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MULETTI DAPPERTUTTO N.3 2017

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N.3 2017

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Hubtex Flux,movimentazionedi carichi lunghi 148 18

CLARK festeggia quest’annoil centenario

Il nuovo EREdi JUNGHEINRICH

Mercati internazionali Industria 4.0, la produttività delle competenze 6

Novità del legislatoreLa Norma UE EN1755 e la corsa all’ammodernamento per i carrelli elevatori 16

LogcenterOrientamento al cliente, cooperazione ed etica della responsabilità 20

L’Avanguardia: Internet delle coseThings Mobile, la sim che fa dialogare auto, domotica e dispositivi 40

Sicurezza al primo postoAntincendio: valutazione dei rischi, normativa e responsabilità 34

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Muletti DappertuttoRegistrazione del Tribunale di Cagliari

N°11 del 22 Agosto 2013

Direttore ResponsabileMichelangela Vincis

Vicedirettore ResponsabileErika Atzori

Redazione Romolo GentileNicola MeloniFrancesca Salis

Project ManagerGiuseppe Raspino

Supporto Direzione Marketing Camilla Dallasta

Direzione Commerciale Filippo Sbressa

Realizzazione Grafica Marcello Sanna

Giovanni Zoppeddu

Segreteria e RedazioneEx S.S. 131 Km 12,00 – 09028 Sestu, Cagliari

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EDITORIALEdi Erika Atzori

Riprogrammazione. Ridefinire filosofia, costi, obiettivi e priorità, per concretizzare una nuova visione logistica. Il ridisegno dei piani infrastrutturali italiani (ferrovia, autostrade, porti e aeroporti), secondo il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio è fondamentale. Ed è al centro del lavoro di project review che dovrebbe, entro tempi brevi, riportare l’Italia su un assetto positivo. Aldilà dei proclami e degli slogan, tra i quali due, capeggiano in particolar modo, “Dalle grandi opere alle opere utili” e “Connettere l’Italia”, questa volta – amaramente come tante altre -, si spera che davvero le promesse di un’Italia “che funzioni”, non verranno disattese. Gli assi nella manica non mancano ed in effetti, le parole di Delrio farebbero ben sperare sull’orientamento verso un altro approccio, in direzione low cost e di riduzione dei tempi di connessione. Modelli simili a quello tedesco, ancora oggi, in Italia, ben distanti dalla realtà ma che entro il prossimo quinquennio potrebbero ridisegnare la mappa di un’Italia veloce, efficiente, smart. In una parola: riprogrammazione. Programmare nuovamente luoghi, spazi e tempistiche, per cercare di rimettere in moto una macchina che, per certi versi, sembra essersi fermata. Uno sforzo nuovo a cui non si può non dare credito, anche se con le dovute cautele. Se quindi da una parte sembra che l’intento sia quello di rafforzare l’alta velocità ferroviaria, aumentandone chilometraggio e riducendo i tempi di viaggio soprattutto nelle roccaforti del “ritardo” quali il Mezzogiorno in primis (solo a titolo d’esempio la tratta Napoli-Palermo in 6 ore contro le 9 attuali), dall’altra, pare che la riprogrammazione punti ad intensificare ciò che di buono c’è già nel nostro paese. Porti, aeroporti e autostrade, fondamentali per la logistica tutta che oggi gioca la sua partita più importante sull’online.Basti pensare che l’e-commerce globale ad oggi produce circa 2mila miliardi di euro e l’Italia ha il tasso di crescita della domanda tra i più alti. Si tratta di una possibilità senza precedenti a cui le imprese italiane guardano con interesse. La trasformazione in direzione digitale è già in atto ed il Made in Italy non può far altro che beneficiarne grazie al sostegno dei leader mondiali della logistica. Ma, è necessario un adeguamento. Una riprogrammazione.Quindi, Ministro, non vorremmo mica fare brutta figura...?

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Industria 4.0, la produttività delle competenze

Le nuove frontiere della logistica e della supply chain secondo SCM Academy, no profit in prima linea con le imprese che intendono competere nel mercato globale

La disponibilità inesauribile di manodopera specializzata in alcuni paesi e l’avanzato livello di tecnologia impiegata all’in-terno delle filiere produttive e distributive, ha trasformato il mercato odierno rendendolo piuttosto competitivo. Il trend della concorrenza è accelerato dall’offerta di prodotti e servizi innovativi realizzati dall’industria 4.0 che sta modifican-do sostanzialmente il modo di fare impresa anche nella logisti-ca e nella distribuzione. Se questo è il contesto internazionale, c’è da dire che - secon-do SCM Academy -, anche in Italia l’industria 4.0 è una real-tà con un tasso di crescita percentuale stimato a due cifre nel prossimo quinquennio. Le sue soluzioni inizialmente adottate nel manifatturiero e nei trasporti adesso iniziano a coinvolgere direttamente anche la PA, la distribuzione e in primis l’agroa-limentare.

La maggior parte delle aziende oggi orientate al 4.0, perseguo-no la razionalizzazione della struttura organizzativa e terziariz-zano la maggior parte delle loro attività. La crescente domanda di outsourching solitamente favorisce la presenza sul mercato di terzisti privi delle necessarie compe-tenze utili a garantire la qualità dei servizi e la tutela dei fattori produttivi, soprattutto in seno alla forza lavoro. Perciò, le azioni messe in campo dai committenti per partecipare e contribuire all’evoluzione 4.0, perdono la loro efficacia, rischiando di inde-bolire la competitività dell’intera filiera.In un simile scenario diventa fondamentale il ruolo della logi-stica 4.0 e di chi, come SCM Academy, analizza le caratteristi-che del mercato e suggerisce le linee guida per fare impresa. Nell’era della quarta rivoluzione industriale, la necessità di competenze avanzate per tutti i partner della supply chain, a

Mercati internazionali

di Erika AtzoriMULETTO BUSINESS

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tutti i livelli della piramide aziendale, è un requisito imprescin-dibile.Come ha spiegato Domenico Netti, presidente di SCM Aca-demy, in occasione del convegno “Industria 4.0” promosso con Confindustria Piemonte: “A seguito delle innovazioni in-trodotte dalla quarta rivoluzione dell’industria, la logistica è diventata l’elemento propulsore dello sviluppo economico e le soluzioni dell’industria 4.0, dall’Internet delle cose al controllo autonomo di macchine e trasporti, sono fortemente intercon-nesse con l’intera gestione della supply chain”.Se quindi le performance del settore trasporti e della logistica tutta sono un indicatore dello stato di salute dell’economia ita-liana, in quanto determinanti la competitività sistemica, allora

forse è giunto il momento di invertire la rotta. La carenza di infrastrutture per il trasporto delle merci e la nostra arretratez-za logistica stanno allontanando il nostro paese dagli scambi internazionali e dall’Europa. E’ un dato di fatto.A riprova di ciò, di recente, anche Carlo Senigalli, Presidente di Confcommercio ha confermato l’andamento, fornendo qual-che dato non del tutto rassicurante in tal senso. L’Italia per-derebbe, secondo Senigalli, circa il 2% di Pil pari ad oltre 34 miliardi di euro l’anno. “Stiamo cedendo traffici su gomma e per mare ai principali competitor europei, a vantaggio dei pa-esi dell’Est”.Che sia giunto veramente il momento di cambiare per un pae-se al centro del Mediterraneo?

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1917 - 2017: CLARK festeggia i cento anni del carrello elevatore

Un secolo di storia da raccontare. Una soluzione pratica per compiti pratici, questa la sintesi della filosofia pioneristica di Clark

l Tructractor: uno sguardo all’anno 1917Una soluzione pratica per un compito pratico. Questa filosofia è una costante in tutti i 100 anni della storia della tecnica di tra-sporto di Clark che ebbe inizio nell’azienda di Eugene Bradley Clark a Buchanan nel Michigan, USA. L’ingegnere meccanico e imprenditore che produceva punte per trapano per l’industria ferroviaria, cerchioni in acciaio e assali per automobili si pose il problema dell’efficienza: come posso trasportare materiale senza l’impiego della forza muscolare da A a B, nel minor tem-po possibile e riducendo al massimo i costi? Concretamente si trattava del trasporto di sabbia e pesanti pezzi grezzi di ghisa da un’area all’altra della fabbrica. Il team della Clark costruì un carrello con una piattaforma a tre ruote dotato di un conteni-tore per accogliere un carico fino a due tonnellate. L’aspetto, curioso: lo sterzo funzionava a lati invertiti, i freni mancavano però il veicolo chiamato “Tructractor” adempiva al suo scopo. A lui, nel 1920 seguì il “Truclift”, il primo carrello azionato a benzina, prima che Clark, nel 1928, lanciasse con il “Tructier” il primo carrello elevatore con dispositivo di sollevamento idrau-lico.

“CLARK” e “carrello elevatore” - praticamentesinonimiNel 1942 l’efficienza di trazione era molto ricercata. Clark co-struì il “Carloader”, il primo carrello elevatore ad azionamen-to elettrico che poteva essere impiegato per un intero turno di lavoro. Nel 1943 l’azienda fu il primo produttore di carrelli elevatori del settore ad aggiungere ai suoi veicoli etichette di avvertimento e di sicurezza. Allora Clark era talmente nota che il suo nome era usato come sinonimo di “carrello elevatore” e negli anni Cinquanta e Sessanta era leader del mercato dei mezzi di movimentazione. Ma il ritmo delle innovazioni non diminuì: nel 1952 il produttore ampliò la sua gamma di offerta al mercato con programmi di addestramento per conducenti. Un’opzione unica fino a quel momento. Salto tecnologico nel 1956: Clark sviluppò il primo montante con profili a doppio T nascosti. Questo design innovativo migliorò enormemente la stabilità del montante. Colpo doppio, 11 anni più tardi. Nel 1967 Clark mostrò ancora una volta di essere un vero pionie-re del settore introducendo il primo tettuccio di protezione del conducente di serie per apparecchi con operatore sedu-to. Il TW fu il primo carrello elevatore elettrico a 3 ruote ad alta manovrabilità ad essere sviluppato e portato sul mercato. Nel 1976 l’azienda produsse il 500.000°carrello elevatore e nel 1997 è stato tagliato il traguardo del milione.

Un po’ di storia

CLARK festeggia nel 2017 il centenario del carrello elevatore. Sin dall’invenzione del primo carrello elevatore industriale con motore a combustione nel 1917 da parte dello statunitense Eugene Bradley Clark, “The Forklift” è uno dei fornitori leader dell’intralogistica e si contraddistingue per i suoi prodotti e il suo servizio di assistenza straordinari. Clark Material Handling Company, attiva su scala mondiale, mette a disposizione di clienti e rivenditori una gamma completa di carrelli elevatori a contrappeso con motore a combustione e elettrici, nonché veicoli da magazzino. Negli ultimi anni, oltre alla gamma dei mezzi di movimentazione, è stato notevolmente ampliato anche il programma di assistenza e di ricambi.

CLARK’S STORY

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2017: ancora in rotta per lo sviluppo“Dei più di 1,3 milioni di carrelli elevatori Clark prodotti dal 1917, una buona metà è ancora in uso. Ciò sottolinea la nostra pretesa di voler offrire non solo il miglior rapporto qualità prez-zo, ma anche i carrelli elevatori più robusti sul mercato”, dichia-ra Stefan Budweit, direttore vendite di Clark Europe GmbH. Il principio del “Built to Last” dà prova di sé ancora oggi, cosic-ché Clark Material Handling Company è ancora oggi tra i primi 10 produttori di carrelli elevatori al mondo. Dal 2003 sotto il gruppo madre sudcoreano Young An, la rete di distribuzione di Clark comprende in tutto il mondo 550 rivenditori presenti in oltre 100 Paesi e in tutti i continenti. Quattro sedi principali in tutto il mondo dirigono gli affari operativi di Clark. Clark Europe GmbH con circa 180 rivenditori rifornisce il mer-cato dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa.

Ampliamento della gamma con i mezzi damovimentazione interna“La storia aziendale di Clark rispecchia il successo dell’evoluzio-ne del carrello elevatore e il suo adattamento alle esigenze di settori e mercati diversi”, conferma Rolf Eiten, direttore di Clark Europe GmbH, facendo riferimento alle diverse serie di carrel-li elevatori con forze portanti da 1,3 a 8 tonnellate comprese nella gamma. “Anche il completamento della gamma con tran-spallet e stoccatori elettrici, carrelli elevatori retrattili e trattori elettrici è un indicatore dell’obiettivo aziendale dichiarato, di anticipare le tendenze e di venire incontro ai bisogni del mer-cato – clienti finali e rivenditori.” Un esempio ne è stata la Clark Compact Range lanciata nell’autunno 2015 per il mercato del-la logistica interna ed accettata in modo eccellente. La nuova generazione comprende stoccatori elettrici con capacità di 1,0 - 2,0 tonnellate così come transpallet elettrici con capacità di 1,5 - 2,0 tonnellate, con e senza piattaforma ed una velocità di punta di fino a 12 km/h. Rolf Eiten ha concluso: “Completere-mo in modo mirato la nostra offerta di tecnica da magazzino con altri modelli”.

