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Anno XIII - n.14 27 marzo 2011 Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano :[email protected] - Centralino tel.02.27007012 IL RICHIAMO e 1 Opuscolo religioso stampato in 2200 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org D a una quindicina di giorni sia- mo nel ciclone mediatico con a tema la Libia e la questione irrisolta della ingerenza umanitaria della NATO, il Giappone del dopo terre- moto con la questione del nuclea- re e la disomogenea reazione del mondo arabo alle tirannie da cui è governato. In Italia sotto i riflettori resistono le manifestazioni in me- moria dei 150 anni dell’unità, la massa crescente di immigrati dal Magreb e, quasi ignorato dai gior- naloni, i lavori in corso nella com- missione parlamentare sul fine vita. Se volessimo riassumere in una parola la panoramica sopracitata dovremmo ricorrere al termine “problema”. Siamo perennemente assillati da problemi a livello spiritu- ale (il chi sono, dove vado, con chi e su quale strada sono ineludibili), familiare, aziendale, nazionale e globale. Ma portiamo dentro di noi la risorsa che fa vincere la speranza anche quando sembra non ci siano più appigli o soluzioni? In “spe contra spem” dice la Bibbia. Di questa posizione esistenziale ha bisogno l’uomo: una certezza che resista a tutto, all’usura delle mode e ai tramonti delle illusioni e tenga sempre aperto il cuore alla destina- zione ultima di tutto: Dio e il compi- mento di sé nella felicità. Mosso da questa preoccupazione mi sembra utile offrire ai fedeli qualche spunto che porti il sorriso della speranza e dia risalto alla strada da seguire. Michele Patriciello, un editorialista di Avvenire, ha raccontato questa sua esperienza. Simone, un laico amante della vita, si trova nei pressi di un ospedale del sud dove si praticano gli aborti quando incontra una giovanissima coppia. Intuisce e interviene. Francesco e Luisa gli aprono il cuore. Hanno deciso di eliminare il terzo figlio controvoglia, con l’animo che sanguina. Non avreb- bero mai voluto farlo, ma sono po- veri, disoccupati e con due bambini piccoli. Simone li incoraggia, pro- mette di non lasciarli soli e li mette in contatto con me. Prendiamo appuntamento per la sera in chiesa. Un’ora dopo qualcuno telefona sul cellulare addebitandomi la chiama- ta. È Francesco: «Veramente pren- derete a cuore la nostra situazio- ne? - chiede -. Noi non abbiamo nemmeno la possibilità di comprare i pannolini all’ultimo nato. Davvero ci aiuterete?». Lo rassicuro. Capisco dal tono del- la voce che hanno ripreso a spera- re. Erano stati spinti dalla necessità a varcare la soglia di quello ospe- dale. L’avevano fatto con angoscia. Poche ore dopo chiamo Sara, una pediatra lombarda conosciuta attra- verso Avvenire. Le racconto il fatto. Lei ascolta commossa. Poi mi invia questo messaggio: «La storia che mi hai raccontato mi tocca. A fine ambula- torio farò bonifico per loro. L’aiuto è anche condivisione tra italiani. Cre- do nell’Italia unita dalla condivisio- ne e dalla solidarietà…». C’è sempre da scegliere se fare il bene in segreto o mettere in pratica il consiglio di don Bosco: «Fa’ il be- ne e fallo sapere». Fallo sapere non perché te ne possa vantare - sarebbe meschino - ma per coin- volgere anche chi ti ascolta. Circa 15.000 missionari italiani sparsi per il mondo, un momento forte per sentirci di «appartenere ad un popolo, di avere una storia e un destino comune, di non essere civilmente orfani», come ha detto il cardinale Bagnasco. Montanelli ha definito i missionari «i più credibili rappresentanti dell’Italia in ogni Paese del mon- do». Negli anni del Risorgimento i- taliano è nato il movimento missio- nario con quattro Istituti missionari italiani; il Pime (1850), i Combonia- ni (1867), i Saveriani (1898) e i missionari della Consolata (1901), le Pontificie opere missionarie e l’unione missionaria del Clero (1916). Nel dopoguerra, il volontariato cat- tolico internazionale e i sacerdoti fidei donum che portano Cristo ai popoli e rappresentano degnamen- te l’Italia nel mondo. La vittoria di Cristo sul maligno e sulla morte ci abilita a guardare al futuro con speranza. Terza di Quaresima « di Abramo » LA SPERANZA, VIRTÙ NECESSARIA PER VIVERE I PROBLEMI

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Anno XIII - n.14 27 marzo 2011

