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EDITORIALE

LLavoro e impresa sono parole chiavi su cui costruire le nostre attività, tenendo sempre presente che, in un mondo checambia, anche l’impresa deve adeguarsi a tali mutamenti, i quali possono trasformarsi in nuove ed interessanti oppor-tunità di crescita. E’ vero che il periodo che si sta attraversando non è facile, la crisi si fa sentire e morde molti settorinevralgici, ma riteniamo che sistemi di imprese fortemente strutturati e al passo con le innovazioni possano rappre-sentare un punto di riferimento importante. Molti cambiamenti attendono dal punto di vista politico il nostro Paese.Dalle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013 dovrebbe emergere la nuova compagine governativa. Saranno inoltre rinnovatii componenti di Camera e Senato. Una sfida importante questa, perché dalle scelte future, che proverranno dai prossimidecisori pubblici (Governo e Parlamento), dipenderanno altrettante scelte cruciali per l’Italia, per i giovani, le imprese,i lavoratori, le famiglie e i pensionati. Sappiamo bene oggi quale sia l’attuale scenario socio-economico-politico con fortiripercussioni sul sistema produttivo e occupazionale. Da un recente studio presentato dal CUN il Consiglio NazionaleUniversitario è emerso che negli ultimi 10 anni le nostre Università hanno visto crollare il numero degli iscritti, diminuitidi 58mila unità. Anche la Corte dei Conti, nei giorni scorsi, ha fatto notare come la pressione fiscale sia troppo alta nelpaese e tale da frenare la crescita, aggravata inoltre dall’eccessiva evasione fiscale.Da ciò si desume che una vera emergenza per l’Italia è l’eccessivo peso del cuneo fiscale, delle tasse non solo sullacasa, ma anche quelle che gravano sul costo del lavoro e quindi sulle imprese. Ed è, peraltro, impossibile senza crearei presupposti della ripresa economica risolvere il problema occupazionale. “Al lavoro deve essere riconosciuto, comeafferma anche la (Loborem Exerceses – Giovanni Paolo II) un valore primario perché rappresenta uno degli elementi es-senziali per la realizzazione della persona umana e per elevare il livello della qualità della vita sociale.L’ambiente di lavoro è “luogo vitale di collaborazione, di comunione e di rapporti improntati alla stima vicendevole, allasolidarietà e alla testimonianza coerente dei valori morali della propria professione. Anche nella Enciclica Caritas in ve-ritate di Papa Benedetto XVI sono presenti tali concetti. Una enciclica incentrata sui grandi temi posti dalla globalizza-zione dell’economia e dei suoi effetti sulla vita delle persone. Papa Benedetto XVI lancia una sfida al mondo: “Servegarantire a tutti l’accesso al lavoro, e anzi: a un lavoro decente. Bisogna rafforzare e rilanciare il ruolo dei sindacati, com-battere la precarizzazione. L’Enciclica “Caritas in veritate” è stata scritta dal Papa per chiedere un’economia a misurad’uomo e dare voce a chi non l’ha, a chi non può essere ascoltato perché emarginato.Esce rafforzato, dalle parole del Papa, l’imperativo della pari dignità di tutte le persone e della solidarietà. Occorre che,a tutti gli uomini, venga assicurata la distribuzione del benessere e l’estensione dei suoi benefici.” Ho fatto questa pre-messa perché personalmente ritengo la formazione, oggi, più che mai, strategica e un ottimo strumento anticrisi, perimpostare metodi innovativi di rilancio sia dell’occupazione che della produttività mirando proprio sulla formazione difigure professionali, maggiormente rispondenti alle reali esigenze del mondo produttivo e perché i Fondi interprofes-sionali per la formazione continua hanno un ruolo di rilievo in tal senso. Le competenze tecniche non si acquisisconoe si concludono nell’ambito scolastico, ma vanno affinate e aggiornate durante il percorso lavorativo, per stare al passocon le innovazioni tecnologiche e di settore. Tutto ciò in un’ottica di formazione continua al lavoro.Puntare ed investire sulla formazione significa puntare sul futuro ottimizzando il rapporto impresa–lavoratore–competenze–formazione. Per questo ritengo che il Governo debba confrontarsi sul futuro della formazione dei lavora-tori. Attraverso i Fondi paritetici si possono predisporre strumenti per la formazione dei cassaintegrati così comeprogetti di espansione e innovazione per i giovani e nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Con i Fondiinterprofessionali oggi si riesce a fare maggiore formazione e la stessa offerta formativa è stata così portata a confron-tarsi di più con esigenze e necessità provenienti dal mercato del lavoro.

DOMENICO MAMONE - Presidente dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

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Domenico MamonePresidente Nazionale UNSIC

Lavoro e impresale sfide cruciali per il Paese

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DOMENICO MAMONE

Presidentedell’UnioneNazionaleSindacaleImprenditorie Coltivatori

Congedo oobbligatorioper ii nneo ppapà ee vvouchera ssostegno ddella ggenitorialità

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UNSIC AAmicaCard:la ccard aassociativa ddiventacarta ssconti

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EDITORIALE

IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

FONDOLAVORO:approvato iil PPiano OOperativodi AAttività 22013/2014

DAL NAZIONALE

MONDO AGRICOLO

“UE: lla PPac ssecondola CCommissione AAgricoltura

Il PParlamento UUe aapprovala rriforma pper ffermarela ppesca iintensiva

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14 DAL TERRITORIO

Presentato iin SSiciliaFONDOLAVORO

Messina: iil PPresidente NNazionaleUNSIC iincontra ii ddelegatidell’Associazione

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Imuper CColtivatori DDiretti ee IIAP

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Disoccupazione aagricola:a cchi sspetta, ccome ffunzionae aa cchi rrivolgersi

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Modifica aalle ddetrazioniper ffigli aa ccarico ddal 22013

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Lavoro ee iimpresale ssfide ccruciali pper iil PPaese

Possibilità ddi FFinanziamentiper iil MMade iin CCalabria, ll’UNSICdarà aassistenza aa CCosenza

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UNSIC LLombardia:casella ddi pposta ccertificata PP.E.C.

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22 DALLE REGIONI

JUS JURIS

LAVORO E PREVIDENZA

Lavoratori ccessatiper rrisoluzione cconsensuale

Durc ee iimpresein cconcordato ppreventivo

Congedo aassistenza cconiugeconvivente ccon ssoggettoportatore ddi hhandicap

SO

MM

AR

IO26

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NOVITÀ24

Pensioni“Forze ddell’ordine”

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INFOIMPRESAPeriodico

dell’Unione NazionaleSindacale Imprenditori e Coltivatori

Direttore rresponsabileDomenico Mamone

RedazioneMaria Grazia Arceri - Francesca Campanile

Sonia D’Annibale - Francesca GambiniNazareno Insardà - Salvatore Mamone

Fortunata Reggio - Lea Capriotti - Vittorio Piscopo

Progetto GGrafico -- IImpaginazioneFortunata Reggio

Sede llegale ee RRedazione

Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 RomaTel 06 58333803 - Fax 06 5817414

www.unsic.it - [email protected]

Registr. TTribunale ddi RRoma

N° 776/2003 ddel 55/03/2003

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IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

UNSIC AmicaCard: la tua CardConveniente, Comoda e Sicura!Semplice da utilizzare ed esclusiva per gli associati UNSIC

a tessera associativa UNSICcambia volto e amplia l’offertadei servizi con un ampio spet-

tro di Convenzioni con nuove strut-ture, offerte in collaborazione conAmica Card, che consente di benefi-ciare di sconti e agevolazioni anchesignificativi con oltre 50 mila esercizicommerciali, studi medici e profes-sionali, in tutta Italia. Inoltre si potràaccedere anche alle prestigiose Con-venzioni Gold che permettono di usu-fruire di sconti verso importantimarchi nazionali e internazionali, par-tner del circuito Amica Card. Ma entriamo meglio nel dettaglio.

Cos`è AAmica CCard? L’Amica Card è la preziosa cartasconti del circuito convenzioniAzienda Amica che ti accompagnanei tuoi acquisti e ti regala sconti finoal 50% in oltre 50.000 esercizi com-merciali, studi medici e professionali:(ristoranti, teatri, dentisti, avvocati,abbigliamento, articoli da regalo,agenzie e strutture turistiche, ecc.).Con Amica Card risparmiare è sem-plice e veloce in ogni città.UNSIC – Unione Nazionale SindacaleImprenditori e Coltivatori è una realtàassociativa di rappresentanza dato-riale a carattere nazionale, con sedidislocate su tutto il territorio italiano.Ad essa partecipano lavoratori auto-nomi e imprese di qualunque dimen-sione e tipologia, operanti inmolteplici settori produttivi: agricol-tura, artigianato, commercio, pesca,turismo, industria, edilizia, socio-sani-tario.

I vvantaggi pper ggli aassociati UUNSIC?Gli associati UNSIC accedono ad unavasta gamma di servizi qualificati di

informazione e assistenza speciali-stica: in materia fiscale, amministra-tiva e tributaria; in materia disviluppo, pianificazione e progetta-zione d’impresa; in materia sindacalee contrattuale; in materia di forma-zione, istruzione e orientamento pro-fessionale; in materia giuridico-legalee stragiudiziale; in materia finanziariae assicurativa; in materia sociale, pre-videnziale e lavorativa; informazioneaziendale e assistenza procedimen-tale in agricoltura.Gli associati UNSIC, altresì, sono tem-pestivamente aggiornati, a mezzoweb e stampa, circa le notizie, fatti edeventi che direttamente/indiretta-mente riguardano il sistema delle im-prese.

Come uusare AAmica CCard?Consulta sempre preventivamente ilsito per conoscere le procedure cheogni struttura convenzionata prevedeper il riconoscimento dello sconto: lasola presentazione della card pressoil punto vendita potrebbe non essere

sufficiente. In fase di prenotazione, ri-corda di comunicare che sei in pos-sesso di una Amica Card abilitata alcircuito convenzioni Azienda Amica.Portala sempre con te: prima di effet-tuare il pagamento esibisci la tuaAmica Card e un documento d`iden-tità presso la struttura convenzionatae comunica il codice convenzioneove previsto.Amica Card è strettamente personalee non può essere ceduta a terzi: l`at-tività partner è in grado di effettuarela verifica della titolarità della stessae ritirare la card se presentata da terzio scaduta.Amica Card non è cumulabile conaltre offerte e/o promozioni, non è va-lida nel periodo di saldi se nonespressamente indicato dall`attivitàpartner. Puoi usare Amica Card ingruppo, solo se preventivamenteconcordato con la struttura conven-zionata Amica card.Per ogni ulteriore informazione con-sulta il sito UNSIC e clicca sul bannerche trovi in homepage. (www.unsic.it)

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ul sito dell’Agenzia delle En-trate sono presenti i modellidefinitivi relativi alla Dichiara-

zioni dei redditi 2013. I modelli lo ri-cordiamo sono Unico Personefisiche, Mini, Enti non commerciali,Società di persone e Società di capi-tali e i modelli Consolidato nazionalee mondiale e Irap. “Questi modellicon i relativi provvedimenti di appro-vazione completano il quadro delle di-chiarazioni 2013, aggiungendosi aimodelli Cud, 770, Iva e 730, già onlinenella loro versione finale. Tra le novitàper il 2013, nell’ Unico Pf il bonus per

le ristrutturazioni edilizie che passadal 36% al 50% per le spese soste-nute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno2013. Inoltre, prende il via il regimesemplificato per i nuovi imprenditori,artigiani e professionisti, che prevedela riduzione dell’imposta sostitutivadal 20% al 5%.Dal 2013, i soggettiche non presentano dichiarazione Ivain via autonoma, possono chiedere ilrimborso dell’eventuale Imposta sulvalore aggiunto a credito in unanuova sezione ad hoc del quadro“RX” del modello. Per quantro ri-guarda il Modello Irap, tra le novità

più rilevanti, l’incremento, da 4.600 a10.600 euro, delle deduzioni in favoredelle imprese che assumono a tempoindeterminato lavoratrici e under 35.La deduzione diventa “maxi”, con au-mento da 9.200 a 15.200, per le as-sunzioni in Abruzzo, Basilicata,Calabria, Campania, Molise, Puglia,Sardegna e Sicilia.” Ricordiamo cheper il modello 730, che lavoratori di-pendenti e pensionati devono pre-sentare per comunicare i redditipercepiti nel 2012, ci sarà tempo finoal 31 maggio per chi si rivolge ad unCentro Caf.

Dichiarazione dei redditi 2013,pronti i modelli definitivi

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stato approvato dall’Assem-blea di FONDOLAVORO del27 dicembre 2012 il Piano

Operativo di Attività (P.O.A.) del FondoParitetico Interprofessionale Nazio-nale per la Formazione Continua delleMicro, Piccole, Medie e Grandi Im-prese, che ha validità per il periododal 01/10/2012 al 30/09/2014.Il P.O.A. disciplina l’utilizzo delle ri-sorse finanziarie derivanti dai contri-buti previdenziali integrativi versatiall’INPS dalle imprese aderenti alFondo, a titolo di assicurazione obbli-gatoria contro la disoccupazione invo-lontaria.Tali risorse sono state quantificate,tuttavia, sulla base di dati previsionaliriferiti al numero delle imprese e deirelativi lavoratori aderenti. Il Piano è

stato predisposto in conformità conle disposizioni contenute nel DecretoDirettoriale n. 148 del 24 giugno2003, Circolare del Ministero del La-voro e delle Politiche Sociali n. 36 del18 novembre 2003, Documento di La-voro del Ministero del Lavoro e delle

Politiche Sociali recante “Indicazioniper l’elaborazione dei Piani Operatividi Attività dei Fondi Paritetici Interpro-fessionali”.Il POA è consultabile nella sezionedocumenti del sito di FONDOLA-VORO (www.fondolavoro.it).

