e Sam Estoria

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STORIA LA QUESTIONE DELLE INDULGENZE E LA PREDICAZIONE DI LUTERO_ Con l’umanesimo (1400) e l’assimilazione dei suoi principi la chiesa si avviò smpr più verso la laicizzazione. A giudizio di molti la chiesa aveva rinunciato alla propria identità religiosa, smarrendo l’ispirazione evangelica e perdendo così di vista la missione assegnata da Cristo. Sorsero così movimenti critici nei confronti degli stili mondani, condannando la decadenza dei costumi e il corrompimento delle cariche. Esempio fu Savonarola che per i suoi violenti atti di accusa contro Alessandro VI Borgia, venne da lui scomunicato e mandato al Rogo (1498). Un’importante orientamento che si svolse comunque nei canoni della chiesa fu la devotio moderna, i cui aderenti (“fratelli e sorelle della vita comune”) praticavano un cristianesimo fondato sull’interiorità, sulla preghiera individuale, impegnandosi a imitare il modello morale e spirituale rappresentato da Gesù. Si rese interprete dell’esigenza della riforma di carattere morale l’Olandese Erasmo da Rotterdam. Erasmo voleva rendere accessibile la Bibbia a tutti i fedeli, affinché ciascuno ritrovasse in essa l’esempio di Cristo. Nella sua opera più nota, l’elogio alla follia, egli condusse una satira sferzante dei costumi immorali del clero; fu infatti questo uno dei libri proibiti (presente nell’indice dei libri proibiti) indetti dal concilio di Trento. Le critiche contro la corruzione mondana della chiesa si rafforzarono con la campagna per la raccolta delle indulgenze. Secondo questa pratica, in cambio di un’offerta alla chiesa si prometteva ai fedeli la remissione o l’abbreviazione delle pene da dover scontare nel purgatorio. Tali andavano poi in parte per la costruzione della Basilica di S.Pietro a Roma, in parte( come nel caso dell’Arcivescovo di Magonza) servivano a saldare i debiti da lui contratti con le persone che lo avevano votato vescovo. La campagna contro le indulgenze incontrò in Germania crescenti ostilità e resistenze. o Sul piano religioso perché non erano mai state definite con nettezza dalla chiesa, se pur praticate da tempo. o Sul piano economico i contadini poveri non potevano permettersi tali spese. o Sul piano politico i principi tedeschi non tolleravano dover vedere tale flusso di denaro andare nelle casse del pontefice di Roma(per loro principe straniero) In tale contesto intervenne il monaco agostiniano Martin Lutero che affisse sulle porte del Duomo di Wittenberg (1517) le “95 tesi”, affermazioni queste contro la chiesa accusandone il comportamento e non la dottrina. Lutero affermava che solo Dio aveva la facoltà di rimettere i peccati e darne la pena, mettendo in discussione la figura del papa. I punti principali del suo pensiero, che lo portarono poi ad essere considerato eretico furono: o Giustificazione (salvezza)_ Lutero sostiene che la salvezza è ottenuta unicamente mediante la fede nella grazia di Dio. Quando il cristiano serve il prossimo e si conduce in modo moralmente ineccepibile lo fa liberamente e gratuitamente per piacere a Dio e non utilitaristicamente per ottenere la ricompensa della salvezza o Servo arbitrio_ Lutero sosteneva che l’uomo dopo il peccato originale non può che essere

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Storia

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  • STORIA

    LA QUESTIONE DELLE INDULGENZE E LA PREDICAZIONE DI LUTERO_ Con lumanesimo (1400) e lassimilazione dei suoi principi la chiesa si avvi smpr pi verso la

    laicizzazione. A giudizio di molti la chiesa aveva rinunciato alla propria identit religiosa, smarrendo lispirazione evangelica e perdendo cos di vista la missione assegnata da Cristo. Sorsero cos movimenti critici nei confronti degli stili mondani, condannando la decadenza dei costumi e il corrompimento delle cariche. Esempio fu Savonarola che per i suoi violenti atti di accusa contro Alessandro VI Borgia, venne da lui scomunicato e mandato al Rogo (1498).

    Unimportante orientamento che si svolse comunque nei canoni della chiesa fu la devotio moderna, i cui aderenti (fratelli e sorelle della vita comune) praticavano un cristianesimo fondato sullinteriorit, sulla preghiera individuale, impegnandosi a imitare il modello morale e spirituale rappresentato da Ges. Si rese interprete dellesigenza della riforma di carattere morale lOlandese Erasmo da Rotterdam. Erasmo voleva rendere accessibile la Bibbia a tutti i fedeli, affinch ciascuno ritrovasse in essa lesempio di Cristo. Nella sua opera pi nota, lelogio alla follia, egli condusse una satira sferzante dei costumi immorali del clero; fu infatti questo uno dei libri proibiti (presente nellindice dei libri proibiti) indetti dal concilio di Trento.

    Le critiche contro la corruzione mondana della chiesa si rafforzarono con la campagna per la raccolta delle indulgenze. Secondo questa pratica, in cambio di unofferta alla chiesa si prometteva ai fedeli la remissione o labbreviazione delle pene da dover scontare nel purgatorio. Tali andavano poi in parte per lacostruzione della Basilica di S.Pietro a Roma, in parte( come nel caso dellArcivescovo di Magonza) servivano a saldare i debiti da lui contratti con le persone che lo avevano votato vescovo.

    La campagna contro le indulgenze incontr in Germania crescenti ostilit e resistenze. o Sul piano religioso perch non erano mai state definite con nettezza dalla chiesa, se pur praticate

    da tempo.o Sul piano economico i contadini poveri non potevano permettersi tali spese.o Sul piano politico i principi tedeschi non tolleravano dover vedere tale flusso di denaro andare

    nelle casse del pontefice di Roma(per loro principe straniero) In tale contesto intervenne il monaco agostiniano Martin Lutero che affisse sulle porte del Duomo di

    Wittenberg (1517) le 95 tesi, affermazioni queste contro la chiesa accusandone il comportamento e nonla dottrina. Lutero affermava che solo Dio aveva la facolt di rimettere i peccati e darne la pena, mettendo in discussione la figura del papa. I punti principali del suo pensiero, che lo portarono poi ad essere considerato eretico furono:

    o Giustificazione (salvezza)_ Lutero sostiene che la salvezza ottenuta unicamente mediante la fede nella grazia di Dio. Quando il cristiano serve il prossimo e si conduce in modo moralmente ineccepibile lo fa liberamente e gratuitamente per piacere a Dio e non utilitaristicamente per ottenere la ricompensa della salvezza

    o Servo arbitrio_ Lutero sosteneva che luomo dopo il peccato originale non pu che essere

  • peccatore. Luomo non ha la capacit di scegliere tra bene e male, egli destinato fin dalla nascita.Per Lutero concedere alluomo la libert di decidere del proprio destino di salvezza significherebbe limitare la libert e lonnipotenza di Dio.

    o Per Lutero il fedele era libero di esaminare la Bibbia da s attenendosi al significato letterale del testo; a differenza della chiesa che imponeva linterpretazione data dalle autorit ecclesiastiche. Inquesta prospettiva Lutero si impegn direttamente nella traduzione in tedesco della Bibbia, affinch il latino ecclesiastico non costituisse un ostacolo. Lesigenza di leggere direttamente il testo biblico spinse molti a imparare a leggere e ci produsse un notevole incremento dellalfabetizzazione.

    o Sacerdotio universale_ Lutero sostiene che tutti i credenti sono sacerdoti e che non quindi necessaria alcuna struttura che faccia da tramite fra Dio e i credenti. In conseguenza, Lutero negail valore dei sacramenti (sprtt quello della confessione), accettando solo quelli istituiti da Ges ()Battesimo e Eucarestia). Riguardo allEucarestia Lutero rifiuta la tradizionale dottrina della transustanziazione (la sostanza del pane e del vino allatto della consacrazione si compenetrano con quella del sorpo e del sangue) e vi si oppone quella della consustanziazione (la sostanza del pane e del vino nelleucarestia si affiancano a quella del corpo e del sangue, non compenetrandosi)

    o Per Lutero lautorit politica stata istituita da Dio, quindi anche i buoni cristiani devono sottomettersi.

    o Lutero rifiuta la dottrina tradizionale della separazione tra potere temporale e potere spirituale. Ilpotere politico ha anche una diretta responsabilit in campo religioso: i re e i principi hanno infatti il compito di assicurare laffermazione della vera dottrina cristiana negli stati da loro governati.

    La curia romana inizialmente sottovalut la protesta dei principi tedeschi, ma poi invit Lutero a ritrattare le tesi sulle indulgenze. Nel 1518 fu accusato di eresia e grazie allintervento del principe di Sassonia, Federico il Saggio, Lutero dovette solo avere un incontro con il cardinale tedesco. Ma non ritratt e allarg anzi i temi della propria contestazione. Neanche la Bolla Papale Exsurge Domine (1520,che condannava pesantemente leresia tedesca), ferm Lutero, che anzi la diede alle fiamme ribadendo con forza le posizioni dottrinali condannate. Roma reag a sua volta colpendolo con la scomunica e condannando per eresia Lutero e i suoi seguaci.

    Quando poi Carlo V lo invit alla dieta di Worms del 1521 Lutero conferm puntigliosamente le proprieposizioni. Trov quindi rifugio presso il castello di Federico il Saggio e si sottrasse cos allesecuzione dellacondanna per eresia. Lutero fu per chiaro nel far capire che la sua rivolta non coinvolgeva gli ambiti politico economici. Infatti, non sostenne una rivolta di uncini cavalieri contro la grande aristocrazia ecclesiastica,

    Come non sostenne una ribellione dei contadini tedeschi (1524) di motivo economico. Da Lutero fu anzisollecitata una dura repressione, messa in atto nel 1525 a Frankenhausen, dove lesercito dei principi sconfisse in battaglia le bande dei rivoltosi e Thomas Munzer (ex collaboratore di Lutero, a capo della

  • protesta cittadina), venne catturato e giustiziato con centomila contadini.

