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Anno XIII - n.4 24 ottobre 2010 Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano :[email protected] - Centralino tel.02.27007012 IL RICHIAMO e 1 Opuscolo religioso stampato in 2200 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org SANTI PER VOCAZIONE I n questi giorni gli ambrosiani re- spirano aria di festa. E’ ancora fresca la notizia che fra i 24 cardi- nali nominati da Benedetto XVI, fi- gura anche l’arcivescovo Gianfran- co Ravasi di origini brianzole (Merate), presidente del pontificio Consiglio della cultura, biblista di fama internazionale, prefetto della Biblioteca ambrosiana dal 1989 al 2007 e volto noto sulle reti televisi- ve. Il 4 novembre prossimo ricordere- mo il quarto centenario della cano- nizzazione di un altro cardinale e Vescovo di Milano, san Carlo Bor- romeo. Il Duomo che custodisce le sue spoglie mortali sta vestendosi a fe- sta per diventare meta di pellegri- naggi e luogo di memoria ecclesia- le e civile per i cittadini dell’Europa nell’anno carolino che prenderà il via proprio nel giorno anniversario della sua festa. La figura di questi due vescovi e cardinali a quali riflessioni può con- durci? Pur tenendo presente che Roma come sede di Pietro è la capitale mondiale del cattolicesimo e, come tale, è chiamata a svolgere un ser- vizio geopolitico attraverso il mini- stero del Papa, non bisogna però dimenticare che la Chiesa ha come primario interesse il cuore dello uo- mo. La sua universalità trova radice nell’amore al singolo, alla persona. D’altro canto ogni ministero, ogni incarico e ogni servizio esprime la pienezza del suo significato e della sua fecondità quando è inserito in un progetto di comunione che ab- braccia tutto e tutti. Oggi la Chiesa è presente con il su- o popolo e i suoi ministri su frontie- re dove testimoniare il Vangelo si- gnifica persecuzione, limitazione o perdita dei diritti inalienabili e mar- tirio. I cardinali che vengono dal continente africano e da quello a- siatico ne sanno qualcosa perché portano nel cuore le stigmate di tanti loro figli e figlie, trucidati, vio- lentate e uccisi/e. Ma è difficile vivere la fede anche nel ricco Occidente in cui i cristiani sono frequentemente guardati con ironia e Dio stesso viene relegato a fatto privato. Mentre come chiesa locale gioiamo per la stima con cui il Papa ha guardato a un sacerdote milanese (il sottoscritto ha fatto gli studi di Seminario con lui) preghiamo per- ché la porpora con cui i 24 cardinali saranno rivestiti nel Concistoro del 20 novembre, li trovi pronti a spen- dersi con totalità di amore al servi- zio di Dio e dell’uomo. Il rosso della berretta cardinalizia tenga viva in loro la passione d’amore annuncia- ta e vissuta da Gesù “Non c’è nes- suno che ha un amore più grande di colui che dà la vita per i fratelli.” La festa dei santi, uomini come noi ma che hanno raggiunto vette verti- ginose di umile consegna al dise- gno di Dio e di dedizione amorevo- le ai loro contemporanei abbia, quest’anno, la forza di aprire in noi la domanda” I santi sono tuoi amici; vuoi averli come modelli di umanità e come risorsa? Il nostro Arcivescovo, nell’ultima lettera pastorale che ha per titolo “Santi per vocazione”, afferma che ciò che proclamiamo nella recita del Credo durante la liturgia eucari- stica “credo la comunione dei santi” deve sempre risvegliare e tener vi- vo nel cuore la certezza che “i santi nostri amici. I santi della nostra ter- ra, i santi di ogni tempo e di ogni luogo si uniscono alla nostra pre- ghiera e accompagnano i nostri giorni. La certezza della presenza e della partecipazione dei santi alla nostra vicenda di uomini e donne di oggi è motivo di stupore e di inco- raggiamento: non siamo mai soli. Il mondo e la Chiesa non cominciano con noi e il peso della storia non è tutto sulle nostre spalle” (pag. 25). Anche la visita ai cimiteri per vivere qualche momento di comunione con chi ci ha preceduto nell’eternità serva a ricordarci che il tempo ci è dato per “conoscere Dio in questa vita e goderlo nell’altra in Paradi- so”. I Domenica dopo la dedicazione «Giornata Missionaria Mondiale»

