E STAVA RIENTRANDO L’ ALTRA SERA NELL’ ABITAZIONE ...1...mani dei banditi il 21 dicembre 1979,...

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GIORNALE DI BRESCIA QVINCI[A E STAVA RIENTRANDO L’ALTRA SERA NELL’ABITAZIONE DI NAVE E’ STATO A$SALITO DA ALMENO QUA’TTRO BANDITI Ha 71 anni ed è titolare dell’acciaieria Afim - Nessun testimone - Della sparizione si è accorto un figlio verso le ore 1,30 - Più volte vittima della malavita NAVE -- LYndustriale Pie- tro Fenotti, 71 anni, è stato seguestrato, l’altra sera, da- vanti a casa sua. Nessun te stimone. La ricostruzione del- lbw.caW%o B fatta in base ad tndizi a a tracce lasciate dai banditi. Pietro Fenotti B il proprietario della Aflm, gres- sa azienda siderurgica, con 250 operai di cui B intesta- taria anche la moglie, Angela 5!%mdlm, donna energka ohe ha &ta parte nella ooridu- sione dei beni d&.ka famiglia. L’altra sera, Pietro Fenotti era rientrato 8 casa verso le ore 20,45. Aveva trasoorso la giornata in parte al bar Sport (abituale luogo di ritrovo con gli amici per la partitina a carte) e soprattutto seguendo 8.mamko, EdoaM0 GarW, a Castenedolo dove era impe- una gara di bocce, cui Fenotti B appas. L’ industriale di Na. ve, dopo una giornata tran. quilla aveva fatto rientro a ca%sa: una vill[la d’antico stam- po, con un bel viale d’acces- E10in porfido rosso 0 bianco, un parco, non grande, discre. to, con alte piante di pino ahe ooprono,in parte, la fac- sfata ed una dependence. Percorsi i 50-60 metri di viale, Pietro Fenotti ha ac- mtato la sua Bmw 730 ar- gento metallizzato, all’ ingres. so de% vitUa, quasi assente il muro. Poi dev’essere sceso. In quel momento, da dietro f tre garage costruiti 8 fianco della villa, sono ‘sbucati - oosf almeno si presume - i malviventi che lo hanno ag. pzx%to. DaMe tram leisciate si ritiene che l’ industriale ab. bia cercato di opporre resi- nza. Per terra, infatti, sono rimasti il suo cappello, la tra vatta; meochie di sangue su un muretto di cinta, nonché uno straccio che pare imbe. mto di cUorofotrorUi0. Un se. qt.le&ro messo a plmto 0on . - ._ looali ancora aperti alla ri- cerca del padre, ma doveva presto arrendersi alla cruda evidenza: Pietro Fenotti era eha&0 vittima di un rapi. mento. Scattava immediatamente l’allarm0 8 sul posto interve. nivano i carabinieri della sta. zione locale, quelli della te. nenza di Gardone Valtrompia, poi via via i massimi espo- nenti dell’Arma e, ieri mat- tina, anche il capo della Cri- minalpol di Milano. Interve. nivano pure gli esponenti del- la questura bresciana. Comin. ciavano i primi rilievi, le dif- ficili indagini, la setacciatur8 dei sospetti. 1 rapitori, CO, me si B fatto cenno, hanno studiato meticolosamente 1: piano. Per giungere alla villa di Pietro Fenotti erano pas sati per la vicina scuola ma terna « Giovanni xX111 »: qu: avevano forzato un cancel. letto in ferro (fragile barrie ra che, per quello che si 8 pdmho constatere sul posto poteva essere aperto con un robusto calcio), poi si sonc portati fino alla rete metal lica che separa la scuola ma terna dalla propri&% Fenot ti; con le cesoie, hanno ta gliato la rete in ferro alla bs se, raso muretto di cinta, 1’ hanno sollevata e si sono messi im agguato al riparc dei garages in muratuira ohi afiìemcmo Ita vilUa. Per que& stessa via i banditi hanno percorso il cammino a ritrose portando con SB Pletxo pk notti. La strada dietro la scuola materna A fiocamente illu rnbxha, ma nsanrzeaiite btM.mta, per cui anche quattro-cinque persone che ne sorreggono una sesta possono passare inosservate. Oltrettutto, l’al. tra sera., anche a Nave vi erano gli ultimi sussulti di carnevale 0 verso le ore 21 qualche maschera era ancora in giro per cui, al limite, quattro persone mascherate - che potevano essere i bari diti sksui - non avrebbere soildmrato sospetti. Come si ve. de un sequestro di una sem plicità sconcertante, senza te. stimoni, 8 colpo sicuro. La mano B sicuramente profes sionale: non b quella, per in. tenderci, del mancato seque stro di Mauro Stefana, il gio. vane industriale di Nave che subi un tentativo di rapimen. to a Brescia, in viale Euro- pa, da parte di improwisati banditi con residenza a Na- ve i quali, poi, finirono con le manette ai polsi. Tutta- via, a detta degli inquirenti, non si può nemmeno esclude- re la matrice locale poichb chi è maldestro - si dice - potrebbe avere imparato la lezione. Si è nel campo senza spon- de delle ipotesi. Anche la te. si di un basista a Nave che abbia dato indicazioni al det. taglio può valere od essere scartata. Pietro Fenotti, infat- ti, era un abitudi~nario e sarebbe bastato seguire 1 suoi movimenti con un mi. nimo di costanza per consta- tare che la sua vita era divi- sa fra il bar, gli amici, il bocciodromo di Mompiano e, al mattino, l’azienda. Gli in- quirenti, per quello che si B potuto capire attraverso 1: comprensibile riserbo, nor sembrano dare molta atteri dibilità ad un sequestro di NAVE - Ls moglie