FONDOLAVORO: approvato il POA- Piano Operativo di Attività 2013/2014

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opo una lunga attesa duratacirca due anni è stato pubbli-cato sulla Gazzetta Ufficiale

del 4 gennaio 2013 il Decreto Ministe-riale attuativo del nuovo redditometro.Si tratta del Decreto del Ministerodell’Economia e delle Finanze del24.12.2012, che individua il contenutoinduttivo degli elementi di spesa sullabase del quale può essere fondata ladeterminazione sintetica del redditocomplessivo delle persone fisiche.Vengono presi in considerazionenuovi elementi induttivi, classificati inoltre 100 voci di spesa, che tengonoconto dell’analisi di campioni signi-ficativi di contribuenti, differenziatiper nucleo familiare e contesto terri-toriale.Non verranno prese in consider-azione dal Fisco le posizioni dei con-tribuenti con scostamento tra spesee reddito dichiarato “pari a mille euroal mese, 12mila euro l’anno”.Il nuovo strumento sarà utilizzato peraccertare i redditi relativi agli anni d’im-posta a decorrere dal 2009.L’accertamento sintetico ed il reddito-metroL’accertamento sintetico è un tipo diaccertamento applicabile solo neiconfronti delle persone fisiche e a cuigli Uffici dell’Amministrazione finan-ziaria possono ricorrere ogniqualvoltavi sia uno scostamento tra il redditodichiarato effettivamente dal contri-buente ed il reddito a lui attribuibile“sinteticamente” sulla base dellespese sostenute.Al fine di consentire agli Uffici di pro-cedere all’accertamento sintetico inbase a parametri uniformi, il Minis-tero dell’Economia e delle Finanzestabilisce gli indici ed i coefficientipresuntivi di reddito (o di maggior

reddito) in relazione alla disponibilitàda parte del contribuente di beni oservizi indicatori di un’elevata capa-cità contributiva cosiddetto “reddito-metro”.La disciplina dell’accertamento sinte-tico, contenuta nell’art. 38 del D.P.R.n. 600/1973, è stata quasi completa-mente riformulata dal D.L. n. 78/2010,convertito nella Legge n. 122/2010cosidetta “Manovra correttiva 2010”,anche in termini di potenziamento delredditometro, come strumento di ac-certamento rivolto a contrastare il fe-nomeno dell’evasione fiscale.L’intervento legislativo, infatti, haavuto come obiettivo principale,quello di adeguare l’accertamentosintetico al contesto socio-econo-mico, mutato nel corso dell’ultimodecennio, rendendolo più efficiente edotandolo di garanzie per il contri-buente, anche mediante il contraddit-torio. Il “nuovo redditometro” restava,tuttavia, in sospeso in attesa del de-

creto attuativo, che è stato approvatosolo il 24.12.2012 e pubblicato nellaGazzetta Ufficiale n. 3 del 4 gennaio2013.Le principali differenze tra “vecchio”e “nuovo” accertamento sinteticoNel “nuovo” accertamento sintetico èstata eliminata la necessaria esistenzadi elementi e circostanze “certi” perpoter avviare la procedura di accerta-mento sintetico.Con il nuovo testo normativo, gli ufficidell’Agenzia delle Entrate possonosempre determinare sinteticamente ilreddito del contribuente sulla base dispese di qualunque genere, soste-nute nel periodo d’imposta.In base alle nuove regole, inoltre,l’Agenzia delle Entrate attiva la proce-dura di accertamento sinteticoquando l’ammontare del reddito ac-certabile si discosta di almeno 1/5(20%) rispetto all’ammontare del red-dito dichiarato dal contribuente.Prima della manovra correttiva 2010

CAF UNSIC Informa:il nuovo Redditometro, cosa cambia

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gli uffici potevano avviare l’iter accer-tativo solo quando la differenza fra ilreddito accertabile sinteticamente equello dichiarato era superiore ad al-meno 1/4 (25%). Rispetto alla prece-dente previsione normativa, quindi, ilrange di tolleranza tra i due redditi siè abbassato del 5%.Non è più necessario, inoltre, che ilgap tra i due redditi si manifesti peralmeno 2 periodi d’imposta, bensì èsufficiente che si manifesti unoscostamento annuale.La manovra correttiva 2010 ha poistabilito il preciso obbligo, a caricodell’Amministrazione Finanziaria, di:- invitare il contribuente a compariree a fornire le informazioni e dati rile-vanti ai fini dell’accertamento mentreprima della modifica era previsto so-lamente la facoltà, a carico del contri-buente, di fornire la prova contrariaanche prima della notifica dell’avvisodi accertamento;- avviare il procedimento di accerta-mento con adesione.E’ da considerare, infine, che primadella Manovra correttiva 2010 gli in-dici di spesa presi in considerazioneerano essenzialmente: aeromobili,navi e imbarcazioni da diporto, auto-veicoli, altri mezzi di trasporto a mo-

tore, roulottes, residenze principali esecondarie, collaboratori familiari, ca-valli da corsa o da equitazione e assi-curazioni.Tali elementi, tuttavia, risultavanoormai obsoleti e poco rappresentatividella reale capacità di spesa del con-tribuente.Il Decreto del Ministero dell’Economiae delle Finanze del 24.12.2012 ha,così, individuato nuovi elementi indut-tivi di spesa (oltre 100 voci di spesa),tenendo conto però anche dell’analisidi campioni significativi di contri-buenti, differenziati in base al nucleofamiliare e al contesto territoriale.Reddito sintetico accertabileIn base alle nuove regole, il redditoaccertabile sinteticamente dal Fiscoè dato dalla somma dei seguenti ele-menti:- spese, anche diverse da quelle indi-viduate dal Decreto del Ministero del-l’Economia e delle Finanze del24.12.2012 e risultanti dai dati dispo-nibili o dalle informazioni presenti inAnagrafe Tributaria;- quota parte riferita al contribuentedella spesa media ISTAT del nucleofamiliare di appartenenza;- ulteriori spese riferite ai beni/servizidi cui alla Tabella A desunte da analisi

e studi socio economici;- quota degli incrementi patrimonialinetti dell’anno;- quota di risparmio formatasi nel-l’anno.Il vicedirettore dell’Agenzia delle En-trate Di Capua, nel corso di un conve-gno tenutosi il 16 gennaio a Roma alComando Generale della Guardia diFinanza, ha precisato comunque chenon verranno prese in considerazionedal Fisco le posizioni dei contribuenticon scostamento tra spese e redditodichiarato “pari a mille euro al mese,12mila euro l’anno”, in quanto il reddi-tometro ha l’obiettivo di “intercettareforme di evasione spudorata” e “i fintipoveri”.L’Agenzia delle Entrate ha precisato,con un comunicato stampa del 20gennaio, che i pensionati, titolari dellasola pensione, non saranno mai se-lezionati dal nuovo redditometro.Questo, infatti, è uno strumento cheverrà utilizzato per individuare l’eva-sione spudorata e cioè quei contri-buenti che, pur evidenziando unaelevata capacità di spesa, dichiaranoredditi esigui, usufruendo così diagevolazioni dello Stato socialenegate ad altri che magari hanno untenore di vita più modesto.

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e hanno lavorato per almeno102 giornate nel biennio 2011-2012 hanno diritto al tratta-

mento di disoccupazione agricola, ilavoratori agricoli stagionali avventizi,compresi i dipendenti stagionali, glioperai a tempo indeterminato licen-ziati, del settore agricolo e agroalimen-tare, che ricomprende aziendeflorovivaistiche, cantine, latterie, con-sorzi di bonifica.Per la richiesta occorre: - verificare subito il diritto alla disoc-cupazione e i relativi requisiti; - le domande vanno compilate dagennaio 2013 e fino al 31 marzo

2013;- ne hanno diritto i lavoratori agricoliche hanno lavorato per almeno 102giornate nel biennio 2011-2012;- l’indennità viene calcolata ed ero-gata nel limite massimo di 180 gior-nate ed al 40% del salario percepito(in relazione alle giornate lavorate,qualifica, retribuzione in busta paga,anche se l’Inps trattiene le quote rela-tive all’Irpef e al contributo di solida-rietà).Per presentare la domanda di disoc-cupazione agricola occorre: - il relativo e specifico modulo (dispo-nibile presso il Patronato);

- il codice fiscale; - la busta paga 2012; - il documento d’identità; - in caso di infortunio o malattia oc-corre il prospetto di pagamento allacassa IMI.Per la compilazione delle domande didisoccupazione agricola ci si può ri-volgere alle sedi Enasc, così comeper la compilazione delle richiesteANF – Assegni familiari.Presso il Patronato sono disponibili irelativi moduli e gli operatori provve-deranno all’inoltro telematico all’Inps,seguendo le pratiche in tutto il loroiter.

Disoccupazione agricola: a chi spetta,come funziona e a chi rivolgersi

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a nozione di dirigente è stataelaborata in linea generale - ecioè a tutti i fini del diritto del

lavoro e della previdenza sociale -dalla giurisprudenza giuslavoristica. In particolare la giurisprudenza rico-nosce la figura del dirigente nel lavo-ratore che con la sua attività influiscasull’intera azienda o (nelle aziende digrandi dimensioni) su una ramo rile-vante di essa, senza essere soggettoal potere gerarchico di nessun altrolavoratore.Il preposto è colui che sovraintende illavoro degli altri. Egli è generalmenteun operaio specializzato con funzionidi guida e controllo. In ogni caso, ai

fini della sussistenza degli obblighi edelle responsabilità in materia diigiene e sicurezza, ciò che rileva nonè tanto la qualifica formalmente pos-seduta quanto la circostanza che lemansioni di dirigente o di prepostosiano in concreto espletate. La definizione che ci pare più plausi-bile di queste due figure è quella chevede il dirigente come colui che as-somma in sé poteri, funzioni e re-sponsabilità tali da poter essereconsiderato, a tutti gli effetti, “l’alterego” del datore di lavoro, mentre ilpreposto svolge solo funzioni di con-trollo e sorveglianza con poteri (e, diconseguenza, responsabilità) più con-

tenuti. È in ogni caso sul datore di la-voro che ricade interamente la respon-sabilità dell’organizzazione complessivadella sicurezza nella propria azienda,per l’osservanza delle misure generalidi tutela dei lavoratori previste dal De-creto Legislativo. Tuttavia, il datore di lavoro ha la possi-bilità di delegare, a dirigenti e prepo-sti, dandone adeguata e tempestivapubblicità, un consistente numerodegli adempimenti previsti a propriocarico (art. 16), purché:- essa risulti da atto scritto recante datacerta (ciò esclude la “nomina verbale”ed implica l’accettazione manifestandoquanto meno il silenzio-assenso);

Le figure della Sicurezza sul Lavoro:“Dirigenti e Preposti”

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- il delegato possegga tutti i requisitidi professionalità ed esperienza ri-chiesti dalla specifica natura dellefunzioni delegate (ciò comportaquindi una precisa selezione fra il per-sonale appartenente ai vari livelli rela-tivamente a ciò per cui possonoricevere la delega a preposti); - essa attribuisca al delegato tutti i po-teri di organizzazione, gestione e con-trollo richiesti dalla specifica naturadelle funzioni delegate (ciò implicaanche l’astensione, da parte di chiun-que, dal porre in essere comporta-

menti che rappresentino, di fatto,un’ingerenza nelle attribuzioni dele-gate); - essa attribuisca al delegato l’autono-mia di spesa necessaria allo svolgi-mento delle funzioni delegate;- la delega sia accettata dal delegatoper iscritto. Si rammenta che, malgrado la delegadi funzioni, permane, in capo al da-tore di lavoro, l’obbligo di vigilare sulcorretto espletamento da parte deldelegato delle funzioni trasferite,anche attraverso i sistemi di verifica

e controllo di cui all’articolo 30,comma 4 del D.Lgs. Il datore di lavoronon può comunque delegare né a di-rigenti né a preposti i seguenti adem-pimenti (art. 17): la valutazione di tuttii rischi, con la conseguente elabora-zione del documento; la designa-zione del responsabile del servizio diprevenzione e protezione dai rischi(interno o esterno all’azienda).Riportiamo di seguito la tabella con leore di formazione per le diverse figuredella Sicurezza sul Lavoro, così comeprevisto dagli Accordi Sato-Regioni.

ATTIVITA’ FFORMATIVA LAVORATORI PREPOSTI DIRIGENTI DATORE DDI LAVORO-RSPP

Formazione generale 4 ore - -

Formazione specificaAttività a rischio:

Basso = 4 ore, Medio = 8 ore,Alto = 12 ore

- -

Formazione aggiuntivaPreposti - 8 ore + verifica di

apprend. - -

Formazione generaleDirigenti - - 16 ore + verifica di

apprend. -

Formazione Datoredi Lavoro - RSPP - - -

Attività a rischio:Basso = 16 ore, Medio= 32 ore, Alto = 48 ore

Aggiornamento formativoquinquennale

6 oreAttività a rischio:

Basso = 6 ore, Medio =10 ore, Alto = 14 ore

Vi ricordiamo che la Divisione Lavoro UNSIC è a disposizione per approfondimenti e chiarimenti sul tema della Sicurezzasul Lavoro e sulla formazione in merito all’indirizzo di posta elettronica ([email protected]).

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l CAA UNSIC ha inviato a tutti glioperatori e assistiti un interes-sante e utile articolo del Prof. An-

gelo Frascarelli su come l’Unioneeuropea ha aggiornato la sua politicaper la qualità dei prodotti agricoli, mi-gliorando gli strumenti esistenti e in-troducendone dei nuovi. “Questo è l’obbiettivo del “Pacchettoqualità”, che dopo un lungo percorsolegislativo, iniziato nel 2008, è arrivatoalla sua conclusione con la pubblica-zione del Reg. Ue 1152 del 21 novem-bre 2012 “sui regimi dei prodottiagricoli e alimentari”. “Per l’Italia – si legge nell’articolo diFrascarelli - è una normativa moltoimportante, visto che il nostro Paeseha fatto della qualità un fattore fonda-mentale per la competitività dell’agri-coltura e ha il primato europeo suiprodotti di qualità riconosciuti dall’Ue.Il nuovo Regolamento 1152/2012 riu-nisce e aggiorna tre sistemi comple-mentari: Denominazione d’origine(Dop); Indicazioni geografiche Igp);Specialità tradizionali garantite (Stg).E introduce delle novità: le indicazionifacoltative di qualità.L’unificazione dei regimi di qualità inun unico regolamento è un aspettopositivo di semplificazione, a diffe-renza della normativa attuale che pre-vedeva regolamenti diversi perDop/Igp (reg.510/2006) e Stg (reg.509/2006).Inoltre, il nuovo regolamento prevedele indicazioni facoltative di qualità.Il Reg. Ue 1152/2012 prevede due in-dicazioni facoltative: Prodotto di mon-tagna; Prodotto dell’agricoltura delleisole.Altre indicazioni facoltative potreb-bero essere introdotte, come peresempio “allevati all’aperto” per il pol-

