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IN QUESTO NUMERO: FOCUS “Un nuovo modello energetico per gli edifici del futuro” – “Impianti a pavimento radiante per le ristrutturazioni: Sistema Fiber 18” – CASE HISTORY “b!klimax di RDZ: comfort internazionale a 5 stelle” - NOVITA’ “Sistemi di termoregolazione. La tecnologia che genera benessere” – “Nuove unità di trattamento dell’aria RDZ. Rinnovo dell’aria con deumidificazione senza spreco di energia” – “Sistema di distribuzione dell’aria ModulAir” – NOVITA’ “Pompe di calore RDZ” – “Speciale Ristrutturazione”. Periodico d’informazione tecnica - marzo 2016 n° 5 www.rdz.it - 1 - In questo scenario, si rende maggiormente comprensibile il quadro normativo dettato dal protocollo di Kyoto dell’ormai lontano 1997, che in Europa si traduce nel “Pacchetto Clima 20-20- 20”: aumento del 20% nell’efficienza energetica, riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, aumento del 20% della quota di energie rinnovabili; obiettivi da raggiungere entro l’anno 2020. La questione ci riguarda molto da vicino. Abbiamo la consapevolezza che è necessario abbattere drasticamente le emissioni inquinanti, nella fattispecie le emissioni climalteranti puntando a ridurre l’effetto serra, ma per fare questo occorre ridisegnare il “modello energetico” fino ad ora utilizzato. Un ampio ricorso all’utilizzo delle energie alternative si pone come non più rinviabile e lo studio di soluzioni atte ad abbattere i fabbisogni energetici del pianeta si profila come drammaticamente urgente. È accertato che una parte rilevante dell’energia (circa il 35%) consumata dalla popolazione del mondo occidentale è relativa agli edifici; a questa quota si aggiunge quella necessaria al mondo industriale e quella (significativa) utilizzata per i trasporti. In tutte queste aree servono pertanto azioni concrete ed urgenti, che nel settore delle costruzioni si sono concretizzate in una serie di provvedimenti legislativi, a partire dal D.Lgs 192/2005 come recepimento delle Direttive Europee. In particolare, al fine di rendere gli edifici molto meno energivori, è in corso un ripensamento della prassi costruttiva che coinvolge la fase di realizzazione delle strutture (partendo dalla scelta dei materiali da utilizzare), la durata di vita degli edifici e i dispendi energetici necessari alla loro dismissione. Negli ultimi anni, passando per diversi stadi intermedi, è stato introdotto il concetto di “Certificazione Energetica degli edifici”, ossia una sorta di “bollino di qualità” atto a stabilire le prestazioni energetiche di un sistema edificio/impianto. L’iter trascorso è stato parecchio accidentato (ACE, APE, ecc.), ma finalmente, con il D.M. 26 Giugno 2015, si è arrivati alla soluzione definitiva. La novità: il D.M. 26 Giugno 2015 Questo Decreto Ministeriale, entrato in vigore il 1° ottobre 2015, costituisce un passaggio importantissimo nel processo di razionalizzazione dell’uso dell’energia primaria a servizio degli edifici. In esso, in particolare, si forniscono le prescrizioni per i consumi energetici relativi a: Riscaldamento invernale Raffrescamento estivo Ventilazione Produzione di acqua calda sanitaria In sintesi, i punti chiave della norma, sono: 1. Introduzione del concetto “edificio di rife- rimento” 2. Spinta verso l’uso di energia ottenuta da fonti rinnovabili (FER, Fonti di Energia Rinnovabile) 3. Concretizzazione degli nZEB (near Zero Energy Building, cioè edifici a consumo energetico “quasi zero”) 4. Definizione della Certificazione Energetica (nuovo modello di APE, Attestato di Prestazione Energetica). Stiamo uscendo da un inverno, invero anche mite, che è risultato essere l’inverno più secco della Storia. E avevamo appena scoperto che l’anno 2015 è stato l’anno più caldo mai rilevato. Il precedente dato storico risaliva nientemeno che… all’anno 2014, cioè l’anno precedente. Ora si parla di rischio siccità: sono mancate le precipitazioni nevose, sono a rischio le scorte di acqua nei bacini idrogeologici e l’agricoltura nell’anno 2016 subirà dei danni importanti. E’ evidente che il mutamento del clima è pienamente in atto e che le temperature medie stanno aumentando in maniera preoccupante. L’attuale pensiero scientifico ritiene che il fenomeno del surriscaldamento globale sia di origine antropica, ossia ne attribuisce le cause alle attività dell’uomo, prima fra tutti l’emissione in atmosfera di crescenti quantità di gas serra. L’inquinamento atmosferico è infatti dovuto principalmente alla continua e crescente combustione di fonti fossili a scopo energetico, alla deforestazione tropicale, all’agricoltura industrializzata e all’estensione della zootecnia. edifici del futuro Un nuovo modello energetico per gli

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IN QUESTO NUMERO:FOCUS “Un nuovo modello energetico per gli edifici del futuro” – “Impianti a pavimento radiante per le ristrutturazioni: Sistema Fiber 18” – CASE HISTORY “b!klimax di RDZ: comfort internazionale a 5 stelle” - NOVITA’ “Sistemi di termoregolazione. La tecnologia che genera benessere” – “Nuove unità di trattamento dell’aria RDZ. Rinnovo dell’aria con deumidificazione senza spreco di energia” – “Sistema di distribuzione dell’aria ModulAir” – NOVITA’ “Pompe di calore RDZ” – “Speciale Ristrutturazione”.

Periodico d’informazione tecnica - marzo 2016 n° 5 www.rdz.it

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In questo scenario, si rende maggiormente comprensibile il quadro normativo dettato dal protocollo di Kyoto dell’ormai lontano 1997, che in Europa si traduce nel “Pacchetto Clima 20-20-20”: aumento del 20% nell’efficienza energetica, riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, aumento del 20% della quota di energie rinnovabili; obiettivi da raggiungere entro l’anno 2020.

La questione ci riguarda molto da vicino. Abbiamo la consapevolezza che è necessario abbattere drasticamente le emissioni inquinanti, nella fattispecie le emissioni climalteranti puntando a ridurre l’effetto serra, ma per fare questo occorre ridisegnare il “modello energetico” fino ad ora utilizzato. Un ampio ricorso all’utilizzo delle energie alternative si pone come non più rinviabile e lo studio di soluzioni atte ad abbattere i fabbisogni energetici del pianeta si profila come drammaticamente urgente.

È accertato che una parte rilevante dell’energia (circa il 35%) consumata dalla popolazione del mondo occidentale è relativa agli edifici; a questa quota si aggiunge quella necessaria al mondo industriale e quella (significativa) utilizzata per i trasporti. In tutte queste aree servono pertanto azioni concrete ed urgenti, che nel settore delle costruzioni si sono concretizzate in una serie di provvedimenti legislativi, a partire dal D.Lgs 192/2005 come recepimento delle Direttive Europee. In particolare, al fine di rendere gli edifici molto meno energivori, è in corso un ripensamento della prassi costruttiva che coinvolge la fase di realizzazione delle strutture (partendo dalla scelta dei materiali da utilizzare), la durata di

vita degli edifici e i dispendi energetici necessari alla loro dismissione. Negli ultimi anni, passando per diversi stadi intermedi, è stato introdotto il concetto di “Certificazione Energetica degli edifici”, ossia una sorta di “bollino di qualità” atto a stabilire le prestazioni energetiche di un sistema edificio/impianto. L’iter trascorso è stato parecchio accidentato (ACE, APE, ecc.), ma finalmente, con il D.M. 26 Giugno 2015, si è arrivati alla soluzione definitiva.

La novità: il D.M. 26 Giugno 2015

Questo Decreto Ministeriale, entrato in vigore il 1° ottobre 2015, costituisce un passaggio importantissimo nel processo di razionalizzazione dell’uso dell’energia primaria a servizio degli edifici.In esso, in particolare, si forniscono le prescrizioni per i consumi energetici relativi a:

• Riscaldamento invernale• Raffrescamento estivo• Ventilazione• Produzione di acqua calda sanitaria

In sintesi, i punti chiave della norma, sono:1. Introduzione del concetto “edificio di rife-rimento”2. Spinta verso l’uso di energia ottenuta da fonti rinnovabili (FER, Fonti di Energia Rinnovabile) 3. Concretizzazione degli nZEB (near Zero Energy Building, cioè edifici a consumo energetico “quasi zero”)4. Definizione della Certificazione Energetica (nuovo modello di APE, Attestato di Prestazione Energetica).

Stiamo uscendo da un inverno, invero anche mite, che è risultato

essere l’inverno più secco della Storia. E avevamo appena scoperto

che l’anno 2015 è stato l’anno più caldo mai rilevato. Il precedente dato storico risaliva nientemeno

che… all’anno 2014, cioè l’anno precedente. Ora si parla di

rischio siccità: sono mancate le precipitazioni nevose, sono

a rischio le scorte di acqua nei bacini idrogeologici e l’agricoltura

nell’anno 2016 subirà dei danni importanti. E’ evidente che il

mutamento del clima è pienamente in atto e che le temperature medie

stanno aumentando in maniera preoccupante.

L’attuale pensiero scientifico ritiene che il fenomeno del

surriscaldamento globale sia di origine antropica, ossia ne

attribuisce le cause alle attività dell’uomo, prima fra tutti

l’emissione in atmosfera di crescenti quantità di gas serra. L’inquinamento atmosferico è

infatti dovuto principalmente alla continua e crescente combustione

di fonti fossili a scopo energetico, alla deforestazione tropicale,

all’agricoltura industrializzata e all’estensione della zootecnia.

edifici del futuro

Un nuovo modello energetico per gli

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2. L’uso di Fonti di Energia Rinnovabile nell’edilizia

Una fonte energetica può essere riconosciuta come “rinnovabile” quando il suo impiego avviene in un tempo confrontabile con quello necessario per il suo ripristino. Le fonti energetiche rinnovabili (FER) comunemente note sono: il sole, il vento, l’acqua, le risorse geotermiche, le maree ed il moto ondoso. A questo ventaglio si aggiungono le biomasse (es. il legno) solo se gestite in modo appropriato, vale a dire facendo sì che il loro tempo di impiego risulti compatibile con quello della loro rigenerazione.

L’utilizzo di FER è il punto cardinale per rispondere alle crescenti esigenze di risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia. Il primo intervento è, infatti, quello di contenere i consumi aumento l’efficienza dei dispositivi che producono energia e in un secondo momento è importante selezionare la fonte energetica con cui alimentare questi apparati.

In virtù delle prescrizioni dettate dal nuovo D.M. 26 Giugno 2015, i nuovi edifici avranno fabbisogni energetici decisamente contenuti, ma una parte rilevante di questi dovrà essere garantita da Fonti di Energia Rinnovabile (FER). Se da un lato questo è relativamente semplice da ottenere per il fabbisogno invernale, altra cosa è garantirlo per la

stagione estiva. La sfida sul piano tecnologico è assai stimolante e profila all’orizzonte un panorama dominato da generatori di calore alimentati da biomassa, dall’approvvigionamento dell’energia da captazione fotovoltaica e dalle pompe di calore, generatori estremamente efficienti in grado di sfruttare l’energia rinnovabile (dall’aria, dall’acqua, dal terreno) per soddisfare la maggior parte delle necessità.