Angsla Zanoia e ill figlio Sirio stampo (( brigatista ». Le mo dalità di esecuzione sono ti. piche dei professionisti del rapimento a scopo di estor- sione. Per quanto riguarda le indagini, ovviamente, B sta ta subito esaminata minuzio. samente l’auto di Pietro Fe- notti, non solo, ma sotto una pianticella nei pressi del ga- rage sono state trovate le chiavi della BMW. Sul terreno molliccio del breve prato che separa la vil- la dal muretto di cinta con rete della scuola materna, so- no state lasciate numerose impronte. Gli inquirenti han- no preso il calco delle orme per separare quelle del rapite (se non B stato trasportatc di peso, cosa che si potrebbe La moglie dell’ industriale wmva udito il rumore 5office del motore della Bmw, ma non aveva dato neso al fatto l ente? che il marito non fosse en- tmho, poiidh8 Pietro Fenotti era solito parcheggiare l’au- to sotto casa e poi andarse ne al vicino bar Sport, per la lm.kc0l.a serele oon glli ami. ei. Sono cosi trascorse diver- se ore durante le quali i ra- pitori oon l’ostaggio hanno potuto allontanarsi indistur- bati per raggiungere il na, acondiglio, sicuramente predi- sposto con cura da tempo. Infatti un rapimento di que- do tipo, anche per le moda. BitA con cui B stato eseguito, ~10x3 può essere certo improv- visato. Verso le ore 1,30 della not- te B rientrato uno dei tre fl- gli del rapito, Sirio, 27 anni, studente universitario che collabora gia oon l’azienda paterna. Il giovane ha notato immediatamente il cappello del padre per terra e la cra- vatta, li ha raccolti ed B en- trato in casa; ha svegliato la madre chiedendo dove fosse papa. Visto che questi non era rientrato, il giovane, pri- ma di sospettare il peggio, aveva ritenuto che il genito. re avm56 &3tto Ea sothta puri t&a al bar Sport. (3ompive ood un rapido giro per 1 a Forse ;la prova del se. qutslx0 era stata fatta prima di Natale: un grosso buoo rn@h wtf3 - suil confine con S’asilo - era stato motato dai clomestiti della famiglia che avevano awertibo i co- niugi deI varo0 1). A Nave di questo se ne parlmu Mi mattìm dopo ahe la natixìu del rapìmen- to era rimbalzata negli am- bienti imprenditoriali c tra la gente del paese. Forse da quel buco gli aggressori ave. vano studiato il percorso, avevano collaudato la loro cr-imimle impresa. Non è comunque Sa primu vok?a che PWro Fenotti è stato vittima di azioni cri- minali: il sette mar-20 1980 il Giornale di Brescia titola #Fa& esplodere a Nave 1, auto di Pie’ tro Fenotti S. Una carilcu cdlocatu sotto la a R 5 Alpine I) del veochia ca. pitano d’ industria distrusse com.&stamente la vettura. Accanto ai rottami informi la miccia che w-v2 ad in- nescare l’ordigno, un episo. dio in perfetto stile mafioso, Il botto sveglio tutta Nave, qualche danno alle atruttu re, nessun ferito. Perchè? In paese b gente dici ti per un rifiuto ad aooog.lie m le richieste di akurd ta glieggiatori. Si parle di Gin quanta miliioni ohe non veri nero mai pagati neppure do po ilfattentato ». Pochi mesi prima, contrc l’auto di Osvaldo Fenotti, fl glio dell’ impr-enditore seque strato, fu lanciata da un’au to in corsa una bomba car ta; l’ordigno non fece dann ed a parte alcune telefonate ricattatorie t?.btto sembri concludersi con quell’episo dio. Quindi i banditi si fe cero nuovamente vivi, anco1 più violentemente, co,n l’at tentato all’abiltaxione de padre in via Brescia. 01 attentatori pa&sarono da cortile della scuola mater ?ldZ- di notte ovviamen te deserta - dsepositaro no l’ordigno dopo aver ta gliato un pezzo di recinxio ne entrando nei garage kg germente staccati dal nuclec centrale dell’abi~taxione. Srotolata la mikcia che ti sciò sull’asfalto una riga ne ra lunga cinque metri i Ec glieggiatori se ne andaronc indisturbati. Un vigile urbe Il rapimento dell’ industtiale Pietro Fenotti, 71 anni, da Nave, è l’ottavo compiuto nel Bresciano negli ultimi die. ci anni. Altri quattro erano andati a vuoto. 0 La serie si era aperta il 15 novembre 1974 con il primo sequestro, quello di Giuseppe Lucchini, figlio del cavaliere del lavoro Luigi Lucchini. L’agguato gli ven- ne teso in via Oberdan, dove la sua Por. sche venne tamponata da un’altra vettu- ra. Fu tenuto prigioniero in un vicino ap- partamento in via Risorgimento. Per il suo riscatto vennero pagati circa cinque miliardi. Fu rilasciato dopo una setti. mana. a Enrico Gnutti venne sequestrato nei pressi della Tangenziale sud il 22 gen. naia 1979, mentre in auto stava tornan- do a casa dalla fabbrica di Chiari. Ven. ne rilasciato il 30 gennaio, dopo il paga- mento della somma di 2 miliardi. e Carlo Alberto Pinti, contitolare della crPinti Inox» di Sarezzo venne rapito il 7 febbraio 1979 e torno in libertà il 2 marzo, dopo il pagamento di 650 mi- lioni. @ Damiano Gnutti, industriale lumexza. nese, contitolare della Almag, flnt nelle mani dei banditi il 21 dicembre 1979, in via Risorgimento, in città. Dopo 24 gior- ni di prigionia in un cementificio abban- donato di