lame o “prima spremitura a freddo”per l’olio. Tali disposizioni regolamen-tari saranno amministrate sotto la ge-stione di un Comitato unico per lapolitica di qualità.Le denominazioni d’origine e le indi-cazioni geografiche riguardano tutti isettori con l’obiettivo di aiutare i pro-duttori di prodotti legati a una zonageografica nei modi seguenti:Garantendo una giusta remunera-zione per la qualità dei loro prodotti;Garantendo una protezione uniformedei nomi in quanto diritto di proprietàintellettuale sul territorio dell’Unione;Fornendo ai consumatori informa-zioni chiare sulle proprietà che confe-riscono valore aggiunto ai prodotti.I principali elementi del sistemasono: il riconoscimento dei ruoli e re-sponsabilità dei gruppi che richie-dono la registrazione didenominazioni; il rafforzamento deisimboli comuni, con l’uso possibile,assieme ai segni ufficiali della qualità,di rappresentazioni grafiche, testi esimboli dell’area di appartenenza edei marchi collettivi geografici; l’ac-corciamento della procedura di regi-strazione delle denominazioni; lachiarificazione del ruolo rispettivodegli Stati membri e dei gruppi chepresentano una domanda di registra-zione per quanto riguarda l’applica-zione delle misure di protezione delledenominazioni registrate.La Stg è un regime per salvaguardarela “ricetta” ovvero metodi di produ-zione e ricette tradizionali, aiutando iproduttori di prodotti tradizionali acommercializzare i propri prodotti e acomunicare ai consumatori le pro-prietà delle loro ricette. Per ottenere la denominazione di Stg,il prodotto deve dimostrare l’uso

comprovato sul mercato nazionale daalmeno 30 anni, rispetto ai 25 anni at-tuali. Non viene più consentita la re-gistrazione come Stg di prodottisenza riserva del nome. Perciò, è fatto divieto di uso del nomenelle etichette di prodotti analoghi,che non corrispondono a disciplinariregistrati.Un nome registrato come specialitàtradizionale garantita può essere uti-lizzato da qualsiasi operatore checommercializzi un prodotto conformeal relativo disciplinare (art. 23). Le in-dicazioni facoltative devono rispon-dere ai seguenti criteri. L’indicazionedeve riferirsi a una caratteristica diuna o più categorie di prodotti, o adun attributo di produzione o trasfor-mazione che si applica in aree speci-fiche. L’uso dell’indicazione aggiungevalore al prodotto rispetto a prodottianaloghi. Deve avere una dimensioneeuropea. Tra le indicazioni facoltativedi qualità viene introdotto l’indica-zione “prodotto di montagna” chepuò essere utilizzato esclusivamenteper indicare un prodotto ottenuto:Con materia prima e i mangimi peranimali provenienti essenzialmenteda aree di montagna;In caso di prodotto trasformato, ilprocesso di trasformazione deve av-venire in aree di montagna, come de-finite dal Reg. 1257/99.Entro il 4 gennaio 2014, la Commis-sione dovrà presentare al Parlamentoe al Consiglio un rapporto sull’oppor-tunità di introdurre l’indicazione “pro-dotti dell’agricoltura insulare”.L’indicazione “prodotti dell’agricolturainsulare” potrà essere utilizzata soloper i prodotti destinati al consumoumano, di cui le materie prime pro-vengono da zone insulari. Anche la

Notizie dal CAA UNSIC: “Pacchetto QualitàAgroalimentare”, l’UE riscrive la sua strategia con tresistemi Dop, Igp, Stg e due indicazioni facoltative

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trasformazione di questi prodottidovrà avvenire nelle zone insulari datala specificità dei prodotti IL Reg. Ue 1152/2012 assegna un im-portante ruolo e responsabilità ai co-siddetti “gruppi”, che in Italia sonogeneralmente i Consorzi di tutela.Essi possono: Monitorare l’uso delladenominazione nel commercio e in-formare le autorità competenti incaso di utilizzazione illegale; Provve-dere per garantire un’adeguata prote-zione giuridica della Dop o Igp;Sviluppare attività di informazione dipromozione ai consumatori; Fare atti-vità connesse a garantire la conformitàdi un prodotto alle sua descrizione; In-traprendere azioni per migliorare leprestazioni del sistema; Adottare mi-sure per aumentare il valore dei pro-dotti e per prevenire o contrastare lemisure che sono o rischiano di esserepregiudizievoli per l’immagine di taliprodotti. Gli stati membri possonoadottare misure amministrative perincoraggiare la formazione dei gruppi.

A differenza di quanto proposto dallaCommissione Agricoltura del Parla-mento europeo, i gruppi di produttorinon possano intervenire per program-mare le quantità al fine di “adattare”l’offerta alla domanda. Quindi questapossibilità rimane valida solo per i for-maggi Dop/Igp, come previsto dal re-golamento sul “Pacchetto latte”.La nuova politica della qualità dei pro-dotti agricoli è rivolta, in primo luogo,a migliorare la comunicazione e a ri-stabilire un collegamento tra agricol-tori, consumatori e acquirenti.Gli agricoltori riceverebbero un equocompenso, commisurato alla qualitàdei loro prodotti.I consumatori potrebbero scegliere iprodotti che comprano sulla base diinformazioni adeguate.Gli acquirenti di prodotti agricoli(compresa l’industria agroalimentaree i dettaglianti) potrebbero più facil-mente conoscere caratteristiche equalità dei prodotti. Quindi l’obiettivonon è solamente la crescita del livello

qualitativo dei prodotti agricoli, masoprattutto il trasferimento delle in-formazioni sulla qualità dai produttoriagli altri anelli della filiera, soprattuttoi consumatori. Non si può esigere unprezzo equo dell’acquirente e delconsumatore se non si dispone di in-formazioni precise, utili e garantitesulle caratteristiche del prodotto esulle modalità di produzione.Il Reg. Ue 1152/2012 semplifica e raf-forza il sistema delle protezioni di ori-gine e di qualità, ma non bisogna farsitroppe illusioni: la nuova normativanon può risolvere (da sola) l’annosoproblema del potere contrattuale deiproduttori agricoli, anche se produt-tori di qualità. I marchi garantisconol’origine e i processi produttivi, defi-niti dai disciplinari di produzione, manon conferiscono automaticamenteun potere di mercato. Sono un puntodi partenza, che deve essere accom-pagnato da una politica di marketing”.Per ogni informazione si può contat-tare il CAA UNSIC ([email protected])

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a Legge di Stabilità dall’anno2013 ha modificato l’art. 12comma 1 lettera c del T.U.I.R.

per quanto riguarda le detrazioni perfigli a carico. Le conseguenze di que-sti maggiori benefici fiscali potrannoessere fruite già a partire dal 1° gen-naio 2013 per i lavoratori dipendentie pensionati (tramite richiesta al pro-prio datore di lavoro o ente previden-ziale) mentre le rimanenti categorie

potranno beneficiarne presentando ilmodello Unico 2014. Ricordiamo che,come regola generale, le detrazioni inquestione sono teoriche nel sensoche per calcolare quanto di effettiva-mente spettante bisogna calcolare ilrapporto tra euro 95.000 meno il red-dito complessivo (quadro RC) ed euro95.000. Detto rapporto va poi molti-plicato per la detrazione teorica. Se ilcontribuente ha diversi figli l’importo

di 95.000 deve essere aumentato siaal numeratore che al denominatore dieuro 15.000 per ogni figlio succes-sivo al primo.Gli importi maggioranti di 15.000 euro(o suoi multipli se in presenza di tre opiù figli) prescindono dal momento incui si verifica l’evento che da dirittoalla detrazione.Le detrazioni per figli a carico spet-tano anche se non c’è convivenza

Modifica alle detrazioniper figli a carico dal 2013

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DAL NAZIONALE

ovità per i congedi parentali,introdotte dalla riforma delmercato del lavoro, ossia la

legge 92/2012. In particolare, si pre-vedono due misure volte a sostenerela genitorialità, che avranno caratteresperimentale per gli anni 2013-2015.Nel dm 22 dicembre 2012 al fine disostenere la genitorialità e favorire laconciliazione dei tempi di vita e di la-voro, sono previste due misure: con-gedo obbligatorio per i padri evoucher Inps. La prima misura consiste nell’obbligoper il padre lavoratore dipendente,entro i cinque mesi dalla nascita delfiglio, di astenersi dal lavoro per unperiodo di un giorno ed entro il me-desimo periodo può astenersi per ul-teriori due giorni, anche continuativi,previo accordo con la madre e in suasostituzione in relazione al periodo diastensione obbligatoria spettante a

quest’ultima. Per questi giorni diastensione viene riconosciuta un’in-dennità giornaliera a carico dell’Inpspari al 100% della retribuzione per ilperiodo di due giorni goduto in sosti-tuzione della madre e un’indennitàpari al 100% della retribuzione per ilgiorno di astensione obbligatorio. Ilpadre lavoratore deve però dare, conun preavviso di almeno quindicigiorni, comunicazione in forma scrittaal datore di lavoro dei giorni presceltiper astenersi dal lavoro. L’attuale pre-visione è un avvicinamento agli stan-dard definiti nella Direttiva CE2010/18/EU in materia di congedo pa-rentale. La seconda misura consiste, invece,nella corresponsione di voucher Inpsalla madre lavoratrice per l’acquisto diservizi di baby-sitting finalizzati a farfronte agli oneri della rete pubblicadei servizi per l’infanzia o dei servizi

analogamente offerti da strutture pri-vate convenzionate di cui usufruire, inalternativa al congedo parentale, altermine del periodo di congedo dimaternità e per gli undici mesi suc-cessivi. Si tratta di 300 euro netti almese per un semestre. Il contributo può essere richiestoanche dalle madri che hanno già uti-lizzato parte del congedo parentale (ilperiodo facoltativo) e dalle lavoratricipart time (la cifra in questo caso vieneridotta). Sono escluse dai voucher lemadri che beneficiano già dell’esen-zione del pagamento della retta o go-dono dei contributi del Fondo per lepolitiche di pari opportunità. Il benefi-cio, si legge nel decreto, sarà ricono-sciuto sulla base di una graduatorianazionale che terrà conto della situa-zione economica equivalente del nu-cleo familiare (Isee) e, in secondabattuta, dell’ordine di presentazione.

Congedo obbligatorio per i neo papàe voucher a sostegno della genitorialità

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con il genitore che le richiede (pos-sono risiedere anche all’estero) e aprescindere dall’età del figlio.L’unico requisito richiesto è che il fi-glio non abbia percepito per l’anno fi-scale oggetto di richiesta un redditolordo superiore ad euro 2.840,51.Ai fini del calcolo di questa soglia direddito bisogna tener conto anchedel reddito derivante dal possessodell’abitazione principale e relativepertinenze. Non rilevano invece i red-diti esenti da Irpef quali, ad esempio,pensioni sociali, rendite Inail esclusal’indennità giornaliera per inabilitàtemporanea, compensi non superioria 7.500 euro corrisposti da Associa-zioni Sportive Dilettantistiche, inden-nità di accompagnamento e assegnierogati a soggetti ciechi, sordomuti einvalidi civili.Rilevano invece ai fini del calcolo dellimite di fiscalità a carico i redditi con-seguiti da imprenditori, professionistie lavoratori autonomi ancorchè ab-biano optato per regimi fiscali agevo-lati o soggetti a tassazione separatae i redditi percepiti dai lavoratori inmobilità. Da ultimo, ricordiamo che lasoglia per poter essere considerati fi-

scalmente a carico può essere supe-rata in qualsiasi momento dell’anno enon va rapportata ai giorni di non per-cipienza. Le detrazioni competono dalmese in cui si verifica la maturazionedel diritto a quello in cui vengonomeno le condizioni previste (non ci ri-feriamo ovviamente al reddito ma adaltre condizioni come il mese di na-scita o morte).A tal proposito si ricordi che il meseva considerato per intero indipenden-temente dal giorno.Per quanto riguarda la ripartizionedella detrazione tra i genitori (non le-galmente ed effettivamente separati)questa va fatta nella misura del 50%ciascuno con la possibilità di attri-buire il 100% esclusivamente al sog-getto con il reddito più alto.Questa ipotesi può essere utile incaso di incapienza d’imposta di unodei genitori. Se si è in presenza di piùfigli la possibilità di metterli fiscal-mente a carico per intero al coniugecol reddito maggiore deve necessa-riamente essere adottata per tutti ifigli (con l’unica eccezione di figli natida genitori diversi). Ovviamente se unconiuge è a carico dell’altro sarà que-

st’ultimo a fruire del 100% di detra-zione.Se si è in presenza di genitori legal-mente ed effettivamente separati,come pure di matrimonio nullo,sciolto o cessato agli effetti civili, ladetrazione spetta al genitore affidata-rio tenendo presente però che se c’èaffidamento congiunto o condiviso varipartita al 50%. In caso di incapienzadi imposta del genitore affidatario ladetrazione spetta per intero all’altrogenitore che, salvo diversi accordi, ètenuto a versare al soggetto affidata-rio incapiente l’intera somma delladetrazione o, se c’è affidamento con-giunto, il 50% della stessa.Viene infine contemplata dalla norma-tiva la possibilità di applicare per ilprimo figlio, se risultano più conve-nienti, le detrazioni previste per il co-niuge a carico nelle seguenti ipotesi:- l’altro genitore manca o non ha rico-nosciuto i figli naturali,- soggetto non coniugato o legal-mente ed effettivamente separato,- in presenza di figli adottivi o affidatie il contribuente non è coniugato o èlegalmente ed effettivamente sepa-rato.

Numero ffigli Minori ddi 33 aanni Maggiori ddi 33 aanni Minori ddi 33 aannicon hhandicap

Maggiori ddi 33 aannicon hhandicap

1 € 1.220,00 € 950,00 € 1.620,00 € 1.350,00

2 € 1.220,00 € 950,00 € 1.620,00 € 1.350,00

3 € 1.220,00 € 950,00 € 1.620,00 € 1.350,00

Almeno 44 € 1.420,00 € 1.150,00 € 1.820,00 € 1.550,00

Schema ddetrazioni tteoriche pper ii ffigli aa ccarico

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DAL TERRITORIO

ovrebbero partire anchein Sicilia - alla fine dellaprimavera - i primi corsi

di formazione di FONDOLAVORO.Nato con la legge 388 del 2000, que-sto strumento consente di destinarelo 0,30% dei contributi previdenziali,che ogni impresa deve versare al-l’Inps, alla formazione dei propri di-pendenti.” E’ quanto è emerso dalConvegno di presentazione di FON-DOLAVORO per la Regine Sicilia chesi è svolto il 18 gennaio presso la SalaConvegni Terrasi della C.C.I.A.A. diPalermo. “L’azienda che aderisce alFondo invia la richiesta all’ente previ-denziale per stornare la parte di con-tributi, che saranno versati aFONDOLAVORO. A sua volta il Fondofinanzia i corsi che saranno tenuti

dagli enti di formazione che siano ac-creditati presso la Regione o abbianola certificazione di qualità per i pro-cessi formativi.” “I programmi –spiega Carlo Parrinello, direttore FON-DOLAVORO – copriranno tutti icampi, a seconda delle esigenze spe-cifiche concertate con le imprese.A breve istituiremo un albo degli entiaderenti e faremo valutazioni periodi-che”. FONDOLAVORO è stato costi-tuito nel 2009 dall’UNSIC e dall’Ugl,ma ha iniziato le attività nel 2012.Finora hanno aderito 2.000 imprese intutta Italia, 800 delle quali sono sici-liane. “Il fondo – sottolinea GiuseppeMonaco, segretario regionale Ugl – èun meccanismo che non crea carroz-zoni, ma forma il personale secondole necessità dettate dal mondo del la-

voro. E’ uno strumento leggero e chefunziona, allineato con le esigenzedella singola azienda, e che garanti-sce legalità e trasparenza”.Nelle intenzioni il fondo dovrebbe at-tenuare due problemi: quello dellaformazione del personale e quellodella gestione degli enti di forma-zione professionale. “La base di par-tenza della nuova formazione –afferma Vincenzo Genco, SegretarioGenerale della Camera di commerciodi Palermo – deve essere l’analisi deifabbisogni. Finora, invece, è stata unbuco nero dove sono state buttate ri-sorse in quantità inverosimili”. “Stru-menti come FONDOLAVORO –conclude Parrinello – sono attivi inmolti paesi europei e hanno avuto ot-timi risultati”.

