E-TECA · VAS – UNECE – Resource Manual to support application of the UNECE Protocol on SEA 53...

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1 e- SAVIA Sistema per l’Analisi e la Valutazione Integrata dell’Ambiente E-TECA LINEE GUIDA per la VALUTAZIONE AMBIENTALE Settembre 2007 I seguenti CD raccolgono Linee Guida liberamente disponibili in forma elettronica, derivate dal web o fornite dalle organizzazioni produttrici. Ogni documento e’ successivamente sintetizzato in una scheda. I link ai siti web riportati nelle schede successive possono essere direttamente cliccati all’indirizzo www.e-savia.org (sezione Linee Guida). I link sulle schede sono quelli copiati originalmente, e potrebbero essere stati rimossi o modificati nel tempo dai gestori dei siti relativi. Per ovviare a tale problema i documenti successivamente schedati sono anche disponibili in forma elettronica e su CD presso le seguenti organizzazioni: Biblioteca del Dipartimento di Ecologia del Territorio dell’Universita’ di Pavia

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1

e- SAVIA Sistema per l’Analisi e la Valutazione Integrata dell’Ambiente

E-TECA

LINEE GUIDA per la VALUTAZIONE AMBIENTALE

Settembre 2007

I seguenti CD raccolgono Linee Guida liberamente disponibili in forma elettronica, derivate dal web o fornite dalle organizzazioni produttrici. Ogni documento e’ successivamente sintetizzato in una scheda. I link ai siti web riportati nelle schede successive possono essere direttamente cliccati all’indirizzo www.e-savia.org (sezione Linee Guida). I link sulle schede sono quelli copiati originalmente, e potrebbero essere stati rimossi o modificati nel tempo dai gestori dei siti relativi. Per ovviare a tale problema i documenti successivamente schedati sono anche disponibili in forma elettronica e su CD presso le seguenti organizzazioni:

• Biblioteca del Dipartimento di Ecologia del Territorio dell’Universita’ di Pavia

2

VIA – Valutazione di Impatto Ambientale 5

Linee guida nazionali 7

VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Parte Generale 7 VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Appendici 9 VIA – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio – Linee Guida per l’utilizzo dei

sistemi innovativi nella valutazioni di impatto ambientale 11 VIA – Commissione speciale di Valutazione di Impatto Ambientale –Linee Guida per il

Progetto di Monitoraggio Ambientale delle opere di cui alla Legge Obiettivo 13

Linee guida internazionali 15

VIA – Commissione Europea – Guida alla redazione di un SIA 15 VIA – Commissione Europea – Guida allo scoping 17 VIA – Commissione Europea – Guida allo screening 19

Linee guida regionali 21

VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale I parte 21 VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale II parte 23 VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Legge Regionale n. 79/98 sulla valutazione

di impatto ambientale – Linee Guida 25 VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Valutazione di Impatto Ambientale: un

approccio generale 27 VIA – Provincia di Lecce , Settore ambiente e territorio – Linee Guida per la redazione

degli studi di impatto ambientale 31 VIA – Regione Toscana – Linee guida per la Valutazione dell'Impatto Ambientale degli

impianti eolici 33 VIA – Regione Lombardia - Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi

infrastrutture sul sistema rurale e per la realizzazione di proposte di interventi di compensazione 37

VAS – Valutazione Ambientale Strategica 39

Linee guida nazionali 41

VAS – Ministero dell’Ambiente – Linee guida per la valutazione ambientale strategica (Vas). Fondi strutturali 2000-2006 41

VAS – Programme Interreg MEDOCC , Gruppo ENPLAN – Linee Guida ENPLAN 43

Linee guida internazionali 47

VAS – Commissione europea, DG XI “Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile” – Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione europea – Rapporto finale 47

3

VAS – Commissione Europea – Attuazione della Dir. 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente 51

VAS – UNECE – Resource Manual to support application of the UNECE Protocol on SEA 53 VAS – Inghilterra , Office of the Deputy Prime Minister – The Strategic Environmental

Assessment Directive: Guidance for Planning Authorities 57 VAS – Greening Regional Development Programmes Network - Handbook on SEA for

Cohesion policy 2007-2013 59 VAS – Scozia , Scottish Executive – A Consultation on Proposed Legislative Measures to

inroduce SEA in Scotland 61 VAS – Government of Ireland – Assessment of the effects of certain plains and

programmes on the environment 63 VAS – European Commision , DG TREN - Indicative guidelines on evaluation methods:

evaluation during the programming period 67 VAS – UK , ODPM – A practical guide to the SEA directive 69 VAS – IIED – SEA. A Sourcebook and reference guide to international experience 73 VAS – OECD - Applying SEA: good-practice guidance 77 VIA/VAS – The Netherlands , Commission for Environmental Assessment - Biodiversity

on EIA and SEA: voluntary guidelines on biodiversity-inclusive impact assessment81 VAS – Canada - SEA on policy, plans and programs proposals: CIDA Handbook 83 VAS – UNDP Lebanon, European Commission, Lebanon Ministry of Environment – SEA

and Land Use Planning in Lebanon training manual 85 VAS – UK , Department for Transport – SEA for Transport Plans and Programmes 89 VAS – Austria – SEA from scoping to monitoring 91 VAS – Agenzia di valutazione ambientale canadese - The Environmental Assessment of

Policy, Plan and Program Proposals. Guidelines for Implementing the Cabinet Directive 95

Linee guida regionali 97

VAS – Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica – Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi 97

VAS – Regione Piemonte , Direzione Generale Territorio e Urbanistica – La valutazione ambientale di piani e programmi 99

VAS – Regione autonoma Valle d’Aosta , Assessorato del territorio, ambiente e opere pubbliche – Indicazioni per la valutazione ambientale dei piani regolatori generali comunali 103

VAS – Regione Marche – Applicazione della procedura VAS a piani e programmi regionali105 VAS – Regione autonoma della Sardegna – Piano energetico ambientale regionale: linee

guida di indirizzo per la VAS 107

AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale (Dir.IPPC) 109

IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per impianti di decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio 111

IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dimesse 113

4

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di incenerimento dei rifiuti 117

IPPC - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi 121

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di rigenerazione degli oli usati 125

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico fisico dei rifiuti solidi 129

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti 133

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di sistemi di monitoraggio 137

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fabbricazione di carta e affini. 139

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi 141

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli ferrosi 143

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli non ferrosi 145

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di allevamenti 147

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di macelli e trattamento di carcasse 149

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di prodotti ceramici 151

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di vetro e fritte vetrose 153

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di raffinerie di petrolio e di gas 155

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio 157 IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – Linee Guida Generali 158

5

VIA – Valutazione di Impatto Ambientale

6

7

Linee guida nazionali

VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Parte Generale

AUTORE ANPA ANNO 2001

TITOLO Linee guida VIA - Parte Generale

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Sviluppo_sostenibile/Strumenti/Valutazione_di_Impatto_Ambientale/

N° pagine 36 NOME FILE BASE VIA070807-01_Linee Guida VIA_parte generale.pdf DIMENSIONI (KB) 255 DATA ACQUISIZIONE 7/8/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1 Note:

8

VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Parte Generale

CONTENUTI: CAPITOLO 1 IL NUOVO CONTESTO

NORMATIVO E PROCEDURALE

1.1 Premessa

1.2 Requisiti della procedura di VIA definiti dalla

direttiva 97/11/CE

1.3 Norme di riferimento vigenti a livello

nazionale

1.4 Norme sui Lavori Pubblici e sulla Conferenza

dei Servizi

1.5 Articolazione funzionale e possibili esiti della

procedura di VIA

1.6 Obiettivi generali, impostazione ed

articolazione degli studi di impatto

CAPITOLO 2 L’IMPATTO AMBIENTALE E I

CRITERI DI VALUTAZIONE

2.1 L’ambiente di riferimento

2.2 Gli impatti ambientali

2.3 Criteri di valutazione della compatibilità

ambientale

CAPITOLO 3 ATTIVITA’ PER LA

REALIZZAZIONE DEGLI STUDI DI IMPATTO

AMBIENTALE

3.1 Determinazione del quadro informativo e

analisi preliminare ai fini dello scoping

3.2 Caratterizzazione del progetto

3.3 Caratterizzazione dell’ambiente

3.4 Stima degli impatti

3.5 Misure di mitigazione

3.6 Misure di compensazione

9

VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Appendici

AUTORE ANPA ANNO 2002

TITOLO Linee guida VIA - Appendici

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB:http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Sviluppo_sostenibile/Strumenti/Valutazione_di_ Impatto_Ambientale/

N° pagine 39 NOME FILE BASE VIA070807-02_Linee Guida VIA_appendici parte generale.pdf DIMENSIONI (KB) 500 DATA ACQUISIZIONE 7/8/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1 Note:

10

VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Appendici

CONTENUTI:

APPENDICE 2.A Descrizione delle principali

linee di impatto

APPENDICE 2.B Unità ambientali sensibili di cui

verificare la presenza sulle aree interessate

dal progetto, e da tradurre in apposite

cartografie

APPENDICE 3.A Indicazioni per la redazione

degli studi di impatto ambientale

APPENDICE 3.B Criteri realizzativi per

mitigazioni e compensazioni di ricostruzione

ambientale

VIA – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio – Linee Guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nella valutazioni di impatto ambientale

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio

ANNO 2004

TITOLO Linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://via.regione.piemonte.it/dwd/normativa/statale/dm_01_04_04.pdf

N° pagine 16 NOME FILE BASE VIA070725-01_dm_01_04_04.pdf DIMENSIONI (KB) 136 DATA ACQUISIZIONE 25/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

12

VIA – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio – Linee Guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nella valutazioni di impatto ambientale

CONTENUTI:

Scheda tecnica MR 001 : Linee guida VIA

Scheda tecnica MR 002 : Inquinamento acustico

di infrastrutture di trasporto

Scheda tecnica MR 003 : Metodologia per la

valutazione dell’inquinamento acustico

prodotto da Centrali Termoelettriche nel

territorio circostante

Scheda tecnica MR 004 : RELAZIONE DELLA

COMMISSIONE AL PARLAMENTO

EUROPEO E AL CONSIGLIO

sull’applicazione e sull’efficacia della

direttiva VIA (direttiva 85/337/CEE, modificata

dalla direttiva 97/11/CE) - Risultati ottenuti

dagli Stati membri nell’attuazione della

direttiva VIA

Scheda tecnica ST 001 : Inquinamento

atmosferico

Scheda tecnica ST 002 : Inquinamento delle

acque e dei suoli

Scheda tecnica ST 003 : Inquinamento acustico

Scheda tecnica ST 004 : Inquinamento acustico

e atmosferico

Scheda tecnica ST 005 : Inquinamento acustico ed energia fotovoltaia

13

VIA – Commissione speciale di Valutazione di Impatto Ambientale –Linee Guida per il Progetto di Monitoraggio Ambientale delle opere di cui alla

Legge Obiettivo

AUTORE Commissione speciale di Valutazione di Impatto Ambientale

ANNO 2003

TITOLO Linee Guida per il Progetto di Monitoraggio Ambientale delle opere di cui alla Legge Obiettivo

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-SC-00\DSA-SC-TA-00\DSA-SC-TA-GIS-00\DSA-SC-TA-GIS-04\Linee_guida_monitoraggio.pdf

N° pagine 67 NOME FILE BASE VIA070711-02_Linee_guida_monitoraggio.pdf DIMENSIONI (KB) 214 DATA ACQUISIZIONE 11/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

14

VIA – Commissione Speciale di Valutazione di Impatto Ambientale –Linee Guida per il Progetto di Monitoraggio Ambientale delle Opere di cui alla Legge Obiettivo CONTENUTI:

PREMESSA pag.4

1. ASPETTI GENERALI DEL MONITORAGGIO

AMBIENTALE (MA) pag.5

1.1 Obiettivi del Monitoraggio Ambientale pag.5

1.2 Requisiti del Progetto di Monitoraggio

Ambientale pag.5

1.3 Articolazione temporale pag.6

1.4 Criteri metodologici di redazione del PMA

pag.6

1.5 Modalità di attuazione del monitoraggio

ambientale pag.7

1.6 Modalità di gestione e rappresentazione dei

risultati pag.8

1.7 Modalità di gestione delle varianze pag.8

1.8 Struttura organizzativa preposta

all’effettuazione del monitoraggio ambientale

pag.8

1.8.1 Responsabile Ambientale pag.9

1.8.2 Competenze specialistiche pag.10

2. CRITERI PER LA REDAZIONE DEL PMA

pag.11

2.1 Componenti ambientali pag.11

2.2 Criteri generali comuni a tutte le componenti

ambientali per sviluppare il PMA pag.12

2.2.1 Articolazione temporale del monitoraggio

pag.12

2.2.2 Struttura della rete di monitoraggio pag.12

2.2.3 Modalità di esecuzione e di rilevamento

del monitoraggio pag.13

2.2.4 Individuazione delle aree sensibili pag.14

2.2.5 Individuazione dei punti da monitorare

all’interno delle aree sensibili pag.14

2.2.6 Individuazione delle tipologie di postazione

per effettuare il monitoraggio pag.14

3. CRITERI DI RESTITUZIONE DEI DATI DI

MONITORAGGIO pag.15

3.1 Sistema informativo pag.16

APPENDICE CRITERI SPECIFICI DEL PMA

PER SINGOLE

COMPONENTI E/O FATTORI AMBIENTALI

pag.19

1. ATMOSFERA pag.19

2. AMBIENTE IDRICO pag.22

3. SUOLO E SOTTOSUOLO pag.24

3.1 Suolo pag.24

3.2 Inquinamento del sottosuolo pag.26

3.3 Processi morfoevolutivi e meccanica dei

terreni in ambiente continentale pag.28

3.4 Processi morfoselettivi marini e di

transizione pag.30

4. VEGETAZIONE, FLORA, FAUNA E

ECOSISTEMI pag.32

4.1 Vegetazione e flora pag.32

4.2 Fauna pag.34

4.3 Ecosistemi pag.36

5. RUMORE E VIBRAZIONI pag.40

5.1 Rumore pag.40

5.2 Vibrazioni pag.42

6. RADIAZIONI IONIZZANTI E NON

IONIZZANTI pag.47

6.1 Radiazioni ionizzanti pag.47

6.2 Radiazioni non ionizzanti – Campi Elettro-

magnetici pag.48

6.3 Inquinamento luminoso pag.50

7. PAESAGGIO pag.52

8. STATO FISICO DEI LUOGHI, AREE DI

CANTIERE E VIABILITÀ pag.56

9. RIFIUTI – ROCCE E TERRE DA SCAVO

pag.60

9.1 Rifiuti pag.60

9.2 Rocce e terre da scavo pag.61

10. AMBIENTE SOCIALE pag.63

15

Linee guida internazionali

VIA – Commissione Europea – Guida alla redazione di un SIA

AUTORE European Commission ANNO 2001

TITOLO Guidance on EIA - EIS Review

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Guida UE alla redazione di un SIA

N° pagine 32

NOME FILE BASE VIA060131-01_guideUE_redazioneSIA_g-review-full-text.pdf

DIMENSIONI (KB) 400 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

16

VIA – Commissione Europea – Guida alla redazione di un SIA

CONTENUTI:

PREFACE TO EU GUIDANCE ON EIA

FOREWORD TO THE GUIDANCE ON EIS

REVIEW

PART A REVIEW IN ENVIRONMENTAL

IMPACT ASSESSMENT

A1 Environmental Impact Assessment (EIA)

A2 The Information Requirements of Directives

85/337/EEC and 97/11/EC

A3 Implementation of Review in the EU

PART B PRACTICAL GUIDANCE ON REVIEW

B1 Introduction

B2 Use of the Guidance

B3 An Overview

EIS REVIEW CHECKLIST

Appendix A ENVIRONMENTAL INFORMATION

REQUIREMENTS SET OUT

IN ANNEX IV OF DIRECTIVE 97/11/EC

17

VIA – Commissione Europea – Guida allo scoping

AUTORE European Commission ANNO 2001

TITOLO Guidance on EIA - Scoping

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Guida UE allo scoping

N° pagine 38

NOME FILE BASE VIA060131-02_guideUE_scoping_g-scoping-full-text.pdf

DIMENSIONI (KB) 428 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

18

VIA – Commissione Europea – Guida allo scoping

CONTENUTI:

FOREWORD TO THE GUIDANCE ON

SCOPING

PART A SCOPING IN EIA

A1 Environmental Impact Assessment (EIA) and

Scoping

A2 The Scoping Requirements of Directives

85/337/EEC and 97/11/EC

A3 Implementation of Scoping in the EU

A3.1 Mandatory and Voluntary Scoping Systems

A3.2 Scoping Reports and Opinions

A3.3 Scoping Consultations

PART B PRACTICAL GUIDANCE ON

SCOPING

B1 Introduction

B2 Use of the Guidance

B3 Scoping Procedures

B3.1 Scoping by the Competent Authority

B3.2 Scoping by the Developer

B4 Scoping Information and Outputs

B4.1 Information for Scoping

B4.2 Scoping Outputs

B5 Scoping Consultations

B5.1 Who to Consult

B5.2 How to Consult

B5.3 Essentials for Effective Scoping

B5.4 Constraints on Scoping Consultation

B6 Scoping Tools

B6.1 Identifying Significant Effects

B6.2 Identifying Possible Alternatives and

Mitigation

CHECKLIST OF INFORMATION NEEDED FOR

SCOPING

CONSULTATIONS CHECKLIST

SCOPING CHECKLIST

CHECKLIST OF CRITERIA FOR EVALUATING

THE SIGNIFICANCE OF IMPACTS

Appendix A ENVIRONMENTAL INFORMATION

REQUIREMENTS SET

19

VIA – Commissione Europea – Guida allo screening

AUTORE European Commission ANNO 2001

TITOLO Guidance on EIA - Screening

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Guida UE allo screening

N° pagine 33

NOME FILE BASE VIA060131-03_guideUE_screening_g-screening-full-text.pdf

DIMENSIONI (KB) 424 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

20

VIA – Commissione Europea – Guida allo screening

CONTENUTI:

PREFACE TO EU GUIDANCE ON EIA

FOREWORD TO THE GUIDANCE ON

SCREENING

PART A SCREENING IN EIA

A1 Environmental Impact Assessment (EIA) and

Screening

A2 The Screening Requirements of Directives

85/337/EEC

and 97/11/EC

A3 Implementation of Screening in the EU

A3.1 Approaches to Screening

A3.2 Habitats Directive Assessments

A3.3 Initiating the Screening Process

A3.4 Recording the Screening Decision

PART B PRACTICAL GUIDANCE ON

SCREENING

B1 Introduction

B2 Use of the Guidance

B3 The Steps in Screening

B3.1 Step 1 - Is the Project an Annex I or II

Project?

B3.2 Step 2 - Is the Project on a Mandatory List

Requiring EIA?

B3.3 Step 3 - Is the Project on an Exclusion List

Exempting it from

EIA?

B3.4 Step 4 - Case-by-Case Consideration: Is

the Project Likely to

have Significant Effects on the Environment?

B3.4.1 Further Guidance on Case-by-Case

Screening

B3.4.2 Project Information required for Case-by-

Case Screening

B4 Case-by-Case Screening Tools

B4.1 The Checklists

B4.2 Interpreting the Results

B4.3 Using the Checklists as a Record and

Preparing Project

B3.4.3 Consultations during Case-by-Case

Screening

B3.5 Step 5 - Recording and Publicising the

Screening Decision

Specific

CHECKLIST OF INFORMATION NEEDED FOR

SCREENING

SCREENING CHECKLIST

CHECKLIST OF CRITERIA FOR EVALUATING

THE SIGNIFICANCE OF ENVIRONMENTAL

EFFECTS

Appendix A PROJECTS LISTED IN ANNEX I

OF DIRECTIVE 97/11/EC

Appendix B PROJECTS LISTED IN ANNEX II

OF DIRECTIVE 97/11/EC

Appendix C ANNEX III SCREENING

SELECTION CRITERIA

Appendix D ENVIRONMENTAL INFORMATION

REQUIREMENTS SET

OUT IN ANNEX IV OF DIRECTIVE 97/11/EC

21

Linee guida regionali

VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale I parte

AUTORE Regione Lombardia ANNO 1994

TITOLO Manuale per la Valutazione di impatto ambientale - prima parte

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE

WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Manuale per la Valutazione di impatto ambientale > prima parte

N° pagine 60 NOME FILE BASE VIA060131-04_manualeVIA_1.pdf DIMENSIONI (KB) 372 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note :

22

VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale I parte

CONTENUTI:

Introduzione

Presentazione

Autori

Indirizzi metodologici per la redazione dello

studio di impatto ambientale

1. Linee generali

2. L'ambiente nello studio di impatto ambientale

3. La fase di orientamento

4. La fase di descrizione

5. La fase di individuazione e stima degli impatti

6. La fase di valutazione

7. L'implementazione dell'intervento

Schede tecniche per la formazione dello studio

di impatto ambientale

1. Introduzione

2. Schede di caratterizzazione e analisi di fattori

e componenti ambientali

3. Scheda di descrizione dell'assetto progettuale

4. Scheda di descrizione dell'assetto

programmatico e pianificatorio

Il ruolo della partecipazione

1. Il ruolo della partecipazione

Appendici

1. Definizioni dei termini adottati

2. Il sistema informativo territoriali regionale

3. Il ruolo dell'informatica

4. La banca modelli

5. Le liste per l'individuazione dell'impatto

ambientale

23

VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale II parte

AUTORE Regione Lombardia ANNO 1994

TITOLO Manuale per la Valutazione di impatto ambientale - seconda parte

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE

WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Manuale per la Valutazione di impatto ambientale > seconda parte

N° pagine 148 NOME FILE BASE VIA060131-05_manualeVIA_2.pdf DIMENSIONI (KB) 279 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

24

VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale II parte CONTENUTI: 1. Descrizione di fattori e componenti ambientali

2. Selezione dei punti di attenzione

3. Misure di mitigazione e compensazione

4. Misure di monitoraggio

25

VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Legge Regionale n. 79/98 sulla valutazione di impatto ambientale – Linee Guida

AUTORE Regione Toscana - Giunta Regionale ANNO 1999

TITOLO Legge Regionale n. 79/98 sulla valutazione di impatto ambientale - LINEE GUIDA

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/via/linee_guida.pdf

N° pagine 26 NOME FILE BASE VIA060131-06_linee_guida.pdf DIMENSIONI (KB) 132 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

26

VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Legge Regionale n. 79/98 sulla valutazione di impatto ambientale – Linee Guida CONTENUTI:

PREMESSA pag.5

LINEE GUIDA RELATIVE ALL’ATTUAZIONE

DELLA LR 79/98 pag.7

Strumento di consultazione ad uso del

proponente pag.7

1. Introduzione pag.7

2. Glossario pag.7

3. Criteri e metodi per l’effettuazione delle

procedure disciplinate dall’art. 11 e seguenti

pag.11

3.1. Domanda di attivazione della procedura di

verifica (art. 11, comma 2) pag.11

3.2. Domanda di avvio della fase preliminare

(art. 12, comma 2) pag.14

3.3. Contenuti dello studio di impatto ambientale

pag.16

4. Modalità applicative e di attuazione degli

obblighi previsti dalla presente legge

relativamente all’informazione, alla pubblicità

ed alla partecipazione degli interessati alle

procedure di VIA pag.24

5. Eventuali modalità semplificate per la

pubblicità di progetti di dimensioni ridotte o di

durata limitata realizzati da artigiani o da

piccole imprese pag.26

27

VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Valutazione di Impatto Ambientale: un approccio generale

