E-TECA · VAS – UNECE – Resource Manual to support application of the UNECE Protocol on SEA 53...
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e- SAVIA Sistema per l’Analisi e la Valutazione Integrata dell’Ambiente
E-TECA
LINEE GUIDA per la VALUTAZIONE AMBIENTALE
Settembre 2007
I seguenti CD raccolgono Linee Guida liberamente disponibili in forma elettronica, derivate dal web o fornite dalle organizzazioni produttrici. Ogni documento e’ successivamente sintetizzato in una scheda. I link ai siti web riportati nelle schede successive possono essere direttamente cliccati all’indirizzo www.e-savia.org (sezione Linee Guida). I link sulle schede sono quelli copiati originalmente, e potrebbero essere stati rimossi o modificati nel tempo dai gestori dei siti relativi. Per ovviare a tale problema i documenti successivamente schedati sono anche disponibili in forma elettronica e su CD presso le seguenti organizzazioni:
• Biblioteca del Dipartimento di Ecologia del Territorio dell’Universita’ di Pavia
2
VIA – Valutazione di Impatto Ambientale 5
Linee guida nazionali 7
VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Parte Generale 7 VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Appendici 9 VIA – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio – Linee Guida per l’utilizzo dei
sistemi innovativi nella valutazioni di impatto ambientale 11 VIA – Commissione speciale di Valutazione di Impatto Ambientale –Linee Guida per il
Progetto di Monitoraggio Ambientale delle opere di cui alla Legge Obiettivo 13
Linee guida internazionali 15
VIA – Commissione Europea – Guida alla redazione di un SIA 15 VIA – Commissione Europea – Guida allo scoping 17 VIA – Commissione Europea – Guida allo screening 19
Linee guida regionali 21
VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale I parte 21 VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale II parte 23 VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Legge Regionale n. 79/98 sulla valutazione
di impatto ambientale – Linee Guida 25 VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Valutazione di Impatto Ambientale: un
approccio generale 27 VIA – Provincia di Lecce , Settore ambiente e territorio – Linee Guida per la redazione
degli studi di impatto ambientale 31 VIA – Regione Toscana – Linee guida per la Valutazione dell'Impatto Ambientale degli
impianti eolici 33 VIA – Regione Lombardia - Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi
infrastrutture sul sistema rurale e per la realizzazione di proposte di interventi di compensazione 37
VAS – Valutazione Ambientale Strategica 39
Linee guida nazionali 41
VAS – Ministero dell’Ambiente – Linee guida per la valutazione ambientale strategica (Vas). Fondi strutturali 2000-2006 41
VAS – Programme Interreg MEDOCC , Gruppo ENPLAN – Linee Guida ENPLAN 43
Linee guida internazionali 47
VAS – Commissione europea, DG XI “Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile” – Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione europea – Rapporto finale 47
3
VAS – Commissione Europea – Attuazione della Dir. 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente 51
VAS – UNECE – Resource Manual to support application of the UNECE Protocol on SEA 53 VAS – Inghilterra , Office of the Deputy Prime Minister – The Strategic Environmental
Assessment Directive: Guidance for Planning Authorities 57 VAS – Greening Regional Development Programmes Network - Handbook on SEA for
Cohesion policy 2007-2013 59 VAS – Scozia , Scottish Executive – A Consultation on Proposed Legislative Measures to
inroduce SEA in Scotland 61 VAS – Government of Ireland – Assessment of the effects of certain plains and
programmes on the environment 63 VAS – European Commision , DG TREN - Indicative guidelines on evaluation methods:
evaluation during the programming period 67 VAS – UK , ODPM – A practical guide to the SEA directive 69 VAS – IIED – SEA. A Sourcebook and reference guide to international experience 73 VAS – OECD - Applying SEA: good-practice guidance 77 VIA/VAS – The Netherlands , Commission for Environmental Assessment - Biodiversity
on EIA and SEA: voluntary guidelines on biodiversity-inclusive impact assessment81 VAS – Canada - SEA on policy, plans and programs proposals: CIDA Handbook 83 VAS – UNDP Lebanon, European Commission, Lebanon Ministry of Environment – SEA
and Land Use Planning in Lebanon training manual 85 VAS – UK , Department for Transport – SEA for Transport Plans and Programmes 89 VAS – Austria – SEA from scoping to monitoring 91 VAS – Agenzia di valutazione ambientale canadese - The Environmental Assessment of
Policy, Plan and Program Proposals. Guidelines for Implementing the Cabinet Directive 95
Linee guida regionali 97
VAS – Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica – Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi 97
VAS – Regione Piemonte , Direzione Generale Territorio e Urbanistica – La valutazione ambientale di piani e programmi 99
VAS – Regione autonoma Valle d’Aosta , Assessorato del territorio, ambiente e opere pubbliche – Indicazioni per la valutazione ambientale dei piani regolatori generali comunali 103
VAS – Regione Marche – Applicazione della procedura VAS a piani e programmi regionali105 VAS – Regione autonoma della Sardegna – Piano energetico ambientale regionale: linee
guida di indirizzo per la VAS 107
AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale (Dir.IPPC) 109
IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per impianti di decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio 111
IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dimesse 113
4
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di incenerimento dei rifiuti 117
IPPC - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi 121
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di rigenerazione degli oli usati 125
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico fisico dei rifiuti solidi 129
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti 133
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di sistemi di monitoraggio 137
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fabbricazione di carta e affini. 139
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi 141
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli ferrosi 143
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli non ferrosi 145
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di allevamenti 147
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di macelli e trattamento di carcasse 149
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di prodotti ceramici 151
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di vetro e fritte vetrose 153
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di raffinerie di petrolio e di gas 155
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio 157 IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – Linee Guida Generali 158
7
Linee guida nazionali
VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Parte Generale
AUTORE ANPA ANNO 2001
TITOLO Linee guida VIA - Parte Generale
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Sviluppo_sostenibile/Strumenti/Valutazione_di_Impatto_Ambientale/
N° pagine 36 NOME FILE BASE VIA070807-01_Linee Guida VIA_parte generale.pdf DIMENSIONI (KB) 255 DATA ACQUISIZIONE 7/8/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1 Note:
8
VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Parte Generale
CONTENUTI: CAPITOLO 1 IL NUOVO CONTESTO
NORMATIVO E PROCEDURALE
1.1 Premessa
1.2 Requisiti della procedura di VIA definiti dalla
direttiva 97/11/CE
1.3 Norme di riferimento vigenti a livello
nazionale
1.4 Norme sui Lavori Pubblici e sulla Conferenza
dei Servizi
1.5 Articolazione funzionale e possibili esiti della
procedura di VIA
1.6 Obiettivi generali, impostazione ed
articolazione degli studi di impatto
CAPITOLO 2 L’IMPATTO AMBIENTALE E I
CRITERI DI VALUTAZIONE
2.1 L’ambiente di riferimento
2.2 Gli impatti ambientali
2.3 Criteri di valutazione della compatibilità
ambientale
CAPITOLO 3 ATTIVITA’ PER LA
REALIZZAZIONE DEGLI STUDI DI IMPATTO
AMBIENTALE
3.1 Determinazione del quadro informativo e
analisi preliminare ai fini dello scoping
3.2 Caratterizzazione del progetto
3.3 Caratterizzazione dell’ambiente
3.4 Stima degli impatti
3.5 Misure di mitigazione
3.6 Misure di compensazione
9
VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Appendici
AUTORE ANPA ANNO 2002
TITOLO Linee guida VIA - Appendici
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB:http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Sviluppo_sostenibile/Strumenti/Valutazione_di_ Impatto_Ambientale/
N° pagine 39 NOME FILE BASE VIA070807-02_Linee Guida VIA_appendici parte generale.pdf DIMENSIONI (KB) 500 DATA ACQUISIZIONE 7/8/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1 Note:
10
VIA - Ministero dell’Ambiente , ANPA – Linee Guida VIA Appendici
CONTENUTI:
APPENDICE 2.A Descrizione delle principali
linee di impatto
APPENDICE 2.B Unità ambientali sensibili di cui
verificare la presenza sulle aree interessate
dal progetto, e da tradurre in apposite
cartografie
APPENDICE 3.A Indicazioni per la redazione
degli studi di impatto ambientale
APPENDICE 3.B Criteri realizzativi per
mitigazioni e compensazioni di ricostruzione
ambientale
VIA – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio – Linee Guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nella valutazioni di impatto ambientale
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio
ANNO 2004
TITOLO Linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://via.regione.piemonte.it/dwd/normativa/statale/dm_01_04_04.pdf
N° pagine 16 NOME FILE BASE VIA070725-01_dm_01_04_04.pdf DIMENSIONI (KB) 136 DATA ACQUISIZIONE 25/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
12
VIA – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio – Linee Guida per l’utilizzo dei sistemi innovativi nella valutazioni di impatto ambientale
CONTENUTI:
Scheda tecnica MR 001 : Linee guida VIA
Scheda tecnica MR 002 : Inquinamento acustico
di infrastrutture di trasporto
Scheda tecnica MR 003 : Metodologia per la
valutazione dell’inquinamento acustico
prodotto da Centrali Termoelettriche nel
territorio circostante
Scheda tecnica MR 004 : RELAZIONE DELLA
COMMISSIONE AL PARLAMENTO
EUROPEO E AL CONSIGLIO
sull’applicazione e sull’efficacia della
direttiva VIA (direttiva 85/337/CEE, modificata
dalla direttiva 97/11/CE) - Risultati ottenuti
dagli Stati membri nell’attuazione della
direttiva VIA
Scheda tecnica ST 001 : Inquinamento
atmosferico
Scheda tecnica ST 002 : Inquinamento delle
acque e dei suoli
Scheda tecnica ST 003 : Inquinamento acustico
Scheda tecnica ST 004 : Inquinamento acustico
e atmosferico
Scheda tecnica ST 005 : Inquinamento acustico ed energia fotovoltaia
13
VIA – Commissione speciale di Valutazione di Impatto Ambientale –Linee Guida per il Progetto di Monitoraggio Ambientale delle opere di cui alla
Legge Obiettivo
AUTORE Commissione speciale di Valutazione di Impatto Ambientale
ANNO 2003
TITOLO Linee Guida per il Progetto di Monitoraggio Ambientale delle opere di cui alla Legge Obiettivo
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-SC-00\DSA-SC-TA-00\DSA-SC-TA-GIS-00\DSA-SC-TA-GIS-04\Linee_guida_monitoraggio.pdf
N° pagine 67 NOME FILE BASE VIA070711-02_Linee_guida_monitoraggio.pdf DIMENSIONI (KB) 214 DATA ACQUISIZIONE 11/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
14
VIA – Commissione Speciale di Valutazione di Impatto Ambientale –Linee Guida per il Progetto di Monitoraggio Ambientale delle Opere di cui alla Legge Obiettivo CONTENUTI:
PREMESSA pag.4
1. ASPETTI GENERALI DEL MONITORAGGIO
AMBIENTALE (MA) pag.5
1.1 Obiettivi del Monitoraggio Ambientale pag.5
1.2 Requisiti del Progetto di Monitoraggio
Ambientale pag.5
1.3 Articolazione temporale pag.6
1.4 Criteri metodologici di redazione del PMA
pag.6
1.5 Modalità di attuazione del monitoraggio
ambientale pag.7
1.6 Modalità di gestione e rappresentazione dei
risultati pag.8
1.7 Modalità di gestione delle varianze pag.8
1.8 Struttura organizzativa preposta
all’effettuazione del monitoraggio ambientale
pag.8
1.8.1 Responsabile Ambientale pag.9
1.8.2 Competenze specialistiche pag.10
2. CRITERI PER LA REDAZIONE DEL PMA
pag.11
2.1 Componenti ambientali pag.11
2.2 Criteri generali comuni a tutte le componenti
ambientali per sviluppare il PMA pag.12
2.2.1 Articolazione temporale del monitoraggio
pag.12
2.2.2 Struttura della rete di monitoraggio pag.12
2.2.3 Modalità di esecuzione e di rilevamento
del monitoraggio pag.13
2.2.4 Individuazione delle aree sensibili pag.14
2.2.5 Individuazione dei punti da monitorare
all’interno delle aree sensibili pag.14
2.2.6 Individuazione delle tipologie di postazione
per effettuare il monitoraggio pag.14
3. CRITERI DI RESTITUZIONE DEI DATI DI
MONITORAGGIO pag.15
3.1 Sistema informativo pag.16
APPENDICE CRITERI SPECIFICI DEL PMA
PER SINGOLE
COMPONENTI E/O FATTORI AMBIENTALI
pag.19
1. ATMOSFERA pag.19
2. AMBIENTE IDRICO pag.22
3. SUOLO E SOTTOSUOLO pag.24
3.1 Suolo pag.24
3.2 Inquinamento del sottosuolo pag.26
3.3 Processi morfoevolutivi e meccanica dei
terreni in ambiente continentale pag.28
3.4 Processi morfoselettivi marini e di
transizione pag.30
4. VEGETAZIONE, FLORA, FAUNA E
ECOSISTEMI pag.32
4.1 Vegetazione e flora pag.32
4.2 Fauna pag.34
4.3 Ecosistemi pag.36
5. RUMORE E VIBRAZIONI pag.40
5.1 Rumore pag.40
5.2 Vibrazioni pag.42
6. RADIAZIONI IONIZZANTI E NON
IONIZZANTI pag.47
6.1 Radiazioni ionizzanti pag.47
6.2 Radiazioni non ionizzanti – Campi Elettro-
magnetici pag.48
6.3 Inquinamento luminoso pag.50
7. PAESAGGIO pag.52
8. STATO FISICO DEI LUOGHI, AREE DI
CANTIERE E VIABILITÀ pag.56
9. RIFIUTI – ROCCE E TERRE DA SCAVO
pag.60
9.1 Rifiuti pag.60
9.2 Rocce e terre da scavo pag.61
10. AMBIENTE SOCIALE pag.63
15
Linee guida internazionali
VIA – Commissione Europea – Guida alla redazione di un SIA
AUTORE European Commission ANNO 2001
TITOLO Guidance on EIA - EIS Review
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Guida UE alla redazione di un SIA
N° pagine 32
NOME FILE BASE VIA060131-01_guideUE_redazioneSIA_g-review-full-text.pdf
DIMENSIONI (KB) 400 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
16
VIA – Commissione Europea – Guida alla redazione di un SIA
CONTENUTI:
PREFACE TO EU GUIDANCE ON EIA
FOREWORD TO THE GUIDANCE ON EIS
REVIEW
PART A REVIEW IN ENVIRONMENTAL
IMPACT ASSESSMENT
A1 Environmental Impact Assessment (EIA)
A2 The Information Requirements of Directives
85/337/EEC and 97/11/EC
A3 Implementation of Review in the EU
PART B PRACTICAL GUIDANCE ON REVIEW
B1 Introduction
B2 Use of the Guidance
B3 An Overview
EIS REVIEW CHECKLIST
Appendix A ENVIRONMENTAL INFORMATION
REQUIREMENTS SET OUT
IN ANNEX IV OF DIRECTIVE 97/11/EC
17
VIA – Commissione Europea – Guida allo scoping
AUTORE European Commission ANNO 2001
TITOLO Guidance on EIA - Scoping
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Guida UE allo scoping
N° pagine 38
NOME FILE BASE VIA060131-02_guideUE_scoping_g-scoping-full-text.pdf
DIMENSIONI (KB) 428 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
18
VIA – Commissione Europea – Guida allo scoping
CONTENUTI:
FOREWORD TO THE GUIDANCE ON
SCOPING
PART A SCOPING IN EIA
A1 Environmental Impact Assessment (EIA) and
Scoping
A2 The Scoping Requirements of Directives
85/337/EEC and 97/11/EC
A3 Implementation of Scoping in the EU
A3.1 Mandatory and Voluntary Scoping Systems
A3.2 Scoping Reports and Opinions
A3.3 Scoping Consultations
PART B PRACTICAL GUIDANCE ON
SCOPING
B1 Introduction
B2 Use of the Guidance
B3 Scoping Procedures
B3.1 Scoping by the Competent Authority
B3.2 Scoping by the Developer
B4 Scoping Information and Outputs
B4.1 Information for Scoping
B4.2 Scoping Outputs
B5 Scoping Consultations
B5.1 Who to Consult
B5.2 How to Consult
B5.3 Essentials for Effective Scoping
B5.4 Constraints on Scoping Consultation
B6 Scoping Tools
B6.1 Identifying Significant Effects
B6.2 Identifying Possible Alternatives and
Mitigation
CHECKLIST OF INFORMATION NEEDED FOR
SCOPING
CONSULTATIONS CHECKLIST
SCOPING CHECKLIST
CHECKLIST OF CRITERIA FOR EVALUATING
THE SIGNIFICANCE OF IMPACTS
Appendix A ENVIRONMENTAL INFORMATION
REQUIREMENTS SET
19
VIA – Commissione Europea – Guida allo screening
AUTORE European Commission ANNO 2001
TITOLO Guidance on EIA - Screening
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Guida UE allo screening
N° pagine 33
NOME FILE BASE VIA060131-03_guideUE_screening_g-screening-full-text.pdf
DIMENSIONI (KB) 424 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
20
VIA – Commissione Europea – Guida allo screening
CONTENUTI:
PREFACE TO EU GUIDANCE ON EIA
FOREWORD TO THE GUIDANCE ON
SCREENING
PART A SCREENING IN EIA
A1 Environmental Impact Assessment (EIA) and
Screening
A2 The Screening Requirements of Directives
85/337/EEC
and 97/11/EC
A3 Implementation of Screening in the EU
A3.1 Approaches to Screening
A3.2 Habitats Directive Assessments
A3.3 Initiating the Screening Process
A3.4 Recording the Screening Decision
PART B PRACTICAL GUIDANCE ON
SCREENING
B1 Introduction
B2 Use of the Guidance
B3 The Steps in Screening
B3.1 Step 1 - Is the Project an Annex I or II
Project?
B3.2 Step 2 - Is the Project on a Mandatory List
Requiring EIA?
B3.3 Step 3 - Is the Project on an Exclusion List
Exempting it from
EIA?
B3.4 Step 4 - Case-by-Case Consideration: Is
the Project Likely to
have Significant Effects on the Environment?
