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Anno XLII - AGOSTO 2015 - Una copia 3,00 8 /2015 www.ilfieramosca.it Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)

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Anno XLII - AGOSTO 2015 - Una copia 3,00

8/2015w w w . i l f i e r a m o s c a . i tPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA

M e n s i l e d i c u l t u r a , i n f o r m a z i o n e e a t t u a l i t à

Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)

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AGOSTO 20156 IL FIERAMOSCA

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Comune di BarlettaNuova 167 firmato il contratto per le opere di urbanizzazione primaria

Provincia Barletta Andria TraniApprovata la nuova Carta dei Ser-vizi dei Centri per l’Impiego della Provincia

Canne della BattagliaIl sindaco Cascella: “Canne non me-rita di essere dimenticata”

Il ministro Franceschini: “Il decreto è aperto e Canne sarà valorizzata!”

La disfatta di Canne della Battaglia cronaca di una delusione annunciatadi Michele Grimaldi

Grande GuerraA distanza di cento anni la ristampa del libro-testimonianza dell’evento

Un episodio che coinvolse la Puglia

Il salvataggio dell’esercito serbo: una storia di umanità e solidarietàdi Luigi Di Cuonzo

AmbienteMare inquinato a Barletta è come dire “Ho visto un ufo”di Franco Ferrara

Stanziati 16 milioni di euro per l’eli-minazione dei canali

Cosa si è fatto per la tutela del ter-ritoriodi Azzurra Pelle

MostreDe Nittis, interno notte con critico d’arte. Sgarbi ha visitato “in nottur-na” la Mostra “De Nittis e l’Expo”di Carmen Palmiotta

Bar.S.A.Il sindaco Cascella incontra i nuovi vertici della Bar.S.A.

Bar.S.A. conferma le certificazioni di Qualità ISO 9001 e Ambientale ISO 14001di Luigi Fruscio

ChiesaIl Cardinale Montenegro e il valore dell’accoglienza

EstateL’estate barlettana tra turisti e sou-venirdi Renato Russo

Recensione“Trani. Storia, cultura, turismo”di Franco Di Pinto

FotografiaArriva a Barletta la seconda tappa del R-Evolution Summer Festival

TradizioniLo sguardo particolare di Ricchitelli e Lombardi sulla festa dei Santi Pa-troni di Barletta

17 Il salvataggio dell’esercito serbo: una storia di umanità e solidarietà tra i popoli15 La disfatta di Canne della Battaglia

cronaca di una delusione annun-ciata

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23 Vittorio Sgarbi ha visitato in “nottur-na” la Mostra di Palazzo della Mar-ra, “De Nittis e l’Expo”

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(FOTORUDY)

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 7

8/2015

LibriLetture Rotas sotto l’ombrellone

Estate barlettanaXXVII rassegna CastelloCinema

EnigmisticaCruciverba simmetrico di Franco Lamonaca

MusicaBarletta opera festival “Voci d’arte”

Brevi di sportVolley Donne / Beach Rugby / Ul-tramaratona / Calcio a5 donne / Fo-otball / Danza sportiva / Atletica / Canottaggio / Tennis

RUBRICHELettere al direttore- Il primo libro stampato a Barletta- Sua Eminenza Monterisi ci scrive- Via Pistergola

In cittàNotizie in breve

Vernacolo- I cuzz’lar- A bandira blu- U fagugn- A rievocazion da “Batteglie

d’Chenn” di M’arress

L’angolo della poesia- Colazione in giardino di De Nittis

a Barletta, di Franco Leone- La vita, di Ada Roggio- Nell’idea del tempo, di Emanuele Dicuonzo- È caduta la neve in paradiso, di Gino Garribba VivicittàOrario ferroviario Stazioni di servizioOrario delle Sante Messe

- Le Confraternite a confronto in tempo di guerra

- Studio 5 dimenticata- Un milione di euro per Canne ma

il bookshop resta chiuso!- Jesolo onora con solenne alzaban-

diera il bersagliere Giuseppe Carli

35 “Trani. Storia, cultura e turismo”, un agile volumetto che merita di essere diffuso nelle scuole e nel territorio

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39 Lo sguardo particolare di Nicola Ricchitelli e Giuseppe Lombardi sulla festa dei Santi Patroni di Barletta

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31 Tempo di escursioni anche a Barlet-ta, pure se marginali a causa della mancanza di risorse finanziarie

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AGOSTO 20158 IL FIERAMOSCA

Lettere al direttore

n° 8 - agosto 2015anno XLII

Direttore responsabileRENATO RUSSO

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Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975

Stampa in propriosu carta ecologica ECF

certificata FSC con finitura Satin

Direzione, Redazionee AmministrazioneEditrice Rotas s.r.l.Via Risorgimento, 8

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Il primo librostampato a Barletta

Caro direttore,qual è a suo avviso il primo libro

stampato a Barletta? in che anno? da quale tipografia? dove era ubicata?

Luigi Doronzo

Il primo libro stampato a Bar-letta reca in copertina il nome del tipografoedell’operaBaroli - Typis Valerys anno MDCXXXXVII, cioè 1647(l’annodellarivoltadiMasa-niello) e riporta il titolo De Santi il-lustrati, un’operadiDionigiDenti-ce, chieri-co teatino, contenente i discorsi p r o n u n -ciati da al-cuni santi, a b b i n a t i alle varie f e s t i v i t à del ca-lendario, organizzati seguendo l’ordine deimesi. Si tratta di un’edizione cor-posa, di più di mille pagine, in cui, tuttavia,l’elementotipograficamen-te più interessante è rappresentato dal frontespizio inciso a piena pa-ginacontecnicacalcografica;essoè caratterizzato da una struttura simmetrica costituita, nelle parti la-terali, da edicole e medaglioni che racchiudono immagini di santi (S. Pietro e S. Paolo, S. Giovanni Cri-sostomo, S. Gaetano, S. Andrea), nella parte superiore da una corni-ce decorata raffigurante Barletta,sormontata dallo stemma gentilizio del cardinale Carafa, dedicatario dell’opera,eaffiancatadariquadriconfregifloreali.

L’opera, conservata nella Bi-blioteca Comunale, rilegata in per-gamena,certificachegiàdal1647Barletta possedeva una tipografiache purtroppo scomparve in seguito alla pestilenza del 1656.

Via Pistergola

Ho letto il titolo del suo ultimo te-sto da qualche giorno in libreria, Aldo MoroaBarletta:daviaPistergolaaVilla delle Palme. Chi è Pistergola? un artista? un musicista? un lettera-to?

Angelo Dimiccoli

Pistergola non è il nome di una persona ma un sostantivo e viene da Posterula, una stradina dietro le mura che anticamente si collegava a via Porta S. Se-bastianosull’omonimapiazza,poipiazzaRomaedaultimopiazza Moro (da Giuseppe Doronzo). Prima di chiamarsi via Pistergola, era stata denominata Strada de li mulini a vento, strada de li cincei, via Tommaso Gammarota, strada Porta piccola Spirito Santo (da Biagio Ficco).

Nel 1923 il prevosto Giuseppe Balestrucci, grazie al con-tributo della signora Anna Lattanzio (1865-1941), inaugurò la grande cappella dedicata al Sacro Cuore di Gesù, suggel-landocosìl’anticadevozionelocale.

Sua Eminenza Monterisi ci scrive

Caro direttore,“grazie!” di cuore per le sue recenti pubblicazioni che mi

ha cortesemente inviato! E le devo un ringraziamento anche per il Fieramosca che mi manda regolarmente da anni. Vor-rei aggiungere che mi associo convintamente all’esigenza di continuarlo, per tante ragioni, ed in particolare perché è un “servizio pubblico” per i Barlettani, specialmente quelli che che vivono fuori.

Oltre alla sintetica storia di Barletta ed alla bella testimo-nianza sull’on. Moro, ho letto tutto d’un fiato il volumetto Cinquant’annidigiornalismo, che rimanda ai cinque volumi di documentazione già pubblicati. Nella pubblicazione ho trovato persone e nomi conosciuti e mi sono tornati alla men-te tanti ricordi. Tuttavia, la mia lontananza da Barletta in quel “cinquantennio” (e più: ho lasciato Barletta nel novembre 1946… vi sono tornato “a sprazzi”) non mi aveva consentito di seguire bene e continuamente le vicende socio-politiche della nostra città. La testimonianza che ne ha data con queste pubblicazioni è e sarà preziosa per chi vorrà conoscerla, esa-minarla e scriverne in futuro. Se la storia fosse “maestra di vita” (ma Lei su questo mi sembra molto dubbioso), i barlet-tani potrebbero imparare dalle vicende passate sia gli errori da evitare che le buone iniziative da imitare. Ma queste sono “platitudes” che lasciano il tempo che trovano…

Suo affezionatissimoFrancesco Card. Monterisi

Anno XLII - AGOSTO 2015 - Una copia 3,00

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M e n s i l e d i c u l t u r a , i n f o r m a z i o n e e a t t u a l i t à

Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 9

Lettere al direttore

Studio 5 dimenticata

Una volta, per tanti anni, a seguire i Consigli Comunali è stata l’emittente televisiva Studio 5. Poi, improvvisa-mente negli ultimi tempi ho notato che il Comune - forse a seguito di gara - ha affidato i servizi ad altra emittente. Voglio solo ricordare al sindaco Ca-scella (che probabilmente lo ignora) che Mauro Todisco ha dedicato una vita all’impegno televisivo a benefi-cio di una vastissima documentazione della città, conservata in circa mille cassette registrate per raccontare tut-ti i fatti relativi alla formazione della nuova provincia, senza dire dei servizi televisivi per l’Estate barlettana, per gli impegni culturali organizzati dal Comune, etc, insomma una dedizione straordinaria a favore della nostra sto-ria. Non servono a nulla tutte queste benemerenze?

Giuseppe Calò

IL FIERAMOSCA 9

Jesolo onora con solenne alzabandierail bersagliere Giuseppe Carli

Il “Comitato Madonna della Sfida” sulle rive del Piave, il 21 giugno u.s., onorava il ricordo di un eroe che, partendo da Barletta, ha perso la vita per costruire un pezzo dell’Italia in cui oggi viviamo, il bersagliere Giuseppe Carli, prima Medaglia d’Oro al Valor Militare della Grande Guerra.

Con il Patrocinio dei Comuni di Jesolo (Venezia) e Barletta, in collaborazione con il Comitato Tricolore “Per gli Italiani nel Mondo”, il Museo Storico Militare “Casa del Bersagliere” di Jesolo, e la sezione di Barletta dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, si promuoveva nella città veneta l’alzabandiera in memoria del bersagliere barlettano Giuseppe Carli, alla presenza delle autorità civili e militari del luogo, (il Comune di Jesolo veniva rappresentato dal vicesindaco dott. Roberto Rugolotto e dal consigliere Daniele Bison), del segretario Generale del CTIM, on. Roberto Menia, dell’avv. Bruno Canella, del delegato CTIM Filomeno Porcelluzzi e del segretario dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria di Venezia, Michele Di Noia.

