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EDUCAZIONE AL CORRETTO USO E CONSERVAZIONE DEI FARMACI Mosaic o Cure Domiciliari I QUADERNI DI MOSAICO 3

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EducazionE al corrEtto uso E consErvazionE dEi farmaci

Mosaic oCure Domiciliari

i quaderni di Mosaico

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i quaderni di Mosaico

Presentazione

Mosaico, società del Gruppo Korian, opera da vent’ anni nelle case dei cittadini offrendo cure ed assistenza alle persone ma-late.

i nostri professionisti hanno incontrato e conosciuto moltissime persone, ciascuna con la propria storia e la propria esperienza ma anche ricca di speciali e preziose risorse.

a volte queste risorse sono proprie della persona malata, più spesso appartengono ai suoi familiari o alle persone che se ne prendono cura.

Proprio dall’esperienza di quotidiana vicinanza e collaborazione coi nostri assistiti nasce la collana di opuscoli di Mosaico cure domiciliari.

l’obiettivo è duplice: mettere a disposizione conoscenze prati-che e mirate, di immediata applicazione e offrire informazioni e riferimenti per trovare risposte a dubbi e problemi quotidiani.

un intervento di assistenza e cura davvero efficace per la salute e la qualità della vita delle persone in difficoltà non può limitarsi ad un buon servizio professionale, ma deve essere sostenuto da uno scambio di informazioni e conoscenze.

ci auguriamo che questo lavoro favorisca una vita dignitosa a tutte le persone e che possa sostenere chi coraggiosamente sceglie di tenere a casa i propri cari prendendosene cura e af-frontando quotidianamente le problematiche e la fatica che tale scelta porta con sè.

Mariuccia RossiniPresidente Gruppo Korian italia

Fabio Vassallidirezione Mosaico

i quaderni di Mosaicoa cura di nadia Besanasupervisione scientifica del dott. aladar ianes

1 L’ aLiMenTaZione deLLa Persona anZiana

2 iGiene e sicureZZa deLLa Persona e deLL’aMBienTe doMesTico

3 educaZione aL correTTo uso e conserVaZione dei FarMaci

Mosaic oCure Domiciliari

i quaderni di Mosaico

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EducazionE al corrEtto uso E consErvazionE dEi farmaci

introduzioneEducazionE al corrEtto uso E consErvazionE dEi farmaci

a cura di nadia Besanasupervisione scientifica a cura del dott. aladar ianes

in ogni casa, di solito, c’è un armadietto o un cassetto con la scorta di medicinali.

non sempre tale scorta, peraltro necessaria, è gestita correttamente: spesso i farmaci ormai scaduti rimangono nel cassetto, oppure la temperatura ambientale è troppo alta, o il cassetto è alla portata di bambini e anziani con problemi cognitivi.

in questi casi i medicinali, anziché svolgere la loro importantissima funzione di miglioramento della salute e qualità della vita, possono diventare pericolosi.

Questo opuscolo si propone di fornire le informazioni essenziali per un corretto uso ed una corretta conservazione dei medicinali normalmente conservati in casa.

indice

Pag. 1 introduzionE

Pag. 2 inforMazioni di BasE la ricetta ripetibile la ricetta medica del servizio sanitario nazionale farmaci equivalenti classificazione e prescrizione dei farmaci i prodotti da banco e su consiglio

Pag. 9 PriMa di acQuistarE un farMaco

Pag. 10 uso corrEtto dEi farMaci

Pag. 11 la consErvazionE dEi farMaciPag. 12 la scadEnza che cos’è la data di scadenza dove si legge la data di scadenza cosa si intende per confezione integra per conservare bene i medicinali temperatura di conservazione smaltimento dei medicinali scaduti

Pag. 15 validità dEllE confEzioni

Pag. 16 l’arMadiEtto dEllE MEdicinEPag. 22 Gli EffEtti indEsidErati dEi farMaci cosa sono e come devono essere affrontati in caso di avvelenamento

Pag. 24 alcuni tiPi di farMaci in ParticolarE farmaci per uso orale nebulizzatori e spray nasali cerotti transdermici gocce nasali pomate oftalmiche spray orali colliri

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La ricetta ripetibile > La ricetta ripetibile è un tipo di prescrizione valida per l’acquisto ripetuto in farmacia di un certo farmaco. La ricetta ripetibile può essere solo del tipo bianco, su carta intestata del medico, e non una prescrizione del Ssn. Essa ha una validità di sei mesi, e può essere riutifizzata per dieci volte, in questo arco temporale, ogni volta per acquistare una sola confezione.

ogni volta che ci si reca in farmacia per comprare quel farmaco, il farmacista deve apporre sulla ricetta ripetibife il proprio timbro, annotarne il prezzo e la data di vendita e restituire la ricetta al cliente.

la validità della ricetta medica ripetibile, così come il numero di confezioni ritira bili, può essere modificata dal medico: questo è il significato della frase che compare sulla confezione dei farmaci “salvo diversa indicazione del medico prescrivente”. il medico può, infatti scrivere sulla ricetta medica più di una confezione. in questo caso, la ricetta è considerata non ripetibile e vale per il numero di confezioni specificato. il medico può anche variare, aumentandolo o diminuendolo, il tempo di validità della ricetta medica ripetibile.

caratteristiche Per essere valida, la ricetta ripetibile deve riportare chiaramente: •il nome del farmaco o del principio attivo; •la data di compilazione della ricetta;

InformazIonI dI baseSi definiscono farmaci, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (OmS) “tutti i composti che, introdotti in un organismo vivente, possono modificarne una o più funzioni”.