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Anno XIII - n.4

24 ottobre 2010

Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano

:[email protected] - Centralino tel.02.27007012

IL RICHIAMO

e

1 Opuscolo religioso stampato in 2200 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org

SANTI PER VOCAZIONE

I n questi giorni gli ambrosiani re-spirano aria di festa. E’ ancora

fresca la notizia che fra i 24 cardi-nali nominati da Benedetto XVI, fi-gura anche l’arcivescovo Gianfran-co Ravasi di origini brianzole (Merate), presidente del pontificio Consiglio della cultura, biblista di fama internazionale, prefetto della Biblioteca ambrosiana dal 1989 al 2007 e volto noto sulle reti televisi-ve.

Il 4 novembre prossimo ricordere-mo il quarto centenario della cano-nizzazione di un altro cardinale e Vescovo di Milano, san Carlo Bor-romeo. Il Duomo che custodisce le sue spoglie mortali sta vestendosi a fe-sta per diventare meta di pellegri-naggi e luogo di memoria ecclesia-le e civile per i cittadini dell’Europa nell’anno carolino che prenderà il via proprio nel giorno anniversario della sua festa.

La figura di questi due vescovi e cardinali a quali riflessioni può con-durci? Pur tenendo presente che Roma come sede di Pietro è la capitale mondiale del cattolicesimo e, come tale, è chiamata a svolgere un ser-vizio geopolitico attraverso il mini-stero del Papa, non bisogna però dimenticare che la Chiesa ha come primario interesse il cuore dello uo-mo. La sua universalità trova radice nell’amore al singolo, alla persona. D’altro canto ogni ministero, ogni incarico e ogni servizio esprime la pienezza del suo significato e della sua fecondità quando è inserito in un progetto di comunione che ab-braccia tutto e tutti.

Oggi la Chiesa è presente con il su-o popolo e i suoi ministri su frontie-re dove testimoniare il Vangelo si-gnifica persecuzione, limitazione o perdita dei diritti inalienabili e mar-tirio. I cardinali che vengono dal continente africano e da quello a-siatico ne sanno qualcosa perché portano nel cuore le stigmate di tanti loro figli e figlie, trucidati, vio-lentate e uccisi/e. Ma è difficile vivere la fede anche nel ricco Occidente in cui i cristiani sono frequentemente guardati con ironia e Dio stesso viene relegato a fatto privato.

Mentre come chiesa locale gioiamo per la stima con cui il Papa ha guardato a un sacerdote milanese (il sottoscritto ha fatto gli studi di Seminario con lui) preghiamo per-ché la porpora con cui i 24 cardinali saranno rivestiti nel Concistoro del 20 novembre, li trovi pronti a spen-dersi con totalità di amore al servi-

zio di Dio e dell’uomo. Il rosso della berretta cardinalizia tenga viva in loro la passione d’amore annuncia-ta e vissuta da Gesù “Non c’è nes-suno che ha un amore più grande di colui che dà la vita per i fratelli.”

La festa dei santi, uomini come noi ma che hanno raggiunto vette verti-ginose di umile consegna al dise-gno di Dio e di dedizione amorevo-le ai loro contemporanei abbia, quest’anno, la forza di aprire in noi la domanda” I santi sono tuoi amici; vuoi averli come modelli di umanità e come risorsa?

Il nostro Arcivescovo, nell’ultima lettera pastorale che ha per titolo “Santi per vocazione”, afferma che ciò che proclamiamo nella recita del Credo durante la liturgia eucari-stica “credo la comunione dei santi” deve sempre risvegliare e tener vi-vo nel cuore la certezza che “i santi nostri amici. I santi della nostra ter-ra, i santi di ogni tempo e di ogni luogo si uniscono alla nostra pre-ghiera e accompagnano i nostri giorni. La certezza della presenza e della partecipazione dei santi alla nostra vicenda di uomini e donne di oggi è motivo di stupore e di inco-raggiamento: non siamo mai soli. Il mondo e la Chiesa non cominciano con noi e il peso della storia non è tutto sulle nostre spalle” (pag. 25).

Anche la visita ai cimiteri per vivere qualche momento di comunione con chi ci ha preceduto nell’eternità serva a ricordarci che il tempo ci è dato per “conoscere Dio in questa vita e goderlo nell’altra in Paradi-so”.

