EDUCANDATO STATALE “MARIA ADELAIDE” · 2016. 1. 20. · Statale “Maria Adelaide”,...

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EDUCANDATO STATALE “MARIA ADELAIDE” ISTITUTO SUPERIORE STATALE COMPRENSIVO CORSO CALATAFIMI, 86 CAP 90129 PALERMO TEL: 0916650111 FAX: 091422004 e -mail [email protected] web http://www.mariaadelaide.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015/2016 Si educa molto con quel che si dice, ancor più con quel che si fa, ma molto di più con quel che si è. Ignazio di Antiochia

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  • EDUCANDATO STATALE “MARIA ADELAIDE”

    ISTITUTO SUPERIORE STATALE COMPRENSIVO

    CORSO CALATAFIMI, 86 CAP 90129 PALERMO

    TEL: 0916650111 – FAX: 091422004

    e -mail [email protected]

    web http://www.mariaadelaide.it

    PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

    2015/2016

    Si educa molto con quel che si dice, ancor più con quel che si fa, ma molto di più con quel che si è.

    Ignazio di Antiochia

  • ►PREMESSA

    Questo Piano dell'offerta formativa sottende una realtà scolastica peculiare, qual è quella dell'Educandato

    Statale “Maria Adelaide”, istituzionalmente complessa in quanto comprensiva di più ordini di scuola: la Scuola

    Primaria, la Scuola Secondaria di primo grado, la Scuola Secondaria di secondo grado (Liceo Classico e Liceo

    Classico Europeo), oltre che della realtà semiconvittuale e convittuale, dimensione caratterizzante, nel senso della

    qualità del servizio e dell'offerta sociale, che rende l'Educandato un luogo unico, in tutta la Regione Sicilia, in cui le

    studentesse possono risiedere permanentemente.

    La contiguità culturale e formativa, oltre che "spaziale", delle scuole interne, insieme ai contenuti delle normativa

    ministeriale in ordine all'autonomia scolastica , del CCNL e del CCNI, indicano l'opportunità di elaborare un unico

    piano dell'offerta formativa, trasversale alle diverse articolazioni scolastiche ed educativo/didattiche

    dell'Educandato, che raccolga, contestualmente, motivi pedagogici, finalità formative, criteri organizzativi e qualità

    del servizio.

    L'Educandato Statale "MARIA ADELAIDE" realizza quell'ideale educativo secondo il quale la scuola deve

    configurarsi quale centro formativo capace di accogliere e guidare l’alunno e l'alunna, dalla Scuola Primaria al

    Liceo, alla piena realizzazione della propria personalità.

    Una comunità educativa strutturata in prospettiva verticale e, nel contempo, commisurata alle esigenze della

    persona e agli obblighi attinenti alla sua formazione integrale.

    ►Tipologie di scuola presenti nell'Istituzione

    Nell'Educandato sono presenti i seguenti ordini di scuola:

    1. Scuola Primaria Un corso modulare completo (10 classi) a tempo normale più il semiconvitto. La durata complessiva della

    permanenza a scuola va dalle ore 8,00 alle ore 17,30. Il costo del servizio mensa, gestito dall'Educandato, è a

    carico delle famiglie ed è compreso nella retta annuale.

    2. Scuola Secondaria di I grado Quasi quattro corsi (i corsi A - B – C sono completi mentre per il corso D vi sono la prima e la seconda classe)

    a tempo normale, più il semiconvitto. La durata complessiva della permanenza a scuola va dalle ore 8,00 alle ore

    17,30. Il costo del servizio mensa, gestito dall'Educandato, è a carico delle famiglie ed è compreso nella retta

    annuale.

    3. Scuola Secondaria di secondo grado: Liceo Classico Unica sezione, a tempo normale, più il semiconvitto. La durata complessiva della permanenza a scuola va dalle

    ore 8,00 alle ore 17,30. Il costo del servizio mensa, gestito dall'Educandato, è a carico delle famiglie ed è

    compreso nella retta annuale.

    4. Scuola Secondaria di secondo grado: Liceo Classico Europeo Corso sperimentale del Liceo Classico (sezione unica) con rientri pomeridiani dei/delle docenti e semiconvitto.

    La durata complessiva della permanenza a scuola va dalle ore 8,00 alle ore 17,30. Il costo del servizio mensa,

    gestito dall'Educandato, è a carico delle famiglie ed è compreso nella retta annuale.

    Gli alunni e le alunne di tutti gli ordini di scuola permangono in Educandato dalle 08:00 fino alle 17.30,

    secondo la formula del semiconvitto. Le alunne hanno anche la possibilità di scegliere la formula del convitto

    ►Il "tempo- scuola" nell'Educandato: ruolo di docenti e personale educativo

    La struttura istituzionale dell'Educandato prevede per gli/le allievi/e un tempo di permanenza a scuola più

    lungo che nelle scuole ordinarie, dalle 8,00 alle 17,30 per semiconvittori e semiconvittrici, l'intero arco della

    giornata per le convittrici.

    Nelle istituzioni educative, infatti, le attività formative non si esauriscono al mattino, ambito tradizionale del

    momento propriamente didattico, curato dai/dalle docenti, ma prosegue nel pomeriggio, garantendo ad allievi ed

    allieve la presenza delle/degli educatrici/tori che continuano il lavoro del mattino, offrendo consulenza,

    assistenza e guida nelle attività di studio, tradizionalmente sviluppate nel pomeriggio ed organizzando, su

    programmazione, attività integrative, sportive, culturali, ludico-ricreative ecc… interne ed esterne. La ricerca

    della collaborazione tra personale docente ed educativo, il coordinamento tra le attività antimeridiane e

    pomeridiane, costituiscono criteri fondanti dell'azione educativa al fine di assicurare la formazione integrale

    della persona.

    Tabella n. 1 (A.S 2015-2016)

  • (Dati numerici studenti, docenti educatori/trici/personale ATA)

    Numero complessivo studenti

    833

    Numero complessivo docenti

    57

    Numero complessivo Educatori/Educatrici

    45

    Tecnici

    Infermiera

    Cuochi

    Guardarobieri

    4

    1

    4

    5

    Personale ATA

    12 A.A.

    43 Collab. Scol.

    Direttore Generale dei Servizi Amministrativi

    01

    ►Patrimonio strutturale

    L'Educandato è dotato di molteplici strutture che consentono a docenti ed educatori/educatrici di operare al

    meglio, nell'ambito dell'azione educativa e didattica:

    palestra coperta;

    campi da gioco;

    giardini (Giardino delle Palme, Giardino delle Rose);

    sala proiezioni con schermo gigante e antenna parabolica;

    sala teatro;(momentaneamente inagibile)

    laboratorio musicale;

    sala danza;

    laboratorio scientifico di fisica e chimica liceo

    laboratorio scientifico I ciclo

    laboratorio linguistico I ciclo

    laboratorio linguistico liceo

    laboratorio di ceramica;

    laboratori d'informatica;

    aula multimediale docenti;

    biblioteche (tra le quali la biblioteca storica dell’Educandato).

    1. Il contesto sociale, culturale, economico del territorio le aspettative dell'utenza

    L'Educandato è situato nel quartiere Cuba-Calatafimi (Centro Storico). Il livello dei servizi è mediamente

    buono. Il tessuto sociale è eterogeneo.

    Le/gli studenti provengono da classi sociali medie e medio/alte. Numerose sono le allieve ospiti

    dell'Educandato provenienti da diversi quartieri della città, nonché da varie realtà della provincia di Palermo e

    dell’entroterra siciliano.

    Le aspettative delle famiglie circa il tipo di formazione che è possibile conseguire presso l'Educandato,

    rientrano nella logica formativa dell'Educandato Statale, storicamente indirizzato alla cultura classica e, ormai

    da dieci anni, a quella della licealità in dimensione europea. Dalla scuola primaria al liceo, le attese delle

    famiglie sono rivolte, per i/le propri/e figli/e, al conseguimento degli obiettivi formativi e cognitivi previsti

    all'interno dei curricoli tradizionali e, nello stesso tempo, all'acquisizione di abilità, competenze e conoscenze

    legate alle innovazioni tecnologico/scientifiche (ad esempio nel campo dell'informatica e della multimedialità),

    nonché alle cosiddette educazioni varie (educazione alla salute, alla legalità, allo sviluppo all'ambiente, ai beni

    culturali al teatro, ecc...)

    Peraltro, l'Educandato si configura storicamente e socialmente come centro di studi a carattere

    residenziale e semiresidenziale (convitto e semiconvitto) dove gli/le studenti trascorrono l'intera giornata

    alternando attività di studio ad altre attività, ivi comprese la fruizione della mensa e di altri servizi connessi.

    Considerando l'organizzazione della società odierna, in cui nelle famiglie, ordinariamente, entrambi i genitori

    svolgono attività lavorative, l’Educandato offre la possibilità, per le/gli studenti, di permanere all'interno

    dell'Istituto fino alle ore 17,30 costituendo un'alternativa educativa valida e socialmente efficace per una parte

  • significativa della giornata e della settimana, con l'apporto del personale educativo che segue l'alunno/a nel

    percorso formativo dell'intera giornata (comprese le ore notturne esclusivamente per le convittrici).

