo, ove possibile, idonee integrazioni da attuarsi da parte
della famiglia;
Prendere in considerazione, su iniziativa delle educatrici, i casi di difficoltà, di sviluppo e di
comportamento dei bambini, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero
(P.E.I.), per la pianificazione di osservazioni sistematiche e, in caso di necessità, per l’eventuale
invio a figure professionali specialistiche;
Proporre alla Coordinatrice iniziative di sperimentazione, di aggiornamento professionale e di
collaborazione con le famiglie;
Promuove scambi di esperienze con altre istituzioni educative;
11
Decidere in ordine allo svolgimento delle attività educative.
LE EDUCATRICI
Alle educatrici spetta il compito cruciale della formazione integrale del bambino. Esse dunque hanno il
dovere di condividere ed attuare la proposta educativa propria della scuola e quindi i valori cristiani cui
essa si ispira e le finalità cui tende.
Le educatrici sono le figure primarie con le quali, all’interno del nido, si rapportano i bambini e le loro
famiglie. Hanno il compito di progettare e realizzare le attività con i bambini e gestiscono
l’organizzazione degli spazi e dei tempi della giornata in base alle esigenze del gruppo dei bambini di
cui si prendono cura.
L’equipe elabora annualmente una programmazione educativa e didattica con la coordinatrice:
Crea progetti che stimolino la crescita cognitiva del bambino e allo stesso tempo, adotta
atteggiamenti rassicuranti, costruttivi, accoglienti per sostenere lo sviluppo sociale, relazionale ed
affettivo;
Verifica periodicamente attraverso griglie di osservazione il raggiungimento degli obiettivi e
delle capacità dei bambini;
Soddisfa bisogni, risponde alle esigenze dei bambini pur garantendo contenimento, limiti e
regole;
Promuove colloqui individuali con i genitori;
Partecipa a corsi di aggiornamento organizzati e condotti sia dalla coordinatrice didattica -
internamente alla struttura - sia a seminari, convegni, laboratori realizzati da enti formativi
esterni.
Ad ogni educatrice vengono richieste una solida preparazione pedagogica e competenza professionale
per supportare tale responsabilità ed un costante e profondo impegno nell'aggiornamento per affinare la
padronanza di specifiche abilità professionali. Un’educatrice inoltre deve essere ben consapevole che il
compito educativo si attua attraverso la testimonianza della propria vita e che quindi, questo, comporta
l’assunzione di un atteggiamento di apertura al dialogo e alla relazione educativa con i bambini e le
famiglie oltre alla disponibilità al lavoro collegiale, a livello didattico ed a livello educativo.
IL PERSONALE AUSILIARIO
II personale ausiliario, per le attività che è chiamato ad eseguire, è parte integrante della comunità
educativa e del contesto-sistema in cui il bambino è inserito.
Nel Nido Fasani svolge il proprio lavoro in sintonia con il progetto educativo, collabora con le
educatrici, aiutandole e supportandole in determinati momenti di bisogno ed instaura rapporti positivi
con i bambini e con i loro genitori.
Per questo ama ed accetta il bambino, assume un comportamento sereno ed equilibrato, utilizza un
linguaggio consono all'ambiente educativo in cui opera e possiede una viva sensibilità morale.
La cooperazione ed il rispetto conferiscono ai compiti del personale ausiliario una valenza educativa.
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IL PERSONALE VOLONTARIO
Come ben chiaro dalla definizione stessa, il personale volontario, aiuto prezioso per la nostra
Fondazione, è composto da persone che in spontanea volontà offrono il loro aiuto all’interno della nostra
scuola. Esse, dopo aver avuto un colloquio conoscitivo con la Coordinatrice Didattica, svolgono il loro
servizio a seconda dell’orario di bisogno valutato all’interno degli incontri dell’equipe pedagogica del
Nido.
Entrando a far parte della nostra comunità educativa, esse dovranno sposare e condividere i principi su
cui si basa la Fondazione e dovranno garantire il perseguimento degli obiettivi e delle finalità proprie
del progetto educativo.
3.3 LA VITA ALLA SEZIONE PRIMAVERA: LE “ROUTINE”
ACCOGLIENZA, CAMBIO, PRANZO, SONNO e RICONGIUNGIMENTO: sono questi cinque tempi
il vero motore del Nido-Sez. Primavera.
Queste situazioni creano una rete di abitudini, una cornice strutturale all'interno della quale, come in
una tana sicura, il bambino può affrontare, una serie di esperienze (motorie, manipolative, espressive,
simboliche…) ricche di imprevedibilità.
La cadenza regolare delle cosiddette routine durante le giornate, costituisce una sorta di orologio
vivente, dà forma al tempo che scorre, ma soprattutto ha una forte valenza affettiva. Si tratta di
situazioni di contatto corporeo diretto tra educatrice e bambino; esse divengono occasioni per un
rapporto privilegiato di conoscenza, relazione e intimità.
L’ACCOGLIENZA
Accogliere un bambino al Nido-Sez. Primavera è un’ esperienza complessa e molto coinvolgente a
livello emotivo: va mediata con consapevolezza e professionalità, con tatto e sensibilità, ricorrendo ad
adeguate strategie di intervento, sia da parte delle educatrici sia da parte dei genitori. Nelle scelte
operative è opportuno valersi di due principi guida: la continuità e la gradualità.
Obiettivi :
preparare un clima di accoglienza sereno, calmo, rassicurante offrendo un contesto rispondente
alle loro esigenze;
favorire il superamento del distacco positivo dalla famiglia;
promuovere la conquista dell’ autonomia.
IL RICONGIUNGIMENTO
Il ricongiungimento costituisce il momento in cui la coppia madre bambino si ritrova. E’ un momento
significativo e importante ai fini di un’analisi delle implicazioni emotive, implicite ed esplicite, nel
sistema di relazioni fra educatrici-figure parentali-bambino.
Il ricongiungimento necessita della stessa attenzione che viene spesa per l’ accoglienza. E’ un momento
particolarmente delicato in quanto ricco di emozioni contrastanti perché coinvolge adulti e bambini in
un cambiamento che comporta comunque una separazione, questa volta dai luoghi del nido, dalle
educatrici, dai compagni per consentire al bambino di ritrovarsi con i genitori.
Obiettivi:
Facilitare la ri-unione, restituire alla mamma, o ad ogni modo, alla famiglia ciò che gli è mancato:
favorire l’esplicitazione del piacere di ritrovarsi.
Osservare la relazione, restituire lo spazio della relazione intima alla mamma o alla figura di
riferimento.
IL CAMBIO
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Il cambio è un momento di intimità e di forte rapporto affettivo, di rispetto concreto e di accettazione
del corpo del bambino, di vero dialogo e di stimolazione verbale e cognitiva, di avvio all'autonomia
pratica.
E' attraverso i canali non verbali che ogni educatrice trasmette al bambino serenità, accettazione.
Obiettivi:
Instaurare una relazione con il bambino, parlandogli di quello che si sta facendo con tono pacato
e con gli occhi negli occhi;
assicurare la dolcezza dei gesti di manipolazione del bambino.
IL PRANZO
Per il bambino il pasto è fin dai primi momenti di vita collegato a una dinamica di relazione: l’adulto
risponde alla sua fondamentale esigenza di nutrimento e nel contempo partecipa a una comunicazione
intensa, reciproca, fatta di contatti, di sguardi, di sorrisi e di parole.
Questo delicato momento è preparato con molta attenzione per far sì che il rapporto con il cibo divenga
per il bambino fonte di piacere, di gratificazione, di relazione positiva con tutto ciò che lo circonda.