B3.4.1 Further Guidance on Case-by-Case
Screening
B3.4.2 Project Information required for Case-by-
Case Screening
B4 Case-by-Case Screening Tools
B4.1 The Checklists
B4.2 Interpreting the Results
B4.3 Using the Checklists as a Record and
Preparing Project
B3.4.3 Consultations during Case-by-Case
Screening
B3.5 Step 5 - Recording and Publicising the
Screening Decision
Specific
CHECKLIST OF INFORMATION NEEDED FOR
SCREENING
SCREENING CHECKLIST
CHECKLIST OF CRITERIA FOR EVALUATING
THE SIGNIFICANCE OF ENVIRONMENTAL
EFFECTS
Appendix A PROJECTS LISTED IN ANNEX I
OF DIRECTIVE 97/11/EC
Appendix B PROJECTS LISTED IN ANNEX II
OF DIRECTIVE 97/11/EC
Appendix C ANNEX III SCREENING
SELECTION CRITERIA
Appendix D ENVIRONMENTAL INFORMATION
REQUIREMENTS SET
OUT IN ANNEX IV OF DIRECTIVE 97/11/EC
21
Linee guida regionali
VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale I parte
AUTORE Regione Lombardia ANNO 1994
TITOLO Manuale per la Valutazione di impatto ambientale - prima parte
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE
WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Manuale per la Valutazione di impatto ambientale > prima parte
N° pagine 60 NOME FILE BASE VIA060131-04_manualeVIA_1.pdf DIMENSIONI (KB) 372 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note :
22
VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale I parte
CONTENUTI:
Introduzione
Presentazione
Autori
Indirizzi metodologici per la redazione dello
studio di impatto ambientale
1. Linee generali
2. L'ambiente nello studio di impatto ambientale
3. La fase di orientamento
4. La fase di descrizione
5. La fase di individuazione e stima degli impatti
6. La fase di valutazione
7. L'implementazione dell'intervento
Schede tecniche per la formazione dello studio
di impatto ambientale
1. Introduzione
2. Schede di caratterizzazione e analisi di fattori
e componenti ambientali
3. Scheda di descrizione dell'assetto progettuale
4. Scheda di descrizione dell'assetto
programmatico e pianificatorio
Il ruolo della partecipazione
1. Il ruolo della partecipazione
Appendici
1. Definizioni dei termini adottati
2. Il sistema informativo territoriali regionale
3. Il ruolo dell'informatica
4. La banca modelli
5. Le liste per l'individuazione dell'impatto
ambientale
23
VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale II parte
AUTORE Regione Lombardia ANNO 1994
TITOLO Manuale per la Valutazione di impatto ambientale - seconda parte
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE
WEB: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/ > GUIDE > Manuale per la Valutazione di impatto ambientale > seconda parte
N° pagine 148 NOME FILE BASE VIA060131-05_manualeVIA_2.pdf DIMENSIONI (KB) 279 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
24
VIA – Regione Lombardia – Manuale per la Valutazione di Impatto Ambientale II parte CONTENUTI: 1. Descrizione di fattori e componenti ambientali
2. Selezione dei punti di attenzione
3. Misure di mitigazione e compensazione
4. Misure di monitoraggio
25
VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Legge Regionale n. 79/98 sulla valutazione di impatto ambientale – Linee Guida
AUTORE Regione Toscana - Giunta Regionale ANNO 1999
TITOLO Legge Regionale n. 79/98 sulla valutazione di impatto ambientale - LINEE GUIDA
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/via/linee_guida.pdf
N° pagine 26 NOME FILE BASE VIA060131-06_linee_guida.pdf DIMENSIONI (KB) 132 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
26
VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Legge Regionale n. 79/98 sulla valutazione di impatto ambientale – Linee Guida CONTENUTI:
PREMESSA pag.5
LINEE GUIDA RELATIVE ALL’ATTUAZIONE
DELLA LR 79/98 pag.7
Strumento di consultazione ad uso del
proponente pag.7
1. Introduzione pag.7
2. Glossario pag.7
3. Criteri e metodi per l’effettuazione delle
procedure disciplinate dall’art. 11 e seguenti
pag.11
3.1. Domanda di attivazione della procedura di
verifica (art. 11, comma 2) pag.11
3.2. Domanda di avvio della fase preliminare
(art. 12, comma 2) pag.14
3.3. Contenuti dello studio di impatto ambientale
pag.16
4. Modalità applicative e di attuazione degli
obblighi previsti dalla presente legge
relativamente all’informazione, alla pubblicità
ed alla partecipazione degli interessati alle
procedure di VIA pag.24
5. Eventuali modalità semplificate per la
pubblicità di progetti di dimensioni ridotte o di
durata limitata realizzati da artigiani o da
piccole imprese pag.26
27
VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Valutazione di Impatto Ambientale: un approccio generale
AUTORE Regione Toscana - Giunta Regionale ANNO 1999
TITOLO Valutazione di Impatto Ambientale: un approccio generale
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/via/ approcciogenerale.pdf
N° pagine 218 NOME FILE BASE VIA060131-07_approcciogenerale.pdf DIMENSIONI (KB) 774 DATA ACQUISIZIONE 31/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
28
VIA – Regione Toscana , Giunta Regionale – Valutazione di Impatto Ambientale: un approccio generale CONTENUTI:
Presentazione pag.7
PARTE I - ASSESSMENT PRELIMINARE,
SCREENING E SCOPING:
DEFINIZIONI E CRITERI NELLE ESPERIENZE
INTERNAZIONALI
1. L’ASSESSMENT PRELIMINARE pag.9
2. L’ASSESMENT PRELIMINARE SECONDO IL
MODELLO CANADESE pag.16
Criteri generali
La strategia
3. L’ASSESSMENT PRELIMINARE
NELL’ESPERIENZA STATUNITENSE pag.23
3.1 Categoria di Esclusione
3.2 Valutazione ambientale/Nessun Impatto
Significativo
3.3 Bilancio di Impatto Ambientale
4. LA FUNZIONE DI SCREENING pag.27
4.1 Definizioni Generali
4.2 Il Class Screening
4.3 Lo screening mediante le “soglie di
significatività”
4.4 Lo screening ambientale
4.5 Lo screening con “liste di domande”
4.6 Lo screening secondo l’Unione Europea
5. LA FUNZIONE DI SCOPING pag.41
5.1 Concetti generali
5.2 Le alternative pag.42
5.3 Ruoli e responsabilità
5.4 I prodotti dello scoping
5.5 I metodi di scoping
5.6 L’approccio consigliato
5.7 L’approccio europeo
6. RIASSUMENDO pag.52
PARTE II - LO STUDIO DI IMPATTO
AMBIENTALE
1. L’AMBIENTE NEGLI STUDI DI IMPATTO
AMBIENTALE pag.55
1.1. Il concetto di ambiente
1.2. Componenti e fattori ambientali
1.2.1. Atmosfera
1.2.2. Acqua
1.2.3. Suolo e Sottosuolo
1.2.4. Vegetazione e flora
1.2.5. Fauna
1.2.6. Ecosistemi
1.2.7. Paesaggio e patrimonio culturale
1.2.8. Ambiente antropico
1.2.9. Fattori di interferenza
1.3. Strumenti di sintesi
1.4. Il Sistema Informativo
2. METODI DI ELABORAZIONE DELLO
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE pag.97
2.1. Descrizione del progetto
2.2. Descrizione dell’ambiente
2.3. Individuazione degli impatti ambientali
2.4. Stima degli impatti ambientali
2.5. Valutazione degli impatti ambientali
2.6. Analisi delle alternative
2.7. Gestione e monitoraggio degli impatti
ambientali
3. LO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE PER
LE CATEGORIE
DI PROGETTI ASSOGGETTATE A VIA pag.127
3.1. Le categorie di progetti assoggettate a VIA
3.2. Lo studio di via per le diverse categorie di
progetti
3.2.1 Attività di cantiere
3.2.2. Agricoltura, silvicoltura, acquacoltura
3.2.3. Industria estrattiva
3.2.4. Industria energetica
3.2.5. Altre attività industriali
3.2.6. Progetti di riassetto del territorio
3.2.7. Infrastrutture lineari di trasporto
3.2.8. Porti e altre opere costiere
3.2.9. Aeroporti
3.2.10. Opere di gestione delle risorse idriche
3.2.11. Impianti per la gestione e lo smaltimento
dei rifiuti
29
3.2.12. Impianti per la depurazione delle acque
PARTE III - LA PARTECIPAZIONE DEL
PUBBLICO:
TIPOLOGIE E MODELLI CONCETTUALI A
CONFRONTO
1. ESPERIENZE STRANIERE A CONFRONTO
pag.167
1.1. L’esperienza statunitense
1.1.1. L’evoluzione della normativa
1.1.2. Il dibattito sulla environmental mediation
1.2. L’esperienza canadese
1.2.1. La normativa sulla VIA in generale
1.2.2. La procedura canadese
1.2.3. La procedura del Quebec
1.2.4. La procedura dell'Ontario
1.3. L’esperienza inglese
1.3.1. La normativa sulla VIA in generale
1.3.2. Piani di struttura
1.3.3. Piani Locali
1.3.4. Il ruolo dell’Ispector e la natura
dell’Inchiesta Pubblica
1.3.5. Accesso del pubblico
1.3.6. Effetti dell’inchiesta pubblica
1.4. L’esperienza francese
1.4.1. La normativa sulla VIA in generale
1.4.2. La partecipazione del pubblico
1.5. Conclusioni finali
2. INDIRIZZI PER UN METODOLOGIA DI
COSTRUZIONE DEI MODELLI
CONCETTUALI DALLE ESPERIENZE
STRANIERE pag.185
2.1. Gli indirizzi per un modello tipo di
partecipazione del pubblico
2.2. Un problema particolare: la copertura dei
costi della partecipazione
del pubblico
2.3. I modelli di partecipazione tipo
dall’esperienza estera
2.4. I rischi di fallimento della partecipazione. Un
elenco dall’esperienza estera
2.4.1. I limiti della procedura di partecipazione
come processo giudiziale
3. LE FASI DELLA PROCEDURA DI
PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO pag.192
3.1. indirizzi per l’identificazione del pubblico
3.1.1. Non avere un visione riduttiva o
burocratica del pubblico
3.1.2. Individuare gli obiettivi che ciascuna parte
vuol raggiungere attraverso la
partecipazione
3.1.3. Individuazione degli interessi che
muovono i partecipanti
3.2. Avvio campagna di informazione
3.3. Indirizzi per l’informazione del pubblico
3.3.1. Illustrazione dell’intervento
3.3.2. Schema modalità di presentazione dello
studio di impatto
3.3.3. Invio di opuscoli e newsletter
3.3.4. Predisposizione di video o mostre
3.3.5. Utilizzo dei mezzi di informazione
3.3.6. Predisposizione di sportelli informativi
3.4. Indirizzi per il coinvolgimento del pubblico:
le udienze e le inchieste pubbliche
3.4.1. Responsabile della gestione della
campagna di coinvolgimento del pubblico
3.4.2. Udienze e incontri pubblici: finalità
3.4.3. Udienze e incontri pubblici:
organizzazione e modalità di conduzione
3.4.4. La selezione dei membri della
commissione
3.4.5. Le Relazione tra udienze tecniche e
udienze generali o comunitarie
3.4.6. Gruppi di lavoro congiunti
3.4.7.Costituzione di gruppi di consulenza:
monitoraggio della partecipazione
3.4.8. Tecniche di negoziazione
3.5. Metodi di analisi delle osservazioni del
pubblico
3.5.1. I rapporti tra l’analisi delle osservazioni del
pubblico ed i modelli di
partecipazione
3.5.2. Il metodo dell’U.S. Forest Service
3.5.3. Conclusioni
31
VIA – Provincia di Lecce , Settore ambiente e territorio – Linee Guida per la redazione degli studi di impatto ambientale
AUTORE Provincia di Lecce; Settore Ambiente e Territorio ANNO 2004
TITOLO Linee guida per la redazione degli studi d’impatto ambientale
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.provincia.le.it/utilita/doc/linee_guida.pdf
N° pagine 21 NOME FILE BASE VIA060201-01_linee_guida.pdf DIMENSIONI (KB) 432 DATA ACQUISIZIONE 1/2/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1 Note:
32
VIA – Provincia di Lecce , Settore ambiente e territorio – Linee Guida per la redazione degli studi di impatto ambientale CONTENUTI: Contenuti dello studio di impatto ambientale
Lista di controllo per la predisposizione dello
studio di impatto ambientale
Descrizione del progetto
Descrizione dell’ambiente
Analisi degli impatti
Analisi delle alternative
Misure di mitigazione
Monitoraggio
Aspetti metodologici e operativi
33
VIA – Regione Toscana – Linee guida per la Valutazione dell'Impatto Ambientale degli impianti eolici
AUTORE Regione Toscana ANNO 2004
TITOLO Linee guida per la Valutazione dell'Impatto Ambientale degli impianti eolici
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/via/linee_guida_eolico/linee_guida_via_impianti_eolici.pdf
N° pagine 122 NOME FILE BASE VIA070711-01_linee_guida_via_impianti_eolici.pdf DIMENSIONI (KB) 1324 DATA ACQUISIZIONE 11/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
34
VIA – Regione Toscana – Linee guida per la Valutazione dell'Impatto Ambientale degli impianti eolici CONTENUTI: Premessa pag.7
LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO SULLE
COMPONENTI
NATURALISTICHE pag.9
Introduzione pag.11
I) Individuazione delle tipologie di aree critiche
per gli aspetti naturalistici pag.13
I.1 Sintesi della metodologia seguita
I.2 Tipologie di aree critiche per aspetti
naturalistici
I.3 Requisiti progettuali
I.4 Aree non opportune
II) Linee guida per la valutazione dell’impatto
ambientale pag.18
II.1 Procedura di verifica in aree prive di criticità
II.2 Procedura di verifica in aree critiche
II.3 Linee guida per la valutazione d'incidenza
ALLEGATO A: Elenco delle aree in cui è
risultata non opportuna la realizzazione
di impianti eolici, per la presenza di elementi
naturalistici di elevato valore pag.27
ALLEGATO B: Aree risultate non opportune per
la localizzazione
di impianti eolici - Schede sintetiche dei
principali elementi di criticità pag.28
ALLEGATO C: Specie e gruppi avifaunistici
particolarmente sensibili
agli impatti generati dagli impianti eolici pag.43
ALLEGATO D: Impatti ambientali connessi alla
realizzazione
di impianti eolici: stato delle conoscenze sulla
componente naturalistica pag.44
Bibliografia di riferimento pag.50
LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO SUL
PAESAGGIO E SUL
PATRIMONIO STORICO, ARCHITETTONICO E
ARCHEOLOGICO pag.57
1. Premessa pag.59
2. Impostazione metodologica pag.60
2.1 Definizione delle aree di studio
2.2 Strumenti di indagine
2.3 Categorie oggetto di valutazione
2.4 Metodi di valutazione
3. Definizione delle aree di studio pag.61
3.1 Area dei siti di impianto potenziali (ASIP)
3.2 Area di impatto locale (AIL)
3.3 Area di impatto potenziale (AIP)
3.4 Area di impatto visuale assoluto (AIVA)
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE
DELL'IMPATTO AMBIENTALE DEGLI
IMPIANTI EOLICI
4. La "Metodologia estesa" pag.68
4.1 Le analisi nell’Area dei Siti di Impianto
Potenziali
4.2 Le analisi nell’Area di Impatto Locale
4.2.1 Strumenti di indagine
4.2.1.1 Struttura del paesaggio
4.2.1.2 Indagine storico ambientale
4.2.1.3 Simulazioni
4.2.2 Categorie oggetto di valutazione
4.2.2.1 Significato storico-ambientale
4.2.2.2 Frequentazione del paesaggio.
4.2.3 L'analisi della sensibilità
4.3 Le analisi nell’Area di Impatto Potenziale
4.3.1 Strumenti di indagine
4.3.1.1. Analisi dell’intervisibilità
4.3.1.2 Simulazioni
4.3.1.3 Struttura del paesaggio
4.3.1.4 Indagine storico ambientale
4.3.2 Categorie oggetto di valutazione
4.3.2.1 Significato storico ambientale
4.3.2.2 Patrimonio culturale
4.3.2.3 Frequentazione del paesaggio
4.3.3 L’analisi della sensibilità
4.4 Elaborati e cartografia relativa
all’applicazione della “metodologia estesa"
4.4.1 Area dei siti di impianto potenziali (ASIP)
4.4.2 Area di impatto locale (AIL)
4.4.3 Area di impatto potenziale (AIP)
4.4.4 Area di impatto visuale assoluto AIVA
35
5. "Metodologia semplificata" pag.90
5.1 L’Area di Impatto Locale (AIL)
5.2 Analisi nell’Area di Impatto Potenziale
5.2.1 Strumenti di indagine
5.2.1.1 Analisi dell’intervisibilità
5.2.1.2 Simulazioni fotografiche
5.2.2 Categorie oggetto di valutazione
5.2.2.1 Significato storico ambientale
5.2.2.2 Patrimonio culturale
5.2.2.3 Frequentazione del paesaggio
5.2.3 Analisi della sensibilità
5.3 Elaborati e cartografia da produrre per
l’applicazione della metodologia semplificata
6. Alternative e mitigazione pag.94
6.1 Introduzione
6.2 L’altezza delle torri eoliche
6.3 La forma delle torri e del rotore
6.4 Il colore delle torri eoliche
6.5 Lo schema di impianto
6.6 La viabilità
6.7 Linee elettriche
6.8 Gli annessi tecnici
6.9 Le attività di cantiere
6.10 La sistemazione definitiva dell’area
6.11 La manutenzione dell’impianto
6.12 Dismissione e ripristino
Bibliografia generale pag.105
APPENDICE I: Metodologia di individuazione di
settori di indagine
aggiuntivi “t” per l’area di impatto potenziale
pag.109
APPENDICE II: Calcolo degli indici di Shannon,
Hill e Sharpe pag.115
APPENDICE III: Indice storico pag.118
ASPETTI GENERALI E CENNI SULLE
COMPONENTI ATMOSFERA,
CLIMA ACUSTICO, AMBIENTE IDRICO,
SUOLO E SOTTOSUOLO pag.123
1. Aspetti generali pag.125
2. Atmosfera pag.126
3. Rumore e vibrazioni pag.126
4. Ambiente idrico pag.127
5. Suolo e sottosuolo pag.127
6. Salute pubblica pag.127
7. Attività agro-forestali pag.128
37
VIA – Regione Lombardia - Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi infrastrutture sul sistema rurale e per la realizzazione di proposte di
interventi di compensazione
AUTORE Politecnico di Milano, CeDat
ANNO 2006
TITOLO
Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi infrastrutture sul sistema rurale e per la realizzazione di proposte di interventi di compensazione
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/admin/rla_ Documenti/1-3052/valter_dic2006_completo.pdf
N° pagine 169 NOME FILE BASE VIA070828-01_RL_valter_dic2006_completo.pdf DIMENSIONI (KB) 6510 DATA ACQUISIZIONE 28/8/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
38
VIA – Regione Lombardia - Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi infrastrutture sul sistema rurale e per la realizzazione di proposte di interventi di compensazione CONTENUTI: 1. Il quadro di riferimento pag.1
1.1. Il Progetto Val.Te.R. della D.G. Agricoltura
della Regione Lombardia pag.3
1.2. I temi, gli obiettivi e le scelte pag.4
1.3. Soggetti coinvolti pag.13
1.4. Definizioni di base. Compensazione e
mitigazione pag.14
1.5. Descrizione del metodo pag.16
1.6 Criteri di elaborazione degli indicatori e degli
indici pag.21
1.6.1. Criteri di aggregazione degli indicatori
pag.21
1.6.2. Criteri di classificazione pag.21
1.6.3. Criteri di scalabilità tra i livelli geografici
pag.21
1.7 Val.Te.R.-Explorer pag.22
2. I tematismi ordinatori pag.26
2.1. Unità Tipologiche di Paesaggio pag.26
2.2. Sistemi Territoriali Agricoli pag.28
2.3. Comuni pag.29
2.4. La griglia pag.30
2.4.1 Scelta della struttura di campionamento
pag.30
2.4.2 Criteri di calibrazione della griglia pag.30
2.4.3 Livello di dettaglio pag.31
2.4.4 Criteri di discretizzazione pag.34
3. Descrizione, misurazione e classificazione
della qualità delle aree rurali pag.38
3.1. Definizione degli indicatori relativi all’Indice
Sintetico“Rilevanza Ambientale” pag.38
3.1.1. Landscape Biodiversity Index (LBI) pag.38
3.1.2. Densità di aste idriche pag.48
3.1.3. Specie a rischio di estinzione pag.53
3.1.4. Continuità territoriale rispetto alle
infrastrutture stradali pag.60
3.2. Definizione degli indicatori relativi all’Indice
Sintetico“Rilevanza Paesistica” pag.67
3.2.1. Complessità morfologica pag.67
3.2.2. Rilevanza del paesaggio culturale pag.75
3.2.3. Dotazione vegetazionale pag.83
3.3. Definizione degli indicatori per l’analisi degli
aspetti socio-economici pag.89
3.3.1. Numero di aziende agricole pag.90
3.3.2. Numero di aziende agrituristiche pag.90
3.3.3. Dimensione media della Superficie
Agricola Utilizzata aziendale pag.91
3.3.4. Unità Bovino Adulto (UBA) pag.92
3.3.5. Finanziamenti per misure di tutela
ambientale pag.92
3.3.6. Finanziamenti per misure di sviluppo
economico-produttivo pag.93
4. Lettura integrata degli indicatori per la
costruzione di quadri interpretativi pag.106
4.1. Interpretazione dell’Indice sintetico
“Rilevanza ambientale” pag.106
4.1.1. Ambito di montagna/collina pag.106
4.1.2. Ambito di pianura pag.114
4.2. Interpretazione dell’Indice sintetico
“Rilevanza paesistica” pag.125
4.2.1. Ambito di montagna/collina pag.125
4.2.2. Ambito di pianura pag.133
4.3. Interpretazione degli indicatori socio-
economici pag.141
4.3.1. Ambito di montagna/collina pag.141
4.3.2. Ambito di pianura pag.143
4.4. Conclusioni pag.145
5. Valutazione, compensazioni, mitigazioni:
procedure e strumenti per la sostenibilità degli
interventi pag.151
5.1 Alcune considerazioni come premessa per la
condivisione di un percorso di lavoro pag.151
5.2 Val.Te.R come strumento di inquadramento
delle problematiche progettualie ambientali e
per la definizione di interventi di mitigazione e
compensazione pag.152
5.2.1 Analisi degli impatti sul contesto
economico-produttivo pag.153
5.2.2 Analisi degli impatti sul contesto
paesistico-ambientale pag.155
5.2.3 Identificazione dell’ambito di ricaduta
spaziale del progetto pag.157
41
Linee guida nazionali
VAS – Ministero dell’Ambiente – Linee guida per la valutazione ambientale strategica (Vas). Fondi strutturali 2000-2006
AUTORE Ministero dell'Ambiente ANNO 1999
TITOLO Linee guida per la valutazione ambientale strategica (Vas). Fondi strutturali 2000-2006
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/Lg_esistenti/Linee_guida_VAS.pdf
N° pagine 24 NOME FILE BASE VAS060114-01_Linee_Guida_MinAmb_1999.pdf DIMENSIONI (KB) 527 DATA ACQUISIZIONE 14/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
42
VAS – Ministero dell’Ambiente – Linee guida per la valutazione ambientale strategica (Vas). Fondi strutturali 2000-2006 CONTENUTI: 1. Introduzione
2. Valutazione strategica
2.1 Valutazione della situazione
ambientale,elaborazione dei dati di riferimento
2.2 Obiettivi, finalità, proprietà
2.3 Bozza di proposta di sviluppo e
individuazione delle alternative
2.4 Valutazione ambientale della bozza di
proposta
2.5 Indicatori in campo ambientale
2.6 Integrazione dei risultati delle valutazioni
nella decisione definitiva in merito ai piani e
programmi
Bibliografia
Schemi
- Ruolo Autorità ambientali nello sviluppo
regionale sostenibile
- Autorità dello sviluppo/Autorità competenti in
materia
- Fasi della Vas/Descrizione
- Schema Pressione/Stato/Obiettivi
Allegato 1 • Schema Dpsir
Allegato 2 • Tabelle
Tabella 1 Indicatori di pressione per tematiche
ambientali
Tabella 2 Indicatori di pressione e di stato per
aree tematiche e principali fonti di dati
Tabella 3 Settori d’intervento • Criteri di
sostenibilità
Tabella 4 Tematiche ambientali • Obiettivi di
sostenibilità
Tabella 5 Criteri e obiettivi di sostenibilità
Tabella 6 Obiettivi di sostenibilità e settori di
intervento
Tabella 7 Indicatori Pressione • Stato • Obiettivi •
Azioni di politica ambientale • Rilevamenti e
monitoraggio
Tabella 8 Esempio di scheda di valutazione
Tabella 9 Obiettivi/priorità • Indicatori di
prestazione • Finalità degli interventi
43
VAS – Programme Interreg MEDOCC , Gruppo ENPLAN – Linee Guida ENPLAN
AUTORE Gruppo ENPLAN ANNO 2004
TITOLO Linee Guida ENPLAN - Programme Interreg MEDOCC
TIPO DOCUMENTO Linee Guida FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/guida/index.htm N° pagine 330 NOME FILE BASE VAS060201-02_Enplan DIMENSIONI (KB) 20.800 DATA ACQUISIZIONE 1/2/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI VAS060201-02_Enplan_00.pdf Ringraziamenti e indice
VAS060201-02_Enplan_01.pdf Parte 01 - Verso una pianificazione sostenibile
VAS060201-02_Enplan_02.pdf Parte 02 - L’integrazione della Valutazione Ambientale nel processo di Piano o Programma
VAS060201-02_Enplan_03.pdf Parte 03 - Il manuale operativo
VAS060201-02_Enplan_04A.pdf Parte 04a - Sperimentazioni
VAS060201-02_Enplan_04B.pdf Parte 04b - Strumenti
VAS060201-02_Enplan_04B figure.pdf Parte 04b - Figure
VAS060201-02_Enplan_05.pdf Parte 05 - Allegati
ARCHIVIO CD n.1 Note:La cartella contiene 8 files in formato pdf, corrispondenti ad altrettanti capitoli della guida
44
VAS – Programme Interreg MEDOCC , Gruppo ENPLAN – Linee Guida ENPLAN CONTENUTI:
Introduzione
Lo sviluppo sostenibile
La sostenibilità ambientale
Pianificazione e programmazione sostenibile
Il Progetto Enplan
L'integrazione della Valutazione Ambientale
Pianificazione e VIA dei progetti
La Direttiva 01/42/CE: il contesto normativo
L'ambito di applicazione
Il procedimento di valutazione
Raccomandazioni per il recepimento
La linee Guida Enplan: obiettivi e destinatari
Indicazioni per l'utilizzazione della Guida
L’INTEGRAZIONE DELLA VALUTAZIONE
AMBIENTALE
NEL PROCESSO DI PIANO O PROGRAMMA
Modalità di integrazione della dimensione
ambientale nei piani e programmi
L'integrazione della dimensione ambientale nelle
sperimentazioni del Progetto Enplan
Caratterizzazione degli aspetti strategici
Caratterizzazione degli aspetti strutturali
Caratterizzazione degli aspetti attuativi
La Valutazione Ambientale nelle fasi del piano o
programma
Valutazione Ambientale nella fase di
orientamento e impostazione
Valutazione Ambientale nella fase di
elaborazione e redazione
Valutazione Ambientale nella fase di
consultazione e adozione /approvazione
Valutazione Ambientale nella fase di attuazione
e gestione
Aspetti trasversali
La base di conoscenza comune
Il processo di configurazione della base di
conoscenza comune
Le componenti della base di conoscenza:
informazioni, modelli e indicatori
La partecipazione / negoziazione /
concertazione dei diversi soggetti
Importanza e ruolo della partecipazione del
pubblico
Il processo di partecipazione integrato nel piano
o programma
Gestione e programmazione del processo di
partecipazione
Applicabilità delle metodologie della
partecipazione alla pianificazione
Negoziazione / Concertazione Consultazione
Comunicazione / Informazione
La “Sintesi non Tecnica” del Rapporto
Ambientale
La Dichiarazione di Sintesi come componente
del piano o programma
Trasparenza delle procedure
IL MANUALE OPERATIVO
La Valutazione Ambientale continua
Valutazione Ambientale nella fase di
orientamento e impostazione
Orientamenti iniziali e impostazione del P/P
L'analisi di sostenibilità degli orientamenti iniziali
La Verifica di esclusione: finalità e contenuti
Struttura della Verifica di esclusione
Criteri di esclusione e loro significatività
Valutazione Ambientale nella fase di
elaborazione e redazione
Definizione dell'ambito di influenza del P/P
(scoping)
La costruzione del quadro pianificatorio e
programmatico
L'analisi di contesto
Identificazione dell'ambito spazio-temporale del
P/P
Identificazione dei soggetti da coinvolgere
45
Strumenti per la definizione dell'ambito di
influenza del P/P
Determinazione degli obiettivi generali
La costruzione dello scenario di riferimento
Le variabili ambientali chiave per la definizione
dello scenario di riferimento
Analisi di coerenza esterna
Costruzione delle alternative di P/P: obiettivi
specifici e linee di azione
L'analisi ambientale e territoriale di dettaglio
La definizione degli obiettivi specifici del P/P
L'identificazione delle linee di azione e delle
ragionevoli alternative
Stima degli effetti ambientali delle alternative di
P/P
Possibili metodi di misurazione e di controllo
La valutazione e il confronto tra alternative di
P/P
Analisi di coerenza interna
La costruzione degli indicatori
La scelta dell'insieme di indicatori
Gli indicatori prestazionali per la valutazione