    2. Accoglienza

    L’Educandato/Scuola dispone di un piano di accoglienza che comprende una serie di iniziative, in favore di

    studenti, famiglie, docenti in entrata, integrate, sviluppate e armonizzate all'interno di un quadro concettuale

    aggiornato e adeguato alle esigenze della scuola dell'Autonomia. Esso prevede tra l'altro le seguenti fasi:

    - incontro con i genitori degli/delle alunne delle classi prime di ogni ordine di scuola all’inizio dell’anno scolastico;

    - giro esplorativo per gli/le studenti in entrata, guidato dagli/dalle studenti delle classi precedenti; - presentazione del P.O.F. alle/ai docenti e al personale educativo in entrata nei diversi ordini di scuola a

    cura del gruppo-accoglienza;

    - somministrazione di test cognitivi e socio/affettivi di ingresso, per l'accertamento degli interessi, delle conoscenze e delle abilità posseduti da ciascun/a allievo/a al momento dell'ingresso

    nell’Educandato/Scuola.

    3. La sicurezza nell'Educandato/Scuola

    L'Educandato dispone di un piano di Educazione alla Sicurezza che prevede attività educativo/didattiche

    volte a ridurre i rischi indotti da una condizione di emergenza e a facilitare le operazioni di allontanamento dai

    luoghi pericolosi, in particolare, all'interno della scuola. Il piano presuppone il piano di evacuazione

    dell'Istituto e ne costituisce l'integrazione formativa.

    Le attività di formazione e informazione previste, sono rivolte non solo agli/alle allievi di tutte le

    scuole interne, ma a tutti gli operatori scolastici (docenti e non docenti) che lavorano in Educandato.

    Alle attività didattiche previste nel piano di educazione alla sicurezza vengono dedicate non meno di 10 ore

    annuali, ritagliate, a discrezione dei diversi Consigli di classe, all'interno dell'orario curriculare, essendo,

    quest'area didattica, trasversale a tutte le discipline ed essendo necessario che ogni alunno/a sia coinvolto/a

    nelle attività formative previste ed acquisisca le conoscenze relative al piano di evacuazione.

    Un primo ciclo di lezioni si svolge all'inizio dell'anno scolastico. Ciascun consiglio di classe ha facoltà

    di decidere se sviluppare ulteriormente le tematiche relative alla sicurezza, nel corso dell'anno.

    4. Le idee/guida del P.O.F

    Il Piano dell’Offerta Formativa di questa Istituzione si basa su una premessa comune: la condivisione di

    un’idea di scuola con finalità di tipo formativo e orientativo, capace cioè di fornire alle/gli alunne/i strumenti

    di comprensione ed intervento nella realtà, a diverso livello di complessità.

    Il Piano si articola attraverso le seguenti idee/guida:

    realizzare la continuità educativo/didattica fra i tre ordini di scuola

    potenziare la collaborazione tra personale docente ed educativo sul piano della pianificazione e della prassi didattica

    potenziare l’offerta formativa attraverso l’attivazione di insegnamenti integrativi

    realizzare una didattica di tipo modulare: - in termini di flessibilità oraria

    - in termini di integrazione dei saperi

    realizzare una didattica orientativa

    realizzare la compresenza docenti

    estendere la metodologia della didattica laboratoriale

    estendere e potenziare l’utilizzazione dell’informatica e della multimedialità

    definire metodi di intervento diversificati per il “recupero” e per il "potenziamento"

    definire modalità di valutazione coerenti con le metodologie didattiche

    definire linee di orientamento comune ai diversi ordini di scuola per individuare, per aree disciplinari omogenee, le competenze necessarie da sviluppare negli/nelle studenti

    definire “aree di progetto” verticali dalla scuola primaria al liceo

    5. Metodologia e criteri di flessibilità didattica comuni a tutti gli

    ordini di scuola

    Flessibilità dei tempi di insegnamento

  • Pausa didattica (in tutti gli ordini di scuola) I/le docenti, singolarmente o insieme, nei Consigli di classe, potranno decidere, verbalizzandone la decisione nel

    corso di un'apposita riunione, di adottare una pausa, nello sviluppo dei programmi disciplinari, nel corso della

    quale richiamare e approfondire argomenti essenziali, già affrontati, circa i quali la classe, o una parte di essa,

    abbia evidenziato difficoltà e ritardi d'apprendimento.

    Tale pausa dovrebbe essere collocata, preferibilmente, tra il primo e secondo quadrimestre, dopo i risultati della

    prima valutazione quadrimestrale. Il Consiglio di Classe, tuttavia, potrà decidere e deliberare di organizzare la

    pausa in periodo diverso, qualora se ne evidenziasse la necessità.

    Criteri metodologici

    La metodologia comune ai tre ordini di scuola si articola intorno ai seguenti punti:

    - la funzione del C.d.C. come laboratorio di didattica e ricerca, luogo di elaborazione in segmenti operativi

    (Unità Didattiche disciplinari ed interdisciplinari e/o Unità di Apprendimento) del progetto educativo;

    - l’attenzione ad una interdisciplinarità intesa come raggiungimento, da parte di tutte le discipline, dei

    medesimi obiettivi formativi attraverso i differenti e specifici linguaggi disciplinari;

    - l’estensione della metodologia del laboratorio culturale del Liceo Classico Europeo per una didattica che

    vede l’alunna/o al centro del processo di insegnamento/apprendimento. Si tratta, pertanto, di ridefinire

    l’orario delle singole discipline in due momenti: la lezione, dove hanno maggiore rilievo gli aspetti della

    sistematizzazione e della formalizzazione, affidati prevalentemente all’azione dei/delle docenti e il

    laboratorio, dove prevale l’attività dell’alunna/o in relazione al metodo della ricerca e della soluzione di

    problemi. Le due fasi sono comunque logicamente connesse ed integrate e costituiscono aspetti

    complementari di un unico processo finalizzato all’apprendimento.

    □ Linee/guida dell'azione didattica

    L'azione didattica nei tre ordini di scuola è orientata dalle seguenti linee/guida:

    o potenziamento delle compresenze dei/delle docenti (intersezione dei saperi); o progettazione di moduli tematici secondo le indicazioni dei Consigli di classe e in relazione alle aree

    di progetto comuni;

    o costituzione di gruppi di apprendimento all'interno di una stessa classe e/o a - classi aperte;

    - scambio di docenti (tra diversi ordini di scuola);

    - attività didattiche verticali.

    Recupero in orario curricolare

    Gli interventi di consolidamento e recupero vengono diversificati in relazione ai differenti ambiti in cui si

    manifestano le difficoltà da parte delle/gli studenti: l'ambito disciplinare, quello metodologico, quello della

    motivazione, con tipologie di intervento varie che comprendono attività di laboratorio nell'ambito della scrittura,

    lettura, traduzione e riflessione sulla lingua, moduli di riorganizzazione del sapere e tecniche di organizzazione

    dello studio. Tra le strategie seguite nell’azione di recupero vengono privilegiate quelle illustrate di seguito:

    - pause didattiche (vedi sopra)

    - personalizzazione dell'insegnamento

    Ciascun docente indica, nella propria programmazione annuale, gli obiettivi minimi irrinunciabili cui ciascun/a

    alunno/a deve pervenire, entro la fine dell'anno scolastico, per essere ammesso/a alla classe successiva, senza

    alcun debito formativo.

    In questa prospettiva, viene dedicata particolare cura:

    1. all'analisi della situazione di partenza della classe, per evidenziare i deficit d'apprendimento eventualmente rilevati e la loro incidenza tra gli/le alunni della classe.

    2. all'indicazione delle verifiche che ogni docente intende adottare per saggiare effettivamente l'acquisizione di detti obiettivi minimi.

    Qualora si evidenzi, attraverso le verifiche periodiche, il ritardo nell’apprendimento di una parte di alunni/e, nel

    corso dell'anno scolastico, il Docente può assegnare agli/alle alunni/e in difficoltà, attività particolari

    differenziate da quelle comuni della classe e volte, specificamente, al recupero del deficit rilevato; può altresì,

    prevedere prove di verifica diversificate.

    Recupero formalizzato in orario extracurricolare

  • I/le docenti che ne rilevino la necessità, strutturano piani di lavoro da realizzare in orario extracurriculare per lo

    sviluppo di attività volte al recupero di deficit cognitivi e/o di ritardi d’apprendimento dei/delle alunne. I corsi

    extracurricolari di recupero dei debiti formativi hanno luogo, prevalentemente, nel mese di settembre. Possono

    essere realizzati corsi volti al recupero di deficit cognitivi in itinere.

    6. L'Orientamento

    Uno degli elementi qualificanti, all'interno dell'organizzazione didattica del P.O.F., è la valorizzazione della

    dimensione orientativa della didattica. Poiché ciascuna disciplina, infatti, offre occasioni di riflessione

    formativa, una didattica capace di esplicitare la chiarezza della struttura - concettuale e sintattica- delle singole

    discipline riveste una grande funzione orientante per alunne ed alunni. Questo si traduce - da parte docente -

    nell’esplicitazione oltre che delle aree di intervento e dei fondamenti culturali della disciplina, anche delle

    procedure operative attraverso le quali porre gli obiettivi disciplinari.

    Un’attenzione particolare è poi posta ad un orientamento finalizzato ad evidenziare, riconoscere e rimuovere

    stereotipi comportamentali e culturali- legati al sesso, sia per le alunne che per gli alunni.

    Non si tratta, però, di “correggere un modello sbagliato” e proporre per le alunne percorsi – culturali e

    professionali- imitativi dei modelli maschili.

    Ragazze e ragazzi, infatti, si trovano in una posizione dissimmetrica nei confronti della cultura e del sociale e,

    pertanto, il percorso di crescita per le ragazze non può dedursi per imitazione o contrapposizione rispetto a

    quello maschile.

    Obiettivo della scuola è, dunque, avviare percorsi di formazione che rafforzino un senso libero dell’essere

    donna/uomo, secondo un percorso educativo che tenga conto dell’esistenza di due sessi.

