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Prossima uscita 25 gennaio 2014 PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTO GIORNALE: +39 333.4450204 [email protected] ed in edicola al “PASSATEMPO” a Bovolone, “LA BOTTEGA” a Villafontana, "CARTOLERIA EDICOLA OPPEANESE" a Oppeano e "ANGOLO DI PAOLA" a Ca’ degli Oppi. ...passaparola! Avanti tutta! Per un 2014 migliore! Anche questo 2013 si appresta a giungere al termi- ne. È stato un anno molto in- tenso! La vita politica italiana ha subito molte fibrillazioni, che tutt'ora non sembrano ancora terminate. Noi della Rana siamo arrivati al nostro terzo anno di vita. Ogni anno le difficoltà sono tante e la crisi non aiuta certo a portare avanti un progetto editoria- le che si finanzia autonoma- MUSICAL Un Salieri tutto esaurito per il musical “Your Light” Pag.10-11 ISTITUTI Banca Veronese: la banca del territorio che guarda verso il futuro Assistenti civici: un ser- vizio ancora in rodaggio Pag.4 IL GIORNALE DI BOVOLONE Anno 03 - Numero 11 Dicembre 2013 siamo presenti anche su MEDICINA Insonnia: cause e rimedi Pag.17 INIZIATIVE Iniziative 2014 per dare spinta e contrastare la crisi Pag.24 ASSOCIAZIONI L'associazione “La Quercia” Pag.26 ATTUALITà Gli auguri del Sindaco Pag.3 RICORDI Un Natale di tanti anni fa... Pag.13 mente tramite gli inserzioni- sti. Nonostante questo siamo motivati ad andare avanti, con lo stesso vigore e la forza del primo numero. Anzi, per il prossimo anno ci sarà anche una novità che non vi voglia- mo ancora svelare, una sor- ta di evoluzione per andare incontro al futuro fornendo maggiori servizi e notizie per voi lettori. Questo numero di fine anno è sempre ricco di notizie, grazie alle pagine in più che siamo riusciti a creare. Tutto merito della benevolenza dei nostri sponsor che vicino al perio- do delle festività sono sem- pre più generosi. Ovviamente non tutti i numeri durante l'anno sono così cospicui, ma siate consapevoli che mettia- mo sempre il nostro massimo impegno per fornirvi il mag- gior numero di notizie e per rendere la lettura del giorna- le il più piacevole possibile. Tra poco è Natale, non pensa- te alle cose negative che sono trascorse durante l'anno, chiudete gli occhi e pensate ai ricordi piacevoli di questo 2013, guardate avanti con fiducia e speranza, perché il nuovo anno che arriva può essere migliore, l'anno della svolta. Il bello del futuro è che non sappiamo cosa ci at- tende, ma spesso tutto dipen- de da noi stessi, siamo ottimi- sti e crediamo in noi! Buon Natale e un felice Anno Nuovo dalla Redazione! Costantino Meo Direttore Responsabile da tua la redazione

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Prossima uscita 25 gennaio 2014

PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTO GIORNALE:

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"CARTOLERIA EDICOLA OPPEANESE" a Oppeano e "ANGOLO DI PAOLA"

a Ca’ degli Oppi....passaparola!

Avanti tutta! Per un 2014 migliore!

Anche questo 2013 si appresta a giungere al termi-ne. È stato un anno molto in-tenso! La vita politica italiana ha subito molte fibrillazioni, che tutt'ora non sembrano ancora terminate. Noi della Rana siamo arrivati al nostro terzo anno di vita. Ogni anno le difficoltà sono tante e la crisi non aiuta certo a portare avanti un progetto editoria-le che si finanzia autonoma-

MUSICALUn Salieri tutto esaurito per il musical “Your Light” Pag.10-11

ISTITUTIBanca Veronese: la banca del territorio che guarda verso il futuro

Assistenti civici: un ser-vizio ancora in rodaggio Pag.4

I L G I O R N A L E D I B O V O L O N E

Anno 03 - Numero 11Dicembre 2013

siamo presenti anche su

MEDICINAInsonnia: cause e rimedi Pag.17

INIZIATIVEIniziative 2014 per dare spinta e contrastare la crisi Pag.24

ASSOCIAZIONIL'associazione “La Quercia” Pag.26

ATTUALITàGli auguri del Sindaco Pag.3

RICORDIUn Natale di tanti anni fa... Pag.13

mente tramite gli inserzioni-sti. Nonostante questo siamo motivati ad andare avanti, con lo stesso vigore e la forza del primo numero. Anzi, per il prossimo anno ci sarà anche una novità che non vi voglia-mo ancora svelare, una sor-ta di evoluzione per andare incontro al futuro fornendo maggiori servizi e notizie per voi lettori.Questo numero di fine anno è sempre ricco di notizie, grazie alle pagine in più che siamo

riusciti a creare. Tutto merito della benevolenza dei nostri sponsor che vicino al perio-do delle festività sono sem-pre più generosi. Ovviamente non tutti i numeri durante l'anno sono così cospicui, ma siate consapevoli che mettia-mo sempre il nostro massimo impegno per fornirvi il mag-gior numero di notizie e per rendere la lettura del giorna-le il più piacevole possibile.Tra poco è Natale, non pensa-te alle cose negative che sono trascorse durante l'anno, chiudete gli occhi e pensate ai ricordi piacevoli di questo 2013, guardate avanti con fiducia e speranza, perché il nuovo anno che arriva può essere migliore, l'anno della svolta. Il bello del futuro è che non sappiamo cosa ci at-tende, ma spesso tutto dipen-de da noi stessi, siamo ottimi-sti e crediamo in noi!Buon Natale e un felice Anno Nuovo dalla Redazione!

Costantino MeoDirettore Responsabile

da tutta la redazione

ATTUALITà p.3

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Gli auguri del Sindaco Emilietto Mirandola

I vigili del fuoco di Bovolone incontrano il Papa

è con piacere che ap-profitto della possibilità che

Una rappresentanza di 6 vigili del fuoco volontari del distaccamento di Bovolone, si è recata a Roma all’Udienza ge-nerale di mercoledì 16 ottobre di S.S. Papa Francesco, oltre al Presidente Gianluca Saggioro, Alessandro Veronese, Federico Chioetto, Nicola Acerbi, Gian-carlo Merlin, Filippo Battistella, tutti componenti dell’ANVVFV e volontari del contingente del distaccamento di Bovolone, ac-compagnati anche da Beatrice Melotto. In questa occasione è stato consegnato a S.S. Papa Francesco, un crest del locale di-staccamento in legno intagliato a mano con targa serigrafata a ricordo di questo speciale even-to. Erano centocinquanta VVF volontari associati al nostro so-dalizio (ed alcuni familiari) che hanno partecipato all'udien-za generale del mercoledì del Santo Padre presso piazza San Pietro. Oltre che volontari del Lazio, sono giunte delegazioni ANVVFV da un po' tutta la peni-sola: Puglia, Sicilia, Emilia Roma-

energia ed il loro entusiasmo a favore degli altri.A tutti coloro che, nonostante le difficoltà ed i “tagli”, non si sco-raggiano e svolgono il loro lavo-ro con responsabilità e senso del dovere: insegnanti, medici, infer-mieri…e quanti si adoperano per curare i beni più preziosi come i nostri figli e la nostra salute.A tutti coloro che mandano avanti la loro famiglia pur in mezzo a tante difficoltà: geni-tori, nonni...e quanti affronta-no le difficoltà animati e soste-nuti dalla forza dell’amore e degli affetti.E l’elenco potrebbe continuare

anche quest’anno mi viene offerta di porgere un salu-to alle famiglie di Bovolone in occasione del Natale e dell’approssimarsi del nuo-vo anno.Ma in questa occasione vo-glio soprattutto esprimere gratitudine e riconoscenza a tutti voi.A tutti coloro che, con il loro im-pegno costante e silenzioso, aiu-tano l’amministrazione nel non facile compito di offrire i servizi dei quali la comunità abbisogna: volontari, gruppi, associazio-ni…e quanti quotidianamente prestano il loro tempo, la loro

gna, Veneto, Toscana, Piemonte e Lombardia. Durante il giro fra i pellegrini - a bordo della Papa Mobile - Francesco ha indossato per qualche attimo l'elmetto te-sogli da un collega VF volontario. Non era un casco bianco (come quello appositamente realizzato per Benedetto XVI), e neppure rosso come quello da CS che Ber-lusconi indossò a L'Aquila, in oc-casione di una visita istituzionale post-sisma. Color oro (o bronzo) era l'elmo donato all'allora Mi-nistro degli Interni Maroni (con tanto di nome stampigliato). Il casco indossato da Papa France-sco era un semplice elmetto nero da vigile che poi è stato reso, dal Santo Padre, al legittimo asse-gnatario (le foto scattate in que-gli istanti hanno fatto il giro del web e sono state diffuse anche dalle agenzie di stampa interna-zionali). Tutti i volontari intervenuti - vi-sibilmente emozionati - hanno goduto della Benedizione Apo-stolica del Papa che ha anche preso in braccio il figlio di un VF volontario romano per poi ba-ciarlo sulla testa. Anche la bimba d'una collega di Volpiano (TO) è stata presa in braccio affettuosa-mente dal Santo Padre. L'intera mattinata è stata un'esperienza unica e indimenticabile per tutti i volontari intervenuti.

