E sono tre Un mutuo da 150 milioni con la Bei Dall’Europa ... · Dall’unione del maschile con...

4
La nostra voglia di raccontare l’ac- qua raggiunge il suo terzo anno di attività. Tre. Un numero certo interessante. Simbolo di perfezione per gli anti- chi. Dante sul tre e suoi multipli ci co- struì la Divina commedia: tre can- tiche, ciascuna di 33 canti, i versi raggruppati in terzine. Tre le fiere incontrate nella selva oscura, tre le donne che dal cielo corsero in suo aiuto: la Vergine, Lucia e Beatrice. Nel numero tre si manifesta il tra- scendente. Nel cristianesimo come nel bramanesimo. Padre, figlio e Spirito Santo per chi ci crede. Tre sono i magi nel presepe. Tre le virtù teologali. Tre le grazie. Stessa sorte per gli arcangeli. In principio pare fossero 10. Ma oltre a Michele, Gabriele e Raffaele sfido a ricordar- ne altri (ad eccezione di Satana che hanno dovuto spedirlo all’inferno pur di rispettare la legge del tre!!). Dal sacro al profano il discorso non cambia. Tre erano i moschettieri, tre i colori della bandiera italiana, finanche i tenori erano tre. Tre le caravelle di Colombo. Qual- cuno dirà che erano quattro, allora non sarà un caso se dell’ultima si sia persa traccia. Persino i Ricchi e poveri finirono in tre. Tre le prove che il neofita deve attra- versare per raggiungere il grado di iniziato. Per rimanere nell’esoterico, per chi ci casca, sempre tre sono gli ingredienti fondamentali dell’alchi- mista: zolfo, sale e argento vivo. Tesi, antitesi, sintesi. Tre, tre e an- cora tre. Anche a tavola, non c’è che dire, il tre la fa da padrona. Primo secondo e frutta, il pasto è completo. E il tempo come scorre? Sempre di- videndosi in tre parti: passato, pre- sente e futuro. La stessa vita si manifesta nel tre. Dall’unione del maschile con il fem- minile trae origine un nuovo esse- re. E siamo di nuovo al tre. Avevate dubbi? Ma quando si parla di vita non si può non parlare di acqua. E così arriviamo ad un’altra piccola verità che ci fa piacere raccontarla: per fare una particella d’acqua in- dovinate un po’ di quanti atomi c’è bisogno? Due di idrogeno e uno di ossigeno. Manco a dirlo. P.S. L’acqua è l’unica sostanza sul- la Terra presente a temperatura am- biente nei tre stati: solido, li- quido gassoso. Già, tre. E sono tre Un mutuo da 150 milio- ni della Banca europea degli investimenti fi- nanzierà le opere infra- strutturali dell’Acque- dotto pugliese: anche la Bei, dunque, riconosce l’affidabilità e l’impor- tanza di Aqp erogan- do il più importante finanziamento diretto degli ultimi 15 anni ad un gestore idrico del Mezzogiorno. Soldi che verranno impiegati per far crescere sempre di più l’affidabilità e la ca- pillarità della rete, che serve 4 milioni di cit- tadini ed è la più estesa d’Europa. I soldi della Bei ser- viranno a contribuire all’attuazione del Piano d’ambito 2011-2018, in cui sono previsti investimenti complessivi per 1,4 miliardi di euro. Il piano industriale 2011-2014, in corso di realizzazione, prevede in particolare opere per 674 milioni di euro, con l’obiet- tivo di aumentare la copertura del servizio idrico e fognario (112 milioni), garantire la manutenzione della rete (175 milioni) e aumentare la quantità d’acqua disponibile per ciascun cittadino (186 milioni). Altri 80 milioni sono destinati alla depurazione, per incrementare l’efficienza degli impianti. Il finanziamento Bei, erogato dopo una fase di verifica durata 6 mesi e con le garanzie prestate dalla Regione, verrà rimborsato entro il 2018. La Bei, di proprietà dei 27 Paesi della Ue, non persegue fini di lucro e con- cede prestiti agevolati per il miglioramento delle infrastrutture senza pesare sul bilancio dell’Unione europea: “Con questo finan- ziamento – ha spiegato Dario Scannapieco, il vicepresidente Bei responsabile per le operazioni in Italia, Malta, Balcani occidenta- li e Grecia - sosteniamo una infrastruttura fon- damentale per il Mezzo- giorno italiano, un’area che è storicamente al centro delle politiche di finanziamento della Banca dell’Unione Eu- ropea”. Proprio il tasso di interesse “molto com- petitivo”, secondo la Bei assumere “un forte va- lore strategico, perché l’accordo è stato conclu- so dopo il referendum sull’acqua, e testimonia che anche un’azienda pubblica può funzionare bene”. Il muto della Bei, ha detto il presidente della Regione, Nichi Vendola, “è il segno di uno stato di buona salute della nostra capacità di am- ministrare. Quando la Banca europea per gli investimenti sotto- scrive un accordo, significa che sta mettendo un bollino di qua- lità sull’amministrazione. Prima di erogare il finanziamento ha dovuto radiografare Aqp, la sua capacità di chiudere in attivo il bilancio e di irrobu- stirne le fondamen- ta, ma soprattutto la sua capacità di spesa e di progettazione. La Banca europea per gli investimenti ha dovuto radiogra- fare anche il garan- te, cioè la Regione, certificando nei fatti l’affidabilità di que- sta amministrazio- ne”. “Aqp - ha infatti ricordato l’assesso- re regionale ai La- vori pubblici, Fabia- no Amati - è l’unico gestore meridionale del servizio idrico integrato che ha ot- tenuto un prestito di queste proporzioni da parte della Bei. La Regione si è fatta ga- rante nei confronti della banca in fase di rimborso del mutuo, e darà quindi una garanzia fideiusso- ria in favore dell’Ac- quedotto”. Firmato l’accordo con la Banca europea degli investimenti Vendola: “Riconosciuta la nostra capacità di amministrare” Un mutuo da 150 milioni con la Bei Dall’Europa i soldi per far crescere la rete Periodico dell’Acquedotto Pugliese SpA Tribunale di Bari, Num. R.G. 1158/2011 del 21/04/2011 Direttore Responsabile: Vito Palumbo Invia commenti e proposte a: [email protected] n.1 gennaio 2013 Lavori per la realizzazione dell’Acquedotto del Locone Torrino dell’Acquedotto del Locone Lavori per il raddoppio del serbatoio di Marzagaglia

