Edilizia Legalità,flopdellewhitelist Difesadelsuolo, 1 ......perl’Expo,enelleduezonecol-pite dai...

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48 Impresa & territori Il Sole 24 Ore Mercoledì 27 Novembre 2013 - N. 326 APPALTI PUBBLICI Stipule elettroniche, ok al regolamento A un passo dal traguardo le regole tecniche sulla firma dei contratti di appalto in forma elettronica. La versione immateriale dei contratti è obbligatoria dal primo gennaio di quest’anno, ma solo in questi giorni è stato trovato l’accordo tra governo, Regioni e Comuni su un regolamento tecnico che, salvo sorprese, riceverà l’intesa nella conferenza unificata di domani. Tra gli scogli più difficili da superare anche il trattamento fiscale per la registrazione, sia degli atti in forma pubblica, sia delle scritture private soggette a registrazione. In quest’ultimo caso, l’Agenzia delle Entrate ha acconsentito alla possibilità di una modalità forfettaria di assolvimento del bollo. Serve però una modifica normativa che potrebbe entrare già nella legge di Stabilità. In attesa di questo passaggio, occorrerà effettuare il calcolo dell’imposta sulla stampa cartacea dell’atto. Icantieridelcentrocongressi (avviatinel2006)slittanoancora, eseloStatonontrovaaltri170 milionisirischialostopdefinitivo Il Segreen Business Park firmato dallo studio Lombardini 22 e realizzato alle porte di Milano ha vinto il premio Rebuild 2013: 30mila mq di uffici con un ricco sistema di servizi, un esempio di riqualificazione immobiliare che mostra come la rigenerazione dell’esistente sia una risorsa immensa per riformare il mercato delle costruzioni. Il premio è stato assegnato ieri a Riva del Garda in occasione del primo giorno della convention. (P.P.) EDILIZIA ON LINE IMAGOECONOMICA Riqualificazione immobiliare I sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams manifestano insieme il 30 novembre a Roma «per chiedere di cambiare la legge di stabilità ed eliminare il blocco dei contratti». Le cinque organizzazioni saranno in piazza Monte Citorio a partire dalle 10. Edilizia PANORAMA DESOLANTE Istruzione ORIENTAGIOVANI Unindustria spiega le start up a mille giovani Lavoro Mauro Salerno ROMA. Non decollano le white list delle imprese che operano nell’orbita dei cantieri. Anzi l’iniziativa ha tutta l’aria di av- viarsi verso il flop. L’iscrizio- ne negli elenchi tenuti dalle prefetture, facoltativa, è possi- bile da agosto e certifica che l’impresa ha assolto agli obbli- ghi antimafia negli appalti. Re- galando alle imprese la certez- za di poter ottenere, per 12 me- si, contratti di appalto superio- ri a 5 milioni e subappalti oltre 150mila euro senza dover supe- rare altri controlli. Nove i set- tori coinvolti. Si tratta delle aziende attive nel movimento terra, nei servizi di trasporto materiali e rifiuti, fornitura di calcestruzzo, bitume e ferro, noleggio di attrezzature (con o senza conducente) e guardia- nia dei cantieri. Finora, non c’è stata alcuna corsa all’iscrizione. Anche nel- le città più grandi e nelle aree a forte rischio criminalità. A Torino e Roma, per co- minciare, risulta iscritta una sola impresa. E non è che die- tro si faccia la fila. Le domande presentate alla prefettura del- la capitale sono state una cin- quantina. A fronte di un uni- verso di società gravitanti nei nove settori di riferimento per la white list che conta ben 7.510 imprese (dati delle Came- re di commercio aggiornati al 30 settembre 2013). A Genova nessuna iscrizione. «Solo 5 do- mande – spiega un funziona- rio –. Eppure le imprese sono state informate». Quasi tutte le prefetture consultate hanno inserito per tempo sui propri siti web informazioni e model- li per chiedere l’iscrizione. Senza suscitare il richiamo at- teso, però. A Catania, per esempio, risultano solo tre iscrizioni. A Cosenza zero. Co- sì come a Napoli, Palermo, Messina e Catanzaro («finora solo 20 domande», precisa- no): tutte città simbolo dei rap- porti difficili tra criminalità e impresa. «Non abbiamo avuto la risposta che ci attendevamo – spiegano a Messina – tenen- do contro che nella nostra area le ditte interessate sono circa duemila». La prefettura siciliana ha ricevuto circa 90 richieste, mentre sono solo 50 le domande presentate a Reg- gio Calabria. Va, relativamen- te, meglio nelle tre aree in cui gli elenchi antimafia sono già una consuetudine: a Milano, per l’Expo, e nelle due zone col- pite dai terremoti dell’Abruz- zo e dell’Emilia Romagna. A Milano le imprese iscritte so- no 157, 81 all’Aquila. I numeri crescono nel cratere del terre- moto emiliano (Ferrara 800, Modena 719), dove l’iscrizio- ne è obbligatoria per ottenere i pagamenti nei cantieri della ricostruzione. Perché le white list non fun- zionano? Potrebbe trattarsi di un effetto della cosiddetta «de- certificazione», che ora impo- ne alle Pa di non chiedere più alle imprese l’attestazione di dati in possesso di altre ammi- nistrazioni. In pratica così co- me un ufficio comunale non può più chiedere a un cittadi- no un certificato di nascita, an- che per assolvere agli obblighi antimafia basta un’autodichia- razione che spetta poi alla sta- zione appaltante verificare, inoltrando una richiesta alla prefettura. Da questo scambio di documenti l’impresa viene comunque tenuta al riparo. Mentre