Il Presidente della Sezione Provinciale Gianluca Saggioro

ancora, tanti sono i gesti e le azioni che, quotidianamente, ognuno di voi compie, spes-so così piccoli da non destare particolare attenzione o così abituali da essere dati per scontati, ma in realtà grandi e importanti al punto da essere indispensabili.Da parte mia e di tutti gli as-sessori e consiglieri comunali, a ciascuno di voi arrivi un sin-cero ringraziamento e l’augu-rio di un felice Natale ed un sereno anno nuovo.

Emilietto MirandolaSindaco di Bovolone

In gita alla mostra “Verso Monet” con l'Università del Tempo Libero

L'amministrazione co-munale in collaborazione con la cooperativa sociale “Emma-nuel”, nell'ambito dell'Universi-tà del Tempo Libero organizzerà una visita alla mostra intitolata “Verso Monet”, presso il palaz-

zo della Gran Guardia di Verona.La data della visita è prevista per il 28 gennaio, con trasporto organizzato in corriera con par-tenza da Bovolone, per iscrizioni ed informazioni rivolgersi entro il 31 dicembre presso l'ufficio Informanziani di Villa Panteo in via Mazzini 3, tel. 045-6901213.

ISTITUTI p.4

Banca Veronese: la banca del territorio che guarda verso il futuro

Assistenti civici: un servizio ancora in rodaggio

Il primo semestre 2013 di Banca Veronese Credito Coo-perativo di Concamarise, con-ferma i buoni risultati dei pre-cedenti esercizi. È stato infatti registrato un incremento del 2% su base annua della raccol-ta del risparmio e per quanto riguarda il conto economico la proiezione è per un miglio-ramento dell'utile netto a fine 2013.Come si sa il Credito Coopera-tivo di Concamarise è molto vicino al territorio ed alle ge-

Da qualche mese a Bo-volone è partito il servizio de-gli assistenti civici, una sorta di “guardiani” del paese che in maniera assolutamente vo-lontaria girano per le vie della città. Muniti di casacca e tele-fonino monitorano vari punti di Bovolone, sotto la gestione

stati premiati: Giulia Legnaro (classe prima), Davide De Bian-chi (classe seconda) e Giorgia Bertuzzi (classe terza); mentre alle “Franco Cappa” hanno ri-cevuto l’attestato del Comune di Bovolone gli alunni che han-no riportato la votazione di 10/10 e lode: Elisa Patuzzo, Nicole Moratti, Andrea De Fanti, Cristina Marini, Alberto Negri e Leonardo Arduini; oltre a quelli che hanno conseguito il 10/10, ovvero: Mar-tina Fagnani, Susanna Gobbi, Mi-chele Ambrosini, Lucia Bezzetto, Benedetta Passaia, Vittoria Sto-rari, Emma Valente e Sofia Riz-zotto. Inoltre è stato consegnato

li, acquistare le casacche e le sim e questi costi per adesso ci hanno imposto di limitare il numero degli assistenti civici», ha spiegato Costantino Turrini consigliere comunale con dele-ga alla sicurezza, «le lamentele che ci giungono possono esse-re comprensibili, però questa limitazione è dovuta anche ad

nerazioni future. Lo dimostra-no le sponsorizzazioni alle ceri-monie di consegna dei “Premi di Studio” in favore degli stu-denti più meritevoli del Centro di Formazione Professionale Alberghiero “Don Calabria” di Bovolone ed hai ragazzi che hanno ottenuto la licenza di Scuola Secondaria di primo grado all'istituto “Franco Cap-pa”. I dirigenti dell'istituto di credito hanno sottolineato come il sostegno alle istituzioni scolastiche rientra nei principi statutari della loro banca.All'Istituto Don Calabria sono

diretta del comando della Poli-zia Locale. Solitamente escono in coppia, ed in base alla loro disponibilità girano anche ne-gli orari notturni.Il corso di preparazione al ser-vizio è stato seguito da 20 per-sone, il numero limite che si è imposto l'amministrazione. «Abbiamo dovuto assicurar-

loro un fumetto, redatto a livello nazionale dalle Banche di Credito Cooperativo in occasione del 130° anniversario, che spiega i motivi della nascita di questo tipo di isti-tuti di credito.In futuro verranno organizzate delle visite guidate all'inter-no della sede della banca per spiegare agli studenti il funzio-namento dell'istituto e il suo scopo, un modo anche per av-vicinarli al mondo del lavoro.Il Credito Cooperativo di Con-camarise coglie l'occasione per augurare a tutti i soci e clien-ti un Buon Natale ed un felice anno nuovo.

intoppi burocratici e tecnici, come il monitoraggio della Pre-fettura che vuole inquadrare in maniera precisa l'attività svolta da questi volontari. Nel 2014 sicuramente il servizio verrà al-largato, e chi nelle associazioni e nelle contrade è stato escluso potrà partecipare alle riunioni ed ai corsi», ha concluso Turrini.

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“Mi si è allargata la famiglia…!”

LA RUBRICA DI MARY p.6

Quando si decide di la-sciarsi alle spalle un matrimo-nio fallito e costruire nuova-mente una relazione, bisogna andare cauti, soprattutto se ci sono bambini e figli di mezzo. Qualunque sia la struttura del-la famiglia, in caso di separa-zione o divorzio dei genitori, gli equilibri si rompono ed il terremoto emotivo che si ri-versa sui bambini è notevole. Occorre comportarsi da adulti responsabili nei confronti dei propri figli e seguire alcune semplici linee guida per cerca-re di rendere loro meno trau-matica l'esperienza che sono in procinto di vivere. Il primo aspetto fondamentale da do-ver tener presente è la sinceri-tà. Le bugie ed il “non-detto” possono fare molti più danni di una chiacchierata a cuo-re aperto. Anche se pensate che i vostri figli non siano in grado di comprendere dovete sforzarvi di spiegare loro la si-tuazione e rassicurarli su ogni fronte. Nei bambini la paura più grande è quella dell'ab-bandono. Il genitore che la-scerà la casa dovrà parlare a

lungo con i bambini spiegando loro che anche se non abiterà più con loro la sua presenza ed il suo interesse per la loro vita non cambierà. In questa prima fase è sempre meglio che ven-gano tenuti fuori dalla questio-ne i nonni o altri parenti. De-vono essere i genitori gli unici con cui i bambini possono e de-vono parlare di quanto accade ed è un obbligo di mamma e papà cercare di mettere da parte le divergenze personali per il benessere dei bambini. La cosa importante è non fare tutto troppo in fretta. I bam-bini hanno bisogno di tempo per metabolizzare un cambia-mento così radicale e devono essere accompagnati in que-sto momento particolare. La comunicazione della separa-zione deve essere fatta prima che le cose diventino effettive. Occorre, se necessario, coinvol-gere i bambini nel trasloco, fa-cendo magari scegliere loro il colore delle pareti della nuova cameretta ed i mobili. Devo-no sapere che la nuova casa di mamma o papà sarà casa loro tanto quanto l'altra. Quando invece la famiglia si allarga è bene seguire alcune semplici regole per evitare di ritrovarsi

in una situazione ingestibile.• Cautela prima di tutto. Ci vuole del tempo perché i figli, piccoli o anche più grandicel-li, accettino la fine dell’unio-ne tra mamma e papà. L’ar-rivo di un nuovo partner va quindi “preparato”.• Durante la presentazione evi-tare i giri di parole e non pre-tendere che lo/a si chiami zio/a o in altri modi. È meglio parlare chiaramente con i figli prima di introdurre una nuova presenza.• Far sentire i figli parte della scelta e del nuovo nucleo fa-miliare, coinvolgendoli, dove possibile anche nelle decisio-ni. Non imporre immediata-mente eventuali altri figli del nuovo compagno/a. • Ricordare sempre che il nuo-vo partner non ha un ruolo facile, e soprattutto all’inizio rischia di fare troppo o troppo poco, sconfinando talvolta nel campo del genitore biologico, che invece non andrebbe toc-cato. È essenziale invece che ri-esca a ritagliarsi un ruolo equi-librato e preciso rispetto ai figli del partner, senza però sostitu-irsi al genitore biologico.Infine ricordatevi che i bam-bini non devono avere un ex-papà o una ex-mamma, sono gli adulti che hanno deciso di porre fine alla loro relazione matrimoniale. Mentre si può smettere di essere coniugi, non si po-trà mai smettere di essere mamme e papà. Genitori lo si sarà per tutta la vita.

Mary MerendaInsegnante di

scuola dell’infanzia

LO SAPEVATE CHE...