Transcript of E sono tre Un mutuo da 150 milioni con la Bei Dall’Europa ... · Dall’unione del maschile con...

La nostra voglia di raccontare l’ac-qua raggiunge il suo terzo anno di attività. Tre. Un numero certo interessante. Simbolo di perfezione per gli anti-chi.Dante sul tre e suoi multipli ci co-struì la Divina commedia: tre can-tiche, ciascuna di 33 canti, i versi raggruppati in terzine. Tre le fiere incontrate nella selva oscura, tre le donne che dal cielo corsero in suo aiuto: la Vergine, Lucia e Beatrice. Nel numero tre si manifesta il tra-scendente. Nel cristianesimo come nel bramanesimo. Padre, figlio e Spirito Santo per chi ci crede.Tre sono i magi nel presepe. Tre le virtù teologali. Tre le grazie. Stessa sorte per gli arcangeli. In principio pare fossero 10. Ma oltre a Michele, Gabriele e Raffaele sfido a ricordar-ne altri (ad eccezione di Satana che hanno dovuto spedirlo all’inferno pur di rispettare la legge del tre!!). Dal sacro al profano il discorso non cambia. Tre erano i moschettieri, tre i colori della bandiera italiana, finanche i tenori erano tre.Tre le caravelle di Colombo. Qual-cuno dirà che erano quattro, allora non sarà un caso se dell’ultima si sia persa traccia. Persino i Ricchi e poveri finirono in tre.Tre le prove che il neofita deve attra-versare per raggiungere il grado di iniziato. Per rimanere nell’esoterico, per chi ci casca, sempre tre sono gli ingredienti fondamentali dell’alchi-mista: zolfo, sale e argento vivo.Tesi, antitesi, sintesi. Tre, tre e an-cora tre.Anche a tavola, non c’è che dire, il tre la fa da padrona. Primo secondo e frutta, il pasto è completo.E il tempo come scorre? Sempre di-videndosi in tre parti: passato, pre-sente e futuro.La stessa vita si manifesta nel tre. Dall’unione del maschile con il fem-minile trae origine un nuovo esse-re. E siamo di nuovo al tre. Avevate dubbi?Ma quando si parla di vita non si può non parlare di acqua.E così arriviamo ad un’altra piccola verità che ci fa piacere raccontarla: per fare una particella d’acqua in-dovinate un po’ di quanti atomi c’è bisogno? Due di idrogeno e uno di ossigeno. Manco a dirlo.