AUTORE Regione Toscana - Giunta Regionale ANNO 1999

TITOLO Valutazione di Impatto Ambientale: un approccio generale

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/via/ approcciogenerale.pdf

N° pagine 218 NOME FILE BASE VIA060131-07_approcciogenerale.pdf DIMENSIONI (KB) 774 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

28

VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Valutazione di Impatto Ambientale: un approccio generale CONTENUTI:

Presentazione pag.7

PARTE I - ASSESSMENT PRELIMINARE,

SCREENING E SCOPING:

DEFINIZIONI E CRITERI NELLE ESPERIENZE

INTERNAZIONALI

1. L’ASSESSMENT PRELIMINARE pag.9

2. L’ASSESMENT PRELIMINARE SECONDO IL

MODELLO CANADESE pag.16

Criteri generali

La strategia

3. L’ASSESSMENT PRELIMINARE

NELL’ESPERIENZA STATUNITENSE pag.23

3.1 Categoria di Esclusione

3.2 Valutazione ambientale/Nessun Impatto

Significativo

3.3 Bilancio di Impatto Ambientale

4. LA FUNZIONE DI SCREENING pag.27

4.1 Definizioni Generali

4.2 Il Class Screening

4.3 Lo screening mediante le “soglie di

significatività”

4.4 Lo screening ambientale

4.5 Lo screening con “liste di domande”

4.6 Lo screening secondo l’Unione Europea

5. LA FUNZIONE DI SCOPING pag.41

5.1 Concetti generali

5.2 Le alternative pag.42

5.3 Ruoli e responsabilità

5.4 I prodotti dello scoping

5.5 I metodi di scoping

5.6 L’approccio consigliato

5.7 L’approccio europeo

6. RIASSUMENDO pag.52

PARTE II - LO STUDIO DI IMPATTO

AMBIENTALE

1. L’AMBIENTE NEGLI STUDI DI IMPATTO

AMBIENTALE pag.55

1.1. Il concetto di ambiente

1.2. Componenti e fattori ambientali

1.2.1. Atmosfera

1.2.2. Acqua

1.2.3. Suolo e Sottosuolo

1.2.4. Vegetazione e flora

1.2.5. Fauna

1.2.6. Ecosistemi

1.2.7. Paesaggio e patrimonio culturale

1.2.8. Ambiente antropico

1.2.9. Fattori di interferenza

1.3. Strumenti di sintesi

1.4. Il Sistema Informativo

2. METODI DI ELABORAZIONE DELLO

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE pag.97

2.1. Descrizione del progetto

2.2. Descrizione dell’ambiente

2.3. Individuazione degli impatti ambientali

2.4. Stima degli impatti ambientali

2.5. Valutazione degli impatti ambientali

2.6. Analisi delle alternative

2.7. Gestione e monitoraggio degli impatti

ambientali

3. LO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE PER

LE CATEGORIE

DI PROGETTI ASSOGGETTATE A VIA pag.127

3.1. Le categorie di progetti assoggettate a VIA

3.2. Lo studio di via per le diverse categorie di

progetti

3.2.1 Attività di cantiere

3.2.2. Agricoltura, silvicoltura, acquacoltura

3.2.3. Industria estrattiva

3.2.4. Industria energetica

3.2.5. Altre attività industriali

3.2.6. Progetti di riassetto del territorio

3.2.7. Infrastrutture lineari di trasporto

3.2.8. Porti e altre opere costiere

3.2.9. Aeroporti

3.2.10. Opere di gestione delle risorse idriche

3.2.11. Impianti per la gestione e lo smaltimento

dei rifiuti

29

3.2.12. Impianti per la depurazione delle acque

PARTE III - LA PARTECIPAZIONE DEL

PUBBLICO:

TIPOLOGIE E MODELLI CONCETTUALI A

CONFRONTO

1. ESPERIENZE STRANIERE A CONFRONTO

pag.167

1.1. L’esperienza statunitense

1.1.1. L’evoluzione della normativa

1.1.2. Il dibattito sulla environmental mediation

1.2. L’esperienza canadese

1.2.1. La normativa sulla VIA in generale

1.2.2. La procedura canadese

1.2.3. La procedura del Quebec

1.2.4. La procedura dell'Ontario

1.3. L’esperienza inglese

1.3.1. La normativa sulla VIA in generale

1.3.2. Piani di struttura

1.3.3. Piani Locali

1.3.4. Il ruolo dell’Ispector e la natura

dell’Inchiesta Pubblica

1.3.5. Accesso del pubblico

1.3.6. Effetti dell’inchiesta pubblica

1.4. L’esperienza francese

1.4.1. La normativa sulla VIA in generale

1.4.2. La partecipazione del pubblico

1.5. Conclusioni finali

2. INDIRIZZI PER UN METODOLOGIA DI

COSTRUZIONE DEI MODELLI

CONCETTUALI DALLE ESPERIENZE

STRANIERE pag.185

2.1. Gli indirizzi per un modello tipo di

partecipazione del pubblico

2.2. Un problema particolare: la copertura dei

costi della partecipazione

del pubblico

2.3. I modelli di partecipazione tipo

dall’esperienza estera

2.4. I rischi di fallimento della partecipazione. Un

elenco dall’esperienza estera

2.4.1. I limiti della procedura di partecipazione

come processo giudiziale

3. LE FASI DELLA PROCEDURA DI

PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO pag.192

3.1. indirizzi per l’identificazione del pubblico

3.1.1. Non avere un visione riduttiva o

burocratica del pubblico

3.1.2. Individuare gli obiettivi che ciascuna parte

vuol raggiungere attraverso la

partecipazione

3.1.3. Individuazione degli interessi che

muovono i partecipanti

3.2. Avvio campagna di informazione

3.3. Indirizzi per l’informazione del pubblico

3.3.1. Illustrazione dell’intervento

3.3.2. Schema modalità di presentazione dello

studio di impatto

3.3.3. Invio di opuscoli e newsletter

3.3.4. Predisposizione di video o mostre

3.3.5. Utilizzo dei mezzi di informazione

3.3.6. Predisposizione di sportelli informativi

3.4. Indirizzi per il coinvolgimento del pubblico:

le udienze e le inchieste pubbliche

3.4.1. Responsabile della gestione della

campagna di coinvolgimento del pubblico

3.4.2. Udienze e incontri pubblici: finalità

3.4.3. Udienze e incontri pubblici:

organizzazione e modalità di conduzione

3.4.4. La selezione dei membri della

commissione

3.4.5. Le Relazione tra udienze tecniche e

udienze generali o comunitarie

3.4.6. Gruppi di lavoro congiunti

3.4.7.Costituzione di gruppi di consulenza:

monitoraggio della partecipazione

3.4.8. Tecniche di negoziazione

3.5. Metodi di analisi delle osservazioni del

pubblico

3.5.1. I rapporti tra l’analisi delle osservazioni del

pubblico ed i modelli di

partecipazione

3.5.2. Il metodo dell’U.S. Forest Service

3.5.3. Conclusioni

31

VIA – Provincia di Lecce , Settore ambiente e territorio – Linee Guida per la redazione degli studi di impatto ambientale

AUTORE Provincia di Lecce; Settore Ambiente e Territorio ANNO 2004

TITOLO Linee guida per la redazione degli studi d’impatto ambientale

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.provincia.le.it/utilita/doc/linee_guida.pdf

N° pagine 21 NOME FILE BASE VIA060201-01_linee_guida.pdf DIMENSIONI (KB) 432 DATA ACQUISIZIONE 1/2/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1 Note:

32

VIA – Provincia di Lecce , Settore ambiente e territorio – Linee Guida per la redazione degli studi di impatto ambientale CONTENUTI: Contenuti dello studio di impatto ambientale

Lista di controllo per la predisposizione dello

studio di impatto ambientale

Descrizione del progetto

Descrizione dell’ambiente

Analisi degli impatti

Analisi delle alternative

Misure di mitigazione

Monitoraggio

Aspetti metodologici e operativi

33

VIA – Regione Toscana – Linee guida per la Valutazione dell'Impatto Ambientale degli impianti eolici

AUTORE Regione Toscana ANNO 2004

TITOLO Linee guida per la Valutazione dell'Impatto Ambientale degli impianti eolici

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/via/linee_guida_eolico/linee_guida_via_impianti_eolici.pdf

N° pagine 122 NOME FILE BASE VIA070711-01_linee_guida_via_impianti_eolici.pdf DIMENSIONI (KB) 1324 DATA ACQUISIZIONE 11/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

34

VIA – Regione Toscana – Linee guida per la Valutazione dell'Impatto Ambientale degli impianti eolici CONTENUTI: Premessa pag.7

LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO SULLE

COMPONENTI

NATURALISTICHE pag.9

Introduzione pag.11

I) Individuazione delle tipologie di aree critiche

per gli aspetti naturalistici pag.13

I.1 Sintesi della metodologia seguita

I.2 Tipologie di aree critiche per aspetti

naturalistici

I.3 Requisiti progettuali

I.4 Aree non opportune

II) Linee guida per la valutazione dell’impatto

ambientale pag.18

II.1 Procedura di verifica in aree prive di criticità

II.2 Procedura di verifica in aree critiche

II.3 Linee guida per la valutazione d'incidenza

ALLEGATO A: Elenco delle aree in cui è

risultata non opportuna la realizzazione

di impianti eolici, per la presenza di elementi

naturalistici di elevato valore pag.27

ALLEGATO B: Aree risultate non opportune per

la localizzazione

di impianti eolici - Schede sintetiche dei

principali elementi di criticità pag.28

ALLEGATO C: Specie e gruppi avifaunistici

particolarmente sensibili

agli impatti generati dagli impianti eolici pag.43

ALLEGATO D: Impatti ambientali connessi alla

realizzazione

di impianti eolici: stato delle conoscenze sulla

componente naturalistica pag.44

Bibliografia di riferimento pag.50

LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO SUL

PAESAGGIO E SUL

PATRIMONIO STORICO, ARCHITETTONICO E

ARCHEOLOGICO pag.57

1. Premessa pag.59

2. Impostazione metodologica pag.60

2.1 Definizione delle aree di studio

2.2 Strumenti di indagine

2.3 Categorie oggetto di valutazione

2.4 Metodi di valutazione

3. Definizione delle aree di studio pag.61

3.1 Area dei siti di impianto potenziali (ASIP)

3.2 Area di impatto locale (AIL)

3.3 Area di impatto potenziale (AIP)

3.4 Area di impatto visuale assoluto (AIVA)

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE

DELL'IMPATTO AMBIENTALE DEGLI

IMPIANTI EOLICI

4. La "Metodologia estesa" pag.68

4.1 Le analisi nell’Area dei Siti di Impianto

Potenziali

4.2 Le analisi nell’Area di Impatto Locale

4.2.1 Strumenti di indagine

4.2.1.1 Struttura del paesaggio

4.2.1.2 Indagine storico ambientale

4.2.1.3 Simulazioni

4.2.2 Categorie oggetto di valutazione

4.2.2.1 Significato storico-ambientale

4.2.2.2 Frequentazione del paesaggio.

4.2.3 L'analisi della sensibilità

4.3 Le analisi nell’Area di Impatto Potenziale

4.3.1 Strumenti di indagine

4.3.1.1. Analisi dell’intervisibilità

4.3.1.2 Simulazioni

4.3.1.3 Struttura del paesaggio

4.3.1.4 Indagine storico ambientale

4.3.2 Categorie oggetto di valutazione

4.3.2.1 Significato storico ambientale

4.3.2.2 Patrimonio culturale

4.3.2.3 Frequentazione del paesaggio

4.3.3 L’analisi della sensibilità

4.4 Elaborati e cartografia relativa

all’applicazione della “metodologia estesa"

4.4.1 Area dei siti di impianto potenziali (ASIP)

4.4.2 Area di impatto locale (AIL)

4.4.3 Area di impatto potenziale (AIP)

4.4.4 Area di impatto visuale assoluto AIVA

35

5. "Metodologia semplificata" pag.90

5.1 L’Area di Impatto Locale (AIL)

5.2 Analisi nell’Area di Impatto Potenziale

5.2.1 Strumenti di indagine

5.2.1.1 Analisi dell’intervisibilità

5.2.1.2 Simulazioni fotografiche

5.2.2 Categorie oggetto di valutazione

5.2.2.1 Significato storico ambientale

5.2.2.2 Patrimonio culturale

5.2.2.3 Frequentazione del paesaggio

5.2.3 Analisi della sensibilità

5.3 Elaborati e cartografia da produrre per

l’applicazione della metodologia semplificata

6. Alternative e mitigazione pag.94

6.1 Introduzione

6.2 L’altezza delle torri eoliche

6.3 La forma delle torri e del rotore

6.4 Il colore delle torri eoliche

6.5 Lo schema di impianto

6.6 La viabilità

6.7 Linee elettriche

6.8 Gli annessi tecnici

6.9 Le attività di cantiere

6.10 La sistemazione definitiva dell’area

6.11 La manutenzione dell’impianto

6.12 Dismissione e ripristino

Bibliografia generale pag.105

APPENDICE I: Metodologia di individuazione di

settori di indagine

aggiuntivi “t” per l’area di impatto potenziale

pag.109

APPENDICE II: Calcolo degli indici di Shannon,

Hill e Sharpe pag.115

APPENDICE III: Indice storico pag.118

ASPETTI GENERALI E CENNI SULLE

COMPONENTI ATMOSFERA,

CLIMA ACUSTICO, AMBIENTE IDRICO,

SUOLO E SOTTOSUOLO pag.123

1. Aspetti generali pag.125

2. Atmosfera pag.126

3. Rumore e vibrazioni pag.126

4. Ambiente idrico pag.127

5. Suolo e sottosuolo pag.127

6. Salute pubblica pag.127

7. Attività agro-forestali pag.128

36

37

VIA – Regione Lombardia - Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi infrastrutture sul sistema rurale e per la realizzazione di proposte di

interventi di compensazione

AUTORE Politecnico di Milano, CeDat

ANNO 2006

TITOLO

Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi infrastrutture sul sistema rurale e per la realizzazione di proposte di interventi di compensazione

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/admin/rla_ Documenti/1-3052/valter_dic2006_completo.pdf

N° pagine 169 NOME FILE BASE VIA070828-01_RL_valter_dic2006_completo.pdf DIMENSIONI (KB) 6510 DATA ACQUISIZIONE 28/8/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

38

VIA – Regione Lombardia - Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi infrastrutture sul sistema rurale e per la realizzazione di proposte di interventi di compensazione CONTENUTI: 1. Il quadro di riferimento pag.1

1.1. Il Progetto Val.Te.R. della D.G. Agricoltura

della Regione Lombardia pag.3

1.2. I temi, gli obiettivi e le scelte pag.4

1.3. Soggetti coinvolti pag.13

1.4. Definizioni di base. Compensazione e

mitigazione pag.14

1.5. Descrizione del metodo pag.16

1.6 Criteri di elaborazione degli indicatori e degli

indici pag.21

1.6.1. Criteri di aggregazione degli indicatori

pag.21

1.6.2. Criteri di classificazione pag.21

1.6.3. Criteri di scalabilità tra i livelli geografici

pag.21

1.7 Val.Te.R.-Explorer pag.22

2. I tematismi ordinatori pag.26

2.1. Unità Tipologiche di Paesaggio pag.26

2.2. Sistemi Territoriali Agricoli pag.28

2.3. Comuni pag.29

2.4. La griglia pag.30

2.4.1 Scelta della struttura di campionamento

pag.30

2.4.2 Criteri di calibrazione della griglia pag.30

2.4.3 Livello di dettaglio pag.31

2.4.4 Criteri di discretizzazione pag.34

3. Descrizione, misurazione e classificazione

della qualità delle aree rurali pag.38

3.1. Definizione degli indicatori relativi all’Indice

Sintetico“Rilevanza Ambientale” pag.38

3.1.1. Landscape Biodiversity Index (LBI) pag.38

3.1.2. Densità di aste idriche pag.48

3.1.3. Specie a rischio di estinzione pag.53

3.1.4. Continuità territoriale rispetto alle

infrastrutture stradali pag.60

3.2. Definizione degli indicatori relativi all’Indice

Sintetico“Rilevanza Paesistica” pag.67

3.2.1. Complessità morfologica pag.67

3.2.2. Rilevanza del paesaggio culturale pag.75

3.2.3. Dotazione vegetazionale pag.83

3.3. Definizione degli indicatori per l’analisi degli

aspetti socio-economici pag.89

3.3.1. Numero di aziende agricole pag.90

3.3.2. Numero di aziende agrituristiche pag.90

3.3.3. Dimensione media della Superficie

Agricola Utilizzata aziendale pag.91

3.3.4. Unità Bovino Adulto (UBA) pag.92

3.3.5. Finanziamenti per misure di tutela

ambientale pag.92

3.3.6. Finanziamenti per misure di sviluppo

economico-produttivo pag.93

4. Lettura integrata degli indicatori per la

costruzione di quadri interpretativi pag.106

4.1. Interpretazione dell’Indice sintetico

“Rilevanza ambientale” pag.106

4.1.1. Ambito di montagna/collina pag.106

4.1.2. Ambito di pianura pag.114

4.2. Interpretazione dell’Indice sintetico

“Rilevanza paesistica” pag.125

4.2.1. Ambito di montagna/collina pag.125

4.2.2. Ambito di pianura pag.133

4.3. Interpretazione degli indicatori socio-

economici pag.141

4.3.1. Ambito di montagna/collina pag.141

4.3.2. Ambito di pianura pag.143

4.4. Conclusioni pag.145

5. Valutazione, compensazioni, mitigazioni:

procedure e strumenti per la sostenibilità degli

interventi pag.151

5.1 Alcune considerazioni come premessa per la

condivisione di un percorso di lavoro pag.151

5.2 Val.Te.R come strumento di inquadramento

delle problematiche progettualie ambientali e

per la definizione di interventi di mitigazione e

compensazione pag.152

5.2.1 Analisi degli impatti sul contesto

economico-produttivo pag.153

5.2.2 Analisi degli impatti sul contesto

paesistico-ambientale pag.155

5.2.3 Identificazione dell’ambito di ricaduta

spaziale del progetto pag.157

39

VAS – Valutazione Ambientale Strategica

40

41

Linee guida nazionali

VAS – Ministero dell’Ambiente – Linee guida per la valutazione ambientale strategica (Vas). Fondi strutturali 2000-2006

AUTORE Ministero dell'Ambiente ANNO 1999

TITOLO Linee guida per la valutazione ambientale strategica (Vas). Fondi strutturali 2000-2006

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/Lg_esistenti/Linee_guida_VAS.pdf

N° pagine 24 NOME FILE BASE VAS060114-01_Linee_Guida_MinAmb_1999.pdf DIMENSIONI (KB) 527 DATA ACQUISIZIONE 14/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

42

VAS – Ministero dell’Ambiente – Linee guida per la valutazione ambientale strategica (Vas). Fondi strutturali 2000-2006 CONTENUTI: 1. Introduzione

2. Valutazione strategica

2.1 Valutazione della situazione

ambientale,elaborazione dei dati di riferimento

2.2 Obiettivi, finalità, proprietà

2.3 Bozza di proposta di sviluppo e

individuazione delle alternative

2.4 Valutazione ambientale della bozza di

proposta

2.5 Indicatori in campo ambientale

2.6 Integrazione dei risultati delle valutazioni

nella decisione definitiva in merito ai piani e

programmi

Bibliografia

Schemi

- Ruolo Autorità ambientali nello sviluppo

regionale sostenibile

- Autorità dello sviluppo/Autorità competenti in

materia

- Fasi della Vas/Descrizione

- Schema Pressione/Stato/Obiettivi

Allegato 1 • Schema Dpsir

Allegato 2 • Tabelle

Tabella 1 Indicatori di pressione per tematiche

ambientali

Tabella 2 Indicatori di pressione e di stato per

aree tematiche e principali fonti di dati

Tabella 3 Settori d’intervento • Criteri di

sostenibilità

Tabella 4 Tematiche ambientali • Obiettivi di

sostenibilità

Tabella 5 Criteri e obiettivi di sostenibilità

Tabella 6 Obiettivi di sostenibilità e settori di

intervento

Tabella 7 Indicatori Pressione • Stato • Obiettivi •

Azioni di politica ambientale • Rilevamenti e

monitoraggio

Tabella 8 Esempio di scheda di valutazione

Tabella 9 Obiettivi/priorità • Indicatori di

prestazione • Finalità degli interventi

43

VAS – Programme Interreg MEDOCC , Gruppo ENPLAN – Linee Guida ENPLAN

AUTORE Gruppo ENPLAN ANNO 2004

TITOLO Linee Guida ENPLAN - Programme Interreg MEDOCC

TIPO DOCUMENTO Linee Guida FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/guida/index.htm N° pagine 330 NOME FILE BASE VAS060201-02_Enplan DIMENSIONI (KB) 20.800 DATA ACQUISIZIONE 1/2/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI VAS060201-02_Enplan_00.pdf Ringraziamenti e indice

VAS060201-02_Enplan_01.pdf Parte 01 - Verso una pianificazione sostenibile

VAS060201-02_Enplan_02.pdf Parte 02 - L’integrazione della Valutazione Ambientale nel processo di Piano o Programma

VAS060201-02_Enplan_03.pdf Parte 03 - Il manuale operativo

VAS060201-02_Enplan_04A.pdf Parte 04a - Sperimentazioni

VAS060201-02_Enplan_04B.pdf Parte 04b - Strumenti

VAS060201-02_Enplan_04B figure.pdf Parte 04b - Figure

VAS060201-02_Enplan_05.pdf Parte 05 - Allegati

ARCHIVIO CD n.1 Note:La cartella contiene 8 files in formato pdf, corrispondenti ad altrettanti capitoli della guida

44

VAS – Programme Interreg MEDOCC , Gruppo ENPLAN – Linee Guida ENPLAN CONTENUTI:

Introduzione

Lo sviluppo sostenibile

La sostenibilità ambientale

Pianificazione e programmazione sostenibile

Il Progetto Enplan

L'integrazione della Valutazione Ambientale

Pianificazione e VIA dei progetti

La Direttiva 01/42/CE: il contesto normativo

L'ambito di applicazione

Il procedimento di valutazione

Raccomandazioni per il recepimento

La linee Guida Enplan: obiettivi e destinatari

Indicazioni per l'utilizzazione della Guida

L’INTEGRAZIONE DELLA VALUTAZIONE

AMBIENTALE

NEL PROCESSO DI PIANO O PROGRAMMA

Modalità di integrazione della dimensione

ambientale nei piani e programmi

L'integrazione della dimensione ambientale nelle

sperimentazioni del Progetto Enplan

Caratterizzazione degli aspetti strategici

Caratterizzazione degli aspetti strutturali

Caratterizzazione degli aspetti attuativi

La Valutazione Ambientale nelle fasi del piano o

programma

Valutazione Ambientale nella fase di

orientamento e impostazione

Valutazione Ambientale nella fase di

elaborazione e redazione

Valutazione Ambientale nella fase di

consultazione e adozione /approvazione

Valutazione Ambientale nella fase di attuazione

e gestione

Aspetti trasversali

La base di conoscenza comune

Il processo di configurazione della base di

conoscenza comune

Le componenti della base di conoscenza:

informazioni, modelli e indicatori

La partecipazione / negoziazione /

concertazione dei diversi soggetti

Importanza e ruolo della partecipazione del

pubblico

Il processo di partecipazione integrato nel piano

o programma

Gestione e programmazione del processo di

partecipazione

Applicabilità delle metodologie della

partecipazione alla pianificazione

Negoziazione / Concertazione Consultazione

Comunicazione / Informazione

La “Sintesi non Tecnica” del Rapporto

Ambientale

La Dichiarazione di Sintesi come componente

del piano o programma

Trasparenza delle procedure

IL MANUALE OPERATIVO

La Valutazione Ambientale continua

Valutazione Ambientale nella fase di

orientamento e impostazione

Orientamenti iniziali e impostazione del P/P

L'analisi di sostenibilità degli orientamenti iniziali

La Verifica di esclusione: finalità e contenuti

Struttura della Verifica di esclusione

Criteri di esclusione e loro significatività

Valutazione Ambientale nella fase di

elaborazione e redazione

Definizione dell'ambito di influenza del P/P

(scoping)