3. Near Zero Energy Building

È noto da tempo che in Italia le costruzioni, a far data dal 1° Gennaio 2021 (per gli edifici pubblici si anticipa al 1° Gennaio 2019), dovranno essere del tipo “nZEB” (a energia quasi zero). Secondo il D.M. del 26 giugno 2015, un edificio per poter essere classificato ”a energia quasi zero” deve rispondere a due principali requisiti:a) L’immobile deve avere un fabbisogno di energia (che si esprime in termini di “energia primaria”) molto basso, inferiore agli standard dell’edificio di riferimentob) Questo fabbisogno dovrà essere soddisfatto per una parte rilevante (oggi almeno per il 50%) da Fonti di Energia Rinnovabile (FER).

In diverse regioni d’Italia, la coscienza e la conoscenza sulla realtà degli edifici a energia quasi zero stanno crescendo tra gli operatori del settore.

1. Cos’è l’edificio di riferimento?

L’edificio di riferimento è un edificio avente le medesime caratteristiche geometriche e dimensionali di quello in analisi, caratterizzato però da elementi costitutivi con proprietà energetiche limite fissate.

Questo significa:

• Trasmittanze limite imposte• Efficienza degli impianti minima imposta

Nelle tabelle sottostanti, sono riportati i dati di

riferimento. Esse dimostrano come i limiti siano diventati particolarmente restrittivi e come i valori previsti per gli interventi di riqualificazione energetica potranno generare impedimenti di ordine pratico costringendo a compromessi al ribasso.

Evoluzione nel tempo delle trasmittanze delle superfici opache

Periodo considerato Trasmittanza tipica dei muri

Prima degli anni ‘70 1,6÷2,2 [W/(m2 K)]

Anni ‘70 1,0÷1,2 [W/(m2 K)]

Anni ‘80 0,8÷1,0 [W/(m2 K)]

Anni ‘90 0,5÷0,8 [W/(m2 K)]

Anni 2000 0,3÷0,6 [W/(m2 K)]

Evoluzione nel tempo delle trasmittanze delle superfici trasparenti

Periodo considerato Trasmittanza tipica dei serramenti

Prima degli anni ‘70 5,5÷6,0 [W/(m2 K)]

Anni ‘70 5,0÷5,5 [W/(m2 K)]

Anni ‘80 3,0÷3,4 [W/(m2 K)]

Anni ‘90 2,0÷2,8 [W/(m2 K)]

Anni 2000 1,3÷1,9 [W/(m2 K)]

Evoluzione nel tempo del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento invernale

Prima degli anni ‘70 >>200 [kWh/(m2 a)]

Anni ‘70 150÷200[kWh/(m2 a)]

Anni ‘80 120÷160[kWh/(m2 a)]

Anni ‘90 90÷120[kWh/(m2 a)]

Anni 2000 70÷100 [kWh/(m2 a)]

Anni 2000 0,3÷0,6 [W/(m2 K)]

Involucro edilizio: muri Involucro edilizio: coperture Involucro edilizio: solaiInvolucro edilizio:

infissi (trasmittanze)

Involucro edilizio: infissi (fattore solare)

Trasmittanza strutture verticali opache [W/m2 K]

Trasmittanza strutture orizzontali o inclinate di copertura [W/m2 K]

Trasmittanza strutture orizzontali di pavimento [W/m2 K]

Trasmittanza chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti

compresi infissi [W/m2 K]

Fattore di trasmissione

solare totale ggl+sh

verso l'esterno, ambienti non riscaldati o contro terreno

verso l’esterno, ambienti non riscaldati o contro terreno

verso l’esterno, ambienti non riscaldati o contro terreno

verso l’esterno e ambienti non riscaldati

EDIFICIO DI RIFERIMENTO

VALORI RIQUAL. ENERGETICA

EDIFICIO DI RIFERIMENTO

VALORI RIQUAL. ENERGETICA

EDIFICIO DI RIFERIMENTO

VALORI RIQUAL.ENERGETICA

EDIFICIO DI RIFERIMENTO

VALORI RIQUAL.ENERGETICA

EDIFICIO DI RIFERIMENTO

Zona climatica

2015 2019/2021

2015 2019/2021

2015 2019/2021

2015 2019/2021

2015 2019/2021

2015 2019/2021

2015 2019/2021

2015 2019/2021

2015 2019/2021

A e B 0,45 0,43 0,45 0,40 0,38 0,35 0,34 0,32 0,46 0,44 0,48 0,42 3,2 3,0 3,2 3,0 0,35 0,35

C 0,38 0,34 0,40 0,36 0,36 0,33 0,34 0,32 0,40 0,38 0,42 0,38 2,4 2,2 2,4 2,0 0,35 0,35

D 0,34 0,29 0,36 0,32 0,30 0,26 0,28 0,26 0,32 0,29 0,36 0,32 2,0 1,8 2,1 1,8 0,35 0,35

E 0,30 0,26 0,30 0,28 0,25 0,22 0,26 0,24 0,30 0,26 0,31 0,29 1,8 1,4 1,9 1,4 0,35 0,35

F 0,28 0,24 0,28 0,26 0,23 0,20 0,24 0,22 0,28 0,24 0,30 0,28 1,5 1,1 1,7 1,0 0,35 0,35

Rendimento dei sottosistemi (distribuzione, regolazione, emissione)

Riscaldam. Raffresc. ACS

Distribuzione Idronica 0,81 0,81 0,70

Distribuzione Aeraulica 0,83 0,83 -

Distribuzione Mista 0,82 0,82 -

Rendimento dei sottosistemi di generazioneRiscaldam. Raffresc. ACS

Generatore a combustione liquido 0,82 0,80

Generatore a combustione gassoso 0,95 0,85

Generatore a combustione solido 0,72 0,70

Generatore a biomassa solida 0,72 0,65

Generatore a biomassa liquida 0,82 0,75

Pompa di calore a compressione elettrica 3,0 2,5* 2,5

Macchina frigorifera a compressione elettrica 2,5*

Pompa di calore ad assorbimento 1,30 2,5* 1,10

Pompa di calore a compressione (motore endotermico)

1,15 1,05

Macchina frigorifera a fiamma indiretta 0,90

Il D.M. 26 Giugno 2015 fissa i valori di efficienza degli impianti osservabili nelle tabelle:

N.B.: Rendimenti comprensivi dei consumi di energia elettrica ausiliaria (P ausiliari = 0).

Focus: Analisi storica delle caratteristiche energetiche degli edificiPrima di proseguire è opportuno osservare dal punto di vista storico le caratteristiche energetiche più salienti dei componenti costruttivi utilizzati nel tempo. Facendo riferimento agli edifici di tipo residenziale riportiamo di seguito l’evoluzione dei valori termici delle superfici opache e trasparenti e l’evoluzione dei fabbisogni di energia per il riscaldamento invernale, utilizzando l’unità di misura impiegata anche nella documentazione relativa alla Certificazione Energetica: il [kWh/(m2 a)].

Quanto sopra ci porta inevitabilmente a considerare come il patrimonio edilizio esistente sia fortemente energivoro (in media oltre 200 [kWh/(m2 a)]).

Inside RDZ · Marzo 2016 · n° 5

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Aumentano le richieste di progetti di strutture tipo “nZEB” per nuove costruzioni e ristrutturazioni e progettisti, costruttori, installatori e utenti finali cominciano a cogliere i vantaggi in questo mercato di qualità che mira a proporre edifici sostenibili dalle elevate condizioni di comfort con bassissimi costi per i consumi energetici.

4. La Certificazione Energetica degli Edifici

In questo contesto, la fase di progettazione (nuovo edificio o riqualificazione di esistente) dovrà attraversare diversi stadi:• Verifica progettuale e determinazione del

fabbisogno di energia primaria richiesta• Classificazione energetica considerando

l’energia primaria da fonti non rinnovabili

L’intento del legislatore quindi lascia libertà di scelta al progettista chiedendo di garantire requisiti minimi di efficienza, indipendentemente dalla tecnologia applicata ed è volto a valorizzare l’utilizzo di tecnologie più efficienti in termini energetici.

E il risultato sarà condensato nel nuovo attestato di Prestazione Energetica (APE)

Il panorama nel quale si opererà in futuro sarà quindi figlio di questo quadro legislativo.Il sistema edificio/impianto deve generare edifici “vivibili” garantendo un microclima che favorisca la vita e l’attività umana al loro interno.A tale scopo gli aspetti da considerare sono molteplici, ciascuno con il proprio impatto energetico:• Comfort termico• Comfort igrometrico• Comfort acustico• Comfort luminoso

Con particolare riferimento al comfort termico e igrometrico dobbiamo tener presente le seguenti necessità:• Gestire le temperature

• Gestire i livelli di umidità• Gestire la qualità dell’aria (indice IAQ)Per raggiungere gli obbiettivi i sistemi impiantistici dovranno mirare a:• Efficienza nella produzione del calore• Efficienza nella distribuzione• Efficienza nella regolazione• Efficienza nell’emissioneE in questo scenario la soluzione più indicata è l’impianto di climatizzazione radiante.

Gli impianti di climatizzazione radiante

Gli impianti di climatizzazione possono essere del tipo a pavimento, a parete e a soffitto a seconda del tipo di superficie utilizzata per l’installazione del sistema.

I sistemi radianti

Perché la climatizzazione radiante? Perché presenta molteplici aspetti interessanti, a partire dal migliore comfort garantito e dalla migliore distribuzione delle temperature. Il riscaldamento radiante è sinonimo di comfort: l’uniforme ripartizione delle temperature all’interno degli ambienti di vita e di lavoro genera una piacevole sensazione di benessere fisico, garantendo un notevole risparmio energetico, massima libertà di arredamento, ambienti sani e puliti. Nel caso del riscaldamento per irraggiamento l’emanazione del calore avviene in modo uniforme attraverso tutta la sua superficie, con una distribuzione delle temperature ideale per le esigenze di comfort del corpo umano. Questa particolare caratteristica, oltre a garantire una sensazione di benessere, permette di mantenere l’impianto ad una temperatura di gestione molto bassa, riducendo sensibilmente i consumi rispetto agli impianti tradizionali. Inoltre si tratta di un sistema “invisibile”, che consente grande libertà nell’arredamento degli ambienti.

Riscaldare non basta

Le costruzioni particolarmente coibentate per ridurre le dispersioni termiche comportano nuove problematiche che devono essere adeguatamente affrontate. È importante riflettere infatti sul fatto che il nostro Paese gode di un clima mediterraneo e quindi l’energia necessaria alla climatizzazione estiva assume un peso predominante.

Per l’estate le nuove costruzioni presentano:• Valori di carico di picco (potenza termica

estiva) diminuiti• Necessità di attivare il raffrescamento in

anticipo e di disattivarlo in ritardo• Necessità di provvedere alla ventilazione

meccanica• Necessità di raffrescare anche edifici che in

passato non ne avevano bisognoQuesto è dovuto principalmente al fatto che il carico termico interno (endogeno) comporta una diminuzione delle richieste invernali ma purtroppo anche un incremento delle esigenze estive.Ecco quindi venire alla luce un’altra importante

peculiarità degli impianti radianti: invertendo il flusso di calore, ovvero alimentandoli in estate con acqua moderatamente fresca, essi sono in grado di asportare calore dagli ambienti. In questo contesto il sistema radiante, oltre ad essere considerato il miglior impianto di riscaldamento per l’inverno, è un’ottima soluzione anche per il raffrescamento estivo. Con un unico sistema, invisibile e a basso consumo, è possibile climatizzare gli ambienti in tutte le stagioni, senza dover procedere all’installazione di altri impianti. I locali climatizzati con questa soluzione sono estremamente confortevoli, spaziosi, silenziosi, privi di correnti d’aria e movimenti di polvere, ideali per il benessere di tutta la famiglia.