    RADICAMENTO E DIFFUSIONE DELLA RIFORMA. IL CALVINISMO_ Nel 1526 Carlo V riconobbe ai principi tedeschi la libert di adesione al luteranesimo. Tuttavia in una

    successiva dieta del 1529 (avvicinandosi a unalleanza con il papato) Carlo V torn al pensiero iniziale, esigendo lesecuzione di Lutero e imponendo il divieto di ogni forma di proselitismo luterano. Cos nella dieta di Augusta (1530) i principi tedeschi aderenti al luteranesimo presentano alimperatore una sintesi delle posizioni luterane (Confessione Augustana).

    Dopo che i principi aderenti alla riforma si erano riuniti nella Lega di Smarcalda alleandosi con la Francia contro limperatore; Carlo V concesse ai protestanti di professare la loro fede. Nel 1555 con la pace di Augusta fu sancita e accettata la divisione religiosa della Germania in base al criterio che i principi tedeschi erano liberi di scegliere a quale religione aderire, mentre i sudditi dovevano adeguarsi alle decisioni del proprio principe.

    Negli stessi anni il movimento di riforma religiosa interessava anche altri paesi. In svizzera ad esempio si svilupp la dottrina di Zwingli che poneva in primo luogo alcuno punti come la contestazione del culto dei santi (secondo cui era unespressione di una religiosit superstiziosa) e il sacramento delleucarestia (Zwingli considera il sacramento come semplice simbolo della presenza di Cristo nella comunit raccolta in suo nome). Zwingli mor nel 1531 in una battaglia contro una coalizione cattolica.

    Ebbe maggiore risonanza la riforma intrapresa a Ginevra da Giovanni Calvino. Anche nella sua dottrina era ridotta limportanza dei sacramenti: la messa e la celebrazione delleucarestia, erano concepite da Calvino come un rito in memoria dellultima cena, e veniva negata la presenza reale di Cristo nel pane e nel vino. fondamentale il punto (come in Lutero) della predestinazione (incrocio tra giustificazione e servo arbitrio) e della negazione dellefficacia delle opere (non sono le opere buone a salvare luomo ma unicamente la fede in Dio).

    Ci non significa che esser non abbiano alcun valore. anzi grazie alla grazie di Dio che fa operare bene luomo. Il bene operare viene quindi concepito come un segno o una prova della grazie divina.

    A Ginevra Calvino istitu e organizz in prima persona una chiesa riformata (le cui linee generali furono fissate nelle Ordinanze ecclesiastiche del 1541. Calvino distingue tra

    o Chiesa invisibile (cui partecipano tutti i predestinati)o Chiesa visibile (dove gli eletti recano viva testimonianza della vera dottrina) che si ispira al

    modello della comunit degli apostoli, dove ognuno svolge il proprio compito. Dalle Ordinanze di Calvino deriv uno stretto controllo dellautorit ecclesiastica su tutta la vita

    politica e civile di Ginevra, regolata sulla base di principi religiosi. Numerosi furono i seguaci di Calvino che in Francia vennero chiamati Ugognotti e in Inghilterra Puritani.

    Nuovo movimento interess stavolta lInghilterra dove il re Enrico VII chiese lannullamento del matrimonio, volendo divorziare. Non avendo il consenso del papa Enrico non ebbe scrupoli a sposare ugualmente un'altra donna, e fu per questo raggiunto da una scomunica. Per tutta risposta, con lAtto di Supremazia del 1534 il re si proclam al capo della Chiesa dInghilterra.

  • Per quanto la chiesa anglicana sia stata influenzata dal luteranesimo e dal calvinismo, rimase invece similea quella cattolica per la liturgia e per il carattere gerarchico dellorganizzazione ecclesiastica.

    REAZIONE CONTRO LUTERO E RINNOVAMENTO DELLA CHIESA_ Per combattere e opporsi alle dottrine protestanti la chiesa reag con condanne e scomuniche. La

    necessit di avere una struttura ecclesiastica compatta ed efficace, per combattere il protestantesimo, favor una profonda riorganizzazione della chiesa intorno a un forte centro propulsore (Inquisizione, papa, curia romana). La reazione contro la riforma protestante caratterizza le vicende della chiesa romana,e per questo tale periodo della storia ecclesiastica viene definito Controriforma.

    Tuttavia, le profonde trasformazioni sono dovute anche a autonome spinte allinterno della chiesa. per questo che tale periodo viene anche definito Riforma Cattolica.

    Un aspetto importante del rinnovamento cattolico fu la ricerca di un rapporto diretto con Dio attraverso un percorso di ascesi (percorso di rinuncia alle cose terrene e di elevazione, alla ricerca di un rapporto privilegiato con Dio). Un esempio fu la spagnola Teresa dAvila che, entrata nel 1536 nellordine carmelitano, si dedic a riformarlo. I conventi delle carmelitane scalze da lei promossi, offrirono un modello per tutti i conventi di clausura dellepoca della controriforma (prevedendo unicamente la preghiera ed il completo distacco dal mondo esterno)

    Teresa dAvila si inserisce in una pi generale tendenza al rinvigorimento degli ordini tradizionali e al fiorire di nuovi ordini religiosi

    o I frati predicatori DOMENICANI si impegnarono con vigore nella lotta contro leresia luterana.o I FRANCESCANI conobbero nuove proposte di rinnovamento, alcune rimasero allinterno

    dellordine, altre furono lorigine di un nuovo ordine: i cappuccini.o I CAPPUCCINI proponevano una severissima osservanza della povert francescana.o I TEATINI (1524) noti per lelevata cultura e limpegno nella predicazione.o I BARBABITI (1530) attivi nel campo delleducazione.o I FATEBENEFRATELLI (1540) dediti allassistenza dei malati.o Gli ORATORIANI (1552) noti per lassistenza e la formazione dei giovani.

    Il pi potente degli ordini di nuova formazione fu la Compagnia di Ges, il quale fondatore Ignazio di Loyola. I gesuiti si impegnarono inizialmente nella predicazione rivolta ai ceti popolari, attenta agli aspetti morali conformemente alle prescrizioni della devotio moderna. I gesuiti si specializzarono nellattivit missionaria e nella formazione dei giovani, istituendo collegi fondati e gestiti dai gesuiti (qui venivano avviati i novizi della compagnia e i figli dellaristocrazia laica) Ad attrarre i giovani erano la qualit degli insegnanti e loriginale piano di studi (Ratio studiorum) che prevedeva prima della formazione teologica un quinquennio di studi letterali e umanistici e un triennio di filosofia (che comprendeva anche le scienze).

    Il rapido successo della compagnia legato a:o Alla spregiudicatezza con cui spesso i gesuiti si muovevano per realizzare la propria missioneo Allorganizzazione interna rigidamente accentrata e strutturata gerarchicamente secondo il

  • modello militare con a capo un generale nominato a vita.o Allassoluta sottomissione al papa, nei confronti del quale i gesuiti proclamavano unobbedienza

    cieca. Unaltra manifestazione innovatrice fu quella di

    o Erasmo da Rotterdam (critico nei confronti del malcostume ecclesiastico,rifiutava le tesi teologiche pi radicali del protestantesimo e auspicava che le parti in conflitto ritrovassero un terreno di dialogo e pacificazione)

    o Juan de Valds (rifiutava la polemica luterana ma negava il valore degli aspetti esteriori della vita religiosi, ponendo laccento sulla coscienza individuale del rapporto con Dio)

    Questo atteggiamento venne condiviso da esponenti di primo piano dellaristocrazia e del mondo intellettuale come dai cardinali Pole e Morone, entrambi per decenni ai vertici delle istituzioni ecclesiastiche e tra i membri pi influenti della collettivit dei cardinali. Coloro che intrapresero questo pensiero furono definiti spirituali, essi erano quindi sensibili ad alcuni aspetti della predicazione protestante e si opponevano alla rottura dellunit dei cristiani promuovendo il dialogo con i riformatori.

    Uninterpretazione diametralmente opposta fu offerta dai cosiddetti intransigenti, il cui esponente era Carafa. Questa corrente riconosceva lesigenza di una riforma della chiesa, di una maggior severit dei costumi, e di una pi efficace organizzazione, ma a tutto ci associava anche lenergia nella difesa del patrimonio dottrinale ricevuto dalla tradizione cattolica e per la lotta alle dottrine luterane e calviniste e la repressione degli eretici. Lo strumento usato per lattuazione di questo programma divenne la Congregazione del Santuffizio, supremo tribunale dellInquisizione romana.

    Il SantUffizio ag contro gli eretici e contro orientamenti di pensiero interni alla chiesa romana colpendosprtt le correnti spirituali: Pole e Morone furono sottoposti a processo dinquisizione e Morone fu addirittura incarcerato per quasi due anni a Castel SantAngelo.

    IL CONCILIO DI TRENTO_ Levento pi rappresentativo della risposta cattolica alla Riforma protestante fu il concilio di Trento,

    convocato da papa Paolo III Farnese nel 1545 e durato fino al 1563. Con lesplosione della protesta luterana, la convocazione di un concilio era apparsa come la via maestra. La convocazione del concilio era stata sollecitata dallimperatore Carlo V e bloccata dalle resistenza degli intransigenti (che non erano disponibili a venire a patti con il nemico) e lavversione dei papi (che temevano lindebolimento del ruolo del pontefice e della sede romana).

    Quando infine nel 1545 il concilio fu aperto il conflitto tra cattolici e protestanti attraversava in quel momento una fase molto acuta, i protestanti infatti rifiutarono di intervenire al concilio con propri rappresentanti; il concilio non potendo realizzare la pacificazione si trasform in uno strumento di lotta contro i protestanti.

    Furono infatti confermate le tesio Dei sette sacramenti (fu ribadito che nelleucarestia veramente e realmente presente il corpo e il

    sangue di cristo; fu riaffermato il valore del sacramento del sacerdozio, contro la tesi del

  • sacerdozio universale)o Della dottrina della giustificazione attraverso la fede e le opereo Del libero arbitrio delluomoo Della validit della Bibbia latina e la necessit di una sua corretta interpretazione, coerente alla

    tradizione della chiesa.o Del culto dei santi.

