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2015: un anno di cambiamenti? L’ anno che è appena iniziato sembra possa essere un anno di concreti cambia- menti. Partiamo da una cosa certa: le dimissioni del Presi- dente della Repubblica Gior- gio Napolitano porteranno all’elezione di un nuovo Presi- dente, e questo avvenimento sancirà un primo cambiamen- to per l’Italia. Successivamente non è dato sapere se il Gover- no Renzi riuscirà a rimanere unito e non perdere i pezzi della maggioranza che lo so- stiene; se questo non succede- rà, le elezioni per il 2015 diver- rebbero più che probabili. Dando un’occhiata più ampia a livello europeo, le elezioni in Grecia potrebbero sancire una vittoria degli euroscettici, condizione per cui il sistema Europa, per come è ora strut- turato, potrebbe iniziare a va- cillare e un cambiamento nelle politiche economiche europee potrebbe sarebbe inevitabile. Trattando di questi argomen- ti sembra però di parlare di “grandi sistemi”, di cose non tangibili per i cittadini, infatti i veri cambiamenti sono quelli che vorremmo noi popolo “so- vrano”: una diminuzione delle tasse, una semplificazione de- gli iter burocratici, un’Italia più snella e più slanciata verso il futuro e non rannicchiata su stessa che si lamenta solamen- te dei suoi mali. L’auspicio è quindi che il 2015 sia un anno di vero cambia- mento; detto ciò, tornando al nostro “piccolo orticello”, come ogni anno, a cavallo tra gennaio e febbraio, a Bovo- lone si svolge la tradizionale Fiera Agricola di San Biagio, un appuntamento imperdi- bile, che quest’anno è giunto alla sua 737esima edizione. All’interno del giornale trove- rete uno speciale sulla Fiera, la quale realizzazione ci è sta- ta affidata anche quest’anno dal Comune insieme alla Pro Loco, in modo da informare dettagliatamente la cittadi- nanza su tutti gli eventi che si svolgeranno durante la ma- nifestazione. Questa sinergia ci ha permesso di lavorare in modo migliore per offrirvi un’informazione più detta- gliata e precisa su questo im- portante evento. Buona lettura! Costantino Meo Direttore Responsabile IL GIORNALE DI BOVOLONE Anno 05 - Numero 01 Gennaio 2015 ALL’INTERNO SPECIALE 737 a Fiera di San Biagio Prossima uscita 26 febbraio 2015 PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTO GIORNALE: +39 333.4450204 [email protected] ed in edicola al “PASSATEMPO” a Bovolone, “LA BOTTEGA” a Villafontana, "ANGOLO DI PAOLA" a Ca’ degli Oppi e “Supermercato edicola MENEGATTI” a Oppeano. ...passaparola! siamo presenti anche su

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2015: un anno di cambiamenti?

L’anno che è appena iniziato sembra possa essere un anno di concreti cambia-menti. Partiamo da una cosa certa: le dimissioni del Presi-dente della Repubblica Gior-gio Napolitano porteranno all’elezione di un nuovo Presi-dente, e questo avvenimento sancirà un primo cambiamen-to per l’Italia. Successivamente non è dato sapere se il Gover-no Renzi riuscirà a rimanere

unito e non perdere i pezzi della maggioranza che lo so-stiene; se questo non succede-rà, le elezioni per il 2015 diver-rebbero più che probabili.Dando un’occhiata più ampia a livello europeo, le elezioni in Grecia potrebbero sancire una vittoria degli euroscettici, condizione per cui il sistema Europa, per come è ora strut-turato, potrebbe iniziare a va-cillare e un cambiamento nelle politiche economiche europee potrebbe sarebbe inevitabile.Trattando di questi argomen-

ti sembra però di parlare di “grandi sistemi”, di cose non tangibili per i cittadini, infatti i veri cambiamenti sono quelli che vorremmo noi popolo “so-vrano”: una diminuzione delle tasse, una semplificazione de-gli iter burocratici, un’Italia più snella e più slanciata verso il futuro e non rannicchiata su stessa che si lamenta solamen-te dei suoi mali.L’auspicio è quindi che il 2015 sia un anno di vero cambia-mento; detto ciò, tornando al nostro “piccolo orticello”, come ogni anno, a cavallo tra gennaio e febbraio, a Bovo-lone si svolge la tradizionale Fiera Agricola di San Biagio, un appuntamento imperdi-bile, che quest’anno è giunto alla sua 737esima edizione.All’interno del giornale trove-rete uno speciale sulla Fiera, la quale realizzazione ci è sta-ta affidata anche quest’anno dal Comune insieme alla Pro Loco, in modo da informare dettagliatamente la cittadi-nanza su tutti gli eventi che si svolgeranno durante la ma-

nifestazione. Questa sinergia ci ha permesso di lavorare in modo migliore per offrirvi un’informazione più detta-gliata e precisa su questo im-portante evento.Buona lettura!

Costantino MeoDirettore Responsabile

I L G I O R N A L E D I B O V O L O N E

Anno 05 - Numero 01Gennaio 2015

ALL’INTERNO

SPECIALE

737a Fiera

di San Biagio

Prossima uscita 26 febbraio 2015

PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTO GIORNALE:

+39 [email protected]

ed in edicola al “PASSATEMPO” a Bovolone,

“LA BOTTEGA” a Villafontana, "ANGOLO DI PAOLA"

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...passaparola!

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CULTURA p.2

Il “Centro Studi e Ricerche” ed il Giornale mensile “La Rana” della Pianura veronese,in collaborazione

con Parrocchia di Bovolone, Comune di Bovolone,80 Associazioni del territorio, 14 Istituti di Credito, varie Aziende locali e 16.000 abitanti della Città di Bovolone

promuovono

a) un’eccezionale rac-

colta di rubinetteria in disuso

e tutto ciò che è ottone, bron-

zo, rame, da fondere anziché

gettare nell’ambiente. Il me-

tallo così ottenuto, prodotto

dalla fusione, sarà riutilizza-

to, per la creazione di un mo-

di fotografie, documenti, rac-

conti, testimonianze ed og-

getti d’epoca riguardanti la

storia della nostra città: tutto

il materiale acquisito contri-

buirà alla realizzazione di una

mostra, in programma per la

primavera del 2015, presso

l’Oratorio San Biagio. Per la

consegna di questi documen-

ti, da ordinare e catalogare

per esser pubblicati in un vo-

lume, i volontari del Centro

Studi e Ricerche e quanti vor-

ranno partecipare, saranno

disponibili al “Bar dei Preti”

(ogni primo giovedì del mese,

presso la Parrocchia).

c)chiediamo la vostra

collaborazione per individua-

re e censire i capitelli e le edi-

cole sacre di Bovolone.

numento dedicato alla Beata

Maria Pia Mastena. La straor-

dinaria iniziativa, ideata per

ricordare ed onorare una be-

nemerita e venerabile donna

della nostra terra, vuole coin-

volgere attivamente l’intera

cittadinanza, in particolare:

gli idraulici, i meccanici e i

lattonieri. Per la raccolta del

materiale si renderanno di-

sponibili sei punti di raccolta,

individuati nei centri sociali

contradali (Caltrane-Canton,

Casella, Crosare, San Pierin,

Villafontana) e la Quercia.

b) il Centro Studi e Ri-

cerche in collaborazione con

ACLI e FAP (Associazione Cri-

stiana Lavoratori Italiani e

Federazione Anziani e Pen-

sionati) proseguirà la raccolta

Abbiamo concluso, grazie al

vostro aiuto, la ricerca sui ve-

spasiani del centro di Bovolo-

ne. Erano 7 e li abbiamo loca-

lizzati tutti; prossimamente vi

diremo dov’erano posiziona-

ti. Mancano però le fotogra-

fie: se qualcuno le avesse...

Siamo sempre alla ricerca di

una sede e di un capannone

come deposito.

Buon Anno a tutti!

Ci trovate in Fiera San Biagio

dal 31 gennaio al 3 febbraio

2015.

NB: Per informazioni e contat-

ti telefonare al 334-1722038.

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Bambini e insonnia…aiuto!!!

LA RUBRICA DI MARY p.4

I piccoli, esattamente come gli adulti, possono pre-sentare degli stati d’insonnia, dovuti a malattia, agitazio-ne, dentizione e molti altri problemi. Sebbene i bambini tendano comunque a dor-mire molto profondamente e per diverse ore per notte, può accadere che un even-to traumatico, o altre cause, contribuiscano a far insorge-re nel bimbo, l’insonnia. L’In-sonnia è un Disturbo Primario del Sonno, che consiste nella difficoltà ad addormentarsi e/o a mantenere il sonno. La persona insonne ha problemi nella durata, nella continuità (si sveglia spesso la notte) e nella qualità del sonno, non riposa bene e in modo ade-guato e questo gli provoca stress, stanchezza, disagio e difficoltà sul lavoro o nello studio. Come gli adulti i bam-bini possono avere problemi ad addormentarsi od a rima-nere addormentati durante la notte. La mancanza di son-no nei bambini può portare a problemi cognitivi e fisici; possono ad esempio avere difficoltà di concentrazione a

scuola, possono manifestare comportamenti più aggressivi rispetto al normale ed agire come se fossero irritati. I me-dici hanno poche linee guida istituzionali da seguire per il trattamento dei bambini con insonnia pediatrica ma molti studi disponibili sull’insonnia pediatrica suggeriscono che i bambini sono più a rischio di problemi comportamentali ed hanno problemi di presta-zioni se non dormono da 8 a 10 ore durante la notte.Per aiutare i bambini a dor-mire meglio e tutto il tem-po loro necessario, i pediatri hanno stilato le“Regole dei 5 sensi” che tutti i genitori do-vrebbero leggere:- Vista: Spegnere tv, compu-ter, telefonini e tablet almeno un’ora prima di andare a dor-mire e comunque entro le 8 di sera. Nel caso i piccoli abbiano paura del buio si può usare un piccolo lumino che faccia una luce soft in grado di conciliare comunque il sonno;- Gusto: No a cene troppo pe-santi e soprattutto consuma-te troppo tardi, ovvero dopo le 8 di sera;- Tatto: Nella stanza da letto è molto importante avere la giusta temperatura, che do-

vrebbe essere intorno ai 18 gradi, dunque fresca. Il caldo come sappiamo rende il sonno più difficile e agitato, meglio anche dormire con abiti legge-ri come un pigiama in cotone che permetta la traspirazione e non faccia sudare.- Olfatto: Dormire in un let-to fresco e pulito certamente aiuta ad avere un buon son-no, si può anche utilizzare qualche goccia di olio essen-ziale di lavanda per aroma-tizzarle: questa fragranza in-fatti aiuta il relax e permette di addormentarsi prima. Se i bambini poi sono allergici ci vuole un’attenzione in più alla pulizia e ai tessuti che si scelgono.- Udito: Una camera rumoro-sa è quanto di peggio si possa avere quando è il momento di mettersi a letto. Il silenzio è infatti essenziale per pren-dere sonno e bisognerebbe immergersi in un’atmosfera calma almeno 30 minuti pri-ma di andare a dormire.

Mary MerendaInsegnante di

scuola dell’infanzia

LO SAPEVATE CHE...