Parrocchia San Michele Arcangelo in Precotto - Viale Monza, 224 - Milano :[email protected] - Centralino tel.02.27007012

IL RICHIAMO

e

1 Opuscolo religioso stampato in 2200 copie - scaricabile in formato pdf dal sito www.parrocchiadiprecotto.org

D a una quindicina di giorni sia-mo nel ciclone mediatico con a

tema la Libia e la questione irrisolta della ingerenza umanitaria della NATO, il Giappone del dopo terre-moto con la questione del nuclea-re e la disomogenea reazione del mondo arabo alle tirannie da cui è governato. In Italia sotto i riflettori resistono le manifestazioni in me-moria dei 150 anni dell’unità, la massa crescente di immigrati dal Magreb e, quasi ignorato dai gior-naloni, i lavori in corso nella com-missione parlamentare sul fine vita. Se volessimo riassumere in una parola la panoramica sopracitata dovremmo ricorrere al termine “problema”. Siamo perennemente assillati da problemi a livello spiritu-ale (il chi sono, dove vado, con chi e su quale strada sono ineludibili), familiare, aziendale, nazionale e globale. Ma portiamo dentro di noi la risorsa che fa vincere la speranza anche quando sembra non ci siano più appigli o soluzioni? In “spe contra spem” dice la Bibbia. Di questa posizione esistenziale ha bisogno l’uomo: una certezza che resista a tutto, all’usura delle mode e ai tramonti delle illusioni e tenga sempre aperto il cuore alla destina-zione ultima di tutto: Dio e il compi-mento di sé nella felicità. Mosso da questa preoccupazione mi sembra utile offrire ai fedeli qualche spunto che porti il sorriso della speranza e dia risalto alla strada da seguire. Michele Patriciello, un editorialista di Avvenire, ha raccontato questa sua esperienza. Simone, un laico amante della vita,

si trova nei pressi di un ospedale del sud dove si praticano gli aborti quando incontra una giovanissima coppia. Intuisce e interviene. Francesco e Luisa gli aprono il cuore. Hanno deciso di eliminare il terzo figlio controvoglia, con l’animo che sanguina. Non avreb-bero mai voluto farlo, ma sono po-veri, disoccupati e con due bambini piccoli. Simone li incoraggia, pro-mette di non lasciarli soli e li mette in contatto con me.

Prendiamo appuntamento per la sera in chiesa. Un’ora dopo qualcuno telefona sul cellulare addebitandomi la chiama-ta. È Francesco: «Veramente pren-derete a cuore la nostra situazio-ne? - chiede -. Noi non abbiamo nemmeno la possibilità di comprare i pannolini all’ultimo nato. Davvero ci aiuterete?». Lo rassicuro. Capisco dal tono del-la voce che hanno ripreso a spera-re. Erano stati spinti dalla necessità a varcare la soglia di quello ospe-dale. L’avevano fatto con angoscia. Poche ore dopo chiamo Sara, una pediatra lombarda conosciuta attra-verso Avvenire.

Le racconto il fatto. Lei ascolta commossa. Poi mi invia questo messaggio: «La storia che mi hai raccontato mi tocca. A fine ambula-torio farò bonifico per loro. L’aiuto è anche condivisione tra italiani. Cre-do nell’Italia unita dalla condivisio-ne e dalla solidarietà…». C’è sempre da scegliere se fare il bene in segreto o mettere in pratica il consiglio di don Bosco: «Fa’ il be-ne e fallo sapere». Fallo sapere non perché te ne possa vantare - sarebbe meschino - ma per coin-volgere anche chi ti ascolta. Circa 15.000 missionari italiani sparsi per il mondo, un momento forte per sentirci di «appartenere ad un popolo, di avere una storia e un destino comune, di non essere civilmente orfani», come ha detto il cardinale Bagnasco. Montanelli ha definito i missionari «i più credibili rappresentanti dell’Italia in ogni Paese del mon-do». Negli anni del Risorgimento i-taliano è nato il movimento missio-nario con quattro Istituti missionari italiani; il Pime (1850), i Combonia-ni (1867), i Saveriani (1898) e i missionari della Consolata (1901), le Pontificie opere missionarie e l’unione missionaria del Clero (1916). Nel dopoguerra, il volontariato cat-tolico internazionale e i sacerdoti fidei donum che portano Cristo ai popoli e rappresentano degnamen-te l’Italia nel mondo. La vittoria di Cristo sul maligno e sulla morte ci abilita a guardare al futuro con speranza.