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri i pronipoti della Medaglia d’Oro, in particolare il Generale Gaetano Carli, bersagliere come il suo illustre parente.

Nell’occasione l’A.N.M.I.G. di Barletta, nella veste del presidente Ruggiero Graziano, e la famiglia Carli, donavano alla “Casa del Bersagliere” di Jesolo, foto d’epoca con motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare del bersagliere Carli, e relativa medaglia.

Anche il “Comitato Madonna della Sfida” faceva dono al Museo di una foto dell’eroico bersagliere barlettano. La cerimonia, magnificamente organizzata, dal direttore del museo cav. Franco Vidotto, si è svolta anche sulle rive del Piave, dove, simbolicamente, veniva lanciata una corona d’alloro, per ricordare, non solo l’eroico bersagliere Carli, ma tutti i caduti della Grande Guerra, con un pensiero speciale per i caduti della “Brigata Barletta”.

Filomeno Porcelluzzi

Il Generale Gaetano Carli, legge la motivazione della concessione della M.O.V.M. al bersagliere Giuseppe Carli.AlsuofiancoFrancoVidotto,direttoredelMu-seo Storico Militare di Jesolo, alle spalle Filomeno Porcelluzzi

La devozione risalirebbe, se-condo una secolare tradizione orale alla cessazione “miracolo-sa” della peste (da questo eventoprenderebbe il nome via Pistergola, attigua alla chiesa). Ancora oggi l’antica Processione Eucaristicadella Prepositura Curata di S. Gia-como Maggiore nella domenica fra l’ottavadelCorpusDominianimal’anticoborgoeparticolarmentelavia Pistergola, con l’allestimentoperl’occasioneditreimponential-tari,suiqualitroneggial’immaginedel S. Cuore, per cui popolarmente la via prende il nome di “strada del Cuore di Cristo”.

Un milione di euro per Cannema il bookshop resta chiuso!

Egregio direttore,Egregio assessore Giusy Caroppo,ho letto con interesse la notizia che

la Cittadella di Canne beneficerebbe di un milione di euro da parte della Re-gione Puglia, ma dopo le tante delu-sioni, consentitemi di nutrire qualche perplessità. Ho letto anche che ci sono pochi giorni utili per presentare un pro-getto e mi auguro che questa volta si faccia in tempo. Mi siano però consen-titi due rilievi: il primo che l’assesso-re potrebbe anche consultare qualche esperto del sito annibalico, come Pie-tro Doronzo che ha una grande cono-scenza di quelle problematiche, oltre a essere ispettore onorario della Sovrin-tendenza archeologica. E in secondo luogo voglio ricordare all’assessore che non dovrebbe mai far mancare il suo interessamento per quanto riguar-da la riapertura del bookshop dell’An-tiquarium, perché infatti è momento di grande rivitalizzazione del sito, mentre noto che, in tutti questi anni l’Ammini-strazione comunale non ha mostrato di prestarci attenzione.

Antonio Fiorella

Le Confraternite a confrontoin tempo di guerra

Carissimo direttore,ti sono grata per l’invio del

volume sul convegno Boemondo I d’Altavilla,unNormannofraOcci-dente e Oriente, Atti del Convegno di Studio per il IX Centenario della morte (1111-2011).

Nel contempo a mia volta ti ho mandato l’ultimo volume di cui ho curato la pubblicazione, Solida-rietà, le Confraternite ebraiche, cristiane e musulmane a confronto che spero di presentare in Vaticano, anche perché l’argomento è stato reso molto attuale dal Papa con le sue recenti prese di posizione.

In realtà viviamo tempi dram-matici, per le gravi manifestazioni di intolleranza fra le diverse con-fessioni specialmente quando sfo-ciano - sempre più spesso negli ul-timi tempi - in sanguinosi attentati.

Ti sarei grata se ospitassi la copertina del libro nella tua rivista.

Cordiali saluti e buon lavoroLiana Bertoldi Lenoci

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AGOSTO 201510 IL FIERAMOSCA

LOTTIZZAZIONE IN CONTRADA MONTALTINOIl sindaco di Barletta ha impresso specifico impulso ai dirigenti competenti per l’avvio dei procedimenti con cui ottemperare al giudicato amministrativo del Consiglio di Stato relativo alla in-compatibilità della lottizzazione edilizia realizzata in contrada Montaltino con la destinazione urbanistica dell’area. Al tempo stesso è stato confermato l’indirizzo già formulato con l’ordinanza per la rimozione delle opere e dei volumi eccedenti di un edificio collocato nell’area centrale della città su cui pure è intervenuto il Consiglio di Stato confermando le sentenze dell’autorità ammini-strativa.

PARTE L’ADEGUAMENTO AL PIANO PAESAGGISTICOLa giunta ha approvato la relazione sullo stato del processo di for-mazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) redatta dall’asses-sore Azzurra Pelle e l’avvio dell’adeguamento al PPTR, cioè al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, insieme al programma delle fasi inerenti la formazione e la definizione del PUG. In un comunicato diramato dall’ufficio comunicazioni del Comune vie-ne precisato che “Viene così dato il via all’attuazione delle pro-

Comune di Barletta

Firmato a Palazzo di Città il contratto per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria della nuova 167. Con l’ammini-stratore unico della ditta Cobar spa, Vito Matteo Barozzi, in rappresentanza del Consorzio stabile Research s.c.a.r.l. aggiudicatario dei lavori, si è quindi svolto un incontro, presieduto dal sindaco Pasquale Cascella, a cui hanno partecipato gli assessori Azzurra Pelle, Anna Rizzi Francabandiera e Marcello Lanotte, il dirigente competente Gianrodolfo Dibari e il responsabile del procedimento Seba-stiano Longano. Sulle prossime scadenze, con la validazione del progetto, si autorizzeranno le attività propedeutiche alla cantierizza-zione. L’inizio delle attività è stabilito per il prossimo settembre e sarà preceduto da un incontro pubblico a carattere informativo con la partecipazione dei tecnici dell’impresa, sulle prossime scadenze.

“Oggi - ha dichiarato il sindaco Cascella - si è compiuto un altro passo amministrativo per riqualificare e rendere più vivibile l’area urbana della nuova 167. Sia pure con ritardo, comincia e delinearsi la soluzione a una problematica annosa, che ha avuto un iter com-plesso lungo il quale si sono incontrati numerosi ostacoli, per superare i quali sono state poste in essere azioni delicate, sempre nel rispetto delle normative.

All’impresa abbiamo chiesto di individuare specifiche soluzioni per le situazioni di emergenza e di definire le priorità per opere che comunque richiederanno tempi e determineranno disagi per i quali chiediamo da ora ai cittadini residenti comprensione e cooperazione per dare coerenza al percorso di riqualificazione e di riunificazione urbanistica della città”.

Nuova 167 Firmato il contratto per le operedi urbanizzazione primaria

cedure necessarie alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e al processo partecipativo per il coinvolgimento delle categorie rappresentative della società civile, politica, imprenditoriale e pro-fessionale, secondo il crono programma proposto. A seguito della verifica dell’iter amministrativo dello stato dell’arte della forma-zione del PUG di Barletta, sospeso dal 2012, l’Amministrazione ha messo in campo tutte le azioni necessarie alla definizione dei pro-cedimenti programmatici e preliminari per la formulazione del Do-cumento Programmatico Preliminare (DPP) e quindi del PUG. A tal fine sono state effettuate ricognizioni ed elaborazioni per com-pletare la procedura concordata nel 2012 con la Regione Puglia. Si è tenuto conto delle decisioni assunte una volta entrato in vigore il PPTR che rendono necessaria una revisione del processo. Si deve sopperire alle carenze di visione strategica del vigente Piano Re-golatore Generale con la programmazione complessa del territorio nel segno della discontinuità e disfunzionalità, influenzandone così la capacità di trasformare gli interventi in risorsa e sviluppo, con riflessi anche economici.Specifici indirizzi con i quali riaggiornare il processo di pianifi-cazione territoriale della città tengono conto dei nuovi obblighi di legge intervenuti, delle nuove necessità di riqualificazione degli spazi urbani e di implementazione dei servizi così da contribuire al miglioramento della qualità della vita, al contrasto del degrado sociale, all’offerta turistico-culturale per il nostro territorio mari-no e agricolo, al rilancio delle attività produttive in un’ottica di riconversione delle aree dimesse con una più elevata attenzione alle questioni di sostenibilità ambientale e di consumo del suolo agricolo. L’approvazione dell’atto di indirizzo è il primo passo ver-so quel processo partecipativo che l’Amministrazione comunale ritiene necessario per coinvolgere la collettività”.

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 11

Comune di Barletta

“Il potenziamento delle infrastrutture portuali delle dighe foranee per la riduzione del fenomeno dell’interramento”; “lo spostamento dei depositi di carburante della zona Capitaneria alla testata del-la diga di Ponente adeguatamente ampliata”; “la conferma della localizzazione del porto turistico la cui integrazione con l’ambi-to urbano va migliorata creando una infrastrutturazione nell’area di interfaccia (nei pressi della sede Lega Navale) che tenga conto del programmato nuovo scalo alaggio”; “la revisione dell’ambito della darsena pescatori al fine di comprendere anche funzioni di diporto e sport”; “il miglioramento della viabilità di collegamento del porto commerciale alla viabilità extraurbana per facilitare gli spostamenti dei mezzi pesanti”; “la valorizzazione della zona di in-terazione città/porto in corrispondenza al Castello con la creazione di ambiti a utilizzo urbano non interferenti con l’operatività com-merciale”; “la riqualificazione dell’area di accesso al porto tramite lo studio di un intervento che coinvolga anche l’arenile esterno (inutilizzato e con acque non balneabili ma che rientra nell’ambito PRP vigente) oltre a Piazza Marina così da ridisegnare l’ambito di interfaccia città/porto valorizzando la struttura urbana destinata a ospitare la Capitaneria di porto e creando spazi ed edifici per l’insediamento di servizi a sostegno della litoranea”; “la messa in sicurezza del camminamento del molo e della diga di levante fi-nalizzata alla fruizione al pubblico dell’ultimo trabucco esistente a supporto degli interventi di salvaguardia, recupero e riuso dello stesso che saranno attuati dal Comune”.