P.S. L’acqua è l’unica sostanza sul-la Terra presente a temperatura am-biente nei tre stati: solido, li-quido gassoso. Già, tre.

E sono tre

Un mutuo da 150 milio-ni della Banca europea degli investimenti fi-nanzierà le opere infra-strutturali dell’Acque-dotto pugliese: anche la Bei, dunque, riconosce l’affidabilità e l’impor-tanza di Aqp erogan-do il più importante finanziamento diretto degli ultimi 15 anni ad un gestore idrico del Mezzogiorno. Soldi che verranno impiegati per far crescere sempre di più l’affidabilità e la ca-pillarità della rete, che serve 4 milioni di cit-tadini ed è la più estesa d’Europa. I soldi della Bei ser-viranno a contribuire all’attuazione del Piano d’ambito 2011-2018, in cui sono previsti investimenti complessivi per 1,4 miliardi di euro. Il piano industriale 2011-2014, in corso di realizzazione, prevede in particolare opere per 674 milioni di euro, con l’obiet-tivo di aumentare la copertura del servizio idrico e fognario (112

milioni), garantire la manutenzione della rete (175 milioni) e aumentare la quantità d’acqua disponibile per ciascun cittadino (186 milioni). Altri 80 milioni sono destinati alla depurazione, per incrementare l’efficienza degli impianti. Il finanziamento Bei, erogato dopo una fase di verifica durata 6 mesi e con le garanzie prestate dalla Regione, verrà rimborsato entro il 2018. La Bei, di proprietà dei 27 Paesi della Ue, non persegue fini di lucro e con-cede prestiti agevolati per il miglioramento delle infrastrutture senza pesare sul bilancio dell’Unione europea: “Con questo finan-ziamento – ha spiegato Dario Scannapieco, il vicepresidente Bei responsabile per le operazioni in Italia, Malta, Balcani occidenta-

li e Grecia - sosteniamo una infrastruttura fon-damentale per il Mezzo-giorno italiano, un’area che è storicamente al centro delle politiche di finanziamento della Banca dell’Unione Eu-ropea”. Proprio il tasso di interesse “molto com-petitivo”, secondo la Bei assumere “un forte va-lore strategico, perché l’accordo è stato conclu-so dopo il referendum sull’acqua, e testimonia che anche un’azienda pubblica può funzionare bene”.Il muto della Bei, ha detto il presidente della Regione, Nichi Vendola, “è il segno di uno stato di buona salute della nostra capacità di am-

ministrare. Quando la Banca europea per gli investimenti sotto-scrive un accordo, significa che sta mettendo un bollino di qua-lità sull’amministrazione. Prima di erogare il finanziamento ha dovuto radiografare Aqp, la sua capacità di chiudere in attivo il bilancio e di irrobu-stirne le fondamen-ta, ma soprattutto la sua capacità di spesa e di progettazione. La Banca europea per gli investimenti ha dovuto radiogra-fare anche il garan-te, cioè la Regione, certificando nei fatti l’affidabilità di que-sta amministrazio-ne”. “Aqp - ha infatti ricordato l’assesso-re regionale ai La-vori pubblici, Fabia-no Amati - è l’unico gestore meridionale del servizio idrico integrato che ha ot-tenuto un prestito di queste proporzioni da parte della Bei. La Regione si è fatta ga-rante nei confronti della banca in fase di rimborso del mutuo, e darà quindi una garanzia fideiusso-ria in favore dell’Ac-quedotto”.