Nel nostro Paese in poco più di 40 anni la famiglia si è al-largata. E non perché oggi si facciano più figli, anzi … La famiglia oggi non è più com-posta da due genitori e due figli (considerato il numero canonico) perché sempre più spesso si “inseriscono” nuo-ve persone. E quindi i figli si trovano a dover accoglie-re il nuovo partner (magari già genitore … ) del papà o della mamma che, una volta separati, hanno deciso di ri-farsi una vita. Oggi, in Italia, 2,7 milioni di italiani vivono in famiglie cosiddette ricosti-tuite. L’Istat certifica nel Rap-porto 2012 che sono 893 mila le famiglie al secondo incon-tro con nuovi partner al fian-co. Vent’anni fa, nel 1993, non arrivavano a 600 mila. "La famiglia tradizionale non è più il modello prevalente, nemmeno nel Mezzogior-no" stabilisce l’Istat nell’ul-timo rapporto. Il sociologo Pierpaolo Donati, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle famiglie, in un rapporto appena pubblicato dall’edi-tore Carocci spiega: «In Italia la famiglia “normocostitui-ta”, il nucleo stabile formato da un uomo, una donna, i fi-gli, è ormai una minoranza, riguarda il 40 per cento del totale". L’altro 60 assume le forme più svariate: può capi-tare di crescere con una ma-dre single, più raramente con un padre single, in una coppia dove a uno dei genitori naturali si è sostituito un nuovo partner. O in una casa con due mamme o due papà!

ASSOCIAZIONI p.7

ASSOCIAZIONI p.7

Comunicazione del Direttivo AIDO Bovolone alla cittadinanza

Siamo dispiaciuti per-ché sia per mancanza di ri-cambio generazionale, che per difficoltà economiche, i pochi componenti del diretti-vo non riescono più a sostene-re l’impegno di organizzare iniziative per la sensibilizza-zione alla donazione AIDO (Associazione Italiana Dona-zione Organi). In tutti questi anni di volontariato il gruppo non è riuscito a coinvolgere altri soci (gli iscritti sono 692) per allargare e arricchire le preziose attività che andava a proporre sul territorio. Com-prendiamo che il momento di crisi profonda è un dato concreto, che frena lo slancio di generosità, che in passato ha contraddistinto la nostra popolazione, tuttavia non c’è più la possibilità di far fronte alle necessità del buon fun-zionamento del gruppo Co-munale AIDO. Infine non sia-mo più in grado di far fronte alle quote (obbligatorie per ogni iscritto AIDO) da pagare ogni anno all’AIDO provin-ciale, regionale, nazionale. A malincuore, quindi, siamo costretti a sciogliere il gruppo AIDO Comunale di Bovolone a fine anno. Per ringraziare e salutarci e scambiarci gli au-guri vi aspettiamo per l’ulti-ma volta alla notte di Natale con la consueta “cioccolata in piazza”.

Il Direttivo

Questa lettera ci è stata con-segnata personalmente da uno dei componenti del di-rettivo il quale era profonda-

mente deluso e amareggiato di questa scelta obbligata e dopo aver chiesto, entrando nel merito, “lumi” , sono arri-vato ad alcune considerazioni personali che vorrei condivi-dere con i lettori del giorna-le. L’associazionismo per un paese è un valore aggiunto e per questo va sostenuto, so-prattutto quando va in diffi-coltà. E l’aiuto, oltre che dagli iscritti, che in questo caso non sono obbligati per statuto a pagare la tessera, dovrebbe arrivare in modo particolare dalle istituzioni e dalle per-

sone di “buona volontà”. Da quello che sono riuscito a capire questa Associazione (AIDO Bovolone) si vede co-stretta a sciogliere il gruppo per la mancanza di qualche centinaio (avete letto bene centinaio) di euro che ogni anno devono versare nel-le casse provinciali per ogni iscritto (0,54 euro). È da qual-che anno, e questo per tenere in vita la sezione di Bovolone, che i componenti del diretti-vo, tutti volontari, pagano di tasca propria le quote oltre al sostenimento delle varie ini-ziative annuali, “cioccolata” compresa. Oltre a questo, si sono moltiplicate le proce-dure burocratiche che ren-dono difficile lo svolgimento delle attività promozionali di sensibilizzazione dell’Asso-ciazione stessa senza contare dell’indifferenza che più di una qualche volta, a detta dei volontari, è venuta meno da parte di chi il volontariato do-

vrebbe sostenerlo almeno con la presenza. È importante che anche questa Associazione, come tutte le altre presenti nel nostro paese, vada avan-ti, ma per fare questo hanno bisogno di aiuto da parte di tutti, istituzioni comprese, e spero vivamente che questo invito venga accolto con favo-re da tutti e che si faccia qual-cosa di concreto per l'AIDO, un’Associazione che per molti è stata ed è tutt’ora un’impor-tante punto di riferimento nel momento del bisogno, un’As-sociazione che Bovolone non può permettersi di farne sen-za e che quindi va sostenuta con ogni mezzo.

Claudio Bertolini

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Ganoderma Lucidum - Reishi

L'uso dei funghi medicinali come alimento o come integratore sta diven-tando negli ultimi decenni sempre più diffuso. Del resto, centinaia d'anni di uso tera-peutico in oriente ed incon-futabili ricerche scientifiche prodotte in rapida successio-ne in vari paesi del mondo, dal Giappone agli Usa, dalla Cina all'Inghilterra, dal Brasi-le alla Corea, hanno suscitato l'interesse sulle possibilità te-rapeutiche offerte dai funghi. Da queste ricerche emergono dei dati univoci, ovvero che i funghi in toto, o parti di essi, o i loro estratti, hanno vari effetti benefici a livello orga-nico. In particolare la maggior parte dei funghi medicinali agisce ognuno in modo parti-colare, ma tutti in generale su:- metabolismo glucidico e li-

- vari polisaccaridi capaci di un potente stimolo immuno-logico.- triterpeni con azione adat-togena ed in particolare con proprietà antiipertensive ed antiallergiche.- nello specifico il Reishi con-tiene sali minerali quali fer-ro, zinco, rame, manganese, magnesio, potassio, calcio e germanio.- Vitamine B in particolare folina- 17 aminoacidi tra cui tutti gli essenziali. Polisaccaridi. Sostanze ad attività antista-minica. …..Il Ganoderma o Reishi ha ef-fetti positivi a livello cardio-vascolare grazie al fatto che inibisce l'aggregazione pia-strinica e riduce la pressione arteriosa. In particolar modo aumenta il flusso sanguigno del miocardio e riduce il con-sumo tissutale di ossigeno. Inoltre, diversi studi su pa-zienti hanno dimostrato che la somministrazione del fun-go diminuiva in modo signi-ficativo i livelli di colesterolo.Altra importante azione è data dagli effetti sul sistema immunitario che lo rendono fondamentale nell'aumento della risposta immune evi-denziata da un incremento dei linfociti.Inoltre è dimostrata l'efficacia antivirale del Reishi soprat-tutto nei confronti dell'Her-pes Simplex 1 e 2, nel virus influenzale A e nei casi di vari ceppi della stomatite vescico-lare virale.Un altro aspetto riscontrato in vitro è il ruolo del Reishi sul metabolismo glicemico. La sua proprietà ipoglicemizzan-

pidico- riequilibrio del sistema im-munitario- chelazione dei metalli pe-santi- contrasto nello sviluppo anomalo delle cellule.Tra le principali patologie trattabili con i funghi pos-siamo includere il diabete, l'ipercolesterolemia, l'ate-rosclerosi, le virosi di vario tipo (Herpes virus, epatite C, ), l'asma, le allergie e soprat-tutto patologie croniche cor-relate ad un deficit immuno-logico. Tra i funghi ad oggi più noti e studiati vi è il Ganoderma Lucidum o Reishi. Questo è un fungo saprofita dalla consistenza legnosa che cre-sce solitario dalla primavera all'autunno sui ceppi di quer-cia e castagno; ha un colore che varia dal rosso al nero ed ha un caratteristico aspetto lucido (da qui il nome “Luci-dum”). In Oriente è anno-verato tra le dieci sostanze terapeutiche naturali più efficaci. Lo considerano un grande adattogeno, la mi-glior scelta per uno stimolo generale dell'organismo ed un sostegno antisenescenza. Le sue proprietà farmaco-logiche sono innumerevoli ed agiscono come regolatri-ci delle funzioni organiche, per prevenire ipertensione, problemi al fegato e cardio-vascolari, trombosi, allergie e molto altro. Importanti ri-cerche hanno dimostrato che il fungo Reishi contiene vari gruppi di sostanze farmaco-logicamente attive tra cui in particolare :

te si esplica attraverso1 ) L'aumento dei livelli di in-sulina2 ) Lo stimolo dell'utilizzazio-ne periferica del glucosio3 ) Lo stimolo del metaboli-smo epatico del glucosio che avvengono grazie al contenu-to in polisaccaridi.Altre importanti azioni del fungo sono legate alla pro-prietà antinfiammatoria nel-le patologie infiammatorie croniche come l'artrite reu-matoide e nelle epatopatie a carattere infiammatorio. Gra-zie a questa azione epatopro-tettrice si è potuto riscontrare con l'assunzione per 3 mesi, un significativo miglioramen-to delle transaminasi e un im-portante attività antifibrotica epatica.Fondamentale e peculiare è l'uso del Reishi nei disturbi at-tribuiti all altitudine e questo perché favorisce una migliore ossigenazione del sangue.Possiamo quindi concludere che l'importanza terapeuti-ca del Reishi lo rende fonda-mentale in molte problema-tiche che possono includere problemi:- Cardiovascolari (palpitazio-ni, aritmia, dispnea)- Allergia (eczema, asma, in-tolleranze alimentari)- Problemi broncopolmonari (tracheite, bronchite cronica, bronchite asmatiforme)- Problemi gastroenterici (stipsi, statosi epatica, epatite A,B,C,)- Supporto immunologico- Artrite reumatoide- Problemi di origine virale.