PALAZZO DELLA MARRA È PATRIMONIODELLA CITTÀ DI BARLETTAIl Palazzo Della Marra è entrato a far parte del patrimonio comu-nale.È stato sottoscritto l’atto di “Attribuzione e trasferimento a tito-lo gratuito dall’Agenzia del Demanio al Comune di Barletta del compendio immobiliare denominato Palazzo Della Marra”, tra il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Puglia e Basilicata, Giuliana Dionisio, per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), e la dirigente del Servizio Demanio e Patrimonio del Comune, Rosa Di Palma, alla presenza del sindaco Pasquale Cascella, del vice sindaco Anna Rizzi Francabandiera, dell’asses-sore alle Politiche culturali Giusy Caroppo, della dirigente Santa Scommegna e del comandante della Polizia Locale Savino Filan-nino in qualità di ufficiale rogante. “Si tratta - ha affermato il sindaco Cascella - di un traguardo sto-rico di cui l’intera città può essere orgogliosa. Con la consegna al Comune da parte del Demanio, quel bene diventa non ‘meno’ ma ‘più’ pubblico, essendo affidato ai cittadini. È un punto fermo per avviare una più ampia azione di valorizzazione del palazzo e degli altri beni pubblici della città che attendono interventi di tutela e di promozione”. “Il trasferimento di Palazzo Della Marra dallo Stato al Comune di Barletta - ha dichiarato il Direttore Regionale dell’Agenzia Giulia-na Dionisio - è un esempio di grande collaborazione fra istituzioni che ha permesso di restituire ai cittadini un bene di grande pregio

storico-artistico, in un’ottica di valorizzazione culturale e di svi-luppo del turismo e dell’economia locale”. Il progetto di valorizzazione, messo a punto dal Settore Beni e At-tività Culturali in collaborazione con il Settore “Demanio e Pa-trimonio”, ha portato al risultato auspicato grazie alla sostenibili-tà di gestione e manutenzione del Palazzo Della Marra, a partire dalla collocazione al suo interno della Pinacoteca “De Nittis”, in-dicate nelle linee programmatiche dell’Assessorato alle Politiche dell’Identità Culturale nel più ampio sistema culturale della città, in un’ottica di collaborazione con gli operatori e acquisendo solle-citazioni esterne per la valorizzazione di “contenitore e contenuto” del bene pubblico per migliorarne la fruibilità, come per il giardino fronte mare, candidato ai “Luoghi del Cuore” del FAI (il Fondo Ambiente Italiano).

INIZIANO I LAVORI PER L’ADEGUAMENTODELL’EX MERCATO ITTICO A SEDE DELLA CAPITANERIA DI PORTO Iniziati i lavori di recupero, riqualificazione e adeguamento dell’ex mercato ittico di via Cristoforo Colombo, da destinare a sede della Capitaneria di Porto di Barletta. Dopo un sopralluogo congiunto da parte del Comandante della Capitaneria di Porto, Pierpaolo Pal-lotti, del direttore dei Lavori ing. Vito Vacca, del progettista ing. Piero Scialpi e dei responsabili della ditta appaltatrice, la GICA Costruzioni di Andria, si è proceduto alle prime operazioni per l’al-lestimento del cantiere e alla programmazione delle forniture per il rifacimento degli impianti a servizio della struttura. Il primo stralcio del progetto della nuova Capitaneria, elaborato dal Settore Manutenzioni in collaborazione con la Direzione Ma-rittima di Bari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è finanziato con risorse della Provincia di Barletta Andria Trani per 150.000 euro e del civico bilancio per 330.000,00 euro. La conclu-sione di questi interventi è prevista entro il prossimo dicembre. Completerà la ristrutturazione dell’ex mercato ittico il secondo stralcio, dell’importo di 270.000 euro, necessario per attrezzare i locali destinati ad accogliere, tra l’altro, la mensa e la foresteria. Di questa ulteriore fase dei lavori è già stato approvato il progetto preliminare, anche questo elaborato dal settore comunale Manu-tenzioni, e si conta di cantierizzarli non appena ultimati i lavori consegnati in via d’urgenza oggi.

ANCHE QUEST’ANNO CASTELLO CINEMALa Giunta Cascella “ha deciso di completare l’offerta culturale per l’estate a Barletta approvando il progetto di rassegna cinematogra-fica “Arena del Castello” per la stagione estiva 2015 nella Piazza d’Armi del Castello a cura della Cooperativa Sette Rue e il Cinema 80 Paolillo di Barletta”.“Il progetto è stato ridefinito dagli organizzatori tenendo conto delle osservazioni avanzate dall’Amministrazione volte a garanti-re la compatibilità della programmazione cinematografica sia con le proiezioni, sia con i tempi tecnici necessari per la consegna e l’avvio dei lavori di manutenzione previsti nella Piazza d’armi del Castello a partire dalla seconda metà di agosto”.“La partecipazione al progetto del Cinema Paolillo, che nel 2014 ha festeggiato il centenario di attività Barletta, caratterizza il pro-getto con la promozione di incontri con esponenti del mondo del cinema in occasione di particolari proiezioni che andranno a co-stituire una vera e propria rassegna d’autore di giovedì all’interno della programmazione del cartellone estivo del cinema”.

APPROVATO IL PIANO DI GESTIONEEsaminato e approvato il Piano Esecutivo di Gestione 2015 e plu-riennale. Approvati anche “i criteri, le modalità e i relativi pun-

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AGOSTO 201512 IL FIERAMOSCA

Comune di Barletta

teggi/parametri di valutazione proposti dalla Commissione Affi-damento Beni (C.A.B.), organismo istruttorio per l’affidamento dei beni confiscati alla criminalità, funzionali alla predisposizione del testo della convenzione e del bando di assegnazione del villino da tempo confiscato alla criminalità organizzata ubicato presso il Villaggio Fiumara, e ora ascritto al catasto dell’ente, per gli adem-pimenti sanciti dall’apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale. In particolare, i criteri riguardano le attività finalizzate a obiettivi in ambito sociale verso i minori, l’innovatività del pro-getto, la dimensione del bacino di utenza e gli interventi di conso-lidamento, risanamento e ristrutturazione del bene”.

VITTORIO PANSINI ASSESSORE AL BILANCIOA quindici mesi dalle dimissioni di Lorenzo Chieppa (scelta ci-vica), il sindaco ha assegnato la delega di assessore alle Finanze e Bilancio al dott. Vittorio Pansini, commercialista (PD dell’area Mennea).Il sindaco Pasquale Cascella ha firmato il decreto di nomi-na di Vittorio Ruggiero Pansini ad assessore alle Politiche economiche e finanziarie assegnandogli le deleghe al Bilan-cio e Programmazione finanziaria, ai Tributi e al Patrimonio. Con lo stesso atto, all’assessore alle Politiche urbane, Giu-seppe Gammarota, sono state riattribuite le deleghe alla Ma-nutenzione urbana, al Demanio e alle Società partecipate. Nell’augurare buon lavoro al neo assessore, il sindaco ha sottoli-neato la complessità dell’incarico da svolgere, tenendo presente il difficile momento che le pubbliche amministrazioni stanno attra-versando soprattutto sul piano finanziario, costrette da una parte a fare i conti con i limiti imposti dalla spending review, e dall’altra a cercare di venire incontro alle esigenze della cittadinanza.“Auguro al dott. Pansini - ha affermato il sindaco che in questi mesi ha assolto ad interim la delega al Bilancio - di portare a ter-mine e rilanciare provvedimenti attenti alla perequazione sociale, ad azioni efficaci di contrasto alla evasione fiscale e a scelte soste-nibili con la valorizzazione del patrimonio pubblico e lo sviluppo del territorio”.

“PUGLIA OPEN DAYS” 2015L’Amministrazione comunale di Barletta ha aderito all’edizione 2015 del programma di attività “Puglia Open Days”, promosso in accordo con l’Agenzia regionale del Turismo “Pugliapromozione”. Nell’ambito degli “Open Days” sono previste in tutte le sere di sabato, da luglio a settembre, aperture straordinarie gratuite, dalle ore 20 alle 23, per visitare il nostro patrimonio artistico e monu-mentale. I siti interessati dal progetto sono il Castello, il Museo civico, la Pinacoteca Giuseppe De Nittis presso il Palazzo Della Marra e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli (conosciuta anche come Chiesa dei Greci).Le visite guidate ai beni culturali saranno realizzate con la colla-borazione delle associazioni culturali Aufidus, Archeoclub, Cen-tro Turistico Giovanile, Dida, GT Conf Bat. Previste anche visite guidate gratuite per adulti e bambini, nei vicoli del centro storico, organizzate dall’Unpli. Durante gli Open Days è possibile usufru-ire gratuitamente di guide LIS (Lingua dei Segni Italiana) specia-lizzate su preventiva richiesta dei visitatori. Nell’ambito dello stesso progetto saranno organizzate dalla Con-ferenza Episcopale Pugliese visite guidate gratuite alla Cattedrale e ai suoi scavi. I gruppi si formeranno direttamente presso la Cat-tedrale.Per info e prenotazioni (da effettuarsi entro il giovedì):www.comune.barletta.bt.it, email: [email protected],tel. 0883/331331.

DE NITTIS E L’EXPO, INAUGURAZIONEDELLA MOSTRA A PALAZZO DELLA MARRAIn occasione dell’acquisizione al patrimonio della città, il Palazzo Della Marra è stato aperto gratuitamente al pubblico, dalle 10 alle 20 di domenica 12 luglio, che ha potuto ammirare la mostra “De Nittisel’Expo”, programmata dal Settore Beni e Servizi Culturali dell’Amministrazione comunale di Barletta nell’ambito delle ini-ziative di promozione della collezione permanente “Giuseppe De Nittis”. L’esposizione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, nella Pinacoteca “De Nittis”, alla quale hanno presenziato, con il sindaco di Barletta Pasquale Cascella, l’assessore comunale alle Politiche dell’Identità Culturale Giusy Caroppo e la dott.ssa Farese Sperken. La mostra “DeNittisel’Expo” è stata realizzata in linea con il pro-getto di valorizzazione del Palazzo Della Marra e della Pinacoteca che ospita le opere di Giuseppe De Nittis ponendole in relazione con importanti prestiti provenienti da istituzioni nazionali e inter-nazionali. Nell’occasione dell’Expo 2015, evento in cui alcune fon-damentali opere di Giuseppe De Nittis appartenenti alla collezione sono in esposizione a Milano nelle mostre “Arts&Foods” a cura di Germano Celant e “Iltesorod’Italia” di Vittorio Sgarbi, si è voluta incentrare l’attenzione sul corpus di dipinti che l’artista barlettano presentò alla Esposizione Internazionale di Parigi del 1878.Il progetto traccia una sorta di “viaggio” della produzione dell’ar-tista italiano, costruendo un racconto espositivo che trae spunto dalle opere ancora rintracciabili che Giuseppe De Nittis espose, appunto, alla Terza Esposizione Universale parigina del 1878.Con i testi critici della prof.ssa Christine Farese Sperken si apre un “racconto” che trae spunto dall’aggettivazione, firmata da Vittorio Pica, nella prima biografia critica pubblicata per i tipi degli Editori Alfieri & Lacroix nel 1914 “GiuseppeDeNittis-L’uomoel’ar-tista”, in cui il maestro barlettano venne definito “meridionale al sud, francese a Parigi, londinese a Londra”. L’esposizione, inoltre, conta del contributo del Petit Palais di Pa-rigi, con il prestito della raffinata opera “La National Gallery a Londra”, dell’olio “Westminster Bridge” proveniente da collezio-ne privata e del prestito delle opere “Controluce” e “La Porte di Saint-Denis a Parigi” della Pinacoteca della Città Metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto”, in un’ottica di scambio col museo pugliese. Alle opere concesse in prestito si affiancano altre 16 della Collezione, individuate in base all’attinenza con le tre sezioni ov-vero “De Nittis meridionale al Sud”, “Francese a Parigi” e “Lon-dinese a Londra”, mettendo in evidenza con l’esposizione - in un unico colpo d’occhio - la grande capacità dell’artista barlettano di saper cogliere e rappresentare con la sua pittura i luoghi che ha vissuto.La mostra, allestita in tre sale al primo piano di Palazzo della Mar-ra, sarà visitabile tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle ore 10.00 alle ore 20.00 con orario continuato.