Firmato l’accordo con la Banca europea degli investimenti

Vendola: “Riconosciuta la nostra capacità di amministrare”

Un mutuo da 150 milioni con la Bei Dall’Europa i soldi per far crescere la rete

Periodico dell’Acquedotto Pugliese SpATribunale di Bari, Num. R.G. 1158/2011 del 21/04/2011Direttore Responsabile: Vito PalumboInvia commenti e proposte a: [email protected]

n.1 gennaio 2013

Lavori per la realizzazione dell’Acquedotto del Locone

Torrino dell’Acquedotto del Locone

Lavori per il raddoppio del serbatoio di Marzagaglia

19 gennaio - 3 marzo 2013Udine

È in corso all’ART Hotel, a Paparot-ti di Udine, il quarto appuntamento de “Le personali d’arte” che questa volta coinvolgono Alberto Cristini, pitture e sculture, e Dino Bonfante, fotografo.Il titolo della mostra è “Acqua e Ter-ra”, percorso d’amore nella terra po-lesana. L’interazione tra i due artisti riguarda ibridazione di pittura nella fotografia.La mostra chiuderà il 3 marzo.

Per informazioni:[email protected]@temporealefvg.ittelefonando allo 0432/500615 o al 3357657827

“Acqua e Terra” In mostra all’Art Hotel di Paparotti

non efficientabili ovvero i costi che il gestore non può ottimizzare e che vengono riconosciuti in ragione del loro effettivo importo (es. energia, oneri locali, ecc..). In virtù di questi costi, viene determina-to il “vincolo di ricavo” che viene riconosciuto al gestore del SII. In base al vincolo di ricavo ed in base al volume da fatturare all’utenza viene determinata l’articolazione tariffaria per tipologia di utenza (domestica, commerciale, industriale ecc..), per fascia di consumo e per tipologia di servizio (acquedotto, fognatura e depurazione).

Questo nuovo sistema in cosa differisce rispetto al preceden-te?Il precedente metodo stabiliva la tariffa in base ai costi preventivi previsti nel Piano d’Ambito, l’attuale invece si basa sui costi già so-stenuti dal gestore.

Attualmente che tariffe vengono applicate?Sulla base di quanto previsto dall’AEEG, attualmente vengono an-cora applicate le tariffe in vigore nel 2012 fino alla determinazione della nuova tariffa da parte dell’Autorità Idrica Pugliese entro il 31 marzo, salvo ulteriori successive determinazioni da parte dell’AE-EG.

Cosa succederà a seguito della determinazione della nuova ta-riffa?Sulla base delle tariffe che saranno determinate e definitivamen-te approvate dall’AEEG, saranno effettuati i necessari conguagli rispetto alla tariffa applicata nel 2012 e nel 2013. Per quanto ri-guarda, in particolare, il periodo 21 luglio 2011-31 dicembre 2011, di recente, sulla base di un parere del Consiglio di Stato, l’AEEG ha

avviato un procedimento per la determinazione dei criteri attraverso i quali gli Enti d’Ambito dovranno determinare gli importi indebitamente versati da ciascun utente a titolo di remunerazione del capitale investito che, nel caso , fermo restando il principio del full cost recovery, dovranno essere rimborsati.

Caterina Quagliarella

Nicola Di Donna, Direttore degli Affari Regolatori dell’Acquedotto ci spiega chi decide e come determina la tariffa dell’acqua

Entro il mese di giugno l’Autorità per l’energia elettrica e del gas approverà le nuove tariffe del servizio idrico integrato.