Obiettivi:
sperimentare l’incontro e l’esplorazione di diverse pietanze godendo a pieno dei colori, dei
sapori, delle forme, della consistenza, degli odori e dei profumi, assaggiando e assaporando,
toccando e pasticciando;
imparare a riconoscere i propri tempi e a rispettare quelli degli altri.
Il SONNO
Il dormire non è una cosa di poco conto per il bambino; la fiducia piena nell’educatrice diviene
condizione preliminare a tale momento di routine.
Il totale abbandono che il sonno richiede, lo caratterizza come un evento pieno di incognite e di minacce:
addormentarsi significa perdere il contatto con la realtà presente e con gli altri e non poter prevedere
quello che succederà dopo e, soprattutto, durante la sua nanna. La relazione emotivamente intensa tra
educatrice e bambino, che si costruisce proprio nei momenti che privilegiano le cure fisiche, il sentirsi
accolto, accettato e protetto, costruisce la base della fiducia che il bambino elargisce a chi si "pre-occupa"
di lui.
Obiettivi:
promuovere il ben-essere dei bambini;
creare abitudini e riti;
creare un’atmosfera rilassante e rassicurante
3.4 LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA PER L’A.S 2018/2019
NATURA e BAMBINI
Il tema che caratterizzerà il percorso progettato per l’anno scolastico 2018/2019 è quello della
NATURA e del rapporto dei bambini con essa.
A partire da una preliminare ed essenziale conoscenza di sé (LA SCOPERTA DELL’IO) e dei propri
vissuti (EMOZIONI), si accompagneranno i bambini alla scoperta di ciò che li circonda (LA
SCOPERTA DELL’ALTRO) e alla promozione di atteggiamenti caratterizzati da nuove
consapevolezze e attenzioni (RISPETTO).
14
La NATURA fungerà da filo conduttore del percorso, nonché da strumento (mezzo) educativo, in
quanto vero e proprio “laboratorio dell’intelligenza”.
Le finalità generali del progetto saranno la stimolazione e la promozione dell’esplorazione, del gusto
della scoperta, dello stupore e della meraviglia. La natura offrirà in tal senso molteplici occasioni per
stimolare significative esperienze d’ordine cognitivo, sensoriale, nonché d’ordine emotivo.
Il bambino, al centro del processo di apprendimento, sarà impegnato in attività di gioco
d’esplorazione, osservazione, manipolazione, in cui la curiosità avrà un ruolo determinante.
Saranno 4 le tappe (FOCUS) in cui si articolerà il percorso educativo dell’anno scolastico:
1. LA SCOPERTA DELL’IO
2. LE EMOZIONI
3. LA SCOPERTA DELL’ALTRO
4. IL RISPETTO
PERIODO TAPPA “OGGETTI”
SETTEMBRE
OTTOBRE
L’AMBIENTAMENTO E LA
SCOPERTA DELL’IO
Routine
Autonomia
Identità e
appartenenza
Esplorazione
Cinque sensi
NOVEMBRE
DICEMBRE
GENNAIO
LE EMOZIONI Riconoscere e
nominare emozioni
Esprimere le
emozioni
Curiosità
Stupore
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
LA SCOPERTA DELL’ALTRO Riconoscimento
dell’altro (pari,
adulti, oggetti,
natura)
Regole
Osservazione
Scoperta
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
IL RISPETTO Consapevolezze
Rispetto (persone,
animali, piante,
ambiente)
Cura
FOCUS 1 :
“L' IO” - AMBIENTAMENTO
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L'inserimento al Nido è un momento molto delicato. Il protagonista non è solo il bambino, ma lo sono
anche i suoi genitori e le educatrici.
I bambini, anche se molto piccoli, possiedono le capacità e le motivazioni per interagire
spontaneamente e costruttivamente con i propri coetanei e le educatrici, stabilendo relazioni
reciproche.
Per ognuno di loro ci sono ad ogni modo problemi simili e altri specifici. Il presupposto fondamentale
per un ambientamento positivo al nido-primavera è la convinzione che ogni bambino possieda le
risorse necessarie per affrontare questa esperienza. E’ perciò necessario saper distinguere le difficoltà
del bambino da quelle che talvolta si trovano ad affrontare i genitori.
Per costruire e sostenere una progressiva autonomia nel bambino sarà cruciale accettare la
separazione. Ed, in tal senso, diventa importante il ruolo dell’adulto, sia esso genitore o educatrice,
poiché è indispensabile il suo sostegno per affrontare la “fatica” determinata dalla separazione. E’
necessaria la massima collaborazione e una stretta e continua comunicazione, tra genitori ed
educatrici, affinché si possa creare una reciproca e profonda fiducia.
In questo primo periodo dell’anno scolastico si andranno inoltre a creare i presupposti ad un percorso
prontato sulla scoperta della Natura che ci circonda. Ciò nella consapevolezza che il bambino
definisce sin da piccolo la propria identità (“scoperta dell’io”) incontrandosi con altri esseri umani,
ma anche con esseri viversi da lui come animali, piante, oggetti inanimati: la NATURA.
I bambini avranno l’opportunità di sperimentare liberamente, acquisendo la propria identità senza
imposizioni forzate, poiché sarà la cosiddetta “conoscenza naturale”, che si sviluppa nel gioco e
attraverso i 5 sensi, ad alimentare le abilità del bambino.
Nel processo d’apprendimento infatti il bambino impiega tutti i suoi sensi: grazie alla vista, al tatto, al
gusto, all’udito, olfatto egli potrà conoscere e scoprire il mondo che lo circonda.
I bambini sperimentando il loro essere, scoprendo le proprie ed altrui caratteristiche, impareranno a
vivere ed a convivere serenamente ALLA CONQUISTA DELLA PROPRIA IDENTITA’. Saranno
proprio l’esperienza quotidiana di trovarsi in una dimensione comunitaria e il vivere alcune
esperienze guidate, volte ad ogni modo a favorire l’esplorazione e la scoperta spontanea, a portare
ogni bambino a sviluppare armoniosamente la SCOPERTA DELL' IO ed dell'autonomia.
OBIETTIVI:
Favorire il processo di ambientamento del bambino strutturando routine funzionali.
Favorire il riconoscimento nel bambino delle figure di riferimento e sostenere la creazione di
una relazione educativa fondata sulla reciprocità e la fiducia.
Promuovere la conoscenza e l’accettazione da parte del bambino del nuovo ambiente, delle
educatrici e dei nuovi compagni.
Sostenere il bambino nel raggiungimento di una serenità quotidiana nel vivere il nido.
Sostenere il passaggio del bambino dalla famiglia al nido, nell’esperienza del distacco, per
trasformarla in un momento di crescita.
Aiutare il bambino a riconoscersi come individuo altro rispetto alle figure genitoriali, ma
anche rispetto all’ambiente naturale che lo circonda.
Stimolare nel bambino l’esplorazione e la conoscenza del proprio corpo e dell’ambiente
valorizzando i cinque sensi e strutturando routine che incentivino il sentire, toccare, annusare,
vedere e gustare i prodotti e i diversi elementi della natura.
FOCUS 2 :
“LE EMOZIONI”
Emozione: E=verso l’esterno, MOZIONE=movimento
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Le emozioni sono il sale e l’essenza della vita e non sono mai “pericolose”, nel momento in cui
impariamo a conoscerle, a ri-conoscerle, ad accettarle, a viverle.
Esse sono processi complessi e multifattoriali che comportano necessariamente l’attivazione del
nostro organismo e che risultano quindi ineludibili.