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 13

Provincia Barletta Andria Trani

BANDO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIA-RE ED ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATALa Provincia di Barletta Andria Trani, in qualità di Stazione Unica Appaltante, ha indetto un bando di gara mediante procedura aperta gestita tramite piattaforma telematica, per il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) e di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) per la popolazione delle città di Trani e Bisceglie.Il Servizio di Assistenza Domiciliare è rivolto essenzialmente a per-sone anziane o disabili ed adulti con disagio psico-sociale, delle cit-tà di Trani e Bisceglie, in situazione di particolare e grave difficoltà ad adempiere alle funzioni quotidiane della propria vita ed è finaliz-zato a salvaguardare il nucleo familiare ed il singolo nei periodi di maggiore bisogno, al fine di garantirne il ripristino dei ruoli signi-ficativi nel contesto sociale di riferimento. Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, invece, è finalizzato a sostenere la persona anziana, adulta o in minore età non autosufficiente o con grave com-promissione dello stato di salute e le persone in situazione di grave e certificato disagio psichico, delle città di Trani e Bisceglie, nel proprio domicilio e nei periodi di maggior bisogno.

ANCORA UN CANTIERE APERTO NELLA BAT:NUOVO IMPIANTO SPORTIVOALL’ALBERGHIERO DI MARGHERITA DI SAVOIASono partiti in queste ore i lavori per la realizzazione di un cam-po polivalente coperto presso l’Istituto Alberghiero I.P.S.S.A.R. di Margherita di Savoia. L’impianto sorgerà all’interno dell’area libera del lotto di proprietà dell’Amministrazione provinciale; potrà essere aperto in caso di necessità e disporrà del relativo blocco spogliatoi. Importo complessivo dell’intervento ammonta a 508mila euro, con finanziamento a carico della Provincia. «Ancora un cantiere aperto nel territorio della Provincia di Barletta Andria Trani - ha annunciato il Presidente della Provincia di Barlet-

ta Andria Trani Francesco Spina -. All’interno di questa struttura, infatti, realizzeremo entro la fine del 2015 un campo polivalente coperto, innovativo ed all’avanguardia, dove i nostri ragazzi potranno praticare attività sportive in condi-zioni adeguate. L’impianto polivalente che sorgerà a Margherita di Savoia è solo l’ennesima opera che la nostra Amministrazione si appresta a realizzare in piena sintonia e continuità con il lavoro svolto dalla precedente guidata da Francesco Ventola. Un sentito ringraziamento voglio anche rivolgerlo al Consigliere provinciale Pasquale Sgaramella per essersi interessato in prima persona al rag-giungimento di questo obiettivo. La Provincia di Barletta Andria Trani - ha poi concluso il Presidente Spina - continua dunque a far sentire la propria presenza sul territorio, esercitando funzioni essen-ziali come l’edilizia scolastica ed erogando servizi prioritari per i cittadini, nonostante la fase delicata legata al processo di riordino in cui vivono tutte le Province d’Italia».

LA PROVINCIA APPROVA IL PRIMO CONSUNTIVOIN REGIME DI “BILANCIO ARMONIZZATO” Il Consiglio provinciale di Barletta Andria Trani ha approvato, con otto voti favorevoli e quattro contrari, il rendiconto della gestione 2014. Si tratta del primo conto consuntivo approvato in regime di “Bilancio Armonizzato”, aderendo così alla sperimentazione del-la riforma dei sistemi contabili introdotta con il decreto legislativo n.118 del 2011, comunemente nota come “Armonizzazione conta-bile”. Il conto consuntivo del 2014 introduce meccanismi di stabi-lizzazione finanziaria dell’ente e la riduzione della spesa del per-sonale registrando un avanzo di amministrazione di 7.691.914,82 euro, oltre 6 milioni dei quali destinati ad accantonamenti e rischi per contenzioso e la parte restante costituito da vincoli di legge. Il fondo cassa dell’ente, invece, ammonta a circa 31 milioni di euro, derivante dall’incasso di mutui, vincolati a spese di investimento.

L a Provincia di Barletta Andria Trani ha approvato la nuova Carta dei Servizi dei Centri per l’Impiego, che è entrata in vigore il 14 luglio. Essa può definirsi come espressione della volontà di rendere trasparente l’operato dell’ente ed agevolare il rap-

porto con i cittadini, illustrando il funzionamento e la modalità di accesso a servizi e progetti, incoraggiandone e promuovendone la partecipazione, impegnandosi a rispettare i parametri di qualità, modalità e tempi di erogazione dei servizi. La Carta dei Servizi ha infatti come obiettivi quelli di informare, mantenere e migliorare la qualità dei servizi offerti, di rilevare il grado di soddisfazione da parte degli utenti e di fornire un servizio di qualità rispondente ai principi contenuti nelle normative vigenti in materia.

«La riforma del mercato del lavoro, con la trasformazione dei “vecchi” uffici di collocamento nei “moderni” Centri per l’Impiego ha equiparato l’Italia ai più evoluti Paesi europei ed ha affidato alle Province la promozione e la gestione dei servizi per il lavoro, supportando l’integrazione nel mercato del lavoro di persone esposte al rischio di esclusione sociale, promuovendo la partecipazione femminile ed incentivando la qualità nell’occupazione e la creazione dell’impresa - dichiara il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Spina -. I Centri per l’Impiego della Provincia svolgono pertanto un ruolo essenziale per la qualità della vita e per l’applicazione dei diritti di cittadinanza, sviluppando un’offerta di opportunità che consente la promozione ed il rafforzamento di una politica di inserimento nel mercato del lavoro. Con questa Carta dei Servizi, attraverso la comunicazione chiara delle finalità e delle modalità di accesso e di funzionamento dei servizi, cercheremo di rendere più trasparente il rapporto tra pubblica amministra-zione e cittadini e di migliorare la qualità dei servizi per il lavoro offerti agli utenti. Una Carta dei Servizi - ha poi concluso il Presi-dente Spina - che rappresenta per la Provincia non solo un documento di impegno ma anche un patto/contratto stipulato con i cittadi-ni, dichiarando di rispettare precisi parametri di qualità, modalità e tempi, attivando anche un sistema di gestione dei reclami».

Con la nuova Carta dei Servizi, infatti, la Provincia di Barletta Andria Trani si propone di creare un percorso di dialogo con il cittadino e l’impresa, con l’obiettivo di un costante e continuo miglioramento dell’organizzazione.

Approvata la nuova Carta dei Servizidei Centri per l’Impiego della Provincia

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AGOSTO 201514 IL FIERAMOSCA

Canne della Battaglia

Il sindaco Cascella al ministro Franceschini

“Canne non meritadi essere dimenticata”

I l sindaco Pasquale Cascel-la ha inviato al Ministro ai

Beni e Attività Culturali, Dario Franceschini, una lettera in cui chiede che si rimedi urgentemente alla esclusione del sito archeolo-gico e dell’Antiquarium di Canne della Battaglia dall’elenco puglie-se degli istituti, luoghi e immobili dei poli museali allegato al de-creto ministeriale finalizzato alla riforma del sistema museale dello Stato.

“Non riesco a comprendere - afferma il sindaco nella nota - come sia potuto accadere che si ignori e si continui a penalizzare, nonostante le precise proposte dell’Amministrazione comunale e le disponibilità ricevute a fronte delle insistenti sollecitazioni, un parco archeologico di straordinario richiamo.

Si rischia così - prosegue il primo cittadino - di vanificare il serio lavoro di recupero dei ritardi e delle inadempienze che pure era stato proficuamente avviato con la revisione del protocollo del 1999 tra il Ministero e il Comune di Barletta e con la program-mazione di significative iniziative con rilevanti istituzioni volte a valorizzare, unitamente al completamento strutturale dell’Anti-quarium e al recupero di adeguati servizi di assistenza ai visitatori, un patrimonio di grande valore. Nel condividere l’allarme che si sta diffondendo, e non solo nella comunità cittadina, sono a chie-derLe - ha scritto Cascella al ministro - di rimediare urgentemente al vulnus determinatosi”. Nella lettera è stato rinnovato l’invito al Ministro a visitare la città di Barletta e il parco archeologico di Canne della Battaglia, “dando così testimonianza del convergente interesse e del comune impegno per il rilancio d’insieme di un patrimonio storico, artistico e culturale di straordinario valore.” (13 gennaio 2015)

“I l decreto è aperto e Canne della Batta-glia avrà la valorizzazione che merita”. È

quanto ha assicurato il Ministro ai Beni e alle At-tività culturali Dario Franceschini in una cordiale telefonata con il sindaco Pasquale Cascella che in una lettera gli aveva chiesto un urgente interven-to per rimediare alla esclusione del sito archeolo-gico e dell’Antiquarium di Canne della Battaglia dall’elenco degli istituti, dei luoghi e degli immobi-li affidati ai costituendi poli museali - per quel che riguarda la Puglia - allegato al decreto ministeriale sulla riforma del sistema statale. Il Ministro ha spe-cificato che si tratta solo di un “primo elenco”, che ha lasciato sospese diverse aree archeologiche del paese dove sarebbero previsti scavi archeologici.

L’elenco, quindi, dovrà essere integrato tenendo conto dell’esito della ricognizione ancora in atto dei programmi delle rispettive Sovraintendenze, in modo da risolvere le pro-blematiche riguardanti il rapporto tra gli interventi archeo-logici e le strutture museali collocate all’interno delle stesse aree. Il ministro ha quindi confermato l’impegno a conside-rare le specifiche questioni di Canne della Battaglia anche in relazione al programma di valorizzazione dell’insieme delle aree archeologiche del paese.