I Domenica dopo la dedicazione

«Giornata Missionaria Mondiale»

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Vita della Comunità

Verbale del 7 ottobre 2010 Dopo la lettura della “Carta decanale di Comunione e di Missione” don Gcarlo illustra le implicazioni pasto-rali attinenti ad alcuni punti del documento: la forma-zione degli adulti, la trasmissione della fede alle nuove generazioni, la cultura e la carità. Fede Si evidenziano innanzitutto i momenti di alimentazio-ne della Fede già operanti in parrocchia: la catechesi degli adulti, della terza età, una decina di Gruppi di ascolto della Parola di Dio, la Scuola di Co-munità di Comunione e Liberazione, gli incontri di Alleanza di Rinnova-mento dello Spirito e della Comunità di Gesù vivo di Rinnovamento cari-smatico, la catechesi per le medie inferiori e superiori e i percorsi di ini-ziazione ai Sacramenti dei ragazzi.

Per estendere al maggior numero di fedeli l’arricchimento offerto dal lavoro su di sé attra-verso la meditazione sistematica si invita a prestare attenzione ad altre opportunità: - la catechesi dell’Arcivescovo in Avvento e Quaresi-ma e quella del Papa nelle udienze del mercoledì e dell’Angelus.

- il Sabato degli adulti: ogni primo sabato del mese, ore 19 con Vespero, testimonianza, cena condivisa.

- il Sabato dei genitori delle classi di catechismo ore 19, incontro con i sacerdoti e catechiste, cena condi-visa.

- gli incontri degli educatori: 28/11– 30/01– 27/02, ore 16 su tematiche che verranno fatte conoscere.

Si ripropone l’importanza del pregare e si decide la priorità da dare a:

- incontri di preghiera liturgica: Lodi in Avvento e Qua-

resima, ore 8 e il Vespero infra Missam nei tempi liturgici forti.

- l’adorazione eucaristica il 1° venerdì del mese: ore 17-18.30; 21-22.30, nelle Quarantore e il Corpus Domini

- la preghiera devozionale: il Rosario quotidiano, ore 18, la Via Crucis nei venerdì di Quaresima e le visite spontanee al SS. Sacramento.

Carità Deve diventare dimensione di ogni azione e di ogni

espressione del cristiano. Don Gcarlo informa che nella Caritas si riconosco-no alcune aggregazioni operanti in quartiere: Centro di ascolto, Banco di solidarietà alimentare, Guardaroba, Rete aiuto lavoro, Amici miei e carita-tiva anziani. Ultimamente nei vari am-biti si sta coinvolgendo gente nuova. Alcune famiglie vanno anche nelle case a portare la spesa ai bisognosi.

“Progetto gemma” che si interessa di adozioni prenatali a distanza: per la giornata della vita (6 febbraio) le porteremo a tre.

Cultura Il consiglio pastorale ha apprezzato l’apertura della edicola della buona stampa parrocchiale che permet-te ai fedeli di acquistare Avvenire, l’Osservatore Ro-mano, una serie di riviste cattoliche e una selezione di libri consigliati. Anche se con una certa titubanza viene approvata l’iniziativa di suggerire ai fedeli la lettura trimestrale di un libro messo in vendita presso l’edicola e di trovarsi poi a parlarne magari in sinergia con il “Caffè Letterario”. L’informatore parrocchiale “Il Richiamo” quindicinal-mente propone mostre, concerti e proposte di incontri culturali attraverso cui imparare a usare la ragione in modo critico e sistematico.

I Consigli pastorali in assise a Precotto Il 1° ottobre i Consigli pastorali delle parrocchie di Mi-lano si sono ritrovati in S. Ambrogio per consegnare all’Arcivescovo il frutto della loro riflessione sulle ur-genze e sui problemi che l’attuale situazione cultura-le, sociale e religiosa pone alla Chiesa ambrosiana. “Carta di comunione e di missione” è la denominazio-ne attribuita alla sintesi di tale lavoro. Al termine dell’incontro l’Arcivescovo ha invitato i CPP di ogni parrocchia a calare i principi ispiratori e i suggerimenti della “Carta” nella vita delle singole co-munità .