Collebeato, riusc2 a guaclagna- re la lìbertd, senza pagare alcun riscatto. o Elisabetta Gnutti, figlia di un’ industria- le lumezzanese con azienda a Prevalle, venne rapita la sera del 18 febbraio 1981, mentre, in auto, stava tornando a casa in compagnia del fidanzato, il me- dico Francesco Puccio, che venne feri. to in modo non grave duì banditi. Per ssei giorni rimase prigioniera in una grot- ta Q Mocasina dì Calvagese e venne libe, mta da& carceriere, dopo che i complici gtmaer~ srnas~heTat~ dai carabinì renna pagato nlcu7z bseat20- drammatico rapimento dì Marzia Savio, 11 anni, di Rivoltella del Garda, mentre stava recandosi a scuola. La ragazzina venne praticameme uccisa quasi subito, dal sequestratore, il salumiere del pae- se Alfio Toraxxìna, che si trova in car- cere in attesa di essere processato. e La sera del 5 maggio 1982, nella sua abitazione di Travagliato, mentre, da so- la, era intenta a guardare la televisione venne rapita Rosa Olmi, 57 anni, moglie dell’ imprenditore Aldo Mario Bettoni. Venne liberata dopo circa un mese, die- tro il pagamento di un riscatto di 600 mi- lioni. Gli inquirenti pare siano ora sul- le tracce per smascherare gli autori del rcolpo». Quattro, dicevamo, invece i tentativi di sequestro. e La sera del 15 aprile 1975, l’ industria- & di Nave Mauro Stefana evitò di esse- re rapito, dopo aver ingaggiato una vio- lenta colluttazione con due malviventi. L’agguato gli venne teso nella sua abita. zìone di viale Europa a Mompiano. @ Natale Bonomi, industriale lumeazans se, titolare della rubinetteria rTeoremaB, la sera del 14 febbraio 1976, riusCt a sfuggire alla cattura per Cl provviden- ziale intervento di alcune guardie nottur- ne. Egli si era chiuso nella sua Mercedes- mentre gli aggressori tentavano di sfon- dare il finestrino. l Il geometra Mario Fratus, di Coccaglio, era stato sequestrato la sera del 28 apri- le 1978 all’uscita del suo studio. Rinchiu- so nel bagagliaio di una Bmw, era poi stato abbandonato dai rapitori, che ave- vano ,dovuto ingaggiare un conflitto a fuoco con la polkia. a L’ industriale caseario di Chiari Valen- &ino Morandi, il 6 febbraio 1981 rius& a sfuggire al rapimento, a Milano, nel cor- so di una colluttazione con quattro in- dividui. Rimase ferito leggermente da un T-ma da ~mx.Q, partita act?ì '. 2 : 1. '. r i i 1 '. c . denk » rivo&mdosi in dk- Camillo Faechini desumere dalla profondi ta delle orme stesse) da quelle lei banditi. Dalle impronte si dovrebbe risalire al nume- ro degli assalitori. Intanto a. Nave la notizia na suscitato un misto di stu- ?ore-sdegno-sgomento. La fa- niglia Fenotti B composte >ltre che dal padre Pietro, lalla madre Angela Zanola :ora 55enne che aveva spo- sato in giovane età il Fenot- ;i, a soli 19 anni, quando era mpiegata di posta), anche lai figli Itaia, 36 anni, Osval- lo 30 e Sirio 27. Quest’ulti- no appariva il piu scosso an- che se, sotto le spesse lent. i affumicate degli occhiali, cer cava di nascondere i senti menti. Più fredda, ma nor per questo meno scossa, An gela Zanola di oui si dice ab bia buona parte nella condu zione dell’azienda familiare ? che troverebbe in lei un poi, so energico. Angela Zanofla , in occasione di un non lori tano tentativo di estorsione , - erano stati chiesti 50 mi Lioni - si era presentata su ; posto stabilito dai malviven ti con una borsa contenenk I banconote fac-simile e scor tata dai carabinieri. Sul fatto che nessuno della l Famigha Fenotti si facesse , proteggere (visto ohe nel 198C era stata fatta saltare nel ga. rage di casa un’auto con laL dinamite e che recentemente 1 era stata tentata una rapina) , pare che i Fenotti avesserc t rinunciato all’ idea dopo aver constatato che erano in mal ti ad avere bisogno di prote zione, dai genitori, ai figli, aj i nipotini. Da qui l’a rinunoia Sembra pure che Pietro Fe, notti fosse stato sollecitato alcune volte, a mutare un po : abitudini ed itinerari, ma que, sti avrebbfe risposto - l’ in formazione è di quelle raccol te al volo e quindi passibile , @i beneficic d’ inventario - che «se doveva succedere (il 1 rapimento) sarebbe accaclutc t al di lù degli Itinerari, dellt ? abitudini, dei gorilla che t i scortano». Un certo fatalismo ‘? dunque, che ha trovato scori L- certame realizzazione l’alti-; sera. NAVE - l.‘&ltszlone di Fenotbi in via Bresda mimi, non perse i6l treno do& la fortuna ohe passava. Go- strul il primo capannone deha A&n ohe andò, mano 8 m’ano, ingrandendosi, sotto una cooduzilome ocuhta, fho agli attuali 250 dipendentk, Non per questo Pietro Fe. notti era Salcitosul piede&&. lo, oome si suo1 dire, ma aveva oonbservato un tratto di semplioit% ohe lo aveva mantenuto acxxnti agli ami. ti di ismnpre, agli s operai. Il figlio Siri,o, ohe ha con= sentilto a giornalisti ed op+ ratori televisivi di apprende re e riprendere, B stato dli una dispontibilitSt esemplare. Dietro l’emozione che lo at- tanagliava ha risposto c?on pazienza alle domande ohe andaveno divenendo sempre le stesse mano a mano che i lav~oratori deha oarta stam- pata o della parolla gi~ungevs- no davanti a casa sua. Gh abbiamo chiesto, aAla fìne, ~8 si aspettava il sequestro del ptire: #Non si pensava che potesse succedere - ha de& to cmdidamente - tyut & zona si riteneva che certa delinquenza non potesse prendere piede...a. Ora resta la lunga attesa vicino al telefono per i pri. mi, eventuali contatti. 