    7. Le aree di progetto comuni

    (i progetti nei diversi ordini di scuola)

    Altro elemento qualificante del P.O.F. dell'Educandato/Scuola è l’individuazione di “aree di progetto” comuni

    tra i diversi ordini di scuola con lo scopo di:

    costruire esperienze didattiche comuni verificare la possibilità di promuovere una riflessione - per aree disciplinari omogenee- tendente ad individuare le competenze necessarie da sviluppare negli/nelle studenti in ogni sezione del percorso scolastico

    interno all’istituzione "Educandato"-

    Le esperienze didattiche vengono progettate all'interno delle seguenti aree tematiche:

    o La lettura/ la scrittura o L’ambiente/ lo sviluppo sostenibile o La consapevolezza di genere o La dimensione europea della cultura o L'orientamento o La salute o La legalità o L’Informatica e la multimedialità o L’interculturalità o Il teatro o Il recupero, il potenziamento o La comunicazione

    Tempi di realizzazione dei progetti

    Le attività programmate all'interno dei progetti, relativi alle aree tematiche individuate dal P.O.F., si

    sviluppano tanto nel tempo antimeridiano, che pomeridiano. Docenti e Personale Educativo collaborano in

    questa prospettiva, alla realizzazione di progetti secondo la pianificazione deliberata dai rispettivi Consigli di

    Classe in riferimento alle indicazioni del Piano dell’Offerta Formativa.

    Dette attività vengono realizzate ordinariamente dopo le ore 17.30 per dare agli/alle alunni/e la possibilità di

    svolgere le attività di studio. Tuttavia è possibile svilupparle anche nelle fasce orarie pomeridiane, purché i

    progetti che le prevedono siano stati deliberati all’interno del Piano Annuale (che viene approvato dal Collegio

    dei Docenti Unitario Integrato) e/o all’interno dei Consigli di Classe, sempre in coerenza con le indicazioni del

    P.O.F. In questo caso, circa le modalità di realizzazione delle attività progettuali, si prevedono due possibilità:

  • - attività progettuali P.O.F. che coinvolgono l’intero gruppo classe e prevedono la compresenza di docenti ed

    educatori/trici nel corso del tempo post-scolastico. In questo caso occorrerà che docenti ed educatori/trici

    concordino le attività frontali e/o di animazione da svolgere e dispongano la necessaria organizzazione per

    evitare sovraccarico di lavoro per gli/le studenti (gli/le studenti impegnati/e nelle attività progettuali, infatti,

    non potranno appieno dedicarsi all’ordinario lavoro di svolgimento dei compiti nelle ore destinate al progetto)

    - attività progettuali P.O.F. che coinvolgono gruppi di alunni/e all’interno del gruppo classe. In questo caso il

    gruppo di studenti coinvolto sarà affidato al/alla docente responsabile dello svolgimento delle attività. La parte

    del gruppo-classe non coinvolta rimarrà affidata all’educatore/trice per lo svolgimento delle attività

    pomeridiane.

    1. I Progetti

    MUN – Model United Nations – Referente del progetto: Prof.ssa Triolo Nancy.

    Il progetto MUN è una conferenza internazionale di studenti e studentesse del Liceo, patrocinato dalle

    Nazioni Unite. Lo scopo è la comprensione del funzionamento degli Organi delle Nazioni Unite attraverso

    una simulazione pratica svolta a New York City, sede dell’ONU.

    Gemellaggio con Parigi

    Gemellaggio con Monistrol

    Progetto “Verba…Sonant”

    2. Visite guidate e viaggi d’istruzione

    Le uscite didattiche: visite guidate, viaggi d’istruzione… previste dai progetti e/o programmate in relazione

    alle finalità didattiche del POF, vengono realizzate con il coinvolgimento tanto del personale docente quanto

    del personale educativo. Per le uscite che si svolgono nel corso di un’intera giornata e per i viaggi

    d’istruzione, non si tiene conto della distinzione tra tempo scolastico antimeridiano e pomeridiano.

    8. Collaborazioni e accordi con soggetti esterni

    e altre istituzioni scolastiche e culturali

    Nella prospettiva della continuità educativa orizzontale l'Educandato instaura con il territorio un rapporto

    improntato all'apertura e alla collaborazione, rendendo disponibili le proprie strutture per la realizzazione di

    iniziative e manifestazioni di carattere culturale e sociale, di interesse educativo, proposte da associazioni, enti,

    organismi a statuto culturale e legati al mondo della scuola.

    Attiva è pure la collaborazione con:

    istituzioni museali (Museo archeologico A. Salinas, Galleria Nazionale di Sicilia Palazzo Abatellis, Museo Gemmellaro, …);

    associazioni finalizzate alla tutela della salute, ricerca, prevenzione, cura, assistenza: AVIS, AIRC, ASLTI, AIL, i cui esperti ed operatori, ormai da diversi anni, svolgono, a richiesta, sulla scorta di attività

    educativo/didattiche pianificate, in favore degli/lle studenti dell'Istituto, attività di informazione attraverso

    conferenze/dibattito, videoproiezioni, incontri, specie in relazione alla realizzazione delle attività

    educativo/didattiche previste nei piani di educazione alla salute;

    associazioni volte alla promozione e alla tutela dell'ambiente: LEGAMBIENTE, CAI… i cui esperti ed operatori, ormai da diversi anni svolgono, a richiesta, sulla scorta di percorsi formativi prestabiliti, in favore

    degli/delle studenti del nostro Istituto, attività di informazione attraverso conferenze/dibattito, videoproiezioni,

    lezioni di ecologia pratica, lezioni sul campo sul campo, animazione nel corso di escursioni e visite guidate a

    luoghi di interesse ambientale (parchi riserva aree attrezzate) specie in relazione alla realizzazione delle attività

    educativo/didattiche previste nei piani di educazione ambientale;

    partenariati internazionali (Comenius) ANSAS (EX INDIRE) Distretto 11 dell’ASL n° 6 i cui esperti ed operatori svolgono a richiesta sulla scorta di attività educativo/didattiche pianificate in favore degli/lle studenti dell'Istituto, attività di informazione attraverso

    conferenze/dibattito, videoproiezioni, incontri, specie in relazione alla realizzazione delle attività

    educativo/didattiche previste nei piani di educazione alla salute;

    9A. Fondi Strutturali – PON – FSE (Piano Operativo Nazionale) /

    POR (Piano Operativo Regionale)

    L’Educandato, tenuto conto delle diverse esigenze formative e strutturali della scuola, chiede nelle forme e nei

    tempi previsti dalle autorità di gestione fondi FSE e/o FESR per la realizzazione di progetti previsti dalle

    misure del PON e del POR.

  • Per l’anno scolastico 2013-2014, il Collegio dei Docenti unitario ha deliberato all’unanimità, in data 10

    Maggio 2013, di presentare un Piano integrato degli interventi per la Scuola del I ciclo ( primaria e secondaria

    di I grado) e un Piano per la Scuola del II ciclo ( Liceo classico e classico europeo).

    9.B progetti PON- FESR

    9.C Progetti Comenius

    10. Rapporti scuola – famiglia

    Le diverse scuole sollecitano e promuovono la più ampia e diretta partecipazione dei genitori alla vita

    dell'Educandato anche attraverso la partecipazione agli Organi Collegiali.

    Le informazioni relative alle delibere degli OO.CC, nonché tutti gli avvisi inerenti al funzionamento

    dell'Istituto, riguardanti allievi/e, vengono pubblicati, mediante tempestiva affissione all'albo generale e/o

    attraverso forme di comunicazione individualizzata.

    Nella cura del rapporto scuola/famiglia, fondamentale è il contributo di Educatrici ed Educatori che operano

    nell'Educandato, all'interno dei diversi ordini di scuola, continuando il servizio formativo, nelle ore pomeridiane,

    oltre che attraverso l’assistenza e la guida per lo svolgimento del lavoro scolastico, anche svolgendo una funzione

    educativa in senso ampio che, per i tempi e i modi in cui si sviluppa, comporta numerose tangenze con l'azione

    educativa delle famiglie con le quali l'educatrice/educatore instaura un rapporto privilegiato.

    1.

    2. Ricevimenti dei genitori

    I ricevimenti pomeridiani si svolgono durante l'anno scolastico. Per la scuola primaria con cadenza

    bimestrale; per gli altri ordini di scuola secondo un calendario che viene, anno per anno, stabilito e

    pubblicizzato.

    I/le docenti fissano, ciascuno secondo la propria disponibilità, un'ora settimanale di ricevimento individuale dei

    genitori. Allo stesso modo ciascun educatore/trice stabilisce e comunica alle famiglie tempi e modalità del

    ricevimento individuale nel corso della settimana

    Modalità di diffusione del Piano dell'Offerta Formativa

    Il Piano dell'Offerta Formativa dell'Educandato può essere visionato dai genitori dei/delle alunne:

    - consultandone la copia cartacea integrale depositata presso la biblioteca dell'Educandato;

    - collegandosi con il sito INTERNET www.mariaadelaide.it

    - attraverso la sintesi ragionata del documento consegnata alle rispettive famiglie all'atto dell'iscrizione di

    ciascun alunno/a.

    - mezzo informatico.

    Patto educativo di corresponsabilità

    PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

    (Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)

    Il genitore/affidatario dello studente:_______________________________ classe _____ a.s. 2015-2016

    e

    la Dirigente Scolastica dell’Educandato Statale Maria Adelaide di Palermo

    Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;

    Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”

    Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli

    studenti della scuola secondaria”

  • Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del

    bullismo”

    Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri

    dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di

    corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

    preso atto che:

    - la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’

    alunno/a, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;

    - la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento, ma una comunità organizzata dotata di risorse

    umane, materiali e immateriali, tempi, organismi etc che necessitano di interventi complessi di gestione,

    ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;

    sottoscrivono il patto educativo di corresponsabilità

    L’istituzione scolastica si impegna a:

    Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso il dialogo e la collaborazione educativa,

    finalizzata al pieno sviluppo del/della discente.