La costruzione del quadro pianificatorio e

programmatico

L'analisi di contesto

Identificazione dell'ambito spazio-temporale del

P/P

Identificazione dei soggetti da coinvolgere

45

Strumenti per la definizione dell'ambito di

influenza del P/P

Determinazione degli obiettivi generali

La costruzione dello scenario di riferimento

Le variabili ambientali chiave per la definizione

dello scenario di riferimento

Analisi di coerenza esterna

Costruzione delle alternative di P/P: obiettivi

specifici e linee di azione

L'analisi ambientale e territoriale di dettaglio

La definizione degli obiettivi specifici del P/P

L'identificazione delle linee di azione e delle

ragionevoli alternative

Stima degli effetti ambientali delle alternative di

P/P

Possibili metodi di misurazione e di controllo

La valutazione e il confronto tra alternative di

P/P

Analisi di coerenza interna

La costruzione degli indicatori

La scelta dell'insieme di indicatori

Gli indicatori prestazionali per la valutazione

degli effetti del P/P

La redazione del Rapporto Ambientale: finalità e

contenuti

Modalità di redazione del Rapporto Ambientale

Valutazione Ambientale della fase di

consultazione, adozione e approvazione

Consultazione e partecipazione sul Rapporto

Ambientale

La “Dichiarazione di Sintesi” del P/P

Valutazione Ambientale nella fase di attuazione

e gestione del P/P

Monitoraggio dello stato dell'ambiente e

monitoraggio del P/P

I rapporti di monitoraggio: contenuti e periodicità

Gli strumenti per il monitoraggio ambientale

I meccanismi di retroazione sul P/P e sulla base

di conoscenza comune

SPERIMENTAZIONI E STRUMENTI

Plan de Desarrollo Sostenible y Ordenación de

los Recursos

Naturales de la Comarca Noroeste de la Región

de Murcia

Componente attuativa di piani o programmi

Piano Regolatore del Comune di Chieri

Piano Regolatore del Comune di Grugliasco

Variante Generale del Piano Regolatore

Generale del Comune di Arluno

Piano Regolatore Generale del Comune di

Madesimo

Plan General de Ordenación Urbana de Palma

del Río

Strumenti

Modelli di Valutazione Ambientale

Base di conoscenza comune

Introduzione

Contenuto della parte IV

Struttura delle schede relative alle

sperimentazioni

Struttura delle schede relative agli strumenti

Risultati principali delle sperimentazioni

Sperimentazioni

Componente strategica di piani e programmi

Estrategia de Gestión Integrada de Zonas

Costeras

Piano Regionale di Sviluppo Economico

Piano di Coordinamento della Provincia di Prato

Piano di tutela delle acque della Valle d'Aosta

Componente strutturale di piani e programmi

Piani Strutturali Comunali in forma Associata –

Associazione Intercomunale Bassa

Romagnola

Piano Strutturale Comunale - Comune di

Bertinoro

Area Campione del Piano Energetico

Ambientale Regionale

Specificazione d'Ambito del Piano Territoriale

Regionale -

Regione Liguria

La partecipazione dei diversi soggetti

Comunicazione / Informazione

Definizione dell'ambito di influenza del piano

Determinazione degli obiettivi generali

Costruzione dello scenario di riferimento

Analisi di coerenza esterna

Costruzione delle alternative

Stima degli effetti ambientali

Valutazione e confronto tra alternative di piano o

programma

Analisi di coerenza interna

Indicatori

Monitoraggio dello stato dell'ambiente e

monitoraggio del piano o programma

47

Linee guida internazionali

VAS – Commissione europea, DG XI “Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile” – Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione

europea – Rapporto finale

AUTORE Commissione europea, DG XI “Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile”

ANNO 1998

TITOLO Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione europea - Rapporto finale

TIPO DOCUMENTO Linee Guida N° pagine 246

FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/Lg_esistenti/Manuale_PSR_PFS%20.pdf

DATA ACQUISIZIONE 14/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE BASE VAS060114-02_Manuale_PSR_PFS%20.pdf DIMENSIONI (KB) 1889 NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

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Note:

48

VAS – Commissione europea, DG XI “Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile” – Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione europea – Rapporto finale

CONTENUTI:

GLOSSARIO E ACRONIMI vi

PREMESSA xii

PARTE 1 - INTRODUZIONE pag.1

1.1 CONTESTO DEL MANUALE pag.2

1.2 FINALITÀ E OBIETTIVI DEL MANUALE

pag.3

1.3 A CHI È DESTINATO IL MANUALE pag.4

1.4 CONTENUTO DEL MANUALE pag.4

PARTE 2 - FONDI STRUTTURALI E

VALUTAZIONE AMBIENTALE pag.5

2.1 BREVE RASSEGNA DEL CONTESTO

DELLA POLITICA DI COESIONE

DELL’UNIONE EUROPEA pag.6

2.2 LA PROCEDURA DEI FONDI

STRUTTURALI pag.7

2.2.1 Tappe della procedura pag.7

2.2.2 Il manuale nel contesto pag.10

2.3 LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL

MANUALE pag.18

2.3.1 Introduzione pag.18

2.3.2 Fasi della VAS pag.18

2.3.3 I Fondi strutturali e la VAS: un processo

integrato pag.20

PARTE 3 - IL MANUALE pag.23

3.1 STRUTTURA DEL MANUALE pag.24

3.2 RUOLI E RESPONSABILITÀ AI FINI DELLA

VALUTAZIONE AMBIENTALE pag.27

3.3 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA

PREDISPOSIZIONE

DEI PIANI DI SVILUPPO REGIONALE pag.29

3.3.1 Introduzione pag.31

3.3.2 Valutazione della situazione ambientale -

elaborazione di dati di riferimento pag.33

3.3.3 Elaborazione degli obiettivi e delle priorità

pag.38

3.3.4 Elaborazione della bozza di piano e delle

sue alternative pag.44

3.3.5 Valutazione ambientale della bozza di

piano pag.46

3.3.6 Indicatori ambientali per il piano pag.51

3.3.7 Integrare i risultati della valutazione nel

piano definitivo pag.54

3.4 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA

PREDISPOSIZIONE DEI QUADRI

COMUNITARI DI SOSTEGNO pag.57

3.4.1 Introduzione pag.58

3.4.2 Obiettivi e priorità del Quadro Comunitario

di Sostegno e ruolo

delle autorità competenti in materia ambientale

pag.60

3.4.3 La valutazione ambientale nel contesto del

Quadro Comunitario

di Sostegno pag.62

3.4.4 Indicatori ambientali e Quadri Comunitari

di Sostegno pag.64

3.5 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA

PREDISPOSIZIONE

DEI PROGRAMMI OPERATIVI pag.66

3.5.1 Introduzione pag.67

3.5.2 Valutazione della situazione ambientale -

elaborazione di dati di riferimento pag.69

3.5.3 Elaborazione degli obiettivi e delle finalità

pag.72

3.5.4 L’elaborazione della bozza di Programma

Operativo e le sue alternative pag.75

3.5.5 Valutazione ambientale delle bozze di

Programmi Operativi pag.79

3.5.6 Indicatori ambientali per i Programmi

Operativi pag.82

3.6 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEGLI

IMPATTI AMBIENTALI DEI PROGRAMMI

DEI FONDI STRUTTURALI pag.84

BIBLIOGRAFIA pag.87

ALLEGATO I VALUTAZIONE DELL’ATTUALE

SITUAZIONE AMBIENTALE –

“I DATI DI RIFERIMENTO” I.1

ALLEGATO II DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

E DELLE PRIORITÀ II.2

49

ALLEGATO III TECNICHE PER LA

VALUTAZIONE AMBIENTALE DEI PIANI DI

SVILUPPO

REGIONALE E DEI PROGRAMMI OPERATIVI

III.1

ALLEGATO IV INDICATORI IV.1

ALLEGATO V MONITORAGGIO E

VALUTAZIONE V.1

ALLEGATO VI METTERE IN ATTO I

RISULTATI DELLA VALUTAZIONE EX ANTE

DEI

PROGRAMMI OPERATIVI VI.1

ALLEGATO VII LISTA DI CONTROLLO PER

L’INTEGRAZIONE DEGLI ASPETTI

AMBIENTALIVII.1

ELENCO DEI QUADRI, DELLE TABELLE E

DELLE FIGURE

QUADRI

Quadro 1.1 Requisiti in vigore ai fini della

valutazione ambientale dei

piani regionali pag.2

Quadro 3.1 Principali attori coinvolti nella

valutazione dei piani e

programmi dei Fondi strutturali pag.27

Quadro 3.2 La situazione ambientale – esempio

tratto dal QCS della

Grecia nel periodo 1994-99 pag.62

Quadro 3.3 Un esempio di ottimizzazione dei

benefici e delle opportunità pag. 76

Quadro 3.4 Possibili contenuti di un Programma

Operativo (PO) pag.78

Quadro I.1 Dati di riferimento: introduzione I.2

Quadro I.2 Punti di forza e punti deboli I.4

Quadro III.1 Incertezze e mancanza di

conoscenze III.2

Quadro III.2 Possibili aree geografiche nelle

quali effettuare l’analisi degli effetti cumulativi

sulle risorse naturali e sugli ecosistemi III.10

Quadro IV.1 Criteri principali per la scelta degli

indicatori IV.1

Quadro VI.1 Esempio di alcuni criteri di

screening VI.2

Quadro VI.2 Esempio di tecnica di classifica per

i progetti VI.7

TABELLE

Tabella 2.1 Tipologia dei progetti di sviluppo, dei

regimi di aiuto e di altri interventi nel quadro

degli obiettivi 1, 2, 5b e 6 pag.8

Tabella 2.2 Alcuni esempi di atti legislativi chiave

in campo ambientale e loro relazione con la

gamma-tipo di interventi a titolo dei Fondi

strutturali pag.15

Tabella 2.3 Fasi della VAS nella

programmazione relativa ai Fondi strutturali

pag.19

Tabella 2.4 Differenza tra la VAS e la VIA

pag.20

Tabella 3.1 Formato generale di presentazione

degli stadi della VAS nel manuale pag.24

Tabella 3.2 Criteri di sostenibilità per la

definizione degli obiettivi del programma

pag.41

Tabella 3.3 Esempio di matrice di valutazione a

livello di PSR pag.49

Tabella 3.4 Esempio di presentazione delle

priorità ambientali in un QCS pag.60

Tabella 3.5 Esempio di continuità tra priorità,

obiettivi e indicatori ambientali allo stadio di

QCS pag. 65

Tabella 3.6 Esempi di obiettivi e finalità

ambientali per differenti priorità pag. 74

Tabella I.1 Esempio di dati di riferimento per i

settori dell’energia e dei trasporti

Tabella I.2 Esempi di dati di riferimento per i

temi principali I.5

Tabella III.1 Formato-tipo di una matrice

d’impatto ambientale III.1

Tabella III.2 Analisi sintetica dell’impatto

ambientale III.4

Tabella III.3 Criteri relativi alla dotazione

ambientale e indicatori di impatto ambientale

proposti per la regione occidentale dell’Irlanda

III.5

Tabella III.4 Esempio di una matrice sintetica di

comparazione delle finalità e degli obiettivi per

una priorità denominata “Sviluppo

dell’industria turistica” prevista da un

programma III.7

Tabella III.5 Esempio di matrice di valutazione

per una misura nell’ambito dei PO III.8

Tabella IV.1 Esempi di indicatori di base

ambientali IV.2

50

Tabella IV.2 Esempi di indicatori di prestazione

ambientali IV.2

Tabella IV.3 Esempio di indicatori e obiettivi

ambientali a livello di QCS IV.5

Tabella IV.4 Esempio di indicatori di prestazione

e obiettivi per un PO IV.6

Tabella IV.5 Esempi di indicatori di impatto

ambientale IV.6

Tabella IV.6 Indicatori di base per il settore idrico

IV.7

Tabella IV.7 Indicatori di prestazione per il

settore idrico IV.7

Tabella IV.8 Indicatori di impatto per il settore

idrico IV.7.

Tabella VI.1 Esempio di sistema di classifica dei

progetti - Trasporti e comunità VI.4

Tabella VI.2 Esempio di sistema di classifica dei

progetti - Sostegno alle imprese VI.5

Tabella VI.3 Esempio di sistema di classifica dei

progetti – Qualità ambientale e immagine

regionale VI.6

FIGURE

Figura 2.1 Sintesi della procedura dei Fondi

strutturali pag.9

Figura 2.2 Integrazione tra la procedura dei

Fondi strutturali e la procedura VAS pag.22

Figura 3.1 Come usare il manuale - Parte 3

pag.26

Figura 3.2 I PSR e la procedura VAS pag.32

Figura 3.3 I QCS, i DOCUP e la valutazione

ambientale pag.59

Figura 3.4 I PO e la procedura VAS pag.68

Figura 3.5 Continuità tra la procedura VAS e la

procedura dei Fondi strutturali pag.69

Figura 3.6 Vari livelli di interazione e di

coordinamento allo stadio di PO pag.77

51

VAS – Commissione Europea – Attuazione della Dir. 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente

AUTORE Commissione Europea

ANNO 2003

TITOLO ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2001/42/CE CONCERNENTE LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DI DETERMINATI PIANI E PROGRAMMI SULL’AMBIENTE

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/1_030923_sea_guidance_it.pdf

N° pagine 68 NOME FILE BASE VAS060114-03_1_030923_sea_guidance_it.pdf DIMENSIONI (KB) 3693 DATA ACQUISIZIONE 14/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

52

VAS – Commissione Europea – Attuazione della Dir. 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente CONTENUTI: PREMESSA pag.2

1. Introduzione pag.3

2. Obiettivi della direttiva pag.5

3. Ambito di applicazione della direttiva pag.6

4. Obblighi generali pag.23

5. Il rapporto ambientale pag.25

6. Qualità del rapporto ambientale pag.34

7. Consultazione pag.36

8. Monitoraggio pag.45

9. Relazione con le altre disposizioni della

normativa comunitaria pag.49

Appendice I Orientamenti pratici sul

monitoraggio

Appendice II Componenti del gruppo di lavoro

Appendice III Bibliografia

53

VAS – UNECE – Resource Manual to support application of the UNECE Protocol on SEA

AUTORE UNECE

ANNO 2007

TITOLO Resource Manual to Support Application of the UNECE Protocol on Strategic Environmental Assessment

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.unece.org/env/eia/sea_manual/documents/SEAmanualDraftFinalApril2007.pdf

N° pagine 224 NOME FILE BASE VAS070530-01_SEAmanualDraftFinalApril2007.pdf DIMENSIONI (KB) 1700 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note

54

VAS – UNECE – Resource Manual to support application of the UNECE Protocol on SEA CONTENUTI: List of tables v

List of figures v

List of boxes v

Abbreviations and acronyms vii

INTRODUCTION TO THE MANUAL pag.1

0.1 Preamble pag.2

0.2 Purpose, target audience and status pag.3

0.3 Structure pag.4

0.4 Revision and adaptation of the Manual pag.6

PART A: APPLICATION OF THE PROTOCOL

pag.7

CHAPTER A1: A BRIEF INTRODUCTION TO

STRATEGIC ENVIRONMENTAL

ASSESSMENT pag.9

A1.1 Introduction to the Chapter pag.10

A1.2 What is SEA? pag.11

A1.3 Benefits and costs of SEA pag.13

A1.4 Guiding principles for application of SEA

pag.6

A1.5 Some broader considerations pag.7

CHAPTER A2: INTEGRATION OF SEA INTO

PLAN AND PROGRAMME MAKING pag.21

A2.1 Introduction to the Chapter pag.22

A2.2 Plan and programme making, SEA and the

links between them pag.23

A2.3 Practical approaches to integrating SEA

into plan and programme making pag.33

A2.4 Options for applying the Protocol during

plan and programme making pag.36

CHAPTER A3: DETERMINING WHETHER

PLANS AND PROGRAMMES REQUIRE SEA

UNDER THE PROTOCOL pag.43

A3.1 Introduction to the Chapter pag. 44

A3.2 Legal obligations pag.45

A3.3 Detailed description of tests pag.52

A3.4 Possible practical arrangements pag.63

CHAPTER A4: SEA OF PLANS AND

PROGRAMMES pag.65

A4.1 Introduction to the Chapter pag.66

A4.2 Scoping and environmental report pag.67

A4.3 Public participation pag.87

A4.4 Consultation with authorities pag.94

A4.5 Transboundary consultations pag.97

A4.6 Decision pag.100

A4.7 Monitoring pag.102

CHAPTER A5: OVERVIEW OF BASIC TOOLS

FOR SEA pag.105

A5.1 Introduction to the Chapter pag.106

A5.2 Analytical and participatory tools in SEA

pag.107

A5.3 Overview of basic analytical tools pag.111

iv Resource Manual to Support Application of

the UNECE Protocol on SEA

Draft Final, April 2007

A5.4 Overview of basic public participation tools

pag.116

CHAPTER A6: POLICIES AND LEGISLATION

pag.119

A6.1 Introduction to the Chapter pag.120

A6.2 Possible approaches pag.122

PART B: TRAINER’S GUIDE pag.127

CHAPTER B1: CAPACITY DEVELOPMENT

FRAMEWORK FOR THE PROTOCOL

pag.129

B1.1 Introduction to the Chapter pag.130

B1.2 Introduction to capacity development for

the Protocol pag.131

B1.3 Capacity assessment pag.135

B1.4 Tips for designing SEA capacity-

development strategies pag.137

B1.5 Concluding remarks pag.138

CHAPTER B2: EXAMPLE STRUCTURE OF

PRACTICAL EXERCISE FOR USE IN

TRAINING COURSE ON THE PROTOCOL

pag.139

B2.1 Introduction to the Chapter pag.140

B2.2 Tasks for work on a case study pag.143

ANNEXES pag.153

55

ANNEX A0.1: UNECE PROTOCOL ON SEA

pag.155

ANNEX A1.1: LEGAL AND POLICY

LANDMARKS IN THE EVOLUTION OF SEA

pag.177

ANNEX A1.2: IAIA PERFORMANCE CRITERIA

FOR SEA pag.181

ANNEX A5.1: DESCRIPTION OF SELECTED

ANALYTICAL TOOLS pag.183

ANNEX A5.2: DESCRIPTION OF SELECTED

PUBLIC PARTICIPATION TOOLS pag.197

ANNEX B1.1: EXAMPLE OF A DETAILED

CAPACITY ASSESSMENT FOR THE

IMPLEMENTATION OF THE PROTOCOL

USED IN SELECTED EECCA COUNTRIES

pag.207

ANNEX B1.2: EXAMPLE OF SIMPLE TERMS

OF REFERENCE USED FOR NATIONAL

CAPACITY-DEVELOPMENT STRATEGIES

FOR IMPLEMENTATION OF THE

PROTOCOL IN SELECTED EECCA

COUNTRIES pag.213

56

57

VAS – Inghilterra , Office of the Deputy Prime Minister – The Strategic Environmental Assessment Directive: Guidance for Planning Authorities

AUTORE Inghilterra - Office of the Deputy Prime Minister ANNO 2003

TITOLO The Strategic Environmental Assessment Directive: Guidance for Planning Authorities

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/2_SEA%20UK%20guidance.pdf

N° pagine 66 NOME FILE BASE VAS060114-04_2_SEA%20UK%20guidance.pdf DIMENSIONI (KB) 341 DATA ACQUISIZIONE 14/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

58

VAS – Inghilterra , Office of the Deputy Prime Minister – The Strategic Environmental Assessment Directive: Guidance for Planning Authorities CONTENUTI: CHAPTER 1 Introduction pag.5 CHAPTER 2 Background and Context pag.7 Objectives and requirements of the Directive

pag.7 SEA and the planning process pag.9 SEA and Sustainability Appraisal pag.9 Plans for which SEA is not always required

pag.11 Consultation pag.11 Who should undertake the SEA? pag.12 CHAPTER 3 Stages of SEA pag.13 Stage A: Setting the context and establishing the

baseline pag.16 Stage B: Deciding the scope of SEA and

developing alternatives pag.20 Stage C: Assessing the effects of the plan

pag.22 Stage D: Consultation on the draft plan and

Environmental Report pag.25

Stage E: Monitoring implementation of the plan

pag.27 Glossary pag.29 Appendices pag.31 Appendix 1. Application of the SEA Directive to

plans and programmes pag.31 Appendix 2. Other relevant plans, programmes

and objectives pag.32 Appendix 3. Devising SEA and sustainability

appraisal objectives and indicators pag.34 Appendix 4. Sources of baseline data pag.39 Appendix 5. Presenting baseline information

pag.42 Appendix 6. Assessing secondary, cumulative

and synergistic effects pag.43 Appendix 7. Identifying and comparing

alternatives pag.46 Appendix 8. Prediction and evaluation pag.51 Quality Assurance Checklist pag.54 References and further information pag.56 The SEA Directive pag.59

59

VAS – Greening Regional Development Programmes Network - Handbook on SEA for Cohesion policy 2007-2013

AUTORE Greening Regional Development Programmes Network

ANNO 2006 TITOLO Handbook on SEA for Cohesion policy 2007-

2013 TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE WEB: http://www.ambiente.regione.marche.it/sito/Portals/0/pagine/prog_int/grdp_sea_handbook.pdf

N° pagine 48 NOME FILE BASE VAS070530-04_grdp_sea_handbook.pdf DIMENSIONI (KB) 846 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

60

VAS – Greening Regional Development Programmes Network - Handbook on SEA for Cohesion policy 2007- CONTENUTI: Foreword by the GRDP Project 2

Acknowledgements 3

1 INTRODUCTION 4

1.1 Objectives and purpose of this Handbook 4

1.2 Nature of this Handbook 4

1.3 Relationship to previous guidance and

experience 5

1.4 User guide 5

1.5 Key definitions 6

2 SEA AND THE COHESION POLICY

PROGRAMMING PROCESS 7

2.1 Which Cohesion Policy programming

documents are subject to SEA Directive? 7

2.2 Logical linkages between the programming

process, SEA, ex-ante evaluations,and

partnership consultations 7

3 GENERAL PRINCIPLES FOR

MANAGEMENT OF THE SEA DURING

PROGRAMMING

FOR COHESION POLICY FUNDING 9

3.1 Treatment of alternatives within SEA 9

3.2 Internal management of the SEA process 9

3.3 Consultations with relevant environmental

authorities and concerned public 10

4 RECOMMENDED STEPS IN THE SEA

PROCESS 12

4.1 Determination of the environmental issues,

objectives, and indicators that should be

considered within SEA 12

4.2 Evaluation of the current situation and trends

and their likely evolution if the programming

document is not implemented 16

4.3 Assessment of development objectives and

priorities 18

4.4 Assessment of proposed measures and

eligible activities 20

4.5 Assessment of the cumulative effects of the

entire programming document 25

4.6 Evaluation of selection criteria for activities

or projects to be implemented through the

programming document 26

4.7 Evaluation of the monitoring system for the

programming document 30

4.8 Compilation of the Environmental Report and

its submission for consultations with

environmental authorities and the public 31

4.9. Decision-making and information on the

decision 33

5 CONCLUDING COMMENTS ON THE MOST

COMMON MYTHS ABOUT SEA 34

5.1 Concern that SEA requires detailed analyses

which may not be appropriate for a given

programming document 34

5.2 Concern that SEA does not enable

assessment of economic and social impacts

and does not facilitate consideration of

sustainability issues 34

5.3 Concern that SEA poses significant

additional costs and prolongs the planning

process 34

6 KEY DOCUMENTS, REFERENCES,

GUIDANCE 36

6.1 Key documents for Cohesion Policy

Programming and SEA 36

6.2 SEA References and Guidance 36

Annex I Examples of alternatives at the level of

objectives/priorities and at the level of

measures and eligible activities 37

Annex II Example of environmental objectives

and indicators used in SEA practice 39

Annex III Contents of the Environmental Report

as outlined in Annex I of the SEA Directive 41

Annex IV SEA Review Checklist 42

61

VAS – Scozia , Scottish Executive – A Consultation on Proposed Legislative Measures to inroduce SEA in Scotland