Terza di Quaresima

« di Abramo »

LA SPERANZA, VIRTÙ NECESSARIA PER VIVERE I PROBLEMI

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PROGETTO GEMMA

VITA DELLA COMUNITÀ

I l 17 gennaio scorso a Caltanis-setta è nata Iside, la bimba che

mamma Donatella ha deciso di da-re alla luce rinunciando all’aborto, supportata dai volontari del locale Centro di Aiuto alla Vita e dal no-stro contributo economico che, “come manna dal cielo” aiuta a so-stenere la disoccupazione del mari-to: così ci scrive Milena, la respon-sabile del Centro. Continueremo a seguire e aiutare mamma Donatella fino al compi-mento del primo anno di vita della bimba. Il nostro impegno prosegue anche nei confronti di mamma Da-nielle e della piccola Ezia, accolta dal CAV di Pavia. La bimba, nata il 20 luglio scorso, cresce bella e sa-na. La responsabile del CAV, Lau-ra, ci scrive che «il nuovo ruolo di

mamma ha contribuito a rendere Danielle più matura e più respon-sabile perché tutti i suoi progetti at-tuali e futuri hanno come baricentro la piccola». Si sta intanto pensando di indirizzare Danielle a fre-quentare un corso pro-fessionale per un suo in-serimento in ambito lavo-rativo. Conclude Laura: «Il progetto Gemma è stato indispensabile sia per l’accettazione della gravidanza di Danielle sia per la crescita della bambina. Per questo vi ringrazia. Anche noi del CAV vi ringraziamo per la vostra sensibilità a favore della vita nascente che ha permes-so a una creatura di nascere, di crescere e di occupare quel posto

che Dio ha pensato per lei». Nel frattempo, la Fondazione Vita No-va, coordinatrice a livello nazionale

di Progetto Gemma, ci ha comunicato i nomi delle due nuove mamme che abbiamo adottato con il Nuovo Progetto, iniziato il 6 febbraio 2011 in conco-mitanza con la Giornata della Vita. Sono France-sca, accolta dal CAV di Roma EUR Sant'Eugenio

e Sabrina, accolta dal CAV di Bas-sano del Grappa. Per iniziare a co-noscerle meglio e sentirle più vici-ne, sui prossimi numeri del Richia-mo daremo qualche notizia.

Simona Galbiati

CARITAS PARROCCHIALE

C hi desidera affittare posti letto a stu-denti universitari lo comunichi.

Una famiglia di filippini ha bisogno di un divano letto e un frigorifero.

La raccolta di vestiario invernale è sospe-sa. Si invita a non portare capi di vestiario in giorni e orari diversi da quelli sottoindicati.

mercoledì in Guardaroba 18.30 - 19.30 venerdì in Uff. Caritas 17.30 - 18.30.

Rete Aiuto Lavoro

Chiunque abbia necessità di colf, badanti, baby sit-ters, imbianchini, impiegati o altri servizi si rivolga a: - segreteria parrocchiale 17 - 18.30 - allo 02.2570456 escluso ore pasti - [email protected]

e-mail: [email protected]

L ’associazione è nata in Parrocchia durante il Giu-bileo del 2000.

Non ha fini di lucro e mira a finanzia-re persone e gruppi che operano a favore di famiglie, minori, anziani, di-sabili e della cultura. Ogni contributo è fiscalmente detraibile.

L’associazione si sostiene con • elargizioni liberali dirette • versamenti su Banca Intesa - Sanpaolo IBAN IT18Y 03069 01738 0000 1580 160 • il 5 per mille delle imposte sui propri redditi compi-

lando e firmando i moduli CUD, 730 e Unico

C.F. 972.669.501.59

TALITÀ KUM ONLUS

F ondata nel 1985 da don Massi-mo Camisasca, è stata ricono-

sciuta come Società di vita aposto-lica di diritto pontificio da Giovanni Paolo II nel 1999. All’inizio degli

anni ottanta, un gruppetto di sacerdoti chiede al car-dinal Ugo Po-letti di poter fondare una associazione

sacerdotale anche per formare dei giovani alla missione. Il 14 settembre 1985 don Massimo Camisasca viene eletto Superiore Generale della nuova associazio-ne. È l’inizio della Fraternità: 7 preti e 10 seminaristi. Oggi: 110 preti e 40 seminaristi. La carità quaresimale di respiro missionario della nostra parrocchia mira a sostenere la parrocchia di Taipei a Taiwan dove opera con

entusiasmo don Emanuele Silanos missionario della Fraternità.