    Promuovere e consolidare il senso di responsabilità verso le istituzioni, la società, le singole persone.

    Fornire una formazione culturale qualificata aperta alla pluralità delle idee.

    Garantire il rispetto della privacy di studenti e famiglie

    Educare al confronto, nel rispetto dei valori democratici, per realizzare una cittadinanza attiva e responsabile.

    Favorire la libera espressione di opinioni, purché manifestate nel rispetto della dignità della

    persona.

    Predisporre un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona che rispetti i tempi e i ritmi propri di

    apprendimento di ciascuno/a

    Offrire attività formative integrative, finalizzate anche al recupero, al consolidamento ed al potenziamento

    dell’apprendimento, al fine di favorire il successo formativo, di promuovere il merito e di incentivare le

    eccellenze.

    Informare sul funzionamento della scuola, sulle attività organizzate e sugli obiettivi didattici e formativi.

    Comunicare, nei tempi previsti dal regolamento di istituto, le valutazioni delle prove scritte ed orali, nonché i

    criteri che le hanno determinate.

    Tutelare il diritto di riunione e di assemblea di studenti e genitori

    Applicare le sanzioni previste dal regolamento di istituto nell’ottica di una finalità educativa

    La famiglia si impegna a:

    Collaborare alla realizzazione delle finalità educative, attraverso un sereno e costruttivo rapporto con i/le docenti e

    la partecipazione agli incontri organizzati dall’istituzione scolastica.

    Rispettare la libertà di insegnamento dei/delle docenti esercitata in coerenza con gli obiettivi formativi, generali e

    specifici del Piano dell’Offerta Formativa, della progettazione del Consiglio di Classe e della programmazione

    individuale

    Valorizzare l’istituzione scolastica e il ruolo professionale e formativo dei /delle docenti

    Collaborare con la scuola al fine di trasmettere i valori democratici di pacifica convivenza e del rispetto di diritti e

    doveri.

    Informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento scolastico.

    Informare la scuola di eventuali problemi di salute del/della proprio/a figlio/a, in modo da permettere all’istituto

    di operare con cognizione di causa

    Favorire la partecipazione del/della figlio/a alle proposte del Piano dell’Offerta Formativa

    Assicurare una frequenza regolare alle attività scolastiche, disincentivando ritardi, uscite anticipate o assenze

    ingiustificate.

    Informarsi, attraverso gli incontri settimanali e/o quadrimestrali, del rendimento scolastico, collaborando con i/le

    docenti in caso di scarso profitto e/o di problemi disciplinari.

    Rispettare gli orari e le modalità di entrata e di uscita dei/delle propri/e figli/e previsti dal regolamento (artt.6-7-8)

    Risarcire eventuali danni causati dal/dalla proprio/a figlio/a

    Prendere visione del Regolamento d’Istituto e rispettarlo

    Lo studente si impegna a :

    Prendere coscienza dei propri diritti e doveri, rispettando leggi e regolamenti al fine di realizzare una civile

    convivenza.

    Rispettare gli altri, rifiutando ogni forma di pregiudizio, di violenza e di comportamenti lesivi della dignità e

    della privacy della persona.

  • Spegnere il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica ed educativa.

    Rispettare e utilizzare correttamente gli ambienti scolastici, le attrezzature e i laboratori. Ogni danno a persone,

    cose o suppellettili dovrà essere risarcito.

    Mantenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei pari.

    Usare un linguaggio e un abbigliamento consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera.

    Frequentare regolarmente le lezioni, garantire la presenza alle verifiche prefissate, mantenere un atteggiamento

    collaborativo al lavoro in classe, portare il materiale richiesto per le attività didattiche e rispettare le consegne.

    Rispettare gli orari e le modalità di entrata e di uscita previsti dal regolamento (artt.6-7-8)

    Informare tempestivamente i genitori del proprio andamento scolastico

    Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di reale necessità

    Prendere visione del Regolamento d’Istituto e rispettarlo

    Il presente patto educativo integra le disposizioni di legge e il Regolamento di Istituto e NON si sostituisce ad essi; pertanto

    i firmatari sono consapevoli che dovranno comunque attenersi al rispetto delle leggi e dei regolamenti.

    Firme ( per accettazione)

    Per l’Educandato Maria Adelaide di Palermo:

    La Dirigente Scolastica Angela Randazzo

    Per la Famiglia ...............................................( grado di parentela ) ........................................................

    L’alunno/a ........................................................................................

    11. Il modello organizzativo delle/dei docenti - Gestione delle

    funzioni strumentali alla realizzazione del P.O.F.-

    La realizzazione delle attività educativo/didattiche programmate nel Piano richiedono la costruzione di una

    struttura organizzativa piuttosto complessa, in quanto comprensiva di ordini di scuola diversi, centrata

    sull'individuazione dei/delle docenti che svolgono funzioni progettuali, organizzative, di coordinamento,

    verifica e valutazione delle attività educativo didattiche pianificate nell'Educandato/Scuola. L’Istituto, pertanto,

    si è dotato di una rete di organismi costituiti dal personale docente ed educativo, volta ad assicurare il

    coordinamento e l’efficienza nella organizzazione funzionale alle attività dell’Educandato.

    Staff della Presidenza - ha il compito di coadiuvare il Dirigente Scolastico nel lavoro di conduzione ed organizzazione delle attività dell’Educandato/Scuola, ne fanno parte i docenti e gli educatori responsabili di

    alcune Funzioni strumentali al P.O.F., i quattro collaboratori (n.2 docenti e n.2 educatori) di cui uno (docente)

    con funzioni di Vicario anche per la sostituzione del Dirigente (per l’ordinaria amministrazione) nei periodi di

    ferie estive e/o di brevi assenze, designati dal Dirigente Scolastico nel rispetto delle norme contrattuali.

    Commissioni orario e elaborazione calendario riunioni – hanno il compito di elaborare l’orario delle lezioni nei diversi ordini di scuola e l’orario di servizio per il personale educativo.

    Gruppo accoglienza - si occupa della pianificazione/organizzazione delle attività di accoglienza nuovi studenti, docenti, educatori.

    Nucleo di progetto Fondi Strutturali - si occupa della progettazione per l’accesso ai Fondi Strutturali e della supervisione dell’attuazione dei progetti PON e POR (dalla diffusione della comunicazione circa i bandi, ai

    monitoraggi finali).

    Commissione per l’elaborazione del curricolo verticale del primo ciclo Gruppo di lavoro “Adozione sperimentale modello nazionale di certificazione delle competenze Commissione di settore per la programmazione educativa annuale elaborazione attività relative al tempo

    semiconvittuale e convittuale.

    Commissione “Regolamento d’Istituto e revisione Patto di corresponsabilità Commissione “Progetti Erasmus” Commissione Alternanza Scuola-lavoro Commissione CLIL Commissione Valutazione curricula aspiranti alle F.S G.O.E. (Gruppo orientamento in entrata) Commissione PTOF

    Commissione Menù - elaborazione in collaborazione con il tecnico dell’Educandato di menu variabili nell’arco dell’anno scolastico.

  • La declinazione dei compiti affidati a ciascun/a docente e/o a educatori/educatrici responsabili di particolari

    incarichi all’interno dell’Educandato (funzioni strumentali al P.O.F., referenti, …) viene deliberata dal Collegio

    dei Docenti Unitario Integrato tenendo conto:

    1. della complessità dell'Educandato/Scuola; 2. delle sue concrete e irrinunciabili esigenze di funzionamento; 3. della logica dell'autonomia scolastica intesa come autogestione responsabile del servizio formativo,

    da parte delle singole scuole.

    (All’Educandato/Scuola viene assegnata una copertura finanziaria utile all’attivazione di sei Funzioni

    Strumentali al P.O.F. quattro da attribuire ai/alle docenti dei vari ordini di scuola e due agli/alle educatori/trici.

    Grazie a risparmi di spesa dell’annualità precedente, sono state attivate sei funzioni per i docenti.

    Docente collaboratrice n.1 (Vicaria)-non inclusa nelle funzioni strumentali come da CCNL (Prof.ssa

    Zanna I.)

    Sostituzione Dirigente Scolastica per amministrazione ordinaria in caso di impedimento, di ferie e/o assenze

    temporanee e/o per il coordinamento degli OO. CC.

    Redazione e/o diffusione delle circolari.

    Esecutività delle disposizioni della presidenza e verifiche del rispetto delle procedure.

    Calendario annuale riunioni.

    Gestione supplenze e/o permessi brevi e/o recuperi docenti.

    Raccolta documentazioni didattiche.

    Gestione alunni/e per permessi, uscite anticipate, ritardi, piccoli infortuni.

    Coordinamento dei rapporti scuola/famiglia.

    Collaborazione/raccordo tra le diverse componenti dell’Educandato-scuola: DSGA, Collaboratori, Dirigente,

    Docenti Funzione strumentali al P.O.F., Segreterie, Personale Educativo….

    Rapporti con Istituzioni Scolastiche, Associazioni, Enti, altri Soggetti del territorio per l’organizzazione e il

    funzionamento generale dell’Istituzione.

    Docente Collaboratrice n. 2 (delega per la scuola primaria) (Ins. Guccione G.)

    Sostituzione Dirigente Scolastica (in caso di impedimento) per il coordinamento degli OO. CC.

    Cura dei registri relativi ai verbali delle riunioni.

    Redazione e/o diffusione delle circolari.

    Esecutività delle disposizioni della presidenza e verifiche del rispetto delle procedure.