Il CPP di Precotto, avendo già incominciato a lavora-re sui punti più salienti, dà informazione attraverso la sintesi del verbale sotto riportata. Nel frattempo, per avere un confronto e un contributo di arricchimento, le tredici Parrocchie del Decanato hanno invitato un eminente teologo di Lodi, don Cesare Pagatti,

Martedì 26 ottobre, ore 21 presso il cine-teatro di Viale Monza 224

“Come trasmettere la fede alle nuove generazioni”

DECANATO DI TURRO

CONSIGLIO PASTORALE DI S.MICHELE ARCANGELO

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Vita della comunità

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GIORNATA MISSIONARIA M.LE

I l 20 ottobre in piazza Piccoli Martiri a Gorla ha avuto luogo la tradizionale cerimonia per non di-

menticare le vittime del bombardamento del 1944. Il popolo di Precotto si unisce alla commemorazione di Gorla (oltre 200 bambini furono se-polti dal crollo della scuola elemen-tare) e ricorda nello stesso momen-to le vittime della scuola A.Rosmini, dove i bambini furono posti in salvo dall'immediato intervento di don Carlo Porro, ma dove comunque persero la vita tre abitanti del quar-tiere, fra i soccorritori e il personale della scuola.

24 Ottobre 2010

I membri del gruppo missionario saranno presenti all’entrata della Chiesa per

• distribuire il messaggio del Santo Padre, il libretto con ricette di cucina di Annamaria Capuano e altri depliants missionari

• sottoscrivere abbonamenti a riviste missionarie, adozioni di seminaristi dei Paesi di prima evange-lizzazione, intenzioni Messe per i missionari

• raccogliere vecchie lire italiane.

BANCO VENDITA PRESSO GAZEBO NEL CORTILE DEL CENTRO PARROCCHIALE

LXVI ANNIVERSARIO

3 novembre - 23 dicembre

Q uest’anno l’incontro con le famiglie nel periodo prenatalizio interesserà la zona sud est di Pre-

cotto comprendente l’abitato tra viale Monza, via Ci-slaghi, Semeria, Ponte Nuovo, Mariani, Val Garde-na, Val Camonica e piazzale Martesana. Solo don Giancarlo e don Andrea potranno farsi cari-co di queste visite serali. Don Alexander, per i corsi di studio in Cattolica, po-trà solo il mattino del sabato. Tale situazione ci spin-ge a domandare ad alcuni fedeli di mettersi a dispo-sizione per svolgere nei caseggiati dove abitano o in qualche via, il compito di “sacerdozio ordinario” rice-vuto in dono dal Battesimo. Le famiglie riceveranno in omaggio un plico conte-nente un cartoncino con l’immagine della natività di Gesù dipinta da William Congdon, una lettera di au-gurio e una busta per una libero contributo a soste-gno delle spese sostenute a favore della scuola par-rocchiale dell’infanzia e della palestra.

BENEDIZIONE NATALIZIA

U no dei più grandi Ve-

scovi nella storia della Chiesa: grande nella ca-rità, grande nella dottrina, grande nell'apostolato, ma grande so-prattutto nella pietà e nella de-vozione. Egli diceva: "le anime si conquistano con le ginocchia". Si conquistano cioè con la preghiera, e preghiera umile. Fu uno dei maggiori riformatori della Chiesa. Era nato nel 1538 ad Arona nella Rocca dei Borrome-o, padroni e signori del Lago Maggiore e delle terre rivierasche. Fu consacrato Vescovo nel 1563, a 25 anni. Entrò in pompa magna a Milano, campo della sua nuova attività pastorale. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Profuse, inoltre, a piene mani, le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Durante la terribile peste del 1576 la sua cappa divenne coperta dei malati, assistiti personal-mente da lui. Ma, per quanto robusta, la sua fibra era sottoposta a una fatica troppo grave. Bruciato dalla febbre, conti-nuò le sue visite pastorali, pregando e insegnando. Fino all'ultimo, continuò a seguire personalmente tutte le sue fondazioni, contrassegnate dal suo motto, for-mato da una sola parola: Humilitas. Il 3 novembre dei 1584 crollò sotto il peso della sua logorante fatica. Aveva soltanto 46 anni, e lasciava ai Milanesi il ricor-do di una santità seconda soltanto a quella di un altro grande Vescovo milanese, Sant'Ambrogio. 4 novembre 2010: 5° centenario della canonizzazione

S. CARLO BORROMEO

Rete Aiuto Lavoro

Chi avesse bisogno di personale per • aiuto nei lavori domestici • assistenza a persone anziane • qualsiasi altro lavoro segnali la sua necessità a: [email protected] oppure lasci una richiesta scritta al Centro di Ascolto il venerdì ore 17.30 - 18.30.