L’insonnia è un problema che colpisce sempre più anche i bambini: dalle ultime sta-tistiche diffuse dai pediatri dell’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss), si parla di circa 1 milione di bambini e ragazzi tra i 3 e i 14 anni che dormono male e non a sufficienza.Le conseguenze possono esse-re anche pesanti: a causa della scarsa qualità del sonno i bim-bi possono diventare disatten-ti a scuola o nervosi nel corso della giornata. Secondo gli esperti, i piccoli d’Italia dor-mono generalmente 40 minu-ti in meno di quanto in realtà avrebbero necessità e nel cor-so dell’ultimo secolo hanno perso circa un’ora di sonno. Non ci sarebbero reali moti-vazioni per giustificare que-sto se non abitudini sbagliate prese dai bambini anche con la “complicità” dei genitori. “Sono pochi i casi in cui l’in-sonnia e i disturbi del sonno sono conseguenza di vere e proprie patologie come l’asma, il reflusso, distur-bi dell’orecchio o le apnee ostruttive, che contrariamen-te a quanto si potrebbe pen-sare riguardano anche i più piccini (2-4% fra 2 e 8 anni) e dipendono spesso da ano-malie delle prime vie aeree”, ha dichiarato Giuseppe Mele, presidente di Paidòss.Ma quanto dovrebbero dor-mire i bambini? A questa do-manda risponde sempre il dottor Mele ovviamente di-stinguendo per fasce d’età: tra i 3 e i 5 anni i bambini hanno bisogno di 11-13 ore di sonno, si scende a 9-10 tra i 6 e i 10 anni e a 8-9 tra gli 11 e i 13 anni.

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MEDICINA p.7

IVa Congresso Medico Nazionale Bemer

In data 29/11 si è tenu-

to a Castelnuovo del Garda

(VR) il IVa Congresso Medi-

co Nazionale BEMER, rivol-

to a medici, fisioterapisti e

professionisti dei vari ambi-

ti sanitari ed avente come

relatori alcuni Medici Spe-

cialisti provenienti da tutta

Italia ed aventi esperienza

pluriennale con la Terapia

Vascolare Bemer.

Quest’anno presente anche

il Centro Medico Regenesis,

nella persona del Direttore

Sanitario dott.ssa Emy Bru-

nello, fisiatra, a relazionare

sul tema “THoP e Bemerte-

rapia, nel trattamento della

fibromialgia”.

La fibromialgia (FM) è una

malattia che colpisce i mu-

scoli causando un aumento

di tensione muscolare: tutti

i muscoli dei/delle pazienti

colpiti/e sono in costante sta-

to di contrattura.

Non ci sono dati attendibi-

li sulla reale frequenza della

FM in quanto tale malattia

continua ancora oggi ad esse-

re ampiamente sottostimata

e raramente diagnosticata.

Nel più importante studio di

tipo epidemiologico (Canada,

1999) la prevalenza nel ses-

so femminile risultava pari al

4.9% per salire all’8% nella

fascia d’età di 55-64 anni.

Le diffuse contratture musco-

lari causano numerosi distur-

bi, tra i quali dolore, rigidità,

facile affaticabilità, stanchez-

za cronica, disturbi del son-

no, tendinopatie inserzionali

(alla base dei famosi “tender

points”) e molti altri.

Nello studio che il Centro

Regenesis ha presentato al

Congresso Nazionale, riguar-

dante 13 soggetti con dia-

gnosi di FM, sono stati valu-

tati i risultati di un protocollo

sperimentale di trattamen-

to comprendente la THoP

(Transdermal Holistic Phyto-

therapy), metodica ideata e

realizzata ad opera del dott.

Antonio Masini, ricercatore

del Centro nel settore della

Medicina Complementare, e

che prevede l’utilizzo di fito-

terapici di nuova generazione,

abbinata alla terapia fisica va-

scolare BEMER nel trattamen-

to di questa patologia.

I controlli a breve termi-

ne sono stati effettuati alla

prima ed all’ultima sedu-

ta, quelli a lungo termine a

2 mesi ed a 12 mesi da fine

trattamento.

La risposta positiva alla

terapia si è verificata, con

importanti gradi di miglio-

ramento nei diversi ambiti

(stato emozionale, distur-

bi del sonno, autonomia

nelle attività quotidiane,

diuresi, stanchezza, circo-

lazione AAII, rigidità mat-

tutina, dolore diffuso, ten-

der points) in tutti i casi

trattati ed i valori raggiun-

ti - nonché quelli mantenu-

ti - sono stati per la mag-

REGENESIS p.6

gior parte statisticamente

significativi.

La qualità del sonno è stata

tra le prime condizioni a mi-

gliorare, svezzando anche al-

cune pazienti dall’utilizzo di

farmaci.

I risultati di questo studio pre-

liminare in pazienti sino ad

allora refrattari ai più comu-

ni trattamenti standard per

tale patologia, farmacologi-

ci e non, incoraggiano nuovi

studi sul possibile utilizzo di

questa metodica ed hanno

raccolto moltissimi consensi

ed apprezzamenti da parte

dei Medici, Fisioterapisti ed

Operatori presenti in sala.

Inse

rzio

ne

com

mer

cial

e

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MEDICINA p.7

La sindrome di Medea ovvero madri che uccidono i figli

I fatti di cronaca delle ul-time settimane hanno riportato di nuovo l’attenzione sulle ma-dri che uccidono i propri figli. La domanda che puntualmente tutti ci poniamo è la seguente “Cosa spinge e induce certe ma-dri ad uccidere i propri figli?”. Tale domanda sembra sorgere dentro di noi in maniera quasi spontanea perché l’atto omicida commesso da una madre ai dan-ni del proprio figlio sembra con-traddire quella che secondo noi è una convinzione certa e radi-cata: ovvero che l’amore di una madre sia qualcosa di innato o meglio connaturato in un geni-

sono molteplici. Talvolta la na-scita di un bambino non dona alla madre quella felicità che se-condo il nostro immaginario do-vrebbe sperimentare; può invece sentirsi triste, rabbiosa, inadatta al ruolo di madre. Ma quali sono dunque le moti-vazioni che portano una madre ad uccidere il proprio figlio?Una prima motivazione riguarda la categoria delle madri/mogli che vogliono attuare una ven-detta nei confronti del coniuge verso cui si nutre odio, ranco-re, gelosia e invidia e il coniuge stesso è punito tramite l’uccisio-ne del figlio, perché visto come il frutto del loro amore.Una seconda categoria riguar-da le madri che uccidono i figli indesiderati, ovvero quelli nati da una gravidanza non voluta, come nel caso di stupro e tali madri assocerebbero quindi il figlio ad un ricordo traumatico.La terza categoria è quella che viene definita dell’ “omicidio compassionevole”, un tipo di figlicidio attuato per non far soffrire la prole. In realtà que-ste madri sentono i figli come un peso enorme per via di una situazione economica familiare compromessa e un rapporto co-

niugale molto conflittuale o ine-sistente.Si è infatti considerato che spes-so la madre che commette un fi-glicidio ha gravi problemi fami-liari, economici, episodi attuali o pregressi di tossicodipendenza, abusi e una famiglia di origine non accudente.L’ultima categoria riguarda la mamma (o entrambi i genitori)che inventa sintomi e disturbi del proprio figlio e si prodiga in at-teggiamenti di ipercura, arrivan-do anche a sottoporre il figlio ad interventi inutili, danneggiando-lo e talora uccidendolo.Altre concause per la sindrome di Medea riguardano un senso di inadeguatezza del proprio ruolo materno e la presenza spesso di patologie della personalità o do-vute a traumi precedenti o alla depressione post partum. Natu-ralmente diventa fondamentale il supporto del partner e della famiglia inoltre nel momento in cui ci si accorge che la donna manifesta alcuni disagi valutare immediatamente la necessità di attuare un sostegno psicologico.

Dott.ssa Susie Baldi Psicologa/Psicoterapeuta

tore e ancor di più in una don-na, in una madre per l’appunto. Perché si arriva a queste trage-die familiari? La cura del bambi-no, soprattutto nella prima fase della vita del piccolo, può avere un fortissimo impatto sull’equili-brio psico-fisico della madre, se essa non è supportata adeguata-mente. Subentrano infatti cam-biamenti altamente stressanti: la vita quotidiana è stravolta da un aumento improvviso ed elevato di compiti e di responsabilità, non confrontabili con esperien-ze precedenti. È una condizione di sovraccarico che comporta elevati livelli di stress. Le motiva-zioni che spingono una donna a togliere la vita al proprio figlio

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737 anni di Fiera San Biagio, una fiera antica ma al passo con i tempi

Dal 31 gennaio al 3

febbraio si terrà a Bovolone

la 737ª edizione della Fiera

Agricola di San Biagio. Gli

anni passati dalla prima edi-

zione sono tanti, tantissimi,

ma questa manifestazione

non sembra proprio sentir-

li. Nonostante tutto questo

tempo, resiste ancora come

L’associazione Pro Loco ed il

Comune di Bovolone stanno

proseguendo la strada intra-

presa alcuni anni fa, portando

avanti il progetto di un grup-

po di lavoro che è impegnato

praticamente tutto l’anno per

la realizzazione di una manife-

stazione al passo con i tempi e

con idee sempre innovative, ot-

timizzando al meglio il lavoro,

per consentire a questa mani-

festazione di autofinanziarsi e

di “camminare con le proprie

gambe”, obiettivo peraltro rag-

giunto nelle ultime edizioni.

Gli organizzatori anche

quest’anno hanno voluto

coinvolgere le realtà com-

merciali creando “Bovolone

Shopping”, e premiando le

vetrine allestite in maniera

più originale in occasione del-

la Fiera di San Biagio.

Quest’anno è stato deci-

so di puntare molto anche

sui convegni, che avranno

come tema non solo quel-

lo dell’agricoltura ma an-

che altri argomenti ineren-

ti vari settori del mondo

dell’impresa.

Lo Speciale Fiera che trovate

all’interno del nostro giornale

rappresenta la pubblicazione

ufficiale della Fiera Agricola

per il territorio di Bovolone,

che anche quest’anno ci è sta-

ta affidata dal Comune. Ulte-

riori informazioni e aggiorna-

menti sull’evento li potrete

trovare sul sito ufficiale della

manifestazione www.fiera-

sanbiagio.it.

Costantino Meo

Direttore Responsabile

appuntamento imprescindibi-

le nel calendario bovolonese,

ed è l’evento più importante

per il nostro paese.

L’edizione di quest’anno sarà

ricca di appuntamenti, di con-

vegni, e di incontri inerenti il

mondo agricolo, ma non man-

cheranno tantissimi altri even-

ti che faranno da cornice alla

manifestazione principale.

SPECIALE FIERA AGRICOLA

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SPECIALE FIERA p.11

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SPECIALE FIERA p.11

Il benvenuto del Sindaco

è con grande piacere

che, personalmente e a nome

dell’Amministrazione Comu-

nale, saluto e do il benvenuto

agli espositori ed ai visitatori

della tradizionale Fiera Agri-

cola di San Biagio. È sicura-

mente la manifestazione più

sentita per chi, come me, è

nato e cresciuto a Bovolone.