CLARK’S FUTURE

Nuovi modelli – Elevata soddisfazione dei clientiAl momento fanno parlare di sé anche i nuovi carrelli elevatori retrattili CLARK SRX14 SRX16 (48 volt) con capacità da 1,4 a 1,6 tonnellate e altezze di sollevamento di fino a 10,5 metri. “Sono ben affermati sul mercato, la risonanza è estremamente positiva”, riassume Rolf Eiten un anno dopo il loro lancio. “Con lo sviluppo mirato di nuovi modelli, l’ottimizzazione puntuale e il completamento della gamma di prodotti esistenti tocchiamo il punto nevralgico del mercato. Ce lo mostra anche la nuo-va serie di carrelli elevatori Clark GTS20-33 D/L.”Anche per la quota di mercato più consistente Clark sta sviluppando nuovi carrelli elevatori con motore a combustione e portate da 2,0 a 3,5 tonnellate. Rolf Eiten: “Si tratta di una generazione del tutto nuova – non di un ritocco.” In un futuro prossimo Clark introdurrà inoltre sul mercato nuovi carrelli elevatori elettrici a tre e quattro ruote (48 volt). “Il mercato in continua crescita degli apparecchi elettrici offre sempre grandi opportunità, oggi come allora.”

Prospettiva strategica per il 2017Per quanto riguarda la strategia di distribuzione, Clark Europe GmbH continua a considerare “l’ampliamento della rete di ri-venditori e la presenza potenziata nell’intera zona d’utenza” uno dei suoi compiti primari. Punto di partenza per la crescita organica desiderata è la centrale europea di Duisburg con una superficie aziendale di 15.000 m². Dal 2014, i suoi uffici ammi-nistrativi, il centro di formazione professionale, l’officina, il ma-gazzino di ricambi e di carrelli elevatori con oltre 150 unità di scorta offrono all’azienda un’opportunità senza fine. “Proprio gli anni scorsi sono stati segnati da progressi consolidati per quanto riguarda il servizio clienti, le disponibilità e l’assistenza tecnica”, puntualizza il direttore di Clark Rolf Eiten, “In più l’am-pliamento del settore dei ricambi e il programma Totalift con ricambi Clark e prodotti di terzi in qualità OEM nascondono ancora un potenziale notevole”.

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Mitsubishi presenta il nuovo Responsabile Service, Paolo Sanclare

Contestualmente alla riorganizzazione del reparto Service, Degrocar investe nell’assistenza tecnica e post vendita con un ricco programma di corsi e un portale dedicato

Degrocar Mitsubishi Carrelli Elevatori Italia nomina Paolo San-clare come nuovo Responsabile Service. Alle spalle una tren-tennale esperienza nell’assistenza tecnica e post vendita, di cui gli ultimi venti maturati nel mondo della movimentazione merci. Sanclare inizia nel 1998 come After Sales Manager per Toyo-ta Material Handling, posizione che ricoprirà anche per CGM Caterpillar a partire dal 2006. È il 2009 quando approda nell’a-zienda leader in Europa nel settore delle piattaforme aree, Oil & Steel. Nel 2011, diventa Amministratore delegato per Air Service, azienda punto di riferimento del Gruppo PM Spa per l’assistenza post vendita su piattaforme aeree e gru idrauliche per autocarro. Nel 2013 è Branch Customer service manager per Linde Material Handling a Bologna, nonché responsabile della formazione tecnica a Varese. “Sono nato ad Orvieto, ma all’età di quattro anni mi trasferii a Bologna con i miei genitori - racconta il nuovo responsabile service di Degrocar -. Una volta adulto, cominciai ben presto ad appassionarmi al mondo dell’assistenza. Fin dalle primissime esperienze lavorative, ebbi la fortuna di viaggiare per il mondo e di imparare a poco a poco tutti i segreti del mestiere così da accrescere sempre più la mia professionalità e diventare, nel corso del tempo e per diverse realtà multinazionali, ispettore

tecnico, responsabile di team d’area e del post vendita e am-ministratore delegato”.Una vita dedicata all’assistenza tecnica e al post vendita, quella del nuovo Responsabile Service dell’azienda di Arzignano. “A fine marzo sono arrivato in Degrocar – continua Sanclare - con la volontà di migliorare la qualità dei servizi destinati alla no-stra rete di concessionari e ai clienti diretti nella nostra area di competenza, in un’ottica di fidelizzazione e ottimizzazione dei risultati. Diventa dunque fondamentale dare il nostro supporto in tempi sempre più brevi”. Proprio con lo scopo primario di rispondere in maniera tem-pestiva alle richieste dei clienti, il reparto Service è stato com-pletamente riorganizzato: tre persone si dedicano interamente all’area ricambi, due al supporto tecnico e tredici tecnici, tra interni ed esterni, si occupano di preparare i carrelli in parten-za, già ispezionati dalla casa madre, effettuando un duplice controllo. A loro, spetta anche il compito della riparazione di mezzi usati e del ricondizionamento di quelli usati e permutati. “Vogliamo sapere di potere contare su una rete vendita con personale sempre più specializzato – afferma Sanclare -; abbia-mo in programma tantissimi corsi per assistere i concessionari Mitsubishi di tutta Italia, affinché imparino a loro volta a rico-noscere e valorizzare le funzionalità uniche e le caratteristiche

Management, Web Site & E-learning

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peculiari che contraddistinguono l’intera gamma prodotti nella fase di vendita e post vendita”. In arrivo, oltre che corsi tecnici sui frontali elettrici e diesel e le macchine da magazzino, corsi di prodotto dedicati soprattutto ai nuovi concessionari e formazione specifica in ambito sicu-rezza, in linea con le ultime normative di riferimento.

Ordini, assistenza e formazione onlineUn ricco calendario di corsi di formazione, quindi, ma anche un nuovo portale per l’assistenza tecnica nel quale tutti i conces-sionari possono consultare in tempo reale la documentazione e i bollettini tecnici, i manuali di assistenza, gli schemi elettrici e tutti i cataloghi ricambi. “I dealer necessitano sempre più spesso di potere attingere a informazioni dettagliate, in tempo reale - spiega Sanclare. Abbiamo pensato che occorresse una realtà dedicata. Il por-tale, infatti, oltre a racchiudere preziose informazioni tecniche circa tutti i prodotti Mitsubishi, permette ai concessionari, una volta individuata la problematica, di fare l’ordine del ricambio necessario alla riparazione e visionare costi e tempi di conse-gna direttamente online. Nel caso il pezzo richiesto sia disponi-bile, nel magazzino di Degrocar o di altro rivenditore europeo, il ricambio arriverà dal concessionario entro le successive ven-tiquattro ore. E’ in tal senso, che si concentra lo sforzo azien-dale: stiamo cercando di creare una sorta di officina online, così da massimizzare i livelli di competenza e conoscenza della nostra rete vendita”.Tanto più che per il 2018 Degrocar ha in programma l’apertura della piattaforma di e-learning, attualmente in fase di collaudo, a tutti i dealer. “Vogliamo essere sempre più vicini ai nostri concessionari – conclude Sanclare - così che possano contare su un supporto a 360 gradi: assistenza in tempo reale, campagne mirate con sconti particolari durante l’anno, e, perchè no, addirittura corsi di formazione e aggiornamento da frequentare comodamente da casa”.

Degrocar S.p.A.Via E. Fermi 3936071 Arzignano (VI)Tel. 0444 [email protected]

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Om Still conferma la propria capacità di soddisfare esigenze particolari come quelle dell’industria cartacea fornendo 23 nuovi carrelli frontali a Cartonstrong, azienda specializzata nel-la produzione di carta, cartone, imballi e packaging che fa par-te del Gruppo Pro-Gest, uno dei maggiori player in Europa che conta 22 aziende operative in 7 regioni italiane.Per sostituire completamente il proprio parco macchine, Car-tonstrong ha scelto cinque RX 70-80 e diciotto RX 70-30H, questi ultimi alimentati da un sistema di propulsione ibrido. Proprio la tecnologia ibrida è stato uno dei fattori che ha fatto propendere verso Om Still, in quanto garantisce sia una ridu-zione delle emissioni inquinanti per l’ambiente sia un un’eleva-ta efficienza in termini economici. Provvisti di supercapacitori Ultra-Caps che immagazzinano la corrente elettrica generata dalla frenata e la rilasciano all’occorrenza per le operazioni di marcia o di sollevamento, gli RX 70-30H permettono infatti di ridurre al minimo il consumo di gasolio nel coprire le lunghe percorrenze dello stabilimento Cartonstrong. Oltre alle innovazioni tecnologiche offerte, molto apprezzate

Cartonstrong sceglie la tecnologia ibrida OM STILL

L’azienda del Gruppo Pro-Gest ha puntato su 23 nuovi carrelli frontali Om Still, di cui 18 ibridi, per rinnovare la propria flotta

Rispetto per l'ambiente e bassi consumi energetici

sia la soluzione di noleggio full service offerta, sia il supporto e la consulenza forniti nel processo d’acquisto. Il cliente ha in-fatti la possibilità di provare le macchine e visionarle in funzio-ne presso altri stabilimenti simili al proprio, dove ha ricevuto referenze molto positive dagli operatori che già da tempo li utilizzano. Infine, Cartonstrong ha deciso di dotarsi del FleetManager di Om Still, un software che permette al cliente di efficientare la gestione della flotta garantendo una rotazione efficiente dei mezzi. Una scelta utile anche in termini di sicurezza, in quan-to il FleetManager consente di monitorare le prestazioni delle macchine e di evidenziare tempestivamente eventuali incon-venienti.Om Still ha quindi saputo soddisfare le esigenze di un’industria complessa come quella della carta, fornendo dei macchinari ibridi che, oltre ad essere in linea con l’impegno di Carton-strong verso l’ambiente, sono caratterizzati da un approccio lento nell’avvicinamento ai materiali, garantendo così una più corretta movimentazione dei materiali cartacei.

RX 70 Hybrid

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HUBTEX FLUX, portate elevate per la movimentazione di carichi lunghie pallettizzati

Il nuovo carrello multidirezionale controbilanciato FLUX combina i vantaggi di un multidirezionale Hubtex con quelli dei carrelli frontali tradizionali

In occasione del festeggiamento dei suoi 35 anni di storia e dell’inaugurazione del nuovo sito produttivo di oltre 2.250mq, Hubtex ha presentato in anteprima questo innovativo prodot-to che si aggiunge con successo alla sua già ampia gamma di carrelli elevatori e trasportatori speciali. Presentato al grande pubblico in occasione di Logimat 2017, arriva ora in Italia gra-zie ad Euro Assistance Group, importatore unico Hubtex per l’Italia.

Si tratta di un mezzo operativo che si distingue per la sua ver-satilità: adatto per un uso interno ed esterno, l’elevatore è ca-pace di trasportare carichi lunghi in spazi stretti con lo stesso principio di un multidirezionale tradizionale, grazie anche al suo sterzo multidirezionale. Con il suo telaio compatto, il Flux può anche essere utilizzato per la movimentazione di materia-le pallettizzato o di altri formati anche come un classico carrel-lo elevatore, in marcia frontale.

Euro Assistance Group

HUBTEX FLUX

Portate: 3000kg @600 mm /4000kg @600 mm

Larghezza telaio di soli 1850mm (1950 mm per la versione da 40 q.li) e altezza da terra di 150mm

Montanti standard con sollevamenti fino a 7500mm

Batteria 48V/775Ah - 48V/930Ah

Telaio a 4 ruote sterzanti di cui 2 motrici e 2 gemellate (lato carico)

Sistema di sterzo HX 360° (di serie)

Motore trazione e pompa sollevamento in AC

Brandeggio sulla piastra porta forche per portate residue elevate

Posizionatore idraulico forche (di serie)

Volante, Joystick multifunzione e HIT2

Cabine complete ad ampia visibilità

Modello FluX 30 (Serie 2410-EL)e FluX 40 (Serie 2415-EL)

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Disponibile in versione elettrica, con portate di 3.000 kg e 4.000 kg il Flux è dotato di gommatura superelastica di serie in grado di lavorare su qualsiasi tipologia di terreno. Partico-larmente rapido, raggiunge anche i 12 km orari in direzione frontale di marcia. Tutti gli utilizzatori del Flux riescono a beneficiare - rispetto all’uso combinato di carrelli elevatori frontali e laterali -, di un altissimo grado di flessibilità ma anche della riduzione della flotta, ottenendo un risparmio di tempo stimato al 20%. Il sistema di sterzo dell’elevatore è brevettato da Hubtex desi-gnato con la sigla HX e previsto di serie sul Flux. Diversamente dallo standard Hubtex H4, lo sterzo HX consente di passare dal-la marcia frontale alla marcia laterale o diagonale senza soste e quindi senza spezzare la guida dell’operatore.Il grande vantaggio di ciò, risiede prima di tutto nel risparmio di tempo grazie alla transizione continua e graduale tra i sensi di marcia. Ciò significa che anche i carichi lunghi possono essere movimentati in modo rapido e senza sosta. Il sistema di sterzo a 360 gradi, sempre attivo su tutte le ruote sterzanti permette

di mantenere ampi angoli di sterzata e un raggio di sterzo mi-nimo in tutte le direzioni. Un minor consumo dei pneumatici si aggiunge all’elenco dei benefici.C’è da evidenziare inoltre, come, nel processo di ricerca e svi-luppo del Flux, siano stati elementi centrali il conseguimento della massima semplicità di utilizzo e comfort per l’operatore. Insomma, l’ergonomia, al primo posto. Il Flux infatti garantisce la migliore visibilità della propria classe, specialmente nelle fasi di lavoro in corsia. Sia durante le operazioni di prelievo e deposito del materiale che durante il trasporto dello stesso. Tutte le operazioni vengono controllate attraverso volante, joy-stick e display multi-funzione a colori. Quanto al posto di guida, il Flux è dotato di un livellatore idrau-lico che assicura il contatto delle quattro ruote con il terreno in modo da ridurre drasticamente le vibrazioni e aumentare il comfort e l’ergonomia di chi si trova alla guida del mezzo. Infine, la batteria di cui è dotato il Flux, garantisce brillanti pre-stazioni oltre ad una durata di utilizzo considerevole.

