E li chiamavano nativi digitali

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E li chiamano Nativi Digitali. Il rapporto tra i più piccoli e le nuove tecnologie è qualcosa che stupisce sempre noi genitori. Ve- derli destreggiarsi con tablet e smartphone come dei veri esperti ci lascia a bocca aperta e ci fa dire: “dovresti vedere come è bravo! “ Tutto questo avviene perché i nostri piccoli sono nati e cresciuti in un mondo dove Internet, gli smartphone, i computer e i tablet sono parte della vita quotidiana della famiglia. Noi adulti ricor- diamo il momento in cui abbiamo preso in mano per la prima volta un telefonino, mentre loro non hanno questi ricordi e crescono immersi e circondati da tecnologie. Lo studioso statunitense Marc Prensky ha coniato per descriverli il termine “nativi digitali”. Questa facilità di uso, questa precoce esposizione a contenuti multimediali crea nei genitori dubbi e perplessità: non gli farà male il tablet? Da che età darglielo? Anche gli studiosi non sono concordi nel definire nettamente la questione e si dividono tra coloro che ritengono che sia solo il gioco tradizionale a favorire un corretto sviluppo del bambino e coloro che, invece, ritengono che le nuove tecnologie offrano possibilità di apprendimento e divertimento assolutamente irrinunciabili. La verità è che è semplicemente troppo presto per saperlo. Allora come comportarsi? Creando per i nostri figli una corretta dieta mediale. Immaginatevi una specie di piramide della dieta mediterra- nea ma che al posto di proteine, carboidrati e vitamine presenti libri, tv, internet. Una dieta, intesa come stile di vita corretto e sana alimentazione, lo sappiamo tutti, deve essere equilibrata. Così è anche per la dieta mediale, dove ci deve essere spazio per la televisione, per il tablet (che non vuol dire libertà di navigare su Internet), per i videogiochi (ne esistono di adatti a tutte le età), per i libri e i giochi tradizionali. Gli smartphone e i tablet sono degli alleati per aiutarci a intrattenere i bambini nelle sale di attesa, durante i pranzi o le cene fuori, durante i viaggi così per un po’ “stanno buoni”. Ma è sbagliato dare loro in mano un device senza essersi prima preparati come genitori, selezionando contenuti e sti- moli adatti alla loro età. La scelta può mettere in difficoltà un genitore, per fortuna esistono alcuni siti internet creati da esperti che ci possono facilmente guidare nella selezione. Un ottimo punto di partenza è sicura- mente Mamamò (http://www.mamamo.it/) che recensisce app ed ebook per i più piccoli e propone approfondimenti sul rapporto tra digitale e bambini. Esistono inoltre tanti tablet dedicati ai bambini che inibiscono e filtrano la navigazione internet e presentano una selezione di app pensate per loro. Sono pacchetti preconfezionati che però spes- so finiscono per annoiare i bambini che chiederanno al genitore di usare il tablet di casa o il telefo- no del papà. Come comportarsi? La soluzione è sempre quella di farci guidare dal nostro buon senso di genitori. Io come mamma tendo a dare la possibilità ali miei figli di usare sia il tablet che il mio telefono, ma solo con un adulto di fianco. Ovviamente mi preoccupa il valore economico degli oggetti che sono per me anche strumento di lavoro, ma soprattutto mi interessa vedere e sorve- gliare l’uso che ne fanno. Mi piace vedere a quali stimoli rispondono e quali invece non li interes- sano, sto attenta a ciò che cliccano (cautelandomi dagli acquisti in-app e, soprattutto, dall’esposi- zione a contenuti non adatti), soprattutto vigilo affinché non accedano a Internet senza di me, aiuto mio figlio più grande a leggere le scritte e grazie ai videogiochi abbiamo imparato anche alcune parole in inglese. Sorveglio, guido, aiuto e dico basta quando mi rendo conto che è il momento di spegnere e variare la nostra dieta mediale.

