Editoriale Sommario - La Pianura 2015.pdf · Gentile dott. Zucchi Alberto, nell’attesa di...

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Gennaio 2015 - numero 78 www.lapianura.it Anche il 2014 ci ha lasciato e la speranza è che il 2015 sia migliore. Tuttavia, le scadenze temporali legate agli anni non sono il vero calendario od orologio della vita delle persone. La nostra vita ha altre scansioni. Ad esempio, quella dell’apprendere oppure del trasmettere quello che si ha appreso. Non vi è un’età specifica per le scansioni. Ogni epoca è buona e non è legata al calendario, bensì, prima alla nostra volontà, e dopo alla nostra capacità. Non è pensabile che si possa, passivamente, assistere ad un fenomeno sconvolgente come quello che riguarda almeno 5 milioni di giovani italiani, di età inferiore ai 35 anni, che ogni mattina non trovano lo stimolo per liberarsi della propria accidia, perchè disoccupati o perchè hanno smesso di cercare lavoro. Questa è un’emergenze generazionale che deve ritrovare un rinovato sprint finalizzato alla ripartenza. Anche i nostri connazionali, esaminati senza limite di età, hanno un riscontro simile. Su 100 italiani interpellati, ben 77 non epsrimono uno stato d’animo predisposto alla ripartenza. Che fare, senza indulgere in uno sciocco ottimismo di maniera? Apprendere dal passato la ricetta del miracolo economico della Italietta post bellica e rimodularla sulla base delle mutate circostanze. Nulla si ripete con le medesime modalità e tutto si modofica. Solo se basate su solide fondamenta la modificazione ha una valenza positiva. Quali sono queste fondamenta? Ne segnaliamo solo tre. L’impegno, la determinazione ed un obiettivo. Per citare un vecchio nostro adagio, non bisogna avere né fame né sete, altrimenti non vi saranno ripartenze. Vi è solo una coazione a ripetere che ci porta direttamente all’accidia, ovvero al crollo finale. Editoriale Sommario Direzione: Stefania Brunelli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova (Bs) Stampa: Tiber spa - Brescia Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it Manerbio pag 3 Manerbio » 4 Manerbio » 5 Manerbio » 6 San Gervasio » 7 Pontevico » 8 Pontevico » 9 Cigole » 10 Orzinuovi » 11 Dialetto - Territorio » 12 Calendario Bresciano » 14 Ricette » 15 Rubriche » 16 Al castello di Padernello un nuovo anno pieno di iniziative, consulta l’elenco completo www.castellodipadernello.it

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Gennaio 2015 - numero 78

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Anche il 2014 ci ha lasciato e la speranza è che il 2015 sia migliore.Tuttavia, le scadenze temporali legate agli anni non sono il vero calendario od orologio della vita delle persone.La nostra vita ha altre scansioni.Ad esempio, quella dell’apprendere oppure del trasmettere quello che si ha appreso.Non vi è un’età specifica per le scansioni.Ogni epoca è buona e non è legata al calendario, bensì, prima alla nostra volontà, e dopo alla nostra capacità.Non è pensabile che si possa, passivamente, assistere ad un fenomeno sconvolgente come quello che riguarda almeno 5 milioni di giovani italiani, di età inferiore ai 35 anni, che ogni mattina non trovano lo stimolo per liberarsi della propria accidia, perchè disoccupati o perchè hanno smesso di cercare lavoro.Questa è un’emergenze generazionale che deve ritrovare un rinovato sprint finalizzato alla ripartenza.Anche i nostri connazionali, esaminati senza limite di età, hanno un riscontro simile.Su 100 italiani interpellati, ben 77 non epsrimono uno stato d’animo predisposto alla ripartenza.Che fare, senza indulgere in uno sciocco ottimismo di maniera?Apprendere dal passato la ricetta del miracolo economico della Italietta post bellica e rimodularla sulla base delle mutate circostanze.Nulla si ripete con le medesime modalità e tutto si modofica.Solo se basate su solide fondamenta la modificazione ha una valenza positiva.Quali sono queste fondamenta?Ne segnaliamo solo tre.L’impegno, la determinazione ed un obiettivo.Per citare un vecchio nostro adagio, non bisogna avere né fame né sete, altrimenti non vi saranno ripartenze.Vi è solo una coazione a ripetere che ci porta direttamente all’accidia, ovvero al crollo finale.

Editoriale Sommario

Direzione: Stefania BrunelliEdizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova

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San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7

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Cigole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

Orzinuovi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11

Dialetto - Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12

Calendario Bresciano . . . . . . . . . . . . . . » 14

Ricette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15

Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16

Al castello di Padernelloun nuovo anno pieno di iniziative, consulta l’elenco completo

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Pag . 2 Luglio-Agosto 2014

Pag . 3ManerbioGennaio 2015

La risposta di Gas SalesEgregio dottor Alghisi Samuele,Gentile dott. Zucchi Alberto,

nell’attesa di incontrarVi personalmente per approfondire le tematiche di Vostro interesse, provvediamo a spiegare nel dettaglio alcune importanti informazioni per la corretta comprensione del servizio che Gas Sales riserva in via esclusiva alla propria clientela di Manerbio, proprio sulla gestione della fornitura gas metano oggetto delle recenti lamentele.

GAS SALES è fornitore nel Comune di Manerbio da giugno 2012 e, da subito ha investito molto, implementando il servizio di gestione postvendita delle utenze locali; infatti, relativamente al servizio letture contatore, Gas Sales si avvale di una società professionista di Brescia, tale Isupe srl, che esegue per conto ed in nome della scrivente, 4 letture l’anno nei mesi di gennaio, febbraio, ottobre, novembre.

La stessa Isupe srl esegue poi per conto del Distributore locale BBS srl (gestore della rete e proprietario dei contatori gas) altre 4 letture l’anno nei mesi di dicembre, marzo, giugno e settembre.

Pertanto, il contatore gas delle famiglie di Manerbio viene letto in un anno ben 8 volte e Gas Sales di conseguenza provvede a fatturare 9 volte l’anno:

- Fatture mensili per gennaio, febbraio, marzo, aprile, ottobre, novembre, dicembre

- Fatture bimestrali per maggio/giugno, quando il consumo di gas tende a diminuire

- Trimestrali per luglio/agosto/settembre, quando il consumo gas tende ad azzerarsi.

Per avere un termine di confronto rispetto a quanto stabilito dalla legge, l’Autorità per Energia Elettrica ed il gas (AEEG) impone solo 2 letture all’anno, a carico peraltro della sola Società che gestisce la rete di distribuzione, stabilendo poi che nei mesi in cui non siano disponibili le letture del contatore, si proceda a bollettare in base ai profili di prelievo (tabelle di consumo giornaliero pubblicate sempre dall’AEEG in base al consumo annuo, alla zona di consumo ed alla stagionalità).

In poche parole l’AEEG permette a tutte le società del settore di affidarsi per bollettare alle uniche 2 letture effettive comunicate dalla rete e per i 10 mesi rimanenti consente a loro di fatturare con letture stimate in base ai suddetti profili di prelievo: laddove il Cliente non venga letto (contatore interno, contatore non accessibile o casi similari), vengono utilizzati tali profili che, essendo i consumi stimati, sono approssimativi (in eccesso o difetto).

Al momento siamo l’unica società operante a Manerbio a garantire una frequenza di 8 letture: questo servizio rappresenta per noi un costo effettivo non ribaltato sulla clientela e pertanto uno sforzo economico non indifferente, che abbiamo deciso di sostenere perchè ci sta molto a cuore la minore esposizione possibile della clientela ai conguagli in bolletta ed il massimo controllo

della spesa mensile da destinare alle forniture energetiche: il tutto è confortato dalle nostre politiche di prezzo anche per l’energia elettrica, con tariffe eccezionali e prive di quei ricarichi che altrove vengono spesso occultati in altre voci della bolletta.

Da questo mese, in considerazione anche del particolare andamento climatico, per venire incontro alle esigenze dei Clienti, Gas Sales – nel caso appunto di fatturazione a stima – ha provveduto a ridurre del 25% il consumo calcolato in base ai profili di prelievo standard prestabiliti dall’AEEG.Proprio nell’ottica di credere fortemente nel territorio, ricordiamo che abbiamo aperto uno sportello dedicato nel centro di Manerbio assumendo una signora del posto ed abbiamo sempre collaborato con trasparenza ed efficienza con il Comune e con la rete BBS, adottando canali altamente professionali nella vendita, rinunciando inoltre alle vendite porta a porta in quanto non rispondenti ai nostri standard di qualità e correttezza.Abbiamo inoltre contatti diretti anche con gli Assistenti Sociali del Comune e siamo sempre stati disponibili a concedere rateizzazioni ed aperture nei confronti di famiglie con difficoltà, garantendo un contatto umano che altre Aziende hanno da tempo abbandonato.

Al fine di dimostrare la nostra buona fede, oltre che

ad evitare strumentalizzazioni della corrente situazione, confinando nella nostra volontà di garantire un servizio puntuale, siamo a disposizione per confrontarci rispetto alla gestione relativa alle letture eseguite proprio al contatore del dottor Zucchi negli anni 2013/2014: tale documentazione attesta la completezza del servizio prestato, che non ha eguali nel settore, e la tempestività dimostrata nel risolvere eventuali problematiche manifestate dal cliente.

Siamo consapevoli che oggi la Clientela sia diventata sempre più esigente ed attenta, ma confidiamo che solo con una corretta informazione ed una piena collaborazione di territorio si possa vincere insieme la sfida di garantire tranquillità e un’ottima gestione per una spesa così importante per le utenze delle famiglie e delle imprese di Manerbio.

Elisabetta CurtiGAS SALES SRL

Lettere al direttore - La questione del GASPubblichiamo volentieri sia la lettera inviataci dal dottor Zucchi che ha ricevuto dalla Gas Sales in risposta alla sua interpellanza pubblicata sul numero precedente del nostro mensile che quella di un altro utente. Da queste due lettere emerge una situazione che ha tutti i crismi dello scandalo.Gas Sales ribalta la responsabilità dell’accaduto su un’altra società che ha avuto l’incarico di procedere alle letture, come se quest’ultima fosse un’entità che non colloquia con Gas Sales.L’utente che ci ha scritto, non solo conferma l’esattezza delle lamentele del dottor Zucchi, evidenzia addirittura come il malfatto si protragga nel tempo.Se Gas Sales invece di perdere tempo ad inviare lettere pilatesche si impegnasse a considerare i propri utenti come cittadini

e non come mucche da mungere sarebbe finalmente un primo fatto positivo.Con ogni probabilità, coloro che si lamentano e sono tanti sono solo quelli che si prendono la briga di controllare i consumi effettivi e di recarsi in orari assai ridotti presso gli uffici di Gas Sales, perdendo così tempo che avrebbero potuto utilizzare in modo più proficuo.Se tutti noi fossimo un pò più solerti nella cura dei nostri interessi, potremmo imbastire un’azione a tutela della generalità degli utenti.Ad esempio, costituire un gruppo di acquisto collettivo e cercare un altro fornitore che attui politiche più corrette.A questo proposito abbiamo già raccolto la disponibilità della Lega consumatori che ha il recapito presso il circolo ACLI ad assisterci in questa campagna.