Quanti di noi l’hanno vissuta

fin da bambini, accompagnati

dai genitori o dai nonni e poi,

una volta adulti, accompa-

gnando i propri figli o nipoti,

spunti di riflessione.

Anche questa edizione ha

tale impostazione: ad esem-

pio, da un lato viene posta

la consueta attenzione al

mondo dell’agricoltura ma,

dall’altro, nei convegni, che

costituiscono il punto di forza

della manifestazione fieristi-

ca e ne arricchiscono la qua-

lità, si affrontano temi come

il territorio e l’ambiente, di-

venuti ormai un’emergenza

per le cronache degli ultimi

tempi, o l’alimentazione,

estremamente attuale dato

il prossimo EXPO a Milano.

Tutto ciò è reso possibile dal-

la collaborazione di tanti che,

a vario titolo, si adoperano

per l’organizzazione della

manifestazione. Sono molti,

infatti, coloro che mettono

a disposizione il loro tempo

e propongono idee per far sì

che la Fiera di San Biagio pos-

sa riuscire bene.

Ringrazio l’Associazione Pro

Loco, che ancora una volta

dà prova di fattiva collabo-

razione e attaccamento a Bo-

volone, e il gruppo di lavoro,

formato da numerosi giovani,

che la supporta nell’organiz-

zazione, curando non solo

gli aspetti tecnici e informa-

tici ma apportando innova-

zioni e novità per arricchire

il programma e consentirne

il rinnovamento. Ringrazio

gli espositori e quanti, con la

loro adesione, permettono la

realizzazione di una manife-

stazione ricca e partecipata.

Auguro una buona riuscita

anche di questa edizione del-

la Fiera di San Biagio e vi in-

vito a partecipare numerosi.

Sono certo, infatti, che anco-

ra una volta potrete trovare

occasioni non solo per ricor-

dare il passato, ma anche per

guardare all’oggi ed al futuro

grazie a spunti di riflessione

di sicuro interesse.

Emilietto Mirandola

Sindaco di Bovolone

trasmettendo e rinnovando

così ogni anno questa bella

tradizione! È, prima di tutto,

questo che la Fiera di San Bia-

gio rappresenta per tutti noi:

la tradizione, i ricordi d’in-

fanzia, l’occasione per fare

festa sentendosi parte di una

comunità.

Ma non solo: è anche un ri-

ferimento per le aziende del

settore, un’opportunità di

confrontarsi su temi che inte-

ressano il nostro territorio e la

sua economia, un’occasione di

divulgazione e formazione. In

quest’ottica, anche se sembra

un controsenso, la Fiera è una

tradizione che si evolve: ogni

anno, infatti, la manifestazio-

ne mantiene sì le sue caratte-

ristiche ma si rinnova tenendo

conto dei cambiamenti, sem-

pre più veloci, che quotidia-

namente entrano nella nostra

vita; ripropone eventi che si

sono radicati nella tradizione

e prende coscienza dalla realtà

che ci circonda trovando nuovi

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SPECIALE FIERA p.12

Il saluto dell’assessore

quest’anno la nostra Fiera di San Biagio sarà al cen-tro dell’attenzione in quanto avrà l’onore di aprire il 2015 come primo evento nel pa-norama agricolo nazionale e pertanto abbiamo pensa-to di puntare su convegni e workshop che affrontino non solo i temi legati alla nostra economia locale, ma che si colleghino a tematiche legate all’ambiente e al territorio.I cambiamenti climatici stan-no di fatto condizionando il nostro modo di vivere e di comportarci nei confronti del territorio in cui viviamo e questo si riflette direttamen-te anche sull’economia locale, la quale sta di fatto già attra-

ciale, con la perdita di lavoro e urbano con danni che cau-sano costi ingenti all’intera collettività locale e nazionale.Bovolone non è esente da tutto ciò e quindi l’Ammi-nistrazione Comunale, la Pro Loco e tutto il gruppo di lavoro formato da giova-ni studenti neo laureati o in procinto di esserlo, commer-cianti, artigiani, agricoltori e imprenditori, abbiamo pensa-to di focalizzare i nostri sforzi su temi importanti come gli “eventi straordinari, preven-zione, programmazione e azione” riguardanti anche il nostro territorio, attraverso un convegno che coinvol-gerà la Protezione Civile, Acque Veronesi e Consorzio di Bonifica Veronese. Si af-fronteranno le nuove sfide nel settore produttivo sulle “aggregazioni d’aziende” e il nuovo profilo tecnologico “del Legno” con la Confarti-gianato e l’Istituto Cangran-de della Scala di Verona che presenterà la nuova figura professionale del tecnico del legno; si dibatterà delle api e dell’apicoltura come indi-catore ambientale e nuova opportunità d’impresa, or-

ganizzato dal dipartimento servizi Veterinari dell’Ulss 21 e del Centro Referen-za Nazionale; i giovani im-prenditori dell’Associazione Piccole Imprese discuteran-no di artigianato futuro sui “nuovi scenari per il lavoro artigianale nell’era digita-le”; la Coldiretti affronterà le tematiche legate al mon-do dell’agricoltura, “la PAC 2014/2020 e le sfide del mer-cato”, infine un importante studio legale affronterà il tema all’etichettatura dei prodotti, marchi e brevetti, come sistema di protezione dei nostri prodotti alimenta-ri, artigianali e tecnologici.Insomma una quattro giorni non stop ricca di appuntamenti interessan-ti che ci daranno modo di conoscere, scoprire e con-frontarci, in un periodo storico molto delicato per il nostro tessuto sociale ed economico, nell’era della sfida globale.Buona Fiera San Biagio 2015 a tutti!

Costantino TurriniAssessore alle attività

economiche

versando un momento di for-te crisi.È da questo punto che dob-biamo ripartire, ripensando alle criticità di un territorio divenuto fragile come l’eco-nomia stessa cercando di ri-modulare sia il nostro modo di comportaci nei confronti dell’ambiente in cui viviamo e sia nel ripensare e riprogram-mare nuovi modelli di propo-ste di impresa-lavoro come le start-up (imprese innovative L. 221/2012) o i temporary store (negozi temporanei) dove gruppi di persone con diverse conoscenze e pro-fessionalità possono riqua-lificare il proprio lavoro con proposte innovative nei più disparati settori.L’economia, l’ambiente e il territorio infatti non sono entità slegate fra di loro, ma sono invece fortemente colle-gate, tanto è che negli ultimi anni le condizioni climatiche stanno modificando il terri-torio e la stessa economia che spesso ne risente, come ad esempio in Liguria e Toscana, le quali stanno pagando un prezzo altissimo sia dal punto di vista economico, con molte aziende in ginocchio, sia so-

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SPECIALE FIERA p.14

Il saluto del presidente dell’associazione Pro Loco

Come da tradizione,

anche quest’anno ritorna

la Fiera Agricola San Bia-

gio, l’evento più importan-

te nel panorama delle ma-

nifestazioni cittadine che

l’Associazione Pro Loco è

orgogliosa di organizza-

re. La 737esima edizione è

stata il frutto del lavoro di

un gruppo che da tre anni

si sta prodigando nella riu-

scita dell’evento fieristico

che, nonostante il difficile

momento di crisi economi-

interno dei laboratori de-

dicati sia ai bambini che

agli adulti. Inoltre il ricco

programma comprende-

rà degli spettacoli serali di

cornice, mercati in piazza,

mostra fotografica presso

Palazzo Corte Salvi, la pre-

miazione della “Vetrina di

San Biagio” e la presenza di

un grandioso Luna Park.

È doveroso da parte mia

ringraziare tutti coloro che

si sono adoperati e si ado-

pereranno per la riuscita di

questa edizione della Fie-

ra San Biagio che testimo-

niano come il volontariato

e l’associazionismo sia un

vero punto di forza per la

Città di Bovolone. Inoltre

forte riconoscenza va agli

sponsor, alle attività eco-

nomiche che supportano la

manifestazione. Soprattut-

to in questo momento stori-

co, senza il loro contributo,

poco si potrebbe fare. Gra-

zie anche a chi, attraverso

la propria presenza, conti-

nua a dare fiducia a questa

fiera storica, occupando gli

spazi presenti nelle diffe-

renti aree espositive. Uno

speciale ringraziamento

per le scuole che ogni anno

partecipano con grande

interesse alla Fiera. Ci ten-

go infine a sottolineare il

forte rapporto che si vuole

proseguire tra la Città e la

sua Fiera, un rapporto che

dura da oltre 7 secoli.

A nome dell’Associazione

Pro Loco di Bovolone au-

guro a tutti i visitatori del-

la 737esima Fiera Agricola

San Biagio un buon per-

corso di visita, intratteni-

mento e degustazione, che

proseguirà con “Pro Loco in

Festa” dal 6 all’8 febbraio

sempre nell’area fieristica

di Bovolone.

Vladimiro Taietta

Presidente Pro Loco

ca che stiamo attraversan-

do, amplia sia la propria

superficie espositiva che il

numero di attività, miran-

do a coinvolgere target di

pubblico differenti, sorret-

ti da uno spirito di corag-

gio e di ottimismo. Inoltre

anche quest’anno il tema

centrale della fiera, ovvero

quello dell’agricoltura, sarà

il punto di partenza di altri

filoni tematici, quali quelli

della sostenibilità, dell’in-

novazione, della valorizza-

zione del territorio, delle

sue imprese e dei prodotti

eno-gastronomici. Saranno

messi in scena alcuni eventi

e organizzati convegni ed

il “Concorso Innovazione

Tecnologica” per rafforzare

questi importanti settori.

Anche per questa edizio-

ne saranno confermati gli

spazi dedicati alla Fattoria

in Fiera, che sta riscuoten-

do un grande successo e

che accoglierà al proprio

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La 737ª edizione della Fiera Agricola di San Biagio si svolgerà dal 31 gennaio al 3 febbraio. Il primo giorno vi sarà l’apertura degli stand fieristici e l’inaugurazione alle ore 11.30, in piazzale Aldo Moro, con la presenza delle autorità, della Banda

rata una mostra fotografica a Palazzo Corte Salvi, curata dal gruppo Arti Visive Villafonta-na, che rimarrà aperta fino all’8 febbraio.Domenica 1° febbraio, nelle vie del centro vi sarà “Bovo-lone Shopping” con il merca-to e i negozi aperti, sempre in mattinata appuntamento con la classica “Caminada de San Biagio” giunta alla sua 34ª edizione, con par-tenza dal Piazzale Scipioni. Il pomeriggio, alle 14.30, la “Sfilata dei cani” all’inter-no della Fattoria in Fiera. La sera, invece, grande appun-tamento enogastronomico benefico, dalle ore 19, “Riso Insieme” in collaborazione con le Pro Loco di Isola Riz-za, Concamarise, Oppeano e Casaleone; con degustazio-ne di risotti e vini tipici vero-nesi all’interno del Palazzet-to “Le Muse”, ad allietare la serata anche un intratteni-mento con cabaret. Lunedì 2 febbraio, alle ore 12, premiazione della mi-

glior vetrina di San Biagio, presso la sala convegni; mentre la sera, alle ore 21, presso il Palazzetto “Le Muse”, serata musicale in-titolata “Emozioni in musi-ca - i Giovani cantano per la fiera S. Biagio”.L’ultimo giorno di Fiera, martedì 3 febbraio, consue-to appuntamento mattuti-no con il mercato settima-nale per le vie del centro, mentre il pomeriggio, alle ore 16, la premiazione del nuovo logo dell’Istituto Comprensivo Franco Cappa, presso la sala convegni. In serata, alle ore 21, la Santa Messa del Patrono “San Bia-gio” e la chiusura della ma-nifestazione fieristica.Durante i giorni della Fiera è previsto un ricco programma di convegni che è illustrato in un articolo a parte.Tutta la zona fieristica sarà coperta da rete Wi-fi e pres-so il Palazzetto “Le Muse” sarà attivo il servizio bar e ristorante.