degli effetti del P/P
La redazione del Rapporto Ambientale: finalità e
contenuti
Modalità di redazione del Rapporto Ambientale
Valutazione Ambientale della fase di
consultazione, adozione e approvazione
Consultazione e partecipazione sul Rapporto
Ambientale
La “Dichiarazione di Sintesi” del P/P
Valutazione Ambientale nella fase di attuazione
e gestione del P/P
Monitoraggio dello stato dell'ambiente e
monitoraggio del P/P
I rapporti di monitoraggio: contenuti e periodicità
Gli strumenti per il monitoraggio ambientale
I meccanismi di retroazione sul P/P e sulla base
di conoscenza comune
SPERIMENTAZIONI E STRUMENTI
Plan de Desarrollo Sostenible y Ordenación de
los Recursos
Naturales de la Comarca Noroeste de la Región
de Murcia
Componente attuativa di piani o programmi
Piano Regolatore del Comune di Chieri
Piano Regolatore del Comune di Grugliasco
Variante Generale del Piano Regolatore
Generale del Comune di Arluno
Piano Regolatore Generale del Comune di
Madesimo
Plan General de Ordenación Urbana de Palma
del Río
Strumenti
Modelli di Valutazione Ambientale
Base di conoscenza comune
Introduzione
Contenuto della parte IV
Struttura delle schede relative alle
sperimentazioni
Struttura delle schede relative agli strumenti
Risultati principali delle sperimentazioni
Sperimentazioni
Componente strategica di piani e programmi
Estrategia de Gestión Integrada de Zonas
Costeras
Piano Regionale di Sviluppo Economico
Piano di Coordinamento della Provincia di Prato
Piano di tutela delle acque della Valle d'Aosta
Componente strutturale di piani e programmi
Piani Strutturali Comunali in forma Associata –
Associazione Intercomunale Bassa
Romagnola
Piano Strutturale Comunale - Comune di
Bertinoro
Area Campione del Piano Energetico
Ambientale Regionale
Specificazione d'Ambito del Piano Territoriale
Regionale -
Regione Liguria
La partecipazione dei diversi soggetti
Comunicazione / Informazione
Definizione dell'ambito di influenza del piano
Determinazione degli obiettivi generali
Costruzione dello scenario di riferimento
Analisi di coerenza esterna
Costruzione delle alternative
Stima degli effetti ambientali
Valutazione e confronto tra alternative di piano o
programma
Analisi di coerenza interna
Indicatori
Monitoraggio dello stato dell'ambiente e
monitoraggio del piano o programma
47
Linee guida internazionali
VAS – Commissione europea, DG XI “Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile” – Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione
europea – Rapporto finale
AUTORE Commissione europea, DG XI “Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile”
ANNO 1998
TITOLO Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione europea - Rapporto finale
TIPO DOCUMENTO Linee Guida N° pagine 246
FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/Lg_esistenti/Manuale_PSR_PFS%20.pdf
DATA ACQUISIZIONE 14/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE BASE VAS060114-02_Manuale_PSR_PFS%20.pdf DIMENSIONI (KB) 1889 NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
48
VAS – Commissione europea, DG XI “Ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile” – Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione europea – Rapporto finale
CONTENUTI:
GLOSSARIO E ACRONIMI vi
PREMESSA xii
PARTE 1 - INTRODUZIONE pag.1
1.1 CONTESTO DEL MANUALE pag.2
1.2 FINALITÀ E OBIETTIVI DEL MANUALE
pag.3
1.3 A CHI È DESTINATO IL MANUALE pag.4
1.4 CONTENUTO DEL MANUALE pag.4
PARTE 2 - FONDI STRUTTURALI E
VALUTAZIONE AMBIENTALE pag.5
2.1 BREVE RASSEGNA DEL CONTESTO
DELLA POLITICA DI COESIONE
DELL’UNIONE EUROPEA pag.6
2.2 LA PROCEDURA DEI FONDI
STRUTTURALI pag.7
2.2.1 Tappe della procedura pag.7
2.2.2 Il manuale nel contesto pag.10
2.3 LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL
MANUALE pag.18
2.3.1 Introduzione pag.18
2.3.2 Fasi della VAS pag.18
2.3.3 I Fondi strutturali e la VAS: un processo
integrato pag.20
PARTE 3 - IL MANUALE pag.23
3.1 STRUTTURA DEL MANUALE pag.24
3.2 RUOLI E RESPONSABILITÀ AI FINI DELLA
VALUTAZIONE AMBIENTALE pag.27
3.3 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA
PREDISPOSIZIONE
DEI PIANI DI SVILUPPO REGIONALE pag.29
3.3.1 Introduzione pag.31
3.3.2 Valutazione della situazione ambientale -
elaborazione di dati di riferimento pag.33
3.3.3 Elaborazione degli obiettivi e delle priorità
pag.38
3.3.4 Elaborazione della bozza di piano e delle
sue alternative pag.44
3.3.5 Valutazione ambientale della bozza di
piano pag.46
3.3.6 Indicatori ambientali per il piano pag.51
3.3.7 Integrare i risultati della valutazione nel
piano definitivo pag.54
3.4 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA
PREDISPOSIZIONE DEI QUADRI
COMUNITARI DI SOSTEGNO pag.57
3.4.1 Introduzione pag.58
3.4.2 Obiettivi e priorità del Quadro Comunitario
di Sostegno e ruolo
delle autorità competenti in materia ambientale
pag.60
3.4.3 La valutazione ambientale nel contesto del
Quadro Comunitario
di Sostegno pag.62
3.4.4 Indicatori ambientali e Quadri Comunitari
di Sostegno pag.64
3.5 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA
PREDISPOSIZIONE
DEI PROGRAMMI OPERATIVI pag.66
3.5.1 Introduzione pag.67
3.5.2 Valutazione della situazione ambientale -
elaborazione di dati di riferimento pag.69
3.5.3 Elaborazione degli obiettivi e delle finalità
pag.72
3.5.4 L’elaborazione della bozza di Programma
Operativo e le sue alternative pag.75
3.5.5 Valutazione ambientale delle bozze di
Programmi Operativi pag.79
3.5.6 Indicatori ambientali per i Programmi
Operativi pag.82
3.6 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEGLI
IMPATTI AMBIENTALI DEI PROGRAMMI
DEI FONDI STRUTTURALI pag.84
BIBLIOGRAFIA pag.87
ALLEGATO I VALUTAZIONE DELL’ATTUALE
SITUAZIONE AMBIENTALE –
“I DATI DI RIFERIMENTO” I.1
ALLEGATO II DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
E DELLE PRIORITÀ II.2
49
ALLEGATO III TECNICHE PER LA
VALUTAZIONE AMBIENTALE DEI PIANI DI
SVILUPPO
REGIONALE E DEI PROGRAMMI OPERATIVI
III.1
ALLEGATO IV INDICATORI IV.1
ALLEGATO V MONITORAGGIO E
VALUTAZIONE V.1
ALLEGATO VI METTERE IN ATTO I
RISULTATI DELLA VALUTAZIONE EX ANTE
DEI
PROGRAMMI OPERATIVI VI.1
ALLEGATO VII LISTA DI CONTROLLO PER
L’INTEGRAZIONE DEGLI ASPETTI
AMBIENTALIVII.1
ELENCO DEI QUADRI, DELLE TABELLE E
DELLE FIGURE
QUADRI
Quadro 1.1 Requisiti in vigore ai fini della
valutazione ambientale dei
piani regionali pag.2
Quadro 3.1 Principali attori coinvolti nella
valutazione dei piani e
programmi dei Fondi strutturali pag.27
Quadro 3.2 La situazione ambientale – esempio
tratto dal QCS della
Grecia nel periodo 1994-99 pag.62
Quadro 3.3 Un esempio di ottimizzazione dei
benefici e delle opportunità pag. 76
Quadro 3.4 Possibili contenuti di un Programma
Operativo (PO) pag.78
Quadro I.1 Dati di riferimento: introduzione I.2
Quadro I.2 Punti di forza e punti deboli I.4
Quadro III.1 Incertezze e mancanza di
conoscenze III.2
Quadro III.2 Possibili aree geografiche nelle
quali effettuare l’analisi degli effetti cumulativi
sulle risorse naturali e sugli ecosistemi III.10
Quadro IV.1 Criteri principali per la scelta degli
indicatori IV.1
Quadro VI.1 Esempio di alcuni criteri di
screening VI.2
Quadro VI.2 Esempio di tecnica di classifica per
i progetti VI.7
TABELLE
Tabella 2.1 Tipologia dei progetti di sviluppo, dei
regimi di aiuto e di altri interventi nel quadro
degli obiettivi 1, 2, 5b e 6 pag.8
Tabella 2.2 Alcuni esempi di atti legislativi chiave
in campo ambientale e loro relazione con la
gamma-tipo di interventi a titolo dei Fondi
strutturali pag.15
Tabella 2.3 Fasi della VAS nella
programmazione relativa ai Fondi strutturali
pag.19
Tabella 2.4 Differenza tra la VAS e la VIA
pag.20
Tabella 3.1 Formato generale di presentazione
degli stadi della VAS nel manuale pag.24
Tabella 3.2 Criteri di sostenibilità per la
definizione degli obiettivi del programma
pag.41
Tabella 3.3 Esempio di matrice di valutazione a
livello di PSR pag.49
Tabella 3.4 Esempio di presentazione delle
priorità ambientali in un QCS pag.60
Tabella 3.5 Esempio di continuità tra priorità,
obiettivi e indicatori ambientali allo stadio di
QCS pag. 65
Tabella 3.6 Esempi di obiettivi e finalità
ambientali per differenti priorità pag. 74
Tabella I.1 Esempio di dati di riferimento per i
settori dell’energia e dei trasporti
Tabella I.2 Esempi di dati di riferimento per i
temi principali I.5
Tabella III.1 Formato-tipo di una matrice
d’impatto ambientale III.1
Tabella III.2 Analisi sintetica dell’impatto
ambientale III.4
Tabella III.3 Criteri relativi alla dotazione
ambientale e indicatori di impatto ambientale
proposti per la regione occidentale dell’Irlanda
III.5
Tabella III.4 Esempio di una matrice sintetica di
comparazione delle finalità e degli obiettivi per
una priorità denominata “Sviluppo
dell’industria turistica” prevista da un
programma III.7
Tabella III.5 Esempio di matrice di valutazione
per una misura nell’ambito dei PO III.8
Tabella IV.1 Esempi di indicatori di base
ambientali IV.2
50
Tabella IV.2 Esempi di indicatori di prestazione
ambientali IV.2
Tabella IV.3 Esempio di indicatori e obiettivi
ambientali a livello di QCS IV.5
Tabella IV.4 Esempio di indicatori di prestazione
e obiettivi per un PO IV.6
Tabella IV.5 Esempi di indicatori di impatto
ambientale IV.6
Tabella IV.6 Indicatori di base per il settore idrico
IV.7
Tabella IV.7 Indicatori di prestazione per il
settore idrico IV.7
Tabella IV.8 Indicatori di impatto per il settore
idrico IV.7.
Tabella VI.1 Esempio di sistema di classifica dei
progetti - Trasporti e comunità VI.4
Tabella VI.2 Esempio di sistema di classifica dei
progetti - Sostegno alle imprese VI.5
Tabella VI.3 Esempio di sistema di classifica dei
progetti – Qualità ambientale e immagine
regionale VI.6
FIGURE
Figura 2.1 Sintesi della procedura dei Fondi
strutturali pag.9
Figura 2.2 Integrazione tra la procedura dei
Fondi strutturali e la procedura VAS pag.22
Figura 3.1 Come usare il manuale - Parte 3
pag.26
Figura 3.2 I PSR e la procedura VAS pag.32
Figura 3.3 I QCS, i DOCUP e la valutazione
ambientale pag.59
Figura 3.4 I PO e la procedura VAS pag.68
Figura 3.5 Continuità tra la procedura VAS e la
procedura dei Fondi strutturali pag.69
Figura 3.6 Vari livelli di interazione e di
coordinamento allo stadio di PO pag.77
51
VAS – Commissione Europea – Attuazione della Dir. 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente
AUTORE Commissione Europea
ANNO 2003
TITOLO ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2001/42/CE CONCERNENTE LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DI DETERMINATI PIANI E PROGRAMMI SULL’AMBIENTE
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/1_030923_sea_guidance_it.pdf
N° pagine 68 NOME FILE BASE VAS060114-03_1_030923_sea_guidance_it.pdf DIMENSIONI (KB) 3693 DATA ACQUISIZIONE 14/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
52
VAS – Commissione Europea – Attuazione della Dir. 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente CONTENUTI: PREMESSA pag.2
1. Introduzione pag.3
2. Obiettivi della direttiva pag.5
3. Ambito di applicazione della direttiva pag.6
4. Obblighi generali pag.23
5. Il rapporto ambientale pag.25
6. Qualità del rapporto ambientale pag.34
7. Consultazione pag.36
8. Monitoraggio pag.45
9. Relazione con le altre disposizioni della
normativa comunitaria pag.49
Appendice I Orientamenti pratici sul
monitoraggio
Appendice II Componenti del gruppo di lavoro
Appendice III Bibliografia
53
VAS – UNECE – Resource Manual to support application of the UNECE Protocol on SEA
AUTORE UNECE
ANNO 2007
TITOLO Resource Manual to Support Application of the UNECE Protocol on Strategic Environmental Assessment
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.unece.org/env/eia/sea_manual/documents/SEAmanualDraftFinalApril2007.pdf
N° pagine 224 NOME FILE BASE VAS070530-01_SEAmanualDraftFinalApril2007.pdf DIMENSIONI (KB) 1700 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note
54
VAS – UNECE – Resource Manual to support application of the UNECE Protocol on SEA CONTENUTI: List of tables v
List of figures v
List of boxes v
Abbreviations and acronyms vii
INTRODUCTION TO THE MANUAL pag.1
0.1 Preamble pag.2
0.2 Purpose, target audience and status pag.3
0.3 Structure pag.4
0.4 Revision and adaptation of the Manual pag.6
PART A: APPLICATION OF THE PROTOCOL
pag.7
CHAPTER A1: A BRIEF INTRODUCTION TO
STRATEGIC ENVIRONMENTAL
ASSESSMENT pag.9
A1.1 Introduction to the Chapter pag.10
A1.2 What is SEA? pag.11
A1.3 Benefits and costs of SEA pag.13
A1.4 Guiding principles for application of SEA
pag.6
A1.5 Some broader considerations pag.7
CHAPTER A2: INTEGRATION OF SEA INTO
PLAN AND PROGRAMME MAKING pag.21
A2.1 Introduction to the Chapter pag.22
A2.2 Plan and programme making, SEA and the
links between them pag.23
A2.3 Practical approaches to integrating SEA
into plan and programme making pag.33
A2.4 Options for applying the Protocol during
plan and programme making pag.36
CHAPTER A3: DETERMINING WHETHER
PLANS AND PROGRAMMES REQUIRE SEA
UNDER THE PROTOCOL pag.43
A3.1 Introduction to the Chapter pag. 44
A3.2 Legal obligations pag.45
A3.3 Detailed description of tests pag.52
A3.4 Possible practical arrangements pag.63
CHAPTER A4: SEA OF PLANS AND
PROGRAMMES pag.65
A4.1 Introduction to the Chapter pag.66
A4.2 Scoping and environmental report pag.67
A4.3 Public participation pag.87
A4.4 Consultation with authorities pag.94
A4.5 Transboundary consultations pag.97
A4.6 Decision pag.100
A4.7 Monitoring pag.102
CHAPTER A5: OVERVIEW OF BASIC TOOLS
FOR SEA pag.105
A5.1 Introduction to the Chapter pag.106
A5.2 Analytical and participatory tools in SEA
pag.107
A5.3 Overview of basic analytical tools pag.111
iv Resource Manual to Support Application of
the UNECE Protocol on SEA
Draft Final, April 2007
A5.4 Overview of basic public participation tools
pag.116
CHAPTER A6: POLICIES AND LEGISLATION
pag.119
A6.1 Introduction to the Chapter pag.120
A6.2 Possible approaches pag.122
PART B: TRAINER’S GUIDE pag.127
CHAPTER B1: CAPACITY DEVELOPMENT
FRAMEWORK FOR THE PROTOCOL
pag.129
B1.1 Introduction to the Chapter pag.130
B1.2 Introduction to capacity development for
the Protocol pag.131
B1.3 Capacity assessment pag.135
B1.4 Tips for designing SEA capacity-
development strategies pag.137
B1.5 Concluding remarks pag.138
CHAPTER B2: EXAMPLE STRUCTURE OF
PRACTICAL EXERCISE FOR USE IN
TRAINING COURSE ON THE PROTOCOL
pag.139
B2.1 Introduction to the Chapter pag.140
B2.2 Tasks for work on a case study pag.143
ANNEXES pag.153
55
ANNEX A0.1: UNECE PROTOCOL ON SEA
pag.155
ANNEX A1.1: LEGAL AND POLICY
LANDMARKS IN THE EVOLUTION OF SEA
pag.177
ANNEX A1.2: IAIA PERFORMANCE CRITERIA
FOR SEA pag.181
ANNEX A5.1: DESCRIPTION OF SELECTED
ANALYTICAL TOOLS pag.183
ANNEX A5.2: DESCRIPTION OF SELECTED
PUBLIC PARTICIPATION TOOLS pag.197
ANNEX B1.1: EXAMPLE OF A DETAILED
CAPACITY ASSESSMENT FOR THE
IMPLEMENTATION OF THE PROTOCOL
USED IN SELECTED EECCA COUNTRIES
pag.207
ANNEX B1.2: EXAMPLE OF SIMPLE TERMS
OF REFERENCE USED FOR NATIONAL
CAPACITY-DEVELOPMENT STRATEGIES
FOR IMPLEMENTATION OF THE
PROTOCOL IN SELECTED EECCA
COUNTRIES pag.213
57
VAS – Inghilterra , Office of the Deputy Prime Minister – The Strategic Environmental Assessment Directive: Guidance for Planning Authorities
AUTORE Inghilterra - Office of the Deputy Prime Minister ANNO 2003
TITOLO The Strategic Environmental Assessment Directive: Guidance for Planning Authorities
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/2_SEA%20UK%20guidance.pdf
N° pagine 66 NOME FILE BASE VAS060114-04_2_SEA%20UK%20guidance.pdf DIMENSIONI (KB) 341 DATA ACQUISIZIONE 14/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
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Note:
58
VAS – Inghilterra , Office of the Deputy Prime Minister – The Strategic Environmental Assessment Directive: Guidance for Planning Authorities CONTENUTI: CHAPTER 1 Introduction pag.5 CHAPTER 2 Background and Context pag.7 Objectives and requirements of the Directive
pag.7 SEA and the planning process pag.9 SEA and Sustainability Appraisal pag.9 Plans for which SEA is not always required
pag.11 Consultation pag.11 Who should undertake the SEA? pag.12 CHAPTER 3 Stages of SEA pag.13 Stage A: Setting the context and establishing the
baseline pag.16 Stage B: Deciding the scope of SEA and
developing alternatives pag.20 Stage C: Assessing the effects of the plan
pag.22 Stage D: Consultation on the draft plan and
Environmental Report pag.25
Stage E: Monitoring implementation of the plan
pag.27 Glossary pag.29 Appendices pag.31 Appendix 1. Application of the SEA Directive to
plans and programmes pag.31 Appendix 2. Other relevant plans, programmes
and objectives pag.32 Appendix 3. Devising SEA and sustainability
appraisal objectives and indicators pag.34 Appendix 4. Sources of baseline data pag.39 Appendix 5. Presenting baseline information
pag.42 Appendix 6. Assessing secondary, cumulative
and synergistic effects pag.43 Appendix 7. Identifying and comparing
alternatives pag.46 Appendix 8. Prediction and evaluation pag.51 Quality Assurance Checklist pag.54 References and further information pag.56 The SEA Directive pag.59
59
VAS – Greening Regional Development Programmes Network - Handbook on SEA for Cohesion policy 2007-2013
AUTORE Greening Regional Development Programmes Network
ANNO 2006 TITOLO Handbook on SEA for Cohesion policy 2007-
2013 TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE WEB: http://www.ambiente.regione.marche.it/sito/Portals/0/pagine/prog_int/grdp_sea_handbook.pdf
N° pagine 48 NOME FILE BASE VAS070530-04_grdp_sea_handbook.pdf DIMENSIONI (KB) 846 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
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Note:
60
VAS – Greening Regional Development Programmes Network - Handbook on SEA for Cohesion policy 2007- CONTENUTI: Foreword by the GRDP Project 2
Acknowledgements 3
1 INTRODUCTION 4
1.1 Objectives and purpose of this Handbook 4
1.2 Nature of this Handbook 4
1.3 Relationship to previous guidance and
experience 5
1.4 User guide 5
1.5 Key definitions 6
2 SEA AND THE COHESION POLICY
PROGRAMMING PROCESS 7
2.1 Which Cohesion Policy programming
documents are subject to SEA Directive? 7
2.2 Logical linkages between the programming
process, SEA, ex-ante evaluations,and
partnership consultations 7
3 GENERAL PRINCIPLES FOR
MANAGEMENT OF THE SEA DURING
PROGRAMMING
FOR COHESION POLICY FUNDING 9
3.1 Treatment of alternatives within SEA 9
3.2 Internal management of the SEA process 9
3.3 Consultations with relevant environmental
authorities and concerned public 10
4 RECOMMENDED STEPS IN THE SEA
PROCESS 12
4.1 Determination of the environmental issues,
objectives, and indicators that should be
considered within SEA 12
4.2 Evaluation of the current situation and trends
and their likely evolution if the programming
document is not implemented 16
4.3 Assessment of development objectives and
priorities 18
4.4 Assessment of proposed measures and
eligible activities 20
4.5 Assessment of the cumulative effects of the
entire programming document 25
4.6 Evaluation of selection criteria for activities
or projects to be implemented through the
programming document 26
4.7 Evaluation of the monitoring system for the
programming document 30
4.8 Compilation of the Environmental Report and
its submission for consultations with
environmental authorities and the public 31
4.9. Decision-making and information on the
decision 33
5 CONCLUDING COMMENTS ON THE MOST
COMMON MYTHS ABOUT SEA 34
5.1 Concern that SEA requires detailed analyses
which may not be appropriate for a given
programming document 34
5.2 Concern that SEA does not enable
assessment of economic and social impacts
and does not facilitate consideration of
sustainability issues 34
5.3 Concern that SEA poses significant
additional costs and prolongs the planning
process 34
6 KEY DOCUMENTS, REFERENCES,
GUIDANCE 36
6.1 Key documents for Cohesion Policy
Programming and SEA 36
6.2 SEA References and Guidance 36
Annex I Examples of alternatives at the level of
objectives/priorities and at the level of
measures and eligible activities 37
Annex II Example of environmental objectives
and indicators used in SEA practice 39
Annex III Contents of the Environmental Report
as outlined in Annex I of the SEA Directive 41
Annex IV SEA Review Checklist 42
61
VAS – Scozia , Scottish Executive – A Consultation on Proposed Legislative Measures to inroduce SEA in Scotland
AUTORE Scotland – Scottish Executive
ANNO 2003
TITOLO
Strategic Environmental Assessment - A Consultation on Proposed Legislative Measures to Introduce Strategic Environmental Assessment in Scotland
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.interreg-enplan.org/doc/3_Consulta%20Escòcia.pdf
N° pagine 68 NOME FILE BASE VAS060201-01_3_Consulta%20Escòcia.pdf DIMENSIONI (KB) 168 DATA ACQUISIZIONE 1/2/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
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Note:
62
VAS – Scozia , Scottish Executive – A Consultation on Proposed Legislative Measures to inroduce SEA in Scotland CONTENUTI: Summary pag.1
1 Introduction pag.4
2 Consultation on the draft Regulations pag.7
3 Consultation on the principles of the proposed
Bill pag.16
4 Sets out the specific issues on which the
Scottish Executive invites views pag.18
5 Lists the consultation questions pag.34
Annex A – draft Regulations to give effect to the
Directive in Scotland
Annex B – the full text of Directive 2001/42/EC
63
VAS – Government of Ireland – Assessment of the effects of certain plains and programmes on the environment
AUTORE Government of Ireland ANNO 2004
TITOLO Assessment of the effects of certain plains and programmes on the environment
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.environ.ie/en/Publications/DevelopmentandHousing/Planning/FileDownLoad,1616,en.pdf
N° pagine 97 NOME FILE BASE VAS070530-08_FileDownLoad,1616,en.pdf DIMENSIONI (KB) 609 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
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Note:
64
VAS – Government of Ireland – Assessment of the effects of certain plains and programmes on the environment CONTENUTI: Chapter 1. Introduction 1
• Purpose of the Guidelines 1
• Operative Date 1
• Status of the Guidelines 1
• Objectives of the SEA Directive 2
• Background to the SEA Directive 2
• What is Strategic Environmental Assessment
(SEA)? 2
• Benefits of SEA 3
• Relevant Provisions of the Planning and
Development Act 2000 4
• Transposition of the SEA Directive into
Planning Law 4
• Structure of the Guidelines 5
Chapter 2. Integrating SEA into
Plan-making 7
• Overview 7
• Integrating SEA into Plan-making 8
• Who should be Responsible for carrying out
SEA? 9
• A Step-by-Step guide to the SEA Process 9
• Documenting the SEA Process 11
Chapter 3. SEA: Screening and
Scoping 12
• Definitions 12
• Screening - what the SEA Directive requires 12
• Mandatory National Requirements 13
• Screening of Plans 14
• Criteria for Determining the Likely Significance
of Environmental Effects 15
• Scoping of Environmental Report 16
• Consultation with Environmental Authorities 18
• Designation of Environmental Authorities 19
• Contact Points in Environmental Authorities 20
Chapter 4. The Environmental Report 22
• Introduction 22
• Scope of Information to be included in
Environmental Report 23
• Mandatory Contents of Environmental Report
24
• Contents and Main Objectives of the Plan and
its Relationship with other relevant Plans 26
• Description of the Current State of the
Environment,Environmental Characteristics of
the Area likely to be affected, and
Identification of any Existing Environmental
Problems 26
• Environmental Protection Objectives relevant
to the Plan and Description of how those
Objectives and any Environmental
Considerations have been taken into account
in preparing the Plan 29
• Likely Significant Effects on the Environment
31
• Assessment/Matrix Approach 33
• Significant Effects 34
• Cumulative Effects 34
• Measures envisaged to Prevent, Reduce and
as fully as possible Offset any Significant
Adverse Environmental Effects 35
• Outline of reasons for Selecting Alternatives
and Description of how the Assessment was
undertaken, including any Difficulties 36
• Alternatives 36
• Assessment Methods (including Difficulties) 37
• Proposed Monitoring Measures 38
• Non-Technical Summary 38
• Layout of Environmental Report 39
• Quality of Environmental Report 40
Chapter 5. Consultations on Plan 41
and Environmental
Report
• Public Participation 41
• Consultations with Environmental Authorities
and the Public 41
• Transboundary Consultations 42
• Practical Application of Transboundary
Requirements 43
• Plans in the Republic of Ireland 43
• Contact Point in Northern Ireland 44
• Timing of Transboundary Consultations 45
65
• Consulting the Minister for the Environment,
Heritage and Local Government 45
• Timeframe for Completing Consultations 45
Chapter 6. Adoption of Plan 47
• Overview 47
• SEA Statement 47
• Recommended Format for SEA Statement 48
• Consideration of Submissions 49
Chapter 7. Monitoring 50
• Requirements of the SEA Directive 50
• Purpose of Monitoring 50
• Monitoring Arrangements and Methods 50
• Scope of Monitoring 51
• Who is Responsible for Monitoring? 51
• When does Monitoring take place? 52
• Indicators 52
• Possible Additional Guidance 56
Appendices
Appendix A - Text of SEA Directive 57
Appendix B - Integration of SEA with the
Preparation or Review of a Development Plan
77
Appendix C - Checklist of Policy
Documents,Strategies, Guidelines,
Directives,Conventions, etc. which are
relevant to the Setting of Environmental
Protection Objectives 79
Appendix D - Sources of Environmental Data 87
Appendix E - Further Reading 91
67
VAS – European Commision , DG TREN - Indicative guidelines on evaluation methods: evaluation during the programming period
AUTORE European Commision , DG TREN ANNO 2005
TITOLO Indicative guidelines on evaluation methods: evaluation during the programming period
TIPO DOCUMENTO Manuale
FONTE WEB: http://ec.europa.eu/environment/eia/sea-studies-and-reports/beacon_manuel_en.pdf
N° pagine 89 NOME FILE BASE VAS070531-01_beacon_manuel_en.pdf DIMENSIONI (KB) 1450 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
68
VAS – European Commision , DG TREN - Indicative guidelines on evaluation methods: evaluation during the programming period CONTENUTI: 1. INTRODUCING SEA AND ITS CRITICAL