Egregio direttore,ho letto l’interpellanza presentata dal dottor Zucchi al Sindaco.Condivido pienamente quanto esposto e lamentato dall’interpellante.Aggiungo però un ulteriore elemento di dettaglio.Da alcuni anni con l’inizio della fatturazione d’autunno del gas metano, le bollette presentano consumi immaginari e naturalmente maggiorati.Negli anni scorsi era sufficiente recarsi negli uffici della BBS con la lettura effettiva e si veniva sgravati dal di più.Quest’anno invece la dipendente di Gas Sales, la società distributrice del gas metano, alle solite lamentele di ogni anno esposte da tanti utenti, ha sostenuto che, avendo la Gas Sales modificato il sistema di fatturazione, non è più possibile correggere gli importi

esposti in bolletta.Lasciamo perdere che l’esiguità dell’ufficio è tale che non garantisce in alcun modo la cosidetta privacy.Tuttavia è da stigmatizzare l’atteggiamento di Gas Sales.Non è corretto, oltre che profondamente lesivo degli interessi dei cittadini, approfittare della errata convinzione degli utenti che i consumi siano quelli effettivi e non gonfiati.Mi accomuno al dottor Zucchi nel chiedere al Sindaco un fattivo intervento presso la Gas Sales affinchè sia ripristinato un rapporto basato sulla correttezza.

Con cordialitàLettera firmata

Pag . 4 ManerbioLa refezione scolastica tra le due guerre

La refezione scolastica è una forma di assistenza invernale riservata agli alunni delle famiglie indigenti.Non abbiamo notizia della data precisa in cui per la prima volta si eroga questa forma assistenziale a Manerbio.La prima notizia è del 1 novembre 1914.Vengono distribuite gratuitamente 150 minestre ad alunni poveri delle cascine con la possibilità di estendere il servizio anche ai poveri del paese.Il dottor Antonio Barosi con il contributo di lire 35 concorre all’acquisto di 150 scodelle di alluminio.Durante la Grande Guerra la solidarietà è tutta a favore dei soldati al fronte.Il 1 febbraio 1919, terminata la Grande Guerra, si ripristina la Refezione scolastica a favore di 350 alunni poveri, figli di richiamati.Il sostegno economico alla refezione è dato da numerosi oblatori che nei mesi successivi donano le seguenti offerte:lire 100 Giuseppe Sartori, Emilio Antonioli,lire 50 Leandro Crivelli, Pietro Grainer, Giulio Bontardelli,lire 25 Monsignor Lampugnani, Pietro Zanotti,lire 20 Francesco Valsecchi, Rina Sartori, Cesare Colturi, Joseph Doussain, Domenico Ziletti, 20 Antonio Ruggeri, Vittorio Migliorati,lire 15 Giovanni Fioni, Jean Baptiste Hignau, Luigi Manfredi, Giovanni Santini,lire 10 dottor Ruggeri, Gino Barbieri, Eduard Dujardin, Antonio Zaina, Lelio Bignetti, G. Cesura, M. Lombardi, L. Francini, P. Ghirardi, Giovanni Pizzamiglio, Giuseppe Volpi, Guido Grainer, Giuseppe Piovani, Dominatore Morandi, Guglielmo Daloia, Luigi Pedrioni, don Carlo Peroni, Emanuele

Vescia, Tomaso Tenchini, Otello Morandi, A. Ghisleri,lire 5 Giacoma Forcella, Giuseppe Colturi, don Leonida Rossini, M. Tenchini, Virgilio Cè, Giacomo Rovida, Lelia Boninsegna, N. Bulgari, A. Renghi, Giuseppe Dester,lire 3 Luigi Della Torre, Gino Manzani, D. Boffelli,lire 2 Giuseppe Cappon, E. Anselmetti.A. Calegari, L. Zavaglio, G. Zambelli, G. Colturi, B. Zani e i fratelli Facchi hanno offerto legna da ardere per complessive lire 500.Nel maggio 1924 viene reso noto che il sostegno finanziario alla refezione è garantito da Emilio Antonioli, sia personalmente che come amministratore del Lanificio di Manerbio.Nel 1928 viene istituita la refezione invernale per gli alunni residenti in cascina.Il 1 gennaio 1931 un centinaio di scolari residenti nelle cascine viene ammesso alla refezione distribuita presso l’asilo infantile.L’anno successivo, sempre con decorrenza 1 gennaio, viene riaperta la refezione scolastica per i bambini dell’Asilo e per gli scolari residenti nelle cascine.Il 20 dicembre 1932 a cura del Comune e sotto la direzione della segretaria del fascio femminile Dina Ghirardi vengono ammessi alla refezione presso l’asilo infantile:500 poveri;200 bambini dell’asilo;50 alunni residenti in cascina.In pari data Emilio Antonioli dispone, con propria elargizione in denaro, che ai 500 poveri venga data una razione più abbondante.Nell’aprile 1933, sempre dal versante del finanziamento alla refezione scolastica, l’Opera Nazionale per la protezione ed assistenza della Maternità ed Infanzia (ONMI) ha concesso una sovvenzione di

lire 1.920 all’Asilo quale pagamento delle rette di refezione per 50 bambini per il periodo di quattro mesi.La retta di refezione ha un costo di lire 8.L’11 gennaio 1938, a cura dell’ECA, con la collaborazione del Fascio femminile e della GIL, viene erogata la refezione scolastica a 115 alunni bisognosi delle Scuole elementari.Il 1 dicembre riprende la Refezione scolastica per gli alunni bisognosi residenti in cascina.110 sono i bambini che ne usufruiscono.In occasione della ricorrenza della Marcia su Roma del 1939 si inizia la distribuzione della Refezione gratuita ai bambini bisognosi.Il 28 novembre 1940 si ripristina il servizio.134 gli alunni ammessi.Alla refezione, inoltre, sono ammessi a pagamento tutti coloro che abitano lontano dal centro abitato.Direttrice della refezione è la maestra Lina Torri.Il 5 dicembre 1941 inizia la refezione scolastica organizzata dalla GIL presso i refettori delle Opere assistenziali del Lanificio. Il costo della refezione è interamente sostenuto dal Lanificio.Alla refezione sono ammessi i bambini della scuola materna, del nido d’infanzia e gli iscritti alla GIL.I giorni di refezione del mese sono 19, quelli del Nido e della Scuola materna 242 e quelli della GIL 972, per un totale di presenze pari a 24.289.La presenza media giornaliera è pari a 1.214. Nel gennaio successivo i giorni di refezione del mese sono 24, quelli del Nido e della Scuola materna 233 e quelli della GIL 873, per un totale di presenze pari a 26.584.La presenza media giornaliera è pari a

1.107.A febbraio non cambiano i giorni ma solo le presenze.Quelle del Nido e della Scuola materna sono 232 e quelle della GIL 1.030, per un totale di presenze pari a 30.316.La presenza media giornaliera è pari a 1.262.A marzo, invece, i giorni di refezione sono 25, quelli del Nido e della Scuola materna 263 e quelli della GIL 985, per un totale di presenze pari a 31.211.La presenza media giornaliera è pari a 1.244. Ad aprile i giorni di refezione sono 24, quelli del Nido e della Scuola materna 297 e quelli della GIL 695, per un totale di presenze pari a 24.798.La presenza media giornaliera è pari a 991.Il costo sostenuto da dicembre ad aprile del lanificio è pari a lire 272.630,30, per un costo medio per presenza pari a lire 1,98.Il 31 ottobre 1942, data in cui il Lanificio redige il proprio bilancio, il consuntivo presenta una spesa, relativa ai dodici mesi precedenti ed inerente alla refezione scolastica, pari a lire 215.644,10.Infatti, la refezione viene distribuita presso il Convitto Marzotto a totale carico del Lanificio.Nel mese successivo, in occasione della visita del federale, alla refezione risultano ammessi circa 1.000 bambini.Le ultime notizie le abbiamo in occasione di un rendiconto da parte delle Opere assistenziali del Lanificio del gennaio 1943.Dal resoconto risulta che le Opere assistenziali del Lanificio annoverano:495 partecipanti alla mensa aziendale;1.200 partecipanti alla refezione scolastica della GIL; 370 conviventi per la scuola materna e per il nido; 50 conviventi permanenti (i bambini sfollati da Milano).

Gennaio 2015

PERICOLO ROSSOLa telecamera all’incrocio del Purtù, dove s’intersecano le via Mazzini, Piave, Cremona e Magenta, in un mese e mezzo hanno fruttato alle casse comunali oltre 36mila euro. Se a questa cifra si sottraggono i 3500 euro di affitto del dispositivo, i ricavi per l’Amministrazione sono pari a circa 32.500 euro in poco più di un mese.. Per ciascuna multa è fissato il versamento di 162 euro, ridotto del 30 per cento se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla notifica. L’infrazione comporta anche una decurtazione di sei punti dalla patente. Inoltre l’automobilista deve dichiarare, entro trenta giorni dal verbale, la propria identità. E se non provvede gli sarà recapitata a casa un’ulteriore multa di 262 euro. Come dire che la “trappola”, operativa dal 20 ottobre scorso, funziona con una media di otto-dieci sanzioni al giorno Conviene quindi rispettare il codice

della strada o cambiare strada.Intanto con divieto dopo l’altro, come per le soste a pagamento, il comune rastrella denaro.

IDEAForse a corto di fantasia l’assessore Giovanni Preti, originario della Remondina, ma con dimora sulla bella e razionale piazza di Verolanuova, si rivolge ai cittadini di Manerbio perchè pensino qualcosa per sistemare il Piazzolo della sua ex città. Per questo ha proposto di avviare una piccola consultazione su uno dei punti del centro storico. Non commenta però il fatto che per il Piazzolo sarà la terza volta che il comune di Manerbio spende denaro. Vent’anni fa venne realizzato un progetto non proprio razionale riproposto senza batter ciglio dalla giunta di una decina

d’anni fa con la fontana al centro nella quale qualche bambino è caduto, ripescato da mani premurose che l’hanno riportato all’asciutto. Ora per il Piazzolo si ripropone con i problemi di sempre: fondo stradale dissestato e la fontana recentemente chiusa per evitare che i passanti siano irrorati ad ogni folata di vento. Non serve una consultazione, comunque. Basta asfaltare le strade che vi confluiscono e che la fontana venga riciclata in aiuola fiorita. D’accordo, son sempre costi che gravano sul bilancio comunale. Ma il cittadino ogni volta paga...

GEMELLAGGIOSi va costituendo il comitato per il gemellaggio del comune di Manerbio con Saint Martin de Cra, comune francese

di 11.235 abitanti in espansione con un’economia a prevalenza turistica, nel dipartimento delle Bocche del Rodano della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Per i promotori “quella del gemellaggio è una grande opportunità per Manerbio che può entrare in contatto con energie vitali e con un mondo diverso dal nostro per quanto a noi culturalmente affine. Il comitato – qualora il gemellaggio dovesse andare in porto – sarà il nucleo fondante da cui si costituirà poi un’associazione ad hoc con il compito di gestire i rapporti con i cugini francesi ed organizzare le attività di scambio tra scuole ed associazioni. La sua composizione, per quanto possibile, sarà aperta a tutti cercando di coinvolgere in particolare semplici cittadini, insegnanti di francese, le scuole del territorio e le associazioni manerbiesi”.Domanda: quanto costa l’operazione?

Basso gradimento

Pag . 5ManerbioGennaio 2015

PRESEPIO DA PREMIO41esima edizione del concorso presepi organizzato da Mcl (movimento cristiano lavoratori) di Brescia. Le premiazioni avranno luogo sabato 10 gennaio a partire dalle 15 al Pala Banco di Brescia in via San Zeno 168 a Brescia, alla presenza di monsignor Luciano Monari, vescovo di Brescia e delle autorità civili e istituzionali. Sono previsti riconoscimenti per tutti i partecipanti e premi per tutte le categorie. Al concorso è iscritto anche quallo allestito a Punto Famiglia della Acli di Manerbio in vicolo Coro,14. Un cordiale augurio per Angelo Bertelli autore dell’impianto che ha ricostruito il paesaggio appenninico

del Borgo Malviso sui colli piacentini. Al centro del borgo è realizzata la scena della Natività, con Maria, San Giuseppe, il bue e l’asinello che secondo la tradizione scaldarono il pargolo Gesù nei primi giorni della sua venuta al mondo.