L’emozione ha un senso, uno scopo. La paura aiuta a proteggersi, la tristezza accompagna le perdite,
la gioia riempie di dinamismo. La collera definisce i propri confini, i propri diritti, è una reazione alla
frustrazione. L’amore ci unisce agli altri.
Il bambino è una persona, l’emozione è al centro della persona, è espressione della sua vita.
L’emozione è la vita che si muove dentro di lui, è un movimento che parte dall’interno e si esprime
all’esterno. Saperla ascoltare, rispettarla, significa ascoltare e rispettare la sua persona.
Dal momento in cui un bambino, seppur molto piccolo, entra a far parte della comunità del nido,
possiede già un suo bagaglio personale emotivo, sente il bisogno di esprimersi, di affermarsi come
individuo unico. Quando affronta delle prove ha bisogno di potersi sfogare, di piangere, tremare,
sono il suo modo di manifestare la sofferenza, per liberarsi dalle tensioni per potersi poi riprendere,
ma ha anche bisogno di manifestare la sua gioia. È ancora debole in lui la capacità di dare un nome e
gestire in modo appropriato i vissuti emotivi che talvolta lo travolgono.
Per avere gli strumenti giusti per capire e amare gli altri, ma anche per essere in grado di non lasciarsi
dominare dalle avversità, di crescere felice, libero, autonomo, è necessario, fin dalla più tenera età,
che il bambino impari a riconoscere, nominare, esprimere e usare positivamente le sue emozioni.
Ogni volta che avrà superato una difficoltà, avrà fatto un passo avanti nella sua crescita.
OBIETTIVI:
Favorire un embrionale riconoscimento delle proprie emozioni
Offrire un ambiente consono alla libera espressione delle proprie emozioni
Sostenere il bambino nel provare ad esprimere le emozioni in modo costruttivo ed appropriato
Aiutare il bambino a definire e dare un nome alle emozioni proprie ed altrui
Sostenere il bambino nel percorso di accettazione, manifestazione e gestione delle proprie
emozioni
Favorire esperienze che suscitino nel bambino stupore e meraviglia
Lo stupore sarà stimolato nei bambini attraverso il contatto con la natura.
Il mondo della natura (vivere nella natura e non limitarsi a guardarla dalla finestra) stimola infatti la
ricerca, la creatività, la libera espressione di sensazioni ed emozioni.
Le educatrici intendono sfruttare l’interazione attiva del bambino con gli ambienti naturali, i cicli
delle stagioni, le crescite, le maturazioni, gli imprevisti, organizzare contesti di cura delle piante,
attività con materiali naturali vicino al bambino, manipolative ed espressive, fondamentali per
permettergli di esprimere la sua personalità e comunicare le sue esperienze ed emozioni.
Incontrandosi con altri esseri diversi da lui, come piante ed animali, il bambino percepisce che anche
chi non è uguale a noi merita rispetto e amore e in tal modo sviluppare la dimensione affettiva ed
emotiva.
Le azioni concrete che il bambino può sperimentare con la natura (far nascere, nutrire, curare,
raccogliere, trasformare), l'osservazione di fiori, di piante, di piccoli ma meravigliosi fenomeni
atmosferici, il ricamo della brina, il colore del cielo, l’ascolto dei suoni e dei rumori della natura,
l'odore del terreno dopo la pioggia, gli consentono di sperimentare emozioni quali la gioia, lo stupore,
la meraviglia, ma anche il timore, il disgusto, la paura, la rabbia.
Il bambino ha una naturale attitudine alla gioia, la gioia di essere con qualcuno, la gioia della
condivisione, dell’incontro con l’altro. Le educatrici sono pronte a congratularsi dei suoi successi,
incoraggiarlo e aiutarlo a sentirsi orgoglioso anche delle piccole cose.
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Accompagnato dalle educatrici, attraverso il contatto diretto con l'orto e il giardino, la cura, le routine
e la relazione con altri bambini, il bambino accresce il proprio patrimonio affettivo ed emozionale,
prende contatto con la parte più profonda di sé stesso, conosce i propri bisogni ed esigenze, vive
emozioni.
Vi sono avventure complesse e difficili, ricche di imprevisti da gestire ogni giorno, dove l’imprevisto
è una vera ricchezza: è uno dei modi attraverso cui il bambino riesce a manifestarsi, a farsi spazio con
le sue emozioni, a imporsi all’attenzione delle educatrici. Il bambino ha bisogno dell’adulto per non
essere sopraffatto dai suoi affetti, per incanalare la sua energia, per imparare ad esprimere i suoi
bisogni in maniera socialmente accettabile, per convincersi che non corre nessun pericolo lasciandosi
andare a ciò che sente. Le educatrici arginano senza reprimere gli stati emotivi del bambino,
esprimono interesse autentico per i suoi sentimenti, lo aiutano ad essere se stesso: significa ascoltarlo
veramente, senza giudicarlo, senza dare consigli, senza tentare di pilotare, permettendogli
semplicemente di dare un nome a ciò che vive, aiutandolo a conoscersi e ad accettare e capire ciò che
avviene in lui.
Un aiuto ulteriore del quale le educatrici intendono avvalersi in questa “tappa” del percorso è
l'incontro con l’arte. I bambini saranno accompagnati ad un primo approccio con la percezione e
l’espressione personale della natura di grandi artisti come Vivaldi o Van Gog.
Inoltre, attraverso attività espressive come la musica, il canto, i colori, i movimenti del corpo il
bambino potrà esprimere le sue emozioni più profonde e difficili da conoscere e comunicare.
FOCUS 3 :
“LA SCOPERTA DELL’ALTRO: LE RELAZIONI”
Già all’inizio del secolo scorso Maria Montessori aveva intuito il legame speciale che esiste tra
bambino e natura, cogliendone le immense potenzialità educative.
Nel libro “La scoperta del bambino”, essa afferma che il bambino ha bisogno di vivere naturalmente, di
“vivere” la natura e non soltanto conoscerla studiandola o ammirandola. E’ necessaria una maggiore
esposizione dei bambini all’aria libera, poiché “il fatto più importante risiede nel liberare possibilmente il
fanciullo dai legami che lo isolano nella vita artificiale creata dalla convivenza cittadina”
Il rapporto del bambino con la natura
La dimensione relazionale è senz’altro la prima dimensione in cui il bambino si addentra: al Nido-
Primavera non è solo, ci sono altri bambini diversi da lui ed altri adulti che non sono mamma e papà.
Il bambino entra immediatamente in relazione con il nuovo ambiente, con la sua educatrice di
riferimento e con quelli che saranno i suoi nuovi compagni d’avventura.
Con gradualità e pazienza inizierà a muoversi nello spazio con sicurezza e abilità accettando la figura
dell’educatrice e condividendo la sezione e gli angoli di gioco con i compagni della propria classe e
delle altre sezioni apprezzandone la loro presenza e compagnia.
Nel corso della giornata al nido sono tante le occasioni per favorire lo scambio, la relazione e l’aiuto
reciproco fra i bambini: nel momento dell’ingresso (accoglienza), quando si vestono e si svestono,
durante le attività educative strutturate, nel momento del pranzo, nel gioco libero in salone, durante il
riposo pomeridiano e all’aria aperta in giardino.
In modo particolare, in questa tappa, si valorizzeranno tutte quelle esperienze, soprattutto d’ordine
relazionale, che consentiranno ai bambini di “vivere” la natura.
La natura può infatti assumere un ruolo fondamentale nel processo di costruzione di identità del
bambino, poiché tale processo si realizza necessariamente all’interno di RELAZIONI, anche con essa.
