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1 A lla fine di luglio apre per la dodicesima volta la rassegna internazionale di scultura e installazio- ni openArt a Roveredo Grigioni, in lo- calità Trii. L’esposizione è ormai di- ventata una tradizione e permette di conoscere i nuovi lavori di artisti na- zionali e internazionali. Il suggestivo ambiente in cui la rassegna viene pro- posta contribuisce al confronto fra ar- tisti e appassionati d’arte, che durante l’estate passano numerosissimi nel- l’ampio parco naturale in cui sono col- locate le opere. La rassegna è veramen- te “open”, in tutti i sensi: aperta alla partecipazione di artisti provenienti da varie parti del mondo e gestita dai sin- goli artisti in rapporto diretto con la natura che ne accoglie i lavori. L’atten- zione non è puntata solo sulla scultura nelle sue varie declinazioni dal legno al bronzo alle materie più diverse, ma si qui a fianco: “Vibrazioni” di Chris Pierre Labuesch nella openArt 11 in copertina: Uno scorcio sulle sculture in ferro dell’artista Alfonso Hüppi, presente anche quest’anno, ammirate nell’edizione 2010. ROVEREDO GRIGIONI SONO SETTANTA GLI ARTISTI DI QUESTA DODICESIMA OPENART LUGLIO - AGOSTO 2012 - Anno 30° - N. 4 Rivista del tempo libero Redazione: TM - Masco Consult SA, 6955 Capriasca - Cagiallo Tel 091 923 28 77 - Fax 091 923 97 24 [email protected] - www.ticino-magazine.ch Editore: Masco Consult SA Editore - Grafica-DTP: Mascografica

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Alla fine di luglio apre per ladodicesima volta la rassegna

internazionale di scultura e installazio-ni openArt a Roveredo Grigioni, in lo-calità Trii. L’esposizione è ormai di-ventata una tradizione e permette diconoscere i nuovi lavori di artisti na-zionali e internazionali. Il suggestivoambiente in cui la rassegna viene pro-posta contribuisce al confronto fra ar-tisti e appassionati d’arte, che durantel’estate passano numerosissimi nel-l’ampio parco naturale in cui sono col-locate le opere. La rassegna è veramen-te “open”, in tutti i sensi: aperta allapartecipazione di artisti provenienti davarie parti del mondo e gestita dai sin-goli artisti in rapporto diretto con lanatura che ne accoglie i lavori. L’atten-zione non è puntata solo sulla sculturanelle sue varie declinazioni dal legno albronzo alle materie più diverse, ma si

qui a fianco:“Vibrazioni”

di Chris Pierre Labueschnella openArt 11

in copertina:Uno scorcio sulle sculture in ferrodell’artista Alfonso Hüppi,presente anche quest’anno,ammirate nell’edizione 2010.

ROVEREDO GRIGIONISONO SETTANTA GLI ARTISTIDI QUESTA DODICESIMA OPENART

LUGLIO - AGOSTO 2012 - Anno 30° - N. 4

Rivista del tempo libero

Redazione:TM - Masco Consult SA, 6955 Capriasca - CagialloTel 091 923 28 77 - Fax 091 923 97 24 [email protected] - www.ticino-magazine.ch

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ARTE

SETTANTA ARTISTI ALLA OPENART 2012

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qui sopra: il lavoro presentato a Roveredo Grigioni da Christiane Tureczek nell’edizione 2011;sotto: “Wolkenschieber” di Suter & Bult.

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Il vernissage della mostra (sabato28 luglio, a partire dalle ore 17), maanche il finissage (sabato 6 ottobre,dalle ore 16), radunano a Roveredotutti gli artisti partecipanti alla mostra,sempre molto disponibili al confrontocon i visitatori per presentare le loroopere e illustrare le proprie scelteespressive. Vari sono gli spettacoli cheaccompagnano il vernissage. In parti-colare è da segnalare l'intervento di"Labsox" che propone danza, musica epittura dal vivo, mentre al calar dellanotte è particolarmente atteso lo spet-tacolo di fuochi artificiali di AndréHeer, cui farà seguito la musica di “So-nix & Werner Weldon”.

Il parco con tutte le opere presen-ti a questa completa e significativa ras-segna è visitabile tutti i giorni dal 28luglio al 7 ottobre, esclusi i lunedì,dalle 14.00 alle 20.00; per visite in al-tri orari si può liberamente contattaretelefonicamente l’organizzatore e arti-sta lui stesso Luigi a Marca (tel 079444 21 61). www.openart.ch.

I numerosi appassionati d’arte,collezionisti, direttori di musei, prove-nienti da varie parti d’Europa, che fre-quentano ormai con grande regolaritàla rassegna di Roveredo Grigioni costi-tuiscono per sé il riconoscimento al-l’impegno di Luigi a Marca per indivi-duare e selezionare gli artisti da pro-porre al pubblico. La presenza costan-te di alcuni autori molto interessantidi cui si propongono anno per anno lenuove esperienze espressive si intrecciacon molti nuovi artisti individuati inanaloghe rassegne tenute nell’anno inSvizzera e Germania e in altri paesi eu-ropei e con alcune giovani promessesegnalate da direttori di musei e criticiattivi in varie parti del mondo. La listadi quest’anno si amplia raggiungendoormai la bella cifra di settanta opere-installazioni che comunque nell’am-pio spazio espositivo si possono ammi-rare nella loro individualità e che, as-sieme ai lavori esposti ormai in perma-nenza, costituiscono un interessantemuseo a cielo aperto.

indirizza anche verso le installazioniche rappresentano da sempre le espe-rienze più intriganti di openArt.

SETTANTA ARTISTI ALLA OPENART 2012

ARTE

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GLI SCULTORI PRESENTI

ALLA OPENART 2012Luigi a Marca, Sandra Autengruber,Matthias Bach, Caroline Bachmann,Peter Beranek, Marcel Bernet,Edgar Büchel, Verena Bühler,Pirmin Breu, Jeremie Crettol,Cesare de Vita, Sibylla Dreiszigacker,Pli Ebnöther, Chiara Fiorini,Markus Fritschi, Ueli Gantner,Dieter Gassebner, Christa Giger,Armin Göhringer, Duosch Grass,Paolo Grassi, Fredy Hadorn,Daniel Hardmeier, André Heer,Alexander Heil, Anneliese Hophan,Alfonso Hüppi, Bülent Incir,Edith Kappeler,Christian Kirchhofer,Jürgen Knubben,René Küng, KUSPI 012,Chris Pierre Labüsch, Maya Lalive,Peter Leisinger, Ilona Lenk,Line Lindgren, Marck,Pascal Martinoli, Claudia E. Weber,Pascal Murer, Simeun Moravac,Marc Moser,Giovanna Nicola & Petra,Stefan Niederberger,Claire Ochsner, Benny Posca,Aniko Risch, Nigel Ritchie,Gerda Ritzmann,Gianni Rodenhäuser,Dorothée Rothbrust, Pavel Schmidt,Carlo Salis, Anita Staedler,Christophe Starck,Dominique Starck, Hansruedi Suter,Suter & Bult, Rolf Sprecher,Rudolf Tschudin,Christiane Tureczek, Georg Viktor,Stefan Waibel,Anne Marie Catherine Wieland,Pt. Whitefield, Hanspeter Wyss,Katrin Zuzakova.

Il “Cavallo con puledro e servitore” di Peter Leisinger nell’edizione 2011.

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messi gioielli since 1949

via pretorio 5, primo piano, 6900 Lugano

091 923 51 37 • [email protected]

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vizio militare, la coppia ritorna a NewYork. Qui è coinvolto dal suocero nel-l’attività commerciale volta al com-mercio di pellicce. Dopo la nascita deitre figli, nel 1964 la famiglia decide ditrasferirsi in Svizzera, nella regione diZurigo, dove egli aveva vissuto duran-te la guerra e dove Gabrielle è nata.Diventa prima socio di maggioranza epoi, nel 1989, unico proprietario del-l’impresa Mayer and Cie AG.

I Merzbacher formano il propriogusto artistico negli anni Sessanta fre-quentando le gallerie newyorkesi. Al-

Werner Merzbacher nasce nel1928 nel sud della Germania. Suo pa-dre, medico, decide di mandarlo inSvizzera dopo la notte dei Cristalli nelnovembre 1938, cui fa seguito l’allon-tanamento dalle scuole dei bambiniebrei. Come rifugiato, il piccolo è si-stemato presso una famiglia di Zurigo.I suoi genitori non riescono a fuggire;deportati, moriranno ad Auschwitz.Nel 1949, Werner ottiene una borsa distudio ed emigra negli Stati Uniti, do-ve sposa Gabrielle Mayer. Dopo unsoggiorno in Alaska, dove presta il ser-

Sono più di trent’anni che Léo-nard Gianadda e Werner Merz-

bacher si conoscono. Più o meno dagliinizi della “Fondation Pierre Gianad-da” a Martigny. Léonard ha spessochiesto opere e Werner Merzbacher leha spesso prestate. La stima e la reci-proca considerazione hanno reso que-sta esposizione in atto fono al 25 no-vembre non solo possibile, ma quasinaturale.

Un’infanzia rovinata e il suo ri-scatto grazie all’arte. Si può riassume-re così la storia di Werner Merzbachere della collezione che egli ha raccoltocon sua moglie Gabrielle. Ognuno diquesti dipinti potrebbe essere l’antido-to alla tristezza e alla depressione, uninno alla gioia di vivere. Le opere del-la collezione Marzbacher esprimonouna passione per il colore e per la suapotenza lirica. Werner e GabrielleMerzbacher collezionano da più disessant’anni i capolavori dei movi-menti che hanno liberato il colore, ilfauvismo, l’astrazione, l’espressioni-smo. Molto spazio è dato a Derain,Matisse, Kandinsky, pittori che hannofatto cambiare il colore. Tutto è inizia-to da un gruppo di opere di altissimaqualità riunite dai genitori di Gabriel-le Mayer attorno a Picasso, Matisse,van Gogh. Colpito al cuore da questidipinti, Werner Merzbacher, sostenu-to dalla moglie, sì è lanciato con pas-sione nel mondo dell’arte e delle galle-rie, fino a non uscirne più. Il mecena-te è accompagnato da una doppia re-putazione: di acquistare opere affidan-dosi al proprio istinto e di avere dellepassioni durature e solide. Quanti loconoscono descrivono un uomo diestrema vivacità e dai gusti molto raf-finati. La convergenza rarissima di si-tuazioni - finanziarie, storiche e perso-nali - ha permesso alla collezioneMerzbacher di diventare per gli storicidell’arte un piccolo miracolo, una del-le migliori collezioni del mondo.

MARTIGNY (VALLESE)IL MITO DEL COLORE NELLA COLLEZIONEMERZBACHER ALLA FONDATION GIANADDA

ARTE

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Paul Klee (1879-1940), “Das Gelbe Haus”1914, olio su carta incollata su cartone, cm 27x21.

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ARTE

LA COLLEZIONE MERZBACHER DA GIANADDA

l’inizio acquistano dipinti messicani eitaliani, nel solco del realismo sociale.Alla fine del decennio cominciano adacquistare Vlaminck, Toulouse Lau-trec, Friesz, ma anche Monet e Sisley.Si accorgono di essere attratti dal colo-re puro, senza sapere ancora quale siail loro periodo preferito. L’acquisto delloro primo Schmidt-Rottluff costitui-sce un momento di svolta importante.E, a partire da quel momento, comin-ciano a darsi una strategia per gli ac-quisti indirizzando l’attenzione allemigliori opere fauves e espressioniste.La maggior parte dei dipinti acquisitiin quegli anni sono considerati oggicapolavori degni dei più importantimusei. Alcuni dei migliori artisti dellafine dell’Ottocento e degli inizi delNovecento sono documentati inprofondità, con più opere che toccanovari aspetti del loro lavoro.

Per lungo tempo, questa collezio-ne è stata un segreto ben custodito.

Ma nel 1998, i Merzbacher hanno ac-cettato di presentare la collezione alMuseo d’Israele a Gerusalemme per icinquant’anni dello Stato d’Israele. Da

allora la collezione è stata esposta inGiappone nel 2001, a Londra nel2002, a Zurigo nel 2006, al LouisianaMuseum of Modern Art in Danimar-ca nel 2010. La prima istituzione pri-vata ad accogliere la collezione Merz-bacher è però proprio la FondationPierre Gianadda di Martigny, in que-sta mostra che è curata da Jean-LouisPrat.

La mostra alla Fondation Gianad-da, dal titolo “Van Gogh Matisse Pi-casso Kandinsky, il mito del colore,collezione Merzbacher“ si potrà vede-re (entrata adulti fr. 20.-) negli spazi diMartigny (Rue du Forum 59) fino al25 novembre, tutti i giorni della setti-mana con orario continuato 9-19.

Wassily Kandinsky“Deux cavaliers et un personnageétendu”, 1909-1910olio su cartone, cm 70x70

André Derain“Bateaux dans le port de Collioure”

1905, olio su tela, cm 72x91

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ARTE

RANCATEALLA PINACOTECA GIOVANNI ZÜSTL’«ESTETA RIBELLE» FAUSTO AGNELLI

La Pinacoteca Züst anche que-st’anno continua il proprio

percorso di riscoperta di figure oggi inparte dimenticate, rimettendo in luceFausto Agnelli (1879-1944), vero pro-tagonista della Lugano di inizio Nove-cento, sino agli anni Quaranta: richie-stissimo dai committenti e presentecon le sue opere anche in musei e neisalotti più prestigiosi. Patrizio lugane-se e discendente dalla celebre famigliadi tipografi, Agnelli non fu solo pitto-re, ma anche attento uomo di cultura.Fece parte di giurie espositive e dellaCommissione del Museo di Luganodal 1928 al 1936 e fu incaricato di al-lestirlo, occupandosi tra l’altro degliacquisti (ad esempio il “Socrate” allo-ra attribuito a Pier Francesco Mola).Solo saltuariamente si dedicava allascultura, che apprese sui banchi del-l’Accademia di Brera. Vinceva infattinel 1928 il concorso per il monumen-to al pilota vodese Adriano Guex,schiantatosi con il suo aereo sul Passodel San Gottardo nei pressi dell’Ospi-zio. Agnelli vinse il concorso sbara-gliando, come narrano le cronachedell’epoca, quaranta concorrenti. Ilgiornalista e critico dell’arte VinicioSalati nel 1964 così descriveva il per-sonaggio: “Colletto e cravatta, fazzo-lettino, ghette alle scarpe: con tuttociò Fausto Agnelli era molto diversodal tipo dell’artista come il pubblico selo immaginava: trasandato, chiassoso,insofferente alla vita borghese”. La suafigura alta, dinoccolata, elegante, ilfiore e il fazzoletto appuntato sullagiacca non lo facevano certo passareinosservato in una Lugano conserva-trice, dove non si era avvezzi ad abbi-gliamenti tipici delle metropoli fran-cesi o inglesi. “Il Ragno”, giornale sa-tirico dell’epoca, più volte ne fece unbersaglio, effigiandolo come un dame-rino. Un'eleganza nel vestire che mail'abbandonò, anche quando negli annia venire non godette più di quella

agiatezza economica a cui si era abi-tuato. Fu in fondo sempre un re, an-che senza corona: pur privo dei princi-pali mezzi di sostentamento, non vol-le mai scendere a compromessi.

C’è in Agnelli una forte compo-nente letteraria, un decadentismo tra-slato anche in pittura. Nel primo pe-riodo, di cui non si conservano molteopere, forse perché vendute al di fuoridel Ticino, si assiste a raffigurazioni discheletri che ballano, che ascoltano lamusica, ma che non sono resi espres-sionisticamente. C’è piuttosto una vi-sione di disincanto ironico. In effettianche il commento anonimo riportatoper uno dei suoi quadri più riusciti,“Accordi primaverili”, ben ci mostral’intento per nulla drammatico: “sedu-

ta su d’uno steccato, una figura maca-bra suona il violino; lo circonda la na-tura rigogliosa, fiorita; è la vita e lamorte, la natura e l’umanità, ambeduesoggette al “De nihilo, nihilum”; dopola primavera l’estate, dopo la nostramorte, nascono altre generazioni, tut-to inneggia alla vita e tutto si spegneed entra nell’immenso baratro del mi-stero”. È indubbio che le tematichemacabre, gli scheletri con connotazio-ni satiriche, così vivi nel primo perio-do della sua attività, gli derivavano an-che dagli artisti simbolisti belgi: il pri-mo riferimento va a James Ensor(1860-1949), a Odilon Redon (1860-1917) e ad Arnold Böcklin (1827-1901). Agnelli troverà comunque lesue fonti principali di ispirazione nella

Fausto Agnelli, “Un minuto a mezzanotte”1910-1914, china su carta, cm 33,5x31.

