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A cura del DS: F.Q. Ed. Civica: Linee guida, tematiche e obiettivi d’apprendimento 27/5/2019 Pubblichiamo il testo di legge approvato dalla Camera e volto a reintrodurre l’educazione civica come materia con voto autonomo. Introduzione insegnamento Ed. Civica L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è attivato nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. L’insegnamento va previsto nel curricolo di Istituto per un numero di ore annue non inferiore a 33 (ossia 1 ora a settimana), da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti, senza dunque nessun incremento di ore. Per il raggiungimento delle 33 ore annue è possibile utilizzare la quota di autonomia utile per modificare il curricolo. Alla scuola dell’infanzia sono previste iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile. A chi è affidato l’insegnamento Nelle scuole del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado) l’insegnamento dell’educazione civica è affidato, anche in contitolarità, a docenti sulla base del curricolo di istituto, utilizzando l’organico dell’autonomia. Nelle scuole secondarie di secondo grado l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico dell’autonomia. Per ciascuna classe, tra i docenti cui è affidato il “nuovo” insegnamento, è individuato un coordinatore. Il coordinatore, tra i suoi compiti, ha quello di formulare la proposta di voto in decimi, acquisendo elementi conoscitivi dagli altri docenti interessati dall’insegnamento. Ciò al fine delle valutazioni intermedie e finali. Non sono previsti compensi per svolgere il ruolo di coordinatore, eccetto i casi in cui non siano stabiliti dalla contrattazione d’istituto con oneri a carico del fondo per il miglioramento dell’offe rta formativa. Linee Guida, obiettivi e tematiche Il Miur dovrà emanare (non è previsto un termine) delle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che individueranno specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici di apprendimento, in riferimento alle tematiche che saranno oggetto di studio. Queste le tematiche: MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “S. G. BOSCO 71043 M A N F R E D O N I A – F G Via Cavolecchia, 4 – CF: 92055050717 – CM: FGIC872002 Codice Univoco ufficio (CUU): UF6AFD - Codice iPA: istsc_fgic86700e Tel.: 0884585923 Fax: 0884516827 Sito Web: www.icsangiovannibosco.edu.it PEO: [email protected] PEC: [email protected]

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A cura del DS: F.Q.

Ed. Civica: Linee guida, tematiche e obiettivi d’apprendimento … 27/5/2019

Pubblichiamo il testo di legge approvato dalla Camera e volto a reintrodurre l’educazione civica come

materia con voto autonomo.

Introduzione insegnamento Ed. Civica

L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è attivato nella scuola primaria e secondaria di

primo e secondo grado.

L’insegnamento va previsto nel curricolo di Istituto per un numero di ore annue non inferiore a 33

(ossia 1 ora a settimana), da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli

ordinamenti vigenti, senza dunque nessun incremento di ore.

Per il raggiungimento delle 33 ore annue è possibile utilizzare la quota di autonomia utile per

modificare il curricolo.

Alla scuola dell’infanzia sono previste iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile.

A chi è affidato l’insegnamento

Nelle scuole del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado) l’insegnamento dell’educazione

civica è affidato, anche in contitolarità, a docenti sulla base del curricolo di istituto, utilizzando

l’organico dell’autonomia.

Nelle scuole secondarie di secondo grado l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati

all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico

dell’autonomia.

Per ciascuna classe, tra i docenti cui è affidato il “nuovo” insegnamento, è individuato un

coordinatore.

Il coordinatore, tra i suoi compiti, ha quello di formulare la proposta di voto in decimi, acquisendo

elementi conoscitivi dagli altri docenti interessati dall’insegnamento. Ciò al fine delle valutazioni

intermedie e finali.

Non sono previsti compensi per svolgere il ruolo di coordinatore, eccetto i casi in cui non siano

stabiliti dalla contrattazione d’istituto con oneri a carico del fondo per il miglioramento dell’offerta

formativa.

Linee Guida, obiettivi e tematiche

Il Miur dovrà emanare (non è previsto un termine) delle Linee guida per l’insegnamento

dell’educazione civica che individueranno specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze

e obiettivi specifici di apprendimento, in riferimento alle tematiche che saranno oggetto di studio.