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Il bambino fin da piccolo definisce la propria identità incontrandosi non solo con altri esseri umani
ma anche con altri esseri diversi da lui: animali, piante, oggetti inanimati. Esso è molto attratto dalle
differenze e somiglianze con gli altri esseri viventi, dal loro modo di muoversi, di cibarsi, di
comunicare…
Inoltre, tramite le azioni concrete che i bambini possono sperimentare con la natura (far nascere,
nutrire, curare, raccogliere, trasformare) è possibile educare la loro capacità di pensiero, di elaborare
ipotesi, stimolare la loro intelligenza. L’atteggiamento del bambino è quello di manipolare le cose per
capirle meglio. L’ambiente naturale quindi può costituire un’occasione per compiere una molteplicità
di esperienze di alto valore cognitivo, oltre che relazionale.
Il bambino, grazie a tali esperienze, compirà il primo passo verso la comprensione che ogni cosa è
strettamente collegata su questo pianeta e che ogni particolare diventa interessante per il fatto di
essere collegato agli altri. Ciò creerà i presupposti alla costituzione del “sentimento della natura” inteso
come rispetto, attenzione, curiosità verso ciò che vive attorno lui. Aspetto che sarà affrontato in
maniera specifica nell’ultimo focus dell’anno scolastico.
OBIETTIVI:
Favorire la consapevolezza da parte del bambino dell’esistenza di altro da sè (oggetti, animali,
persone con emozioni, desideri e bisogni diversi dai propri).
Stimolare l’esplorazione e la scoperta dell’altro e dell’ambiente naturale (a tal proposito si
ipotizza la presenza di piccoli animali, come un pesce o una tartaruga, per trasmettere il valore
del prendersi cura dell’altro)
Promuovere l’instaurarsi di una relazione educativa con gli altri
Sostenere lo sviluppo di una relazione positiva e rispettosa con spazi, materiali ed ambiente
Trasmettere l’importanza delle regole, non tanto come mera imposizione, ma come valore in
quanto finalizzato allo “stare bene insieme”
FOCUS 4:
“IL RISPETTO”
Il rispetto è un principio su cui si basa il nostro nido e la nostra opera educativa in quanto, attraverso
il rispetto, passa nel bambino, come in ogni persona adulta, un’emozione di benessere e
compiacimento emotivo, spesso impalpabile, ma che consente e promuove un vivere e una crescita
serena in un clima di accoglimento e incoraggiamento.
Vivere nel rispetto, genera comportamenti rispettosi e trasmettere questo valore ai bambini è un
obiettivo che si inserisce nel nostro progetto educativo mediante il vivere quotidiano, l’esperienza e le
attività, in quanto queste sono il tramite attraverso cui il bambino si immette nel mondo dei significati
e dei valori. Il bambino mentre gioca, mentre tocca le cose assume significati; esprime meraviglia,
senso di tristezza, gioia, stupore per ciò che riesce a fare, relazionandosi può accedere all’esperienza
del dono, dell’accoglienza del compagno e può egli stesso sentirsi accolto, accettato e rispettato e in
questo modo incontra i valori, li gusta, li esprime e li fa propri.
Il rispetto è il riconoscimento e la considerazione di ogni singolo individuo nella sua unicità e
diversità, con dei propri bisogni, desideri, tempi e predisposizioni. Pertanto il rispetto presuppone di
base una conoscenza delle individualità; è per questo motivo che all’interno del percorso educativo è
fondamentale assumere anche un approccio osservativo che permetta ai bambini di esprimersi
liberamente, in modo da rivelarci necessità, ritmi e attitudini che altrimenti rimarrebbero nascosti o
repressi in un ambiente non adatto a permettere la loro attività spontanea.
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E’ in accordo a tale presupposto che il rispetto si colloca, all’interno del nostro progetto educativo,
accanto ad un percorso che sostenga il bambino nelle fasi di conoscenza di sé, dell’altro e delle
emozioni, perché sulla base di tale conoscenza può insediarsi il valore del rispetto.
OBIETTIVI:
Offrire un ambiente che rispetti il bisogno di agire ed esplorare del bambino
Stimolare un rapporto di curiosità, osservazione e rispetto della natura
Trasmettere l’importanza delle regole e il valore del rispetto di esse per consentire uno stare
bene insieme
Promuovere nel bambino il rispetto delle regole
Sostenere nel bambino il rispetto delle persone, degli oggetti, dell’ambiente, degli animali e
delle piante
Nel nostro progetto educativo una rilevanza particolare si vuole dare alla relazione e interazione del
bambino con la natura, ad un giocare ed educare creativo e costruttivo “dentro” e “con” la natura.
Questo perché l’ambiente naturale offre in modo suggestivo, generoso e spontaneo innumerevoli
stimoli, occasioni di gioco e scoperta, tiene alto il livello osservativo, permette di interrogarsi e di
meravigliarsi, dà nutrimento alla curiosità e alla voglia di imparare. Il giardino può diventare luogo
di nuove esperienze, di coinvolgimento emotivo, dove si impara a riconoscere altri esseri non-umani,
ad esplorare piante ed animali, a sperimentare i cinque sensi attraverso i colori di una fiore, l’odore
dell’erba tagliata, i sapori di un frutto, i suoni di un animale, la ruvidità di una corteccia, ad osservare
la crescita di una pianta da un piccolo semino, a custodire un piccolo orticello come luogo di
apprendimento del prendersi cura. I bambini fin da piccoli definiscono la propria identità
incontrandosi non solo con gli altri esseri umani, ma anche con altri esseri diversi da loro; il rapporto
con la natura abitua alla diversità vista come bellezza, valore e risorsa ed è la conoscenza, l’esperienza
diretta e la relazione con altro diverso da sé che permette al concetto di cura e al valore del rispetto di
annidarsi.
PROGETTO SERVIZIO ORARIO POSTICIPATO
L’orario posticipato è il tempo che i bambini trascorrono al Nido oltre l’orario normale, il periodo che si
estende tra le ore 16.00 e le ore 17.55. Tale orario è strutturato in due diversi momenti:
il primo, dalle ore 16.00 alle ore 16.30 circa, è il momento nel quale i bambini consumano la
MERENDA insieme all’educatrice, con il supporto di un’ausiliaria e di una volontaria. Il cibo
varia ogni giorno a seconda del menù approvato dall’ASL. La merenda viene consumata in
sezione e particolare attenzione è posta al bisogno ed al diritto dei bambini a vivere e, in questo
caso a mangiare, in un ambiente sereno e tranquillo.
il secondo momento è molto personale per il bambino perché si tratta dell’ATTESA DEL
PROPRIO GENITORE.
Così com’è importante saper gestire al meglio l’ingresso del bambino al nido ed il conseguente distacco
dal genitore, è altrettanto importante la sua uscita ed il suo ricongiungimento con la figura significativa.
Il momento del posticipo è purtroppo considerato un orario quasi “extra-scolastico” e, proprio per
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questo, è spesso sottovalutato ma, contrariamente all’idea comune, ci si è accorti nel corso degli anni
quanto questo momento richieda uguale attenzione nella sua programmazione così come per tutti gli
altri momenti che scandiscono la giornata del bambino al nido. Per certi versi, il momento del posticipo è
uno fra i più delicati perché coinvolge principalmente la sfera intima-affettiva del piccolo. Vivendo
insieme gran parte della giornata, il bambino impara a vivere in un gruppo riconoscendosi membro
dello stesso, ad accettare e a farsi accettare dagli altri, a vivere insieme agli altri i valori quali il rispetto,
la solidarietà, l’amicizia, l’aiuto reciproco e la collaborazione al fine di realizzare un progetto comune.