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ARTE

FAUSTO AGNELLI ALLA PINACOTECA ZÜST

lettura di grandi scrittori americani,inglesi e francesi del XIX secolo. Siconservano ancora i libri della sua bi-blioteca, che confermano quali eranole sue passioni: in primis Edgard AllanPoe, di cui possedeva delle intere rac-colte di poesie e racconti, ma ancheCharles Baudelaire, che fu il primo inEuropa a tradurre l’americano Poe econ il quale Agnelli condivideva alcu-ne passioni, tra cui quella per i gatti.Anche Oscar Wilde non poteva man-care nella sua biblioteca. Come nonpensare al “Dorian Grey” e al suo cul-to per la propria bellezza? Per la sua ef-fige fotografica Fausto Agnelli sembra,agghindandosi come un dandy, far ri-ferimento alle immagini che circolava-no di Wilde. Infine non si possononon vedere i rimandi a Paul Verlaine,seguace di Baudelaire e del movimen-to decadentista, soprattutto alle fanta-sie delle “Fêtes galantes”, che sarannomusicate da Debussy, con le pantomi-me di Pierrot, Colombine, Arlecchini,Pulcinella.

Risale, stando ai cataloghi delleFausto Agnelli, “Gatto terrorizzato”, prima del 1911, olio su tela, cm 89x89.

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ARTE

FAUSTO AGNELLI ALLA PINACOTECA ZÜST

esposizioni, al 1918 circa la serie cheAgnelli amava chiamare “Poemetticarnevaleschi”: sarà la sua produzionepiù feconda e per cui oggi è ancora co-nosciuto, tanto da essersi meritatol'appellativo di “pittore delle masche-re”. Sono sempre figure evanescenti,spesso deformate. L’uso della luce è ar-tificiale, l’ambientazione per lo piùnotturna: ballerine e personaggi dellaCommedia dell’arte sono spesso rap-presentati all’aperto. Riconoscibilissi-mi sono i portici dei Palazzi Riva e laPiazza Riforma di Lugano: vedute rea-li, spettacoli irreali. Il tutto rimanda,come all’inizio della sua carriera, allaprecarietà e alla fugacità della vita, chesi sviluppa tra verità e finzione. Comenon ricordare l’opera “I pagliacci” diLeoncavallo: “Vesti la giubba, la facciainfarina. La gente paga, e rider vuolequa”?

C’è quindi nel pittore una venapessimistica in questa rappresentazio-ne continua, monocorde, di temi car-nevaleschi. Quella che appare solo fri-volezza ha qualcosa di ben più profon-do: “la gioia gli ordina il quadro: la tri-stezza glielo dipinge”. Il mondo è unpalcoscenico popolato da maschereche vorrebbero vivere: vivono ma sonomorte. È l’illusione fugace, giocosa edolorosa insieme della felicità, spentanel gesto stanco delle maschere sfian-cate dalla lunga notte di baldoria.

Il nuovo capitolo pittorico sarà apartire dagli anni Trenta, quando nonpresenterà più carnevali e maschere,ma si dedicherà esclusivamente al pae-saggio ticinese: quasi sempre assolato edai colori brillanti, trasfigurato conuno stile geometrizzante e reso conuna materia densa e luminosa. Si trat-ta soprattutto di scorci delle valli – al-ta Val Colla, Capriasca, Malcantone,Valle di Muggio –, mentre le città e ilaghi, ad eccezione di quello di Ori-glio, compaiono di rado. La folta seriedelle vedute più caratteristiche del Ti-

cino lo fecero conoscere e apprezzareanche a nord delle Alpi, dove trovò unmercato attento e interessato e venneinsignito del titolo di “Maler des Tes-sins”. Luci e ombre hanno in fondocaratterizzato tutto il cammino artisti-co di Fausto Agnelli. Da tanti osanna-to, da altri negletto. Elegante e aman-te del lusso, si vantava delle sue amici-zie altolocate, ma volle avere funeralifrancescanamente umili. Lasciò il suopatrimonio, composto solo da quadrie libri, a Nadia Zaitschek, ebrea ceco-slovacca che gli fu vicina negli ultimidieci anni di vita e che divenne fida se-gretaria. Ed è grazie a lei, che gli fusempre riconoscente per averle evitatoil campo di concentramento, e alla fi-glia, Renata Lidia Arcuno, che la Pi-nacoteca Züst ha potuto realizzare

questo lavoro, in virtù del molto ma-teriale che hanno accuratamente con-servato.

La mostra alla Pinacoteca Züst diRancate-Mendriso rimane allestita fi-no al 19 agosto; si può visitare neigiorni da martedì a domenica con ora-rio 14.00-18.00; chiuso lunedì maaperto tutti i festivi.

Fausto Agnelli, “Maschere in piazza”, olio su tavola, cm 58x58.

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ARTE

MURALTOALLA LIBRARTI IN ESPOSIZIONEI DIPINTI DI ADRIANA PONTI-SCHMIDT

Presso la Librarti a Locarno-Muralto sono in mostra i re-

centi dipinti di Adriana Ponti-Sch-midt. L’esposizione, dal titolo “Il giar-dino segreto”, comprende lavori che sipropongono tra l’astratto e l’informa-le. In questi ultimi quadri riemergonosuggestioni di viaggi in Oriente, masoprattutto i ricordi perduti dei giardi-ni dell’infanzia, diventati accostamen-ti di colore e materia, in cui predomi-nano le delicate tinte pastello.

Adriana Ponti-Schmidt nasce nel1951 a Castagnola, dove trascorre laprima parte della sua vita. Grazie allasua indole estroversa e gioviale ottienemolte soddisfazioni nel settore alber-ghiero, turistico e dell’insegnamento.Nel 1988 è coinvolta in un grave inci-dente che la tiene ferma per diversotempo, e che la spinge a radicali cam-biamenti nella sua vita; durante il pe-riodo di convalescenza emerge infattila passione per la pittura, che conti-nuerà sviluppare con grande entusia-

smo seguendo corsi al liceo artistico eprendendo parte ad incontri di ap-profondimento con diversi maestri. Sitrasferisce quindi a Pura, dove lavoranel suo atelier. Il primo approccio allapittura avviene con l’acquerello, mapoi i suoi lavori si orientano verso

nuove tecniche, dai pastelli all’acrilico,talvolta misto a materia.

La mostra alla Librarti SA, inPiazza Stazione 2 a Locarno-Muralto,si può visitare fino al 28 luglio neigiorni da lunedì a venerdì con orario9-18.30, sabato chiusura alle 17.00.

In occasione della mostra dedica-ta all’amicizia tra il pittore Filip-po de Pisis e il poeta Eugenio Monta-le il Museo d’arte Mendrisio organizzaper il periodo estivo dei laboratori di-dattico-creativi dedicati a bambini eragazzi dai 5 ai 10 anni. L’esposizionesi svolge attraverso un percorso divisoper aree tematiche: il paesaggio medi-terraneo e il rapporto con gli elementinaturali, le nature morte, il motivo de-gli uccelli impagliati, il ritratto, lacittà. L’operatrice didattica punteràl’attenzione non solo sull’osservazionedei quadri, ma anche sull’ascolto disuoni e poesie, legando l’opera pittori-ca a quella letteraria. Tramite l’ascoltoi bambini potranno infatti capire i te-mi delle varie sale e il tipo di tecnicache le caratterizza, per creare poi dei

collage con ritagli e riproduzioni delleopere, cartoncini colorati e oggetti na-turali (conchiglie, foglie e fiori), ecomporre una natura morta alla ma-niera di De Pisis e Montale. Il labora-torio ha una durata di circa 2 ore; la

MENDRISIO - LABORATORI DIDATTICO-CREATIVI PER BAMBINI A MUSEO D’ARTE

prenotazione è obbligatoria entro il lu-nedì e il giovedì antecedente ai labora-tori. Tutti i mercoledì (10.00-12.00) ele domeniche 14.00-16.00 fino al 26agosto; costo 15 franchi a bambino.

Filippode Pisis“Naturamortamarina”anno 1925olio su tela

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ARTE

BIOGGIOLE OPERE DI MIRO CARCANOESPOSTE NELLA CASA COMUNALE

Fino al 19 settembre la CasaComunale di Bioggio ospita

una retrospettiva dedicata a Miro Car-cano. Si potranno rivedere ed ammira-re una seri di dipinti e carte dell’artistaticinese scomparso nel 1994. Il criticodell’arte Dalmazio Ambrosioni nel ca-talogo presenta così l’artista: “Appa-rentemente di Miro Carcano è rimastopoco o nulla. Esposizioni poche, qua-si nessuna, l’ultima a Rivera nel 2004.I musei tacciono, quasi avessero anco-ra paura di quell’enfant terrible conl’abitudine di provocare. Eppure nellecase trovi spesso quadri di Miro Car-cano, e per di più custoditi con cura,ognuno con la sua storia. Il suo ricor-do vive non nelle gallerie e negli spaziper l’arte ma nella memoria, nell’affet-to e nella stima per il pittore di chi l’haconosciuto. E tutti riconoscono che èstato unico, come lui nessuno. Inequi-vocabile, inconfondibile. E se avevanella persona un che di inquieto, unadiversità a volte anche compiaciuta,una vena polemica ed anche rivoltosa,nell’opera si rasserenava. Dipingendoe disegnando inseguiva con ostinazio-ne l’obiettivo di scardinare i meccani-smi della pittura più conosciuta, di di-mostrare che la grande pittura potevaessere aggiornata nei modi e nei tem-pi. Proponeva in quegli anni una pit-tura inconfondibile, attenta alla storiadell’arte ma ancor più al quotidiano,anche nei suoi risvolti apparentemen-te banali. Infatti lo chiamavano simpa-ticamente “Ul pitur di galin” perchéspesso nei suoi quadri, tra cortili e fat-torie, case vecchi e scorci di colline, fi-nestre e cieli e spesso risparmiando ilcolore a creare la vita bastava qualchegallina che becchettava. Aveva il sensodello spazio e del dipingere cosicchéogni soggetto, anche il più umile (gal-lina, trota, uccellino ecc.) ed ancheogni cosa (una vecchia sedia, gabbie,bottiglie, case, finestre, fiori, frutti, al-beri…) aveva un proprio spazio anche

di dignità, il diritto alla bellezza ed unvalore simbolico.”

La mostra delle opere di MiroCarcano si sviluppa nei differenti am-bienti e sale della Casa comunale diBioggio; rimane allestita fino al 19 set-tembre e può essere vistata liberamen-te negli orari d’apertura della cancelle-ria comunale, vale a dire: lunedì 16.00- 19.00, martedì, mercoledì, venerdì9.45 - 11.45, giovedì 11.00 - 14.00.

sopra: “Il barbiere”

qui a fianco: “Uomo”.

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LA CORNICEGalleria Il RaggioVincenzo e Fabrizio Colciaghi

via A. Giacometti 16900 Luganotel e fax 091 923 15 [email protected]

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ARTE

BELLINZONAISTALLAZIONE FOTOGRAFICAALLA BIBLIOTECA CANTONALE

Il ritratto fotografico è un temaalquanto abusato ma che conti-nua ad affascinare e incuriosire. Ogniindividuo è unico e la sua riproduzio-ne fotografica è quindi sempre nuovoe interessante. Il fotografo RobertoPellegrini, dopo la mostra intitolata“Pieni&Vuoti” del 2009 alla Pinacote-ca cantonale Züst di Rancate, con fo-tografie d’interni di case private nove-centesche contrapposte al loro aspettosvuotato da mobili e segni di vita, in-terviene questa volta in uno spazio ar-chitettonico pubblico, arricchendolocon ritratti di persone fotografate dal-l’alto, montati sul soffitto a 14 metrid’altezza nel formato 2 x 1,5 metri. Sitratta di una vera e propria installazio-ne, dal titolo “Sopra&Sotto”, che per-mette e stimola un incrocio di sguarditra opera e spettatore. Chi usufruiscedei servizi del palazzo sarà protagoni-sta nello stesso luogo, osservando dal-l’alto altri utenti che a loro volta guar-deranno nella stessa posizione di chi èstato fotografato.

La mostra rimarrà aperta alla Bi-blioteca cantonale Bellinzona (in Via-le Stefano Franscini 30a) fino a ve-nerdì 27 luglio; gli orari d’apertura so-no: lunedì continuato dalle 09.00 alle21.00, da martedì a venerdì 09.00-19.00, sabato dalle 09.00 alle 13.00.

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ARTE

CHIASSOGUIDO SANTINELLI: FOTOREPORTERE COLLEZIONISTA IN UNA CITTÀ DI CONFINE

La Sala Diego Chiesa del Cen-tro Culturale Chiasso accoglie

la mostra “Guido Santinelli – Fotore-porter e collezionista in una città diconfine”. Dinamico fotoreporter diChiasso e dell’intero Mendrisiotto,Santinelli (1942), ha testimoniato du-rante la sua attività professionale conimmagini di grande suggestione inbianco e nero accadimenti e cambia-menti di un mondo in trasformazionecome quello di frontiera. Dagli anniSessanta ha osservato, catturato e do-cumentato con “l’occhio curioso eacuto”, come scrivono nel catalogo icuratori, “una città-regione che evolve,(…) un Mendrisiotto che muta diruolo e di significato urbano e territo-riale”. Dalla forte presenza dei binaridella ferrovia internazionale con il suomovimento di passeggeri, all’aspettoarchitettonico di una città che mutanel corso degli anni, dai commerci cheattirano acquirenti transfrontalieri ai

personaggi celebri che hanno frequen-tato la cittadina di confine, dagli even-ti culturali al Carnevale Nebiopoli fe-

steggiato a Chiasso con grande entu-siasmo, Santinelli è presente con il suoobiettivo. Non è solo il fotoreportercon i suoi scatti a essere presentato inmostra, ma anche il collezionista,tant’è che fin dall’inizio della sua atti-vità Santinelli acquista e cataloga foto-camere d’epoca che vanno a costituirenegli anni una delle collezioni privatedi macchine fotografiche più significa-tive in Svizzera. Al centro della SalaDiego Chiesa fanno quindi bella mo-stra di sé una cinquantina di fotoca-mere dalla metà dell’Ottocento alla fi-ne degli anni Sessanta del Novecento,fra cui esemplari particolarmente rarie curiosi, alcuni minuscoli, altri piùingombranti, con alcuni pezzi prove-nienti da Hollywood.

In mostra sono presenti un’ottan-tina di fotografie di grande formato ri-gorosamente in bianco e nero, selezio-nate rispetto alla sua intensa attività, eun centinaio di immagini visibili sulgrande schermo. L’esposizione si puòessere visitata sino a martedì 10 luglionei giorni da martedì a domenica trale 15 e le 19, lunedì chiuso.

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TEATRO

LOCARNODIECI SPETTACOLI PER IL CARTELLONEDELLA VENTITREESIMA STAGIONE

La prossima stagione teatrale diLocarno proporrà – da ottobre

prossimo ad aprile 2013 – dieci spet-tacoli, replicati in due serate, racconta-ti da attori di rilevanza internazionaleper un cartellone scritto da storici au-tori o drammaturghi contemporaneicon gli occhi aperti sull’oggi. Questigli indirizzi con cui è stata program-mata la ventitreesima stagione del Tea-tro di Locarno, presentata da PaoloCrivellaro (incaricato per la program-mazione della nuova stagione dall’As-sociazione Amici del teatro di Locar-no) e Roberto Maggini.