> cos’è un farmacoi farmaci possono curare le cause di una malattia o solo i suoi sintomi; ad esempio nel caso di una infezione batterica con mal di gola e febbre, l’antibiotico curerà la causa (eziologia) e l’antifebbrile il sintomo (sintomatologia).Quello che rende utile o dannoso un farmaco non sono solo le sue proprietà intrinseche, ma anche l’uso che ne viene fatto. l’appropriatezza dell’uso dipende in primo luogo dal grado di conoscenza che se ne possiede; il Medico di medicina generale risulta essere quindi colui che deve prescrivere ogni genere di farmaco di cui la persona necessiti.

> come può essere confezionato un farmacoPer essere somministrabile il farmaco si presenta con una forma (detta forma farmaceutica) ed è proposto, ad esempio, in sciroppo, in gocce, in compresse, in capsule, in soluzione iniettabile. ci sono forme farmaceutiche monodose e multidose; le compresse sono forme farmaceutiche monodose, gli sciroppi e le gocce sono forme farmaceutiche multidose (che possono quindi essere dosate in base al singolo bisogno del consumatore).il confezionamento assume particolare importanza per la conservazione: esistono pomate in tubo e in vaso, compresse in flacone ed in blister, (cioè confezionate singolarmente in strisce di polietilene e alluminio).

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•i dati che identificano il medico che l’ha redatta, cioè un’intesta-zione chiara o un timbro leggibile e la firma del medico.

•non è invece necessario indicare nella ricetta il nome o l’età dell’assistito, o il dosaggio del medicinale. se, però, non è indica-to il dosaggio, il farmacista deve dare la confezione con la minore quantità possibile di farmaco.

•con questo tipo di ricetta medica, si deve pagare per intero il prez-zo del farmaco, anche nel caso in cui il medicinale rientri fra quelli erogati gratuitamente o a prezzo ridotto dal servizio sanitario na-zionale. Per usufruire della convenzione sul prezzo, è necessaria la ricetta medica del servizio sanitario nazionale, quella “rossa”.

La ricetta medica del Servizio Sanitario nazionale (Ssn)

> La ricetta medica del Servizio Sanitario nazionale (Ssn) è un documento rilasciato dal medico di famiglia o da medici specialisti che operano per il Ssn, che serve per: • acquistare i farmaci, nei limiti previsti dai “livelli di assi-stenza” e dalla classificazione dei farmaci stessi, eventual-mente a titolo gratuito, se si ha

diritto, o con pagamento di ticket, se previsto; •usufruire di prestazioni sanitarie, sia in strutture pubbliche che

private accreditate al ssn.

la ricetta, che vale trenta giorni, può contenere la prescrizione di una o due confezioni dello stesso farmaco o una confezione di due farmaci diversi. Eccezione a questa regola sono gli antibiotici in singole dosi, da iniettare e i flaconi di flebo, i quali possono essere indicati fino a 6 confezioni per ogni ricetta. Quando viene usata per acquistare o ritirare farmaci, la ricetta va consegnata al farmacista, che non la restituisce.

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farmaci generici/equivalenti i farmaci generici, o equivalenti, sono medicinali che vengono venduti, anziché con un marchio di fantasia (tipo “aspirina”), con il nome comune del “principio attivo” che contengono. il principio attivo è la sostanza che, all’interno del farmaco, svolge l’attività curativa. i principi attivi utilizzabili per i farmaci equivalenti sono solo quelli il cui brevetto è scaduto, cioè i farmaci brevettati da almeno vent’anni.

il farmaco equivalente è la “copia” di una specialità medicinale registrata, quindi, oltre ad avere lo stesso principio attivo, presente alla medesima dose, esso deve avere anche la stessa forma farmaceutica, la stessa via di somministrazione e le stesse indicazioni terapeutiche. in altre parole il farmaco generico deve essere bioequivalente rispetto al medicinale originario.

il farmaco equivalente può essere sia da banco (cioè acquistabile liberamente), sia prescrivibile (acquistabile solo con ricetta

medica), esattamente come la specialità medicinale da cui deriva.

i farmaci equivalenti sono prodotti che hanno ottenuto l’autorizzazione al commercio da parte del Ministero della salute, dopo che quest’ultimo ha verificato che i prodotti

siano bioequivalenti, rispetto ai corrispettivi medicinali già autorizzato.