    Il concilio assunse inoltre importanti decisioni o sullorganizzazione della chiesa, rafforzandone la gerarchia con al vertice il papa, poi i vescovi, il

    clero e i fedeli.o Introdusse lobbligo della residenza dei vescovi nelle loro diocesi e dei parrochi nelle loro

    parrocchie con la sollecitazione di compiere visite pastorali alle comunit diocesane.o Vennero istituiti i seminari per la formazione del clero.o Un altro aspetto fu la moralizzazione della vita religiosa con lobbligo per il clero di una vita

    modesta e integra. Da un lato il concilio trov forti proteste, ma lattuazione pratica dei decreti conciliari (promulgati nel

    1564) vide in prima fila alcuni vescovi, che si impegnarono per realizzare nelle loro diocesi quanto stabilito a Trento.

    Esemplare in questo senso fu il ruolo svolto dal cardinale Carlo Borromeo, che restaur la sua chiesa, promosse seminari per la formazione del clero, e ristabil la magnificenza dei cerimoniali per richiamare ilpopolo alle sue funzioni religiose.

    Una dura battaglia fu combattuta da un lato con la repressione pi dura dei gruppi protestanti, dallaltro con la ricerca degli strumenti pi efficaci per legare i fedeli al culto cattolico. In Italia (come in molte parti della Francia e della Spagna) la repressione fu durissima e condusse in poco tempo alla completa eliminazione della presenza protestante nella penisola.

    Lo strumento principe della repressione delleresia su il SantUffizio, istituito da Papa III nel 1542. La congregazione del SantUffizio coordinava i lavori dei tribunali dellinquisizione romana; essa istruiva processi per eresia spesso sulla base di confessioni estorte con terribili torture o ottenute in confessionale (i sacerdoti dovevano mettere a disposizione dei tribunali le informazioni assunte in confessione e negare lassoluzione a chi si rifiutasse di riferire conoscenze su presunti eretici) usando la confessione come strumento di potenza. Dopo la conclusione del processo, i condannati erano affidati al braccio secolare (forza armata) per lesecuzione della condanna.

    Linquisizione persegu appartenenti a tutti i gruppi sociali tra cui ricordiamo Campanela, Bruno e Galileo Galilei.

    Un altro fondamentale strumento di repressione in campo culturale fu LIndice dei Libri Proibiti, istituitoda Paolo IV nel 1559. In esso venivano segnalati tutti i libri di cui la lettura era proibita, perch il contenuto espressamente eretico o sospetto di eresia.

    La repressione ecclesiastica si indirizz anche contro le forme tradizionali di culto e in genere di cultura popolare che apparivano in contrasto con la religione. Ne fecero in particolare le spese numerose donne,

  • accusate in quanto streghe, di avere rapporti con il diavolo. Dopo il concilio di Trento la ripresa della chiesa cattolica comport anche un intenso sforzo di

    elaborazione culturale: la chiesa si impegn anche a ristabilire un dialogo con la cultura laica.

    La rivoluzione inglese

    Oltre alla famosa Rivoluzione Francese anche in Inghilterra c stata, nella met del 600, una Rivoluzione cheha comportato un evento inaudito: la rottura della tradizione e la decapitazione di un re, evento sacrilego datoche al tempo si pensava che la monarchia fosse volont divina e la instaurazione, seppure per breve tempo e mai pi ripetuta, di una Repubblica, peraltro con connotati accentratori e diremmo oggi tirannici.

    Tale evento stato provocato dalla politica regia di Giacomo I, figlio di Maria Stuarda, e precedentemente redi Scozia col nome di Giacomo VI, e di suo figlio Carlo I i quali avrebbero voluto che lInghilterra diventasseuna monarchia assolutistica come la Spagna e la Francia; questo non stato possibile e non lo sar anche neisecoli successivi in cui invece il regno inglese sar ci che chiamiamo liberalismo e in campo economicoliberismo.La penisola britannica divisa tra il regno inglese, economicamente avanzato, di religione anglicana , laScozia legata al puritanesimo, gruppo calvinista, lIrlanda, ancora oggi cattolica, entrambe con economiaarretrata; questa divisione territoriale, sociale e religiosa , molto pi evidente che nel territorio francese checomincia ad assumere la forma unitaria di Stato non lunico o principale motivo dellimpossibilit diinstaurare l assolutismo in Inghilterrra; esso consiste, piuttosto, nella struttura sociale interna del regnoinglese composta da varie classi e ceti sociali ognuno dei quali ha interessi ed ideali contrastanti che nonpossono essere dominati con mano troppo rigida; leconomia fin dal 1600 la forza dominante delladinamica sociale e politica inglese: lurbanesimo, il dominio, diviso con gli olandesi, delle rotte marittimecommerciali, lo sviluppo della cantieristica, l incremento dellindustria metallurgica, con la lavorazione delferro, e di quella estrattiva con le miniere di carbone, le innovazioni soprattutto nel campo produttivo sonofattori decisivi per lo sviluppo di quello che allepoca viene definita classe media o gente industriosa.Essa ha delle propriet (per esempio i liberi proprietari terrieri: gli yeomen), vive della sua attivit e non habisogno di salari; composta dai contadini pi ricchi (come i possidenti, chiamati freeholders, o i fittavoli), daiproprietari di campagna (gentry) con poca terra, dai mercanti di media potenza, dagli artigiani pi ricchi;proprio questa classe distingue lInghilterra da ogni altro paese; in Spagna e Francia esistono la Corona, ilclero, la nobilt, i contadini ed i diseredati e solo un esiguo strato di lavoratori di citt: artigiani, operai (ciolavoratori manuali), commercianti, o imprenditori intesi, questultimi, nel senso di chi ha attivit in proprio.Anche in Inghilterra esistono ovviamente le due classi alla cima ed al fondo della scale sociale; i nobili dicampagna e di citt, che non lavorano con le mani, e che hanno un indubbio prestigio sociale e dominiopolitico, militare, giudiziario ed amministrativo in quanto detentori dellordine pubblico; essi governano lecontee: sono sceriffi, luogotenenti, ufficiali superiori della milizia, giudici di pace non pagati, parlamentari;essi sono baronetti o cavalieri o signori mentre un componente della classe media pu essere solo, trevolte lanno, giurato dei giudici di pace, ufficiale della polizia nelle divisioni delle contee (hundreds) o detenere

  • altre cariche inferiori; allestremo opposto c una massa di salariati: braccianti (cottagers), mendicanti, povericontadini, delinquenti, domestici, manovali, occupanti abusivi (squatters) che non hanno alcun potere nesociale ne politico che sono ad appannaggio delle classi nobili, ne economico il quale invece posseduto inbuona misura dalla classe media.La presenza di pi classi sociali variegate al loro interno e dinamiche grazie alla loro intraprendenza affaristica porta, quindi, allimpossibilit dellaccentramento del potere in una sola mano o in un solo potere come quello monarchico; essa condurr anche ad un nuovo modo di pensare, ad un continuo dibattito e confronto sulle idee, perfino sullorigine del potere monarchico, tipiche ancora oggi del mondo anglosassone che era ed una societ tollerante, includente di varie diversit ideologiche, religiose, culturali.

    Il concetto che dove c un potere detenuto da diverse classi sociali ci sono diversi e non un unico rappresentante delle stesse classi che non si possono identificare unicamente in un'unica persona; oggi diremmo ci sono lobby contrastanti; nel seicento esse sono costituite dalla Corona, che appoggia ed appoggiata dalla nobilt e dallalto clero, e dal Parlamento, sostenuto dai ceti emergenti manifatturieri e artigianali, dalla popolazione di citt mercantili e marinare, dalla piccola e media nobilt di campagna, dal basso clero anglicano, dai puritani.

    Analizziamo ora la storia della prima met del 1600 in Inghilterra nei suoi fatti concreti.

    Giacomo I, erede della regina vergine Elisabetta I, sale al trono nel 1603; pur di simpatie cattolicheappoggia langlicanesimo ed isola i cattolici chiamati sempre dagli inglesi con disprezzo papisti;successivamente li perseguita dopo la scoperta nel 1605 della congiura delle polveri con cui i cattoliciintendevano minare il palazzo del Parlamento ed uccidere il re; Giacomo colpisce i puritani spingendo afuggire a bordo della Mayflower coloro che saranno chiamati padri pellegrini; nel 1620 essi fonderanno laprima colonia inglese nel Nord America: il Massachussets.In politica estera Giacomo I si avvicina, durante la guerra dei Trenta anni, alla Spagna, tentando anche di organizzare un matrimonio, forte alleanza politica, tra suo figlio ed una figlia di Filippo III e suscitando scontento nel popolo, fortemente anticattolico ed antispagnolo.

    Il vero contrasto tra forze politiche interne riguarda per, come sempre, soprattutto nei paesi anglosassoni,fattori economici e principalmente il quesito: chi pu imporre le tasse? In Inghilterra lo pu fare ilParlamento mentre la Corona pu solo proporle; Giacomo I, grazie allaiuto del duca di Buckingam e delfamoso Bacone, tenta di avere invece degli introiti finanziari da gestire in libert; per far ci vende titolinobiliari e terre. Perch cos importante per il dominio politico la possibilit di imporre degli aggravieconomici, cio le imposte? Perch in tal modo si decide quale strato della popolazione sar pi vessato damisure impositive, si governa leconomia e la si dirige e quindi si ha un forte potere che tutte le classi sociali ole pi rilevanti tenteranno di blandire e condizionare.La storia del seicento inglese tutta in questo rituale: i re convocano il Parlamento perch hanno bisogno dinuovo denaro per guerre e politica interna; il Parlamento convocato sorvola sullargomento sopra indicato ediscute sul fondamento del potere regio; il Parlamento, pur se proclama obbedienza al re, in realt sfiducia edincolpa i suoi pi stretti collaboratori: Bacone, ad esempio, Lord cancelliere per quattro anni, sar destituito