Ci si divertirà vedendo il notissi-mo duo Ale & Franz con la loro ful-minante e surreale comicità, mentreironia e riflessione si uniscono in“Rain man”, proposto dalla compa-gnia Della Rancia, tratto dalla versio-ne cinematografica vincitrice di quat-tro premi Oscar. Se si ama la prosa, inmolti casi è merito dei classici, i testiche hanno fatto la storia del teatro eche ancora hanno il potere d’incanta-re. E così si potrà incontrare “Mac-beth” di Shakespeare con in scenaGiuseppe Battiston – affermato attorecinematografico e teatrale - e Frèderi-que Lollièe diretti da Andrea De Rosa.Poi “Così è se vi pare” capolavoro di

Luigi Pirandello interpretato da Giu-liana Lojodice e Pino Micol con la no-tevole regia di Michele Placido. Un al-tro grande classico è “Aspettando Go-dot” che sarà rappresentato con gli oc-chi disincantati, ironici e comici diJurji Ferrini e Natalino Balasso. Am-pio spazio verrà dato alle commediebrillanti come “L’apparenza inganna”con Tulio Solenghi e Maurizio Miche-li, “La verità” interpretata da MassimoDapporto con Antonella Elia direttida Maurizio Nichetti, il divertente epoetico “Radice di due” con Edy An-

gelillo e Michele La Ginestra. Alladrammaturgia contemporanea guardainvece “History boys” - un testo digrande successo vincitore di sei TonyAward e premio Ubu nel 2011 a tuttigli interpreti - nella messinscena dellaCompagnia del Teatro dell’Elfo conElio De Capitani, Gabriele Calindri eotto fantastici attori. Per la prima vol-ta in scena a Locarno ci sarà Lella Co-sta, una delle più affermate attrici del-la scena italiana, con la sua nuova pro-duzione.

Questa è la proposta del Teatro diLocarno che già dai titoli e interpretitraccia i contorni delle storie che si po-tranno gustare in scena, affrontate conumorismo e leggerezza. Non manche-ranno altre iniziative: gli incontri coni principali interpreti alla BibliotecaCantonale di Palazzo Morettini, unaprogrammazione di recite per le scuo-le, appositi appuntamenti sulle dram-maturgie delle opere proposte.

sopra: Ale & Franz.

Edy Angelillo e Michele La Ginestra.

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MUSICA

VALLEMAGGIAUNA EDIZIONE DA LEADERPER L’UNDICESIMA VOLTA DI MAGIC BLUES

Si svolgerà dal 6 luglio al 3 ago-sto la 11.esima rassegna sopra-

cenerina, ormai svincolatasi dal ruolodi outsider all’interno dell’estate musi-cale ticinese grazie ad un cast com-prendente, tra gli altri, ManfredMann, Joan Armatrading, WilkoJohnson e alcuni super gruppi. Per“Vallemaggia Magic Blues” è tempo diiniziare il suo secondo decennio d’atti-vità con una nuova consapevolezza:quella di non essere più una manife-stazione collaterale ai grandi eventi ar-tistici dell’estate ticinese, ma di averematurato l’esperienza, la solidità e ilblasone per porsi in una posizione diprimo piano all’interno della vivacescena musicale cantonale. Posizioneche diventa addirittura da leader nel-l’ambito delle manifestazioni “bluesoriented” ossia che hanno quale gene-re di riferimento le sonorità di matriceafro-americana. Non più dunque uno“Smallest Festival” come per alcunestagioni è stato soprannominato, maun “Big Festival” tout-court sebbenestrutturato in modo diverso rispettoad altre analoghe iniziative, ovverocon il suo programma spalmato su unarco temporale piuttosto vasto (più diun mese) e con differenti location chegarantiscono alla rassegna una cornicequasi familiare: elementi che non solo

non tolgono alcunché alla bontà e allaricchezza della manifestazione ma che,anzi, la trasformano in un unicum a li-vello nazionale.

Cinque le piazze toccate dall’un-dicesima edizione di “VallemaggiaMagic Blues”, che prende il via ve-nerdì 6 luglio a Brontallo per poi spo-

starsi nelle settimane successive dap-prima a Moghegno (11-12 luglio), poia Giumaglio (18-19 luglio) che que-st’anno sostituisce Maggia la cui piaz-za è purtroppo inagibile a causa di la-vori di sistemazione; poi ancora a Ce-vio (25-26 luglio) prima della tradi-zionale chiusura prevista il 2 e 3 ago-sto ad Avegno. Cinque differenti loca-lità che oltre a percorrere idealmentela Vallemaggia da nord a sud, ospitanociascuna un doppio evento concerti-stico nel quale, come da tradizione, sialterneranno artisti di caratura inter-nazionale ed altri tutti da scoprire, inuna rotazione stilistica che affiancheràal blues nelle sue più varie declinazio-ni, segmenti di quel “classic rock” dicui la manifestazione sta diventandoun paladino nonché interpretazionidell’universo “black” che pongonomaggiormente l’accento sul ritmo esul groove.

Tra le stelle della rassegna spicca

Wolfgang Kalb.

Zakiya Hooker.

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MUSICA

MAGIC BLUES IN VALLEMAGGIA

senza ombra di dubbio la ManfredMann’s Earth Band, ensemble britan-nico che fa capo al leggendario tastie-rista di origine sudafricana ManfredMann che dai primi anni Sessanta finoai giorni nostri rappresenta una dellecolonne portanti dell’R&B e del rock-pop d’oltre Manica grazie ad un soundenergico ed originale per mezzo delquale ha saputo “rivestire” con grandesuccesso composizioni soprattutto di

Bob Dylan (With God on Our Side,Just Like A Woman, If You Gotta Go,Go Now, Mighty Quinn, You AngelYou) ma anche percorrere con succes-so e abilità sia i sentieri del “progressi-ve” sia, in tempi più recenti, quellidella musica “world”. Accanto a Man-fred Mann (che si esibirà mercoledì 25luglio a Cevio) brillano nell’elenco

delle stelle di “Vallemaggia MagicBlues” 2012 anche i nomi di Joan Ar-matrading, cantante e chitarrista bri-tannica di origine giamaicana che haavuto il picco di popolarità agli inizidegli anni Ottanta con canzoni qualiDrop the pilot, Me myself I, Love andAffection ma che nel corso della sualunga carriera – iniziata nei primi an-ni Settanta e proseguita con estremaregolarità fino ai giorni nostri – ha re-galato anche molti altri esempi di ele-gante pop-rock, spesso influenzato siadal reggae, sia dal jazz e dal rhythm &blues; di Wilko Johnson, altro pezzoda Novanta della scena britannica siain quanto fondatore dei Dr. Feelgood,l’ensemble che con la sua iconoclastamiscela di blues e R&B ha, di fatto,precorso l’ondata punk nella quale, inseguito, Johnson ha recitato un ruolodi primo piano all’interno deiBlockheads di Ian Dury (quelli, perintenderci di Sex & Drugs & Rock’n’-Roll).

Max Dega.

Joan Armatrading.Taverna dei Pescatori - 6987 Torrazza d Cas ano - te 091 606 18 47

lunedì chiuso

la polenta tutti i giorni dal paiolo,tagliatelle e agnolotti fatte in casa,gli stufati e le carni alla grigliale orate e i branzini selvatici .......

I l n o s t r o v a n t o e p u n t o f o r t e :l a c u c i n a f a t t a t u t t a i n c a s a !

Renzo Ardia

titolare e chef

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CINEMA

LOCARNOIL PARDO ALLA CARRIERAAL REGISTA E PRODUTTORE JOHNNIE TO

Il 65° Festival del film Locarnorende omaggio a Johnnie Tocon un Pardo alla carriera per il suogrande contributo al cinema come re-gista e produttore. Per l’occasioneverrà presentata in Piazza Grande laprima europea di “Motorway” (Chesau), il nuovo film prodotto da To ediretto da Soi Cheang. Johnnie To, fi-gura chiave del cinema asiatico, vantaoltre cinquanta film come regista e al-trettanti come produttore. Nato aHong Kong nel 1955, To esordisce intelevisione, per poi co-dirigere nel1980 il primo lungometraggio “TheEnigmatic Case” (Bik seoi hon saandyut meng gam) con Yeung-WahKam. La sua affermazione risale al1989, con il film “All About Ah-Long” (Aa long di gu si), interpretatodalla star Chow Yun-Fat, attore colquale festeggia altri due successi com-merciali. Nel 1996 To fonda, assiemea Wai Ka-Fai, la Milkyway Image, ca-sa di produzione indipendente dive-nuta il fiore all’occhiello della cinema-tografia, soprattutto noir, hongkon-ghese. È negli anni 2000 che JohnnieTo entra nel circuito dei festival inter-nazionali, producendo e girando filmquali “The Mission” (Cheung fo,1999) e “PTU” (2003), presentati aBerlino, così come “Breaking News”(Dai si gin, 2004) ed “Election” (Hakse wui, 2005), presentati a Cannes. Inoccasione del Pardo alla carriera a

Johnnie To il Festival di Locarno pre-senterà alcuni film del regista e pro-duttore, così come la sua ultima pro-duzione “Motorway” (Che sau), diret-ta da Soi Cheang – in concorso a Ve-nezia con “Accident” (Yi ngoi, 2009) –e interpretata da Anthony WongChau-Sang e Shawn Yue. Il poliziescosarà proiettato in Piazza Grande du-rante il prossimo Festival del film Lo-carno e uscirà nelle sale di Hong Kong

e della Cina il 21 giugno. Il concorso “Cineasti del presen-

te”, vero e proprio spazio di scopertache presenta opere prime o seconde digiovani registi emergenti, sarà tra lemanifestazioni protagoniste in questaedizione del Festival. Il concorso (se-conda sezione competitiva del Festivalinsieme al Concorso internazionale)vedrà aumentare il valore del premioprincipale a 40 mila franchi e potràvantare l’introduzione di un nuovo ri-conoscimento: il “Pardo d’oro Cinea-sti del presente-George Foundation”.La Città di Lugano si sposta nel Lo-carnese e offrirà al migliore registaemergente un nuovo riconoscimento:il ”Pardo per il miglior regista emer-gente” del valore di 20 mila franchi.Saranno una quindicina i film, docu-mentari o di finzione, in prima mon-diale o internazionale a contendersi ipremi della sezione, ripartiti equa-mente tra regista e produttore.

Il registae produttoreJohnnie To.

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CINEMA

FESTIVAL DEL FILM DI LOCARNO

Invece la “Carte Blanche” del Fe-stival del film Locarno sarà dedicataquest’anno al Messico. L’iniziativa sipropone di offrire una finestra sui filmin fase di post-produzione di un paese,ogni anno diverso, dell’Asia, dell’Afri-ca, dell’America Latina o del Sud-EstEuropa. Grazie a un partenariato conImcine, l’istituzione cinematograficamessicana, Carte Blanche presenteràda cinque a otto film in post-produ-zione, ognuno introdotto dal proprioproduttore, ai diversi world sales eprogrammatori di festival che parteci-peranno agli Industry Days. CarteBlanche si svolgerà domenica 5 agostoe al termine della giornata una giuriacomposta da tre professionisti del set-tore sarà chiamata a attribuire al mi-

glior film un premio di 10 mila fran-chi destinato a completare il progetto.

Sono invece 12 i progetti prove-nienti dall'Africa francofona subsaha-riana selezionati per Open Doors, illaboratorio di coproduzione del Festi-val del film Locarno. Diverse persona-lità del mondo del cinema africanohanno inoltre già confermato la loropresenza al Festival.

La giuria del Concorso internazio-nale del 65° Festival del film Locarnosarà presieduta dal regista, sceneggia-tore, produttore e videomaker thailan-dese Apichatpong Weerasethakul. Na-to nel 1970, Apichatpong Weera-sethakul si è laureato in architetturaall’Università di Khon Kaen e ha con-seguito un master in cinema allo

School of the Art Institute di Chicago,fino a diventare oggi una delle voci piùoriginali del panorama cinematografi-co contemporaneo. I suoi cinque lun-gometraggi, i corti e le videoinstalla-zioni gli hanno portato riconoscimen-ti internazionali e premi in numerosifestival, culminando nella Palma d’oroa Cannes nel 2010 per “Lo zio Boon-mee” che si ricorda le vite precedenti(Lung Boonmee Raluek Chat). Il suoprecedente lungometraggio Syndro-mes and a Century (Sang Sattawat,2006), è stato designato uno dei mi-gliori film dell’ultimo decennio in di-versi sondaggi del 2010.

Il 65° Festival del film Locarno siterrà dal 1° all’11 agosto 2012.

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ESCURSIONI

MENDRISIOTTOL’AFFASCINANTE STORIA DELLAFERROVIA DEL MONTE GENEROSO

Verso la fine del XVIII e l’iniziodel XIX secolo si conobbe un

cambiamento epocale per quanto ri-guarda l’approccio dell’uomo verso lamontagna. Ritenuta per secoli luogodi misteri, di pericoli e di terrore, lamontagna divenne oggetto dapprimadi scoperta e di ricerca scientifica eben presto anche luogo di svago e diturismo. Il turismo svizzero deve la suafortuna a questo nuovo avvicinamentoalla montagna. Pionieri turistici ingle-si, sulle tracce di scrittori e filosofi,aprirono le strade alla conquista del

mondo alpino. Quando la tecnologialo permise nacquero ben presto i pri-mi progetti per le ferrovie di monta-gna. La prima in assoluto in Svizzerafu quella del Rigi, inaugurata nel1871.

Prima ancora dei progetti dellaferrovia, il Monte Generoso vide na-scere le infrastrutture alberghiere. Ledescrizioni di allora ci informano chele uniche possibilità d’alloggio fosserobaite e rifugi, definiti senza mezzi ter-mini “luridi”. Il dottor Carlo Pasta,medico di Mendrisio operante all’epo-

ca nel Canton Vallese, conobbe lo svi-luppo del turismo alpino in quella re-gione. Fu il primo convinto promoto-re di insediamenti turistici modernianche sul Monte Generoso e a seguitodella sua iniziativa venne realizzatoquale primo grande albergo l’HotelBellavista.

Il primo progetto di linea ferrovia-ria prevedeva il percorso da Mendrisiovia Cragno – Baldovana - Cascinad’Armirone - Hotel Bellavista – Vetta;la pendenza massima era del 14% e loscartamento metrico. La concessionevenne trasmessa dal Consiglio Federa-le i1 1° luglio 1874. A causa dei costieccessivi (oltre 4,5 milioni di franchi)non se ne fece però nulla. Successiva-mente il dottor Carlo Pasta costituìuna “società della ferrovia”, con alla te-sta il dottor Giacomo Blankart (diret-tore della Banca della Svizzera italia-na), che fece allestire un nuovo pro-getto dagli ingegneri Antonio Schraftdi Faido ed Edoardo Wicki di Capola-go. Si optò per il sistema di cremaglie-ra sviluppata dall’ingegner Roman Abtdi Bünzen, che assunse anche la dire-zione dei lavori. La concessione delConsiglio Federale fu rilasciata il 2 lu-glio 1886 e rinnovata il 31 gennaio1888. Il 19 gennaio 1889 si diede ini-

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ESCURSIONI

LA STORIA DELLA FERROVIA DEL MONTE GENEROSO

LE VARIE TAPPE DELLA COSTRUZIONE

1867, il Dott. Carlo Pasta costruisce il primo albergoMonte Generoso Bellavista

1874, 19 marzo: inoltro per una prima domanda diconcessione al Consiglio Federale per una ferrovia daMendrisio - Cragno - Baldovana - Cascina d’Armirone -Hotel Pasta - Vetta

1886, 2 luglio: il Dottor Pasta di Mendrisio costituisceuna nuova Società della Ferrovia Monte Generoso

1886, 2 luglio: rilascio della concessione da parte delConsiglio Federale

1889, 19 gennaio: inizio dei lavori di costruzione sottola direzione dell’ing. Romano Abt

1889: costruzione e fornitura da parte della SLM diWinterthur della locomotiva a vapore W 1

1889: consegna da parte della SIG di Neuhausen di 2vagoni chiusi e 5 vagoni aperti

1890, 4 giugno: inaugurazione della Ferrovia del MonteGeneroso dopo appena 16 mesi di lavori

1885: azione di rimboschimento (3,5 ettari) in zonaBellavista

1886: azione di rimboschimento in zona Piancone

1900, 7 settembre: inizio del rimboschimento (pineta)in zona “Tiralocchio” (sotto la Vetta)

1914 - 1918: sospensione dell’esercizio durante la PrimaGuerra Mondiale

1939 - 1945: parziale sospensione dell’esercizio durantela Seconda Guerra Mondiale

1940, maggio: costituzione della sesta Società di gestioneda parte dei signori Casoni

1941, 17 aprile: su iniziativa di Charles Hochstrasser,acquisto da parte di Gottlieb Duttweiler per la Migros efondazione di una Cooperativa di gestione della Ferroviadel Monte Generoso

1941: acquisto della locomotiva a vapore N° 7 (del1892) dalla Rocher de Naye

1942: acquisto dalla Rocher de Naye della locomotiva W8 (del 1892)

1949: acquisto dalle Rocher de Naye della locomotiva W9 (del 1908) 1952: costruzione dei trattori diesel W 1 eW 2: inizia l’epoca della trazione diesel

1958: inaugurazione in vetta del ponte radio-televisivodella Radio Televisione Svizzera

1959: costruzione di un vagone cisterna (capienza 5000litri) per il rifornimento di acqua dell’albergo in vetta;oggi viene usato quale appoggio di sicurezza incendioper i viaggi con il vapore

1960: costruzione del nuovo ristorante - albergo in vetta

1967: allacciamento della vetta all’acquedotto comunaledi Mendrisio 1967 – 1969: progettazione e costruzionedelle due “carrozzelle” diesel nelle officine di Capolago

1969: fine dell’esercizio a vapore

1973: costruzione di un terzo trattore diesel; prese il W7 (tuttora in funzione)

1979 – 1982: costruzione della linea elettrica (compresi ilavori di consolidamento di tutto il tracciato el’ampliamento delle gallerie

1982, 14 giugno: si inaugura la trazione elettrica conquattro convogli Bhe 4/8 Nr. 11, 12, 13 e 14 costruitidalla S.L.M. e dalla Siemens

1985, 14 giugno: la locomotiva a vapore W 2completamente restaurata riprende il servizio

1991, 17 giugno: vengono messi in funzione due vagoniper il trasporto di carrozzine per disabili

1996: viene inaugurato in vetta il grande telescopio da60 mm aperto al pubblico

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ESCURSIONI

LA STORIA DELLA FERROVIA DEL MONTE GENEROSO

zio ai lavori che terminarono appena16 mesi più tardi. L’inaugurazionedella ferrovia avvenne il 4 giugno1890.