ISSUES
1.1. WHAT IS SEA?
1.2. SEA AND PROJECT EIA
1.3. THE SEA DIRECTIVE CONTENT,
OBJECTIVES AND PURPOSES
2. PRINCIPLES AND RULES FOR MANAGING
AN EFFECTIVE SEA
2.1. THE APPROACH TO SEA:
PARTICIPATORY AND INTEGRATIVE
2.1.1 The 'SEA steps'
2.1.2 Distinguishing between 'SEA steps' and
'approach to SEA'
2.2. SETTING OUT THE SEA: PRINCIPLES,
PROCESS AND STRUCTURE
2.2.1 Principles, Process and Structure
2.2.2 The Concept of SEA Integration into
Planning and Decision Making Process
2.2.3 Pro-active identification and evaluation of
options and alternatives
2.2.4 Raising Strategic Questions
2.3. MANAGING THE SEA PROCESS
2.3.1 Introduction: framework conditions for
effective SEA
2.3.2 Applying management tools
2.3.3 Barriers to Effective SEA Implementation
2.3.4 Further reading
3. CONDUCTING THE SEA PROCESS
3.1. SCREENING
3.1.1 Which infrastructure plans require an
SEA?
3.1.2 How to screen?
3.1.3 The time dimension
3.1.4 Further reading
3.2. SCOPING
3.2.1 What is scoping and how to do it
3.2.2 Why scoping?
3.2.3 Identifying and agreeing on objectives
3.2.4 Identifying the indicators for appraising
strategic alternatives
3.2.5 Further reading
3.3. ENVIRONMENTAL ASSESSMENT
3.3.1 Definitions and requirements
3.3.2 Environmental Assessment within the SEA
participatory and integrative approach
3.3.3 Tools and techniques
3.3.4 Further reading
Table of Contents
3.4. REVIEW
3.4.1 Purpose
3.4.2 How to review
3.4.3 Further reading
3.5. IMPLEMENTATION AND MONITORING
3.5.1 Purpose
3.5.2 How to monitor
3.5.3 Further reading
3.6. CONSULTATION AND PARTICIPATION
3.6.1 Why consultation and participation?
3.6.2 Further reading
GLOSSARY
INDEXES OF BOXES, TABLES AND FIGURES
BEACON NETWORK
69
VAS – UK , ODPM – A practical guide to the SEA directive
AUTORE ODPM (UK) ANNO 2005
TITOLO A practical guide to the strategic environmental assessment directive
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.communities.gov.uk/pub/290/APracticalGuidetotheStrategicEnvironmentalAssessmentDirective_id1143290.pdf
N° pagine 110
NOME FILE BASE VAS070531-02_APracticalGuidetotheStrategicEnvironmentalAssessmentDirective_id1143290.pdf
DIMENSIONI (KB) 777 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
70
VAS – UK , ODPM – A practical guide to the SEA directive CONTENUTI: 1. Introduction 6
Purpose of the Practical Guide 6
Other guidance on SEA 7
Acknowledgements 8
2. Background and Context 9
Objectives and requirements 9
The Directive’s field of application 9
Provisions on screening and exemptions 12
The Directive and SEA practice 14
Who should do SEA? 14
The level of detail in SEA 14
SEA and other forms of assessment 15
The regulatory impact of the Directive 15
3. SEA and Consultation 16
Requirements for consultation 16
The Consultation Bodies 17
Consulting the public 18
Practical aspects of consultation 19
Transboundary consultation with EU Member
States 19
4. SEA and Sustainable Development 20
5. Stages of SEA 23
Introduction 23
Stage A: Setting the context and objectives,
establishing the baseline and 26
deciding on the scope
Stage B: Developing and refining alternatives
and assessing effects 30
Stage C: Preparing the Environmental Report 35
Stage D: Consultation and decision-making 37
Stage E: Monitoring implementation of the plan
or programme 39
EC Directives and other international
instruments related to the 41
SEA Directive
Glossary 42
Appendix 1 – Indicative list of plans and
programmes subject to the 44
SEA Directive
Appendix 2 – Other relevant plans, programmes
and environmental 47
protection objectives
Appendix 3 – Collecting and presenting baseline
information 49
Appendix 4 – Sources of baseline information 52
Appendix 5 – Developing SEA objectives,
indicators and targets 64
Appendix 6 – Developing and assessing
alternatives 68
Appendix 7 – Prediction and evaluation of
effects 74
Appendix 8 – Assessing secondary, cumulative
and synergistic effects 78
Appendix 9 – Quality Assurance checklist 84
Appendix 10 – Monitoring 86
Frequently Asked Questions on the SEA
Directive 91
References and Further Information 94
The SEA Directive 98
List of Figures
1. The SEA Directive’s requirements 10
2. Application of the SEA Directive to plans and
programmes 13
3. Summary of consultation requirements under
the SEA Directive 17
4. Extract from UK Sustainable Development
Strategy, March 2005 21
5. Stages in the SEA process 24
6. Relationship between the SEA Tasks 25
7. Possible structure and contents of the
Environmental Report 36
8. Possible approach to documenting links with
other relevant plans and 48
programmes or environmental protection
objectives
9. Possible way of organising and presenting
baseline information 51
10. Sources of baseline information 52
71
11. Examples of SEA objectives and indicators
65
12. Testing compatibility of SEA objectives 67
13. Example of discrete alternatives 68
14. ‘Hierarchy’ of alternatives 69
15. Examples of alternatives 70
16. Example of comparison of alternatives 72
17. Example table for assessment of alternatives
against SEA objectives 73
18. Illustration of documentation of effects 74
19. Prediction and evaluation techniques for
SEA 76
20. The process of assessing the effects of a
plan or programme 77
21. Stages of SEA and the consideration of
cumulative, secondary and 79
synergistic effects
22. Techniques for assessing cumulative,
secondary and synergistic effects 82
23. Example of a table for recording cumulative
effects and their causes 83
24. Example of a table for recording cumulative
effects of plan or 83
programme on receptors
25. Quality Assurance checklist 84 Contents
73
VAS – IIED – SEA. A Sourcebook and reference guide to international experience
AUTORE B.Dalal-Clayton - B. Sadler ANNO 2004
TITOLO Strategic environmental assessment - A Sourcebook and reference guide to international experience
TIPO DOCUMENTO Manuale FONTE WEB: http://www.iied.org/Gov/spa/docs.html#sea N° pagine 410 NOME FILE BASE VAS070531-03_TitleContents_Oct04.pdf DIMENSIONI (KB) 2551 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI VAS070531-03_TitleContents_Oct04.pdf Copertina e indice, prefazione, acronimi e abbreviazioni
VAS070531-04-1_Chapter1_Oct04.pdf Capitolo 1: la VAS in prospettiva internazionale
VAS070531-04-2_Chapter2_Oct04.pdf Capitolo 2: panoramica sulla VAS
VAS070531-04-3_Chapter3_Oct04.pdf Capitolo 3: l’esperienza della VAS nei paesi sviluppati
VAS070531-04-4_Chapter4_Oct04.pdf Capitolo 4: l’esperienza della VAS nella cooperazione per lo sviluppo
VAS070531-04-5_Chapter5_Oct04.pdf Capitolo 5: l’esperienza della VAS nei paesi in transizione
VAS070531-04-6_Chapter6_Oct04.pdf Capitolo 6: l’esperienza della VAS nei paesi in via di sviluppo
VAS070531-04-7_Chapter7_Oct04.pdf Capitolo 7: Conclusioni
VAS070531-04-8_References_Oct04.pdf Riferimenti
VAS070531-04-9_Appendices_Oct04.pdf Appendice
ARCHIVIO CD n.1 Note: La cartella contiene 10 files in formato pdf, corrispondenti ad altrettanti capitoli della guida
74
VAS – IIED – SEA. A Sourcebook and reference guide to international experience CONTENUTI: Preface v
Acknowledgements viii
Acronyms and abbreviations xii
1 SEA in international perspective 1
2 Surveying the field of SEA 7
2.1 Overview of the SEA literature and key
references 7
2.2 Terms and definitions 10
2.3 SEA principles 14
2.4 Rationale, benefits, capacity requirements
and preconditions for SEA 19
2.5 Opportunities and constraints 24
2.6 Evolution and trends in SEA 26
2.6.1 SEA in the context of EIA history 26
2.6.2 The status of SEA systems 27
2.6.3 International legal instruments 29
2.6.4 Evolution of para SEA, including global
and integrative approaches 29
3 SEA experience in developed countries 33
3.1 Brief overview of SEA institutional
arrangements in developed countries 33
3.2 SEA experience in the European Union 41
3.2.1 EU legal and policy frameworks 43
3.2.2 New areas of application 44
3.2.3 The EU SEA Directive in perspective 45
3.2.4 Toward implementation 47
3.3 National experience with SEA 49
3.3.1 Australia 49
3.3.2 Austria 53
3.3.3 Canada 55
3.3.4 Denmark 59
3.3.5 Finland 64
3.3.6 France 66
3.3.7 Germany 71
3.3.8 The Netherlands 73
3.3.9 New Zealand 79
3.3.10 Norway 85
3.3.11 United Kingdom 86
3.3.12 USA 93
3.3.13 SEA in other industrialised countries 96
Japan 96
Korea 97
Portugal 97
Spain 99
Cases
3.1 SEA of Parliamentary Bills in Denmark 101
3.2 SEA of the Netherlands National Waste
Management Plan 2002 104
3.3 Proposed SEA of Point of Immigration Entry
Enhancements, USA 110
4 SEA experience in development cooperation
113
4.1 SEA in multi-lateral development agencies
113
4.1.1 The World Bank 113
4.1.2 African Development Bank 120
4.1.3 Asian Development Bank 122
4.1.4 Inter-American Development Bank 125
4.1.5 United Nations Development Programme
(UNDP) 126
4.1.6 United Nations Environment Programme
(UNEP) 130
4.1.7 A proposed comprehensive approach for
multilateral development banks 133
4.2 SEA in bilateral aid agencies 134
4.2.1 Canadian International Development
Agency 134
4.2.2 Department for International Development
(DFID), United Kingdom 135
4.2.3 The Netherlands 138
4.2.4 OECD Development Assistance
Committee 140
4.2.5 Swedish International Development
Agency (Sida) 141
75
4.2.6 United States Agency for International
Development (USAID) 143
Cases
4.1 Application of the Strategic Environmental
ANalysis (SEAN)
Methodology in Cameroon, and in Honduras and
Nicaragua 154
5 SEA experience in countries in transition 157
5.1 Newly Independent States 159
5.1.1 Main features of SER/OVOS systems 159
5.1.2 Regional trends and variations 160
5.1.3 Implementation of SER provision and
procedure 161
5.1.4 SEA practice in NIS 164
5.1.5 Recent developments and issues in the
Russian Federation 165
5.2 Central and Eastern Europe 168
5.2.1 Origins of SEA in CEE
5.2.2 Recent developments in SEA
arrangements and implementation 170
5.2.3 SEA practice in land use planning 173
5.2.4 SEA of sector plans and programmes 178
5.2.5 SEA of programming documents for EU
structural funds in all EU accession countries
181
5.2.6 SEA of policy 184
5.3 Future development of SEA in the NIS and
CEE regions 186
Cases
5.1 SEA of Slovak Energy Policy (EP 2000) 190
5.2 Framework SEA of the Polish National
Development Plan 2004-2006 194
5.3 SEA of Energy Policy of the Czech Republic
(EP-CR) 199
6 SEA experience in developing countries 205
6.1 SEA in southern Africa 205
6.1.1 South Africa 208
6.1.2 Botswana 214
6.1.3 Lesotho 216
6.1.4 Malawi 217
6.1.5 Mozambique 217
6.1.6 Namibia 218
6.1.7 Swaziland 222
6.1.8 Tanzania 223
6.1.9 Zambia 226
6.1.10 Zimbabwe 227
6.2 SEA in Francophone Africa 228
6.2.1 Benin 231
6.2.2 Burkina Faso 231
6.2.3 Cote d’Ivoire 232
6.2.4 Madagascar 232
6.2.5 Morocco 233
6.2.6 Senegal 234
6.2.7 Other countries 235
6.3 SEA in the rest of sub-Saharan Africa 236
6.3.1 Nile basin 236
6.3.2 Cape Verde 236
6.3.3 Ghana 236
6.3.4 Uganda 237
6.4 SEA in Latin America and the Caribbean 239
6.4.1 Bolivia 240
6.4.2 Brazil 241
6.4.3 Chile 242
6.4.4 Dominican Republic 243
6.4.5 Guatemala 244
6.5 SEA in Asia 244
6.5.1 China 245
6.5.2 Hong Kong 247
6.5.3 Indonesia 248
6.5.4 Nepal 248
6.5.5 Pakistan 250
6.5.6 Thailand 253
6.6 SEA elsewhere 253
6.6.1 Lebanon 253
6.6.2 Pacific islands 255
Cases
6.1 SEA for the Proposed East London Industrial
Development Zone,South Africa 259
6.2 SEA of Tofo, Barra, Tofinho and Rocha
(TBT) beaches area,Mozambique 263
6.3 SEA of the Great Western Development
Strategy, China 268
6.4 SEA for Second National Development Plan,
Namibia 271
6.5 SEA for Water Use, South Africa 276
6.6 Transboundary SEA of the Nile Basin 281
6.7 SEA in the South African National Ports
System 284
6.8 Land use Plan for the Sperrgebiet, Namibia
291
76
6.9 Sectoral SEA: Generic Environmental
Management Programme for Marine Diamond
Mining off the West Coast of South Africa 296
7 Advances and conclusions 299
7.1 Points of departure 299
7.2 Conclusions and recommendations 299
7.2.1 SEA revisited and reconsidered 300
7.2.2 Key trends in SEA process development
301
7.2.3 Status of SEA and experience in different
parts of the world 302
7.3 Future directions and ways forward 307
7.3.1 Improving SEA quality and effectiveness
307
7.3.2 Towards a sustainability approach 308
7.3.3 Promoting integrated assessment and
planning 309
7.4 Challenges to real progress? 310
References 313
Appendices 343
1 SEA legal and policy benchmarks 345
2 Some examples of SEA training initiatives 347
3 The situation regarding SEA in countries in
transition prior to 1997 350
4 Millennium ecosystem assessment 353
5 Recommendations for SEA of regional
development plans in CEE countries 358
6. Principles, their implications for CIDA and key
factors for SEA 359
7. Sub-national economic and environment
planning (E-c-E) 361
8. Legal requirements for SEA in selected
Spanish regions 364
9. Sustainability impact assessment of WTO
multilateral trade negotiations 366
10. Examples of integration mechanisms and
role of environmental assessment
from selected EU member states 368
11 Step-by-step guidance on application and
use of procedures and methods in
SEA good practice 375
12. Considerations for UNDP quality
programming 378
13. Analytical strategic environmental
assessment, ANSEA 381
14. Steps for starting, managing and improving a
sustainable development strategy 383
77
VAS – OECD - Applying SEA: good-practice guidance for development co-operation
AUTORE OECD ANNO 2006
TITOLO Applying SEA: good-practice guidance for development co-operation
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE WEB: http://www.oecd.org/dataoecd/4/21/37353858.pdf
N° pagine 164 NOME FILE BASE VAS070531-05_37353858.pdf DIMENSIONI (KB) 2281 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
78
VAS – OECD - Applying SEA: good-practice guidance for development co-operation CONTENUTI: Acronyms 12