Il trattamento dell’aria

La potenza termica degli impianti radianti in regime di raffrescamento estivo è strettamente legata alle temperature superficiali applicabili. La temperatura minima che può essere raggiunta dalle superfici può essere illustrata come segue, coerentemente con la Norma ISO-EN 7730:

• Maggiore di 19÷20 °C per gli impianti a pavimento radiante (per ragioni di comfort fisiologico)

• Maggiore della temperatura di rugiada per gli impianti a parete e a soffitto, le cui superfici non sono a contatto con il corpo umano (per evitare fenomeni di condensazione)

Controllo dell’umidità

Per ottenere ambienti confortevoli in estate è necessario considerare che il benessere dipende anche dal livello di umidità dell’aria: diventa assolutamente necessario quindi deumidificare l’aria ambiente. Con un opportuno sistema di deumidificazione si mantengono le temperature di rugiada a livelli contenuti consentendo il massimo rendimento dell’impianto in raffrescamento senza rischi di condensa.

La ventilazione negli edifici

Nel quadro delineato dal D.M. 26 Giugno 2015, la ricerca della maggiore coibentazione tende a rendere gli edifici “ermetici”, per cui il rinnovo dell’aria ambiente non potrà più avvenire per “aerazione” attraverso spifferi e aperture ma dovrà essere effettuato meccanicamente attraverso sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC). Perché diventa necessaria la ventilazione? Con l’edificio a “tenuta stagna” la qualità dell’aria negli spazi confinati si abbassa notevolmente, venendo a mancare un adeguato apporto di aria nuova dall’esterno. La ventilazione è quindi necessaria sia per ragioni di salubrità sia per preservare gli edifici dall’attacco di muffe o condense e dai danni dell’umidità.

C’è un altro fattore fondamentale da tenere però in considerazione. L’aumentata coibentazione delle costruzioni riduce in modo considerevole le dispersioni termiche causate dall’involucro

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edilizio, e l’energia necessaria per l’aria di rinnovo diventa un aspetto ancor più importante: in termini percentuali non incide più per il 10%÷15% come in passato, ma può arrivare a superare il 40% dell’energia totale necessaria per riscaldamento. Questo porta a dover considerare il recuperatore di calore quale elemento essenziale per l’efficienza energetica del sistema edificio/impianto. L’energia dell’aria inquinata disponibile in uscita deve essere pertanto recuperata tramite uno scambiatore di calore integrato nell’unità ventilante e ceduta all’aria nuova in ingresso.

Deumidificare e rinnovare

La ventilazione apporta sempre dei benefici riguar-do all’influenza dell’umidità in ambiente, ma in forma molto diversa a seconda della stagione e del-la situazione climatica in cui ci si trova ad operare:• in inverno la ventilazione contribuisce alla

deumidificazione ambiente• in estate l’aumento del movimento dell’aria

favorisce lo smaltimento termico del corpo umano e favorisce l’evaporazione creando una sorta di raffrescamento a livello cutaneo.

Mettendo insieme le funzionalità di ventilazione meccanica controllata e di deumidificazione si utilizzano macchine che racchiudono in un’unica costruzione i ventilatori, il recuperatore di calore, il circuito frigorifero e tutte le batterie per il trattamento dell’aria; questi dispositivi possono trattare la sola aria di rinnovo oppure anche una parte di aria in ricircolo, e permettono che l’aria inquinata estratta dagli ambienti “umidi” non ritorni in ambiente ma sia espulsa all’esterno.

In particolare, se opportunamente dotate di dispositivi per il free-cooling e di un adeguato sistema di regolazione, queste macchine potranno garantire da sole il comfort per una parte rilevante dell’anno, ovvero nelle mezze stagioni quando l’impianto dell’edificio è disattivato.

Gestire il clima con intelligenza

Impianti di climatizzazione sofisticati, in grado di controllare diversi parametri di comfort,

devono essere pilotati da sistemi “intelligenti” di regolazione che consentano il puntale raggiungimento delle prestazioni desiderate, ottimizzando l’energia da impiegare.

Per una corretta gestione del comfort, gli impianti di regolazione dovranno essere completi delle opportune sonde di temperatura (esterna, acqua, ambiente), sonde di umidità ambiente e sonde di qualità dell’aria.

La centralina di regolazione si occupa dell’elaborazione delle informazioni fornite dalle sonde e gestisce il generatore invernale (pompa di calore, caldaia, ecc), il generatore estivo (pompa di calore, il chiller, ecc), la temperatura del fluido di impianto (valvola/e miscelatrice/i), le uscite di zona (testine, valvole di zona, ecc), le chiamate di deumidificazione, la ventilazione meccanica controllata (anche in funzione dell’affollamento), il free-cooling (raffrescamento degli ambienti con l’aria di rinnovo) e l’eventuale integrazione termica con il sistema di trattamento aria.

La regolazione può avvenire con il controllo di tutti i parametri, comprese le temperature massime e minime di sicurezza, e la gestione in tempo reale del punto di rugiada. Per raggiungere in tempi rapidi i criteri di comfort, utilizzando al meglio le energie in campo e garantendo le condizioni di sicurezza.

Energia pulita

In generale gli impianti radianti possono garanti-re l’ideale temperatura “percepita” con una minore richiesta di energia termica, ma soprattutto, trat-tandosi di sistemi a “bassa differenza di tempera-tura”, si accoppiano in modo ottimale alle FER, aumentando in maniera considerevole l’efficienza nella produzione dell’energia termica. Essi utiliz-zano infatti un fluido vettore a media temperatura (30÷35 °C in inverno), per cui è possibile impie-gare convenientemente diverse sorgenti di energia termica (caldaie tradizionali, caldaie a condensa-zione, caldaie a biomassa o miste, impianto solare

termico, pompe di calore e calore refluo da proces-si produttivi).Nel panorama dei produttori di energia “pulita” un ruolo di rilievo è occupato dalle pompe di calore aria/acqua, le quali godono dell’inesauribile fon-te di calore che viene fornita dal sole, per porta-re all’interno degli ambienti energia rinnovabile ed ecosostenibile. L’abbinamento con i sistemi radianti poi migliora ulteriormente l’efficienza delle pompe di calore in quanto le basse tempera-ture invernali e le alte temperature estive richieste dall’impianto radiante ne ottimizzano e amplifica-no il rendimento.

Conclusioni

La climatizzazione radiante, abbinata alla ventila-zione e alla deumidificazione estiva, a un opportu-no sistema di controllo e a un generatore di calore efficiente, garantisce il migliore comfort in tutte le stagioni con il massimo rendimento e il massimo risparmio energetico.

Coerentemente con gli intenti e le prescrizioni del-la legislazione vigente, in futuro nel settore delle costruzioni sarà possibile ridurre il consumo di energia e l’inquinamento ambientale solo se ver-ranno attuate adeguate misure nel modo di conce-pire e vivere gli edifici. Queste misure dovranno necessariamente comprendere:• interventi di riqualificazioni sull’involucro

edilizio• utilizzo di impianti a bassa temperatura ab-

binati a sistemi di regolazione performanti e generatori ad altissima efficienza che utilizza-no FER

• impiego di sistemi di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore

Per un benessere diffuso nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica di una piena sostenibilità.

Esempio di una soluzione tipo

L’involucro edilizio è fortemente coibentato e le superfici trasparenti presentano bassa trasmittanza e ottima tenuta all’aria. Quest’ultime devono permettere inoltre il passaggio dell’irraggiamento solare in inverno ma impedirlo in estate L’impianto di climatizzazione radiante può essere a pavimento, a parete o a soffitto; la scelta dipende dalle caratteristiche dell’edificio e/o dalla sua destinazione d’uso.La produzione dell’energia è demandata a una pompa di calore che può essere di tipo geotermico (acqua, terreno) oppure aerotermico (aria) ed è in grado di produrre energia termica in inverno ed energia frigorifera in estate. La stessa pompa di calore può garantire anche la produzione di acqua calda a uso sanitario. Per la produzione dell’ACS è possibile sfruttare un impianto solare termico capace di garantire una forte copertura del fabbisogno complessivo annuo.L’impianto solare termico, abbinato all’impianto radiante, può contribuire anche a una parte dell’energia termica invernale per riscaldamento.L’edificio è dotato inoltre di impianto fotovoltaico, per la produzione di energia elettrica che alimenta la pompa di calore.E’ presente infine un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), con recupero di calore in grado di garantire un corretto livello di qualità dell’aria ambiente con il minimo dispendio di energia.L’impianto di ventilazione meccanica è corredato di sistema di deumidificazione estiva per esaltare le prestazioni in raffrescamento degli impianti radianti assicurando il comfort termo-igrometrico. Se dotato di by-pass per il free-cooling il comfort ambientale può essere gestito quasi gratuitamente per un discreto periodo dell’anno.

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RDZ, da sempre impegnata nella realizzazione di impianti radianti che garantiscano il massimo comfort con il minimo dispendio di energia, propone un sistema di riscaldamento e raffrescamento a pavimento all’avanguardia e versatile, realizzabile in solo 21 mm di spessore (rivestimento escluso).Grazie agli ingombri ridotti, alla velocità di risposta e alle ottime prestazioni, Fiber 18 è la soluzione ideale per le ristrutturazioni.

L’impianto si compone di supporti base in gessofibra, dello spessore di 18 mm, opportu- namente fresati per l’alloggiamento delle tubazioni in polibutilene Ø 12 mm ed è ricoperto da uno speciale strato rasante ad alta resistenza meccanica. Il livellante cementizio posato in sostituzione del massetto, lo rende compatibile con qualsiasi tipo di rivestimento.

I componenti

L’utilizzo di supporti base in gessofibra consente di realizzare un piano di appoggio stabile e resistente, con un limitato impegno di spessore che può essere applicato sul solaio grezzo, sul getto di riempimento oppure sopra un pavimento finito pre-esistente.

Il tubo in polibutilene di diametro 12x1,3 mm presenta il vantaggio di essere, a parità di sezione, più flessibile e maneggevole rispetto ad altri prodotti omologhi. Prodotto secondo le Norme DIN 16968 e DIN 4726 e dotato di barriera antiossigeno come suggerito dalla Norma EN 1264, assicura una posa in opera agevole e rapida.

I collettori di distribuzione, costruiti in tecnopolimero, sono provvisti di valvola di intercettazione e di taratura per ogni circuito. Sempre per ogni circuito è presente un misuratore di portata che facilita le operazioni di

bilanciamento dell’impianto. I collettori vengono forniti completamente pre-assemblati, completi di valvole di sfiato, di attacchi per carico e scarico impianto e di termometri per le temperature di andata e di ritorno.

La cornice perimetrale Slim 5, per l’assorbimento delle dilatazioni del pavimento e per l’isolamento termoacustico delle pareti, è realizzata in polietilene espanso e ha un’altezza di soli 5 cm come richiesto da questo sistema a basso spessore.

L’adesivo deformabile ad alto modulo elastico a base di polimeri sililati è necessario per incollare i pannelli alla pavimentazione esistente ed è caratterizzato da un’alta presa iniziale e rapido indurimento finale.

Il primer acrilico, esente da solventi, è previsto per la preparazione della base di supporto al fine di renderla idonea al ricevimento del getto sovrastante (livellante cementizio).

Massima prestazione con minimo ingombro e minima inerzia termica

SISTEMI RADIANTI

Per la riqualificazione energetica degli edifici RDZ propone un

sistema a bassissimo spessore e bassa inerzia termica per il

riscaldamento e raffrescamento a pavimento da installare sopra

qualsiasi massetto esistente, oppure sopra pavimentazioni in legno o in ceramica. Nato

dall’esigenza di realizzare gli impianti a pavimento

con ingombri ridotti e dalla ricerca di materiali funzionali

e performanti, Fiber 18 è particolarmente adatto alla

ristrutturazione di edifici esistenti e a tutti quei contesti

in cui è importante ridurre al minimo l’inerzia dell’impianto.