    Calendario annuale riunioni e orario scolastico.

    Gestione supplenze e/o permessi brevi e/o recuperi docenti.

    Raccolta documentazioni didattiche.

    Gestione alunni/e per permessi, uscite anticipate, ritardi, piccoli infortuni.

    Cura rapporti scuola/famiglia.

    Collaborazione/raccordo tra le diverse componenti dell’Educandato-scuola: DSGA, Collaboratori, Dirigente,

    Docenti Funzione strumentali al POF, segreterie, Personale educativo….

    Rapporti con Istituzioni Scolastiche, Associazioni, Enti, altri Soggetti del territorio per l’organizzazione e il

    funzionamento generale dell’Istituzione.

    FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.

    Funzione N. 1

    Sostegno al PTOF (Prof. Carfì)

    coordinamento per l’attuazione del POF anno scolastico 2015/2016 e del PTOF triennio 2016-2019.

    redazione e aggiornamento del documento

    diffusione e pubblicizzazione del documento all’interno della Scuola e nel territorio

    predisporre e realizzare il monitoraggio e la valutazione in itinere e finale del POF nelle sue varie

    articolazioni

    Coordinare e organizzare l’attività della Commissione PTOF

    Collaborare con commissioni, dipartimenti, consigli di classe e gruppi di progetto relativamente alle attività

    connesse allo sviluppo e all’integrazione del curricolo di scuola.

    Rapporti con altre scuole e/o con Enti vari, Associazioni del territorio relativamente ad attività educative e

    didattiche inserite nel PTOF;

    Collaborazione con la Dirigente Scolastica, con i collaboratori della Dirigente, con le strutture

    Amministrative, con i/le docenti responsabili di altre Funzioni Strumentali al P.O.F.

  • Funzione N. 2

    Formazione docenti e personale educativo

    ( Prof. Carlino-Educatrice Visconti) Rilevazione delle esigenze formative e di aggiornamento dei docenti e del personale educativo della Scuola

    anche in rapporto a conoscenza ed uso delle nuove tecnologie nella didattica

    Progettazione, monitoraggio e coordinamento di corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente ed

    educativo

    Coordinare le iniziative legate all’introduzione e all’implementazione delle nuove metodologie e tecnologie nella

    didattica.

    Cura e diffusione delle informazioni e/o pubblicazioni relative alle innovazioni relative all’impiego delle

    tecnologie informatiche e multimediali nell’ambito educativo / didattico per i docenti e il personale educativo

    della Scuola

    Collaborazione con la Dirigente Scolastica, con le strutture amministrative, con i /le docenti responsabili delle

    altre funzioni strumentali e/o di incarichi speciali per una gestione armonica e integrata delle strutture

    informatiche dell'Educandato

    Funzione N. 3

    Coordinamento, organizzazione e pubblicizzazione delle attività extracurriculari e della produzione di

    materiale della scuola primaria

    Ins. Lascari-Ins. Oliva

    Coordinamento e organizzazione di feste, spettacoli, mostre in collaborazione con le docenti

    Calendarizzazione degli eventi; prenotazione spazi e apparecchiature;

    Pubblicizzazione sul sito delle iniziative extracurriculari; raccolta video e immagini in relazione alle iniziative

    espletate

    Socializzazione del materiale raccolto.

    Funzione N. 4

    Sostegno e supporto per gli studenti e valorizzazione delle eccellenze

    Prof. ssa Valenti V. Coordinamento e organizzazione attività di potenziamento degli/delle studenti

    Rilevazione delle esigenze formative e/o educative degli studenti della Scuola

    Redazione e diffusione delle circolari riguardanti attività degli/delle studenti

    Rapporti con altre scuole e/o con Enti vari, Associazioni del territorio relativamente ad attività educative e

    didattiche gli/le studenti ( gare, concorsi, manifestazioni, partecipazioni ad eventi)-valorizzazione delle

    eccellenze

    Diffusione (incontri, riunioni, circolari…) tra gli Studenti e le Famiglie, delle informazioni circa le attività e le

    riunioni da organizzare e/o organizzate;

    Collaborazione con la Dirigente Scolastica, con i collaboratori della Dirigente, con le strutture

    Amministrative, con i/le docenti responsabili di altre Funzioni Strumentali al P.O.F.

    Funzione N. 5

    Orientamento in entrata e in uscita

    Prof.ssa Triolo N.

    Promozione/organizzazione/elaborazione/cura/coordinamento delle attività di orientamento

    monitoraggio delle iniziative educativo-didattiche relative all’orientamento

    Redazione e/o diffusione delle circolari di progetti sui temi di cui sopra;

    Diffusione delle iniziative proposte da altre scuole e/o Associazioni e/o Università italiane e straniere etc…

    Raccordo con gli/le altri/e docenti Funzioni Strumentali al POF, con i referenti per l’orientamento e con il GOE

    Diffusione (incontri, riunioni, circolari…) tra gli Studenti e le Famiglie, delle informazioni circa le attività da

    organizzare e/o organizzate;

    Collaborazione con la Dirigente Scolastica, con i collaboratori della Dirigente, con le strutture Amministrative,con

    i/le docenti responsabili di altre Funzioni Strumentali al P.O.F.

    Funzione N. 6

    Monitoraggio, valutazione ed autovalutazione d’Istituto, prove INVALSI

    Prof.ssa Ferrauto V. Elaborazione RAV e Piano di miglioramento

  • Coordinamento Prove INVALSI ( scuola primaria- scuola secondaria di I grado e II grado)

    Consulenza e supporto ai/alle docenti coinvolti nella realizzazione delle prove INVALSI

    Sistemi di valutazione d’Istituto e Autovalutazione

    Raccolta materiale e documentazione relativi alla valutazione d’Istituto e dei progetti effettuati

    Contatti con le agenzie preposte al sistema valutativo INVALSI- OCSE Pisa

    Collaborazione con la Dirigente Scolastica, con i collaboratori della Dirigente, con le strutture

    Amministrative, con i/le docenti responsabili di altre Funzioni Strumentali al P.O.F.

    Funzione N. 7

    Sostegno e supporto per gli studenti per le attività di recupero e i BES

    (Prof. Guarneri)

    Coordinamento e organizzazione attività di recupero degli/delle studenti, comprese le attività legate alla

    sospensione del giudizio degli studenti liceali.

    Raccordo con i Consigli di classe per l’individuazione di situazioni di difficoltà e disagio degli/delle alunni/e;

    Progettazione e coordinamento del Piano dell’inclusività

    Organizzare forme di collaborazione con i servizi e i presidi territoriali competenti circa le problematiche

    degli alunni.

    Collaborare con le diverse agenzie educative presenti sul territorio per attivare percorsi di recupero ed

    inclusione.

    Svolgere attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori e gli specialisti esterni.

    Coordinare il lavoro e le azioni dei docenti di sostegno.

    Raccogliere, analizzare ed elaborare i dati relativi alla rilevazione del monitoraggio alunni BES.

    Suggerire l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare l’autonomia, la

    comunicazione e l’attività di apprendimento degli studenti.

    Funzione N. 8

    Aggiornamento e coordinamento del sito Web, supporto ed aggiornamento informatico, organizzazione di eventi

    (Prof. Morello)

    Gestione sito Web dell’Educandato “Maria Adelaide”

    collaborazione con i Soggetti responsabili delle strutture informatiche dell’Educandato.

    collaborazione con la Dirigente Scolastica, con le strutture

    amministrative, con i /le docenti responsabili delle altre funzioni strumentali e/o di incarichi speciali per una

    gestione armonica e integrata delle strutture informatiche dell’Educandato

    organizzazione e coordinamento delle attività di comunicazione dell’Educandato: organizzazione di eventi e

    manifestazioni di promozione dell’Educandato, produzione di materiale grafico e pubblicitario, rapporti con la

    stampa

    Funzione N. 9

    Servizio per gli/le studenti per attività semiconvittuali e convittuali

    (Educatrice Calì)

    organizzazione e coordinamento attività post-scolastiche culturali, sociali, ricreative a beneficio soprattutto

    delle alunne convittrici e ove occorresse degli/delle alunni/e semiconvittori/trici

    organizzazione delle attività serali per le convittrici

    raccordo con la Dirigente, le strutture amministrative, c i collaboratori della Dirigente, con i/le docenti

    responsabili di altre Funzioni Strumentali al P.O.F.

    Referenti Educazione alla salute

    Elaborazione, organizzazione e coordinamento progetti educazione alla salute e sessuale /

    Cura rapporti con enti pubblici ed associazioni volti alla tutela della salute (ASL, AIRC, ASLTI, AVIS,

    AIDO, Lega contro i tumori, Ufficio scolastico provinciale, etc…/ redazione e diffusione delle circolari

    riguardanti l’Educazione alla salute e/o educazioni affini/

    Diffusione tra gli/le studenti di bandi di concorso e di materiale informativo /

    rapporti con il DSGA e con il personale ATA per la realizzazione di progetti e/o uscite finalizzate/

    Organizzazione delle conferenze e/o incontri e reperimento spazi necessari/organizzazione della giornata per

    la raccolta del sangue/ iniziative in favore dell’AIRC e dell’ASLTI e/o iniziative umanitarie

  • Referenti Educazione Ambientale

    Elaborazione, organizzazione e coordinamento progetti Educazione Ambientale e/o materie affini;

    Cura dei rapporti con enti pubblici ed associazioni volte alla tutela ambientale (AMIA. WWF, Green Ecogest,

    Lega Ambiente, Provincia, Ufficio scolastico Provinciale, Comune, Orto Botanico, Museo Gemmellaro,

    Osservatorio Astronomico, Ente Parco, Riserve della Regione, etc…)

    Redazione e diffusione delle circolari riguardanti l’Educazione Ambientali e/o Educazioni affini;

    Diffusione tra gli studenti di bandi di concorso, materiale informativo e/o altro pertinente

    Cura dei rapporti con il DGSA e con il personale ATA per la realizzazione di progetti e/o uscite finalizzate;

    Organizzazione delle conferenze e reperimento degli spazi necessari

    Stesura dei contratti per la collaborazione di soggetti e/o esperti esterni.