Il sindaco ha ringraziato il Ministro per il sollecito riscon-tro manifestando la piena disponibilità dell’Amministrazione comunale di Barletta a contribuire alla migliore applicazione della riforma delle strutture museali statali nella convinzione che non possa non avvalersi dell’apporto della qualità e del rilievo culturale dell’Antiquarium di Canne. Il sindaco Ca-scella ha quindi rinnovato al Ministro Franceschini l’invito a visitare l’insieme del patrimonio museale di Barletta conso-lidando così la convergenza su una revisione del decreto che corrisponda alle esigenze di rilancio dell’area archeologica di Canne e alle attese della comunità. (14 gennaio 2015)

Il ministro Franceschini al sindaco Cascella

“Il decreto è aperto e Canne sarà valorizzata!”

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 15

Canne della Battaglia

LA DISFATTA DI CANNE DELLA BATTAGLIACRONACA DI UNA DELUSIONE ANNUNCIATA

di Michele Grimaldi

T utto partì da una comunicazione di Pietro Doronzo, presidente della sezione di Barletta dell’Archeoclub

d’Italia, che ai primi di gennaio di quest’anno ci mise in al-larme preannunciando l’imminente riforma delle Sovrinten-denze archeologiche e della distinzione catalogativa fra Poli museali tenuti in grande considerazione e semplici Stazioni archeologiche (com’è attualmente il sito di Canne, abbando-nato dalla Soprintendenza di Taranto) e come si temeva che la stazione restasse.

Il sindaco allora, il 13 gennaio scorso, mandò una lettera al ministro Franceschini raccomandando la nostra famosa stazione archeologica. Il ministro, il giorno dopo, rispose tranquillizzando il nostro sindaco che ne diede comunicato alla città. In sostanza Franceschini assicurava il suo impe-gno a riconsiderare la questione di Canne e il suo inserimen-to nell’elenco dei poli museali nazionali.

Il 21 gennnaio e il 7 febbraio Renato Russo, scettico sull’intervento del ministro, ebbe a scrivere sulla Gazzetta: A fronte della imminente riforma nella gestione dei beni culturali regionali, credo che il recente intervento del Sindaco diretto all’in-serimento del nostro sito cannense nel Polo Museale regionale, di imminente istituzione (questa esclusione ci relegherebbe nella mera area archeologica), ne rappresenta anche una estrema possi-bilità di rinascita e di rilancio turistico. Ma “eventualità” non è sinonimo di “certezza” per cui non bisogna farsi illusioni, nel caso dovessimo restare in questa condizione di avvilente abbandono. La prospettiva che l’intervento del sindaco presso il ministro dei Beni Culturali sia sufficiente ad aiutare la Cittadella a risollevarsi dal grave stato di degrado in cui versa è illusoria e non cambierà nulla, se non si interverrà concretamente e sollecitamente sul sito cercando di recuperare il tempo perduto.

In particolare Russo suggeriva al sindaco di ripristina-re l’Authority di Canne affidandone la guida a Pietro Do-ronzo, esperto delle problematiche cannensi, ispettore della Sovrintendenza archeologica e aggiornato sulla più recente normativa che avrebbe seguito con grande solerzia il pro-blema (perché questi problemi vanno seguiti passo passo, senza mai perderli di vista un attimo!).

Quanto a me, anch’io cominciai a nutrire dei dubbi, e a maggio scrissi un articolo per il Fieramosca dove esprimevo le mie perplessità e i miei timori che (lontano dagli occhi, lon-tano dal cuore) il ministro per noi non avrebbe mosso un dito (eppure aveva scritto testualmente “… i problemi li risol-veremo…”). Concludevo il mio articolo ritenendo la lettera del ministro illusoria e le sue promesse dei sogni…

Il sindaco, fidandosi della parola del ministro, stette in fi-

duciosa attesa dell’esito positivo dell’interessamento dell’il-lustre amico che però non sortì alcun effetto positivo, se il 10 giugno la Gazzetta riportava i 60 siti archeologici di Puglia e Basilicata inseriti nel novero dei Poli Museali, gratificati anche da un finanziamento statale. E noi? E la cittadella di Canne? Il sito antico più famoso di quanti ce ne stanno in Puglia? Nulla, assolutamente nulla.

Quindi riprendevo la penna e il 2 luglio la Gazzetta ri-portava ancora un mio intervento sulla vicenda “a proposito di Canne - dicevo - ritengo che ancora una volta i nostri concit-tadini sono stati ingannati”. Le conseguenze di queste amne-sie amministrative governative ci hanno portato oltre che all’esclusione dai circuiti turistici regionali e nazionali, an-che ad un pericolosissimo depauperamento di personale che dalla cittadella è stato dirottato verso altre stazioni museali o archeologiche. Purtroppo, al di là delle parole rassicuranti dell’assessore, che sta ventilando l’ipotesi del recupero di un vecchio finanziamento regionale per il completamento di un lavoro sul sito (ma questa è un’altra storia), al di là degli incontri improduttivi della commissione consiliare, in realtà per Canne non si sta facendo nulla, salvo rilasciare periodicamente sterili comunicati.

E per cortesia, assessore, non ci faccia anche la predica, lamentandosi del fatto che nessuno faccia proposte!… La verità è che il Palazzo è sordo a qualsiasi tentativo di dare suggerimenti da parte di chi vanta un’antica esperienza.

La cittadella di Canne. Panorama (FOTORUDY)

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AGOSTO 201516 IL FIERAMOSCA

N elle celebrazioni ufficiali del centesimo anniversario del-la Prima Guerra Mondiale, l’Archivio della Resistenza e

della Memoria di Barletta, in stretta collaborazione con la Biblio-teca Comunale “Sabino Loffredo” e con la sede serba della Socie-tà “Dante Alighieri” di Nis, ha inteso organizzare una doverosa Memoria di un episodio storico di estremo valore umanitario.

Si tratta del salvataggio dell’intero esercito serbo da parte della Regia Marina Militare Italiana che salvò i militari impe-gnati sul cosiddetto “Fronte Salonicco” e rimasti intrappolati a Valona, trasferendoli sulle coste della nostra Regione, soprattutto a Brindisi, dal novembre 1915 sino al febbraio 1916, e riaccompa-gnandoli sulle opposte coste greche. L’eroico e valoroso episodio, nonostante fosse stato ampiamente documentato, nel 1917, nel libro “Per l’Esercito Serbo” a firma di Paolo Giordani, edito dal-lo Stato Maggiore della Regia Marina Italiana, è stato pressoché totalmente dimenticato nella pubblicistica storica, più interessata a tramandare riferimenti di singoli eroismi personali o di luttuose perdite di uomini e di territori, in una tragica guerra finalizzata alla distruzione e all’eliminazione del nemico.

La commemorazione dal titolo “1915 - Il salvataggio dell’esercito serbo, una storia di umanità da non dimentica-re” all’interno del Castello di Barletta martedì 14 luglio con il seguente programma: Sala Rossa presentazione del libro “Per l’esercito serbo, una storia dimenticata” di Mila Mihajlovic alla presenza di S.E. Ana Hrustinovic, Ambasciatrice della Repubblica di Serbia in Italia. Saluto di Pasquale Cascella Sindaco di Barlet-ta. Interventi: Antonio Bernardini Vice Segretario Generale della Farnesina - Roma “Gli interventi umanitari per la pace e la sicu-rezzatraipopoli”;Paolo Casardi Ambasciatore, “Il Salvataggio dell’esercitoserbo,qualeesempiodisupportomilitareallapoli-ticaesteraedisicurezzaitaliana”;Mila Mihajlovic Giornalista e autrice del libro “Il mio libro per recuperare una storia dimenti-cata”. Coordinatore Luigi Di Cuonzo Archivio della Resistenza e della Memoria; Floriana Tolve Giornalista ha letto brani del libro.

Nella ex Cappella inaugurata la mostra di foto e documenti d’archivio “2015 STORIA E MEMORIA NELLA COOPERA-ZIONE TRA I POPOLI”. L’indomani commemorazione religio-sa presso l’Ossario dei Caduti Slavi, sito all’interno del cimitero di Barletta, con onori del Picchetto Militare dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” di Barletta.

Grande Guerra

A distanza di cento anni la ristampadel libro-testimonianza dell’evento

16 IL FIERAMOSCA

N ell’autunno-inverno del 1915, le forze militari

degli Imperi centrali travolsero la resistenza della Serbia, ne occuparono il territorio, misero in fuga l’esercito e la popolazione che, attraverso zone montuose del Montenegro e dell’Albania, giunsero sul litorale adriatico nel tratto di mare tra Durazzo e Valona. La Regia Marina Italiana organizzò e attuò un salvataggio di uomini, beni e, finanche di mezzi biblici, di dimensioni eccezionali e in condizioni materiali sfavorevoli. Fu un intervento programmato con competenza e attuato con il senso dell’oltre ogni possibile misura, voluta dall’emergenza degli eventi. Una responsabile testimonianza di solidarietà dei nostri marinai e della stessa popolazione della nostra terra già tanto provata da flagelli e calamità incontrollabili, come il colera, dei primi anni del ‘900.

I soldati serbi, curati e rifocillati negli ospedali di molti centri pugliesi, furono riaccompagnati a Corfù, e tornarono a combattere contro gli austroungarici sul fronte macedone meglio conosciuto come il “Fronte Salonicco”. Nel 1917, l’episodio, ebbe grande risonanza grazie al libro “Per l’Esercito Serbo”, edito dallo Stato Maggiore della Marina Italiana, a firma di Paolo Giordani, perdendosi, poi, in un’area di conoscenza specialistica di storici o di cultori di storia militare. Nel 2014, lo Stato Maggiore della Difesa Italiana, a cento anni da quegli avvenimenti, ne ha curato una nuova edizione affidandone la responsabilità alla giornalista serba Mila Mihajlovic.

L’Amministrazione comunale di Barletta, su proposta dell’Archivio della Resistenza e della Memoria , in collaborazione con la Biblioteca comunale “Sabino Loffredo” e con la sezione della Società Dante Alighieri di Nis, ha invitato l’Ambasciatrice della Repubblica di Serbia in Italia, Ana Hrustinovi, a presiedere la presentazione del libro “Per l’Esercito Serbo, una storia dimenticata”.

Un episodio che coinvolse la Puglia

Prima ancora che nazionale, quell’episodio è un evento che appartiene alla nostra storia

regionale visto che si consumò sulle nostre coste

1915 IL SALVATAGGIO

DELL’ESERCITO SERBOUna storia di umanità

da non dimenticare

Martedì 14 luglio 2015, ore 18:30CASTELLO DI BARLETTA

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 17

Grande Guerra

U na grande emozione, quella vissuta la sera del 14 luglio nel Castello di Barletta per la commemorazione de “Il salvatag-

gio dell’Esercito serbo”, una storia di umanità e di solidarietà tra i po-poli. Un’emozione intensamente vis suta e partecipata dal folto grup-po di serbi di Nis, guidati da Gaetano Paolillo e sua moglie Slavica, animatori della sezione della Società Dante Alighieri in Serbia, per gli organizzatori, l’Archivio della Re sistenza e della Memoria con la Biblioteca comunale “Sabino Loffredo”, per le autorità presenti.