STRATO DI LIVELLAMENTO

PANNELLO FIBER 18

SOLAIO GETTO DI LIVELLAMENTO

TUBO PB Ø 10

2

3

6

4

7

5

1

CORNICE PERIMETRALE SLIM 5

RIVESTIMENTO PAVIMENTO

BATTISCOPA

Impianti a pavimento radiante per le ristrutturazioni?

Sistema Fiber 18 di RDZ

57 4 2 136

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L’installazione

Fiber 18 è uno speciale sistema a pavimento a bassissimo spessore. Pertanto per la buona riuscita dell’impianto è necessario attenersi ad alcune importanti indicazioni di installazione.

Prima di iniziare la posa è necessario assicurarsi che il sottofondo sia piano, pulito e liscio.

Se la pavimentazione si trova a diretto contatto con il terreno, è fondamentale prevedere uno strato impermeabilizzante costituito da un foglio di polietilene avente funzione di barriera all’umidità che rende successivamente obbligatoria la stesura di un massetto di livellamento.

Dopo la collocazione della cornice perimetrale Slim 5 è possibile procedere all’installazione dei pannelli in gessofibra mediante l’utilizzo dell’opportuna colla adesiva, come da progetto fornito da RDZ.

Prima dell’alloggiamento della tubazione è richiesta l’applicazione a spruzzo sui pannelli del primer acrilico necessario per prepararli al ricevimento del livellante cementizio.

L’installazione si completa con la posa della tubazione dopo il collegamento ai collettori e la rasatura del massetto da eseguire in due fasi per una miglior riuscita: fino alla quota superiore del pannello e successivamente fino alla quota desiderata (variabile da 3 a 10 mm).

I vantaggi

• Idealeperleristrutturazioni• Bassissimospessore:21mm

esclusoilrivestimento• Rapiditàdirisposta• Prestazionielevate• Compatibileconqualsiasitipo

dirivestimento

Il livellante cementizio ha lo scopo di sostituire il massetto: si presenta molto fluido, per facilitare le operazioni di posa in opera, è fibro-rinforzato e adatto per spessori a partire da 3 mm. La limitata resistenza termica al passaggio del calore consente di adottare bassissime differenze di temperatura per il fluido termovettore, con conseguenti maggiori efficienze del generatore di calore (es.: caldaia a condensazione) e la possibilità di utilizzo di energie rinnovabili (es.: solare termico, pompe di calore, ecc.). Essendo a base cementizia, l’incollaggio del rivestimento del pavimento risulta facilitato e poco oneroso.

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5 stelle Per la realizzazione di un prestigioso residence a Gapyong Gyeonggi-do (Corea del Sud) è stato utilizzato l’innovativo sistema di climatizzazione a soffitto b!klimax di RDZ, capace di garantire un clima ideale e un elevato benessere durante tutto l’arco dell’anno. Ci troviamo nella contea sudcore-ana più popolosa e prospera del Paese a poche de-cine di chilometri dalla capitale Seul, dove è stata edificata una lussuosa struttura dedicata a ospitare gli iscritti di un rinomato Golf Club locale. Si tratta di un complesso residenziale composto da 3 diver-se tipologie di appartamenti con sauna o piscina e da 8 unità indipendenti atte ad accogliere fino a 6 ospiti ciascuno.Il comfort climatico in ambiente è stato demandato al sistema b!klimax a soffitto, installato su una superficie di 2.800 m² e dimensionato per ottenere una prestazione termica in fase di riscaldamento invernale di circa 120 W/m² e in fase di climatizzazione estiva di circa 70 W/m². Tali rese permettono al soffitto radiante di soddisfare il carico sensibile dei vari locali, mentre la grande versatilità di utilizzo e la bassa inerzia termica del sistema lo rendono particolarmente performante e in grado di rispondere alle esigenze della clientela soprattutto nel periodo estivo. Nel progetto in questione sono stati impiegati più di 7000 speciali quadrotti radianti b!klimax 600x600 mm, montanti su propria struttura nascosta del tipo clip-in e

costituiti da un plafone metallico in acciaio post-verniciato con perimetro ad angolo smussato e superficie liscia non perforata RAL 9001. Sul plafone è fissato tramite un diffusore metallico in alluminio il circuito idraulico realizzato mediante tubazione in PB diam. 6 mm dotata di barriera contro la diffusione dell’ossigeno secondo la DIN 4726. Un pannello isolante in lana di vetro a bassa densità, classe di reazione al fuoco A1, opportunamente sagomato, con uno spessore di 30 mm e una densità di 30 Kg/m³, completa il sistema e garantisce un adeguato isolamento termico. I quadrotti radianti sono di semplice e rapida installazione e possono essere aperti per interventi di ispezione e manutenzione anche ad impianto funzionante.

SISTEMI RADIANTI

b!klimax di RDZ: comfort internazionale a

Riscaldamento e raffrescamento a soffitto con

sistema b!klimax+ a quadrotti metallici 600x600, regolazione

Wi e unità di trattamento dell’aria UC 1001 in un

residence di pregio per golfisti in Corea.

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A completamento dell’impianto, per assicurare un’ottimale distribuzione del fluido termovettore e il corretto bilanciamento idraulico dei circuiti sono stati coinvolti tutti i componenti del sistema b!klimax: dai 78 collettori principali MAXI partono 245 linee idrauliche realizzate con tubazioni in PB preisolato diam. 20 mm per alimentare 775 collettori secondari ad innesto rapido (a 4 e 8 vie passanti e terminali) che collegano i pannelli radianti al circuito di distribuzione.

Ottimizzato per funzionare sia d’inverno che d’estate, il sistema b!klimax garantisce il massimo delle prestazioni quando viene integrato con un sistema di macchine per il trattamento e il ricambio dell’aria e con un sistema di termoregolazione in grado di gestire e controllare i parametri dell’impianto.

Per il trattamento dell’aria sono state installate nel controsoffitto 18 Comfort Unit UC 1001, vere e proprie UTA costituite dal deumidificatore DA 1001 abbinato ad un recuperatore di calore SR 1001. Tali macchine provvedono alle funzionalità di deumidificazione, ventilazione, rinnovo aria (con recupero di calore), integrazione di potenza sensibile estiva ed invernale, gestite dagli appositi moduli Wi-U della regolazione elettronica corredata. La portata d’aria nominale è di 1000 m³/h e quindi è ideale per ambienti di media volumetria e con discreto affollamento, come il caso specifico.

Il sistema radiante a soffitto b!klimax associato alla Comfort Unit UC 1001 diviene a tutti gli effetti un sistema radiante DOAS (Dedicated Outdoor Air System) che, oltre ad essere riconosciuto come sistema ad alta efficienza ottiene delle ottime qualità in termini di comfort ambientale, unendo al controllo della temperatura ambiente (carico sensibile) fornito dalla sola parte radiante, il trattamento dell’aria in termini di apporto di aria primaria e controllo igrometrico della stessa, recuperando altresì parte dell’energia, che altrimenti andrebbe persa, grazie al recuperatore di calore a flussi incrociati.

Per raggiungere il massimo delle prestazioni nel funzionamento estivo ed invernale, l’impianto radiante è stato completato con un sistema di regolazione elettronica, composto da centraline espandibili mod. Wi multizona. Il limitato numero di componenti, la grande versatilità di utilizzo e la semplicità nella configurazione dell’impianto, corredato da schemi elettrici personalizzati, le rendono infatti estremamente pratiche da utilizzare e da installare. Nel caso specifico di questo progetto è stata prevista una regolazione per la produzione centralizzata dell’energia e per il controllo dell’acqua calda sanitaria, denominata Wi- MASTER.NET. La centralina MASTER.NET, corredata di sonda esterna e sonda di mandata, comanda i generatori di calore e di energia fredda, la regolazione della temperatura generale attraverso una pre-miscelazione dell’acqua e il circolatore di centrale. Essendo il cuore nevralgico del sistema di termoregolazione, l’unità MASTER.NET dia-loga tramite schede seriali RS485 con le altre 15

centraline Wi.NET, installate all’interno di ciascun alloggio per garantire il controllo accurato della mandata dell’acqua all’impianto. Nelle varie unità abitative sono state installate con collegamento Bus 247 sonde ambiente di temperatura e umidità mod. Wi-TT dal design semplice ed elegante, che prevedono la rilevazione e la visualizzazione dei parametri termo-igrometrici nei locali, oltre alla possibilità di impostare i set point di temperatura, le modalità ON, OFF e programmazione e di visualizzare sia il funzionamento locale sia quello dell’intero sistema. Il terminale è collegato alle uscite digitali per l’attivazione delle funzionalità di zona sull’unità di espansione Wi-Z (in totale 83), ed è predisposto per il montaggio a parete ad incasso su frutto a 2 moduli. Ecco dunque realizzato un sistema completo di climatizzazione in grado di controllare in modo costante e puntuale il carico sensibile, il carico latente e l’aria primaria per assicurare in ogni momento risparmio energetico, comfort impeccabile, elevata efficienza e salubrità dei locali.

b!klimax+, comfort invisibile in ogni stagione

b!klimax è sinonimo di comfort. L’uniforme ripartizione del caldo e del freddo, trasmessi dal soffitto e dalle pareti per irraggiamento, assicurano un’omogenea distribuzione delle temperature all’interno dell’ambiente, senza la presenza di fastidiosi getti d’aria. L’assenza di moti convettivi, generati dalla differenza di temperatura tra corpo scaldante e ambiente, elimina il problema del movimento di polveri e di impurità dell’aria, contribuendo ad aumentare la salubrità dei locali. Essendo un sistema a bassa temperatura, consente poi notevoli risparmi sui costi di gestione e permette l’utilizzo di fonti energetiche alternative ed ecologiche.Con il sistema b!klimax di RDZ, inoltre è possibile utilizzare tutti gli spazi disponibili, migliorando l’estetica degli ambienti grazie alla sua installazione integrata in modo invisibile nei soffitti o nelle pareti. La gamma b!klimax di RDZ offre una ricca scelta di soluzioni e finiture, che comprendono pannelli radianti 600x2400 e 1200x2400 mm in cartongesso con isolamento termico in polistirene o in lana di roccia, quadrotti radianti per soffitti metallici 600x600 mm e 1200x600 mm con isolamento termico in polistirene o in lana di roccia, pannelli radianti con massetto a base di gesso fibrorinforzato 600x600 mm, 1200x600 mm e 2200x600 mm, plafoni metallici 600x600 e 1200x600 mm dotati di serpentina in rame e isolamento termico in fibra di poliestere o in lana di vetro, e infine quadrotti radianti b!klimax+ 600x600 composti da lastra in cartongesso con isolamento termico in polistirene o in lana di roccia.

1. Pannelli radianti b!klimax+

I pannelli radianti b!klimax+, di semplice e rapida installazione, sono costituiti da una lastra in cartongesso dello spessore di 12,5 mm e sono disponibili nelle versioni 600x2400 mm e 1200x2400 mm. Sulla superficie della lastra sono stampati i disegni dei 4 circuiti idraulici fissati tramite un diffusore metallico in alluminio e realizzati mediante tubazioni in PB diam. 6 mm con barriera contro la diffusione dell’ossigeno secondo la DIN 4726. Il pannello è disponibile con isolamento in polistirene stampato con spessore di 40 mm o in lana di roccia con spessore di 40 mm e densità di 165 Kg/m³, ed è dotato in entrambi i casi di appositi alloggiamenti per le tubazioni che garantiscono l’isolamento termico dell’insieme.