Presentato in SiciliaFONDOLAVORO

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ndare incontro alle esigenzedei numerosi associatiUNSIC di Acri: questo è il

motivo che ha spinto il direttivo nazio-nale dell’Unione nazionale sindacaleimprenditori e coltivatori a dare l’okper l’apertura di una sede zonaleENASC a servizio dei cittadini acresi.La struttura è ufficialmente aperta alpubblico in via Thomas Edison 29 peraccogliere quesiti e chiarimenti e pre-sentare domande previdenziali ed as-sistenziali. Ad assumere il ruolo di

direttore della sede zonale CarmeloGallo, già responsabile provinciale, ilquale intende occuparsi a pieno titolodella neonata struttura. Direttore provinciale ENASC è AlexFranzisi il quale, in meno di tre anni, èriuscito a dare alla sede del centrocittà, come semplice operatore, le ri-sposte ai sempre maggiori cittadini diCosenza e dell’hinterland che si rivol-gono alla struttura. Il 2013 è dunqueanno di cambiamenti e di rinnova-menti per l’ENASC, tanto a livello lo-

cale che a livello nazionale. Tutto ciòrientra in un’ottica di potenziamentodelle strutture assistenziali del patro-nato. Le sedi zonali e provinciali vo-gliono garantire un’assistenza semprepiù qualificata nell’iter burocratico dellepratiche previdenziali. Gli operatorisvolgono la propria attività orientata apromuovere i diritti al servizio degliassistiti fornendo attività di consu-lenza e orientamento, preparazioneed inoltro di tutte le pratiche Inps,Inail, pubbliche amministrazioni.

Aperta nuova sede zonale ENASCad Acri, a servizio dei cittadini

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l Presidente Nazionale UNSICDomenico Mamone ha incon-trato i rappresentanti della sede

zonale dell’Associazione di Messinae i delegati e referenti sindacali dellevarie sedi presenti sul territorio.Durante l’incontro sono state presen-tate da Pietro Lucio Ricciardo, Presi-dente zonale e da Calogero MiracolaDirettore Enasc Messina, le attivitàsvolte dall’Unione nel messinese equelle in cantiere nei prossimi mesi. IlPresidente Nazionale ha espresso il

suo apprezzamento per il lavorosvolto. Tra i temi trattati la questioneriguardante le problematiche del set-tore agricolo anche a seguito dell’allu-vione del 2011, il taglio delle risorse,l’attenzione posta nei confronti delleistanze degli associati, e in particolaredelle imprese non solo agricole, maanche artigiane, della pesca, del com-mercio e del turismo, nonché deipensionati.Il Presidente Mamome ha poi sottoli-neato come l’UNSIC a livello nazio-

nale abbia promosso numerosi servizidi informazione e assistenza tali chepossano avere anche positive rica-dute a livello territoriale, proprio lad-dove emergono con più forza lerichieste di imprese e lavoratori nel ri-spetto delle diversità locali, ognuna,infatti, con le sue tipicità da valoriz-zare e promuovere, al fine di aiutarliad arginare i vari colpi sopraggiuntidalla persistente crisi economica in-ternazionale, che ha investito in pienoanche il nostro paese.

Messina: il Presidente Nazionale UNSICincontra i delegati dell’Associazione

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UNSIC è uno dei partnersmaggiori dell’iniziativa Assa-poragionando, la vetrina na-

zionale dei prodotti tipici. E’ unainiziativa, la cui decima edizione si ètenuta ad Acri nello scorso mese didicembre, diretta alla valorizzazionedelle specificità locali. Il nuovo annoinizia con un bando della Regione concui si può accedere a finanziamentiatti a promuovere il made in Calabria.Ne dà notizia, in un comunicato, lasede acrese dell’UNSIC. “L’avviso – silegge nella nota -, approvato con de-creto n. 18446 del 28/12/2012 e pub-blicato sul Burc del 11/01/2013,sostiene la realizzazione di interventidi riqualificazione e valorizzazionedelle imprese che promuovono ilmade in Calabria”.Sono ammissibili “le iniziative di atti-vità esistenti operanti nei settori dellaristorazione e della gastronomia, conesclusivo riferimento a quelle localiz-zate nei Comuni calabresi. Il fine delleimprese partecipanti all’agevolazionedeve essere quello di esaltare le pro-duzioni locali, per favorire la risco-perta delle tradizioni gastronomichedella nostra regione, la promozionedelle tipicità e il miglioramento, diconseguenza, della qualità dei pro-dotti offerti al consumatore”.I beneficiari dovranno “sottoscriverel’impegno a utilizzare prodotti localiregionali per almeno cinque anni.Il ristorante tipico, nello specifico,dovrà proporre ricette della tradizionegastronomica, utilizzare una carta deivini con un buon numero di etichettelocali e una carta delle acque mineralicalabresi, oltre a una selezione di olioextravergine di olive calabresi.Si dovranno, ancora, utilizzare stovi-glie e tovagliati dell’artigianato locale,

nonché specifici corner per la venditadi prodotti tipici”. Anche la comunica-zione verso l’esterno dovrà essere cu-rata (attraverso, ad esempio, latraduzione dei nomi dei piatti in dia-letto locale). Il costo totale ammissibile del pro-getto non può superare 70mila euroed essere inferiore a 20mila euro.Sono previste agevolazioni in regimede minimis sotto forma di contributiin conto capitale, nella misura del30% delle spese ammissibili. Gli investimenti potranno riguardarela ristrutturazione o riqualificazionedell’immobile ove ha sede l’attività,l’acquisto di impianti e macchinari, at-trezzature, mobili e arredi, utensili,

nonché spese per la realizzazione disiti web, programmi informatici, pro-cessi di certificazione.Si precisa che le domande dovrannoessere inoltrate, pena inammissibilità,esclusivamente, “a mezzo posta rac-comandata o servizio equipollentecon ricevuta di ritorno” entro 30 giornisuccessivi alla data di pubblicazionedel bando sul Bollettino ufficiale dellaRegione Calabria.Gli interessati potranno rivolgersi aglioperatori degli uffici UNSIC di Co-senza (presso la sede provinciale divia Caloprese) o della sede zonale diAcri (in via Thomas Edison) telefo-nando ai numeri 0984941873 o098421502.

Possibilità di Finanziamentiper il Made in Calabria,l’UNSIC darà assistenza a Cosenza

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ONDOLAVORO ha presentatoi propri obiettivi e strategieper la formazione finanziata fi-

nalizzata allo sviluppo socio-econom-ico del territorio marchigiano,nell’ambito di un incontro che si ètenuto il 15 febbraio ad Ascoli Picenopresso la Sala Dei Savi – Palazzo deiCapitani. Armando Romaniello, Diret-tore Marketing e Industry Manage-ment Certiquality, ha posto l’accentosulla rilevanza delle iniziative per laformazione che si collocano nel qua-dro degli adempimenti a carico delleimprese e dei datori di lavoro in ot-temperanza alle disposizioni in mate-ria di sicurezza nei luoghi di lavoro.A questo proposito Carlo Parrinello,Direttore di Fondolavoro, ha indicatole specificità del Fondo, che nell’am-bito delle sue attività, da realizzare

con l’ausilio di “comitati di settore”appositamente istituiti, particolare ri-levanza attribuisce alla promozione efinanziamento di iniziative concer-nenti la qualificazione e riqualifica-zione di figure professionali dispecifico interesse nei rispettivi set-tori nonché di lavoratori a rischio diesclusione dal mercato del lavoro,così come la promozione e finanzia-mento di attività di monitoraggio deifabbisogni formativi espressi dalleimprese e lavoratori e delle attivitàrealizzate.Altri aspetti rilevanti sono quelli ri-guardanti l’incentivazione di attività diricerca e studio su tematiche di parti-colare rilevanza per i singoli settoriovvero di interesse comune nonchédi azioni di sistema a sostegno dellepolitiche di formazione professionale

continua, anche a carattere multire-gionale/multisettoriale, e le iniziativeper la formazione di lavoratrici e lavo-ratori, finalizzate alle pari opportunitàed al superamento delle asimmetriedi genere. FONDOLAVORO, infatti,espleta la propria specifica attività, te-nuto conto della composizione quan-titativa e qualitativa della compaginedelle imprese ad esso aderenti, avva-lendosi di “comitati di settore”.Dante Teodori, Presidente ProvincialeUnsic Ascoli Piceno, ha confermato ilpieno appoggio dell’organizzazionedatoriale alle iniziative di Fondolavoronel territorio marchigiano.Daniela Ceccarelli Segretario Provin-ciale UGL Autoferrotranvieri di AscoliPiceno ha sottolineato l’importanzadella formazione continua dei lavora-tori del settore trasporti.

FONDOLAVOROsi presenta anche nelle Marche

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UNSIC di Modica intervienesulla vicenda che coinvolge20 addetti alla pulizia del Tri-

bunale e 2 custodi, dipendenti dellaSpM, ai quali, a causa dei tagli predi-sposti dal Comune, non sarà proro-gato il contratto part time a tempodeterminato la cui scadenza è previ-sta il 31 gennaio.“L’amministrazione comunale di Mo-dica non ha intenzione di prorogare ilservizio andando a colpire la parte piùdebole a livello sociale dei dipendentidella Spm”. “In questo modo, continua

il presidente dell’UNSIC, il governo cit-tadino dimostra di non riuscire a pro-grammare una razionalizzazione dellespese”. “ Inoltre, prosegue, i 22 di-pendenti hanno il compito di svolgeredelle mansioni fornendo un servizioutile al Tribunale di Modica, che an-cora è una struttura operativa nel no-stro territorio; una mancanza dirispetto per un’istituzione, continua,nei confronti della quale si continua alottare per la sua sopravvivenza”. Se-condo l’UNSIC, “le 22 figure costitui-scono una risorsa per il comune che

potrebbe impiegare anche in altri am-biti, creando ad esempio un diparti-mento dedicato alla cultura, che, conla presentazione di determinati pro-getti, potrebbe usufruire dei fondidella comunità europea”.Per questo l’Associazione chiede al-l’amministrazione di rivedere le suescelte. “E’ inopportuno, continua,agire colpendo una parte dei lavora-tori proprio a fine legislatura; sarebbeinvece più appropriato, conclude, la-sciare questo tipo di decisioni al pros-simo governo cittadino”.

Lavoro a rischio per 22 dipendenti della SpM,per l’UNSIC: “L’inefficienza amministrativasi ripercuote sulle fasce più deboli”

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l 1 febbraio si è tenuto a Potenzapresso la Sala Convegni –C.C.I.A.A., il Convegno di presen-

tazione del Fondo Paritetico Interpro-fessionale Nazionale per la Formazionecontinua, FONDOLAVORO.Tra i relatori: Iacopo Becherini, VicePresidente Fondolavoro, Giuditta La-morte, Vice Segretario RegionaleUGL Basilicata, Vincenzo EdoardoViti, Assessore Formazione e LavoroRegione Basilicata, Pasquale La-morte, Presidente Camera di Com-mercio, Industria, Artigianato eAgricoltura Potenza, GiuseppeLuongo, Presidente Gruppo Regio-nale Basilicata Associazione Italianaper la Direzione del Personale, Sera-fino di Sanza Presidente ConsiglioProvinciale Ordine Consulenti del La-

voro Matera, Massimo Porreca AreaManager Certiquality Basilicata/Pu-glia/Calabria. Carlo Parrinello, Diret-tore di FONDOLAVORO ha illustratole modalità e procedure di funziona-mento del Fondo, con particolare rife-rimento al dispositivo del contoformazione aziendale/aggregato.Giuditta Lamorte ha ribadito l’impe-gno e la collaborazione di UGL Basili-cata ai fini di una proficua attività delFondo a livello territoriale.L’Assessore al Lavoro e Formazionedella Regione Basilicata Viti si è di-chiarato disponibile a formalizzare edefinire con Fondolavoro specifici ac-cordi finalizzati alla gestione condi-visa delle risorse destinate allaformazione finanziata. L’Assessore hainoltre manifestato la propria soddi-

sfazione per l’iniziativa promozionaledi Fondolavoro, nel particolare mo-mento di crisi che attraversa il territo-rio lucano.Di Sanza Presidente Consiglio Provin-ciale Ordine Consulenti del LavoroMatera si è soffermato sull’impor-tanza dei Fondi interprofessionalinell’ambito della Riforma del mercatodel lavoro, con specifico riferimentoall’istituto dell’apprendistato.Infine, Massimo Porreca, Area Mana-ger Certiquality Basilicata/Puglia/Cala-bria, ha evidenziato l’importanza deglistandard qualitativi dei processi epercorsi formativi. Hanno partecipatoall’incontro rappresentanti di Enti perl’Orientamento e la formazione, deiConsulenti del Lavoro, delle impresee dei professionisti.

Potenza: il 1° febbraio 2013 ha fatto il suo debuttoil Fondo interprofessionale UNSIC/UGL

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UNSIC Lombardia è a dispo-sizione degli associati e diquanti interessati, in merito

all’importanza dell’attivazione dellacasella P.E.C. per i possessori di par-tita IVA, in forma societaria (di per-sone o capitali) e da quest’anno informa individuale.Già dallo scorso anno è stato istituitol’obbligo per le società l’attivazione diuna casella P.E.C. e della comunica-zione alla Camera di Commercio (percoloro che hanno l’obbligo di iscri-zione) e per le altre presso i relativi or-

dini (studi professionali associati). Es-sendo trascorso un anno per molti ègiunto il momento di rinnovarle (attra-verso i gestori Legalmail, Postacert,ecc.) e per le imprese individuali di at-tivarsi entro il 31/12/2013. Già dall’inizio dell’anno è obbligatorioal momento dell’iscrizione in CCIAAper le imprese individuali aprire unacasella PEC. La casella di posta elet-tronica certificata sarà sempre piùusata per le pratiche che dovrannoessere inviate agli enti preposti per losvolgimento dell’attività come CCIA,

Comuni, Regioni, INPS, INAIL, ecc., equelli ispettivi come INPS, INAIL,AGENZIA ENTRATE, Equitalia, ecc., epotrebbe diventare a breve l’unicomodo per inviare e ricevere comuni-cazioni e documenti da tali enti.L’UNSIC Lombardia consiglia a chi hagià una casella PEC di consultarla perverificare se ha ricevuto la segnala-zione di scadenza.Chi fosse interessato può richiedereinvece l’attivazione e registrazionetramite il Presidente UNSIC Lombar-dia Salvatore Tricarico.