può lasciare molti dub- bi l’idea di mettersi da soli i controlli in casa, anche se non si ha nulla da temere. «C’è una sola strada per evitare che le white list restino un guscio vuoto – conclude Bruno Fratta- si coordinatore del Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi ope- re (Ccasgo) – . Bisogna render- le obbligatorie». © RIPRODUZIONE RISERVATA OPERE PUBBLICHE Roma, nuvola di Fuksas a caccia di altri 170 mln APPROFONDIMENTO ONLINE Il confronto delle retribuzioni www.ilsole24ore.com/impresa-e-territori Alessandro Arona Risorse per 1.404 milioni di euro, destinate dallo Stato tra il 2009 e il 2012 a interventi urgenti (in tutta Italia) contro il dissesto idrogeologico, giac- ciono ancora inutilizzate nel- le casse dei soggetti beneficia- ri (Regioni, Autorità di baci- no, Comuni) per una serie di motivi che vanno dalla caren- za progettuale, alla frettolosa predisposizione di interventi che a un’analisi più approfon- dita si sono rivelati non oppor- tuni, ai conflitti di competen- ze tra enti locali, o fra Comuni e Regioni, o fra Autorità di ba- cino e altri soggetti, al Patto di stabilità interno. È uno dei paradossi della battaglia finora perdente dell’Italia contro il dissesto del suolo: i finanziamenti a di- sposizione sono pochi (servi- rebbero 40 miliardi di euro per un piano completo di pre- venzione, almeno 11 miliardi per gli interventi più urgenti), ma non si riesce a spendere neppure quelli. Per questo il governo, nella legge di stabilità, ha fissato una "road map" di procedure e scadenze per verificare pri- ma i progetti e poi se del caso revocare e riutilizzare i 1.404 milioni di euro per altre opere anti-dissesto. Risorse per un miliardo di euro, poi ridotte a 800 milioni, erano state stanziate con la leg- ge 191/2009 e poi assegnate dal Cipe con una delibera del 6 novembre 2009 per interventi urgenti in situazioni a elevato rischio idrogeologico. A di- stanzadi quattro anni l’esecuti- vo stima ora che 600 milioni su 800 non siano stati ancora impegnati, dunque i lavori non ancora assegnati. Analo- ga situazione di stallo riguar- da gran parte delle risorse de- stinate sempre a opere anti- dissesto con le delibere Cipe n. 6 e n. 8 del 2012, per rispetti- vamente 130 e 674,7 milioni. Il Ddl di Stabilità stabilisce allora che le risorse non impe- gnate al 31 dicembre prossi- mo debbano essere «utilizza- te per progetti immediata- mente cantierabili», sempre sulla difesa del suolo. Entro il 1˚ marzo 2014 il Ministero dell’Ambiente dovrà verifica- re «la compatibilità» degli ac- cordi di programma firmati dal 2009 al 2012 con le Regio- ni (per destinare i 1.404 milio- ni) con l’esigenza di velociz- zare gli interventi, «e, se del caso, propone alle regioni le necessarie integrazioni e ag- giornamenti». Entro il 30 aprile, quindi, i soggetti responsabili per ogni intervento «finalizzano le ri- sorse disponibili agli interven- ti immediatamente cantierabi- li», con specifica informativa da presentare al Cipe. Fatta questa "revisione" dei programmi, l’obiettivo finale è la «pubblicazione del bando di gara» ovvero l’«affidamen- to dei lavori» entro il 31 dicem- bre 2014. In caso contrario scat- terà «la revoca del finanzia- mento» e la «rifinalizzazione, con decreto del Ministro dell’ambiente» di concerto con il Ministro dell’economia, «delle risorse ad altri interven- ti contro il dissesto idrogeolo- gico», sempre all’interno della stessa regione (purché ci sia- no altri progetti immediata- mente cantierabili). © RIPRODUZIONE RISERVATA A Lombardini 22 il premio Rebuild per il Segreen Bp www.ediliziaeterritorio. ilsole24ore.com Andrea Marini ROMA. Da una parte il peso della re- cessione, dall’altro il cuneo fiscale a livelli record. Un mix micidiale che rende le paghe del personale qualificato del Centro Sud tra le più basse in Europa. A fare il punto è una ricerca che sarà presentata oggi a Roma da Page Personnel, azienda attiva in tutta Europa nel- la ricerca e selezione di profili im- piegatizi che vanno dal junior fino al middle management. Page Personnel ha selezionato le settefigureprofessionalialmomen- topiùrichiestenelCentroSud:con- troller (cioè chi verifica ed elabora i costi aziendali), contabile generale, amministratore del personale, ope- ratoredisportello,assistentedidire- zione,customerservice(chisioccu- pa dell’attività di supporto ai clienti sia pre che post vendita), key ac- countGdo/Gds(ilresponsabiledel- lagestioneclientiedeitargetperzo- na e punto vendita nella grande di- stribuzione). La retribuzione an- nua lorda è stata poi messa a con- fronto con i pari-grado di Francia, Spagna e Regno Unito. Il trend che siregistraèchiaro.IlCentroSudIta- lia sta di poco sopra Madrid, ma il confrontocon Parigi e Londra è im- pietoso: il reddito è inferiore di 2-5mila euro annui lordi per gli ad- detti alle prime armi. Ma la forbice si amplia dopo tre anni di esperien- za, arrivando a 5-10mila euro, con punte di 20mila euro. «Tuttavia – sottolinea Francesca Contardi, am- ministratore delegato di Page Per- sonnel – il confronto con Madrid non deve trarre in inganno: in Spa- gna il cuneo fiscale è più basso che inItalia.Quindilanostraretribuzio- nenetta è comunque inferiore». Basta analizzare qualche caso. Un controller con poca esperienza (finoa18 mesi), nelCentro-Sud Ita- lia arriva a guadagnare 20-25mila euro annui lordi, più o meno come in Spagna (22-25mila euro). Ma in Francia già saliamo a 25-26mila eu- ro, per arrivare a 25-35mila euro nel Regno Unito. E il divario si allarga se prendiamo in considerazione controller con alle spalle più di tre anni di attività. Nel Centro Sud sa- liamo a 30-35 mila euro (30-33mila in Spagna), tuttavia ci si allontana ancora di più da Parigi (35-42mila) eLondra(39-50mila).