MERCATO AGRICOLOOgni sabato mattina in piazza Aldo Moro è organizzato il mercato agricolo-alimentare allestito con la presenza di coltivatori che offrono prodotti della terra. Si può quindi acquistare merce delle aziende di

Manerbio e del circondario. Come ormai si usa dire: è un mercato è a chilometro zero per comperare: formaggi, salumi, miele, verdure e quant’altro confezionano aziende che trovano un modo per migliorare le loro finanze. Un vantaggio anche per i consumatori che hanno la possibilità di acquistare a prezzi convenienti.

CARNEVALE 2015L’Assessorato alla Cultura intende organizzare la festa del Carnevale a Manerbio dopo i primi timidi passi mossi nel 2014. L’intenzione è quella di organizzare un Carnevale (come avveniva una volta, tanti anni fa cui si riferisce la foto) di metà quaresima, la sera di Giovedì grasso che nel 2015 cadrà il 12 Marzo. Per questo è rivolto l’invito a formare gruppi e prendere contatti con l’Ufficio Cultura. La sfilata si terrà solo al raggiungimento di un congruo numero di gruppi. (Ufficio Cultura Manerbio - Tel. 030-9387290 – 291).

LETTURAPremio agli studenti della classe 3B della scuola media Zammarchi di Manerbio dal 18° film festival del “Salone internazionale

del Libro” di Torino. Un “corto” al quale è stato assegnato il riconoscimento prestigioso che conferma lo spessore del laboratorio dell’istituto realizzato in collaborazione con il regista Alessandro Bonini esperto di videomaker. Sotto la sua guida e con l’impegno della profe Michela Baronchelli è stato prodotto l’originale promo alla lettura ambientato in un ristorante che mette a disposizione dei clienti un ricco menù a base di libri. Una metafora del nutrimento per la mente sulla quale si è concentrata la giuria per la quale il “cortometraggio riesce a trasmettere in modo efficace, incisivo e non convenzionale, l’amore per la lettura”.

Alto gradimento

Inizia domenica 18 gennaio con la serie “racchette da neve”(proposte da Fabrizio Bonera) il programma 2015 del Cai Manerbio, con la “CASPOBLES” (proposta CAI Manerbio e ANA Vallecamonica sez. Vione). Iscrizione obbligatoria. Per informazioni rivolgersi alla Segreteria CAI Manerbio.

Domenica 25 gennaio prevista l’uscita alla “LOBBIA DI CAMPOFONTANA” - Partenza da Manerbio ore 7.00 (piazza Falcone). Escursione di difficoltà MS con metri 300 di dislivello e tempo di

percorrenza di ore 3.00. (solo salita).

Altri appuntamenti in Febbraio. L’8 al “PASSO DEL CERBIOLO E MONTE CERBIOLO” Partenza da Manerbio ore 7.00 (Piazza Falcone). Escursione di media difficoltà con metri 400 di dislivello e tempo di percorrenza di ore 4.00. Il 15 al “CORNO D’AQUILIO” - Convivio di inizio anno. Partenza da Manerbio ore 7,30 (Piazza Falcone). Escursione facile con dislivello di metri 500. Durata quattro ore.

Calendario CAI Lettere al direttoreLavori al cimitero

Egregio direttore,le scrivo con grande imbarazzo in ragione del profondo senso di indignazione che mi pervade.Stamane mi sono recato al cimitero per una visita ai miei familiari lì sepolti.Con mio grande stupore ho assistito ad una scena che mai mi sarei immaginato.Un gruppo di operai in tuta bianca stava estumulando una serie di bare dai loculi, armato di varie ascie.Usavano questi attrezzi per rompere le bare in cui erano riposte le salme per poi estrarle e porre i resti mortali in scatole di cartone e i vestiti in alcuni sacchi neri.Alcune di queste salme erano ancora integre e perfettamente riconoscibili.Nonostante ciò, erano maneggiate con modi rudi e sbrigativi, senza alcun senso di pietà e di rispetto.La mia indignazione era condivisa da un piccolo gruppo di persone che come me assistevano alla scena e che erano del tutto all’oscuro di quello che stava per succedere.Mi permetto di fare due osservazioni.

Bisognerebbe esortare o, meglio ancora, obbligare gli operai addetti a questo lavoro ad avere la massima cura ed il necessario rispetto dei nostri confratelli defunti.La persona umana, sia essa vivente o defunta, ha tutto il diritto di essere trattata con la opportuna dignità e pietà.Oppure, se non si intende rispettare la sostanza, in altre parole trattare con rispetto le salme, bisognerebbe rispettare almeno la forma.Durante le operazioni di estumulazione, effettuate con queste modalità, si chiuda il cimitero cosi che gli animi di noi viventi e future salme non vengano inutilmente oltraggiati.Invito pertanto chi di dovere, il sindaco o chi per lui, di prendere gli opportuni provvedimenti ricordando, ancora una volta, che la pietà e la dignità non sono valori che si estinguono con la morte.Distinti saluti

Manerbio 17 dicembre 2014Lettera firmata

Riconoscimento della sezione bassa bresciana dell’Ucid (unione cattolica imprenditori e dirigenti) al rag. Ernesto Lini “per svolgere con scrupolo e competenza” l’incarico di tesoriere del sodalizio. La consegna della pergamena a cura del segretario regionale dell’Ucid, dott. Giuseppe Pozzi, nel corso della riunione mensile alla quale è intervenuto il prof. Gianni Quaresmini autore di racconti per i più giovani ambientati della terra bresciana.

Riconoscimento dell’Ucid

Pag . 6 Manerbio Gennaio 2015

Studenti premiatiMarco Dalai, manerbiese che dopo essersi laureato nel 2003 in Ingegneria Elettronica ed aver conseguito un dottorato nel 2008 in Ingegneria dell’Informazione, ha ricevuto il prestigioso IEEE Information Theory Society Paper Award. Si potrebbe definire il Premio Nobel dell’informatica e dalla data di istituzione (correva l’anno 1962) è il primo italiano ad aver conseguito questo risultato. E’ stato uno studente modello che professionalmente si è affermato a livello mondiale.L’assessore Federico Bosio ha ottenuto la sua presenza alla consegna delle borse di studio erogate grazie alla somma messa a disposizione dai “consiglieri comunali di maggioranza, facenti capo al gruppo

Patto Civico per Alghisi Sindaco e dalla vicepresidente della commissione Istruzione Giuseppe Migliorati che hanno devoluto il proprio gettone di presenza per finanziare l’iniziativa”.Gli studenti premiati tutti della scuola secondaria di secondo grado sono: Elisa Mauri, Yasmin Alexandria Gabrielle Meakin, Elisa Curotti, Federica Grazioli, Elena Mombelli, Francesco Hoch, Giulia Dalla Cia, Annalisa Franceschetti, Srena Osio, Soglia Tomasoni, Chiara Trementini, Luca Venturini, Fatjola Gega, Stefano Bosio, Michele Annoni, Diego Mondolo, Ilaria Grilli, Luca Shenoda, Silvia Togni, Carlo Cominelli, Lorenzo Migliorati.

Scuole aperte nel territorioDalle 14.30 alle 17,30 sabato 24 gennaio 2015 al Mazzolari di VerolanuovaDomenica 25 gennaio 2015 al Pascal di ManerbioAlle 14.30 in aula magna il Dirigente Scolastico e i docenti illustreranno i corsi dell’Istituto, la formazione offerta, gli

sbocchi professionali e di studio. Quindi genitori e ragazzi potranno poi incontrare docenti e studenti dell’Istituto, per chiedere informazioni sulle discipline e la programmazione. Seguirà la visita dei laboratori tecnici, scientifici, linguistici e informatici, delle palestre e dell’auditorium.

Lezione dell’ing. Saviani al PascalPresentato al Pascal di Manerbio il libro Fisica balorda (Brescia, Serra Tarantola Editore, 2010, pp. 94) del prof. Renato Savani, ingegnere meccanico già docente del Pascal e dirigente industriale. Le prof. di fisica Gobetti, Guarneri, Colossi e Donini, hanno collaborato all’iniziativa. In sintesi l’autore dichiara: «Credo che le conclusioni derivanti dalla mia esperienza nel mondo del lavoro e della scuola, abbiano contribuito a far percepire agli studenti la reale importanza di un’occasione formativa che potrebbe rivelarsi irripetibile. Questa forma di intrattenimento viene generalmente apprezzata dai ragazzi essendo un metodo di comunicazione molto diretto che, coniugando l’utile al dilettevole, consente di rivedere in modo piacevole alcuni principi e concetti fondamentali della Fisica di base”. Nel libro sono raccolte alcune risposte che Savani ebbe a correggere nei compiti degli studenti alle prese ad esempio con la dinamica, la statica, la meccanica dei fluidi: frazione calibrata dello scibile della Fisica nel biennio delle superiori. Sono risposte strampalate, strafalcioni e balordaggini che meritarono d’essere conservate dagli anni Novanta quando l’ing. Savani, con una botta di aggiornamento di due anni alla Fiat, già responsabile dell’analisi del lavoro in una fabbrica di 3mila persone, o della produzione in un’azienda metalmeccanica,

combinò momentaneamente la sua esperienza di consulente direzionale della Piaggio e della Zanussi con il piacere e la fatica dell’insegnamento.Perciò, flash d’incontro con lettura di una pagina della «Fisica balorda» sulla termometrica ad esempio, con la scala centigrada di Celsius, con 0° che è la temperatura del ghiaccio fondente, e 100° quella dell’acqua in ebollizione. Risposte di studenti che furono: «Celsius inventò i gradi. Pose 0° l’acqua fondente e 100° l’acqua bollente. I passaggi intermedi sono: gelato, freddo, semifreddo, semicaldo, caldo, caldissimo, bollente».Oppure, «La scala di Celsus va da 0 a 100 ed è come quella del termometro che misura la febbre in gradi. Zero gradi, febbre molto bassa;100 gradi, febbre molto alta». Ed ecco alcuni altri simpatici strafalcioni. «La scala di Chelsuis si misura in gradi e la sua caratteristica è che a 0 gradi l’acqua si secca e a 100 gradi l’acqua si scioglie». Domanda. «Come avviene la dilatazione termica dei solidi?» «Se si scalda un’asta si allunga perché le molecole si agitano e più si scalda e più le molecole si agitano di più e l’asta si allunga di più ma se il calore è troppo caldo allora l’asta si fonde e la legge non vale».Ridere per non piangere. E poi, mettersi a studiare. Perché non è mai troppo tardi....