La commemorazione, presieduta dall’Ambasciatrice della Repub blica di Serbia in Italia, An Hru stanovic, si è sviluppata in un crescendo di successioni coinvolgenti, finalizzate ad interpretare il senso più autentico di un recupero di memoria di un evento storico, unico nelle sue modalità di attuazione in un clima di guerra, luttuosa catastrofica, tanto da essere classificata “inutile strage” da Papa Be-nedetto XV.

Nella Sala Rossa del Castello, addobbata con le bandiere del Comune di Barletta, della Repubblica di Serbia e della Repubblica Italiana, serbi e italiani presenti, hanno intrecciato i loro inni nazio-nali seguendo l’interpretazione del Coro Polifonico “Il Gabbiano” diretto dal M° Pierluigi Gorgoglione. Al saluto del Sindaco, Pasquale Cascella, hanno fatto seguito gli interventi del Vice Se gretario Gene-rale della Farnesina, il dottor Antonio Bernardini e dell’ex Ispettore Generale del Ministero degli Esteri e degli Uffici all’Estero, Amba-sciatore Paolo Casardi, onore, gloria e vanto della nostra città, per essere nativi o appartenenti a storiche famiglie radicate nella nostra comunità civica, nella più colta e accreditata Diplomazia italiana e internazionale. Le loro relazioni hanno posto l’accento sulla com-plessa dialettica che investe, nella nostra epoca, le modalità attuative e le finalità di quelle operazioni di interventi umanitari in grado di attuare una concreta cooperazione tra i popoli, oggi, giustificandone le ragioni storiche, giuridiche, legali, diplo matiche e politiche. La brillante lettura di due brani del libro in presentazione “Per l’Eser-cito serbo, una storia dimenticata”, edito dallo Stato Maggiore della Difesa italiana a cura di Mila Mjajlovic, di Floriana Tolve, è servita da introduzione alla coinvolgente sintesi dell’autrice, giornalista ser-ba, ormai entusiasticamente italianizzata, rivelatasi anche rigorosa

ricercatrice in campo storico-sociale, che ha suggerito una completa conoscenza dell’evento storico e della fruizione della Mostra foto-documentale “2015 - Storia e Memoria nella Cooperazione tra i po-poli” allestita nella ex Cappella del ca stello e aperta sino al 2 agosto del corrente anno. Ci ha pensato l’Ambasciatrice Hrustinovic, nel suo perfetto italiano e nella linearità del Suo discorso, a ricordarci la positività delle relazioni diplomatiche e di collaborazione tra Serbia e Italia, fondate sul rispetto di una Storia comune che, nel secolo scor-so, ha visto le due nazioni impegnate nella resistenza contro i soprusi degli Imperi centrali e, nell’oggi, nell’esperire concordate soluzioni per assicurare un concreto cammino di pace nel mondo intero.

Le tre sezioni della Mostra, “La Regia Marina Italiana salva l’Esercito serbo”, “La Municipalità di Brindisi elogia la Marina Ita-liana” e “1970-La Memoria dell’Accoglienza”, hanno registrato il plauso del pubblico e l’apprezzamento del Prefetto, Clara Minerva, che ha avuto parole di sentita gratificazione per il lavoro di ricer-ca storica dell’Archivio della Resistenza e della Memoria in questo nostro territorio provinciale. Entusiasmo, commozione, gioia, han no suscitato gli interventi del Coro Polifonico “Il Gabbiano” con l’inter-pretazione del canto militare serbo, “Tamo Daleko”, del canto alpino, “Signore delle cime”, e soprattutto con una proposta eccezionale, per modalità vocale e corale, del “Và pensiero” dal “Nabucco”. Ma, il direttore, il Maestro Pierluigi Gorgoglione, ha voluto osare di più, spingendo il ben nutrito numero dei suoi coristi che, è bene ricor-darlo non sono tutti professionisti, a cantare “La Libertà”, canzone di estremo valore lasciataci in eredità da Giorgio Gaber, intervalla-ta, con giudizio e perfetta armonia, da note e parole del nostro Inno Nazionale. L’Ambasciatrice della Repubblica di Serbia ha lasciato la nostra città, mercoledì 15, dopo aver reso omaggio ai Caduti Sla-vi raccolti nel bellissimo Mausoleo - Ossario del nostro cimitero, insieme al nostro Prefetto, Clara Minerva, il Sindaco, Pasquale Ca-scella e il Sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, dopo aver espresso apprezzamenti sinceri per la nostra terra e ringraziamenti anche per gli Onori Militari resi dal Picchetto dell’82° Reggimento Fanteria Torino, al comando del Cap. Salvatore Mascolo.

*Responsabiledell’ArchiviodellaResistenzae della Memoria, Barletta

IL SALVATAGGIO DELL’ESERCITO SERBOuna storia di umanità e solidarietà

di Luigi Di Cuonzo*

DasinistralagiornalistaserbaMilaMjajlovic,ilvicesegretariogeneraledellaFarnesinaAntonioBernardini,l’ambasciatricedellaRepub-blicadiSerbiaAnHrustanovic,ilsindacoPasqualeCascella,l’ambasciatorePaoloCasardi.AllelorospalleilCoroPolifonico“IlGabbiano”diretto dal Maestro Pierluigi Gorgoglione (FOTO ANTONIO PAPPALETTERA)

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AGOSTO 201518 IL FIERAMOSCA

Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio

Barletta

PEDICO

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 19

C onfesso che ero in spasmodica attesa dei risultati delle analisi dell’ARPA sui campioni delle acque prelevati il

16 luglio scorso a proposito di quella famosa acqua gialla che ha interessato il tratto di costa prospicente lo scarico in mare del de-puratore, dal lido Mennea fino alla Fiumara, altro che poche decine di metri. Così mi era sembrato di capire, che l’ARPA a seguito di quella segnalazione, tra l’altro verbalizzata dalla Guardia Costiera, avesse prelevato campioni di acqua di mare. Dico spasmodica atte-sa, perché ero lì quando il mare da limpido e chiaro, che invogliava a rimanere in acqua, si è trasformato in una vera e propria fogna giallastra e torbida con tanto di schifosa schiumetta a palloncino e ospiti galleggianti tipico di un tombino fognale, tanto da ridurre la spiaggia al deserto di Tumbuctu. E cosa leggo ?

Nulla, ho semplicemente visto un UFO. #devostaresereno. Non ci sarà una risposta, almeno per ora, l’ARPA riferisce di analisi effettuate nel mese di giugno, e dice di stare tranquilli con tanto di eco ottimista di Legambiente. Cosa dice l’ARPA a giugno? Tutto bene! C’è solo un unico valore critico, ma comunque sotto i limiti di legge e che riguarda le colonie di enterococchi intestinali (70 presenti su un massimale di 200) e di escherichia coli (210 su 500) tacendo sulla presenza di altri elementi tossici che a prescindere dalla limpidezza o no dell’acqua potrebbero aggredire il bagnante, che tradotto in linguaggio comprensibile “stai dormendo con un mamba nero accovacciato nel tuo letto, ma non è detto che debba morderti”.

Perché continuiamo a far fare le analisi in tabella 2 e non in tabella 4 in applicazione del Decreto Legislativo Acque n. 152 del 11/05/99 (allegato 5) Limiti di emissione degli scarichi idrici e suc-cessive integrazioni e modificazioni?

Perché continuiamo a non pretendere dagli Uffici Regionali Sa-nitari preposti il riconoscimento di “area sensibile” a proposito di scarichi in mare e depurazione dei reflui urbani? Ma questo lo chie-do anche ai gestori dei lidi barlettani che mostrando una “grassa” ignoranza in materia, partecipano solo alle manifestazioni che ga-rantiscono il commercio degli ombrelloni e relativi bar, mostrando del disinteresse sulle problematiche ambientali, salvo eccezioni.

Una domanda a questo punto mi nasce spontanea, “ma gli ana-listi dell’ARPA o Legambiente farebbero fare il bagno ai propri figli in quelle acque che loro tanto si affannano a dichiarare non inquinate? Quando si fa il bagno, vediamo i bambini, l’acqua e sostanze oltre a entrare in bocca, vengono aspirate anche se in mi-nima parte dalle narici oltre ad altri orifizi esposti al contatto dei vari agenti inquinanti e una ricerca al servizio di epidemiologia della ASL BAT al quale mi rivolgerò, credo svelerà interessanti risultati.

Dall’attività delle Commissioni interne del Partito Democrati-co già un anno fa, a proposito di un attento studio sul Piano delle Coste, dei canali, dello stato dell’inquinamento costiero, condivi-dendo quanto affermato dal Geologo Ruggiero Maria Dellisanti, rilevammo che il nostro depuratore tarato su un massimale di 80 mila persone, non riesce, nei mesi estivi, quando Barletta ospita

Ambiente

MARE INQUINATO A BARLETTAÈ COME DIRE “HO VISTO UN UFO”

di Franco Ferrara*

circa il doppio dei suoi abitanti e quindi soggetta a uno scarico doppio a depurare una massa di liquami così grande, per questo la struttura collassa. Basta poi una semplice corrente che porta a riva e il gioco è fatto! Inutile inventarsi strani giochi di correnti marine che addirittura porterebbero quello schifo dal Gargano. Ma non diciamo fesserie, quell’inquinamento è tutta roba nostra, anche se l’AQP responsabile del depuratore assicura, anch’esso con tanto di dichiarazione scritta che tutto è in regola. E che ci vuole a scrive-re oggi. Chi controlla? In questa materia controllore e controllato tanto sono la stessa cosa. Quello che conta sono le carte e se le carte ci sono, tutto è a posto! È tranquillo il Sindaco, è tranquilla la Capitaneria, è tranquilla la Regione, la ASL. Resto solo io e chi in spiaggia era con me a non essere tranquillo. Mi dice un assiduo fre-quentatore delle spiagge ponentine che dopo le 11,00 con il levarsi della corrente del Greco, il fenomeno si ripete quotidianamente e l’acqua non solo si intorpidisce ma si sporca. Quindi chi va al mare prima delle 11,00 rileva acqua pulita, chi ci và dopo, è destinato a trovare acqua torbida e sporca.

La risoluzione del problema del mare inquinato è talmente ne-vralgico, trasversale e decisivo per la vita di Barletta e dei bar-lettani che non lo si può affrontare solo a colpi di annunci sullo stato delle acque con certificati di analisi cliniche a convenienza, tra l’altro discordanti tra loro, senza il vero intervento di elementi tecnici solidi che diano l’esatta diagnosi dello stato di salute del nostro mare. Qui ne va della salute di tutti, condivido pienamente le diffide mandate da Cascella ai sindaci delle altre città della Bat che scaricano nell’Ofanto e nel Ciappetta-Camaggi a potenziare i propri depuratori e ad effettuare più controlli sui reflui da regalare al nostro mare, però credo sia il momento di una seria riflessione sulla funzionalità e potenzialità del nostro depuratore. E i neo con-siglieri regionali da questo punto di vista ci devono dare una mano! Altro che “Città Marinara”!