«Arestare in- dietro in questa fase – spiega Con- tardi–sono soprattuttoqueste pro- fessionidiback office, sucui si con- centrano i risparmi delle aziende. Mentre le qualifiche acontatto con i clienti tendono a resistere, visto che le imprese non possono per- mettersidiperderequotedimerca- to». Un operatore di sportello con pochimesi diesperienza,peresem- pio, nel Centro Sud ha una retribu- zione(25-27mila euro) quasi alline- ata a quella di Francia (26-30mila euro)e RegnoUnito (23-30milaeu- ro). Mentre un key account della grande distribuzione "veterano" ha uno stipendio allineato con i suoi colleghi francesi (35mila eu- ro) e non così lontano dai pari-gra- do inglesi (40mila euro). «Sicura- mente – conclude Contardi – in questa fase di crisi le aziende del Centro Sud non stanno aumentan- do gli stipendi. A ciò si aggiunge il freno di un cuneo fiscale più alto della media europea.Ma se il mer- cato si riprende, la domanda per queste professioni dovrebbe au- mentare, con una conseguente crescita delle retribuzioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA Giorgio Pogliotti ROMA Annunciato da mesi, vede la luce il decreto interministeriale con i criteri più restrittivi per la concessione della cassa in dero- ga. Dopo il semaforo verde otte- nuto dal ministero dell’Econo- mia, il testo sarà presentato oggi dal sottosegretario al Lavoro, Car- lo Dell’Aringa alla commissione Lavoro della Conferenza delle re- gioni, coordinata dall’assessore Gianfranco Simoncini. «L’obietti- vo è "omogeneizzare" i criteri a li- vello nazionale – spiega Dell’Arin- ga, a margine di un convegno de Il diario del Lavoro – visto che at- tualmente tra le regioni ci sono molte differenze nei limiti tempo- rali di concessione del sussidio». I limiti di durata saranno armo- nizzati a partire dal 2014, con un meccanismo di progressiva ridu- zione della durata visto che dopo il 2016, secondo la cosiddetta leg- ge Fornero, la cassa in deroga ces- serà di esistere: dal prossimo 1˚ gennaio, infatti, partiranno i fon- di di solidarietà – che peraltro stentano ancora a decollare – e prevedono il pagamento di contri- buti da parte delle aziende non co- perte dagli ammortizzatori ordi- nari che nella fase di crisi hanno utilizzato la cassa in deroga, attin- gendo alla fiscalità generale. I set- tori che alla scadenza di gennaio non avranno costruito il fondo di solidarietà ricadranno nel fondo residuale, ma si prevede di intro- durre una clausola di opting out per consentire l’uscita e l’adesio- ne al fondo di categoria, una volta costituito. Il decreto su Cig e mobilità in deroga prevede una griglia di du- rate del sussidio che cambiano, a seconda delle diverse situazioni, ad esempio sarà inferiore se l’azienda ha esaurito l’utilizzo de- gli ammortizzatori ordinari, men- tre si prevede una durata maggio- re per le aziende del Sud che ricor- rono alla mobilità in deroga. Per le imprese che utilizzano la sola cassa in deroga, la durata del sussi- dio sarà di 12 mesi nel biennio per le richieste presentate nel 2014, se- condo indiscrezioni. Si fissano an- che tempi certi tra la richiesta del sussidio e l’effettivo pagamento da parte dell’Inps: le Regioni do- vranno pronunciarsi entro 30 giorni. Una volta acquisito il pare- re della Conferenza Stato-Regio- ni, oltre che delle commissioni parlamentari, sentite le parti so- ciali, il decreto sarà operativo. Nel frattempo il governo è alla ri- cerca di altri 330 milioni per assi- curare la copertura della cassa in deroga per l’intero 2013, anche se secondo regioni e sindacati si trat- ta di risorse insufficienti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Antimafia. Pochissime le iscrizioni facoltative: nessuna a Palermo e Napoli - Eccezioni l’Emilia e Milano Legalità, flop delle white list Vantaggi sugli appalti a chi si certifica ma la sensibilità è ancora scarsa Cristina Casadei Federcasse segue le orme di Abi e disdice il contratto rin- novato il 21 dicembre del 2012. La notizia era nell’aria già la scorsa settimana, all’assemblea, ieri pe- rò è arrivata l’ufficializzazione con la lettera firmata dal presi- dente del Nucleo Sindacale, Au- gusto dell’Erba, e consegnata ai sindacati, in cui viene disdettato unilateralmente il Ccnl, rinnova- to il 21/12/2012 e formalmente in scadenza il 31/12/2013. Tutto que- sto, però, preservando gli effetti normativi ed economici previsti dallo stesso rinnovo del Ccnl, fi- no a tutto il 30 giugno 2014. Dan- do quindi ai sindacati sette mesi per rinnovare il contratto. Sem- pre secondo la lettera scadran- no al 31 dicembre 2013 i capitoli relativi ai quadri direttivi e all’orario di lavoro. Nell’ultimo contratto era stata condivisa dal- le parti la sperimentazione della misurazione della prestazione dei quadri direttivi in un settore che, in percentuale, ne