CARITAS PARROCCHIALE

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Per allargare la ragione

A PROPOSITO DEL “NOBEL ALLA PROVETTA”

Dovrebbe far sorridere lo spettaco-lo del Nobel 2010 per la medicina Robert Edwards mediaticamente dipinto come un eretico braccato da chi lo vorrebbe al rogo, il nuovo Galileo, forse il Maligno in persona (sì, qualche penna illustre a corto di idee s’è aggrappata persino a questa raffinata metafora). Purtroppo però non c’è alcun in-tento umoristico nelle tonanti titola-zioni («L’ira del Vaticano») e negli accigliati editoriali («L’ultimo ana-tema») che hanno accompagnato sui giornali la notizia del premio all’85enne scienziato inglese per la sua scoperta datata 1978 sulla possibilità di applicare all’uomo le tecniche di riproduzione artificiale utilizzate negli allevamenti di ani-mali.

Nell’immaginifico resoconto offerto agli incolpevoli lettori, fior di colle-ghi hanno proposto una volta an-cora la grottesca contrapposizione della Chiesa alla scienza, la fanta-siosa cronaca di una crociata a serramanico pronta a scattare co-me un riflesso condizionato appe-na si parla di provette e laboratori: la fede di qua, la ricerca di là. Questa stucchevole caricatura o-gni volta si appesantisce di nuovi rutilanti dettagli, come i laboratori minacciati da un’implacabile Inqui-sizione, o il cardinale ignaro delle pene di una coppia desiderosa di un figlio. Ma i fantasmi clericali a-gitati davanti all’opinione pubblica, nel goffo tentativo di piegarla a un

facile disprezzo, sono invenzioni di cartapesta: perché galleggiano su t e o r e m i i n c o n s i s t e n t i , sull’omissione deliberata di fatti e numeri, sulla rimozione di problemi e interrogativi epocali. Esaltare i successi della provetta senza chiedersi quali siano stati i suoi costi umani e scientifici è se-gno di superficialità disarmante, se non di ignoranza. Ma come? Si parla dei 4 milioni di bambini nati grazie alla fecondazione extracor-porea, e si tace sui tentativi falliti (infinitamente di più) per arrivare a quel risultato? La verità (taciuta) è che 32 anni dopo la nascita della prima "figlia della provetta" – l’ormai celebre Louise Brown – la tecnica della procreazione artificiale ha un im-barazzante tasso di fallimenti: be-ne che vada, arriva in porto una gravidanza ogni otto embrioni "prodotti". I dati dell’ultima relazione ministe-riale al Parlamento sulla applica-zione della legge 40 parlano di 10.212 nati nel 2008 contro 84.861 esseri umani creati artificialmente e mai giunti a realizzare il progetto di vita dirompente, irriproducibile e misterioso che li governa sin dal primo istante (e sfidiamo qualun-que Nobel a dimostrarci il contra-rio). Una sproporzione agghiac-ciante, specie se si considera che parliamo di vite umane; un dato che dovrebbe consegnare la pro-vetta quantomeno a un confronto laicamente aperto su uno dei bi-lanci più controversi e discutibili nella storia della scienza. Altro che scomuniche e, se ci è permesso, altro che Nobel. Ma accettare questo confronto – ripetiamo: a rigor di ragione – e-quivarrebbe a rinunciare alla bar-zelletta della Chiesa ottusa e perfi-da e dello scienziato libero e co-raggioso. Una storiella per palati buoni, che si replica come a cerca-

re il conforto dei cari vecchi stere-otipi quando non si vuol capire quello che accade. E quello che accade è questo, per chi l’avesse dimenticato: il dilagan-te business delle cliniche private che pretendono mano libera per poter prosperare; il mercato degli ovociti e delle maternità surrogate, sulla pelle delle donne di Paesi poveri; la spietata selezione dell’embrione con le caratteristiche migliori, il sesso prescelto, la dota-zione genetica ineccepibile; il bombardamento ormonale di ogni ciclo di fecondazione, che espone le donne a conseguenze nefaste per la salute; la sterilità (talora mo-tivata da cause psicologiche) an-cora lì, assolutamente irrisolta, con tutto il suo carico di sofferenze; un numero enorme e crescente di embrioni "sospesi" nei freezer di mezzo mondo; l’adozione deprez-zata a scelta di scarto.