“Occorre stare con Gesù per poter stare con gli altri”

FRATERNITÀ SACERDOTALE DI SAN CARLO BORROMEO

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1 Maggio 2011

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VITA DELLA COMUNITÀ QUARESIMA 2011

AFFITTASI APPARTAMENTI

3 camere, soggiorno doppio e cucina abitabile con doppi servizi in zona Precotto

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Monolocale con servizi zona Precotto - - - -

telefonare ore pasti 02.27005201

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Piano rialzato 90 mq

Fermata MM1 Sesto Marelli

Info: Tel. 02.27003122

Tempo di memoria del Signore

Messe feriali: h 7.30 e 18.30

Recita Lodi: h 7.10 mercoledì per medie inferiori h 8.00 ogni giorno in chiesa

Adorazione Eucaristia: ogni giorno h 18 e domenica h 17 con Vespero

Via Crucis: venerdì h 7.30 e h 18.30

Preghiera: venerdì h 17 per ragazzi e adolescenti

Adorazione Santa Croce: ogni venerdì ore 21 - 22

Tempo di ascolto del Signore

Catechesi parrocchiale: 2° e 4° giov. del mese h 21

Ascolto Parola nelle case: vedi calendario gruppi

Sacra rappresentazione: sabato 2 aprile h 21 La passione secondo i nemici di Luca Doninelli - Cast De-Sidera Catechesi dell’Arcivescovo: ogni martedì, h 21 Telenova DTT canale 14 e Radio Marconi FM 94,8

La Chiesa: comunità alternativa di salvati: 29 marzo con Fabio Zavattaro, giornalista Tg1

Conoscere e credere: 5 aprile con Ilaria D’Amico, giornalista La7 e Sky

Prego, quindi sono: 12 aprile con Paola Saluzzi, giornalista TV2000 e Sky

Tempo di penitenza per il Signore

Confessioni: ogni giorno h 7.30 e 18 martedì, venerdì: h 19 - 20; sabato: h 17 - 18

Educazione alla sobrietà: Rinuncia al superfluo: alcolici, fumo, divertimenti, digiuno televisivo … Astinenza dalla carne: ogni venerdì Digiuno: primo e ultimo venerdì

Educazione alla carità: Visita ai malati, aiuto ai bisognosi e alle missioni: in particolare alla Fraternità dei missionari di San Carlo Borromeo a Taipei in Taiwan.

PELLEGRINAGGI PARROCCHIALI

CATECUMENATO

Incontri di formazione per educatori (genitori, insegnanti, catechisti, allenatori)

“Come far incontrare Gesù al preadolescente”

Assemblea con introduzione di don Andrea

27 marzo h 16 - in aula S. Rita 1° piano

Q uest’anno la nostra parrocchia ha la gioia di con-ferire il Battesimo a Francesca Zerba che da due

anni sta facendo il percorso del Catecumenato, ad Al-dair Munoz di 15 anni e Matteo Cecchet di 11 anni. I cammini diversificati della loro preparazione preve-dono l’adempimento degli “scrutini” in tempi e forme molteplici. Francesca verrà conosciuta dalla Comunità durante le celebrazioni eucaristiche domenicali: h 9.30 nella 3a di Quaresima, h 18 nella 4a e h 12 nella 5a. Aldair seguirà il percorso con i ragazzi delle superiori. Matteo lo farà con i suoi compagni di catechismo e con loro sarà cresimato a maggio. I tre Sacramenti della iniziazione cristiana verranno celebrati durante la Veglia pasquale. Sette giovani, Paolo, Ornella, Claudio, Leonardo, Va-lentina, Antonio e Anna, riceveranno la Cresima do-menica 27 marzo h 18. Il dono dello Spirito Santo li renderà più sicuri e con-sapevoli nella fede fino a diventarne testimoni. A tutti esprimiamo il nostro incoraggiamento e assicu-riamo un accompagnamento nella preghiera.

Beatificazione di Giovanni Paolo II

Partenza 30 aprile ore 22 Ritorno 1 maggio ore 24 circa Pullman 55 € (minimo 40 persone) Iscrizioni entro il 10 aprile

Non raggiungendo il numero minimo il viaggio sarà annullato.