1 se questratori, com’e loro costu- me, attenderanno che le ao- que si oalmino. Cosi si Oomsuma il primo sequestro awenuto a Nave e con esso ritornano timoti per altri industriali che, Por. se, ritenevano chiuso il ca. pitolo doloroso e drammati- co delle estorsitoni a seguito di mpimento. Non B cos& 6 ri~tornano. l’amarezza, la rabbila della sonstatazione che la rnalapianta dei se- questri ha radici tanto pro. fonde da non poter essere estirpata. Egidio Bsnamf elmi: < nlo dei ro pregiudkarne la salute#, lare questa era la risposta: ctPurtroppo quando si L>ber. sagliati di malinten2ionaW non vi è precauxione che ba non altrettanto, mi auguro di tivederlo presto a casa>). Paolo Frusta se Secondo i dati forniti dal ministe- ro degli Interni dieci ostaggi sono nelle mani dell’Anonima sequestri. Con le statistiche sulla criminalità si valuta che negli ultimi vent’anni siano state rapite seicento persone con un pagamento di riscatti nell’ordine dei trecento miliardi di lire. Una cifra Ida capogiro il cui denaro viene «reirz- vestito 0) 0 in attività lecite oppure nel traffico degli stupefacenti. L’Anonima sequestri (anche se non B detto che il sequestro di Pietro Fe. notti sia opera di un’organizzazione preci-sa ma solamente di delinquen- ti locali) ha una struttura composta da due nuclei ben precisi, quello ad. detto all’esecuzione del rapimento ed alla cosiddetta o( gestione » e quello invece che si occuperà del riciclaggio del denaro. Tra il vertice - chi cio8 commis siona il sequestro - e la « base u, secondo l’esperienza maturata in que- sti anni esisterebbe un filtro campo. sto da persone assolutamente al di sopra di ogni sospetto. Tutti con un prezzo preciso. Il meccanismo, una volta me& to l’obiettivo, prende avvio con il 1% voro del ( basista » (secondo gli in- quirenti guadagnerà trenta milioni); 40 milioni andranno agli esecutori; 35 milioni alle staffette; 50 milioni ai carcerieri che hanno anche funzioni di postini e telefonisti; ai « pali H an. dranno da 30 a 50 milioni e serviran. no all?organizzazione con funzioni di scorta all’esattore e di trasporto del rapito al momento del rilascio; al- l’esattore l’organizzazione paghera da 60 a 100 milioni: è la persona che ti-* schia di piu, che potrebbe esser se- guita o bloccata al momento del ritj- m della valigia con fàl denaro eon tanb. Pietro Fenoli la t( pulizia » del riscatto tratteranno il trenta per cento del denaro che passerà quindi al vertice della strut- tura il quale, detratte le spese, avra un utile netto pari al 50 per cento del riscatto. 1 valori Si ricavano dalle statisti. che di questi anni e da quanto 6 emerso nei processi in cui erano im- putate persone accusate di sequestro di persona. Secondo il ministero de- con i trentun sequestri Anonima avrebbe realizza- ta almeno trenta miliardi a puliti IB, cifra che potrebbe comlJ.nqu0 esw* fiuperiore. c2wa prb rll 1I.K4zks%man? Se & rapito da un’organizzazione locale rimane in « covi » della provin. cia 0 nelle vicinanze, se invece l’ape- rezione rientra in un disegno crimi. noso più ampio allora si può arriva. re alla t( cessione )) dell’ostaggio, rapi- to a Brescia e venduto a un’organiz zazione mafiosa la quale, pagati gli esecutori, provvederà a gestire auto. nomamente il rapimento. Un caso analogo - anche se fallito - fu quello di Elisabetta Gnutti. Non a caso molte delle persone sequestra- te al Nord sono state ritrovate sul. l’Aspromonte o addirittura in Sarde gna. Gli esperti ritengono che le bau- de attraversano un periodo di « gran. de liquidita finanziaria » e in questa chiave spiegano l’ immissione sul mer- cato di notevoli quantità di stupefa- centi pagate in contanti ai produttori. Linea dura o linea morbida‘? Bloc. CO dei beni della famiglia oppure via libera? Finora a Brescia la mati- stratura, pur controllando rigida. mente le vicende (tutti i sequestri eseguiti a Brescia sono stati smasche- rati) non ha mai adottato la linea dura. In Francia sono di diverso parere: il commissario Pierre Ottavioli, per risolvere il caso legato al sequestro del barone Empain, adotto una linea N intransigente mettendo in pratica un concetto fondamentale.. anche a costo dì far correre qualche rischio alla vita del rapito la polizia deve cercare, in ogni modo, di impedire che il riscatto sia pagato, deve dare la caccia senza tregua ai rapitori, de- ve controllare - B stato scritto in un recente studio sui rapimenti - calirgl tamenle coloro che dalla parte deiin ~~~tt~rn~ ~~~~~c~~~ le trattutivr P upr M-sene per f-isalire alla banda :c