AUTORE Scotland – Scottish Executive

ANNO 2003

TITOLO

Strategic Environmental Assessment - A Consultation on Proposed Legislative Measures to Introduce Strategic Environmental Assessment in Scotland

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/3_Consulta%20Escòcia.pdf

N° pagine 68 NOME FILE BASE VAS060201-01_3_Consulta%20Escòcia.pdf DIMENSIONI (KB) 168 DATA ACQUISIZIONE 1/2/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

62

VAS – Scozia , Scottish Executive – A Consultation on Proposed Legislative Measures to inroduce SEA in Scotland CONTENUTI: Summary pag.1

1 Introduction pag.4

2 Consultation on the draft Regulations pag.7

3 Consultation on the principles of the proposed

Bill pag.16

4 Sets out the specific issues on which the

Scottish Executive invites views pag.18

5 Lists the consultation questions pag.34

Annex A – draft Regulations to give effect to the

Directive in Scotland

Annex B – the full text of Directive 2001/42/EC

63

VAS – Government of Ireland – Assessment of the effects of certain plains and programmes on the environment

AUTORE Government of Ireland ANNO 2004

TITOLO Assessment of the effects of certain plains and programmes on the environment

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.environ.ie/en/Publications/DevelopmentandHousing/Planning/FileDownLoad,1616,en.pdf

N° pagine 97 NOME FILE BASE VAS070530-08_FileDownLoad,1616,en.pdf DIMENSIONI (KB) 609 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

64

VAS – Government of Ireland – Assessment of the effects of certain plains and programmes on the environment CONTENUTI: Chapter 1. Introduction 1

• Purpose of the Guidelines 1

• Operative Date 1

• Status of the Guidelines 1

• Objectives of the SEA Directive 2

• Background to the SEA Directive 2

• What is Strategic Environmental Assessment

(SEA)? 2

• Benefits of SEA 3

• Relevant Provisions of the Planning and

Development Act 2000 4

• Transposition of the SEA Directive into

Planning Law 4

• Structure of the Guidelines 5

Chapter 2. Integrating SEA into

Plan-making 7

• Overview 7

• Integrating SEA into Plan-making 8

• Who should be Responsible for carrying out

SEA? 9

• A Step-by-Step guide to the SEA Process 9

• Documenting the SEA Process 11

Chapter 3. SEA: Screening and

Scoping 12

• Definitions 12

• Screening - what the SEA Directive requires 12

• Mandatory National Requirements 13

• Screening of Plans 14

• Criteria for Determining the Likely Significance

of Environmental Effects 15

• Scoping of Environmental Report 16

• Consultation with Environmental Authorities 18

• Designation of Environmental Authorities 19

• Contact Points in Environmental Authorities 20

Chapter 4. The Environmental Report 22

• Introduction 22

• Scope of Information to be included in

Environmental Report 23

• Mandatory Contents of Environmental Report

24

• Contents and Main Objectives of the Plan and

its Relationship with other relevant Plans 26

• Description of the Current State of the

Environment,Environmental Characteristics of

the Area likely to be affected, and

Identification of any Existing Environmental

Problems 26

• Environmental Protection Objectives relevant

to the Plan and Description of how those

Objectives and any Environmental

Considerations have been taken into account

in preparing the Plan 29

• Likely Significant Effects on the Environment

31

• Assessment/Matrix Approach 33

• Significant Effects 34

• Cumulative Effects 34

• Measures envisaged to Prevent, Reduce and

as fully as possible Offset any Significant

Adverse Environmental Effects 35

• Outline of reasons for Selecting Alternatives

and Description of how the Assessment was

undertaken, including any Difficulties 36

• Alternatives 36

• Assessment Methods (including Difficulties) 37

• Proposed Monitoring Measures 38

• Non-Technical Summary 38

• Layout of Environmental Report 39

• Quality of Environmental Report 40

Chapter 5. Consultations on Plan 41

and Environmental

Report

• Public Participation 41

• Consultations with Environmental Authorities

and the Public 41

• Transboundary Consultations 42

• Practical Application of Transboundary

Requirements 43

• Plans in the Republic of Ireland 43

• Contact Point in Northern Ireland 44

• Timing of Transboundary Consultations 45

65

• Consulting the Minister for the Environment,

Heritage and Local Government 45

• Timeframe for Completing Consultations 45

Chapter 6. Adoption of Plan 47

• Overview 47

• SEA Statement 47

• Recommended Format for SEA Statement 48

• Consideration of Submissions 49

Chapter 7. Monitoring 50

• Requirements of the SEA Directive 50

• Purpose of Monitoring 50

• Monitoring Arrangements and Methods 50

• Scope of Monitoring 51

• Who is Responsible for Monitoring? 51

• When does Monitoring take place? 52

• Indicators 52

• Possible Additional Guidance 56

Appendices

Appendix A - Text of SEA Directive 57

Appendix B - Integration of SEA with the

Preparation or Review of a Development Plan

77

Appendix C - Checklist of Policy

Documents,Strategies, Guidelines,

Directives,Conventions, etc. which are

relevant to the Setting of Environmental

Protection Objectives 79

Appendix D - Sources of Environmental Data 87

Appendix E - Further Reading 91

66

67

VAS – European Commision , DG TREN - Indicative guidelines on evaluation methods: evaluation during the programming period

AUTORE European Commision , DG TREN ANNO 2005

TITOLO Indicative guidelines on evaluation methods: evaluation during the programming period

TIPO DOCUMENTO Manuale

FONTE WEB: http://ec.europa.eu/environment/eia/sea-studies-and-reports/beacon_manuel_en.pdf

N° pagine 89 NOME FILE BASE VAS070531-01_beacon_manuel_en.pdf DIMENSIONI (KB) 1450 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

68

VAS – European Commision , DG TREN - Indicative guidelines on evaluation methods: evaluation during the programming period CONTENUTI: 1. INTRODUCING SEA AND ITS CRITICAL

ISSUES

1.1. WHAT IS SEA?

1.2. SEA AND PROJECT EIA

1.3. THE SEA DIRECTIVE CONTENT,

OBJECTIVES AND PURPOSES

2. PRINCIPLES AND RULES FOR MANAGING

AN EFFECTIVE SEA

2.1. THE APPROACH TO SEA:

PARTICIPATORY AND INTEGRATIVE

2.1.1 The 'SEA steps'

2.1.2 Distinguishing between 'SEA steps' and

'approach to SEA'

2.2. SETTING OUT THE SEA: PRINCIPLES,

PROCESS AND STRUCTURE

2.2.1 Principles, Process and Structure

2.2.2 The Concept of SEA Integration into

Planning and Decision Making Process

2.2.3 Pro-active identification and evaluation of

options and alternatives

2.2.4 Raising Strategic Questions

2.3. MANAGING THE SEA PROCESS

2.3.1 Introduction: framework conditions for

effective SEA

2.3.2 Applying management tools

2.3.3 Barriers to Effective SEA Implementation

2.3.4 Further reading

3. CONDUCTING THE SEA PROCESS

3.1. SCREENING

3.1.1 Which infrastructure plans require an

SEA?

3.1.2 How to screen?

3.1.3 The time dimension

3.1.4 Further reading

3.2. SCOPING

3.2.1 What is scoping and how to do it

3.2.2 Why scoping?

3.2.3 Identifying and agreeing on objectives

3.2.4 Identifying the indicators for appraising

strategic alternatives

3.2.5 Further reading

3.3. ENVIRONMENTAL ASSESSMENT

3.3.1 Definitions and requirements

3.3.2 Environmental Assessment within the SEA

participatory and integrative approach

3.3.3 Tools and techniques

3.3.4 Further reading

Table of Contents

3.4. REVIEW

3.4.1 Purpose

3.4.2 How to review

3.4.3 Further reading

3.5. IMPLEMENTATION AND MONITORING

3.5.1 Purpose

3.5.2 How to monitor

3.5.3 Further reading

3.6. CONSULTATION AND PARTICIPATION

3.6.1 Why consultation and participation?

3.6.2 Further reading

GLOSSARY

INDEXES OF BOXES, TABLES AND FIGURES

BEACON NETWORK

69

VAS – UK , ODPM – A practical guide to the SEA directive

AUTORE ODPM (UK) ANNO 2005

TITOLO A practical guide to the strategic environmental assessment directive

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.communities.gov.uk/pub/290/APracticalGuidetotheStrategicEnvironmentalAssessmentDirective_id1143290.pdf

N° pagine 110

NOME FILE BASE VAS070531-02_APracticalGuidetotheStrategicEnvironmentalAssessmentDirective_id1143290.pdf

DIMENSIONI (KB) 777 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

70

VAS – UK , ODPM – A practical guide to the SEA directive CONTENUTI: 1. Introduction 6

Purpose of the Practical Guide 6

Other guidance on SEA 7

Acknowledgements 8

2. Background and Context 9

Objectives and requirements 9

The Directive’s field of application 9

Provisions on screening and exemptions 12

The Directive and SEA practice 14

Who should do SEA? 14

The level of detail in SEA 14

SEA and other forms of assessment 15

The regulatory impact of the Directive 15

3. SEA and Consultation 16

Requirements for consultation 16

The Consultation Bodies 17

Consulting the public 18

Practical aspects of consultation 19

Transboundary consultation with EU Member

States 19

4. SEA and Sustainable Development 20

5. Stages of SEA 23

Introduction 23

Stage A: Setting the context and objectives,

establishing the baseline and 26

deciding on the scope

Stage B: Developing and refining alternatives

and assessing effects 30

Stage C: Preparing the Environmental Report 35

Stage D: Consultation and decision-making 37

Stage E: Monitoring implementation of the plan

or programme 39

EC Directives and other international

instruments related to the 41

SEA Directive

Glossary 42

Appendix 1 – Indicative list of plans and

programmes subject to the 44

SEA Directive

Appendix 2 – Other relevant plans, programmes

and environmental 47

protection objectives

Appendix 3 – Collecting and presenting baseline

information 49

Appendix 4 – Sources of baseline information 52

Appendix 5 – Developing SEA objectives,

indicators and targets 64

Appendix 6 – Developing and assessing

alternatives 68

Appendix 7 – Prediction and evaluation of

effects 74

Appendix 8 – Assessing secondary, cumulative

and synergistic effects 78

Appendix 9 – Quality Assurance checklist 84

Appendix 10 – Monitoring 86

Frequently Asked Questions on the SEA

Directive 91

References and Further Information 94

The SEA Directive 98

List of Figures

1. The SEA Directive’s requirements 10

2. Application of the SEA Directive to plans and

programmes 13

3. Summary of consultation requirements under

the SEA Directive 17

4. Extract from UK Sustainable Development

Strategy, March 2005 21

5. Stages in the SEA process 24

6. Relationship between the SEA Tasks 25

7. Possible structure and contents of the

Environmental Report 36

8. Possible approach to documenting links with

other relevant plans and 48

programmes or environmental protection

objectives

9. Possible way of organising and presenting

baseline information 51

10. Sources of baseline information 52

71

11. Examples of SEA objectives and indicators

65

12. Testing compatibility of SEA objectives 67

13. Example of discrete alternatives 68

14. ‘Hierarchy’ of alternatives 69

15. Examples of alternatives 70

16. Example of comparison of alternatives 72

17. Example table for assessment of alternatives

against SEA objectives 73

18. Illustration of documentation of effects 74

19. Prediction and evaluation techniques for

SEA 76

20. The process of assessing the effects of a

plan or programme 77

21. Stages of SEA and the consideration of

cumulative, secondary and 79

synergistic effects

22. Techniques for assessing cumulative,

secondary and synergistic effects 82

23. Example of a table for recording cumulative

effects and their causes 83

24. Example of a table for recording cumulative

effects of plan or 83

programme on receptors

25. Quality Assurance checklist 84 Contents

72

73

VAS – IIED – SEA. A Sourcebook and reference guide to international experience

AUTORE B.Dalal-Clayton - B. Sadler ANNO 2004

TITOLO Strategic environmental assessment - A Sourcebook and reference guide to international experience

TIPO DOCUMENTO Manuale FONTE WEB: http://www.iied.org/Gov/spa/docs.html#sea N° pagine 410 NOME FILE BASE VAS070531-03_TitleContents_Oct04.pdf DIMENSIONI (KB) 2551 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI VAS070531-03_TitleContents_Oct04.pdf Copertina e indice, prefazione, acronimi e abbreviazioni

VAS070531-04-1_Chapter1_Oct04.pdf Capitolo 1: la VAS in prospettiva internazionale

VAS070531-04-2_Chapter2_Oct04.pdf Capitolo 2: panoramica sulla VAS

VAS070531-04-3_Chapter3_Oct04.pdf Capitolo 3: l’esperienza della VAS nei paesi sviluppati

VAS070531-04-4_Chapter4_Oct04.pdf Capitolo 4: l’esperienza della VAS nella cooperazione per lo sviluppo

VAS070531-04-5_Chapter5_Oct04.pdf Capitolo 5: l’esperienza della VAS nei paesi in transizione

VAS070531-04-6_Chapter6_Oct04.pdf Capitolo 6: l’esperienza della VAS nei paesi in via di sviluppo

VAS070531-04-7_Chapter7_Oct04.pdf Capitolo 7: Conclusioni

VAS070531-04-8_References_Oct04.pdf Riferimenti

VAS070531-04-9_Appendices_Oct04.pdf Appendice

ARCHIVIO CD n.1 Note: La cartella contiene 10 files in formato pdf, corrispondenti ad altrettanti capitoli della guida

74

VAS – IIED – SEA. A Sourcebook and reference guide to international experience CONTENUTI: Preface v

Acknowledgements viii

Acronyms and abbreviations xii

1 SEA in international perspective 1

2 Surveying the field of SEA 7

2.1 Overview of the SEA literature and key

references 7

2.2 Terms and definitions 10

2.3 SEA principles 14

2.4 Rationale, benefits, capacity requirements

and preconditions for SEA 19

2.5 Opportunities and constraints 24

2.6 Evolution and trends in SEA 26

2.6.1 SEA in the context of EIA history 26

2.6.2 The status of SEA systems 27

2.6.3 International legal instruments 29

2.6.4 Evolution of para SEA, including global

and integrative approaches 29

3 SEA experience in developed countries 33

3.1 Brief overview of SEA institutional

arrangements in developed countries 33

3.2 SEA experience in the European Union 41

3.2.1 EU legal and policy frameworks 43

3.2.2 New areas of application 44

3.2.3 The EU SEA Directive in perspective 45

3.2.4 Toward implementation 47

3.3 National experience with SEA 49

3.3.1 Australia 49

3.3.2 Austria 53

3.3.3 Canada 55

3.3.4 Denmark 59

3.3.5 Finland 64

3.3.6 France 66

3.3.7 Germany 71

3.3.8 The Netherlands 73

3.3.9 New Zealand 79

3.3.10 Norway 85

3.3.11 United Kingdom 86

3.3.12 USA 93

3.3.13 SEA in other industrialised countries 96

Japan 96

Korea 97

Portugal 97

Spain 99

Cases

3.1 SEA of Parliamentary Bills in Denmark 101

3.2 SEA of the Netherlands National Waste

Management Plan 2002 104

3.3 Proposed SEA of Point of Immigration Entry

Enhancements, USA 110

4 SEA experience in development cooperation

113

4.1 SEA in multi-lateral development agencies

113

4.1.1 The World Bank 113

4.1.2 African Development Bank 120

4.1.3 Asian Development Bank 122

4.1.4 Inter-American Development Bank 125

4.1.5 United Nations Development Programme

(UNDP) 126

4.1.6 United Nations Environment Programme

(UNEP) 130

4.1.7 A proposed comprehensive approach for

multilateral development banks 133

4.2 SEA in bilateral aid agencies 134

4.2.1 Canadian International Development

Agency 134

4.2.2 Department for International Development

(DFID), United Kingdom 135

4.2.3 The Netherlands 138

4.2.4 OECD Development Assistance

Committee 140

4.2.5 Swedish International Development

Agency (Sida) 141

75

4.2.6 United States Agency for International

Development (USAID) 143

Cases

4.1 Application of the Strategic Environmental

ANalysis (SEAN)

Methodology in Cameroon, and in Honduras and

Nicaragua 154

5 SEA experience in countries in transition 157

5.1 Newly Independent States 159

5.1.1 Main features of SER/OVOS systems 159

5.1.2 Regional trends and variations 160

5.1.3 Implementation of SER provision and

procedure 161

5.1.4 SEA practice in NIS 164

5.1.5 Recent developments and issues in the

Russian Federation 165

5.2 Central and Eastern Europe 168

5.2.1 Origins of SEA in CEE

5.2.2 Recent developments in SEA

arrangements and implementation 170

5.2.3 SEA practice in land use planning 173

5.2.4 SEA of sector plans and programmes 178

5.2.5 SEA of programming documents for EU

structural funds in all EU accession countries

181

5.2.6 SEA of policy 184

5.3 Future development of SEA in the NIS and

CEE regions 186

Cases

5.1 SEA of Slovak Energy Policy (EP 2000) 190

5.2 Framework SEA of the Polish National

Development Plan 2004-2006 194

5.3 SEA of Energy Policy of the Czech Republic

(EP-CR) 199

6 SEA experience in developing countries 205

6.1 SEA in southern Africa 205

6.1.1 South Africa 208

6.1.2 Botswana 214

6.1.3 Lesotho 216

6.1.4 Malawi 217

6.1.5 Mozambique 217

6.1.6 Namibia 218

6.1.7 Swaziland 222

6.1.8 Tanzania 223

6.1.9 Zambia 226

6.1.10 Zimbabwe 227

6.2 SEA in Francophone Africa 228

6.2.1 Benin 231

6.2.2 Burkina Faso 231

6.2.3 Cote d’Ivoire 232

6.2.4 Madagascar 232

6.2.5 Morocco 233

6.2.6 Senegal 234

6.2.7 Other countries 235

6.3 SEA in the rest of sub-Saharan Africa 236

6.3.1 Nile basin 236

6.3.2 Cape Verde 236

6.3.3 Ghana 236

6.3.4 Uganda 237

6.4 SEA in Latin America and the Caribbean 239

6.4.1 Bolivia 240

6.4.2 Brazil 241

6.4.3 Chile 242

6.4.4 Dominican Republic 243

6.4.5 Guatemala 244

6.5 SEA in Asia 244

6.5.1 China 245

6.5.2 Hong Kong 247

6.5.3 Indonesia 248

6.5.4 Nepal 248

6.5.5 Pakistan 250

6.5.6 Thailand 253

6.6 SEA elsewhere 253

6.6.1 Lebanon 253

6.6.2 Pacific islands 255

Cases

6.1 SEA for the Proposed East London Industrial

Development Zone,South Africa 259

6.2 SEA of Tofo, Barra, Tofinho and Rocha

(TBT) beaches area,Mozambique 263

6.3 SEA of the Great Western Development

Strategy, China 268

6.4 SEA for Second National Development Plan,

Namibia 271

6.5 SEA for Water Use, South Africa 276

6.6 Transboundary SEA of the Nile Basin 281

6.7 SEA in the South African National Ports

System 284

6.8 Land use Plan for the Sperrgebiet, Namibia

291

76

6.9 Sectoral SEA: Generic Environmental

Management Programme for Marine Diamond

Mining off the West Coast of South Africa 296

7 Advances and conclusions 299

7.1 Points of departure 299

7.2 Conclusions and recommendations 299

7.2.1 SEA revisited and reconsidered 300

7.2.2 Key trends in SEA process development

301

7.2.3 Status of SEA and experience in different

parts of the world 302

7.3 Future directions and ways forward 307

7.3.1 Improving SEA quality and effectiveness

307

7.3.2 Towards a sustainability approach 308

7.3.3 Promoting integrated assessment and

planning 309

7.4 Challenges to real progress? 310

References 313

Appendices 343

1 SEA legal and policy benchmarks 345

2 Some examples of SEA training initiatives 347

3 The situation regarding SEA in countries in

transition prior to 1997 350

4 Millennium ecosystem assessment 353

5 Recommendations for SEA of regional

development plans in CEE countries 358

6. Principles, their implications for CIDA and key

factors for SEA 359

7. Sub-national economic and environment

planning (E-c-E) 361

8. Legal requirements for SEA in selected

Spanish regions 364

9. Sustainability impact assessment of WTO

multilateral trade negotiations 366

10. Examples of integration mechanisms and

role of environmental assessment

from selected EU member states 368

11 Step-by-step guidance on application and

use of procedures and methods in

SEA good practice 375

12. Considerations for UNDP quality

programming 378

13. Analytical strategic environmental

assessment, ANSEA 381

14. Steps for starting, managing and improving a

sustainable development strategy 383

77

VAS – OECD - Applying SEA: good-practice guidance for development co-operation

AUTORE OECD ANNO 2006

TITOLO Applying SEA: good-practice guidance for development co-operation

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE WEB: http://www.oecd.org/dataoecd/4/21/37353858.pdf

N° pagine 164 NOME FILE BASE VAS070531-05_37353858.pdf DIMENSIONI (KB) 2281 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

78

VAS – OECD - Applying SEA: good-practice guidance for development co-operation CONTENUTI: Acronyms 12

Preface 14

Executive Summary 17

Part I

Chapter 1. Introduction 23

1.1. New approaches to development co-

operation.24

1.2. SEA meets the challenge of more strategic

development co-operation 24

1.3. Legal requirements for SEA 25

1.4. SEA supports donors’ harmonisation and

alignment efforts 26

1.5. What does this Guidance seek to achieve?

27

1.6. How should this Guidance be used? 27

1.7. Agreed development approaches

underpinning this Guidance 28

Chapter 2. Understanding Strategic

Environmental Assessment 29

2.1. Positioning SEA in the decision-making

hierarchy 30

2.2. How SEA has evolved to address the

strategic levels of decision making 31

2.3. SEA: A family of approaches using a variety

of tools 32

2.4. SEA: A continuum of applications 34

2.5. The relationship of SEA with other policy

appraisal approaches

and supporting tools 35

Notes 39

Chapter 3. The Benefits of Using Strategic

Environmental Assessment

in Development Co-operation 41

3.1. Supporting the integration of environment

and development 42

3.2. Identifying unexpected potential impacts of

reform proposals 43

3.3. Improving the identification of new

opportunities 43

3.4. Preventing costly mistakes 45

3.5. Building public engagement in decision

making for improved governance 45

3.6. Facilitating transboundary co-operation 46

3.7. Safeguarding environmental assets for

sustainable development and poverty

reduction 47

Chapter 4. Towards Strategic Environmental

Assessment Good Practice:Principles and

Processes 49

4.1. Basic principles for SEA50

4.2. The institutional dimension of SEA 51

4.3. Stages and steps for undertaking SEA at

the plan and programme level 54

Notes 61

Part II

Chapter 5. Applications of Strategic

Environmental Assessment in Development

Co-operation 65

5.1. Key entry points for SEA 66

5.2. Donor harmonisation for SEAs 69

5.3. Guidance Notes71

A. Guidance Notes and Checklists for SEA Led

by Partner Country Governments 72

Guidance Note and Checklist 1: National

Overarching Strategies, Programmes and

Plans72

Guidance Note and Checklist 2: National Policy

Reforms and Budget Support Programmes 77

Guidance Note and Checklist 3: National

Sectoral Policies, Plans and Programmes 81

Guidance Note and Checklist 4: Infrastructure

Investments Plans and Programmes 86

79

Guidance Note and Checklist 5: National and

Sub-National Spatial Development Plans and

Programmes 90

Guidance Note and Checklist 6: Trans-National

Plans and Programmes 93

B. Guidance Notes and Checklists for SEA

Undertaken in Relation to Donor

Agencies’ Own Processes 98

Guidance Note and Checklist 7: Donors’ Country

Assistance Strategies and Plans 98

Guidance Note and Checklist 8: Donors’