L’offerta formativa del PascalSi rinnova l’appuntamento con “Scuola aperta” all’Istituto di Istruzione Superiore “Blaise Pascal” che sabato 24 e domenica 25 gennaio apre le porte dell’ITC “Primo Mazzolari” di Verolanuova, dell’ITIS “Marzoli”e del Liceo scientifico “Pascal” di Manerbio. Per i giovani del territorio un’opportunità per visitare le diverse sezioni dell’Istituto riunite dal 2000 in un’unica realtà che nel tempo si è fatta garanzia di un’offerta formativa ampia basata sulla concretezza e sulla qualità del livello d’istruzione in grado di evitare agli studenti di doversi iscrivere negli istituti di Brescia o Cremona.Così il 24 ed il 25 gennaio prossimi dalle 14,30 alle 17,30 il dirigente scolastico e gli insegnanti illustreranno i corsi proposti dalle diverse scuole, i percorsi formativi e naturalmente gli sbocchi professionali e di studio. I genitori ed i ragazzi potranno inoltre incontrare i docenti e gli studenti per informarsi sulle diverse discipline e sulla programmazione visitando anche i laboratori ed i diversi ambienti scolastici.Come già ricordato il polo di Istruzione Superiore “Pascal” è relativamente giovane; prende avvio infatti solo nell’anno scolastico 2000 -2001 unendo l’ITC di Verolanuova, l’ITIS ed il Liceo scientifico manerbiesi. Scuole che vantano tutte una lunga e significativa presenza sul territorio. Basti pensare che l’Istituto Tecnico Commerciale (ITC) di Verolanuova vede la luce ufficialmente nel 1957 mentre dal 1996 al 1999 viene aggregato all’ITC “G. Cossali” di Orzinuovi. Poi, dal 1° settembre dell’anno scolastico 2002-03, inizierà ad ospiterà anche il Liceo delle Scienze Sociali.A partire dal 2010 il “Don Primo Mazzolari” di Verolanuova inizia a proporre anche il percorso dell’Istituto Tecnico del Settore Economico con indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, articolato in: Amministrazione, Finanza e Marketing; Sistemi Informativi Aziendali;  Relazioni

Internazionali per il Marketing. Più recentemente il percorso formativo è stato arricchito con l’inserimento del Liceo delle Scienze Umane che prevede anche l’opzione Economico-Sociale.Vanta quasi cinquant’anni di storia l’Istituto Tecnico Tecnologico (ITT) di Manerbio. Nato nel 1966 come sede distaccata dell’ITIS “B. Castelli” di Brescia, nell’anno scolastico 1995-96 diventa una sezione dell’ITIS “C. Marzoli” di Palazzolo sull’Oglio. Sempre in occasione della riforma degli istituti scolastici dal 2010 la scuola comprende anche il percorso dell’Istituto Tecnico del Settore Tecnologico, articolato negli indirizzi di Meccanica, Meccatronica ed Energia; Elettronica ed Elettrotecnica; Informatica e Telecomunicazioni. Davvero numerosi i progetti ed i prototipi nati nei laboratori dell’ITT manerbiese: dal go Kart ad aria compressa al robot elettronico semovente, dall’allarme con sensore infrarosso passivo al rilevatore elettronico di tensione e poi ancora il metronomo ed il cronometro digitali,i diodi led che si illuminano al buio e l’indicatore dello stato di carica della batteria…Il più giovane dei tre istituti è invece il Liceo Scientifico di Manerbio che nasce nel 1982, come sezione distaccata del Liceo Scientifico statale “B. Moretti” di Gardone Val Trompia. Dal 1990 diventa autonomo e viene intitolato al filosofo e matematico “Blaise Pascal”. Dal 2010 il Liceo Scientifico manerbiese comprende oltre all’indirizzo Scientifico l’opzione del Liceo delle Scienze Applicate.Insomma un ventaglio di proposte in grado di rispondere alle più diverse esigenze formative dei tanti giovani che si apprestano a scegliere la scuola superiore alla quale iscriversi il prossimo anno. Una scelta che certo potrà essere aiutata dagli appuntamenti di “scuola aperta” in programma a fine gennaio.

Stefania Brunelli

Rimpianto a Manerbio e Leno per la morte della prof. CeniniAffetto e sostegno ad Angelo Baronio ed alla figlia Giulia i quali, mentre si avviava la conclusione del 2014, hanno sofferto per la morte di Luisa Cenini, sposa e madre premurosa. La partecipazione ai funerali, lunedì 29 dicembre, nell’abbazia di Leno, testimonia il diffuso cordoglio per la scomparsa della donna dalla limpidezza morale e professionale che a 66 anni un male incurabile l’ha portata via. La prof. Luisa Cenini, fino all’ultimo, ha svolto il suo ruolo di docente di lettere e vice preside della scuola media parificata “Beato Tovini” istituzione parrocchiale di Manerbio alla quale aveva dato il suo contributo come volontaria fin dall’inizio per assumere in seguito più onerosi

compiti. L’ha ricordato l’arciprete della comunità di San Lorenzo Martire, mons. Tino Clementi, intervenendo, con altri sacerdoti, al funerale al quale hanno partecipato pure alunni e colleghi che hanno apprezzato il suo impegno e la sua dedizione all’insegnamento. Luisa Cenini, figlia del senatore Pietro, era nata a Chiari. Aveva conosciuto Angelo Baronio, sindaco di Leno, docente alla Cattolica di Milano col quale s’era sposata. Dalla loro unione è nata la figlia Giulia che dedicandosi allo studio ha conseguito la laurea in ingegneria, attualmente libera professionista, la quale, sull’esempio della sua mamma, sta costruendo il suo percorso di vita.

Pag . 7San GervasioGennaio 2015

E’ possibile garantire cibo e acqua alla popolazione mondiale? Aumentare la sicurezza alimentare? Proporre nuove soluzioni e nuove prospettive in grado di tutelare la biodiversità del pianeta?L’Italia, candidando Milano per ospitare l’ ESPOSIZIONE UNIVERSALE, ha scelto il tema “NUTRIRE IL PIANETA, ENRGIA PER LA VITA” concentrandosi sull’individuo che con la sua vita ed il suo lavoro contribuisce alla trasformazione dell’ambiente naturale in cui vive.Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, 184 giorni di evento in un sito espositivo sviluppato su 1 milione di metri quadrati per ospitare gli oltre 20 milioni di visitatori previsti, una vetrina non solo industriale, ma una tappa del percorso culturale e di crescita che valorizza l’interazione dei popoli nel rispetto non demagogico e strumentale del

Pianeta valorizzandone le identità locali.Sicuramente una opportunità irripetibile per promuovere e incrementare la competitività dei nostri territori con tutte le attività lavorative e occupazionali.Fin qui tutto bene, ma vi chiederete il perché del titolo, è presto detto:Per promuovere l’attrattività dei nostri territori, in occasione di EXPO 2015, la Regione Lombardia nel programma di sviluppo economico 2014/2015, ha stanziato 10 milioni di euro per i comuni che presentando una proposta progettuale intendono incrementare, tra le altre cose, l’Artigianato & Shopping, Natura e green, Sport e turismo attivo.Una amministrazione comunale che ha sul suo territorio valorialità importanti e non coglie una simile occasione costringerebbe ad almeno tre considerazioni :

1. Troppo faticoso predisporre la pratica di finanziamento2. Si sono addormentati3. Non serve, i Sangervasini hanno tutti il lavoro ed economicamente stanno bene.San Gervasio con il suo BOSCO del LUSIGNOLO e l’impianto internazionale di SCI NAUTICO coinvolgendo altre realtà a noi vicine come la Fondazione Pianura Bresciana con Palazzo Cigola Martinoni di Cigole, la Fondazione Dominato Leonense di Leno e la Fondazione Castello di Padernello… avrebbe avuto tutti i titoli per accedere al finanziamento Regionale e portare indotto economico e occupazionale nel nostro Comune. Morandi con la sua maggioranza non ha fatto domanda di finanziamento.

Chi dorme non piglia pesci

Il Waterski San Gervasio è campione d’ Italia 2014, il club Sangervasino festeggia per la nona volta consecutiva lo scudetto di Campione d’ Italia.La squadra presieduta da Fedele Luzzeri e allenata da Benatti Claudio e Genadi Guralia ha vinto lo scudetto tricolore schierando nelle proprie fila Matteo Luzzeri (Open),Nicolas Benatti (Open),Levan Guralia(U21),Gianmarco Paini (U21),Marialuisa Paini (Open), Alberto Ghisi (U17),Ettore Ghisi (U17) e Alberto La Malfa (U17). Seconda classificata la squadra della Capitale la ASD Parco del Tevere, al terzo ed al quarto posto troviamo le squadre di Napoli e Milano. Come si può intuire la concorrenza è stata particolarmente agguerrita ma la carica agonistica, la voglia di ben figurare e le capacità atletiche hanno portato gli atleti “Bassaioli” a primeggiare, ancora una volta nel panorama sportivo Italiano aprendo, per alcuni di loro, le porte della Nazionale. La squadra si allena nel centro sportivo del bacino idrico di San Gervasio Bresciano, all’interno del Bosco del Lusignolo, opere realizzate d a l l ’ A m m i n i s t r a z i o n e Comunale con Sindaco Giampaolo Mantelli, oggi Presidente Provinciale della Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard. Luzzeri e Mantelli con legittimo orgoglio hanno espresso felicità e soddisfazione per i risultati agonistici ottenuti dalla squadra e dai singoli atleti medagliati anche ai campionati Europei , dando appuntamento al 2015 per festeggiare il 10° scudetto che porterebbe il Waterski

San Gervasio ad essere la squadra con più scudetti d’Italia.Luzzeri:” la squadra di sci nautico Sangervasina è nata nel 2004 e da subito si è imposta a livello agonistico Nazionale,oggi vanta con i propri atleti titoli Europei e Internazionali ma il lavoro più importante lo si è fatto con i ragazzi del territorio i quali oggi sia dal punto di vista sportivo che agonistico hanno una opportunità in più decisamente valida”.Mantelli: “ vincere il campionato Italiano davanti a squadroni come quelli di Roma, Napoli, Milano, Palermo… è di grande soddisfazione ma la vera soddisfazione è vedere tantissimi giovani praticare sport con lo spirito giusto ed avere un club, come il Water Ski Sangervasio, con più di 400 iscritti che divertendosi fanno amicizia con loro coetanei di nazionalità diverse.

Campioni d’Italia

Pag . 8 Pontevico

Mario Ferrari, consigliere delegato alla cultura sottolinea l’importanza di una delle iniziative fortemente volute dal Comune di Pontevico che hanno caratterizzato la conclusione del 2014: “Da novembre la Biblioteca Comunale ospita una serata al mese dedicata ad incontri, letture, recitazioni e musica, la nostra serata letteraria. Un’iniziativa che è partita lo scorso 5 novembre con “E il Piave mormorò… Ricordi e testimonianze della Grande Guerra”, a cura dell’attrice Elena Bettinelli, brani selezionati ed interpretazioni musicali dal vivo per rivivere testimonianze, ricordi ed emozioni di coloro che vissero quei tragici eventi. L’incontro, in particolare, è stato realizzato nell’ambito della rassegna “Diari e memorie della Grande Guerra”, organizzato dal Sistema Bibliotecario Bassa Bresciana Centrale. Il secondo incontro si è svolto venerdì 5 dicembre ed è stato dedicato a “I Promessi Sposi”, letti, raccontati ed interpretati dagli attori Alberto Branca e Massimiliano Grazioli della Compagnia Teatrale Controsenso, impegnati con i classici della letteratura italiana su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa ha raccolto unanime consenso tra il numeroso pubblico presente.La stagione 2014, poi, si è conclusa venerdì 12 dicembre con un appuntamento particolare come la presentazione del libro “Evan” dello scrittore pontevichese Diego Cigolini. Il tutto per un percorso che non

ha mancato di suscitare interesse, offrendo importanti emozioni”.Un tragitto che proseguirà nell’anno appena cominciato: “Anche nel 2015 continueranno le nostre proposte letterarie-culturali – anticipa Mario Ferrari - L’intento che ci proponiamo è quello di soddisfare le esigenze di tutti e far diventare sempre di più la biblioteca un punto di riferimento culturale per tutta la nostra comunità. In questo senso stiamo per presentare nei dettagli quello che sarà il calendario 2015, ma mi piace cogliere l’occasione per sottolineare fin d’ora una manifestazione che merita un occhio di riguardo del tutto speciale. In effetti nel mese di aprile la serata letteraria sarà intitolata “Federico Garcia Lorca in Flamenco”, con voce narrante di Elena Presti, attrice di rilievo nel panorama del cinema, del teatro e della televisione, e alla chitarra Juan Lorenzo, massima espressione della chitarra flamenca, accompagnato da altri quattro maestri di grande fama. Sarà quello l’omaggio che verrà dedicato a Federico Garcia Lorca, celebre poeta e scrittore spagnolo, la cui spiccata capacità introspettiva lo ha reso cantore di ogni cosa esistente: la vita, l’amore, la morte, la sua chitarra e la sua tristezza. E’ stato il primo fra i poeti spagnoli ad avvicinarsi alla musica flamenca e la sua conoscenza offrirà senza dubbio ai partecipanti alla serata letteraria del prossimo aprile sensazioni molto forti”.