Bibl. : Introduzione alla Micoterapia, Il Ganoderma ( Dott. Ivo Bianchi)

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Un Salieri tutto esaurito per il musical “Your Light”

Il Musical realizzato nel 2013, “Your Light”, porta in scena un semplice villaggio di pescatori, alle prese con le difficoltà di tutti i giorni: la pesca, il mercato, la preca-rietà economica, le tempeste angosciose per chi è in mare e per chi attende a casa, i pro-blemi amorosi. In quest’at-mosfera però s’inserisce un personaggio misterioso, sco-nosciuto, che con la sua sere-nità e il suo messaggio salva, redime e chiama ognuno a se-guirlo. “Vieni e seguimi”, una chiamata a cui non si può non

dei tecnici, che ha realizzato le scenografie ed i vari costu-mi e curato le luci in scena. Ecco quindi l’idea del regista, Enzo Bazzani, di portare con molto entusiasmo e confi-dando nell’ottimo lavoro dei ragazzi, il musical al Salieri di Legnago. Davanti a un teatro tutto esaurito, sabato 16 no-vembre, questi oltre 60 ragaz-zi hanno potuto esibire la loro bravura nel canto, nel ballo e nella recitazione, divertendo ed in alcuni momenti emo-

rispondere, una chiamata che trova in quell’Uomo uno sguardo d’Amore che avvolge e illumina la vita come il sole. Lo spettacolo si articola quin-di su varie scene che inqua-drano più da vicino i vari per-sonaggi con i loro problemi e le loro reazioni all’incontro con questa Luce, alternandosi a momenti più comici ed esi-laranti. Il tutto, ovviamente, contornato da numerosi bal-letti e canzoni, creati adat-tando movimenti e parole alle emozioni della storia e alle dinamiche della musica. Infine, non è da dimenticare il prezioso lavoro del gruppo

zionando il numeroso pubbli-co che non si risparmiava di esprimere il proprio consenso con scroscianti e prolungati applausi. Eccezionale è stata la padronanza con cui hanno saputo “tenere il palco” i sei cantanti (bravissimi), gli at-tori, i ballerini regalando ad ogni “quadro” del musical, freschezza ed un entusiasmo che ha saputo coinvolgere gli spettatori presenti in sala. Ol-tre alla loro esibizione questi ragazzi dimostrano (se ce ne

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fosse bisogno) che i giovani al giorno d’oggi se vengono motivati, seguiti, incentiva-ti, sanno dare il meglio di se stessi e questo gruppo di ado-lescenti è la testimonianza che i “bravi ragazzi” ci sono e sono la stragrande maggio-ranza. È solo che certi media a livello nazionale, e non solo, prevalgono nel dare solo notizie negative sui giovani come bullismo, droga in pri-mis e pochissimo risalto alle cose positive che essi fanno.L’idea di mettere assieme questo gruppo di adolescenti è nata nell’ottobre 2006 da parte di due componenti del Fil de Fer (Fabio Iseppato, Gio-vanni Lovato) con lo scopo principale di far socializzare adolescenti di età diverse tra loro attraverso varie discipli-ne (ballo, canto, recitazione, tecnici). Dopo i Musical “una parte di me” (2007) e “start me up” (2008) il progetto si è fermato per 2 anni ed è stato ripreso da alcuni ragazzi che avevano vissuto l’esperien-za, ormai diventati animatori adolescenti, sotto la guida di

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato in questi anni, ci auguriamo che un giorno possano prendere il nostro posto e continuare quest’avventura” hanno vo-luto sottolineare gli autori.“Se il telegiornale”, dice il re-gista Enzo Bazzani, “aprisse con la notizia che 16 giova-ni di circa vent’anni donano gran parte del loro tempo ad un progetto che mette insie-me cinquanta adolescenti per cantare , ballare e recitare l’amore di Dio, forse saremmo tutti più sereni nel pensare

don Christian e con la colla-borazione della compagnia teatrale Fil de Fer.Carichi dell’esperienza dei musical precedenti, i nuovi “teachers” hanno cercato di concretizzare gli insegna-menti degli incontri ADO (incontro in teatro ogni venerdì sera da ottobre a maggio) attraverso le atti-vità del canto, recitazione, luci e scenografie.Nel 2011 è stata messa in scena la parabola del figliol prodigo con il musical “Pro-digal Son”.Nel 2012 è stato realizzato “Rachel”, ispirato alla sto-ria “Giuseppe venduto dai fratelli”, fino ad arrivare a quest’ultimo lavoro del 2013 “Your Light”.“Siamo contenti del risulta-to artistico ottenuto in que-sti anni, ma siamo molto più contenti di come ha inciso sui ragazzi, perché il musical non è uno spettacolo fine a se stesso e non finisce con la sua messa in scena, ma è un esperienza che rimarrà sem-pre viva nei loro cuori.

che i giovani d’oggi non sono come noi adulti spesso li vo-gliamo dipingere, ma anche dietro i-phon , i-pad , twitter , facebook e quant’altro, ci sono dei ragazzi dall’animo sensibile , dal cuore d’oro e pieni di fede di speranza e di carità. Questi ragazzi li abbia-mo qui a Bovolone .E sono riusciti a mettere in pie-di un progetto straordinario che in questi anni ha portato un centinaio di ragazzi adole-scenti a vivere un’esperienza di fede attraverso il musical crea-to appositamente per loro.

RICORDI p.13

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Un Natale di tanti anni fa, tra ricordi e una gran voglia di crescere in fretta…

Sicuramente le tradizio-ni natalizie sono quelle che più restano impresse nella nostra memoria perché ci fan-no rivivere tante cose belle: il calore della famiglia, i prepa-rativi di Natale con i suoi riti e le sue liturgie: il presepe, l’albero con luci e addobbi, i doni da fare e da ricevere. Quando ero bambino il Na-tale lo aspettavo almeno un mese prima, e mi sembrava che il tempo fosse lento a passare, poi, una volta arri-vato, non facevi in tempo a gustarti la festa che era già finita, lasciandoti in bocca un po' di amara nostalgia. I ricor-di di quegli anni sono ancora ben vivi e immancabilmente

e l’edera che puntualmente assieme a mio padre andavo a raccogliere lungo i fossati e naturalmente la capanna fatta con “do stèle incrosè” dal momento che non c’era-no tanti soldi per comprarne una vera. E alla fine mio pa-dre che mi chiedeva: ”Te pia-selo, elo belo?”, io felicissimo rispondevo di sì, mentre mia madre ci guardava divertita. Anche a scuola c’erano questi preparativi in vista del Natale. Eravamo nei primi giorni di dicembre, io avevo poco più di 9 anni, e la maestra ci pre-parò a questo evento con l’in-segnamento di una poesia, una canzoncina natalizia, ma ho ancora un ricordo (anche se un po’ sbiadito) della classi-ca letterina che feci quell’an-no da mettere sotto il piatto di papà al pranzo di natale. Ci lavorai parecchio per abbellir-la come volevo! Dopo il classi-co: “Cari genitori vi voglio un mondo di bene e prometto di essere più buono”, disegnai un bel cuore con scritto all’in-terno “Buon Natale a mam-ma e papà” e lo rifinii contor-nando la scritta e il cuore con della polverina argento e oro attaccata con della colla… era un capolavoro! Anche se a dire il vero un grande aiu-to era venuto dalla maestra…

mi ritornano alla mente in questo periodo. Ricordo che ogni anno mio padre portava sempre a casa un albero vero, che a me sembrava enorme vista la mia statura, adoravo quel profumo così particola-re dell’albero, misto a quello degli addobbi rimasti chiusi in uno scatolone per un anno… se chiudo gli occhi e ci penso, mi pare di sentirlo ancora. Veniva addobbato con tante palline colorate, nastri e lun-ghe file di lucine colorate di diverse forme e di tanti colori a intermittenza e sulla som-mità il classico puntale dora-to. Sarei rimasto lì per delle ore ad osservarlo tanto era bello! Ma quello che più mi emozionava era l’allestimen-to del presepe fatto con “ma-teriale” vero come il muschio

Poi finalmente è arrivato il giorno di Natale. Di mattino presto giù dal letto per vede-re se sotto l’albero c’erano dei doni e puntualmente, anche se le finanze erano misere, qualcosa c’era sempre. Chissà quali sacrifici avevano fatto i miei genitori per non delu-dere le mie aspettative e di mio fratello. Ma all’epoca eri piccolo e a queste cose non ci pensavi. Poi la messa e il pranzo dove attorno a ad un tavolo più “fornito” del solito potevi gustare quello che con molta maestria aveva prepa-rato la mamma, ma soprat-tutto potevi sentire il calore della famiglia riunita e vivere questo momento indimen-ticabile tutti assieme. Sono passati tanti anni d’allora ma la tradizione del Natale con tutte le sue sfaccettature è ancora ben viva dentro di me e tutti gli anni cerco di por-tarla avanti attraverso i veri valori che mi hanno insegna-to i miei genitori. Anche se oggi sono padre e nonno dif-ficilmente potrò dimenticare questi insegnamenti anche se a dire il vero, un po’ di ama-ro rimpianto c'è ed è quello che avrei dovuto vivere quei momenti più intensamente… ma come si sa a quell’età si ha una gran voglia di crescere in fretta… Buon Natale a tutti.