Durante il posticipo il bambino vive un secondo distacco, se consideriamo primo il distacco dal genitore
al suo arrivo al nido: il bambino, all’orario stabilito, deve lasciare la sua sezione, la sua educatrice ed i
suoi compagni per recarsi in un’altra sezione, incontrare un’altra educatrice ed altri compagni. La
finalità dunque è di ridurre al massimo la sua possibile frustrazione causata da questi cambiamenti
repentini per evitare di incorrere in un distacco negativo. A tal proposito, risulta di primaria importanza
il ruolo dell’educatrice, la quale deve divenire per il bambino la seconda figura educativa di riferimento
all’interno del nido. Essa garantirà la sua professionalità al fine di realizzare un progetto comune e di
garantire e soddisfare i bisogni educativi, l’attenzione e le cure necessarie e tipiche del momento del
posticipo.
PROGETTO CONTINUITÀ
Sul piano istituzionale la Fondazione Fasani è composta da due segmenti separati con propri
ordinamenti programmatici autonomi: Nido (cui è annessa la Sezione Primavera) e Scuola dell'Infanzia.
Questa segmentazione rende necessario un lavoro di raccordo sul piano pedagogico e didattico delle
due istituzioni per garantire, ai bambini che passeranno alla Scuola dell'Infanzia, un unitario e
progressivo processo di crescita e per evitare loro possibili lacerazioni sul piano affettivo ed emotivo nel
cambiare adulti e compagni di riferimento, spazi, tempi, materiali.
Le piste di lavoro di educatrici e insegnanti dei due servizi sono articolate in un progetto rivisto
annualmente e in itinere finalizzato alla realizzazione di una reale continuità.
OBIETTIVI:
Favorire nei piccoli della Scuola dell’Infanzia (frequentanti la Sez. Primavera nell'anno scolastico
precedente) la consapevolezza del significativo passaggio evolutivo compiuto con l’ingresso alla
nuova scuola attraverso la gratificazione e la valorizzazione dell’esperienza.
Stimolare nei “grandi” della Sezione Primavera interesse e curiosità nei confronti della Scuola
dell’Infanzia;
Favorire un sereno passaggio dalla Sezione Primavera alla Scuola dell'Infanzia ai bambini e alle
loro famiglie;
Sostenere una continuità affettiva ed educativa tra Sezione Primavera e Scuola dell’Infanzia;
Fornire alcuni strumenti ai bambini della sezione primavera per sostenere la comprensione e la
prefigurazione del passaggio alla scuola dell’infanzia;
Aiutare i bambini a familiarizzare con gli ambienti e con gli spazi;
Favorire la socializzazione e la creazione di prime embrionali relazioni tra i bambini dei due
plessi e con le future insegnanti;
Sostenere nei bambini coinvolti nel passaggio un processo di riconoscimento delle insegnanti
della Scuola dell'Infanzia come riferimenti educativi ed affettivi;
METODOLOGIA
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Per e con i bambini della Scuola dell'infanzia:
Nei mesi di ottobre-novembre i bambini che frequentavano la Sezione Primavera l'anno
scolastico precedente si recano in visita al Nido. I bambini ritrovano le loro ex educatrici che li
accolgono con calore insieme ai nuovi iscritti; si fanno semplici canti e giochi e vengono raccolti
dalle educatrici racconti e vissuti emotivi relativi alla nuova esperienza alla Scuola dell’Infanzia.
Per e con i bambini della sez. Primavera:
Nei mesi di dicembre-gennaio-febbraio i bambini della Sezione Primavera, accompagnati dalle
rispettive educatrici, si recano nei locali della Scuola dell'Infanzia per esplorare e conoscere gli
spazi del salone. Per incentivare l'esplorazione degli ambienti le educatrici creano suspance e
curiosità, stimolando così nel bambino il desiderio di soggiornarvi;
Nel mese di febbraio le insegnanti della Scuola dell’Infanzia che si occuperanno dei bambini
l’anno successivo vengono invitate nelle sezioni di riferimento dei bambini per farsi conoscere e
vivere con loro un primo momento di condivisione ed instaurare un’embrionale relazione
conoscitiva.
Dal mese di marzo, a piccoli gruppi e in più giornate, i bambini si recano alla Scuola dell'Infanzia
con la propria educatrice. In questa occasione vengono loro proposte attività ed esperienze di
conoscenza con i bambini di 3 anni.
In primavera inoltrata, i bambini con la propria educatrice, sono invitati un paio di volte a
pranzare alla Scuola dell’Infanzia e ad inizio giugno nelle loro future sezioni con le rispettive
insegnanti;
Quando è possibile, si esce nel "giardino dei grandi" per giocare nella sabbionaia e con le altre
attrezzature.
L’ ipotesi progettuale ideata per l’anno scolastico 2016-2017 coinvolge anche i bambini iscritti al servizio
dell’orario posticipato. Verranno definiti dei momenti in cui i bambini che frequentano la sez.
Primavera, accompagnati dall’ educatrice, potranno conoscere la futura insegnante che li accoglierà alla
Scuola dell’Infanzia. Avranno il piacere di condividere una merenda insieme, di esplorare gli spazi
interni ed esterni o di partecipare ad alcune attività.
Tutto il personale educativo presta in ogni circostanza molta attenzione affinché tutti i momenti e le
esperienze siano vissuti con serenità e rispettando le esigenze emotive dei bambini.
Per e con i genitori:
Nel mese di giugno, i bambini della sezione Primavera, accompagnati dai propri genitori,
vengono invitati alla Scuola dell'Infanzia per una "merenda". Le educatrici di entrambe le
istituzioni si rivolgono ai bambini e le insegnanti della Scuola dell'Infanzia hanno la possibilità
di farsi conoscere e conoscere i loro futuri alunni con i rispettivi genitori;
Le insegnanti della Scuola dell'Infanzia incontrano i genitori per spiegare loro le modalità
dell'ambientamento del bambino alla nuova scuola, relative difficoltà e aspettative.
Per e con le insegnanti:
Durante l'anno si tengono attività di aggiornamento e di formazione comune, mirate a favorire
una maggior consapevolezza sui ruoli educativi dei due servizi;
Insegnanti ed educatrici si scambiano informazioni relative ai bambini della sezione Primavera e
ai modelli organizzativi del Nido, con l'individuazione degli obiettivi, delle metodologie, delle
strategie di osservazione e valutazione che sono necessarie nella stesura di una griglia di
osservazione che funge alla futura insegnante per una prima e indiretta conoscenza di ogni
singolo bambino.
EDUCAZIONE RELIGIOSA
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Far scoprire al bambino Dio Padre Creatore
“…Chi è abituato a guardare il mondo circostante con fiducia e sicurezza potrà
darsi un’adeguata interpretazione della realtà, in cui Dio è sentito come Padre
buono, dispensatore di tutte le bellezze che ci circondano”.
( Il catechismo dei bambini)
Nella nostra società sono presenti molteplici segni dell’esistenza di una realtà
religiosa cristiano-cattolica. I bambini, seppur piccoli, vengono a contatto con
questa realtà, perciò, sembra a noi doveroso, affrontare anche nel nido il fenomeno
religioso che è parte, non marginale, dell’ambiente in cui i bambini stessi vengono
chiamati a vivere.
Il nostro intervento educativo parte sempre dal vissuto, consapevoli che i bambini imparano ciò che
vivono e del fatto che la prima educazione avviene in famiglia.