UNSIC Lombardia:casella di posta certificata P.E.C.

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UNSIC zonale di Siderno, amezzo della ResponsabileSonia Lombardo, insieme ai

responsabili di A.L.I., Consorzio Jo-nica Holiday, ASCOA, CODICI, ha in-viato una nota al CommissarioPrefettizio del Comune di SidernoLuca Rotondi e al Presidente dellaProvincia di Reggio Calabria in meritoalla questione riguardante il manteni-mento e sostegno degli uffici di pro-mozione Turistica di Siderno,appunto. Si legge nel documento chele organizzazioni scriventi con la notahanno “lo scopo di sensibilizzare leistituzioni da voi rappresentate sul-l’importanza della presenza nel nostroterritorio degli Uffici I.A.T. (Informa-zione e Accoglienza Turistica), di cuioggi è una risorsa irrinunciabile per ilTerritorio.Come è noto, la Locride, conosciutaanche come Riviera dei Gelsomini, èun’area di 1352 Kmq di cui fannoparte 42 comuni, ognuno dei quali cu-stodisce un ricchissimo patrimoniostorico e culturale che racchiude circatrenta secoli di storia, cultura e ospi-talità, nonché testimonianze di popolidiversi. Appare evidente come il ricco patri-monio storico, artistico, culturale enaturalistico, rappresenti un punto diforza per il comprensorio Locrideo,poiché è in grado di creare attrazioneturistica/culturale e non solo.Da qui l’importanza dell’Ufficio I.A.T.di Siderno che svolge – durante tuttol’arco dell’anno - un ruolo fondamen-tale nei servizi erogati al turista (e nonsolo), poiché le attività d’informazionee accoglienza rappresentano un’op-portunità concreta per promuoverel’intero territorio. È questo il ruolo fin da sempre svolto

dall’Ufficio I.A.T. di Siderno che daoltre 15 anni presta il proprio servizioa tutto il bacino di utenza dell’area lo-cridea occupandosi di: informazioneturistica con utilizzazione di personalequalificato in possesso di adeguatapreparazione linguistica e con produ-zione di materiale informativo e pro-mozionale; accoglienza turisticaanche mediante organizzazione, informa diretta o in collaborazione conorganismi pubblici e privati, di mani-festazioni e spettacoli di interesse tu-ristico; assistenza ed accoglienza dioperatori turistici, giornalisti ed ad-detti alle attività di comunicazione;gestione di servizi rivolti all’utenza tu-ristica e finalizzati a migliorare la qua-lità dell’ospitalità anche medianteraccolta delle segnalazioni di disser-vizi e reclami per il successivo inoltroai soggetti competenti; collabora-zione con gli Enti Locali e con gli orga-nismi rappresentativi degli imprenditorinella organizzazione di altre attività diinteresse turistico.Tuttavia, lo svolgimento di tali compitiistituzionali richiede l’impiego di ri-sorse umane ed economiche che, adoggi, in considerazione del particola-rissimo momento che stiamo attraver-sando, risultano totalmente assenti. Infatti, già da due anni l’ufficio – orasfrattato per morosità, quindi dal 1gennaio 2013 costretto a sospenderele attività – non riceve i contributi ne-cessari per il suo mantenimento, eper mantenimento s’intendono solole spese necessarie per il fitto e leutenze telefoniche - tutto il resto, per-sonale specializzato compreso, è acarico dei volontari della Pro Loco cit-tadina. Ne deriva che, la chiusuradell’Ufficio I.A.T. causerebbe graviconseguenze e disagi non solo ai tu-

risti, ma anche ai residenti e a tutte leimprese del settore turistico e diquello terziario in genere. Riteniamoinfatti che la chiusura dell’ufficio I.A.T.sia per la nostra comunità una perditamolto grave che andrebbe meglio va-lutata in termini di nuovi disagi per lacittadinanza e per gli ospiti. Ulterioridisagi per gli operatori ed i cittadiniche vanno assolutamente evitati.Non possiamo assistere passiva-mente a scelte “sconcertanti” chenon condividiamo e non saremo com-plici di un disinteresse che tende adandare nella direzione di un ulterioreisolamento ed impoverimento dellaLocride. Vi invitiamo, pertanto, adun’attenta riflessione in merito alleconseguenze che potrebbero deri-vare dalla mancanza nel nostro terri-torio di una struttura di accoglienzaefficiente e indispensabile e di volerricercare una soluzione capace di ga-rantire la continuità operativa di que-sto importante Ufficio.Del resto non si chiedono contributidi sostegno, ma di poter usufruire diuna sede, tra le tante, che risultanonella disponibilità degli Enti scriventi”.Inoltre, tra le altre attività, l’UNSIC Si-derno è presente al tavolo di concer-tazione per l’emergenza rifiuti costaJonica Reggina.

UNSIC zonale Siderno:mantenimento e sostegno sede Uffici I.A.T.

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MONDO AGRICOLO

l 23-24 gennaio 2013, la Commis-sione Agricoltura del Parlamentoeuropeo ha votato gli emenda-

menti sulla Pac 2014-2020. Ci sonomolteplici novità, anche se l’impalca-tura della proposta della Commis-sione è rimasta inalterata. La Riformariguarda un pacchetto di quattro pro-poste legislative che costituisce l’im-palcatura della Pac (Politica agricolacomune) per il periodo 2015-2020.I molti emendamenti approvati hannomirato a rendere più equa e a ‘sburo-cratizzare’ la proposta della Commis-sione europea.Nel testo approvato, in particolare, ri-spetto alla proposta originaria dellaCommissione risultano più equilibratie più favorevoli all’Italia i cosiddetti“meccanismi di convergenza” degliaiuti per ettaro della Pac, verso lamedia comunitaria per i finanziamentiai diversi Stati membri (convergenzaesterna), e verso la media nazionalefra le diverse imprese di uno stessopaese (convergenza interna).Tra le novità, ecco alcuni punti salientidella riforma della politica agricola co-mune, la Pac post-2014, votati dallacommissione agricoltura del Parla-mento europeo.I testi passeranno al voto della plena-ria nella sessione di marzo. Innanzi-tutto: semplificazione ossia nettotaglio alla burocrazia semplificando il

lavoro all’80% delle piccole e medieimprese; aiuti verdi che rappresen-tano il 30% degli aiuti diretti agli agri-coltori che potranno beneficiarne acondizioni di introdurre una serie dimisure ecologiche e ambientali.Se non lo faranno perderanno queifondi ma non il restante 70% di aiutidiretti; bilancio, si mantiene quindi laspesa attuale destinando il 25% deifondi allo sviluppo rurale e il 30% allesovvenzioni per l’agricoltura biolo-gica, e le misure agro-ambientali.Un altro 2% del bilancio si vuole de-stinarlo ai giovani coltivatori; tettoaiuti fissato a determinate condizionea 300mila euro.Deroghe per cooperative Ue; oliooliva, ossia gli aiuti Ue saranno indi-rizzati alle organizzazioni di produttorie all’interprofessione insieme ad atti-vità innovative all’interno dei pro-grammi triennali; ortofrutta, leassociazioni delle organizzazioni diproduttori ortofrutticoli potranno ge-stire fondi di esercizio e attuare pro-grammi operativi, al cui interno iprodotti trasformati beneficerannodel sostegno per ritiro dal mercato;vino, più ricerca, sviluppo e promo-zione, mentre i diritti d’impianto deivigneti vengono prorogati fino al2030; origine, obbligo del paese diorigine in etichetta per i prodotti orto-frutticoli venduti freschi, mentre a

tutti i prodotti di qualità certificataviene esteso il principio della contrat-tazione e programmazione produt-tiva, come per il latte; grandi aziende,hanno la possibilità di accedere ai fi-nanziamenti per gli investimenti.Quindi si può dire che il Parlamentoeuropeo lancia una vera e propriasfida ai 28 governi dell’Ue con l’ap-provazione, da parte della sua com-missione agricoltura, di una riformadella politica agricola meno burocra-tica e più equa nella distribuzionedegli aiuti. In questo modo l’Italia re-cupera 44 milioni euro di aiuti direttiper i suoi produttori rispetto alla pro-posta della Commissione Ue, e a sca-pito della Germania che ne perde 50e tre volte di più la Francia.Il testo approvato punta a proteggerel’ammontare di finanziamenti di cuibeneficia attualmente la Pac. La com-missione agricoltura è riuscita a met-tere sul tavolo un insieme di testi cheprevedono tra l’altro di destinare “al-meno il 25% del bilancio agricolo allosviluppo rurale e il 30% delle sovven-zioni all’agricoltura biologica, a unapolitica più verde e a delle misureagro-ambientali.Per la prima volta poi si introduce untetto per i beneficiari dei fondi agricoliche può arrivare fino a 300mila eurol’anno, mentre il 2% del bilancio sivuole destinarlo ai giovani coltivatori.

UE: la Pac secondo la CommissioneAgricoltura

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l Parlamento europeo ha approvatoun’importante riforma della politicacomune della pesca (Pcp), che ha

come obiettivo la sostenibilità del settore,la fine dello scarico a mare dei pesci e deipiani a lungo termine basati su solidi datiscientifici. La pesca intensiva è ampia-mente vista come il più grande fallimentodell’attuale Pcp, che risale al 2002.La nuova entrerà in vigore nel 2014. Idatidella Commissione europea suggeri-scono che più dell’80% degli stock itticidel Mediterraneo e il 47% di quelli del-l’Atlantico sono soggetti a pesca inten-siva. La riforma votata in plenariastabilisce chiare e rigide misure per af-frontare il problema.“Abbiamo dimostrato oggi che il Parla-mento è tutto meno che inefficace. Ab-biamo usato il nostro potere dico-legislatori, per la prima volta nella po-litica ittica, per mettere un freno allapesca intensiva. Gli stock ittici dovreb-bero riprendersi entro il 2020, permetten-doci di avere a disposizione 15 milioni ditonnellate di pesce in più e creare 37 mila

nuovi posti di lavoro”, ha dichiarato la re-latrice per la riforma della pesca Ulrike Ro-dust (S&d, dE). Quasi un quarto del totaledel pescato finisce rigettato, cioè è scari-cata a mare quella parte di esemplari nondesiderati o troppo piccoli.I “rigetti” sono formati quasi totalmenteda pesci ormai morti e, per fermare que-sta pratica dannosa, i deputati hanno vo-tato per obbligare i pescherecci asbarcare tutte le catture, anche per facili-tare il controllo, secondo uno specificocalendario per ogni specie, a partire dal2014.I pesci più piccoli sbarcati, per esempio,saranno destinati a usi diversi dal con-sumo umano. Saranno gli Stati membriad assicurarsi che i pescherecci rispettinoil divieto di rigetto. Dal 2015, agli Statimembri sarà impedito di stabilire quote dipescato troppo elevate per essere soste-nibili. I pescatori dovranno rispettare il“rendimento massimo stabilito”: non sipotrà catturare più di un certo numero diesemplari di una certa specie di quanti sene possano riprodurre in un anno.

Nel voto del Parlamento UE, i deputatichiedono che si aspetti la ripresa deglistock ittici nel 2020 per innalzare i livellidel rendimento massimo stabilito e man-tenerli in seguito.Dopotutto, ciò significherà più pesce, bat-tute di pesca più ricche e quindi più lavoronel settore. La riforma si baserà su piani di gestionedegli stock ittici per assicurarsi che lapesca rimanga sostenibile. Se si adotteràun approccio a lungo termine, si potrannomigliorare le previsioni dell’andamentodel mercato, che dovrebbero aiutare l’in-dustria a investire meglio e pianificarecorrettamente. I piani pluriennali sarannobasati su dati scientifici più accurati e af-fidabili, che gli Stati membri saranno ob-bligati a raccogliere e rendere disponibili.Il Parlamento inizierà ora la negoziazionecon il Consiglio e la Commissione suipiani della riforma prima della secondalettura. La presidenza irlandese del Con-siglio ha più volte ripetuto che spera diraggiungere un accordo entro la fine digiugno.

Il Parlamento Ue approva la riformaper fermare la pesca intensiva

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on la risoluzione n. 2/Df del 18gennaio, emanata dal Ministerodell’Economia e delle Finanze,sono stati forniti chiarimenti

sulla dichiarazione Imu per i terreni pos-seduti da coltivatori diretti o da imprendi-tori agricoli professionali iscritti nellaprevidenza agricola - IAP. La nota chiari-sce che costoro non devono presentarealcuna dichiarazione ai fini Imu, nel casoin cui non siano intervenute variazioni ri-spetto a quanto risulta dalle dichiarazioniIci già presentate, per cui “l’obbligo di di-chiarazione IMU sorge solo nei casi in cuisiano intervenute variazioni rispetto aquanto risulta dalle dichiarazioni Ici giàpresentate, nonchè nei casi in cui si siano

verificate variazioni che non sono comun-que, conoscibili dal comune”. Per questospiega la risoluzione del Ministero “se icoltivatori diretti e gli imprenditori agricoliprofessionali avevano già dichiarato talecondizione soggettiva ai fini Ici, e nell’ipo-tesi in cui questa continua a persistereanche in vigenza dell’imu, detti soggettinon sono tenuti a presentare nuovamentela dichiarazione Imu, dal momento che ilcomune è già in possesso delle informa-zioni necessarie per il riconoscimentodelle agevolazioni previste dalla legge”.Ossia “per i terreni agricoli posseduti econdotti da coltivatori diretti o da impren-ditori agricoli professionali le riduzionivanno dichiarate sia nel caso in cui si ac-

quista sia in quello in cui si perde il rela-tivo diritto”. Tale obbligo non può dipen-dere dalla semplice variazione delmoltiplicatore previsto per il calcolo dell’im-posta, poiché altrimenti si introdurrebbe unobbligo dichiarativo generalizzato per tutti icasi in cui viene modificato il moltiplicatoreche costituisce solo un parametro per ladeterminazione dell’imposta. Conclude la risoluzione del Ministero che“non sono considerati fabbricabili i terreniposseduti e condotti dai coltivatori direttie dagli imprenditori agricoli professionaliiscritti nella previdenza agricola utilizzatiper attività dirette alla coltivazione delfondo, alla silvicoltura, alla funghicolturae all’allevamento degli animali”.