Un bilancio che dovrebbe indurre a giudizi più equilibrati rispetto a certo vieto e intramontabile luogo-comunismo. Ma quando il fumo del pregiudizio obnubila la vista – proprio mentre si esalta la scienza – non c’è ragione che tenga. Francesco Ognibene Avvenire 6 ottobre 2010

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Magistero della Chiesa

C on questa esortazione Bene-detto XVI, parlando a braccio,

ha inaugurato i lavori della Assem-blea speciale del Sinodo dei Ve-scovi sul Medio Oriente in pro-gramma fino al 24 ottobre. Vi prendono parte 185 Padri sino-dali, a rappresentare i quasi 6 mi-lioni di cattolici dell’area e, tra altri invitati, figurano un rabbino del Co-mitato ebraico internazionale, il consigliere sunnita del Gran Mufti del Libano e un Ayatollah di Tehe-ran. Un appuntamento in cui i parteci-panti, come aveva già spiegato lo stesso papa Ratzinger nell’omelia della celebrazione inaugurale, so-no chiamati a riflettere «sul pre-sente e sul futuro dei fedeli e delle popolazioni del Medio Oriente», concentrandosi «sugli aspetti pro-pri della loro missione». In una Basilica vaticana gremita di gente, dove in omaggio ai diversi riti rappresentati il Vangelo è stato proclamato in latino e in greco e cori hanno cantato in latino e in arabo, il Pontefice ha così dunque insistito sulle ragioni di questo Si-nodo e sulla prospettiva da cui guardare al Medio Oriente, senza ignorarne le problematiche politi-che, economiche e sociali.

Un’impostazione, ha spiegato, che ci spinge a guardare a questa terra «nella prospettiva di Dio», che si-gnifica «riconoscere in essa la "culla" di un disegno universale di salvezza nell’amore, un mistero di comunione che si attua nella liber-

tà e perciò chiede agli uomini una risposta». Così, se, come recita il titolo scel-to, il Sinodo deve servire ad appro-fondire «Comunione e testimonian-za» delle Chiese del Medio Orien-te, l’auspicio di «tutti», per Bene-detto XVI, è che «i fedeli sentano la gioia di vivere in Terra Santa, terra benedetta dalla presenza e dal glorioso mistero pasquale del Signore Gesù Cristo. Lungo i secoli quei Luoghi hanno attirato moltitudini di pellegrini ed anche comunità religiose maschili e femmini-li, che hanno considerato un grande privilegio il poter vi-vere e rendere testimonian-za nella Terra di Gesù. Nonostante le difficoltà, i cristiani di Terra Santa sono chiamati a ravvivare la co-scienza di essere pietre vive della Chiesa in Medio Orien-te, presso i Luoghi santi del-la nostra salvezza».

Ma perché questo avvenga, i cri-stiani del Medio Oriente hanno bi-sogno di esercitare «un diritto u-mano fondamentale», ossia poter «vivere dignitosamente nella pro-pria patria». Per questo è necessario «favorire condizioni di pace e di giustizia, indispensabili per uno sviluppo ar-monioso di tutti gli abitanti della regione». Tutti, ha concluso, «sono chiamati a dare il proprio contributo: la co-munità internazionale, sostenendo un cammino affidabile, leale e co-struttivo verso la pace; le religioni maggiormente presenti nella regio-ne, nel promuovere i valori spiri-tuali e culturali che uniscono gli uomini ed escludono ogni espres-sione di violenza», mentre «i cri-stiani continueranno a dare il loro contributo non soltanto con le ope-re di promozione sociale, ma so-prattutto con lo spirito delle Beati-tudini». Salvatore Mazza Avvenire 12 ottobre 2010

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Il Papa: quattro falsi dei e l'unico Dio. I «capitali anonimi» che «schiavizzano» gli uomini ad un modo di vivere immorale, la ferocia della violenza terroristica perpetrata in nome di Dio, la forza annientatrice della droga e la mentalità dominante che tende a screditare valori come il matrimonio o la castità, sono le «false divinità» che oggi «distruggono il mondo». E come agli inizi del cristianesimo «il sangue dei martiri» ha «depotenziato le false divinità, a partire da quel-la dell’imperatore», anche oggi «il sangue dei martiri, il dolore del grido della Madre Chiesa che fa cadere… e non assorbe i falsi idoli servono a trasformare il mondo».