Le serate letterarie del 2015

Gennaio 2015

Servizi sociali: con impegno vicino ai pontevichesiAnche quest’anno è giunto il momento di tracciare un breve bilancio dell’attività svolta durante i dodici mesi che stanno ormai per concludersi. Una riflessione che per quel che riguarda i servizi sociali del Comune di Pontevico, come sintetizza l’assessore Luciano Migliorati, pone in particolare evidenza due aspetti: “In effetti – è il commento del vicesindaco pontevichese - complice questa crisi generale che sembra proprio ostinarsi a non voler andar via, gli interventi e i servizi richiesti al nostro ufficio sono stati numerosi pure durante

il 2014. Una mole di lavoro senza dubbio intensa, alla quale, ed è qui l’altro punto che dobbiamo sottolineare, il nostro assessorato ha fatto fronte con grande impegno e tanta determinazione. Come capita a tutti gli enti locali in questo periodo, anche il Comune di Pontevico ha dovuto fare i conti con i pesanti tagli imposti ai trasferimenti statali e ad una costante diminuzione delle entrate che hanno reso sempre ridotti in fondi a disposizione. Nonostante questa situazione, la precisa scelta dell’Amministrazione, sia durante la

prima parte dell’anno con la prima Giunta guidata dal sindaco Bozzoni, che durante la seconda, con l’inizio di questo nuovo mandato amministrativo, è sempre stata quella di riservare ai servizi sociali il meritato occhio di riguardo. Proprio prendendo spunto da questa convinzione, si spiega il modo di agire del nostro ufficio, che ha sempre cercato di essere vicino in modo concreto ed il più efficace possibile alle esigenze dei pontevichesi. Abbiamo scelto di mantenere invariati i servizi offerti alla cittadinanza, facendo il possibile (ed anche qualcosa in più talvolta) per far coesistere i diminuiti fondi a disposizione con l’intento di offrire servizi di qualità ai nostri utenti. Speriamo di essere riusciti in questo nostro obiettivo, anche perché, come dicevamo prima, le situazioni che abbiamo affrontato sono state numerose, così come sono stati diversi i “settori” nei quali abbiamo cercato di far sentire il nostro sostegno, passando dai disabili agli anziani, dalle famiglie in difficoltà al disagio giovanile solo per citare le situazioni più diffuse ed al centro dell’attenzione”. Il tutto per un cammino destinato a proseguire: “Continueremo in questa direzione, sempre con il massimo

impegno e tutta la volontà possibili, anche durante tutto il 2015, un anno che a Pontevico inizierà con il segnale positivo dell’apertura del bando per l’assegnazione delle case di edilizia popolare. Un piccolo segno, se vogliamo, ma anche la conferma che i servizi sociali del nostro paese sono sempre attenti e sono intenzionati ad essere davvero vicini ai bisogni più sentiti dai nostri concittadini. Il tutto secondo uno spirito improntato alla massima concretezza, proprio perché mi piace sottolineare che le porte dei servizi sociali sono sempre aperte per tutti i pontevichesi. Siamo pronti, grazie pure alla disponibilità dei nostri funzionari (ai quali spetta un doveroso ringraziamento), ad ascoltare le richieste dei cittadini, cercando insieme quella che può essere la soluzione del caso specifico. Certo, nessuno possiede la bacchetta magica ed i fondi a disposizione non sono affatto infiniti, ma sono anche convinto che con l’impegno, la passione e la voglia di aiutare davvero tutti quelli che si rivolgono per chiedere un sostegno al nostro ufficio si possano spostare anche le montagne”.

Pag . 9Pontevico

Il mese di gennaio è pronto ad aprire il nuovo anno regalando agli appassionati di teatro di Pontevico due serate assolutamente da non perdere. La prima manifestazione in ordine di tempo è quella in programma sabato 17, quando la compagnia “La Betulla” metterà in scena un vero e proprio classico della prosa come “La favola del figlio cambiato”, un’opera di Luigi Pirandello, che preannuncia fin d’ora le qualità che occorrono per coinvolgere un pubblico variegato e numeroso. La settimana seguente, sempre nella cornice del Teatro Comunale e sempre con inizio

alle 21, l’associazione per il teatro “Le Muse” organizzerà invece lo spettacolo “Il medico dei pazzi” (sotto una foto di recente rappresentazione teatrale della pièce di Eduardo Scarpetta ed interpretata in passato anche da Totò). Anche in questo caso si tratta di un’opera molto conosciuta, scritta da Eduardo Scarpetta ed interpretata dalla “Nuova Compagnia Teatrale”. In estrema sintesi due proposte più che valide per l’intera comunità pontevichese per conoscere da vicino il mondo del teatro e far partire il 2015 all’insegna del cultura.

A gennaio due serate da non perdere a teatro

Gennaio 2015

La Biblioteca Comunale di Pontevico sta ricevendo le attenzioni che merita il suo particolare legame con l’intera comunità locale. In questo senso dapprima è stata rinnovata grazie ad un intervento di manutenzione straordinaria che ne ha riportato la sede nelle condizioni di efficienza adeguate. Nel corso degli stessi lavori si è anche provveduto ad integrare l’arredo con l’obiettivo di consentire una più efficace e funzionale collocazione dei libri. Un’opera che ha ricevuto il consenso degli utenti e che è stata accompagnata pure da un altro fatto di indubbio significato, visto che è stata nominata la nuova “Commissione Biblioteca”. Il neoeletto organismo, guidato dalla presidente Paola Bianchi e dalla vicepresidente Barbara Zavaglio, ha subito iniziato la sua attività con grande voglia di fare e senza dubbio il nuovo anno porterà iniziative e proposte

che sapranno coinvolgere ed interessare tutti i pontevichesi. In questa direzione si spinge pure un’altra decisione che ha caratterizzato negli ultimi mesi la Biblioteca Comunale di Pontevico. Sono stati infatti adottati i nuovi orari, un’apertura più ampia per poter accontentare sempre meglio le esigenze della gente ed offrire un servizio sempre più efficiente. Confermata una caratteristica molto importante come l’apertura continuata, sono stati aggiunti due pomeriggi di apertura fino alle 18. Il tutto per una tabella che indica che la Biblioteca Comunale è aperta il martedì ed il giovedì dalle 9 alle 15.30, il giovedì ed il venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13. Anche questo è un modo valido per sostenere la cultura a Pontevico e per mettere a disposizione di tutti gli abitanti un punto di riferimento veramente prezioso.

Biblioteca comunale,un punto di riferimento

Il monococco, antico cereale, riscoperto nel Bresciano dove tre aziende, due cooperative sociali ed una fondazione, con sede a Brescia, Manerbio, Gottolengo, Chiari e Cigole, lo stanno coltivando per produrre vari tipi di alimenti. Queste imprese costituiscono la rete “Comunità del cibo monococco della Bassa Bresciana”, con sede in palazzo Cigola-Martinoni di Cigole ed hanno dato origine ad un ente che riunisce aziende del settore agro alimentare partendo dalle materie prime fino al prodotto finale. La sostenibilità ambientale e la salvaguardia della biodiversità agricola legata a cereali, frutta e verdura, e la loro trasformazione per mettere sul mercato prodotti sempre più buoni e salutari; sono le finalità della fondazione Pianura Bresciana della quale Riccardo Geminati (in foto) è presidente che commenta come il monococco dalle caratteristiche note fin dall’antichità “è un cereale altamente digeribile, ha un tipo di glutine ben tollerato, un’alta concentrazione di proteine e carotenoidi ed è buono. La sua coltivazione, inoltre, rispetta i canoni della sostenibilità ambientale”.Nel progetto, come in altri già proposti e realizzati con l’obiettivo di valorizzare il territorio, il cibo rimane punto di riferimento della cultura rurale confermata da secoli di storia che il museo del Rais installato in palazzo Cigola-M a r t i n o n i racconta con i m m a g i n i

significative ed un percorso ben costruito. La “Comunità” rappresenta la prima rete di imprese bresciane che seguono i criteri della sostenibilità ambientale. In queste aziende sono in programma la produzione di pasta secca , paste fresche ripiene, cracker, biscotti, torte, zuppe, birre e farine per pizzerie e fornerie il tutto rigorosamente con il monococco. E’ un progetto, quello della rete di imprese, che rappresenta un importante traguardo per la coop sociale “L’antica terra” che da oltre dieci anni, studia e coltiva il monococco. Conclude Geminati: “Con la ricerca scientifica resa possibile dalla disponibilità della fondazione Pianura Bresciana e dalla Cooperativa Sociale L’antica Terra, con il contributo della fondazione Cariplo, è stato raggiunto l’obiettivo di coltivare un cereale molto resistente che non necessita di particolari trattamenti chimici e la cui coltivazione ha un basso impatto ambientale. Anche per questo la ricerca scientifica sul monococco va diffondendosi ed assicura un’altra delle sue eccellenze al territorio bresciano.

Il monococco, eccellenza dell’agricoltura bresciana

CigolePag . 10 Gennaio 2015

Noi della “Pianura” sentiamo il dovere di dare il “Benvenuto” a padre Abramo Camisani, accolto ed applaudito dalla gente di Cigole che ha affollato, al suo ingresso, le strade e la chiesa di San Martino Vescovo. Per capire chi è, e cosa pensa il parroco di Cigole, riproponiamo il testo di una suo scritto inviato ai giornali nel marzo 2003, tempi lontani per qualcuno, ma ancora attuali per padre Abramo come scriveva allora.“In questi giorni, non più tanto diversi dai precedenti in quanto a notizie di guerra, vedo aumentare il numero di manifestazioni di piazza a favore, si dice, della pace. Aggiungo questo provocatorio “si dice” poiché a me queste sembrano tutt’altro che manifestazioni per ottenere la Pace. Mi risulta proprio difficile, non voglio fare di tutta l’erba un fascio, riconoscere in molte manifestazioni quel sentimento di fondo verso la pace che dovrebbe nutrire l’animo di ogni uomo, oltre la sua appartenenza etnica, sociale, politica e religiosa. Mi risulta difficile, poiché vedo scaturire da queste manifestazioni sempre più sentimenti di prevaricazione e belligeranza. Gli slogan urlati da diversi di

questi movimenti “pacifisti”, sono in realtà lo sfogo di una rabbia di prevaricazione su quanti pensano diversamente e, conseguentemente, agiscono diversamente. Accanto alla bandiera multicolore della Società teosofica anticristiana (fondata a New York nel 1875 con lo scopo di mettere insieme le dottrine di tutte le religioni per mostrare che non esiste una Chiesa e che il Cristianesimo non è l’unica verità, che non esistono dogmi e che tutti hanno ragione e che è l’uomo - senza Dio - a poter costruire una società perfetta e buona, con la bandiera oggi definita “della pace”, vedo speso bandiere rosse raffiguranti Che Guevara (che mi pare non possa essere considerato un “uomo di pace”; sento spesso inneggiare, questo soprattutto nei Paesi di tradizione islamica, alla guerra santa, sento studenti vaneggiare slogan contro l’America e il Governo italiano; sento e vedo politici, uomini di Chiesa e di Religione, di cultura e semplici di strada azzannarsi tra loro in vertiginose e agguerrite discussioni per attestare ora questo ora quel parere; vedo e sento insomma un atteggiamento che è ben lontano da quel desiderio di pace che, diversamente,

dovremmo attestare con l’operosità del quotidiano. Mi preoccupa questo gran movimento di piazza, e non voglio pensare - anche se dovrei farlo solamente per non essere uno sprovveduto - che sia una perfetta macchinazione partitica in vista delle prossime elezioni. Tutto, o quasi, viene strumentalizzato, perfino il Sommo Pontefice al quale si fa dire cose che non ha mai detto, o aderire a movimenti che forse nemmeno conosce. Mi preoccupa tutto questo perché in nome della Pace vedo movimenti pacifisti prendere a legnate e simili poliziotti e carabinieri... vedo vetrine infrante, vedo cortei scontrarsi... in nome della Pace. Non so ma mi pare di rivedere una storia, purtroppo, che continuamente va riproponendosi pendolare. Non mi rassegno né piego a nessuna di queste logiche. Dal balcone del mio oratorio ho ritirato le bandiere della Pace, le ho sostituite con una grande Croce: da duemila anni Colui che vi è sopra crocifisso, sta zitto aspettando che almeno i suoi si accorgano che Lui è il solo dal quale può provenire la grazia di un miracolo. I non credenti o gli appartenenti ad altre religioni legittimamente espongono quelle bandiere,

ma noi cristiani, non in opposizione ideologica ma per una consapevolezza diversa, esponiamo la Croce e Colui che fra pochi giorni, al termine dell’itinerario quaresimale, sentiremo ripeterci: “Vi lascio la Pace, vi dò la mia Pace; non come il mondo ve la dona io la dò a voi”. I non credenti o gli appartenenti ad altre religioni legittimamente percorrono cammini di pace per le vie e le piazze, ma noi cristiani, non per opposizione ma per un amore diverso, ritorniamo a metterci in ginocchio, nel silente e sobrio sacro luogo di preghiera. Don ABRAMO CAMISANI”.