  • nel 1621; dopo infinite discussioni il re alla fine di questo rito finisce sempre per sciogliere il Parlamento.Questo rituale si ripeter, oltre che nel 1621, per tre volte nei cinque anni successivi in cui il re diventato ilfiglio di Giacomo I, Carlo I insediatosi dopo la morte improvvisa del padre, nel 1625.Anche Carlo I continua, infatti, la politica del padre: pur volendo essere alleato della Spagna gli interessieconomici inglesi e la volont anticattolica del popolo gli impongono di appoggiare nella guerra deiTrentanni lOlanda (repubblica delle Province Unite) e la coalizione antiasburgica; chiede pi voltelimposizione di nuove tasse, ma sempre si svolge il rituale sopra visto; in particolare nel 1628 Carlo scioglie ilParlamento dopo che esso ha emanato la celeberrima Petition of rights per cui gli atti del re, per essere legali,devono essere approvati dallorgano assembleare; nello stesso anno viene ucciso da un militare il duca diBuckingham che esercitava un potere reale e personale assoluto grazie a arresti arbitrari dei suoi nemici e cheil Parlamento aveva in precedenza chiesto di processare.Carlo I, dopo lassassinio del suo protetto, per combattere lopposizione interna, decide di istituire untribunale per i reati politici ed uno per quelli religiosi destinati a colpire i non anglicani, impone unageneralizzata tassa per tutti i porti e non pi solo per quelli maggiori (la ship money) che serve a mantenere laflotta del re. Tra il 1629 ed il 1640 (anni passati alla storia come anni della tirannide) impone da solo, senzalavvallo del Parlamento, nuove tasse e gabelle anche grazie allaiuto del conte di Strafford e dellarcivescovoLaud. Questo stato di cose si sblocca nel 1640 con la rivolta della Scozia, terra povera dedita prevalentementealla pastorizia; dopo non avere ricevuto alcun finanziamento per reprimere la rivolta Carlo I blocca laccessoal Parlamento ai suoi nemici; tale Parlamento sar, poi, chiamato corto perch governa per un solo mese;dopo la sconfitta dellesercito inglese in Scozia Carlo I, al fine di ottenere gli agognati finanziamenti per lacontinuazione della guerra, deve accettare il lungo Parlamento denominato cos perch avr potere fino al1653; il conte di Strattford viene decapitato nel 1641; nello stesso anno parte del Parlamento propone lattodella grande rimostranza in cui viene accusata la corte, lalto clero, alcuni cattolici di corruzione ecomportamento antipatriottico; il bersaglio vero il re il quale, infatti, fa arrestare in Parlamento nel 1642 seideputati che, appoggiati dal popolo, riescono a fuggire; Carlo I abbandona Londra nello stesso anno. Comincia la guerra civile.Il re con un forte esercito composto anche da mercenari francesi e guidato da esperti aristocratici vienesconfitto dalle teste rotonde (i puritani non portavano cappelli allungati) nel 1644 a Marston Moor e lannodopo a Naseby. Tale evento si deve al nobile di campagna, puritano Oliver Cromwell che ha ideato gliIronsides, la cavalleria corazzata che combatte a ranghi serrati; i soldati, indottrinati dal puritanesimo, inquesto nuovo modello di esercito eleggono i propri ufficiali, seguono una disciplina durissima e sono giudicatiper il loro valore e coraggio bellico e non per la nobilt di sangue.Carlo I viene fatto prigioniero dopo essere fuggito in Scozia ed essere stato consegnato dagli scozzesi agliinglesi dietro somma di denaro.Mentre il re prigioniero per due anni il dibattito di idee infuocato tra chi fautore di una monarchia purcon poteri limitati, tra i puritani pi intransigenti e lesercito, classe molto stimata, che vorrebbe unprotettorato militare, pur temporaneo. All interno dellesercito esiste sia lala moderata sostenuta da Cromwell : monarchica, sostenitrice della

  • sacralit della propriet privata (che per la maggioranza degli inglesi un diritto individuale sottratto algoverno monarchico) e del suffragio solo per chi paga le tasse; nellesercito si fanno anche sentire i leversguidati da Lilburne che, pur riconoscendo il diritto di propriet, si battono per la repubblica, la democrazia, ilsuffragio maschile, la democrazia, la tassazione dei ricchi, luguaglianza del cittadino di fronte alla legge, isussidi ai bisognosi. Un gruppo politico ancora pi radicale, di stampo comunitaristico, quello dei diggers (zappatori, fautori diuna libera propriet per tutti) che vogliono abolire la propriet privata contraria, secondo loro, a ci che scritto nella Bibbia ed alla legge naturale; essi si contrappongono al potere secolare ed ideologico del clero edegli uomini di legge difensori, secondo i diggers, solo dei propri interessi.La discussione sospesa dalla fuga del re in Scozia nel 1647; il re ricostituisce un esercito, ma nello stesso anno Carlo I viene sconfitto da Cromwell; il puritano fa arrestare 140 deputati realisti; quel che rimane del Parlamento (detto moncone di Parlamento) nomina una Corte che giudica il re come traditore, omicida,. tiranno e lo fa decapitare il 30 gennaio del 1649.

    Il 16 maggio 1649 il Parlamento proclama la Repubblica che durer fino alla morte di non credere nelconcetto vero e proprio di Repubblica, il proprio figlio Richard; dopo il rifiuto di Richard ed il suo ritiro avita privata nel 1660 il generale Monk marcia su Londra con il suo esercito stanziato nel Nord dellInghilterra ed impone le elezioni; il nuovo Parlamento chiede a Carlo II, il figlio del re decapitato, di tornaree lui lo fa firmando la Dichiarazione di Breda con cui promette l amnistia, il rispetto del Parlamento, ilriconoscimento dei titoli assegnati nel periodo repubblicano, la libert religiosa e la pace sociale.Finisce cos un unicum nella storia inglese: la repubblica guidata da Cromwell e dal ristretto Consiglio diStato composto da fedeli seguaci di Oliver.In nove anni, dal 1649 al 1658, Cromwell perseguita ogni tipo di suoi oppositori: i realisti, i levellers, i diggers. Persegue una politica spietata contro i popoli rivoltosi.

    Nel 1649 stermina gli irlandesi, che si erano ribellati, uccidendo o facendo emigrare quasi la met della popolazione (600000 persone); due anni dopo sconfigge la Scozia guidata dal figlio di Carlo I, Carlo II, futuro re, come visto, dopo la morte del puritano; si dimostra ancora una volta che sia gli irlandesi che gli scozzesi considerano gli inglesi come degli usurpatori e che la bandiera inglese nata per la prima volta con Giacomo I e composta da due croci rosse, quella inglese di San Giorgio e scozzese di San Andrea, e da una croce bianca, quella irlandese di San Patrizio, pi un simbolo che una realt.

    Per quanto riguarda la politica estera nel 1651 Cromwell invita lOlanda ad annettersi nella nuova Repubblicainglese, chiamata da lui al momento del suo insediamento: Commonwealth; siccome lOlanda rifiuta conducecontro tale nazione una guerra durata tre anni che ha come fine il dominio del mare, campo nel qualeInghilterra ed Olanda sono in feroce competizione nonostante le comunanze religiose e le uguali alleanzeanticattoliche che intercorrono tra i due paesi; nel 1654 Cromwell impone allOlanda il pesantissimo Atto diNavigazione reiterato fino al 1665 per due volte per il quale ogni merce esportata o importata in Inghilterradeve essere trasportata da navi inglesi:Cromwell continua , inoltre, nel 1655, la sua politica belligerante inserendosi nellultima fase della guerra dei

  • Trentanni e conquistando, da vincitore, la Giamaica ; negli stessi anni si apre una via verso il Baltico con iTrattati con la Svezia e Danimarca e verso lAsia grazie al trattato col Portogallo; appoggia , come i sovraniprecedenti, le navi corsare che predano le navi spagnole. Anche in politica interna la sua politica aggressiva ed autoritaria: nel 1653 scioglie, ancora una volta come ire suoi predecessori, il Parlamento, che aveva fatto decapitare Carlo I e ne convoca uno nuovo eletto ora dalConsiglio di Stato chiamato Barebone Parliament, scheletro di Parlamento, data la sua durata ecomposizione; anchesso viene subito sciolto da Cromwell; come ultimo atto, solo nellanno precedente allasua morte, far riaprire Parlamento, suggello della sua politica brillante ed accentratrice.

    La rivoluzione americanaCAUSEI primi coloni americani sono i puritani che sono fuggiti dallInghilterra per professare liberamente la loro religione. Questa religione ha creato una mentalit secondo la quale ogni cittadino tenuto a partecipare attivamente alla vita politica, attribuendosi quindi degli status sociali.Quando lInghilterra impone il proprio controllo sulle colonie, questo si va a sovrapporre alle strutture politiche gi esistenti.Ad aumentare lo scontento dei coloni laumento della pressione fiscale: bandito il contrabbando e viene imposta la bollatura dei documenti ufficiali. Questi nuovi introiti sono destinati a finanziare le truppe e i funzionari inglesi presenti nelle colonie. I coloni non sono daccordo con laumento delle tasse perch non gli stato riconosciuto il diritto di rappresentanza in Parlamento e ai Parlamenti locali, non stato concesso un potere autonomo in materia di tasse. Inoltre viene istituito il monopolio inglese delle vendite di th: questo va a danneggiare notevolmente i commercianti nordamericani e dei contrabbandieri. Con questo atto il Parlamento inglese dimostra di non avere a cuore gli interessi delle colonie. A questo punto un gruppo di coloni compie un gesto dimostrativo di ribellione: getta a mare lintero carico di una nave che trasporta th (Bolton tea party).