Tra il 1889 e il 1890 vennero co-struite e fornite dalle officine S.L.M.di Winterthur le prime sei locomotivea vapore. Per ogni ascesa queste loco-motive a “vapore saturo” consumava-no 1’800 litri d’acqua, 450 kg di car-bone e 10 litri d’olio per lubrificare leparti meccaniche. La salita durava inmedia 70 - 80 minuti. Il costo diognuna di queste locomotive fu alloradi 38'500 franchi. I primi vagoni,consegnati il 5 settembre 1889, ven-nero acquistati presso la S.I.G. diNeuhausen al costo di 6'400 franchicadauno.

Ma come funzionava la locomoti-va a vapore? Il primo ad applicare ilvapore alla locomozione terrestre ful’ingegnere britannico GeorgeStephenson (1771-1848). La primavera locomotiva a vapore, del peso di 8tonnellate e capace di sviluppare unavelocità di 16 miglia orarie, fu costrui-ta nel 1823. Il funzionamento fa affi-damento al calore prodotto dalla com-bustione del carbone nel forno, chedetermina la trasformazione in vaporedell’acqua contenuta nel corpo cilin-drico della caldaia e nello spazio com-preso tra le pareti del forno e quelle

dell’inviluppo. Il vapore così generatoè condotto, attraverso apparecchi e tu-bazioni appropriate, ai cilindri dellalocomotiva e qui convenientementedistribuito, in modo da determinare ilmovimento rettilineo alternativo dellostantuffo contenuto in ciascuno dei ci-lindri medesimi. Con la trasmissione amezzo di biella e manovella, il motorettilineo alternativo degli stantuffi ètrasformato in movimento circolarecontinuo delle ruote motrici le quali,rotolando sulle rotaie, imprimono allalocomotiva il moto di traslazione.

Ma torniamo al giorno dell’inau-gurazione della ferrovia del Monte

Generoso, il 4 giugno 1890. Il pro-gramma della giornata prevedeva: alle11 ricevimento a Capolago, ore 12partenza per la Bellavista, ore 13 “lun-ch” alla Bellavista, ore 13.30 passeg-giata verso la Vetta, ore 15 partenzaper Capolago, dove venne offerto unlauto banchetto. I numerosi ospiti fu-rono accolti sotto un “arco di trionfo”sul quale si poteva leggere: “Salve a voitutti, promotori e artefici della ferro-via del Monte Generoso. Capolago daquest’opera feconda, ridestato a nuovavita, vi accoglie con animo esultante”.Il corteo, arrivato anche il centinaio diospiti provenienti da Lugano, era pre-

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ESCURSIONI

LA STORIA DELLA FERROVIA DEL MONTE GENEROSO

ceduto dalle bandiere del collegio Ba-ragiola e dalla Società Liberale di Riva

San Vitale, seguiti dalla Musica deiFerrovieri di Chiasso.

Durante il primo anno di esercizioviaggiarono sulla bella montagna delMendrisiotto 1313 treni per viaggia-tori che percorsero 10’103 km. Furo-no pure approntati 375 treni merci. Ipasseggeri trasportati furono in totale19’304 con utile d’esercizio di ben42’514.99 franchi.

Negli anni difficili della guerra ilMonte Generoso è stato spesso metaper vedere in distanza i bombarda-

menti sulla vicina pianura padana. Ba-gliori di guerra che solo lambirono lenostre terre ma che ovviamente hannofermato ogni attività turistica in vetta.La montagna, sul confine italiano, ri-vestiva un’importanza strategica nonindifferente. C’era addirittura chi pen-sava allo smantellamento della ferroviaper ricavarne la preziosa materia pri-ma: il ferro! Ma nel 1941 per fortunaarriva la Migros.

Charles Hochstrasser, fondatoredi Migros Ticino, appreso del rischiodi smantellamento della ferrovia, pre-se contatto con Gottlieb Duttweiler,fondatore della Migros. Questi, in po-co tempo, decise di procedere all’ac-quisto della ferrovia e delle struttureannesse, preservando in tal modo unadelle attrazioni turistiche più impor-tanti del Ticino di allora e di oggi. Laferrovia del Monte Generoso, dappri-ma come cooperativa e in seguito co-me società per azioni, è tuttora un’im-presa Migros a tutti gli effetti e vienesostenuta in modo importante attra-verso i fondi del Percento CulturaleMigros.

Nel 1952 si dà inizio alla sostitu-zione delle locomotive a vapore. In unclima di tristezza da parte dei nostalgi-

LA CORNICEVincenzo e Fabrizio Colciaghi

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ESCURSIONI

LA STORIA DELLA FERROVIA DEL MONTE GENEROSO

ci che vedono sempre più raramenteapparire le “loro” vecchie e care vapo-riere. Entrano così in servizio i primitrattori diesel costruiti in parte nelleofficine di Capolago usando i telaidelle vaporiere smantellate e montan-dovi sopra dei motori Saurer 12 cilin-dri con la potenza di 320 CV. Tra il1989 e il 1993, i motori sono stati so-stituiti da un Caterpillar 1693 con 6cilindri turbo (da 375 CV) e da unVM V12 da 520 CV ambedue contrasmissione idraulica. Nel 1957 e nel1958 entrano in funzione due motrici,sempre diesel, costruite dalla S.I.G.Neuhausen, tipo RG 795(Bhm2/4)con una portata di 60 posti e unapotenza di 360 CV. Nel 1967 nel1969 vengono costruite a Capolago ledue motrici Bhm ½ con 34 posti a se-dere e denominate “carrozzelle”. Conla consegna da parte della S.L.M. diWinterthur, tra febbraio e maggio1982, delle quattro motrici Bhe 4/8,viene invece inaugurata il 14 giugno1982 la trazione elettrica.

Per poter garantire un esercizio ef-ficiente a tutti e in tutte le stagioni, nelcorso degli anni sono stati costruiti, inlarga misura presso le officine di Ca-polago, numerosi veicoli speciali. Og-gi la ferrovia del Monte Generoso di-spone di una calla neve, di una fresaneve, di due vagoni per il trasportomerci, di quattro vagoncini postali(oggi servono in particolare anche peril trasporto di biciclette e di parapen-dio), di un vagone cisterna per il tra-sporto dell’acqua e di un’altra cisternaper il trasporto del gasolio. Un bel ge-sto è stato quello di costruire due va-goni speciali per il trasporto di carroz-zine per diversamente abili, inauguratiil 17 giugno 1991.

Nel 1962, dopo l’abbattimentodell’ormai vetusto albergo, fu costrui-to l’attuale Albergo-Ristorante Vettache dispone di 8 camere doppie e di 5camerate per un totale di 68 posti let-

to. Mentre nel 1999 fu inaugurato,dalla madrina d’eccezione MargheritaHack, il grande telescopio da 62 cm didiametro. Si tratta di uno dei telescopipiù potenti a disposizione del pubbli-co in Svizzera. Per completare la “vo-cazione astronomica” è pure stato rea-lizzato un sentiero dei pianeti.

Tra le altre storiche attrazioni del

Generoso vi è anche la “grotta dell’or-so” scoperta dai signori De Micheli eVorpe nel 1988 ed aperta al pubbliconel 2001. Qui l’Università degli Studidi Milano, responsabile della ricerca,ha scoperto i resti di oltre 300 esem-plari dell’orso delle caverne vissuto piùdi 20 mila anni or sono.

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ESCURSIONI

MENDRISIOTTOCON LA NONA VIA LATTEAPELLEGRINAGGIO ECOLOGICO FRA LE ARTI

La Via Lattea organizzata tra isentieri e le stradine del Men-

drisiotto è giunta al suo nono anno esi presenta con una nuova sfida: unpellegrinaggio di tre giorni (17, 18 e19 agosto) che dalla confusione citta-dina di Chiasso porta alla quiete diArogno, ai piedi del Sighignola e delMonte Generoso. Si passa per le Goledel Parco della Breggia, la collina diCorteglia, il Parco di Villa Argentina aMendrisio, la pianura del Lavaggio, ivicoli di Riva San Vitale, il lago di Lu-gano attraversato in battello, la cascatadi Botto sopra Melano, l’antico nucleodi Rovio. Numerosi sono i luoghi divalore storico e architettonico che s'in-contrano lungo il cammino: il cemen-tificio Holcim a Morbio Inferiore, laChiesa Rossa a Castel San Pietro, lachiesa di San Martino a Mendrisio, ilTempio di Santa Croce a Riva San Vi-tale (considerato il più importanteedificio rinascimentale in Svizzera), lachiesa di San Vigilio e l'Oratorio diSanta Maria Assunta a Rovio, il Teatri-no ottocentesco di Arogno.

La Via Lattea deriva il suo nomedall’omonimo film di Luis Brunuelche racconta il pellegrinaggio surrealee anacronistico a Santiago de Compo-stela. La formula è quella di un per-corso con varie stazioni da raggiunge-re a piedi (o con i mezzi pubblici). Al-la fine si tratta di un vero pellegrinag-gio musicale con incursioni nel teatro,nella letteratura, nel cinema, nella filo-sofia, nella scienza, e altro. Un percor-so che si snoda fra i sentieri del Men-drisiotto attraversando occasional-mente anche i confini del Luganese edella vicina Italia.

Ma sarebbe riduttivo pensare aquesta Via Lattea semplicemente co-me un evento musicale, arricchito dacontributi artistici di altre discipline.Significherebbe trascurare quell’inat-teso abbinamento fra arte e natura chene costituisce il tratto più originale e

che si traduce in un invito a riscoprireil nostro territorio da una prospettivainconsueta che ne rilevi bellezza e con-traddizioni, rinnovando il legameprofondo fra l’uomo e l’ambiente incui si muove. La Via Lattea non è unfestival ma piuttosto un’opera fatta disuoni, parole, sentieri, immagini, bo-schi, colline, fiumi, ponti, nuvole equant’altro offre il ricco paesaggio.

Non esiste un tema specifico perquesta edizione 2012, piuttosto un te-ma ricorrente da cui deriva il titolo: LaVia Lattea 9. Allegria di naufragi. Sul-l'arco delle le tre serate verrà rievocatoil naufragio dei Titanic, affondato cen-to anni fa: memoria del passato che di-venta metafora della nostra situazioneattuale, del possibile naufragio dellaNave Terra. Naufragio ma anche "alle-gria" perché, come scrive Ungaretti, il

vero "lupo di mare" riesce sempre ecomunque a trovare la forza di ripren-dere il viaggio.

Fedele alla sua linea di ricerca -che privilegia opere particolarmenteoriginali e di raro ascolto, attraversoaccostamenti arditi fra antico e mo-derno - La Via Lattea 9 riserva ampiospazio alla musica medievale, con lapartecipazione del prestigioso ensem-ble “La Reverdie”, e alla musica con-temporanea, con composizioni diGyörgy Kurtag, Giacinto Scelsi e unanuova composizione scritta apposita-mente per La Via Lattea 9 da JürgWyttenbach. Due proposte sono inve-ce dedicate all'improvvisazione musi-cale: la ricerca percussiva dei quattrobatteristi dei “gruppo room 02” di Lo-sanna e il progetto “Voci e pietre insuono” che propone un singolare con-

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ESCURSIONI

«VIAPOSTAALPINA»ALLA SCOPERTA DI QUATTROPASSI ALPINI RICCHI DI STORIA

nubio fra musica e scultura. Altre pre-senze di rilievo sono quelle della chi-tarrista Elena Casoli e dell'ensembleAtalanta Fugiens.

Attorno alla musica orbitano, co-me consuetudine, altre discipline: laletteratura e il teatro con un monolo-go del drammaturgo francese PatrickKermann, che racconta il naufragiodel Titanic, interpretato dall'attoreAndrea Brugnera; l'ecologia, con unintervento di Marino Cattaneo, stu-dioso dell'ambiente. Un programmaricco e molto articolato, che può con-tare anche sul contributo di nuove erinnovate collaborazioni: con il notofestival di musica medievale “Cantardi pietre”, in occasione dei suoi 25 an-ni; con il Parco delle Gole della Breg-gia, in occasione dell'apertura del Per-corso del Cemento; con Rete Due del-la Radio Svizzera italiana, che prevedeanche quest'anno vari collegamentinel corso delle tre giornate.

Da questa estate AutoPostaleSvizzera propone un altro iti-

nerario alla scoperta dei valichi delleAlpi svizzere centrali: il nuovo tragittoculturale «ViaPostaAlpina». Il percor-so si snoda lungo le orme del passatoattraverso i passi del Grimsel, dellaNovena, del San Gottardo e del Su-sten.

Un autopostale fra i monti:un’immagine che risveglia nell’animodi molti svizzeri ricordi d’infanzia e unsenso di nostalgia; ma come ha fattoun mezzo di trasporto pubblico a di-ventare parte integrante dell’identitàsvizzera, tanto quanto la famosa triadedel corno postale prima di una curvacieca? La risposta a questa domanda,oltre a tante altre curiosità, è stata tro-vata da «ViaStoria – Centro per la sto-ria del traffico» su mandato di Auto-Postale Svizzera SA; da questa ricerca èpoi nata l’idea di un itinerario cultura-le che si sviluppa su 163 chilometri, la«ViaPostaAlpina», appunto. Il percor-so si snoda attraverso strade e sentieridi valore storico ed è articolato in seitappe giornaliere con partenza da Mei-ringen (BE), passando per Guttannen(BE), Ulrichen (VS), Airolo (TI), Gö-schenen (UR) e Gadmen (BE), per

poi ritornare a Meiringen. Gli spetta-colari tragitti in autopostale possonoessere combinati a piacere con escur-sioni a piedi. La «ViaPostaAlpina» èun’avventura a prova di maltempo,ideale per comitive e famiglie con va-rietà di interessi. Gli autopostali sonoin servizio sulla «ViaPostaAlpina» dal-la metà di giugno all’inizio di ottobre.