2. Quadrotti radianti b!klimax+

I quadrotti radianti b!klimax+ sono costituiti da un plafone metallico da 600x600 mm e 1200x600 mm, realizzato in acciaio 5/10 post verniciato base 15 e 24 mm e ribassato di 8 mm ad angolo retto, con superficie microforata a bordo liscio da 20 mm. Sul plafone è fissato tramite un diffusore metallico

Quadrotti radianti 600x600 mm e 1200x600 mm

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Le ragioni per scegliereb!klimax:

• Idealeinestateeininverno• Uniformitàditemperatura• Bassainerziatermica• Risparmioenergetico• Ambientibelliesalutari• Installazionepraticaeveloce

in alluminio il circuito idraulico realizzato mediante tubazione in PB diam. 6 mm con barriera contro la diffusione dell’ossigeno secondo la DIN 4726. I quadrotti radianti sono disponibili con isolamento in polistirene stampato con spessore di 40 mm o con pannello isolante in lana di roccia con spessore di 40 mm e densità di 165 Kg/m³. I quadrotti radianti sono di semplice e rapida installazione, possono essere rimossi per interventi di ispezione e manutenzione anche ad impianto funzionante e grazie alla superficie microforata fonoassorbente migliorano il comfort acustico all’interno di ambienti.

3. Pannelli radianti tradizionali b!klimax

I pannelli radianti tradizionali b!klimax, ideali per installazioni a soffitto e a parete, sono leggeri, maneggevoli, semplici da installare e garantiscono massima libertà di rivestimento. Costruiti in polistirene sinterizzato con densità 30 Kg/m³ e spessore 40 mm, sui 4 lati sono dotati di battentatura dello spessore di 27 mm per evitare i ponti termici a contatto della struttura portante. I pannelli sono opportunamente sagomati per alloggiare al loro interno le tubazioni in PB diam. 6 mm dotate di barriera contro la diffusione dell’ossigeno secondo la DIN 4726. Pannelli e tubazioni sono rivestiti da uno speciale strato di preintonaco fibrorinforzato per aumentare le rese termiche. Tre le tipologie di pannelli disponibili: il più grande, di dimensioni 2200x600 mm e del peso di 12,8 kg, arriva a coprire una superficie radiante di 1,32 m²; l’intermedio, di dimensioni 1200x600 mm e del peso di 6,7 kg, copre una superficie radiante di 0,72 m²; il più piccolo, di dimensioni 600x600 mm e del peso di 3,1 kg, copre una superficie radiante di 0,36 m².

4. Pannelli radianti metallici b!klimax Copper

Pannello radiante 600x600 mm e 1200x600 mm ad altissima resa per impianti a soffitto radiante dotato di plafone metallico spessore 0.6 mm microforato a bordo liscio di 10 mm e post-verniciato a polvere RAL 9010. Sul plafone è applicata una serpentina in rame calibrato Ø 12x0.75 mm, lunghezza 2400 mm e 4850 mm, alloggiata in 4 diffusori in alluminio estruso di 120x520 mm e 120x1120 mm. I pannelli vengono installati su propria struttura nascosta, ancorata al soffitto tramite pendinatura regolabile. Per garantire un adeguato isolamento termico, il plafone è dotabile opzionalmente di pannello isolante in fibra di poliestere spessore 40 mm, densità 25 Kg/m³ con conducibilità termica di 0.034 W/mK, classe di reazione al fuoco B-s2,d0 o in alternativa di pannello in lana di vetro, spessore 40 mm, densità 30 Kg/m³ con conducibilità termica di 0.032 W/mK, classe di reazione al fuoco A1. I pannelli sono collegati tra loro tramite tubi flessibili a maglia in acciaio inox, disponibili in due modelli: con attacchi push-fitting su entrambi i lati, per il collegamento dei pannelli in serie, con attacco push-fitting e attacco ½” F, per connessione alla linea di distribuzione principale.

5. Quadrotti radianti b!klimax+ in cartongesso

Quadrotti radianti b!klimax+ 600x600 composti da una lastra in cartongesso spessore 9 mm non forata, di colore bianco RAL 9003 con elevate prestazioni in termini di riflessione luminosa e riverbero acustico. Sul pannello è fissato tramite un diffusore metallico in alluminio il circuito idraulico costituito dalla tubazione in PB Ø 6 mm con barriera contro la diffusione dell’ossigeno secondo la DIN 4726. Il pannello è previsto di isolamento termico dello spessore di 40 mm dotato di appositi alloggiamenti per le tubazioni e realizzato in polistirene o in lana di roccia.

Pannelli radianti 600x2400 mm e 1200x2400 mm

Pannelli b!klimax Tradizionali

Quadrotto metallico Copper 600x600 mm e 1200x600 mm

Quadrotti radianti in cartongesso 600x600 mm

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Prestazioni elevate e ingombri ridotti per facilitare la predisposizione della centrale termica

Sistemi di termoregolazione RDZ:

la tecnologia che TERMO-

REGOLAZIONEgenera benessere

Nuovi Kit Smart per applicazioni residenziali di piccole dimensioni

Per applicazioni residenziali di piccole dimensioni RDZ propone la nuova gamma KIT SMART. Si tratta di una serie di sottostazioni complete contenenti al loro interno un monoblocco miscelatrice/pompa a tecnologia altamente innovativa e collettori di distribuzione serie Control in ottone oppure Top Composit in tecnopolimero. L’eccezionale facilità di installazione e la possibilità di acquistare il prodotto a fasi secondo lo stato di avanzamento del cantiere rendono i nuovi Kit Smart una soluzione unica, estremamente compatta, modulare e affidabile. Tre i modelli disponibili in base alla tipologia di controllo utilizzata: Kit Smart PF con regolazione a punto fisso, Kit Smart Easy-Clima con regolazione climatica, Kit Smart VJ 0-10 con regolazione esterna.

Kit Smart PF »

Kit Smart PF è una soluzione estremamente compatta, ideale per la gestione a punto fisso della temperatura di mandata in impianti a pavimento di piccole dimensioni. Il Kit è costituito da un gruppo monoblocco stampato in ottone, dotato di valvola miscelatrice a tre vie e testa termostatica con campo di regolazione 10–50°C e di circolatore elettronico a prevalenza e portata variabile. È adatto alla regolazione e al controllo di piccoli impianti a pavimento funzionanti in

solo riscaldamento, oppure di sistemi misti a doppia temperatura per impianti a pavimento RDZ e impianto ad alta temperatura. Kit Smart PF è inoltre completo di valvola unidirezionale, by-pass tarabile, termostato di sicurezza elettronico e funzione anti-grippaggio pompa, impianto elettrico cablato e connettore per l’allacciamento alla rete e al termostato ambiente.

Il corretto funzionamento di un impianto radiante passa

attraverso la scelta del giusto sistema di termoregolazione

che oltre a garantire il massimo delle prestazioni dell’impianto

deve poter essere installato agevolmente anche dove lo

spazio disponibile è limitato. Oggigiorno, nell’edilizia civile, risulta spesso difficile trovare

lo spazio in cui collocare questi indispensabili organi di distribuzione e controllo. Per questo, al fine di ridurre

gli ingombri e facilitare la predisposizione della centrale

termica, RDZ amplia il ventaglio delle soluzioni dedicate alla

regolazione dei parametri dell’impianto con nuove proposte

capaci di garantire sempre comfort elevato, massima

efficienza e risparmio energetico.

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« Kit Smart Easy-Clima

Kit Smart Easy-Clima è dotato di centralina con regolazione climatica. La valvola miscelatrice a tre vie, con servomotore alimentato a 24V e pilotato con segnale analogico 0-10V, e il circolatore a prevalenza e portata variabile sono raggruppati in un corpo unico, estremamente compatto e stampato in ottone. Il Kit è provvisto di valvola unidirezionale, by-pass tarabile, termostato di sicurezza elettronico e funzione anti-grippaggio pompa, impianto elettrico cablato e connettore per l’allacciamento alla rete. La termoregolazione della bassa temperatura avviene tramite una centralina elettronica climatica basata su tecnologia P.I. in grado di gestire impianti a pavimento sia in inverno che in estate. Il sistema di controllo è munito di tastiera e display a 4 digit alfanumerico per la lettura e l’impostazione dei parametri. I comandi sono gestibili direttamente dalla tastiera o dagli ingressi digitali per la commutazione inverno / estate, comfort / economy, accensione / spegnimento dell’impianto. Il Kit può essere dotato di interfaccia utente esterna con una sonda combinata per il controllo di temperatura e umidità ambiente (Easy-Clima Controller). Nel funzionamento estivo, con la presenza dell’Easy-Clima Controller, la centralina gestisce l’attivazione del sistema di deumidificazione tenendo sempre sotto controllo il punto di rugiada.

« KIT Smart VJ 0-10

KIT Smart VJ 0-10 è predisposto per essere pilotato da una centralina esterna. Si tratta di una versione studiata appositamente per la gestione di piccoli impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento RDZ o impianti misti a pavimento e ad alta temperatura dotati di regolazione elettronica sofisticata. Il Kit è costituito da un

gruppo monoblocco stampato in ottone, completo di valvola miscelatrice, servomotore alimentato a 24V e pilotato con segnale analogico 0-10V, e circolatore elettronico a prevalenza e portata variabile. Kit Smart VJ 0-10 è inoltre provvisto di valvola unidirezionale, by-pass tarabile, pozzetti portasonda, termostato di sicurezza elettronico e funzione anti-grippaggio pompa, impianto elettrico cablato, connettore per l’allacciamento alla rete e servomotore cablato, adatto ad essere comandato da una centralina esterna mod. RDZ Wi o Trio Comfort.

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Le ragioni per scegliereKit Smart:

• Riduzionedegliingombri:solo10cmdiprofondità

• Compattezzadelcorpomiscelatrice/circolatore

• Soluzionecompletagiàpreassemblata

• Fornituraafasi• Modularità

Fornitura secondo le fasi di installazione

Kit Smart è disponibile nella versione con Collettore Control

o Top Composit in tecnopolimero

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In tutte le versioni i Kit Smart di RDZ sono dotati di tubazioni in rame per il collegamento all’armadietto metallico di contenimento e ai collettori di distribuzione in modo tale da agevolare l’installazione a impianto ultimato e limitare quindi i rischi di furto o danneggiamento in cantiere. Ciascun Kit è infine provvisto di staffe e portina bianca con serratura e telaio regolabile.

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Nuovi gruppi di miscela per applicazioni su ampie superfici radianti

Per applicazioni su ampie superfici radianti RDZ presenta una nuova gamma di gruppi di miscela e rilancio da abbinare ai sistemi di riscaldamento e raffrescamento a pavimento, parete, soffitto. I gruppi di miscela GM, dalle dimensioni contenute e dall’installazione semplice e veloce, ospitano al loro interno un circolatore a portata e prevalenza variabili ad alta efficienza e una valvola miscelatrice per la gestione della temperatura di mandata all’impianto. Ciascun modulo si completa con due rubinetti di intercettazione provvisti di termometro rispettivamente installati sulla mandata e sul ritorno dell’impianto e valvola di non ritorno per evitare circolazioni parassite all’interno degli impianti con dispositivo per apertura forzata. Il gruppo di rilancio GR può essere utilizzato in abbinamento ai moduli di miscela GM per la gestione del riscaldamento e del raffrescamento su impianti a doppia temperatura, sfruttando direttamente la temperatura di produzione del generatore.Opzionalmente è possibile combinare i gruppi di miscela e rilancio con collettori di distribuzione in acciaio, anche provvisti di separatore idraulico, per la distribuzione a più zone di competenza. Tutti gli elementi sono forniti di serie di guscio isolante per limitare le dispersioni di calore ed evitare eventuali fenomeni di condensa.I gruppi sono disponibili in vari modelli di termoregolazione dalla semplice e sicura termostatica a punto fisso, fino alla regolazione climatica con compensazione ambiente e controllo dell’umidità.