Il bambino è fatto per vivere nella gioia e cresce bene se è circondato da serenità, per questo ha bisogno
di certezze. La scoperta di un Padre buono lo porterà in futuro alla consapevolezza che Qualcuno lo ama
e non lo abbandona mai.
A questa età il bambino impara anche per imitazione e questo carica di responsabilità le figure adulte
che ruotano intorno a lui.
Le educatrici quindi sono impegnate a dare testimonianza, a costruire un clima di accoglienza, amore,
rispetto, aiuto reciproco nei confronti di tutti, bambini e adulti, che frequentano il nido, in ogni, seppur
banale, momento della giornata.
La concezione della vita a cui la Fondazione Fasani si ispira è quella del Vangelo.
Compito primario perciò è assicurare un ambiente educativo che porti il bambino ad acquisire un
atteggiamento di ascolto in un clima caratterizzato a sua volta da ascolto e da serenità.
L'educazione religiosa non viene ad accostarsi o a sovrapporsi ad altre aree come proposta avente più o
meno dignità, ma rappresenta il presupposto fondante il senso di tutte le altre esperienze. Viene
utilizzata una didattica ricca per tenere sempre vivo l’interesse: sono previsti alcuni momenti dedicati a
Gesù; molti di loro già lo conoscono e lo sentono nominare in famiglia. Al mattino Lo salutiamo con una
preghiera e prima del momento del pranzo cantiamo una canzoncina di ringraziamento per il cibo che
mangiamo. La costruzione del presepe ci permette di raccontare al bambino la storia della Natività che
costituisce il momento culminante per intuire, cogliere e sentire i significati ed i valori dalla festa del
Santo Natale, particolarmente carica di messaggi autentici che coinvolgono emotivamente i bambini. La
festività della Pasqua ricorda la Risurrezione di Gesù dopo il sacrificio della morte per l’amore degli
uomini. Non è facile per i bambini comprendere questo significato così profondo ma possiamo avviarli
ad intuirlo preparando un contesto motivante adatto che favorisca la loro esperienza diretta. La
realizzazione di disegni, di lavori, la recita di poesie o filastrocche li aiuteranno a conoscere così la figura
di Gesù, Padre e Amico buono che li accompagnerà nelle tappe dell’anno scolastico.
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QUALITA’ DEL SERVIZIO SCUOLA
4.1 ORGANI COLLEGIALI
La nostra Sezione Primavera valorizza la partecipazione e la collaborazione di ogni componente della
scuola all'azione educativa.
Per questo all'interno della scuola sono attivi gli Organi Collegiali. In analogia a quelli esistenti nelle
scuole statali, anche nella scuola autonoma sono costituiti gli organi collegiali con l'elezione dei
rappresentanti eletti tra genitori.
Gli organi collegiali nella Fondazione Fasani sono:
1. L'assemblea dei genitori
E' costituita da tutti i genitori dei bambini che frequentano la scuola.
I genitori possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola per trattare problemi relativi alla scuola
stessa, per affrontare questioni educative, per essere informati sulla programmazione educativa della
scuola, per momenti formativi.
2. Comitato Scuola Famiglia
E' costituito: 1. da uno (per il Nido e la Sezione Primavera) o due genitori (per ciascuna sezione della
Scuola dell’Infanzia) eletti a scrutinio segreto sulla base della lista completa dei genitori di ogni singola
sezione della scuola dell’Infanzia, della sezione Primavera e del Nido, 2. dal personale docente di
entrambi i plessi , 3. da un rappresentante del personale ausiliario, 4. dalla coordinatrice didattica e 5.
dal presidente del C.d.a. o un suo rappresentante.
Il comitato scuola famiglia si riunisce generalmente a cadenza bimestrale. Per la difformità di esigenze,
interessi, programmi, gli incontri sono diversificati tra scuola dell'infanzia e nido-sezione primavera,
fatta eccezione per la prima ed ultima seduta nella quale sono presenti tutti i membri delle due realtà
scolastiche.
Il Comitato Scuola-Famiglia ha i seguenti scopi:
- Ha compiti di collegamento fra i genitori e la scuola, di consultazione e organizzazione dei
momenti formativi e di festa della scuola.
- Operare con la coordinatrice e le insegnanti della scuola per animare e stimolare i genitori,
cercando di coinvolgerli nelle varie attività che la scuola propone;
- Sostenere l'educatrice nel suo compito educativo con i bambini e con le famiglie dando, quando è
necessaria, la propria disponibilità e il proprio aiuto.
- Fare proposte per il miglioramento del servizio educativo.
- Al termine dell'anno scolastico è chiamato ad una valutazione sul progetto educativo e sugli
impegni richiesti alle famiglie.
- Eleggere il Presidente del Comitato, che ne è il portavoce, il vice presidente, il tesoriere e il
membro della Commissione Mensa
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4.2 LA PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE
L’Intenzionalità educativa distingue l’agire del professionista da quanti interagiscono con il soggetto in-
formazione senza una precisa volontà di educare e determina il crinale oltre il quale l’educazione da
intenzionale si fa funzionale. L’intenzionalità pedagogica si trasforma sul piano metodologico nella
PROGETTAZIONE EDUCATIVA.
LA PROGETTAZIONE:
· Consente di uscire da una logica caratterizzata dall’impulsività, dall’improvvisazione e dalla
casualità
· E’ un processo volto all’evitamento di interventi e prestazioni frammentate
· E’ uno strumento di lavoro fondamentale che guida l’agire intenzionale e consente di stabilire
priorità
· Raccorda le azioni con obiettivi espliciti e funzionali
· Consente l’attivazione di un processo di verifica e valutazione
· Deriva da osservazioni sistematiche; indaga contesto e situazioni per individuare
domande/bisogni espliciti ed impliciti
Quale significato ha programmare attività educative al Nido-Sez. Primavera?
Si tratta di creare un contesto educativo in cui il bambino può “incontrare l’esterno”, l’ “altro da sé”, e
avere l’occasione di strutturare sempre più la sua identità, il suo spazio “interno” dando significato a
tempi, spazi, oggetti, relazioni…
E’ importante che le educatrici strutturino buoni contesti, buone “SITUAZIONI” finalizzate al
raggiungimento di specifici obiettivi educativi; attraverso la programmazione di attività, tempi, spazi,
materiali, relazioni.
LA PROGETTAZIONE PER SITUAZIONI è il modello scelto per la nostra progettazione. A partire dagli
obiettivi di apprendimento individuati dalle educatrici, si pianificano delle “situazioni significative” che
divengono itinerario didattico volto a condurre il bambino dal
vissuto reale dell’esperienza alla sua elaborazione astratta, per “pensarla”.
La nostra progettazione delle attività si articola nelle seguenti tappe:
1. Leggere le “tracce” dei bambini (osservazione)
2. Definire obiettivi educativi e obiettivi didattici (operativi)
3. Definire le “situazioni” (gli itinerari didattici)
4. Verificare gli obiettivi raggiunti, in itinere e alla fine dell’itinerario
5. Valutare l’attività realizzata e documentare
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4.3 LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione è un indice di qualità dell’organizzazione didattica del Nido. Documentare significa
fruire di informazione chiara e trasparente del progetto educativo, predisporre le premesse per un
rapporto costruttivo con le famiglie e aumentare la collegialità.
Le modalità di documentazione scelte dall’equipe pedagogica delle educatrici del Nido si possono
suddividere in due tipologie:
1. DOCUMENTAZIONE INTERNA:
Perché?
Per lasciare tracce
Per raccontare e diffondere
Per verificare
Per osservare
Per progettare
Per ricostruire
Per confrontarsi
Per riflettere
DOCUMENTARE
Chi?