L’avventura storica assume unamaggiore dimensione se si sfruttano imezzi di comunicazione moderni: Pertutti i possessori di uno smartphone, èpossibile ricorrere alla app di AutoPo-stale per giungere puntualmente allafermata più vicina, ma anche per repe-rire informazioni e curiosità su trattidi percorso e attrazioni della «ViaPo-staAlpina».

Per chi volesse immergersi a fondonegli oltre 160 anni di storia della po-sta alpina è possibile prenotare pressol’operatore turistico SwissTrails. Ilpackage «ViaPostaAlpina» è disponibi-le per l’intero percorso (sei giorni ecinque notti) o per un tratto a piaceree comprendente, oltre ad alloggio, tra-sporto bagagli, tragitto in autopostalegratuito e documentazione dettagliatadi viaggio, come pure qualche sorpre-sa.

«ViaPostaAlpina» fa parte degli«Itinerari culturali della Svizzera» e sifonda su basi scientifiche, come l’«In-ventario delle vie di comunicazionestoriche della Svizzera (IVS)». Con ilprogetto «Itinerari culturali della Sviz-zera», «ViaStoria – Centro per la storiadel traffico» si impegna a favore dellaricerca sulle vie di comunicazione sto-riche, della loro conservazione e delloro uso turistico, oltre che a contri-buire allo sviluppo sostenibile del pae-saggio culturale.

Un passaggiosulla strada del San Gottardocon vista sulla Val Bedretto.

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ESCURSIONI

TURISMO SULLA CRESTA DELLE ALPIUN AFFASCINANTE TREKKINGTRA LA VALLEMAGGIA E L’ALETSCH

L’Aletsch, il Goms, la Valle For-mazza e il villaggio di Bosco-

Gurin sono zone che, oltre a rappre-sentare un patrimonio naturale uniconella regione alpina, da secoli sono le-gate dalla storia dei Walser. Ecco allo-ra nato per opera di Vallemaggia Turi-smo e Sport Ferien Resort Fiesch ilprogetto “Turismo sulla cresta delleAlpi”, che propone escursioni a caval-lo dei differenti versanti della catenaalpina che li divide. Punto di partenzadi questo trekking è il centro Sport Fe-rien Resort Fiesch, situato nel cuoredelle Alpi vallesane, non lontano daBriga e vicinissimo al ghiacciaio del-l'Aletsch. Lì l’ampia offerta di alloggi einfrastrutture permettono di trascorre-re vacanze attive all’insegna dellosport, della natura e della cultura. Re-centemente all’interno del Resort èstato inaugurato lo Swiss Seilpark, unostraordinario “parco avventura” dove ivisitatori, destreggiandosi da una cimaall’altra degli alberi, hanno la possibi-lità di “attraversare la Svizzera” su un

totale di 6 percorsi diversi. La piat-taforma di partenza, che riproduce icontorni della Svizzera, conduce, ascelta, nelle regioni del Ticino, Grigio-ni, Svizzera orientale, Svizzera centra-le, Giura, Vallese e, attraverso una ti-rolese, fin sul Gran San Bernardo.Un’esposizione di pannelli illustratiaccompagna il visitatore durante il suoviaggio mostrandogli le bellezze delnostro paese.

Il Trekking dei Walser vero e pro-prio prende il via con la sua prima edi-zione il 20-23 luglio). Si tratta diun’occasione per scoprire il ghiacciaiodell’Aletsch e ripercorrere in tre giornil’antica via dei Walser, in mezzo ai pa-scoli e incontrando di tanto in tantovillaggi dove il tempo sembra essersifermato. Da Fiesch il trekking attra-verserà i parchi naturali Binntal e AlpeDevero, toccherà i villaggi Walser inValle Formazza e raggiungerà infine lacomunità di Bosco Gurin. Il direttoredel centro turistico di Fiesch, ClaudioRossetti ricorda che gli storici hanno

accertato che gruppi di coloni aleman-ni si stabilirono nell'alto Vallese, tra

BOSCO GURIN

Fondato nel 1253 da colonizzatoriWalser in provenienza dal Vallese, BoscoGurin è uno splendido villaggio incasto-nato nella conca della Valle di Bosco, neldistretto della Vallemaggia. Con i suoi1504 metri sopra il livello del mare è ilcomune più alto del Cantone Ticino edè l’unico di lingua tedesca. I suoi 60abitanti residenti sono attivi principal-mente nell’agricoltura, ma anche nelsettore turistico: Bosco Gurin è infattiuna delle mete sciistiche più apprezzatedel Cantone. Gli abitanti di “Gurin”imparano sin da piccoli l’idioma Walser“Ggurijnartitsch” e lo parlano corrente-mente. Il legame con la cultura e la tra-dizione Walser sono evidenti, oltre chenella lingua parlata, nell’architetturatradizionale fatta di torbe, stalle anti-che, Gadumtschi e case tradizionali.

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ESCURSIONI

IL TREKKING TRA LA LA VALLEMAGGIA E L’ALETSCH

l’800 e il 900 d.C., formando il primonucleo di quella che sarebbe poi di-ventata la grande comunità Walser. Lapovertà delle terre dell'alto bacino delRodano, l'aumento della popolazionee la peste indussero i vallesani, a parti-re dal 1200, a cercare sostentamentoin nuove località. In questo modo, congradualità e ad ondate successive, iWalser si diffusero in tutto l'arco alpi-no. In Ticino abbiamo la bella testi-monianza di Bosco Gurin dove unapiccola comunità è riuscita a preserva-re quest’importante patrimonio.

Il trekking di quattro giorni sipropone come visita naturalistica eculturale e per vivere momenti uniciin luoghi straordinari e ancora pocobattuti al di fuori dei circuiti turisticitradizionali. Il programma parte daFiesch dove è prevista l’escursione nel-la regione dell’altopiano dell’Aletsch,il ghiacciaio più grande della catena al-pina e da dove si gode un panoramasui principali quattromila vallesani. Inseguito il trekking comincia dal Parconaturale Binntal, entra nel Parco na-zionale Alpe Veglia e Devero superan-do il passo dell’Arbola per scendere

poi in Valle Formazza, da dove attra-verso il Guriner Furka si raggiunge ilvillaggio di Bosco Gurin. Il trekkingoffre ai partecipanti uno scorcio natu-ralistico, storico e gastronomico diquest’importante via delle genti. Que-ste montagne raccontano di comel'uomo le ha coloni zzate: un'avventu-ra epica da leggere ad ogni gomito di

sentiero, ma dimostrano anche comel’amore e il rispetto per la natura sianoun bene antico da tramandare alle ge-nerazioni future. Malgrado la bellezzaselvaggia degli ambienti è stato indivi-duato un percorso adatto agli appas-sionati della natura e cultura montanache non richiede una particolare pre-parazione alpinistica. Per la notte sonostati scelti, anziché capanne, acco-glienti e tradizionali pensioni ed alber-ghi.

Oltre al Trekking dei Walser (20-23 luglio), sarà proposto, con parten-za dal Ticino, il weekend intitolato“Aletsch, l’estate al mare di ghiaccio”;si terrà il 28 e 29 luglio ed è destinatoa tutti coloro che intendono scoprirela regione di Fiesch e le sue attrazioni,tra natura e cultura.

Nella pagina a fiancoil ghiacciaio dell’Aletsch.

Sopra uno stupendopassaggio sull’itinerario alpino.

qui a fianco una tipica casa Walser.

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GASTRONOMIA

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GASTRONOMIA

LE RICETTE DEI RISTORANTI TICINESIAL RISTORANTE CONCA BELLAIL GIOVANE CHEF ANDREA BERTARINI

FIORI DI ZUCCHINA CROCCANTI

E CUORE FONDENTE

CON CETRIOLI E MENTA

Ingredienti per 4 persone

Fiori di zucchina:12 fiori di zucchina, 120 g di for-

maggio d’alpeggio, 4 cetrioli, 1 maz-zetto di menta, qualche foglia di insa-lata novella, olio d’oliva, sale e pepe.

Pastella:50 g di acqua naturale, 70 g di

birra chiara, 40 g di fecola di patate,60 g di farina, 10 g di zucchero, 25 gdi bianco d’uovo.

PreparazioneUnire in una bastardella tutti gli

ingredienti per la pastella (lasciandoper ultimo il bianco d’uovo) e lasciareriposare per circa un’ora in frigorifero.

Pelare i cetrioli, togliere i semi efrullarli in un mixer aggiungendoqualche foglia di menta. Correggere ilgusto con sale e pepe.

Privare i fiori di zucchina del pi-stillo e farcirli con 2-3 cubetti di for-maggio d’alpeggio. Passare i fiori inpastella e friggerli in abbondante oliod’oliva.

Disporre i fiori su un piatto, guar-nire con l’insalata novella, delle fogliedi menta e accompagnare il tutto conla salsa al cetriolo.

"IN BIANCO E NERO" RISOTTO CARNAROLI

MANTECATO CON SUCCO

DI ZENZERO E SEPPIE

Ingredienti per 4 persone350 g di riso Carnaroli, 2 litri di

brodo di pesce, 10 g di nero di seppia,

100 g di zenzero fresco, 200 g di sep-pie pulite, sale e pepe, parmigiano reg-giano grattugiato, vino bianco

PreparazioneCondire il nero di seppia con del-

l'olio d’oliva e tenerlo da parte.Tagliare finemente le seppie, con-

dirle con l’olio, il sale e lo zenzero

Nell’immagine gli ingredientipreparati, cucinati e fotografati dal nuovo chef del Conca Bella

per la sua creazione“Fiori di zucchina e cuore fondente

con cetrioli e menta”

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GASTRONOMIA

LE RICETTE DEL RISTORANTE CONCA BELLA DI VACALLO

grattugiato. Lasciarle marinare per iltempo di cottura del risotto.

In una casseruola rosolare il riso esfumare con vino bianco. Ultimare lacottura e mantecare con l’olio, lo zen-zero grattugiato e poco parmigiano.

Con l’ausilio di un pennello "pit-turare" il piatto con il nero di seppia,disporvi all’interno il riso e adagiarvile seppie marinate.

Dalla passione per la fotografia delgiovane chef del ConcaBella AndreaBertarini nasce questo piatto, gli effet-ti cromatici danno vita a un "bianco enero" in versione gastronomica.

TRIGLIA

IN CROSTA DI MAIS

BARBABIETOLA, FAVE

E BARBA DEI FRATI

Ingredienti per 4 persone300 g di filetti di triglia, 80 g di

fave sbollentate e pelate, 50 g di farinadi mais, 4 barbabietole, 1 mazzetto dibarba di frate, olio d’oliva.

PreparazioneCuocere le barbabietole per 3 ore

a 90° C. Pelarle e ricavare dei cubettidi due centimetri. Frullare poi gli scar-ti per ottenere una salsa liscia e cremo-sa.

Sbianchire la barba di frate e con-dirla insieme alle fave.

Passare i filetti di triglia nel mais ecuocerli in una padella antiaderente.

Posare i filetti al centro del piattoe disporre sul lato le fave, la barba difrate e i cubetti di barbabietola.

Condire il tutto con la salsa dibarbabietola ottenuta in precedenza.

CAFFÈ LATTE E BISCOTTI

Ingredienti per 4 persone

Spuma al cioccolato e caffè100 g di caffè ristretto, 200 g di

cioccolato al latte, 250 g di panna.Gelato al latte:700 g di latte, 300 g di panna,

150 g di zucchero, 5 g di farina diGuar, 30 g di sciroppo di lamponi,300 g di lamponi freschi, 50 g di noc-ciole caramellate, 8 biscotti di pastafrolla.

Guarnizione300 g di lamponi freschi, 50 g di

nocciole caramellate, 30 g di sciroppodi lamponi, 8 biscotti di pasta frolla,300 g di lamponi freschi. 50 g di noc-ciole caramellate, 30 g di sciroppo, 8biscotti di pasta frolla

PreparazioneScaldare la panna, versarla sul

cioccolato ed aggiungere di seguito ilcaffè. Mettere il tutto nel sifone con 2“cariche crema” e tenerlo a bagno ma-ria.

Per la preparazione del gelatoportare a ebollizione il latte, la

panna, lo zucchero ed aggiungere lafarina di Guar. Versare gli ingredientiin un contenitore per Pacojet e raf-freddare a –18° C. Schiacciare i lam-poni freschi con lo sciroppo e metterliin una tazza. Posare al centro il gelatoal latte, unire le nocciole caramellate ecoprire il tutto con la spuma calda.

Guarnire con i biscotti di pastafrolla.

La titolare Ruth Montereale Herren con il giovane chef Andrea Bertariniche ha fatto la sua esperienza a fianco di Gian Luca Bos,già stella Michelin al Conca Bella, e dal quale ha ripresola guida della brigata di cucina del rinomato ristorante di Vacallo.

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VINI

MERLOT DEL TICINOPRESENTATA LA DECIMA ANATADEL SIGNIFICATIVO “QUATTROMANI”

La Tenuta Vallombosa di Ca-stelrotto nel Malcantone, di

proprietà dell’azienda Tamborini Vinidi Lamone, è stata teatro della presen-tazione del “Quattromani” 2010, unvino creato dalle competenze di quat-tro tra i più importanti vitivinicoltoriticinesi: Guido Brivio, Angelo Delea,Feliciano Gialdi e Claudio Tamborini.Il vino, nato anche con lo scopo di de-stinare ad opere caritatevoli parte delricavato, è un eccellente Merlot del Ti-cino nato dallo spirito di collegialitàdei produttori protagonisti. È compo-sto con uve provenienti dalle differen-ti regioni ticinesi dove operano i quat-tro dinamici imprenditori. Prodottoper la prima volta nel 2000, è un vinoche ad ogni annata rappresenta la mi-gliore potenzialità vitivinicola ticinese.Il Quattromani è un vino unico nelsuo genere, perché è frutto della scer-nita delle uve pregiate raccolte nelleprincipali regioni vinicole ticinesi(Mendrisiotto, Luganese, Locarnese eTre Valli) e costituito dall’assemblag-gio di quattro grandi merlot seleziona-

ti dopo attente degustazioni. Si trattadi un vino allevato in barriques per 17mesi e poi affinato qualche mese inbottiglia per essere in grado alla finesprigionare la sua elegante struttura.

L’arrivo della nuova annata è statocelebrato con una degustazione in an-teprima - come detto nella tenutaTamborini di Castelrotto, e organizza-ta da Alberto Dell’Acqua - dove le pri-me bottiglie sono state abbinate allecreazioni culinarie di Silvio Galizzi,che proprio alla Vallombrosa ha trasfe-rito la sua attività prendendo la guidadei fornelli.

Come per tutte le annate prece-denti i produttori di Quattromanihanno voluto sottolineare l’evento de-volvendo 10 mila franchi in benefi-cienza; questa volta a Fra MartinoDotta per sostenere un nuovo centrodi distribuzione alimentare del suo“Tavolino Magico”. Padrino di questaeccellente annata di Quattromani èinvece Sergio Ermotti, illustre ticineseda qualche mese ai vertici mondialidella banca UBS.

Il Quattromani 2010 è un esube-rante Merlot vinificato in purezza. Sipresenta con un bel colore rosso vi-

naccia, carico, dai riflessi granati ten-denti al bordeaux. Il suo bouquet èricco e vivace, con note speziate e frut-tate. Al palato si presenta con austeraeleganza rilevando una piena ed ampiastruttura, un corpo morbido ed avvol-gente e nel contempo gradevolmentetannico, con lunga persistenza un boc-ca.

Come sempre anche per questaannata 2010 sono stati selezionatiquattro Merlot nelle vigne del “ter-roir” Ticino: Mendrisiotto, Luganese,Locarnese, Tre Valli. L’assemblaggio èavvenuto dopo quattro degustazioniin commissione composta da novepersone. In seguito sono stati predi-sposti 17 mesi di affinamento in barri-ques e 3 mesi in bottiglia prima dellamessa in vendita avvenuta lo scorso 1giugno.

La produzione totale è stata di17'000 bottiglie da 75 cl (l’80% ven-duto su prenotazione in primeur),1'600 Magnum (1,5 litri), 120 Jéro-boam (3 litri), 20 Salmanazar (9 litri).