Dott. Fittipaldi Lei ha seguito lo “start up” del progetto “Alert Forti Consumi” di Acquedotto. Di cosa si tratta?L’acqua è un bene prezioso e non infi-nito ed una delle prime responsabilità dell’azienda è quella di renderlo non solo sempre disponibile, ma di preservarlo an-

che per le generazioni future, evitando gli sprechi, cautelando nel contempo i clienti rispetto a possibili elevati addebiti inatte-si. Nell’ambito dei servizi rivolti alla clien-tela, abbiamo introdotto questo nuovo servizio, capace di avvisare gli utenti di un forte consumo, anomalo rispetto alle loro medie abituali di consumo.

Gli attuali sistemi/servizi in uso, mi ri-ferisco per esempio alla comunicazione in fattura, non sono già soddisfacenti? Non sempre questi sistemi riescono a for-nire un servizio tempestivo e risolutivo, tenuto conto che mediamente una fattura viene recapitata al cliente dopo circa tre settimane dalla lettura del contatore idri-co.

Come funziona? Semplice, quando dalla lettura del con-tatore rileviamo un consumo anomalo inviamo un sms o una e-mail (a seconda

della modalità di avviso prescelta) di al-lerta al cliente.Il servizio è quindi in grado di raggiunge-re l’utente a distanza di pochi giorni dalla esecuzione della lettura, in anticipo ri-spetto alla comunicazione in fattura.

Il servizio è gratuito? Come attivarlo?Il servizio è gratuito e semplice da at-tivare. Basta chiamare il numero verde 800735735 o collegarsi al sito www.aqp.it e seguire le semplici istruzioni.

Questo nuovo strumento di servizio alla clientela sta dando risultati posi-tivi?Il sistema mediamente intercetta circa 50 potenziali forti consumi al mese ed invia come detto altrettanti alert ai soli clienti attivi rispetto al servizio.

Grazie dott. Fittipaldi Maristella Marroccoli

Il nuovo sistema di monitoraggio dei consumi anomali gratuito, facile da attivare e che ti fa anche risparmiare

Le perdite occulte sono un problema. Alert Forti Consumi la soluzione

In questo numero vogliamo capire le nuove procedure. Ci siamo pertanto rivolti al dott. Di Donna, responsabile della Direzione Af-fari Regolamentari e Sistemi di Gestione dell’Acquedotto.

Da chi viene determinata la tariffa? da AQP?No, viene determinata dall’Autorità per l’energia elettrica e del gas che ha emanato la Delibera del 28 dicembre del 2012 n° 585/2012/R/IDR avente per oggetto “La Regolazione dei Servizi Idrici: Approvazione del metodo tariffario transitorio (MTT) per la determinazione delle tariffe negli anni 2012 - 2013”.Il provvedimento prevede che gli Enti di Ambito (in Puglia è l’Auto-rità Idrica Pugliese, soggetto giuridico che raccoglie tutti i Comuni pugliesi) predispongano la tariffa, sulla base delle informazioni in-viate dai soggetti gestori del Servizio Idrico Integrato (nel nostro caso AQP) e che entro il 31 marzo 2013 la trasmettano all’ AEEG

che entro i successivi 3 mesi approverà in maniera definitiva le tariffe del servizio.

Come viene determinata?La tariffa viene determinata analizzando i costi operativi e i costi di investimento. I costi operativi si dividono in due categorie: costi efficientabili ovvero i costi che il gestore

può ottimizzare (costi che vengono riferiti a costi standard) e costi

8 giugno – 9 giugno 2013Bardolino (VR), Piazza del Porto

È in programma l´8 ed il 9 giugno 2013 la manifestazione culturale “Parole sull´Acqua”. Due giorni che vedranno autori di fama nazionale presentare a Bar-dolino le loro ultime fatiche lettera-rie. Manifestazione patrocinata dal Comune di Bardolino, Provincia di Verona e Regione Veneto.