I bambini/e
Le educatrici
I genitori
Per chi?
Per i bambini/e
Per i genitori
Per il gruppo adulti
Per l’altra scuola
Come?
Con disegni
Con racconti
Con fotografie
Con video
Con registrazioni
Con griglie
Con giornalino
Con cartelloni
Con colloqui
Che cosa?
Il lavoro svolto dai bambini/e
Il lavoro svolto dai docenti
I momenti di vita della scuola
I cambiamenti del singolo
bambino/a e del gruppo
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VERBALI dei Collegi dei Docenti (equipe pedagogica di Nido e Primavera) che vengono redatti
a turno dalle educatrici al termine di ogni riunione d’équipe prevista due volte al mese al fine di
incontrarsi, confrontarsi e progettare le attività educative da proporre ai bambini;
QUESTIONARI CONOSCITIVI dei bambini nuovi iscritti che vengono compilati
dall’educatrice insieme al genitore nel primo colloquio di inizio anno;
DIARIO DI BORDO per i servizi di anticipo e posticipo per permettere alle educatrici uno
scambio efficace di informazioni quotidiane riguardo ai bambini iscritti a questi due servizi;
DIARIO DI BORDO DI SEZIONE sul quale ogni educatrice ha la possibilità di annotare
osservazioni circa i bambini, episodi critici, conquiste o informazioni particolarmente rilevanti;
GRIGLIE DI OSSERVAZIONE circa lo sviluppo psico-affettivo del bambino, le relazioni con i
pari, gli adulti di riferimento ecc.. che vengono compilate sistematicamente dalle educatrici.
2. DOCUMENTAZIONE ESTERNA:
DIARIO DI BORDO GIORNALIERO affisso alla bacheca nell’atrio del nido che permette una
comunicazione diretta e quotidiana con i genitori specificando l’andamento della giornata ed i
bisogni fisiologici di ogni bambino;
CARTELLONI E FOTOGRAFIE che descrivono attività educative particolarmente significative
che l’educatrice ritiene importante esporre sulle bacheche nei corridoi per rendere partecipi i genitori
della vita al nido del proprio bambino;
AVVISI per i genitori di vario genere consultabili direttamente dalla bacheca dedicata ad essi
all’ingresso del nido;
VERBALI delle riunioni del Comitato Scuola Famiglia disponibili per tutti coloro che vogliono
interessarsi circa ciò che avviene all’interno della scuola, le decisioni prese, il confronto con le
insegnanti, le proposte da parte dei genitori ecc..
PAGINA WEB: sul sito della fondazione (www.fondazionefasani.jimdo.com) è possibile trovare
una serie di documenti quali: il progetto educativo, la carta dei servizi, modulistica, avvisi, fotografie
e, attraverso la community, messaggi e riflessioni dei genitori.
4.4 I PROCESSI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La verifica e la conseguente valutazione del servizio e del bambino, sono fasi fondamentali nel processo
di progettazione pedagogica.
Esse vanno intese, non solo come momento conclusivo di tale processo, ma piuttosto come strumenti da
utilizzare in itinere, per far in modo che il personale educativo possa tempestivamente intervenire per
risolvere eventuali criticità e per sostenere processi di miglioramento legati alla qualità del servizio
offerto.
La valutazione del servizio poggia, sostanzialmente, su due diversi strumenti:
Svani (scala di valutazione dell’asilo nido): è articolata in 7 diverse sezioni organizzate in più item
strutturati come una scala ordinale, con un punteggio da 1 a 7. Questo strumento permette di:
1. Favorire processi di miglioramento;
2. Riflettere su vincoli e risorse;
3. Conoscere requisiti minimi da garantire.
Collegio docenti: è il più importante mezzo di confronto, scambio e condivisione tra coordinatrice ed
educatrici, e tra le educatrici stesse. Si articola in due incontri mensili e consente al personale
educativo di:
1. Elaborare griglie di osservazione;
2. Attivare strategie per valutare l’organizzazione degli spazi condivisi dalle diverse sezioni;
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3. Interrogarsi sul funzionamento del servizio e sulla sua capacità di rispondere alle esigenze
delle famiglie e dei bambini.
Per la valutazione del bambino, le educatici privilegiano:
L’ osservazione sistematica, cioè organizzata e metodica del piccolo, attraverso diversi strumenti
(narrativi, fotografie, video, griglie di osservazione, check-list…);
I colloqui con i genitori, come importante mezzo di confronto e scambio, valido per far emergere
eventuali difficoltà, ma anche per evidenziare potenzialità. I colloqui vengono effettuati in modo più
sistematico all’avvio ed alla conclusione dell’anno scolastico, nonché prima della pausa Natalizia.
4.4 LA FORMAZIONE CONTINUA LA FORMAZIONE DELLE EDUCATRCI
La formazione professionale si caratterizza come un processo teso alla costruzione di significati
condivisi, di progetti educativi di qualità e di competenze specifiche.
La formazione continua è cardine del lavoro educativo, momento fondamentale e indispensabile per
accrescere le proprie competenze, confrontarle e condividerle.
Spetta alla Coordinatrice il delicato e strategico compito dell'analisi dei bisogni e della domanda di
formazione che il personale docente esprime.
Essa inoltre propone ulteriori proposte formative (facendo prevalentemente riferimento all’ADASM-
FISM, all’Università Cattolica, ma non solo) sulla base di esigenze, richieste, criticità rilevate all’interno
del collegio.
Occorre precisare, inoltre, che l'obiettivo di formazione non si esaurisce comunque nella progettazione di
specifici corsi di aggiornamento e/o nella partecipazioni a percorsi o seminari, ma si riconoscono
formativi anche gli incontri collegiali: sono questi infatti momenti istituzionali, i "luoghi" di incontro e
collaborazione previsti dalla Coordinatrice con le insegnanti.
LA FORMAZIONE DEI GENITORI
Il nostro Nido può e deve diventare sempre più il luogo in cui non soltanto si realizza l’educazione dei
bambini/e, ma si creano le condizioni per favorire il processo di educazione permanente dei genitori. Le
educatrici offrono loro la possibilità di una “consulenza pedagogica” costante, non invasiva ma
rispettosa, un camminare insieme, sostenendo il genitore davanti ai nodi problematici che il cammino
dei propri bambini può presentare.
Nel corso dell’anno, inoltre, saranno individuate delle proposte formative per i genitori finalizzate al
sostegno della genitorialità.
4.5. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SUPPORTO
Servizio mensa:
La Fondazione Fasani ha una cucina al suo interno dove vengono cucinati tutti i pasti. I pasti vengono
consumati all’interno delle sezioni di appartenenza dei bambini e serviti dalle stesse educatrici. Ciò
garantisce l’ aspetto educativo di tale momento e del successivo momento ricreativo, seguito sempre
dalle educatrici.
Il Menù proposto ai bambini è stato approvato dall’ASL di Brescia.
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Servizio di entrata anticipata e uscita posticipata:
Servizio a pagamento, svolto su richiesta dei genitori: l’accoglienza è curata dalle educatrici, con l’orario
di entrata anticipato alle 07,30 e/o posticipato fino alle 17:55.
4.6. ALLONTANAMENTO SANITARIO
Le Educatrici o la Coordinatrice, possono allontanare il bambino dal Nido o dalla Scuola dell’Infanzia,
qualora riscontrino disturbi che si presuppongono dannosi per il bambino e/o per la comunità.
Qualsiasi problema di salute presentato dal bambino, sarà segnalato al genitore affinché prenda gli
opportuni provvedimenti.