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GIORNALE DI BRESCIA QVINCI[A E STAVA RIENTRANDO L’ALTRA SERA NELL’ABITAZIONE DI NAVE E’ STATO A$SALITO DA ALMENO QUA’TTRO BANDITI

Ha 71 anni ed è titolare dell’acciaieria Afim - Nessun testimone - Della sparizione si è accorto un figlio verso le ore 1,30 - Più volte vittima della malavita

NAVE -- LYndustriale Pie- tro Fenotti, 71 anni, è stato seguestrato, l’altra sera, da- vanti a casa sua. Nessun te stimone. La ricostruzione del- lbw.caW%o B fatta in base ad tndizi a a tracce lasciate dai banditi. Pietro Fenotti B il proprietario della Aflm, gres- sa azienda siderurgica, con 250 operai di cui B intesta- taria anche la moglie, Angela 5!%mdlm, donna energka ohe ha &ta parte nella ooridu- sione dei beni d&.ka famiglia.

L’altra sera, Pietro Fenotti era rientrato 8 casa verso le ore 20,45. Aveva trasoorso la giornata in parte al bar Sport (abituale luogo di ritrovo con gli amici per la partitina a carte) e soprattutto seguendo 8.m amko, EdoaM0 GarW, a Castenedolo dove era impe-

una gara di bocce, cui Fenotti B appas. L’industriale di Na.

ve, dopo una giornata tran. quilla aveva fatto rientro a ca%sa: una vill[la d’antico stam- po, con un bel viale d’acces- E10 in porfido rosso 0 bianco, un parco, non grande, discre. to, con alte piante di pino ahe ooprono,in parte, la fac- sfata ed una dependence.

Percorsi i 50-60 metri di viale, Pietro Fenotti ha ac- mtato la sua Bmw 730 ar- gento metallizzato, all’ingres. so de% vitUa, quasi assente il muro. Poi dev’essere sceso. In quel momento, da dietro f tre garage costruiti 8 fianco della villa, sono ‘sbucati - oosf almeno si presume - i malviventi che lo hanno ag. pzx%to. DaMe tram leisciate si ritiene che l’industriale ab. bia cercato di opporre resi-

nza. Per terra, infatti, sono rimasti il suo cappello, la tra vatta; meochie di sangue su un muretto di cinta, nonché uno straccio che pare imbe. mto di cUorofotrorUi0. Un se. qt.le&ro messo a plmto 0on . - ._

looali ancora aperti alla ri- cerca del padre, ma doveva presto arrendersi alla cruda evidenza: Pietro Fenotti era eha&0 vittima di un rapi. mento.

Scattava immediatamente l’allarm0 8 sul posto interve. nivano i carabinieri della sta. zione locale, quelli della te. nenza di Gardone Valtrompia, poi via via i massimi espo- nenti dell’Arma e, ieri mat- tina, anche il capo della Cri- minalpol di Milano. Interve. nivano pure gli esponenti del- la questura bresciana. Comin. ciavano i primi rilievi, le dif- ficili indagini, la setacciatur8 dei sospetti. 1 rapitori, CO, me si B fatto cenno, hanno studiato meticolosamente 1:

piano. Per giungere alla villa di Pietro Fenotti erano pas sati per la vicina scuola ma terna « Giovanni xX111 »: qu: avevano forzato un cancel. letto in ferro (fragile barrie ra che, per quello che si 8 pdmho constatere sul posto poteva essere aperto con un robusto calcio), poi si sonc portati fino alla rete metal lica che separa la scuola ma terna dalla propri&% Fenot ti; con le cesoie, hanno ta gliato la rete in ferro alla bs se, raso muretto di cinta, 1’ hanno sollevata e si sono messi im agguato al riparc dei garages in muratuira ohi afiìemcmo Ita vilUa. Per que& stessa via i banditi hanno percorso il cammino a ritrose

portando con SB Pletxo pk notti.

La strada dietro la scuola materna A fiocamente illu rnbxha, ma nsanrzeaiite btM.mta, per cui anche quattro-cinque persone che ne sorreggono una sesta possono passare inosservate. Oltrettutto, l’al. tra sera., anche a Nave vi erano gli ultimi sussulti di carnevale 0 verso le ore 21 qualche maschera era ancora in giro per cui, al limite, quattro persone mascherate - che potevano essere i bari diti sksui - non avrebbere soildmrato sospetti. Come si ve. de un sequestro di una sem plicità sconcertante, senza te. stimoni, 8 colpo sicuro. La mano B sicuramente profes sionale: non b quella, per in. tenderci, del mancato seque stro di Mauro Stefana, il gio. vane industriale di Nave che subi un tentativo di rapimen. to a Brescia, in viale Euro- pa, da parte di improwisati banditi con residenza a Na- ve i quali, poi, finirono con le manette ai polsi. Tutta- via, a detta degli inquirenti, non si può nemmeno esclude- re la matrice locale poichb chi è maldestro - si dice - potrebbe avere imparato la lezione.

Si è nel campo senza spon- de delle ipotesi. Anche la te. si di un basista a Nave che abbia dato indicazioni al det. taglio può valere od essere scartata. Pietro Fenotti, infat- ti, era un abitudi~nario e sarebbe bastato seguire 1 suoi movimenti con un mi. nimo di costanza per consta- tare che la sua vita era divi- sa fra il bar, gli amici, il bocciodromo di Mompiano e, al mattino, l’azienda. Gli in- quirenti, per quello che si B potuto capire attraverso 1: comprensibile riserbo, nor sembrano dare molta atteri dibilità ad un sequestro di

NAVE - Ls moglie Angsla Zanoia e ill figlio Sirio

stampo (( brigatista ». Le mo dalità di esecuzione sono ti. piche dei professionisti del rapimento a scopo di estor- sione. Per quanto riguarda le indagini, ovviamente, B sta ta subito esaminata minuzio. samente l’auto di Pietro Fe- notti, non solo, ma sotto una pianticella nei pressi del ga- rage sono state trovate le chiavi della BMW.