    LA GUERRA (1775-1781)E una guerra sia civile sia contro lInghilterra perch allinterno delle colonie si vengono a creare due fazioni: i lealisti, che rimangono fedeli alla corona inglese, e gli indipendentisti, comandati da G. Washington che vogliono creare un governo autonomo.Il 4 luglio 1776 viene riunito il congresso, organismo allinterno del quale sono convocati i rappresentanti delle tredici colonie, che redige la Dichiarazione dIndipendenza: documento nel quale i coloni dichiarano la nascita di un nuovo governo autonomo.A favore dei coloni si schierano la Francia, lOlanda e la Spagna. La guerra non si combatte attraverso battaglie a viso aperto, ma viene combattuta con attacchi sistematici che colgono di sorpresa lesercito britannico. Questa strategia favorevole ai coloni, che sono avvantaggiati anche dal fatto che il loro esercito costituito per la maggior parte da volontari che combattono per la propria libert, mentre lesercito inglese

  • composto da mercenari. La battaglia decisiva quella di Yorktown (1781). La guerra termina con la pace di Parigi del 1783 con la quale la Gran Bretagna riconosce lindipendenza delle colonie che dora in poi si chiameranno Stati Uniti. Ancor prima di unificarsi, le tredici colonie si erano gi date delle costituzioni scritte, nelle quali si riconosceva la Repubblica parlamentare come forma di istituzione.In tutte le colonie viene utilizzato come metodo di elezione il suffragio censitario, in Pennsylvania invece viene adottato il suffragio universale maschile.Nel 1787 il Congresso stipula la nuova Costituzione e gli Stati Uniti passano da confederazione a federazione. La nuova Costituzione stata redatta secondo il principio di divisione dei poteri di Montesquieu(potere legislativo=congresso, potere esecutivo=presidente, potere giudiziario=corte suprema).Allinterno del congresso si creano due partiti: quello dei federalisti, che sono favorevoli ad un maggior poteredello Stato centrale, e quello dei repubblicani, favorevoli invece ad un maggior potere degli Stati. In questo periodo sono i repubblicani ad avere la maggioranza nel Congresso, il quale approva nel 1791 il Billof Right: questo documento stabilisce i limiti che il governo deve rispettare nei confronti dei singoli individuie nei confronti degli Stati.Successivamente il Congresso stabilisce che per ottenere la cittadinanza americana bisogna o essere nati negli Stati Uniti o risiedere in America per almeno 14 anni; in contemporanea viene stabilito che le terre ad ovest sono a disposizione di chi voglia spingersi a colonizzarle.

  • La Rivoluzione Francese (1789-1799)

    Le causeLa causa principale nasce nel 1715, anno della morte di re Luigi XIV, che port ad un indebolimento della monarchia e ad una crisi f inanziaria. Lunica soluzione a questo problema sarebbe stata quella di imporre unariforma fiscale che avrebbe tassato Clero e Nobilt, i due ceti privilegiati da sempre esenti dal pagamento delle imposte. Ma ci significava mettere in discussione i fondamenti della societ dordini, che escludeva luguaglianza fiscale. Clero e nobilt non accettavano di scendere al rango del Terzo Stato ed il sovrano non avevan il prestigio n la forza per imporre questa uguaglianza. Nellestate del 1787 cominci a prendere corpo la richiesta di affidare la soluzione agli Stati Generali, che furono convocati nel 1789. Le lites del Terzo Stato cominciarono a rivendicare gli antichi criteri di voto dellassemblea degli Stati. Si votava infatti per ordine e non per testa. Chi richiese questi cambiamenti fu il partito nazionale, raggruppamento eterogeneo di intellettuali e pubblicisti del terzo stato nel quale ci furono nobili illuminati ed esponenti del clero.Il re, in tutta risposta, concesse il raddoppio dei membri del Terzo Stato, ma lasci irrisolto il problema fondamentale di votazione. A marzo si tennero le elezioni dei deputati degli Stati Generali. In ogni circoscrizione i rappresentanti del clero e della nobilt furono eletti direttamente. Per il Terzo Stato era previsto invece un sistema diverso: gli elettori, che dovevano aver compiuto 25 anni, designavano i loro delegati, che confluivano in unassemblea, che a sua volta eleggeva i deputati. Al momento della seduta degli Stati Generali, il 5 maggio 1789 a Versailles, la maggioranza dei deputati era favorevole ad un profondo rinnovamento delle strutture politiche ed amministrative. Tuttavia questa maggioranza era composta soprattutto da persone appartenenti al Terzo Statoe non era quindi in grado di far valere il proprio peso finch non fosse stato riconosciuto il voto per testa. Cos, il 17 giugno, il Terzo Stato prese liniziativa e si autoproclam Assemblea Nazionale e giurarono di nonsciogliersi prima di dare alla Francia una costituzione. A essi si aggiunse il clero e, dopo qualche giorno, il re dovette cedere e ordin anche alla nobilt di unirsi al Terzo Stato. Cessarono quindi di esistere gli antichi Stati Generali e nacque lAssemblea Nazionale Costituente.Il 14 Luglio il popolo parigino insorse contro la fortezza- prigione dove erano tenuti i prigionieri politici: la Bastiglia, un simbolo dellassolutismo. Dopo un duro scontro, la guarnigione dovette arrendersi allassalto della folla. Il 17 Luglio Luigi XVI riconobbe la costituzione di una nuova municipalit a Parigi. In contemporanea, nelle campagne, i contadini, spinti dalla carestia, insorsero contro i nobili (sollevazione delle campagne). Cos, sospinta da questi avvenimenti, lAssemblea Nazionale, il 4 Agosto, decise labolizione del regime feudale. In questo stesso mese fu approvata anche la Dichiarazione dei diritti delluomo e del cittadino, ispirato alle idee illuministe (tutti gli uomini nascono e restano liberi e uguali). Tuttavia, il re si rifiut di approvare i decreti. Cos, il 5 ottobre un corteo si diresse alla volta di Versailles per riportare il re a Parigi, cos da poter esser meglio controllato, e fu costretto a acconsentire sui decreti antifeudali. Lultima spallata alla struttura dellancien regime fu la requisizione dei beni ecclesiastici: quasi tutti gli ordini religiosi vennero aboliti e il loro beni requisiti dallo stato. Cessarono infine le discriminazioni nei confronti dei protestanti, ai

  • quali furono riconosciuti i diritti civili. Infine, in Dicembre, ci fu lintroduzione di un Sistema Elettorale Censitario: i cittadini vennero distinti in attivi e passivi. Il corpo dei cittadini attivi (coloro che pagavano tasse per un valore corrispondente ad almeno tre giornate lavorative) eleggeva al suo interno gli "elettori" (che dovevano pagare tasse per un valore di almeno dieci giornate lavorative), ai quali spettava la successiva elezione dei deputati (dovevano essere proprietari di terre e versare contributi per almeno un marco d'argento).

    La rivoluzione borgheseIl 14 luglio 1790 fu festeggiata, a Parigi, in onore della presa della Bastiglia, la festa della federazione, durante la quale La Fayette, a nome dei francesi, giur fedelt al re e tra di loro nella difesa della libert, della costituzione e della legge. Successivamente molti francesi cominciarono a raccogliersi, a seconda del loro ceto o delle loro idee, in club politici, che svolgevano unintensa attivit politica simile a quella degli attuali partiti. Il club pi importante si riveler quello dei giacobini. Organizzati secondo una rigida disciplina, miravano ad esercitare un controllo serrato sullattivit delle istituzioni. Fra i membri di maggiore spicco troviamo Robespierre e Brissot.Dopo la requisizione dei beni della Chiesa apparve inevitabile che spettasse allo Stato il mantenimento degli ecclesiastici: si venne cos a formare la Costituzione civile del clero, con la quale si attribuiva la nomina dei vescovi e dei parroci alle assemblee elettorali locali. Questa profonda modifica fu condannata da papa Pio VI ed il basso clero si divise a met fra favorevoli (costituzionali) e contrari (refrattari) alla Costituzione Civile.Sempre in questo periodo lAssemblea costituente eman una serie di provvedimenti volti a decentrare il potere; la Francia venne divisa in 83 dipartimenti, e i dipartimenti vennero a loro volta divisi in circondari, mentre Parigi veniva divisa in 48 circoscrizioni. Inoltre, il 14 Luglio 1791, con la Legge di Chapelier, venne proibita la libert di sciopero e di organizzazione sindacale.Si form poi una nuova costituzione, la Costituzione del 91, fondata sulla separazione dei poteri. I giudici divennero elettivi; il Parlamento era composto da una sola camera, lAssemblea Legislativa, della durata di 2 anni. Il re aveva facolt di opporre un veto sospensivo alle leggi votate dallAssemblea. Questa costituzione era stata congegnata in modo da richiedere uno stabile accordo tra sovrano ed Assemblea; tuttavia questo piano fu spezzato dalla fuga del re da Parigi il giugno del 1791. Riconosciuto e fermato, il re fu ricondotto a Parigi. Lepisodio gli fece perdere quasi tutta la fiducia che il popolo aveva nei suoi confronti.

    La rivoluzione popolare, la Repubblica e la guerra rivoluzionariaIl 30 novembre 1791 si sciolse lAssemblea nazionale costituente e il 1 Ottobre si riun il nuovo Parlamento, lassemblea legislativa, formata da 250 deputati, 350 costituzionali e 136 giacobini.Il 20 Aprile 1792 fu dichiarata guerra allAustria, ritenendola un modo per rafforzare la rivoluzione e per far sfociare la tensione popolare. Tuttavia, il disorganizzato esercito francese sub molte sconfitte allinizio delle guerra: gli eserciti austriaci e prussiani giunsero fino a Verdun, lultima delle piazzeforti prima di Parigi. Il 20 Giugno ci fu allora uninsurrezione dei sanculotti, affiancati dai marsigliesi e dai federati. Essi chiedevano apertamente la sospensione del re. Egli venne arrestato da una insurrezione dei sanculotti, che invasero le Tuileries. LAssemblea legislativa decret la sospensione del re dalle proprie funzioni e decise nuove elezioni a