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i prezzi sul mercato possono perciò essere presenti molte medicine uguali, per composizione, ma diverse nel numero di dosi presenti in una confezione. il prezzo dei farmaci generici, per legge inferiore almeno del 20 per cento rispetto a quello brevettato, può essere ulteriormente ridotto, dal momento che le case farmaceutiche non devono rifarsi delle spese sostenute per la sua invenzione e messa a punto.

alcuni farmaci generici sono considerati ufficialmente farmaci essenziali e come tali sono coperti dal servizio sanitario nazionale, che ha suddiviso tutti i farmaci generici in “categorie omogenee”, comprendenti tutti quelli composti dallo stesso principio attivo. Per ogni categoria è stato poi fissato un prezzo di riferimento, cioè la somma massima che lo stato paga per tutti i farmaci inseriti in quella categoria.

l’eventuale prezzo eccedente è invece a carico del cittadino. di conseguenza, il cittadino ha due possibilità: se desidera proprio quel farmaco, deve pagarne la quota in eccedenza. altrimenti, può chiedere al farmacista o al proprio medico di famiglia un altro farmaco, omogeneo, il cui costo sia totalmente coperto dal servizio sanitario nazionale.

classificazione e prescrizione dei farmaci

tutti i farmaci prescrivibili, garantiti dal servizio sanitario nazionale, sono stati classificati in due fasce (più una per gli ospedali), in base al ruolo, essenziale o meno, che essi rivestono. Per l’acquisto di questi medicinali è comunque richiesta la prescrizione, da parte del medico di medicina generale o del medico specialista. la classificazione dei farmaci influisce sul prezzo che il singolo cittadino deve pagare:

si noti che manca la faScia B, ormai abolita, la quale comprendeva i farmaci ritenuti utili ma non essenziali, per i quali le regioni potevano applicare un ticket variabile. una parte dei farmaci della fascia B è confluita nella a ed un’altra parte nella c.

c’è poi un ulteriore gruppo di farmaci antinfiammatOri che sono gratuiti solo se necessari per la cura di specifiche malattie, come alcuni tipi di artrosi, di tumori e di gotta.

•faScia a comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croni-che, che sono gratuiti per il cittadino; su questi farmaci le regioni sono comunque libere di applicare eventualmen-te un ticket;

•faScia c comprende invece quei farmaci che, non essendo consi-derati essenziali, sono completamente a carico del citta-dino;

•faScia H interessa invece i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizza bili o distribuibili solo nell’ambito delle strutture sanitarie pubblìche.

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PrIma dI aCQUIsTare Un farmaCo

è buona norma informare il proprio medico o farmacista circa:•eventuali intolleranze di natura allergica a cibi o altro il proprio

regime alimentare•contemporaneo uso di altri farmaci (es. lassativi, antiacidi etc.)

o integratori alimentari di vario tipo stato di salute e presenza di altre patologie (es. diabete, ulcera gastrica, etc.)

•difficoltà a ricordare le istruzioni o nel leggere le etichette

è sempre meglio chiarire con il medico e con il farmacista tutti gli aspetti della terapia, in particolare:•chiedere chiarimenti: non esistono domande banali o inutili

quando c’è di mezzo la salute•informarsi circa la compatibilità con altri farmaci che si stanno

assumendo•informarsi circa gli effetti sulla guida e l’interazione con alcolici

o alimenti specifici• informarsi circa i principali effetti collaterali•leggere sempre l’etichetta, il foglietto illustrativo e controllare la

scadenza (se è stato smarrito il foglietto illustrativo chiederne una copia al farmacista)

•stabilire una procedura che permetta di ricordare quando as-sumere farmaci, associandoli a momenti della consueta attività giornaliera, come vestirsi, spogliarsi, lavare i denti, mangiare, ecc.

pianificare l’assunzione: metodo e consapevolezza•prendere i farmaci agli orari prestabiliti; piccole variazioni di ora-

rio, mezz ’ora prima o dopo, generalmente non provocano pro-blemi. in caso di qualsiasi dubbio, chiedere al proprio medico o al proprio farmacista

•se ci si accorge di aver dimenticato di assumere il farmaco, non raddoppiate la dose successiva!

•se ci si accorge di aver dimenticato di assumere il farmaco, se è il momento di assumerne uno di un altro tipo, non assumete le due dosi insieme senza prima aver consultato il proprio medico di famiglia o il farmacista.

i prodotti da banco e su consiglio

i farmaci in faScia c possono essere a loro volta suddivisi in: •farmaci soggetti a prescrizione medica; •farmaci senza obbligo di prescrizione medica, i quali compren-

dono, a loro volta: > prodotti da banco utilizzabili senza l’intervento di un medico per la diagnosi, la prescrizione o la sorveglianza nel corso del trattamento, i quali possono essere oggetto di pubblicità;

> farmaci su consigliovengono anch’essi assunti in assenza di controlli medici, ma possono promuovere l’insorgenza di reazioni avverse gravi, dovute principalmente a interazioni con altri farmaci, presenza di patologie concomitanti, uso improprio o abuso.

il prezzo di riferimentoi farmaci generici essenziali sono stati suddivisi in “categorie omogenee”, comprendenti tutti i prodotti composti dallo stesso principio attivo. Per ogni categoria, è stato poi fissato un prezzo di riferimento, cioè l’importo massimo che lo stato paga per tutti i farmaci inseriti in quella categoria. l’eventuale prezzo eccedente è a carico del cittadino. Quest’ultimo, per ridurre la spesa, può chiedere al farmacista o al proprio medico di famiglia un prodotto equivalente, il farmaco generico, il cui costo sia totalmente cperto dal servizio sanitario nazionale.