Cittadina e delle Majoret-tes. Prima dell’inaugurazio-ne ufficiale, alle ore 9, in via Granatieri di Sicilia si terrà la classica gara di “Fast pul-ling”. La sera, invece, alle ore 20, presso il Palazzetto “Le Muse”, grande festa con il ballo in maschera in collabo-razione con il Comitato Car-nevalesco della provincia di Verona. Sempre nello stesso giorno verrà anche inaugu-

SPECIALE FIERA p.15

Il programma dei 4 giorni di Fiera

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ATTIVITA’ p.16

Forgiature veronesi, per rispondere all’ondata di furti

Cerea, Bovolone e San-guinetto sono ormai da anni sinonimo d’eccellenza nel mobile d’arte. In questa zona hanno saputo trovare spazio anche altre piccole aziende che sono cresciute pian pia-no affermandosi per la qua-lità e l’originalità delle pro-prie lavorazioni. Oggi, oltre

cura per i particolari ed una meticolosa attenzione alla fi-nitura», dice il proprietario, «solo così riusciamo ad evita-re quegli interventi di aggiu-stamento sul campo e fornire la tanto ricercata qualità».Caratteristica peculiare di VMP è la forgiatura dell’ac-ciaio inossidabile e trattato, nonché l’impiego di ribatti-ni ed elementi che sappiano dare un estro classico ed arti-gianale ad ogni lavorazione.«La fornitura», ci racconta Michele, «si suddivide in due categorie: la linea tecnica e la linea artistica. Ed è proprio nella prima che troviamo le inferriate per finestre con apertura a sbalzo. È un pro-dotto molto richiesto in que-sto periodo di furti, perché unisce una elevata sicurezza alla comodità di poter diven-tare una finestra apribile an-che con gli scuri».L’azienda di Bovolone, sita in zona industriale, conta oggi su una lavorazione intera-

mente originale, di stampo italiano che per garantire maggiore qualità e sicurezza non delega a terzi alcun ciclo dell’attività di forgiatura.«I prodotti della linea tec-nica, ovvero cancelli, infer-riate e scale sono in genere prodotti destinati all’instal-lazione, realizzati sempre su richiesta del cliente, e carat-terizzati da finiture pregiate. Nella linea artistica invece forniamo cornici, quadri, ele-menti d’arredo, visibili anche su facebook e sul sito web www.vmpforgiature.it»

Angelo Maragna

alla professionalità, alcune aziende vogliono rispondere a quella domanda di sicurez-za che i recenti furti hanno reso sempre più attuale. Parliamo di VMP Forgiature, una ditta specializzata nella realizzazione di opere artisti-che tramite appunto la for-giatura, e nella fornitura di serramenti professionali con profili certificati della trevi-giana Palladio e della mila-nese ProArt.L’azienda nasce vent’anni fa in un garage, come carpente-ria metallica. Era il 7 gennaio del 1994, e Michele Faccio, con anni di esperienza nel settore, decideva di inizia-re un lavoro originale che si sarebbe ingrandito ulterior-mente negli anni successivi, includendo opere per l’edi-lizia, elementi per la casa, complementi d’arredo e par-ticolari ornamentali pregiati.«i punti chiave del nostro metodo di lavoro sono la

Inse

rzio

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cial

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Anche per questa edi-zione della Fiera Agricola di San Biagio è stato indetto un concorso dedicato all’inno-vazione tecnologica applica-ta alle macchine agricole, un

La Fiera Agricola di San Biagio, anche quest’anno, tra le tante iniziative collaterali,

applicazione delle pratiche di agricoltura sostenibile a ri-dotto impatto ambientale. Il concorso avrà ad oggetto le “Macchine, strumentazione e tecnologie per l’agricoltura sostenibile”. Le innovazioni partecipanti al concorso e giudicate idonee dalla commissione verranno esposte in un’apposita sezio-ne messa a disposizione dalla Fiera. La commissione giudi-catrice procederà poi ad ela-borare la classifica e procla-mare i vincitori, la consegna dei premi si terrà lunedì 2 febbraio alle ore 19.30 presso il Teatro Parrocchiale Astra, prima del convegno della Coldiretti. Alla ditta dell’in-novazione vincitrice andrà un premio in denaro di 800 euro, mentre la seconda e la

gia la sua 737a edizione da quando nel lontano 1278 fu istituita per festeggiare il san-to Patrono di Bovolone San Biagio, ci sarà spazio anche per un’iniziativa che è partita l’anno scorso e che ha riscosso un buon successo: il concorso “Bovolone in Vetrina”. Duran-te tutta la manifestazione fie-ristica, le attività commerciali saranno chiamate ad esporre nelle proprie vetrine, ogget-ti agricoli, foto e tutto quel materiale che possa richiama-re alla tradizionale Fiera di San Biagio, le migliori vetrine

terza classificate riceveran-no rispettivamente 500 e 200 euro. L’anno scorso a vincere questo premio è stata la ditta M.O.M. Moretto f.lli.Le aziende partecipanti a questo Concorso di Innova-zione Tecnologica, seleziona-te per l’esposizione potranno gratuitamente menzionare la partecipazione al concor-so fieristico in tutta la docu-mentazione commerciale di propria produzione. I propo-nenti le macchine vincitrici si impegneranno ad apporre in luogo visibile sulle macchine commercializzate nel corso del 2015, un’etichetta ade-siva, fornita dalla Fiera, un modo per aumentare la visibi-lità della manifestazione, ma allo stesso tempo un vanto per le ditte vincitrici.

verranno premiate lunedì 2 febbraio, alle ore 12, presso la sala convegni in fiera. A tutti coloro che aderiranno a questa iniziativa verrà conse-gnata una foto della loro ve-trina allestita per l’occasione. L’anno scorso hanno aderito più di 80 attività commerciali e a detta degli stessi interes-sati hanno trovato originale e nello stesso tempo anche divertente quella ricerca di foto o di attrezzature agri-cole antiche che hanno reso le vetrine più allegre e molto apprezzate dai loro clienti.

momento qualificante della manifestazione fieristica. Il concorso ha lo scopo di pre-miare le novità presentate alla manifestazione fieristi-ca e rivolte ad innovazioni che consentano un miglio-ramento nelle condizioni di

quali convegni, mostre e altre iniziative che cercano di ani-mare e attrarre sempre più persone a questa Fiera, che ri-cordiamo quest’anno festeg-

SPECIALE FIERA p.17

Innovazioni tecnologiche per un’agricoltura più sostenibile

Bovolone in Vetrina

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Programma della 737a Fiera Agricola Di San Biagio 2015

GIOVEDI 29 GENNAIO - Ore 9.30 Convegno polizia locale sulla vigilanza edilizia in collaborazione con IPA. c/o Sala CivicaVENERDI 30 GENNAIO - Ore 15 Convegno sulla sicurezza alimentare. c/o Sala CivicaSABATO 31 GENNAIO- Ore 8.00 Apertura stand fieristici c/o p.le A. Moro – Inaugu-razione Mostra fotografica Arti Visive Bovolone c/o Palazzo Corte Salvi (fino 8 febbraio)- Ore 9.00 “Fast pulling” c/o via Granatieri di Sardegna- Ore11.30 Inaugurazione Fiera Agricola di San Biagio con la Banda Cittadina “Città di Bovolone” e Majorettes.- Ore 14.30 Convegno “I sottoprodotti come fonte di rispar-mio energetico ed elettrico” c/o Sala Convegni- Ore 20.00 Ballo in maschera c/o Palazzetto Le Muse in col-laborazione con Comitato carnevalesco provincia di VeronaDOMENICA 01 FEBBRAIO- Ore 8.00 apertura stand fieristici c/o P.le A. Moro (ingresso gratuito)Ore 8.00 “Bovolone shopping”. Mercato nelle vie del centro. Negozi aperti.- Ore 9.30 Convegno “Confartigianato dalla formazione alla rete” , segue premiazione artigiani c/o Sala Convegni.- Ore 11.30 s. Messa con offertorio di prodotti locali c/o Duo-mo di Bovolone- Ore 14.30 Sfilata di cani c/o tensostruttura “Fattoria in Fiera”.- Ore 16 Convegno “Il senso del caffè” c/o Sala Convegni- Ore 19.00 Serata enogastronomica benefica “Riso insieme” in collaborazione con le Pro Loco di Isola Rizza, Concamarise, Oppeano e Casaleone, con degustazione di risotti e vini tipici veronesi e serata di cabaret c/o Palazzetto Le Muse. Preven-dita biglietti: Ufficio Fiera 324 8634381LUNEDI 02 FEBBRAIO- Ore 8.00 apertura stand fieristici c/o P.le A. Moro (ingresso gratuito)

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Programma della 737a Fiera Agricola Di San Biagio 2015- Ore 10 Convegno “Eventi straordinari, prevenzione, pro-grammazione e azione” a cura di Acque Veronesi e Protezio-ne Civile c/o Sala Convegni- Ore 12.00 Premiazione concorso “Vetrine di S. Biagio” c/o Sala Convegni- Ore 15.00 Convegno “Marchi, brevetti, etichettature” c/o Sala Convegni- Ore 19.30 Convegno “LA PAC 2014-2020 e la sfida del mer-cato” e premiazioni concorso “Innovazioni tecnologiche” a cura di Coldiretti c/o Teatro Parrocchiale Astra BovoloneOre 20.30 “Emozioni in musica” giovani talenti bovolonesi can-tano per la S. Biagio c/o Palazzetto Le Muse (ingresso libero)MARTEDI 03 FEBBRAIO- Ore 8.00 apertura stan fieristici c/o P.le A. Moro (ingresso gratuito)- ORE 8.00 Mercato settimanale per le vie del centro.- Ore 10.00 Convegno sull’apicoltura “L’ape come indicatore ambientale” c/o Sala Convegni.- Ore 16.00 Premiazione nuovo logo dell’Istituto Comprensivo “Franco Cappa” c/o Sala Convegni.- Ore 17.30 Convegno “Artigianato futuro – Nuovi scenari per il lavoro artigianale nell’era digitale” organizzato dall’ API c/o Sala Convegni- Ore 21.00 Santa Messa del Patrono “San Biagio” c/o Duomo di Bovolone.Chiusura della Manifestazione

Presso l’Edificio Scolastico Piazzale Aldo Moro, per tutto il periodo fieristico i Maestri Artigiani di Bovolone esporranno le loro creazioni.