Partnership Agreements with other Agencies

101

Guidance Note and Checklist 9: Donors’ Sector-

Specific Policies103

Guidance Note and Checklist 10: Donor-Backed

Public Private Infrastructure

Support Facilities and Programmes106

C. Guidance Notes and Checklists for SEA in

Other, Related Circumstances 111

Guidance Note and Checklist 11: Independent

Review Commissions (which have

implications for donors’ policiesand

engagement).111

Guidance Note and Checklist 12: Major Private

Sector-Led Projects and Plans115

Case example 5.1. Mainstreaming environment

into Poverty Reduction

Strategies – SEA of Poverty Reduction Strategy

Papers:Uganda and Rwanda 75

Case example 5.2. Incorporating environmental

considerations into Ghana’s

Poverty Reduction Strategy processes: SEA of

Poverty

Reduction Process 76

Case example 5.3. SEA of poverty reduction

credit, Tanzania (budget support) 79

Case example 5.4. SEA for policy reform in the

water and sanitation sectors in Colombia

(development policy lending). 80

Case example 5.5. The Kenya Education

Support Programme 83

Case example 5.6. Sector EA of Indonesia

Water Sector Adjustment Loan (WATSAL) 84

Case example 5.7. Energy Environment Review

in Iran and Egypt 85

Case example 5.8. Regional environmental

assessment of Argentina flood protection 88

Case example 5.9. The Sperrgebiet land use

plan, Namibia 91

Case example 5.10. SEA of the Great Western

Development Strategy, China 92

Case example 5.11. Transboundary

environmental assessment of the Nile basin

95

Case example 5.12. Mekong River Commission

Basin Development Plan 96

Case example 5.13. SEA in Sida’s country

strategy for Viet Nam 100

Case example 5.14. The DFID-WWF

Partnership Programme Agreement 103

Case example 5.15. CIDA action plan for

HIV/AIDS. 105

Case example 5.16. Environment due diligence

for financial intermediaries, based on

European Bank for Reconstruction and

Development (EBRD) procedures108

Case example 5.17. Environmental risk

management of a community-driven

development project – Programme National

de Développement Participatif (PNDP)

Cameroon109

Case example 5.18. The World Commission on

Dams 113

Case example 5.19. The Extractive Industries

Review114

Case example 5.20. Nam Theun 2 Hydropower

Project, Lao PDR117

Case example 5.21. The potential of SEA in

relation to major oil and gas investments 118

Notes 119

Part III

Chapter 6. How to Evaluate Strategic

Environmental Assessment 123

6.1. The role of evaluation124

6.2. Evaluating the delivery of envisaged

outcomes 125

6.3. Evaluation as quality control check126

80

Checklist 6.1. Key questions for evaluating the

delivery of envisaged outcomes of a PPP125

Checklist 6.2. Key questions for evaluation as a

quality control check 126

Chapter 7. Capacity Development for Strategic

Environmental Assessment 129

7.1. Why is SEA capacity development needed?

130

7.2. Mechanisms for developing capacities for

SEA in partner countries131

7.3. SEA capacity development in donor

organisations

7.4. SEA as a foundation for capacity

development and learning societies138

Case example 7.1. Capacity-building needs

assessment for the UNECE SEA Protocol

Implementation in five countries in the Eastern

Europe, Caucasus and Central Asia region

(EECCA) . 131

Case example 7.2. SEA training course in China

133

Case example 7.3. SEA development in

Mozambique

Case example 7.4. UNDP initiative for SEA

capacity-building in Iran134

Case example 7.5. Assessing the potential to

introduce SEA in Nepal135

Case example 7.6. Results-based monitoring in

the water and sanitation sector in

Colombia136

Case example 7.7. Sofia Initiative on Strategic

Environmental Assessment 137

Case example 7.8. The SAIEA node model for

EA support 137

Case example 7.9. Sida SEA Helpdesk –

University of Gothenburg 139

Case example 7.10. Donor sharing of SEA

experience 139

References and Bibliography141

Annex A. Glossary of Terms145

Annex B. Assessment Approaches

Complementary to Strategic Environmental

Assessment 149

Annex C. Analytical and Decision-making Tools

for Strategic Environmental Assessment 153

Annex D. Selected Sources of Information on

Strategic Environmental Assessment 159

81

VIA/VAS – The Netherlands , Commission for Environmental Assessment - Biodiversity on EIA and SEA: voluntary guidelines on biodiversity-inclusive

impact assessment AUTORE R.Slootweg - A.Kolhoff - R.Verheem - R.Hoft ANNO 2006

TITOLO Biodiversity on EIA and SEA: voluntary guidelines on biodiversity-inclusive impact assessment

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE WEB: http://www.eia.nl/ncea/pdfs/biodiversityeiasea.pdf

N° pagine 81 NOME FILE BASE VAS070531-06_biodiversityeiasea.pdf DIMENSIONI (KB) 1470 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

82

VIA/VAS – The Netherlands , Commission for Environmental Assessment - Biodiversity on EIA and SEA: voluntary guidelines on biodiversity-inclusive impact assessment CONTENUTI: Chapter 1 : Introduction

Chapter 2: CoP Decision VIII/28. Impact

Assessment. Voluntary guidelines o

biodiversity-inclusive impact assessment

Chapter 3: How to interpret the biodiversity: a

broad view

Chapter 4 Conceptual reflections

Chapter 5 Voluntary guidelines on biodiversity-

inclusive EIA

Chapter 6 Draft guidance on biodiversity-

inclusive SEA

Annex 1 : Case study contributions

Annex 2: Important features of the Ecosystem

approach

Annex 3: Additional information on SEA

Annex 4: Summary of lessons from case studies

on biodiversity in SEA

83

VAS – Canada - SEA on policy, plans and programs proposals: CIDA Handbook

AUTORE Canadian International Development Agency (CIDA)

ANNO 2004

TITOLO SEA on policy, plans and programs proposals: CIDA Handbook

TIPO DOCUMENTO Manuale

FONTE

WEB: http://www.seataskteam.net/indexAction.cfm?module=Library&action=GetFile&DocumentAttachmentID=977

N° pagine 24 NOME FILE BASE VAS070531-07_indexAction.pdf DIMENSIONI (KB) 306 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

84

VAS – Canada - SEA on policy, plans and programs proposals: CIDA Handbook CONTENUTI: 1.0 Introduction 1

1.1 What is Strategic Environmental

Assessment? 1

1.2 Purpose of the SEA handbook 1

2.0 Requirements for an SEA 1

2.1 Cabinet Directive on Strategic Environmental

Assessment 1

2.2 Preliminary Scan (to determine if there are

important environmental effects) 5

3.0 Preparing for an SEA 6

3.1 Principles for conducting an SEA 6

4.0 Conducting the SEA 7

4.1 What is the existing situation (in a particular

sector or region7

4.2 What are the goals and objectives of the

policy, plan, or program7

4.3 What are the feasible options for delivering

the policy, plan, or program? 8

4.4 What are the most pronounced

environmental issues (positive and

negative)associated with each of the preferred

options8

4.5 How significant are these environmental

effects? 8

4.6 What can be done to avoid or lessen the

negative effects, and enhance the positive

ones9

4.7 What is the most feasible policy, plan, or

program9

4.8 How can environmental effects be

measured, monitored, and reported? 9

5.0 The SEA Report 9

APPENDIX A – Strategic Environmental

Assessment Principles:

Their Implications and Key Actions 11

APPENDIX B – SEA Checklist 14

APPENDIX C – SEA Applicability Form 17

APPENDIX D – Bibliography 18

85

VAS – UNDP Lebanon, European Commission, Lebanon Ministry of Environment – SEA and Land Use Planning in Lebanon training manual

AUTORE UNDP Lebanon, European Commission, Lebanon Ministry of Environment, 2005-10

ANNO 2005

TITOLO SEA and Land Use Planning in Lebanon training manual

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.seataskteam.net/index.cfm?module=Library&page=Document&DocumentID=5517

N° pagine 123 NOME FILE BASE VAS070531-08_lebanonseatrainingmodule.zip DIMENSIONI (KB) 19300 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI VAS070531-08_Annexes.pdf Allegati

VAS070531-08_Chapter1.pdf Capitolo1

VAS070531-08_Chapter2.pdf Capitolo2

VAS070531-08_Chapter3.pdf Capitolo3

VAS070531-08_Chapter4.pdf Capitolo4

VAS070531-08_Chapter5.pdf Capitolo5

VAS070531-08_Chapter6.pdf Capitolo6

VAS070531-08_Chapter7.pdf Capitolo7

VAS070531-08_Disclaimer.pdf Riferimenti

VAS070531-08_Foreword.pdf Introduzione

VAS070531-08_Preface.pdf Prefazione

VAS070531-08_Table of contents.pdf Tavola dei contenuti

ARCHIVIO CD n.1 Note: La cartella contiene 12 files in formato pdf, corrispondenti ad altrettanti capitoli della guida

86

VAS – UNDP Lebanon, European Commission, Lebanon Ministry of Environment – SEA and Land Use Planning in Lebanon training manual CONTENUTI: ACKNOWLEDGEMENTS

FOREWORD

PREFACE

LIST OF ABBREVIATIONS

GLOSSARY

CHAPTER 1. INTRODUCTION

1.1. DEFINITION

1.2. POTENTIAL STAKEHOLDERS

1.3. INTERRELATION BETWEEN SEA AND

EIA

1.4. INTERFACE BETWEEN SEA AND THE

PLANNING PROCESS

1.5. WHAT IS THE LEGAL BASIS FOR SEA IN

LEBANON?

1.6. WHO PAYS FOR SEA?

1.7. WHAT ARE THE ADVANTAGES OF SEA

APPLICATION IN LEBANON?

1.8. THE SEA PROCESS IN BRIEF

1.9. SEA IN LEBANON

CHAPTER 2. SEA INITIATION

2.1. DESCRIBING THE PROPOSED

STRATEGIC ACTION

2.1.1. What are the Plan or Program Objectives?

2.1.2. What are the Indicators for Measuring

Progress Towards Set Objectives?

2.1.3. What are the Plan or Program Specific

Targets?

2.2. SCREENING

2.3. SCOPING

CHAPTER 3. PERFORMING THE

ASSESSMENT

3.1. DETERMINING WHO SHOULD CARRY

OUT SEA

3.2. SAMPLE TERMS OF REFERENCE

3.3. ASSESSMENT OF BASELINE

CONDITIONS

3.4. POSSIBLE ALTERNATIVES FOR THE

PLAN OR PROGRAM

3.5. IMPACT ASSESSMENT

3.5.1. Which Impacts Should be Assessed?

3.5.2. How to Predict Potential Impacts?

3.5.3. How to Evaluate Potential Impacts of

Alternative Options?

3.5.4. Cumulative Impact Assessment

TABLE OF CONTENTS

XIII Strategic Environmental Assessment of

Plans and Programs in Lebanon

3.6. ENHANCING POTENTIAL BENEFITS

3.7. COHERENCE WITH LEGAL,

INSTITUTIONAL AND PLANNING

FRAMEWORKS

3.8. ENVIRONMENTAL MANAGEMENT PLAN

3.9. REPORTING

CHAPTER 4. REVIEW, DECISION MAKING &

QUALITY ASSURANCE

4.1. SEA REPORT REVIEW

4.2. DECISION MAKING

4.3. INTEGRATION OF SEA RESULTS INTO

THE PROPOSED PLAN OR PROGRAM

4.4. QUALITY ASSURANCE OF THE SEA

PROCESS

CHAPTER 5. STAKEHOLDER INVOLVEMENT

5.1. DEFINITION AND STATUS IN LEBANON

5.2. TYPES OF STAKEHOLDER

INVOLVEMENT

5.3. STAKEHOLDER INVOLVEMENT IN THE

SEA PROCESS

5.4. BENEFITS OF STAKEHOLDER

INVOLVEMENT

5.5. REQUIREMENTS FOR SUCCESSFUL

STAKEHOLDER

INVOLVEMENT

5.6. SETTING A STRATEGY FOR

STAKEHOLDER

INVOLVEMENT

CHAPTER 6. METHODS AND TOOLS OF SEA

CHAPTER 7. CONCLUSION

87

57

60

REFERENCES

USEFUL WEBSITES

NATIONAL WEBSITES

REGIONAL WEBSITES

INTERNATIONAL WEBSITES

ANNEXES

1. ENVIRONMENTAL AND SOCIO-

ECONOMICINDICATORS LIKELY TO

AFFECT ENVIRONMENTAL

SUSTAINABILITY IN LEBANON

2. EXAMPLES OF ALTERNATIVE OPTIONS

3. MINIMUM SEA REPORT REQUIREMENT

4. REVIEW CHECKLIST TO EVALUATE SEA

REPORT

5. ENVIRONMENT RELATED LEGISLATION IN

LEBANON

6. SEA METHODS AND TOOLS

7. METHODS OF PUBLIC PARTICIPATION

88

89

VAS – UK , Department for Transport – SEA for Transport Plans and Programmes

AUTORE Department for Transport (UK) ANNO 2004 TITOLO SEA for Transport Plans and Programmes TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.webtag.org.uk/webdocuments/2_Project_Manager/11_SEA/2.11.pdf

N° pagine 57 NOME FILE BASE VAS070601_2.11.pdf DIMENSIONI (KB) 557 DATA ACQUISIZIONE 1/6/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

90

VAS – UK , Department for Transport – SEA for Transport Plans and Programmes CONTENUTI: Introduction 1

1.1 Purpose of the guidance 1

1.2 Structure of the guidance 2

2 SEA in transport planning 4

2.1 Introduction 4

2.2 SEA requirements 4

2.3 Who should carry out the SEA? 10

3 Stage A: Setting the context, identifying

objectives, problems and opportunities,

and establishing the baseline 10

3.1 Introduction 10

3.2 Developing SEA objectives and indicators 11

3.3 Assembling environmental baseline data and

developing a future baseline 12

3.4 Identifying environmental problems and

opportunities 13

4 Stage B: Developing alternatives and deciding

the scope of SEA 13

4.1 Introduction 13

4.2 Scoping and involving the Consultation

Bodies 14

4.3 Relationship with other relevant plans and

programmes, and environmental

objectives 14

4.4 Identifying alternatives 15

5 Stage C: Assessing and mitigating the effects

of the plan 17

5.1 Introduction 17

5.2 Effects prediction 17

5.3 Effects assessment 18

5.4 Mitigation of significant adverse effects 21

5.5 Choosing preferred alternatives 21

6 Stage D: Consultation on the draft plan and

Environmental Report 22

6.1 Introduction 22

6.2 The Environmental Report 22

6.3 Consultation on the plan and Environmental

Report 22

6.4 Decision making and provision of information

on the plan 23

7 Stage E: Monitoring the implementation of the

plan 24

7.1 Introduction 24

7.2 Developing aims and methods for monitoring

24

7.3 Responding to adverse effects 24

8 Further Information 24

9 References 25

10 Document Provenance 25

Appendix 1: Glossary 26

Appendix 2: The application of SEA to LTPs 28

Appendix 3: Avoiding duplication in SEA:

"tiering" 31

Appendix 4: Environmental baseline 32

Appendix 5: Cumulative Effects Assessment 35

Appendix 6: Dealing with uncertainty 41

Appendix 7: Quality Assurance 48

Appendix 8: Monitoring 51

91

VAS – Austria – SEA from scoping to monitoring AUTORE Andreas Sommer ANNO 2005 TITOLO SEA: from scoping to monitoring TIPO DOCUMENTO Manuale operativo

FONTE WEB: http://www.sea-info.net/files/general/From_scoping_to_monitoring.pdf

N° pagine 128 NOME FILE BASE VAS070607_2.11.pdf DIMENSIONI (KB) 1215 DATA ACQUISIZIONE 7/6/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

92

VAS – Austria – SEA from scoping to monitoring CONTENUTI: Acknowledgement 5

List of figures and tables 5

Abbreviations5

Executive Summary8

1. Introduction 9

1.1. Terms: A short SEA glossary 9

2. Contents and structure of the study 11

2.1. Scope 11

2.2. Methodological starting points in the SEA

Directive 13

2.2.1. Principles and objectives 14

2.2.2. Environmental assessment 15

2.2.3. Environmental report 15

2.2.3.1. Information to be provided 16

2.2.3.2. Ensuring quality 19

2.2.4. Avoiding duplication of assessment 19

2.2.5. Taking into account the results and

decision-making 19

2.2.6. Monitoring 20

3. Framework conditions 21

3.1. Purpose and potential of SEA 21

3.2. Integration into existing procedures 21

3.3. Challenges 22

3.4. Requirements to be met by the approach 22

3.5. Effects on the environment 23

3.5.1. Terms 23

3.5.2. Integrated approach 25

4.Approach 26

4.1. Methodologically relevant steps 26

4.2. Support by check-lists 27

4.2.1. Check-list design 27

4.2.2. Application of the check-lists 29

4.3. Documentation 30

4.4. Determining the need for SEA (screening)

30

5. Scoping 32

5.1. Implementation 33

5.1.1. Alternatives 35

5.1.1.1. Reasonable alternatives 36

5.1.1.2. Zero alternative 38

5.2. A compact SEA due to no-impact

statements 38

5.3. K.o. criteria 39

5.4. Economic and social aspects 40

- 3 -

6. Preparation of the environmental report 42

6.1. Contents and structure of the environmental

report 43

6.1.1. Scope and level of detail 45

6.1.1.1. Data and information 46

6.1.1.2. Data and knowledge gaps 47

6.2. Basic information 48

6.2.1. Planning objectives and other relevant

planning processes 48

6.2.2. Environmental conditions 49

6.3. Environmental protection objectives 50

6.3.1. Additional information on environmental

quality objectives 52

6.3.1.1. Standards and indicators 53

6.4. Effects on the environment 55

6.4.1. Assessment of environmental effects 56

6.4.1.1. Principles for selecting methods 58

6.4.1.2. Expert judgement 60

6.4.1.3. Overall assessment 61

6.5. Measures 63

6.5.1. Mitigation measures 64

6.5.2. Monitoring measures 64

6.6. Information on the selection of alternatives

and methods used 65

6.7. Summary 66

6.8. Ensuring quality 66

6.9. Avoiding duplication of assessment 67

7. Taking into account the results and decision-

making 70

7.1. Approach 70

7.1.1. The summarising statement 71

8. Monitoring 72

93

8.1. Objectives and possibilities of performance

monitoring 73

8.2. Design and organisation 74

8.2.1. Timing and intervals 75

8.2.2. Documentation 76

8.3. Contents and implementation 76

8.3.1. Significant environmental effects 76

8.3.1.1. Measurability of success 77

8.3.1.2. Data and information 78

8.3.2. Measures 78

8.4. Consequences 79

9. References 80

Annex: Working materials 1

Annex A: Scoping 5

A.1. General assessment rules 10

A.2. Check-list on scoping 12

A.3. Check-list on causes of effects 14

A.3.1. Assessment rules for causes of effects.

16

A.4. Check-list on factors and interests to be

protected 17

A.4.1. Assessment rules for factors and interests

to be protected 19

A.5. Relevance matrix 21

A.6. Notes 22

Annex B: Environmental report 25

B.1. Environmental report check-list 29

B.1.1 Assessment rules for data and knowledge

gaps 35

B.2. Assessment matrix 36

Annex C: Taking into account results, decision-

making 37

C.1. Check-list for taking into account results,

decision-making 38

Annex D: Monitoring 40

D.1. Check-list on monitoring 41

94

95

VAS – Agenzia di valutazione ambientale canadese - The Environmental Assessment of Policy, Plan and Program Proposals. Guidelines for

Implementing the Cabinet Directive AUTORE Agenzia di Valutazione ambientale canadase

ANNO 1999

TITOLO

Traduzione del documento "Strategic Environmental Assessment - The Environmental Assessment of Policy, Plan and Program Proposals - Guidelines for Implementing the Cabinet Directive"

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www2.minambiente.it/sito/settori_azione/via/docs/vas_canada_ppp.pdf

N° pagine 15 NOME FILE BASE VAS070530-07_vas_canada_ppp.pdf DIMENSIONI (KB) 152 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

96

VAS – Agenzia di valutazione ambientale canadese - The Environmental Assessment of Policy, Plan and Program Proposals. Guidelines for Implementing the Cabinet Directive CONTENUTI: Premessa

Introduzione

Linee Guida per l’implementazione della direttiva

del governo

Procedure per condurre una valutazione

ambientale strategica

Interessi pubblici

Documentazione e rapporti

Ruoli e responsabilità

97

Linee guida regionali

VAS – Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica – Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi

AUTORE Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica / Unità Organizzativa Pianificazione territoriale e urbana

ANNO 2005

TITOLO

Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi.(comma 1, articolo 4 della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 recante “Legge per il governo del territorio”).

TIPO DOCUMENTO Atto amministrativo

FONTE

WEB:http://www.regione.lombardia.it/servlet/BlobServer?blobcol=urlfilepath&blobkey=id&blobtable=Allegato&blobwhere=1134886655557&blobheadername2=Content-Disposition&blobheadername1=ContentType&blobheadervalue2=inline%3B+filename%3Ddocumento%20VAS% 20L12&blobheadervalue1=application/pdf

N° pagine 24 NOME FILE BASE VAS060108-01_http___www.regione.lombardia.pdf DIMENSIONI (KB) 671 DATA ACQUISIZIONE 8/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

98

VAS – Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica – Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi CONTENUTI: 1.0 Finalità

2.0 Definizioni

3.0 Integrazione della dimensione ambientale

nei piani e programmi

4.0 Ambito di applicazione

5.0 La valutazione ambientale (fasi

metodologiche procedurali)

6.0 Il processo di partecipazione integrato nel

piano/programma

7.0 Raccordo con altre procedure

8.0 Sistema informativo lombardo valutazione

ambientale piani e programmi

99

VAS – Regione Piemonte , Direzione Generale Territorio e Urbanistica – La valutazione ambientale di piani e programmi

AUTORE Regione Piemonte - Direzione Generale Territorio e Urbanistica/ Settore pianificazione territoriale

ANNO 2000 TITOLO La valutazione ambientale di piani e programmi TIPO DOCUMENTO Metodo, esperienze, indicazioni operative

FONTE WEB: http://www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/pianifica/pubblic/dwd/quadsit8.pdf

N° pagine 125 NOME FILE BASE VAS070530-02_quadsit8.pdf DIMENSIONI (KB) 471 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

100

VAS – Regione Piemonte , Direzione Generale Territorio e Urbanistica – La valutazione ambientale di piani e programmi CONTENUTI: INTRODUZIONE pag. 7

1. LA VALUTAZIONE AMBIENTALE

STRATEGICANEL PROCESSO DI

DECISIONE pag. 13

1.1. La valutazione ambientale strategica nel

quadro legislativo europeo e nazionale pag.