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Uso CorreTTo deI farmaCI

> Poche e semplici regole possono consentire di ottenere il massimo da una terapia riducendo al minimo i rischi di insuccesso e di effetti indesiderati

a rispettare tempi e modalità della prescrizione (es. una compressa dopo colazione, dopo pranzo e dopo cena)B non interrompere una terapia senza aver prima consultato il medicoc annotare la data di apertura sulle confezioni dei farmaci quando vengono utilizzati per la prima voltaD richiudere i flaconi e riporli a posto anche se andranno usati poco tempo dopoE evitare di consigliare e dare ad altri un farmaco; si potrebbero verificare reazioni pericolosef in caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di far-maci contattare il proprio medico comunicando per prima cosa il nome del farmaco in questioneG al buio o di notte accendere sempre la luce prima di prendere un farmacoH per la sicurezza dei bambini: non assumere farmaci in loro pre-senza, evitare di incuriosirli, comportarsi con la massima natura-lezza, riporre i farmaci in alto o in luogo inaccessibile se si viene interrotti durante la somministrazione (ad es. da una telefonata) e soprattutto conservarli in armadietto chiuso a chiavei in viaggio evitate di riporre i farmaci in valigia (può essere persa, stivata in luoghi molto caldi o freddi); meglio è portarli con il baga-glio a manoL prima di partire accertarsi di trovare il farmaco nel paese di de-stinazione e portare con se la ricetta medica; anche se non è più va-lida, aiuterà il medico del luogo a capire meglio quale sarà il vostro problemam non aumentare le dosi: due compresse invece di una non fanno guarire in metà tempo

La ConserVazIone deI farmaCI

i farmaci vanno conservati:

•sempre nell’involucro originale (il prodotto è anche protetto dall’umidità), senza gettare il foglietto illustrativo.• non travasare mai sostanze potenzialmente pericolose in contenitori diversi dall’originale, tanto meno in contenitori per alimenti e bibite• normalmente a temperatura ambiente, in luogo asciutto ed al riparo dalla luce diretta• alcuni farmaci (vaccini, insulina, calcitonine, gamma globulina, granulari ai quali è stata aggiunta acqua etc.) devono essere conservati in frigorifero.

Possono essere riposti in alto, facendo in modo che rimangano scostati dalla parete (troppo freddo). non riporli mai nella cella del congelatore!• in armadietto, chiuso a chiave e posto in alto attenzione a:

•umidità (es. nel bagno e nella cucina) perché capsule, com-presse, cerotti etc. possono deteriorarsi precocemente;

•è utile eliminare il batuffolo di cotone presente in alcune confezioni di compresse, (in quanto trattiene l’umidità) congelamento dei prodotti riposti in frigo;

•durante la stagione estiva la temperatura dell’armadietto delle medicine non deve superare i 30 gradi;

•non lasciare i farmaci in auto, soprattutto d’estate;•molti farmaci, una volta aperti, scadono nel giro di pochi

giorni (colliri, gocce, etc.);•se si verifica un guasto o un black-out al frigo per un tempo

superiore ad un’ora, tutti i farmaci contenuti nel frigo stesso perdono la validità, devono quindi essere gettati e sostituiti.

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La sCadenza

che cos’è la data di scadenza> La scadenza indica la data entro la quale è

possibile utilizzare un medicinale

dove si legge la data di scadenzaa su tutte le confezioni, con il lotto e la data

di fabbricazione è riportata la scadenza (il limite massimo ammesso è di cinque anni), termine ulti-

mo entro il quale le confezioni conservate nel rispetto delle specifiche disposizioni possono essere utilizzate;

B le confezioni aperte hanno una validità ridotta (fanno eccezione i farmaci confezionati singolarmente, come le compresse in blister);

c dopo la scadenza il potenziale terapeutico del farmaco può di-minuire (e non essere più corrispondente a quello indicato in eti-chetta) oppure si possono formare sostanze potenzialmente peri-colose

Il concetto di scadenza è sicuramente applicabile anche ai prodotti cosmetici e dietetici, anche se non è espressamente riportato in etichetta; in caso di dubbi chiedere al proprio farmacista.

La data di scadenza è indicata sulla confezione esterna (la scatoletta di cartone) ma molto spesso anche sul contenitore primario del medicinale (sull’etichetta della boccetta per gocce e sciroppi, oppure stampigliata sul fondo del tubetto di creme e pomate, o sul bordo dei blister che contengono le compresse e le capsule). si esprime di solito con due cifre relative al mese, ed altre due o quattro cifre, relative all’anno.

se la data di scadenza non include anche il giorno, si intende che è possibile utilizzare il medicinale fino alla fine del mese indicato.