Per informazioni:Fondazione Bardolino Toptel: 045 [email protected]

Parole sull’acqua 2013 Festival della Cultura

Legambiente premia la ciclovia di Aqp

Anche Legambiente ha premiato l’impegno di Aqp per la sostenibi-lità. Il progetto della ciclovia sul canale principale dell’Acquedotto ha infatti ottenuto una menzione speciale nell’ambito del premio “Comuni Bicicloni 2012”: i primi 10 km nel tratto compreso tra Cisternino e Ceglie Mes-sapica, sulla via dei Trulli, sono il primo stralcio di una grande iniziativa che punta a realizzare oltre 250 km di sentieri eco-com-patibili da percorrere in bicicletta o a piedi. I lavori sono stati avviati a ottobre scorso, lungo una strada di servizio, nel tratto che da Figazzano (frazione di Cisternino) arriva all’incrocio con la strada provinciale 3bis nel ter-ritorio di Ceglie Messapica. È uno dei tratti più belli e suggestivi della campagna pugliese, costellato dai trulli, nel cuore della Valle d’Itria. L’obiettivo di Aqp è incentivare un turismo diverso, fuori dagli schemi, che mira ad esaltare il valore del paesaggio e il rispetto per l’am-biente.

Nuovo Amministratore Unico in AQP

Il 15 novembre 2012, l’Assemblea degli azionisti di Acquedotto Puglie-se S.p.A. ha provveduto a nominare L’Ing. Gioacchino Maselli in qualità di Amministratore Unico della So-cietà, in sostituzione dell’Ing. Ivo Monteforte.

Dai fanghi dell’Acquedotto nasce un fiore

ASECO, l’azienda del gruppo Ac-quedotto Pugliese che produce il terriccio Terra di Puglia con il Dipar-timento delle Scienze delle Produ-zioni Vegetali della facoltà di Agra-ria e l’ARPA Puglia hanno avviato un interessante progetto, finanziato dalla Regione Puglia, per favorire l’utilizzo in agricoltura di compost prodotto da fanghi biologici prove-nienti dalla depurazione di AQP.I primi positivi risultati sono stati illustrati nel corso di un workshop che si è tenuto il 19 novembre in ASECO.

Una volta rabdomante, oggi supertecnico, ma pur sempre una tra le figure più impor-tanti e affascinanti dell’Acquedotto Puglie-se. Ieri, dotato di pochi e rudimentali ferri del mestiere ma, soprattutto, di un formidabile talento naturale, oggi in grado di gestire un set di apparecchiature di assoluta avanguar-dia.Degli addetti alle ricerca perdite, abbia-mo parlato con Michele Gramegna, oggi in pensione, ma già tecnico di grande auto-revolezza e, ancor più, memoria storica dell’azienda.

Quando nasce la prassi della ricerca di perdite?Come tecnica gestionale, risale agli anni ’50. In AQP è stata introdotta all’inizio de-gli anni ‘60.

In cosa consisteva?Si trattava di individuare eventuali fal-le nelle condotte, sfruttando i principi dell’acustica e, in particolare, il caratteri-stico rumore prodotto dall’acqua mentre fluisce dai fori nelle tubature.

Quali erano gli strumen-ti a disposizione dei tec-nici?I primi, rudimentali ap-parecchi utilizzati in AQP erano delle aste d’acciaio, denominate canne geoscopiche. Questi strumenti ve-nivano posti da un lato a contatto della tubazione da ispe-zionare e dalla parte opposta presenta-vano un alloggio per l’orecchio, gra-zie a cui percepire il rumore partico-

lare delle perdite d’acqua. Dal rumore prodotto, il tecnico era in grado di individuare la posizione della perdita. In

seguito, è sempre stata utilizzata la meto-dologia dell’acustica, con strumenti via via sempre più sofisticati, quali il geofono, il correlatore e il noise logger.

Quali requisiti dovevano possedere gli addetti ai lavori?Prima di tutto, una conoscenza capillare della rete e, poi, una particolare sensibilità dell’udito. Le nuove leve venivano formate attraverso l’esperienza dei ricercatori più anziani ma anche grazie a specifici corsi di formazione e aggiornamento. La figura del ricercatore era molto importante, tanto che la loro professionalità era richiesta an-che da enti e strutture pubbliche e private regionali e nazionali.