Claudio Bertolini

Libri sotto l'albero di Annarosa Tomezzoli

Giornata mondiale dell'Infanzia“In biblioteca si legge…. La Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo”

Via F. Modena, 14 - BOVOLONE (VR)

(qui di fianco)

CULTURA p.14

Tempo di festività natali-zie, tempo di regali. Un libro è sempre un modo intelligen-te ed elegante per farsi ricor-

La biblioteca civica “Mario Donadoni” ha aderi-to alle manifestazioni per la ricorrenza dell’anniversario della Convenzione Interna-zionale dei Diritti dell’Infanzia

ta di numerosi e prestigiosi premi internazionali, Malala Yousafzai è ora candidata al Nobel per la pace 2013.Se volete partire per un viag-gio virtuale attraverso luoghi suggestivi e poco conosciu-ti del Bel Paese, potete sfo-gliare “Il tesoro d’Italia” ed. Bompiani, di Vittorio Sgarbi. “Tutto quello che la pittura ha pensato e concepito si tro-va nelle Marche…”, insegna il noto critico che vi accompa-gnerà alla scoperta, oltre che di capolavori celeberrimi, an-che di mirabili produzioni dei cosiddetti artisti minori, pre-senti nelle chiese e nei musei di tutta Italia. “Ho voluto rac-contare il piacere che le opere d'arte trasmettono'', afferma l'autore, convinto che si deb-bano abbandonare termini superati come 'fruizione' per

alla presenza degli alunni della scuola primaria e secondaria.Il sindaco Emilietto Miran-dola, gli assessori Florindo Bernardini, Nadia Cortiana e Tiziano Vicentini, il parroco don Paolo Troiani, il dirigente scolastico Filippo Bonfante, il comandante dei Carabinieri Antonio Catalano ed il Coman-dante della polizia locale Marco Cacciolari hanno animato que-sta “maratona” di lettura per sensibilizzare anche il nostro paese su questo tema, ricordan-do a tutti i diritti dei bambini in materia di istruzione, salute, ac-

dare, e con una spesa conte-nuta (il che non guasta con l’aria che tira…).In questi giorni le vetrine del-le librerie sono piene di novi-tà accattivanti, ecco i nostri consigli per non sbagliare.L’indice di gradimento dei let-tori della biblioteca Donado-ni mette al primo posto “Io sono Malala” ed. Garzanti, la storia - raccontata in prima persona - della coraggiosa ragazzina pakistana che ha stupito e commosso il mon-do con la sua caparbia lotta contro la discriminazione di genere. Finita nelle mire dei talebani per il suo attivismo in favore del diritto all’istru-zione delle bambine, Malala è stata vittima di un grave attentato che tuttavia non ha domato il suo spirito combat-tivo ed altruistico. Già insigni-

e dell’Adolescenza, promosse nella nostra provincia dal Co-mitato Unicef di Verona e dal Sistema Bibliotecario Provin-ciale. Mercoledì 20 novembre, presso l’Auditorium, i rap-presentanti delle Istituzioni si sono alternati nella lettura de-gli articoli della Convenzione,

tornare ad altri più appro-priati come 'godimento'.Bellissime illustrazioni arric-chiscono un libro d’arte che può vantare un costo davvero contenuto. Chi ama la fiction storica po-trà approfittare delle vacan-ze di Natale per tuffarsi nella lettura dell’ultimo successo di Ildefonso Falcones, “La regina scalza”ed. Longanesi, già in vetta a tutte le classifiche.Ambientato nella Spagna del-la metà del Settecento, il ro-manzo si espande come un grande affresco storico popo-lato di personaggi che vivono, amano e lottano per non pie-gare la testa di fronte all’intol-leranza ed all’ordine prestabi-lito. Ottime le recensioni.La Biblioteca Civica augura a tutti Buone Feste e buona lettura…

cesso alla cultura, alla comuni-cazione ed alla partecipazione.C’è stato spazio anche per gli interventi dei bambini: le classi 4^A e 4^F della primaria e 1^E e 1^F, accompagnate dai loro insegnanti, hanno portato - con grande entusiasmo - le loro riflessioni e dato vita ad una rappresentazione teatrale nella quale hanno ricordato, oltre che i loro diritti, anche i doveri. Allestimento, regia e conduzione della manife-stazione sono state a cura di Neverland contaminazioni culturali.

Menù di Natale e Capodanno 2013New Dorico presenta

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L'inverno ormai si fa sentire e una comoda e calda pelliccia per riscaldarci sareb-be l’ideale. Perché allora non farlo? Certo magari la pellic-cia che abbiamo ha bisogno di una rimessa a modello per renderla più attuale, per ri-darle quella lucentezza che ha un po’ perso, ma non sapen-do a chi rivolgersi la lasciamo per anni appesa nell’armadio fino a dimenticarcene. Per ca-pire come una pelliccia non

debba fare questa fine e so-prattutto, visto che a volte è un ricordo di famiglia di cui non vogliamo separarcene, come si potrebbe valorizza-re, abbiamo chiesto consiglio con alcune domande alla Pel-licceria Carmagnani che dal 1976 è presente a Bovolone.La rimessa a modello può ve-ramente dare “nuova vita” a una vecchia pelliccia? “La risposta è assolutamen-te sì”, sottolineano i titolari, “perché alla vecchia pelliccia viene fatto un trattamento

La vostra pelliccia inutilizzata può diventare un prezioso plaid

di rimodernamento a 360°, disfandola e ricomponendola in tutte le sue parti interne (fodera, ganci e bottoni) e tutte le parti che sono dan-neggiate le quali vengono sostituite e riparate, poi tramite una serie di trat-tamenti, il cuoio viene am-morbidito e si restituisce colore e lucentezza al pelo. Inoltre potrà essere rimessa a modello secondo le esi-genze del cliente; la ridu-zione o ampliamento della taglia, l’accorciare o l’al-lungare le maniche oppu-re il cambio del collo sono solo un esempio”.E se una pelliccia non si vuole rimetterla a modello, come si potrebbe riutilizzarla? “Semplicemente trasforman-dola in un caldo e morbido "Plaid".In un caldo e morbido Plaid? Ossia?“È appunto questa la novità che la nostra pellicceria vuo-le presentare. Se effettiva-mente una vecchia pelliccia a pelo lungo demodé non viene più utilizzata perché lasciarla tale, è per questo che abbiamo pensato trasfor-mare un capo così prezioso in un originale plaid da uti-lizzare per il vostro divano o per dare quel tocco di classe, riscaldandolo,al vostro letto”.Quindi anche una pelliccia di-smessa può diventare corre-do prezioso da casa…“Certo che sì! Anche perché

questi plaid vengono rifiniti con del tessuto pregiato che rendono questo capo unico nel suo genere, elegante e nello stesso tempo molto sim-patico e originale oltre a ga-rantire un piacevole calore". Ritornando alle pellicce, an-che queste per rimanere “sempre giovani” hanno bi-sogno di attenzioni? “Sì! Molto importante è la custodia della pellicia nei periodi che non si indossa. Molti sottovalutano questo aspetto, ma anche la pelliccia ha bisogno dei suoi ambien-ti di una certa cura, se si vuo-le che si conservi nel tempo. Come, ma non di secondaria importanza, ad un’accurata pulizia con trattamenti spe-ciali, l’ideale sarebbe che ogni 3-4 anni, questa venga fatta. La nostra pellicceria è specializzata in tutto que-sto oltre saprà fare fronte a qualsiasi esigenza”. Ringraziamo la pellicceria Carmagnani dell’intervista ricordando ai nostri lettori che la sede si trova a Bovo-lone in via San Pierino sulla strada statale per Cerea.