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cosa si intende per confezione integra

> La confezione può essere definita integra solo se non è danneggiata (assenza di lacerazioni, rotture, rigonfiamenti sospetti) ed è chiusa

in seguito alla prima apertura, la data di scadenza deve comunque essere considerata valida se le

singole dosi da assumersi in tempi successivi sono confezionate ciascuna in modo indipendente e sigillato,

ad esempio fiale, compresse o capsule in blister (si preme per estrarne una alla volta dallo spazio formato tra

accoppiati di plastica ed alluminio), colliri monodose, bustine etc.

per conservare bene i medicinali•non lasciarli fuori dalla loro scatola (proteggere dalla luce solare)•non lasciarli in un’auto parcheggiata all’aperto (al sole la tempe-

ratura può salire in modo eccessivo)•non lasciarli in una valigia se non si sa come verrà trasportata

(portarli in un bagaglio a mano)•non lasciarli sul davanzale della finestra (sono colpiti dai raggi solari)•non lasciarli vicino ad elettrodomestici che producono calore

(ad es. in cucina il forno, il frigo, etc.)•non lasciarli in ambienti umidi (in cucina ed in bagno spesso si

produce calore e vapore)

se il medicinale non è monodose, eventualmente annotare la data sulla scatola o sull’etichetta dopo la prima apertura. il medicinale, attraverso le aperture ed i prelievi successivi, può prendere aria ed umidità, e contaminarsi: l’ossigeno e l’umidità accelerano la degradazione chimica, o i microrganismi presenti nell’aria possono depositarsi sul medicinale, moltiplicandosi velocemente e sviluppando nel tempo una carica batterica notevole.

in particolare, i medicinali che si preparano estemporaneamente da liofilizzati hanno una durata molto limitata (di solito di poche ore o pochi giorni), a causa della loro instabilità chimica (ad es. antibiotici); i colliri in boccetta hanno una validità molto limitata dalla prima apertura (quindici giorni); le gocce nasali devono

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essere rinnovate con frequenza poiché il contagocce che vi si immerge è veicolo di contaminazione.

temperature di conservazioneè importante rispettare le condizioni di temperatura indicate sulla confezione, senza esserne però ossessionati (sarò a casa tra due ore, può stare fuori dal frigo per così tanto tempo?)

Escludendo sbalzi termici e temperature eccessive che alterano immediatamente il medicinale, una piccola variazione può essere tranquillamente tollerata purchè occasionale e limitata nel tempo. Questo anche in considerazione del fatto che presumibilmente un medicinale appena acquistato verrà consumato nell’arco di un breve periodo.

smaltimento dei medicinali scadutiin genere i medicinali scaduti non sono pericolosi per l’ambiente più di quanto non lo siano i detersivi che si scaricano abitualmente nei lavandini domestici.

tuttavia in considerazione degli effetti farmacologici che potrebbero ancora avere e per le sostanze tossiche che si potrebbero formare per degradazione chimica, i medicinali scaduti devono essere avviati alla raccolta differenziata per lo smaltimento, raccogliendoli negli appositi contenitori presenti in ogni farmacia (nei

limite del possibile, per non intasare i contenitori, evita di buttare anche le scatole esterne ed i foglietti illustrativi, ma solo i farmaci).

VaLIdITàdeLLe ConfezIonI

riportiamo qui di seguito una tabella dalla quale è possibile ricavare, a titolo prudenziale ed indicativo, il periodo di validità (una volta aperto il medicinale) , ove non fosse specificatamente indicato sul foglietto illustrativo.

farmacO PEriODO Di VaLiDità una volta aperta la confezione

colliri (flaconcino) 15-20 giorni – in frigo

colliri monodose scadenza confezione

compresse blister scadenza confezione

compresse flacone 4-6 mesi (levare il cotone se presente)

Fiale endovenose e intramuscolari pochi minuti dall’apertura

Gocce per bocca 1-2 mesi

Gocce per naso 15-20 giorni

Granulati barattolo 1-2 mesi

Granulati busta 5 giorni

Polveri da sciogliere 5 giorni

Pomate tubo 2-3 mesi

Pomate oftalmiche 15 giorni – in frigo

Pomate vaso 5-7 giorni

sciroppi 1-2 mesi

siringhe pochi minuti dall’apertura

spray per naso 15-20 giorni

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L’armadIeTTodeLLe medICIne

ciascuno di noi, nella propria casa, dovrebbe avere un luogo nel quale conservare i farmaci di pronto in-tervento.spesso tali farmaci vengono conservati erronea-mente in un ripostiglio nel bagno: i medicamenti necessitano, invece, di un luogo asciutto, lontano da fonti di calore e sbalzi di temperatura, inac-cessibile ai bambini ed in genere a persone non accorte.

non rari sono gli incidenti domestici dovuti alla negligenza dei genito-ri ed alla spiccata curiosità dei loro figli.è bene precisare che nell’armadietto dovrebbero trovare posto solo quei farmaci destinati all’automedicazione.

tutti gli altri farmaci prescritti dal medico, come ad es. fiale inietta-bili ed antibiotici, andrebbero eliminati, anche se la confezione non è stata esaurita completamente, al termine della terapia prescritta. non ha senso, infatti, conservarli per un’altra occasione nella quale siano presenti gli stessi sintomi: solo il proprio medico è in grado di valutare un particolare stato patologico e determinare se il pa-ziente necessita della medesima terapia.l’automedicazione con tali farmaci non solo può essere completa-mente inutile, ma può provocare danni anche molto seri.

l’armadietto dei medicinali dovrebbe quindi contenere:

> un anaLGesico-anTiPireTico anTinFiaMMaTorioTutti i farmaci aventi queste proprietà sono definiti Fans e, generalmente, presentano, anche se con efficacia di-versa a seconda del principio attivo considerato, questa triplice azione terapeutica: sono farmaci contro il dolore