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SPECIALE FIERA p.20

Tutto partì quando in an-tico il paese divenne un Feudo Vescovile. Le possessioni vesco-vili prendevano la maggior par-te del territorio, per arrivare a “Bodolonem” si doveva prende-re l’unica strada che da Villafon-tana introduceva nel feudo. Per arrivare oltre si doveva, sempre al bivio di Villafontana passare ai lati del territorio. Non vi era-no altre vie, i documenti regi-strano che nell’VIII secolo vi era una comunità rurale raggrup-pata probabilmente in un pago romano, cioè una comunità che indicava una circoscrizione ter-ritoriale rurale al di fuori dei confini della città, accentrata su luoghi di culto pagano prima e cristiano poi.Non c’è certezza del pago roma-no, è certo però che in quell’epo-ca c’era la Pieve di San Giovanni Battista in campagna. La comu-nità della pieve formava un or-dinamento della vita religiosa collegato con gli interessi e fun-zioni economiche del territorio. L’economia principale era l’agri-coltura ed in essa erano con-

ed alle “saltarie” e dazi. Il quar-to risale al 13 febbraio 1218 e fu redatto nella Villa Vescovile alla presenza del Vescovo Norandi-no, dei due Decani, dei massari, dei notai, dei testimoni e molti altri. Gli ordinamenti, numerosi ed impegnativi, regolamentava-no il futuro della vita pubblica cittadina. Essi decretavano il rim-borso spese per servizio ai decani e loro incaricati che gli stessi do-vevano operare con ogni mezzo per prosciugare tutta la palude e renderla in buono stato per ri-cavarne gran profitto ed utilità che dovevano eleggere sei per-sone stimate per la valutazione dei danni subiti da persone. Lo statuto regolamentava, inoltre, l’obbligo di rendere conto ogni quattro mesi e tre volte l’anno, in piena assemblea di “Consiglio della comunità”, della gestione amministrativa. Dovevano ri-scuotere i dazi, estinguere i de-biti verso il Vescovado, conserva-re i beni comunali, denunciare gli eventuali defraudatori ecc. Il quinto statuto fu redatto il 4 febbraio 1220, sotto il porticato della chiesa e prevedeva: l’impe-gno ad osservare gli ordinamen-ti comunali che dovevano resta-re in vigore fino alla festa di San Biagio dell’anno successivo. L’ag-giornamento del rimborso spese ai decani, la denuncia di even-tuali frodi, ecc. I Decani doveva-no pronunciare il giuramento, secondo una formula specifica. Gli “Statuti Rurali” sono docu-menti preziosissimi per com-prendere com’era organizzata alla fine del 1100 e agli inizi del 1200 la vita cittadina bovolone-se e come dovevano comportar-si i primi amministratori pubblici della “Comunità”. La gestione della cosa pubblica fu affidata

dapprima nel 1179 a dei “Conso-li” e poi nel 1218 a dei “Decani”.I documenti sopra citati dimo-strano il crescente fiorire delle istituzioni comunali locali.In questo periodo di tempo, in-fatti, in paese attraverso le bo-nifiche ad opera dei Decani si misero in luce nuove terre, inalveati gli acquitrini nel fiume Menago rendendo cosi fertili le valli. L’attività agraria si espan-se e nel 1278 venne istituita la Fiera agricola di San Biagio. Nel 1560 lo storico Veneziano Cano-bio descrive Bovolone come tra i paesi più sviluppati di tutta la Provincia, centro agricolo e com-merciale di notevole importan-za. La popolazione, di circa 2000 abitanti, era perspicace negli af-fari e Bovolone era conosciuto per la sua rinomata Fiera Agrico-la di San Biagio.Concludendo: dalla nascita ed espansione del cristianesimo sviluppatosi intorno alla prima Pieve di San Giovanni sin dall’ot-tavo secolo, ma sicuramente prima, e poi intorno al Castrum nella seconda Pieve dei SS Fermo e Rustico (1,000/1.300) ed infine nella terza Pieve (1.300) situata nell’attuale centro intorno alla chiesa di S. Biagio e SS. Fermo e Rustico, si ebbe un notevole sviluppo economico e sociale al quale contribuì, in notevole par-te, il Vescovato.

Luigino Massagrandi

Bibliografia:Un Feudo Vescovile in epoca veneziana

di Remo Gagliardi ScolaStoria delle genti di Bovolone

di Lino TurriniFoto: Il Vescovo di Verona Gian Matteo

Giberti che fece il primo censimento agricolo e stampe feudali

con atti del 1.400

centrate le maggiori energie. Così negli anni successivi venne predisposto un ordinamento so-ciale per le attività della comu-nità. Venne emersa la necessità di trovare un luogo più idoneo e sicuro, in ragione anche alla difesa dei beni e della popola-zione. La comunità si orientò presso i ridossi dell’avallamento acquitrinoso in località Castrum Bodoloni, attuale Prato Castello in Via Crosare. Gli abitanti la-sciato lentamente San Giovanni si svilupparono in questa nuova località, intorno all’anno mille. La comunità eresse la chiesa de-dicandola ai SS. Fermo e Rustico.In questa località furono appro-vati i primi Statuti rurali che re-golamentavano l’ordinamento civile, di tali statuti emanati tra il 1179 al 1220 ne sono stati trovati cinque. Il primo datato 2 ottobre 1179 riguardava la costruzione di una strada attorno al fossato del Castello comunale. Il secon-do è del 3 gennaio 1201 dettava regole per i decani per pronun-ciare giudizi. Il terzo fu redatto il 7 marzo 1214 regolamentava sui giudizi spettanti al “villico” del Vescovo, ai giuramenti di fedeltà

Conoscersi per amarsi - Lo sviluppo di un paese gli statuti rurali“Dall’antico Bodolonem alla Città di Bovolone”

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La Fiera Agricola di San Biagio anche in questa edi-zione conferma un ricco pro-gramma di convegni che af-fronteranno varie tematiche. Si inizia giovedì 29 gennaio, dalle ore 9 alle ore 13, con un convegno della Polizia Locale sulla vigilanza edilizia in col-laborazione con l’IPA, presso la Sala Civica. Si prosegue poi venerdì 30 gennaio, sempre presso la Sala Civica, alle ore 14.30, con il convegno sulla sicurezza alimentare in col-laborazione con l’Ordine dei dottori Agronomi e dei dot-tori Forestali della provincia di Verona, interverranno Luca Crema, il dottor Coin e il dot-tor Bertoja.Sabato 31 gennaio, giorno dell’inaugurazione della Fie-ra, alle ore 14.30, si terrà il convegno “I sottoprodotti

Lunedì 2 febbraio, penul-timo giorno di fiera, altri tre convegni, il primo, alle ore 10, intitolato “Eventi straordinari: prevenzione, programmazione e azione” a cura di Acque Veronesi, Consorzio di Bonifica Vero-nese e Protezione Civile; il secondo invece, alle ore 15, sarà intitolato “La tutela del marchio d’azienda e di pro-dotto: aspetti pratici di regi-strazione”, entrambi presso la sala convegni; mentre il terzo, alle ore 19.30, il con-vegno della Coldiretti: “La PAC 2014-2020 e la sfida del

mercato” e la Premiazione del Concorso Innovazioni Tecnologiche, presso il Tea-tro Parrocchiale.Nell’ultimo giorno della ma-nifestazione, martedì 3 feb-braio, l’appuntamento è fissato per le ore 10, si discu-terà dell’Ape come indicatore ambientale, mentre alle ore 17.30, si chiuderà il program-ma dei convegni con un incon-tro sul futuro dell’Artigianato: “Nuovi scenari per il lavoro ar-tigianale nell’era digitale” or-ganizzato dall’API, entrambi gli appuntamenti si terranno presso la sala convegni.

come fonte di risparmio ener-getico ed elettrico”, presso la sala convegni. La giornata clou degli appuntamenti sarà domenica 1° febbraio, duran-te la mattinata si terranno due convegni praticamente in contemporanea, dalle ore 9.30 alle ore 11.30, presso la sala convegni, la Confar-tigianato organizza l’incon-tro “Confartigianato: dalla formazione alla rete”, con successiva premiazione de-gli artigiani; mentre in Sala Civica, alle ore 10, si terrà il dibattito “Presente e futuro della componente volonta-ria del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”. Il pomerig-gio vi sarà un altro appunta-mento, alle ore 16, presso la sala convegni, un incontro curato da Massimo Bonini intitolato “Il senso del caf-fè”.

SPECIALE FIERA p.21

Il programma dei Convegni

Martedì 17 febbra-io ritorna a Bovolone il 215° Carnevale bovolonese con la

classica sfilata di carri prove-nienti dai paesi limitrofi.Il ritrovo e la partenza sono previsti per le ore 14.30 presso il piazzale Aldo Moro (piazza-le fieristico).La sfilata allegorica si svol-gherà come ogni anno per le vie cittadine con carri allego-rici e maschere. Sarà aperta dal Re Marangon e la Regina Scaiarola con la Banda citta-dina e Majorettes. Coriando-li, gran festa e divertimento per tutti.A fine sfilata gran rinfresco e gnoccolada con premiazione dei carri e Concorso dolciario “Fritola d’oro”.

Martedì 17 febbraio ritorna il Carnevale Bovolonese

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SPECIALE FIERA p.22

Un’area tanto amata dai bambini e non solo, “Fattoria in Fiera”

Molte sono le ini-

ziative di questa edizione

fieristica, ma la più attesa

dai bambini e adolescen-

ti è senz’altro la “Fattoria

in Fiera” che da qualche

anno gli organizzatori pre-

sentano per la gioia di bim-

bi, adolescenti, ma anche

adulti. Questo spazio viene

visitatori, di venire a con-

tatto diretto con gli animali

favorendone così anche la

loro conoscenza. In questa

struttura coperta troveran-

no spazio anche diverse

iniziative che richiameran-

no il settore agricolo e che

saranno curate dalle classi

della scuola primaria. Sarà

riproposto anche quest’an-

no l’”orto botanico” per la

scoperta degli ortaggi e la

novità dedicata alle api e

all’apicoltura oltre agli in-

numerevoli laboratori che

coinvolgeranno i più piccoli.

Ci saranno spazi anche per

Associazioni culturali, come

il Centro Studi e Ricerche

dove presenterà autenti-

che “chicche” di libri, foto,

e tanto altro ancora di un

passato storico di Bovolone.

Una mostra fotografica, cu-

rata dalla contrada Casella,

dove tra foto storiche di car-

nevali e avvenimenti degli

anni 60/70, si potranno am-

mirare compagnie e perso-

ne “dei butèi de una olta”.

E ancora si potranno am-

mirare sotto questa strut-

tura coperta, usi, costumi e

tradizioni contadine di un

epoca, appunto quella con-

tadina, ormai rimasta nei

ricordi della nostra infanzia

e nei libri storici che descri-

vono in modo dettagliato di

quell’epoca tanto lontana.