13

1.2. Dalla VIA sui progetti alla valutazione

Ambientale Strategica (VAS) di piani

programmi.Le innovazioni nel quadro

legislativo regionale pag. 14

1.2.1. Politica dell’ambiente e politica

urbanistica. Le interazioni tra norme per il

governo del territorio e per la valutazione

ambientale dei piani nelle leggi regionali di

Toscana e Liguria pag. 16

1.2.2. Ambito di applicazione della VAS. pag. 17

1.2.3. Ruolo e modalità di interazion e dei

soggetti di pianificazione nel processo di

valutazione strategica pag. 20

1.3. Valutazione Ambientale Strategica:

procedura autorizzativa o processo di

autovalutazione? pag. 21

Bibliografia del capitolo 1 pag. 27

2. LA VALUTAZIONE AMBIENTALE DI PIANI

E PROGRAMMI. LE ESPERIENZE IN CORSO

pag. 29

2.1. La metodologia di lettura dei casi pag. 29

2.1.1. La griglia di lettura pag. 31

2.2. Valutazione delle scelte di piano e

valutazione per le scelte di piano pag. 34

2.2.1. Valutare le scelte e gli obiettivi dei piani

pag. 35

2.2.1.1. L’Analisi di compatibilità ambientale

delle scelte di P.R.G. di Faenza pag. 35

2.2.1.2. Il Sistema Informativo Ecosistema Città

di Pisa come strumento per la valutazione

delle e per le scelte di piano pag. 38

2.2.1.3. La fase quantitativa e la fase qualitativa

della procedura di valutazione delle scelte nel

PTCP di Milano pag. 40

2.2.2. Valutare per formulare le scelte e gli

obiettivi pag. 46

2.2.2.1. Lo Studio del Sistema Ecologico

Ambientale per Reggio Emilia e lo Studio del

Sistema Ambientale per Parma come

strumenti di formulazione ed indirizzo delle

scelte di piano pag. 46

2.2.2.2. Lo Studio preliminare per la

compatibilità ambientale per il P.R.G. di

Cesena pag. 49

2.2.2.3. La certificazione EMAS di Varese Ligure

come premessa per la creazione di strategie,

obiettivi e scelte della pianificazione pag. 51

2.2.2.4. Le valutazioni all’interno dei Documenti

strategici pag. 55

2.3. Valutazioni sulle esperienze analizzate pag.

60

Bibliografia del capitolo 2 pag. 65

3. RACCOMANDAZIONI pag. 69

3.1. Una agenda di questioni su cui assumere

iniziative legislative e procedurali pag. 69

3.2. Un pro-memoria su alcuni aspetti tecnici

rilevanti delle iniziative “raccomandate” pag.

75

Elenco dei Siti Internet pag. 77

101

Schede informative sui casi analizzati pag. 85

Piani Regolatori Generali pag. 87

Scheda 1 Comune di Faenza pag. 89

Scheda 2 Comune di Reggio Emilia pag. 93

Scheda 3 Comune di Parma pag. 97

Scheda 4 Comune di Pisa pag. 99

Scheda 5 Comune di Cesena pag. 104

Piani di Area Vasta e Piani Strategici pag. 107

Scheda 6 Provincia di Milano pag. 109

Scheda 7 Comune di Milano pag. 112

Scheda 8 Associazione Sviluppo Nord Milano

pag. 115

Scheda 9 Comune di Torino pag. 118

Certificazione EMAS del Comune di Varese

Ligure pag. 121

Scheda 10 Comune di Varese Ligure pag. 123

102

103

VAS – Regione autonoma Valle d’Aosta , Assessorato del territorio,

ambiente e opere pubbliche – Indicazioni per la valutazione ambientale dei piani regolatori generali comunali

AUTORE

Regione autonoma Valle d'Aosta -Assessorato del trritorio, ambiente e opere pubbliche/ Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche

ANNO 2007

TITOLO Indicazioni per la valutazione ambientale dei piani regolatori generali comunali

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.regione.vda.it/territorio/VIA/pdf/lineeguidaVASPRG.pdf

N° pagine 14 NOME FILE BASE VAS070530-03_lineeguidaVASPRG.pdf DIMENSIONI (KB) 116 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

104

VAS – Regione autonoma Valle d’Aosta , Assessorato del territorio, ambiente e opere pubbliche – Indicazioni per la valutazione ambientale dei piani regolatori generali comunali CONTENUTI: Riferimenti normativi

Fasi della VAS

Bozza variante sostanziale di un Piano

Regolatore: relazione

Analisi della situazione ambientale

Parte seconda della relazione

Indicatori e monitoraggio

Allegato 1: indicatori

Allegato 2: indirizzi del PTP

105

VAS – Regione Marche – Applicazione della procedura VAS a piani e programmi regionali

AUTORE Regione Marche - Giunta Regionale/Servizio ambiente e difesa del suolo

ANNO 2006 TITOLO Applicazione della procedura VAS a piani e

programmi regionali TIPO DOCUMENTO Metodologia sperimentale

FONTE WEB: http://www.ambiente.regione.marche.it/sito/portals/0/pagine/ProgFondiStrutt/Bozza_Metodo_Rev3.PDF

N° pagine 27 NOME FILE BASE VAS070530-05_Bozza_Metodo_Rev3.pdf DIMENSIONI (KB) 267 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

106

VAS – Regione Marche – Applicazione della procedura VAS a piani e programmi regionali CONTENUTI: Introduzione

Capitolo 1: analisi e valutazione

Capitolo 2: consultazione

Capitolo 3: adozione e approvazione

Capitolo 4: attuazione e gestione

Documenti di riferimento per l’elaborazione della

metodologia

Allegato 1:schema di impostazione del

documento di consultazione preliminare per le

autorità ambientalei rilevanti

Allegato 2: schema di questionario per la

consultazione preliminare delle autorità

ambientali rilevanti

107

VAS – Regione autonoma della Sardegna – Piano energetico ambientale regionale: linee guida di indirizzo per la VAS

AUTORE Regiona autonoma della Sardegna ANNO -

TITOLO Piano energetico ambientale regionale: linee guida di indirizzo per la VAS

TIPO DOCUMENTO Linee Guida

FONTE WEB: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_72_20060804135041.pdf

N° pagine 13 NOME FILE BASE VAS070530-06_1_72_20060804135041.pdf DIMENSIONI (KB) 132 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

108

VAS – Regione autonoma della Sardegna – Piano energetico ambientale regionale: linee guida di indirizzo per la VAS CONTENUTI: La valutazione ambientale strategica

Rapporto ambientale

Partecipazione

Fasi operative della VAS

Cronoprogramma delle attività

109

AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale (Dir.IPPC)

110

111

IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per impianti di decontaminazione degli

apparecchi contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2007

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per impianti di decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID= DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20%20decontaminazione%20PCB%20e %20stoccaggio_%20ott%2006.pdf

N° pagine 65

NOME FILE BASE IPPC070710-01_LG MTD decontaminazione PCB e stoccaggio_ ott 06.pdf

DIMENSIONI (KB) 717 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

112

IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per impianti di decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio CONTENUTI: Premessa

A Scopi ed obiettivi

B Identificazione della normativa ambientale e di

sicurezza del lavoro rilevante nel

settore

B.1 Normativa comunitaria

B.2 Normativa nazionale

B.3 Normativa tecnica

C) Ricognizione della situazione del settore, con

particolare riferimento alle

specificita’ del tessuto industriale nazionale

C.1 Caratteristiche dei PCB e campi di

applicazione

C.2 Dati sulla quantità di apparecchi contenenti

PCB presenti in Italia

C.3 Dati macroeconomici

D) Tecnologie di stoccaggio e di

decontaminazione

D.1 Tecniche di stoccaggio

D.2 Tecnologie disponibili per la

decontaminazione e loro classificazione

D.3 Aspetti ambientali

D.4 Analisi dei rischi per la sicurezza dei

lavoratori e salute pubblica

E) Concetti generali sulla scelta delle migliori

tecniche e tecnologie di settore

E.1 Campo di applicazione e scenari operativi

E.2 Individuazione delle migliori tecniche

E.3 Valutazione comparativa generale

F) Identificazione di eventuali tecniche

alternative e definizione, ove possibile,del

range di prestazione di tali tecniche

F.1 La tecnologia LTR2 per riciclare le

apparecchiature elettriche contenenti PCB

F.2 Processo “HALOCLEAN” con recupero di

metalli nobili e strageci e materiali da

apparecchiature elettriche ed elettroniche

(WEEE)

F.3 Processi di idrogenazione catalitica

F.4 Fotodistruzione di policlorobifenili mediante

laser ad eccimeri

G) Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle migliori

tecniche disponibili

G.1 La definizione di BAT

G.2 Criteri di individuazione delle BAT

G.3 Processi,sistemi o metodi operativi

sperimentati su scala industriale

G.4 Progressi in campo tecnico e evoluzione

delle conoscenze in campo scentifico

G.5 Natura, effetti e volume delle emissioni

G.6 Messa in funzione degli impianti nuovi o

esistenti

G.7 Tempo richiesto per l’adozione di una

migliore tecnica disponibile

G.8 Consumo di risorse

G.9 Prevenzione e riduzione dell’impatto globale

sull’ambiente

G.10 Prevenzione degli incidenti e

minimizzazione degli effetti

113

IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di selezione, produzione di CDR e

trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dimesse

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2007

TITOLO

LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dimesse

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20Impianti%20Selezione,CDR%20e%20RAEE_%20ott%2006.pdf

N° pagine 133

NOME FILE BASE IPPC070710-02_LG MTD Impianti Selezione,CDR e RAEE_ ott 06.pdf

DIMENSIONI (KB) 928 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

114

IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche CONTENUTI: PREMESSA 5

A - Scopi ed obiettivi 6

B - Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore 8

B.1 Normativa Comunitaria8

B.2 Normativa Nazionale10

C) RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL

SETTORE CON RIFERIMENTO ALLA

SPECIFICITÀ DEL TESSUTO NAZIONALE

INDUSTRIALE17

D) DESCRIZIONE DEI PROCESSI E DELLE

TECNOLOGIE DI SELEZIONE,

PRODUZIONE

DI CDR, TRATTAMENTO DI

APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED

ELETTRONICHE 18

D.1 Introduzione 18

D.2 Descrizione dei processi: schema generale

20

D.3 Caratteristiche dell’organizzazione della

raccolta differenziata 21

D.4 Piattaforme per il trattamento dei materiali

da raccolta differenziata22

D.5 Processi di produzione del combustibile da

rifiuti26

D 5.1 Il combustibile derivato dai rifiuti (CDR) 28

D.5.2 Produzione di combustibile da rifiuti da

selezione secco-umido e biostabilizzazione

della frazione organica31

D.5.3 Produzione di combustibile da rifiuti

indifferenziati tramite processo di

bioessiccazione35

D.6 Il trattamento dei beni durevoli e delle

apparecchiature elettriche ed elettroniche35

D.7 Descrizione delle tecniche e delle tecnologie

impiegate negli impianti di selezione,

produzione CDR e trattamento apparecchiature

elettriche ed elettroniche38

D.7.1 Impianti di selezione dei rifiuti destinati al

recupero di materia38

D.7.2 Descrizione delle tecnologie disponibili per

la produzione di combustibile da rifiuti 41

Esempi applicativi dei processi di produzione del

combustibile da rifiuti 51

A) Esempio di impianto di produzione di CDR 51

B) Bioessiccazione in biotunnel 55

C) Bioessiccazione in biocelle 57

D) Produzione di CDR arricchito con materiale

ad alto potere calorifico 60

D.7.3 Impianti di trattamento delle

apparecchiature elettriche ed elettroniche.62

E) CONCETTI GENERALI SULLA SCELTA

DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE DI

SETTORE 64

E.1 Criteri generali di scelta delle tecnologie 64

E.1.1. Bilancio di materia 65

E.1.2 Rendimento di separazione 65

E.1.3 Rendimento di recupero 65

E.2 Aspetti tecnici e tecnologici del settore 65

E.3 Aspetti ambientali65

E.3.1 Impatto sull’ambiente 65

E.3.2 Consumo di energia 67

E.3.3 Emissioni e produzione di rifiuti 67

E.3.4 Analisi dei rischi 68

E.4 Migliori tecniche e tecnologie degli impianti

di selezione e produzione combustibile da

rifiuti 69

E.4.1 Configurazione base di un impianto 70

E.4.2 Ricezione e Stoccaggio 70

E.4.3 Movimentazioni 70

E.4.4 Modalità di realizzazione di sistemi di

selezione 71

E.4.5 Tecniche da considerare nella

preparazione del combustibile da rifiuti 72

E.4.6 Monitoraggio del funzionamento delle

macchine e programmazione della

manutenzione 75

E.4.7 Accorgimenti per limitare la diffusione di

rifiuti negli ambienti di lavoro 75

115

E.4.8 Limitazione delle emissioni 76

E 4.8.1 Tecniche di trattamento delle emissioni

gassose 77

E.5 Migliori tecniche e tecnologie per gli impianti

di trattamento di apparecchiature elettriche ed

Elettroniche 91

E.5.1 Principi generali 91

E.5.2 Organizzazione e dotazioni dell’impianto

91

E.5.3 Modalità di gestione: criteri generali 92

E.5.3.1 Limitazione delle emissioni 96

E.5.4 Trattamento di specifiche tipologie di

apparecchiature elettriche ed elettroniche:

requisiti minimi 98

E.5.4.1 Trattamento dei televisori e monitors 98

E.5.4.2 Trattamento dei computers (eccetto il

monitor) 99

E.5.4.3 Trattamento di lavatrici e lavastoviglie

100

E.5.5 Requisiti minimi per le operazioni di

trattamento di apparecchiature dismesse

contenenti sostanze lesive dell’ozono

stratosferico102

E.6 Migliori tecniche di gestione degli impianti di

selezione, produzione CDR e trattamento

RAEE 108

E.6.1 Piano di gestione operativa 108

E.6.2 Programma di sorveglianza e controllo 113

E.6.3 Strumenti di gestione ambientale 113

E.6.4 Aspetti di pianificazione e gestione 114

F) IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI

TECNICHE ALTERNATIVE 116

F.1 Altri processi di preparazione di combustibili

derivati dai rifiuti 116

F.2 Il processo OWS utilizzato a Bassum

(Germania) 116

G) LE MIGLIORI TECNICHE E

TECNOLOGIE118

G1 Comuni tecniche da considerare nella

determinazione delle BAT 118

G 1.1 Caratteristiche di composizione del rifiuto

118

G 1.2 Ricezione dei rifiuti 119

G 1.3 Procedure di accettazione dei rifiuti119

G.1.4 Metodi di gestione ambientale 119

G2. Tecniche da considerare nella

determinazione delle BAT per gli impianti di

selezione, produzione di CDR e trattamento

RAEE122

G.2.1 Individuazione delle BAT 122

H) ANALISI DELL’APPLICABILITÀ DELLE

MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 127

H.1 Applicazione delle BAT 127

H.1.1 Le dimensioni dell’impianto 129

H.1.2 L’età dell’impianto129

H.1.3 Le caratteristiche dei rifiuti trattati129

H.1.4 Presenza di vincoli di carattere tecnico129

H.1.5 Interventi per l’applicazione delle BAT129

H.2 Analisi di applicabilità in termini di costi

benefici 129

I) DEFINIZIONE DEI CRITERI DI

INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE

MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 131

I.1 La definizione di BAT131

I.1.1 La direttiva 96/61/CE 131

I.1.2 Impatto ambientale e rischi131

I.1.3 Fattibilità tecnico-economica131

I.1.4 Processo decisionale per l’individuazione

delle BAT 131

I.2 Criteri di individuazione delle BAT 131

I.2.1. Impiego di tecniche a scarsa produzione di

rifiuti131

I.2.2 Impiego di sostanze meno pericolose 132

I.3 Processi, sistemi o metodi operativi

sperimentati su scala industriale 132

I.4 Progressi in campo tecnico e evoluzione

delle conoscenze in campo scientifico 132

I.5 Natura, effetti e volume delle emissioni 132

I.6 Messa in funzione degli impianti nuovi o

esistenti 132

I.7 Tempo richiesto per l’adozione di una

migliore tecnica disponibile 132

I.8 Consumo di risorse 132

I.9 Prevenzione e riduzione dell'impatto globale

sull'ambiente 132

I.10 Prevenzione degli incidenti e

minimizzazione degli effetti 133

GLOSSARIO-ABBREVIAZIONI-ACRONIMI 133

BIBLIOGRAFIA 133

116

117

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di incenerimento dei rifiuti

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2007

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di incenerimento dei rifiuti

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20incenerimento_ott%2006.pdf

N° pagine 152 NOME FILE BASE IPPC070710-03_LG MTD incenerimento_ott 06.pdf DIMENSIONI (KB) 868 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

118

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela delTerritorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di incenerimento dei rifiuti CONTENUTI:

A) SCOPI ED OBIETTIVI 7

B) IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA

AMBIENTALE RILEVANTE NEL SETTORE 9

B.1 Normativa Comunitaria 9

B.2 Normativa Nazionale 11

C) RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL

SETTORE, CON PARTICOLARE

RIFERIMENTO ALLE SPECIFICITA’ DEL

TESSUTO INDUSTRIALE NAZIONALE 19

C.1 Dati sulla quantità di rifiuti trattati 19

C.1.1 Incenerimento di rifiuti urbani e speciali 19

C.2 Numero del personale impiegato 19

C.3 Dati macroeconomici 19

C.4 Impatto ambientale del settore 19

C.5 Emissioni gassose 19

C.5.2 Residui solidi 20

D) DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI

INCENERIMENTO 22

D.1 Gestione dei rifiuti in ingresso e dei residui

in uscita 23

D.1.1 Conferimento, stoccaggio e alimentazione

rifiuti 23

D.1.2 Raccolta, stoccaggio ed evacuazione dei

residui 24

D.2 Tecnologie di combustione dei rifiuti 25

D. 2.1 I forni a griglia 26

D.2.2 I forni a tamburo rotante 28

D.2.3 I combustori a letto fluido 30

D.2.4 Analisi comparata delle diverse tecnologie

di combustione 33

D.2.5 La post-combustione 35

D.2.6 Altre tipologie di apparecchiature di

combustione 35

D.2.7 Altre tecnologie 38

D.3 Trattamento dei fumi 38

D.3.1 Generalità 38

D.3.2 La rimozione delle polveri 39

D.3.3 La rimozione degli inquinanti 43

D.4 Il recupero energetico dalla combustione dei

rifiuti 46

D.4.1 Produzione di energia elettrica 48

E) DESCRIZIONE DELLE ANALISI

ELABORATE IN AMBITO COMUNITARIO

PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON

PARTICOLARE RIFERIMENTO,OVE

DISPONIBILI, ALLE CONCLUSIONI DEI

BREF. 50

E.1 Migliori tecniche e tecnologie per lo specifico

settore 50

E.2 Aspetti tecnici e tecnologici dello specifico

settore 50

E.2.1 Aspetti generali 50

E.2.2 Trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati

51

E.2.3 Trattamento dei rifiuti pretrattati 53

E.2.4 Trattamento dei rifiuti pericolosi 55

E.2.5 Trattamento dei fanghi di depurazione 56

E.2.6 Trattamento di rifiuti sanitari 58

E.2.7 Distruzione di rifiuti contenenti PCB tramite

incenerimento 59

E.2.8 Tecniche e tecnologie di recupero

energetico 61

E.2.9 Trattamento dei fumi e controllo delle

emissioni 63

E.2.10 Tecniche di trattamento e controllo delle

acque reflue 68

E.2.11 Gestione e trattamento dei residui solidi

69

E.2.12 Tecniche di monitoraggio e controllo delle

emissioni 71

E.3 Aspetti ambientali 72

E.3.1 Consumi di energia e risorse 72

E.3.2 Emissioni, reflui, scarichi termici, rumore e

vibrazioni 73

E.3.3 Produzione di residui 75

E.4 Migliori tecniche e tecnologie 78

119

F) APPROFONDIMENTO, OVE NECESSARIO,

DELLE TECNICHE ANALIZZATE NEI BREF

COMUNITARI E DEFINIZIONE, OVE

POSSIBILE, DEL RANGE DI PRESTAZIONE

DELLE DIVERSE TECNICHE 85

F.1 Analisi delle possibili BAT 85

F.1.1 Gestione dei materiali in ingresso ed in

uscita 85

F.1.2 Trattamento termico – tecnologie di

combustione 86

F.1.3 Scambio termico e recupero energetico

87

F.1.5 Trattamento delle acque di processo 91

F.1.6 Trattamento dei residui solidi 92

F.2 Condizioni operative e prestazioni 93

G) IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI

TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZIONE,

OVE POSSIBILE, DEL RANGE DI

PRESTAZIONE DI TALI

TECNICHE 96

G.1 Processi e tecnologie alternativi 96

G.1.1 Gassificazione 96

G.1.2 Pirolisi 100

G.1.3 Le tecnologie basate su processi

combinati 101

G.1.4 Il recupero energetico tramite

gassificazione e pirolisi 102

G.2 Altre tecnologie in fase di sviluppo per

applicazioni particolari 104

G.2.1 Combustione con aria arricchita o

ossigeno puro 104

G.2.2 Processi all’arco-plasma 106

G.3 Trattamento termico di rifiuti integrato in

impianti di produzione di energia 107

H) DEFINIZIONE (SULLA BASE

DELL’APPROFONDIMENTO E

DELL’ESTENSIONE DELLE ANALISI

SVOLTE IN SEDE COMUNITARIA) DELLA

LISTA DELLE MIGLIORI TECNICHE PER LA

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO DELLO SPECIFICO

SETTORE IN ITALIA 108

H.1 Gestione dei rifiuti in ingresso 108

H.1.1 Modalità di raccolta 108

H.1.2 Controllo dei rifiuti in ingresso 108

H.1.3 Stoccaggio 109

H.2 Trattamento termico 109

H.2.1 Forni a griglia 109

H.2.2 Forni a letto fluido 109

H.2.3 Forni a tamburo rotante 110

H.2.4 Altri processi e tecnologie 110

H.2.5 Tecniche per migliorare le prestazioni

delle apparecchiature di combustione 110

H.3 Recupero energetico 111

H.3.1 Generatore di vapore 111

H.3.2 Turbogruppo e circuito vapore 111

H.3.3 Ottimizzazione dei livelli di recupero

energetico (vedi anche punto F.1.3) 111

H.4 Trattamento fumi e controllo emissioni 112

H.4.1 Emissioni puntiformi in aria 112

H.4.2 Emissioni diffuse in aria 120

H.4.3 Odori 121

H.5 Trattamento delle acque reflue 121

H.5.1 Trattamento acque 121

H.5.2 Protezione della falda 121

H.6 Gestione dei residui solidi 122

H.6.1 Movimentazione e stoccaggio 122

H.6.2 Smaltimento e recupero 122

H.6.3 Trattamento dei residui solidi 122

H.7 Impiego di risorse 123

H.7.1 Materie prime 123

H.7.2 Energia 124

H.8 Rumore 124

H.8.1 Modalità di controllo 125

H.9 Strumenti di gestione ambientale 125

H.9.1 Migliori tecniche di gestione degli impianti

di incenerimento dei rifiuti 125

H. 9.2 Programma di sorveglianza e controllo

(PSC) 125

H.9.3 Personale 126

H.9.4 Benchmarking 126

H.9.5 Certificazione 126

H.9.6 Sistemi di supervisione e controllo 126

H.10 Monitoraggio 126

H.11 Comunicazione e consapevolezza pubblica

127

H.12 Aspetti di pianificazione e gestione 127

H.12.1 Ubicazione dell’impianto 127

H.12.2 Potenzialità dell’impianto 127

H.12.3 Bacino di utenza 127

H.12.4 Trasporti e collegamento al sistema

viario 127

I) ANALISI DELL’APPLICABILITA’ AD IMPIANTI

ESISTENTI DELLE TECNICHE DI

120

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL

PUNTO PRECEDENTE, ANCHE CON

RIFERIMENTO AI TEMPI DI ATTUAZIONE

128

I.1 Applicazione delle BAT 128

I.1.1 Le dimensioni dell’impianto 128

I.1.2 L’età dell’impianto 128

I.1.3 L’ubicazione e il contesto locale 128

I.1.4 La tipologia di rifiuti trattati 129

I.1.5 Presenza di vincoli di carattere tecnico 129

I.1.6 La legislazione a livello nazionale e

regionale 129

I.2 Interventi per l’applicazione delle BAT 129

I.2.1 Interventi di carattere operativo-gestionale

130

I.2.2 Interventi ristrutturativi 132

I.2.3 Adozione di piano di gestione operativa 132

I.2.4 Adozione di un programma di sorveglianza

e controllo 132

I.2.5 Benchmarking 133

I.2.6 Certificazione 133

I.2.7 Comunicazione e consapevolezza pubblica

133

J) FATTIBILITA’ ECONOMICA DELLE

TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA

ATTRAVERSO L’ANALISI DEI COSTI

BENEFICI 134

J.1 Considerazioni economiche di carattere

generale sugli impianti di incenerimento ....