11 - 17 luglio 2011

Tour artistico - religioso

Lisbona, Fatima, Tomar, Coimbra, Braga, Santiago de Compostela, Oporto

A/R Linate aeroporto Quota € 1.100 (min. 25 partecipanti) Iscrizione entro 7 aprile in segreteria Caparra € 300

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PER ALLARGARE LA RAGIONE PIÙ COSCIENTI DEL MISTERO

C ome formiche. Laboriose, ge-niali. Ma formiche. Tutta la tua

vita di uomo o di donna — amori, dolori, ricordi, fatiche — spazzata via in un istante. Il terremoto e il maremoto giappo-nese ci riportano con il febbrile suc-cedersi di immagini e di titoli sem-pre più inquietanti una verità di cui da sempre l’uomo parla. Lo dicevano i poeti dei Salmi, dei classici latini e greci, il nostro Leo-pardi, il nordico Ibsen: di fronte alla potenza della natura siamo quasi niente. La potenza che si dispiega a volte in spettacoli vertiginosi di bellezza. O altre volte in rasoiate tremende di morte. E allora di fronte a questa verità da profeti e da breaking-news, che grida e mormora in libri antichi e nei nostri video accesi, si possono prendere vari atteggiamenti. Perché tutti, sì, siamo come formi-che, esseri quasi confusi con il nul-la, come diceva Leopardi. Ma questa verità che riguarda tutti può essere affrontata in vari modi personali. In questi giorni spesso anche forzando si sono lodate la “freddezza dignitosa”, la compo-stezza del popolo giapponese. Si è visto il deposito di una millena-ria sapienza che vive i colpi del de-stino come un fato da accettare compattandosi in una forza colletti-va, superando il destino di dolore individuale e trovando risorse per rimettersi in moto come nazione.

Una dignitosa accettazione dell’essere fragili e minimi, pur se ideatori di alcune prodigiose mac-chine che hanno resistito alla di-struzione. Un operoso fatalismo, una dignito-sa sconfitta. «Ti basta questo?» chiede a ognuno di noi il terremoto. Oppure c’è chi solo dispera. Chi cambia canale, cerca evasione dall’imponente evidenza di preca-rietà. Chi disperando del tutto spe-ra solo nella fortuna. Spera di scamparla, in un modo o nell’altro.

E divide il mondo in fortunati e no. La dea fortuna (lo vediamo da quanta pubblicità è dedicata a lot-terie) gode ottima reputazione tra di noi. Ma, appunto, è il regno di una spe-cie di disperazione: ci si affida al caso, ci si augura che la malasorte colpisca qualche chilometro più in là. Oppure c’è chi di fronte e dentro a questo evento naturale (e uma-no) trova una provocazione a vive-re più coscientemente il senso del limite. L’uomo religioso da sempre chiama queste cose “un segno”. Tendiamo a dimenticare. Troppi pensieri di banale sufficienza, di autodeterminazione albergano nel-

le nostre menti. Fino a che la luce dura della tragedia non ci ricorda: sei quasi nulla. Noi cristiani ce lo siamo sentiti ripetere nel Mercoledì delle ceneri. L’uomo religioso riflet-te sul limite della condizione uma-na. Non conosce la sorpresa ipocri-ta ed egoista di chi si scandalizza o disperando si affida a una dea cie-ca. Tutti diciamo anche «ti amo da morire», oppure «sei bella da mori-re» perché in ogni esperienza uma-na — di dolore come di gioia — si tocca il nostro essere limitati. E sempre dobbiamo aprirci appun-to a una misura più grande per comprendere il mistero dell’amore. Del dolore. Del reale vivere. Leo-pardi diceva che il segno più netto della nostra grandezza è questo senso di piccolezza, d’essere un “quasi niente” che però abbraccia il mistero infinito del reale, essendo-ne cosciente e ponendo domande: che fai tu luna in ciel? Siamo “quasi niente”, e quindi no, non siamo pari a niente. Ogni uomo, pur disperso come in un soffio dagli elementi è differente (anche ora, nell’ora della morte) dal niente. La sventura giapponese o ci lascia più coscienti del mistero o ci sarà inutile. O lascia più attenti a cerca-re quale sia il volto di questo miste-ro, o sarà qualcosa da cui voltare il capo. Da cui sperare di proteggere noi e i nostri piccoli come fa una cagna, impaurita, incosciente. Davide Rondoni, «Avvenire»

DAL CONSIGLIO PASTORALE

N ella riunione del 16 marzo i membri del Consiglio pastora-

le hanno inizialmente proceduto al-la verifica del mese comunicando esperienze e valutazioni sui fatti più significativi della vita personale e di quella ecclesiale e civile. È stato ricordato il testamento spiri-tuale di Schart Bhatti, quaran-taduenne ministro pachistano catto-lico, ucciso il 2 marzo scorso per il

coraggioso impegno in difesa dei diritti delle minoranze e per il supe-ramento della legge antiblasfemia. Nel suo testamento, oltre a ribadire la sua fede in Cristo, quasi con un presentimento di martirio, si diceva disposto a dare la vita per Lui. In ordine all’ammirazione che que-sti esempi di santità suscitano, don Giancarlo ha invitato a spostare lo

sguardo dagli uomini a Cristo. E’ Lui infatti che rende i discepoli così veri e liberi! I santi e i martiri sono la documentazione storica della promessa fatta da Cristo “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue vivrà per me come io vivo per il Padre”.