(effetto analgesico), abbassano la temperatura corporea quando questa è elevata (effetto antipiretico) e presentano una azione antinfiammatoria. unica eccezione è rappresentata dal paraceta-

molo che è un ottimo analgesico ed antipiretico, ma presenta una azione antinfiammatoria molto debole.Quest’ultimo viene impiegato, per la sua ottima tollerabiità, in pediatria ed in tutti quei soggetti che necessitano di ottenere un effetto analgesico e/o antipiretico, ma non sopportano gli effetti collaterali dei fans. l’effetto indesiderato più comune del para-cetamolo è rappresentato dal danno epatico che, però, si verifica a dosaggi elevati.

i Fans non devono essere assunti da quei pazienti che soffrono di ulcera o gastrite, in quanto potenzialmente dannosi per la mu-cosa dello stomaco.anche se vi sono in commercio numerose preparazioni gastropro-tette che inducono problemi gastrici meno evidenti è fortemente sconsigliato che tali soggetti assumano, in assenza di prescrizione medica, preparazioni a base di paracetamolo.

è consigliabile infine evitare l’assunzione contemporanea con:•anticoagulanti orali•corticosteroidi•chinidina•furosemide•alcuni farmaci antidepressivi (quali ace-inibitori e beta bloccanti)

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> un anTiacidocom’è noto le ghiandole presenti nello stomaco produco-no una certa quantità di acido cloridrico indispensabile per i processi digestivi. in talune condizioni però, specialmente dopo aver mangiato troppo o quando si sta vivendo un

momento di tensione nervosa, queste ghiandole possono produrre una quantità eccessiva di acido cloridrico.tale situazione è in grado di indurre una sintomatologia a carico dello stomaco molto fastidiosa con nausea e bruciori. Molti antiacidi pos-sono essere acquistati senza l’obbligo della ricetta medica. a parte il vecchio bicarbonato di sodio ormai superato da altri composti più efficaci e con minori effetti indesiderati, nell’armadietto dei medici-nali possono trovare posto antiacidi a base di idrossido di magnesio, idrossido di alluminio, carbonato di magnesio, carbonato di calcio.

sono farmaci efficaci in breve tempo, ma è necessario non abu-sarne e considerare che possono interagire con altri medicamenti contemporaneamente assunti come:•acidovalpolico naprossene benzodiazepine chinidina corticosteroidi•antibiotici fluorochinolonici ferro orale•betabloccanti

> un anTidiarroicola diarrea è un disturbo piuttosto frequente che si mani-festa con ripetute scariche, nel corso della giornata, di feci liquide o poco formate.La cause possono essere molteplici: indigestione, cibi avariati,

farmaci, infezioni batteriche e virali, sbalzi della temperatura corpo-rea, ecc.

nei casi più banali è sufficiente assumere medicamenti a base di loperamide, lactobacilli e sostanze adsorbenti. in particolare i lac-tobacilli (fermenti lattici) sono preparazioni farmaceutiche conte-nenti microrganismi, abituali ospiti dell’intestino umano, ai quali è demandato il compito di mantenere nei limiti fisiologici l’equilibrio tra le varie specie batteriche che popolano il tubo gastroenterico.

la loro indicazione consiste nel prevenire la distruzione della flora batterica intestinale in seguito all’azione di alcuni farmaci, come ad es. gli antibiotici, o per ripristinare la medesima quando essa viene alterata da cause alimentari, tossiche, ambientali o climatiche. sono privi di effetti collaterali e perciò trovano impiego anche nella prima infanzia e nella terza età.attenzione: la diarrea è un sintomo di importanti patologie e, nel caso persista, è necessario rivolgersi senza indugio al proprio medico.

> un anTisTaMinico Per Via oraLe e Per Via ToPicasono farmaci estremamente efficaci nel raffreddore stagio-nale e nelle manifestazioni allergiche di qualsiasi natura, in quanto sono in grado di ridurre efficacemente la starnuta-zione, la rinorrea, il prurito agli occhi, del naso e della gola.

l’effetto collaterale più comune è rappresentato dalla sonnolenza, che può interferire con alcune attività diurne di chi l’assume (gui-da, etc.) Possono presentarsi anche disturbi gastrici quali nausea, vomito, diarrea o stitichezza, che possono essere attenuati assu-mendo il farmaco a stomaco pieno; vanno comunque impiegati sempre dietro prescrizione medica. è consigliabile anche avere a disposizione una confezione di anti-staminico in pomata o gel, da applicare sulla pelle in caso di rea-zione allergica locale, quale ad esempio punture di insetti, contatto con piante orticanti o piccole ustioni. nel caso di eritemi solari è sconsigliato esporsi nuovamente al sole dopo aver applicato un antistaminico topico.

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> ceroTTi, GarZe, coTone e un disinFeTTanTesarebbe opportuno avere a disposizione un disinfettante a base di cloro o iodio, oppure clorexidina in quanto rappresentano, senza dubbio, i principi attivi più efficaci. Può essere impiegata anche l’acqua ossigenata in soluzione al 3% (10 volumi). E’ fortemente sconsigliabile invece l’apposizione, in caso di ferite, del disinfet-tante più conosciuto, l’alcool etilico, in quanto presenta un’azione battericida di gran lunga inferiore ai precedenti e può dar luogo, facilmente, ad irritazione cutanea.Le garze o le compresse di garza sterile vanno conservate in con-fezioni sigillate e integre.