Sul terreno molliccio del breve prato che separa la vil- la dal muretto di cinta con rete della scuola materna, so- no state lasciate numerose impronte. Gli inquirenti han- no preso il calco delle orme per separare quelle del rapite (se non B stato trasportatc di peso, cosa che si potrebbe

La moglie dell’industriale wmva udito il rumore 5office del motore della Bmw, ma non aveva dato neso al fatto

l ente? che il marito non fosse en- tmho, poiidh8 Pietro Fenotti era solito parcheggiare l’au- to sotto casa e poi andarse ne al vicino bar Sport, per la lm.kc0l.a serele oon glli ami. ei. Sono cosi trascorse diver- se ore durante le quali i ra- pitori oon l’ostaggio hanno potuto allontanarsi indistur- bati per raggiungere il na, acondiglio, sicuramente predi- sposto con cura da tempo. Infatti un rapimento di que- do tipo, anche per le moda. BitA con cui B stato eseguito, ~10x3 può essere certo improv- visato.

Verso le ore 1,30 della not- te B rientrato uno dei tre fl- gli del rapito, Sirio, 27 anni, studente universitario che collabora gia oon l’azienda paterna. Il giovane ha notato immediatamente il cappello del padre per terra e la cra- vatta, li ha raccolti ed B en- trato in casa; ha svegliato la madre chiedendo dove fosse papa. Visto che questi non era rientrato, il giovane, pri- ma di sospettare il peggio, aveva ritenuto che il genito. re avm56 &3tto Ea sothta puri t&a al bar Sport. (3ompive ood un rapido giro per 1

a Forse ;la prova del se. qutslx0 era stata fatta prima di Natale: un grosso buoo rn@h wtf3 - suil confine con S’asilo - era stato motato dai clomestiti della famiglia che avevano awertibo i co- niugi deI varo0 1).

A Nave di questo se ne parlmu Mi mattìm dopo ahe la natixìu del rapìmen- to era rimbalzata negli am- bienti imprenditoriali c tra la gente del paese. Forse da quel buco gli aggressori ave. vano studiato il percorso, avevano collaudato la loro cr-imimle impresa.

Non è comunque Sa primu vok?a che PWro Fenotti è stato vittima di azioni cri- minali: il sette mar-20 1980 il Giornale di Brescia titola #Fa& esplodere a Nave 1, auto di Pie’tro Fenotti S. Una carilcu cdlocatu sotto la a R 5 Alpine I) del veochia ca. pitano d’industria distrusse com.&stamente la vettura. Accanto ai rottami informi la miccia che w-v2 ad in- nescare l’ordigno, un episo. dio in perfetto stile mafioso, Il botto sveglio tutta Nave, qualche danno alle atruttu re, nessun ferito. Perchè?

In paese b gente dici ti per un rifiuto ad aooog.lie m le richieste di akurd ‘ta glieggiatori. Si parle di Gin quanta miliioni ohe non veri nero mai pagati neppure do po ilfattentato ».

Pochi mesi prima, contrc l’auto di Osvaldo Fenotti, fl glio dell’impr-enditore seque strato, fu lanciata da un’au to in corsa una bomba car ta; l’ordigno non fece dann ed a parte alcune telefonate ricattatorie t?.btto sembri concludersi con quell’episo dio. Quindi i banditi si fe cero nuovamente vivi, anco1 più violentemente, co,n l’at tentato all’abiltaxione de padre in via Brescia. 01 attentatori pa&sarono da cortile della scuola mater ?ldZ- di notte ovviamen te deserta - dsepositaro no l’ordigno dopo aver ta gliato un pezzo di recinxio ne entrando nei garage kg germente staccati dal nuclec centrale dell’abi~taxione.

Srotolata la mikcia che ti sciò sull’asfalto una riga ne ra lunga cinque metri i Ec glieggiatori se ne andaronc indisturbati. Un vigile urbe

Il rapimento dell’industtiale Pietro Fenotti, 71 anni, da Nave, è l’ottavo compiuto nel Bresciano negli ultimi die. ci anni. Altri quattro erano andati a vuoto. 0 La serie si era aperta il 15 novembre 1974 con il primo sequestro, quello di Giuseppe Lucchini, figlio del cavaliere del lavoro Luigi Lucchini. L’agguato gli ven- ne teso in via Oberdan, dove la sua Por. sche venne tamponata da un’altra vettu- ra. Fu tenuto prigioniero in un vicino ap- partamento in via Risorgimento. Per il suo riscatto vennero pagati circa cinque miliardi. Fu rilasciato dopo una setti. mana. a Enrico Gnutti venne sequestrato nei pressi della Tangenziale sud il 22 gen. naia 1979, mentre in auto stava tornan- do a casa dalla fabbrica di Chiari. Ven. ne rilasciato il 30 gennaio, dopo il paga- mento della somma di 2 miliardi. e Carlo Alberto Pinti, contitolare della crPinti Inox» di Sarezzo venne rapito il 7 febbraio 1979 e torno in libertà il 2 marzo, dopo il pagamento di 650 mi- lioni. @ Damiano Gnutti, industriale lumexza. nese, contitolare della Almag, flnt nelle mani dei banditi il 21 dicembre 1979, in via Risorgimento, in città. Dopo 24 gior- ni di prigionia in un cementificio abban- donato di Collebeato, riusc2 a guaclagna- re la lìbertd, senza pagare alcun riscatto. o Elisabetta Gnutti, figlia di un’industria- le lumezzanese con azienda a Prevalle, venne rapita la sera del 18 febbraio 1981, mentre, in auto, stava tornando a casa in compagnia del fidanzato, il me- dico Francesco Puccio, che venne feri. to in modo non grave duì banditi. Per ssei giorni rimase prigioniera in una grot- ta Q Mocasina dì Calvagese e venne libe, mta da& carceriere, dopo che i complici gtmaer~ srnas~heTat~ dai carabinì renna pagato nlcu7z bseat20-