134

J.1.1 Costi unitari di investimento 134

J.1.2 Costi di gestione 134

K) DEFINIZIONE DEI CRITERI DI

INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE

MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 136

K.1 La definizione e l’applicazione delle BAT 136

K.1.1 La direttiva 96/61/CE. 136

K.1.2 Impatto ambientale e rischi 136

K.1.3 Fattibilità tecnico-economica 136

K.1.4 Processo decisionale per l’individuazione

delle BAT 136

K.2 Criteri di individuazione delle BAT 137

K.2.1. Impiego di tecniche a scarsa produzione

di rifiuti 137

K.2.2 Impiego di sostanze meno pericolose 137

K.2.3 Tecniche per il recupero/riciclo delle

correnti in uscita al processo e dei rifiuti 137

K.2.4 Processi, sistemi o metodi operativi

sperimentati su scala industriale 137

K.2.5 Progressi in campo tecnico e evoluzione

delle conoscenze in campo scientifico138

K.2.6 Natura, effetti e volume delle emissioni

138

K.2.7 Messa in funzione degli impianti nuovi o

esistenti 138

K.2.8 Tempo richiesto per l’adozione di una

migliore tecnica disponibile 138

K.2.9 Consumo di risorse 138

K.2.10 Prevenzione e riduzione dell'impatto

globale sull'ambiente 138

K.2.11 Prevenzione degli incidenti e

minimizzazione degli effetti 139

BIBLIOGRAFIA 140

GLOSSARIO 141

a) Abbreviazioni ed acronimi 141

b) Definizioni 144

121

IPPC - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico-fisico e

biologico dei rifiuti liquidi

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2007

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20rifiuti%20liquidi_%20ott%2006.pdf

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Note:

122

IPPC - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi CONTENUTI: A) SCOPI ED OBIETTIVI 6

B. IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA

AMBIENTALE RILEVANTE NEL SETTORE8

B.1 NORMATIVA COMUNITARIA8

B.2 NORMATIVA NAZIONALE10

C) RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL

SETTORE, CON PARTICOLARE

RIFERIMENTO ALLE SPECIFICITA’ DEL

TESSUTO INDUSTRIALE NAZIONALE17

D) DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI

PRODUZIONE E DEGLI IMPIANTI PER I

QUALI SONO ANALIZZATE LE MIGLIORI

TECNICHE DISPONIBILI18

D.1 INTRODUZIONE18

D.2 TRATTAMENTI CHIMICO-FISICI DEI

RIFIUTI LIQUIDI 22

D.2.1 Separazione meccanica dei componenti

non solubili 23

D.2.1.1 Sedimentazione/flocculazione23

D.2.1.2 Flottazione26

D.2.1.3 Filtrazione 28

D.2.1.4 Microfiltrazione ed ultrafiltrazione 29

D.2.1.5 Separazione delle emulsioni oleose 31

D.2.2 Separazione chimico-fisica di composti

solubili non biodegradabili 34

D.2.2.1 Osmosi inversa e nanofiltrazione 34

D.2.2.2 Elettrodialisi 37

D.2.2.3 Adsorbimento37

D.2.2.4 Scambio ionico41

D.2.2.5 Precipitazione43

D.2.2.6 Ossidazione chimica45

D.2.2.7 Processo di ossidazione ad umido (wet

air oxidation) 48

D.2.2.8 Riduzione chimica 51

D.2.2.9 Strippaggio con aria 52

D.2.2.10 Distillazione/rettifica53

D.2.2.11 Evaporazione55

D.2.2.12 Estrazione con solvente56

D.3 TRATTAMENTI BIOLOGICI DEI RIFIUTI

LIQUIDI 57

D.3.1 Trattamenti aerobici58

D.3.2 Trattamenti anaerobici 63

D.4 STOCCAGGIO RIFIUTI LIQUIDI, LINEA

FANGHI E DEPURAZIONE GAS ESAUSTI

D.4.1 Stoccaggio rifiuti liquidi 66

D.4.2 Linea fanghi 66

D.4.3 Linea depurazione gas esausti 66

E) INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON

PARTICOLARE RIFERIMENTO, OVE

DISPONIBILI, ALLE CONCLUSIONI DEI

BREF COMUNITARI68

E.1 CONCETTO GENERALE DELLE MIGLIORI

TECNICHE E TECNOLOGIE PER LO

SPECIFICO SETTORE .68

E.2 ASPETTI TECNICI E TECNOLOGICI

DELLO SPECIFICO SETTORE68

E.3 ASPETTI AMBIENTALI69

E.3.1 Trattamenti chimico-fisici70

E.4 ASPETTI AMBIENTALI: EMISSIONI74

E.4.1 Trattamenti chimico-fisici75

E.4.2 Trattamenti biologici 80

E.5 INDIVIDUAZIONE DELLE MIGLIORI

TECNICHE E TECNOLOGIE PER LO

SPECIFICO SETTORE IN

ITALIA82

E.5.1 Migliori tecniche e tecnologie per il

trattamento dei rifiuti liquidi 82

E.5.1.1 Criteri generali e sistemi di monitoraggio

82

E.5.1.2 Attività di informazione 85

E.5.1.3 Stoccaggio e movimentazione 85

E.5.1.4 Trattamento delle emissioni gassose 87

E.5.1.5 Gestione dei reflui prodotti nell’impianto

92

E.5.1.6 Gestione dei rifiuti prodotti dall’impianto

92

123

E.5.2 Migliori tecniche e tecnologie per i

trattamenti chimico-fisici 93

E.5.2.1 Criteri generali 93

E.5.2.2 Tecniche specifiche per categoria di

inquinante 94

E.5.3 Migliori tecniche e tecnologie per i

trattamenti biologici 98

E.5.3.1 Criteri generali 98

E.5.3.2 Tecniche specifiche per alcune tipologie

di sostanze ed impianti di trattamento .....99

F) APPROFONDIMENTO, OVE NECESSARIO,

DELLE TECNICHE ANALIZZATE NEI BREF

COMUNITARI E DEFINIZIONE, OVE

POSSIBILE, DEL RANGE DI PRESTAZIONE

DELLE DIVERSE TECNICHE 113

F.1 INTRODUZIONE113

F.2 TRATTAMENTO DI RIFIUTI LIQUIDI

CONTENENTI CIANURI113

F.3 TRATTAMENTO DI RIFIUTI LIQUIDI

CONTENTI CROMO ESAVALENTE 114

F.4 RIUTILIZZO DI ACIDI FORTI ESAUSTI NEI

TRATTAMENTI DI RIFIUTI LIQUIDI116

F.5 RIMOZIONE BIOLOGICA DELLO ZOLFO E

DEI METALLI PESANTI117

F.6 RIMOZIONE BIOLOGICA DELL’AZOTO 119

F.7 TRATTAMENTI DEI FANGHI121

F.7.1 Ispessimento e disidratazione dei

fanghi123

F.7.2 Stabilizzazione e condizionamento 124

F.7.3 Ossidazione termica 126

F.8 OSSIDAZIONE CHIMICA CON OZONO 128

F.9 TRATTAMENTO DEI PERCOLATI DI

DISCARICA130

G) IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI

TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZONE,

OVE POSSIBILE, DEL RANGE DI

PRESTAZIONE DI TALI TECNICHE 133

G.1 REATTORI BIOLOGICI SEQUENZIALI

(SBR SEQUENCING BATCH REACTORS)

133

G.2 BIOREATTORI (MBR) 137

G.3 SISTEMI DI ARRICCHIMENTO OSSIGENO

138

G.4 TRATTAMENTO ANAEROBICO DEL

PERCOLATO DI DISCARICHE DI RIFIUTI

URBANI CON REATTORI

A BIOMASSA ADESA 139

G.5 RIMOZIONE BIOLOGICA DEL FOSFORO

141

G.6 STAGNI BIOLOGICI (O LAGUNAGGI) 142

H) DEFINIZIONE (SULLA BASE

DELL’APPROFONDIMENTO E

DELL’ESTENSIONE DELLE ANALISI

SVOLTE IN SEDE COMUNITARIA) DELLA

LISTA DELLE MIGLIORI TECNICHE PER LA

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO DELLO SPECIFICO

SETTORE IN ITALIA 144

H.1 CONFIGURAZIONE BASE

DELL’IMPIANTO 146

H.1.1 Ricevimento, stoccaggio e

movimentazione 147

H.1.2 Migliori tecniche e tecnologie per i

trattamenti chimico-fisici e biologici dei rifiuti

liquidi 147

H 1.3 Limitazione delle emissioni148

H.1.4 Migliori tecniche di gestione degli impianti

di trattamento chimico-fisico e biologico dei

rifiuti liquidi 148

H.1.5 Piano di gestione operativa 149

H.1.6 Programma di sorveglianza e controllo

(PSC) 149

H.2 STRUMENTI DI GESTIONE

AMBIENTALE150

H 2.1 Personale150

H 2.2 Benchmarking 150

H 2.3 Certificazione 150

H 2.4 Sistemi di supervisione e controllo 150

H 2.5 Comunicazione e consapevolezza

pubblica 150

H.3 ASPETTI DI PIANIFICAZIONE E

GESTIONE150

H 3.1 Ubicazione dell’impianto150

H 3.2 Trasporti e collegamento al sistema

viario151

I) ANALISI DELL’APPLICABILITA’ AD IMPIANTI

ESISTENTI DELLE TECNICHE DI

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL

PUNTO

PRECEDENTE, ANCHE CON RIFERIMENTO

AI TEMPI DI ATTUAZIONE152

I.1 APPLICAZIONE DELLE BAT152

I.1.1 Le dimensioni dell’impianto 152

124

I.1.2 L’età dell’impianto.152

I.1.3 Le caratteristiche dei rifiuti trattati 52

I.1.4 Presenza di vincoli di carattere tecnico 152

I.1.5 Interventi per l’applicazione delle BAT 153

J) FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLE

TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA

ATTRAVERSO ANALISI COSTI-BENEFICI

154

K) DEFINIZIONE DEI CRITERI DI

INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE

MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 155

K.1 LA DEFINIZIONE DI BAT 155

K.1.1 La direttiva 96/61/CE 155

K.1.2 Impatto ambientale e rischi 155

K.1.3 Fattibilità tecnico-economica 155

K.1.4 Processo decisionale per l’individuazione

delle BAT 155

K.2 CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DELLE BAT

155

K.2.1. Impiego di tecniche a scarsa produzione

di rifiuti.155

K.2.2 Impiego di sostanze meno pericolose156

K.3 PROCESSI, SISTEMI O METODI

OPERATIVI SPERIMENTATI SU SCALA

INDUSTRIALE 156

K.4 PROGRESSI IN CAMPO TECNICO E

EVOLUZIONE DELLE CONOSCENZE IN

CAMPO SCIENTIFICO.156

K.5 NATURA, EFFETTI E VOLUME DELLE

EMISSIONI 156

K.6 MESSA IN FUNZIONE DEGLI IMPIANTI

NUOVI O ESISTENTI 156

K.7 TEMPO RICHIESTO PER L’ADOZIONE DI

UNA MIGLIORE TECNICA DISPONIBILE 156

K.8 CONSUMO DI RISORSE156

K.9 PREVENZIONE E RIDUZIONE

DELL'IMPATTO GLOBALE

SULL'AMBIENTE156

K.10 PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI E

MINIMIZZAZIONE DEGLI EFFETTI157

GLOSSARIO158

DEFINIZIONI 158

ABBREVIAZIONI ED ACRONIMI 159

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI160

125

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di rigenerazione degli oli usati

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2007

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di rigenerazione degli oli usati

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB:http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20rigenerazione%20oli%20usati_ott%2006%20.pdf

N° pagine 129

NOME FILE BASE IPPC070710-05_LG MTD rigenerazione oli usati_ott 06 .pdf

DIMENSIONI (KB) 1009 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

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Note:

126

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di rigenerazione degli oli usati CONTENUTI: PREMESSA 4

A SCOPO E OBIETTIVI 5

B IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA

AMBIENTALE RILEVANTE DI SETTORE 7

C RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL

SETTORE, CON PARTICOLARE

RIFERIMENTO ALLE SPECIFICITÀ DEL

TESSUTO INDUSTRIALE NAZIONALE18

C1 Dati sulla produzione 20

C2 Indicazione della distribuzione territoriale

degli impianti 23

C3 Indicazione del personale impiegato 24

C4 Dati di impatto ambientale del settore.25

C4.1 Fase di trasporto primario e secondario 26

C4.2 Fase di stoccaggio 27

C4.3 Fase di rigenerazione 28

C5 Dati macroeconomici 29

C5.1 Fattori ƒ caratteristici di produzione 29

C5.1.1 Metodologia di calcolo dei fattori 29

C5.2 Fattori di consumo risorse prime 30

C5.3 Fattori di effluenti gassosi 33

C5.4 Fattori di produzione rifiuti 35

C5.5 Fattori di produzione reflui 39

C5.6 Considerazioni sulle tre fasi aggregate 40

C5.7 Indicatori fisici 42

D DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI

PRODUZIONE, DEGLI

EVENTUALI SOTTOPROCESSI E DEGLI

IMPIANTI PER I QUALI

SONO ANALIZZATE LE MIGLIORI TECNICHE

DISPONIBILI 44

D1 Processo produttivo semplificato/generale 44

D2 Caratteristiche dell’olio46

D2.1 Caratteristiche dell’olio usato in ingresso46

D2.2 Caratteristiche tipiche dei prodotti finali 46

D3 Descrizione dei sottoprocessi e opzioni

tecnologiche 46

D3.1 Pretrattamento 47

D3.2 Cleaning 48

D3.3 Frazionamento 51

D3.4 Finissaggio 52

D4 Conformazioni impiantistiche/situazione

italiana 55

D4.1 Panoramica sui Sistemi di Gestione 61

E DESCRIZIONE DELLE ANALISI ELABORATE

IN AMBITO COMUNITARIO PER LA

INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON

PARTICOLARE RIFERIMENTO, OVE

DISPONIBILI, ALLE CONCLUSIONI DEI

BREF (BAT REFERENCE DOCUMENT) 62

E1 Concetto generale di migliori tecniche e

tecnologie per lo specifico settore 62

E2 Aspetti tecnici e tecnologici dello specifico

settore 62

E3 Utilizzo termico degli oli usati 68

E3.1 Utilizzo termico dell’olio usato senza alcun

trattamento preliminare 68

E3.2 Utilizzo dell’olio usato dopo trattamento

chimico-fisico blando 69

E3.3 Utilizzo termico dell’olio usato dopo

trattamento chimico spinto

(Chimico o termico) 70

3

E3.4 Utilizzo dell’olio usato per la gassificazione

71

E4 Aspetti ambientali: i consumi (energetici,

idrici, di materie prime) 71

E5 Aspetti ambientali: emissioni (in atmosfera,

negli scarichi idrici, termiche,

sonore, da vibrazione) 74

E6 Aspetti ambientali: produzione di rifiuti90

E7 Aspetti ambientali: analisi dei rischi 90

E8 Migliori tecniche e tecnologie 90

F APPROFONDIMENTO, OVE NECESSARIO,

DELLE TECNICHE ANALIZZATE NEI BREF

COMUNITARI E DEFINIZIONE, OVE

POSSIBILE, DEL RANGE DI PRESTAZIONE

DELLE DIVERSE TECNICHE 92

127

G IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI

TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZIONE,

OVE POSSIBILE, DEL RANGE DI

PRESTAZIONE DI TALI TECNICHE 94

H DEFINIZIONE (SULLA BASE

DELL’APPROFONDIMENTO E

DELL’ESTENSIONE DELLE ANALISI

SVOLTE IN SEDE COMUNITARIA), DELLA

LISTA DELLE MIGLIORI TECNICHE PER LA

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO DELLO SPECIFICO

SETTORE IN ITALIA 107I ANALISI

DELL’APPLICABILITÀ AD IMPIANTI

ESISTENTI DELLE TECNICHE DI

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL

PUNTO PRECEDENTE, ANCHE CON

RIFERIMENTO AI TEMPI DI ATTUAZIONE

112

J FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLE

TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA

ATTRAVERSO ANALISI COSTI-

BENEFICI114

K DEFINIZIONE DEI CRITERI DI

INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE

MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 118

L GLOSSARIO 119

L1 Definizioni 119

L2 Abbreviazioni e acronimi121

APPENDICE 1 125

128

129

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico fisico dei

rifiuti solidi

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2007

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico fisico dei rifiuti solidi

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20Trattamento%20chimico-fisico%20rifiuti%20solidi_ott%2006.pdf

N° pagine 92

NOME FILE BASE IPPC070710-06_LG MTD Trattamento chimico-fisico rifiuti solidi_ott 06.pdf

DIMENSIONI (KB) 704 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

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Note:

130

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico fisico dei rifiuti solidi CONTENUTI: A-SCOPI E OBIETTIVI 8

B - IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA

AMBIENTALE RILEVANTE DI SETTORE10

B.1 NORMATIVA COMUNITARIA10

B.2 NORMATIVA NAZIONALE12

C - RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL

SETTORE, CON PARTICOLARE

RIFERIMENTO ALLE SPECIFICITÀ DEL

TESSUTO INDUSTRIALE NAZIONALE 19

D - DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI

PRODUZIONE, DEGLI EVENTUALI

SOTTOPROCESSI E DEGLI IMPIANTI PER I

QUALI SONO ANALIZZATE LE MIGLIORI

TECNICHE DISPONIBILI 20

D1 - INERTIZZAZIONE . 20

D 1.1 Introduzione 20

D1.2 Processi a base di cemento 20

D1.3 Processi a base di calce 21

D1.4 Processi a base di argilla21

D1.5 Processi a base di sostanze termoplastiche

21

D1.6 Processi a base di polimeri organici 22

D1.7 Processi a base di composti

macroincapsulanti 22

D1.8 Vetrificazione 22

D1.9 Altri processi 22

D1.10 - Meccanismi chimico-fisici di processo22

D 1.10.1 - Processi a base di reagenti inorganici

- Meccanismi chimico- fisici di processo.22

D 1.10.2 - Processi a base di reagenti organici -

Meccanismi chimico fisici di processo .....24

D.1.11 Vantaggi e svantaggi dei trattamenti di

inertizzazione25

D.2 - I TRATTAMENTI TERMICI26

D 2.1 - Desorbimento termico e

termodistruzione27

D 2.1.1 Modalità di riscaldamento del terreno28

D.2.1.2 Vantaggi e svantaggi del desorbimento

termico 28

D 2.2 - PROCESSI DI

VETRIFICAZIONE/VETROCERAMIZZAZION

E 29

D 2.2.1 - Processo di vetrificazione 29

D 2.2.2 - Processo di vetroceramizzazione 29

D.3 ESTRAZIONE DEI CONTAMINANTI DAL

TERRENO 29

3

D 3.1 Descrizione delle tecnologie di estrazione

30

D 3.2 Post-trattamenti nel processo di estrazione

31

D.3.3 Vantaggi e vantaggi delle tecniche di

estrazione 31

D.4 STRIPPAGGIO 33

D.4.1 Vantaggi e svantaggi dello strippaggio 34

D.5 ELETTROCINESI 35

D.6 SEPARAZIONE MECCANICA 36

D.7 TRATTAMENTI DI DISIDRATAZIONE DEI

FANGHI 36

D.8 GESTIONE DEI RIFIUTI CONTENENTI

AMIANTO 38

E - DESCRIZIONE DELLE ANALISI

ELABORATE IN AMBITO COMUNITARIO

PER

LA INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON

PARTICOLARE RIFERIMENTO, OVE

DISPONIBILI, ALLE CONCLUSIONI DEI BREF.

42

E1 - CONCETTO GENERALE DI MIGLIORI

TECNICHE E TECNOLOGIE PER LO

SPECIFICO SETTORE 42

E2 - ASPETTI TECNICI E TECNOLOGICI

DELLO SPECIFICO SETTORE -

CONCLUSIONI DEL BREF. 43

131

E2.1 –Processi di Trattamento chimico-fisico dei

rifiuti solidi -Conclusioni del Bref 43

E2.1.1 - Estrazione e separazione 43

E2.1.2 - Trattamenti termici 44

E2.1.3 - Separazione meccanica 44

E2.1.4 - Inertizzazione 45

E2.1.5 – Disidratazione dei fanghi 46

E2.1.6 - Desorbimento termico 47

E2.2 - Migliori tecniche e tecnologie di

trattamento chimico-fisico dei rifiuti solidi 47

E2.2.1 – Operazioni preliminari 47

E2.2.3 - Attività di laboratorio 49

E2.2.4 - Inertizzazione 49

E2.2.5 - Solidificazione con cemento 51

E2.2.6 - Stabilizzazione con fosfato 53

E2.2.7 - Trattamento termico dei rifiuti solidi 53

E2.2.8 - Tecniche da considerare per il

trattamento delle scorie 55

E3 - ASPETTI AMBIENTALI 55

E.3.1 Impatto sull’ambiente 55

E3.2 - Emissioni negli impianti di trattamento

chimico – fisico dei rifiuti solidi 56

E3.3 Produzione dei rifiuti negli impianti di

trattamento chimico-fisico 59

4

E3.4 - Aspetti ambientali: analisi dei rischi 61

E3.4.1- I fattori di rischio 61

E3.4.2 - Misure di prevenzione e protezione 62

E 3.4.3 - L’inquinamento acustico 62

F - APPROFONDIMENTO, OVE NECESSARIO,

DELLE TECNICHE ANALIZZATE NEL

BREF COMUNITARIO E DEFINIZIONE, OVE

POSSIBILE, DEL RANGE DI

PRESTAZIONE DELLE DIVERSE TECNICHE.