> un coLLirio deconGesTionanTesono farmaci che vengono impiegati nella piccola patolo-gia oculare: irritazione, bruciore, arrossamento e prurito.vanno utilizzati solo in questi casi e per un periodo massi-

mo di 3/4 giorni avendo cura, in ogni caso, di eliminare la confezione aperta dopo 15-20 giorni.

> un LassaTiVoBenché la stitichezza rappresenti un sintomo molto diffu-so e noto da secoli non è facile trovare una definizione, in quanto numero fattori individuali possono concorrere all’in-staurarsi di tale disturbo.

Prima di assumere un farmaco lassativo, però, è indispensabile aver adottato i seguenti accorgimenti:•aumento dell’apporto di fibre nella dieta: cereali, frutta, verdura, legumi•aumento di introduzione di liquidi nella dieta •aumento dell’attività fisica

nel caso la stitichezza persista è consigliabile assumere dei prepa-rati a base di fibre quali ad esempio crusca; queste sostanze infatti,

per la loro capacità di assorbire acqua e di rigonfiarsi, aumentano il volume delle feci, che distendono le pareti del colon e ne favori-scono così lo stimolo di svuotamento intestinale.

se tutti questi provvedimenti si dimostrano inefficaci, è neces-sario ricorrere ai lassativi, assumendo la minima dose efficace soltanto quando non si è riusciti ad evacuare per 3 o 4 giorni consecutivi, comunque sempre su consiglio medico.

> un sedaTiVo Per La Tossesono farmaci importanti per ridurre quei fastidiosi attacchi di tosse che impediscono molto spesso il riposo notturno. è importante con-siderare che la data di scadenza si riferisce unicamente alla confe-zione integra.il prodotto aperto, infatti, può essere utilizzato per qualche giorno e poi deve essere eliminato.

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GLI effeTTI IndesIderaTI deI farmaCI

> Gli effetti indesiderati sono disturbi più o meno fastidiosi che i farmaci possono produrre insieme alla loro azione curativa.

cosa sono e come devono essere affrontatitalvolta questi effetti indesiderati non possono essere separati dal beneficio e devono essere sopportati, purchè ovviamente non siano gravi ed invalidanti. Quando si assume un tranquillante per ridurre l’ansia, ci si deve aspettare che il farmaco provochi sonnolenza. così come è normale che un antispastico, oltre ad eliminare il mal di pancia, causi secchezza nella bocca e che un antinfiammatorio tolga il dolore e l’infiammazione, ma al tempo stesso possa dare qualche disturbo allo stomaco.

nonostante la ricerca si sforzi di rendere i farmaci sempre più selettivi, gli effetti collaterali in seguito all’assunzione di farmaci non sono infrequenti. si tratta in genere di disturbi modesti e passeggeri, che però possono manifestarsi in modo grave in pazienti predisposti.

è per questa ragione che gli antinfiammatori come l’aspirina ed il cortisone vengono sconsigliati a chi soffre, o ha sofferto, di ulcera gastrica o duodenale.

altre volte questi disturbi sono un segnale di allarme che il far-maco sta producendo effetti dannosi. agire di propria iniziativa sospendendo il farmaco è sbagliato; a volte è più pericoloso inter-rompere il trattamento che tollerarne i fastidi (es. i farmaci per la pressione alta); da qui la necessità di chiedere sempre al medico tutte le informa-zioni sui farmaci prescritti che possono essere utili in circostanze simili ed in generale, in caso di problemi che si riscontrassero du-rante il trattamento.

in caso di avvelenamento

> non esiste un antidoto universale né un atteggiamento valido in tutti i casi, ma solo rimedi specifici e molto diversi tra di loro.Per questo motivo è importante restare calmi, cercare di controllare la situazione e non farsi prendere dal panico, ma telefonare al centro antiveleni per avere le istruzioni necessarie.

a non aspettare che compaiano i sintomi se c’è il dubbio di aver assunto una sostanza velenosa o una dose eccessiva di un farmaco, ma chiamare immediatamente il centro antiveleni.

il riferimento lombardo, 24 ore su 24, è il:

cEntrO antiVELEni Ospedale di niguarda 02/66101029

B interrogare l’interessato per acquisire informazioni sul prodotto ingerito e la sua quantità; in ogni caso osservare nei paraggi per vedere se ci sono confezioni sospette.c se è stato assunto erroneamente un farmaco, indicare il nome commerciale ed il principio attivo (dal foglietto illustrativo)D indicare le condizioni del paziente, se vomita, se ha difficoltà di respirazione, se ha sonnolenza, convulsioni, etc. e mai PrOVOcarE iL VOmitO SEnZa Una PrEciSa inDicaZiOnE DEL mEDicO!E Evitare di somministrare acqua o latte senza una precisa indicazione del medicof recandosi al Pronto soccorso, portare il contenitore della sostanza ingerita e, se possibile, eventuali residui di vomito per poterli far analizzare.