ha la me- tà di quelli di Abi, secondo fonti sindacali. Ma non solo. Era stata anche condivisa la possibilità di sperimentare nuovi orari sulle fi- liali, anche per fattori di concor- renza, dopo l’allungamento dell’orario in Abi. In una nota, Federcasse spie- ga che «la decisione trae origi- ne, essenzialmente, dalla neces- sità di tenere conto dei mutati scenari che vedono oggi le Ban- che chiamate a sopportare gli ef- fetti negativi delle crisi e – spes- so – a supportare i processi di fi- nanziamento dell’economia. Fattori che impongono un ripen- samento delle modalità di con- duzione dell’organizzazione aziendale». L’auspicio è che «si possa aprire con le organizzazio- ni sindacali un confronto co- struttivo per individuare termi- ni e misure concrete di quel rin- novamento normativo che appa- re non più rinviabile». L’obietti- vo, continua la nota, è «tutelare e sviluppare ulteriormente l’esperienza della cooperazione italiana di credito a favore esclu- sivo dei territori e delle comuni- tà locali, delle famiglie e delle piccole e medie imprese. Salva- guardando altresì il capitale so- ciale rappresentato dagli oltre 37mila collaboratori». Una posizione per nulla com- presa dal sindacato che replica duramente e annuncia mobilita- zioni che potrebbero essere pre- se già nell’intersindacale di oggi. «Con questa disdetta anticipata – commenta Luca Bertinotti, se- gretario nazionale della Fabi – Federcasse dimostra di voler re- plicare pedissequamente la stra- tegia dell’Abi, pur avendo da sempre rivendicato la sua "diffe- renza" e autonomia rispetto a quel mondo». La decisione non rispecchia, secondo il sindaca- to, le consuetudini delle Bcc do- ve in passato «il contratto arriva- va alla sua naturale scadenza e poi iniziava il negoziato in regi- me di ultrattività del vecchio ccnl». Con tempi di negoziazio- ne mai brevissimi. La disdetta oggi genera una certa disconti- nuità rispetto al clima proattivo che si era creato con la sigla dell’adeguamento del Fondo di solidarietà del settore alla legge Fornero. «Il 31 ottobre abbiamo siglato l’intesa, dopo 22 giorni ar- riva la disdetta che disperde lo spirito positivo delle scorse set- timane – interpreta Bertinotti –. La consideriamo un attacco ai di- ritti dei lavoratori e a quegli stes- si valori di concertazione, mu- tualismo e cooperazione, che so- no da sempre il marchio distinti- vo del settore Bcc. Da oggi in poi il loro slogan non dovrà essere più "differenti per scelta", ma semmai differenti per finta». © RIPRODUZIONE RISERVATA Q Sabato manifestazione della scuola Provvedimenti. Criteri più restrittivi e griglia di durate del sussidio Cig e mobilità in deroga: pronto il decreto Professioni impiegatizie. Nel centro e nel Meridione d’Italia i compensi minori - Cuneo fiscale record A Sud le paghe più basse d’Europa Oggi a Roma la ricerca di Page Personnel con i profili più richiesti Trasferire agli studenti la passione per l’impresa. Con questo obiettivo ieri si è svolto, nell’ambito della XX giornata nazionale Orientagiovani di Confindustria, un incontro dedicato alle start up dal titolo "Dall’idea al business - come si fa una start up". L’evento, organizzato dal Comitato tecnico Scuola e Università di Unindustria (Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo), ha visto la partecipazione di mille studenti di oltre 40 scuole superiori. La giornata si è articolata in due incontri, a Roma, nella sede dell’Università Luiss-Guido Carli, e in provincia di Frosinone, nella sede dell’Università di Cassino. L’evento di Roma è stato introdotto da Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss. Emilia Gangemi, presidente del comitato scuola e università di Unindustria, ha detto: «I giovani sono la linfa del paese, solo con loro riusciremo a ripartire». Unindustria, ha ricordato Gangemi, «per aiutare le startup che hanno più di un anno di vita non fa pagare la quota associativa per un anno». Paolo Merialdo, professore di ingegneria informatica all’Università Roma Tre e fondatore di InnovAction Lab ha precisato: «Per avere successo non è sufficiente avere una idea, ma questa deve risolvere un problema, essere monetizzabile e realizzabile». A chiudere, Alessio Rossi, presidente del Gruppo Giovani di Unindustria, che ha invitato i ragazzi a non farsi scoraggiare dai fallimenti. 5 milioni I vantaggi Iscrivendosi alle white listle imprese hanno la certezza di poter ottenere, per 12 mesi, contratti di appalto superiori a 5 milioni e subappalti oltre 150mila euro senza dover superare altri controlli 157 Le iscrizioni a MIlano Le buone notizie per le white list arrivano solo da Milano, sede Expo, e dalle aree del sisma: 81 iscrizioni all’Aquila, 800 a Ferrara, 719 a Modena 3 Le iscrizioni a Catania Proprio le zone più a rischio sono quelle con meno risposta: zero a Napoli, Palermo, Messina LA REAZIONE Oggi è prevista un’intersindacale dove le organizzazioni prenderanno eventuali iniziative di mobilitazione Credito. Ieri la lettera ai sindacati Federcasse disdetta il ccnl delle Bcc I MOTIVI A congelare le risorse sono una serie di motivi che vanno dalla carenza progettuale alla frettolosa predisposizione di interventi Road map. Il governo tenta di sbloccarli Difesa del suolo, 1,4 miliardi di euro rimasti nei cassetti