Padre Abramo, nuovo parroco di Cigole

[email protected]

Il 2014 è stato un anno di cambiamento per la nostra comunità, che ha visto un avvicendamento inaspettato anche alla guida della nostra Parrocchia. Sono stati mesi intensi anche su questo versante che ci hanno portato ad accogliere il nostro nuovo Parroco Abramo Camisani.Approfitto per porgere i miei auguri anche a lui ed ai suoi confratelli e il mio rinnovato augurio ad un inizio del nuovo anno all’insegna di una proficua collaborazione per il bene di Cigole e della sua comunità.In questi pochi mesi, si è potuto intervenire sulla realizzazione dei nuovi parcheggi di Via Verdi, a servizio anche dell’Oratorio. Un’opera progettata internamente dall’ufficio tecnico comunale e costata

globalmente circa 15.000 euro. Si è contestualmente avviata la progettazione dell’intervento di riqualificazione del Cimitero Comunale, con il principale fine di eliminare le barriere architettoniche e consentire anche a chi ha difficoltà deambulatorie di poter raggiungere in sicurezza tutte le campate del nostro cimitero. È plausibile ipotizzare che i lavori possano iniziare nel corso della prossima primavera per essere portati a compimento nell’arco di 30 giorni.Sono stati inoltre eseguiti lavori straordinari di manutenzione sull’impianto di depurazione delle acque reflue urbane, necessari dopo i molti anni di servizio dell’impianto stesso. Preventivati in 22.000

euro iva compresa, si è speso a consuntivo 15.000 euro anche grazie all’utilizzo delle piattaforme web di mercato elettronico che hanno consentito di fare preziose economie su diversi fronti.Restando sui lavori pubblici, il prossimo anno potrà essere messa in campo anche l’illuminazione del Parco Comunale con il contributo della ProLoco Cigole in Festa, che ha già comunicato l’intenzione di compartecipare alla realizzazione dell’opera per circa il 50% del costo complessivo. Si è già avviato il processo per la formazione della Commissione Paesaggistica, in modo da escludere la Provincia dalla competenza in questo ambito (per esempio per le potature entro i 150m dal Fiume Mella) e facilitare e velocizzare gli iter procedurali che in questi anni hanno creato qualche problema agli utenti. Sul tema dell’istruzione, in questi mesi abbiamo potuto dotare l’edificio scolastico della scuola primaria di un computer portatile per ogni classe e contestualmente di una rete internet wireless. In questo modo l’istituto comprensivo ha potuto avviare l’utilizzo del registro elettronico, strumento che presto potrete anche voi genitori sperimentare e che vi consentirà di consultare i dati dei vostri figli direttamente da casa in qualsiasi momento. Babbo Natale (un poco in ritardo), porterà entro i primi giorni di Febbraio alla scuola primaria 100 nuovi banchi con angoli arrotondati e 100 nuove sedie in materiale plastico resistente

in modo da migliorare la permanenza dei nostri bambini sul loro “luogo di lavoro” (ed evitare qualche jeans rotto di troppo, danneggiato dalle sedie ormai vetuste). Nelle prime settimane del 2015 anche la nostra Biblioteca si mostrerà rinnovata, e potrà accogliervi in nuovi eleganti spazi. Vi lascio senza svelare oltre su questa piacevole sorpresa...Il 2015 sarà inoltre l’anno in cui il nostro Comune si avvierà a modificare il sistema di Raccolta dei Rifiuti. Il passaggio al sistema porta a porta del Comune di Milzano, attuato un mese fa, ha incrementato visibilmente il quantitativo di rifiuti sul nostro Comune, attraverso il meccanismo noto come “migrazione del rifiuto”; tra 3 giorni anche il Comune di Manerbio passerà al sistema porta a porta e la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente. Si sono attuate misure sanzionatorie ma non sono da considerare la soluzione del problema a lungo termine. Il sistema attuale a Cassonetto tradizionale ci ha portato, negli scorsi anni e grazie all’impegno di tutti, ad essere tra i comuni più virtuosi della provincia come percentuale di raccolta differenziata tra quelli col medesimo sistema di raccolta. Ora il legislatore ci chiede di fare di più, di raggiungere percentuali ben superiori, percentuali non raggiungibili se non cambiando il sistema di raccolta e quindi le nostre abitudini.

Il sindaco Scartapacchio scrive ai cittadini

Pag . 11OrzinuoviGennaio 2015

Furti nelle chiese

Il fenil della Motta di ORZINUOVI

Come abbiamo visto, sulla strada che da Orzinuovi porta verso Coniolo, si trova un vasto cascinale noto con il nome di Fenil Motta.Documentato già dal 1500, e rimasto per oltre tre secoli in possesso della nobile

famiglia dei Martinengo gestito dai loro massari, il fenil della Motta passò in proprietà, verso la metà del 1800, della famiglia Legnazzi nella persona di Giuseppe figlio di un Antonio.All’incirca in quel periodo, eravamo

Orzinuovi, per quanto riguarda le proprie chiese, costituisce quasi una anomalia nel nostro territorio, in quanto gli edifici dei due Santuari della Madonna Addolorata di Porta S. Giorgio e della Madonna di Caravaggio verso l’Oglio, e soprattutto quello della chiesa Parrocchiale, li possiamo trovare costantemente aperti.In gran parte del territorio bresciano vediamo, invece, che sono sempre più numerose le chiese che rimangono chiuse, non tanto per la ormai scarsa presenza, in esse, di fedeli, ma soprattutto per il timore, ormai generalizzato, di furti che paiono essere divenuti sempre più frequenti. Per quanto concerne la possibile prima motivazione, dobbiamo confermare che avendo visitato moltissime chiese negli ultimi anni a motivo delle nostre ricerche, quelle poche che abbiamo trovato accessibili le abbiamo sempre e regolarmente rinvenute deserte e vuote. Abbiamo potuto aggirarci per navate ed altari vari senza incontrare anima viva, percependo una palpabile e, a ben vedere triste, sensazione di abbandono.Non vi si vedevano né sacerdoti né sagrestani e né, tantomeno, fedeli. La costante, in quei casi, era trovare cartelli nei pressi dei vari altari in cui si affermava che, tranne al tempo delle celebrazioni

liturgiche, gli stessi erano protetti da allarmi. Non sappiamo quanto quegli avvisi corrispondessero a verità: a meno di sofisticatissimi marchingegni, non abbiamo notato nulla che potesse assomigliare ad un sistema di allarme.Che le chiese, ma anche sacrestie e canoniche, siano soggette a numerosi furti, è evidente a tutti. Ma non pensiate che negli anni, ed addirittura nei secoli passati, i furti fossero meno numerosi, ma anzi fra saccheggi, requisizioni e ruberie varie, il patrimonio dei nostri edifici di culto è sempre stato oggetto di attacchi e furti che riguardavano, fra l’altro, oggetti di ben altro valore. Pensiamo anche all’enorme depauperamento operato soprattutto nell’ultimo secolo da parte degli stessi religiosi con alienazioni sempre più frequenti, tanto che gli oggetti veramente preziosi presenti nelle nostre chiese, e registrati negli inventari effettuati periodicamente dalla Curia, sono divenuti ormai una rarità. Un’ultima annotazione per quanto riguarda i sacerdoti. Calcolate che ai giorni nostri le varie parrocchie si possono considerare fortunate quando accanto al parroco (divenuto anch’esso a volte una rarità) possono annoverare un curato.

Nei secoli passati era comune, all’opposto, la presenza nelle varie parrocchie, e di conseguenza nelle stesse chiese, di 20-30 sacerdoti, con celebrazioni liturgiche che avevano luogo, in buon numero e nei vari altari di cui era fornita ogni singola chiesa, con frequenza giornaliera. Dario Ghirardi

nel 1849, la Motta veniva citata nelle Cronache del sacerdote e storico orceano don Francesco Perini. Era infatti successo che nel primo pomeriggio del 26 luglio di quell’anno, nella borgata di Orzinuovi si iniziasse a vedere fumo e fuoco agitarsi nell’aria. Si credette che si fosse verificato un incendio al fenil della Madonna, ma ben presto fu chiaro che si trattava di una tromba d’aria che, arrivando da Rossa, stava attraversando le terre del fenil Motta. Dalla Motta poi, il fenomeno passò verso ovest toccando il fenil Asmondi e la Colombaia Tribandi.Persone che si trovavano nei pressi del passaggio della tromba d’aria, corsero allora in piazza a raccontare i danni che avevano potuto vedere, e subito la gente si portò alla cascina Motta che si diceva fosse stata quasi demolita.La tromba, infatti, muovendosi ed avanzando in modo irregolare, aveva divelto una gran quantità di piante che incontrava per la via, passando per tre quarti sul fenil

Motta, provocando quasi l’effetto di un terremoto, rovesciandone i tetti, ma per fortuna senza danni a persone ed animali, se si eccettui una donna che, colta dalla bufera, fu rovesciata a terra e fatta rotolare per qualche tratto sull’aia della cascina.Il sacerdote Perini terminava il proprio resoconto affermando che, veduti i danni della campagna e le rovine della Motta, si doveva ringraziare la Provvidenza, che tale passaggio non fosse stato fatto in paese, perché i danni e le rovine sarebbero stati allora incalcolabili e forse vi sarebbero state delle vittime umane.Nel secolo successivo, dai censimenti degli anni del 1931 e del 1936, nella cascina Motta si registrò la presenza di un massimo di ben 121 abitanti con 15 famiglie che citiamo: Baronchelli, Bertoletti, Baiguera, Cogoli, Diora, Facchetti, Ferrari, Fornasari, Grazioli, Maccagnola, Martani, Pellegrini, Righetti, Saleri, Zilioli.

Dario Ghirardi

Pag . 12 Il nostro dialetto - Territorio Gennaio 2015

Decine di personaggi in movimento, un centinaio di statuine fisse, suggestivi giochi d’acqua e di luce e poi i suoni ed i rumori della natura il tutto inserito in una scenografia che occupa circa 180 mq e che, curata nei minimi particolari, riproduce pressoché fedelmente i paesaggi dell’antica Palestina. Anche in occasione del Natale 2014 i volontari del Presepio artistico di Cignano hanno dato appuntamento ai sempre numerosi visitatori a Palazzo Restelli in via 24 maggio per la 15^ edizione dell’esposizione che ancora una volta ha proposto momenti di intrattenimento e non poche novità. Il presepio artistico di Cignano, insieme a quelli di Castelcovati,

Coccaglio, Casalmorano e Soncino, è stato infatti inserito nella prima edizione di “Presepiando – La strada dei presepi”, iniziativa con la quale i promotori intendono perpetuare la tradizione di fede e le radici della cultura del territorio locale. Altra novità di quest’anno il presepio itinerante che dal 25 al 28 dicembre scorsi ha toccato le vie principali del paese.Il Presepio artistico di Cignano resta a disposizione del pubblico sino a domenica 11 gennaio. A chiudere la 15^edizione, a partire dalle 16, sarà l’esibizione degli zampognari di Sarezzo.