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Sicurezza dei carrelli industriali: tutti pronti per il cambiamento?

Pioggia di novità dopo la modifica della normativa europea in tema di pneumatici e ruote presenti su elevatori, transpallet, carrelli retrattili e attrezzature per la movimentazione merci

Sarà a partire dal mese di Novembre di quest’anno che pneumatici e ruote pre-senti su carrelli elevatori a forche, car-relli retrattili, transpallet e altre attrez-zature utilizzate per la movimentazione di materiali, saranno tenuti a soddisfare i nuovi requisiti richiesti dalla modifica della UE EN1755. Quella che diventerà obbligatoria dal prossimo autunno promette infatti di es-sere una delle modifiche più significative in tema di pneumatici e ruote, che lascia ben intendere l’obiettivo di tale sfor-zo normativo già dal titolo della norma stessa: “Sicurezza dei carrelli industriali. Impiego in atmosfere potenzialmente esplosive – Utilizzo in presenza di gas, vapori, nebbie e polveri infiammabili”.La novità più interessante, obbligatoria da qui a pochi mesi, riguarda sia ruote che pneumatici, che dovranno essere antistatici in tutte le potenziali atmosfe-re esplosive, per carrelli a forche o da magazzino che viaggiano ad una velo-cità di almeno 6km/h. Un criterio che si applica alle aree classificate come Zona 1, 2, 21 e 22 mentre precedentemente erano necessari pneumatici antistatici solo nella Zona 1 e 21. Non solo. Modifica chiave della norma è inoltre l’assunto per cui l’elettricità statica viene ad essere considerata un rischio di combustione durante le normali operazioni che si svolgono in Zona 2. E quindi, ciò influenzerà, di fatto, anche tutti gli altri elementi che compongono i carrelli elevatori, quali sedili, ca-bine e sistemi idraulici, utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive. Per tutte queste ragioni, al fine di adeguare le flotte entro no-vembre 2017, molte società che hanno a cuore la sicurezza, incoraggiano già da qualche tempo tutti i rivenditori e gli uti-lizzatori a prendere in considerazione il cambiamento in atto, per non restarne fuori, correndo innumerevoli rischi. Come? Consigliando di effettuare per tempo gli ordini utili alle sostitu-zioni, per evitare il già paventato spauracchio di ritardi nell’ap-provvigionamento soprattutto di pneumatici antistatici.Un altro consiglio che giunge direttamente dal cuore delle

aziende produttrici è quello di riflettere se sia il caso di pren-dere in considerazione anche l’utilizzo di pneumatici condutti-vi che potrebbero essere adoperati in differenti applicazioni. Conformi ad una specifica superiore, questi hanno infatti il pre-gio di rimanere antistatici pur avendo perso le loro proprietà di conduzione, cosa che potrebbe contribuire a ridurre la fre-quenza con cui avviene solitamente il ricambio di pneumatici.Insomma, in un momento in cui le aziende offrono costruzione e conversione delle attrezzature destinate alla Zona 2 in tempi assai ridotti, è quanto meno doveroso pensare che pneumatici e ruote non conformi alla norma potranno essere interessati da tempi di consegna più dilatati. In un simile scenario, sarebbe quindi oppurtuno che soprat-tutto utilizzatori e rivenditori riflettessero per tempo sulle pro-blematiche che potrebbero derivare dall’interruzione o l’allun-gamento delle tempistiche di consegna e ammodernamento delle proprie flotte.

La Norma UE EN1755 e la corsa all’ammodernamento

MULETTO E AVANGUARDIE

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Digitalizzazione, efficienza energetica e sicurezza sul lavoro: tre punti forza

per CLS

Da più di 60 anni referente nelle scelte di movimentazione dei materiali e della logistica, CLS presenta nuove ed importanti soluzioni per i propri clienti

Innovazione & Progresso

La logistica e le aziende che operano in questo settore han-no un’attenzione particolare a tematiche e trend sempre più di attualità, come per esempio la digitalizzazione, l’efficienza energetica e la sicurezza sul luogo di lavoro. Caratteristiche imprescindibili per i carrelli elevatori, a cui pre-sta particolare attenzione CLS, che da più di 60 anni si presenta come referente unico nelle scelte di movimentazione dei ma-teriali e della logistica. Per quanto riguarda la digitalizzazione, si tratta di un trend im-portante che sta modificando tutti i settori industriali tra cui anche quello della logistica. Le aziende del settore si muovono nel contesto di un mondo sempre più interconnesso ed in questo scenario, il vero valore transita attraverso le informazioni raccolte ed utilizzate strate-gicamente per fornire servizi in grado di aumentare l’efficienza dei processi logistici e produttivi dei clienti. Insieme al flusso di dati e delle informazioni cresce anche quel-lo delle merci attraverso l’e-business, da cui ne conseguono una velocizzazione e maggior eterogeneità dei processi. In un simile panorama, il comparto della logistica ha un valore sem-pre più strategico. “In questi mesi stiamo portando avanti nuovi progetti di digi-talizzazione di tutti i servizi offerti e stiamo sviluppando nuove soluzioni legati al monitoraggio e alla localizzazione di macchi-ne e merci,” spiega Paolo Vivani, AD di CLS. Una tematica di particolare attualità è anche quella dell’effi-

cienza energetica. Le aziende clienti di CLS sono estremamen-te attente a questo tema e i responsabili degli acquisti presta-no una maggiore attenzione ai consumi, anche per contenere i costi. La gamma CLS comprende molti carrelli che offrono uno dei minori livelli di consumo energetico della loro categoria come i nuovi stoccatori Hyster con operatore a terra della famiglia S1.0-2.0. Molti modelli, inoltre, sono dotati della modalità ECO-eLo, che permette di impostare parametri come accele-razione e velocità per ottimizzare ulteriormente i consumi di carburante. Ultima, ma non meno importante, è la sicurezza sul luogo di lavoro a cui le aziende sono sempre più sensibili. Questo anche alla luce del fatto che una maggior sicurezza in magazzino permette, nel lungo periodo, di ottimizzare e ridur-re i costi. La gamma di macchine CLS può essere dotata di sistemi di si-curezza attiva e passiva in grado di prevenire incidenti tra il personale e i veicoli in movimento. Per fare un esempio, la so-luzione Blaxtair® è stata studiata per evitare pericolosi inciden-ti e collisioni tra il personale e i veicoli industriali. Si tratta di una “videocamera intelligente” che effettua conti-nuamente una scansione dell’area di controllo per rilevare gli elementi che potrebbero ostacolare i movimenti del carrello, distinguendo tra pedoni e oggetti. Il sistema allerta con maggiore anticipo il conducente nel caso di imminente pericolo per una persona rispetto agli allarmi per ostacoli fissi. “Questo sistema all’avanguardia consente, per-tanto, una maggiore efficienza delle operazioni incrementan-do al contempo la sicurezza”, conclude Vivani.

Paolo Vivani, AD di CLS

Hyster Pallet Truck with Range

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Con l’ERE Jungheinrich presenta la nuova generazione di transpallet a timone con uomo a bordo. L’ERE svolge le sue atti-vità in modo affidabile ed efficiente come nessun altro carrello nella sua categoria. La versione drive-PLUS, con una velocità di 14 km/h, lo rende il carrello elevatore più veloce sul mercato. Jungheinrich promette inoltre un ulteriore aumento della ca-pacità di movimentazione fino al 15% con l'uso dei sistemi di assistenza. Tante qualità in un solo carrello:

- AFFIDABILE: per le impegnative operazioni su rampa in più turni - 2Shifts1Charge - PRODUTTIVO: con intelligenti sistemi di assistenza e massi-ma velocità per la più elevata capacità di movimentazione - VERSATILE: personalizzabile per qualsiasi applicazione

Il nuovo ERE fornisce una molteplicità di opzioni di configura-zione, a seconda delle esigenze di movimentazione, trasporto o utilizzo. La nuova piattaforma fissa di recente introduzione, inoltre, rende l'ERE il carrello con posto operatore più corto e compatto attualmente sul mercato che dimostra i suoi punti di forza in particolare nelle aree di stoccaggio strette. L'ERE di Jungheinrich è attualmente il carrello più corto e più veloce con la massima capacità di movimentazione sul mercato. Combina manovrabilità compatta con i comfort di un carrello uomo a bordo ed è pertanto il veicolo ideale per essere uti-lizzato in modo efficiente nelle operazioni di carico e scarico dei camion, nonché per il trasporto di carichi elevati e la rac-colta di merci varie. Il nuovo ERE è progettato in modo tale che le caratteristiche più importanti per la movimentazione delle merci possano essere personalizzate individualmente in base al campo di applicazione e alle necessità del cliente. A

La nuova generazione di transpallet a timone con uomo a bordo

Più veloce, più corto e con la più alta capacità di movimentazione della sua categoria

Il nuovo ERE di Jungheinrich

sua volta, il cliente può adattare il carrello alle sue esigenze in modo mirato ottenendo sempre il veicolo più produttivo e più efficiente sul mercato. Anche per ERE, Jungheinrich offre il "2Shifts1Charge" che assicura il funzionamento per due turni con una sola carica della batteria. Il transpallet è disponibile anche con tecnologia agli ioni di litio che, con tempi di ricarica estremamente brevi, consente un funzionamento per tre tur-ni di lavoro senza cambiare la batteria. Una carica intermedia di 30 minuti è infatti sufficiente per ricaricare la batteria agli ioni di litio per un intero turno. Anche in termini di sicurez-za, Jungheinrich offre soluzioni affidabili. Pertanto, riflettori e DayLED provvedono ad una migliore visibilità del carrello nel magazzino e ad evitare collisioni. Con il sistema di assistenza curveCONTROL, che ora riduce la velocità del veicolo in curva anche a seconda del peso del carico, si evita la caduta delle merci e dell'operatore. Anche la nuova opzione “Protezione attiva dei piedi” contribuisce alla sicurezza del conducente, evitando che i piedi dell'operatore stiano fuori dal perimetro del carrello provocando un infortunio in caso di collisione. Con il positionCONTROL di nuova concezione, infine, è possibile ottimizzare le corse di sollevamento sull’altezza minima neces-saria quando si solleva il pallet risparmiando tempo ed ener-gia. Anche l’opzione palletCONTROL consente di risparmiare tempo e aiuta l’operatore a prelevare correttamente il pallet ed evitare danni allo stesso. La piattaforma di commissiona-mento di nuova concezione con l’apertura laterale permette una rapida salita e discesa dell'operatore. La vasta gamma di piattaforme operatore è inoltre completata dalla piattaforma regolabile con ammortizzazione. Questa permette una rego-lazione individuale in base alle esigenze di ciascun operatore e riduce notevolmente le conseguenze dovute all’effetto delle vibrazioni sul corpo umano.

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Più veloce, più corto e con la più alta capacità di movimentazione della sua categoria

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Orientamento al cliente, gioco di squadra, cooperazione ed etica della

responsabilità

Valori rari all'interno delle più moderne realtà aziendali, resi perseguibili solo grazie ad un affiatamento e ad una sensibilità fuori dal comune

“Lavorare insieme vuol dire percorrere insieme un tratto di strada ed il mare, da sempre sinonimo di scoperta, è una fonte di ispirazione che ci invoglia a raggiungere nuovi obiettivi”. A dichiararlo è il Dott. Pietro Vitiello, titolare - insieme al fratello Antonio - dell’azienda Logcenter.Con sede a Carinaro, in provincia di Caserta, e con alle spalle 25 anni di esperienza e successi, Logcenter è una delle realtà più qualificate sul territorio nazionale nelle soluzioni logistiche di magazzino. Proiettata ad ottimizzare le attività di carico/scarico e di stoc-caggio grazie a sistemi automatici ed avanzati, offre servizi di manutenzione, vendita e noleggio di carrelli elevatori, spazza-trici, lavasciuga, scaffalature industriali, tunnel, retrattili, porte

Logcenter solca il mare dell’eccellenza

rapide (avvolgimento e impacchettamento) e tutto quanto sia di supporto alle attività di deposito e movimentazione.Un’azienda che, pur non dimenticando la tradizione, è sempre proiettata verso nuovi orizzonti. Quelli che si possono scorge-re, ad esempio, solcando il mare. Come ha dimostrato di re-cente lo staff di Logcenter nel corso di una singolare iniziativa. “Sappiamo bene - spiega Pietro Vitiello - quanto siano impor-tanti la fiducia, lo spirito di squadra, l’affiatamento e la com-prensione delle esigenze altrui. Per questa ragione, nel mese di aprile abbiamo organizzato, in partnership con l’azienda di liquori “Labadia”, una splendida crociera nel Mediterraneo per i nostri clienti più fedeli. Durante il tragitto ci siamo divertiti ad animare la comitiva, organizzando giochi e distribuendo premi