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48 Impresa & territori Il Sole 24 OreMercoledì 27 Novembre 2013 - N. 326

APPALTI PUBBLICIStipuleelettroniche,okalregolamentoA un passo dal traguardo leregole tecniche sulla firmadei contratti di appalto informa elettronica. Laversione immateriale deicontratti è obbligatoria dalprimo gennaio diquest’anno, ma solo inquesti giorni è statotrovato l’accordo tragoverno, Regioni eComuni su unregolamento tecnico che,salvo sorprese, riceveràl’intesa nella conferenzaunificata di domani. Tra gliscogli più difficili dasuperare anche iltrattamento fiscale per laregistrazione, sia degli attiin forma pubblica, sia dellescritture private soggette aregistrazione. Inquest’ultimo caso,l’Agenzia delle Entrate haacconsentito allapossibilità di una modalitàforfettaria di assolvimentodel bollo. Serve però unamodifica normativa chepotrebbe entrare già nellalegge di Stabilità. In attesadi questo passaggio,occorrerà effettuare ilcalcolo dell’imposta sullastampa cartacea dell’atto.

Icantieridelcentrocongressi(avviatinel2006)slittanoancora,eseloStatonontrovaaltri170milionisirischialostopdefinitivo

IlSegreen BusinessPark firmatodallostudioLombardini22 erealizzatoalleporte diMilanohavinto ilpremioRebuild 2013:30milamqdi uffici conun riccosistemadiservizi,un esempio diriqualificazioneimmobiliarechemostracome la rigenerazionedell’esistentesia unarisorsaimmensaper riformare ilmercatodellecostruzioni. Ilpremio è statoassegnatoieri aRiva delGarda inoccasionedel primogiornodellaconvention. (P.P.)

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Riqualificazione immobiliare

Isindacati della scuola FlcCgil, CislScuola, Uil Scuola, SnalsConfsaleGildaUnamsmanifestanoinsieme il30novembre a Roma«per chiederedicambiare la legge di stabilitàed eliminareil bloccodeicontratti».Lecinqueorganizzazioni sarannoinpiazza MonteCitorioa partire dalle10.

Edilizia

PANORAMA DESOLANTE

Istruzione

ORIENTAGIOVANI

Unindustriaspiega le start upa mille giovani

Lavoro

Mauro SalernoROMA.

Non decollano le whitelist delle imprese che operanonell’orbita dei cantieri. Anzil’iniziativa ha tutta l’aria di av-viarsi verso il flop. L’iscrizio-ne negli elenchi tenuti dalleprefetture,facoltativa,èpossi-bile da agosto e certifica chel’impresahaassoltoagliobbli-ghiantimafianegliappalti.Re-galandoalleimpreselacertez-zadipoterottenere,per12me-si,contrattidiappaltosuperio-ri a 5 milioni e subappalti oltre150milaeurosenzadoversupe-rare altri controlli. Nove i set-tori coinvolti. Si tratta delleaziende attive nel movimentoterra, nei servizi di trasportomateriali e rifiuti, fornitura dicalcestruzzo, bitume e ferro,noleggio di attrezzature (conosenzaconducente)eguardia-niadeicantieri.

Finora, non c’è stata alcunacorsaall’iscrizione.Anchenel-lecittàpiùgrandienelleareea

forterischiocriminalità.A Torino e Roma, per co-

minciare, risulta iscritta unasola impresa. E non è che die-trosifaccialafila.Ledomandepresentate alla prefettura del-la capitale sono state una cin-quantina. A fronte di un uni-verso di società gravitanti neinovesettoridiriferimentoperla white list che conta ben7.510imprese(datidelleCame-re di commercio aggiornati al30 settembre 2013). A Genovanessunaiscrizione.«Solo5do-mande – spiega un funziona-rio –. Eppure le imprese sonostate informate». Quasi tutteleprefettureconsultatehannoinserito per tempo sui proprisitiwebinformazioniemodel-li per chiedere l’iscrizione.Senza suscitare il richiamo at-teso, però. A Catania, peresempio, risultano solo treiscrizioni.ACosenzazero.Co-sì come a Napoli, Palermo,Messina e Catanzaro («finorasolo 20 domande», precisa-

no):tuttecittàsimbolodeirap-porti difficili tra criminalità eimpresa.«Nonabbiamoavutolarispostacheciattendevamo– spiegano a Messina – tenen-do contro che nella nostraarea le ditte interessate sonocirca duemila». La prefetturasiciliana ha ricevuto circa 90richieste, mentre sono solo 50le domande presentate a Reg-gio Calabria. Va, relativamen-te, meglio nelle tre aree in cuigli elenchi antimafia sono giàuna consuetudine: a Milano,perl’Expo,enelleduezonecol-pite dai terremoti dell’Abruz-zo e dell’Emilia Romagna. AMilano le imprese iscritte so-no 157, 81 all’Aquila. I numericrescononelcrateredel terre-moto emiliano (Ferrara 800,Modena 719), dove l’iscrizio-ne è obbligatoria per ottenerei pagamenti nei cantieri dellaricostruzione.

Perché le white list non fun-zionano? Potrebbe trattarsi diuneffettodellacosiddetta«de-

certificazione», che ora impo-ne alle Pa di non chiedere piùalle imprese l’attestazione didati in possesso di altre ammi-nistrazioni. In pratica così co-me un ufficio comunale nonpuò più chiedere a un cittadi-nouncertificatodinascita,an-cheper assolvere agli obblighiantimafiabastaun’autodichia-razione che spetta poi alla sta-zione appaltante verificare,inoltrando una richiesta allaprefettura. Da questo scambiodi documenti l’impresa vienecomunque tenuta al riparo.Mentrepuòlasciaremoltidub-bi l’idea di mettersi da soli icontrolli in casa, anche se nonsi ha nulla da temere. «C’è unasola strada per evitare che lewhite list restino un gusciovuoto–concludeBrunoFratta-si coordinatore del Comitatodi coordinamento per l’altasorveglianza delle grandi ope-re(Ccasgo)– .Bisognarender-leobbligatorie».