Ste.Bru.

CIGNANO, XV edizione per il presepio artistico

Il calendario “C’era una volta… Cigole”, anni di preziosi ricordi messi nero su bianco, frutto di un’intensa ricerca nei polverosi album delle famiglie del paese. Immagini che raccontano il passato, le tradizioni, i cambiamenti e le trasformazioni dell’ultimo secolo, un omaggio sempre molto atteso dalla cittadinanza, per una semplice ragione: è la Cigole che non c’è più ad essere protagonista, le sue case, i suoi palazzi, i campi, la gente che la animava e che la anima ancora. Il gioco allora è quello di scorrere i mesi e cercare vecchi amici, indovinare somiglianze e parentele, ritrovarsi e rivedersi fra quelle immagini cariche di ricordi. Il lavoro, curato da Ennio Cherubini, contiene scene color seppia di bambini sorridenti, ritratti di gruppo in posa, matrimoni, volti scavati di contadini, ragazzi felici di fronte ad un cono gelato… momenti di vita vera che ci rappresentano, che identificano le nostre radici.

XX edizione del calendario di CIGOLE

Angelo Maria Canossi, poeta della Brescianità

Ön miràcol dè San Gaetano

Mórta la spusa, nó só stat piö chèl,e gho piö ulit endà gna a confessàm;ma quand m’è mórt póc dòpo anche ‘l porsèl,pròpe quand ‘l’éra a sègn dè fa ‘l salam,

nó só piö ‘ndat gna ‘n césa … Epör èl bèl,èl bèl chè ghabe dè desmentegàmchè San Gaetano èl m’ha salvat la pèltöte le ólte ch’ho saìt copàm?...

‘Na ólta (òho dize nèh, ghói dè cöntàla?)Chè sie mez ciòc söl pónt dè la ferata,tìcchete, sènte argót dedré a ‘na spala:

mè ólte, e crède chè la sìes ‘na gata,e ‘l’éra ‘nvéce… ‘l’era… ah gnènt, ‘n ‘inezia:òho, dize, ‘l Diretìssim dè Venézzia!!

Un miracolo di San Gaetano

Morta la moglie non sono più stato quello di prima,e non ho più voluto andare nemmeno a confessarmi;ma quando mi è morto poco dopo anche il maiale,proprio quando era pronto per farne salame,

non sono più andato nemmeno in chiesa… Eppure il bello,il bello che debba dimenticarmiche San Gaetano mi ha salvato la vitatutte le volte che ho rischiato di uccidermi?...

Una volta (òho dico nèh, devo raccontarla?)che ero mezzo ubriaco sul ponte della ferrovia,tìcchete, sento qualcosa dietro ad una spalla:

mi giro, e credo che sia passata una gatta,ed era invece… era… ah niente, un’inezia:òho, dico, il Direttissimo di Venezia!!

Sul numero di dicembre a pagina 5 nell’articolo dedicato al Canalòt sono apparsi alcuni errori ortografici e non, ne

forniamo ora la versione corretta:L’avifauna, la zonizzazione, un parco/bosco e “...la piantumazione vicino all’altofusto”.

Errata corrige

Avendo scritto più volte su tematiche venatorie e ambientali, non posso sottrarmi ad un commento sulla polemica sorta a proposito dello spiedo.Lo spiedo è innanzitutto un metodo di cottura antico quanto l’uomo che ha subito modifiche strumentali, ma che essenzialmente consiste nell’esporre la carne cruda al fuoco con l’aggiunta di vari condimenti, montata su steli di ferro (anche di legno).Solo in ristrette aree si è coniugata l’associazione con gli uccelli catturati durante l’esercizio venatorio.In questo senso è giusto che tale piatto sia riservato solo a chi pratica la caccia e non è possibile che diventi cibo di largo consumo, ma resti nell’ambito famigliare o di strette piccole amicizie.In questi tempi nei quali l’eccesso regola e il valore “quantità” domina e acceca, si assiste all’inarrestabile degrado dell’arte venatoria e al suo scadimento totale allorchè si compiono stragi di volatili

per poi commercializzare le catture, così alimentando il prodotto cucinabile od altre tipologie di convivio.Ma allora perchè la caccia?Un ignoto cacciatore così rispondeva alla domanda:“Ogni religione ed ogni rito hanno le proprie vittime sacrificali ..... è’ necessario però che i sacerdoti celebranti (cioè i cacciatori) siano pochi e intelligenti ed i comunicanti (cioè i commensali) siano intenditori e poco voraci...”Si ricordi inoltre la stagionalità di questo piatto e quindi la necessità di un ridotto periodo di esecuzione, quasi un “semel in anno licet”.Gli uccellini non si possono moltiplicare come i pesci della parabola o riprodurre come ora negli allevamenti e pertanto necessita sempre moderazione.Un consiglio finale: fare spiedini con i corvi, faremmo del bene all’ambiente. M.Dr.G.B.Bisetti

Ultime sullo spiedo

CalendarioPag . 14

1 GIOVEDI’MARIA MADRE DI DIOSé zénér no ‘l zenerézä, fébrér ‘l trà ‘na gran scórèsä.Se gennaio non fa ciò che deve (freddo), a febbraio poco importa.

2 VENERDI’S. BASILIO VESCOVOZénér èl fa i póncc e fébrér j-à rómp.Gennaio fa i ponti e febbraio li rompe.

3 SABATOS. GENOVEFFAA mangià ‘l capù, bisògnä ésèr ‘n dù, mé e ‘l capù.A mangiare il cappone bisogna essere in due, io e il cappone.

4 DOMENICAS. ERMETEDa Orià a Pédèrgnagä gh’è tant comè da la pèl a la bragä.Da Oriano a Pedergnaga c’è la distanza come tra la pelle e i pantaloni.

5 LUNEDI’S. AMELIAA zénér sé sgòbä sótä ‘l pórtèc, sé mèt a pòst ‘l manèc dèl badìl, dè la sapä e dèl réstèl.A gennaio si lavora sotto il portico, si mettono a posto i manici del badile, della zappa e del rastrello.

6 MARTEDI’EPIFANIA(SS. GASPARE, MELCHIORRE E BALDASSARRE)L’Epifania töté lé fèste la pórta via.L’Epifania tutte le feste porta via.

7 MERCOLEDI’S. LUCIANOA casa sua, sa scalda ‘l cül e apò la cua.A casa propria si scalda il culo e anche la coda.

8 GIOVEDI’

S. MASSIMOBù pèr i cài.Buono per i calli (buono a nulla).

9 VENERDI’S. GIULIANO.L’è mèi ‘na bunä lapä chè ‘na bunä sapä.E’ meglio una buona lingua di una buona zappa.

10 SABATOS. ALDOÈl malghés èl sta mai bé: se ga mör la acä ga ansä èl fé; sé scampä la acä ga mancä èl fé.Al malghese non va mai bene: se gli muore la mucca gli avanza il fieno, se la mucca gli campa gli manca il fieno.

11 DOMENICAS. IGINO – BATTESIMO DI GESU’Chi nàs dè fèsta l’è fürtünàt.Chi nasce in giorno di festa è fortunato.

12 LUNEDI’S. MODESTOÈl signùr èl dìs: àidèt chè ta aidaró.Il signore dice: aiutati che ti aiuterò.

13 MARTEDI’S. ILARIODórmèr dè la gròsa o dè la quartä.Dormire profondamente come i bachi da seta.

14 MERCOLEDI’S. FELICEPastésèr fa ‘l tò méstér.Pasticcere fa il tuo mestiere.

15 GIOVEDI’S. MAUROA stà a diétä, ‘l mal ‘l sa quietä.A stare a dieta, il male si quieta.

16 VENERDI’S. MARCELLO – B. GIUSEPPE TOVINISchèrs dè mà, schèrs dè vilàn.Scherzi di mano scherzi da villano.

17 SABATOS. ANTONIO ABATEPèr Sant’Antónè dò uré bòne.A Sant’Antonio due ore buone (di luce in più al giorno).

18 DOMENICAS. LIBERATATègnèr a mà da la spinä e lassà andà dal cucù.Risparmiare dalla spina e sprecare dal tappo di fondo.

19 LUNEDI’S. MARIOÈl vàl dè piö ‘n grà dè péèr che ‘n fic dè asèn.Vale più un granello di pepe che un escremento d’asino.

20 MARTEDI’SS. FABIANO E SEBASTIANOSan Bastià ‘l gà la viöla ‘n mà.San Sebastiano ha la viola in mano.

21 MERCOLEDI’S. AGNESEPèr Sant’Agnés la lözertä pèr la sés.Per Sant’Agnese la lucertola nella siepe.

22 GIOVEDI’S. VINCENZOChi ‘l gà miä dè antadùr i sé anta deperlù.Chi non ha vantatori si vanta da sé.

23 VENERDI’BEATA PAOLA GAMBARA COSTA(in foto)Dè capì capésè, l’è a pisà che fó lé strésé.Capire capisco, è a pisciare che faccio scintille (patisco).

24 SABATOS. FRANCESCO DI SALESSa èt èl caèl, ma migä èl sèrvèl.Si vede il capello, ma non il cervello.

25 DOMENICACONVERSIONE DI SAN PAOLOPèr San Paól Convèrs töté lé fómné lé fa isò vèrs.Nel giorno di San Paolo Convertito tutte le donne fanno i capricci.

26 LUNEDI’SS. TITO E TIMOTEOBrésà larch dè bóca e strècc dè ma.Bresciani larghi di bocca e stretti di mano.

27 MARTEDI’S. ANGELA MERICIA andà sa bècä, a sta sa sècä.Ad andare si guadagna, a stare ci si becca.

28 MERCOLEDI’S. TOMMASO D’AQUINOQuànd la mèrdä la móntä on scagn, o la spösä o la fa dàn.Quando la m... sale in cattedra o puzza o fa danni.

29 GIOVEDI’S. COSTANZOLè càvré sènsa córègn j-è chèlé chè tröca dè pö.Le capre senza corna sono quelle che caricano di più con la testa.

30 VENERDI’S. MARTINAArà la tèrä chè l’è bagnàdä per töt l’an l’è disipàdä.

Arare la terra quando è bagnata per tutto l’anno è sprecata.

31 SABATOS. GIOVANNI BOSCOLa polentä la fa la tàólä contèntä.La polenta fa la tavola contenta.

CALENDARIO BRESCIANO: GENNAIO

Gennaio 2015

• Caffe’ e brioche 1,50€ cappuccio e brioche 1,90€ Aperitivo 2,50€

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Bassano Bresciano loc. Bettolino, zona industriale rotonda Verolacenter

Pag . 15RicetteGennaio 2015

Continuamo la pubblicazione delle ricette di alcuni dolci della tradizione bresciana:

SEMIFREDDO CARAMELLATO

Ingredienti: 4 rossi d’uovo, 250 g di zucchero, 8 cucchiai di latte, 800 g di panna montata, 300 g di nocciole caramellate e 100 g di zucchero per il caramello.

Procedimento: montate i tuorli d’uovo con lo zucchero, diluite col latte, fate addensare a bagnomaria battendo con la frusta o con il frullino. Quando ritirandola, la frusta resta velata di crema, spegnete il fuoco e fate raffreddare. Mettete da parte nel frigorifero qualche cucchiaiata di panna montata per la guarnizione e incorporate il resto alla crema ormai fredda, tritate le nocciole e unitele al composto. Versatelo in una coppa e mettetelo nel freezer per qualche ora. Un quarto d’ora circa prima di servire, toglietelo. Mettete sul fuoco in un pentolino lo zucchero per il caramello inumidito con poca acqua e quando avrà assunto un bel colore biondo-bruno spegnete, guarnite rapidamente il semifreddo con la panna montata rimasta, fateci colare sopra a filo o a gocce lo zucchero caramellato e servite.