Imu per Coltivatori Diretti e IAP

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LAZIO:ACCORDO FILAS E ROMA START UP

PER L’AVVIO DI IMPRESE INNOVATIVE

Diventa più facile avviare imprese in-novative nel Lazio grazie a un accordotra Filas, Finanziaria Laziale diSviluppo, primo operatore di VentureCapital del Lazio, e l’associazioneRoma Startup per operare congiunta-mente in favore del sistema territo-riale delle startup del Lazio.L’intesa, che fa seguito alle partner-ship di Filas con gli eventi CleanwebHackathon e Global Game Jam 2013di Roma, favorirà lo sviluppo di nuoveidee imprenditoriali nella regione.Grazie agli interventi con Roma Star-tup, si incentiveranno le start up everranno realizzate azioni congiuntein favore delle nuove iniziative.Roma Startup, vera e propria filieradell’innovazione con soci che si occu-pano di formazione, investimenti, in-cubazione, accelerazione e advisory,opera per far diventare la Capitalel’Hub del Mediterraneo e la RegioneLazio il più importante polo di crescitaimprenditoriale per startup innova-tive, dove trovare le migliori condi-zioni per far nascere e sviluppare lapropria impresa. Filas, Finanziariadella Regione che sostiene l’innova-

zione del tessuto imprenditoriale delterritorio, mette a disposizione 20 mi-lioni di euro da investire in startup inco-partecipazione con investitori pri-vati attraverso il Fondo Por-Fesr dellaRegione Lazio per il capitale di ri-schio. Il Fondo (finanziato con risorsedel Por-Fesr 2007/2013 e gestito daFilas) ad oggi ha chiuso 9 co-investi-menti per un totale di oltre 6 milionidi euro e ha deliberato ulteriori 7 co-investimenti in fase di finalizzazioneper altri 5,1 milioni.

VENETO:OLTRE 1 MLN PER CONCILIAZIONE

TEMPI VITA E DI LAVORO

E’ stato approvato dalla Giunta regio-nale veneta, su proposta dell’assessoreai servizi sociali un provvedimento perl’attuazione del programma regionale2013 degli interventi di conciliazionedei tempi di vita con quelli di lavoro.Le risorse destinate sono pari a1.092.000 euro. “Dopo l’intesa rag-giunta dalla Conferenza Unificata traStato-Regioni e Città dell’ottobre2012 – spiega l’assessore – il Venetoha scelto le proprie linee d’interventoche promuovono misure di welfareaziendale per rispondere alle esi-genze delle famiglie e delle imprese e

puntano allo sviluppo di nuove oppor-tunità di lavoro e di specifici profiliprofessionali”. “Dopo la validazionedelle nostre linee d’intervento daparte del livello nazionale, le mette-remo a bando con l’obiettivo di por-tare avanti un lavoro di più strettaconnessione e coordinamento tra leiniziative già presenti sul territorio inmodo da sfruttare al massimo le op-portunità realizzate in questo settore.Il tema della conciliazione tra famigliae lavoro -conclude- per aiutare la cre-scita economica e la tutela sociale delnucleo familiare, è fondamentale perla politica regionale”.

ABRUZZO:LA REGIONE STANZIA 1,5MLN

PER VOUCHER FORMATIVI

E’ stato pubblicato sul Burat (Bollet-tino ufficiale della Regione) l’avvisoVip finanziato con 1,5 milioni euro delFondo sociale europeo, progetto conil quale l’assessorato abruzzese al La-voro intende promuovere l’utilizzo deivoucher formativi al fine di rafforzaree di aggiornare, in termini di eccel-lenza e di qualità, le competenze e leabilità individuali degli imprenditori,dei professionisti e dei lavoratori au-tonomi abruzzesi, armonizzando i

DALLE REGIONI

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tempi di vita, di lavoro e di forma-zione. Si tratta, fa sapere la Regione,di “un voucher di 2.000 euro per sin-golo imprenditore, professionista olavoratore autonomo con una formulaformativa innovativa: completa ge-stione da parte dei beneficiari deitempi e delle modalità di erogazionedelle iniziative formative; in questomodo viene sostenuto l’eserciziodella libertà di scelta nella costru-zione di percorsi di sviluppo forma-tivo, professionale, personale eculturale”.“Diciamo a ciascun beneficiario -spiega ancora la Regione - gestisci tual meglio il tuo percorso di riqualifica-zione delle tue competenze, scegli tui formatori che ritieni più idonei e ge-stisci tu tempi e modalità dell’eroga-zione della formazione. Siamo convitiche la responsabilità individuale siaun valore da perseguire anche nellagestione delle risorse pubbliche”.

TOSCANA:INCENTIVI PER OCCUPAZIONE,AL VIA BANDO 2013 CON 13 MLN

Al via il pacchetto di incentivi per l’oc-cupazione predisposti dalla RegioneToscana per il 2013. L’avviso è statopubblicato il 1 febbraio ed è reperibileon line sul sito di Sviluppo Toscana (ilsoggetto cui è stata affidata la ge-stione operativa degli incentivi), sul

Bollettino Ufficiale della Regione To-scana nonché fra i bandi attivi dellasezione “Lavoro e formazione” (delsito www.regione.toscana.it).Il bando contribuisce, assieme alleagevolazioni fiscali previste dallalegge finanziaria regionale, alla forma-zione di quella che è stata definita ladote per favorire la riassunzione deilavoratori licenziati o in mobilità.Si tratta di un pacchetto completo eintegrato, che coniuga il tradizionalemeccanismo degli incentivi e dellaformazione del personale previsti dalbando, agli interventi sulla leva fiscaleintrodotti con la sopra citata legge fi-nanziaria regionale.La dote consiste in un pacchetto in-tegrato di agevolazioni per favorire ilreingresso nel mercato del lavoro dilavoratori e lavoratrici in mobilità e li-cenziati. Comprende: l’incentivo perl’assunzione a tempo indeterminatofull time o part time pari rispettiva-mente a 8.000 e 4.000 euro; un vou-cher formativo aziendale perqualificare o riqualificare le personeassunte, fino ad un massimo di 3.000euro. A queste misure, la Finanziariaregionale 2013 aggiunge la possibilitàdi detrarre dalla base imponibile Iraple spese sostenute per l’assunzione atempo indeterminato nell’anno 2013di tali tipologie di personale dipen-dente (è prevista l’emanazione di unregolamento per le modalità opera-

tive ed applicative per usufruire didetta detrazione). Le risorse disponi-bili per gli incentivi sono complessi-vamente 13 milioni di euro.

LOMBARDIA:PER AGRICOLTORI 40,8 MLN PER SALDI PAC

Saldi Pac in arrivo per 31.084 agricol-tori. Lo annuncia la Regione Lombar-dia che ha predisposto “un’uscita dicassa di 40,8 milioni di euro per pa-gare il saldo del premio unico a tuttele aziende che hanno superato la ve-rifica del refresh sui terreni agricolieleggibili ai contributi comunitari”.Secondo Giuseppe Elias, Assessoreall’Agricoltura, “nonostante sia an-cora in corso la procedura refresh ab-biamo voluto accelerare il saldo delladomanda unica 2012 a tutte leaziende per le quali le fotointerpreta-zioni delle immagini satellitari nonhanno mostrato incongruenze ri-spetto alle superfici dichiarate nel fa-scicolo aziendale”. Parallelamente,invece, riferisce la Regione, procedel’approfondimento caso per casodelle incongruenze riscontrate.“A questo riguardo - prosegue - agliagricoltori che riceveranno la comuni-cazione sulle difformità riscontratechiediamo una sollecita collaborazione,per poter chiudere celermente l’istanzadi riesame e procedere all’eventuale ri-calcolo e al saldo del pagamento”.

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NOVITÀ

L’ISFOL DEDICA LE MAPPE CONCETTUALI

NORMATIVE ALLA “RIFORMA DEL MERCATO

DEL LAVORO”

Sono state pubblicate di recente sulsito dell’ISFOL le mappe concettualinormative, il primo numero è statodedicato alla “Riforma del mercatodel Lavoro”. Lo studio è focalizzatosull’obiettivo della riforma, in partico-lare la Legge 28 giugno 2012, n. 92“Disposizioni in materia di riforma delmercato del lavoro in una prospettivadi crescita” disciplina i seguentimacro-ambiti: la flessibilità in entratae in uscita dal mercato del lavoro; ilsistema delle tutele per la perdita in-volontaria del lavoro; le politiche at-tive e altre disposizioni.Questi nuovi studi dell’ISFOL nellanuova veste grafica hanno l’obiettivodi attivare una maggiore fruibilità deitemi trattati mediante “una lettura fa-cile e lineare di argomenti complessia tutti coloro che vogliono non soloapprofondire ma anche seguire l’evo-luzione nel tempo delle norme. Inol-tre ogni utente può scegliere ilproprio percorso di lettura grazie ai di-versi livelli di approfondimento co-struiti a partire da una parola chiaveidentificativa di un argomento.”

EURISPES:IL64% ITALIANI NON FA PROGETTI FUTURI

IL 65% NON CERCA LAVORO

Per gli italiani, fare progetti, non sem-bra essere un buon argomento di di-scussione. Infatti, il 64,1% non fapiani (il 24,5% per niente il 39,6%poco), e solo il 35,8% si mostra più

ottimista. E’ quanto emerge dal Rap-porto Italia 2013 dell’Eurispes, se-condo cui il timore di dover cercareuna nuova occupazione non sembraessere particolarmente diffuso; in-fatti, il 64,9% dichiara di essere‘’poco/per niente costretto a cercareun’altra occupazione”.Quasi due terzi dei lavoratori, invece,(61,3%) afferma che l’attuale occupa-zione non permette loro di sostenerespese importanti quali l’accensione diun mutuo, o l’acquisto di un’automo-bile (22,2% per niente; 39,1% poco). La famiglia, comunque, resta un so-lido e sicuro rifugio e fonte di sosten-tamento per quasi il 30% deilavoratori, mentre il 53,5% afferma dinon essere piu’ in grado di sostenereadeguatamente il proprio nucleo fa-miliare.

DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE

PIÙ LEGGERA, I DOCUMENTI CATASTALI

NON VANNO ALLEGATI

I contribuenti non devono più allegaregli estratti catastali alla dichiarazionedi successione. Con la risoluzione n.11/E l’Agenzia delle Entrate chiarisce,infatti, che i dati catastali, necessariper l’esatta identificazione degli im-mobili oggetto di successione, ven-gono autonomamente acquisiti dagliuffici dell’Amministrazione finanziaria.

VIA LIBERA DALLA STATO-REGIONI

ALLE LINEE GUIDA SUI TIROCINI

Con l’approvazione, da parte dellaConferenza Stato-Regioni, delle lineeguida sui tirocini, sono state poste le

basi perchè tutte le Regioni si dianoproprie leggi, fra loro omogenee, suquesta materia, combattendo cosìl’uso distorto di questo strumento alivello nazionale anche attraverso lagaranzia di una indennità ai tiroci-nanti. L’assessore al Lavoro della Re-gione Toscana, coordinatore per ilsettore lavoro della Conferenza delleRegioni, commenta con soddisfa-zione l’accordo concluso, sottoline-ando che, su queste basi, siriconferma il tirocinio come stru-mento di un percorso formativo, fina-lizzato alla collocazione al lavoro.Tra le ultime questioni risolte, quelladell’indennità, che per la prima voltala Toscana aveva disciplinato arri-vando ad approvare una sua leggeche ha introdotto l’obbligo e fissa untetto minimo di 500 euro.Il governo ha proposto di inserirenelle linee guida, che dovranno ser-vire da base comune per l’iniziativa le-gislativa delle Regioni, l’indicazione diun’indennità obbligatoria di 300 euro. Una proposta di cui le Regioni hannopreso atto ma impegnandosi però adelevarla, nella predisposizione dellenorme regionali ancora non appro-vate, a un minimo di 400 euro. La To-scana, la cui legge è stata il punto diriferimento per le linee guida, è già inregola. Le altre Regioni, che hannovisto recentemente confermata lapropria competenza dalla Corte Costi-tuzionale si impegnano a recepirenelle proprie normative quanto previ-sto nelle Linee guida entro sei mesi.In particolare, si sottolinea che, daoggi, le linee guida costituiscono il ri-ferimento per la disciplina settoriale

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in questa materia. Fra gli emenda-menti proposti dalle Regioni, signifi-cativo quello che prevede ladefinizione di sanzioni per i soggettipromotori inadempienti e quello cheprevede accordi specifici per coloroche usufruiscono di ammortizzatorisociali.

STUDI DI SETTORE, 69 IN LISTA

PER LA REVISIONE TRIENNALE

Ritocchi in vista per 69 studi di set-tore applicabili dal 2013. Con un prov-vedimento, firmato dal direttoredell’Agenzia, le Entrate dettanol’agenda degli studi e delle relative at-tività economiche da sottoporre a re-visione. Per mantenere nel medioperiodo la loro capacità di “fotogra-fare” la realtà economica cui si riferi-scono, la legge (L. 146/1998)prevede, infatti, che gli studi siano ri-visti, al massimo, ogni tre anni dalladata di entrata in vigore o dalla loroultima revisione.Dalle farmacie agli alberghi, pas-sando per supermercati, centri be-nessere e tintorie, il Fisco si preparacosì a pianificare tempestivamente leattività - il provvedimento con l’elencodegli studi da rivedere è atteso ognianno entro la fine di febbraio – perpermettere a contribuenti e organiz-zazioni di categoria di conoscere per

tempo quali sono gli studi oggetto dimodifiche. Nel dettaglio, dei 69 studida sottoporre a “restyling”, 21 sonorelativi al settore delle manifatture, 21ai servizi, 6 alle attività professionali e21 al commercio. Ai 68 studi già sot-toposti a revisione triennale nel 2010,si aggiunge, tra i servizi, lo studioVG37U, oggetto di un ritocco “antici-pato” per migliorare la capacità di co-gliere la realtà economica di coloroche esercitano l’attività di “gelaterie epasticcerie” (anche sulla base degliulteriori dati complementari acquisititramite i nuovi modelli per la comuni-cazione dei dati rilevanti, approvati agiugno 2012).Tra le altre novità contenute nel prov-vedimento, la possibilità di nominare,negli Osservatori regionali, membrisupplenti anche per i rappresentantidelle Direzioni provinciali, in modo darafforzare ulteriormente la partecipa-zione dell’Agenzia delle Entrate agliorgani collegiali per l’adeguamentodegli studi alle realtà economiche lo-cali.

TARES:MODELLO DI REGOLAMENTO COMUNALE

- LINEE GUIDA

E’ stato pubblicato, sul sito del Ministerodelle Finanze (www.finanze.gov.it), il pro-totipo di Regolamento per l’istituzione e

l’applicazione del tributo comunale suirifiuti e sui servizi (TARES).