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Arte e cultura

La rassegna Antichi organi, percorso attraverso le chiese e i luoghi che conservano gli organi più anti-chi di Milano propone: - domenica 31 ottobre dal-le 15,00 alle 18,00 una visita alla chiesa di San Bernardino alle ossa con concerto d’organo e pia-noforte;

- domenica 7 novembre ore 16,00 basilica di san Nazaro concerto per ma-rimba e organo.

Informazioni e prenotazioni al n. 3311387427 Il Centro Culturale Leone XIII, via Leone XIII 12, pro-pone due incontri biblici con Padre Uberto Ceroni sul tema «L’inquietudine di un cammino nel Vangelo di Marco»: - 25 ottobre 2010, ore 21,00 - 29 novembre 2010, ore 21,00 info: 02.4385021

Centralino tel. 02.27007012

Fax Segreteria: 02.25707289

per intenzioni S. Messe, prenotazione sale,

richieste e ritiro certificati, iscrizioni a vari eventi

da lunedì a venerdì: 17.00 - 18.30

sabato: ore 10.30 - 11.30

Fax Amministrazione: 02.25715857

Parroco: don Giancarlo Greco cell. 340.6085722

[email protected]

Vicario: don Andrea Plumari cell. 349.2819915

[email protected]

Sac.: don Alexander Dung cell. 331.7182911

[email protected]

Scuola Materna Parrocchiale: tel. e fax 02.25715674

[email protected]

Biblioteca: martedì, giovedì e sabato 16.30 - 18.30

domenica 10.30 - 12 e 17 - 18

Caritas - Centro di ascolto: venerdì 17.30 - 18.30

SS. Messe feriali: ore 7.30 - 18.30

sabato e vigilie: ore 18

festive: ore 8 - 9.30 - 10.45 - 12 - 18

Vespero domenicale: ore 17.30

Sacramento della riconciliazione:

Nei giorni festivi il confessore sarà presente mezzora

prima della celebrazione e non durante la S. Messa.

martedì, venerdì: ore 19 - 20

sabato: ore 17 - 18

Parrocchia e Segreteria

PALESTRA PRECOTTO - A.S. RGP

Viale Monza 224/A Milano Tel. 0239548399 - 3384154600

CORSI PER BAMBINI E BAMBINE

scuola materna ed elementare

JUDO - DANZA CLASSICA

DANZA PROPEDEUTICA

CORSI PER ADULTI

G.A.G. AEROBICO - PILATES

BALLI ZUMBA – FITNESS DANCE - DANZA CLASSICA

GINNASTICA DOLCE - TAHI CI

FISIOTERAPIA - CORSI DI COMPUTER

Domenica 21 novembre Festa del torrone di Cremona e visita al castello di Soncino

h 08.00 Partenza da piazza Precotto h 09.30 Visita al castello di Soncino h 11.30 Visita guidata di Cremona - Duomo e Torrazzo Pranzo libero Passeggiata tra le bancarelle del torrone h 17.30 Ritrovo per rientro a Milano in serata Quota di partecipazione 27 € da versare alla iscrizione Iscrizioni entro il 14 novembre da Colombo Calzature

via Cislaghi,2 - tel.02.2575866 / 338.9317693 Info Gregorio 3398819232

CAMMINARE MILANO Itinerari alla scoperta della città

Guidati da Sissa Caccia Dominioni - storica dell’arte

Giovedì 28 ottobre ore 15.30 Via Torino: arteria arteria commerciale e asse di penetrazione verso il Duomo. L’itinerario si svolge tra palazzi e chiese nelle vec-chie contrade del Bollo, della Lupa e dei Mercanti d’oro.

Giovedì 18 novembre ore 15.30 Corso Garibaldi: l'itinerario rivela una tradizione artigiana risalente al periodo medioevale. Corso Ga-ribaldi, S.Maria Incoronata, S.Simpliciano, Via Ma-donnina, Santa Maria del Carmine, Via Ponte Vete-ro, Via Broletto, chiesa San Tomaso.