  • suffragio universale. Fu quindi eletta la Convenzione Nazionale ai primi di settembre del 1792, ma il potere esecutivo fu di fatto esercitato da organismi straordinari. Contemporaneamente vennero messe in giro le voci di un complotto controrivoluzionario che avrebbe avuto inizio nelle carceri; i sanculotti irruppero cos nelle prigioni e massacrarono senza discriminazioni pi di 1000 prigionieri, molti dei quali detenuti per reati comuni. Inoltre, lo stesso anno, lesercito francese sconfisse i Prussiani a Valmy: era una dimostrazione che anche sul campo di battaglia la rivoluzione poteva rovesciare lancien rgime. Il giorno dopo la vittoria di Valmy la Convenzione Nazionale (che aveva preso il posto dellAssemblea legislativa) decret labolizione della monarchia, e, di fatto, linstaurazione della repubblica. Vennero quindi eletti a suffragio universale (ma con scarsa partecipazione) 749 deputati: schierati a Destra cerano circa 200 girondini, al Centro i moderati costituivano la Pianura, a Sinistra, circa 100 Montagnardi (tra cui Robespierre, Danton, Marat).Durante il processo al re, nel dicembre del 1792, la colpevolezza fu dichiarata quasi allunanimit, ma non ci fu appello al popolo. Luigi XVI fu quindi condannato a morte. Lesecuzione di Luigi accentu lostilit delle potenze europee. Negli anni precedenti, inoltre, la Francia aveva conquistato il Belgio, aprendo cos i traffici commerciali e minacciando gli interessi inglesi ed olandesi. Cos, il 1 febbraio del 1793 la Convenzione dichiar guerra all Inghilterra e all Olanda. Nello stesso mese di Marzo una rivolta contadina esplose nella Vandea, nato dal rifiuto della leva militare. La situazione di emergenza, creata dalle tensioni interne e dal nemico alle porte, spinse la Pianura a trovare un accordo con i Montagnardi. Furono adottati una serie di provvedimenti: furono creati un tribunale rivoluzionario contro i sospetti e comitati di vigilanza rivoluzionaria; ma soprattutto venne creato un Comitato di salute pubblica, vero organo di governo, composto da 9 membri, scelti dalla Convenzioni e rinnovabili ogni mese. Tutte queste misure apparvero ai girondini come un cedimento inaccettabile ai sanculotti e come linizio di una dittatura. Tuttavia, il 2 giugno, sotto la minaccia di 80mila uomini, la Convenzione si pieg e decret larresto di 29 deputati girondini. Questo successo sanculotto apr la strada allegemonia dei giacobini e del loro leader Robespierre. Egli inaugur il cosiddetto governo del Terrore, ossia la sistematica eliminazione fisica degli avversari politici. La Costituzione del 93 non entr mai in vigore, rimanendo solo un punto di riferimento programmatico. Furono invece sospese le pi elementari garanzie dei cittadini e fu instaurata una dittatura in nome del popolo e della libert.Durante il periodo in cui Robespierre era di fatto padrone della Francia vennero varate molte leggi a favore del popolo, come limposizione del maximum generale dei prezzi e dei salari, ma venne anche potenziato il tribunale rivoluzionario e venne promulgata una legge secondo la quale poteva essere imprigionato chiunque fosse anche solo sospettato di pensarla in modo diverso.In questo periodo ci fu anche unopera di scristianizzazione: i rivoluzionari mirarono ad estromettere le varie confessioni religiose dalla vita dei Francesi; feste laiche cercarono di sovrapporsi alle feste cristiane, mentre venivano distrutte le statue dei santi e vennero celebrate feste in onore della dea Ragione. Infine venne introdotto un nuovo calendario che contava gli anni non a partire dalla nascita di Cristo ma dal giorno della rivoluzione.A partire dal marzo 1794, il Comitato cominci ad eliminare i fattori di instabilit e di opposizione interni alle forze rivoluzionarie. Furono arrestati, processati e giustiziati gli hebertisti, poi gli indulgenti e, in seguito,

  • crebbe lostilit allautocrazia di Robespierre. Il 27 luglio Robespierre fu accusato dalla Convenzione, arrestatoe giustiziato senza processo; i club dei giacobini vennero chiusi e furono reintegrati i girondini superstiti. Si scaten poi la Jeunesse dore (giovent dorata), protagonista di sanguinose caccie al giacobino e al sanculotto, che portarono al cosiddetto terrore bianco.La Costituzione del 95 riprese in molti punti quella del 91 e accentu soprattutto il carattere del sistema elettorale. Il potere esecutivo fu affidato ad un Direttorio di 5 membri che nominava i ministri. Anche a questa costituzione fu premessa una Dichiarazione dei diritti, arricchita questa volta da un elenco dei doveri. Questa costituzione fu quindi antidemocratica e attentissima ad evitare i rischi di una dittatura. Negli stessi mesi si riaffacci la minaccia monarchica con uno sbarco con uno sbarco di emigrati in Bretagna e con lorganizzazione di uninsurrezione realista. Il 5 ottobre la sommossa fu repressa a cannonate da Napoleone Bonaparte.

    Bonaparte e la campagna dItaliaIl Direttorio continu nella politica di espansione francese in Europa. Il comando dellarmata dItalia fu affidato nel 1796 al generale Napoleone Bonaparte. La campagna dItalia mise immediatamente in luce le sue straordinarie qualit di comandante militare. In 3 giorni sconfisse i piemontesi e gli austriaci e il 15 maggio entrava trionfalmente a Milano. In seguito, con il trattato di Campoformio ottenne il riconoscimentodellegemonia francese in Lombardia e in Emilia. Nel Dicembre 1796 fu creata la Repubblica cispadana; nel 97 la Repubblica cisalpina e nel 98 la Repubblica romana. Successivamente fu concesso a Bonaparte di organizzare una spedizione militare contro lEgitto. Da l avrebbero potuto essere colpiti gli interessi commerciali inglesi in Oriente. Cos, a maggi, unimponente flotta di oltre 300 navi salp da Tolone. Dopo aver conquistato Malta i francesi approdarono ad Alessandria. Giunsero poi in prossimit del Cairo e, nella battaglia delle piramidi, sconfissero i Mamelucchi. Ma pochi giorni dopo lammiraglio inglese Nelson sorpresela flotta francese allancora e la distrusse. Inoltre si cre unalleanza generale contro la Francia, formata da Inghilterra, Russia ed Impero Turco. Intanto a Parigi le nuove difficolt militari aprirono unennesima crisi politica. I giacobini ripresero slancio e attaccarono il Direttorio, imponendo due nuovi Direttori. A met ottobre Bonaparte rientr a Parigi: pur lasciandosi alle spalle un insuccesso, il ritorno fu visto dai francesi come un trionfo. Ben presto Bonaparte divenne lelemento indispensabile ad un nuovo colpo di Stato. Il 9 novembre i deputati vennero trasferiti a Saint-Cloud e il 19 Napoleone impose con le armi una riforma costituzionale. Questo Colpo di Stato interruppe definitivamente la dinamica politica rivoluzionaria.

    Il consolato: stabilit interna e pacificazione internazionaleLascesa al potere di Napoleone venne sancita dalla nuova Costituzione dellanno VIII, che entr in vigore alla fine del 1799. Il potere esecutivo fu interamente attribuito al Primo Console, Napoleone. Gli altri due membri del consolato avevano solo un ruolo consultivo. Il Primo console deteneva anche il potere di proporreleggi, affiancato da un organo tecnico (ossia che scriveva proprio le leggi) di sua nomina, il Consiglio di Stato. Iresidui poteri legislativi erano affidati a 3 assemblee: il Tribunato, che discuteva le leggi ma non le votava, il Corpo legislativo, che le votava ma non le discuteva, e il Senato, che ne controllava la costituzionalit. Per

  • accentrare ancora di pi il potere nelle proprie mani, Napoleone riprese luso dei prefetti, dipendenti direttamente da lui, con compiti politici e amministrativi.Inoltre, collegata allesigenza di formare un ceto di amministratori e di tecnici capaci, Napoleone pose grande attenzione allistruzione pubblica. Ma la struttura fondamentale furono i licei, creati nel 1802, che avevano il compito di fornire una cultura generale, soprattutto classica ed umanistica.

    La guerra allAustria e la pace con lInghilterraNella primavera del 1800 Napoleone varc le Alpi e, dopo aver riconquistato Milano, prevalse sugli austriaci aMarengo. Ma lAustria si adatt a firmare la pace di Lunville (1801) soltanto dopo molte sconfitte. Dopo che la Russia si era ritirata dalla coalizione antifrancese, il conflitto rimaneva ancora aperto con gli inglesi. Tuttavia, le dimissioni del pi strenuo avversario della Francia, il primo ministro William Pitt il Giovane, consentirono un avvio delle trattative di pace che s conclusero nel 1802 con la pace di Amiens.

    Il Concordato del 1801 e la Costituzione del 1802Il Concordato del 1801 fu un accordo siglato tra Napoleone e papa Pio VII al fine di riappacificare i rapporti, molto tesi dopo la morte di Pio VI avvenuta in prigionia in Francia. Con questo atto Pio VII riconosceva la Repubblica francese e la vendita dei beni nazionali. Tutti i vescovi, sia costituzionali che refrattari, furono sostituiti da altri, nominati direttamente da Napoleone. Infine lo Stato si assumeva la retribuzione del clero.Latmosfera favorevole seguita al Concordato consent a Bonaparte di promuovere una nuova costituzione, la Costituzione del 1802, con la quale egli di fatto divenne Primo Console a vita e gli fu aggiunto il potere di designare il proprio successore.

    Il Codice CivileNel marzo 1804 la promulgazione del Codice Civile costitu il nucleo dellopera riformatrice di Napoleone. Obiettivo del codice fu quello di salvaguardare e di dare certezza giuridica alle pi importanti conquiste dell89, ossia quelle relative allabolizione dei diritti feudali, alle libert civili, alla difesa della propriet. Nel diritto di famiglia venne mantenuto il divorzio. In campo successorio laccesso di tuti i figli alleredit abol definitivamente i privilegi di primogenitura.

    Lespansione in Italia e la nomina di imperatore di NapoleoneLa pace di Lunville non aveva interrotto lespansione francese in Italia. Nel 1801 fu incorporato il Piemonte,nel 1802 fu occupato il Ducato di Parma, furono poi conquistate la Toscana e Genova. La Repubblica Cisalpina si era trasformata in Repubblica Italiana. Il 18 maggio 1804 Napoleone si fece nominare imperatore dei francesi e, con la Costituzione del 1804, istitu la dignit imperiale ereditaria. Il papa Pio VII fu costretto a partecipare alla cerimonia dincoronazione, avvenuta a Notre Dame.Successivamente Napoleone, in Italia, trasform la Repubblica italiana in Regno dItalia. In tutti i paesi del continente impose il divieto di mantenere relazioni commerciali con lInghilterra, grazie al blocco

  • continentale, mirando ad ottenere la distruzione della potenza inglese. Tuttavia esso fu unarma a doppio taglio: la protezione commerciale attuata nei confronti dellInghilterra indebolirono notevolmente la Francia, poich non poteva pi comprare prodotti da essa, ma doveva trovare il modo di ottenerli dal suo territorio.