In sintesi, come giudica il lavoro degli addetti alla ricerca perdite?Sono tecnici di comprovata esperienza professionale, che svolgono un ruolo di primaria importanza nella gestione tecnica dell’azienda. In questo senso, rappresenta-no il fiore all’occhiello della macchina orga-nizzativa di Acquedotto Pugliese. Grazie al loro lavoro sono stati recuperati imponenti quantitativi di “oro liquido”, con tutti gli in-genti benefici, che si possono immaginare sotto il profilo economico e ambientale.

Caterina Quagliarella

Dalle canne geoscopiche al noise logger è sempre l’uomo che fa la differenza

Alla ricerca dell’acqua perduta

Un nuovo sistema per la ricerca delle perdite nelle reti idriche e fognarie basato sulle microonde. È l’obiettivo centrato da Simpe (System for identifying and monitoring pipe leaks), un progetto di ricerca che l’Università del Salento ha sviluppato in collaborazio-ne con Aqp. L’iniziativa, partita nel 2011 con il coordinamento del professor Andrea Cataldo, è arrivata a conclusione: l’utilizzo di

questa nuova tecnologia – basata su un brevetto internazionale deposi-tato dalla Monitech, uno spin-off dell’Università del Salento – permette-rà di rilevare le perdite in maniera rapidissima sia su condotte metalli-che già installate che su nuove condotte di qual-siasi materiale.Dal 2007, come noto, l’Acquedotto ha lancia-to un grande progetto di risanamento delle reti ha interessato 143 Comuni pugliesi: la prima fase ha già per-messo una sostanziale riduzione delle perdite nella distribuzione ur-bana. La seconda fase dell’iniziativa, che si concluderà nel 2015, interesserà altri 95 Comuni con ulteriori benefici al sistema di-stributivo. Risparmi resi possibili anche grazie all’introduzione di un nuovo sistema di telecontrollo che consente interventi più celeri sulla rete in caso di anomalie e maggiore razionalità nell’impiego della risorsa, oltre all’introduzione di nuove officine mobili.

Marcello Miraglia

Dal 2007 AQP ha risparmiato oltre 40 milioni di metri cubi di risorsa.

Dalle microonde un aiuto per ridurre le perdite in rete

L’innovativo sistema di ricerca delle perdite

Continua a mietere successi “Acqua bene comune”, il progetto varato dall’Acquedotto Pugliese e finalizzato alla valorizzazione dell’acqua pubblica, attraverso la promozione di buone pratiche per un utilizzo corretto della risorsa idrica.Il progetto mira a sensibilizzare, in prima battuta, le ammini-strazioni comunali, che sempre più numerose fanno registrare la

propria convinta adesione.Tra le più recenti, quella del comune di Mola di Bari, dove, d’inte-sa con la direzione del circolo didattico “Maria Montessori”, sono state distribuite agli studenti numerose copie di “Pugliabella”, testo sul quale le classi della scuola dell’infanzia hanno potuto imbastire un’interessante percorso educativo.

La scuola secondaria di primo grado “Alighie-ri-Tanzi” ha ospitato, invece, la dott.ssa Pina Maselli, biologa dell’Acquedotto Pugliese, per un’interessante giornata di studio sull’argo-mento.Infine, piazza XX settembre, sempre nella cit-tadina barese, è stata la sede di un’importan-te manifestazione sul tema delle buone prassi nell’utilizzo dell’acqua pubblica, a cui hanno preso parte numerose classi delle scuole ele-mentari, medie e superiori oltre a numerosi cittadini.All’incontro sono intervenuti Michele Palazzo, assessore alla Tutela dell’ambiente, Vincen-zo Romano, amministratore unico di ASECO, Francesca Cisternino, coordinatrice del pro-getto per il comune di Mola e Vito Palumbo, responsabile della comunicazione e delle rela-zioni esterne di AQP.Intanto, anche i comuni di Cassano delle Mur-ge e Bitonto hanno siglato il protocollo d’intesa con l’Acquedotto Pugliese, aderendo al proget-to “Acqua bene comune”.Tutte le informazioni sull’argomento sono di-sponibili sul sito www.aqp.it.