Preface 14
Executive Summary 17
Part I
Chapter 1. Introduction 23
1.1. New approaches to development co-
operation.24
1.2. SEA meets the challenge of more strategic
development co-operation 24
1.3. Legal requirements for SEA 25
1.4. SEA supports donors’ harmonisation and
alignment efforts 26
1.5. What does this Guidance seek to achieve?
27
1.6. How should this Guidance be used? 27
1.7. Agreed development approaches
underpinning this Guidance 28
Chapter 2. Understanding Strategic
Environmental Assessment 29
2.1. Positioning SEA in the decision-making
hierarchy 30
2.2. How SEA has evolved to address the
strategic levels of decision making 31
2.3. SEA: A family of approaches using a variety
of tools 32
2.4. SEA: A continuum of applications 34
2.5. The relationship of SEA with other policy
appraisal approaches
and supporting tools 35
Notes 39
Chapter 3. The Benefits of Using Strategic
Environmental Assessment
in Development Co-operation 41
3.1. Supporting the integration of environment
and development 42
3.2. Identifying unexpected potential impacts of
reform proposals 43
3.3. Improving the identification of new
opportunities 43
3.4. Preventing costly mistakes 45
3.5. Building public engagement in decision
making for improved governance 45
3.6. Facilitating transboundary co-operation 46
3.7. Safeguarding environmental assets for
sustainable development and poverty
reduction 47
Chapter 4. Towards Strategic Environmental
Assessment Good Practice:Principles and
Processes 49
4.1. Basic principles for SEA50
4.2. The institutional dimension of SEA 51
4.3. Stages and steps for undertaking SEA at
the plan and programme level 54
Notes 61
Part II
Chapter 5. Applications of Strategic
Environmental Assessment in Development
Co-operation 65
5.1. Key entry points for SEA 66
5.2. Donor harmonisation for SEAs 69
5.3. Guidance Notes71
A. Guidance Notes and Checklists for SEA Led
by Partner Country Governments 72
Guidance Note and Checklist 1: National
Overarching Strategies, Programmes and
Plans72
Guidance Note and Checklist 2: National Policy
Reforms and Budget Support Programmes 77
Guidance Note and Checklist 3: National
Sectoral Policies, Plans and Programmes 81
Guidance Note and Checklist 4: Infrastructure
Investments Plans and Programmes 86
79
Guidance Note and Checklist 5: National and
Sub-National Spatial Development Plans and
Programmes 90
Guidance Note and Checklist 6: Trans-National
Plans and Programmes 93
B. Guidance Notes and Checklists for SEA
Undertaken in Relation to Donor
Agencies’ Own Processes 98
Guidance Note and Checklist 7: Donors’ Country
Assistance Strategies and Plans 98
Guidance Note and Checklist 8: Donors’
Partnership Agreements with other Agencies
101
Guidance Note and Checklist 9: Donors’ Sector-
Specific Policies103
Guidance Note and Checklist 10: Donor-Backed
Public Private Infrastructure
Support Facilities and Programmes106
C. Guidance Notes and Checklists for SEA in
Other, Related Circumstances 111
Guidance Note and Checklist 11: Independent
Review Commissions (which have
implications for donors’ policiesand
engagement).111
Guidance Note and Checklist 12: Major Private
Sector-Led Projects and Plans115
Case example 5.1. Mainstreaming environment
into Poverty Reduction
Strategies – SEA of Poverty Reduction Strategy
Papers:Uganda and Rwanda 75
Case example 5.2. Incorporating environmental
considerations into Ghana’s
Poverty Reduction Strategy processes: SEA of
Poverty
Reduction Process 76
Case example 5.3. SEA of poverty reduction
credit, Tanzania (budget support) 79
Case example 5.4. SEA for policy reform in the
water and sanitation sectors in Colombia
(development policy lending). 80
Case example 5.5. The Kenya Education
Support Programme 83
Case example 5.6. Sector EA of Indonesia
Water Sector Adjustment Loan (WATSAL) 84
Case example 5.7. Energy Environment Review
in Iran and Egypt 85
Case example 5.8. Regional environmental
assessment of Argentina flood protection 88
Case example 5.9. The Sperrgebiet land use
plan, Namibia 91
Case example 5.10. SEA of the Great Western
Development Strategy, China 92
Case example 5.11. Transboundary
environmental assessment of the Nile basin
95
Case example 5.12. Mekong River Commission
Basin Development Plan 96
Case example 5.13. SEA in Sida’s country
strategy for Viet Nam 100
Case example 5.14. The DFID-WWF
Partnership Programme Agreement 103
Case example 5.15. CIDA action plan for
HIV/AIDS. 105
Case example 5.16. Environment due diligence
for financial intermediaries, based on
European Bank for Reconstruction and
Development (EBRD) procedures108
Case example 5.17. Environmental risk
management of a community-driven
development project – Programme National
de Développement Participatif (PNDP)
Cameroon109
Case example 5.18. The World Commission on
Dams 113
Case example 5.19. The Extractive Industries
Review114
Case example 5.20. Nam Theun 2 Hydropower
Project, Lao PDR117
Case example 5.21. The potential of SEA in
relation to major oil and gas investments 118
Notes 119
Part III
Chapter 6. How to Evaluate Strategic
Environmental Assessment 123
6.1. The role of evaluation124
6.2. Evaluating the delivery of envisaged
outcomes 125
6.3. Evaluation as quality control check126
80
Checklist 6.1. Key questions for evaluating the
delivery of envisaged outcomes of a PPP125
Checklist 6.2. Key questions for evaluation as a
quality control check 126
Chapter 7. Capacity Development for Strategic
Environmental Assessment 129
7.1. Why is SEA capacity development needed?
130
7.2. Mechanisms for developing capacities for
SEA in partner countries131
7.3. SEA capacity development in donor
organisations
7.4. SEA as a foundation for capacity
development and learning societies138
Case example 7.1. Capacity-building needs
assessment for the UNECE SEA Protocol
Implementation in five countries in the Eastern
Europe, Caucasus and Central Asia region
(EECCA) . 131
Case example 7.2. SEA training course in China
133
Case example 7.3. SEA development in
Mozambique
Case example 7.4. UNDP initiative for SEA
capacity-building in Iran134
Case example 7.5. Assessing the potential to
introduce SEA in Nepal135
Case example 7.6. Results-based monitoring in
the water and sanitation sector in
Colombia136
Case example 7.7. Sofia Initiative on Strategic
Environmental Assessment 137
Case example 7.8. The SAIEA node model for
EA support 137
Case example 7.9. Sida SEA Helpdesk –
University of Gothenburg 139
Case example 7.10. Donor sharing of SEA
experience 139
References and Bibliography141
Annex A. Glossary of Terms145
Annex B. Assessment Approaches
Complementary to Strategic Environmental
Assessment 149
Annex C. Analytical and Decision-making Tools
for Strategic Environmental Assessment 153
Annex D. Selected Sources of Information on
Strategic Environmental Assessment 159
81
VIA/VAS – The Netherlands , Commission for Environmental Assessment - Biodiversity on EIA and SEA: voluntary guidelines on biodiversity-inclusive
impact assessment AUTORE R.Slootweg - A.Kolhoff - R.Verheem - R.Hoft ANNO 2006
TITOLO Biodiversity on EIA and SEA: voluntary guidelines on biodiversity-inclusive impact assessment
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE WEB: http://www.eia.nl/ncea/pdfs/biodiversityeiasea.pdf
N° pagine 81 NOME FILE BASE VAS070531-06_biodiversityeiasea.pdf DIMENSIONI (KB) 1470 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
82
VIA/VAS – The Netherlands , Commission for Environmental Assessment - Biodiversity on EIA and SEA: voluntary guidelines on biodiversity-inclusive impact assessment CONTENUTI: Chapter 1 : Introduction
Chapter 2: CoP Decision VIII/28. Impact
Assessment. Voluntary guidelines o
biodiversity-inclusive impact assessment
Chapter 3: How to interpret the biodiversity: a
broad view
Chapter 4 Conceptual reflections
Chapter 5 Voluntary guidelines on biodiversity-
inclusive EIA
Chapter 6 Draft guidance on biodiversity-
inclusive SEA
Annex 1 : Case study contributions
Annex 2: Important features of the Ecosystem
approach
Annex 3: Additional information on SEA
Annex 4: Summary of lessons from case studies
on biodiversity in SEA
83
VAS – Canada - SEA on policy, plans and programs proposals: CIDA Handbook
AUTORE Canadian International Development Agency (CIDA)
ANNO 2004
TITOLO SEA on policy, plans and programs proposals: CIDA Handbook
TIPO DOCUMENTO Manuale
FONTE
WEB: http://www.seataskteam.net/indexAction.cfm?module=Library&action=GetFile&DocumentAttachmentID=977
N° pagine 24 NOME FILE BASE VAS070531-07_indexAction.pdf DIMENSIONI (KB) 306 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
84
VAS – Canada - SEA on policy, plans and programs proposals: CIDA Handbook CONTENUTI: 1.0 Introduction 1
1.1 What is Strategic Environmental
Assessment? 1
1.2 Purpose of the SEA handbook 1
2.0 Requirements for an SEA 1
2.1 Cabinet Directive on Strategic Environmental
Assessment 1
2.2 Preliminary Scan (to determine if there are
important environmental effects) 5
3.0 Preparing for an SEA 6
3.1 Principles for conducting an SEA 6
4.0 Conducting the SEA 7
4.1 What is the existing situation (in a particular
sector or region7
4.2 What are the goals and objectives of the
policy, plan, or program7
4.3 What are the feasible options for delivering
the policy, plan, or program? 8
4.4 What are the most pronounced
environmental issues (positive and
negative)associated with each of the preferred
options8
4.5 How significant are these environmental
effects? 8
4.6 What can be done to avoid or lessen the
negative effects, and enhance the positive
ones9
4.7 What is the most feasible policy, plan, or
program9
4.8 How can environmental effects be
measured, monitored, and reported? 9
5.0 The SEA Report 9
APPENDIX A – Strategic Environmental
Assessment Principles:
Their Implications and Key Actions 11
APPENDIX B – SEA Checklist 14
APPENDIX C – SEA Applicability Form 17
APPENDIX D – Bibliography 18
85
VAS – UNDP Lebanon, European Commission, Lebanon Ministry of Environment – SEA and Land Use Planning in Lebanon training manual
AUTORE UNDP Lebanon, European Commission, Lebanon Ministry of Environment, 2005-10
ANNO 2005
TITOLO SEA and Land Use Planning in Lebanon training manual
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.seataskteam.net/index.cfm?module=Library&page=Document&DocumentID=5517
N° pagine 123 NOME FILE BASE VAS070531-08_lebanonseatrainingmodule.zip DIMENSIONI (KB) 19300 DATA ACQUISIZIONE 31/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI VAS070531-08_Annexes.pdf Allegati
VAS070531-08_Chapter1.pdf Capitolo1
VAS070531-08_Chapter2.pdf Capitolo2
VAS070531-08_Chapter3.pdf Capitolo3
VAS070531-08_Chapter4.pdf Capitolo4
VAS070531-08_Chapter5.pdf Capitolo5
VAS070531-08_Chapter6.pdf Capitolo6
VAS070531-08_Chapter7.pdf Capitolo7
VAS070531-08_Disclaimer.pdf Riferimenti
VAS070531-08_Foreword.pdf Introduzione
VAS070531-08_Preface.pdf Prefazione
VAS070531-08_Table of contents.pdf Tavola dei contenuti
ARCHIVIO CD n.1 Note: La cartella contiene 12 files in formato pdf, corrispondenti ad altrettanti capitoli della guida
86
VAS – UNDP Lebanon, European Commission, Lebanon Ministry of Environment – SEA and Land Use Planning in Lebanon training manual CONTENUTI: ACKNOWLEDGEMENTS
FOREWORD
PREFACE
LIST OF ABBREVIATIONS
GLOSSARY
CHAPTER 1. INTRODUCTION
1.1. DEFINITION
1.2. POTENTIAL STAKEHOLDERS
1.3. INTERRELATION BETWEEN SEA AND
EIA
1.4. INTERFACE BETWEEN SEA AND THE
PLANNING PROCESS
1.5. WHAT IS THE LEGAL BASIS FOR SEA IN
LEBANON?
1.6. WHO PAYS FOR SEA?
1.7. WHAT ARE THE ADVANTAGES OF SEA
APPLICATION IN LEBANON?
1.8. THE SEA PROCESS IN BRIEF
1.9. SEA IN LEBANON
CHAPTER 2. SEA INITIATION
2.1. DESCRIBING THE PROPOSED
STRATEGIC ACTION
2.1.1. What are the Plan or Program Objectives?
2.1.2. What are the Indicators for Measuring
Progress Towards Set Objectives?
2.1.3. What are the Plan or Program Specific
Targets?
2.2. SCREENING
2.3. SCOPING
CHAPTER 3. PERFORMING THE
ASSESSMENT
3.1. DETERMINING WHO SHOULD CARRY
OUT SEA
3.2. SAMPLE TERMS OF REFERENCE
3.3. ASSESSMENT OF BASELINE
CONDITIONS
3.4. POSSIBLE ALTERNATIVES FOR THE
PLAN OR PROGRAM
3.5. IMPACT ASSESSMENT
3.5.1. Which Impacts Should be Assessed?
3.5.2. How to Predict Potential Impacts?
3.5.3. How to Evaluate Potential Impacts of
Alternative Options?
3.5.4. Cumulative Impact Assessment
TABLE OF CONTENTS
XIII Strategic Environmental Assessment of
Plans and Programs in Lebanon
3.6. ENHANCING POTENTIAL BENEFITS
3.7. COHERENCE WITH LEGAL,
INSTITUTIONAL AND PLANNING
FRAMEWORKS
3.8. ENVIRONMENTAL MANAGEMENT PLAN
3.9. REPORTING
CHAPTER 4. REVIEW, DECISION MAKING &
QUALITY ASSURANCE
4.1. SEA REPORT REVIEW
4.2. DECISION MAKING
4.3. INTEGRATION OF SEA RESULTS INTO
THE PROPOSED PLAN OR PROGRAM
4.4. QUALITY ASSURANCE OF THE SEA
PROCESS
CHAPTER 5. STAKEHOLDER INVOLVEMENT
5.1. DEFINITION AND STATUS IN LEBANON
5.2. TYPES OF STAKEHOLDER
INVOLVEMENT
5.3. STAKEHOLDER INVOLVEMENT IN THE
SEA PROCESS
5.4. BENEFITS OF STAKEHOLDER
INVOLVEMENT
5.5. REQUIREMENTS FOR SUCCESSFUL
STAKEHOLDER
INVOLVEMENT
5.6. SETTING A STRATEGY FOR
STAKEHOLDER
INVOLVEMENT
CHAPTER 6. METHODS AND TOOLS OF SEA
CHAPTER 7. CONCLUSION
87
57
60
REFERENCES
USEFUL WEBSITES
NATIONAL WEBSITES
REGIONAL WEBSITES
INTERNATIONAL WEBSITES
ANNEXES
1. ENVIRONMENTAL AND SOCIO-
ECONOMICINDICATORS LIKELY TO
AFFECT ENVIRONMENTAL
SUSTAINABILITY IN LEBANON
2. EXAMPLES OF ALTERNATIVE OPTIONS
3. MINIMUM SEA REPORT REQUIREMENT
4. REVIEW CHECKLIST TO EVALUATE SEA
REPORT
5. ENVIRONMENT RELATED LEGISLATION IN
LEBANON
6. SEA METHODS AND TOOLS
7. METHODS OF PUBLIC PARTICIPATION
89
VAS – UK , Department for Transport – SEA for Transport Plans and Programmes
AUTORE Department for Transport (UK) ANNO 2004 TITOLO SEA for Transport Plans and Programmes TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.webtag.org.uk/webdocuments/2_Project_Manager/11_SEA/2.11.pdf
N° pagine 57 NOME FILE BASE VAS070601_2.11.pdf DIMENSIONI (KB) 557 DATA ACQUISIZIONE 1/6/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
90
VAS – UK , Department for Transport – SEA for Transport Plans and Programmes CONTENUTI: Introduction 1
1.1 Purpose of the guidance 1
1.2 Structure of the guidance 2
2 SEA in transport planning 4
2.1 Introduction 4
2.2 SEA requirements 4
2.3 Who should carry out the SEA? 10
3 Stage A: Setting the context, identifying
objectives, problems and opportunities,
and establishing the baseline 10
3.1 Introduction 10
3.2 Developing SEA objectives and indicators 11
3.3 Assembling environmental baseline data and
developing a future baseline 12
3.4 Identifying environmental problems and
opportunities 13
4 Stage B: Developing alternatives and deciding
the scope of SEA 13
4.1 Introduction 13
4.2 Scoping and involving the Consultation
Bodies 14
4.3 Relationship with other relevant plans and
programmes, and environmental
objectives 14
4.4 Identifying alternatives 15
5 Stage C: Assessing and mitigating the effects
of the plan 17
5.1 Introduction 17
5.2 Effects prediction 17
5.3 Effects assessment 18
5.4 Mitigation of significant adverse effects 21
5.5 Choosing preferred alternatives 21
6 Stage D: Consultation on the draft plan and
Environmental Report 22
6.1 Introduction 22
6.2 The Environmental Report 22
6.3 Consultation on the plan and Environmental
Report 22
6.4 Decision making and provision of information
on the plan 23
7 Stage E: Monitoring the implementation of the
plan 24
7.1 Introduction 24
7.2 Developing aims and methods for monitoring
24
7.3 Responding to adverse effects 24
8 Further Information 24
9 References 25
10 Document Provenance 25
Appendix 1: Glossary 26
Appendix 2: The application of SEA to LTPs 28
Appendix 3: Avoiding duplication in SEA:
"tiering" 31
Appendix 4: Environmental baseline 32
Appendix 5: Cumulative Effects Assessment 35
Appendix 6: Dealing with uncertainty 41
Appendix 7: Quality Assurance 48
Appendix 8: Monitoring 51
91
VAS – Austria – SEA from scoping to monitoring AUTORE Andreas Sommer ANNO 2005 TITOLO SEA: from scoping to monitoring TIPO DOCUMENTO Manuale operativo
FONTE WEB: http://www.sea-info.net/files/general/From_scoping_to_monitoring.pdf
N° pagine 128 NOME FILE BASE VAS070607_2.11.pdf DIMENSIONI (KB) 1215 DATA ACQUISIZIONE 7/6/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
92
VAS – Austria – SEA from scoping to monitoring CONTENUTI: Acknowledgement 5
List of figures and tables 5
Abbreviations5
Executive Summary8
1. Introduction 9
1.1. Terms: A short SEA glossary 9
2. Contents and structure of the study 11
2.1. Scope 11
2.2. Methodological starting points in the SEA
Directive 13
2.2.1. Principles and objectives 14
2.2.2. Environmental assessment 15
2.2.3. Environmental report 15
2.2.3.1. Information to be provided 16
2.2.3.2. Ensuring quality 19
2.2.4. Avoiding duplication of assessment 19
2.2.5. Taking into account the results and
decision-making 19
2.2.6. Monitoring 20
3. Framework conditions 21
3.1. Purpose and potential of SEA 21
3.2. Integration into existing procedures 21
3.3. Challenges 22
3.4. Requirements to be met by the approach 22
3.5. Effects on the environment 23
3.5.1. Terms 23
3.5.2. Integrated approach 25
4.Approach 26
4.1. Methodologically relevant steps 26
4.2. Support by check-lists 27
4.2.1. Check-list design 27
4.2.2. Application of the check-lists 29
4.3. Documentation 30
4.4. Determining the need for SEA (screening)
30
5. Scoping 32
5.1. Implementation 33
5.1.1. Alternatives 35
5.1.1.1. Reasonable alternatives 36
5.1.1.2. Zero alternative 38
5.2. A compact SEA due to no-impact
statements 38
5.3. K.o. criteria 39
5.4. Economic and social aspects 40
- 3 -
6. Preparation of the environmental report 42
6.1. Contents and structure of the environmental
report 43
6.1.1. Scope and level of detail 45
6.1.1.1. Data and information 46
6.1.1.2. Data and knowledge gaps 47
6.2. Basic information 48
6.2.1. Planning objectives and other relevant
planning processes 48
6.2.2. Environmental conditions 49
6.3. Environmental protection objectives 50
6.3.1. Additional information on environmental
quality objectives 52
6.3.1.1. Standards and indicators 53
6.4. Effects on the environment 55
6.4.1. Assessment of environmental effects 56
6.4.1.1. Principles for selecting methods 58
6.4.1.2. Expert judgement 60
6.4.1.3. Overall assessment 61
6.5. Measures 63
6.5.1. Mitigation measures 64
6.5.2. Monitoring measures 64
6.6. Information on the selection of alternatives
and methods used 65
6.7. Summary 66
6.8. Ensuring quality 66
6.9. Avoiding duplication of assessment 67
7. Taking into account the results and decision-
making 70
7.1. Approach 70
7.1.1. The summarising statement 71
8. Monitoring 72
93
8.1. Objectives and possibilities of performance
monitoring 73
8.2. Design and organisation 74
8.2.1. Timing and intervals 75
8.2.2. Documentation 76
8.3. Contents and implementation 76
8.3.1. Significant environmental effects 76
8.3.1.1. Measurability of success 77
8.3.1.2. Data and information 78
8.3.2. Measures 78
8.4. Consequences 79
9. References 80
Annex: Working materials 1
Annex A: Scoping 5
A.1. General assessment rules 10
A.2. Check-list on scoping 12
A.3. Check-list on causes of effects 14
A.3.1. Assessment rules for causes of effects.
16
A.4. Check-list on factors and interests to be
protected 17
A.4.1. Assessment rules for factors and interests
to be protected 19
A.5. Relevance matrix 21
A.6. Notes 22
Annex B: Environmental report 25
B.1. Environmental report check-list 29
B.1.1 Assessment rules for data and knowledge
gaps 35
B.2. Assessment matrix 36
Annex C: Taking into account results, decision-
making 37
C.1. Check-list for taking into account results,
decision-making 38
Annex D: Monitoring 40
D.1. Check-list on monitoring 41
95
VAS – Agenzia di valutazione ambientale canadese - The Environmental Assessment of Policy, Plan and Program Proposals. Guidelines for
Implementing the Cabinet Directive AUTORE Agenzia di Valutazione ambientale canadase
ANNO 1999
TITOLO
Traduzione del documento "Strategic Environmental Assessment - The Environmental Assessment of Policy, Plan and Program Proposals - Guidelines for Implementing the Cabinet Directive"
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www2.minambiente.it/sito/settori_azione/via/docs/vas_canada_ppp.pdf
N° pagine 15 NOME FILE BASE VAS070530-07_vas_canada_ppp.pdf DIMENSIONI (KB) 152 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
96
VAS – Agenzia di valutazione ambientale canadese - The Environmental Assessment of Policy, Plan and Program Proposals. Guidelines for Implementing the Cabinet Directive CONTENUTI: Premessa
Introduzione
Linee Guida per l’implementazione della direttiva
del governo
Procedure per condurre una valutazione
ambientale strategica
Interessi pubblici
Documentazione e rapporti
Ruoli e responsabilità
97
Linee guida regionali
VAS – Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica – Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi
AUTORE Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica / Unità Organizzativa Pianificazione territoriale e urbana
ANNO 2005
TITOLO
Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi.(comma 1, articolo 4 della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 recante “Legge per il governo del territorio”).
TIPO DOCUMENTO Atto amministrativo
FONTE
WEB:http://www.regione.lombardia.it/servlet/BlobServer?blobcol=urlfilepath&blobkey=id&blobtable=Allegato&blobwhere=1134886655557&blobheadername2=Content-Disposition&blobheadername1=ContentType&blobheadervalue2=inline%3B+filename%3Ddocumento%20VAS% 20L12&blobheadervalue1=application/pdf
N° pagine 24 NOME FILE BASE VAS060108-01_http___www.regione.lombardia.pdf DIMENSIONI (KB) 671 DATA ACQUISIZIONE 8/1/2006 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
98
VAS – Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica – Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi CONTENUTI: 1.0 Finalità
2.0 Definizioni
3.0 Integrazione della dimensione ambientale
nei piani e programmi
4.0 Ambito di applicazione
5.0 La valutazione ambientale (fasi
metodologiche procedurali)
6.0 Il processo di partecipazione integrato nel
piano/programma
7.0 Raccordo con altre procedure
8.0 Sistema informativo lombardo valutazione
ambientale piani e programmi
99
VAS – Regione Piemonte , Direzione Generale Territorio e Urbanistica – La valutazione ambientale di piani e programmi
AUTORE Regione Piemonte - Direzione Generale Territorio e Urbanistica/ Settore pianificazione territoriale
ANNO 2000 TITOLO La valutazione ambientale di piani e programmi TIPO DOCUMENTO Metodo, esperienze, indicazioni operative
FONTE WEB: http://www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/pianifica/pubblic/dwd/quadsit8.pdf
N° pagine 125 NOME FILE BASE VAS070530-02_quadsit8.pdf DIMENSIONI (KB) 471 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
100
VAS – Regione Piemonte , Direzione Generale Territorio e Urbanistica – La valutazione ambientale di piani e programmi CONTENUTI: INTRODUZIONE pag. 7
1. LA VALUTAZIONE AMBIENTALE
STRATEGICANEL PROCESSO DI
DECISIONE pag. 13
1.1. La valutazione ambientale strategica nel
quadro legislativo europeo e nazionale pag.