Queste le tematiche:

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “S. G. BOSCO ” 71043 M A N F R E D O N I A – F G

Via Cavolecchia, 4 – CF: 92055050717 – CM: FGIC872002 Codice Univoco ufficio (CUU): UF6AFD - Codice iPA: istsc_fgic86700e

Tel.: 0884585923 Fax: 0884516827 Sito Web: www.icsangiovannibosco.edu.it

PEO: [email protected] – PEC: [email protected]

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Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale;

Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25

settembre 2015;

educazione alla cittadinanza digitale, secondo le disposizioni dell’articolo 5; elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro;

educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle

produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari; educazione alla legalità e al contrasto delle mafie;

educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni;

formazione di base in materia di protezione civile.

Nell’ambito dell’insegnamento di cittadinanza e costituzione, inoltre, sono promosse l’educazione

stradale, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva.

Tutte le azioni sono finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli

animali e della natura.

Entrata in vigore

La riforma, che deve essere ancora esaminata in Senato, entrerà in vigore a decorrere dal 1° settembre

del primo anno scolastico successivo all’entrata in vigore del testo di legge.

Il testo di legge

Educazione civica nelle scuole: 33 ore di lezione e voto in pagella 2 agosto 2019

L’educazione civica torna obbligatoria nelle scuole italiane. Il Senato ha approvato in via definitiva

il disegno di legge che introduce l’insegnamento dell’educazione civica: 193 i voti a favore, 38 gli

astenuti.

Educazione civica scuola primaria e secondaria: ore dedicate e valutazione

L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è attivato nella scuola primaria e secondaria di

primo e secondo grado.

L’insegnamento va previsto nel curricolo di Istituto per un numero di ore annue non inferiore a 33

(ossia 1 ora a settimana), da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli

ordinamenti vigenti, senza dunque nessun incremento.

La legge, tuttavia, prevede che, per il raggiungimento delle 33 ore annue, è possibile utilizzare la

quota di autonomia utile per modificare il curricolo.

Chi insegna

La legge, composta di 12 articoli, prevede l’insegnamento della materia sia nel primo che nel secondo

ciclo di istruzione per almeno 33 ore annuali.

La legge stabilisce inoltre che l’insegnamento trasversale dell’educazione civica è affidato, in

contitolarità ai docenti dell’area storico-geografica nelle scuole primarie e secondarie di primo

grado, mentre nelle scuole del secondo ciclo, l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati

all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito

dell’organico dell’autonomia.

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Per ciascuna classe è individuato, tra i docenti a cui è affidato l’insegnamento dell’educazione civica,

un docente con compiti di coordinamento.

Infine, da legge “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e

l’amministrazione interessata provvede alla sua attuazione con le risorse umane, strumentali e

finanziarie disponibili a legislazione vigente”.

Che cosa si insegna

Le tematiche da studiare saranno:

Costituzione italiana;

istituzioni nazionali, dell’Unione europea e degli organismi internazionali;

storia della bandiera e dell’inno nazionale;

Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; educazione alla cittadinanza digitale;

elementi fondamentali di diritto, con particolare riferimento al diritto del lavoro;

educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;

educazione alla legalità;

educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.

I comuni, poi, possono promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole, con particolare

riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi, alla

conoscenza storica del territorio e alla fruizione stabile di spazi verdi e spazi culturali.

Il Miur dovrà emanare (non è previsto un termine) delle Linee guida per l’insegnamento

dell’educazione civica che individueranno specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze e

obiettivi specifici di apprendimento, con riferimento alle tematiche sopra riportate.

Nel testo di legge inoltre:

è previsto che vengano promosse, nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica, l’educazione

stradale, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva, e

che tutte le azioni siano finalizzate a rafforzare il rispetto nei confronti di persone, animali e cose; è prevista l’attivazione di iniziative finalizzate allo studio degli statuti regionali (ordinari e speciali) e di

attività per sostenere l’avvicinamento responsabile e consapevole degli studenti al mondo del lavoro;

è prevista l’integrazione dell’educazione civica con esperienze extrascolastiche con altri soggetti istituzionali, del volontariato o del terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella

promozione della cittadinanza attiva;

è previsto che i comuni possano promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole per quanto riguarda la conoscenza delle amministrazioni locali e dei loro organi, nonché la storia del

territorio.