Gruppo di miscela GM PF-CF

Tra le diverse versioni proposte, spicca il modello GM PF-CF con servomotore a

punto fisso elettronico caldo/freddo. Questo modulo è in grado di garantire la corretta portata e una adeguata prevalenza all’impianto radiante con gestione diretta della temperatura di mandata. Impostando la temperatura di lavoro sulla valvola miscelatrice si ottiene un controllo preciso e affidabile della mandata all’impianto sia in funzionamento estivo che in funzionamento invernale.

Gruppo di miscela GM VJ

La soluzione più sofisticata è rappresentata dal gruppo di miscela GM VJ, dove la regolazione della temperatura dell’acqua avviene tramite una valvola miscelatrice gestita da un servomotore pilotato con segnale 0-10 a 24V. Il modulo è quindi adatto ad essere comandato da una centralina esterna mod. RDZ Wi o Trio Comfort, che consente la gestione ottimale di tutti gli elementi che entrano in gioco nel funzionamento dell’impianto: l’esatta miscelazione del fluido termovettore, la temperatura esterna dell’aria, la temperatura ambiente e l’umidità ambiente. Tutto ciò permette di monitorare il clima in modo semplice ed efficace sia nel caso di piccoli impianti unifamiliari che di grandi impianti multizona, calcolando costantemente il punto di rugiada senza il rischio di condensa sulle superfici radianti.

Le ragioni per scegliereun gruppo di miscela GM:

• Soluzionepreassemblata,praticaecompatta

• Facilitàdimontaggio• Ampiagammaditipologiedi

controlloclimatico• Adattianchepergrandi

superficiradianti

GR GM VJ / PF CF

DN 25 DN 25 DN 32

Circuitoidraulico

Portata Max l/h 2000 2000 4000Kvs miscelatrice / 13 17Temperatura Max °C 95Pressione Max Bar 8Liquido Acqua / Acqua + glicole max 30%

Caratteristiche elettriche

Tensione di alimentazione 230 V - 50 HzAssorbimento elettrico Max W 48

Caratteristiche meccaniche

Valvola di intercettazione DN 25 DN 25 DN 32Connessione lato generatore Inch 1” 1” 1 ¼”Connessione lato impianto Inch 1” 1” 1 ¼”Interassi attacchi mm 125Dimensioni mm 400x250x170Peso Kg 5.0 5.4 5.7

Gruppo di miscela GM PF-CF

Gruppo di miscela GM VJ

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Nuove unità di trattamento dell’aria RDZ. Rinnovo dell’aria con deumidificazione senza spreco di energiaAlta efficienza e comfort elevato tutto l’anno

Unit Comfort UC 500-MVHE

Unit Comfort UC 500 MVHE è un’unità verticale per il rinnovo dell’aria con recupero di calore ad alta efficienza (~90%) e per il trattamento di deumidificazione estiva con impostazione della portata dell’aria esterna ed eventuale funzionamento in totale o parziale ricircolo. La portata dell’aria di rinnovo, da 100 a 400 m³/h, è selezionabile tramite il pannello utente, ed è controllata e mantenuta costante automaticamente dall’unità. La macchina, prevista per l’installazione verticale a pavimento, è costruita in un unico blocco che soddisfa le funzionalità di rinnovo dell’aria con recupero del calore e di trattamento termodinamico per l’aria di immissione: deumidificazione estiva e gestione della temperatura invernale ed estiva. In particolare, il controllo della temperatura dell’aria immessa in ambiente durante la stagione invernale o in puro rinnovo avviene sulla batteria idronica per mezzo di una valvola motorizzata con

servomotore modulante, già presente all’interno dell’unità UC 500-MVHE. Lo smaltitore di calore, posto sull’aria di espulsione, permette inoltre di ridurre i consumi di energia sia in funzionamento di deumidificazione che di integrazione estiva, mentre la condensazione ad aria consente l’apporto di potenza sensibile estiva gratuita, cioè senza gravare sul generatore di acqua refrigerata. In generale, le funzionalità dell’unità UC 500-MVHE sono: rinnovo aria, ventilazione, deumidificazione e integrazione potenza sensibile estiva e invernale e nuova logica di free-cooling e free-heating a mandata controllata. L’unità è equipaggiata con filtri G3 e 5 serrande motorizzate, già installate e cablate, che permettono la regolazione automatica dei flussi dell’aria, mentre il posizionamento delle predisposizioni elettriche, idrauliche e aerauliche favorisce l’ubicazione in spazi angolari di limitata larghezza.L’unità UC 500-MVHE può essere gestita tramite pannello di controllo a bordo macchina o remotabile su barra DIN, oppure tramite regolazione Wi mediante modulo di espansione Wi-U.

TRATTAMENTODELL’ARIA

Negli ambienti in cui trascorriamo la maggior parte del tempo, è importante per la nostra salute e per il nostro benessere poter disporre sempre di aria fresca e ricca di ossigeno. Per questo RDZ propone una serie di macchine per il controllo del carico latente abbinato al ricambio forzato dell’aria con recupero di calore. Studiate appositamente per impianti di climatizzazione radiante, queste unità sono disponibili in vari modelli in base alla destinazione d’uso, residenziale o terziario. L’insieme, dato dalla combinazione di impianto radiante e sistema di trattamento dell’aria, consente un corretto apporto di aria primaria

unitamente al suo trattamento termo-igrometrico, e permette l’ottenimento delle migliori condizioni di temperatura e di umidità in ambiente. Il rinnovo dell’aria avviene poi con recupero del calore, in modo da abbattere fortemente il dispendio di energia necessaria. Questo significa alta efficienza e comfort elevato.

Quest’anno l’apprezzata e collaudata gamma di unità RDZ si amplia per dare il benvenuto a due nuove soluzioni altamente innovative: Unit Comfort UC 500-MVHE e UAP 200-PDC.

Vantaggi dei sistemi di trattamento dell’aria RDZ:

• Applicazionenelsettoreresidenzialeeterziario

• Comforteigieneinambienteintuttelestagioni:

ariafrescaepulita• Funzionedirinnovocontrollato

dell’aria• Funzionediventilazionee

deumidificazioneestiva• Funzionediintegrazione

potenzaestivaeinvernale(acomando)

• Funzionedifree-coolingperlestagioniintermedie

• Eliminazionedeirischidicondenseemuffe

DATI TECNICI UC 500-MVHEInstallazione verticale a pavimentoPotenza elettrica massima assorbita 800 WRecuperatore di calore ad alta efficienza ~90%Ventilatori modulanti ad alta efficienza ECCapacità di deum. (ricircolo 500 m3/h) 61.9 l/24h (26 °C U.R. 65%)Capacità di deum. (rinnovo 400 m3/h) 95.1 l/24h (35 °C U.R. 50%)Portata aria di rinnovo 100-400 m3/hPortata aria di rinnovo con funzione booster 400 m3/hPortata aria di immissione 500 m3/hPortata acqua nominale (a 15 °C) 500 l/hPerdita di carico nominale circuito idraulico 30 kPaPrevalenza utile ventilatori (400 m3/h) 200 PaIntegrazione potenza sensibile estiva 1925 W (gratuiti)Misure mm lxhxp 931x1502x582Peso 150 kg

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UAP 200-PDC

La nuova UAP 200-PDC è un’unità di aria primaria, che provvede al rinnovo dell’aria ambiente recuperandone il calore in uscita, consente il trattamento di deumidificazione in fase estiva ed è in grado di garantire apporto di potenza sensibile estiva e invernale operando come pompa di calore.Gli elementi che contraddistinguono la UAP 200-PDC nella gamma di unità RDZ sono il funzionamento a tutta aria esterna e la costruzione in tre moduli separati, 2 unità di ventilazione e un’unità di recupero/trattamento, che possono essere installate vicine tra loro o in posizioni distinte per facilitare l’installazione e ottimizzare gli spazi disponibili.Il sistema prevede il collegamento con l’aria esterna alla sezione ventilante e il collegamento

con l’aria di ripresa dagli ambienti (tipicamente dai locali umidi: bagno, cucina) all’unità di recupero/trattamento.Grazie al recuperatore di calore in controcorrente ad alta efficienza (~90%) è possibile abbattere fortemente la dispersione di energia dovuta al ricambio forzato dell’aria.La nuova UAP 200-PDC è inoltre dotata di serie di filtri G4 e di un raccordo di by-pass per la funzionalità di free-cooling, la quale viene gestita sulla base di una sonda NTC posta nel canale di ripresa aria esterna. L’unità può essere controllata in modo autonomo con il terminale utente TH Controller, che misura la temperatura e l’umidità in ambiente, visualizza e gestisce i parametri del locale e della macchina e consente la programmazione oraria delle funzionalità. In alternativa l’unità può essere comandata da una regolazione esterna tramite contatti digitali oppure con la centralina elettronica Wi.

DATI TECNICI UAP 200-PDCPotenza elettrica massima assorbita 460 WAlimentazione elettrica 230 V - 50 HzCapacità di deumidificazione (rinnovo) 19 l/24h (26° C U.R. 65%)Portata aria da 100 a 200 m3/hPortata aria di rinnovo con funzione booster 200 m3/hPortata acqua nominale (a 15 °C) 240 l/hPerdita di carico nominale circuito idraulico 14 kPaIntegrazione potenza sensibile estiva 1090 WRecuperatore di calore ad alta efficienza ~90%Prevalenza utile ventilatori 200 PaVentilatori modulanti ad alta efficienza ECRefrigerante R134 aMisure mm lxhxp 1030x245x810Peso 51 Kg

TH Controller

Terminale utente TH-Controller in grado di misurare la temperatura e l’umidità in ambiente. Visualizza e gestisce i parametri ambiente e della macchina. Controlla inoltre la programmazione oraria delle funzionalità.

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TRATTAMENTODELL’ARIA

Sistema di distribuzione dell’aria ModulAir: il benessere diffusoLa soluzione modulare e invisibile di RDZ per diffondere in ogni ambiente aria nuova e pulita.

Le ragioni per scegliere il sistema di distribuzione ModulAir:

• Installazionemodulare,sempliceeveloce

• Ridottonumerodicomponentinecessari

• Facilitàdimanutenzioneepulizia

• Possibilitàdiinstallazioneasoffitto,pavimentoeparete

• Distribuzionebilanciatadelleportated’ariainogniambiente

Con le moderne tecnologie costruttive e la crescente sensibilità per il risparmio energetico, la nuova tendenza nel campo dell’edilizia promuove edifici sempre più coibentati dal punto di vista termico ma carenti dal punto di vista dell’aerazione, cioè del naturale e spontaneo ricambio dell’aria ambiente attraverso serramenti e pareti. Per garantire salubrità e massimo comfort abitativo tutto l’anno, RDZ ha arricchito il suo ventaglio prodotti con una serie di unità canalizzabili per la ventilazione e il trattamento dell’aria in ambito residenziale, corredandole di un adeguato sistema di distribuzione: RDZ ModulAir. Si tratta di una soluzione estremamente flessibile e modulare composta da plenum e condotti che costituiscono la rete di immissione ed espulsione dell’aria, consentendo una ripartizione perfettamente bilanciata delle portate in ogni ambiente. Due sono le versioni proposte da RDZ.