Angelo Delea, Feliciano Gialdi, Sergio Ermotti, Fra Martino Dotta,Claudio Tamborini e Guido Brivio alla presentazione dell’annata 2010.

UN IMPEGNO BENEFICO

I produttori del Merlot Quattroma-ni hanno complessivamente devolu-to durante un decennio oltre100'000 franchi in beneficenza. Ri-spettivamente si sono impegnati afavore di Terres des Hommes, Cen-tro Prisma, Pro-Senectute, Fonda-zione Amilcare, Centro al Faro,Missioni S. Birgitta, Onlus RobertoWirth, Fondazione Romulus, Car-diocentro Ticino: Fondazione Bam-bini Cardiopatici nel Mondo, Tavo-lino Magico. Inoltre, i quattro produttori hannosostenuto il Fondo di ricerca per losviluppo vitivinicolo del territorioticinese.

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VINI

VINI DI TOSCANAIL “SAN FELICE” CHIANTI CLASSICOAGGIUNGE IL PUGNITELLO AL SANGIOVESE

Chi pensava che sul ChiantiClassico non si potesse dire

più nulla di nuovo, non aveva fatto iconti con il San Felice Chianti Classi-co. Accanto al sangiovese, che resta laspina dorsale del vino, il team tecnicodell’azienda – a partire dall’annata2009 – ha deciso di arricchire questovino con uve nobili aggiungendo un10% di pugnitello, vitigno toscanoquasi estinto e recuperato proprio daSan Felice e dall’Università di Agrariadi Firenze. Oggi il pugnitello è alleva-to a San Felice su 12 ettari; dal 2003dà vita in purezza ad un omonimo vi-no già pluripremiato dalla critica in-ternazionale e dal 2008 è entrato conuna piccola percentuale, e con succes-so, nella cuvée del Cru Chianti Classi-co Riserva Poggio Rosso.

“La scelta di affiancare questo an-tico vitigno al sangiovese e al colorinonel Chianti Classico annata 2009,prodotto in 300 mila bottiglie – spie-ga Leonardo Bellaccini, enologo diSan Felice - nasce da precisi criteriproduttivi: abbiamo osservato che lesue caratteristiche si sposano perfetta-mente con il sangiovese esaltandone le

caratteristiche gustative e abbiamo de-ciso di aprire al vino base questa po-tenzialità. È stata una scelta importan-te nella direzione della qualità e dell’i-dentità, di cui siamo molto orgoglio-si”. La stessa decisione di battezzarecon il nome dell’azienda il nuovo vinonasce proprio dall’importanza strategi-ca che l’azienda dà a questo progetto.

La sciato sul mercato lo scorsomese di febbraio, San Felice ChiantiClassico non si presenta solo con unanuova etichetta, ma soprattutto offreintensi profumi di prugna, mora elampone, un corpo pieno ed equili-brato e una freschezza che al tempostesso rispetta la sua denominazione ela sua terra. Il mix di uve scelte per ilSan Felice Chianti Classico sono ilfrutto di una attenta selezione e il ri-sultato è un vino dal carattere decisoin grado di coniugare modernità, tra-dizione ad un eccellente rapporto qua-lità/prezzo.

Lo spirito innovativo di San Felicedel resto non è nuovo a scompigliare lecarte della tradizione. “Da quando ènata, alla fine degli anni sessanta -continua Alessandro Marchionne, di-

rettore generale - San Felice ha fattodella cultura della terra il suo punto diforza e oggi questo “sistema” che com-bina sensibilità alla ricerca, sperimen-tazione e profonda conoscenza delproprio territorio ha dato vita ad unvino che, mentre trova nelle proprieradici la ragione della sua innovazione,risponde a quel trend tutto contempo-raneo di autenticità e originalità”.

San Felice Chianti Classico si tro-va in enoteca a ad un prezzo attorno ai15 franchi.

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VINI

ORNELLAIAANDATI ALL’ASTA I PEZZI UNICIDELLA VENDEMMIA D’ARTISTA 2009

Ad interpretare Ornellaia 2009per la quarta edizione di

“Vendemmia d’Artista” è stato chia-mato l’artista di origine cinese ZhangHuan. Partito dalla madrepatria e do-po aver toccato gli Stati Uniti e la Ger-mania, il progetto della Tenuta Ornel-laia che recupera il valore rinascimen-tale del mecenatismo, tocca quest’an-no un tema denso di emozioni chel’artista cinese ha voluto nominare‘Questioning Confucius’. L’operaprincipale, una scultura in acciaio cheraffigura il Maestro cinese, è stata in-stallata nel cortile interno della canti-na bolgherese e, parallelamente, l’arti-sta ha creato una serie limitata di gran-di formati con etichette in forte rela-zione con l’opera. Si tratta di centoDoppie Magnum (3 litri) che indossa-no un’etichetta ritraente il volto del fi-losofo, dieci Imperiali (6 litri) pensatecome un’unica serie con la figura di

Confucio rappresentata in crescitaprogressiva a cui è associata una stori-ca frase che allude al raggiungimentodella saggezza con l’avanzare dell’età, einfine il pezzo unico: la Salmanazar (9litri) vestita con una preziosa sculturaovale in acciaio, su cui è inciso il ri-tratto del Maestro. Di questa vera epropria collezione di Ornellaia Bol-gheri Rosso Superiore DOC sono sta-ti battuti all’asta a Hong Kong 9 pezzitra cui anche l’unica Salmanazar. Iproventi sono andati a finanziare le at-tività della “H2 Foundation for Artsand Education, Luo Zhongli Scholar-ship”.

La filosofia aziendale della Tenutadell'Ornellaia vede la nascita dei pro-pri vini come espressione più vera delterritorio di origine. Le uve per Ornel-laia sono selezionate a mano e raccoltinei vigneti di proprietà a Bolgheri, si-tuata sulla costa toscana. La diversanatura dei terreni compresi nella tenu-ta - marini, alluvionali e vulcanici - èideale per la coltivazione di CabernetSauvignon, Merlot, Cabernet Franc ePetit Verdot. La Tenuta comprendeuna superficie vitata di 97 ettari sullacosta Toscana, a pochi passi dal borgomedioevale di Bolgheri e dal celebreviale dei cipressi. Il costante lavoro delteam e le condizioni microclimatiche egeologiche ottimali hanno portato inun ventennio - il 1985 è stata la prima

annata di Ornellaia - i vini della tenu-ta a grandi successi internazionali. Or-nellaia 1998 è stato nominato vinodell’anno nel 2001 dalla rivista ameri-cana “Wine Spectator”. Nel 2011 latestata tedesca “Der Feinschmecker”ha assegnato ad Ornellaia il suo pre-mio più ambito, il Weinlegende. Nu-merosi anche i riconoscimenti ottenu-ti a livello nazionale e internazionale,soprattutto la presenza costante ai ver-tici delle principali guide enologicheitaliane, Gambero Rosso, Espresso,Veronelli, Duemilavini AIS, Luca Ma-roni.

Dieci Ornellaia Imperials bottles 2009, Vendemmia d'Artista by Zhang Huan.

IN TICINO I VINI DELLA

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VINI DEL TRENTINO“VETTE DI SAN LEONARDO”:UN SAUVIGNON BLANC IN PUREZZA

Si può definire elegante, fresco,equilibrato, minerale il nuovo

vino bianco della Tenuta San Leonar-do situata a Borghetto, in Trentino,poco distante dal Lago di Garda. Per laprecisione un Sauvignon Blanc in pu-rezza che nasce nella zona più setten-trionale del trentino, le cui vette han-no ispirato il suo nome e la sua eti-chetta. “Abbiamo voluto creare unbianco che sapesse interpretare al me-glio la complessa mineralità e la gran-

de freschezza della nostra terra. Perquesto abbiamo scelto di vinificareproprio questo vitigno che qui si espri-me con raffinata pienezza, scegliendodopo una lunga ricerca le uve tra i vi-gneti più belli e vocati della regione”spiega il marchese Carlo GuerrieriGonzaga, proprietario della tenuta.“L’obiettivo è dare vita ad un vino es-senziale e puro”. “ Vette di San Leo-nardo”, la cui prima annata è la 2011,nasce da vigneti che hanno un’età tra i6 e i 15 anni, curati meticolosamente.Le uve, raccolte a mano, subisconouna breve macerazione a freddo, unasoffice pressatura sotto azoto e infinefermentano a 12 °C per 12 giorni invasche di acciaio inox. Il risultato diquesta prima edizione (25 mila botti-glie) è un bianco aromatico dove lenote floreali tipiche del vitigno sonoben bilanciate dalla complessità delterroir trentino. Stappato per la primavolta a Vinitaly, si è dimostrato all’al-tezza delle aspettative degli aficiona-dos dei rossi della Tenuta ed è già di-stribuito in tutta Europa ad un prezzoattorno ai 15 euro.

La “Tenuta San Leonardo” è unadelle aziende simbolo del vino italianoe da secoli appartiene alla famiglia deiMarchesi Guerrieri Gonzaga. Nei 300ettari della tenuta, 20 sono destinati avigneto e dagli anni ‘80 sono coltivatia Cabernet Sauvignon, CabernetFranc, Merlot e Carmenère. La Tenu-ta si trova in Val Lagarina, estremo suddel Trentino, una terra che si riflettenell’eleganza e nell’equilibrio dei suoivini e che gode di un microclima tem-perato che dona ai grappoli una matu-razione armonica ed esalta la nobiltàdei tannini. La gamma dell’aziendaconta quattro vini: “San Leonardo”,cuvée delle migliori uve dell’azienda, èil vino bandiera, oggi uno dei miti delvino italiano e costantemente ai verti-ci delle guide del vino così come nelleclassifiche della critica internazionale.Accanto lui c’è “Villa Gresti”, Merlotnella quasi totalità, “Terre di San Leo-nardo”, blend di Cabernet Sauvignone Merlot provenienti dalle vigne piùgiovani e infine, da pochissimo, il“Vette di San Leonardo”, SauvignonBlanc in purezza.

VINI

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Nome del vino “Vernaccia di San Gimignano” DOCG

Produttore Rocca delle Macìe, Castellina in Chianti

Annata 2011

Vitigno Vernaccia di San Gimignano 100%

Zona di provenienza Uve prodotte esclusivamente nel Comunedi San Gimignano in provincia di Siena.

Vinificazione Le uve attentamente selezionate nella ristrettazona di coltivazione dell’omonimo vitignonel comune di San Gimignano, vengonovinificate secondo i metodi più avanzatidi fermentazione nelle cantine scelte dagliesperti di Rocca delle Macìe nella zonadi produzione. II vino viene imbottigliatonelle cantine di Rocca delle Macìe.

Gradazione alcolica 12 % Vol.

Colore giallo paglierino.

Profumo fruttato, fine e persistente.

Sapore fresco e di buona struttura con leggeroretrogusto amarognolo.

Conservazione 1-2 anni.

Abbinamenti Accompagna piatti di verdure, pesceo carni delicate.

Temperatura di servizio massima 12°C.

Bottiglie prodotte 45 mila bt da 75 cl

Prezzo Fr. 9,80.- / bottiglia da 75 cl.

VINI BIANCHI DI TOSCANALA “VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO”IMPORTATA E DISTRIBUITA DA VINI BEE

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Vini Bee SA - Via Cantonale 1 - 6855 Stabiotel 091 647 32 81 - fax 091 647 31 [email protected] - www.vini-bee.com

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SALUTE

BELLINZONASCOPERTI DALL’IRB I MECCANISMICHE EVITANO GLI STRESS CELLULARI

La prestigiosa rivista scientifica“Molecular Cell” ha pubblica-

to i risultati di uno studio condottodal gruppo del professor MaurizioMolinari all’Istituto di Ricerca in Bio-medicina (IRB) di Bellinzona affiliatoall’USI (Università della Svizzera italia-na) in collaborazione con il gruppodel professor Fulvio Reggiori all’Uni-versity Medical Center di Utrecht. Lostudio descrive un meccanismo adot-tato dalle nostre cellule per evitare loscatenarsi di stress che le porterebbe,inevitabilmente, alla morte.

Le cellule sono vere e proprie“fabbriche di proteine”. Ne produco-no svariate migliaia con funzioni che,per fare qualche esempio, vanno dalpermetterci di vedere, sentire, digerireciò che mangiamo, trasportare l’ossi-geno nel sangue fino a proteggere ilnostro organismo dall’attacco di viruse batteri. Le proteine che non assumo-no la corretta struttura possono for-mare degli aggregati che si depositanonelle cellule provocando stress letaliche le uccidono. Tali stress sono all’o-rigine di svariate malattie umane comeAlzheimer, Parkinson, fibrosi cistica edi tutta una serie di malattie ereditariepiù o meno rare con decorso infausto.A seconda dell’organo colpito, questemalattie causano per esempio la perdi-ta delle facoltà cognitive, gravi proble-mi polmonari ed epatici, la perditadella vista e rappresentano un costomedico e sociale enorme.

Il lavoro effettuato all’IRB da Ric-cardo Bernasconi, Carmela Galli, JuliaNoack e Siro Bianchi sotto la direzio-ne del professor Molinari ha permessodi identificare una nuova serie di“spazzini molecolari”, detti chaperonidegradativi, che in condizioni norma-li e in cellule sane sono praticamenteassenti. Quando però proteine difetto-se cominciano ad accumularsi, questi“spazzini molecolari” vengono richia-mati nelle cellule garantendo il veloce

smaltimento degli aggregati tossici edevitando così l’induzione di stress leta-li. Questo meccanismo di difesa cellu-lare appena scoperto all’IRB è statobattezzato ERAD tuning (o regolazio-ne della degradazione) e si aggiunge aimeccanismi di difesa scoperti oltreuna ventina d’anni fa e definiti “unfol-ded protein response” (o risposta alleproteine difettose). I risultati ottenutidal gruppo ticinese mostrano cheERAD tuning regola l’omeostasi cellu-lare, quindi il mantenimento di un’e-quilibrata sintesi proteica nelle cellulesane, mentre l’unfolded protein re-sponse viene indotta da problemi chepersistono nel tempo e che causano

stress che possono portare alla mortecellulare.

Nel lavoro pubblicato su “Mole-cular Cell” i gruppi di Bellinzona eUtrecht mostrano anche come alcunivirus (ad esempio i letali Coronavirus)riescono ad infettare le nostre cellulemanipolando i meccanismi che rego-lano ERAD tuning. Questi dati mo-strano che la ricerca di base che studiai meccanismi che regolano le funzionicellulari potrebbe non solo permetteredi sviluppare approcci terapeutici con-tro le malattie da aggregati proteici,ma anche di lottare contro organismipatogeni che sfruttano tali meccani-smi per infettare le cellule del corpo.

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SALUTE

AQUA PLAST E JUNIOR PLASTCEROTTO DAI COLORI VIVACIMOLTO BEN RESISTENTE ALL’ACQUA

Quando si è sempre sotto pres-sione, nella fretta si diventa

sbadati, e gli adulti fanno presto a ta-gliarsi su un dito o graffiarsi il gomitosul muro intonacato rustico. E c’è unaprobabilità ancora maggiore che, altermine dei loro giochi, i bambini ri-tornino a casa con un ginocchio sbuc-ciato o altre piccole ferite. Spesso sisottovaluta il pericolo delle piccoleescoriazioni cutanee, perché se le feri-te non vengono pulite e ben protettedurante la fase di guarigione, possonocrearsi infiammazioni e addirittura pe-ricolose infezioni. Per evitare ciò, cisono nuovi cerotti che si adattano aimovimenti, resistono all’acqua e fannoin modo che le piccole ferite di ognigiorno non siano d’impedimento. Gliultimi prodotti dei professionisti sviz-zeri della medicazione Flawa sono fat-

ti apposta sia per gli adulti che per ibambini. Il nuovo Aqua Plast è elasti-co e aderisce bene. Il cerotto traspa-

rente con la superficie di adesione allaferita ipoallergenica non si attacca allaparte lesa e facilita una guarigione sen-za problemi. Particolarmente popolareè la versione Aqua Plast grande 10 x7,5 cm. Una confezione contiene 5 ce-rotti e costa Fr. 6.90. Flawa offre inol-tre una confezione con 20 Aqua Plastassortiti.