Il parco carrelli elevatori

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e buoni sconto. È stata, in definitiva, l’occasione propizia per andare oltre i tradizionali ritmi di lavoro e per godere insieme momenti di riposo e di reciproca conoscenza”.Un’esperienza, quella della crociera, da cui traspaiono i valori che ispirano a tutto tondo l’operato aziendale: orientamento al cliente, gioco di squadra, cooperazione ed etica della respon-sabilità. “Tutto il nostro personale è fortemente sensibilizzato ad adeguare i fini aziendali al perseguimento del miglioramen-to sociale. Oggi, purtroppo, la generalità delle aziende tende a burocratizzarsi, con rapporti sempre più impersonali e con le procedure che prevalgono sugli uomini. Noi, invece, sappiamo che per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo essere in grado di offrire e gestire la massima flessibilità e disponibilità verso i clienti”.Tutto questo non basterebbe di per sé a giustificare l’escalation di Logcenter, destinataria negli ultimi anni di riconoscimenti che ne hanno certificato la crescita esponenziale. I premi “Dea-ler of the Year” nel 2014 e "Quote di mercato" nel 2015 e 2016 solo per citarne alcuni. All’insieme di “valori”, infatti, si affianca l’offerta di macchinari sicuri, efficienti, produttivi e tecnologi-camente avanzati. Dai carrelli elevatori retrattili ai commissio-natori, dagli stoccatori ai transpallet elettrici, dai carrelli trila-terali ai quadridirezionali. Ed ancora, idropulitrici, lavasciuga, piattaforme e spazzatrici. Praticamente tutto ciò che serve per lo stoccaggio, il controllo, la movimentazione e la protezione

del materiale. Il tutto garantendo ai clienti le migliori soluzioni per la gestione del magazzino e la movimentazione delle merci.L’azienda casertana offre ulteriori preziosi servizi. A partire dall’Usato Sicuro, con la vendita di un’ampia gamma di carrel-li elevatori usati e revisionati di qualsiasi marca e modello; la formula del noleggio, che consente ai clienti di Logcenter di evitare notevoli investimenti finanziari e conseguenti oneri di manutenzione.Punti di forza dell’azienda guidata dai fratelli Vitiello sono an-che la manutenzione e l'assistenza. “Abbiamo un’officina mec-canica interna con personale altamente qualificato, in grado di dare assistenza e riparare qualsiasi guasto su carrelli eleva-tori, piattaforme aeree, transpallet e carrelli retrattili. In più, la nostra assistenza si basa anche su officine mobili di pronto intervento, operanti su tutto il territorio nazionale nell’arco di 24/36 ore”.Infine, sui pezzi di ricambio per carrelli elevatori di qualsiasi tipo, pronta consegna e zero attese.Insomma, una realtà moderna e virtuosa, capace di adeguar-si ai mutamenti del mercato e contraddistinta da dinamismo, professionalità e tanta voglia di fare. Ecco i segreti del successo di Logcenter, azienda di autentica eccellenza nel settore della logistica.

Concessionario Cat lift trucks per la Campania, partner Jun-gheinrich e main sponsor della Casertana FC (a conferma del sempre saldo legame con il territorio), Logcenter garantisce un vasto parco di oltre 200 macchine in pronta consegna ed un servizio di vendita on line, il LightShop, in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti. Per maggiori informazioni, visitate il sito web aziendale www.logcenter.it

I fratelli Antonio e Pietro Vitiello, titolari di Logcenter

Una partita della Casertana: sulla maglietta il main sponsor Logcenter

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di Tiziana Fanti

La sindrome del Burnout, un fenomeno emergente

Esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale, tra i segnali caratterizzanti la sindrome

Il contatto costante con le persone e con le loro esigenze, l’es-sere a disposizione delle molteplici richieste e necessità, sono solo alcune delle caratteristiche comuni a tutte quelle attivi-tà che hanno come obiettivo professionale il benessere delle persone e la risoluzione dei loro problemi, come nel caso di medici, psicologi, infermieri, insegnanti. Si è sempre pensato che la sindrome del burnout riguardasse solo ed esclusivamente le professioni sanitarie, ma negli anni, altre categorie di lavoratori sono state incluse. Tutti quei pro-fessionisti o lavoratori dipendenti che hanno un contatto fre-quente con un pubblico o con un’utenza, quindi non più solo gli “helper” , ma anche l’avvocato, il ristoratore, il politico, l’im-piegato delle poste, il manager, la centralinista, la segretaria.

Il termine “burnout”, che in italiano trova il suo corrispondente con “bruciato”, “scoppiato”, “esaurito”, è apparso per la prima volta nel mondo dello sport, nel 1930, per indicare l’incapacità di un atleta, dopo alcuni successi, di ottenere ulteriori risultati e/o mantenere quelli acquisiti. Il concetto fu, poi, ripreso da Freudenberger nel 1974, per indicare una condizione di stress lavorativo riscontrabile con maggiore frequenza tra i soggetti impegnati in attività assistenziali. La psichiatra americana C. Maslach, nel 1975, lo ha utilizzato per definire una sindrome i cui sintomi evidenziano una patologia comportamentale a ca-rico di tutte le professioni ad elevata implicazione relazionale. La Maslach definisce il burnout come una “perdita di interesse vissuta dall’operatore verso le persone con le quali svolge la

Psicologia del lavoro

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propria attività (pazienti, assistiti, clienti, utenti), una sindrome di esaurimento emozionale, di spersonalizzazione e riduzione delle capacità personali che può presentarsi in persone che, per professione, sono a contatto e si prendono cura degli altri”.Nello specifico, la Maslach (1982) identificò il burnout come una sindrome contraddistinta da tre dimensioni indipendenti e intercorrelate tra loro: 1. Esaurimento emotivo: si riferisce a un senso di prosciuga-mento di ogni energia e risorsa emotiva e personale. La per-sona sente di aver oltrepassato il limite, è esausta, incapace di rilassarsi nel tentativo di recuperare la propria forza fisica e spirituale. L’esaurimento non è solamente un vissuto, ma un sistema per far fronte al carico di lavoro e porta l’individuo a un allontanamento cognitivo e emotivo dallo stesso (Maslach, Schaufeli e Leiter, 2001).2. Depersonalizzazione: lo sviluppo cioè di atteggiamenti carat-terizzati da freddezza e da indifferenza nei riguardi del lavoro e delle persone che si incontrano sul lavoro, soprattutto degli utenti; la persona riduce al minimo il proprio coinvolgimento nel lavoro e abbandona gli ideali finora professati, per cui vie-

ne a crearsi un meccanismo di difesa contro l’esaurimento e la delusione. 3. Ridotta realizzazione personale: l’operatore è caratterizzato da alti livelli di burnout e si sottovaluta, si percepisce inadegua-to, inefficiente, incompetente, non riconosce i propri progressi e si reputa inadeguato al compito stesso. Qualsiasi nuovo pro-getto viene vissuto in maniera negativa e opprimente.Le tre componenti risultano interconnesse, tuttavia sono con-cettualmente distinte e si possono associare differentemente ad altre variabili come gli stressor lavorativi, la soddisfazione lavorativa, il desiderio di cambiare lavoro e la percezione dei sintomi psicosomatici.Si può affermare con un certo grado di certezza che il burnout è una malattia in costante e graduale aumento tra i lavoratori dei paesi occidentalizzati a tecnologia avanzata. Ciò potreb-be dipendere dai cambiamenti sostanziali e significativi che si sono verificati a livello lavorativo. Una cosa è certa. L’insorgen-za del burnout indica la crescente difficoltà del professionista a gestire adeguatamente le proprie emozioni nell’interazione con l’utenza o con il cliente in genere.

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Una soluzione completa con il marchio CE

Completata la propria gamma di modelli con batteria agli ioni di litio. Un portfolio di prodotti garantiti nella loro interezza

Linde Material Handling, produttore e solution provider, ha ampliato ancora una volta in modo significativo il suo portfolio di prodotti con tecnologia agli ioni di litio. E c’è di più: ogni volta che il marchio Linde sarà su un carrello, si avrà la certezza che il prodotto è garantito da Linde nella sua interezza!A differenza di altri produttori, Linde appone il marchio CE su tutti i suoi carrelli, batterie incluse. E così copre anche manutenzione e garanzia.Vi è tuttavia una differenza piccola, ma sottile: per i propri car-relli con batteria agli ioni di litio, Linde Material Handling non sostituisce semplicemente la batteria. L’azienda infatti ha sviluppato una soluzione completa per ogni modello, avvalendosi della collaborazione di partner di primo livello. Christophe Lautray, Sales Managing Director, spiega: “La batteria e il carrello si combinano perfettamente, e devono superare numerosi test e controlli prima di poter essere lancia-

Linde Material Handling

ti sul mercato. Questo alimenta la fiducia e contraddistingue le nostre soluzioni da quelle di altri fornitori”.I carrelli Linde garantiscono un rendimento elevato, oltre alla massima sicurezza: se dovesse verificarsi qualsiasi problema con la batteria, il carrello si spegnerà automaticamente, ridu-cendo al minimo il rischio di incidenti. Non esiste neppure il pericolo di batterie agli ioni di litio so-vraccariche all’interno dei mezzi Linde per via del sistema di ricircolo dell’energia. Tobias Zierhut, Head of Product Mana-gement Linde, commenta: “I nostri carrelli sono una soluzione completa senza pensieri per i nostri clienti.”Nello specifico, infatti, Linde Material Handling si assume la responsabilità della garanzia non solo per il carrello, ma an-che per la batteria e la gestione della stessa. “La nostra rete di assistenza, con 8.500 tecnici e collaboratori in tutte le regio-ni, è unica nel settore”, sottolinea Andreas Schneider, Head of

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Central Service: “Per qualsiasi domanda relativa alle batterie, dovrete solo telefonare e un nostro tecnico specializzato orga-nizzerà con voi un sopralluogo.” Nel 2017 Linde è in grado di offrire batterie agli ioni di litio su tutte le versioni dei carrelli elevatori con portata fino a 5 tonnellate e al momento sta ampliando ulteriormente il suo portfolio di transpallet, stoccatori e doppi stoccatori. A differenza delle classiche batterie al piombo acido, la tecno-logia agli ioni di litio offre diversi vantaggi. Le nuove batterie hanno una durata notevolmente superiore e mantengono una produttività più elevata, possono essere rica-ricate molto più spesso rispetto alle batterie al piombo acido, ed è prevista anche la ricarica intermedia. Tutti i carrelli Linde sono dotati di display con un’icona che in-dica la durata della batteria. Questa tecnologia ecosostenibile pone anche fine alle questio-ni relative ai presunti prezzi elevati: per i clienti il prezzo d’ac-quisto viene rapidamente ammortizzato, grazie al consistente risparmio nel funzionamento. Il Dott. Stefan Wenzel, Head of Electrical and Electronic Deve-lopment Department di Linde, conclude: “Secondo i nostri cal-

coli relativi all’utilizzo di un cliente tipo, la tecnologia agli ioni di litio risulta essere in generale la soluzione più economica per impieghi su più turni”.

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Yale® & CLS: soluzione logistica duratura con Sacchi Elettroforniture

Lunghi anni di stretto rapporto di assistenza sull’intera gamma di prodotti Yale®per soddisfare le esigenze dei clienti: ecco il segreto del successo di CLScon Sacchi Elettroforniture

“Sacchi ci ha esposto le sue particolari problematiche nel setto-re della logistica, richiedendo la movimentazione di un’intera gamma di articoli sia all’interno che all’esterno del magazzino su turni di 24 ore”. Sono le parole del CLS-Yale Sales Manager Massimo Crovetto che ha ribadito quanto in CLS si sia molto orgogliosi dello stretto rapporto fornitore-cliente. “Da oltre un decennio – continua Crovetto - siamo molto attenti a seguire le esigenze e le richieste logistiche di Sacchi e questo ci permette di saperci costantemente adattare alle loro esigenze.”

Case HistorySacchi Elettroforniture fu fondata nel 1957 e, da oltre 60 anni, offre prodotti e soluzioni d’alta qualità, con 56 punti vendita di materiale elettrico in Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana e Trentino, 2 centri commerciali per l’elettronica di consumo, un centro logistico con più di 50.000 articoli disponibili nell’arco di 24 ore e una flotta di 100 veicoli. Più di 1.000 dipendenti lavorano in perfetta sinergia, per rispondere prontamente alle richieste di oltre 40.000 clienti. Il centro logistico di Desio (Monza Brianza, Lombardia), copre un’area di 36.000 metri quadrati, che comprendono un magaz-zino automatizzato da 3.000 metri quadri per lo stoccaggio dei pallet e un magazzino automatizzato da 2.000 metri quadri per materiali sfusi e scatole, con disponibilità immediata di 50.000 articoli e di 300.000 articoli su ordinazione.