1- Distribuzione Modulair con tubo Duo

Il sistema è composto da tubazioni Ø 150 mm per il collegamento dalla macchina al distributore e da plenum modulari di varie dimensioni in lamiera zincata e isolata con schiuma elastomerica flessibile (FEF) a cellule chiuse e prestazioni di reazione al fuoco in Euroclasse B-s3,d0. La rete di canalizzazioni si realizza con tubazioni flessibili in PE a doppia parete, corrugata esternamente e liscia internamente, disponibili con diametro nominale di 63 mm oppure 75 mm. Le bocchette di mandata/ripresa ambiente sono provviste di 3 attacchi orizzontali o verticali e si completano con griglie bianche da 200x100 mm. In alternativa, è possibile optare per le bocchette a soffitto con valvola di ventilazione regolabile a vite di Ø 125 mm e collarino di giunzione. Collegando una o più uscite del distributore è possibile adattare la portata dell’aria, ambiente per ambiente, in funzione delle necessità senza dover ricorrere a complicati dimensionamenti e costruzioni specifiche, come per le tradizionali canalizzazioni in lamiera. La connessione avviene in modo semplice e veloce grazie ad un sistema di incastro automatico “click and go” che garantisce una tenuta ermetica. Dato l’utilizzo di condotti con ridotto diametro è possibile installare il sistema di distribuzione dell’aria a soffitto, a pavimento, a parete o addirittura tra i ferri di armatura, prima del getto del cemento.

Le tubazioni sono inoltre trattate con additivi antibatterici per assicurare una perfetta pulizia e una semplice manutenzione come definito da normative europee.

2- Distribuzione Modulair con tubo in PVC e Flessibile

Il sistema è formato da tubazioni flessibili, leggere e spiralate, e tubazioni rigide in PVC, entrambe di dimensioni variabili (da Ø 100 a Ø 200 mm), con o senza isolamento, che terminano con bocchette regolabili di mandata/ripresa ambiente, in alluminio verniciato RAL 9010, rivestite da griglie a barre orizzontali fisse di 300x200 mm oppure di 400x100 mm. Grazie all’ampia gamma di raccordi disponibili è possibile adattare il sistema di distribuzione dell’aria ad ogni esigenza di installazione.

In ciascuna versione, RDZ ModulAir si presenta come un sistema versatile, componibile, semplice da progettare e montare, per diffondere aria fresca e pulita in tutti gli ambienti del settore residenziale.

Nuovi silenziatori RDZ

Un ulteriore vantaggio del sistema di canalizzazioni RDZ ModulAir è rappresentato dai silenziatori circolari, che possono essere incorporati nella rete aeraulica e hanno lo scopo di ridurre il livello sonoro prodotto dalla macchina. Si tratta di silenziatori senza ogiva provvisti di trattamento superficiale contro il rilascio di microfibre, in cui il materiale fonoassorbente è realizzato in lana di vetro ad alta densità, spessore 50 mm, infiammabile secondo norma DIN 4102. Il condotto interno è in alluminio perforato, mentre il condotto esterno è in alluminio del tipo ALUFLEX.

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Esempio di distribuzione dell’aria con sistema ModulAir

L’immagine rappresenta un’abitazione dove è installato il sistema di riscaldamento e raffrescamento RDZ Quota Zero, alimentato dalla pompa di calore aria/acqua modello UM 06 Plus e gestito dal gruppo di miscelazione a punto fisso elettronico GM PF-CF. Mentre l’impianto radiante a pavimento si occupa della gestione del carico sensibile dell’alloggio tanto in estate quanto in inverno, il carico latente e l’apporto di aria primaria sono demandati all’unità di ventilazione meccanica con recupero di calore mod. HRX abbinata al modulo di deumidificazione mod. DWF 200. La distribuzione dell’aria avviene mediante l’utilizzo del sistema ModulAir con tubazioni flessibili installate nel controsoffitto. Questo sistema è ideale per applicazioni residenziali con limitati vincoli di ingombro e grazie all’utilizzo di tubazioni Ø 125 o 150 mm è possibile limitare il numero di canali e di bocchette, agevolando

le operazioni di montaggio. Nel caso specifico dall’unità di ventilazione HRX collocata nel locale tecnico partono 4 principali condotti: il canale di espulsione dell’aria esausta e il canale di presa dell’aria esterna con rispettive griglie di aerazione posizionate sulle pareti esterne in direzioni opposte a 2 m di distanza una dall’altra, il condotto di estrazione dell’aria viziata dalla cucina e dal bagno, e la tubazione di raccordo che collega l’unità di ventilazione con il modulo di deumidificazione. Da questo poi si snodano le canalizzazioni di mandata ai locali nobili del soggiorno e delle camere. Il sistema nel suo complesso è quindi in grado di fornire specifiche quantità di aria fresca e pulita per le zone giorno ed espellere costantemente aria viziata dai locali umidi, saturi di sostanze inquinanti, quali i VOC (composti organici volatili), la formaldeide, il particolato aerodisperso, i derivati organici, gli allergeni, ecc., che se rimanessero all’interno dell’abitazione comporterebbero effetti negativi sulla salute, sul comfort delle persone e sulla salubrità dell’edificio. Un aspetto fondamentale dell’unità HRX consiste nella possibilità di recuperare l’energia dell’aria inquinata

disponibile in uscita, (tramite uno scambiatore di calore integrato nella macchina), che viene ceduta all’aria nuova in ingresso. Nella climatizzazione in estate entra in gioco il modulo di deumidificazione DWF 200, dotato di batterie di pre-trattamento e post-trattamento alimentate ad acqua e adatto al controllo dell’umidità ambiente in accoppiamento ai sistemi radianti a pavimento, parete e soffitto. In modalità di raffrescamento estivo, infatti, l’aria prelevata dall’esterno, prima di essere introdotta nei locali, passa attraverso il modulo, dove subisce un trattamento di deumidificazione spinta (attraversando anche una batteria evaporante a espansione diretta). Tutto l’insieme del sistema permette quindi di ottenere il corretto ricambio dell’aria, il controllo dell’umidità in estate, benessere e risparmio energetico in ogni stagione, e anche l’immobile, preservato dall’attacco di muffe o condense e dai danni dell’umidità, mantiene il valore nel tempo.

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Le pompe di calore aria/acqua ad alta efficienza RDZ sono disponibili in vari modelli e possono essere impiegate in ambienti del settore residenziale e terziario sia nelle nuove costruzioni sia nel caso di riqualificazione di impianti esistenti. Queste unità forniscono potenze nominali dai 6 fino ai 60 kW termici e usufruiscono delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico grazie all’utilizzo della tecnologia Full DC Inverter. Questa tecnologia è applicata a tutte le parti elettromeccaniche: circolatore, ventilatore, compressore, garantendo così l’ottimizzazione dei consumi, l’efficienza del sistema e prestazione eccellenti anche con carichi parziali e condizioni climatiche critiche.

Affidabilità, versatilità, semplicità di installazione e bassissimi costi di manutenzione sono solo alcune delle caratteristiche della loro qualità che contraddistinguono anche le nuove unità splittate della serie US 06-09-12-16.

Unità splittate US 06-09-12-16

Si tratta di una rinnovata gamma di pompe di calore aria/acqua ad elevato COP, progettate appositamente per applicazioni nel settore

residenziale e piccolo terziario. Nate in due unità separate per soddisfare le esigenze di riduzione degli ingombri, silenziosità e protezione antigelo, sono composte da un’unità esterna comune abbinabile a tre diverse tipologie di unità interne:

• Una versione pensile mod. Wall per servire l’impianto radiante e un accumulo tecnico esterno per l’acqua calda sanitaria. A bordo è incluso il produttore istantaneo ACS.

• Una versione armadio mod. Floor con accumulo da 190 l per ACS, produttore istantaneo ACS e un puffer a servizio dell’impianto radiante da 40 l.

• Una versione armadio mod. Floor-S con accumulo da 190 l per ACS, produttore istantaneo ACS e un puffer a servizio dell’impianto radiante da 40 l. Inoltre è presente un serpentino per il sistema solare termico e logica di gestione dedicata a servizio dell’accumulo ACS.

Naturalmente eleganti,

La pompa di calore aria/acqua

è oggi uno dei generatori di

energia più innovativi e richiesti.

Il suo funzionamento si basa

sull’assorbimento del calore

presente nell’ambiente esterno,

che viene poi ceduto

all’acqua dell’impianto.

Sfruttando quindi una fonte di

energia rinnovabile, la pompa

di calore è in grado di generare

acqua calda d’inverno e acqua

fresca d’estate nel massimo

rispetto della natura.

POMPE DI CALORE

Pompe di calore RDZ.

naturalmente efficienti

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Unità esterna

L’unita esterna assicura un funzionamento senza perdite di efficienza fino a temperature esterne di -15 °C ed è caratterizzata da una serie di accorgimenti tecnici strutturali che limitano la formazione di ghiaccio sulla batteria. La macchina, include un compressore a inverter tipo rotary per il modello 06 e twin-rotary per i modelli 09-12-16. Opzionalmente è disponibile un KIT antigelo per la batteria esterna.

Unità interne

Le unità interne, sia nella versione Wall sia nelle versioni Floor e Floor-S, presentano un design elegante e moderno con ingombri estremamente contenuti. Installazione e manutenzione risultano semplici e veloci, perché tutti i componenti sono facilmente accessibili dal pannello frontale.

Tutte le unità interne comprendono: circolatore ad alta efficienza; scambiatore di calore in acciaio inox AISI 304; filtro acqua su ingresso integrato; valvola deviatrice ACS; valvole sfogo aria automatiche integrate; valvola sovra-pressione di sicurezza, flussostato di sicurezza per protezione scambiatore; flussimetro per gestione produzione rapida ACS; logica per gestione caldaia o fonte similare sia per lato impianto che per quello tecnico ACS in integrazione e/o sostituzione della pompa di calore (contatto digitale); climatica impianto integrata; logica di gestione sonda remota impianto.

Unità esterna e unità interna dialogano tra di loro con un collegamento via bus a vantaggio di una

migliore gestione delle informazioni, che avviene tramite un unico pannello di comando installato sull’unità interna.Le unità vengono allacciate come un normale climatizzatore, con la differenza che l’unità interna è una piccola centrale termica in grado di gestire un sistema radiante e un accumulo per l’acqua calda sanitaria, mentre all’esterno vengono collegate solo le tubazioni del gas refrigerante, preservando così il circuito del fluido vettore da fenomeni di gelo.Le pompe di calore US 06-09-12-16 sono certificate in classe energetica A+ per le applicazioni di media temperatura e vantano un’efficienza energetica A++ nelle applicazioni di bassa temperatura.