SALVADOR DALI' “il sogno si avvicina”

Torna a Milano dopo 50 anni il genio di Salvador Dalì con una mostra che indaga il rapporto del grande artista spa-gnolo, maestro del Surrealismo, con il paesaggio, il sogno e il desiderio. In mostra per la prima volta la sala di Mae West, realizzata all’interno del percorso espositivo così come fu ideata dallo stesso Dalì. Fino al 30 gennaio a Palazzo Reale - piazza Duomo, 12 - Milano

Consiglio di Zona 2 - viale Zara, 100 Presentazione del Libro “Antiche cure”: le erbe medicamentose 17 novembre ore 18.30 info 02.88458200

Biblioteca Crescenzago - via Don Orione, 19 “Il diritto di crescere” Mostra fotografica sui diritti dell’infanzia fino al 3 novembre info 02.88465808

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Calendario liturgico

Domenica 24 Giornata Missionaria Mondiale 08.00 Riccardo 09.30 Rito catecumenale - Fam. Amato, Gentile e Modena 10.45 Luigi Gabbiazzi 12.00 Pro populo 17.00 Adorazione eucaristica e canto del Vespero 18.00 Erminio con Egidio Arseni

Lunedì 25 07.30 Maria e Donato 18.30 Ugo Nardi Martedì 26 07.30 Alessandro De Gaspari 18.30 Fam. Rocchitelli Mercoledì 27 07.30 Paola e Leopoldo 18.30 Pietro Meo con Imilde Arangia Giovedì 28 07.30 Adele, Gigi e Serafina Bislenghi 18.30 Antonio Mameli con Marco Lemmo Venerdì 29 07.30 Bimo, Giuseppe, Ines, Erminia 18.30 Carla Montalbetti e defunti del mese Sabato 30 07.30 Marisa Frezza 18.00 Orfea

Domenica 31 II dopo la dedicazione 08.00 Fam. Baioni e Crivelli 09.30 Cecilia 10.45 Fam. Corcella, Russo, Petito e Di Corcia 12.00 Pro populo - 25° matr. di Gisella e Gerardo Frisari 17.30 Canto del Vespero 18.00 Erminia Palavera

Lunedì 1 Tutti i Santi 08.00 Fam. Greganti e Stefanini 09.30 Assunta e Reginaldo 10.45 Eugenia, Mario, Elena e Vincenzo 12.00 Pro populo 18.00 Angelo, Giuseppe, Antonietta e Livio Martedì 2 Commemorazione dei fedeli defunti 07.30 Fam. Porfiri e Badioli 15.45 Per tutti i defunti della parrocchia 18.30 Santo

Mercoledì 3 07.30 Massimo ed Emilio 18.30 Agostino,Sandra,Luciano e genitori con Famiglie Renisi e Coia Mercoledì 4 S. Carlo Borromeo 07.30 Tommaso, Teresa e Giuseppe 18.30 Liliana Bottazzi Venerdì 5 07.30 Anime sante del Purgatorio 17.00 Adorazione eucaristica 18.30 Giovanni Rocco 21.00 Adorazione eucaristica Sabato 6 07.30 Luisa 18.00 Mosè

Domenica 7 N.S. Gesù Cristo re dell’universo 08.00 Ernesta 09.30 Mariuccia, Venusto, Pietro e Carolina 10.45 Antonio Gelsomino, Giulia, Santo e Damiano 12.00 Pro populo 16.00 Catechesi battesimale 17.30 Canto del Vespero 18.00 Fam. Anici e Longo

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Calendario gruppi

Amici miei incontro volontari sab 12 nov ore 21 Pomeriggio in amicizia dom 21 nov ore 16

Azione cattolica dom 7 nov ore 16

Caffè letterario mart 9 nov ore 21 La Divina Commedia in dialetto milanese di A.M.Antonini Relatori G. Scotti, L. Feldman, P. Amietta

Caritas decanale □ □ □ □ □

Caritas parrocchiale giov 2 dic ore 21

Catechesi adulti giov 28 ott ore 21

Compagnia dell’anello ogni venerdì ore 18.30

Consiglio pastorale giov 4 nov ore 21

Coro parrocchiale ogni mercoledì ore 21

Corso fidanzati lun 25 ott ore 21

Costruttori di amicizia giov 4 nov ore 17

Famiglie in cammino dom 21 nov ore 15

Giovani giov 28 ott ore 20.30 Monastero S. Chiara - Gorla Gruppo Missioni □ □ □ □ □

Sabato degli adulti sab 6 nov ore 19

Studio aperto ogni martedì ore 15

Terza Età ogni giovedì ore 15

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