Sul messaggio di Paolo ai Corinzi letto nella prima domenica di Qua-

(Continua a pagina 5)

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PROMOTORI DI COLLABORAZIONE, SOLIDARIETÀ E UMANITÀ

MAGISTERO DELLA CHIESA

I l 12 marzo scorso il Santo Padre ha ricevuto in udienza i sindaci

membri della Associazione Nazio-nale Comuni Italiani (A.N.C.I.).[...]. «La molteplicità dei soggetti, delle situazioni, non è in contraddizione con l’unita della Nazione» che è ri-chiamata dal 150° anniversario che si sta celebrando — ha ribadito il papa nel suo discorso — . A diversi livelli, compreso quello ecclesiologico, unità e pluralità so-no due valori che si arricchiscono mutuamente, se vengono tenuti nel giusto e reciproco equilibrio. [...] Due principi che consentono que-sta armonica compresenza tra uni-tà e pluralità sono quelli di sussi-diarietà e di solidarietà, tipici dell'in-segnamento sociale della Chiesa. Tale dottrina sociale ha come og-getto verità che non appartengono solo al patrimonio del credente, ma sono razionalmente conoscibili da ogni persona. [...] Questi principi — ha sottolineato ancora Benedetto XVI — vanno applicati anche a livello comunale, in un duplice senso: nel rapporto con le istanze pubbliche statali, re-gionali e provinciali, così come in quello che le autorità comunali hanno con i corpi sociali e le forma-zioni intermedie presenti nel territo-

rio. [...] Tra esse rientrano numerose realtà ecclesiali, quali le parrocchie, gli o-ratori, le case religiose, gli istituti cattolici di educazione e di assi-stenza. Auspico che tale preziosa attività trovi sempre un adeguato apprezzamento e sostegno, anche in termini finanziari. [...] A questo proposito — ha aggiunto Benedetto XVI — desidero ribadi-re che la Chiesa non domanda privilegi, ma di poter svolgere libera-mente la sua missione, come richiede un effet-tivo rispetto della libertà religiosa. Essa consente la colla-borazione, che in Italia esiste, fra la comunità civile e quel-la ecclesiale. Purtroppo, in altri Pa-esi le minoranze cristiane sono spesso vittime di discriminazioni e di persecuzioni. [...] Vorrei inoltre sottolineare l'impor-tanza del tema della “cittadinanza”, che avete posto al centro dei vostri lavori. [...] Oggi la cittadinanza si colloca, ap-punto, nel contesto della globaliz-zazione caratterizzata, tra l’altro, per i grandi flussi migratori.

Di fronte a questa realtà, bisogna saper coniugare solidarietà e ri-spetto delle leggi affinché non ven-ga stravolta la convivenza sociale. Si tenga conto dei principi del dirit-to e della tradizione culturale e an-che religiosa da cui trae origine la nazione italiana. Questa esigenza è avvertita in mo-

do particolare da voi che, come amministra-tori locali, siete più vici-ni alla vita quotidiana della gente. Da voi si richiede sem-pre una speciale dedi-zione nel servizio pub-blico che rendete ai cit-tadini, per essere pro-motori di collaborazio-ne, di solidarietà e di u-manità. [...]

La storia — ha concluso il pontefi-ce — ci ha lasciato l’esempio di sindaci che con il loro prestigio e il loro impegno hanno segnato la vita delle comunità. Giustamente è sta-ta ricordata la figura di Giorgio La Pira, cristiano esemplare e ammini-stratore pubblico stimato. Possa questa tradizione continuare a portare frutto per il bene del Pae-se e dei suoi cittadini! Benedetto XVI

resima: “Lasciatevi riconciliare” e “Fatevi messaggeri di riconciliazio-ne”, è stato ribadito che i cristiani sono chiamati dalla sequela a Cri-sto a essere segni e strumenti di accoglienza e di misericordia sen-za stancarsi mai. Questa è la sola tipo-logia dell’amore che Gesùci ha trasmes-so. A Lui dobbiamo arrenderci e da Lui lasciarci plasmare. Riguardo al gesto di

preghiera promosso dalla CEI il 13 marzo per chiedere la misericordia di Dio e la pace sulle tensioni pre-senti in Africa e Asia, don Giancar-lo ha manifestato la sua amarezza e rincrescimento per la deludente risposta della comunità ed ha ri-badito che non si crede a sufficien-za all’efficacia della preghiera.