Case Hystory

Sacchi sceglie Yale e CLSDa oltre 12 anni, Yale e CLS forniscono soluzioni logistiche a Sacchi. La gestione della logistica è verticale e i carrelli lavo-rano in squadre con un magazzino automatizzato più grande, affiancato alle tradizionali aree di immagazzinaggio. Nella sede di Desio operano più di 80 carrelli elevatori: la flotta compren-de i tradizionali carrelli controbilanciati, con portate da 1500 a 4000 kg, assistiti dai carrelli commissionatori verticali con operatore a bordo, spesso dotati di specifici equipaggiamen-ti appositamente progettati per Sacchi. I transpallet elettrici con e senza piattaforma sono usati per le operazioni di movi-mentazione interne e per il sollevamento dei carichi. I carrel-li retrattili sono impiegati per la movimentazione di prodotti particolarmente voluminosi (pallet o casse) lungo le corsie del magazzino, grazie alla grande manovrabilità dei carrelli Yale® negli spazi ristretti. L’ottimizzazione dei processi e l’attenzione ai rifiuti da parte di Sacchi ha portato, nel 2008, all’identifica-zione di una soluzione personalizzata: un’area di ricarica per le batterie dei carrelli elevatori, l’uso di una doppia batteria, nor-malmente con carica batteria ad alta frequenza, e di un carrello personalizzato Yale® per le operazioni di sostituzione batterie, azioni che ha consentito di ridurre drasticamente lo spazio im-piegato per la ricarica dei carrelli e di garantire la disponibilità ininterrotta dei mezzi.Il prodotto è eccellente e la collaborazione con Yale e CLS as-sicura flessibilità e rapida assistenza professionale, con la con-sulenza sulla scelta dei carrelli in base alle specifiche esigenze. Questo è un servizio che rappresenta indubbiamente un im-portante valore aggiunto. L’alta qualità dei prodotti Yale®, unita ai servizi CLS, offre prestazioni complete sgravando l’azienda dell’onere logistico.

Carrello commissionatore della serie M0 di Yale

Giuliano Pellegatta, Facilities & Property Manager, SacchiMassimo Crovetto, Sales Manager, CLS-Yale

Fausto Giunti, Facilities & Property Coordinator, Sacchi

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“Soltanto i dealer più capaci saranno premiati dal mercato”

Ugo Turchetti, Managing Director di CGM tira le somme sull’anno appena trascorso e guarda al prossimo futuro con ottimismo

La forte crescita del mercato italiano dei carrelli elevatori re-gistrata nel 2016 può essere interpretata come una “bolla” destinata a scoppiare, con conseguenze che ancora una volta premieranno i dealer più capaci sotto il profilo imprenditoriale. Può essere sintetizzata così l’opinione di Ugo Turchetti, Mana-ging Director di CGM. Dal canto suo CGM, distributore unico per l’Italia dei carrelli CAT Lift Trucks, nel 2016 ha ottenuto ri-sultati migliori della media di mercato e guarda al futuro con ottimismo.Con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente e un totale di circa 45mila unità, il 2016 è stato il secondo anno mi-gliore di sempre per il mercato italiano dei carrelli elevatori, appena sotto i volumi del 2007. Secondo Turchetti, però, que-sta crescita si deve solo in parte alla ripresa produttiva e so-prattutto all’abbondante disponibilità di denaro a basso costo. Questa situazione, tuttavia, potrebbe cambiare a breve: “Da un lato, per aumentare i volumi di credito, le banche stanno di nuovo trascurando l’analisi del rischio; dall’altro lato, nei pros-simi mesi la BCE potrebbe rallentare il quantitative easing a fronte di una crescita dell’inflazione”, sostiene Turchetti.Secondo CGM, la bolla potrebbe esplodere già entro la fine del 2017 oppure nel 2018, con effetti molto sensibili. “Nel primo caso - prevede Turchetti - assisteremo quest’anno a un decre-mento del mercato italiano a 35.000-40.000 unità, nel secondo caso il calo sarà inferiore, fermo restando che sarà ancora più accentuato il prossimo anno. Gli effetti saranno notevoli per-ché i mercati a prevalenza di noleggio sono particolarmente sensibili all’andamento del costo del denaro. Continuerà inve-ce a crescere il segmento degli AGV, spinto dall’iperammor-tamento (la possibilità per le aziende, concessa dalla legge di bilancio 2017, di ammortizzare il 250% degli investimenti legati al modello Industria 4.0) e dalla necessità delle imprese di in-crementare la produttività”.Lo scoppio della bolla metterà nuovamente alla prova le reti di vendita dei costruttori di carrelli elevatori, confermando il valore dei concessionari che sono riusciti a sopravvivere alla crisi degli scorsi anni. “Sono le aziende in cui l’imprenditore ha messo in campo la propria esperienza personale: la cono-scenza delle esigenze applicative dei diversi settori, la capacità di proporre soluzioni di movimentazione personalizzate e ser-vizi di assistenza adatti alle necessità dei clienti, la valutazione degli strumenti finanziari e contrattuali disponibili”, osserva Turchetti.Intanto, fra le realtà commerciali che hanno superato meglio la crisi degli scorsi anni è certamente compresa CGM, che nel 2016 è cresciuta di oltre il 40% nel settore dei carrelli frontali

(molto più della media di mercato) e del 25% in quello delle macchine da interno. “Questi risultati si devono in buona par-te al lavoro dei nostri dealer, che - essendo più piccoli e più flessibili rispetto a quelli della concorrenza - sono più reattivi e sanno costruire un rapporto personale con i clienti”, sostiene Turchetti. “Ma il successo di CGM si deve ovviamente anche alla qualità dei prodotti CAT, ad esempio alla gamma dei fron-tali elettrici a 80 Volt che nel 2016 ha conquistato una quota vicina all’8% nel proprio segmento di mercato”. CGM guarda quindi al futuro con ottimismo. “Nel 2017 poten-zieremo la nostra attività diretta con l’acquisizione di una o più società in Lombardia e amplieremo la rete nazionale con tre nuovi dealer. Nel 2018 invece presenteremo i nuovi frontali elettrici 48 Volt e i nuovi commissionatori orizzontali CAT, che si preannunciano strepitosi”, conclude Turchetti.

Muletto Business

Ugo Turchetti, Managing Director di CGM

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Il Tai Chi al servizio delle aziende

La nuova frontiera del benessere psicofisico sbarca anche in Italia per dare sostegnoe serenità a manager e collaboratori. Ne abbiamo parlato con Simone Lifoda,insegnante di Tai Chi.

M. : “Cos’è il Tai Chi e come si è diffuso in Europa?”“Il Tai Chi Chuan è un’antica ed espressiva arte marziale nata in Cina e tesa a raggiungere la piena integrazione tra spirito e corpo. L’ideogramma “Chuan”, qui da noi ancora poco cono-sciuto, si traduce come “metodo marziale” e oltre alla Forma a mani nude esiste anche uno studio delle armi, come la spada e la sciabola. Si tratta di uno stile “interno”, perché a differen-za delle altre discipline – attraverso tecniche di rilassamento e di respirazione eseguite durante la sequenza dei movimenti – permette lo sviluppo e l’utilizzo dell’energia vitale, chiamata Chi, che i maestri contrappongono alla forza muscolare, consi-derata di qualità inferiore e dagli esiti più limitati. Lo stile più diffuso è quello della famiglia Yang, nato nel 1800, e per pre-servare la sua autenticità è stato portato in Europa alla fine de-gli Anni 70 dal suo ultimo discendente, Master Chu King Hung, che ancora rappresenta e dirige la ITTCA (International Tai Chi Chuan Association)”.

M. : “Quali sono i benefici che derivano da questa pratica?”“Le virtù terapeutiche attribuite al Tai Chi sono molteplici e tante sono le testimonianze riportate dai nostri allievi, sin dalle primissime lezioni. L’obiettivo principale è quello di rendere il praticante consapevole della sua personale energia. Pochi mi-nuti di esercizio giornaliero rendono più agili e flessibili, allun-gando e rendendo elastici i tendini e i legamenti. Rafforzano tutto l’apparato osteo-articolare combattendo il mal di schiena e prevenendo altri disturbi fisici legati ad uno stile di vita se-dentario e a un’errata postura, quali artrosi, osteoporosi e lom-balgie. Inoltre il coordinamento tra respirazione addominale e movimento riduce lo stress, rafforza il sistema immunitario e migliora le funzioni cardiocircolatorie e cerebrali, prevenendo patologie quali ipertensione, trombosi, depressione, ansia e insonnia. Gli esercizi possono essere praticati anche in circo-stanze e condizioni fisiche sfavorevoli, magari con una versione semplificata. E’ interessante notare come non ci siano parti-colari controindicazioni, e attualmente stiamo applicando le tecniche offerte da questa disciplina anche tra i disabili, con ottimi risultati. Tutti possono praticare il Tai Chi, giovani e an-ziani. In Cina ci sono ancora ultracentenari che si esercitano regolarmente!”

M. : “Cosa può rappresentare questa disciplina all’interno di un’azienda?“Il Tai Chi a livello aziendale è già praticato da diverso tempo non solo in Oriente ma anche negli USA, mentre in Europa è in

considerevole crescita. I possibili utenti possono essere quelle figure che gestiscono relazioni interpersonali: venditori, for-matori, addetti di front-end, responsabili di risorse umane, sin-goli manager e imprenditori. Attraverso la metodologia del Tai Chi si impara ad acquisire flessibilità nella gestione di situazioni precarie, comprendere ed accettare punti di vista diversi dai propri, gestire incertezze e insicurezze, proprio in virtù della nuova consapevolezza delle proprie potenzialità”.

M. : “In tanti si chiedono se il Tai Chi possa essere praticato insieme ad un altro sport. E’ possibile?”“Assolutamente sì, anzi, lo completa e lo valorizza. Questa di-sciplina va incoraggiata e, come lo Yoga, sta entrando sempre di più anche nei circuiti del professionismo sportivo. Il primo a introdurre una preparazione per così dire “orientale” è sta-to Jurgen Klinsmann, selezionatore della Germania durante i Mondiali di calcio nel 2006. Qui in Italia, invece, il precursore è stato Vincenzo Montella, allenatore calcistico. Nella prepara-zione pre-campionato e durante tutta la stagione, Montella in-serisce sedute di Yoga (oltre ad aver introdotto delle innovative regole alimentari), mentre lui stesso pratica tutte le mattine i “5 Riti Tibetani”. Anche tanti lottatori di Wrestling si stanno approcciando a questa nuova preparazione per attutire meglio i traumi delle cadute”.

Orient Express

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di Michelangela Vincis

Antincendio: normativa, valutazione dei rischi e formazione

Chi sceglie la squadra d’intervento? In base a quali criteri? Che tipo di formazioneè prevista? Quali diritti ed obblighi? L’esperta Michelangela Vincis traccia il quadrodella situazione

Il rischio forse più riconosciuto e riconoscibile per quanto ri-guarda la sicurezza sui luoghi di lavoro è quello legato all’in-cendio. Ma quali sono le aziende che sono soggette alla nor-mativa relativa alla materia cioè al D.M. 10 marzo 1998 D.M. 10.03.1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro e s.m.i. al quale fa riferimento anche il Testo Unico sulla sicurezza? Tutte le azien-de di qualsiasi codice Ateco e relativo livello di rischio, sono tenute ad effettuare la formazione relativa all’antincendio, nel momento in cui abbiano dei dipendenti.Scendendo nello specifico, è bene sapere che il rischio si sud-

divide in basso, medio ed alto ed il livello è presente dentro il DVR aziendale dove solitamente vengono elencati anche gli addetti all’incendio e viene valutata la probabilità di innesco in base ai diversi elementi come materie combustibili presenti nell’azienda, le attrezzature utilizzate, numero di dipendenti o di persone che transitano nei locali e rischio residuo.La valutazione dei rischi, prendendo in considerazione tutti questi elementi, ha l’obiettivo di ridurre al minimo il pericolo per la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e di chi po-trebbe essere presente sul luogo di lavoro.Fondamentale per avere una reale diminuzione del rischio,

Sicurezza in Azienda

MULETTO SICURO

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(in questo caso d’incendio ma la regola vale anche per gli altri rischi enunciati dal Testo Unico sulla sicurezza D.Lgs 81/08 e s.m.i.), è la reale cultura della sicurezza che porta ad una con-sapevolezza dei rischi.E’ per questo motivo che la formazione, unita alla presenza di impianti necessari per una prevenzione accurata quali estinto-ri, spinkler evacuatori, piano di evacuazione che deve essere portato a conoscenza dei dipendenti, utilizzo dei giusti DPI pre-visti dalla Valutazione dei rischi, diventano elementi necessari per la diminuzione del rischio antincendio in un’azienda.E’ sempre cura dell’azienda stessa, poi, prevedere un piano di sicurezza che, in caso di incendio, sarà utile a coadiuvare le squadre di soccorso, la disponibilità dei mezzi di estinzione e il collegamento con i Vvf.Se la domanda che ci si pone a questo punto è “Ma la squa-dra di emergenza da chi sarà formata? Chi sono gli addetti antincendio?”, la risposta è semplice. Sarà il datore di lavoro a scegliere gli addetti all’interno del gruppo di lavoro: il loro

numero dipenderà dalle dimensioni dell’azienda, numero dei dipendenti e copertura degli orari di lavoro. Anche lo stesso datore di lavoro può scegliere di farne parte. Ovviamente tutto il personale dovrà essere formato e sarà il datore di lavoro ad avere questo onere attraverso le procedure previste dalla nor-mativa ossia corsi di formazione in base rischio, effettuati dagli enti od organizzazioni autorizzati.Un’altra domanda, a questo punto, sorge spontanea: chi vie-ne scelto dal datore di lavoro può rifiutarsi di partecipare alla squadra?La normativa su questo è chiara: il dipendente non può rifiuta-re la nomina ed è obbligato ad effettuare la formazione alme-no che non documenti la sua impossibilità.Insomma come sempre diritti e doveri sia per il datore di lavo-ro che per il dipendente. Entrambi uniti nel mettere l’azienda al sicuro con una buona valutazione del rischio. Solo così si lavora meglio e in totale sicurezza.