13
1.2. Dalla VIA sui progetti alla valutazione
Ambientale Strategica (VAS) di piani
programmi.Le innovazioni nel quadro
legislativo regionale pag. 14
1.2.1. Politica dell’ambiente e politica
urbanistica. Le interazioni tra norme per il
governo del territorio e per la valutazione
ambientale dei piani nelle leggi regionali di
Toscana e Liguria pag. 16
1.2.2. Ambito di applicazione della VAS. pag. 17
1.2.3. Ruolo e modalità di interazion e dei
soggetti di pianificazione nel processo di
valutazione strategica pag. 20
1.3. Valutazione Ambientale Strategica:
procedura autorizzativa o processo di
autovalutazione? pag. 21
Bibliografia del capitolo 1 pag. 27
2. LA VALUTAZIONE AMBIENTALE DI PIANI
E PROGRAMMI. LE ESPERIENZE IN CORSO
pag. 29
2.1. La metodologia di lettura dei casi pag. 29
2.1.1. La griglia di lettura pag. 31
2.2. Valutazione delle scelte di piano e
valutazione per le scelte di piano pag. 34
2.2.1. Valutare le scelte e gli obiettivi dei piani
pag. 35
2.2.1.1. L’Analisi di compatibilità ambientale
delle scelte di P.R.G. di Faenza pag. 35
2.2.1.2. Il Sistema Informativo Ecosistema Città
di Pisa come strumento per la valutazione
delle e per le scelte di piano pag. 38
2.2.1.3. La fase quantitativa e la fase qualitativa
della procedura di valutazione delle scelte nel
PTCP di Milano pag. 40
2.2.2. Valutare per formulare le scelte e gli
obiettivi pag. 46
2.2.2.1. Lo Studio del Sistema Ecologico
Ambientale per Reggio Emilia e lo Studio del
Sistema Ambientale per Parma come
strumenti di formulazione ed indirizzo delle
scelte di piano pag. 46
2.2.2.2. Lo Studio preliminare per la
compatibilità ambientale per il P.R.G. di
Cesena pag. 49
2.2.2.3. La certificazione EMAS di Varese Ligure
come premessa per la creazione di strategie,
obiettivi e scelte della pianificazione pag. 51
2.2.2.4. Le valutazioni all’interno dei Documenti
strategici pag. 55
2.3. Valutazioni sulle esperienze analizzate pag.
60
Bibliografia del capitolo 2 pag. 65
3. RACCOMANDAZIONI pag. 69
3.1. Una agenda di questioni su cui assumere
iniziative legislative e procedurali pag. 69
3.2. Un pro-memoria su alcuni aspetti tecnici
rilevanti delle iniziative “raccomandate” pag.
75
Elenco dei Siti Internet pag. 77
101
Schede informative sui casi analizzati pag. 85
Piani Regolatori Generali pag. 87
Scheda 1 Comune di Faenza pag. 89
Scheda 2 Comune di Reggio Emilia pag. 93
Scheda 3 Comune di Parma pag. 97
Scheda 4 Comune di Pisa pag. 99
Scheda 5 Comune di Cesena pag. 104
Piani di Area Vasta e Piani Strategici pag. 107
Scheda 6 Provincia di Milano pag. 109
Scheda 7 Comune di Milano pag. 112
Scheda 8 Associazione Sviluppo Nord Milano
pag. 115
Scheda 9 Comune di Torino pag. 118
Certificazione EMAS del Comune di Varese
Ligure pag. 121
Scheda 10 Comune di Varese Ligure pag. 123
103
VAS – Regione autonoma Valle d’Aosta , Assessorato del territorio,
ambiente e opere pubbliche – Indicazioni per la valutazione ambientale dei piani regolatori generali comunali
AUTORE
Regione autonoma Valle d'Aosta -Assessorato del trritorio, ambiente e opere pubbliche/ Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche
ANNO 2007
TITOLO Indicazioni per la valutazione ambientale dei piani regolatori generali comunali
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.regione.vda.it/territorio/VIA/pdf/lineeguidaVASPRG.pdf
N° pagine 14 NOME FILE BASE VAS070530-03_lineeguidaVASPRG.pdf DIMENSIONI (KB) 116 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
104
VAS – Regione autonoma Valle d’Aosta , Assessorato del territorio, ambiente e opere pubbliche – Indicazioni per la valutazione ambientale dei piani regolatori generali comunali CONTENUTI: Riferimenti normativi
Fasi della VAS
Bozza variante sostanziale di un Piano
Regolatore: relazione
Analisi della situazione ambientale
Parte seconda della relazione
Indicatori e monitoraggio
Allegato 1: indicatori
Allegato 2: indirizzi del PTP
105
VAS – Regione Marche – Applicazione della procedura VAS a piani e programmi regionali
AUTORE Regione Marche - Giunta Regionale/Servizio ambiente e difesa del suolo
ANNO 2006 TITOLO Applicazione della procedura VAS a piani e
programmi regionali TIPO DOCUMENTO Metodologia sperimentale
FONTE WEB: http://www.ambiente.regione.marche.it/sito/portals/0/pagine/ProgFondiStrutt/Bozza_Metodo_Rev3.PDF
N° pagine 27 NOME FILE BASE VAS070530-05_Bozza_Metodo_Rev3.pdf DIMENSIONI (KB) 267 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
106
VAS – Regione Marche – Applicazione della procedura VAS a piani e programmi regionali CONTENUTI: Introduzione
Capitolo 1: analisi e valutazione
Capitolo 2: consultazione
Capitolo 3: adozione e approvazione
Capitolo 4: attuazione e gestione
Documenti di riferimento per l’elaborazione della
metodologia
Allegato 1:schema di impostazione del
documento di consultazione preliminare per le
autorità ambientalei rilevanti
Allegato 2: schema di questionario per la
consultazione preliminare delle autorità
ambientali rilevanti
107
VAS – Regione autonoma della Sardegna – Piano energetico ambientale regionale: linee guida di indirizzo per la VAS
AUTORE Regiona autonoma della Sardegna ANNO -
TITOLO Piano energetico ambientale regionale: linee guida di indirizzo per la VAS
TIPO DOCUMENTO Linee Guida
FONTE WEB: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_72_20060804135041.pdf
N° pagine 13 NOME FILE BASE VAS070530-06_1_72_20060804135041.pdf DIMENSIONI (KB) 132 DATA ACQUISIZIONE 30/5/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
108
VAS – Regione autonoma della Sardegna – Piano energetico ambientale regionale: linee guida di indirizzo per la VAS CONTENUTI: La valutazione ambientale strategica
Rapporto ambientale
Partecipazione
Fasi operative della VAS
Cronoprogramma delle attività
111
IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per impianti di decontaminazione degli
apparecchi contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2007
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per impianti di decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID= DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20%20decontaminazione%20PCB%20e %20stoccaggio_%20ott%2006.pdf
N° pagine 65
NOME FILE BASE IPPC070710-01_LG MTD decontaminazione PCB e stoccaggio_ ott 06.pdf
DIMENSIONI (KB) 717 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
112
IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per impianti di decontaminazione degli apparecchi contenenti PCB e per gli impianti di stoccaggio CONTENUTI: Premessa
A Scopi ed obiettivi
B Identificazione della normativa ambientale e di
sicurezza del lavoro rilevante nel
settore
B.1 Normativa comunitaria
B.2 Normativa nazionale
B.3 Normativa tecnica
C) Ricognizione della situazione del settore, con
particolare riferimento alle
specificita’ del tessuto industriale nazionale
C.1 Caratteristiche dei PCB e campi di
applicazione
C.2 Dati sulla quantità di apparecchi contenenti
PCB presenti in Italia
C.3 Dati macroeconomici
D) Tecnologie di stoccaggio e di
decontaminazione
D.1 Tecniche di stoccaggio
D.2 Tecnologie disponibili per la
decontaminazione e loro classificazione
D.3 Aspetti ambientali
D.4 Analisi dei rischi per la sicurezza dei
lavoratori e salute pubblica
E) Concetti generali sulla scelta delle migliori
tecniche e tecnologie di settore
E.1 Campo di applicazione e scenari operativi
E.2 Individuazione delle migliori tecniche
E.3 Valutazione comparativa generale
F) Identificazione di eventuali tecniche
alternative e definizione, ove possibile,del
range di prestazione di tali tecniche
F.1 La tecnologia LTR2 per riciclare le
apparecchiature elettriche contenenti PCB
F.2 Processo “HALOCLEAN” con recupero di
metalli nobili e strageci e materiali da
apparecchiature elettriche ed elettroniche
(WEEE)
F.3 Processi di idrogenazione catalitica
F.4 Fotodistruzione di policlorobifenili mediante
laser ad eccimeri
G) Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle migliori
tecniche disponibili
G.1 La definizione di BAT
G.2 Criteri di individuazione delle BAT
G.3 Processi,sistemi o metodi operativi
sperimentati su scala industriale
G.4 Progressi in campo tecnico e evoluzione
delle conoscenze in campo scentifico
G.5 Natura, effetti e volume delle emissioni
G.6 Messa in funzione degli impianti nuovi o
esistenti
G.7 Tempo richiesto per l’adozione di una
migliore tecnica disponibile
G.8 Consumo di risorse
G.9 Prevenzione e riduzione dell’impatto globale
sull’ambiente
G.10 Prevenzione degli incidenti e
minimizzazione degli effetti
113
IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di selezione, produzione di CDR e
trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dimesse
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2007
TITOLO
LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dimesse
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20Impianti%20Selezione,CDR%20e%20RAEE_%20ott%2006.pdf
N° pagine 133
NOME FILE BASE IPPC070710-02_LG MTD Impianti Selezione,CDR e RAEE_ ott 06.pdf
DIMENSIONI (KB) 928 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
114
IPPC – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche CONTENUTI: PREMESSA 5
A - Scopi ed obiettivi 6
B - Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore 8
B.1 Normativa Comunitaria8
B.2 Normativa Nazionale10
C) RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL
SETTORE CON RIFERIMENTO ALLA
SPECIFICITÀ DEL TESSUTO NAZIONALE
INDUSTRIALE17
D) DESCRIZIONE DEI PROCESSI E DELLE
TECNOLOGIE DI SELEZIONE,
PRODUZIONE
DI CDR, TRATTAMENTO DI
APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED
ELETTRONICHE 18
D.1 Introduzione 18
D.2 Descrizione dei processi: schema generale
20
D.3 Caratteristiche dell’organizzazione della
raccolta differenziata 21
D.4 Piattaforme per il trattamento dei materiali
da raccolta differenziata22
D.5 Processi di produzione del combustibile da
rifiuti26
D 5.1 Il combustibile derivato dai rifiuti (CDR) 28
D.5.2 Produzione di combustibile da rifiuti da
selezione secco-umido e biostabilizzazione
della frazione organica31
D.5.3 Produzione di combustibile da rifiuti
indifferenziati tramite processo di
bioessiccazione35
D.6 Il trattamento dei beni durevoli e delle
apparecchiature elettriche ed elettroniche35
D.7 Descrizione delle tecniche e delle tecnologie
impiegate negli impianti di selezione,
produzione CDR e trattamento apparecchiature
elettriche ed elettroniche38
D.7.1 Impianti di selezione dei rifiuti destinati al
recupero di materia38
D.7.2 Descrizione delle tecnologie disponibili per
la produzione di combustibile da rifiuti 41
Esempi applicativi dei processi di produzione del
combustibile da rifiuti 51
A) Esempio di impianto di produzione di CDR 51
B) Bioessiccazione in biotunnel 55
C) Bioessiccazione in biocelle 57
D) Produzione di CDR arricchito con materiale
ad alto potere calorifico 60
D.7.3 Impianti di trattamento delle
apparecchiature elettriche ed elettroniche.62
E) CONCETTI GENERALI SULLA SCELTA
DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE DI
SETTORE 64
E.1 Criteri generali di scelta delle tecnologie 64
E.1.1. Bilancio di materia 65
E.1.2 Rendimento di separazione 65
E.1.3 Rendimento di recupero 65
E.2 Aspetti tecnici e tecnologici del settore 65
E.3 Aspetti ambientali65
E.3.1 Impatto sull’ambiente 65
E.3.2 Consumo di energia 67
E.3.3 Emissioni e produzione di rifiuti 67
E.3.4 Analisi dei rischi 68
E.4 Migliori tecniche e tecnologie degli impianti
di selezione e produzione combustibile da
rifiuti 69
E.4.1 Configurazione base di un impianto 70
E.4.2 Ricezione e Stoccaggio 70
E.4.3 Movimentazioni 70
E.4.4 Modalità di realizzazione di sistemi di
selezione 71
E.4.5 Tecniche da considerare nella
preparazione del combustibile da rifiuti 72
E.4.6 Monitoraggio del funzionamento delle
macchine e programmazione della
manutenzione 75
E.4.7 Accorgimenti per limitare la diffusione di
rifiuti negli ambienti di lavoro 75
115
E.4.8 Limitazione delle emissioni 76
E 4.8.1 Tecniche di trattamento delle emissioni
gassose 77
E.5 Migliori tecniche e tecnologie per gli impianti
di trattamento di apparecchiature elettriche ed
Elettroniche 91
E.5.1 Principi generali 91
E.5.2 Organizzazione e dotazioni dell’impianto
91
E.5.3 Modalità di gestione: criteri generali 92
E.5.3.1 Limitazione delle emissioni 96
E.5.4 Trattamento di specifiche tipologie di
apparecchiature elettriche ed elettroniche:
requisiti minimi 98
E.5.4.1 Trattamento dei televisori e monitors 98
E.5.4.2 Trattamento dei computers (eccetto il
monitor) 99
E.5.4.3 Trattamento di lavatrici e lavastoviglie
100
E.5.5 Requisiti minimi per le operazioni di
trattamento di apparecchiature dismesse
contenenti sostanze lesive dell’ozono
stratosferico102
E.6 Migliori tecniche di gestione degli impianti di
selezione, produzione CDR e trattamento
RAEE 108
E.6.1 Piano di gestione operativa 108
E.6.2 Programma di sorveglianza e controllo 113
E.6.3 Strumenti di gestione ambientale 113
E.6.4 Aspetti di pianificazione e gestione 114
F) IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI
TECNICHE ALTERNATIVE 116
F.1 Altri processi di preparazione di combustibili
derivati dai rifiuti 116
F.2 Il processo OWS utilizzato a Bassum
(Germania) 116
G) LE MIGLIORI TECNICHE E
TECNOLOGIE118
G1 Comuni tecniche da considerare nella
determinazione delle BAT 118
G 1.1 Caratteristiche di composizione del rifiuto
118
G 1.2 Ricezione dei rifiuti 119
G 1.3 Procedure di accettazione dei rifiuti119
G.1.4 Metodi di gestione ambientale 119
G2. Tecniche da considerare nella
determinazione delle BAT per gli impianti di
selezione, produzione di CDR e trattamento
RAEE122
G.2.1 Individuazione delle BAT 122
H) ANALISI DELL’APPLICABILITÀ DELLE
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 127
H.1 Applicazione delle BAT 127
H.1.1 Le dimensioni dell’impianto 129
H.1.2 L’età dell’impianto129
H.1.3 Le caratteristiche dei rifiuti trattati129
H.1.4 Presenza di vincoli di carattere tecnico129
H.1.5 Interventi per l’applicazione delle BAT129
H.2 Analisi di applicabilità in termini di costi
benefici 129
I) DEFINIZIONE DEI CRITERI DI
INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 131
I.1 La definizione di BAT131
I.1.1 La direttiva 96/61/CE 131
I.1.2 Impatto ambientale e rischi131
I.1.3 Fattibilità tecnico-economica131
I.1.4 Processo decisionale per l’individuazione
delle BAT 131
I.2 Criteri di individuazione delle BAT 131
I.2.1. Impiego di tecniche a scarsa produzione di
rifiuti131
I.2.2 Impiego di sostanze meno pericolose 132
I.3 Processi, sistemi o metodi operativi
sperimentati su scala industriale 132
I.4 Progressi in campo tecnico e evoluzione
delle conoscenze in campo scientifico 132
I.5 Natura, effetti e volume delle emissioni 132
I.6 Messa in funzione degli impianti nuovi o
esistenti 132
I.7 Tempo richiesto per l’adozione di una
migliore tecnica disponibile 132
I.8 Consumo di risorse 132
I.9 Prevenzione e riduzione dell'impatto globale
sull'ambiente 132
I.10 Prevenzione degli incidenti e
minimizzazione degli effetti 133
GLOSSARIO-ABBREVIAZIONI-ACRONIMI 133
BIBLIOGRAFIA 133
117
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di incenerimento dei rifiuti
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2007
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di incenerimento dei rifiuti
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20incenerimento_ott%2006.pdf
N° pagine 152 NOME FILE BASE IPPC070710-03_LG MTD incenerimento_ott 06.pdf DIMENSIONI (KB) 868 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
118
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela delTerritorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di incenerimento dei rifiuti CONTENUTI:
A) SCOPI ED OBIETTIVI 7
B) IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA
AMBIENTALE RILEVANTE NEL SETTORE 9
B.1 Normativa Comunitaria 9
B.2 Normativa Nazionale 11
C) RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL
SETTORE, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO ALLE SPECIFICITA’ DEL
TESSUTO INDUSTRIALE NAZIONALE 19
C.1 Dati sulla quantità di rifiuti trattati 19
C.1.1 Incenerimento di rifiuti urbani e speciali 19
C.2 Numero del personale impiegato 19
C.3 Dati macroeconomici 19
C.4 Impatto ambientale del settore 19
C.5 Emissioni gassose 19
C.5.2 Residui solidi 20
D) DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI
INCENERIMENTO 22
D.1 Gestione dei rifiuti in ingresso e dei residui
in uscita 23
D.1.1 Conferimento, stoccaggio e alimentazione
rifiuti 23
D.1.2 Raccolta, stoccaggio ed evacuazione dei
residui 24
D.2 Tecnologie di combustione dei rifiuti 25
D. 2.1 I forni a griglia 26
D.2.2 I forni a tamburo rotante 28
D.2.3 I combustori a letto fluido 30
D.2.4 Analisi comparata delle diverse tecnologie
di combustione 33
D.2.5 La post-combustione 35
D.2.6 Altre tipologie di apparecchiature di
combustione 35
D.2.7 Altre tecnologie 38
D.3 Trattamento dei fumi 38
D.3.1 Generalità 38
D.3.2 La rimozione delle polveri 39
D.3.3 La rimozione degli inquinanti 43
D.4 Il recupero energetico dalla combustione dei
rifiuti 46
D.4.1 Produzione di energia elettrica 48
E) DESCRIZIONE DELLE ANALISI
ELABORATE IN AMBITO COMUNITARIO
PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO,OVE
DISPONIBILI, ALLE CONCLUSIONI DEI
BREF. 50
E.1 Migliori tecniche e tecnologie per lo specifico
settore 50
E.2 Aspetti tecnici e tecnologici dello specifico
settore 50
E.2.1 Aspetti generali 50
E.2.2 Trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati
51
E.2.3 Trattamento dei rifiuti pretrattati 53
E.2.4 Trattamento dei rifiuti pericolosi 55
E.2.5 Trattamento dei fanghi di depurazione 56
E.2.6 Trattamento di rifiuti sanitari 58
E.2.7 Distruzione di rifiuti contenenti PCB tramite
incenerimento 59
E.2.8 Tecniche e tecnologie di recupero
energetico 61
E.2.9 Trattamento dei fumi e controllo delle
emissioni 63
E.2.10 Tecniche di trattamento e controllo delle
acque reflue 68
E.2.11 Gestione e trattamento dei residui solidi
69
E.2.12 Tecniche di monitoraggio e controllo delle
emissioni 71
E.3 Aspetti ambientali 72
E.3.1 Consumi di energia e risorse 72
E.3.2 Emissioni, reflui, scarichi termici, rumore e
vibrazioni 73
E.3.3 Produzione di residui 75
E.4 Migliori tecniche e tecnologie 78
119
F) APPROFONDIMENTO, OVE NECESSARIO,
DELLE TECNICHE ANALIZZATE NEI BREF
COMUNITARI E DEFINIZIONE, OVE
POSSIBILE, DEL RANGE DI PRESTAZIONE
DELLE DIVERSE TECNICHE 85
F.1 Analisi delle possibili BAT 85
F.1.1 Gestione dei materiali in ingresso ed in
uscita 85
F.1.2 Trattamento termico – tecnologie di
combustione 86
F.1.3 Scambio termico e recupero energetico
87
F.1.5 Trattamento delle acque di processo 91
F.1.6 Trattamento dei residui solidi 92
F.2 Condizioni operative e prestazioni 93
G) IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI
TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZIONE,
OVE POSSIBILE, DEL RANGE DI
PRESTAZIONE DI TALI
TECNICHE 96
G.1 Processi e tecnologie alternativi 96
G.1.1 Gassificazione 96
G.1.2 Pirolisi 100
G.1.3 Le tecnologie basate su processi
combinati 101
G.1.4 Il recupero energetico tramite
gassificazione e pirolisi 102
G.2 Altre tecnologie in fase di sviluppo per
applicazioni particolari 104
G.2.1 Combustione con aria arricchita o
ossigeno puro 104
G.2.2 Processi all’arco-plasma 106
G.3 Trattamento termico di rifiuti integrato in
impianti di produzione di energia 107
H) DEFINIZIONE (SULLA BASE
DELL’APPROFONDIMENTO E
DELL’ESTENSIONE DELLE ANALISI
SVOLTE IN SEDE COMUNITARIA) DELLA
LISTA DELLE MIGLIORI TECNICHE PER LA
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO DELLO SPECIFICO
SETTORE IN ITALIA 108
H.1 Gestione dei rifiuti in ingresso 108
H.1.1 Modalità di raccolta 108
H.1.2 Controllo dei rifiuti in ingresso 108
H.1.3 Stoccaggio 109
H.2 Trattamento termico 109
H.2.1 Forni a griglia 109
H.2.2 Forni a letto fluido 109
H.2.3 Forni a tamburo rotante 110
H.2.4 Altri processi e tecnologie 110
H.2.5 Tecniche per migliorare le prestazioni
delle apparecchiature di combustione 110
H.3 Recupero energetico 111
H.3.1 Generatore di vapore 111
H.3.2 Turbogruppo e circuito vapore 111
H.3.3 Ottimizzazione dei livelli di recupero
energetico (vedi anche punto F.1.3) 111
H.4 Trattamento fumi e controllo emissioni 112
H.4.1 Emissioni puntiformi in aria 112
H.4.2 Emissioni diffuse in aria 120
H.4.3 Odori 121
H.5 Trattamento delle acque reflue 121
H.5.1 Trattamento acque 121
H.5.2 Protezione della falda 121
H.6 Gestione dei residui solidi 122
H.6.1 Movimentazione e stoccaggio 122
H.6.2 Smaltimento e recupero 122
H.6.3 Trattamento dei residui solidi 122
H.7 Impiego di risorse 123
H.7.1 Materie prime 123
H.7.2 Energia 124
H.8 Rumore 124
H.8.1 Modalità di controllo 125
H.9 Strumenti di gestione ambientale 125
H.9.1 Migliori tecniche di gestione degli impianti
di incenerimento dei rifiuti 125
H. 9.2 Programma di sorveglianza e controllo
(PSC) 125
H.9.3 Personale 126
H.9.4 Benchmarking 126
H.9.5 Certificazione 126
H.9.6 Sistemi di supervisione e controllo 126
H.10 Monitoraggio 126
H.11 Comunicazione e consapevolezza pubblica
127
H.12 Aspetti di pianificazione e gestione 127
H.12.1 Ubicazione dell’impianto 127
H.12.2 Potenzialità dell’impianto 127
H.12.3 Bacino di utenza 127
H.12.4 Trasporti e collegamento al sistema
viario 127
I) ANALISI DELL’APPLICABILITA’ AD IMPIANTI
ESISTENTI DELLE TECNICHE DI
120
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL
PUNTO PRECEDENTE, ANCHE CON
RIFERIMENTO AI TEMPI DI ATTUAZIONE
128
I.1 Applicazione delle BAT 128
I.1.1 Le dimensioni dell’impianto 128
I.1.2 L’età dell’impianto 128
I.1.3 L’ubicazione e il contesto locale 128
I.1.4 La tipologia di rifiuti trattati 129
I.1.5 Presenza di vincoli di carattere tecnico 129
I.1.6 La legislazione a livello nazionale e
regionale 129
I.2 Interventi per l’applicazione delle BAT 129
I.2.1 Interventi di carattere operativo-gestionale
130
I.2.2 Interventi ristrutturativi 132
I.2.3 Adozione di piano di gestione operativa 132
I.2.4 Adozione di un programma di sorveglianza
e controllo 132
I.2.5 Benchmarking 133
I.2.6 Certificazione 133
I.2.7 Comunicazione e consapevolezza pubblica
133
J) FATTIBILITA’ ECONOMICA DELLE
TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA
ATTRAVERSO L’ANALISI DEI COSTI
BENEFICI 134
J.1 Considerazioni economiche di carattere
generale sugli impianti di incenerimento ....