AUTORIZZATO

IL PAGAMENTO DEGLI AMMORTIZZATORI

SOCIALI IN DEROGA 2013

Il Ministro del Lavoro Elsa Fornero hastabilito l’avvio all’utilizzo delle risorseper gli ammortizzatori sociali in de-roga relativi al 2013, mano a manoche saranno sottoscritti i verbali di ac-cordo con le singole Regioni. Tali verbali consentiranno all’INPS dieffettuare i relativi pagamenti.In attesa di una compiuta e completamappatura delle esigenze residue rela-tive al 2012, il Ministro ha inoltre comu-nicato all’assessore che nell’immediato,dopo una scrupolosa ricognizione dellerisorse non ancora impiegate nel qua-driennio 2009-2012, si rendono dispo-nibili fondi per circa 200 milioni dieuro e che entro tali limiti autorizzal’INPS a erogare, fino a un massimodi due mensilità, le prestazioni decre-tate successivamente al 31 dicembre2012.Circa 20 milioni di euro, a valere suquesti ultimi, saranno infine utilizzatiper un incentivo all’assunzione dei la-voratori licenziati per giustificato mo-tivo oggettivo o per licenziamentocollettivo e plurimo da imprese conmeno di 15 dipendenti.

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INPS con il messaggio n.20830 del 18/12/2012 hareso importanti precisazioni

circa la disciplina inerente i lavoratoricessati per risoluzione consensualeex art. 7 legge 15 luglio 1966 n. 604come modificato dall’art. 1 comma40 della legge 28 giugno 2012 n. 92.La legge 28 giugno 2012 n. 92 re-cante “Disposizioni in materia di ri-forma del mercato del lavoro in unaprospettiva di crescita”, pubblicatanella G. U. n. 153 del 3 luglio 2012 hadettato, tra l’altro, una nuova disci-plina in tema di disoccupazione invo-lontaria.In particolare l’art. 2, comma 1, di que-sta legge di riforma istituisce, a decor-rere dal 1 gennaio 2013, per i nuovieventi di disoccupazione che si verifi-cano dalla predetta data, due nuoveindennità mensili per il sostegno alreddito dei lavoratori subordinati cheabbiano perduto involontariamente lapropria occupazione:- Indennità di disoccupazione (ASpI);- Indennità di disoccupazione deno-minata mini-ASpI.Ai sensi dell’art. 2 comma 5, dellalegge di riforma sono esclusi dallafruizione delle predette indennità, tral’altro, i lavoratori che siano cessatidal rapporto di lavoro per risoluzioneconsensuale del rapporto, fatti salvi icasi in cui quest’ultima sia interve-nuta nell’ambito della procedura diconciliazione di cui all’art. 7 dellalegge 15 luglio 1966, n.604, comemodificato dall’art.1 comma 40 dellalegge n.92 del 2012, nelle ipotesi di li-cenziamento per giustificato motivooggettivo ovvero determinato da ra-gioni inerenti all’attività produttiva,all’organizzazione del lavoro e al rego-lare funzionamento della stessa, di-

sposto da datori di lavoro aventi il re-quisito dimensionale di cui all’art. 18,ottavo comma, della legge 20 maggio1970, n. 300, come modificato dal-l’art. 1, comma 42, lettera b) dellalegge di riforma.Il citato art. 7, comma 7, della leggen. 604 del 1966 stabilisce infatti chese la conciliazione ha avuto esito po-sitivo e sia stata concordata la risolu-zione consensuale del rapporto dilavoro si applicano le disposizioni inmateria di Assicurazione Sociale perl’Impiego ( ASpI ).Conseguentemente, il lavoratore inte-ressato, in presenza dei requisiti legi-slativamente richiesti, può ottenere lacorresponsione dell’indennità di di-soccupazione ASpI o miniASpI. Sulla base del quadro normativo cosìdelineato, la nuova procedura di con-ciliazione è vigente dal 18 luglio 2012(data di entrata in vigore della leggedi riforma), mentre la disciplina del-l’indennità di disoccupazione colle-gata all’ASpI è istituita solo per glieventi di disoccupazione verificatisi adecorrere dal 1° gennaio 2013.Sono state respinte domande di in-dennità di disoccupazione ordinaria,attualmente vigente, relative a casi dicessazione del rapporto di lavoro de-rivanti da risoluzioni consensuali otte-nute in sede conciliativa con laprocedura richiamata. L’esito de-scritto è sostenibile attraverso una in-terpretazione letterale della normativasopra richiamata. Parimenti, non puònon essere evidenziato che questa in-terpretazione provoca una disparità ditrattamento consistente in una man-cata tutela nei mesi di “transizione”del 2012, in presenza di una proce-dura conciliativa che solo nel 2013potrà portare al riconoscimento di

una indennità di disoccupazione col-legata all’ASPI. L’ipotesi della proce-dura di licenziamento per giustificatomotivo oggettivo di cui all’art. 7 dellalegge n. 604 del 1966 conclusa insede conciliativa con una risoluzioneconsensuale configuri un’ipotesi dicessazione involontaria del rapportodi lavoro, dando così titolo all’ac-cesso alla tutela del reddito corri-spondente. Pertanto, ai lavoratori ilcui rapporto di lavoro è cessato per ri-soluzione consensuale intervenuta insede conciliativa mediante la nuovaprocedura di cui al novellato art. 7della legge n. 604 del 1966, attivatadal 18 luglio 2012 è possibile proce-dere, in presenza dei necessari requi-siti assicurativi e contributivi,all’erogazione dell’indennità di disoc-cupazione non agricola con requisitinormali, fino agli eventi di cessazioneverificati entro il 31 dicembre 2012.

Lavoratori cessatiper risoluzione consensuale

L’

LAVORO E PREVIDENZA

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l fine di incentivare le im-prese a realizzare interventifinalizzati al miglioramento

dei livelli di salute e sicurezza nei luo-ghi di lavoro, possono essere presen-tati progetti di investimento e progettiper l’adozione di modelli organizzativie di responsabilità sociale. Le risorseper l’anno 2012 da parte dell’INAIL edel Ministero del Lavoro ammontanocomplessivamente a 155,352 milionidi euro. L’incentivo è costituito da uncontributo in conto capitale nella mi-sura del 50% dei costi del progetto. I

destinatari sono le imprese, anche in-dividuali, iscritte alla Camera di Com-mercio Industria, Artigianato edAgricoltura. Per usufruire dei fondi ènecessaria la “Compilazione e salva-taggio online della domanda - 15 gen-naio - 14 marzo 2013”; le imprese,previa registrazione, avranno a dispo-sizione una procedura informaticache consentirà l’inserimento della do-manda, con la possibilità di effettuaretutte le simulazioni e modifiche ne-cessarie fino alle ore 18:00 del 14marzo, allo scopo di verificare che i

parametri associati alle caratteristichedell’impresa e del progetto siano talida determinare il raggiungimento delpunteggio minimo di ammissibilità,pari a 120 (punteggio soglia). Le domande inserite, alle quali è statoattribuito il codice identificativo,ormai salvate e non più modificabili,potranno essere inoltrate online; ladata e l’ora di apertura e di chiusuradello sportello informatico per l’inol-tro on-line delle domande sarannopubblicate sul sito Inail a partire dall’8aprile 2013.

Inail: incentivi alle imprese per la realizzazionedi interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

A

a Direzione Generale per l’At-tività Ispettiva del Ministerodel Lavoro e delle Politiche

Sociali, con interpello n. 42 del 21 di-cembre 2012, ha risposto ad un que-sito di Federalberghi, in merito allacorretta interpretazione dell’art. 2,comma 28, L. n. 92/2012, riguardanteil contributo addizionale pari all’1,4 %della retribuzione imponibile ai finiprevidenziali, applicabile ai contratti dilavoro subordinato non a tempo inde-terminato.In particolare, l’istante chiede preci-sazioni in ordine alle esclusioni dal-l’applicazione del predetto contributo,previste dal citato articolo 2, comma29 lett. b), con specifico riferimentoalle attività di carattere stagionalesvolte da lavoratori assunti a termine.

Il Ministero del Lavoro ha precisatoche occorre muovere dal dettato nor-mativo in esame in virtù del quale“(…) ai rapporti di lavoro subordinatonon a tempo indeterminato si applicaun contributo addizionale a carico deldatore di lavoro, pari all’1,4% della re-tribuzione imponibile ai fini previden-ziali”; tale contributo, tuttavia, nontrova applicazione in alcune ipotesitra le quali quella concernente i “lavo-ratori assunti a termine per lo svolgi-mento delle attività stagionali di cui aldecreto del Presidente della Repub-blica 7 ottobre 1963, n. 1525, nonché,per i periodi contributivi maturati dal1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015,di quelle definite dagli avvisi comuni edai contratti collettivi nazionali stipu-lati entro il 31 dicembre 2011 dalle or-

ganizzazioni dei lavoratori e dei datoridi lavoro comparativamente più rap-presentative (…)” (art. 2, commi 28 e29, lett. b, L. n. 92/2012). Da quantosopra richiamato emerge dunque chele imprese che svolgono un’attività acarattere stagionale, così individuatada contratti collettivi o avvisi comuniformalizzati entro la fine del 2011 (ades. CCNL Turismo 20 febbraio 2010),sono esonerate dal versamento delcontributo in questione in relazione alpersonale a tempo determinato. Ciò in forza di una previsione di favorepressoché analoga a quella di cui al-l’art. 5, comma 4 ter, D.Lgs. n.368/2001, concernente il regime di ri-duzione degli intervalli tra due con-tratti a termine stipulati per lemedesime attività.

Contributo addizionalerapporti stagionali e non a termine

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hiarimenti sull’indennità di di-soccupazione “mini-ASpI2012” (ex articolo 2, comma

24, della legge 28 giugno 2012, n. 92)dall’INPS con il messaggio n. 20774del 17/12/2012, per cui dal 1° gennaio2013 non sarà più erogabile l’inden-nità di disoccupazione ordinaria conrequisiti ridotti.Per coloro che nel 2012 hanno matu-rato i requisiti, previsti dalla normaabrogata, l’art. 2 comma 24 dellalegge di riforma ha stabilito l’assorbi-mento delle relative prestazioni nellanuova indennità di disoccupazionedenominata mini-ASpI. La disciplinadella prestazione relativa al 2012, edesclusivamente per questo periodo,ha come riferimento i requisiti assicu-rativi e contributivi dell’indennità di di-soccupazione ordinaria con requisitiridotti, mentre la durata e la misurasaranno calcolate in base alle nuovedisposizioni normative relative alla in-dennità di disoccupazione denomi-nata mini-ASPI.Pertanto, indipendentemente dalladata di cessazione del rapporto di la-voro, la domanda per il riconoscimentodell’indennità di disoccupazione mini-ASpI riferita a periodi di disoccupa-zione intercorsi nel 2012 dovrà esserepresentata, esclusivamente per viatelematica, tra il 1° gennaio e il 2aprile 2013 (31 marzo e 1 aprile sonogiorni festivi). Al fine di distinguerladall’indennità di disoccupazione mini-ASpI a regime, la prestazione vieneindividuata con la denominazione di“mini-ASpI 2012” che sarà riportatanelle domande telematiche a disposi-zione del cittadino, degli Enti di patro-nato e nella piattaforma di ContactCenter Multicanale.Questa prestazione sarà riconosciuta

qualora risultino accertate per l’anno2012 le condizioni richieste per la pre-stazione di disoccupazione ordinariacon requisiti ridotti (anzianità assicu-rativa di due anni, almeno 78 giornatedi lavoro individuate, come di con-sueto, con riferimento alla duratacontrattuale) e indipendentementedallo stato di inoccupazione del lavo-ratore richiedente.La prestazione sarà calcolata nella mi-sura prevista per la mini-ASpI (75%della retribuzione di riferimento comeregolata dall’articolo 2, comma 6 ecomma 7, della legge di riforma) eper una durata pari alla metà dellesettimane lavorate nell’ultimo anno(2012), nel limite di quelle disponibili,avendo detratto dal massimale di 52le settimane lavorate e le settimanenon indennizzabili.La liquidazione della prestazione av-verrà in un’unica soluzione e nonmensilmente. Gli operai agricoli a

tempo determinato e indeterminatosono esclusi dall’intera disciplinadelle nuove indennità ASpI e mini-ASpI ai sensi dell’articolo 2, comma3, della legge di riforma. Per effettodel combinato disposto dell’articolo2, commi 3, 24 e 69 lettera b), dellalegge di riforma, ai predetti lavoratorinon sarà erogabile la prestazionedella disoccupazione ordinaria agri-cola con requisiti ridotti sia a regimeper gli eventi di disoccupazione invo-lontaria intervenuti dal 1 gennaio2013, sia per gli eventi già verificatisinel 2012.Resta confermato il diritto all’assegnoper il nucleo familiare. L’inoltro delledomande in via telematica tramitetutti i canali previsti (patronati, portaleweb INPS – servizi on line per il citta-dino, contact center multicanale) e leprocedure per le Sedi per l’acquisi-zione, l’istruttoria e il calcolo sono adisposizione dal 1 gennaio 2013.