All’appello hanno ri-sposto solo quelli del-la terza e quarta età. Si è poi deciso di va-lorizzare il 24 marzo come “giornata dei

missionari martiri” con la celebra-zione della liturgia per i cristiani perseguitati, l’adorazione eucaristi-ca e la proposta del digiuno. Nel calendario di aprile si è accet-tato di dare risalto allo spettacolo della Compagnia Teatrale De-sidera “La Passione secondo i ne-mici di Cristo”, su testo di Luca Do-ninelli. La rappresentazione che aiuterà anche a prepararsi alla set-timana santa sarà effettuata in Par-rocchia sabato 2 aprile, ore 21. Fernanda Iesini

(Continua da pagina 4)

DAL CONSIGLIO PASTORALE

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Centralino tel. 02.27007012

Fax Segreteria: 02.25707289 per intenzioni S. Messe, prenotazione sale, richieste e ritiro certificati, iscrizioni a vari eventi da lunedì a venerdì: 17.00 - 18.30 sabato: ore 10.30 - 11.30 Fax Amministrazione: 02.25715857

Parroco: don Giancarlo Greco cell. 340.6085722 [email protected] Vicario: don Andrea Plumari cell. 349.2819915 [email protected] Ospite: don Alexander Dung cell. 331.7182911 (Nigeria) [email protected]

Scuola Materna Parrocchiale: tel. e fax 02.25715674 [email protected] Biblioteca: martedì, giovedì e sabato 16.30 - 18.30 domenica 10.30 - 12 e 17 - 18

Caritas - Centro di ascolto: venerdì 17.30 - 18.30

SS. Messe feriali: ore 7.30 - 18.30 sabato e vigilie: ore 18 festive: ore 8 - 9.30 - 10.45 - 12 - 18 Vespero domenicale: ore 17.30 Sacramento della riconciliazione: Nei giorni festivi mezzora prima della celebrazione e non durante la S. Messa. martedì, venerdì: ore 19 - 20 sabato: ore 17 - 18

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“L’ospite in nero”

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Centro Culturale di Milano Italia, 150 anni crocevia diverso di unità

Il modo migliore per capire dove siamo è guardare a come educhiamo e formiamo gli uomini. Intervengono

R. Bonanni, A. Meomartini, G. Vittadini e A. Mele

19 aprile h 21 Sala Congressi Fondazione Cariplo via Romagnosi, 6 - Milano

Istituto Superiore di Scienze Religiose

Premio E. Combi: 5 borse di studio da 2500 €

Scopo del premio è individuare e valorizzare idee di giovani 18-28 anni che, ispirandosi ai valori evange-lici, offrano reali e innovativi contributi alla vita della società. Progetto da presentare entro l'8 luglio 2011.

Regolamento del premio su: www.premiocombi.it

Parrocchia San Michele Arcangelo

La Passione secondo i nemici di Luca Doninelli

Monologhi di tre personaggi direttamente implicati con la Passione di Cristo e rappresentanti del potere: Pilato, Erode, Caifa. Il potere avrebbe potuto soppor-tare il Nazareno se fosse riuscito a relegarlo nell’ambito dei fenomeni religiosi dell’epoca. Ma la sua pretesa di essere la salvezza dell’uomo era trop-po: anche perché questa pretesa non si esprimeva con un’ideologia, un progetto politico o sociale, ma con una bontà sconfinata, con una misericordia e una passione per l’uomo senza paragoni. Tutti e tre, cia-scuno per ragioni diverse, sono diventati testimoni in-volontari della gloria di Cristo. Durata 75 min.

sabato 2 aprile h 21 nel cinema - teatro

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Durante la Quaresima

Lodi: giorni feriali h 8

Adorazione eucaristica: giorni feriali h 18 - domenica h 17

Adorazione Santa Croce: ogni venerdì h 21-22

Domenica 27 Terza di Quaresima

08.00 Marisa Frezza 09.30 Geremia, Paolo e Pippo Magri 10.45 Corrado e Mario Di Sieno 12.00 Pro populo 17.30 Canto del Vespero 18.00 Coniugi Chiarista

Lunedì 28 07.30 Assunta e Reginaldo 18.30 Maurizio Martedì 29 07.30 Rosa

18.30 Carla Montalbetti Mercoledì 30 07.30 Elisabetta, Guglielmo e Willi 18.30 Franco Stucchi Giovedì 31 07.30 Antonino e Rosalia 18.30 Glauco e defunti del mese Venerdì 1 07.30 e 18.30 Via Crucis 17.00 Preghiera per ragazzi e adolescenti 21.00 Adorazione Santa Croce Sabato 2 07.30 Rosalia e Francesco 18.00 Antonio

