Fisiologia dellapparato cardiovascolare: Introduzione storica (W. Harvey) Definizione Elementi...

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Fisiologia dell’apparato cardiovascolare: •Introduzione storica (W. Harvey) •Definizione •Elementi costitutivi •Modello semplificato •Classificazione composizione e funzione dei vasi •Caduta di pressione nel sistema •Velocità del sangue nel circuito •Volume di sangue e sua distribuzione: compliance e capacitanza •Pressione circolatoria media •La pompa: struttura macroscopica del cuore •Valvole cardiache •Pareti delle quattro camere •Potenziale d’azione cardiaco •Variazioni di eccitabilità: periodi refrattari •Cellule nodali e potenziale di pacemaker •Determinazione della frequenza cardiaca •La conduzione nel cuore

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Fisiologia dell’apparato cardiovascolare:•Introduzione storica (W. Harvey)•Definizione•Elementi costitutivi•Modello semplificato•Classificazione composizione e funzione dei vasi•Caduta di pressione nel sistema•Velocità del sangue nel circuito•Volume di sangue e sua distribuzione: compliance e capacitanza•Pressione circolatoria media•La pompa: struttura macroscopica del cuore•Valvole cardiache•Pareti delle quattro camere•Potenziale d’azione cardiaco•Variazioni di eccitabilità: periodi refrattari•Cellule nodali e potenziale di pacemaker•Determinazione della frequenza cardiaca•La conduzione nel cuore

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STORIA:La fisiologia è una scienza sperimentale: nulla è dato per scontato!Esempio: la circolazione del sangueFino al XVII° secolo vigevano le teorie fondate sulla filosofia aristotelica, secondo cui la natura è formata di 4 elementi (aria, acqua, fuoco, terra). Il corpo umano è una fucina che fabbrica in continuazione umori cattivi, che devono essere eliminati e produce il calore necessario alla vita. Il cuore è una pompa (già allora) che spinge il sangue, continuamente formato dal fegato: la metà destra nelle vene che si distribuiscono alla cute per disperdere gli umori maligni, la metà sinistra nelle arterie per diffondere il calore formato dai polmoni, ritenuti una fornace

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IL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO

E' un sistema di trasporto che mette in movimento un tessuto liquido (sangue), specializzato per la distribuzione di: gas respiratori (ossigeno e anidride carbonica), ioni, materiali nutritizi (glucidi, aminoacidi, lipidi), prodotti di scarto del metabolismo cellulare, proteine, messaggeri chimici (ormoni), acqua, calore.

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ELEMENTI COSTITUTIVI: pompa cardiaca (doppia), tubi, elementi filtranti. Due sistemi in serie: circolo sistemico, costituito da numerosi sistemi in parallelo e circolo polmonare.

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arteriolevenule

Vasi di resistenza

Capillari

vasi di scambio

Arterie

vasi di trasporto

Vene

vasi di capacitanza

Sangue

tessuto liquido

Cuore

pompa

20 : 1

MODELLO SEMPLIFICATO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO

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I VASI. La loro struttura non è omogenea e la differenziazione funzionale dipende dalla struttura. Sono elementi costitutivi comuni della parete dei vasi:

l'endotelio, con la sua membrana basale;

la media, contenente fibre muscolari liscie, fibre elastiche e fibre collagene in diverse proporzioni;

l'avventizia, contenente tessuto connettivo lasso, terminazioni nervose (simpatiche) e vasi (vasa vasorum).

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Gli elementi della media possono essere disposti su più strati e la direzione delle fibre (muscolari ed elastiche) può essere circolare o spirale, fino a diventare quasi longitudinale.

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Avventizia

f. connettive

f. elastiche

f. muscolari lisce

membr. basale

cell. endoteliali

Componenti della parete

arterie

arteriole

capillari

venule

vene

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ARTERIE: di grosso calibro; prevale la componente elastica; funzione: mantenimento della pressione in diastole (effetto mantice: windkessel);

ARTERIOLE: meno di 200 micron; distinzione funzionale più che anatomica; prevale la componente muscolare, a disposizione circolare; funzione: determinazione della resistenza d'ingresso al microcircolo e della resistenza periferica totale;

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CAPILLARI: meno di 8 micron; parete costituita solo di endotelio e membrana basale; funzione: scambi (non possono avvenire negli altri distretti);VENULE: parete relativamente muscolare; funzione: regolazione della resistenza postcapillare; deposito volume circolante: facilita ritorno venoso

VENE MEDIE E GRANDI: prevale progressivamente la componente collagene, con elementi muscolari; funzione: regolazione della capacitanza sistemica.