Anche quest’anno ci sarà

spazio per la “Pet Therapy”,

una forma d’aiuto che si è

rivela sempre di più impor-

tante per le tante categorie

di persone che attraverso

questa “terapia” trovano un

aiuto costante, questo servi-

zio sarà affidato agli esper-

ti del Centro di referenza

nazionale per gli interventi

assistiti dagli animali, in col-

laborazione con l’ULSS 21

di Legnago - Servizio Vete-

rinario. In questa struttura

coperta troverà, come ogni

anno, anche uno spazio ri-

servato alla “Corte Vecia”

dove si potranno ammirare

le antiche attrezzature con

cui una volta si lavorava la

terra, o in alternativa alcuni

pezzi di “arredamento” con

cui si allestivano camere da

letto, cucine ecc… oltre a

questo, una mostra di foto-

grafica con foto storiche di

personaggi e vita rurale di

quegli anni, i cosiddetti del

“Boom Economico”.

allestito sotto una tenso-

struttura coperta di fianco

al palazzetto Le Muse dove

sotto, si potranno trovare

gli animali cosiddetti “da

cortile” quali, galline, oche,

anitre ecc.. ma non solo,

anche animali quali pony,

asini, capre, conigli e tan-

ti altri quadrupedi tanto

amati dai più piccoli. Sarà

un modo, per questi piccoli

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SPECIALE FIERA p.24

è diventata ormai tradizione che in occasione della Fiera Agricola al Palaz-zetto Le Muse, si organizzi-no intrattenimenti serali per i numerosi visitatori della stessa, anche quest’anno gli

Martedì 6 gennaio, presso la Contrada Casella, si è tenuta la 33a Festa della Befana. La mattinata era ini-ziata con la classica “Camina-da de Baco” corsa non com-petitiva di 7 e 14 km , dove ha visto la partecipazione di

sco provinciale che ci ricorde-ranno che è anche tempo di Carnevale. Grande appunta-mento quello di domenica 1° febbraio con inizio alle ore 19 “Riso Insieme” serata enoga-stronomica a scopo benefico con degustazione di risotti e vini tipici veronesi, l’intratte-nimento della serata vedrà sul palco de Le Muse i caba-rettisti di Cabaret Verona, Ze-lig, e Colorado. Le prevendite presso l’ufficio Fiera. Il ricava-to della serata andrà a favore della Fondazione per la ricer-ca sulla fibrosi cistica Onlus. Ma uno degli appuntamenti più attesi da molti bovolo-nesi e non solo, sarà quello di lunedì 2 febbraio alle ore 20.30 dove, sempre sul palco de Le Muse, si esibiranno una decina di ragazzi/e bovolone-si con delle voci straordinarie che daranno vita ad “Emozio-ni in musica” e c’è da giurarsi

ta, vino, polenta calda con lardo e tanto altro ancora, i due contendenti al titolo di “Bacco” che oltre ad es-sere la maschera della con-trada Casella, sarà quella che rappresenterà la stessa nelle varie sfilate carneva-lesche che si svolgeranno nella provincia. La festa è proseguita anche nel po-meriggio con la manifesta-zione podistica competitiva e con l’arrivo, alle 17 dei Re Magi. Dopo l’accensione del “Briolo” e l’arrivo della Befana che ha regalato dei dolcetti ai bambini presenti, c’è stata la proclamazione del vincitore della “Grande sfida di Bacco”, il vincitore

che sarà così anche per questa volta, infatti molti bovolonesi hanno già avuto modo di po-ter ascoltare questi “giovani talenti”, molti di loro già “ve-terani” per aver partecipato e vinto diversi concorsi canori, nelle diverse rappresentazio-ni in occasione del Natale, ultima in ordine di tempo “Tendi la tua mano” con un teatro Astra tutto esaurito. Guidati dalla loro insegnan-te Federica Favalli, anche per questo appuntamento non mancheranno di incantare il pubblico con le loro voci, le loro canzoni e la loro presen-za scenica che senz’altro sa-prà coinvolgere tutta la pla-tea. A presentare la serata sarà Daniela Bresciani che in questa nuova veste, quella di presentatrice, sta sempre più dimostrando di essere un’au-tentica vera professionista. L’ingresso è libero.

a larghissima maggioranza è risultato Patrizio Corra-di. Quello di Corradi è un ritorno dopo essersi preso un anno di pausa, forse per “recuperare gli sforzi” so-stenuti nei precedenti sei anni che ha rivestito questo ruolo, comunque adesso si è detto rinfrancato e pieno di energia per rappresentare al meglio la contrada Casel-la come ha sempre fatto ne-gli anni passati. La festa si è conclusa con l’estrazione della sottoscrizione a premi e con l’arrivederci, da parte del Presidente, alla 34a festa della Befana del 2016.

Claudio Bertolini

organizzatori hanno voluto mantenere fede a questo im-pegno proponendo eventi di alto livello. Si inizierà sabato 31 gennaio alle ore 20 con il “Ballo in maschera”, con le tradizionali maschere della Provincia di Verona, organiz-zato dal Comitato Carnevale-

oltre 3.000 podisti venuti da tutta la provincia di Verona e oltre. Hanno aderito a questa competizione più di 70 grup-pi podistici, il gruppo più nu-meroso è risultato il “Gruppo degli Sbandati” di Bovolone con 133 iscritti. All’arrivo un ristoro molto fornito di “vin brulè”, panettone, biscot-ti, piatti di minestrone e tante “prelibatezze suine”, aspettava i migliaia di po-disti che non si sono certo risparmiati ad assalire, per modo di dire, questo “ben di Dio” preparato dalla con-trada organizzatrice. All’in-terno della palestra, si sono sfidati a suon di spaghetti con la “sardela”, pastasciut-

La fiera e gli spettacoli in programma

Patrizio Corradi il “nuovo” dio Bacco della Contrada Casella

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SPECIALE FIERA p.26

La recente mostra in Pa-lazzo Salvi di pitture e sculture erano per la maggior parte ope-re di artisti formatisi con i corsi avanzati promossi dalla Scuo-la di Pittura e Scultura nata nel 1967 ad opera di alcuni giovani artigiani. Dopo le nozioni avute

stessa. L’Accademia offriva gra-tuitamente i modelli in gesso. Diffusa la volontà di tentare tale via si unirono altri giovani come: Vasco Bertolini, Angelo Negri, Renzo Pradella, Giorgio Modena di Salizzole e altri. Venne inte-ressata la Proloco e Luigino Mas-sagrandi collaborò seguendo la parte amministrativa.Facendo un salto a ritroso nel tempo troviamo che la Scuola di disegno applicata alle arti e mestieri è nata nel 1902 su ini-ziativa del Comune di Bovolone e ai partecipanti, cinque anni, forniva un titolo valido, ad indi-rizzo professionale (Meccanica o Ebanisteria) riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzio-ne. Prevedeva lezioni rivolte alle classi elementari e dagli anni ’60 anche alle medie che si tene-vano la domenica mattina. Negli anni ‘70 a seguito della Istitu-zione delle scuole professionali venne meno questa funzione di formazione professionale.Questi giovani artigiani forma-tisi nel disegno presso la scuola stessa e nel lavoro sul banchi di bottega, hanno intuito che al di la della professione c’era una base da apprendere per cono-scere l’arte vera e propria. Rego-le necessarie per arrivare a for-me di creatività e di espressione estetica poggiando su accorgi-menti tecnici, abilità da scoprire, innate o acquisite e norme com-portamentali derivanti dallo stu-dio e dall’esperienza. Michelan-gelo, Tiziano, Giotto , ecc. poi gli impressionisti francesi: Cezanne, Monet, Manet, Renoar, Degas, Pissarro e poi i contemporanei Moore, Picasso, ecc.. Artisti che hanno lasciato opere straordina-rie, creazioni uniche, capolavori eterni. Più li guardi e più ti par-lano. Da loro si doveva attingere ed imparare.Così questi giovani artigiani de-coratori, intagliatori, ebanisti, chiedevano una conoscenza superiore da parte di insegnan-ti preparati, docenti quotati. Nacquero così i corsi program-mati in quattro sere settimanali durante i quali si sviluppava-no lezioni di Storia dell’arte, di Anatomia artistica, di disegno, di pittura, di scultura, di incisio-ne e stampa litografica, di arte applicata. Ricordiamo alcuni do-

centi: Lino Brunelli pittore, Lu-ciano Dal Molin scultore, Girola-mo Corazza Anatomia artistica, Federico Chiecchi arte applicata, Domenico Zangrandi Pittore, Li-vio Billo storia dell’arte Renzo Sommaruga incisore e stampato-re, Umberto Simili pittore, Seme-ghini scultore, ed altri. Il comu-ne mise a disposizione i locali. Le sale del Palazzo Vescovile, le aule del Centro di Formazione Provinciale Professionale, le aule delle scuole medie nel Palazzo Terzi in Viale Libertà, e poi le cantine del Vescovo di 300 mq. rese agibili dai giovani volonta-ri. Così questi luoghi divennero veri templi dell’arte. Dopo una giornata di lavoro i giovani an-davano per arricchire lo spirito. Il luogo silenzioso e privo da di-strazioni, inondato da dolci note musicali, creava un’atmosfera ispiratrice nella quale il pennello intriso nel colore scivolava sulla tela lasciando il segno voluto. Il tempo volava veloce fino alle ore piccole e poi soddisfatti, i giovani si trasferivano presso gli amici dell’Hotel San Biagio che avevano a quell’ora qualcosa da parte in cucina.Sono state organizzate mostre dei lavori degli allievi presso la mostra annuale del mobile d’ar-te, e presso lo stesso hotel San Biagio con artisti di fama pro-venienti dall’Accademia Brera di Milano, dall’Accademia Cignaro-li e altri. Sono state fatte estem-poranee con visita a mostre, mu-sei e Città d’arte.Negli ultimi anni nacque anche il Gruppo fotografico che opera brillantemente tutt’ora. La vita della Scuola durò parecchi anni fino agli anni novanta. In essa possiamo contare la partecipa-zione di parecchie centinaia di persone che hanno seguito le le-zioni e gli eventi, fino a quando i “ragazzi” maturati nell’arte e presi dal lavoro lasciarono l’ini-ziativa portando con se il baga-glio delle esperienze acquisite utili nella vita quotidiana e nel proprio lavoro. Oggi la scuola opera la domenica mattina con corsi di disegno e pittura.