A seguito di allontanamento per diarrea, esantema o congiuntivite, è necessario che il genitore contatti il
proprio medico curante. Per la ripresa della frequenza il genitore dovrà presentare un’autocertificazione
in cui attesti di essersi attenuto alle indicazioni ricevute dal medico.
Disturbi che determinano l’allontanamento del bambino dalla frequenza scolastica
· Febbre superiore a 38°C
· Diarrea (3 scariche con feci liquide nella stessa giornata)
· Vomito (2 o più episodi nella stessa giornata)
· Manifestazioni esantematiche o eruzioni cutanee non identificabili come punture di insetti
· Congiuntivite purulenta (occhi arrossati e secrezione purulenta)
· Stomatite accompagnata da scialorrea (abbondante salivazione)
NON E’ INVECE NECESSARIO ALLONTANARE I BAMBINI CON LIEVI DISTURBI. QUESTI
VANNO SEGNALATI AI GENITORI AL TERMINE DELL’ORARIO SCOLASTICO.
Riammissione
Il Nido e la Scuola dell’Infanzia sono entrambi servizi educativi per l'infanzia e per tutelare la salute dei
bambini che li frequentano è necessario presentare un’autocertificazione a seguito di malattie infettive
e/o prolungate (oltre i 6 giorni consecutivi) e comunque a seguito dell’allontanamento dalla comunità da
parte dell’Educatrici e/o della Coordinatrice.
Se il bambino è assente per motivi familiari e solo dietro preavviso, non è necessario il certificato di
riammissione.
Per i bambini portatori di apparecchiature gessate o ferite con punti di sutura, l'eventuale ripresa della
frequenza sarà valutata caso per caso dalla Coordinatrice in accordo con il personale docente.
E’ CURA DEI GENITORI SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE ALLA SCUOLA L’INSORGENZA DI
UNA MALATTIA INFETTIVA NEL PROPRIO FIGLIO, AFFINCHE’ SI POSSANO PRENDERE I
PROVVEDIMENTI NECESSARI PER LA COMUNITA’ E PREVISTI PER LEGGE.
RISORSE FINANZIARIE
La Fondazione Fasani, in ottemperanza al proprio statuto, svolge una funzione di carattere educativo e
sociale e non ha scopi di lucro.
Le risorse finanziarie derivano:
- dalle rette mensili delle famiglie, assistite dal contributo comunale;
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- dal contributo dell’ASL
- dal contributo dello Stato per la sezione Primavera
- dai contributi degli Enti e dei privati.
Grazie ad una convenzione stipulata fra la Fondazione e l'Amministrazione comunale, il Comune di
Bagnolo Mella si impegna a sostenere alcuni dei costi del servizio non coperti dalle rette pagare dai
genitori.
Annualmente il Consiglio di Amministrazione della Fondazione presenta all'Amministrazione comunale
una relazione relativa all’attività svolta, nonché il bilancio di previsione per l'anno solare in corso ed il
conto consuntivo dell'anno precedente.
RETTE DI FREQUENZA
Retta di frequenza:
· È una quota mensile fissa che viene calcolata e stabilita annualmente dal Consiglio di
Amministrazione della Fondazione ed è indipendente da eventuali giorni di assenza, dal periodo di
inserimento o dai periodi di malattia e vacanza
· Ai fini dell'accertamento del reddito del nucleo familiare si richiede agli interessati la presentazione
dell’attestazione I.S.E.E. In caso di mancata presentazione si procederà all'inserimento nella fascia
più alta di reddito.
· In caso di successiva presentazione della documentazione si attuerà l'inserimento nella fascia
spettante comunque dopo la scadenza del bimestre in corso.
· Eventuali condizioni economiche particolari, al fine dell'inserimento nelle fasce, verranno valutate
autonomamente dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
· Per i residenti sono previste riduzioni dell’importo mensile, nelle seguenti misure:
- per il secondo figlio utente del servizio: riduzione del 20% dell’importo mensile
- per il terzo figlio utente del servizio: riduzione del 30% dell’importo mensile
SEZIONE PRIMAVERA NATI NEL 2016
FASCE SECONDO IL REDDITO ISEE TEMPO PIENO PART-TIME
1 da €.0 a €.4.500,00
€ 299,20 € 216,70
2 da €.4.500,01 a €.8.000,00
€ 353,10 € 270,60
3 da €.8.000,01 a €.11.000,00
€ 379,50 € 297,00
4 da €.11.000,01 a €.14.695,96
€ 414,70 € 332,20
5 oltre €.14.695,96
€ 427,90 € 345,40
NON RESIDENTI
€ 500,50 € 418,00
SEZIONE NIDO NATI NEL 2017 E NEL 2018
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FASCE SECONDO IL REDDITO ISEE TEMPO PIENO PART-TIME
1 da €.0 a €.4.500,00
€ 420,20 € 321,20
2 da €.4.500,01 a €.8.000,00
€ 486,20 € 387,20
3 da €.8.000,01 a €.11.000,00
€ 532,40 € 433,40
4 da €.11.000,01 a €.14.695,96
€ 569,80 € 470,80
5 oltre €.14.695,96
€ 607,20 € 508,20
NON RESIDENTI
€ 660,00 € 561,00
La retta di frequenza potrà essere pagata entro la prima decade del mese, presso la Segreteria della
scuola tramite Pos o Assegno, mediante Bonifico sul CC bancario della scuola aperto presso Banca
Prossima Spa (Coordinate bancarie IBAN: IT 58 W 03359 01600 100000101683)
Servizi integrativi:
Al momento dell’iscrizione è possibile chiedere i servizi di orario anticipato e posticipato (allegando una
dichiarazione attestante l’orario di lavoro dei genitori) che prevedono i seguenti costi :
SERVIZI INTEGRATIVI
NIDO/PRIMAVERA
ORARIO ANNUALE
ENTRATA ANTICIPATA Dalle 7.30 alle 8.30 € 275,00
USCITA POSTICIPATA Dalle 16.30 alle 17.55 € 385,00
ENTRAMBI I SERVIZI € 605,00
La richiesta di uno o di entrambi i servizi è per l’intero anno scolastico e, salvo subentro di persone in
lista d’attesa, non prevederebbe la possibilità di ritiro.
ORARI APERTURA AL PUBBLICO UFFICI
ORARI SEGRETERIA
LUNEDI’ Dalle 13.00 alle 16.00 / Dalle 17.30 alle 18.30
MARTEDI’ Dalle 8.00 alle 9.30
MERCOLEDI’ Dalle 8.00 alle 9.30
GIOVEDI’ Dalle 13.00 alle 16.00 / Dalle 17.30 alle 18.30
VENERDI’ Dalle 7.30 alle 10.00
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ORARI DI RICEVIMENTO
COORDINATRICE LUNEDI’ 13,00 – 16,30
MERCOLEDI’ 7.30 – 8.20
VICECOORDINATRICE VENERDI’ 7,30 – 8,20 SU APPUNTAMENTO
REFERENTE NIDO MARTEDI’ 7,30 – 8,30 SU APPUNTAMENTO
La Coordinatrice è disponibile in orari differenti da quelli sopraccitati previo appuntamento.
E’ possibile inoltre contattarla al seguente indirizzo e-mail: [email protected]
F O N D A Z I O N E A S I L O I N F A N T I L E F A S A N I Viale Europa, 16 - 25021 Bagnolo Mella (Brescia)
Tel./fax 030 620097 Fax 030 5106879 e-mail: [email protected]
www.fondazionefasani.jimdo.com