* segretario PD Barletta

La spiaggia di Ponente in una foto di archivio (FOTORUDY)

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Ambiente

Stanziati 16 milioni di europer l’eliminazione dei canali

L a giunta comunale di Barletta, considerato che la nuova disci-

plina della Regione Puglia in materia di scarichi a mare di acque meteoriche e le criticità infrastrutturali e ambien-tali del territorio emerse negli ultimi anni hanno reso necessario rivedere lo studio di fattibilità del sistema di fognatura pluviale deliberato dalla Giunta nel luglio 2009, ha preso atto dello “Studio adeguato/aggiornato di fattibilità del sistema di fognatura pluviale e scarichi a mare della città di Barletta” per un importo complessivo di 16 milioni di euro da candidare alla programmazione 2014/2020 anche sul-la base del Protocollo d’intesa per la ri-generazione della costa sottoscritto tra i Comuni costieri, la Provincia Barletta Andria Trani e la Regione Puglia. Così una nota da palazzo di Città.

L’elaborato è finalizzato ad affron-tare le esigenze determinate dalle

nuove espansioni residenziali e pro-duttivo-artigianali, rese evidenti dalle sempre più impre-vedibili e avverse condizioni clima-tiche che in brevi archi temporali riversano nei canali scarichi difficilmente sostenibili dalle attuali condutture fognarie che inevi-tabilmente finiscono a mare senza trat-tamento. Con lo studio si prevede di eliminare la maggior parte dei canali che influenzano la qualità delle acque delle litoranee e si propone la realizza-zione di quattro impianti di trattamen-to delle acque di prima pioggia.

L’eliminazione dei canali comporta il coinvolgimento delle acque nelle va-sche di trattamento di prima pioggia. Le acque raccolte dovranno essere op-portunamente trattate prima di essere

U na città che mira a diventare la “capitale del turismo”, come am-

biziosamente veniva affermato da qualche candidato sindaco in campagna elettorale, ha sempre più bisogno di una corretta e at-tenta programmazione di strutture ricettive locali, di maggiori sinergie e di coopera-zione tra imprenditori e tra questi e le Isti-tuzioni pubbliche in ambito turistico.

A Barletta si lascia, invece, tutto alla sola spontanea e libera fantasia creativa ed iniziativa di singoli privati, che mettono su le loro piccole o medie imprese turistiche. Si assiste il più delle volte ad un atteggia-mento di forte diffidenza, di scoraggiante

Turismo? Serve più collaborazionefra imprenditori e Comune

scetticismo e, a volte, di improvvisata pro-fessionalità da parte degli operatori del set-tore turistico-ricettivo cittadino, i quali non prestano adeguata attenzione ad argomenti essenziali quali l’accoglienza, l’ospitalità, la qualità dei servizi offerti e la collabora-zione tra realtà che operano per la promo-zione turistica e culturale del territorio.

Il centro storico è stato vivacizzato negli ultimi anni dal nuovo impianto d’il-luminazione e dai numerosi esercenti che hanno aperto pub, pizzerie e bar, ma molto resta da fare per migliorare gli immobili e monumenti, che in esso vi insistono. I lito-rali, che figuravano come progetto “Water-

front” nel programma della Giunta Maffei, vengono spesso saccheggiati occupando tutti gli spazi possibili, senza lasciarne per le spiagge libere, ormai ridotte a pic-cole strisce di sabbia per folle di bagnanti, e senza lasciare i tre metri di distanza dal lungomare per le vie di accesso al mare per tutti i cittadini (previsti dalle singole Con-cessioni degli esercizi balneari).

Poco sinora è stato fatto dall’Istituzione Comune o Provincia per suscitare una pro-ficua collaborazione e coordinamento tra le imprese turistico-ricettive. Spesso queste realtà si servono di improvvisate guide tu-ristiche. D’altronde, mentre da noi vengono ridotti trasporti locali, come le corse della Barletta-Spinazzola, in Lombardia, dove sembra esserci un maggiore senso di atten-zione verso i turisti, istituiscono il Treno Blu, che utilizza le vecchie strade ferrate di montagna da marzo a settembre, al fine di far conoscere le bellezze culturali, artistiche e paesaggistiche della zona.

Antonio Riglietti

Il canale a Ponente (FOTO SANTANIELLO)

condotte a mare, con la possibilità di accumulare acqua per poterla riuti-lizzare ai fini irrigui. Tra gli obiettivi da raggiungere si indicano il miglio-ramento della qualità delle acque di balneazione e l’ampliamento della fascia costiera fruibile. La delibera in-dica l’esigenza che nella progettazione dell’adeguamento degli scarichi a mare e dei relativi impianti di trattamento si consideri la collocazione di altre aree in modo che l’impatto paesaggistico/ambientale sia coerente con le strategie e le azioni di sviluppo turistico-ricetti-ve previste per le litoranee cittadine.

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 21

L a stagione estiva si è avviata e come ogni anno, in molti lo ricordano in

modalità quasi automatica, ci si imbatte in note criticità in merito alla presenza dei ca-nali lungo le litoranee e alla qualità delle acque di Barletta.

In più occasioni, anche pubbliche, si sono consumati dibattiti e carta di giornale, opinioni e pareri, interrogazioni e commis-sioni consiliari in cui si è affrontato il tema della costa e dello stato di criticità in cui versa l’ambiente marino. Temi con i quali questa Amministrazione ha dovuto e voluto confrontarsi, raccogliendo tutte le sollecita-zioni che sono state poste a riguardo dei fe-nomeni di ristagno delle acque considerata la presenza dei tanti canali che caratterizza-no la costa cittadina, con la finalità di mi-gliorare la balneabilità del mare e rendere le litoranee volano di sviluppo per le attività turistico ricettive.

È opportuno informare i cittadini sul “cosa è stato fatto”, ma anche ricordarlo ai detrattori - distratti dai cassetti chiusi - ma sempre “presenti” alle questioni della res publica.

Difatti, il Piano delle opere pubbliche proposto da questa Amministrazione, ha voluto contemplare l’aggiornamento delle progettazioni esistenti e l’avvio delle nuo-ve riguardanti gli interventi pubblici, la cui mancanza ha, nel tempo, segnato profon-damente la sicurezza delle nostre periferie come delle nostre coste e in particolare la qualità dei nostri paesaggi, come quelli marini; ciò ha avuto un esito conseguente, e

Ambiente

COSA SI È FATTO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO

di Azzurra Pelle*

la programmazione per essere operativa ne-cessita di risorse economiche per finanziare le progettazioni e le realizzazioni delle ope-re pubbliche programmate.

Per cui, per tornare alle annose criticità dei canali e delle acque, a dicembre 2014 è stata avviata la progettazione per redigere l’aggiornamento dello Studio di fattibilità del sistema pluviale e l’adeguamento degli scarichi a mare dei collettori pluviali della città di Barletta

Lo Studio di fattibilità approvato in Giunta nel 2009, non risultava riscontrato nella procedura autorizzativa dalla Provin-cia e, a distanza di anni, necessita di trova-re coerenza rispetto alle intervenute nuove discipline in materia di scarichi di acque meteoriche di prima pioggia. Ecco che lo Studio, già inserito nel Piano Triennale del-le Opere Pubbliche proposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio Comunale con un importo di 10 milioni di euro, è stato ade-guato a giugno 2015.

Il recente aggiornamento dello Studio di fattibilità della rete pluviale e relativi scari-chi e la presa d’atto avvenuta nella scorsa Giunta del 16 giugno, ha tenuto conto di in-dicazioni specifiche per la progettazione, af-finché gli interventi di razionalizzazione dei canali esistenti possano soddisfare obiettivi come: eliminazione della maggior parte dei canali presenti lungo le litoranee di levante e di ponente, il miglioramento della qualità delle acque di balneazione nelle pertinenze degli scarichi a mare dei canali previsti e necessari per norma, la determinazione di

un ampliamento della fascia di costa frui-bile generato attraverso l’idonea colloca-zione dei canali, affinché questi non entrino in conflitto con le concessioni demaniali, l’adeguamento degli scarichi a mare al Re-golamento Regionale n. 26 del 09/12/2013, l’adeguamento e completamento del siste-ma di raccolte delle acque piovane integra-to da impianti di trattamento di acque di pri-ma pioggia che potranno essere reimpiegate per uso irriguo.

Lo Studio di fattibilità prevede anche per il Canale H l’impianto di trattamento delle acque di prima pioggia con il riuso delle acque trattate. C’è da ricordare come con l’approvazione del Bilancio ad aprile 2015 è stata stanziata la somma, per un im-porto di settantamila euro, per l’approfon-dimento del progetto preliminare del canale H e potrà finalmente essere portato all’at-tenzione dell’Amministrazione e quindi del Consiglio Comunale.

Oltre alla progettazione per la realizza-zione dell’impianto di trattamento del Cana-le H, lo studio di fattibilità del sistema di fo-gnatura pluviale della città comprende anche la progettazione preliminare per la realizza-zione di un collettore di fognatura bianca a servizio del previsto sottovia di via Andria, via Vittorio Veneto e della nuova 167, ed an-cora la previsione progettuale per il colletto-re di fognatura bianca di via Andria (secondo stralcio) per il collettamento della rete idrica del nuovo piano di zona 167.

Ma alle denunce di insostenibilità am-bientale, l’Amministrazione comunale non è rimasta sorda e insensibile. Lo dimostra il fatto che è stata portata a compimento anche la attesa procedura per le opere di mitigazione della costa erosa della litora-nea di ponente. Il progetto redatto dal prof. Tomasicchio per la difesa marina, “redatto sulla base di indagini batimetriche e sedi-mentologiche dell’Università di Trieste e finanziato dalla Unione Europea”, non era in un cassetto ... ma bensì scontava la pro-cedura di pareri ed autorizzazioni - da parte di ben quindici enti -, e il 15 luglio scorso è stato firmato il contratto con la ditta roma-na VALORI aggiudicataria dei lavori per la realizzazione dell’opera che contribuirà a rimarginare il tratto di costa nei pressi della Fiumara.

L’impegno dell’Amministrazione con-tinuerà ad essere presente, propositivo ed operativo, promuovendo celerità e rispetto delle norme nell’attuazione degli interventi, grazie anche alle sollecitazioni che vengo-no poste come contributo civico e di civiltà per la tutela del nostro territorio.

* assessore comunale alle Politicheper il territorio - BarlettaLa litoranea di Ponente in una foto di archivio (FOTORUDY)

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Mostre

De Nittis, interno notte con critico d’arte

di Carmen Palmiotta

A ver avuto il privilegio, sia pure casuale, di visitare in anteprima e

in notturna con un personaggio d’eccezio-ne, Vittorio Sgarbi, la mostra “De Nittis e l’Expo” a Palazzo della Marra, ha signi-ficato toccare con mano ancora una volta l’amore e l’ammirazione che l’eccentrico e ferratissimo critico d’arte ha sempre di-chiarato per il nostro Giuseppe De Nittis e la sua simpatia per la città di Barletta.