    Referenti Convittiadi

    Prof. B. Piazza

    Organizzazione, coordinamento e programmazione di tutte le attività relative alla manifestazione

    Referenti progetti Comenius

    Prof. G. Carlino – Prof.ssa N. Triolo

    Ricerca partner transnazionali Coordinamento attività di progettazione Scambi docenti-studenti Visite propedeutiche Accoglienza docenti europei Procedure tecniche e burocratiche Incontri con studenti e famiglie Raccordi interni ai consigli di classe

    Referenti Educazione Stradale

    Organizzazione delle attività interne ed esterne e di tutte le funzioni attinenti le tematiche generali e

    peculiari dell’educazione stradale

    Referenti spettacoli teatrali e/o musicali

    Cura abbonamento, organizzazione attività propedeutiche alla fruizione degli spettacoli del teatro di prosa e

    del teatro lirico.

    Referenti per attività relative alla sicurezza

    Prof. F. Morello

    Informazione alle/agli alunne/i sui comportamenti da tenere in caso di emergenze;

    Organizzare, d’intesa con il DSGA e con il responsabile della sicurezza per l’Educandato, le prove di

    evacuazione;

    Segnalare al DSGA qualunque situazione logistica possa mettere a rischio l’incolumità della popolazione

    scolastica;

    Raccordo con i referenti per la sicurezza degli altri ordini di scuola dell’Educandato

    Referenti di settore personale educativo

    □ Contatti e relazioni con i collaboratori della Dirigente Scolastica e con la Dirigente per problemi riguardanti

    il settore di appartenenza.

  • □ Problemi generali organizzativi degli/delle alunni/e

    □ Raccordo educativo fra tutti i referenti di settore

    Referente viaggi d’Istruzione

    Stabilire, in seno ai Consigli di Classe, destinazione, modalità, itinerari, programma dei viaggi di istruzione;

    Comunicazione e riunione con le famiglie delle alunne partecipanti ai viaggi;

    Contatti con le agenzie di viaggio;

    Contatti con l'Ufficio alunni e con il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi per l'organizzazione dei

    viaggi.

    Referenti per l’Educazione ai Beni Culturali

    collegamento con il territorio,

    contatti con Enti Culturali e museali

    Collaborazione con Ufficio Amministrativo per organizzazione uscite finalizzate.

    Referenti Orientamento

    Organizzazione, elaborazione,coordinamento“Progetto Orientamento”;

    Rapporti con Enti pubblici e/o istituzionali (Provincia Comune -Ufficio Scolastico Provinciale....) attraverso

    incontri, riunioni, corrispondenza, ecc...;

    Rapporti con ARCES per mostra orientamento;

    Rapporti con il personale ATA per la realizzazione del progetto;

    Organizzazione conferenze e reperimento spazi necessari;

    Organizzazione uscite didattiche previste per il progetto;

    Diffusione di materiale informativo tra gli/le studenti.

    Referenti Educazione alla Legalità

    organizzazione delle attività, interne ed esterne, e di tutte le funzioni attinenti le tematiche generali e

    peculiari dell’Educazione alla legalità.

    Sono stati individuati docenti responsabili per i seguenti settori:

    Responsabile biblioteca

    Responsabili attrezzature e sussidi didattici-multimediali

    Responsabile laboratorio scientifico I ciclo

    Responsabile aula multimediale

    Responsabili area BES – scuola primaria

    Responsabile dei LEP licei (Prof.ssa R. Ortolano)

    Responsabile aggiornamento sito, pubblicizzazione attività dei Licei

    Responsabili INVALSI (Prof.ssa Zanna – Prof.ssa Ortolano)

    Responsabili progetti in lingua francese ( Prof.ssa A. Mezzo – Prof.ssa S. Laouar)

    Sono stati attribuiti incarichi di :

    Coordinatori/trici di classe (Scuola Primaria/ Scuola Secondaria di primo grado/ Ginnasio-Liceo Classico /

    Liceo Classico Europeo).

    Coordinatori/trici di Dipartimento.

  • Segretari/e di Dipartimento

    Segretari/e consigli di classe

    Segretari/e dei Collegi di settore (Scuola Primaria/Scuola Secondaria di primo grado/ Scuola Secondaria di

    secondo grado/ Personale Educativo).

    Segretaria Consigli di Interclasse (Scuola Primaria)

    Segretario del Collegio dei Docenti Unitario Integrato – verbali Collegio dei Docenti Unitario e/o Collegio

    dei Docenti Unitario Integrato dalla presenza del Personale Educativo

    PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’

    La Funzione Strumentale preposta all’area BES e la docente di Staff chiamata ad occuparsi dell’area della

    disabilità, su incarico della D.S., hanno elaborato una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività. E’ la

    prima volta che nel nostro istituto viene attivata una Funzione Strumentale specifica ed è la prima volta che

    si elabora un Piano Annuale per l’Inclusività.

    A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra scuola ha elaborato per l'Anno

    Scolastico 2015/16, il "Piano Annuale per l'Inclusività".

    Tale Direttiva concernente gli "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

    organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica", delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola

    italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all'apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in

    situazione di difficoltà.

    Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per

    motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le

    scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.

    Tale impostazione rafforza il paradigma inclusivo della nostra scuola e richiede di contestualizzare il

    modello dell'integrazione scolastica all'interno di uno scenario cambiato, potenziando soprattutto la cultura

    dell'inclusione.

    La nuova Direttiva ministeriale definisce le linee del cambiamento per rafforzare il paradigma inclusivo:

    - Potenziamento della cultura dell'inclusione

    - Approfondimento delle competenze in materia degli insegnanti curricolari

    - Valorizzazione della funzione del docente per il sostegno, quale risorsa aggiuntiva assegnata a tutta

    la classe

    - Nuovo modello organizzativo nella gestione del processo di integrazione scolastica e di presa in

    carico dei BES da parte dei docenti

    Inoltre è da tener presente che l'area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile

    esplicitamente alla presenza di deficit: praticamente in ogni classe ci sono alunni che presentano una

    richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni. I BES possono classificarsi in tre grandi

    sottocategorie:

    1. Disabilità;

  • 2. Disturbi evolutivi specifici (oltre i disturbi specifici dell'apprendimento, anche i deficit del linguaggio,

    dell'attenzione e dell'iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre

    tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate; il

    funzionamento intellettivo limite è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo

    specifico);

    3. Svantaggio socio-economico.

    Tutte queste differenti problematiche non vengono o non possono essere certificate ex L. 104/92, non

    dando conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra

    queste, all'insegnante di sostegno.

    Si tratta quindi di stabilire a monte dei percorsi di inclusione, condivisi da tutte le figure professionali, non

    dettati dall'emergenza e che abbiano i seguenti obiettivi:

    - Prevenzione: identificazione precoce di possibili difficoltà che se ignorate possono trasformarsi in

    veri e propri handicap

    - Insegnamento/Apprendimento che procede tenendo conto della pluralità dei soggetti e non

    dell'unicità del docente.

    - Valorizzazione della vita sociale: attenzione al progetto di vita, al conseguimento da parte degli

    alunni delle competenze routinarie.

    - Ruolo dell'imitazione nei processi di apprendimento (apprendimento cooperativo, lavori a coppie

    o a piccoli gruppi)

    - Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni,

    di cui il sostegno individuale è solo una parte.

    L’Educandato Statale “Maria Adelaide" riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e ritiene

    doveroso procedere alla redazione ed all'applicazione di un piano di inclusività generale da ripresentare

    annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei bisogni presenti; ritiene che,

    nella programmazione e nell'effettuazione del percorso ,l'indicazione didattica verso la personalizzazione

    e/o individualizzazione dei percorsi educativi debba rispettare la peculiarità di approccio, metodo /stile e

    livello di apprendimento afferente a tutti i discenti e, in particolare, ai BES; precisa che, proprio nel rispetto

    dell'individualità e delle sue caratteristiche, si deve operare nella programmazione e nell'effettuazione del

    percorso , con piena consapevolezza dello specifico delle diverse categorie di bisogno educativo, evitando

    quanto più possibile la generalizzazione e la genericità e riconoscendone, al contrario, le matrici tutt'affatto

    diverse; ritiene, di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli strumenti idonei a

    garantire ad ogni studente in situazione di BES-DSA il raggiungimento del massimo delle sue possibilità,

    attraverso le seguenti strategie utilizzate secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla

    normativa nazionale e/o alle direttive del POF:

  • 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);

    2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);

    3) strumenti compensativi;

    4) misure dispensative;

    Propone altresì un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali già

    disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (ministero, enti locali ecc. es. facilitatore

    linguistico, psicologo ); ritiene infine necessario operare per abbattere i limiti di accesso al reale diritto allo

    studio che possono qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere architettoniche) o funzionali (mancanza

    della dotazione della strumentazione individuale: libri di testo, ecc., per quanto riguarda lo svantaggio

    socioeconomico e culturale).

    LA FORMALIZZAZIONE DEI BES

    Nella scuola che lavora per l'inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle problematiche da

    affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d'inclusione nella scuola ,inoltre, può

    avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto .

    In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza preventiva delle

    varie tipologie di BES , delle risorse e delle strategie necessarie per operare. Occorre, poi, formalizzare

    compiti e procedure in modo che tutti cooperino al raggiungimento di un esito positivo.

    Il riconoscimento formale (con verbalizzazione assolutamente motivata) da parte del consiglio di classe è il

    primo momento della "storia inclusiva" dell'alunno con BES diverso da quello con disabilità o DSA o

    assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992 e

    170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012).

    PUNTI DI CRITICITÀ' E PUNTI DI FORZA

    Per l'attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti

    di forza attuali dell'istituto. Ad oggi si ritiene di dover segnalare , i seguenti punti di criticità:

    - spazi dedicati alle attività per il recupero e il potenziamento non sempre sufficienti o disponibili e

    comunque adeguatamente attrezzati;

    - insufficiente disponibilità delle risorse finanziarie annuali da FIS attraverso le quali attivare

    opportuni interventi di recupero e di potenziamento.

    - difficoltà di passaggio di informazioni fra i consigli di classe e docenti ed operatori responsabili,

    degli interventi integrativi, con conseguente ricaduta nella valutazione curricolare;

    - non adeguata formazione ed esperienza dei docenti, degli educatori e degli ATA alle situazioni

    specifiche;

  • - ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali degli EE.LL. a favore delle famiglie con

    problemi socioeconomici per agevolare il diritto allo studio;

    - difficoltà nel desumere, per gli alunni neoiscritti, dalla documentazione presentata, informazioni

    sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l'anno scolastico successivo.

    Punti di forza:

    - presenza di una funzione strumentale per l'inclusione.

    - Disponibilità ad attivare progetti didattici specifici per studenti con BES (alunni a rischio

    dispersione scolastica);

    - Disponibilità alla formazione specifica;

    - Adesione dell’istituto all’Osservatorio Permanente per la Dispersione Scolastica;

    - Costituzione del gruppo GOSP (Gruppo Operativo di Supporto Psicopedagogico.

    Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che

    segue:

    Parte I - analisi dei punti di forza e di criticità

    A. Rilevazione dei BES presenti n°

    1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 5

    - minorati vista 1

    - minorati udito - psicofisici 4

    2. disturbi evolutivi specifici 2

    - DSA 7

    - ADHD (disturbo da deficit di attenzione- iperattività) /DOP (disturbo oppositivo

    provocatorio)

    13

    - Borderline cognitivo

    Disturbo specifico del linguaggio /Disturbo della coordinazione motoria

    3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 1

    Socio-economico

    Linguistico- culturale

    Disagio comportamentale/relazionale

    Altro 1

    Alunni tot. istituto 836

    Totali BES 26

    % su popolazione scolastica 3,10%

    N° PEI redatti dai GLHO (Gruppo di lavoro per l'handicap operativo) 3

    N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 1

    N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1

  • Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in... Sì / No

    Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Si

    Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

    laboratori protetti, ecc.)

    Si

    AEC

    (assistenza educativo culturale) Attività individualizzate e di piccolo gruppo No

    Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

    laboratori protetti, ecc.)

    No

    Assistenti alla comunicazione

    (mediatori linguistici)

    Attività individualizzate e di piccolo Gruppo No

    Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

    laboratori protetti, ecc.)

    No

    Funzione strumentale /

    coordinamento

    Si

    Referenti di Istituto (disabilità,

    DSA/ BES ,GOSP)

    4

    Psicopedagogisti e affini

    esterni/interni (psicologo

    sportello di ascolto)

    Osservatorio Permanente

    Docenti tutor

    Altro:

    Altro:

    Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso. Sì / No

    Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI (Gruppo di

    lavoro per l'inclusione)

    NO

    Rapporti con famiglie Si

    Progetti didattico educativi a

    prevalente tematica inclusiva

    Si

    Altro:

    Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI (Gruppo di

    lavoro per l'inclusione)

    NO

    Rapporti con famiglie Si

    Tutoraggio alunni Si

    Progetti didattico educativi a

    prevalente tematica inclusiva

    Si

  • Altro:

    Altri docenti Partecipazione a GLI (Gruppo di

    lavoro per l'inclusione)

    NO

    Rapporti con famiglie Si

    Tutoraggio alunni Si

    Progetti didattico educativi a

    prevalente tematica inclusiva

    Si

    Altro:

    Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Si

    Progetti di inclusione /

    Coinvolgimento personale ATA

    laboratori integrati

    No

    Altro:

    Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su

    genitorialità e

    psicopedagogia dell'età evolutiva

    NO

    Coinvolgimento in progetti di

    inclusione

    NO

    Coinvolgimento in attività di

    promozione della comunità educante

    Si

    Altro:

    Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e

    istituzioni deputate alla sicurezza.

    Rapporti con CTS (Centri Territoriali di Supporto)

    / CTI (Centri Territoriali per l'Integrazione

    scolastica)CTRH (Centri territoriali per l'handicap)

    Accordi di programma / protocolli di

    intesa formalizzati sulla disabilità

    Si

    Accordi di programma / protocolli di

    intesa formalizzati su disagio e simili

    Si

    Procedure condivise di intervento

    sulla disabilità

    Si

    Procedure condivise di intervento su

    disagio e simili

    Si

    Progetti territoriali integrati Si

    Progetti integrati a livello di singola

    scuola

    No

    Rapporti con CTS / CTI/CTRH Si

    Altro:

  • Rapporti con privato sociale e volontariato Progetti territoriali integrati NO

    Progetti integrati a livello di singola

    scuola

    Si

    Progetti a livello di reti di scuole NO

    Formazione docenti Strategie e metodologie educativo

    didattiche/gestione della classe

    Si

    Didattica speciale e progetti

    educativo didattici a prevalente

    tematica inclusiva

    NO

    Didattica interculturale NO

    Psicologia e psicopatologia dell'età

    evolutiva (compresi DSA, ADHD,

    ecc.)

    NO

    Progetti di formazione su specifiche

    disabilità (autismo, ADHD, Dis.

    Intellettive, sensoriali.)

    NO

    Altro:

  • Obiettivi di incremento dell’inclusività preposti per questo anno scolastico

    Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

    responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

    Tra i compiti della Funzione Strumentale per i Bes, questo anno c'è anche l'elaborazione di un Piano

    Annuale per l'inclusività (P.A.I.) - Come precisato nelle nota MIUR n.1551 del 27/06/2013... "Non è

    un 'documento' per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una progettazione della

    propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una

    didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni".

    - Dirigente Scolastico promuove iniziative finalizzate all' inclusione.

    Esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti;

    - GOSP e Coordinatori: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione

    del livello di inclusività della scuola; coordinamento stesura e applicazione di Piani di Lavoro

    (PEI e PDP ).

    - Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione BES; Supporto al consiglio

    di classe/team docenti nell'assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e

    didattiche inclusive ;Collaborazione alla continuità nei percorsi didattici. Esplicitazione nel POF di

    un concreto impegno programmatico per l'inclusione;

    -Funzione Strumentale : collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale

    dell'Inclusione; Elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l'inclusività) riferito a tutti gli

    alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico

    -Commissione BES (da costituire): Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;

    formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI dei BES; Raccolta Piani di

    Lavoro (PEI e PDP) relativi ai BES.

    -Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l'adozione di

    una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative;

    Rilevazione di tutte le certificazioni. Rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o

    linguistico-culturale; Definizione di interventi didattico-educativi, strategie e metodologie.

    Stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP);Collaborazione scuola-famiglia-territorio;

    -Collegio Docenti: su proposta della Funzione Strumentale delibera del PAI

    -Docenti curriculari : Impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate

    anche a livello territoriale.

  • 24

    Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

    -Valutazione del Piano Annuale dell'Inclusione, in itinere, monitorando punti di forza e criticità.

    -Formazione nella strategia razionale-emotiva a supporto degli studenti con difficoltà di apprendimento

    e nella gestione delle problematiche.

    -Commissione BES: raccolta e documentazione sugli interventi didattico-educativi, consulenza ai colleghi

    sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, proposta di strategie di lavoro per il GLI

    -Elaborazione proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico.

    Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti terranno conto

    dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificheranno quanto gli obiettivi siano

    riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

    Relativamente ai percorsi personalizzati, i Consigli di Classe/team dei docenti, concorderanno le modalità

    di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuando modalità di verifica dei

    risultati raggiunti prevedendo anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune.

    Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'interno della scuola

    Diverse figure professionali collaborano all'interno dell'istituto: docenti di sostegno contitolari con gli

    insegnanti di classe. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi

    eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi.

    Gli assistenti alla comunicazione favoriscono interventi educativi per gli alunni per i quali è richiesta tale

    figura .

    Referenti: DISABILITA' VARIA, GOSP (scuola primaria; secondaria primo e secondo grado).

    Docente con competenze psicopedagogiche O.P

    Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali

    all'inclusione:

    • Attività laboratoriali (learning by doing)

    • Attività per piccolo gruppi (cooperative learning)

    • Tutoring

    • Attività individualizzata (mastery learning) di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli

    alunni BES in correlazione con quelli previsti per l'intera classe.

    La progettualità didattica orientata all'inclusione comporta l'adozione di strategie e metodologie

    favorenti, l'apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l'apprendimento per

    scoperta, la suddivisione del tempo, l'utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di

    software e sussidi specifici.

    Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio in formato

    elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e

    computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa

    conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte

    dal libro di testo in formato elettronico.

  • 25

    Valorizzazione delle risorse esistenti. Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola.

    -Classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella

    progettazione di momenti formativi.

    -Valorizzazione della risorsa "alunni" attraverso l'apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per

    mezzo del tutoraggio tra pari.