Abilità e conoscenze digitali

Nel testo vengono declinate conoscenze e abilità riguardanti l’educazione digitale, da sviluppare con

gradualità e tenendo conto dell’età degli studenti. Ecco quali:

analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati,

informazioni e contenuti digitali;

interagire attraverso una varietà di tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto;

informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digitali pubblici e privati.

Cercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali;

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conoscere le norme comportamentali da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’interazione in ambienti digitali. Adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed

essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali;

creare e gestire l’identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare

i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui;

utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri;

conoscere le politiche sulla privacy applicate dai servizi digitali sull’uso dei dati personali; essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere

fisico e psicologico;

essere in grado di proteggere se stessi e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli delle tecnologie digitali per il benessere psicofisico e l’inclusione sociale.

È prevista, inoltre, l’istituzione della “Consulta dei diritti e dei doveri dell’adolescente digitale“,

che opera in coordinamento con il Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo,

previsto dall’articolo 3 della L. 71/2017.

La composizione della Consulta sarà stabilità con apposito decreto del Miur, tenendo conto di quanto

già stabilito nel testo di legge:

è assicurata la rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore;

un componente è espresso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza;

ai componenti non sono dovuti compensi, indennità, gettoni di presenza, né rimborsi spese.

Aggiornamento piano formazione

Con la nuova legge sarà aggiornato il Piano Nazionale di Formazione, in modo da porre in essere

attività di formazione sulle tematiche afferenti all’insegnamento dell’educazione civica.

Alle attività di formazione è destinata quota parte – pari a € 4 mln annui dal 2020 – delle risorse

stanziate dall’art. 1, co. 125, della L. 107/2015 per l’attuazione dello stesso Piano.

Patto educativo di corresponsabilità

Il testo di legge, al fine di valorizzare l’insegnamento dell’educazione civica, si propone anche di

rivedere il Patto Educativo di Corresponsabilità e di estenderlo alla scuola primaria, rafforzando la

collaborazione tra scuola e famiglia.

Albo delle buone pratiche e concorso nazionale per valorizzazione

esperienze

Il Miur dovrà istituire l’Albo delle buone pratiche di educazione civica, al fine di condividere e

diffondere soluzioni organizzative ed esperienze di eccellenza messe in atto dalle scuole.

L’Albo raccoglie inoltre gli accordi e i protocolli per l’attuazione delle tematiche relative

all’educazione civica e all’educazione alla cittadinanza digitale.

È previsto, infine, un concorso nazionale, con cadenza annuale, per la per la valorizzazione delle

migliori esperienze in materia di educazione civica, per ogni ordine e grado di istruzione.

Educazione civica scuola dell’infanzia

Nella scuola dell’infanzia sono avviate iniziative di sensibilizzazione al tema della cittadinanza

responsabile.

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Relazione su attuazione della legge

È istituito anche un premio per l’educazione civica, conferito dal MIUR individuando le esperienze

migliori in materia di educazione civica per ogni ordine e grado.

È, inoltre, previsto che il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca presenti, con cadenza

biennale, alle Camere una relazione sull’attuazione della presente legge, anche nella prospettiva

dell’eventuale modifica dei quadri orari che aggiunga l’ora di insegnamento di educazione civica.

Rimane, dunque, la possibilità che venga introdotta, negli anni successivi all’entrata in vigore della

legge, un’ora in più specificatamente dedicata alla disciplina.

Educazione civica, chi la insegnerà e come si attribuirà il voto … 4 agosto 2019

Educazione civica nella scuola primaria e secondaria

L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è attivato nella scuola primaria e secondaria di

primo e secondo grado.

L’insegnamento va previsto nel curricolo di Istituto per un numero di ore annue non inferiore a 33

(ossia 1 ora a settimana), da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli

ordinamenti vigenti, senza dunque nessun incremento.

La legge prevede che, per il raggiungimento delle 33 ore annue, è possibile utilizzare la quota di

autonomia utile per modificare il curricolo.

Educazione civica: chi la insegnerà

Nelle scuole del primo ciclo, ossia nelle scuole primarie e secondarie di I grado, l’insegnamento è

affidato, in contitolarità, a docenti dell’organico dell’autonomia delle stesse istituzioni scolastiche.