Luigino Massagrandi

Foto: Lezione di scultura

con il Prof. Luciano Dal Molin

dalla scuola di disegno applicata alle arti e mestieri cercavano di approfondire le conoscenze ol-tre la formazione professionale. Fu opera della spinta culturale che diede il Direttore dell’Acca-demia Cignaroli di Verona prof. Umberto Tessari a Gianni Mas-sagrande di approfondire le co-noscenze artistiche attraverso corsi serali tenuti da docenti del Liceo Artistico e dell’Accademia

L’arte in mostra a Palazzo Salvi - Selezione di pitture e sculture di autori bovolonesiLa scuola di pittura e scultura

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SPECIALE FIERA p.27

Pro Loco in Festa Il 6-7-8 febbraio 2015 all’insegna del bollito con la pearà

Cominciava così… tanto tempo fa Sabato 7 febbraio palazzetto “le Muse” ore 21

Un’altra delle iniziati-ve dopo fieristiche che senz’al-tro sarà gradita ai bovolonesi ma siamo sicuri anche a mol-te persone dei paesi limitrofi, sono i 3 giorni enogastrono-mici denominati ”Pro Loco in Festa”. Sotto la tensostruttu-ra di fianco al palazzetto dove verrà ospitato il settore agro-alimentare e la sala convegni

Gli anni 60, come era-no questi anni 60? Quali era-no le mode, le canzoni, i ritrovi dove i giovani di allora si tro-vavano per ballare, ascoltare musica oppure solo per chiac-cherare con il classico “Marti-ni“ o il mitico “frizzantin”? Per non parlare dei complessi, non c’era cantina o garage che non si sentisse qualcuno a provare

in occasione della Fiera di San Biagio, si potrà degustare, tra gli altri piatti, il classico bollito con la pearà di cui i veronesi, ma non solo, ne vanno “mat-ti”. Per questa nuova iniziati-va nell’adiacente palazzetto “Le Muse”, saranno program-mati degli spettacoli serali e pomeridiani che, dopo aver “goduto” di questo piatto prelibato, si potranno gode-re (scusate il gioco di parole) gratuitamente gli spettacoli

le hit del momento con i primi giri di accordi e con la speran-za un giorno di esibirsi davanti al “grande pubblico”, non tutti ci riuscirono ma molti si come, tanto per fare qualche nome, “Gli Iceberg”, ”Ramble Stone”, “Gli Eremiti” “Evasione totale” “Ricki e le Perle” e tanti altri an-cora… In ricordo di quegli anni, ma soprattutto per riviverli, sa-bato 7 febbraio al palazzetto

che verranno messi in scena al palazzetto “Le Muse”. Questo il programma: venerdì 6 feb-braio ore 18 apertura stand enogastronomici c/o tenso-struttura, ore 21 “DJ Contest”, ospiti della serata Mauro pa-gani, Luca Fregonese E Dj Felix. Sabato 7 febbraio ore 18 apertura stand enogastro-nomici, ore 21 palazzetto Le Muse “Comminciava così… tanto tempo fa…” serata con musica dal vivi anni 60/70 con

“Le Muse”, a ingresso libero, andrà in scena uno spettacolo di ricordi, canzoni, anedotti, di quegli anni dal titolo “Comincia-va così… tanto tempo fa…” Sul palco delle “Muse” si esibiran-no dal vivo 4 complessi storici di quei tempi: i New Times, i Mar-bos, Estremo Rimedio, Ricki e le Perle che interpreteranno le mi-gliori hit, italiane e straniere de-gli anni 60/70. Sarà un’occasio-ne, fra l’esibizione di un gruppo e l’altro, oltre a rievocare quei tempi con racconti e aneddoti ci sarà spazio anche per ricor-dare vecchie “Band” e di avere magari qualche protagonista di allora che oggi non è più in attività. Gruppi che un tempo si sono contradistinti non solo

New Times, Estremo Rimedio, Ricki e le Perle e i Marbos. Do-menica 8 febbraio ore 11 aper-tura stand enogastronomici c/o densostruttura, ore 11 c/o palazzetto Le Muse “Palestra Hollywood danza Hip-Hop, ore 14.30 “Palestra Gym Tonic danza Zumba e Jumping”, ore 20 Serata musicale con “Offici-na della musica”.

Claudio Bertolini

a Bovolone ma anche in altri paesi in quei favolosi anni. Non mancheranno anche delle pia-cevoli sorprese… Comunque la vera protagonista sarà la musica con tutte quelle canzo-ni che tanti di noi, quando era-no giovincelli, avranno ballato in qualche festina privata, sale da ballo magari suonate pro-prio dagli stessi protagonisti che ascolterete sabato 7 feb-braio, o in qualche club privato molto di moda in quei mitici anni, sarà un viaggio storico/musicale nel quale rivivremo pezzi della nostra storia negli anni del così detto “boom eco-nomico”.

Claudio Bertolini

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RIMEDI NATURALI p.29

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RIMEDI NATURALI p.29

Aloe “Arborescens“Succo e polpa di foglia fresca da coltivazione biologicaCon miele di acacia e brandy - proprieta’ dei principali componenti

Il particolare successo della formula è dovuto ai suoi tre ingredienti: l’aloe in-nanzitutto, il miele e il bran-dy. Come mai miele e brandy ad accompagnare le proprie-tà dell’aloe? “La spiegazione è semplice“, dirà lo stesso Padre Romano Zago. Ed in effetti è così. Il miele infatti, sempre che si tratti di miele d’api, naturale e non (trop-po) trattato, ha la proprietà di veicolare, di condurre le sostanze curative contenu-

cosa) e sono contenuti in tutta la pianta (nella Vera in-vece, solo nella sostanza ge-latinosa che esce dalla rottu-ra delle sue foglie). Le foglie, utilizzate nella loro totalità, vengono raccolte dalla pian-ta e subito lavorate. Questo è un aspetto molto importante per la qualità dei prodotti a base di Aloe Arborescens: dalla raccolta alla trasforma-zione trascorre solo un’ora, pertanto l’Aloe conserva tut-ti i suoi componenti nutritivi e curativi. La foglia dell’Aloe Arborescens viene utilizza-ta interamente, sia la polpa che la scorza, perché contie-ne elementi benefici quali: Antrachinoni, zuccheri, ami-noacidi, vitamine, minerali, acido acetilsalicilico.Gli Antrachinoni sono dei composti fenolici che ge-nerano un’azione lassativa, antimicrobica e favoriscono l’assorbimento delle sostan-ze nel tratto intestinale.PROPRIETÀ DEL COMPOSTO* Ottimo rimedio che contri-buisce al benessere dell’or-ganismo anche nei casi dove il sistema Immunitario risulta fortemente indebolito dopo terapie invasive e prolungate

te nel succo d’aloe, fino ai recettori più remoti del no-stro organismo, consentendo al preparato di esercitare la sua azione benefica. Quan-to al brandy, esso effettua un’azione di vasodilatazione, ovvero allarga i vasi sangui-gni facilitando la depurazio-ne generale dell’organismo. Il sangue può così purificarsi eliminando le sostanze in-fettanti. Inoltre, l’organismo umano non sarebbe in grado di assorbire integralmente il liquido viscoso e ricco di pro-prietà, ovvero l’aloina, che sgorga quando si incide una pianta di aloe, senza scio-glierlo in un distillato. L’Aloe Arborescens è una pianta della famiglia delle Aloacee. Essa è molto utiliz-zata per le sue proprietà fi-toterapiche. Meno conosciu-ta della sua “cugina“ Aloe Vera, in realtà ha poteri cu-rativi ben superiori. Questo tipo di Aloe è industrialmen-te meno impiegata dell’Aloe Barbadensis (Aloe Vera) in quanto più costosa. A diffe-renza della Vera, nell’Aloe Arborescens i principi atti-vi sono meno diluiti (l’Aloe Vera è infatti molto più suc-

con farmaci di Sintesi.* Potenzia e riattiva il siste-ma immunitario.* Disintossica e depura l’or-ganismo, quindi ha funzione digestiva ed epatica.* Ha un effetto energetico e rivitalizzante sull’organismo.* Stimola il metabolismo.* Ha un’ottima capacità bat-tericida e cicatrizzante.* È un alimento altamente nutritivo, con proteine, vita-mine, aminoacidi, carboidra-ti, enzimi e Sali minerali.* Equilibra le funzioni inte-stinali, sia in caso di stitichez-za che di dissenteria.* Contiene la Vit.B12, indi-spensabile per chi segue diete vegetariane e vegane, noto-riamente prive di questa vita-mina necessaria e vitale per il sistema nervoso centrale.

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I NOSTRI CADUTI p.31

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I NOSTRI CADUTI p.31

L’elenco inedito dei 219 caduti di Bovolone nella Prima Guerra Mondiale

glia. Dopo appena 16 giorni, muore il soldato Giorgio Con-te, un contadino di 21 anni abitante in via Campagne. Il fante Giorgio cade sul Carso il 9 giugno 1915 durante un assalto alla baionetta sul col-le S. Elia nei pressi di S. Pietro dell’Isonzo. In quel tentativo, risultato inutile, muoiono in una manciata di minuti 400 soldati e 14 ufficiali.A comunicare il drammatico evento è il cappellano della 7^ compagnia dell’8° reggi-mento. Tocca a don Timoteo Lugoboni, parroco di Bovolo-ne, portare a conoscenza la famiglia della morte del ven-tunenne.Ecco il racconto della batta-glia che si svolse il giorno in cui cadde Giorgio Conte fatto da Giuseppe Maestrello, ser-gente maggiore del 2° reg-gimento granatieri (lettera riportata dal libro Ta-pum, lettere dal fronte a cura di Lucia Beltrame Menini).«Alla mattina dell’8 giugno per tempo si partì per passare l’Isonzo e siccome il vecchio ponte in legno fu bruciato dal nemico il Genio milita-re di notte tempo ne costruì uno li presso sul quale si pas-sò. Il giorno 9 ci siamo trova-ti ai piedi delle prime colline ove stava trincerato il nemico e subito si cominciò l’azione. La nostra artiglieria batteva bene le loro trincee e qual-cuno si vedeva scappare. Ma

sfortuna fu che un battaglio-ne del I reggimento avanzò molto rapidamente e l’arti-glieria nostra, scambiandoli per nemici in fuga, ci sparò sopra e perirono il maggiore Manfredi e due altri ufficiali e parecchi granatieri morti e feriti. Il nemico perciò prese coraggio e noi siamo stati co-stretti a ritirarci passando sot-to una pioggia di pallottole, sdraps e granate». Il paese è sgomento per la scomparsa del giovane conta-dino. Siamo solo all’inizio di una lunga serie di tragedie.

CORSINI PIETRO di Agostino e di Angela Spada, nato a Bo-volone il 21 novembre 1899. Il soldato, dopo pochi mesi che è arrivato al fronte, si ammala di broncopolmonite ed è rico-verato all’ospedale di Padova. L’infezione polmonare insor-ge dopo che Pietro, alla fine di novembre, ha marciato con il suo plotone per un giorno e una notte interi, senza man-giare e senza dormire, sotto una pioggia torrenziale che lo ha bagnato fino alle ossa. Le cure non danno alcun ri-sultato. I medici, sapendo che ormai non c’era più nulla da fare per salvarlo, nei giorni prima di Natale decidono di mandarlo all’ospedale milita-re di tappa di Bovolone così che egli potesse morire assi-stito dai suoi cari. Il decesso avvenne il 4 genna-

io 1919 quando Pietro aveva 19 anni. Apparteneva all’8° battaglione bersaglieri, n. di matricola 19007 (45).

DE CARLI CARLO di Dante, nato a Bovolone il 23 settem-bre 1895. Soldato del 125° fanteria è disperso in combat-timento il giorno 1° novem-bre 1915 sul medio Isonzo. Aveva 20 anni. Il generale Luigi Cadorna ha in mente una sola cosa: vincere sul Carso. La sua idea ossessiva è sbagliata e le dodici batta-glie combattute in quella zona purtroppo confermeranno il grave errore con la perdita di centinaia di migliaia di soldati morti inutilmente. La morte di Carlo De Carli si colloca nell’ambito della ter-za battaglia dell’Isonzo, che si svolge dal 18 ottobre al 4 novembre 1915. Con più di 1.300 cannoni, gli italiani ini-ziano a bombardare le linee austro-ungariche su un fronte di 50 km, dalle Prealpi Giulie a Monfalcone. Poi segue l’as-salto cruento all’arma bianca. I nostri soldati sono fermati da una reazione spaventosa da parte degli austro-ungarici ed alcune brigate vengono completamente annientate. Il numero dei caduti assume i caratteri di una carneficina: in dieci giorni le nostre perdite sono di 67.000 uomini.