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CIRCOLO POLMONARE: minori differenze fra arterie e vene; scarsa componente muscolare; mancano le arteriole (pressione più bassa).

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PRESSIONE NEL CIRCOLO SISTEMICO: all'uscita dal cuore è pulsatile (80-120 mmHg; media 95); nelle grandi arterie diminuisce poco il valore medio e aumenta la pulsatilità; nelle arteriole c'è grande caduta di pressione (fino a 30-35 mmHg) e sparisce la pulsatilità; nei capillari, ulteriore caduta, fino a 10 mmHg; fino all'atrio destro ulteriore progressiva caduta fino a 0 mmHg.

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V. s

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Le arteriole sono i vasi di resistenza perché a questo livello è massima la caduta di pressione; inoltre, sono i principali regolatori della resistenza perché hanno muscolatura liscia abbondante e a disposizione circolare e sono riccamente innervate.

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VELOCITA' DEL SANGUE NEL CIRCUITO: è inversamente proporzionale alla sezione

totale di ogni compartimento: massima nell'aorta, ridotta nelle arteriole, molto

bassa nei capillari; nelle vene che tornano al cuore la velocità va aumentando, ma

non raggiunge quella dell'aorta perché la sezione delle grandi vene è maggiore.

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aorta

gra

ndi art

eri

e

pic

cole

art

eri

e

art

eri

ole

capillari

venu

le

picco

le

vene

Gra

ndi

vene

Vene centrali

Dimostrazione schematica (non in scala) delle variazioni della sezione totale del letto vascolare a diversi livelli. Diminuisce il diametro dei singoli vasi, ma aumenta la sezione totale. A pari livello, la sezione delle vene è maggiore di quella delle arterie.

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DISTRIBUZIONE DEL SANGUE: è funzione della capacitanza di ogni distretto: circa 4/5 sono contenuti

nelle vene; una parte non trascurabile è contenuta nei capillari.

DISTRIBUZIONE DEL VOLUME IN ECCESSO: il sistema circolatorio è

disteso e pertanto gli elementi elastici sono in tensione e sviluppano

pressione.

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A cuore fermo, il circuito contiene una PRESSIONE CIRCOLATORIA MEDIA

(anche detta sistemica media o pressione di riempimento) di 7 mmHg.

Il volume di sangue che genera questa pressione si deve considerare come

volume in eccesso

il rapporto fra la componente venosa e arteriosa del volume in eccesso è di 20:1

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Il rapporto fra volume in eccesso e pressione sviluppata si chiama complianza (compliance V/P):

dipende dall'elasticità dei vasi. La compliance venosa è molto maggiore di quella arteriosa. La compliance del circolo polmonare è elevata in tutti gli

elementi.L’inverso della compliance è la

capacitanza: P/V

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LA POMPA. La struttura del cuore comprende 4 cavità (atrii e ventricoli),

separate da un setto in: metà destra, che riceve sangue venoso dalle vene sistemiche e lo pompa nell'arteria

polmonare e metà sinistra che riceve sangue arterioso dalle vene plomonari e lo

pompa nell'aorta

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Il funzionamento delle valvole è passivo: si aprono e si chiudono seguendo

gradienti di pressione.

Il cuore è dotato di una coppia di valvole atrio-ventricolari (tricuspide e mitrale) e una coppia di valvole semilunari, che

separano i ventricoli dalle rispettive arterie

La presenza di valvole conferisce unidirezionalità al movimento del

sangueNon esistono valvole fra le vene e gli atrii

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Lo spessore della parete delle camere cardiache è proporzionale alla pressione che ogni camera sviluppa: sottile negli atri, più spesso nel ventricolo destro,

molto più spesso nel ventricolo sinistro. Prima della nascita le pareti ventricolari hanno spessori simili perché a destra la

pressione è elevata come a sinistra. Sono possibili variazioni patologiche (es.

ipertrofia).

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IL POTENZIALE D'AZIONE CARDIACO

Si distinguono diversi tipi di cellule: nodali (nodo seno-atriale e nodo atrio-

ventricolare); di conduzione (fascio di His e fibre di Purkinije); comuni o di lavoro. I

meccanismi elettrici e di membrana sono simili a quelli delle altre cellule eccitabili: ci soffermeremo soprattutto sulle differenze.