drammatico rapimento dì Marzia Savio, 11 anni, di Rivoltella del Garda, mentre stava recandosi a scuola. La ragazzina venne praticameme uccisa quasi subito, dal sequestratore, il salumiere del pae- se Alfio Toraxxìna, che si trova in car- cere in attesa di essere processato. e La sera del 5 maggio 1982, nella sua abitazione di Travagliato, mentre, da so- la, era intenta a guardare la televisione venne rapita Rosa Olmi, 57 anni, moglie dell’imprenditore Aldo Mario Bettoni. Venne liberata dopo circa un mese, die- tro il pagamento di un riscatto di 600 mi- lioni. Gli inquirenti pare siano ora sul- le tracce per smascherare gli autori del rcolpo».

Quattro, dicevamo, invece i tentativi di sequestro. e La sera del 15 aprile 1975, l’industria- & di Nave Mauro Stefana evitò di esse- re rapito, dopo aver ingaggiato una vio- lenta colluttazione con due malviventi. L’agguato gli venne teso nella sua abita. zìone di viale Europa a Mompiano. @ Natale Bonomi, industriale lumeazans se, titolare della rubinetteria rTeoremaB, la sera del 14 febbraio 1976, riusCt a sfuggire alla cattura per Cl provviden- ziale intervento di alcune guardie nottur- ne. Egli si era chiuso nella sua Mercedes- mentre gli aggressori tentavano di sfon- dare il finestrino. l Il geometra Mario Fratus, di Coccaglio, era stato sequestrato la sera del 28 apri- le 1978 all’uscita del suo studio. Rinchiu- so nel bagagliaio di una Bmw, era poi stato abbandonato dai rapitori, che ave- vano ,dovuto ingaggiare un conflitto a fuoco con la polkia. a L’industriale caseario di Chiari Valen- &ino Morandi, il 6 febbraio 1981 rius& a sfuggire al rapimento, a Milano, nel cor- so di una colluttazione con quattro in- dividui. Rimase ferito leggermente da un

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desumere dalla profondi ta delle orme stesse) da quelle lei banditi. Dalle impronte si dovrebbe risalire al nume- ro degli assalitori.

Intanto a. Nave la notizia na suscitato un misto di stu- ?ore-sdegno-sgomento. La fa- niglia Fenotti B composte >ltre che dal padre Pietro, lalla madre Angela Zanola :ora 55enne che aveva spo- sato in giovane età il Fenot- ;i, a soli 19 anni, quando era mpiegata di posta), anche lai figli Itaia, 36 anni, Osval- lo 30 e Sirio 27. Quest’ulti- no appariva il piu scosso an- che se, sotto le spesse lent. i affumicate degli occhiali, cer cava di nascondere i senti menti. Più fredda, ma nor per questo meno scossa, An gela Zanola di oui si dice ab bia buona parte nella condu zione dell’azienda familiare ? che troverebbe in lei un poi, so energico. Angela Zanofla , in occasione di un non lori tano tentativo di estorsione , - erano stati chiesti 50 mi Lioni - si era presentata su ; posto stabilito dai malviven ti con una borsa contenenk I banconote fac-simile e scor tata dai carabinieri.

Sul fatto che nessuno della l Famigha Fenotti si facesse , proteggere (visto ohe nel 198C era stata fatta saltare nel ga. rage di casa un’auto con la L dinamite e che recentemente 1 era stata tentata una rapina) , pare che i Fenotti avesserc t rinunciato all’idea dopo aver constatato che erano in mal ti ad avere bisogno di prote zione, dai genitori, ai figli, aj i nipotini. Da qui l’a rinunoia Sembra pure che Pietro Fe, notti fosse stato sollecitato alcune volte, a mutare un po : abitudini ed itinerari, ma que, sti avrebbfe risposto - l’in formazione è di quelle raccol te al volo e quindi passibile , @i beneficic d’inventario - che «se doveva succedere (il 1 rapimento) sarebbe accaclutc t al di lù degli Itinerari, dellt ? abitudini, dei gorilla che t i scortano». Un certo fatalismo ‘? dunque, che ha trovato scori L- certame realizzazione l’alti-; sera.

NAVE - l.‘&ltszlone di Fenotbi in via Bresda

mimi, non perse i6l treno do& la fortuna ohe passava. Go- strul il primo capannone deha A&n ohe andò, mano 8 m’ano, ingrandendosi, sotto una cooduzilome ocuhta, fho agli attuali 250 dipendentk, Non per questo Pietro Fe. notti era Salcito sul piede&&. lo, oome si suo1 dire, ma aveva oonbservato un tratto di semplioit% ohe lo aveva mantenuto acxxnti agli ami. ti di ismnpre, agli s operai.