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Una cosina che ho scritto per il giornalino del nido della mia piccola, contravvenendo la promessa che mi ero fatta di non parlare più di nativi digitiali

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  • E li chiamano Nativi Digitali.!!Il rapporto tra i pi piccoli e le nuove tecnologie qualcosa che stupisce sempre noi genitori. Ve-derli destreggiarsi con tablet e smartphone come dei veri esperti ci lascia a bocca aperta e ci fa dire: dovresti vedere come bravo! Tutto questo avviene perch i nostri piccoli sono nati e cresciuti in un mondo dove Internet, gli smartphone, i computer e i tablet sono parte della vita quotidiana della famiglia. Noi adulti ricor-diamo il momento in cui abbiamo preso in mano per la prima volta un telefonino, mentre loro non hanno questi ricordi e crescono immersi e circondati da tecnologie. Lo studioso statunitense Marc Prensky ha coniato per descriverli il termine nativi digitali. Questa facilit di uso, questa precoce esposizione a contenuti multimediali crea nei genitori dubbi e perplessit: non gli far male il tablet? Da che et darglielo? Anche gli studiosi non sono concordi nel definire nettamente la questione e si dividono tra coloro che ritengono che sia solo il gioco tradizionale a favorire un corretto sviluppo del bambino e coloro che, invece, ritengono che le nuove tecnologie offrano possibilit di apprendimento e divertimento assolutamente irrinunciabili. La verit che semplicemente troppo presto per saperlo. Allora come comportarsi? Creando per i nostri figli una corretta dieta mediale. Immaginatevi una specie di piramide della dieta mediterra-nea ma che al posto di proteine, carboidrati e vitamine presenti libri, tv, internet. Una dieta, intesa come stile di vita corretto e sana alimentazione, lo sappiamo tutti, deve essere equilibrata. Cos anche per la dieta mediale, dove ci deve essere spazio per la televisione, per il tablet (che non vuol dire libert di navigare su Internet), per i videogiochi (ne esistono di adatti a tutte le et), per i libri e i giochi tradizionali. Gli smartphone e i tablet sono degli alleati per aiutarci a intrattenere i bambini nelle sale di attesa, durante i pranzi o le cene fuori, durante i viaggi cos per un po stanno buoni. Ma sbagliato dare loro in mano un device senza essersi prima preparati come genitori, selezionando contenuti e sti-moli adatti alla loro et. !La scelta pu mettere in difficolt un genitore, per fortuna esistono alcuni siti internet creati da esperti che ci possono facilmente guidare nella selezione. Un ottimo punto di partenza sicura-mente Mamam (http://www.mamamo.it/) che recensisce app ed ebook per i pi piccoli e propone approfondimenti sul rapporto tra digitale e bambini. Esistono inoltre tanti tablet dedicati ai bambini che inibiscono e filtrano la navigazione internet e presentano una selezione di app pensate per loro. Sono pacchetti preconfezionati che per spes-so finiscono per annoiare i bambini che chiederanno al genitore di usare il tablet di casa o il telefo-no del pap. Come comportarsi? La soluzione sempre quella di farci guidare dal nostro buon senso di genitori. Io come mamma tendo a dare la possibilit ali miei figli di usare sia il tablet che il mio telefono, ma solo con un adulto di fianco. Ovviamente mi preoccupa il valore economico degli oggetti che sono per me anche strumento di lavoro, ma soprattutto mi interessa vedere e sorve-gliare luso che ne fanno. Mi piace vedere a quali stimoli rispondono e quali invece non li interes-sano, sto attenta a ci che cliccano (cautelandomi dagli acquisti in-app e, soprattutto, dallesposi-zione a contenuti non adatti), soprattutto vigilo affinch non accedano a Internet senza di me, aiuto mio figlio pi grande a leggere le scritte e grazie ai videogiochi abbiamo imparato anche alcune parole in inglese. Sorveglio, guido, aiuto e dico basta quando mi rendo conto che il momento di spegnere e variare la nostra dieta mediale. !