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OPERE PUBBLICHE

Roma, nuvola di Fuksasa caccia di altri 170 mln

APPROFONDIMENTO ONLINE

Il confronto delle retribuzioniwww.ilsole24ore.com/impresa-e-territori

Alessandro AronaRisorse per 1.404 milioni

di euro, destinate dallo Statotra il 2009 e il 2012 a interventiurgenti (in tutta Italia) controildissestoidrogeologico,giac-ciono ancora inutilizzate nel-lecassedeisoggettibeneficia-ri (Regioni, Autorità di baci-no, Comuni) per una serie dimotivi che vanno dalla caren-za progettuale, alla frettolosapredisposizione di interventiche a un’analisi più approfon-ditasisonorivelatinonoppor-tuni, ai conflitti di competen-zetraenti locali,o fraComunieRegioni,o fraAutoritàdiba-cinoealtri soggetti, alPatto distabilità interno.

È uno dei paradossi dellabattaglia finora perdentedell’Italia contro il dissestodel suolo: i finanziamenti a di-sposizione sono pochi (servi-rebbero 40 miliardi di europer un piano completo di pre-venzione, almeno 11 miliardiper gli interventi più urgenti),ma non si riesce a spendereneppurequelli.

Per questo il governo, nellalegge di stabilità, ha fissatouna "road map" di proceduree scadenze per verificare pri-ma i progetti e poi se del casorevocare e riutilizzare i 1.404milioni di euro per altre opereanti-dissesto.

Risorse per un miliardo dieuro,poi ridottea800 milioni,eranostatestanziateconlaleg-ge 191/2009 e poi assegnatedalCipeconunadeliberadel6novembre2009per interventiurgenti in situazioni a elevatorischio idrogeologico. A di-stanzadiquattroannil’esecuti-vo stima ora che 600 milionisu 800 non siano stati ancoraimpegnati, dunque i lavorinon ancora assegnati. Analo-ga situazione di stallo riguar-da gran parte delle risorse de-stinate sempre a opere anti-dissesto con le delibere Cipe

n. 6 e n. 8 del 2012, per rispetti-vamente130 e674,7milioni.

Il Ddl di Stabilità stabilisceallorachelerisorsenonimpe-gnate al 31 dicembre prossi-modebbanoessere«utilizza-te per progetti immediata-mente cantierabili», sempresulla difesa del suolo. Entro il1˚ marzo 2014 il Ministerodell’Ambientedovràverifica-re«lacompatibilità»degliac-cordi di programma firmatidal 2009 al 2012 con le Regio-ni (perdestinare i 1.404milio-ni) con l’esigenza di velociz-zare gli interventi, «e, se delcaso, propone alle regioni lenecessarie integrazioni e ag-giornamenti».

Entro il 30 aprile, quindi, i

soggetti responsabili per ogniintervento «finalizzano le ri-sorsedisponibiliagli interven-tiimmediatamentecantierabi-li», con specifica informativadapresentareal Cipe.

Fatta questa "revisione" deiprogrammi, l’obiettivo finaleè la «pubblicazione del bandodi gara» ovvero l’«affidamen-todeilavori»entroil31dicem-bre2014.Incasocontrarioscat-terà «la revoca del finanzia-mento» e la «rifinalizzazione,con decreto del Ministrodell’ambiente» di concertocon il Ministro dell’economia,«dellerisorseadaltriinterven-ti contro il dissesto idrogeolo-gico»,sempreall’internodellastessa regione (purché ci sia-no altri progetti immediata-mentecantierabili).

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Andrea MariniROMA.

Da una parte il peso della re-cessione, dall’altro il cuneo fiscalea livelli record. Un mix micidialeche rende le paghe del personalequalificato del Centro Sud tra lepiùbasseinEuropa.Afareilpuntoè una ricerca che sarà presentataoggi a Roma da Page Personnel,azienda attiva in tutta Europa nel-la ricerca e selezione di profili im-piegatizi che vanno dal junior finoalmiddlemanagement.

PagePersonnelhaselezionatolesettefigureprofessionalialmomen-topiùrichiestenelCentroSud:con-troller(cioèchiverificaedelaboraicostiaziendali),contabilegenerale,amministratoredelpersonale,ope-ratoredisportello,assistentedidire-zione,customerservice(chisioccu-padell’attivitàdisupportoaiclientisia pre che post vendita), key ac-countGdo/Gds(ilresponsabiledel-lagestioneclientiedeitargetperzo-na e punto vendita nella grande di-stribuzione). La retribuzione an-nua lorda è stata poi messa a con-fronto con i pari-grado di Francia,Spagna e Regno Unito. Il trend chesiregistraèchiaro.IlCentroSudIta-lia sta di poco sopra Madrid, ma il

confrontoconParigieLondraèim-pietoso: il reddito è inferiore di2-5mila euro annui lordi per gli ad-detti alle prime armi. Ma la forbicesiampliadopo treannidiesperien-za, arrivando a 5-10mila euro, conpunte di 20mila euro. «Tuttavia –sottolineaFrancescaContardi,am-ministratore delegato di Page Per-sonnel – il confronto con Madridnon deve trarre in inganno: in Spa-gna il cuneo fiscale è più basso cheinItalia.Quindilanostraretribuzio-nenettaècomunqueinferiore».