SEMIFREDDO DI CROCCANTE E CREMA

Ingredienti per il croccante: mandorle e zucchero;Ingredienti per lo zabaglione: tuorli d’uovo, zucchero, marsala e panna montata;ingredienti per la crema:uova, latte, panna, zucchero e scorza di limone.

Procedimento: fare un croccante con mandorle sgusciate tritate e zucchero, stenderlo sul marmo di cucina, ben unto di burro, servendosi di mezzo limone, quando è indurito triturarlo finemente, amalgamarlo con panna ben montata e zabaglione. Versare il composto in uno stampo e farlo gelare nel freezer. Sformare e decorare con panna e cialde. Servire a parte una crema chantilly fatta con tuorli d’uovo, latte, panna liquida, zucchero e buccia grattugiata di limone.

DOLCE FREDDOper 4-6 persone

Ingredienti: 100 g di cioccolata fondente, 300 g di ricotta, 50 g di zucchero, 3 cucchiai di marmellata di albicocche o altra a vostro gusto, 1/2 bicchierino di rhum, gherigli di 4 noci, qualche frutto candito (1 pera,

Cucina bresciana: Dolc i

G e n t i l i s s i m a d o t t o r e s s a Subacchi , ho un bimbo di 11 mesi. In gravidanza non ho seguito alcun consiglio e sono aumentata 18 kg. Il mio problema è che al momento sto mangiando p o c h i s s i m o

e nonostante questo, continuano a rimanermi addosso 4-5 kg. In più rispetto a prima della gravidanza noto un ristagno di liquidi su glutei e gambe, nonostante mangi tantissima verdura e frutta, beva tanto e quando posso, ne approfitto per lunghe camminate. Cosa può consigliarmi? Barbara.Gentilissima Barbara, siamo ancora in tempo per migliorare la situazione. Sono questi i mesi in cui il fisico materno riesce a ritornare alla forma fisica ottimale pre gravidanza. Lei nota una particolare ritenzione idrica prevalentemente ai glutei e alle gambe: potrebbe provare ad effettuare tutti i giorni, e non solo sporadicamente, almeno per 20

minuti un pò di attività aerobica come cyclette o anche passeggiate in modo di ottimizzare l’effetto diuretico con un rinforzo della muscolatura. Infine oltre ad assumere frutta, verdura ed acqua (almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno meglio non gassata e con un contenuto di sodio inferiore al 20mg/l.) non si dimentichi di inserire anche una porzione di carboidrati (pane o pasta o cereali o legumi) e di proteine (carne o pesce o latticini o uova) ad ogni pasto, in modo da mantenere attivo il suo metabolismo, che finirebbe al contrario a diminuire, adattandosi, se lei salta i pasti o riduce ai minimi termini la sua alimentazione. Per combattere la ritenzione idrica è inoltre utile fare attenzione alla quantità di sale che si aggiunge ai cibi e ai cibi molto salati (salumi, formaggi stagionati, alimenti conservati). Possono essere utili anche delle tisane drenanti e dei massaggi localizzati. E’ fondamentale comunque mantenere un’alimentazione equilibrata e completa, e se volesse avere il terzo figlio si ricordi di seguire anche una corretta alimentazione in gravidanza per non pentirsi poi.

Domande alla nutrizionista:LA DIETA DOPO IL PARTO

La dott.ssa Subacchi riponde alle Vs domande scrivendo a: [email protected] Riceve a: MANERBIO (BS) Ambulatorio

Minervium di Via Verdi n.64 tel. 030/9937552 CREMONA Cell. 366 4759134CREMA Cell. 366 4759134

1 pesca, 1 pezzetto di cedro, 6 ciliegine) e qualche dattero.Utilizzare uno stampo da plum-cake.

Procedimento: mettete la ricotta in una terrina e lavoratela a lungo con un cucchiaio di legno quindi aggiungetevi prima lo zucchero, poi la cioccolata che avrete fusa a bagnomaria, quindi la marmellata, il rhum, i gherigli di noce tritati o pestati finissimi, la frutta candita e i datteri tagliati a pezzettini. Mescolate tutto assieme per qualche minuto, poi versate il composto nello stampo bagnato d’acqua. Battetelo bene sul tavolo affinchè non si formino vuoti, quindi passate la lama di un coltello tutto in giro tra l’impasto e le pareti dello stampo. Mettete il dolce in frigorifero per diverse ore, meglio, la sera per il giorno dopo. Al momento di servire sformatelo sul piatto da portata.

DOLCE REGALEper 4-6 persone

Ingredienti: 3 tuorli d’uovo, 150 g di zucchero, 100 g di mandorle, 100 g di cioccolata fondente, 125 g di burro, 100 g di biscotti secchi e 1 bicchierino di rhum;Ingredienti per ricoprire il dolce: 100 g di cioccolata fondente e 2-3 cucchiai di latte.

Procedimento: lavorate in una terrina i tuorli d’uovo e lo zucchero per circa 20 minuti. Quando le uova sono ben montate aggiungetevi le mandorle e la cioccolata che avrete precedentemente tritata. Lavorate qualche minuto, poi aggiungete i biscotti sminuzzati, il liquore e da ultimo il burro sciolto a bagnomaria e raffreddato. Ungete di burro un foglio di carta oleata e foderate uno stampo da plum-cake, versate l’impasto nello stampo, pressatelo con un cucchiaio e mettetelo in frigorifero per 7-8 ore. Sformate il dolce sul piatto di portata e togliete la carta oleata. Fate liquefare la cioccolata con 2-3 ore cucchiai di latte,

lavoratela per qualche minuto con un cucchiaio di legno, poi versatela sul dolce e ricopritelo completamente.

DOLCE GRAN GALA’per 6 persone

Ingredienti: 150 g di burro, 150 g di zucchero, 1 tuorlo d’uovo, 1/2 bicchiere di latte bollito e fatto intiepidire, 300 g di cioccolata fondente, 200 g di amaretti e 1 bicchierino di rhum o cognac;ingredienti per la copertura: 1 cucchiaio di zucchero, 100 g di cioccolata fondente, una noce di burro, acqua q.b. e 50 g di ciliegine o di cedro canditi.

Procedimento: lavorate lo zucchero con il burro fino a quando sarà diventato schiumoso come una crema. A parte mescolate il tuorlo d’uovo con il latte tiepido. Mettete la cioccolata in forno fino a quando si sarà completamente rammollita, poi fuori dal fuoco mescolatela con il latte, il burro e lo zucchero. Battete tutto assieme fino a quando tutti gli ingredienti si saranno amalgamati e l’impasto sarà consistente ed untuoso. A parte avrete bagnato gli amaretti con il rhum. In uno stampo unto di burro mettete prima uno strato di amaretti, sopra uno strato di cioccolata, poi ancora uno strato di amaretti e via di seguito fino ad esaurimento degli ingredienti. Finite con uno strato di amaretti. Coprite con un foglio di carta unto di burro. Mettete in fresco per 12 ore. Al momento di sformarlo fate una glassa nel modo seguente: sciogliete la cioccolata fondente con una noce di burro e un pochino di acqua, aggiungete lo zucchero e lavorate tutto assieme. Sformate il dolce sul piatto di portata, versateci sopra la glassa e spalmatela su tutta la superficie e sulle pareti del dolce. Mettetelo un momento in forno ben caldo a lucidare e servire. Se preferite guarnitelo invece con la frutta candita.

RubrichePag . 16

Per 6 personeIngredienti:6 clementine, 3 cucchiai di Cointreau o di Mandarinetto, 50 g di burro ammorbidito, 80 g di zucchero + 7 cucchiai per spolverizzare la tortiera e il rosone, 2 uova, sale, 40 g di farina, 40 g di fecola e 1/2 cucchiaino di lievito chimico.Preparazione:Sbucciate le clementine, separate gli spicchi e ripuliteli perfettamente dei filamenti bianchi. Irrorateli con il liquore scelto e metteteli a macerare per 30 minuti in fresco. Stendete il burro all’interno di una tortiera a cerchio apribile di 24 cm di diametro, che poi spolverizzerete con circa 4 cucchiai di zucchero e metterete in frigorifero. Rompete le uova, separate gli albumi e teneteli da parte. Versate i tuorli in una ciotola, unite due cucchiai di acqua calda e battete con la frusta fino a farli spumeggiare. Aggiungete lo zucchero e continuate a lavorare con la frusta: dovrete

ottenere un composto cremoso. Montate a neve gli albumi insieme a un pizzico di sale. Incorporateli con molta delicatezza nella preparazione a base di tuorli.Mescolate tra loro e passate al setaccio la farina, la fecola e il lievito. Incorporateli nel composto, che dovrà risultare estremamente soffice.Togliete la tortiera dal frigorifero e disponetevi a rosone gli spicchi di clementine ben sgocciolati e sistemati in un unico strato. Versate l’impasto nella tortiera e livellatelo con una spatola. Cuocete il rosone per 20 minuti in forno preriscaldato a 200 °C: l’impasto dovrà dorare e rassodarsi, pur restando molto morbido. Sformate il rosone su una griglia e spolverizzatelo con 3 cucchiai di zucchero, che farete caramellare sotto il grill per 1-2 minuti. Trasferite il dolce sul piatto da portata, guarnitelo a piacere e fatelo raffreddare bene prima di gustarlo.

Il nostro dialettoTermini in via d’estinzione

ROSONE DI CLEMENTINE

Un dolce “vellutato” grazie alla soffice consistenza dell’impasto e al suo sapore intenso e omogeneo.

Lòfa: flatulenza, peto.Lòfe: loffio, buono a nulla, inconcludente.Lögia: persona furba, accorta, birba.Löma: faccia, ceffo, ghigna.Lömà: adocchiare.Lömì: bugia, lumino, lucciola, piccolo cero (vedi lüsarol e bozia).Longafiléna (longateréna): catena di persone che si tiene per mano.Lópa: scoria di ferro arroventato.Lös: leggero, uomo sventato.Lòsa: spago grosso.Lösch: liscio.Lòt: lottino (gioco di carte).Lòta: lotta, badilata di terra, zolla coperta di erba.Lösèl: scodella di forno fusorio.Lözita: sventatezza, scempiaggine.Lözur: lume.Luà: femmina di lupo, graffio, ronciglio.Lùc: idiota, ingenuo.Lucù: bamboccione, alloccone.Ludràso: ingordo.Ludria: rete da pesca per il luccio.Ludro: ingotdo, egoista, golosone.Lùf de pós: attrezzo a ganci e ramponi per il recupero secchi nel pozzo.Lüminasiù: bollitura delle stoffe

nell’allume prima della tintura.Lùra: grosso imbuto quadrato di legno per travasare vino dalla botte.Lusì: spago di canapa per legare i covoni.Lüsùra: abitudine, modo, maniera.Lüzaröl: abbaino, lucernario, accendi fuoco.

M

Máca: a ufo, a scrocco.Macabeo: sciocco, semplice, babbeo (vedi macaco).Macagn (macagne): muco, secreto secco nasale. Bassa bresciana: mele o pere cotte.Macagnù: moccioso.Machì (machet): odore nauseante, puzza.Màcia: macchia, cuccia, fungaia, briccone, birba.Macìl: famiglio, macilento.Maciù: boschetto, ciospo di arbusti, mattacchione.Madàpolam: tela fine per biancheria.Mader: matrice, genitrice, placenta, utero, fondiglio e braciere.Madér: tralcio di vite.Madöna: suocera, arrabbiatura, stizza.Madrina (vedi comàr): madrina.

Gennaio 2015