INPS:chiarimenti su Mini-ASPI

C

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a Direzione Generale per l’Atti-vità Ispettiva del Ministero delLavoro e delle Politiche Sociali,

con interpello n. 41 del 21 dicembre2012, ha risposto ad un quesito delConsiglio Nazionale dell’Ordine deiConsulenti del Lavoro, in materia di re-quisiti necessari ai fini del rilascio delDocumento Unico di Regolarità Con-tributiva nel caso di imprese in concor-dato preventivo c.d. in continuità exart. 186 bis Legge Fallimentare (R.D. n.267/1942).In particolare, l’istante chiedeva sefosse possibile ottenere l’attesta-zione della regolarità contributivanell’ipotesi in cui l’impresa fosse sot-toposta ad una procedura di concor-dato preventivo, nella modalità dicontinuazione dell’attività aziendale,in virtù di un piano – omologato dalcompetente Tribunale – che preve-desse l’integrale soddisfazione dellesituazioni debitorie previdenziali edassistenziali, sorte precedentementeal deposito della domanda di ammis-sione alla procedura medesima.Il “Lavoro” ha precisato che la fatti-specie prospettata dall’interpellantesembrerebbe rientrare nel campo diapplicazione dell’art. 5 del D.M. 24 ot-tobre 2007, recante l’elencazione deirequisiti utili ai fini del rilascio di unDURC, ovvero delle condizioni in pre-senza delle quali l’Istituto previden-ziale attesta la correntezza neipagamenti e negli adempimenti con-tributivi. Ci si riferisce in particolare alcomma 2, lett. b) dell’art. 5 citato, se-condo il quale “la regolarità contribu-tiva sussiste inoltre in caso disospensione di pagamento a seguitodi disposizioni legislative”.Sottolinea il Dicastero che la ratio dellaprocedura concorsuale, finalizzata a

garantire la prosecuzione dell’attivitàaziendale e alla salvaguardia dei livellioccupazionali, sarebbe disattesa qua-lora si riconoscesse un’incidenza nega-tiva alle situazioni debitorie sorteantecedentemente all’apertura dellaprocedura stessa. Ciò in quanto l’im-presa sottoposta a concordato nonavrebbe la possibilità di ottenere unDURC, se non alla chiusura del pianodi risanamento, con conseguente edinevitabile pregiudizio per il supera-mento della crisi.Per l’azienda ammessa al concordatopreventivo, ex art. 186 bis. L. F., è per-tanto possibile ottenere il rilascio diun DURC qualora ricorra la condizionedi cui all’art. 5, comma 2. lett. b) D.M.24 ottobre 2007, cioè nell’ipotesi in cuiil piano, omologato dal Tribunale, con-templi l’integrale assolvimento dei de-biti previdenziali e assistenziali contrattiprima dell’attivazione della procedura

concorsuale. Va tuttavia precisato chein tal caso la sospensione dei paga-menti che, ai sensi dell’art. 5, comma2, lett. b) predetto non osta al rilasciodel DURC deve necessariamente rife-rirsi a quelle obbligazioni che sonostate prese in considerazione o co-munque rientrano nell’ambito delconcordato. Gli Enti previdenziali po-tranno attestare inoltre la regolaritàcontributiva ai sensi dello stesso art.5, comma 2, lett. b) solo qualora lospecifico piano di risanamento pre-veda la c.d. moratoria indicata dall’art.186 bis, comma 2, lett. c) L. F. edesclusivamente per un periodo nonsuperiore ad un anno dalla data del-l’omologazione.Trascorso detto periodo, infatti, la so-spensione cessa di avere effetto el’impresa, in mancanza di soddisfa-zione dei crediti assicurativi, deve es-sere “attestata” come irregolare.

Durc e impresein concordato preventivo

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a Direzione Generale per l’At-tività Ispettiva del Ministerodel Lavoro e delle Politiche

Sociali, con interpello n. 43 del 21 di-cembre 2012, ha risposto ad un que-sito dell’ANCI, in merito alla portataapplicativa dell’art. 42, comma 5,D.Lgs. n. 151/2001 concernente ilcongedo del coniuge convivente perl’assistenza al soggetto portatore dihandicap.In particolare, l’istante chiede preci-sazioni in ordine alla corretta interpre-tazione della disposizione normativadi cui sopra, nella parte in cui contem-pla le ipotesi di “mancanza, decesso,o (…) presenza di patologie invali-danti del coniuge convivente”, qualicausali che legittimano la richiesta difruizione del congedo in esame daparte di soggetti diversi dal coniugestesso.Il Dicastero adito afferma che la leggeconsente l’ampliamento della platea

dei familiari legittimati a fruire del con-gedo di cui all’art. 42, comma 5, soloin presenza di una delle situazioni in-dividuate dal medesimo decreto, com-provate da idonea documentazionemedica.Ciò in quanto si ritiene che i soggettiaffetti da tali patologie non siano ingrado di prestare un’adeguata assi-stenza alla persona in condizioni dihandicap grave. In base a quantosopra è possibile dunque sostenereche il diritto a fruire dei congedi inquestione possa essere goduto da unsoggetto diverso dal precedente “ti-tolare” solo in ragione delle ipotesitassativamente indicate dal Legisla-tore, fra le quali rientra quella legataalla presenza di “patologie invali-danti”.In tal senso, pertanto, l’età avanzatadel titolare del diritto non costituisceun requisito sufficiente per legitti-mare il godimento del congedo da

parte di altri soggetti titolati. Taleorientamento è del resto confermatodalla circostanza secondo cui, lad-dove il Legislatore ha inteso indivi-duare il requisito anagrafico qualeelemento utile al riconoscimento deldiritto alla fruizione di permessi perassistere disabili, lo ha fatto espres-samente. In tal senso è possibile ri-chiamare l’art. 33 della L. n.104/1992– da ultimo modificato dall’art. 24, L.n. 183/2010 – che assegna il diritto afruire dei 3 giorni di permesso men-sile in primo luogo al “lavoratore di-pendente, pubblico o privato, cheassiste persona con handicap in si-tuazione di gravità, coniuge, parenteo affine entro il secondo grado”, perindividuare solo in un secondo mo-mento il terzo grado di parentela qua-lora, tra l’altro, “i genitori o il coniugedella persona con handicap in situa-zione di gravità abbiano compiuto isessantacinque anni di età”.

Congedo assistenza coniuge conviventecon soggetto portatore di handicap

L

nche per gli appartenentialle forze dell’ordine i re-quisiti pensionistici si

adeguano all’incremento della spe-ranza di vita.” Il messaggio 545 del-l’Inps precisa che si continuano adapplicare i requisiti pensionistici vi-genti, soggetti a decorrere dal 1° gen-naio 2013 all’adeguamento dellasperanza di vita e fino al 31 dicembre2015. La pensione di vecchiaia si per-

feziona al raggiungimento dell’etàanagrafica massima prescritta dai sin-goli ordinamenti, variabile in funzionedella qualifica o grado, congiunta-mente al requisito contributivo previ-sto per la generalità dei lavoratori.Quando si raggiunge il limite di etàprevisto in relazione alla qualifica o algrado di appartenenza nel 2013 e il di-pendente non abbia, a tale data, giàmaturato i requisiti previsti per la pen-

sione di anzianità, il requisito anagra-fico previsto per l’accesso al pensio-namento di vecchiaia deve essereincrementato di 3 mesi. Resta, in ognicaso, fermo il regime delle decor-renze introdotto dall’articolo 12,commi 1 e 2 della legge n. 122/2010(c.d. finestra mobile). Per effettodell’adeguamento agli incrementidella speranza di vita a decorrere dal1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre

Pensioni“Forze dell’ordine”

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2015 l’accesso al pensionamento an-ticipato avviene con i seguenti requi-siti:- raggiungimento dell’anzianità contri-butiva di 40 anni e 3 mesi, indipen-dentemente all’età;- raggiungimento di un’anzianità con-tributiva non inferiore a 35 anni e conun’età di almeno 57 e anni e 3 mesi;- raggiungimento della massima an-zianità contributiva corrispondenteall’aliquota dell’80%, a condizioneessa sia stata raggiunta entro il 31 di-

cembre 2011 (attesa l’introduzionedel contributivo pro-rata dal 1° gen-naio 2012), ed in presenza di un‘etàanagrafica di almeno 53 anni e 3mesi.Anche per le pensioni di anzianitàresta fermo il regime delle decor-renze previsto dall’articolo 12,comma 2 della legge n. 122/2010.Nel caso di accesso alla pensionecon il requisito dei 40 anni di contri-buzione indipendentemente dall’etàanagrafica (adeguato, come detto,

agli incrementi della speranza di vita apartire dal 1 gennaio 2013), occorretenere presente che l’accesso al trat-tamento pensionistico subisce, ri-spetto ai 12 mesi di finestra mobile,un ulteriore posticipo di un mese perrequisiti maturati nell’anno 2012, didue mesi per requisiti maturati nel-l’anno 2013 e di tre mesi per i requi-siti maturati a decorrere dal 2014(art.18, comma 22 ter, del decretolegge 6 luglio 2011, n.98, convertitoin legge 15 luglio 2011, n. 111).

a Direzione Generale per l’At-tività Ispettiva del Ministerodel Lavoro e delle Politiche

Sociali, con risposta ad istanza di in-terpello n. 40 del 21 dicembre 2012,ha risposto ad un quesito del Consi-glio Nazionale dell’Ordine dei Consu-lenti del Lavoro, in merito alla correttafruizione delle agevolazioni contribu-tive ex art. 8, comma 2 della L. n.223/1991. In particolare, l’istantechiedeva se fosse possibile goderedello sgravio contributivo in que-stione nell’ipotesi in cui un lavoratoreiscritto nelle liste di mobilità fosse uti-lizzato da un’impresa attraverso lo stru-mento della somministrazione dilavoro ai sensi dell’art. 20, comma 5bis, del D.Lgs. n. 276/2003 e fosse suc-cessivamente assunto, ancora comelavoratore iscritto nelle liste di mobilità,dalla medesima impresa con contrattoa termine di 12 mesi ai sensi dell’art. 8,comma 2, della L. n. 223/1991.Il Dicastero adito a riguardo ha riscon-trato che la singola impresa che abbiafruito di agevolazioni attraverso l’uti-lizzo di lavoratori somministrati e at-

traverso contratti di lavoro stipulati di-rettamente con i medesimi lavoratoridovrà sommare i relativi periodi ai finidella determinazione della duratamassima della riduzione contributiva.In seguito a tale previsione norma-tiva, l’INPS è peraltro intervenuto conil messaggio n. 12957 del 2 agosto2012 per informare di aver adeguatola modulistica relativa alle istanze diautorizzazione alla fruizione deglisgravi. Per la fruizione dello sgravio dimobilità nei contratti di somministra-zione, l’Istituto prevede che l’utilizza-

tore (titolare, legale rappresentante oaltro soggetto munito di poteri) debbarilasciare all’Agenzia per il lavoroun’apposita autocertificazione accom-pagnata da copia del documentod’identità di chi l’ha sottoscritta. Inforza di quanto sopra, nelle ipotesiprospettate, il “Lavoro” ritiene per-tanto possibile un cumulo della age-volazione contributiva ma nei limitidella durata massima complessiva di12 mesi, prorogabili per ulteriori 12mesi in caso di trasformazione delrapporto a tempo indeterminato.

Agevolazionecontratti di somministrazione

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JUS JURIS

PROFESSIONI E PROFESSIONISTI -INDENNITA’ DI MATERNITA’- ADOZIONE DI MINORI D’ETA’ -ESTENSIONE DEL GODIMENTOAL PADREPRINCIPIO DI ALTERNATIVITA’E FUNGIBILITA’ TRA I GENITORIADOTTIVI - QUALITA’ DI LIBEROPROFESSIONISTA DI UNO SOLODEI GENITORI - IRRILEVANZA(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 809DEL 15 GENNAIO 2013)

In materia di indennità di maternitàdovuta alle libere professioniste, l’in-teresse all’inserimento della proleadottiva è adeguatamente tutelatomediante l’attribuzione del beneficioad uno soltanto dei genitori, sicché,per effetto della sentenza della Cortecostituzionale n. 385 del 2005, che neha esteso il godimento al padre, vigeun principio di alternatività e fungibi-lità tra i genitori adottivi, nel sensoche la percezione dell’indennità daparte dell’uno esclude il diritto dell’al-tro, ancorché uno dei genitori sia li-bero professionista e l’altro lavoratoredipendente.

INVIO A TERZI - DATI RISERVATIAZIENDA E LICENZIAMENTO(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 1311DEL 21 GENNAIO 2013)

La Cassazione ha ritenuto legittimo illicenziamento disciplinare di un lavo-ratore che ha comunicato, con una e-mail ai sindacati, il contenuto didocumenti aziendali riservati. Secondo la Suprema Corte, e ripren-dendo ciò che aveva detto la Corte diAppello, un simile comportamentoimplica la violazione della segretezzadella corrispondenza aziendale percui è applicabile l’articolo del Con-tratto collettivo di categoria che pre-vede il licenziamento disciplinare persimili comportamenti.

IMMEDIATEZZA - CONTESTAZIONE- LICENZIAMENTO DISCIPLINARE

(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 1693DEL 24 GENNAIO 2013)

La Cassazione ha ritenuto illegittimo illicenziamento disciplinare per giustacausa contestato non nell’immedia-tezza dell’atto o della omissione cheha fatto scaturire l’irregolarità in capoal lavoratore. La Suprema Corte ha ribadito che iltempo trascorso tra l’accertamentodel fatto contestato al lavoratore el’intimazione del licenziamento disci-plinare può indicare l’assenza di unrequisito della fattispecie prevista dal-l’articolo 2119 Cc (incompatibilità delfatto contestato con la prosecuzionedel rapporto di lavoro), in quanto il ri-tardo nella contestazione può indi-care la mancanza di interesseall’esercizio del diritto potestativo dilicenziare. Inoltre, la tempestivitàdella contestazione permette al lavo-ratore un più preciso ricordo dei fattie gli consente di predisporre una piùefficace difesa in relazione agli adde-biti contestati: con la conseguenzache la mancanza di un tempestivacontestazione può tradursi in una vio-lazione delle garanzie procedimentalifissate dalla legge 300 del 1970, arti-colo 7. In definitiva, la mancanza di una tem-pestiva contestazione dell’infrazioneè stata interpretata come se il com-portamento del lavoratore fossestato, in qualche misura, tollerato daldatore di lavoro.

MALATTIA - DIRITTO DI DIFESAIN UN PROCEDIMENTODISCIPLINARE(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 3058DEL 8 FEBBRAIO 2013)

La Cassazione ha ritenuto legittimo illicenziamento disciplinare emessosenza la preventiva audizione del la-voratore, il quale per motivi “depres-sivi” aveva più volte procrastinatol’incontro.La Suprema Corte ha evidenziato

come l’indisponibilità ripetuta per mo-tivi di salute non dovesse essereusata dal lavoratore come mezzo di-latorio per rimandare sistematica-mente il provvedimento disciplinare eparalizzare, così, il potere disciplinaredel datore di lavoro. Infatti, “nulla sipoteva obiettare alla Società appel-lante che si era mostrata sempredisponibile (per ben quattro volte)affinché l’appellato potesse esercitareil diritto di difesa“; inoltre, la malattia(stato depressivo) “non appariva, inconcreto, aver impedito fisicamenteal lavoratore di effettuare il colloquio,né di ragguagliare adeguatamente ilrappresentante sindacale sulle giusti-ficazioni da fornire rispetto ai fatti con-testati”.

ASSENZA INGIUSTIFICATA– BREVE DURATA– LICENZIAMENTO(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 3179DEL 11 FEBBRAIO 2013)

La Cassazione ha ritenuto illegittimo illicenziamento del dipendente accu-sato di essersi allontanato per unbreve lasso di tempo (3 ore), senzauna giustificazione, dal luogo di la-voro. La Suprema Corte ha rilevatoche la mancanza nella condotta deldipendente “non integrava un in-adempimento di gravità tale da gius-tificare il licenziamento”, considerata“l’oggettiva entità della durata dellamancata prestazione lavorativa edella connessa assenza ingiustificatadal posto di lavoro”, la “mancanzanella lettera di contestazione dell’indi-cazione di concreti elementi atti aconnotare la condotta del dipendentein termini fraudolenti”.