Le lacrimucce dei piccoli si asciu-gano più in fretta se la mamma metteuno dei divertenti cerotti Junior PlastTattoo con Pinocchio sul ditino graf-fiato, particolarmente adatti per la pel-le sensibile. Junior Plast è disponibile(Fr. 4.50) nella confezione assortita(10 pezzi da 6 x 2 cm, 6 pezzi da 7 x3,8 cm). Aqua Plast e Junior Plast so-no disponibili nelle farmacie e nelledrogherie.

Cani e gatti non sono amati so-lo dalle persone: anche le zec-

che apprezzano i nostri animali dome-stici, perché possono nascondersi par-ticolarmente bene nel loro pelo e im-pregnarsi completamente del loro san-gue. La lunga e complicata ricerca del-le zecche nel pelo e la rimozione deiparassiti non sono divertenti né per glianimali né per i loro proprietari. Oraquesto sgradevole aspetto di una curascrupolosa degli animali è definitiva-mente eliminato. Il medico veterinarioDott. Jürg Waser ha utilizzato la suapluriennale esperienza con i farmaciveterinari omeopatici nello sviluppo diun repellente. Si tratta di una sostanzarepellente per le zecche, che una voltaassunta provoca una modificazionedell’ambiente corporeo nel cane e nelgatto. In seguito a ciò le zecche nontrovano più di proprio gradimento ilsangue dei loro ospiti preferiti, e la-sciano scorrazzare in pace gli animali

tra giardino, bosco e sottobosco. Lasostanza omeopatica porta il nome diPsorinum Complex ad.us.vet ed è dapoco disponibile presso veterinari,drogherie e farmacie (flaconcino da 50ml per 22 franchi). L’uso di PsorinumComplex ad.us.vet è estremamente fa-cile: poche gocce nella ciotola dell’ac-

qua o nel cibo risolvono definitiva-mente il problema delle zecche. La sa-lute dei beniamini dei padroni miglio-ra grazie all’eliminazione dei parassiti,e gli animali possono dedicarsi indi-sturbati alle cose per loro realmenteimportanti.

NUOVE GOCCE OMEOPATICHE - PROBLEMI DI ZECCHE RISOLTI PER CANI E GATTI

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SALUTE

PYGENOLCON L'ESTRATTO DI PINOCONTRO LE CONGESTIONI VENOSE

Con l'invecchiamento e la con-tinua sovrasollecitazione, le

pareti venose e arteriose vengono pro-gressivamente indebolite. Frequente-mente le conseguenze sono congestio-ni venose che causano stanchezza allegambe. Il sangue circola male, si haspesso una sensazione di freddo e unfastidioso formicolio a mani, piedi egambe. Per questo tipo di disturbi c'èun aiuto naturale. Pygenol del parrocoerborista Künzle contiene come prin-cipio attivo fondamentale il Pycnoge-nol, estratto dalla piata di pino, appar-tenente al gruppo dei flavonoidi e par-ticolarmente efficace nell'eliminare iradicali liberi. Grazie a ciò, si ha un'a-zione protettiva sui vasi sanguigni bendefinita, documentata da studi cliniciinternazionali. Grazie ai flavonoidi ve-getali, Pygenol si differenzia dai notipreparati a base di ippocastano. Il me-dicamento aiuta anche in caso di venevaricose. Sviluppa al meglio la propriaazione con la regolare assunzione dellecompresse per almeno uno-due mesi.La dose giornaliera dovrebbe essere di2-3 compresse due volte al giorno. Ilpreparato è utile alle persone di ognietà sia per la prevenzione che per il

trattamento di problemi venosi già incorso. Il prodotto è normalmente bentollerato anche con la contemporaneaassunzione di altri medicinali (consul-tare il medico o il farmacista). È ven-duto in confezioni da 20 e 120 com-presse. Per l'immediato sollievo dai di-sturbi dopo una lunga giornata lavora-tiva in cui si cammina e si sta a lungoin piedi, è indicata l'azione rinfrescan-te e vivificante di Pygenol Gel, che

contiene gli stessi principi attivi. Siconsiglia di frizionare le gambe quoti-dianamente e più volte al giorno conquesto gel che non unge e si assorbevelocemente. Ciò stimola l'irrorazionesanguigna della pelle. I prodotti Pyge-nol del parroco erborista Künzle sonodisponibili presso farmacie e drogheriesenza necessità di ricetta.

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TECNOLOGIE

APPLEIL NUOVISSIMO MACBOOK PROCON LO SPETTACOLARE DISPLAY RETINA

Apple ha presentato il nuovoMacBook Pro 15 pollici dota-

to dello splendido display Retina daldesign incredibilmente sottile e legge-ro. Ha uno spessore di appena 1,8 cme un peso di soli 2,02 kg ed è statocompletamente riprogettato. Con isuoi oltre 5 milioni di pixel, 3 milioniin più di un televisore HD, il displayRetina è lo schermo dalla risoluzionepiù alta al mondo mai visto su un no-tebook. Con una densità di 220 pixelper pollice, il display ha una densitàcosì elevata che l’occhio umano non èin grado di distinguere i singoli pixelda una normale distanza, così testo egrafica appaiono incredibilmente niti-di. Il display Retina si avvale inoltre-

della tecnologia IPS per un angolo divisualizzazione di ben 178° e ha il75% di riflesso in meno e il 29% di

contrasto in più rispetto alla genera-zione precedente.

Grazie al guscio unibody ad altaprecisione in alluminio e all’architet-tura di archiviazione completamentein flash, il nuovo MacBook Pro è il piùleggero di sempre ed è sottile quasi co-me il MacBook Air. L’archiviazioneflash è fino a quattro volte più velocedei dischi rigidi tradizionali utilizzatinei notebook e consente al nuovoMacBook Pro di riprodurre quattrostream simultanei di video HD 1080pnon compresso dall’archiviazione in-terna. L’architettura di archiviazioneflash offre inoltre una maggiore affida-bilità, una reattività instant-on e untempo di stanby di 30 giorni.

Il nuovo prodotto Apple ha i piùrecenti processori quad-core Intel Co-

APPLE - IL NUOVO IPAD DELLA TERZA GENERAZIONE

La terza generazione dell’iPad – lanciata lo scorso mese di aprile - si presentacon uno nuovo display Retina, il nuovo chip A5X di Apple con grafica quad-core e una fotocamera iSight da 5 megapixel con ottica evoluta per scattarefoto e girare video HD 1080p. Malgrado tutte queste performances miglio-rate la batteria continua ad offrire la stessa durata di 10 ore, e l’apparecchiodella Apple incredibilmente sottile e leggero. iPad Wi-Fi + 4G supporta le re-ti 4G LTE ultraveloci disponibili negli Stati Uniti e in Canada e le veloci re-ti 3G di tutto il mondo, incluse quelle basate su HSPA+ e DC-HSDPA. Inol-tre l’iPad 2 è disponibile a un prezzo più conveniente che mai, a partire da529 franchi.A tutti i clienti che acquistano un nuovo iPad presso un Apple Store viene of-ferto il servizio gratuito di Setup Personale: verranno aiutati a personalizzareil proprio dispositivo configurando l’e-mail, caricando nuove app dall’AppStore e altro, in modo da metterli in grado di iniziare a usare il loro nuovoiPad prima ancora di lasciare il negozio. I nuovi modelli iPad Wi-Fi sono di-sponibili in nero o bianco nei modelli da 16GB, 32GB e 64GB. La casa Apple che propone l’iPad è conosciuta per i suoi i Mac, inarrivabilipersonal computer che hanno da sempre dettato il tempo a tutte le altre mar-che concorrenti, sia per quanto riguarda il software sia per la presentazioneestetica e funzionale. Il suo sistema operativo OS X, e le sue applicazioni dibase iLife e iWork svettano per semplicità di interpretazione e utilizzo. Applesta inoltre guidando la rivoluzione della musica digitale con i propri iPod econ il negozio online iTunes. La casa della mela mozzata è inoltre all’avan-guardia nella telefonia mobile con i suoi rivoluzionari iPhone e App Store, esta definendo il futuro dei dispositivi portatili e dei media in ambito mobilecon iPad. iPad

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TECNOLOGIE

IL NUOVO APPLE MACBOOK PRO

re i7 fino a 2,7GHz con velocità Tur-bo Boost fino a 3,7GHz, grafica di-screta Nvidia GeForce GT 650M, fi-no a 16GB di RAM ultraveloce a1600MHz e archiviazione flash fino a768GB. Le due porte Thunderbolt ele due porte USB 3.0 consentono agliutenti professionali di collegare di-splay multipli e dispositivi ad alte pre-stazioni, mentre la nuova porta HD-MI offre una rapida connettività ai te-levisori HD.

La batteria del MacBook Pro offrefino a 7 ore di produttività wireless e siavvale di un’evoluta composizione chi-mica e della tecnologia Adaptive

Charging per garantire fino a 1000 ri-cariche. L’apparecchio include inoltreuna telecamera FaceTime HD, untrackpad Multi-Touch in vetro, unatastiera retroilluminata di dimensioniregolari, due microfoni, altoparlantiottimizzati, Wi-Fi 802.11n 3-stream euna porta di alimentazione MagSafe 2più sottile.

OS X Lion, iPhoto, iMovie, iTu-nes e altre app Apple fra cui Aperturee Final Cut Pro X sono stati aggiorna-ti per sfruttare al meglio il nuovo Mac-Book Pro con display Retina. Il nuovoAperture 3.3 aggiornato offre inoltrerivoluzionarie funzioni di regolazione

dell’immagine e supporta ora una li-breria fotografica unificata, che per-mette ai professionisti del settore dipassare facilmente da iPhoto ad Aper-ture e viceversa. Di serie include OS XMountain Lion che introduce funzio-ni innovative come la nuovissima appMessaggi, Centro Notifiche, Condivi-sione a livello di sistema, AirPlay Mir-roring, Game Center e la sicurezza po-tenziata garantita da Gatekeeper. Gra-zie a iCloud, integrato nelle fonda-menta stesse di OS X; con tuto ciò èancora più facile tenere tutti i conte-nuti sincronizzati su tutti i propri di-spositivi.

Il MacBook Pro 15 pollici con di-splay Retina è disponibile presso i Ri-venditori Autorizzati Apple con pro-cessore quad-core Intel Core i7 a 2.3GHz e velocità Turbo Boost fino a 3.3GHz, 8GB di memoria e 256GB distorage flash a partire da 2'449 fran-chi; e con processore quad-core IntelCore i7 a 2.6 GHz con velocità TurboBoost fino a 3.6 GHz, 8GB di memo-ria e 512GB di storage flash a partireda 3'149 franchi. Opzioni di configu-razioni disponibili al momento del-l’ordine includono processori quad-core più veloci fino a 2.7GHz, fino a16GB di memoria e storage flash finoa 768GB.

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TECNOLOGIE

ENERGIZERUN SOLO CARICABATTERIAPER SMARTPHONE, IPHONE E TABLET

Normalmente in casa abbiamopiù di un caricabatterie:

quello del telefonino, del lettore Mp3e del tablet. Una nuova gamma di ca-ricabatterie consente di dire addio aquesto caos di cavi. Energizer ha pro-gettato delle soluzioni in grado di rim-piazzare i vecchi caricabatterie; con unsolo prodotto, inoltre, sarà possibilericaricare fino a due dispositivi con-temporaneamente. La nuova gammadi caricabatterie Energizer è propostain due tipologie di potenza: 1A o 2Aper caricare contemporaneamente duedispositivi elettronici o un solo tablet.

I caricabatterie denominati High

Tech sono disponibili per tutte le mar-che di telefoni cellulari e tablet incommercio (nella confezione sono in-clusi i principali adattatori realizzatidal singolo marchio). È possibile sce-gliere tra la versione per rete elettrica equella per l’auto (tramite l’accendisi-

gari), entrambe dotate di 1 o 2 porteUSB. In commercio c’è anche la solu-zione 3 in 1 che offre, oltre a questedue connessioni, il cavo per ricaricamediante USB. I prodotti Energizersono Eco-friendly: ultra veloci, di-spongono della funzione auto cut-offche interrompe in modo automaticol’alimentazione a ricarica completata.I caricabatterie dedicati a iPhone,iPad/iPod dispongono, inoltre, dell’o-mologazione da parte di Apple.

I prezzi indicativi degli innovativicaricabatteria universali (disponibilinei negozi Orange) variano dai 30 ai35 franchi.

Design moderno, leggerezza epotenza caratterizzano le

nuove cuffie audio di Oxo Platinum.Sono in grado di adattarsi ai gusti e al-le esigenze di di gran parte degli uten-ti, che si tratti di ascoltare la musicacon una buona resa audio o risponde-re alle chiamate telefoniche. Tre sono imodelli di cuffie, compatibili coniPhone e con tutti gli altri telefoni cel-lulari e smartphone. Il collegamentoavviene mediante il jack da 3,5 mm,grazie al loro pratico adattatore uni-

versale. Tutte dispongono di microfo-no e dei tasti per rispondere e chiude-re le chiamate in entrata.

I prodotti Oxo Platinum sono di-sponibili nei migliori negozi di elettro-nica. La versione “Basic” - disponibilenei colori nero, azzurro, rosa e bianco- pesa 150 g per una potenza sonorache può arrivare fino a 105 dB/megaWatt e viene venduta a 29,90 franchi.La versione Premium si propone piùconfortevole e pieghevole ed ha lostesso design delle cuffie dei DJ; pesa-

no 120 grammi e vengono vendute a39,90 franchi nelle varianti colorbianco, rosa e nero.

OXO PLATINUM - CUFFIE PER TELEFONI CELLULARI E SMARTPHONE

Annovazzi & Co SAVia Carzo 20 - 6900 Paradiso - tel 091 993 28 60 - fax 091 993 28 64

Radio-TV-HiFi

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6906 Lugano-CassarateVia del Tiglio 9

Tel 091 972 67 51Mobile 079 620 63 40

agenzia Toyota Prius Hybrid

Albergo e Ristorante «I Grappoli» - 6997 Sessa - Malcantonetel 091 608 11 87 - fax 091 608 26 41

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MOTORI

TOYOTAMODELLO SPECIALE VERSO “EASY“CON CINQUE O 7 POSTI E TOUCH&GO

La nuova Toyota Verso «easy» sipresenta rivisitata e con un

pacchetto di dotazioni appositamenteconcepito per vacanze con tutta la fa-miglia. Verso Luna è il modello di ba-se proposto a scelta con cinque posti eun bagagliaio con 40 litri di volume inpiù oppure con il pratico sistema fles-sibile Toyota Easy Flat7 con sette postie un bagagliaio ampliabile da 485 a1740 litri.

Il modello speciale «easy» è statovalorizzato con elementi d’equipaggia-mento aggiuntivi pratici: il modernosistema di navigazione Toyota Touch& Go provvede al raggiungimento didestinazioni sconosciute. Il potenteclimatizzatore automatico a due zoneassicura freschezza durante tutto ilviaggio, mentre i vetri oscurati (a par-tire dal montante B) proteggono daglisguardi indiscreti e dai raggi UV. E perfinire i sensori di parcheggio anteriorie posteriori, i cerchi in lega leggera da16 pollici e le barre sul tetto di seriesottolineano anche esteticamente il ca-rattere vacanziero della Verso «easy».Perfetti con le barre tetto sono il kitbox tetto e il kit portabici a prezzo for-temente ridotto per chi acquistaun’auto nuova. Ad esempio l’easy BoxT-Line comprese barre trasversali costa

450 franchi anziché 605. Il portabicieasy bike Barracuda comprese barretrasversali e fissaggio per una biciclettaè proposto a franchi 300.– anziché479 franchi.

La monovolume compatta lunga4,44 metri Toyota Verso «easy» è mo-torizzata con lo sperimentato quattrocilindri 1.8 Valvematic da 147 CV dipotenza, che eroga una coppia di 180Nm a 4000/min. Accoppiato al cam-bio manuale a 6 marce consuma 7,0litri di benzina per 100 km (162 g/kmCO2). A richiesta è disponibile anche

con cambio a variazione continuaMultidrive S con comandi al volante.In questa configurazione il consumocombinato è di 7,1 litri/100 km (164g/km CO2).