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aLCUnI TIPI dI farmaCI In ParTICoLare

farmaci per uso orale•attenersi alle istruzioni circa orari e modalità di inge-stione (es. prima o dopo i pasti);•alcune compresse vanno sciolte in bocca, altre vanno masticate, altre possono essere divise mentre le cap-sule a lento rilascio o a rilascio controllato non vanno mai masticate. se è necessario dividere una compressa chiedere al farmacista le modalità possibili (esistono in commercio i porzionatori di compresse);

•utilizzare sempre contagocce e misurino presenti nelle confe-zioni; in mancanza di esso, interpellare il farmacista per chiedere come ovviare al problema, magari con uno strumento domestico;

•in caso di difficoltà di deglutizione, chiedere al farmacista o al me-dico se è possibile la sostituzione con un’altra forma farmaceutica;

•agitare sempre ogni farmaco liquido prima di versarlo per me-scolarlo ed ottenere una distribuzione omogenea del principio attivo;

•versando un farmaco liquido tenere l’etichetta rivolta verso l’alto (palmo della mano) per evitare che l’eventuale sgocciolamento la macchi e la renda illeggibile;

•i flaconi sono dotati di tappo di sicurezza per evitare che i bam-bini possano aprirli; in caso di difficoltà interpellare il farmacista, non operare manomissioni.

cerotti transdermicisono cerotti che cedono il farmaco attraverso la pelle •Posizionare il cerotto su di una zona asciutta,

sana, pulita e senza peli; utilizzarne uno nuovo se il primo si lesiona, non aderisce perfettamen-te alla pelle o si stacca;

•applicarlo premendo con cura la superficie adesiva contro la pelle con il palmo della mano;

•Evitare nel giro di poco tempo una nuova applicazione nello stesso posto di quella precedente; non tagliare il cerotto per modificare il dosaggio. ricorda che i cerotti rimangono attivi anche durante il bagno o la doccia, da fare logicamente con le dovute cautele.

Pomate oftalmichesono colliri in pomata. Procedura di applicazione:•lavare le mani ed allontanare, con il dito indice, la parte esterna della

palpebra inferiore dell’occhio in modo da formare una piccola sacca;•spremere una striscia di pomata lunga 1 centimetro (se non diversa-

mente indicato) nella sacca, chiudere delicata mente l’occhio, tenen-dolo chiuso per 1-2 minuti circa

•Evitare che il beccuccio tocchi l’occhio, asciugarlo con un fazzoletto di carta pulito e richiudere accuratamente la confezione dopo l’uso;

•annotare sulla confezione la data di apertura perché la validità è ridotta a soli 5-20 giorni (chiedere al farmacista)

colliridevono mantenere la loro sterilità, per cui:• lavare le mani, inclinare la testa all’indietro ed al-lontanare, con il dito indice, la parte esterna della pal-pebra inferiore dell’occhio, in modo da formare una piccola sacca;•far cadere la o le gocce, chiudere delicatamente

l’occhio, esercitare con il dito medio della stessa mano una lie-ve pressione sull’angolo interno dell’occhio e tenerlo chiuso per circa un minuto. ciò impedisce o diminuisce l’assorbimento del collirio per via generale limitando la sua azione al solo occhio ed evitando effetti collaterali indesiderati;

•se si devono usare due o più colliri, far passare almeno 5 minuti tra un’applicazione e l’altra;

•evitare che il beccuccio tocchi l’occhio e richiudere accurata-mente la confezione dopo l’uso

•annotare sulla confezione la data di apertura perché la validità si è ridotta a soli 5-20 giorni (chiedere al farmacista).

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nebulizzatori e Spray nasali•soffiare delicatamente il naso senza stringere le narici tenendo

la testa ben diritta spruzzare il farmaco in ogni narice ispirando profondamente;

•sciacquare il beccuccio del flacone con acqua tiepida, evitando di aspirarla all’interno, asciugarlo con un fazzolettino di carta e richiudere accuratamente il flacone;

•il flacone è di uso strettamente personale; evitare di farlo utilizza-re da altri, potrebbe essere un veicolo di infezione; annotare sulla confezione la data di apertura perché la validità può ridursi a soli 15-30 giorni. in proposito chiedere al farmacista.

Gocce nasali•soffiare delicatamente il naso senza stringere le narici inclinare la testa all’indietro ed applicare le gocce in ogni narice, rimanendo il questa posizione per qualche secondo sciacquare il contagocce con acqua tiepida, asciugarlo con un fazzolettino di carta e richiu-dere accuratamente il flacone per evitarne l’inquinamento.

Spray orali•leggere le indicazioni specifiche del prodot-

to; come per ogni spray, attenzione agli occhi quando lo si usa;

•evitare di tenere le confezioni pressurizzate e a tem-perature superiori a 50°

•agitare energicamente prima dell’uso, senza pre-mere il dispositivo

•collocare il boccaglio tra le labbra e tenerle ben chiuse;

•inspirare a lungo e profondamente con la sola bocca, premendo contemporaneamente il dispositivo una sola volta;

•dopo l’inspirazione trattenere il respiro il più a lungo possibile; dopo ogni applicazione, una volta estratta la bomboletta, lavare il boccaglio con acqua tiepida.

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