Il figlio Siri,o, ohe ha con= sentilto a giornalisti ed op+ ratori televisivi di apprende re e riprendere, B stato dli una dispontibilitSt esemplare. Dietro l’emozione che lo at- tanagliava ha risposto c?on pazienza alle domande ohe andaveno divenendo sempre le stesse mano a mano che i lav~oratori deha oarta stam- pata o della parolla gi~ungevs- no davanti a casa sua. Gh abbiamo chiesto, aAla fìne, ~8 si aspettava il sequestro del ptire: #Non si pensava che potesse succedere - ha de& to cmdidamente - tyut & zona si riteneva che certa delinquenza non potesse prendere piede...a.

Ora resta la lunga attesa vicino al telefono per i pri. mi, eventuali contatti. 1 se questratori, com’e loro costu- me, attenderanno che le ao- que si oalmino.

Cosi si Oomsuma il primo sequestro awenuto a Nave e con esso ritornano timoti per altri industriali che, Por. se, ritenevano chiuso il ca. pitolo doloroso e drammati- co delle estorsitoni a seguito di mpimento. Non B cos& 6 ri~tornano. l’amarezza, la rabbila della sonstatazione che la rnalapianta dei se- questri ha radici tanto pro. fonde da non poter essere estirpata.

Egidio Bsnamf

elmi: < nlo dei

ro pregiudkarne la salute#,

lare questa era la risposta: ctPurtroppo quando si L> ber. sagliati di malinten2ionaW non vi è precauxione che ba

non altrettanto, mi auguro di tivederlo presto a casa>).

Paolo Frusta

se Secondo i dati forniti dal ministe-

ro degli Interni dieci ostaggi sono nelle mani dell’Anonima sequestri. Con le statistiche sulla criminalità si valuta che negli ultimi vent’anni siano state rapite seicento persone con un pagamento di riscatti nell’ordine dei trecento miliardi di lire. Una cifra Ida capogiro il cui denaro viene «reirz- vestito 0) 0 in attività lecite oppure nel traffico degli stupefacenti.

L’Anonima sequestri (anche se non B detto che il sequestro di Pietro Fe. notti sia opera di un’organizzazione preci-sa ma solamente di delinquen- ti locali) ha una struttura composta da due nuclei ben precisi, quello ad. detto all’esecuzione del rapimento ed alla cosiddetta o( gestione » e quello invece che si occuperà del riciclaggio del denaro.

Tra il vertice - chi cio8 commis siona il sequestro - e la « base u, secondo l’esperienza maturata in que- sti anni esisterebbe un filtro campo. sto da persone assolutamente al di sopra di ogni sospetto. Tutti con un prezzo preciso.

Il meccanismo, una volta me& to l’obiettivo, prende avvio con il 1% voro del ( basista » (secondo gli in- quirenti guadagnerà trenta milioni); 40 milioni andranno agli esecutori; 35 milioni alle staffette; 50 milioni ai carcerieri che hanno anche funzioni di postini e telefonisti; ai « pali H an. dranno da 30 a 50 milioni e serviran. no all?organizzazione con funzioni di scorta all’esattore e di trasporto del rapito al momento del rilascio; al- l’esattore l’organizzazione paghera da 60 a 100 milioni: è la persona che ti-* schia di piu, che potrebbe esser se- guita o bloccata al momento del ritj- m della valigia con fàl denaro eon tanb.

Pietro Fenoli

la t( pulizia » del riscatto tratteranno il trenta per cento del denaro che passerà quindi al vertice della strut- tura il quale, detratte le spese, avra un utile netto pari al 50 per cento del riscatto.

1 valori Si ricavano dalle statisti. che di questi anni e da quanto 6 emerso nei processi in cui erano im- putate persone accusate di sequestro di persona. Secondo il ministero de-

con i trentun sequestri Anonima avrebbe realizza-

ta almeno trenta miliardi a puliti ‘IB, cifra che potrebbe comlJ.nqu0 esw* fiuperiore.

c2wa prb rll 1I.K 4zks%man?

Se & rapito da un’organizzazione locale rimane in « covi » della provin. cia 0 nelle vicinanze, se invece l’ape- rezione rientra in un disegno crimi. noso più ampio allora si può arriva. re alla t( cessione )) dell’ostaggio, rapi- to a Brescia e venduto a un’organiz zazione mafiosa la quale, pagati gli esecutori, provvederà a gestire auto. nomamente il rapimento. Un caso analogo - anche se fallito - fu quello di Elisabetta Gnutti. Non a caso molte delle persone sequestra- te al Nord sono state ritrovate sul. l’Aspromonte o addirittura in Sarde gna.

Gli esperti ritengono che le bau- de attraversano un periodo di « gran. de liquidita finanziaria » e in questa chiave spiegano l’immissione sul mer- cato di notevoli quantità di stupefa- centi pagate in contanti ai produttori.

Linea dura o linea morbida‘? Bloc. CO dei beni della famiglia oppure via libera? Finora a Brescia la mati- stratura, pur controllando rigida. mente le vicende (tutti i sequestri eseguiti a Brescia sono stati smasche- rati) non ha mai adottato la linea dura.

In Francia sono di diverso parere: il commissario Pierre Ottavioli, per risolvere il caso legato al sequestro del barone Empain, adotto una linea N intransigente mettendo in pratica un concetto fondamentale.. anche a costo dì far correre qualche rischio alla vita del rapito la polizia deve cercare, in ogni modo, di impedire che il riscatto sia pagato, deve dare la caccia senza tregua ai rapitori, de- ve controllare - B stato scritto in un recente studio sui rapimenti - calirgl tamenle coloro che dalla parte deiin ~~~tt~rn~ ~~~~~c~~~ le trattutivr P upr M-sene per f-isalire alla banda :c