    Lesercito Napoleonico e la creazione di una nuova nobiltLimpero napoleonico era fondato sulla supremazia e sul dominio militare. Una supremazia che poggiava non solo sulle doti strategiche di Napoleone, ma anche sulla consolidata struttura di un esercito di cittadini motivati. La supremazia militare francese si basava anche su un nuovo tipo di tattica: le guerre lampo, che avevano come obiettivo quello di disintegrare velocemente lesercito nemico, cos da poter agire indisturbati nella fase successiva della guerra.In seguito venne creata un nuovo ceto nobiliare. La nobilt divenne automaticamente un attributo delle pi elevate cariche civili: divenne ereditaria e legata a ben definiti livelli di ricchezza. Questa nuova gerarchia venne estesa a tutto il Grande Impero.

    Ristrutturazioni napoleoniche (riassunto generale)Prime trasformazioni: Approvazione definitiva dei passaggi delle varie propriet terriere avvenute durante la rivoluzione, a favore

    della borghesia e di parte dei contadini; Venne invece quasi del tutto cancellata la libert di stampa, infatti i giornali diventarono dei semplici opuscoli

    con il compito di rendere gloria al regime. Rafforz la burocrazia, reintroducendo i prefetti, ovvero dei funzionari al diretto comando del primo

    console; Riform anche il sistema giudiziario: i magistrati ora dovevano dipendere ed essere nominati dal governo

    (prima erano eletti dalla popolazione); Per quanto riguarda il clero invece, l'intero corpo vescovile venne rinnovato per mettere fine ai vari

    antagonismi tra i vescovi pro-repubblica e quelli contro. Il papa aveva ancora il potere di consacrazione e riprese il possesso dello Stato della Chiesa, mentre il console Napoleone aveva la facolt di scegliere i componenti del clero, che erano stipendiati dallo Stato (Concordato del 1801).

    Furono poste poi delle tasse doganali molto alte, per evitare l'importazione di manufatti esteri (soprattutto dall'Inghilterra). Questa fu unarma a doppio taglio per la Francia.

    instaur uneccellente sistema poliziesco capace di controllare e perseguitare ogni dissidenza.

    I primi sintomi di decadenza del potere napoleonicoIl grande potere acquisito da Napoleone in questi ultimi anni, aveva cominciato a ridursi quando la Russia, dapprima alleata con la Francia nel blocco continentale, si era sganciata dallalleanza, rivendicando una politica economica autonoma. Cos, nel 1811, Napoleone cominci a preparare la guerra contro la Russia. Solo quando lesercito napoleonico si trovava a 100 Km da Mosca, i russi accettarono battaglia e furono sconfitti a Borodino. Il rifiuto dello zar a trattare costrinse Napoleone ad ordinare la ritirata che, in poco

  • tempo, divenne una disfatta, a causa del freddo, del fango, della neve e degli attacchi fulminea da parte dellesercito russo. In successione a questo evento, tutta lEuropa era in armi contro la Francia. Si costitu una coalizione fra Inghilterra, Russia, Prussia e Austria, che soverchi i francesi nella battaglia di Lipsia. In seguito fu occupata Parigi nel 1814. Il 6 aprile Napoleone abdic e i vincitori gli assegnarono il possesso dellisola dElba. Ma lavventura napoleonica non era finita. Egli torn infatti in Francia l1 Marzo 1815, seguito da una marcia trionfale. Tuttavia, ripreso il potere, punt subito ad affrontare le forze nemiche. A Waterloo, il 18 giugno, la resistenza degli inglesi consent ai prussiani di intervenire e sconfiggere duramente i francesi. Fu lultima di battaglia di Napoleone. Consegnatosi un mese dopo agli inglesi, venne deportato sullisola di SantElena, dove mor il 5 maggio 1821.

    Profondo e rapido cambiamento nella vita economica che si verific in Europa con l'affermazionedell'industria quale settore pi dinamico e, infine, dominante. Si tratta, dunque, della fase di avvio o decollodell'industrializzazione. L'epoca di questo cambiamento inizi verso il 1780 e si concluse con i primi decenni(e secondo alcuni i primi anni) dell'Ottocento. La regione in cui avvenne fu l'Inghilterra. Dall'Inghilterraquesta grande trasformazione si propag a tutte le economie del continente: al Belgio, alla Francia, allaGermania, all'Italia, alla Russia. In questi paesi d'industrializzazione pi tarda la rivoluzione industriale nonsegu le caratteristiche della prima, quella inglese. Essa dovette prendere altre strade proprio perch il quadrodi riferimento di ogni altra regione era stato modificato in profondit dall'industrializzazione avvenuta inInghilterra. L'aspetto distintivo di questa rivoluzione costituito dal rapido aumento della capacit produttivagrazie all'introduzione nei processi lavorativi di tecniche sempre pi perfezionate ed efficienti. Proprio in cista la differenza fra la vita economica che procedette la rivoluzione industriale e quella che la segu. Prima lacrescita della popolazione cozzava, a lungo andare, nel tetto dei limitati beni economici a disposizione, pi omeno stabili a causa del lentissimo aumento della produttivit. Nella competizione fra quantit di benidisponibili e numero di esseri umani, cresceva pi rapidamente il numero degli esseri umani. In seguitoaumentarono pi rapidamente i beni. I livelli di vita migliorarono di conseguenza. Questa accelerazione dellavita economica era ancora in corso nell'ultimo decennio del Novecento. La rivoluzione industriale si present,dunque, come una discontinuit: una cesura, cio, che comparve in tutti gli aspetti dell'economia e che separun movimento lento o stagnante da uno di rapida crescita. Questa discontinuit si rivel prima di tutto nelmovimento demografico. Il numero degli esseri umani, che era raddoppiato nei secoli fra la nascita di Cristo eil 1700, raddoppi di nuovo dal 1700 al 1850, e poi ancora dal 1850 al 1930. Nella disponibilit di energia siebbe il passaggio da un mondo a bassa intensit di energia a uno ad alta intensit. Alla fine del Settecentocominci, infatti, l'impiego su ampia scala di combustibili fossili (non riproducibili); prima il carbon fossile epoi, nella seconda met dell'Ottocento, il petrolio. Anche nella produzione industriale tutte le serie noterivelarono un forte balzo in avanti: da quelle del settore tessile a quelle della siderurgia. Proprio quest'ultimaacquist una posizione centrale nella vita economica, come non era mai stato prima. Lo stesso forte aumentosi verific negli scambi, sia in quelli con aree esterne che in quelli all'interno delle economie che si venivanoindustrializzando. A tutto ci si accompagnarono anche modifiche nelle forme di organizzazione, soprattutto

  • del settore industriale. Di particolare rilievo fu la diffusione della produzione accentrata: il lavoro di fabbrica.Per quanto la produzione accentrata, di cui la fabbrica un caso particolare, esistesse gi in precedenza, la suadiffusione si accrebbe. Le tecniche nuove, infatti, per i loro costi elevati, non erano pi alla portata di piccoliartigiani indipendenti. Solo alcuni, gli imprenditori, furono in grado di sostenere quei costi. La maggioranzafu solo capace di partecipare all'attivit industriale con la propria capacit lavorativa. Fra capitale e lavoro siverific una separazione netta. Quanto alle ragioni che concorsero a generare la rivoluzione industriale, nonc' dubbio che il progresso tecnologico abbia svolto una funzione centrale. Esso contribu pi di altri elementia generare la discontinuit. Carbon fossile e macchine ne furono gli ingredienti di base. D'altra parte, per, ilprogresso tecnologico non fu un fenomeno esogeno rispetto all'economia: un fenomeno che si svilupp, cio,al di fuori della vita economica. Deve essere spiegato col ricorso a tanti altri elementi in gioco. Certamentel'investimento del capitale svolse una funzione di rilievo: forn alimento ai processi innovativi in corso esostenne il progresso tecnologico. Ma anche il capitale, da solo, non sarebbe stato sufficiente. possibile chel'aumento demografico, gi in corso da qualche decennio prima della rivoluzione industriale, abbia stimolatola crescita della domanda di beni e l'offerta di manodopera. consuetudine degli storici richiamarel'attenzione sui progressi nell'agricoltura inglese ( rivoluzione agraria), almeno a partire dalla seconda metdel Seicento. evidente, infatti, che uno spostamento dell'equilibrio della vita economica dal settore primario(l'agricoltura) al settore secondario (l'industria) solo possibile quando nei campi si produce tanto da nutrirele famiglie che che lavorano la terra e anche quelle che non la lavorano. Queste ultime diventano sempre pinumerose quando l'industria si espande. La produttivit delle prime deve, perci, aumentare. Infine la fortecrescita del commercio estero inglese e anche di quello interno fornirono alimento alla trasformazionecomplessiva. Nessuno di questi elementi basta, per, da solo a spiegare un fenomeno cos complesso comequello della rivoluzione industriale. In sostanza essa fu l'effetto di una serie di cambiamenti, o innovazioniconvergenti, nell'agricoltura, nei commerci, nella popolazione, nella tecnica. Tutti questi cambiamenti agironocumulativamente in Inghilterra prima che altrove. Sarebbe un errore, tuttavia, concentrare l'attenzione solosul quadro inglese. In realt si tratt di un fuoco che dal luogo dove all'inizio era divampato si propagrapidamente a gran parte dell'Europa. Condizioni favorevoli dovevano, perci, esistere anche fuoridell'Inghilterra. La rivoluzione industriale fu figlia di una lunga serie di cambiamenti intervenutinell'economia e nella societ europea a partire dai secoli centrali del Medioevo: lenti progressi nell'agricoltura,pi rapidi cambiamenti nell'industria, allargamento delle relazioni commerciali all'interno e fuori delcontinente, attenzione crescente al problema delle soluzioni tecniche nelle attivit economiche. Quelladell'industrializzazione fu solo la fase in cui tante trasformazioni quantitative lente provocarono un vero saltodi qualit.