Segue nei prossimi numeri.

Proseguiamo anche in questo nu-mero a pubblicare la lista inedita di tutti i caduti della Prima Guer-ra Mondiale nati o residenti nel Comune di Bovolone. La ricerca è stata fatta in maniera accurata da Piergiorgio De Guidi, per informa-zioni o rettifiche sui nostri soldati morti in guerra: tel. 045.7101448, mail: [email protected] o [email protected].

ELENCO CADUTI Ia GUERRA MONDIALE

CONTE GIORGIO di Luigi e di Favalli Carolina, nato a Bo-volone il 4 aprile del 1894 ed abitante in via Campagne. Giugno 1915, il primo mese di guerra, ardente come un gran fuoco dimenticato acceso che imbiondisce il grano tra le macchie rosse dei papave-ri, porta la notizia del primo compaesano caduto in batta-

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L’anno scolastico 2014-2015 per l’Istituto Com-prensivo “F. Cappa” rappre-senta un punto di arrivo im-portante. Quest’anno, i corsi dell’Indirizzo Musicale che hanno preso l’avvio nell’anno

sto primo gruppo, unita alle conoscenze del gruppo degli alunni di classe seconda e di classe prima, ha permesso la realizzazione di uno spetta-colo di Natale inedito.La sera dello scorso 18 dicem-bre, nell’Auditorium della Scuola, si è tenuto il saggio di Natale con una formazione orchestrale formata da tutti i 79 alunni iscritti all’Indirizzo Musicale.Il programma di sala preve-deva l’esecuzione di brani che con sapiente e oculata al-ternanza coinvolgevano ora tutta l’orchestra, ora solo il gruppo degli alunni di classe prima, ora solo classi seconde e terze.Ai quattro docenti che han-no preparato l’evento, nello

specifico: Simonetta Paladini docente di clarinetto, Davide De Togni docente di piano-forte, Eleonora Elio docente di violino e Matteo Rigotti docente di chitarra, va sicura-mente riconosciuta la grande professionalità unita ad una padronanza didattica me-todologica che ha permesso loro di organizzare, trascrive-re e adattare i brani alle reali possibilità degli alunni esal-tandone così la preparazione tecnico espressiva.I quattro docenti si sono di-mostrati molti soddisfatti del livello raggiunto da questo indirizzo, e invitano tutti i ra-gazzi che fossero interessati ad avvicinarsi al mondo della mu-sica, a valutare l’iscrizione per l’anno scolastico 2015-2016.

scolastico 2012-2013, arriva-no per la prima volta a com-pletamento. Il primo gruppo di studenti che si è iscritto ai corsi di Chitarra, Violino, Pia-noforte e Clarinetto ora fre-quenta la classe terza.La maturità e l’esperienza musicale raggiunta da que-

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Natale con l’Indirizzo Musicale della scuola “F. Cappa”

quando sentiamo parlare di vodka, pensiamo subito ad un distillato superalcolico prove-niente dalla Russia, ma in realtà pochi sanno che il termine vodka deriva dalla radice vodà, acqua, acquetta per essere più precisi, usato come diminutivo. Sola-mente tra il XIV e il XVII secolo il termine compare nel lessico rus-so con il significato di bevanda alcolica. Però è inesatto parlare solamen-te della Russia, perchè se è vero che furono gli Zar a dar vita alle

Europa per la prima volta da Napoleone nel 1812 durante la campagna di Russia, ma l’affer-mazione su scala più ampia av-venne solamente più di un se-colo dopo, esattamente dopo la Rivoluzione Russa del 1917.Servita miscelata in un drink, liscia, ghiacciata oppure con tanto ghiaccio, è un distillato irrinunciabile in ogni locale. Vuoi per esigenze di mercato, moda del momento, bravura di molti barman che sapien-temente l’hanno riproposto, oramai si trova nelle postazio-ni di lavoro di tutti i bar in una quantità inimmaginabile di proposte, varianti, naziona-lità e prezzi.Anche se tipicamente e cultu-ralmente dell’Est Europa det-to fin’ora, oramai moltissime nazioni, Italia compresa, sono produttori di vodka a vari li-velli, ma tra tutti particolare attenzione è da rivolgere alla Francia, che a detta di molti esperti è il nuovo Paese emer-

prime distillerie, grazie ai com-mercianti genovesi, lungo la via della seta, che introdussero gli alambicchi per la distillazione, molti testi e manoscritti ne at-tribuiscono la paternità alla Po-lonia. Ad oggi la distinzione è molto netta come accade anche per altri distillati: se il termine è scritto con la W iniziale, Wodka appunto, il distillato è di ap-partenenza alla scuola polacca, mentre se con la V, vodka, il distil-lato appartiene alle altre scuole, generalmente russa per lo più. Tradizionalmente la vodka è un distillato di cereali, segale per la maggior parte, non invecchiato, che attesta il suo grado alcolico attorno ai 40° (può variare tra i 38,5 ai 45 e più). Ma i primissi-mi secoli di produzione sono av-volti nel mistero, perchè poche e frammentarie le informazioni arrivate a noi, di per certo si sà che era un prodotto povero del-la cultura contadina ottenuto con le patate.La vodka fu fatto conoscere in

L’angolo del

La vodka

gente per la produzione di vodka Premium e Superpre-mium.Infine ricordiamo anche che è l’abbinamento ideale, nella cucina russa ovviamente, con le più disparate portate tra cui il nobile caviale oppure cipolle tritate e uova sode mentre in molte regioni dell’est Europa è usanza bere vodka come ac-compagnamento ideale per gli antipasti in genere.Ricetta semplice da provare a casa, ma comunque riconosciu-ta a livello internazionale e re-golarmente iscritta nel registro I.B.A. (International Barten-ders Association) lo Screwdri-ver si prepara direttamente in uno shaker colmo di ghiaccio mescolando 5cl di vodka e 10cl di succo d’arancia, filtrando e servendo in un bicchiere col-mo di ghiaccio e aggiungendo scorze e fette d’arancio come guarnizione.Al prossimo mese, e ricordate, bere sempre con moderazione.

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Le ricette dello “chef” Giorgio Maragnoli

CUCINA p.34

AntipastoCestino di radicchio e speck in pasta sfoglia

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 pasta sfoglia 300 gr di radicchio rosso Verona 2 fettine di speck da mezzo centimetro 2 scalogni 1 ciufetto di erba cipollina Olio extravergine d’oliva Sale e pepe

PROCEDIMENTOPrendete la pasta sfoglia e fate 4 cestini con uno stam-pino, metteteli in forno per 10 minuti a 180 gradi. Nel frattempo tagliate a listerelle il radicchio e lavatelo bene, prendete quindi una padella, tagliate i 2 scalogni fini e fa-

a pezzetti le cipolle e la pa-tata sale e pepe una noce di burro e un filo d’olio e cuo-cete per mezz’ora, poi pren-dete il mini pimer e frullate il tutto (a piacere per avere una purea più liquida aggiungete brodo), quando è pronta ser-vite con grostini e una bella spolverata di grana.

SecondoFiletti di platessa al forno

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 filetti di platessa 3 patate medie Prezzemolo 1 limone Olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio di panna da cucina Sale e pepe

PROCEDIMENTOAndate in pescheria e fatevi fare 4 filetti di platessa senza pelle, lavateli e prendete la bandina del forno, mettete la carta forno e quindi adagiate-vi sopra i filetti e cuocete per 15 minuti a 180 gradi (forno già caldo). Nel frattempo cuo-cete le patate, quando sono cotte, sbucciatele e schiaccia-tele con il schiacciapatate. In una ciotola mettete il sale e

teli rosolare con un fili d’olio. Quando sono rosolati mettete dentro il radicchio con un piz-zico di sale e pepe. Spadellate il tutto per 5 minuti. Tagliate a listarelli lo speck, scaldate bene la padella antiaderente, quando è ben calda mettete dentro lo speck e spadellate per 10 minuti rendendoli ben croccanti. Prendete il cesti-no di pasta sfoglia e mettete dentro il radicchio e sopra lo speck, guarnite quindi con un ciuffetto di erba cipollina e con la forbice tagliatelo a pezzettini sopra come deco-razione, come variante pote-te dare una spruzzata di ace-to balsamico.

PrimoZuppa di cipolla francese

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 cipolle francesi 1 patata Grana 1 litro di brodo vegetale Burro Olio extravergine d’oliva Sale e pepe

PROCEDIMENTOPrendete una pentola e met-tete dentro 2 mestoli di bro-do vegetale, pulite e tagliate

pepe, il cucchiaio di panna, un filo d’olio e con la forchet-ta mescolate bene fino ad ot-tenere una purea. Prendete i piatti e sul fondo mettete la purea di patata e adagiate so-pra i filetti di platessa, spruz-zate quindi con il limone, un pizzico di sale e pepe, un filo d’olio con una spruzzata di prezzemolo e….

...buon appetito.

CONSIGLI IN CUCINA

Squamare il pesce. Il pesce prima di essere squa-mato, è utile inumidirlo con dell’aceto. Vedrete che verrà squamato meglio.

Per far sbriciolare i blocchi di zuc-chero di canna indurito, non do-vete far altro che mettere nella scatola una fetta di pane fresco chiudere con cura e farlo stare chiuso per più di 2 ore.

Non buttate via le scorze degli agrumi: riunitele su una griglia e lasciatele sul fuoco a fiamma bas-sissima. Profumeranno la cucina e toglieranno tutti i cattivi odori, soprattutto quelli di fritto.

Per evitare che la pasta si incolli durante la cottura e darle profu-mo, basta aggiungere dell’acqua dell’olio aromatizzato con basili-co, aneto o rosmarino.

Troppo sale nell’acqua di cottu-ra? Aggiungere una patata cru-da, che dovremo però ricordarci di togliere prima di servire in tavola.

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ANNUNCI ECONOMICI p.35 CUCINA p.34

Sede municipale

LA RANA

Direttore Responsabile:Costantino MeoRegistrato presso il Tribunale di Verona n. 1887 R.S. del 22/10/2010Editore:Bertolini Claudio (Bertolini Pubblicità)Redazione:Via Maria Goretti, 9/A37051 BOVOLONE (VR)Tel e fax 045 6901985e-mail: [email protected]:Tipografia Madonna s.n.c.Via Villafontana - VILLAFONTANA (VR)Impaginazione grafica:Michela BertoliniDistribuzione: Cristofoli Luca - Cell. 338 9218357Foto: Claudio BertoliniLuigino MassagrandiCostantino MeoConcessionaria per la pubblicità: Bertolini PubblicitàCollaboratoriMary MerendaDott. ssa Susie BaldiLuigino MassagrandiDaniela BrescianiIl giornale è stato chiusoil 9 gennaio 2015.

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