Caterina Quagliarella

Mola di Bari: Amministrazione comunale e scuole insieme per l’acqua bene comuneProsegue con successo il progetto Acqua bene comune, la valorizzazione dell’acqua pubblica attraverso le buone pratiche quotidiane

Il nuovo anno è arrivato con un bel re-galo a tutti i clienti dell’Acquedotto. Un sito nuovo di zecca. Nuovo nella grafica, nuovo nei contenuti, nuovo nella dispo-sizione delle informazioni, vecchio solo nella passione che i colleghi ci mettono nel loro lavoro per renderlo sempre più ricco e vicino alle esigenze dell’utente. Il sito, progettato da professionalità interne all’Acquedotto e realizzato su piattaforma Oracle di ultima generazio-ne, è studiato per aiutare il visitatore a trovare, con il minor numero possibile di click, l’argomento d’interesse.Nella home fa bella mostra di sé un cam-po di ricerca innovativo che consente al visitatore di arrivare direttamente alla pagina di interesse, senza essere co-stretto ad intraprendere inutili avventure nella navigation.Un sito in controtendenza che fa della semplicità e della chiarezza il suo fiore all’occhiello.Fondo rigorosamente bianco, assoluta prevalenza di testi brevi e chiari.Diversi, invece, i colori utilizzati per ri-chiamare con immediatezza le tematiche affrontate nelle singole sezioni: il giallo per conoscere l’acqua, l’azzurro per co-noscere l’Acquedotto, il rosso per le for-niture e gli acquisti, il verde per i servizi,

il fucsia per la sala stampa. Il verde, in particolare, contraddistingue la sezione dedicata ai servizi al cliente. Perché il verde? A testimoniare la centra-lità del cliente. Il verde, infatti, nell’iride solare è proprio nel mezzo.Ma, come dire, non si vive di soli servizi.

Da visitare le pagine dedicate alla scuola ed alle bellezze dell’Acquedotto. Tra una filastrocca ed una curiosità, potete an-che rilassarvi con la pagina giochi.L’acqua scorre in rete più copiosa che mai!!

Stella Armenti

Più informazioni, più veloci, più dinamici, più chiari. Più vicini ai cittadini.

Anno nuovo portale nuovo

ACQUA E sALEInesauribili fonti di vita - Due doni della natura per la nostra saluteBarbara Hendel, Peter Ferreira MACRO EDIzIONI

Acqua e sale sono molto più che semplici elementi della natura o mere formule chimiche. Dopo anni di studi e analisi, sono raccolte in questo volume le conclusioni di una coppia di ricercatori sugli effetti te-rapeutici di questi due costituenti primigeni dell’universo.In un linguaggio divulgativo compren-sibile a tutti, si trovano qui illustrate le ultime conoscenze scientifiche in ambito di energia vitale, una delle quali afferma che «Ogni espressione della materia, ogni pietra, ogni pian-ta, ogni animale e ogni persona, è pura energia oscillatoria».Una spiegazione accurata delle ge-ometrie recondite della natura e dei processi bioenergetici che si dispie-gano invisibili nella materia.

Goccetta e Goccinoil vapore

Che fantastica trasformazione no, non è un’illusioneda acqua a vaporenel giro di poche ore.Niente più gocciache scava la roccia;niente più acqua zozza, quella di strada della pozza;non più liquido nel pentoloneper cucinare il minestrone.Con il sole ed il caloreGoccetta e Goccino diventano vaporeed a loro non sembra vero,erano al mare…… ed ora sono in cielo!!Cosa faranno in alto lassùforse, sai dirmelo tu?

Lucia Montinaro

Leggi su www.aqp.itle filastrocche di Goccetta e Goccino