  • La Francia di Luigi XIVDal governo di Mazzarino al regno di Luigi XIVNel 1643 alla morte di Luigi XIII, la moglie Anna dAustria assunse la reggenza del trono di Francia in nomedel figlio Luigi XIV, di appena 5 anni. Venne retto al potere litaliano cardinale Giulio Mazzarino(1602-1661), e che condusse una politica tesa a rafforzare lassolutismo regio. Egli per incontro lopposizione delparlamento e della nobilt, infatti dovette affrontare tra il 1648 e il 1649 una violenta rivolta del parlamentodi Parigi, successivamente tra il 1648 e il 1652 una rivolta della nobilt. I due movimenti, dettirispettivamente Fronda parlamentare e Fronda nobiliare che furono superati, il primo grazie allesercito ed ilsecondo per la reazione popolare. Fu cosi che, dopo aver dovuto lasciare Parigi insieme alla corte,Mazzarinopot rientrare nella capitale, dove govern fino alla sua morte 1661.Dopo aver sconfitto la rivolta delle Frode, si dedic alla politica estera,vinse la guerra contro la Spagna. Vinse,infatti, grazie allaiuto dei puritani inglesi di Cromwell con il generale francese Henri de la Tour che riusc abattere lesercito nemico nella cosi detta battaglia delle dune 1658, nelle Fiandre. Ed impose alla Spagna lapace dei Pirenei 1659 e la Francia pot cos riprendersi il Rossiglione, la Cerdagna, lArttois e alcune cittdelle Fiandre.La pace dei Pirenei segnava linizio di una politica di collaborazione tra Parigi e Madrid, rafforzata dalmatrimonio di Luigi XIV con Maria Teresa(figlia di Filippo IV di Spagna) ma lo sposo rinunciava a qualsiasidiritto sulla corona spagnola.

    Assolutismo del re soleNel 1661, alla morte di Mazzarino, Luigi XIV assume la guida del governo. Il suo regno dur fino al1715, fu caratterizzato da continue guerre e da una politica espansionistica nei confronti soprattutto nei confrontidelOlanda e della Spagna. Il sovrano pose fine al cosiddettoregime ministeriale e govern praticamente dasolo, accentrando tutti i poteri nelle proprie mani, quindi attivo una politica di assolutismo. Riteneva di esseresovrano per diritto divino e non per volont del popolo e governava in maniera rigida e assoluta per i propriinteressi e non per il bene generale dei sudditi. Nego qualsiasi autonomia agli stati generali ( parlamentoparigino formato da clero, nobilt e borghesia) che non vennero pi convocati dal 1614 al 1789.Luigi XIV o Re Sole, passato alla storia come sovrano assoluto per eccellenza, diceva chelo Stato sono io.Egli esercitava in prima persona tutti i poteri e controllava lamministrazione dello stato nei minimi dettagli.Per eliminare ogni possibile ribellione degli aristocratici al suo programma di governo,gli costrinse adabbandonare le loro terre e a risedere nella reggia di Versailles, gli colm di regali e di privilegi economici gliabbass a semplici cortigiani, ma senza la possibilit dintervenere nel governo dello Stato. Inoltre egli preferaffidare le cariche burocratiche alla borghesia.La struttura sociale dellancien rgime(antico regime) risale al XVI sec che dura fino alla RivoluzioneFrancese, caratterizzato per una radicale disuguaglianza tra i vari strati della gerarchia sociale: dopo il re vi era

  • il clero(che pregava per tutti) la nobilt (che combatteva per tutti) e la borghesia e ceti popolari (chelavorano) .

    La politica religiosa e culturale di Luigi XIVLa politica religiosa del re sole era a scopo di eliminare ogni possibile influenza della Curia romana sulla vitadella Chiesa francese(detta gallicana),la quale gi da tempo godeva di una serie di libert che la sottraevanodalla dipendenza dal pontefice, infatti esaltava sial lautonomia politica del re nei confronti del papa e deivescovi, sia lindipendenza dei vescovi nei confronti del papa. Inoltre una parte della chiesa francese accettavalidea del mondo laico voleva subordinare i religiosi allo stato, considerandoli semplici funzionari.Luigi XIV subordin la chiesa cattolica alle proprie esigenze di governo, perci egli prese tutta una serie diprovvedimenti e iniziative allo scopo di esercitare un stretto controllo sulla Chiesa e sullepiscopato, specie nelcorso della guerra contro la Spagna, di cui la Santa Sede era la pi fedele alleata. Inoltre egli fu intransigentecontro ogni forma di dissenso religioso allinterno del paese: il che condusse il re Luigi a schierarsi anchecontro il giansenismo, movimento spirituale che lottava per un ritorno al rigore morale del cristianesimoprimitivo, combatteva il lusso e la mondanit della Chiesa e la sua soggezione al potere regio. Questomovimento fu ispirato dal vescovo fiammingo Cornelius Jansen, detto Giansenio (1585-1638); questopredicava un ritorno da unaustera vita di preghiera, di contemplazione e di studio e al rigore morale delcristianesimo.Giansenismo raccoglieva consensi anche presso la nobilt e lalta borghesia e si trasform nel XVIII secolo unvero e proprio movimento di opposizione alla monarchia assoluta. Luigi XIV adott un atteggiamentointollerante anche contro gli ugonotti ed eman leditto di Fontaine-bleu(1685) con cui si revocava leditto diNantes che dal 1598 garantiva agli ugonotti la libert di culto, dette inizio a persecuzioni di ognigenere(vennero abbattuti templi e chiuse tutte le scuole protestanti. Circa duecentomilla ugonotti furono cosicostretti a espatriare verso lOlanda, lInghilterra e il Brandeburgo, ma il loro espatrio contribu a impoverirela Francia e ad arricchire i territori che gli ospitavano con le loro attivit finanziarie, commerciali e artigianali.

    Luigi XIV adott lo stesso atteggiamento dispotico anche nei confronti dellattivit culturale che cerc ditrasformare in uno strumento di propaganda e consenso politico. Versailles non fu solo centro di ogniiniziativa politica, diplomatica, ma anche il centro della cultura di quel tempo. Il sovrano favor il sorgere dinuove Accademie, nel cui ambito si studiava la letteratura, le scienze e le arti pittoriche e plastiche. Eglichiam a corte artisti di ogni genere(poeti, letterati, musicisti). Egli esercit unattenta sorveglianza sulletipografie, , non potevano stampare nulla senza il consenso reale. Gli intellettuali furono sottoposti alcontrollo del re e alla censura su qualsiasi forma di critica al governo del re, (gli ospiti erano tenuti a

  • magnificare il suo mito e quello della sua corte), ma ci furono anche intellettuali che sfuggirono al climaadulatorio e abbiamo i capolavori del cosiddetto classicismofrancese, di Monlire e le notissime fiabe di JeanDe La Fontaine. Tendenze scettiche e realiste sulla vita si riflettono nelle Massime di Franois de laRochefoucauld. La cultura francese nellet di Luigi XIV caratterizzata da un certo ottimismo trionfalista, alquale contribu anche il prestigio goduto dal paese presso le nazioni nemiche: la grandezza della corte diVersailles e il suo complesso cerimoniale che furono dimitazione da parte della nobilt di tutta lEuropa e lalingua francese fu diffusa in tutti i ambienti aristocratici.

    La politica mercantilista di Colbert

    Il ministro delle finanze Jean-Baptiste Colbert riusc a risollevare leconomia della Francia maneggiata dallaaudace politica di Luigi XIV. Sostenitore,del mercantilismo cio di una politica protezionista che promuovevale esportazioni e frenava le importazioni. Fermamente convinto che la ricchezza di una nazione dipendesse dalla qualit di moneta pregiata posseduta,Colbert introdusse i dazi doganali sui prodotti esteri cosi fren lacquisto di prodotti di lusso, incoraggiandolimportazione di materie prime (che lavorava ed esportava come prodotti finiti). Allo scopo di favorire laproduzione locale appoggi il commercio interno,a tal fine riform il sistema fiscale, uniform i pesi e lemisure, abol le barriere doganali interne ed ampli le vie di comunicazione( canal du Midi), e favor con ognimezzo limmigrazione di personale specializzato dai paesi vicini (tessitori olandesi, setaioli lombardi, i vetraiveneziani)Egli inoltre incoraggi lo sviluppo industriale e la creazione di industrie dello stato,cosi lo stato si inserdirettamente nel processo produttivo, impegnando consistenti somme di denaro pubblico nella realizzazionedi nuove imprese industriali. Per sostenere le spese elevate, lo stato fa affidamento sui tributi, le impostedoganali, mentre aumenta la ricchezza incentivando la produttivit e il commercio interni ed e leesportazioni. Fra i prodotti delle industrie dello statofurono famosi gli specchi di Saint-Gobain letappezzerie di Beauvais e gli arazzi di Gobelins di Parigi. Si trattava di merci di lusso destinate ad entrare nelgiro delle corti, dei nobili e dei ricchi. Nello stesso tempo con lo scopo di incrementare, secondo lesempio inglese e olandese, il commercio conlestero, egli promosse la formazione di cinque compagnie commerciali privilegiate a cui affid il monopolio(controllo assoluto)dei traffici francesi con le colonie (compagnie del Nord, del Levante, delle Indie orientali,delle Indie occidentali e del Senegal). Bench Colbert avesse cercato di ispirarsi al modello di sviluppoeconomico inglese, la Francia non riusc ad ottenere gli stessi risultati della Gran Bretagna anche mentre inInghilterra non disdegnava di impegnarsi direttamente nellattivit economica. E risanava la propria ricchezzadalle fertili tenute e dallallevamento del bestiame e dai favori della corte, e curava anche la vendita dei propri

  • prodotti. In Francia al contrario, la nobilt preferiva tenersi lontano dallattivit economica proprio per ladignit del rango di appartenenza che richiedeva enormi spese di rappresentanza, e che si opponeva allaborghesia, ricca ma considerata con disprezzo. Pertanto mentre in Inghilterra la nobilt pagava allo Stato leimposte, in Francia la nobilt tendeva a trasformarsi sempre pi in un ceto inutile incapace di favorire losviluppo produttivo.Differenze fra i 2 paesi vi furono anche nella politica coloniale: le compagnie inglesi erano private ed eranodisposte a trasferirsi nei territori doltre mare per poter sfruttare al massimo le risorse; al contrario lecompagnie francesi erano sottomesse a un rigido controllo statale,erano quindi statali, e dimostrarono unminore impegno rispetto degli inglesi. Inoltre la popolazione francese mal sadattava allidea di espatriare perquesto motivo le compagnie francesi, poco sostenute sul piano finanziario dallo Stato e poco concentrate sullosviluppo commerciale,si mostrano assai deboli rispetto agli inglesi.