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MIOCARDIO COMUNE: potenziale in 5 fasi

0 - depolarizzazione rapida per apertura di canali per il sodio voltaggio-dipendenti

1 - parziale breve ripolarizzazione per aumento transitorio conduttanza al cloro e al potassio

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3 - ripolarizzazione per progressivo aumento della conduttanza al potassio e chiusura dei canali lenti;

4 - potenziale di riposo, stabile a -90 mV.

2 - plateau: potenziale stabile su valori leggermente positivi per circa 0.2 s; dovuto all'aumento della conduttanza al calcio (apertura di "canali lenti") e riduzione della conduttanza al potassio

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0 .05 .10 .15 .20 .25 .30 .35 .40 .45 s

-90

-45

0

45

mV

0 - depolarizzazione rapida per apertura di canali per il sodio voltaggio-dipendenti

Arresto per chiusura ritardata canali sodio

1 - parziale breve ripolarizzazione per aumento transitorio conduttanza al cloro e al potassio

2 - plateau: potenziale stabile su valori leggermente positivi per circa 0.2 s; dovuto all'aumento della conduttanza al calcio (apertura di "canali lenti") e riduzione della conduttanza al potassio

3 - ripolarizzazione per progressivo aumento della conduttanza al potassio e chiusura dei canali lenti;

4 - potenziale di riposo, stabile a -90 mV. Conduttanza al sodio molto scarsa; conduttanza al potassio elevata. La pompa Na+/K+ ristabilisce i gradienti di concentrazione

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Durante il plateau si verifica una corrente di calcio, molto importante per l'accoppiamento elettromeccanico e per

la regolazione della contrattilità

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Variazioni di eccitabilità durante il potenziale d'azione: periodi refrattari. La risposta meccanica compare durante il potenziale e ha circa la stessa durata: il

cuore non può essere tetanizzato

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contrazione

Periodo refrattario assoluto

Periodo refrattario relativo

Eccitabilità normale

0 .05 .10 .15 .20 .25 .30 .35 .40 .45 s

-90

-45

0

45

mV

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ECCEZIONI ALLE REGOLE SOPRA ESPOSTE: effetto di variazioni del potenziale di riposo molto lente: accomodazione.

I canali Na+ voltaggio dipendenti si inattivano prima di aprirsi; lo spike diminuisce e la cellula può diventare ineccitabile.

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I canali Na+ voltaggio dipendenti possono trovarsi in tre diverse condizioni:

1.Attivi ma chiusi (a riposo, polarizzazione)

2.Aperti (spike)3.Inattivi (apice dello spike; periodo

refrattario assoluto)

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Modello di funzionamento dei canali voltaggio-dipendenti

E

I

Fattore di attivazione

Fattore di inattivazione

polarizzazione

depolarizzazione

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Canale Na+ voltaggio-dipendente.

Fattore di attivazione e di inattivazione

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CELLULE NODALI. Il funzionamento del cuore è automatico, perché le cellule nodali

sono in grado di auto-eccitarsi ritmicamente: funziona da generatore

(pace-maker) primario il nodo senoatriale perché è dotato di ritmicità a frequenza

maggiore

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Il potenziale d'azione delle cellule nodali ha le seguenti caratteristiche:

1 - minore negatività alla fine della ripolarizzazione (-60 mV), dovuta a più elevata conduttanza al sodio

2 - lenta depolarizzazione spontanea dopo la ripolarizzazione, fino al raggiungimento di un livello soglia (potenziale di pace-maker), dovuta a progressiva riduzione della conduttanza al potassio

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3 - fase di salita del potenziale più lenta che nelle cellule di lavoro, per apertura

solo di canali lenti

4 - assenza di plateau.

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prepotenziale

Miocardio di lavoroCell. nodali

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Prepotenziale: diminuzione conduttanza K+

Salita lenta: canali Ca2+Ripolarizzazione: corrente K+

Arresto ripolarizzazione: corrente Na+

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Determinazione della frequenza cardiaca: dipende dalla pendenza del potenziale di

pace-maker e dal livello di ripolarizzazione (regolazione nervosa).

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CONDUZIONE NEL CUORE:

propagazione elettrotonica da cellula a cellula attraverso ponti laterali con

giunzioni stretteImportanza dell'ampiezza e della velocità della depolarizzazione nel determinare la

velocità di conduzione

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Vie di conduzione: fasci atriali funzionali, nodo AV, fascio di His, fibre di Purkinje,

miocardio comune

Variazioni della velocità di conduzione

Determinazione dell'intervallo atrio-ventricolare

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Osservare: sequenza temporale; variazione di morfologia