134
J.1.1 Costi unitari di investimento 134
J.1.2 Costi di gestione 134
K) DEFINIZIONE DEI CRITERI DI
INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 136
K.1 La definizione e l’applicazione delle BAT 136
K.1.1 La direttiva 96/61/CE. 136
K.1.2 Impatto ambientale e rischi 136
K.1.3 Fattibilità tecnico-economica 136
K.1.4 Processo decisionale per l’individuazione
delle BAT 136
K.2 Criteri di individuazione delle BAT 137
K.2.1. Impiego di tecniche a scarsa produzione
di rifiuti 137
K.2.2 Impiego di sostanze meno pericolose 137
K.2.3 Tecniche per il recupero/riciclo delle
correnti in uscita al processo e dei rifiuti 137
K.2.4 Processi, sistemi o metodi operativi
sperimentati su scala industriale 137
K.2.5 Progressi in campo tecnico e evoluzione
delle conoscenze in campo scientifico138
K.2.6 Natura, effetti e volume delle emissioni
138
K.2.7 Messa in funzione degli impianti nuovi o
esistenti 138
K.2.8 Tempo richiesto per l’adozione di una
migliore tecnica disponibile 138
K.2.9 Consumo di risorse 138
K.2.10 Prevenzione e riduzione dell'impatto
globale sull'ambiente 138
K.2.11 Prevenzione degli incidenti e
minimizzazione degli effetti 139
BIBLIOGRAFIA 140
GLOSSARIO 141
a) Abbreviazioni ed acronimi 141
b) Definizioni 144
121
IPPC - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico-fisico e
biologico dei rifiuti liquidi
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2007
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20rifiuti%20liquidi_%20ott%2006.pdf
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Note:
122
IPPC - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi CONTENUTI: A) SCOPI ED OBIETTIVI 6
B. IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA
AMBIENTALE RILEVANTE NEL SETTORE8
B.1 NORMATIVA COMUNITARIA8
B.2 NORMATIVA NAZIONALE10
C) RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL
SETTORE, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO ALLE SPECIFICITA’ DEL
TESSUTO INDUSTRIALE NAZIONALE17
D) DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI
PRODUZIONE E DEGLI IMPIANTI PER I
QUALI SONO ANALIZZATE LE MIGLIORI
TECNICHE DISPONIBILI18
D.1 INTRODUZIONE18
D.2 TRATTAMENTI CHIMICO-FISICI DEI
RIFIUTI LIQUIDI 22
D.2.1 Separazione meccanica dei componenti
non solubili 23
D.2.1.1 Sedimentazione/flocculazione23
D.2.1.2 Flottazione26
D.2.1.3 Filtrazione 28
D.2.1.4 Microfiltrazione ed ultrafiltrazione 29
D.2.1.5 Separazione delle emulsioni oleose 31
D.2.2 Separazione chimico-fisica di composti
solubili non biodegradabili 34
D.2.2.1 Osmosi inversa e nanofiltrazione 34
D.2.2.2 Elettrodialisi 37
D.2.2.3 Adsorbimento37
D.2.2.4 Scambio ionico41
D.2.2.5 Precipitazione43
D.2.2.6 Ossidazione chimica45
D.2.2.7 Processo di ossidazione ad umido (wet
air oxidation) 48
D.2.2.8 Riduzione chimica 51
D.2.2.9 Strippaggio con aria 52
D.2.2.10 Distillazione/rettifica53
D.2.2.11 Evaporazione55
D.2.2.12 Estrazione con solvente56
D.3 TRATTAMENTI BIOLOGICI DEI RIFIUTI
LIQUIDI 57
D.3.1 Trattamenti aerobici58
D.3.2 Trattamenti anaerobici 63
D.4 STOCCAGGIO RIFIUTI LIQUIDI, LINEA
FANGHI E DEPURAZIONE GAS ESAUSTI
D.4.1 Stoccaggio rifiuti liquidi 66
D.4.2 Linea fanghi 66
D.4.3 Linea depurazione gas esausti 66
E) INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO, OVE
DISPONIBILI, ALLE CONCLUSIONI DEI
BREF COMUNITARI68
E.1 CONCETTO GENERALE DELLE MIGLIORI
TECNICHE E TECNOLOGIE PER LO
SPECIFICO SETTORE .68
E.2 ASPETTI TECNICI E TECNOLOGICI
DELLO SPECIFICO SETTORE68
E.3 ASPETTI AMBIENTALI69
E.3.1 Trattamenti chimico-fisici70
E.4 ASPETTI AMBIENTALI: EMISSIONI74
E.4.1 Trattamenti chimico-fisici75
E.4.2 Trattamenti biologici 80
E.5 INDIVIDUAZIONE DELLE MIGLIORI
TECNICHE E TECNOLOGIE PER LO
SPECIFICO SETTORE IN
ITALIA82
E.5.1 Migliori tecniche e tecnologie per il
trattamento dei rifiuti liquidi 82
E.5.1.1 Criteri generali e sistemi di monitoraggio
82
E.5.1.2 Attività di informazione 85
E.5.1.3 Stoccaggio e movimentazione 85
E.5.1.4 Trattamento delle emissioni gassose 87
E.5.1.5 Gestione dei reflui prodotti nell’impianto
92
E.5.1.6 Gestione dei rifiuti prodotti dall’impianto
92
123
E.5.2 Migliori tecniche e tecnologie per i
trattamenti chimico-fisici 93
E.5.2.1 Criteri generali 93
E.5.2.2 Tecniche specifiche per categoria di
inquinante 94
E.5.3 Migliori tecniche e tecnologie per i
trattamenti biologici 98
E.5.3.1 Criteri generali 98
E.5.3.2 Tecniche specifiche per alcune tipologie
di sostanze ed impianti di trattamento .....99
F) APPROFONDIMENTO, OVE NECESSARIO,
DELLE TECNICHE ANALIZZATE NEI BREF
COMUNITARI E DEFINIZIONE, OVE
POSSIBILE, DEL RANGE DI PRESTAZIONE
DELLE DIVERSE TECNICHE 113
F.1 INTRODUZIONE113
F.2 TRATTAMENTO DI RIFIUTI LIQUIDI
CONTENENTI CIANURI113
F.3 TRATTAMENTO DI RIFIUTI LIQUIDI
CONTENTI CROMO ESAVALENTE 114
F.4 RIUTILIZZO DI ACIDI FORTI ESAUSTI NEI
TRATTAMENTI DI RIFIUTI LIQUIDI116
F.5 RIMOZIONE BIOLOGICA DELLO ZOLFO E
DEI METALLI PESANTI117
F.6 RIMOZIONE BIOLOGICA DELL’AZOTO 119
F.7 TRATTAMENTI DEI FANGHI121
F.7.1 Ispessimento e disidratazione dei
fanghi123
F.7.2 Stabilizzazione e condizionamento 124
F.7.3 Ossidazione termica 126
F.8 OSSIDAZIONE CHIMICA CON OZONO 128
F.9 TRATTAMENTO DEI PERCOLATI DI
DISCARICA130
G) IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI
TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZONE,
OVE POSSIBILE, DEL RANGE DI
PRESTAZIONE DI TALI TECNICHE 133
G.1 REATTORI BIOLOGICI SEQUENZIALI
(SBR SEQUENCING BATCH REACTORS)
133
G.2 BIOREATTORI (MBR) 137
G.3 SISTEMI DI ARRICCHIMENTO OSSIGENO
138
G.4 TRATTAMENTO ANAEROBICO DEL
PERCOLATO DI DISCARICHE DI RIFIUTI
URBANI CON REATTORI
A BIOMASSA ADESA 139
G.5 RIMOZIONE BIOLOGICA DEL FOSFORO
141
G.6 STAGNI BIOLOGICI (O LAGUNAGGI) 142
H) DEFINIZIONE (SULLA BASE
DELL’APPROFONDIMENTO E
DELL’ESTENSIONE DELLE ANALISI
SVOLTE IN SEDE COMUNITARIA) DELLA
LISTA DELLE MIGLIORI TECNICHE PER LA
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO DELLO SPECIFICO
SETTORE IN ITALIA 144
H.1 CONFIGURAZIONE BASE
DELL’IMPIANTO 146
H.1.1 Ricevimento, stoccaggio e
movimentazione 147
H.1.2 Migliori tecniche e tecnologie per i
trattamenti chimico-fisici e biologici dei rifiuti
liquidi 147
H 1.3 Limitazione delle emissioni148
H.1.4 Migliori tecniche di gestione degli impianti
di trattamento chimico-fisico e biologico dei
rifiuti liquidi 148
H.1.5 Piano di gestione operativa 149
H.1.6 Programma di sorveglianza e controllo
(PSC) 149
H.2 STRUMENTI DI GESTIONE
AMBIENTALE150
H 2.1 Personale150
H 2.2 Benchmarking 150
H 2.3 Certificazione 150
H 2.4 Sistemi di supervisione e controllo 150
H 2.5 Comunicazione e consapevolezza
pubblica 150
H.3 ASPETTI DI PIANIFICAZIONE E
GESTIONE150
H 3.1 Ubicazione dell’impianto150
H 3.2 Trasporti e collegamento al sistema
viario151
I) ANALISI DELL’APPLICABILITA’ AD IMPIANTI
ESISTENTI DELLE TECNICHE DI
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL
PUNTO
PRECEDENTE, ANCHE CON RIFERIMENTO
AI TEMPI DI ATTUAZIONE152
I.1 APPLICAZIONE DELLE BAT152
I.1.1 Le dimensioni dell’impianto 152
124
I.1.2 L’età dell’impianto.152
I.1.3 Le caratteristiche dei rifiuti trattati 52
I.1.4 Presenza di vincoli di carattere tecnico 152
I.1.5 Interventi per l’applicazione delle BAT 153
J) FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLE
TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA
ATTRAVERSO ANALISI COSTI-BENEFICI
154
K) DEFINIZIONE DEI CRITERI DI
INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 155
K.1 LA DEFINIZIONE DI BAT 155
K.1.1 La direttiva 96/61/CE 155
K.1.2 Impatto ambientale e rischi 155
K.1.3 Fattibilità tecnico-economica 155
K.1.4 Processo decisionale per l’individuazione
delle BAT 155
K.2 CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DELLE BAT
155
K.2.1. Impiego di tecniche a scarsa produzione
di rifiuti.155
K.2.2 Impiego di sostanze meno pericolose156
K.3 PROCESSI, SISTEMI O METODI
OPERATIVI SPERIMENTATI SU SCALA
INDUSTRIALE 156
K.4 PROGRESSI IN CAMPO TECNICO E
EVOLUZIONE DELLE CONOSCENZE IN
CAMPO SCIENTIFICO.156
K.5 NATURA, EFFETTI E VOLUME DELLE
EMISSIONI 156
K.6 MESSA IN FUNZIONE DEGLI IMPIANTI
NUOVI O ESISTENTI 156
K.7 TEMPO RICHIESTO PER L’ADOZIONE DI
UNA MIGLIORE TECNICA DISPONIBILE 156
K.8 CONSUMO DI RISORSE156
K.9 PREVENZIONE E RIDUZIONE
DELL'IMPATTO GLOBALE
SULL'AMBIENTE156
K.10 PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI E
MINIMIZZAZIONE DEGLI EFFETTI157
GLOSSARIO158
DEFINIZIONI 158
ABBREVIAZIONI ED ACRONIMI 159
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI160
125
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di rigenerazione degli oli usati
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2007
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di rigenerazione degli oli usati
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB:http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20rigenerazione%20oli%20usati_ott%2006%20.pdf
N° pagine 129
NOME FILE BASE IPPC070710-05_LG MTD rigenerazione oli usati_ott 06 .pdf
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Note:
126
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di rigenerazione degli oli usati CONTENUTI: PREMESSA 4
A SCOPO E OBIETTIVI 5
B IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA
AMBIENTALE RILEVANTE DI SETTORE 7
C RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL
SETTORE, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO ALLE SPECIFICITÀ DEL
TESSUTO INDUSTRIALE NAZIONALE18
C1 Dati sulla produzione 20
C2 Indicazione della distribuzione territoriale
degli impianti 23
C3 Indicazione del personale impiegato 24
C4 Dati di impatto ambientale del settore.25
C4.1 Fase di trasporto primario e secondario 26
C4.2 Fase di stoccaggio 27
C4.3 Fase di rigenerazione 28
C5 Dati macroeconomici 29
C5.1 Fattori ƒ caratteristici di produzione 29
C5.1.1 Metodologia di calcolo dei fattori 29
C5.2 Fattori di consumo risorse prime 30
C5.3 Fattori di effluenti gassosi 33
C5.4 Fattori di produzione rifiuti 35
C5.5 Fattori di produzione reflui 39
C5.6 Considerazioni sulle tre fasi aggregate 40
C5.7 Indicatori fisici 42
D DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI
PRODUZIONE, DEGLI
EVENTUALI SOTTOPROCESSI E DEGLI
IMPIANTI PER I QUALI
SONO ANALIZZATE LE MIGLIORI TECNICHE
DISPONIBILI 44
D1 Processo produttivo semplificato/generale 44
D2 Caratteristiche dell’olio46
D2.1 Caratteristiche dell’olio usato in ingresso46
D2.2 Caratteristiche tipiche dei prodotti finali 46
D3 Descrizione dei sottoprocessi e opzioni
tecnologiche 46
D3.1 Pretrattamento 47
D3.2 Cleaning 48
D3.3 Frazionamento 51
D3.4 Finissaggio 52
D4 Conformazioni impiantistiche/situazione
italiana 55
D4.1 Panoramica sui Sistemi di Gestione 61
E DESCRIZIONE DELLE ANALISI ELABORATE
IN AMBITO COMUNITARIO PER LA
INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO, OVE
DISPONIBILI, ALLE CONCLUSIONI DEI
BREF (BAT REFERENCE DOCUMENT) 62
E1 Concetto generale di migliori tecniche e
tecnologie per lo specifico settore 62
E2 Aspetti tecnici e tecnologici dello specifico
settore 62
E3 Utilizzo termico degli oli usati 68
E3.1 Utilizzo termico dell’olio usato senza alcun
trattamento preliminare 68
E3.2 Utilizzo dell’olio usato dopo trattamento
chimico-fisico blando 69
E3.3 Utilizzo termico dell’olio usato dopo
trattamento chimico spinto
(Chimico o termico) 70
3
E3.4 Utilizzo dell’olio usato per la gassificazione
71
E4 Aspetti ambientali: i consumi (energetici,
idrici, di materie prime) 71
E5 Aspetti ambientali: emissioni (in atmosfera,
negli scarichi idrici, termiche,
sonore, da vibrazione) 74
E6 Aspetti ambientali: produzione di rifiuti90
E7 Aspetti ambientali: analisi dei rischi 90
E8 Migliori tecniche e tecnologie 90
F APPROFONDIMENTO, OVE NECESSARIO,
DELLE TECNICHE ANALIZZATE NEI BREF
COMUNITARI E DEFINIZIONE, OVE
POSSIBILE, DEL RANGE DI PRESTAZIONE
DELLE DIVERSE TECNICHE 92
127
G IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI
TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZIONE,
OVE POSSIBILE, DEL RANGE DI
PRESTAZIONE DI TALI TECNICHE 94
H DEFINIZIONE (SULLA BASE
DELL’APPROFONDIMENTO E
DELL’ESTENSIONE DELLE ANALISI
SVOLTE IN SEDE COMUNITARIA), DELLA
LISTA DELLE MIGLIORI TECNICHE PER LA
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO DELLO SPECIFICO
SETTORE IN ITALIA 107I ANALISI
DELL’APPLICABILITÀ AD IMPIANTI
ESISTENTI DELLE TECNICHE DI
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL
PUNTO PRECEDENTE, ANCHE CON
RIFERIMENTO AI TEMPI DI ATTUAZIONE
112
J FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLE
TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA
ATTRAVERSO ANALISI COSTI-
BENEFICI114
K DEFINIZIONE DEI CRITERI DI
INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 118
L GLOSSARIO 119
L1 Definizioni 119
L2 Abbreviazioni e acronimi121
APPENDICE 1 125
129
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico fisico dei
rifiuti solidi
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2007
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico fisico dei rifiuti solidi
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20Trattamento%20chimico-fisico%20rifiuti%20solidi_ott%2006.pdf
N° pagine 92
NOME FILE BASE IPPC070710-06_LG MTD Trattamento chimico-fisico rifiuti solidi_ott 06.pdf
DIMENSIONI (KB) 704 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
130
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento chimico fisico dei rifiuti solidi CONTENUTI: A-SCOPI E OBIETTIVI 8
B - IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA
AMBIENTALE RILEVANTE DI SETTORE10
B.1 NORMATIVA COMUNITARIA10
B.2 NORMATIVA NAZIONALE12
C - RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL
SETTORE, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO ALLE SPECIFICITÀ DEL
TESSUTO INDUSTRIALE NAZIONALE 19
D - DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI
PRODUZIONE, DEGLI EVENTUALI
SOTTOPROCESSI E DEGLI IMPIANTI PER I
QUALI SONO ANALIZZATE LE MIGLIORI
TECNICHE DISPONIBILI 20
D1 - INERTIZZAZIONE . 20
D 1.1 Introduzione 20
D1.2 Processi a base di cemento 20
D1.3 Processi a base di calce 21
D1.4 Processi a base di argilla21
D1.5 Processi a base di sostanze termoplastiche
21
D1.6 Processi a base di polimeri organici 22
D1.7 Processi a base di composti
macroincapsulanti 22
D1.8 Vetrificazione 22
D1.9 Altri processi 22
D1.10 - Meccanismi chimico-fisici di processo22
D 1.10.1 - Processi a base di reagenti inorganici
- Meccanismi chimico- fisici di processo.22
D 1.10.2 - Processi a base di reagenti organici -
Meccanismi chimico fisici di processo .....24
D.1.11 Vantaggi e svantaggi dei trattamenti di
inertizzazione25
D.2 - I TRATTAMENTI TERMICI26
D 2.1 - Desorbimento termico e
termodistruzione27
D 2.1.1 Modalità di riscaldamento del terreno28
D.2.1.2 Vantaggi e svantaggi del desorbimento
termico 28
D 2.2 - PROCESSI DI
VETRIFICAZIONE/VETROCERAMIZZAZION
E 29
D 2.2.1 - Processo di vetrificazione 29
D 2.2.2 - Processo di vetroceramizzazione 29
D.3 ESTRAZIONE DEI CONTAMINANTI DAL
TERRENO 29
3
D 3.1 Descrizione delle tecnologie di estrazione
30
D 3.2 Post-trattamenti nel processo di estrazione
31
D.3.3 Vantaggi e vantaggi delle tecniche di
estrazione 31
D.4 STRIPPAGGIO 33
D.4.1 Vantaggi e svantaggi dello strippaggio 34
D.5 ELETTROCINESI 35
D.6 SEPARAZIONE MECCANICA 36
D.7 TRATTAMENTI DI DISIDRATAZIONE DEI
FANGHI 36
D.8 GESTIONE DEI RIFIUTI CONTENENTI
AMIANTO 38
E - DESCRIZIONE DELLE ANALISI
ELABORATE IN AMBITO COMUNITARIO
PER
LA INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO, OVE
DISPONIBILI, ALLE CONCLUSIONI DEI BREF.
42
E1 - CONCETTO GENERALE DI MIGLIORI
TECNICHE E TECNOLOGIE PER LO
SPECIFICO SETTORE 42
E2 - ASPETTI TECNICI E TECNOLOGICI
DELLO SPECIFICO SETTORE -
CONCLUSIONI DEL BREF. 43
131
E2.1 –Processi di Trattamento chimico-fisico dei
rifiuti solidi -Conclusioni del Bref 43
E2.1.1 - Estrazione e separazione 43
E2.1.2 - Trattamenti termici 44
E2.1.3 - Separazione meccanica 44
E2.1.4 - Inertizzazione 45
E2.1.5 – Disidratazione dei fanghi 46
E2.1.6 - Desorbimento termico 47
E2.2 - Migliori tecniche e tecnologie di
trattamento chimico-fisico dei rifiuti solidi 47
E2.2.1 – Operazioni preliminari 47
E2.2.3 - Attività di laboratorio 49
E2.2.4 - Inertizzazione 49
E2.2.5 - Solidificazione con cemento 51
E2.2.6 - Stabilizzazione con fosfato 53
E2.2.7 - Trattamento termico dei rifiuti solidi 53
E2.2.8 - Tecniche da considerare per il
trattamento delle scorie 55
E3 - ASPETTI AMBIENTALI 55
E.3.1 Impatto sull’ambiente 55
E3.2 - Emissioni negli impianti di trattamento
chimico – fisico dei rifiuti solidi 56
E3.3 Produzione dei rifiuti negli impianti di
trattamento chimico-fisico 59
4
E3.4 - Aspetti ambientali: analisi dei rischi 61
E3.4.1- I fattori di rischio 61
E3.4.2 - Misure di prevenzione e protezione 62
E 3.4.3 - L’inquinamento acustico 62
F - APPROFONDIMENTO, OVE NECESSARIO,
DELLE TECNICHE ANALIZZATE NEL
BREF COMUNITARIO E DEFINIZIONE, OVE
POSSIBILE, DEL RANGE DI
PRESTAZIONE DELLE DIVERSE TECNICHE.