Nelle scuole secondarie di secondo grado l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati

all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico

dell’autonomia.

Educazione civica: attribuzione voto

Per ciascuna classe, inoltre, tra i docenti cui è affidato il “nuovo” insegnamento, è individuato un

coordinatore.

Il coordinato ha, tra gli altri, il compito di formulare la proposta di voto in decimi, acquisendo

elementi conoscitivi dagli altri docenti interessati dall’insegnamento.

L’attribuzione del voto, in ciascun consiglio di classe, scaturirà dalla proposta del coordinatore.

Ed. Civica, attività finalizzate anche al rispetto degli animali …. 4 agosto 2019

L’educazione civica come materia con voto autonomo è ormai legge e farà il suo debutto dal prossimo

anno scolastico.

Ricordiamo in questa scheda quale tematiche dovranno essere affrontate e la finalità ultima di tutte

le attività svolte.

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Tematiche

Queste le tematiche: Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia

della bandiera e dell’inno nazionale;

Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015;

educazione alla cittadinanza digitale;

elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro;

educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;

educazione alla legalità e al contrasto delle mafie;

educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni; formazione di base in materia di protezione civile.

Nel’ambito dell’insegnamento di cittadinanza e costituzione, inoltre, sono promosse l’educazione

stradale, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva.

Finalità attività svolte

Tutte le attività, leggiamo nel testo di legge, sono finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei

confronti delle persone, degli animali e della natura.

“Per noi cambierà molto. Ora avremo un’opportunità in più perché potremo entrare nelle aule

grazie anche a questa Legge. Già oggi facciamo circa 500 interventi l’anno e abbiamo un sito

dedicato agli insegnanti. La Legge parla chiaro e prevede che le ore d’educazione civica siano

integrate dalla partecipazione del Terzo settore. Qualcosa di simile era previsto dalla Legge 189 del

2004 ma ora si identifica uno spazio specifico. E’ previsto un numero di ore dedicate all’educazione

civica all’interno delle quali vi sarà anche l’educazione al rispetto degli animali”.

Ed. Civica, docenti saranno formati. Aggiornamento Piano nazionale formazione 5 agosto 2019

L’introduzione dell’educazione civica come materia con voto autonomo, come riferito, è ormai legge

ed entrerà in vigore dal prossimo 1° settembre.

Vediamo in questa scheda cosa prevede la legge in merito alla formazione dei docenti, ricordando

dapprima le ore da destinare all’insegnamento e i docenti che se ne occuperanno.

Ed. Civica: monte ore e docenti interessati

L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è attivato nella scuola primaria e secondaria di

primo e secondo grado.

All’insegnamento vanno destinate 33 ore annuali, da svolgersi nell’ambito del monte orario

obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti, senza dunque nessun incremento orario. La legge

prevede che, per il raggiungimento delle 33 ore annue, è possibile utilizzare la quota di autonomia

utile per modificare il curricolo.

Nelle scuole del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado) l’insegnamento dell’educazione

civica è affidato, anche in contitolarità, a docenti sulla base del curricolo di istituto, utilizzando

l’organico dell’autonomia.

Nelle scuole secondarie di secondo grado l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati

all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico

dell’autonomia.

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A cura del DS: F.Q.

Per ciascuna classe, tra i docenti cui è affidato il “nuovo” insegnamento, è individuato

un coordinatore che, tra i suoi compiti, ha quello di formulare la proposta di voto in decimi,

acquisendo elementi conoscitivi dagli altri docenti interessati dall’insegnamento.

Formazione docenti

Sono previste apposite attività di formazione per i docenti e, conseguentemente, un aggiornamento

del Piano Nazionale di Formazione, al fine di farvi rientrare le attività sulle tematiche relative

all’insegnamento dell’educazione civica.

Alle attività formative è destinata quota parte delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 125, della

legge 107/2015 per l’attuazione del Piano medesimo.

Al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse e armonizzare gli adempimenti relativi alla formazione

dei docenti, le scuole effettuano una ricognizione dei propri bisogni formativi e possono promuovere

accordi di rete nonché, in conformità al principio di sussidiarietà orizzontale, specifici accordi in

ambito territoriale.