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Insonnia: cause e rimediIn alcuni casi il primo epi-sodio di insonnia è associato ad una condizione di stress o ad un evento stressante: un nuovo lavoro, un esame scolastico, la nascita di un figlio, ecc. In que-sto caso di si può parlare comu-nemente di insonnia da stress: di solito colpisce persone più pre-disposte a sperimentare ansia di fronte ad un ostacolo o diffi-coltà. Le donne sembrano esse-re le più colpite da questo tipo di disturbo, in genere a causa della loro maggiore ansietà ri-spetto agli uomini. Spesso, una volta che la persona si è adattata all'evento oppure l'evento è sta-to superato, i disturbi del sonno tendono a risolversi. Dal punto di vista dei sintomi, l'insonnia si presenta in tanti modi diversi, viene infatti classificata tenendo conto di almeno tre parametri: la sua durata, le possibili cause e la tipologia. Nella sua durata, l'insonnia va-ria da persona a persona e può subire modificazioni nel corso della vita di uno stesso indivi-duo. Può esserci insonnia occa-sionale, transitoria o cronica. Ri-spetto alle possibili cause si può distinguere l'insonnia primaria

quando la persona non ha alcu-na patologia correlata e non vi sono cause apparenti che spie-gano l'insonnia. Mentre si parla di insonnia secondaria quando è causata da altre malattie fisiche o problemi psicologici (es. de-pressione, ansia, ecc.).Per quanto riguarda le tipologie di insonnia, si distinguono: 1. Insonnia “iniziale”: è il distur-bo più frequente, la persona ha difficoltà a prendere sonno; spesso l'insonne si agita nel let-to, oppure cerca qualsiasi espe-diente che possa aiutarlo a dor-mire (si alza, accende la luce, si dedica alla lettura, ecc.) fino a quando non cade addormentato alle prime ore del mattino.2. Insonnia “intermittente”: chi soffre questo tipo di insonnia ha un sonno leggero per tutta la notte, intervallato da frequenti e brevi risvegli, talvolta in segui-to a incubi.3. Insonnia “terminale”: questo tipo di insonnia è caratterizzata da un risveglio spontaneo preco-ce e a seguito del quale la perso-ne non è più in grado di riaddor-mentarsi.Dal punto di vista diagnosti-co si parla di insonnia cronica quando dura più di un mese, gli effetti possono causare af-

faticamento muscolare, alluci-nazioni, affaticamento menta-le e doppia visione. Spesso nella pratica clinica, si osserva che, chi soffre di inson-nia si sottopone dapprima a trattamento farmacologico e, successivamente, si è inviati da uno psicoterapeuta. In questo modo si tende a combinare gli effetti immediati del farmaco con quelli più a lungo termine di una psicoterapia. Dopo un certo periodo di assunzione, infatti, si può assistere alla tolleranza al farmaco (e quindi alla riduzione della sua efficacia). A questo pun-to il paziente tende ad incremen-tare il dosaggio del farmaco con il rischio del verificarsi di un'ulte-riore tolleranza. Se in questa fase si smette di assumere il farmaco può insorgere l’astinenza che por-ta a riprendere il farmaco. Questo “circuito” può portare all’instau-rarsi di una dipendenza.È importante ricordare a chi sof-fre di questo disturbo che esisto-no regole e stili di vita che, quo-tidianamente applicati, aiutano a trascorrere una “buona notte di sonno”:1. Andare a dormire ogni sera e alzarsi ogni mattina alla stessa ora, anche durante il fine setti-mana e indipendentemente da quanto si è dormito la notte.

2. Se ci si sveglia prima che suoni la sveglia, alzarsi dal letto e ini-ziare la propria giornata.3. Cercare di rilassarsi il più possi-bile prima di andare a letto, per esempio facendo un bagno (ma non la doccia, che ha un effetto stimolante), oppure assumere bevande ad effetto rilassante.4. Andare a letto solo quando si ha sonno.5. Se non si riesce a dormire, è preferibile non rimanere a letto, ma alzarsi, uscire dalla camera da letto e dedicarsi ad attività rilassanti, come guardare la tele-visione, leggere un libro, fare un bagno, ecc.6. Dormire in un letto comodo, in una camera da letto protetta quanto più possibile dai rumori.7. Mangiare ad orari regolari, evitando pasti abbondanti in prossimità del sonno, dando la preferenza ai cibi ricchi di car-boidrati.8. Evitare di guardare le sveglie, eventualmente coprendone il display. Ciò evita calcoli mentali sulla quantità di sonno perdu-ta sino a quel momento e sulla quantità di sonno rimasta prima del suono della sveglia.

Dott.ssa Susie Baldi Psicologa/Psicoterapeuta

Primo concorso provinciale dell’Associazione cuochi Veronesi a Bovolone

Si è svolta a Bovolone mar-tedì 19 novembre la prima ini-ziativa dell’Associazione cuochi Veronesi in collaborazione con la Scuola di Ristorazione del Don Calabria.All’inaugurazione della sede in Piazza Donatori di Sangue 1, lo scorso Ottobre, il Presidente dei cuochi Michele Bellamoli aveva rimarcato l’importanza della pro-mozione dei prodotti tipici del territorio veronese come obietti-

vo prioritario per l’Associazione.Nel giro di poche settimane i cuochi hanno concretizzato i loro propositi con questa mani-festazione, che ha visto gareg-giare una decina di cuochi pro-venienti da tutta la provincia, iniziando un percorso stimolan-te per il rilancio del settore culi-nario veronese.La competizione con regola-mento federale ha avuto come tema ispiratore due prodotti della nostre terre: il Radicchio di Verona IGP e il formaggio Monte Veronese.La gara è stata principalmente studiata per selezionare i parte-cipanti agli “internazionali d’Ita-lia” del 2014 a Massa Carrara.I concorrenti si sono sfidati all’in-terno della cucina della Scuola di Ristorazione del Don Calabria presentando i loro elaborati crea-ti con grande maestria e fantasia.La giuria era composta dal Pre-sidente dell’Associazione Cuo-chi veronese , dal delegato della bassa veronese Rudy Casalini, dal delegato dell’est veronese Nicola Andreetto e da Cristian Bozzolan chef-docente della

scuola di ristorazione.Si è aggiudicata il primo premio la giovane Timofte Natalia con lombatina di maialino in man-to di Radicchio di Verona IGP e monte Veronese stagionato con riduzione alla birra di radicchio, gnocchi sbatui, croquette di monte Veronese giovane all’es-senza di mandarino.Secondo posto a Riolfi Mirco con Gelatina tiepida al vin brulè e Ra-dicchio di Verona IGP con gelato al monte Veronese ubriaco, fon-duta di mezzano e vinacce all’es-senza di zenzero.Il terzo posto è andato a Batti-stoni Simone, cuoco provetto che ha già vinto un importante con-corso nazionale per studenti, che ha presentato un piatto a base di gnocchi di ricotta e radicchio con fonduta di Monte Veronese e noci tostate.Nella selezione dei premiati è stata dato un certo rilievo an-che alla modalità di presenta-zione dei singoli piatti oltre ai sapori sprigionati dalle preliba-tezze cucinate.Altre creazioni notevoli a base di ravioli, risotti, tagliolini, fagottini

ISTITUTI p.18

e carré di agnello in crosta di ra-dicchio hanno completato il pa-norama culinario.Questa prima esperienza è sta-ta giudicata molto favorevol-mente dai partecipanti e dai rappresentanti dell’Associa-zione cuochi che hanno ribadi-to: ”la nostra idea è quella di portare la squadra dei cuochi di Verona al concorso degli “Internazionali d’Italia” con i prodotti del nostro territorio e quindi creare piatti che ricor-dino Verona e le nostre mera-viglie culinarie”.Le premiazioni si sono svolte lunedì 2 dicembre a Bovolone alla cena di gala dell’Associa-zione alla presenza del Sindaco Mirandola, di altre autorità e della Presidente del radicchio IGP veronese Cristina Riolfi cha ha contribuito alla realizzazio-ne del concorso.Il prelibato menù è stato pre-parato dagli chef professio-nisti assistiti dagli allievi del-la Scuola di Ristorazione che hanno poi servito a tavola, con grande professionalità, le specialità cucinate.

Le ricette dello “chef” Giorgio Maragnoli

AntipastoStrudel di salmone in crema di taleggioINGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 confezione di pasta sfoglia rettangolare 600 gr di salmone affumicato 3 etti di taleggio formaggio 1 bicchiere di latte Prezzemolo fresco 1 uovo

PROCEDIMENTOSrotolate la pasta sfoglia dalla confezione e dividete il salmone.

Poi arrotolate a mo di strudel e chiudetelo bene. Sbattete l’uovo e spezzettate la pasta sfoglia e mettete in forno a 180 gradi per 25 minuti. Tagliate a dadini il for-maggio e mettetelo in un pento-lino antiaderente, aggiungete il latte e frustate fino ad ottenere una crema (come la besciamella). Quando il rotolo è cotto, aspettate che si raffreddi e quindi tagliatelo a rondelle, adagiate le rondelle nel piatto e cospargete sopra la crema di taleggio ben calda, date una spolverata con del prezzemolo fre-sco e servite.