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1) Gli idranti esterni sono di colore:

a) rossob) scelto dalla ditta fornitricec) scelto dal datore di lavoro

2) Per diminuire il pericolo d’incendio in un locale adibito allo stoccaggio di liquidi infiammabili si può:

a) aumentare la temperatura del localeb) dotare il locale di aperture di ventilazione naturalec) aumentare la pressione dell’aria nel locale

3) In un ambiente con presenza di gas o vapori più pe-santi dell’aria le aperture di ventilazione devono essere disposte:

a) sul tettob) a filo pavimentoc) a filo soffitto

4) La maschera a filtro si può usare in ambiente con pre-senza di ossigeno non inferiore:

a) al 6%b) al 12%c) al 17%

5) La resistenza a fuoco di un elemento strutturale in ac-ciaio si può migliorare:

a) rivestendolo con cartone pressatob) rivestendolo con vernici intumescentic) rivestendolo con polistirolo espanso

6) Le vie di accesso e/o di fuga devono aprirsi preferibil-

Test antincendio

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mente:

a) su anfratti;b) su piazze o luoghi aperti;c) su autorimesse

7) La schiuma è un materiale:

a) ossidanteb) combustibilec) estinguente

8) Gli elementi che caratterizzano la resistenza a fuoco di una porta tagliafuoco sono:

a) stabilità, tenuta, isolamento termico;b) stabilità, spessore, isolamento termico;c) stabilità, spessore, reazione al fuoco.

9) L'acqua come agente estinguente è consigliata per in-cendi di:

a) sostanze quali sodio e potassio;b) combustibili solidi;c) apparecchiature elettriche in tensione.

10) L’ordine di evacuazione di un edificio può essere dato:

a) da chiunque avvista una situazione di pericolob) soltanto dai Vigili del Fuococ) dal responsabile della struttura dopo aver valutato l’e-sistenza dell’effettivo pericolo

1-a 2-b 3-b 4-c 5-b 6-b 7-c 8-a 9-b 10-c

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L'Internet delle cose è una realtà sempre più tangibile. Il sistema ideato dall'imprenditore Manuel Zanella ce ne offre la riprova

Auto, domotica e apparati di sicurezza: tutto interconnesso, con “Things

Mobile”

Il futuro è adesso

La si deve chiamare per forza innovazione, avanguardia. An-che se forse sarebbe più corretto chiamarla rivoluzione vera e propria.Things Mobile, la sim che fa dialogare tra loro le cose, è un'in-venzione destinata a cambiare il futuro, che parte da Vicenza, dall'ingegno del giovane imprenditore Manuel Zanella.Si tratta del primo operatore mobile globale che avrà il merito di connettere milioni di cose in tutto il mondo: dai macchinari delle industrie alle auto, perfino alla domotica, passando per tutti i sistemi di sicurezza. Una connettività multirete che, come promette Zanella, non avrà alcuna spesa di gestione e costi di connessione parecchio bassi, oltre che una copertura in oltre il 90% dei paesi di tutto il mondo. Oggi, Things Mobile è già una realtà. Ha avviato ven-dite praticamente ovunque e siglato numerosi accordi di distri-buzione soprattutto fra aziende leader in agritech, sicurezza, logistica, smarthome e smartcity. Migliaia le richieste, già dal primo lancio, da parte di tutti coloro che avvisano nella con-nettività una priorità per l'utilizzo ottimale dei propri devices.“La connessione di Things Mobile funziona ovunque, anche dove non è disponibile il wi-fi”, fa sapere Zanella. “Ogni devi-ce IoT funziona collegandosi in automatico (in modalità multi-rete) all'operatore che offre il migliore segnale disponibile in

di Erika Atzori

quel luogo, in quel dato momento. E così l'Internet delle cose prende forma, se così si può dire. Gli oggetti acquisiscono una intelligenza propria divenendo riconoscibili. Comunicano dati e accedono alle informazioni di altri oggetti. In pratica, comu-nicano. Se c'è traffico per strada, la sveglia suona prima; se ci dimentichiamo di assumere un farmaco, è il farmaco stesso ad avvisarci; le scarpe da ginnastica hi-tech comunicano velocità e tempi per gareggiare con chi magari si trova dall'altra parte del mondo. Secondo i creatori di Things Mobile, “l’obiettivo è rendere il mondo elettronico in grado di tracciare una mappa di quello reale, dando un’identità elettronica agli oggetti e ai luoghi dell’ambiente circostante. Così che tutti gli oggetti possano acquisire un ruolo interattivo grazie alla Rete”. Ed è proprio questo il ruolo di Things Mobile, che offrirà con-nettività agli oggetti, consentendo loro di trasmettere i propri dati al mondo, in un dialogo potenzialmente infinito. Secondo gli esperti, Internet delle cose migliorerà la qualità della nostra vita, consentendo un risparmio energetico a 360 gradi.Iniziamo a pensarci, quindi. Milioni di dispositivi connessi, in tutto il pianeta. Sarà una vera rivoluzione telematica, che entro il 2020 potrebbe connettere oltre 25 miliardi di devices IoT.

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EGOpro Safe MOVE: il sistema anticollisione certificato da ECM

Ridurre il rischio di incidenti si può. Soprattutto se il nuovo sistema anticollisione è certificato da Ente Certificazione Macchine

La sicurezza delle attrezzature e degli ambienti di lavoro co-stituisce un elemento fondamentale e imprescindibile in ogni azienda, per questo esistono normative e linee guide da se-guire per garantire ai lavoratori di operare in sicurezza e nel rispetto degli obblighi di legge. Le normative vigenti riguardanti i Requisiti essenziali di Sicu-rezza prevedono infatti che, per l’utilizzo dei mezzi, sia neces-sario garantire la sicurezza anche nei casi di uso “anomalo pre-vedibile” ed “uso scorretto ragionevolmente prevedibile”, oltre ad obbligare al ricorso alla “migliore tecnologia disponibile”. È pertanto dovere del datore di lavoro adeguare le proprie at-trezzature e fornire ai propri lavoratori tutte le informazioni e gli strumenti necessari per svolgere l’attività lavorativa quoti-diana in piena sicurezza. Da questi obblighi non sono esenti nemmeno i costruttori che, in virtù del loro ruolo, immettono sul mercato i mezzi di lavoro recanti la marcatura CE.A tale proposito Ente Certificazione Macchine, che da sempre opera per rendere più sicuri gli ambienti e le attrezzature at-traverso la verifica del rispetto dei requisiti imposti dalle nor-mative, ha recentemente certificato un nuovo sistema anticol-lisione per carrelli elevatori. Si tratta di EGOpro Safe MOVE, un dispositivo studiato appositamente per ridurre al minimo il rischio di incidenti tra carrelli elevatori e personale nelle aree di lavoro.

Sicurezza dei carrelli elevatori e degli operatori

Il sistema – realizzato e prodotto dall’azienda Advanced Mi-crowave Engineering –, si compone di:- display con allarme visivo e sonoro integrato, posizio-nato in cabina di guida;

Come funziona EGOpro Safe MOVE

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Display con allarme integrato

- sensori di rilevazione a 360° e ad ampio raggio, che vengono applicati al carrello elevatore;- dispositivo di protezione individuale Attivo – DPI at-tivo – indossato dall’operatore che lavora intorno al veicolo in movimento.Il sistema segnala in tempo reale al guidatore, mediante un al-larme visivo e sonoro, la presenza e la posizione di personale

dotato di DPI attivo, che si trova nell’area pericolosa intorno al carrello in movimento. Il sensore effettua una rilevazione se-lettiva del pericolo evitando falsi allarmi ed è regolabile fino a 40 metri di distanza, in modo da consentire al guidatore di in-tervenire prontamente per evitare impatti con altri operatori o altri veicoli, adottando le più opportune misure di sicurezza. Il range di rilevazione del lavoratore si adatta inoltre automatica-mente alla velocità del veicolo così da avere il tempo di evitarlo

Sensore e display applicati al carrello

prevenendo la collisione.Potendo vantare una lunga e consoli-data esperienza in materia di verifica dei requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro, Ente Certificazione Macchine ha certificato l’intero sistema EGOpro Safe MOVE, e ha svolto l’attività di certificazione per valutare la corretta applicazione dell’attrezzatura sul carrello elevatore. I tecnici specializzati di ECM hanno eseguito i test necessari per determinare l’impatto del dispositivo sul mezzo e sugli operatori, al fine di garantire il corretto funzionamento dell’insieme. EGOpro Safe MOVE è infatti applicabile a qualsiasi tipologia di carrello elevatore e la sua applicazione deve essere testata e certificata sulla base dei requisiti del mezzo, per valutare che non vi siano problemi di compatibilità tra il carrello e il dispo-sitivo anticollisione. La collocazione di questo sistema anticollisione sulla macchina apporta un valore aggiunto al veicolo a livello tecnologico, mi-gliorando la sicurezza degli operatori e delle persone presenti nell’area dove opera il carrello e garantendo, inoltre, ai datori di lavoro, di aver assolto agli obblighi di legge. Sensore di rilevazione

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Lo speciale Lavasciuga Dappertutto colpisce il pubblico di Pulire 2.2

Presentato a Verona Fiere, in occasione del più grande evento dedicato al Cleaning professionale, il magazine raccoglie consensi e si prepara a spiccare il volo

Lavasciuga Dappertutto coglie nel segno e arriva al cuore degli stakeholders che hanno preso parte all’evento più atteso del settore del Cleaning Industriale. Pulire 2.2 è stata infatti la piaz-za che ha accolto questa nostra novità editoriale, in un clima estremamente competitivo ma anche perfettamente conscio dell’ottimo lavoro realizzato. Una distribuzione capillare: stand, visitatori, workshop sono stati letteralmente invasi dalla presenza di una nuova rivista che ha destato molto interesse ed anche tantissima curiosità. Una piazza obbligata, quella di Pulire a Verona, che ha concen-trato un numero di visitatori cresciuto tantissimo negli ultimi anni. Circa un 7% in più, soprattutto di provenienza interna-zionale.Un luogo importante in cui esordire, che fortunatamente ha dato ragione all’intuito dell’editore, certo che un simile maga-zine sarebbe stato e sarà anche in futuro apprezzato nel set-tore.Con orgoglio ed emozione, quindi Lavasciuga Dappertutto, sbarcata a Verona ha presentato il suo lavoro certosino e de-gno di stima da parte degli industriali coinvolti nella manifesta-

zione e di gran parte dei visitatori. Non solo una scommessa. Soprattutto un progetto ben strutturato che andrà a pieno regi-me nel 2018, inaugurando una nuova stagione editoriale. Aldilà dello speciale presentato a Pulire 2.2, embrione di ciò che sarà Lavasciuga Dappertutto, la rivista si propone già come possibile interlocutore per un target ben definito, offrendo ele-menti di novità, stimolanti ed utili per il business di chi opera nel Cleaning.Punte di diamante del progetto editoriale, gli enti certificatori, che testeranno i macchinari per la pulizia professionale, valu-tandoli in relazione ai propri competitor e stileranno le schede tecniche utili a destreggiarsi all’interno del mercato di riferi-mento.Brand a confronto, quindi, ma non solo. Anche redazionali, in-terviste ed approfondimenti la faranno da padrone fra le pagi-ne di un nuovo giornale.A corollario, aggiornamenti, novità ed appuntamenti che sa-pranno tenere viva l’attenzione sul Cleaning industriale.Questo, solo un piccolo assaggio di quel che sarà la nostra prossima rivista! Stay tuned, il futuro è alle porte!