63
F.1 - Trattamenti di cementificazione a base
neutra 63
F 1.1 Processo CHEMIFIX.63
F 1.2 Processo LITOSINTESI 64
F 1.3 Processo SEALOSAFE-STABLEX 65
F 1.4 Processo PETRACEM66
F.2 - Trattamenti di cementificazione a base
acida66
F 2.1 Processo SOLIROC 66
F.3 - Trattamenti a base di calce 67
F 3.1 - Processo PETRIFIX 67
F 3.2 - Processo CIRIBELLE 68
G - IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI
TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZIONE,
OVE POSSIBILE, DEL RANGE DI
PRESTAZIONE DI TALI TECNICHE 71
G1 - AUTOCEMENTAZIONE 71
G2 - PROCESSO CON PRODUZIONE DI
MINERALI O MATERIALI CERAMICI
SINTETICI71
G3 PROCESSO A BASE DI CENERI
VETRIFICATE72
G4 PROCESSO DI INGLOBAMENTO IN UNA
MATRICE DI RIVESTIMENTO72
G5 SISTEMA AL PLASMA72
H - DEFINIZIONE DELLA LISTA DELLE
MIGLIORI TECNICHE PER LA
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO DELLO SPECIFICO
SETTORE IN ITALIA 74
H.1 - MIGLIORI TECNICHE E TECNOLOGIE
COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI
IMPIANTO 76
H 1.1 - Configurazione base di un impianto.77
H 1.2 Ricevimento e Stoccaggio 77
H 1.3 Movimentazione 78
H 1.4 Pretrattamenti 78
H 1.5 Migliori Tecniche e tecnologie di
Trattamento chimico – fisico dei rifiuti solidi 78
H 1.6 Post – trattamenti79
H 1.7 Manutenzione 79
H 1.8 Accorgimenti per limitare la diffusione di
rifiuti negli ambienti di lavoro79
H 1.9 Limitazione delle emissioni79
H. 2 MIGLIORI TECNICHE DI GESTIONE
DEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO
CHIMICO - FISICO80
H 2.1 Piano di gestione operativa 80
H.2.2 Programma di sorveglianza e controllo
(PSC) 81
H.3 - STRUMENTI DI GESTIONE
AMBIENTALE81
H 3.1 - Personale 81
H 3.2 - Benchmarking 81
H 3.3 - Certificazione81
H 3.4 - Sistemi di supervisione e controllo 81
H 3.5 - Comunicazione e consapevolezza
pubblica82
132
H.4 - ASPETTI DI PIANIFICAZIONE E
GESTIONE82
H 4.1 - Ubicazione dell’impianto82
H 4.2 - Trasporti e collegamento al sistema
viario 82
H.5 INDICAZIONI SPECIFICHE PER LA
GESTIONE DEI RIFIUTI CONTENENTI
AMIANTO 82
I. ANALISI DELL’APPLICABILITÀ AD IMPIANTI
ESISTENTI DELLE TECNICHE DI
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL
PUNTO
PRECEDENTE, ANCHE CON RIFERIMENTO
AI TEMPI DI ATTUAZIONE 85
I1. - APPLICAZIONE DELLE BAT 85
I1.1 - Le dimensioni dell’impianto 85
I1.2 - L’età dell’impianto 85
I1.3 - Le caratteristiche dei rifiuti trattati 85
I1.4 - Presenza di vincoli di carattere tecnico 85
I2- INTERVENTI PER L’APPLICAZIONE DELLE
BAT 85
J - FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLE
TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA
ATTRAVERSO ANALISI COSTI-BENEFICI 87
K - DEFINIZIONE DEI CRITERI DI
INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 88
K1 - LA DEFINIZIONE DI BAT 88
K1.1 - La direttiva 96/61/CE 88
6
K1.2 - Impatto ambientale e rischi 88
K1.3 - Fattibilità tecnico-economica 88
K1.4 - Processo decisionale per l’individuazione
delle BAT 88
K2 - CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DELLE BAT
88
K2.1 - Impiego di tecniche a scarsa produzione
di rifiuti 88
K2.2Impiego di sostanze meno pericolose 89
K3 - PROCESSI, SISTEMI O METODI
OPERATIVI SPERIMENTATI SU SCALA
INDUSTRIALE 89
K4 - PROGRESSI IN CAMPO TECNICO E
EVOLUZIONE DELLE CONOSCENZE IN
CAMPO SCIENTIFICO 89
K5 - NATURA, EFFETTI E VOLUME DELLE
EMISSIONI 89
K6 - MESSA IN FUNZIONE DEGLI IMPIANTI
NUOVI O ESISTENTI 89
K7 - TEMPO RICHIESTO PER L’ADOZIONE DI
UNA MIGLIORE TECNICA DISPONIBILE 89
K8 - CONSUMO DI RISORSE89
K9 - PREVENZIONE E RIDUZIONE
DELL'IMPATTO GLOBALE SULL'AMBIENTE
89
K10 - PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI E
MINIMIZZAZIONE DEGLI EFFETTI 90
L – GLOSSARIO 91
L1 - ABBREVIAZIONI E ACRONIMI . 91
133
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento meccanico
biologico dei rifiuti
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2007
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG%20MTD%20trattamento%20meccanico%20biologico_ott%2006.pdf
N° pagine 144
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DIMENSIONI (KB) 924 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
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Note:
134
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD per gli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti CONTENUTI: A. SCOPI ED OBIETTIVI 5
B. IDENTIFICAZIONE DELLA NORMATIVA
AMBIENTALE RILEVANTE DEL SETTORE 7
B.1 Normativa Comunitaria 7
B.2 Normativa Nazionale 9
B.3 La normativa specifica sul trattamento
meccanico biologico 16
C. RICOGNIZIONE DELLA SITUAZIONE DEL
SETTORE, CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO ALLE
SPECIFICITA’ DEL TESSUTO INDUSTRIALE
NAZIONALE 18
C.1 Dati sulla quantità dei rifiuti trattati 18
C.2 La digestione anaerobica in Italia 18
C.3 Numero del personale impiegato 18
C.4 Dati macroeconomici 19
C.5 Impatto ambientale del settore 19
D. DESCRIZIONE DEI PROCESSI DI
PRODUZIONE, E DEGLI IMPIANTI PER I
QUALI SONO ANALIZZATE LE MIGLIORI
TECNICHE DISPONIBILI 21
D.1 Il Trattamento Meccanico Biologico (TMB)
21
D.1.1 Biostabilizzazione21
D.1.2 Bioessiccazione 23
D.1.3 I fondamenti del processo di
biotrasformazione 25
D.2 La digestione anaerobica 25
D.2.1 Le fasi del processo di digestione
anaerobica 26
D.2.2 I diversi processi di digestione anaerobica
30
D.2.2.1 Processi di digestione a fase unica 30
D.2.2.2 Processi di digestione a due fasi 36
D.3 I sistemi tecnologici 37
D.3.1 Stoccaggio 37
D.3.2 Pretrattamenti 40
D.3.3 Fase di Trattamento Biologico 45
D.3.4 Post-Trattamenti: principali operazioni e
tecnologie disponibili 52
D.3.5 Stoccaggio finale 62
D.4 I presidi ambientali 63
E. DESCRIZIONE DELLE ANALISI
ELABORATE IN AMBITO COMUNITARIO
PER LA INDIVIDUAZIONE DELLE BAT, CON
PARTICOLARE RIFERIMENTO, OVE
DISPONIBILI, ALLE
CONCLUSIONI DEI BREF 72
E.1. Concetto generale di migliori tecniche e
tecnologie per lo specifico settore 72
E.2 Aspetti tecnici e tecnologici del Trattamento
Meccanico – Biologico73
E.2.1 Aspetti tecnici e tecnologici del
Trattamento Aerobico 73
E 2.2 Aspetti tecnici e tecnologici della
Digestione Anaerobica
78
E.2.3 Aspetti tecnici e tecnologici dei presidi
ambientali 81
E.3 Aspetti ambientali 84
E.3.1 Impatto sull’ambiente 84
E.3.2. Bilancio di materia 84
E.3.3 Consumi negli impianti di trattamento
biologico 90
E 3.4 Rendimenti. 93
E.3.5 Emissioni e produzione di rifiuti 98
E.3.6 Analisi dei rischi 110
E.4 Migliori tecniche e tecnologie degli impianti
di trattamento meccanico - biologico 113
E.4.1 Configurazione base di un impianto 113
E.4.2 Stoccaggio 116
E.4.3 Movimentazioni 116
E.4.4 Modalità di realizzazione delle linee di
trattamento 116
E.4.5 Manutenzione 118
135
E.4.6 Accorgimenti per limitare la diffusione di
rifiuti negli ambienti di lavoro 118
E.4.7 Limitazione delle emissioni 119
E.4.8 Sicurezza e prevenzione degli infortuni
121
E.5 Migliori tecniche di gestione degli impianti di
trattamento meccanico - biologico 122
E.5.1 Piano di gestione operativa 122
E.5.2 Programma di sorveglianza e controllo
(PSC) 122
E.5.3 Strumenti di gestione ambientale 128
E.5.4 Aspetti di pianificazione e gestione 128
F. IDENTIFICAZIONE DI EVENTUALI
TECNICHE ALTERNATIVE E DEFINIZIONE
OVE POSSIBILE DEL RANGE DI
PRESTAZIONE130
G.DEFINIZIONE (SULLA BASE
DELL’APPROFONDIMENTO E
DELL’ESTENSIONE DELLE ANALISI
SVOLTE IN SEDE
H . ANALISI DELL’APPLICABILITA’ AD
IMPIANTI ESISTENTI DELLE TECNICHE DI
PREVENZIONE INTEGRATA
DELL’INQUINAMENTO ELENCATE AL
PUNTO PRECEDENTE134
H.1 Applicazione delle BAT134
H.1.1 Le dimensioni dell’impianto134
H.1.2 L’età dell’impianto 134
H.1.3 L’ubicazione e il contesto locale 134
H.1.4 Le caratteristiche dei rifiuti trattati. 134
H.1.5 Presenza di vincoli di carattere tecnico
135
H.2 Interventi per l’applicazione delle BAT 135
I. FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLE
TECNICHE ELENCATE ANALIZZATA
ATTRAVERSO ANALISI
COSTI-BENEFICI 136
I.1 Considerazioni economiche di carattere
generale sugli impianti di trattamento
meccanico biologico 136
I.1.1 Costi di investimento e di gestione per
impianti di trattamento aerobico 136
I.1.2 Costi di investimento e di gestione per
impianti di trattamento anaerobico 137
J. DEFINIZIONE DEI CRITERI DI
INDIVIDUAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI 138
J.1 La definizione di BAT 138
J.1.1 La direttiva 96/61/CE 138
J.1.2 Impatto ambientale e rischi 138
J.1.3 Fattibilità tecnico-economica 138
J.1.4 Processo decisionale per l’individuazione
delle BAT 138
J.2 Criteri di individuazione delle BAT 138
J.2.1 Impiego di tecniche a scarsa produzione di
rifiuti 138
J.2.2 Impiego di sostanze meno pericolose 139
J.3 Tecniche per il ricupero/riciclo delle correnti
in uscita al processo e dei rifiuti 139
J.4 Processi, sistemi o metodi operativi
sperimentati su scala industriale139
J.5 Progressi in campo tecnico e evoluzione
delle conoscenze in campo scientifico 139
J.6 Natura, effetti e volume delle emissioni 139
J.7 Messa in funzione degli impianti nuovi o
esistenti 139
J.8 Tempo richiesto per l’adozione di una
migliore tecnica disponibile 139
J.9 Consumo di risorse 140
J.10 Prevenzione e riduzione dell'impatto
globale sull'ambiente 140
J.11 Prevenzione degli incidenti e
minimizzazione degli effetti 140
BIBLIOGRAFIA 141
GLOSSARIO142
137
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di sistemi di monitoraggio
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2005
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di sistemi di monitoraggio
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD%20_monitoraggio.pdf
N° pagine 82 NOME FILE BASE IPPC070710-08_LG_MTD _monitoraggio.pdf DIMENSIONI (KB) 514 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
138
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di sistemi di monitoraggio CONTENUTI: Premessa
Identificazione degli aspetti rilevanti di
monitoraggio nella normativa ambientale
Ricognizione della situazione del settore
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario, con particolare riferimento, ove
disponibili, alle conclusioni dei bref
Il piano di controllo dell’impianto ed il sistema di
monitoraggio delle emissioni
Principi del monitoraggio applicati ai settori IPPC
Identificazione di eventuali tecniche alternative
Definizione della lista delle migliori pratiche
per la redazione del piano di monitoraggi oe
controllo
Glossario
139
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fabbricazione di carta e affini.
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2005
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di fabbricazione di carta e affini.
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD_carta.pdf
N° pagine 109 NOME FILE BASE IPPC070710-09_LG_MTD_carta.pdf DIMENSIONI (KB) 534 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
140
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fabbricazione di carta e affini CONTENUTI: Premessa
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
Ricognizione della situazione del settore
Descrizione del processo di produzione, degli
eventuali sottoprocessi e degli impianti per i
quali sono analizzate le migliori tecniche
disponibili
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per la individuazione delle BAT
con particolare riferimento, ove disponibili, alle
conclusioni dei bref
Approfondimento, ove necessario, delle tecniche
analizzate nei bref comunitari e definizione,
ove possibile, del range di prestazione delle
diverse tecniche
Definizione della lista delle migliori tecniche per
la prevenzione integrata dell’inquinamento
dello specifico settore in Italia
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Fattibilità economica delle tecniche elencate
analizzata attraverso analisi costi – benefici
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
Glossario
Bibliografia
141
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2005
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD_fonderie-non-ferrosi.pdf
N° pagine 127 NOME FILE BASE IPPC070710-10_LG_MTD_fonderie-non-ferrosi.pdf DIMENSIONI (KB) 812 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
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Note:
142
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi CONTENUTI: Premessa
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
Ricognizione della situazione del settore
Descrizione del processo di produzione, degli
eventuali sottoprocessi e degli impianti per i
quali sono analizzate le migliori tecniche
disponibili
La produzione di residui / rifiuti
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per la individuazione delle BAT
con particolare riferimento, ove disponibili, alle
conclusioni dei bref
Approfondimento, ove necessario, delle tecniche
analizzate nei bref comunitari e definizione,
ove possibile, del range di prestazione delle
diverse tecniche
Definizione della lista delle migliori tecniche per
la prevenzione integrata dell’inquinamento
dello specifico settore in Italia
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Fattibilità economica delle tecniche elencate
analizzata attraverso analisi costi – benefici
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
Glossario
143
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di
metalli ferrosi
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2005
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli ferrosi
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD_metalli-ferrosi.pdf
N° pagine 280 NOME FILE BASE IPPC070710-11_LG_MTD_metalli-ferrosi.pdf DIMENSIONI (KB) 11835 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
144
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di fusione e lega di metalli non ferrosi CONTENUTI: Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
Ricognizione della situazione del settore
Descrizione del processo di produzione, dei
sottoprocessi e degli impianti per i quali sono
analizzate le migliori tecniche disponibili
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per la individuazione delle BAT
Migliori tecniche per la prevenzione integrata
dell’inquinamento in Italia
Approfondimenti
145
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di
metalli non ferrosi
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2005
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli non ferrosi
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LG_MTD_metalli-non-ferrosi.pdf
N° pagine 296 NOME FILE BASE IPPC070710-12_LG_MTD_metalli-non-ferrosi.pdf DIMENSIONI (KB) 2010 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
146
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di produzione e trasformazione di metalli non ferrosi CONTENUTI: Premessa
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
Ricognizione della situazione del settore
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per la individuazione delle BAT
con particolare riferimento, ove disponibili, alle
conclusioni dei bref
Processi comuni
Produzione di piombo, zinco, cadmio, mercurio
Produzione di piombo secondario
Produzione di allumina
Processi per la produzione di alluminio primario
Processi per la prpduzione di alluminio da
materie secondarie
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
Glossario
147
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di allevamenti
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2006
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di allevamenti
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGAllevamenti.pdf
N° pagine 135 NOME FILE BASE IPPC070710-13_LGAllevamenti.pdf DIMENSIONI (KB) 753 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
148
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di allevamenti CONTENUTI: Premessa
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
Ricognizione della situazione del settore
Descrizione del processo di produzione, degli
eventuali sottoprocessi e degli impianti per i
quali sono analizzate le migliori tecniche
disponibili
La produzione di residui / rifiuti
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per la individuazione delle BAT
con particolare riferimento, ove disponibili, alle
conclusioni dei bref
Approfondimento, ove necessario, delle tecniche
analizzate nei bref comunitari e definizione,
ove possibile, del range di prestazione delle
diverse tecniche
Identificazione delle eventuali tecniche
alternative e definizione, ove possibile, del
range di prestazione di tali tecniche
Definizione della lista delle migliori tecniche per
la prevenzione integrata dell’inquinamento
dello specifico settore in Italia
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
Categoria avicola
Glossario
Bibliografia
149
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di macelli e trattamento di carcasse
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2006
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di macelli e trattamento di carcasse
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGMacelliCarcasse.pdf
N° pagine 104 NOME FILE BASE IPPC070710-14_LGMacelliCarcasse.pdf DIMENSIONI (KB) 559 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
150
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di macelli e trattamento di carcasse CONTENUTI: Premessa
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
Ricognizione della situazione del settore
Descrizione del processo di produzione, degli
eventuali sottoprocessi e degli impianti per i
quali sono analizzate le migliori tecniche
disponibili
La produzione di residui / rifiuti
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per la individuazione delle BAT
con particolare riferimento, ove disponibili, alle
conclusioni dei bref
Approfondimento, ove necessario, delle tecniche
analizzate nei bref comunitari e definizione,
ove possibile, del range di prestazione delle
diverse tecniche
Identificazione delle eventuali tecniche
alternative e definizione, ove possibile, del
range di prestazione di tali tecniche
Definizione della lista delle migliori tecniche per
la prevenzione integrata dell’inquinamento
dello specifico settore in Italia
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
Glossario
Bibliografia
151
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di prodotti ceramici
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2006
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di prodotti ceramici
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGMTDProdottoCeramici.pdf
N° pagine 85 NOME FILE BASE IPPC070710-15_LGMTDProdottoCeramici.pdf DIMENSIONI (KB) 4003 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
152
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di prodotti ceramici CONTENUTI: Scopi e obiettivi
Impianti ceramici coperti dalla Direttiva IPPC
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
LATERIZI:
Ricognizione della situazione del settore, con
particolare riferimento alla specificità del
tessuto industriale nazionale
Descrizione del processo di produzione, degli
eventuali sottoprocessi e degli impianti per i
quali sono analizzate le migliori tecniche
disponibili
Quadro delle tecniche utilizzate ai fini
dell’identificazione delle BAT
Le tecniche utilizzate e le relative prestazioni
Identificazione delle eventuali tecniche
alternative e definizione, ove possibile, del
range di prestazione di tali tecniche
Identificazione e specificazione delle migliori
tecniche disponibili per le industrie italiane di
produzione di laterizi
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Fattibilità economica delle tecniche elencate
analizzata attraverso analisi costi – benefici
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
PIASTRELLE DI CERAMICA PER PAVIMENTO
E RIVESTIMENTO
Ricognizione della situazione del settore, con
particolare riferimento alla specificità del
tessuto industriale nazionale
Descrizione del processo di produzione, degli
eventuali sottoprocessi e degli impianti per i
quali sono analizzate le migliori tecniche
disponibili
Quadro delle tecniche utilizzate ai fini
dell’identificazione delle BAT
Le tecniche utilizzate e le relative prestazioni
Identificazione delle eventuali tecniche
alternative e definizione, ove possibile, del
range di prestazione di tali tecniche
Identificazione e specificazione delle migliori
tecniche disponibili per le industrie italiane di
produzione di laterizi
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Fattibilità economica delle tecniche elencate
analizzata attraverso analisi costi – benefici
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
153
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di vetro e fritte vetrose
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2006
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di vetro e fritte vetrose
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGMTDvetro.pdf
N° pagine 109 NOME FILE BASE IPPC070710-16_LGMTDvetro.pdf DIMENSIONI (KB) 779 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
154
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di vetro e fritte vetrose CONTENUTI: INDUSTRIA DEL VETRO
Scopi e obiettivi
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore – Normative ambientali
rilevanti perl’industria vetraria
Ricognizione della situazione del settore, con
particolare riferimento alla specificità del
tessuto industriale nazionale
Descrizione dei processi e delle tecniche di
produzione
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per l’individuazione delle BAT
Approfondimento delle BAT e definizione dei
livelli di prestazione
Eventuali tecniche e tecnologie alternative
Identificazione delle eventuali tecniche
alternative e definizione, ove possibile, del
range di prestazione di tali tecniche
Identificazione e specificazione delle migliori
tecniche disponibili per le industrie italiane di
produzione di laterizi
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Fattibilità economica delle tecniche elencate
analizzata attraverso analisi costi – benefici
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
Definizione della lista di migliori tecniche per la
prevenzione integrata dell’inquinamento
Analisi dell’applicabilità delle BAT individuate
agli impianti esistenti e tempi di attuazione
Fattibilità economica delle migliori tecniche
disponibili
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle migliori tecniche disponibili
Piano di monitoraggio
Glossario
PRODUZIONE DELLE FRITTE
Scopi e obiettivi
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
Ricognizione della situazione del settore, con
particolare riferimento alla specificità del
tessuto industriale nazionale
Descrizione del processo di produzione, degli
eventuali sottoprocessi e degli impianti per i
quali sono analizzate le migliori tecniche
disponibili
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per l’individuazione delle BAT,
con particolare riferimento, ove disponibile,
alle conclusioni dei bref
Approfondimento delle BAT e definizione dei
livelli di prestazione
Identificazione delle eventuali tecniche
alternative e definizione, ove possibile, del
range di prestazione di tali tecniche
Identificazione e specificazione delle migliori
tecniche disponibili per le industrie italiane di
produzione di laterizi
Definizione della lista di migliori tecniche per la
prevenzione integrata dell’inquinamento
Analisi dell’applicabilità delle BAT individuate
agli impianti esistenti e tempi di attuazione
Fattibilità economica delle migliori tecniche
disponibili
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle migliori tecniche disponibili
Piano di monitoraggio
155
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di raffinerie di petrolio e di gas
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2006
TITOLO LG per l’individuazione delle MTD in materia di raffinerie di petrolio e di gas
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\LGRaffinerie.pdf
N° pagine 204 NOME FILE BASE IPPC070710-17_LGRaffinerie.pdf DIMENSIONI (KB) 1931 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
156
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – LG per l’individuazione delle MTD in materia di raffinerie di petrolio e di gas CONTENUTI: Premessa
Identificazione della normativa ambientale
rilevante di settore
Ricognizione della situazione del settore
Descrizione del processo di produzione, degli
eventuali sottoprocessi e degli impianti per i
quali sono analizzate le migliori tecniche
disponibili
Descrizione delle analisi elaborate in ambito
comunitario per la individuazione delle MTD
con particolare riferimento, ove disponibili, alle
conclusioni dei bref
Identificazione delle eventuali tecniche
alternative e definizione, ove possibile, del
range di prestazione di tali tecniche
Definizione della lista delle migliori tecniche per
la prevenzione integrata dell’inquinamento
dello specifico settore in Italia
Analisi dell’applicabilità ad impianti esistenti
delle tecniche di prevenzione integrata
dell’inquinamento elencate al punto
precedente, anche con riferimento ai tempi di
attuazione
Definizione dei criteri di individuazione e
utilizzazione delle mgliori tecniche disponibili
Glossario
Appendice: esempi di valutazione economica di
tecniche ambientali attraverso analisi costi –
efficacia
157
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – Linee Guida Generali
AUTORE Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
ANNO 2005
TITOLO Linee Guida Generali
TIPO DOCUMENTO Linee guida
FONTE
WEB: http://www.dsa.minambiente.it/PageLoadObject.aspx?ID=DSA-00\DSA-RIS-00\DSA-RIS-D96-00\DSA-RIS-D96-20\Linee_guida_generali.pdf
N° pagine 10 NOME FILE BASE IPPC070710-18_Linee_guida_generali.pdf DIMENSIONI (KB) 39 DATA ACQUISIZIONE 10/7/2007 COPYRIGHT no NOME FILE ALLEGATI CONTENUTI
- - ARCHIVIO CD n.1
Note:
158
IPPC – Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – Linee Guida Generali CONTENUTI: Premessa
Principi
Criteri per l’individuazione e l’utilizzazione delle
migliori tecniche disponibili