PrimoPasticcio o cannelloni al sugo di polpa di granchioINGREDIENTI PER 4 PERSONE 12 cannelloni o pasta per pa-

sticcio 700 gr di polpa di granchio 500 gr di ricotta Passata di pomodoro 3 scalogni Farina, Latte, Burro Olio extravergine d’oliva Sale e pepe Grana

PROCEDIMENTO

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Per il sugo di granchio: prendete una padella e aggiungete la passa-ta di pomodoro, i 3 scalogni tritati finemente, la polpa di granchio, sale e pepe e un filo d'olio e fate cuo-cere per 25 minuti a fuoco medio. Quando il sugo è pronto aggiunge-te la ricotta e mescolate bene fino a quando non si è sciolta bene. Fate la besciamella con latte, farina, una noce di burro e un pizzico di sale. Quando il tutto è pronto, se volete fare i cannelloni, prendete una pi-rofila e sul fondo fate uno stato di besciamella e metteteci sopra i 12 cannelloni riempiti precedentemen-te con la polpa di granchio. Copriteli quindi con dell’altra besciamella, una spruzzata di grana per gratinarli e cuocete a 180 gradi per mezz’ora. Per il pasticcio, sempre in una pirofi-la, fate un fondo con la besciamella, poi la fetta di pasta per pasticcio, la besciamella, il sugo e proseguite fino a 5 strati, quindi sopra l’ultima fetta di pasta fate uno strato con la besciamella e spolverate con il gra-na. Mettete in forno per mezz’ora a 180 gradi. Servite il piatto ben caldo.

SecondoGamberoni in pastella con meli-ne ai ferriINGREDIENTI PER 4 PERSONE

12 gamberoni grossi 8 meline (funghi) 1 uovo Farina, Sale, Acqua Olio per fritture

PROCEDIMENTOPrendete i gamberoni e sgusciateli (togliere solo la corazza) e lasciateli interi. Per la pastella: prendete una padella media, mettete dentro l’uo-vo, un po' di farina, acqua e mesco-late bene fino a quando otterrete una bella crema densa. Nel frattem-po portate in temperatura l’olio per friggere. Prendete i gamberoni, pas-sateli nella farina e poi nella pastella e friggeteli. Una volta fritti salateli. Prendete una padella rigata e quan-do è ben calda adagiatevi sopra le meline e cuocetele da entrambi le parti, mettetele nel piatto, con un pizzico di sale, pepe e un filo d’olio e una bella spolverata di prezzemolo fresco. Impiattate con 3 gamberoni e 2 meline a piatto. Come decora-zione una bella spruzzata di prezze-molo fresco sui bordi del piatto e dal vostro Giorgio.

Un augurio di Buon Natale e un grosso abbraccio a tutti i lettori de “La Rana”.

GRUPPI p.22

Il giorno dell'Epifania è

Il gruppo “T’ho Trovato Vocal Group” nasce nel 2001, frutto di un’esperienza matura-ta attorno alla realizzazione del cd “T’ho Trovato-Canti per la li-turgia e la preghiera”, successi-vamente continuata ed ampliata sino all’intenso lavoro di pre-parazione e realizzazione dello spettacolo “Libero il Cielo”, che ne costituisce l’apice artistico.La forza che spinge questo grup-po a sostenere questa “avventu-ra” è il desiderio di far loro ciò che cantano creando così un cli-namica famigliare che, col passa-re del tempo, rende sempre più belli e profondi i rapporti tra di loro. La “Casa” di questa espe-rienza è l’associazione “Libero il Cielo” che ha come suo scopo primario quello di trasmettere,

da sempre stato un giorno di festa per la contrada Casella. Anche per il prossimo anno, lunedì 6 gennaio, è una data

promuovere, sostenere e dif-fondere la via della Bellezza, di cui l’umanità di oggi ha tanto bisogno per ritrovare se stessa e diventare migliore. Con questo obiettivo e questo stile, l’associa-zione promuove convegni, orga-nizza spettacoli, avvicina artisti, promuovendo, attraverso le sue attività, la raccolta di fondi de-stinati a progetti concreti indivi-duati in varie parti del mondo.“Lo spettacolo”, sottolinea Carlo Bertoni, “si presenta con brani musicali, canzoni e alcune poe-sie di autori vari che penetrano i vari aspetti fondamentali del tempo natalizio come l’attesa, la gioia, lo stupore, il cammi-no, la solitudine, l’innocenza, la povertà e l’amore. Lo spettaco-lo che presenteremo sabato 28 dicembre alle ore 21 al Filarmo-nico”, prosegue Bertoni, “sarà

La Contrada Casella in festa

I “T’ho Trovato Vocal Group” al teatro Filarmonico con “Notte di Luce”Lo spettacolo a scopo benefico si svolgerà sabato 28 dicembre alle ore 21

da segnarsi sul calendario. In-fatti, come consuetudine sa-ranno due gli appuntamenti di quel giorno, la 32ª Festa della Befana e la 28ª Cami-nada de Baco. Il programma della giornata prevede la par-tenza alle ore 8.30 della Cami-nada, alle 12.30 vi sarà il pran-zo tutti insieme e alle 14.30 una competizione podistica competitiva, mentre durante tutta la giornata si potrà an-che votare per l'elezione del Bacco 2014. I contendenti sa-ranno due: il Bacco in carica Patrizio Corradi e lo sfidante Gianfranco Groppello.Gli sfidanti si misureranno su prove di cucina e simpatia e chi si accaparrerà più voti a fine

anche l’occasione per aiutare le Associazioni Amici del Tongo, del Bambino Emopatico, Papa Giovanni XXIII° e l’Associazione Santa Lucia. Questo evento”, conclude Bertoni, “ha anche lo scopo di portare un messaggio "di luce" che vuole partire dal centro della nostra città in uno dei teatri più belli d'Italia e rag-giungere quanta più gente possi-bile per riportare al centro della nostra vita, in questo momento di grande difficoltà, il messaggio perenne del Natale che è soprat-tutto Speranza per tutti gli uo-mini di buona volontà”.

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giornata verrà proclamato Bac-co 2014, in concomitanza con l'accensione del Briolo e lo spa-ro dei fuochi d'artificio.La Contrada Casella è da sem-pre molto attenta a portare avanti le tradizioni popolari. Da più di trent'anni organiz-za la Festa della Befana, che è l'evento centrale per Bo-volone durante la giornata dell'Epifania.Ma la Casella è già al lavoro anche per il prossimo carneva-le, è infatti in fase di ultima-zione il carro che sfilerà nelle varie esibizioni provinciali. Ogni anno il tema del carro ri-mane segreto fino alla prima sfilata, anche quest'anno sarà così! La sorpresa rimane!

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INIZIATIVE p.24

Si è tenuta martedì 19 novembre presso “Corte Sal-vi” la riunione con i commer-cianti per le iniziative da at-tuare per le prossime festività e per una prima program-mazione per gli eventi 2014. Erano presenti a questa riu-nione Vladimiro Taietta, Vice Presidente Pro Loco, Costan-tino Turrini, l’assessore Tizia-no Vicentini e il Presidente Confcommercio di Bovolone Remo Rizzotto e una quindi-cina (pochi) di commercianti, nonostante l’impegno messo da parte del settore di conse-gnare personalmente più di 140 inviti agli esercenti di Bo-volone. Rizzotto prendendo la parola ha spiegato dell’ini-ziativa che da quest’anno si svolgerà a Verona deno-minata “Magia del Natale”, in collaborazione con molti comuni della provincia e che l’intenzione è quella che an-che Bovolone dall’anno pros-simo aderisca a questa impor-tante “vetrina” provinciale. Costantino Turrini ha eviden-

borazione con il Comune e la Confcommercio di Bovolone le iniziative che saranno pro-grammate e ha poi presenta-to il consuntivo di spesa per la Notte Bianca (5.843 euro di uscite e 3.788 euro di en-trate) e di “Estate Insieme” (uscite: 10.943, entrate: 2.230 euro) sottolineando che la Pro Loco ha potuto sostenere il disavanzo grazie alle buone entrate date dalla Fiera di San

ziato che l’unico modo per far fronte alla situazione di crisi e per dare una spinta al settore del commercio sarebbe utile creare un gruppo allargato di commercianti che portas-sero idee di manifestazioni e di eventi da discutere assieme e se possibile per coinvolgere ancora di più i commercian-ti, di istituire una figura (”il Commerciante di zona?”) che si facesse portavoce della sua “zona” con nuove idee nelle riunioni di programmazione degli eventi. Un’altra inizia-tiva è stata proposta in oc-casione della Fiera Agricola San Biagio che vede coinvolti i commercianti, esporre in ve-trina un prodotto o attrezzo storico che richiami la fiera e il mondo contadino antico. C’è la conferma che anche per il 2014 ci sarà “Estate Insie-me” dei giovedì sera con del-le novità: il periodo sarà dalla metà di giugno alla metà di agosto e l’allargamento del-la zona per eventuali ulte-riori spettacoli. Anche per il 2014 ha assicurato Taietta la Pro Loco coordinerà in colla-

Biagio. “In tutte le iniziative il Comune metterà a disposizio-ne un supporto logistico e del-le poche risorse economiche a disposizione”, ha sottolineato in chiusura l’assessore alle atti-vità economiche Vicentini, “ma anche se le risorse sono poche se utilizzate bene e con il vostro aiuto si potrà fare molto perché il nostro paese rimanga un cen-tro d’attrazione per i paesi limi-trofi”, ha concluso Vicentini.