Compresi quattro alzacristallielettrici, volante multifunzionale condue regolazioni, regolatore di velocitàe fari fendinebbia la Toyota Verso «ea-sy» è in vendita già da CHF 34 990.–.In versione sette posti il costo è difranchi 36’190, mentre per il cambio avariazione continua Multidrive S van-no aggiunti 2’200 franchi.

www.tamborini-vini.ch www.vinonline.ch [email protected]

A m b a s c i a t o r e d e l T i c i n o n e l m o n d o

Merlot SanZeno

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MOTORI

TOYOTARIVISITAZIONE TECNICA ED ESTETICAPER LA SCATTANTE CITY CAR AYGO

La Toyota Aygo è tra i modelliToyota di maggior successo in

Europa. Dalla sua introduzione sulmercato nel 2005, oltre 580 milaclienti in tutto il mondo hanno sceltola scattante city car disponibile in ver-sione a tre o cinque porte. Il modello2012 propone una versione rielabora-ta sia sul piano tecnico che estetico. Lalinea del frontale assume ora un carat-tere più incisivo e dinamico. Fedele alnuovo linguaggio stilistico Toyota, ildavanti si distingue ora per l'aerodina-mica ottimizzata e le prese d'aria mo-dificate. Il paraurti anteriore ampliatocon la grande presa d'aria inferiore aforma trapezoidale e i fari fendinebbiaposizionati alle estremità conferisconoalla vettura un volto fortemente

espressivo, mentre le luci di marciadiurna a LED nella parte bassa dellacalandra, di serie dalla versione AygoSol, donano maggior intensità al fron-tale. Lunotto e finestrini laterali poste-riori oscurati sono proposti di serie apartire dalla versione d'equipaggia-mento Sol. Aygo propone otto coloriper la carrozzeria, tra cui le due nuovevernici Tobasco metallic e bronzomarrone mica-metallizzato.

Disponibile nelle tre varianti d'e-quipaggiamento (già da 14‘990 fran-chi) Terra, Luna e Sol, la city car lun-ga appena 3,43 metri colpisce per laqualità della lavorazione e la scelta deimateriali. Il volante di nuova conce-zione è rivestito in pelle nelle versioniSol e Luna; anche il pomello o il selet-

tore del cambio sono rivestiti in pelle.Le cornici di contagiri, tachimetro,bocchette di ventilazione e altoparlan-ti valorizzano l'interno con colori inarmonia con la dotazione come grigio-argento, midnight black o spicy oran-ge.

Anche il pluripremiato motore abenzina da 1.0 litro VVT-i a tre cilin-dri è stato sottoposto a rielaborazione.L'aumento del rapporto di compres-sione da 10,5:1 a 11:1 ha miglioratol'efficienza del motore in lega leggera,accoppiato di serie al cambio manualea cinque marce, riducendo il consumodi carburante a 4,3 l/100 km. Le emis-sioni di CO2 sono ora di appena 99g/km.

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SUBARUPROMOZIONE PER LEGACY AWDORA PARTICOLARMENTE CONVENIENTE

Già la Subaru Legacy AWD of-fre grande praticità e convin-

ce con la sua grande dinamica di mar-cia. Ma grazie alla promozione partitaa giugno questa best seller è disponibi-le già a partire da 27'350 franchi, edunque non è mai stata dunque tantoconveniente. La Legacy AWD è dispo-nibile con un motore a benzina di 2.0litri e 2,5 litri e con un Boxer Diesel di2.0 litri. Il risparmio per il cliente èquantificabile in un ventaglio che vada 4’100.- a 6'300 franchi.

Le due motorizzazioni di due litri(a benzina e a gasolio) sono abbinate aun cambio manuale a sei marce. Quel-la da 2000 cc a benzina è disponibile ascelta anche con un cambio automati-co CVT (Lineartronic). Il 2500 cc abenzina è abbinato di serie al cambioautomatico a variazione continuaCVT. A favore della variante CVT de-pone, oltre al comfort di marcia, an-che la sua efficienza in termini di con-sumo di carburante.

In questi giorni la Subaru ha inol-tre lancato i due modelli BRZ e Im-preza AWD. La Impreza è una best sel-ler compatta, dotata di un motoreboxer di 1,6 litri, rappresenta per gliappassionati delle 4x4 l’occasioned’accesso migliore. Mentre la BRZcoupé a 2+2 posti con motore boxer etrazione posteriore incontrerà nella fa-

miglia Subaru piuttosto i favori dei pi-loti più sportivi.

Subaru è il maggiore costruttoremondiale di autovetture a trazione in-tegrale. La casa fa parte del gruppogiapponese Fuji Heavy Industries(FHI) ed è considerata la casa pionieradella trazione integrale per autovettu-re, visto che è dal 1972 che è attiva inquesto settore. Da allora Subaru havenduto in tutto il mondo più di 11,5milioni di vetture a quattro ruote mo-trici ed è il numero uno in tutto ilmondo. Il know-how di Subaru si èconfermato anche nello sport rallisti-co: la casa giapponese si è aggiudicata

complessivamente sei titoli iridati. Dal1979 la Subaru Svizzera SA di Sa-fenwil distribuisce auto a trazione in-tegrale e sino ad oggi ne ha vendute310 mila unità. Con un parco circo-lante di oltre 135 mila autovetture atrazione integrale in Svizzera, Subaru èil numero uno in questo segmento.

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MOTORI

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MOTORI

LEXUSIS 250C TAISHO: UN MODELLOESCLUSIVO IN EDIZIONE MOLTO LIMITATA

Lexus ha approntato un model-lo speciale limitato : una ca-

briolet lussuosa e di alto livello chia-mata Taisho, nome evocativo e misti-co del modello speciale derivato dallaLexus IS 250C. In edizione stretta-mente limitata per la Svizzera a 20esemplari. Il nome giapponese Taishosignifica contrasti. Contrasti che abordo della cabriolet modello specialeLexus IS 250C si trasformano in un’e-sperienza coinvolgente. Dieci esem-plari vestono una carrozzeria di coloreStarlight black valorizzata dal brillantecontrasto degli interni in pregiata pel-le Mellow white, mentre le rimanenti10 vetture del modello Lexus IS 250CTaisho sfoggiano una livrea Whitepearl con interni completamenti neri.L’idea progettuale stessa della vetturarisulta in perfetta sintonia con il con-cetto di contrapposizione cromatica:in base alle possibilità d’utilizzo e allestagioni la Lexus IS 250C in 20 secon-

di si trasforma, con la semplice pres-sione di un tasto, da pratica coupé aseducente cabriolet a quattro posti.

Al fine di godere appieno del pia-cere di viaggiare con il vento tra i ca-pelli o a bordo dell’oasi praticamentesilenziosa della lussuosa coupé, il mo-dello speciale Taisho è stato arricchitodi dotazioni supplementari di pregio.Il pacchetto navigazione con schermoMultivision da 7 pollici, schermo tat-tile, comandi vocali, navigazioneHDD e telecamera di retromarcia gui-da a destinazione. E per rendere ancorpiù piacevole il tragitto, il sistema au-dio Mark Levinson Premium Sur-round del pacchetto multimedia ac-compagna lo scorrere del paesaggiocon un sottofondo musicale dalla so-norità cristallina.

Dal profilo tecnico, il modellospeciale Taisho deriva dalla IS 250C. Ilfluido motore V6 da 2.5 litri eroga208 CV/252 Nm. La trazione poste-

riore e il cambio automatico a sei rap-porti con comandi al volante e moda-lità di passaggio marcia sequenziale as-sicurano il massimo piacere di guida.L’equipaggiamento di serie compren-de i fari allo xeno, le luci di marciadiurna a LED, sensori di parcheggioanteriori e posteriori, regolatore di ve-locità, quadranti strumenti rotondi difacile lettura in look cromato, volantemultifunzionale regolabile elettrica-mente, climatizzatore automatico bi-zona, lussuoso interno in pelle e fran-givento.

Il prezzo del modello speciale inedizione limitata Taisho è di 78'800franchi, appena 500 franchi in più ri-spetto al prezzo base della IS 250CEdition, e offre una dotazione specialedel valore di 8‘465 franchi. Il clientebeneficia quindi di un vantaggio delvalore di 7‘965 franchi – valorizzatoinoltre dall’esclusività dell’edizioneTaisho.

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FINO A OTTOBRE

CONCERTI ALL’APERTO- (PIAZZA DELLA RIFORMA E PIAZZA SAN CARLO, LUGANO)Civica filarmonica di Lugano: domenica mattina concerti nel centro cittadinoKonzerte des Stadtphilarmonie-orchesters auf der Piazza Riforma und San Carlo (Sonntag)Concerts de la Philarmonique de la Ville en Piazza Riforma et San Carlo (dimanche)Concerts open air with the City Philarmonical Orchestra on Piazza Riforma &S.Carlo (sunday)

FINO AL 1 AGOSTOOPEN SEASON E LONGLAKE FESTIVAL - LUNGOLAGO AI PEDONI - (LUNGOLAGO DI LUGANO)Ogni venerdì e sabato animazione serale sul lungolago sbarrato al traffico veicolare, con rassegne dicabaret, musica classica, musica latino-americana, eventi per grandi e piccini.Veranstaltungen an der verkehrsfreien Seepromenade Freitagabends und Samstagsabends, mit speziellansprechenden Vorstellungen: Kabaret, Klassische Musik, Lateinamerikanische Musik;Tous les vendredis et samedis soir, la route le long du lac est fermée à la circulation des véhicules;animations passionnantes: cabaret, musique classique, musique latino-américaine;

FINO AL 2 AGOSTOCINEMA AL LAGO - (LIDO DI LUGANO)I più famosi film visti sullo schermo gigante al lido di LuganoKino am See: die Kinovergnügen in lauer SommernachtCinéma au bord du lac – Cinema on the Lake

FINO A SETTEMBRE

CERESIO ESTATE - (LUGANO E DINTORNI)Concerti di musica classica tenute nelle chiese della regione Klassik-Konzerte – concerts de musique classique – classical music concerts

DAL 15 AL 28 LUGLIOTICINO MUSICA - (CENTRO CITTADINO, LUGANO)Numerosi concerti di musica classica nelle calde serate estive

1 AGOSTOSPETTACOLO PIROTECNICO - (LAGO DI LUGANO)Grande spettacolo di fuochi d’artificio nel Golfo di Luganoin occasione del natale della Patria.

Manifestazioni principaliWichtigste VeranstaltungenManifestations principalesMain events

LUGANO2012

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Manifestazioni principaliWichtigste VeranstaltungenManifestations principalesMain events

19 AGOSTOTRAVERSATA DEL LAGO A NUOTO - (LAGO DI LUGANO)Nuotata popolare sulla tratta di lago tra Caprino e Lugano Lido (2,5 km)Volksschwimmen (2,5 km) - Nage populair, traversée du lac à la nage (2,5 km) Popular swim across the lake (2500 m)

DAL 30 AGOSTO AL 2 SETTEMBRE

LUGANO BLUES TO BOP FESTIVAL - (NELLE PIAZZE DELLA CITTÀ, LUGANO)Blues Festival: auf verschiedenen Plätzen im Freien finden Gratiskonzerte bekannter Bands statt, mitDixieland-Swing und Blues-MusikConcerts open-air et gratuits avec mainstream, bop, swing et musique bluesOpen air and free concerts with Mainstream, Swing and Blues music.

SETTEMBRE

FESTIVAL DELLE MARIONETTE - (NUOVOSTUDIOFOCE, LUGANO)Numerosi spettacoli dedicati al teatro d’animazione di compagnie svizzere ed europee, rivolti a bambinie a famiglie, per chi vuole compiere un viaggio nel mondo delle favole.

DA SETTEMBRE A NOVEMBRE

SETTIMANE MUSICALI - (LUGANO E DINTORNI)Concerti serali di musica classica nelle più suggestive ambientazioni di Lugano, con complessi e solisti dirinomanza europea;Klassik-Konzertabende in den stimmungsvollsten Örtlichkeiten Luganos und Umgebung;Concerts en soirée de musique classique dans les lieux les plus suggestifs de Lugano;These feature evening classical music concerts performed in Lugano's most suggestive settings and withthe participation of orchestras and soloists of European renown.

DAL 5 AL 7 OTTOBREFESTA D’AUTUNNO - (CENTRO CITTÀ, LUGANO)Nelle piazze e viuzze della città - Herbstfest auf der Piazzas del AltstadtFête d’Automne dans le centre-ville - Autumn festival in the city centre

DAL 5 AL 14 OTTOBREARTECASA - (CENTRO ESPOSIZIONI LUGANO)Fiera commerciale - Handelsmesse - Foire commerciale - Commercial Fair

LUGANO2012

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LA VETRINADELLE AZIENDE

LAMONE15 ANNI DI HARLEY DAVIDSONPER GLI APPASSIONATI TICINESI

Anche nelle case più pulite losmaltimento dell’immondizia

non è esente da odori sgradevoli. So-prattutto in estate, non ci vuole moltotempo prima che il caldo e l’elevataumidità dell’aria contribuiscano a ge-nerare caratteristici odori sgradevoliprovenienti dal sacchetto dell’immon-dizia. In questo caso, il sacchetto deveessere subito portato nel cassonetto,dove continua ad ammuffire fino aquando non sarà prelevato dal serviziodi nettezza urbana. Per eliminare losgradevole odore rimanente in casa siutilizza un profumatore spray, mentrecon i nuovi sacchetti profumati Swirl“si prendono due piccioni con una fa-va”. Essi diffondono una delicata fra-granza, una miscela di lavanda di Pro-venza e di vaniglia esotica. Ecco, quin-

di, che sostituire il sacchetto dellaspazzatura diventa un lavoro domesti-co piacevole. E anche nel bidone, do-po lo smaltimento, aleggia tempora-neamente un odore completamentediverso. I sacchetti sono di un colorelilla acceso che corrisponde al coloretipico della lavanda. La fragranza esti-va e l’allegra colorazione trasmettonouna piacevole e benefica sensazione dipulizia e freschezza in cucina e nel ba-gno.I nuovi sacchetti profumati per

spazzatura Swirl sono facili da chiude-re grazie al pratico cordoncino e sem-plici da trasportare poiché realizzati inuna pellicola resistente allo strappo.Sono disponibili nelle comuni misureda 10, 20 e 35 litri in confezioni chevanno dai nove ai 14 pezzi a dipen-denza del contenuto, proposte a 2,50franchi.

In maggio è nata la SprugasciMotorcycles SA che ha preso iltestimone di quella che era la cono-sciuta The Pelican Drive Manno SA,nata nel 1997, punto di riferimentoper gli appassionati di Harley David-son non solo del Luganese. Il salone el’officina diretti da Roberto Sprugasci,negli ultimi anni sono stati visitati danoti personaggi dello spettacolo e del-lo sport, accomunati dalla passioneper la storica marca americana. Traquesti Max Pezzali, i Gotthard, Mi-chela Figini e qualche attore di“Friends”. L’azienda, che compie 15anni, è cresciuta nel corso degli annifino a diventare punto di riferimentoanche di una parte di clientela prove-niente dalla vicina Italia. “All’inizio –ricorda Roberto Sprugasci - la The Pe-lican Drive Manno SA, si occupavadelle marche Harley-Davidson, Buell,Ducati e BMW, per poi specializzarsi

nel corso degli anni sulla Harley-Da-vidson”. Da luglio 2010 la Harley-Da-vidson Ticino si è trasferita di pochecentinaia di metri nella nuova sede aLamone, dove attualmente si trova e

dove si propone con uno show-roomdove trova posto un’ampia scelta dimodelli per tutti gli appassionati dellamitica due ruote statunitense.

SWIRL - LA FRESCHEZZA DAL SACCHETTO PER L’IMMONDIZIA PROFUMATO

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studio e messa in opera di metodi e strategie di comunicazioneservizi giornalistici e televisivi

sviluppo di un’informazione organica e programmatacoordinamento di altri mezzi d’informazione

studio e realizzazione completa di campagne pubblicitarieorganizzazione di manifestazioni

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Direttore responsabileMauro Scopazzini

RedazioneTicino Magazine

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EditoreMasco Consul S A Edi ore6955 Cagiallo - Capriasca

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Appare 6 vol e l anno da ebbraio a novembre

Abbonamen o Fr 45 – (10 edizioni)

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