    -Valorizzazione degli spazi, delle strutture ,dei materiali e la presenza vicina di un altro ordine di

    scuola per lavorare sulla continuità e sull'inclusione

    Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

    inclusione.

    Il progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la

    richiesta di risorse aggiuntive da parte dalla regione .

    Le proposte, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che

    richiedono, necessitano di risorse aggiuntive:

    L'assegnazione di docenti da utilizzare per realizzazione dei progetti di inclusione e

    personalizzazione degli apprendimenti.

    L'assegnazione di educatori dell'assistenza specialistica.

    L'assegnazione di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità e sensoriale dal

    primo periodo dell'anno scolastico

    Corsi di formazione sulla didattica inclusiva.

    Corsi di alfabetizzazione per alunni stranieri.

    Costituzioni di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d'intesa e materiali.

    Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'esterno della scuola, in rapporto ai

    diversi servizi esistenti

    Coinvolgimento dei C.T.I. e i C.T.S., delle A.S.P. e dei Centri di Assistenza Territoriali.

    Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

    riguardano l'organizzazione delle attività educative

    La scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione alle famiglie. Prevede inoltre

    la valorizzazione del ruolo delle famiglie e partecipazione propositiva.

    Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

    In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi

    speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità).

    Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d'apprendimento, le strategie e le attività

    educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà

    socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione.

    Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

    - rispondere ai bisogni individuali

    - monitorare la crescita della persona

    - monitorare l'intero percorso

    - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità

  • 26

    Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l'ingresso nel sistema scolastico, la

    continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

    In accordo con le famiglie e gli insegnanti vengono realizzati progetti di continuità al fine di favorire

    il passaggio fra i diversi ordini di scuola.

    Una eventuale Commissione Formazione Classi provvederà all'inserimento nella classe più adatta

    degli alunni con disabilità e i bisogni educativi speciali.

    La formulazione del PAI è volta a sostenere l'alunno, dotandolo di competenze che lo rendano

    capace di fare scelte consapevoli, permettendogli di sviluppare un proprio progetto di vita futura.

    INDICATORI SITUZIONI DI BES

    PREMESSA

    I presenti traguardi, qualora ritenuto opportuno di volta in volta dai relativi Consigli di classe -

    interclasse, che costituiscono un Curricolo in verticale per i diversi segmenti dell'Istituto

    Comprensivo, varranno per diverse tipologie di situazioni, di seguito elencate:

    • Alunni disabili

    • Alunni con certificazione di DSA riconosciuta per legge

    • Alunni con BES diversi, così come elencati nel Piano di Inclusione dell'Istituto

    • Altre situazioni che possono presentarsi all'interno dei gruppi-classe e che prevedono la

    necessità di piani di studio personalizzati

    Essi verranno segnalati con apposita verbalizzazione e, pertanto, in base a questi sarà necessario

    concordare eventuali deroghe ai criteri di valutazione standard, nel caso in cui verrà prescelto il

    seguente curricolo.

    CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA-SECONDARIA DI I GRADO-II GRADO

    1. Riflettere, discutere e confrontarsi con il gruppo dei pari e degli adulti.

    2. Utilizzare gli strumenti linguistici in modo funzionale e consapevole in un'ottica trasversale. ed

    interdisciplinare, a classi aperte e con metodo laboratoriale.

    3. Usare le competenze linguistiche acquisite per collaborare con gli altri nell'elaborare

    progetti ed esperienze diverse.

    4. Avviare le prime strategie del contare ai fini di semplici misurazioni relative al proprio

    vissuto, da spendere nelle necessità della quotidianità.

    5. Promuovere la curiosità e la ricerca di senso, attraverso l'osservazione degli aspetti

    fondamentali dei fenomeni naturali e culturali.

    6. Sviluppare atteggiamenti positivi verso calcoli scritti, mentali e logici, nella lettura della

    realtà circostante.

    7. Promuovere la capacità di riconoscere, interpretare, confrontare i vari problemi in contesti

    diversi, valutandone informazioni e possibili soluzioni.

    8. Analizzare i diversi fenomeni naturali, a diversi gradi, attraverso il metodo scientifico.

    9. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati

    d'animo, anche attraverso esperienze di drammatizzazione ed artistico-musicali.

    10. Produrre semplici modelli grafici con ausilio di strumenti informatici.

    11. Riconoscere nell'ambiente i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con

  • 27

    l'ambiente circostante.

    12. Utilizzare adeguate risorse materiali ed organizzative per la progettazione e la

    realizzazione di semplici prodotti.

    13. Realizzare elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione propria, applicando le

    regole del linguaggio visivo e scegliendo tecniche e materiali diversi.

    14. Riconoscere il valore culturale di immagini, opere ed oggetti artistici nei vari periodi storici.

    SERVIZIO O. P.

    L'OSSERVATORIO LOCALE PER LA DISPERSIONE - Distretto 14 per l'anno scolastico 2015/2016 fornisce su

    richiesta un servizio di consulenza psicopedagogica volta a :

    ■ Affiancare gli Insegnanti nella scelta delle strategie finalizzate al migliore coinvolgimento di tutti

    gli alunni all'interno della relazione educativa;

    ■ mantenere le relazioni con i gruppi familiari degli alunni, dedicando particolare attenzione ai

    soggetti a rischio di dispersione;

    ■ svolgere funzione di supporto al corpo docente nella gestione di situazioni che vedono coinvolti

    alunni e gruppi classe maggiormente problematici;

    ■ costituire elemento di raccordo con enti e agenzie formative del territorio;

    ■ elaborare i dati relativi alla frequenza e ai casi di abbandono degli alunni

    ■ collaborare alla definizione delle modalità d'intervento per la socializzazione e l'integrazione

    degli alunni in di handicap.

    BES

    Il nostro Istituto cerca di integrare con successo sia i ragazzi con DSA sia gli altri studenti con bisogni

    educativi speciali (BES). Ecco la necessità di una didattica inclusiva che ingloba strategie e metodologie

    che l'insegnante deve mettere in atto per promuovere l'interesse e la partecipazione di ogni allievo nei

    confronti delle attività di classe e per creare un produttivo ambiente di lavoro.

  • 28

    12. I Dipartimenti

    Normativa di riferimento: le competenze secondo il modello DE.SE.CO (Definition and Selection of

    Competencies – OCSE) – Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo (18/12/06) – EQF

    (European Qualification Framework) – Competenze chiave di cittadinanza attiva (DM 139/2007) – Quadri

    di riferimento OCSE-PISA – quadri di riferimento SNV

    Tenuto conto della peculiarità del nostro istituto, i dipartimenti sono finalizzati al confronto di tutti i docenti

    che operano nei vari cicli scolastici, dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di secondo grado: pertanto tutti

    i docenti ne fanno parte, secondo le aree di insegnamento di appartenenza. Il funzionamento interno è riportato

    su apposito allegato.

    I compiti e le funzioni dei dipartimenti disciplinari:

    1. confronto culturale sugli statuti disciplinari

    2. progettazione, ricerca, sperimentazione

    3. definizione dei saperi e delle competenze minime per l'accesso da un ciclo ad un altro e per il

    conseguimento del successo scolastico

    4. definizione modalità attuative del piano di lavoro disciplinare

    5. eventuali riunioni di coordinamento per la definizione di prove e strumenti di valutazione comune

    6. adattamento delle indicazioni ministeriali alla specificità dell'istituto, nell'ottica dell'autonomia della

    programmazione

    7. verifica della coerenza della programmazione con le finalità del POF

    8. pianificazione interventi di recupero, consolidamento e potenziamento

    9. pianificazione di attività di aggiornamento e approfondimento disciplinare

    10. adozione libri di testo

    11. individuazione e scelta di strumenti opportuni per il lavoro dei docenti (registri personali, registri dei

    verbali, sussidi informatici per la verbalizzazione, altro)

    12. Pianificazione delle partecipazioni a concorsi scolastici ed elaborazioni dei criteri di selezione

    Dipartimenti disciplinari attivati

    o Dipartimento di Studi Storico-filosofici; Geografici, Artistici e Religiosi o Dipartimento di Dipartimento di Italiano e Lettere Classiche o Dipartimento di Lingue Straniere o Dipartimento di Scienze, Tecnologia, Matematica e Fisica o Dipartimento di Scienze Motorie

    Funzionamento interno

    I docenti appartenenti al dipartimento eleggono un Coordinatore ed un Segretario, se possibile ad inizio di

    anno scolastico, il cui mandato termina con la fine dello stesso; il Segretario cura la verbalizzazione delle

    riunioni e custodisce il verbale.

    I dipartimenti si riuniscono, su convocazione del Coordinatore o del D.S. ordinariamente almeno due volte

    nell'anno scolastico (possibilmente per i criteri generali di programmazione ad inizio di anno scolastico se non

    sono stati già affrontati e deliberati in Collegio dei Docenti o riunioni specifiche, per l’adozione dei libri di testo

    prima dei CdCl, per comunicazioni, riflessioni e valutazione del lavoro svolto a conclusione di anno scolastico)

    Ogni dipartimento disciplinare è autonomo per la proposta di ulteriori riunioni; esso è diretta emanazione del

    Collegio dei Docenti e si organizza autonomamente, su iniziativa del Coordinatore. Il Coordinatore ha facoltà di

    convocare il dipartimento disciplinare anche tramite sedute di sottodipartimenti, con una o più singole

    componenti di livello scolastico (Livello Primaria, Livello Media, Livello Superiore), a seconda delle questioni

    da affrontare e delle azioni da realizzare.

  • 29

    Il Curricolo d’Istituto

    Il curricolo d’istituto verticale viene inteso non come semplice SOMMATORIA dei tre curricoli ( primaria,

    secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado) ma come “R