Basta analizzare qualche caso.Uncontrollerconpocaesperienza(finoa18mesi),nelCentro-SudIta-lia arriva a guadagnare 20-25milaeuroannui lordi, più o meno comein Spagna (22-25mila euro). Ma inFranciagiàsaliamo a25-26milaeu-ro,perarrivarea25-35milaeuronelRegno Unito. E il divario si allargase prendiamo in considerazionecontroller con alle spalle più di treanni di attività. Nel Centro Sud sa-liamo a 30-35 mila euro (30-33milain Spagna), tuttavia ci si allontanaancora di più da Parigi (35-42mila)eLondra(39-50mila).«Arestarein-dietro in questa fase – spiega Con-tardi–sonosoprattuttoquestepro-fessionidibackoffice,sucuisicon-

centrano i risparmi delle aziende.Mentrelequalificheacontattoconi clienti tendono a resistere, vistoche le imprese non possono per-mettersidiperderequotedimerca-to». Un operatore di sportello conpochimesidiesperienza,peresem-pio,nelCentroSudhaunaretribu-zione(25-27milaeuro)quasialline-ata a quella di Francia (26-30milaeuro)eRegnoUnito(23-30milaeu-ro). Mentre un key account dellagrande distribuzione "veterano"ha uno stipendio allineato con isuoi colleghi francesi (35mila eu-ro)enoncosì lontanodaipari-gra-do inglesi (40mila euro). «Sicura-mente – conclude Contardi – inquesta fase di crisi le aziende delCentroSudnonstannoaumentan-do gli stipendi. A ciò si aggiunge ilfreno di un cuneo fiscale più altodellamediaeuropea.Maseilmer-cato si riprende, la domanda perqueste professioni dovrebbe au-mentare, con una conseguentecrescitadelleretribuzioni».

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Giorgio PogliottiROMA

Annunciato da mesi, vede laluce il decreto interministerialecon i criteri più restrittivi per laconcessione della cassa in dero-ga. Dopo il semaforo verde otte-nuto dal ministero dell’Econo-mia, il testo sarà presentato oggidalsottosegretarioalLavoro,Car-lo Dell’Aringa alla commissioneLavorodellaConferenzadellere-gioni, coordinata dall’assessoreGianfrancoSimoncini.«L’obietti-

voè"omogeneizzare"icriteriali-vellonazionale–spiegaDell’Arin-ga,amarginediunconvegnodeIldiario del Lavoro – visto che at-tualmente tra le regioni ci sonomoltedifferenzenei limititempo-ralidiconcessionedel sussidio».

Ilimitididuratasarannoarmo-nizzati a partire dal 2014, con unmeccanismo di progressiva ridu-zione della durata visto che dopoil 2016, secondo la cosiddetta leg-geFornero, lacassainderogaces-serà di esistere: dal prossimo 1˚

gennaio, infatti, partiranno i fon-di di solidarietà – che peraltrostentano ancora a decollare – eprevedonoilpagamentodicontri-butidapartedelleaziendenonco-perte dagli ammortizzatori ordi-nari che nella fase di crisi hannoutilizzatolacassainderoga,attin-gendoalla fiscalitàgenerale. Iset-tori che alla scadenza di gennaionon avranno costruito il fondo disolidarietà ricadranno nel fondoresiduale, ma si prevede di intro-durre una clausola di opting out

per consentire l’uscita e l’adesio-neal fondodicategoria, unavoltacostituito.

Il decreto su Cig e mobilità inderoga prevede una griglia di du-rate del sussidio che cambiano, aseconda delle diverse situazioni,ad esempio sarà inferiore sel’aziendahaesaurito l’utilizzode-gliammortizzatoriordinari,men-tresiprevedeunaduratamaggio-reperleaziendedelSudchericor-rono alla mobilità in deroga. Perle imprese che utilizzano la sola

cassainderoga,laduratadelsussi-dio sarà di 12 mesi nel biennio perlerichiestepresentatenel2014,se-condoindiscrezioni.Sifissanoan-che tempi certi tra la richiesta delsussidio e l’effettivo pagamentoda parte dell’Inps: le Regioni do-vranno pronunciarsi entro 30giorni.Unavoltaacquisitoilpare-re della Conferenza Stato-Regio-ni, oltre che delle commissioniparlamentari, sentite le parti so-ciali, il decreto sarà operativo.Nel frattempo il governo è alla ri-cerca di altri 330 milioni per assi-curare la copertura della cassa inderoga per l’intero 2013, anche sesecondoregioniesindacatisitrat-tadirisorse insufficienti.

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Antimafia. Pochissime le iscrizioni facoltative: nessuna a Palermo e Napoli - Eccezioni l’Emilia e Milano

Legalità,flopdellewhitelistVantaggisugliappaltiachisicertificamalasensibilitàèancorascarsa

Cristina CasadeiFedercasse segue le orme

di Abi e disdice il contratto rin-novatoil21dicembredel2012.Lanotizia era nell’aria già la scorsasettimana,all’assemblea,ieripe-rò è arrivata l’ufficializzazionecon la lettera firmata dal presi-dentedelNucleoSindacale, Au-gusto dell’Erba, e consegnata aisindacati, incuivienedisdettatounilateralmenteilCcnl,rinnova-to il 21/12/2012 e formalmente inscadenzail31/12/2013.Tuttoque-sto, però, preservando gli effettinormativiedeconomiciprevistidallostessorinnovo del Ccnl, fi-noa tutto il 30 giugno 2014.Dan-do quindi ai sindacati sette mesiper rinnovare il contratto. Sem-pre secondo la lettera scadran-no al 31 dicembre 2013 i capitolirelativi ai quadri direttivi eall’orario di lavoro. Nell’ultimocontrattoerastatacondivisadal-leparti la sperimentazione dellamisurazione della prestazionedei quadri direttivi in un settoreche, in percentuale, ne ha la me-tà di quelli di Abi, secondo fontisindacali. Ma non solo. Era stataanche condivisa la possibilità disperimentarenuoviorarisullefi-liali, ancheper fattori diconcor-renza, dopo l’allungamentodell’orario inAbi.