Iniziative 2014 per dare spinta e contrastare la crisi

STORIA p.25

STORIA p.25

Conoscersi per amarsiI Palazzi Patrizi e le Case a Corte: La Corte Moraron-Innocente Vicentini

La Corte, di architettu-ra tipica di campagna, è anda-ta demolita il 10 agosto 1969 quando fu costruito ed inau-gurato nel maggio del 1970 il nuovo fabbricato del moderno ospedale San Biagio. La Corte, con i fabbricati, donata da In-nocente Vicentini il 28 febbraio 1809 alla Congregazione di Ca-rità, venne utilizzata alla fine degli anni 1870 per il ricovero degli ammalati ed indigenti del paese, istituendo così un vero e proprio ospedale. L’idea di utilizzare i fabbricati per il ricovero degli ammalati del pa-ese venne all’allora presidente della seconda Congregazione di Carità (1867-1937) Domeni-co Vaccari, che il Consiglio di-rettivo approvò ed il 6 aprile del 1878 il consiglio comunale, presieduto dal Sindaco Pomini, espresse un parere di massima favorevole alla proposta.La corte appare nella mappa di

Giacomo Bozza del 1811 (ora esposta presso la Casa di Riposo Centro Servizi) ed era compo-sta da: campi 38,5, Palazzo do-minicale, casa rusticale, fienili, barchessa, pozzo, “Tinazara”, una cantina in cotto a volto, alta e spaziosa, cappella e corte situata in via Congregazione di Carità (già via del Teatro - ora via Ospedale). Notizie storiche tratte dal volume “L’Ospedale Civile San Biagio di Bovolone” di Remo Scola Gagliardi.L’esigenza della funzionalità propria di un edificio per la cura degli ammalati ed indi-genti contribuì a modificare sostanzialmente l’uso dei loca-li. Nel corpo centrale vi era la scala nobile con gradini di mar-mo e una ringhiera elegante in ferro battuto. Le camere su-periori erano adibite a sale di degenza, poste a nord e a sud con corridoio centrale di acces-so, sala operatoria e sala parto, asilo inabili ed alloggio delle suore. Nel piano inferiore la cu-

cina, il guardaroba ed i magaz-zini per il deposito del mate-riale e delle derrate alimentari provenienti dagli orti a nord e dai terreni coltivati adiacenti. I terreni di proprietà erano con-dotti da una famiglia di agri-coltori. Sui terreni agricoli, fin dagli anni 30, venne creato un campo sportivo comunale con un portale d’ingresso ed abita-zione del custode (ora piazzale Fleming).Il palazzo era dotato di una bella cappella al lato destro dello stesso edificio con ingressi dall’interno del fabbricato abi-tativo adiacente, e dalla porta della facciata a nord. L’altare era dedicato alla Vergine Ma-ria raffigurata da una statua, posta in una nicchia tra due bi-fore di vetrate artistiche con ar-chi a sesto acuto. La Madonna vestiva una veste bianca, cinta ai fianchi con una cintura dora-ta ed un mantello azzurro. Le braccia erano aperte pronte ad accogliere le richieste dei de-voti e concedere loro le grazie, dalle mani si dipartivano una serie di raggi. Una balaustra in legno a colonnine in stile goti-co, laccate, divideva l’altare dai fedeli e da dove si distribuiva la Comunione. Nel soffitto de-corato erano rappresentati, ai quattro angoli gli evangelisti. Nelle pareti del presbiterio, ai lati campeggiavano due affre-schi firmati A. PEGRASSI 1926. Raffiguravano uno il Miracolo di S.Biagio e l’altro il Transito di San Giuseppe. Le opere pit-toriche come tutto il fabbrica-to sono andate demolite per lasciar spazio alla moderna co-struzione dei fabbricati ora uti-

lizzati per il Centro Servizi, de-genze ospedaliere, ambulatori specialisti, Day Hospital e Day Surgery e Primo intervento. Dell’antica costruzione sono ri-maste alcune foto. La Pro Loco, per non perdere la memoria, ha voluto riportare su tela, sia pur in digitale, le pitture del Pegrassi che sono state per tanti anni ad ornamento della Cappella, ammirate dal popolo ed oggetto di devozione.Agostino Pegrassi, nasce a Ve-rona il 13 ottobre del 1900 da Salesio Pegrassi, scultore, e Ma-ria Ronconi: si diploma all’Ac-cademia Cignaroli di Verona, a 14 anni modella 40 statuine per un Presepio ed un anno dopo dipinge due pale per l’al-tare di Mizzole e Pigozzo, due frazioni sulla collina veronese. Dopo il conflitto bellico (1915-1918), passato da aviatore, si iscrive all’Accademia di Vene-zia ed a vent’anni consegue il diploma superiore. Dopo la prima esperienza nella scultura per aver scolpito statue e mo-numenti si dedica alla pittura, usando le tecniche dell'olio, affresco e tempera. Vari dipinti in numerose chiese portano la sua firma tra cui anche la Cappella Vicentini del fon-do Moraron. Morì nel 1957 a Sandrigo (VI).Ora i dipinti, a cura della Pro Loco attenta alle tradi-zioni ed alla storia, saran-no esposti presso il Centro Servizi Casa di riposo San Biagio di Bovolone, nel luogo ideale per la memo-ria storica.

Luigino Massagrandi

ASSOCIAZIONI p.26

L'associazione “La Quercia” ha sede in una bel-lissima villa del 1600 denomi-nata villa "Panteo-Zampieri", ed opera come centro diurno per anziani. È presente nel territorio da circa 20 anni. Vanta 440 soci provenienti an-che dai paesi limitrofi. È aper-ta dalle ore 9.30 alle 11.30 e quattro ore nel pomeriggio. È frequentata, in media, da 90/100 persone al giorno im-pegnate nel gioco delle carte, della tombola, delle “ciacole” e dell'amicizia. Gestisce, per i propri soci, il bar, organizza conferenze di utilità medica e sociale, serate culturali e di intrattenimento e benefiche come quella organizzata in 4 serate nel mese di giugno dove il ricavato, 1.500 euro, è stato devoluto ai servizi sociali del Comune di Bovo-lone serate che con 30 buoni da 50 euro cadauno hanno potuto aiutare 30 famiglie bisognose.

Durante l’anno sono state programmate alcune gite con ormai l’immancabile appunta-mento con un'opera in Arena e al Teatro Romano. Un’altra iniziativa molto partecipa-ta è quella che si tiene presso la palestra di via Piave con la professoressa Annalisa Manfrè dove, attraverso corsi di attivi-tà motoria, riesce a mantenere giovani le socie. Per il 2014 in programma tante attività cul-turali e di spettacolo, fra queste quella che si terrà nel mese di giugno che vedrà in una delle 4 serate in programma, pro-tagonista una classe di scuola elementare. In definizione le rimanenti 3 serate. Da qualche anno il Comune di Bovolone ha assegnato alla “Quercia” un grande appezza-mento di terreno ed i soci, con entusiasmo, coltivano porzioni di orti, ma non solo, infatti da quest’anno è preso vita un pro-getto con le scuole elementari, dove gli scolari, guidati dalle insegnanti, hanno potuto cono-scere la realtà della semina,

L'associazione “La Quercia” presentale iniziative per il 2014

della piantagione, della col-tivazione e del raccolto dei prodotti ortofrutticoli e que-sto progetto verrà ripresenta-to anche per il 2014. Queste naturalmente sono solo alcune iniziative. Si sta stillando un ca-lendario di tutti gli eventi or-ganizzati dall’Associazione “La Quercia” dove saranno presen-

ti tutti gli appuntamenti 2014 in dettaglio. Il Presidente Adriano Bissoli ricorda che sono aperte le iscrizioni per il 2014 e visto l’avvicinarsi delle prossime festività, as-sieme al Direttivo e agli as-sociati, augurano a tutta la comunità un buon Natale e felice 2014.

Adriano Bissoli

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LA RANA

Direttore Responsabile:Costantino MeoRegistrato presso il Tribunale di Verona n. 1887 R.S. del 22/10/2010Editore:Bertolini Claudio (Bertolini Pubblicità)Redazione:Via Maria Goretti, 9/A37051 BOVOLONE (VR)Tel e fax 045 6901985e-mail: [email protected]:Tipografia Madonna s.n.c.Via Villafontana - VILLAFONTANA (VR)Impaginazione grafica:Michela BertoliniDistribuzione: Cristofoli Luca - Cell. 338 9218357Foto: Claudio BertoliniLuigino MassagrandiCostantino MeoConcessionaria per la pubblicità: Bertolini PubblicitàCollaboratori:Mary MerendaDott. ssa Susie BaldiLuigino Massagrandi

Il giornale è stato chiusoil 29 novembre 2013.

Mensile di attualità, cultura ed informazione

STAMPATO IN 6.000 COPIEDisponibile anche la versione on-line: www.bertolinipubblicita.it

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