News Editoriali

MULETTO E DINTORNI

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Pulire 2017 chiude con un bilancio estremamente positivo, con la crescita totale dei visitatori che segna un +6,6% (sono pas-sati da 15.136 a 16.144); l’aumento dei visitatori esteri, oltre le aspettative, con un +20,5% (da 4034 a 4863), attestando la quota internazionale al 30,2%. “Pulire 2017 è stata quello che volevamo: la più bella edizione di sempre – afferma Toni D’Andrea, Amministratore delegato di Afidamp Servizi - bastava fare un giro per gli stand dei 300 espositori per respirare un clima di grande soddisfazione ed ottimismo, la migliore ricompensa possibile per il duro lavoro portato avanti con entusiasmo da tutto lo staff di Afidamp”.Quella 2017 è stata l'edizione delle conferme e delle scoperte, come ha dichiarato D'Andrea. “Il rinnovato successo di Pulire Outdoor, con uno spazio espositivo più grande e ricco, la no-vità del padiglione 6, confermato anche per il 2019 e, per la prima volta, la presenza di numerose delegazioni straniere pro-

Pulire 2.2 The Smart Show: +7% visitatori, quasi uno su tre è straniero

Premi, eventi a tema, workshop e convegni. Giunto alla sua ventitreesima edizione, Pulire si riconferma un grandissimo evento per il settore del Cleaning

Afidamp Servizi

venienti da tutto il mondo, che hanno interagito con gli espo-sitori in una serie di appuntamenti programmati che hanno portato alla nascita di nuovi rapporti commerciali. Insomma, un insieme di fattori che costituiscono la giusta premessa per aspettare con entusiasmo l’edizione 2019”. “E' stata davvero “la fiera oltre la fiera”, con un ricchissimo panorama di eventi ed in particolare tre convegni internazionali, uno dedicato al ruolo della donna come motore della modernità nel settore dei servizi integrati e gli altri due incentrati sui temi dell’am-biente e dell’economia circolare, che hanno portato a Verona i massimi esperti su queste tematiche. Si tratta di tematiche che verranno riprese ed approfondite in occasione di Forum Pulire, che si terrà il prossimo anno a Milano, nel mese di ottobre, presso l’Unicredit Pavilion. Ma Pulire è stata l'occasione anche per partecipare a numerosi workshop, dedicati al mondo della sanità; alle indagini econo-

Taglio del nastro, apertura fiera

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miche sul settore (nazionali ed europee); alle gare di appalto della pubblica amministrazione e all’Ecolabel UE, il marchio ecologico più diffuso in Europa. In particolare, a quest’ultimo tema sono stati dedicati ben tre spazi, organizzati col supporto di Ispra, per celebrare i 25 anni di vita del marchio e per conse-gnare gli Ecolabel awards, che hanno visto come protagoniste numerose aziende del cleaning professionale. Senza contare i numerosi eventi conviviali, a tema, che hanno vivacizzato gli stand e intrattenuto piacevolmente i visitatori. Il tutto, in un contesto sempre più digitale: a riprova di ciò, anche l’utilizzo dell’applicazione per i devices è aumentato rispetto all’edizione precedente, dimostrando quanto sia apprezzato il valore strategico di questo strumento.Una fiera insomma che per la sua ventitreesima edizione ha visto una crescita del 7% degli espositori rispetto al 2015, su un’area che ha raggiunto quasi 17 mila mq di spazio espositivo occupato, con un aumento del 10% rispetto all’edizione pre-cedente. Presenti tutte le maggiori aziende italiane, a riconferma dell’importanza che questo appuntamento assume a livello nazionale, mentre la presenza internazionale si consolida con il 35% in più di espositori esteri. Macchine, prodotti chimici, attrezzature: anche quest’anno le aziende che hanno fatto la storia di Pulire e che rappresentano l’eccellenza nel mercato del cleaning professionale, non sono mancate all'appuntamento. Accanto a questo aspetto fondamentale, da sempre garanzia di successo, si segnala inoltre un’interessante chiave di volta, ovvero l’allargamento a settori molto verticali, che vedono in questo evento un’importante opportunità di incremento del proprio business. Ben rappresentata anche la componentisti-

ca, i cui interlocutori principali sono i fabbricanti di macchine, gli accessori e le batterie e si segnala una significativa presenza dei produttori di carta e di prodotti derivati. La manifestazione è stata animata anche dalla decima edizio-ne del Premio Innovazione Pulire, vinto quest’anno da Seale-dair-DiverseyCare. Valorizzata anche la tradizione, la riscoperta delle radici, con le realtà imprenditoriali che hanno fatto gran-de il settore del cleaning in Italia e contribuito alla crescita di Afidamp. E’ nato con questo spirito il premio Afidamp “Impre-se nella storia”, che ha celebrato a Pulire gli associati storici, presenti dal 1981: Comac, Dulevo, Filmop, Vdm e Raines.A Pulire si è tenuto inoltre il primo “Trofeo Henry Unger”, vinto da Andrea Antonelli, che si è aggiudicato il titolo di pulitore di vetri più veloce d’Italia.

Convegni e workshop

Ingresso Fiere Verona

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L’abolizione dei voucher: dubbi e timori

Elevatissimo il rischio di lavoro nero nei settori meno soggetti a controlli, dove il voucher rappresenta il principale strumento di legalità

Come oramai noto il Decreto Legislativo 17 Marzo 2017 n°25 recante “Disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposi-zioni in materia di lavoro accessorio nonché la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti“, ha abrogato gli articoli 48, 49 e 51 del DLGS. 81/2015 che disci-plinavano il lavoro accessorio nell’ambito della riforma operata dal c.d. Jobs Act., stabilendo, inoltre, che ”i voucher già acqui-stati potranno comunque essere usati fino al 31.12.2017”. Una presa di posizione del governo in controtendenza con i precedenti provvedimenti legislativi, che avevano dotato i voucher di meccanismi di tracciabilità e pubblicità per evitarne abusi e aumentarne le garanzie, che ha spiazzato non poco gli operatori. Da più parti si è criticato il metodo adottato dal governo per eliminare i voucher: il decreto legge è infatti uno strumento che viene adoperato per disciplinare situazioni caratterizzate dall’urgenza, inesistente, nel caso specifico, dato che il termine ultimo per l’utilizzo dei voucher già acquistati era il 31.12.2017. Le ipotesi sulla necessarietà, sono state le più svariate: dal de-siderio del governo di far smaltire la gran quantità di buoni

News dal mondo del lavoro

che erano stati già acquistati dagli operatori; dalla volontà di introdurre i c.d. mini Job alla tedesca; dalla necessità di poten-ziare l’attuale disciplina del lavoro a chiamata attraverso una riforma.Tutte ipotesi che cedono purtroppo il passo alla realtà: ad un mese dall’abolizione dei voucher nessuna proposta è stata avanzata dall’esecutivo in materia. Il sospetto è che ancora una volta la politica e nella fattispecie la fragilità di questo governo, abbia avuto la meglio sul paese reale e sulle sue necessità, inducendo l’esecutivo a non cerca-re lo scontro con i sindacati in occasione dell'ipotetico referen-dum sull’eventuale abolizione dei voucher. Risultato? Il vuoto normativo.Da ciò, i problemi pratici che si pongono sono molteplici ma sostanzialmente riconducibili a due diversi aspetti: quale disci-plina regolerà l’uso dei voucher già acquistati e utilizzabili fino al 31.12.2017 e come gestire i rapporti “occasionali“ senza i voucher. Nel primo caso, il Ministero del Lavoro e delle Politi-che Sociali ha fatto sapere che “l’utilizzo dei buoni per presta-zioni di lavoro accessorio, dovrà essere effettuato nel rispetto

di Romolo Gentile

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di una disciplina agile per i rapporti occasio-nali. Il rischio del lavoro nero è elevatissimo dunque, soprattutto in settori non soggetti a controlli pregnanti, come quello delle colf e badanti dove il voucher era il principale strumento per ricondurre ad una parvenza di legalità rapporti di lavoro che il più delle volte non avevano che il ricordo dell’origina-ria occasionalità. Ma anche altri settori ben più controllati, quali edilizia e pubblici eser-cizi, non rimarranno forse immuni da que-sta piaga. Tanti, quindi, i dubbi su come si è operata questa riforma e sulle conseguenze che nel breve e medio periodo potranno de-terminarsi se l’esecutivo non provvederà a colmare il vuoto normativo apertosi. Unica eccezione, i voucher baby sitting, la cui applicabilità è prevista fino al 31.12.2018 e che l’Inps, in questo caso saggiamente, aveva provveduto a slegare per quanto con-cerne le modalità di emissione dai voucher comuni.

delle disposizioni in materia di lavoro accessorio previste nelle norme in oggetto di abrogazione“. Questo sta ad indicare che si continueranno ad applicare le disposizioni in materia previste a partire dal 08.10.2016 che stabilivano per i committenti imprenditori non agricoli o pro-fessionisti l’obbligo di comunicare alla sede territoriale dell’I-spettorato del Lavoro, tramite sms,posta elettronica, pec, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, i dati

anagrafici del prestatore, il suo codice fiscale, il luogo ed ora di inizio e fine della prestazione. Per gli altri soggetti, rimane necessaria solo la comunicazione di inizio attività nei confronti dell’Inps. Ma cosa accade per chi non ha fatto in tempo ad ap-provvigionarsi di voucher? Le opzioni sono davvero poche (lavoro accessorio, contratto a tempo determinato per citarne alcune) e non in linea per costi e complessità delle procedure con la necessità dei committenti

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GNB®, il servizio che fa la differenza

Garantire al cliente un supporto costante e qualificato, dalla consulenza iniziale fino all’assistenza in post-vendita, è da sempre uno dei principali focus dell’azienda

La corretta gestione del parco batterie e caricabatterie è fon-damentale perché questi prodotti sono spesso soggetti a man-canza di manutenzione e tentativi di riparazione non profes-sionali o con materiali non originali. Quando si interviene su batterie e caricabatterie, oltre agli aspetti tecnici, è inoltre fon-damentale considerare le norme di sicurezza e le leggi di tutela ambientale europee e nazionali.Forte di questa consapevolezza e del suo ruolo di produttore globale di batterie con più di 120 anni di esperienza nello svi-luppo di soluzioni per l’accumulo dell’energia, GNB® propone

la propria expertise per la corretta gestione delle batterie per-ché l’importanza di un trattamento professionale sul prodotto costituisce un incremento delle performance e della durata del sistema. GNB® offre soluzioni sviluppate grazie ai costanti investimenti in Ricerca e Sviluppo, del tutto personalizzate, studiate in base alle specifiche esigenze del singolo cliente. Così, affidarsi a un partner come GNB®, non solo consente di lavorare con pro-dotti di qualità premium e sempre adatti alle proprie esigenze specifiche, ma anche di ottenere un supporto senza eguali.

Non solo prodotto

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Da sempre, infatti, l’attività di GNB® è focalizzata tanto sul pro-dotto quanto su assistenza e attenzione verso il cliente, due aspetti imprescindibili in qualsiasi attività dell’azienda che ne rappresentano un punto di forza e di distinzione rispetto alla gran parte degli altri produttori.Sul territorio, GNB® dispone di una rete di servizio regolar-mente formata per offrire consulenza e assistenza sulla gam-ma prodotti e sugli strumenti di gestione della batteria. Questo significa poter garantire al cliente un supporto costante che parte dalla consulenza iniziale e arriva fino all’assistenza post vendita, aspetto fondamentale per chi investe in soluzioni per l’accumulo dell’energia che, per definizione, devono risponde-re in ogni momento a requisiti di massima disponibilità ed effi-cienza. Nello specifico, l’attività di GNB® garantisce un servizio di consulenza iniziale, volto a valutare la situazione specifica del cliente per poter fornire tutte le informazioni sul dimensio-namento delle batterie in base alla tipologia di applicazione e ai macchinari utilizzati. Prosegue poi con il primo assemblaggio, che avviene nel centro logistico di Verona grazie a una colla-borazione tra Service e Logistica. Il contratto di manutenzione dà diritto al cliente a tutti gli interventi di manutenzione ordi-naria, ma GNB® è pronta a intervenire su richiesta anche per la manutenzione straordinaria. Grazie a un’assistenza in post vendita puntuale e tempestiva, GNB® può inoltre supportare il cliente nel monitoraggio delle batterie offrendo indicazioni su come utilizzarle al meglio per massimizzarne le prestazioni. Completa, infine, queste attività, con collaudi e certificazioni di prodotto.Il cliente potrà quindi scegliere un pacchetto di servizi presta-bilito oppure richiedere i singoli servizi, a seconda delle neces-sità.I servizi di GNB®possono così essere raggruppati in: - Consulenza: informazioni su dimensionamento batterie in base al tipo di macchinari utilizzati- Primo assemblaggio- Ispezione: misurazione della tensione, del livello di elettro-lita, della densità e della temperatura. Controllo del sistema di ricarica della batteria, del cassone, dei connettori e dell’Air Agitation. Il tutto verificando il rispetto delle normative di rife-rimento.- Manutenzione: controllo del corretto funzionamento della batteria, rabbocco con acqua purificata o tramite il sistema di ricarica installato. Pulizia e asciugatura delle superfici della bat-teria.- Assistenza post vendita: monitoraggio del funzionamento della batteria e indicazioni su come migliorare le prestazioni- Collaudi e certificazioni di prodotto.Tra le soluzioni professionali integrative, GNB® offre inoltre servizi complementari come formazione, test e una vasta gam-ma di accessori aggiuntivi.Rivolgersi a un esperto come GNB®, che affianca ai prodotti di eccellente qualità un supporto personalizzato, su misura, vuol dire ottenere eccezionali vantaggi tra cui risparmio di tempo, riduzione dei costi e sicurezza, oltre alla garanzia, che la ma-nutenzione di batterie e caricabatterie venga eseguita a regola d’arte.