Le ragioni per scegliere le unità splittate US di RDZ:

• ImpiegodiunafonteenergeticarinnovabileeriduzioneemissionidiCO2

• Idealisiaperilriscaldamentoinvernalesiaperilraffrescamentoestivo

• Assenzadicombustioneequindimaggioresicurezza• Efficienzaenergeticaelevatagrazieall’innovativatecnologia

FullDCInverter• Possibilitàdiintegrazioneconsistemasolaretermico• Possibilitàdiprodurreacquacaldasanitaria• Affidabilitàenessuncostodimanutenzione• Designeleganteeingombricontenuti

A+++

A++A++

A+

ABCD

A

modello Kwf (1) / E.E.R. Kwc (2) / COP

Unità US 06 2.48-5.14-5.62* / 4.01 2.62-5.81-6.24* / 4.25

Unità US 09 4.44-8.33-8.93* / 3.83 4.71-9.04-9.87* / 4.15

Unità US 12 4.93-11.69-12.58* / 4.07 5.14-12.52-13.32* / 4.27

Unità US 16 6.48-13.15-14.72* / 3.81 6.63-14.18-15.84* / 4.09

Unità US da internomod. Wall - Floor - Floor S Unità US da esterno Unità US da esterno

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La climatizzazione a pavimento

Oltre agli ingombri ridotti e alla leggerezza, i sistemi a basso spessore RDZ si caratterizzano per la bassa inerzia termica e le prestazioni elevate. Inoltre, possono essere installati sopra qualsiasi massetto esistente e sopra pavimentazioni in legno o in ceramica con notevoli vantaggi in termini di riduzione dei tempi e dei costi di realizzazione. Il ventaglio delle soluzione proposte comprende:• Il Sistema QUOTA ZERO AD, un innovativo

sistema a bassissimo spessore, composto dalla tubazione RDZ Tech in PE-Xc 14-10 mm e da una lastra preforata in polistirene compatto ad alta densità dello spessore di 1 mm, con superficie inferiore autoadesiva e fori all’interno e tra le bugne, per permettere al massetto speciale autolivellante di penetrare nelle cavità e aggrapparsi al sottofondo;

• Il Sistema DRY, un sistema di riscaldamento e raffrescamento a pavimento a “secco”, appositamente studiato per realizzare impianti con spessori ridotti (30 mm escluso il rivestimento). Il pannello in polistirene sinterizzato presenta la superficie superiore sagomata con speciali incavi predisposti per l’alloggiamento delle lamelle termoconduttrici porta-tubo. La base di supporto è costituita da un doppio strato di lamine in acciaio zincato incollate tra di loro e sfalsate che costituiscono il massetto a secco e garantiscono la ripartizione uniforme dei carichi;

• Il Sistema EVO-DRY, un sistema di riscaldamento a pavimento a secco per applicazioni nelle quali sono richiesti ingombri e carichi limitati come nel caso di ristrutturazioni, realizzazioni in soppalchi o su pavimenti già esistenti. Al posto del massetto viene posato un ripartitore di carico in lastra di calcio silicato battentata. In soli 35 millimetri di spessore RDZ offre una soluzione semplice da installare, immediatamente calpestabile, economica, applicabile anche dove i tradizionali sistemi radianti non potrebbero essere utilizzati;

• Il Sistema FIBER 18, la soluzione di riscaldamento e raffrescamento a pavimento di RDZ caratterizzata da ingombri limitati e rapidità di risposta. L’impianto si compone di supporti base costituiti da pannelli in gessofibra, dello spessore di 18 mm, opportunamente fresati per l’alloggiamento della tubazione in polibutilene Ø 12 mm ed è ricoperto da uno speciale strato rasante ad alta resistenza meccanica. Grazie allo spessore

ridotto, alla bassa inerzia termica e alle ottime prestazioni, Fiber 18 è la soluzione ideale per le ristrutturazioni. Il livellante cementizio posato in sostituzione del massetto, inoltre, lo rende compatibile con qualsiasi tipo di rivestimento.

La climatizzazione a parete e soffitto

b!klimax di RDZ è un sistema di climatizzazione radiante ideale per ambienti dove è indispensabile mantenere una condizione di comfort in tutte le stagioni.La bassissima inerzia termica, i rendimenti elevati e l’installazione a soffitto o parete, fanno di questo prodotto la soluzione ideale per le ristrutturazioni. b!klimax infatti, permette di godere di tutti i vantaggi di un sistema radiante anche nel caso di interventi edilizi in cui sia necessario preservare una pavimentazione pregiata già esistente e si presta in maniera particolare all’installazione in contesti dove l’elevata altezza dei locali rende necessaria la controsoffittatura per meglio adattare l’estetica degli ambienti alla destinazione d’uso.Dal punto di vista funzionale, si tratta di una soluzione integrata di riscaldamento e raffrescamento che sfrutta la capacità dei soffitti e delle pareti di scambiare caldo e freddo per irraggiamento con l’ambiente e con le persone. Innovativo, versatile e invisibile, permette di godere del massimo comfort in ogni stagione e di arredare in piena libertà sfruttando al meglio tutti gli spazi disponibili. b!klimax è disponibile in numerose varianti per soddisfare ogni esigenza di installazione nel settore residenziale o terziario. Nel caso di interventi di ristrutturazione di abitazioni, in particolare, le soluzioni proposte da RDZ sono due:• il sistema tradizionale con pannelli radianti

b!klimax in polistirene rivestiti da uno strato di massetto a base di gesso fibro-rinforzato, dove sono annegate le tubazioni in polibutilene Ø 6 mm. Si tratta di pannelli modulari, leggeri, maneggevoli, semplici da installare e adatti all’abbinamento con le tipiche strutture da controsoffitto. Il sistema b!klimax garantisce massima libertà di rivestimento, prestazioni elevate e assenza di ponti termici;

• il sistema b!klimax+ di semplice e rapida installazione, costituito da lastre in cartongesso su cui sono fissati circuiti idraulici realizzati mediante tubazione in polibutilene Ø 6 mm. Il sistema può essere installato a soffitto o a parete su tradizionale struttura metallica ed è particolarmente indicato per la climatizzazione estiva e invernale di tutti gli edifici del settore

RistrutturazioneRISTRUT-

TURAZIONE

Speciale

Grazie agli incentivi fiscali legati alle ristrutturazioni edilizie e al

risparmio energetico, continuano a crescere gli investimenti

nella riqualificazione del vasto patrimonio abitativo esistente.

La sfida dei prossimi anni consisterà nella riqualificazione

degli edifici residenziali già presenti per portarli a un livello di efficienza energetica in linea

con le prescrizioni in essere per le nuove costruzioni. Tra i sistemi

di distribuzione, gli impianti radianti a bassa differenza

di temperatura presentano notevoli potenzialità, sia per il

raggiungimento del comfort interno in fase invernale ed estiva

sia per gli obiettivi di risparmio energetico richiesti dalla

legislazione.A tal proposito per la

riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli edifici RDZ

ha messo a punto una gamma di soluzioni per il riscaldamento e il raffrescamento che possono

essere installate senza interventi eccessivamente invasivi e onerosi

per l’edificio e per gli impianti.

Sistema radiante Trattamento dell’aria Termoregolazione Pompe di calore

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RDZ S.p.A. Viale Trento, 101 - 33077 Sacile (PN), Italy - Tel. +39 0434 787511 - Fax +39 0434 787522 - www.rdz.it - [email protected]

residenziale ma anche terziario. I pannelli vengono forniti completi di isolamento in polistirene o in lana di roccia e lo spessore minimo necessario per realizzare l’impianto è di soli 12 cm.

Il rinnovo dell’aria

Per godere di aria fresca, ricca di ossigeno, prelevata dall’esterno e opportunamente filtrata durante tutto l’arco dell’anno, beneficiando al contempo di un elevato risparmio energetico, RDZ offre una specifica gamma di macchine per il rinnovo dell’aria con recupero di calore. Sono vari i modelli disponibili in base alle necessità e alla destinazione d’uso. Nel caso di ammodernamento di edifici esistenti, in particolare, RDZ propone una soluzione pratica ed efficace, ideale per favorire il rinnovo dell’aria nei locali dove non è possibile installare un sistema canalizzato. Si tratta di un dispositivo single room per la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore denominato WHR 50. L’unità è dotata di un recuperatore ceramico cilindrico e di un ventilatore reversibile ad alta efficienza a 3 velocità. WHR 50 di RDZ è predisposto per l’installazione a parete mediante foro Ø 160 mm ed è provvisto di cappa esterna in acciaio verniciato bianco per evitare l’ingresso di acqua e indesiderati flussi di aria esterna nello scambiatore durante il funzionamento. La macchina, fornita di placca in ABS da installare in ambiente e di telecomando per la gestione a distanza, può essere collegata ad altre unità WHR 50 mediante cavo bus per consentire il funzionamento combinato di più dispositivi e per favorire un miglior ricambio dell’aria nei locali. Con l’unità WHR 50, il rinnovo dell’aria con recupero di calore avviene mediante l’avvicendamento di due fasi. Una fase di estrazione in cui l’aria calda spinta all’esterno dal ventilatore cede l’energia termica al recuperatore ceramico e una fase di immissione in cui l’inversione di moto introduce aria nuova in ambiente, la quale si preriscalda passando attraverso il recuperatore. Ciascuna delle due fasi ha una durata di 70 secondi. L’unità può essere impostata anche per il funzionamento in free-cooling.

La termoregolazione

Il sistema di termoregolazione è l’intelligenza che gestisce il clima negli impianti radianti.

Grazie alle elevate prestazioni e alla versatilità di utilizzo assicura la massima efficienza e il massimo risparmio di energia in ogni impianto, controllando costantemente i parametri di temperatura e umidità e garantendo il mantenimento dei criteri di comfort.I dispositivi di regolazione RDZ permettono di monitorare il clima negli impianti di climatizzazione a pavimento, soffitto e parete in modo semplice ed efficace, dal piccolo impianto familiare al grande impianto multizona fino al sistema con produzione centralizzata dell’energia e regolazione di ogni singola utenza. Le principali soluzioni RDZ per la regolazione di impianti radianti, particolarmente indicate anche nel caso di ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche di edifici esistenti, sono:• le regolazioni Wi, sistemi espandibili di

nuova generazione in grado di controllare in modo preciso e veloce tutti i parametri coinvolti nel funzionamento di un impianto radiante che opera anche come sistema di climatizzazione estiva;

• le centraline Trio Comfort, regolatori ambiente dotati di sonda di temperatura, sonda di umidità e orologio per gestire l’attivazione della temperatura, della deumidificazione e della funzione d’integrazione estiva.

La produzione di energia

Alla luce del protocollo 20-20-20 (ridurre del 20% delle emissioni di gas serra; portare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili; diminuire del 20% il consumo di energia; il tutto entro il 2020) il grosso del patrimonio edilizio esistente, costituito da fabbricati molto energivori, pone sul tavolo la vera questione del prossimo futuro. Le strutture esistenti, pur considerando i numerosi vincoli presenti, dovranno essere riqualificate per tendere per quanto possibile al medesimo obiettivo di “energia quasi zero”. In quest’ottica il primo intervento sempre auspicabile è la sostituzione del vecchio generatore di energia con uno nuovo più moderno ed efficiente rappresentato dalla pompa di calore. Le pompe di calore aria/acqua RDZ abbinate agli impianti radianti sono in grado di offrire energia termica rinnovabile nel rispetto della natura e con un elevato risparmio energetico. L’utilizzo della tecnologia Full DC Inverter garantisce l’ottimizzazione dei consumi, l’efficienza del sistema e rendimenti elevati anche con carichi parziali e condizioni climatiche critiche. La rosa dei modelli disponibili offre:

• unità monoblocco UM (esterne) e unità splittate US (composte da unità esterna e unità idronica interna in versione pensile o armadio), con un range di potenze che partono dai 6 fino arrivare ai 15 kW termici per il settore residenziale e piccolo terziario.

• unità monoblocco UMHPI (esterne), con un range di potenze che partono dai 25 fino ad arrivare ai 60 kW termici. La serie UMHPI V 25-35-50 è dotata inoltre della tecnologia ad iniezione di vapore E.V.I. per incrementare la capacità e l’efficienza del compressore in condizioni climatiche critiche.

Il mondo della ristrutturazione e della riqualificazione energetica degli edifici esistenti, oltre a rappresentare quindi una necessità sia per esigenze di comfort che di risparmio energetico, può diventare anche un’opportunità molto interessante sotto diversi punti di vista; può permettere infatti una migliore qualità della vita, maggiore longevità delle strutture, minori costi e spese di gestione, l’ottimizzazione della bolletta energetica e la limitazione dell’impatto ambientale.