In una nota, Federcasse spie-ga che «la decisione trae origi-ne, essenzialmente, dalla neces-sità di tenere conto dei mutatiscenari che vedono oggi le Ban-chechiamateasopportareglief-fetti negativi delle crisi e – spes-so – a supportare i processi di fi-nanziamento dell’economia.Fattoricheimpongonounripen-samento delle modalità di con-duzione dell’organizzazioneaziendale». L’auspicio è che «sipossaaprireconleorganizzazio-ni sindacali un confronto co-struttivo per individuare termi-ni e misure concrete di quel rin-novamentonormativocheappa-re non più rinviabile». L’obietti-vo, continua la nota, è «tutelaree sviluppare ulteriormentel’esperienza della cooperazioneitalianadicreditoafavoreesclu-

sivodei territoriedellecomuni-tà locali, delle famiglie e dellepiccole e medie imprese. Salva-guardando altresì il capitale so-ciale rappresentato dagli oltre37milacollaboratori».

Unaposizione pernullacom-presa dal sindacato che replicaduramenteeannunciamobilita-zionichepotrebberoesserepre-segiànell’intersindacaledioggi.«Con questa disdetta anticipata– commenta Luca Bertinotti, se-gretario nazionale della Fabi –Federcassedimostradivolerre-plicarepedissequamentelastra-tegia dell’Abi, pur avendo dasemprerivendicatolasua"diffe-renza" e autonomia rispetto aquel mondo». La decisione nonrispecchia, secondo il sindaca-

to, le consuetudini delle Bcc do-veinpassato«ilcontrattoarriva-va alla sua naturale scadenza epoi iniziava il negoziato in regi-me di ultrattività del vecchioccnl». Con tempi di negoziazio-ne mai brevissimi. La disdettaoggi genera una certa disconti-nuità rispetto al clima proattivoche si era creato con la sigladell’adeguamento del Fondo disolidarietà del settore alla leggeFornero. «Il 31 ottobre abbiamosiglatol’intesa,dopo22giorniar-riva la disdetta che disperde lospirito positivo delle scorse set-timane – interpreta Bertinotti –.Laconsideriamounattaccoaidi-rittideilavoratorieaqueglistes-si valori di concertazione, mu-tualismoecooperazione,cheso-nodasempreilmarchiodistinti-vodelsettoreBcc.Daoggi inpoiil loro slogan non dovrà esserepiù "differenti per scelta", masemmaidifferentiper finta».

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Sabatomanifestazionedellascuola

Provvedimenti. Criteri più restrittivi e griglia di durate del sussidio

Cig e mobilità in deroga: pronto il decreto

Professioni impiegatizie. Nel centro e nel Meridione d’Italia i compensi minori - Cuneo fiscale record

A Sud le paghe più basse d’EuropaOggi a Roma la ricerca di Page Personnel con i profili più richiesti

Trasferireaglistudenti lapassioneperl’impresa.Conquestoobiettivoierisièsvolto,nell’ambitodellaXXgiornatanazionaleOrientagiovanidiConfindustria,unincontrodedicatoallestartupdaltitolo"Dall’ideaalbusiness-comesifaunastartup".L’evento,organizzatodalComitatotecnicoScuolaeUniversitàdiUnindustria(Roma,Frosinone,RietieViterbo),havistolapartecipazionedimillestudentidioltre40scuolesuperiori.Lagiornatasièarticolataindueincontri,aRoma,nellasededell’UniversitàLuiss-GuidoCarli,e inprovinciadiFrosinone,nellasededell’UniversitàdiCassino.L’eventodiRomaèstatointrodottodaGiovanniLoStorto,direttoregeneraledellaLuiss.EmiliaGangemi,presidentedelcomitatoscuolaeuniversitàdiUnindustria,hadetto:«Igiovanisonolalinfadelpaese,soloconlororiusciremoaripartire».Unindustria,haricordatoGangemi,«peraiutarelestartupchehannopiùdiunannodivitanonfapagarelaquotaassociativaperunanno».PaoloMerialdo,professorediingegneriainformaticaall’UniversitàRomaTreefondatorediInnovActionLabhaprecisato:«Peraveresuccessononèsufficienteavereunaidea,maquestadeverisolvereunproblema,esseremonetizzabileerealizzabile».Achiudere,AlessioRossi,presidentedelGruppoGiovanidiUnindustria,chehainvitatoiragazzianonfarsiscoraggiaredaifallimenti.

5 milioniI vantaggiIscrivendosiallewhitelistleimpresehannolacertezzadipoterottenere,per12mesi,contrattidiappaltosuperioria5milioniesubappaltioltre150milaeurosenzadoversuperarealtricontrolli

157Le iscrizioni a MIlanoLebuonenotizieperlewhitelistarrivanosolodaMilano,sedeExpo,edalleareedelsisma:81iscrizioniall’Aquila,800aFerrara,719aModena

3Le iscrizioni a CataniaPropriolezonepiùarischiosonoquelleconmenorisposta:zeroaNapoli,Palermo,Messina

LA REAZIONEOggiè previstaun’intersindacaledove le organizzazioniprenderanno eventualiiniziativedi mobilitazione

Credito. Ieri la lettera ai sindacati

Federcasse disdettail ccnl delle Bcc

I MOTIVIAcongelare lerisorsesonounaseriedimotivichevannodallacarenzaprogettualeallafrettolosapredisposizionediinterventi

Road map. Il governo tenta di sbloccarli

Difesa del suolo,1,4 miliardi di eurorimasti nei cassetti