Domenica 3 Quarta di Quaresima

08.00 Paolo 09.30 Dino, Antonio, Maddalena e Gianfranco 10.45 Famiglia Bonomi 12.00 Pro populo 16.00 Catechesi battesimale 17.30 Canto del Vespero 18.00 Ernesto Bonicelli

Lunedì 4 07.30 18.30 Cristina, Damiana e Lucia Martedì 5 07.30 Ermanno e Vincenzo Giusto 18.30 Salvatore e Vincenzo Mercoledì 6 07.30 18.30 Famiglie Bersani e Della Torre Giovedì 7 07.30 Emma e Giovanni 15.30 In Cappella per la 3a età 18.30 Rinaldo Zanotti Venerdì 8 07.30 e 18.30 Via Crucis 17.00 Preghiera per ragazzi e adolescenti 21.00 Adorazione Santa Croce Sabato 9 07.30 Rosa Sampaio Leite e famiglia 18.00 Angela ed Ettore con Pierluigi

Domenica 10 Quinta di Quaresima

08.00 09.30 Elisa Trotta 10.45 Annita e Mario 12.00 Pro populo 16.00 Celebrazione Battesimi 17.30 Canto del Vespero 18.00 Antonio Gelsomino

Lunedì 11 07.30 18.30 Athos Bagnacanio Martedì 12 07.30 18.30 Amos Pirovano

CALENDARIO LITURGICO

7

Amici miei giov 31 mar ore 21 Incontro volontari

Azione cattolica dom 3 apr ore 16 Incontro decanale “La Chiesa di Roma” - in parrocchia

Caffè letterario mart 12 apr ore 21 Storia letteraria e musicale dell’inno di Mameli di A. Bassi

Caritas parrocchiale giov 7 apr ore 21

Catechesi adulti giov 14 apr ore 21

Cineforum ven 29 apr ore 21 “Uomini di Dio” di Xavier Beauvois - storico / drammatico

Compagnia dell’anello ogni venerdì ore 18.30

Consiglio pastorale ven 15 apr ore 21

Coro parrocchiale ogni mercoledì ore 21

Costruttori di amicizia giov 31 mar ore 17

Famiglie in cammino dom 17 apr ore 12.30

Genitori-educatori dom 27 mar ore 16

Giovani giov 31 mar ore 20.30 Presso Monastero di Santa Chiara - Gorla

Missioni � � � � �

Progetto Gemma dom 10 apr dopo le Messe Raccolta contributi sul sagrato della chiesa

Sabato degli adulti sab 2 apr ore 19

Studio aperto ogni martedì ore 15

Superiori ogni giovedì ore 18

Terza Età ogni giovedì ore 15

CALENDARIO GRUPPI

Mercoledì 13 07.30 18.30 Aldo Giovedì 14 07.30 18.30 Luca Davide Mengotti Venerdì 15 07.30 e 18.30 Via Crucis 17.00 Preghiera per ragazzi e adolescenti 21.00 Adorazione Santa Croce Sabato 16 07.30 18.00 Remo Bosio

Domenica 17 Domenica delle palme

08.00 09.30 Franco e Giorgia Mariani 10.45 Famiglie Cavazzi, Galbiati e Rizzi 12.00 Pro populo 17.30 Canto del Vespero 18.00 Coniugi Di Staso

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info: Tel. 3395323072

Domenica 10 aprile 2011

Visita guidata nella Milano Liberty

h 14.30 Partenza da piazza Precotto h 15.00 Inizio visita con guida da MM1 Palestro - Palazzo Sommaruga h 17.15 Fine della visita e rientro Quota p/p 10 € da versare all’iscrizione, entro il 6 aprile (minimo 10 persone)

Colombo Calzature - via Cislaghi, 2 tel.02.2575866 / 338.9317693

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8

SPECIALISSIMA RUSSIA : Tour di 10/14 giorni con visite gui-date a Mosca, Sanpietroburgo, Crociera sul Volga e Anello d’oro. Organizzazione Travel Care con accompagnatrice da Milano. Domenica 03 APRILE: Mostra di Matisse e Basilica di S. Giulia a Brescia: 35 / 40 € Sabato 30 APRILE: speciale gita in occasione di Euroflora a Ge-nova con visita alla mostra Mediterraneo da Courbet a Monet e Matisse a Palazzo Ducale: da 42 € Domenica 15 MAGGIO: Specialissimo La Venaria Reale e la Sagra di S.Michele: 45 €

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