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Le aziende, le organizzazioni hanno un carattere proprio che le distingue e, allo stesso tempo, ognuna di queste ha degli elementi che le accomuna. Le risorse che entrambe possiedono sono le persone con le loro storie ed esperienze, il know-how, la produzione e le prospettive. Sono questi gli elementi che creano identità e ap-partenenza, le più grande ricchezze che un’azienda dovrebbe possedere.In tal senso, molto si può fare in termini di costruzione di un’or-ganizzazione che produca al meglio, molto può fare lo Psicolo-

La formazione psicologica e specialistica come leve strategiche

A parlarne ai lettori di Muletti Dappertutto è lo Psicologo formatore e consulente per le aziende, Nicola Meloni

Percorsi formativi in azienda

go attraverso le attività di formazione.È soprattutto in questi momenti di crisi diffusa, non solo eco-nomica, che le aziende e organizzazioni dovrebbero utilizzare la Formazione psicologica e specialistica come leve strategi-che. Le realtà che lo fanno si distinguono permettendo ai lavo-ratori di potenziare le proprie capacità, incrementando il livel-lo di benessere personale, beneficiando di significativi impulsi e accrescendo la qualità della produzione e dei servizi.Il presupposto teorico dal quale si muove questo ragionamen-to è la concezione sistemica dell’intero ciclo produttivo, in cui

di Nicola Meloni

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ogni elemento costituente l’organizzazione si deve integra-re funzionalmente con gli altri per cooperare al meglio. Sulla scorta di questa concezione, singoli, gruppi e organizzazioni di appartenenza vanno considerati allo stesso tempo risorse e beneficiari dei loro investimenti in termini di nuovi appren-dimenti. L’acquisizione di competenze e il maggior benessere lavorativo possibile rappresentano infatti gli ingredienti basila-ri per contrastare in maniera attiva un mercato difficile come quello attuale.In base alla mia esperienza di Psicologo formatore e consulen-te, maturata attraverso svariati percorsi formativi sostengo con forza che ogni progetto dovrebbe essere “confezionato” come fosse un abito su misura, nascendo da un’attenta analisi dei bisogni. Dovrebbe essere qualcosa di distintivo, dovrebbe motivare a investire in se stessi, dovrebbe rispondere a pieno a quelle aziende che vedono nel mettersi in discussione una preziosa

occasione per creare aumentare la propria efficacia. Per rendere interessante la formazione in aula, occorrono stru-menti che superano la classica didattica unidirezionale, occorre creare dei momenti stimolanti di confronto e apprendimento sotto la guida di un formatore esperto. Per questo mi avvalgo del lavoro di gruppo, dei role-playing, delle simulazioni e del-lo studio dei casi come strumenti cardine capaci di innescare cambiamenti veloci e duraturi. Ogni esperienza formativa deve essere briosa, rimanere im-pressa come un ricordo positivo e questo avviene quando l’ap-prendere qualcosa di nuovo è piacevole e talvolta divertente. Ogni qualvolta entri in un’aula di formazione mi rivolgo diret-tamente a persone che si vogliono mettere in gioco. Gli chiedo fiducia nel lasciarsi guidare, di essere curiose nel navigare in un'esperienza diversa dal solito, perché solo così potranno sco-prire ciò che c’è di nuovo intorno a loro. Solo così si potranno vedere la realtà che ci circonda con occhi rinnovati.

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Avvolgitrici ad anello: la Flexa Go di PieriPieri ha presentato di recente una novità nel range delle mac-chine avvolgitrici ad anello. Si chiama Flexa Go ed è il risultato di un lungo processo di innovazione che riassume in sé la rispo-sta alle esigenze di compattezza, versalitità ed efficienza.Facile da maneggiare e trasportare, Flexa Go permette di av-volgere pallet che vanno ai 400x400mm ai 1200×1200 lavoran-do con nastri trasportatori di altezza compresa tra gli 80 e i 1000mm. Il percorso di sviluppo del nuovo prodotto ha portato al pas-saggio ad un sistema a cinghia per il movimento dell’anello al fine di minimizzare rumorosità e costi di manutenzione.

Exertis CapTech punta su KNAPP per il suo magazzino di Mölndal, SveziaUn centro di distribuzione che sfiora i 20mila mtq, in grado di raggiungere un'elevata efficienza. E' verso questa dire-zione che vanno gli sforzi di Exertis Cap Tech, che ha deciso di puntare tutto sulle soluzioni automatizzate di KNAPP. “Un impianto che ci consente di incrementare le nostre capacità con costi limitati”, ha dichiarato Daniel Johans-son, CEO di Expertis. In effetti dopo una valutazione delle diverse proposte sul mercato, Exertis ha scelto un'azienda con ottime referenze oltre che una soluzione completa, flessibile e modificabile nel tempo, abbinata ad un servizio di assistenza strepito-so. Al centro del nuovo magazzino automatizzato, un OSR Shuttle™.

Investimenti per ricerca, sviluppo e inno-vazione della logistica internaRobot collaborativi, macchinari per imballaggio, dispositi-vi per carico/scarico, movimentazione, cernita e pesatura, dispositivi di sollevamento e magazzini automatizzati inter-connessi ai gestionali di fabbrica. Sono gli elementi che rientrano nell'agevolazione prevista dall'Iperammortamento del 250% previsto dalla Legge di Bilancio per gli investimenti in materia di sviluppo, innova-zione e ricerca che valorizzeranno il settore della logistica.L'Iperammortamento va ad aggiungersi al Superammorta-mento al 140%, già attivo nel 2016.

NEWS DAL MONDO

Aefi e Iela: c'è accordo sulle piccole fil-iere della logisticaSiglato l'accordo che avrà come principale scopo la pro-mozione dei quartieri espositivi al livello di hub logistici internazionali. Saranno dotati di piattaforme in grado di connettere le imprese territoriali a quelle d’oltre frontiera. Obiettivo finale è quello di proiettare queste realtà nell’ex-port mondiale. Il sostegno andrà a ben 35 quartieri associati e al loro mi-gliaio di manifestazioni, grazie a Iela, che è l'associazione di riferimento degli operatori logistici nel settore eventi.

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Big Truck: Cls istituisce una Business UnitCLS, l'azienda di servizi dedicata alla vendita, noleggio e as-sistenza di carrelli elevatori e attrezzature per la logistica, offrirà le sue competenze sui Big Truck, carrelli di grande portata a marchio Hyster. Pacchetti di manutenzione full service dedicati, per semplificare le operazioni di movimen-tazione dei carichi più pesanti e consentire agli operatori di svolgere le attività più gravose ed impegnative.Come dichiarato anche dall'Ad Paolo Vivani, CLS da qualche anno gioca da protagonista la partita nella fetta di mercato Big Truck. “Dal 2014 al 2015 le vendite sono raddoppiate e nel 2016 il trend positivo è stato ampiamente riconfer-mato. Questo ha portato molti clienti a confermare la loro fiducia nei nostri confronti, spingendoci a creare una nuo-va Business Unit che ci permetterà di essere sempre vicino alle loro richieste e necessità”. La Business Unit servirà da coordinamento delle filiali con i vari centri di distribuzione e assistenza dislocati nel territorio.

Swisslog Italia amplia le sedi di Maranel-lo e Sesto San GiovanniUn processo di crescita inarrestabile quello di Swisslog, testimoniato dagli importanti risultati ottenuti nel 2016 e dall'apertura della sede di Sesto San Giovanni, Milano. Una crescita dell'8% rispetto all'anno precedente ed un organico cresciuto del 10% che entro quest'anno si spera possa toccare il 30%. Aspettative confermate dall'AD Luigi Calori, il quale ha dichiarato di recente quanto sia fonda-mentale per l'azienda offrire a tutti i suoi collaboratori un ambiente di lavoro stimolante e soprattutto in linea con la strategia aziendale. Il miglioramento delle sedi, inclusa quella di Maranel-lo, rientra pienamente in quest'ottica. Per chi progetta soluzioni e automazione di Material Handling come Swisslog, la tecnologia è fondamentale. E lo è soprattutto per sostenere la crescita dell'azienda e per il benessere di tutti coloro che portano il proprio know how, la propria professionalità a beneficio degli obiettivi aziendali.

ECS e l'automazione del magazzino Procter & Gamble in BrasileUn polo logistico con un sistema di trasporto merci automa-tizzato, realizzato dall'italiana ECS. Automazione made in Italy, che risulta sinonimo di affidabilità, efficienza e soprattutto si-curezza.Nel cuore dello stato di San Paolo, il magazzino di Louveira è un vasto centro di produzione e distribuzione della P&G do Brasil, nonché il più grande polo produttivo della multinazionale, in America Latina. Ed è per questo headquarter che la Procter &Gamble aveva bisogno di un partner tecnologico capace di progettare un si-stema aperto al cambiamento, che ponesse in connessione le diverse aree operative.La scelta è ricaduta sulla torinese Engineering Company Sy-stem, che grazie al suo progetto di trasporto automatizzato ha conquistato la fiducia del colosso del Cleaning assicurando ve-locità, connessione e completa tracciabilità. Un'esperienza trentennale che ha colpito nel segno e consenti-to di esportare ancora una volta, nel mondo, l'eccellenza e l'in-gegno tutto italiano.di uno dei centri più rappresentativi della Milano degli anni '70, simbolo della Marie Tecnimont.

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21 marzo - 20 aprile

TRANSPALLET ELETTRICO

Un caldo che già annuncia la vostra anticipata estate, che quest’anno passerete tranquillamente e sen-za troppi sforzi, ricordandovi che non siete soli e che ci sono cose più importanti del mare o della montagna.

21 aprile - 20 maggio

MULETTO DIESEL

Un’estate a dir poco entusiasmante, sia a livello economico che a livello affettivo.. Ma si sa, il vostro fa-scino e il vostro carisma, col caldo sono ancora più accecanti. Siete il sole che risplende, anche quando piove!

21 maggio - 21 giugno

MULTIDIREZIONALE

Siete davvero in forma quest’anno e quindi vi godrete un po’ di ferie facendo qualche sport particolare, di quelli che normalmente immaginate soltanto. Ci vuole un po’ di carica!

22 giugno - 22 luglio

RETRATTILE

Non siete davvero dell’umore giusto per prendervi ferie da passare in auto o girando instancabilmente per località marittime o innevate! Forse fareste meglio ad accontentarvi di un buon divano e un condi-zionatore. A volte le cose più semplici sono le migliori.

23 luglio - 23 agosto

MULETTO FUORISTRADA

Dicono tutti che le vostre vacanze sono sempre quelle più assurde, che avete una fantasia che non ha ostacoli, che superate qualsiasi cosa... Quindi cosa state aspettando? Avete già programmato il viaggio?

24 agosto - 22 settembre

TELESCOPICO

La vostra lungimiranza, riconosciuta ormai da tutti quelli che vi gravitano intorno, ha fatto sì che quest’e-state la possiate passare in grande compagnia. Vivrete emozioni stupende appoggiati dagli amici più stretti o dalle famiglie che sono al primo posto per voi. Non c’è vacanza senza di loro.

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23 settembre - 22 ottobre

MULETTO ELETTRICO

A volte sapete essere davvero egoisti, come quando pensate davvero che vi serva una vacanza solo per voi... Come se tutti gli altri non avessero bisogno di rilassarsi le menti senza la vostra presenza! Medi-tate, gente, meditate!...

23 ottobre - 22 novembre

PORTA CONTAINER

Quest’anno le cose non vanno proprio come avreste voluto, ma insistere non vi porterà a un bel nulla! Avete bisogno di stare da soli, di riflettere e di smettere di pretendere qualsiasi cosa dagli altri. Iniziate ora a pretenderla solo da voi stessi!

23 novembre - 21 dicembre

TIMONATO

Qualcuno va dicendo che non vi meritate le vacanze perché quest’anno non avete dato il meglio di voi. Avete ancora tempo, fatelo ricredere! E in vacanza aspettate i mesi più freschi per andarci. Nessuno vi può imprigionare a casa.

22 dicembre - 20 gennaio

CARRELLO A COLONNA

Con tutto quello che capita in giro, un tipo prudente come voi, evita sempre di abbandonare tutto e tutti ma, quest’anno, forse è davvero quello che vi serve. Non ce la fate più a reggere il mondo da soli, quindi meritate davvero di abbandonare un pochino i problemi agli altri. Ce la faranno, non vi preoccupate.

21 gennaio - 19 febbraio

TRANSPALLET MANUALE

Un po’ da soli e un po’ in compagnia: in due parole, ferie perfette!!! E voi siete esperti in questo e sapre-te utilizzare al meglio il vostro tempo, considerando che i giorni di vacanza sono sempre troppo contati.

20 febbraio - 20 marzo

COMMISSIONATORE

Siete gli unici probabilmente quest’anno che non andranno in ferie ma la cosa non vi tocca minima-mente: se non ci andate ora è perché le avete già fatte! E poi, non c’è niente di meglio di lavorare in un’azienda quasi completamente deserta, dove nessuno può intralciare il vostro lavoro.

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Per quanto siano in netto calo gli eventi ed appuntamenti di settore per l’intera durata della stagione estiva, vi propo-niamo ciò che potrete trovare girova-gando un po’ per la nostra bella peniso-la oppure cogliendo l’occasione di una vacanza in giro per il mondo.Iniziando da Milano, dove il 7 giugno, si terrà un interessante workshop con la tematica: “Da trasportatore a operatore logistico: il segreto sta nel magazzino”. Un appuntamento che apre il ciclo di incontri organizzati da Logistica Mana-gement in collaborazione con TForma e Trasportare Oggi dedicati alle aziende del settore. Contemporaneamente, a Barcellona, dal 7 al 9 Giugno, si terrà una splendida fiera tutta sulla logistica presso il SIL, Sa-lone Internazionale della Logistica.Passando direttamente a fine mese, dal 26 al 1° Luglio, la fiera più imponente sul porto e la città di Genova, vedrà pro-tagoniste le tematiche relative anche ai trasporti eccezionali dei container e della logistica, in una cornice veramente affascinante.Parallelamente ad Amsterdam, nei Pa-esi Bassi, si terrà invece TOC Europe, 3

giorni di esibizioni, 2 seminari gratuiti sulle spedizioni, 1 conferenza di alto livello per chiunque sia interessato di trasporto, logistica e nuove tecnologie.In estate le fiere e gli eventi si rimpic-cioliscono fino a svanire, salvo eventi

aziendali privati finalizzati magari a pro-muovere innovazioni o eventi particola-ri e molto settoriali.Ci ritroveremo a Settembre con altri appuntamenti dedicati al mondo della logistica e dei carrelli elevatori!

Eventi & AppuntamentiUna nuova mini guida per rimanere sempre aggiornati sui prossimi eventi.Fiere, manifestazioni ed appuntamenti dedicati al mondo dei carrelli elevatori e alla logistica

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