63

F.1 - Trattamenti di cementificazione a base

neutra 63

F 1.1 Processo CHEMIFIX.63

F 1.2 Processo LITOSINTESI 64

F 1.3 Processo SEALOSAFE-STABLEX 65

F 1.4 Processo PETRACEM66

F.2 - Trattamenti di cementificazione a base

acida66

F 2.1 Processo SOLIROC 66

F.3 - Trattamenti a base di calce 67

F 3.1 - Processo PETRIFIX 67

F 3.2 - Processo CIRIBELLE 68

G - IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI

TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZIONE,

OVE POSSIBILE, DEL RANGE DI

PRESTAZIONE DI TALI TECNICHE 71

G1 - AUTOCEMENTAZIONE 71

G2 - PROCESSO CON PRODUZIONE DI

MINERALI O MATERIALI CERAMICI

SINTETICI71

G3 PROCESSO A BASE DI CENERI

VETRIFICATE72

G4 PROCESSO DI INGLOBAMENTO IN UNA

MATRICE DI RIVESTIMENTO72

G5 SISTEMA AL PLASMA72

H - DEFINIZIONE DELLA LISTA DELLE

MIGLIORI TECNICHE PER LA

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO DELLO SPECIFICO

SETTORE IN ITALIA 74

H.1 - MIGLIORI TECNICHE E TECNOLOGIE

COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI

IMPIANTO 76

H 1.1 - Configurazione base di un impianto.77

H 1.2 Ricevimento e Stoccaggio 77

H 1.3 Movimentazione 78

H 1.4 Pretrattamenti 78

H 1.5 Migliori Tecniche e tecnologie di

Trattamento chimico – fisico dei rifiuti solidi 78

H 1.6 Post – trattamenti79

H 1.7 Manutenzione 79

H 1.8 Accorgimenti per limitare la diffusione di

rifiuti negli ambienti di lavoro79

H 1.9 Limitazione delle emissioni79

H. 2 MIGLIORI TECNICHE DI GESTIONE

DEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO

CHIMICO - FISICO80

H 2.1 Piano di gestione operativa 80

H.2.2 Programma di sorveglianza e controllo

(PSC) 81

H.3 - STRUMENTI DI GESTIONE

AMBIENTALE81

H 3.1 - Personale 81

H 3.2 - Benchmarking 81

H 3.3 - Certificazione81

H 3.4 - Sistemi di supervisione e controllo 81

H 3.5 - Comunicazione e consapevolezza

pubblica82

132

H.4 - ASPETTI DI PIANIFICAZIONE E

GESTIONE82

H 4.1 - Ubicazione dell’impianto82

H 4.2 - Trasporti e collegamento al sistema

viario 82

H.5 INDICAZIONI SPECIFICHE PER LA

GESTIONE DEI RIFIUTI CONTENENTI

AMIANTO 82

I. ANALISI DELL’APPLICABILITÀ AD IMPIANTI

ESISTENTI DELLE TECNICHE DI

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL

PUNTO

PRECEDENTE, ANCHE CON RIFERIMENTO

AI TEMPI DI ATTUAZIONE 85

I1. - APPLICAZIONE DELLE BAT 85

I1.1 - Le dimensioni dell’impianto 85

I1.2 - L’età dell’impianto 85

I1.3 - Le caratteristiche dei rifiuti trattati 85

I1.4 - Presenza di vincoli di carattere tecnico 85

I2- INTERVENTI PER L’APPLICAZIONE DELLE

BAT 85

J - FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLE

TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA

ATTRAVERSO ANALISI COSTI-BENEFICI 87

K - DEFINIZIONE DEI CRITERI DI

INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE

MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 88

K1 - LA DEFINIZIONE DI BAT 88

K1.1 - La direttiva 96/61/CE 88

6

K1.2 - Impatto ambientale e rischi 88

K1.3 - Fattibilità tecnico-economica 88

K1.4 - Processo decisionale per l’individuazione

delle BAT 88

K2 - CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DELLE BAT

88

K2.1 - Impiego di tecniche a scarsa produzione

di rifiuti 88

K2.2Impiego di sostanze meno pericolose 89

K3 - PROCESSI, SISTEMI O METODI

OPERATIVI SPERIMENTATI SU SCALA

INDUSTRIALE 89

K4 - PROGRESSI IN CAMPO TECNICO E

EVOLUZIONE DELLE CONOSCENZE IN

CAMPO SCIENTIFICO 89

K5 - NATURA, EFFETTI E VOLUME DELLE

EMISSIONI 89

K6 - MESSA IN FUNZIONE DEGLI IMPIANTI

NUOVI O ESISTENTI 89

K7 - TEMPO RICHIESTO PER L’ADOZIONE DI

UNA MIGLIORE TECNICA DISPONIBILE 89

K8 - CONSUMO DI RISORSE89

K9 - PREVENZIONE E RIDUZIONE

DELL'IMPATTO GLOBALE SULL'AMBIENTE

89

K10 - PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI E

MINIMIZZAZIONE DEGLI EFFETTI 90

L – GLOSSARIO 91

L1 - ABBREVIAZIONI E ACRONIMI . 91

133

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento meccanico

biologico dei rifiuti

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2007

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20trattamento%20meccanico%20biologico_ott%2006.pdf

N° pagine 144

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DIMENSIONI (KB) 924 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

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Note:

134

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti CONTENUTI: A. SCOPI ED OBIETTIVI 5

B. IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA

AMBIENTALE RILEVANTE DEL SETTORE 7

B.1 Normativa Comunitaria 7

B.2 Normativa Nazionale 9

B.3 La normativa specifica sul trattamento

meccanico biologico 16

C. RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL

SETTORE, CON PARTICOLARE

RIFERIMENTO ALLE

SPECIFICITA’ DEL TESSUTO INDUSTRIALE

NAZIONALE 18

C.1 Dati sulla quantità dei rifiuti trattati 18

C.2 La digestione anaerobica in Italia 18

C.3 Numero del personale impiegato 18

C.4 Dati macroeconomici 19

C.5 Impatto ambientale del settore 19

D. DESCRIZIONE DEI PROCESSI DI

PRODUZIONE, E DEGLI IMPIANTI PER I

QUALI SONO ANALIZZATE LE MIGLIORI

TECNICHE DISPONIBILI 21

D.1 Il Trattamento Meccanico Biologico (TMB)

21

D.1.1 Biostabilizzazione21

D.1.2 Bioessiccazione 23

D.1.3 I fondamenti del processo di

biotrasformazione 25

D.2 La digestione anaerobica 25

D.2.1 Le fasi del processo di digestione

anaerobica 26

D.2.2 I diversi processi di digestione anaerobica

30

D.2.2.1 Processi di digestione a fase unica 30

D.2.2.2 Processi di digestione a due fasi 36

D.3 I sistemi tecnologici 37

D.3.1 Stoccaggio 37

D.3.2 Pretrattamenti 40

D.3.3 Fase di Trattamento Biologico 45

D.3.4 Post-Trattamenti: principali operazioni e

tecnologie disponibili 52

D.3.5 Stoccaggio finale 62

D.4 I presidi ambientali 63

E. DESCRIZIONE DELLE ANALISI

ELABORATE IN AMBITO COMUNITARIO

PER LA INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON

PARTICOLARE RIFERIMENTO, OVE

DISPONIBILI, ALLE

CONCLUSIONI DEI BREF 72

E.1. Concetto generale di migliori tecniche e

tecnologie per lo specifico settore 72

E.2 Aspetti tecnici e tecnologici del Trattamento

Meccanico – Biologico73

E.2.1 Aspetti tecnici e tecnologici del

Trattamento Aerobico 73

E 2.2 Aspetti tecnici e tecnologici della

Digestione Anaerobica

78

E.2.3 Aspetti tecnici e tecnologici dei presidi

ambientali 81

E.3 Aspetti ambientali 84

E.3.1 Impatto sull’ambiente 84

E.3.2. Bilancio di materia 84

E.3.3 Consumi negli impianti di trattamento

biologico 90

E 3.4 Rendimenti. 93

E.3.5 Emissioni e produzione di rifiuti 98

E.3.6 Analisi dei rischi 110

E.4 Migliori tecniche e tecnologie degli impianti

di trattamento meccanico - biologico 113

E.4.1 Configurazione base di un impianto 113

E.4.2 Stoccaggio 116

E.4.3 Movimentazioni 116

E.4.4 Modalità di realizzazione delle linee di

trattamento 116

E.4.5 Manutenzione 118

135

E.4.6 Accorgimenti per limitare la diffusione di

rifiuti negli ambienti di lavoro 118

E.4.7 Limitazione delle emissioni 119

E.4.8 Sicurezza e prevenzione degli infortuni

121

E.5 Migliori tecniche di gestione degli impianti di

trattamento meccanico - biologico 122

E.5.1 Piano di gestione operativa 122

E.5.2 Programma di sorveglianza e controllo

(PSC) 122

E.5.3 Strumenti di gestione ambientale 128

E.5.4 Aspetti di pianificazione e gestione 128

F. IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI

TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZIONE

OVE POSSIBILE DEL RANGE DI

PRESTAZIONE130

G.DEFINIZIONE (SULLA BASE

DELL’APPROFONDIMENTO E

DELL’ESTENSIONE DELLE ANALISI

SVOLTE IN SEDE

H . ANALISI DELL’APPLICABILITA’ AD

IMPIANTI ESISTENTI DELLE TECNICHE DI

PREVENZIONE INTEGRATA

DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL

PUNTO PRECEDENTE134

H.1 Applicazione delle BAT134

H.1.1 Le dimensioni dell’impianto134

H.1.2 L’età dell’impianto 134

H.1.3 L’ubicazione e il contesto locale 134

H.1.4 Le caratteristiche dei rifiuti trattati. 134

H.1.5 Presenza di vincoli di carattere tecnico

135

H.2 Interventi per l’applicazione delle BAT 135

I. FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLE

TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA

ATTRAVERSO ANALISI

COSTI-BENEFICI 136

I.1 Considerazioni economiche di carattere

generale sugli impianti di trattamento

meccanico biologico 136

I.1.1 Costi di investimento e di gestione per

impianti di trattamento aerobico 136

I.1.2 Costi di investimento e di gestione per

impianti di trattamento anaerobico 137

J. DEFINIZIONE DEI CRITERI DI

INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE

MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 138

J.1 La definizione di BAT 138

J.1.1 La direttiva 96/61/CE 138

J.1.2 Impatto ambientale e rischi 138

J.1.3 Fattibilità tecnico-economica 138

J.1.4 Processo decisionale per l’individuazione

delle BAT 138

J.2 Criteri di individuazione delle BAT 138

J.2.1 Impiego di tecniche a scarsa produzione di

rifiuti 138

J.2.2 Impiego di sostanze meno pericolose 139

J.3 Tecniche per il ricupero/riciclo delle correnti

in uscita al processo e dei rifiuti 139

J.4 Processi, sistemi o metodi operativi

sperimentati su scala industriale139

J.5 Progressi in campo tecnico e evoluzione

delle conoscenze in campo scientifico 139

J.6 Natura, effetti e volume delle emissioni 139

J.7 Messa in funzione degli impianti nuovi o

esistenti 139

J.8 Tempo richiesto per l’adozione di una

migliore tecnica disponibile 139

J.9 Consumo di risorse 140

J.10 Prevenzione e riduzione dell'impatto

globale sull'ambiente 140

J.11 Prevenzione degli incidenti e

minimizzazione degli effetti 140

BIBLIOGRAFIA 141

GLOSSARIO142

136

137

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di sistemi di monitoraggio

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2005

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di sistemi di monitoraggio

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD%20_monitoraggio.pdf

N° pagine 82 NOME FILE BASE IPPC070710-08_LG_MTD _monitoraggio.pdf DIMENSIONI (KB) 514 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

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Note:

138

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di sistemi di monitoraggio CONTENUTI: Premessa

Identificazione degli aspetti rilevanti di

monitoraggio nella normativa ambientale

Ricognizione della situazione del settore

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario, con particolare riferimento, ove

disponibili, alle conclusioni dei bref

Il piano di controllo dell’impianto ed il sistema di

monitoraggio delle emissioni

Principi del monitoraggio applicati ai settori IPPC

Identificazione di eventuali tecniche alternative

Definizione della lista delle migliori pratiche

per la redazione del piano di monitoraggi oe

controllo

Glossario

139

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fabbricazione di carta e affini.

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2005

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di fabbricazione di carta e affini.

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD_carta.pdf

N° pagine 109 NOME FILE BASE IPPC070710-09_LG_MTD_carta.pdf DIMENSIONI (KB) 534 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

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Note:

140

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fabbricazione di carta e affini CONTENUTI: Premessa

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

Ricognizione della situazione del settore

Descrizione del processo di produzione, degli

eventuali sottoprocessi e degli impianti per i

quali sono analizzate le migliori tecniche

disponibili

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per la individuazione delle BAT

con particolare riferimento, ove disponibili, alle

conclusioni dei bref

Approfondimento, ove necessario, delle tecniche

analizzate nei bref comunitari e definizione,

ove possibile, del range di prestazione delle

diverse tecniche

Definizione della lista delle migliori tecniche per

la prevenzione integrata dell’inquinamento

dello specifico settore in Italia

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Fattibilità economica delle tecniche elencate

analizzata attraverso analisi costi – benefici

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

Glossario

Bibliografia

141

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2005

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD_fonderie-non-ferrosi.pdf

N° pagine 127 NOME FILE BASE IPPC070710-10_LG_MTD_fonderie-non-ferrosi.pdf DIMENSIONI (KB) 812 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

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Note:

142

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi CONTENUTI: Premessa

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

Ricognizione della situazione del settore

Descrizione del processo di produzione, degli

eventuali sottoprocessi e degli impianti per i

quali sono analizzate le migliori tecniche

disponibili

La produzione di residui / rifiuti

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per la individuazione delle BAT

con particolare riferimento, ove disponibili, alle

conclusioni dei bref

Approfondimento, ove necessario, delle tecniche

analizzate nei bref comunitari e definizione,

ove possibile, del range di prestazione delle

diverse tecniche

Definizione della lista delle migliori tecniche per

la prevenzione integrata dell’inquinamento

dello specifico settore in Italia

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Fattibilità economica delle tecniche elencate

analizzata attraverso analisi costi – benefici

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

Glossario

143

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di

metalli ferrosi

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2005

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli ferrosi

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD_metalli-ferrosi.pdf

N° pagine 280 NOME FILE BASE IPPC070710-11_LG_MTD_metalli-ferrosi.pdf DIMENSIONI (KB) 11835 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

144

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi CONTENUTI: Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

Ricognizione della situazione del settore

Descrizione del processo di produzione, dei

sottoprocessi e degli impianti per i quali sono

analizzate le migliori tecniche disponibili

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per la individuazione delle BAT

Migliori tecniche per la prevenzione integrata

dell’inquinamento in Italia

Approfondimenti

145

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di

metalli non ferrosi

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2005

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli non ferrosi

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD_metalli-non-ferrosi.pdf

N° pagine 296 NOME FILE BASE IPPC070710-12_LG_MTD_metalli-non-ferrosi.pdf DIMENSIONI (KB) 2010 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

146

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli non ferrosi CONTENUTI: Premessa

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

Ricognizione della situazione del settore

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per la individuazione delle BAT

con particolare riferimento, ove disponibili, alle

conclusioni dei bref

Processi comuni

Produzione di piombo, zinco, cadmio, mercurio

Produzione di piombo secondario

Produzione di allumina

Processi per la produzione di alluminio primario

Processi per la prpduzione di alluminio da

materie secondarie

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

Glossario

147

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di allevamenti

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2006

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di allevamenti

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGAllevamenti.pdf

N° pagine 135 NOME FILE BASE IPPC070710-13_LGAllevamenti.pdf DIMENSIONI (KB) 753 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

148

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di allevamenti CONTENUTI: Premessa

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

Ricognizione della situazione del settore

Descrizione del processo di produzione, degli

eventuali sottoprocessi e degli impianti per i

quali sono analizzate le migliori tecniche

disponibili

La produzione di residui / rifiuti

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per la individuazione delle BAT

con particolare riferimento, ove disponibili, alle

conclusioni dei bref

Approfondimento, ove necessario, delle tecniche

analizzate nei bref comunitari e definizione,

ove possibile, del range di prestazione delle

diverse tecniche

Identificazione delle eventuali tecniche

alternative e definizione, ove possibile, del

range di prestazione di tali tecniche

Definizione della lista delle migliori tecniche per

la prevenzione integrata dell’inquinamento

dello specifico settore in Italia

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

Categoria avicola

Glossario

Bibliografia

149

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di macelli e trattamento di carcasse

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2006

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di macelli e trattamento di carcasse

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGMacelliCarcasse.pdf

N° pagine 104 NOME FILE BASE IPPC070710-14_LGMacelliCarcasse.pdf DIMENSIONI (KB) 559 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

150

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di macelli e trattamento di carcasse CONTENUTI: Premessa

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

Ricognizione della situazione del settore

Descrizione del processo di produzione, degli

eventuali sottoprocessi e degli impianti per i

quali sono analizzate le migliori tecniche

disponibili

La produzione di residui / rifiuti

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per la individuazione delle BAT

con particolare riferimento, ove disponibili, alle

conclusioni dei bref

Approfondimento, ove necessario, delle tecniche

analizzate nei bref comunitari e definizione,

ove possibile, del range di prestazione delle

diverse tecniche

Identificazione delle eventuali tecniche

alternative e definizione, ove possibile, del

range di prestazione di tali tecniche

Definizione della lista delle migliori tecniche per

la prevenzione integrata dell’inquinamento

dello specifico settore in Italia

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

Glossario

Bibliografia

151

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di prodotti ceramici

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2006

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di prodotti ceramici

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGMTDProdottoCeramici.pdf

N° pagine 85 NOME FILE BASE IPPC070710-15_LGMTDProdottoCeramici.pdf DIMENSIONI (KB) 4003 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

152

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di prodotti ceramici CONTENUTI: Scopi e obiettivi

Impianti ceramici coperti dalla Direttiva IPPC

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

LATERIZI:

Ricognizione della situazione del settore, con

particolare riferimento alla specificità del

tessuto industriale nazionale

Descrizione del processo di produzione, degli

eventuali sottoprocessi e degli impianti per i

quali sono analizzate le migliori tecniche

disponibili

Quadro delle tecniche utilizzate ai fini

dell’identificazione delle BAT

Le tecniche utilizzate e le relative prestazioni

Identificazione delle eventuali tecniche

alternative e definizione, ove possibile, del

range di prestazione di tali tecniche

Identificazione e specificazione delle migliori

tecniche disponibili per le industrie italiane di

produzione di laterizi

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Fattibilità economica delle tecniche elencate

analizzata attraverso analisi costi – benefici

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

PIASTRELLE DI CERAMICA PER PAVIMENTO

E RIVESTIMENTO

Ricognizione della situazione del settore, con

particolare riferimento alla specificità del

tessuto industriale nazionale

Descrizione del processo di produzione, degli

eventuali sottoprocessi e degli impianti per i

quali sono analizzate le migliori tecniche

disponibili

Quadro delle tecniche utilizzate ai fini

dell’identificazione delle BAT

Le tecniche utilizzate e le relative prestazioni

Identificazione delle eventuali tecniche

alternative e definizione, ove possibile, del

range di prestazione di tali tecniche

Identificazione e specificazione delle migliori

tecniche disponibili per le industrie italiane di

produzione di laterizi

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Fattibilità economica delle tecniche elencate

analizzata attraverso analisi costi – benefici

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

153

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di vetro e fritte vetrose

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2006

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di vetro e fritte vetrose

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGMTDvetro.pdf

N° pagine 109 NOME FILE BASE IPPC070710-16_LGMTDvetro.pdf DIMENSIONI (KB) 779 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

154

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di vetro e fritte vetrose CONTENUTI: INDUSTRIA DEL VETRO

Scopi e obiettivi

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore – Normative ambientali

rilevanti perl’industria vetraria

Ricognizione della situazione del settore, con

particolare riferimento alla specificità del

tessuto industriale nazionale

Descrizione dei processi e delle tecniche di

produzione

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per l’individuazione delle BAT

Approfondimento delle BAT e definizione dei

livelli di prestazione

Eventuali tecniche e tecnologie alternative

Identificazione delle eventuali tecniche

alternative e definizione, ove possibile, del

range di prestazione di tali tecniche

Identificazione e specificazione delle migliori

tecniche disponibili per le industrie italiane di

produzione di laterizi

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Fattibilità economica delle tecniche elencate

analizzata attraverso analisi costi – benefici

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

Definizione della lista di migliori tecniche per la

prevenzione integrata dell’inquinamento

Analisi dell’applicabilità delle BAT individuate

agli impianti esistenti e tempi di attuazione

Fattibilità economica delle migliori tecniche

disponibili

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle migliori tecniche disponibili

Piano di monitoraggio

Glossario

PRODUZIONE DELLE FRITTE

Scopi e obiettivi

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

Ricognizione della situazione del settore, con

particolare riferimento alla specificità del

tessuto industriale nazionale

Descrizione del processo di produzione, degli

eventuali sottoprocessi e degli impianti per i

quali sono analizzate le migliori tecniche

disponibili

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per l’individuazione delle BAT,

con particolare riferimento, ove disponibile,

alle conclusioni dei bref

Approfondimento delle BAT e definizione dei

livelli di prestazione

Identificazione delle eventuali tecniche

alternative e definizione, ove possibile, del

range di prestazione di tali tecniche

Identificazione e specificazione delle migliori

tecniche disponibili per le industrie italiane di

produzione di laterizi

Definizione della lista di migliori tecniche per la

prevenzione integrata dell’inquinamento

Analisi dell’applicabilità delle BAT individuate

agli impianti esistenti e tempi di attuazione

Fattibilità economica delle migliori tecniche

disponibili

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle migliori tecniche disponibili

Piano di monitoraggio

155

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di raffinerie di petrolio e di gas

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2006

TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di raffinerie di petrolio e di gas

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGRaffinerie.pdf

N° pagine 204 NOME FILE BASE IPPC070710-17_LGRaffinerie.pdf DIMENSIONI (KB) 1931 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

156

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di raffinerie di petrolio e di gas CONTENUTI: Premessa

Identificazione della normativa ambientale

rilevante di settore

Ricognizione della situazione del settore

Descrizione del processo di produzione, degli

eventuali sottoprocessi e degli impianti per i

quali sono analizzate le migliori tecniche

disponibili

Descrizione delle analisi elaborate in ambito

comunitario per la individuazione delle MTD

con particolare riferimento, ove disponibili, alle

conclusioni dei bref

Identificazione delle eventuali tecniche

alternative e definizione, ove possibile, del

range di prestazione di tali tecniche

Definizione della lista delle migliori tecniche per

la prevenzione integrata dell’inquinamento

dello specifico settore in Italia

Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti

delle tecniche di prevenzione integrata

dell’inquinamento elencate al punto

precedente, anche con riferimento ai tempi di

attuazione

Definizione dei criteri di individuazione e

utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili

Glossario

Appendice: esempi di valutazione economica di

tecniche ambientali attraverso analisi costi –

efficacia

157

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – Linee Guida Generali

AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

ANNO 2005

TITOLO Linee Guida Generali

TIPO DOCUMENTO Linee guida

FONTE

WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\Linee_guida_generali.pdf

N° pagine 10 NOME FILE BASE IPPC070710-18_Linee_guida_generali.pdf DIMENSIONI (KB) 39 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI

- - ARCHIVIO CD n.1

Note:

158

IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – Linee Guida Generali CONTENUTI: Premessa

Principi

Criteri per l’individuazione e l’utilizzazione delle

migliori tecniche disponibili

159

160