Alla domanda su cosa ne pensasse dell’idea di “De Nittis e l’Expo”, Sgarbi ha detto senza preamboli che è una mostra sensata, al contrario di molte altre inizia-tive. Ogni città italiana, facendo gravi er-rori, ha speso danaro per collegare le pro-prieiniziativeall’ExpodiMilano,comeseilmarchiettofossesufficienteafarvenirequalcunoavedereunamostra,equestoèservito poco. La città di Viterbo invece, per esempio, non ha speso un euro ma ha man-datoall’ExpolaMacchinadiSantaRosa1, suo patrimonio peculiare.

In un giro attento, con la guida dell’as-sessore Giusy Caroppo - storico dell’arte esperto della pittura di De Nittis e coordi-natrice della mostra, che si avvale di testi critici di Christine Farese Sperken - il noto critico è andato liberamente, come è nel suo stile.

Questa mostra, a fronte di due De Nittis presenti all’Expo nellamostra “Tesori d’Ita-lia” curata da me nel padiglione Eataly, signi-fica stabilire un nessocon l’ExpodiParigi del1878, in cui De Nittis era presente con dodici ope-re. Una logica che, con un investimento finan-ziario non grande, cosa anche giusta, ha puntato a far venire a Barletta di-pinticomequellodellaCollezioneMarzottooquellodelPetitPalais,chesonolaprovadell’improntalasciatadaquestograndear-tista italianoall’ExpodiParigi.È impor-tantesottolinearechelaculturadell’Expodialloraavevalacoscienzachel’arterap-presenta una civiltà e una stagione impor-tanteperquello che l’uomocrea.PortarequiduecapolavoridiDeNittisgiàpresentiaParigisignificachelamostraèintelligen-te. Piccola, collegata, perfetto rimando a quell’Expoparigino.

Non ha poi mancato di sottolineare, il Vittorio nazionale, che De Nittis è presente oggi all’Expograzie ame, che ho scelto

due fra i suoi dipinti, il più famoso e rappresentativo‘Passailtreno’e‘Na-turamorta’disoggettoorientale,unacosa molto arabescata, che mi pia-ceva particolarmente. Cosa, questa,anche rara, perché gli artisti che io horappresentatonellamostra‘Tesorid’Italia’ sono presenti con un’operasola. Che De Nittis sia presente a Mi-lano è frutto della buona idea che ab-biamo avuto per il padiglione Eataly Oscar Farinetti2 ed io.

Giusy Caroppo, orgogliosa della mostra e giustamente fiera del giudi-zio di Sgarbi, ha spiegato il senso del-le tre sezioni, che prendono le mosse dal giudizio del critico Vittorio Pica, che definì De Nittis ‘meridionale al Sud, francese a Parigi, londinese a

Vittorio Sgarbi ha visitato “in notturna” la Mostra di Palazzo della Marra, “De Nittis e l’Expo” anticipando,per impegni di lavoro, l’annunciata presenza alla conferenza stampa di apertura della mostra

Londra’ e ha voluto ricor-dare che l’abbiamo fattain house, grazie anche allecompetenzeacquisitedai componenti della se-greteria della Pinacoteca, Daniele Mancini e Angela Francabandiera, sotto la direzione di Santa Scom-megna.

All’Expomolteregioninon ci sono, non hanno un loro padiglione ha stig-matizzato Sgarbi. Nonc’ènemmeno la Puglia, che

però è molto ben rappresentata nel padi-glione Italia, per esempio con Lorenzo Lot-to di Giovinazzo, Vivarini di Modugno, la Colomba Eucaristica del Tesoro della Ba-silica Santo Sepolcro di Barletta e De Nit-tisin‘Tesorid’Italia’e,con‘Colazioneingiardino’,nellamostradiGermanoCelant‘Arts&foods.Ritualidal1851’neglispazidella Triennale di Milano.

Botto finale di Vittorio Sgarbi è stato l’invito al Sindaco, all’assessore Caroppo e ai curatori della mostra a venire a Milano per fare una conferenza stampa che colleghi i due eventi, che sono speculari e ragionati.

Una corsa nella notte fino a Polignano ha portato Vittorio Sgarbi verso un’altra tappa del suo giro pugliese. La sua visita lampo ci ha lasciato la sensazione che sia stata fatta una buona operazione culturale. Anche perché Sgarbi, per quanto sia un per-sonaggio controverso, è persona di spesso-re, che quando parla di arte sa di cosa parla e, soprattutto, non la manda a dire.

1 La macchina di Santa Rosa, patrona di Viter-bo, consiste in una torre illuminata da fiac-cole e luci elettriche, alta circa trenta metri e pesante cinque tonnellate, che la sera del 3 settembre di ogni anno viene portata a spalla da un centinaio di uomini detti “Facchini” lungo le vie e le piazze del centro cittadino. (NdR)

2 Imprenditore e fondatore della catena Ea-taly. (NdR)

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi traCarmenPal-miottael’assessoreallaculturaGiusyCaroppo

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AGOSTO 201524 IL FIERAMOSCA

Bar.S.A.

I l sindaco Pasquale Cascella con gli assessori Anna Rizzi Francaban-diera, Antonio Rizzi e Irene Pisicchio hanno incontrato a Palazzo

di Città il neo Amministratore Unico della Bar.S.A., avv. Luigi Fruscio, il presidente Lorenzo Chieppa e i componenti del nuovo collegio sindacale, la dott.ssa Grazia Dibenedetto e il dott. Calogero Maria Scimè, insieme al direttore generale Nunzio Scarpati e i dirigenti dell’azienda, per una prima analisi delle prospettive all’indomani del mutato assetto societario.

“Per la Bar.S.A. - ha affermato il sindaco Cascella nel saluto augura-le a nome dell’Amministrazione - si configura un modello di governance innovativo, che ottempera al dettato normativo per il contenimento della spesa pubblica, impone una visione decisamente più attenta alla gestione e la finalizza alla modernità dei servizi offerti. Si è portata a termine una procedura complessa, avviata con l’acquisizione della quota di partecipa-zione del socio di minoranza Manutencoop, proseguita con l’approvazione in Consiglio comunale del regolamento sul “Controllo analogo” delle so-cietà destinatarie di affidamenti in house di servizi pubblici e perfezionata con l’assegnazione, in numero ridotto rispetto al passato, degli incarichi per la multiservizi. Sempre nell’ottica della trasparenza è stata stabilita l’istituzione nella struttura comunale dell’Ufficio Partecipate, ora si auspi-ca che possa avere un’interfaccia all’interno della società partecipata. Per migliorare la qualità dei servizi si intende procedere a un deciso cambio di passo, puntando alla economicità, all’efficienza e all’efficacia degli inter-venti, procedendo alle non più rinviabili modifiche alla regolamentazione dei disciplinari per tutti i servizi pubblici essenziali. Occorre, soprattutto, rinnovare il rapporto con i cittadini, che hanno il diritto e il dovere di cono-scere come sono utilizzati i fondi pubblici erogati per servizi che incidono sensibilmente sulla collettività”.

Il sindaco e gli assessori presenti hanno colto l’occasione per sottoline-are gli eccellenti risultati del “porta a porta”, che con la percentuale supe-riore al 72% ha collocato Barletta tra i dieci Comuni pugliesi più virtuosi, e che ora vanno “consolidati e ampliati”.

IL SINDACO CASCELLA INCONTRAI NUOVI VERTICI DELLA Bar.S.A.

Col 72% del “porta a porta” il nostro comune nei primi dieci comuni pugliesi

Attività a tutela del decoroe dell’igiene urbana

L’Amministrazione comunale e la Bar.S.A. han-no concordato alcune attività a tutela dell’igiene e del decoro urbano.

Dal 24 giugno, vengono eseguiti il servizio di la-vaggio ad alta pressione e la sanificazione, con l’im-piego di specifici mezzi, di strade e marciapiedi nel centro storico, nelle piazze e nei punti più sensibili di aggregazione. Le operazioni si svolgono dalle ore 04 sino alle 10. Per facilitare le operazioni gli auto-mobilisti sono stati invitati a collaborare con speci-fici cartelli apposti nei luoghi interessati indicanti i particolari orari.

È già in corso, intanto, il quarto intervento an-nuale di disinfestazione da zanzare e mosche e la derattizzazione dei luoghi pubblici mediante idonei prodotti collocati nelle caditoie e nelle cosiddette “bocche di lupo”.

Si sta procedendo, infine, al periodico servizio di rimozione dei rifiuti di vario genere abbandonati in prossimità delle complanari lungo la strada statale 16 bis: oggi sono state bonificate le uscite comprese tra Barletta nord e Barletta sud.

“Vogliamo contribuire, con ciascuno di questi interventi, a migliorare l’igiene urbana e compiere uno sforzo, particolarmente con le attività di pulizia

del centro storico e dei punti di accesso all’area urbana, per migliorare l’immagine della città sia agli occhi dei residenti che dei numerosi visitatori di Barletta”, dichiara l’assessore alle Politiche della Sostenibilità Ambientale, Irene Pisicchio.

“Purtroppo questo sforzo rischia di essere compromesso - aggiunge l’assessore - dai ri-fiuti abusivamente abbandonati in prossimità delle complanari. Dobbiamo ancora una volta sottolineare che si tratta di una minoranza che con le sue indecorose azioni determina un dan-no all’intera comunità. Da qui l’esigenza di un rinnovato appello a far prevalere responsabilità e senso civico”.

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 25

Bar.S.A.

Bar.S.A. conferma le certificazioni diQualità ISO 9001 e Ambientale ISO 14001

La Qualità dei servizi per i cittadini è tra gli obiettivi principali della società

B ar.S.A è lieta di comunicare alla cittadinanza di aver superato brillantemente (in data 9 luglio 2015) l’iter per il mantenimento

delle certificazioni di Qualità ISO 9001 e Ambientale ISO 14001 a se-guito delle verifiche condotte dall’organismo di certificazione esterno.

Tale importante traguardo premia una politica aziendale rivolta al miglioramento continuo che, fra l’altro, ha portato la città di Barletta a raggiungere obiettivi invidiabili di raccolta differenziata superiore al 72%, grazie alla preziosa collaborazione di tutta la cittadinanza.

Bar.S.A. orgogliosa di questo risultato, si impegna, nell’interes-se di tutta la città, a consolidare questo percorso virtuoso di rispetto dell’ambiente e della qualità della vita e ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a tale successo (personale interno e il precedente Consi-glio di Amministrazione). Lo standard internazionale ISO 9001 delinea le modalità per raggiungere alte prestazioni mettendo in atto processi che consentono di migliorare l’efficienza operativa a tutti i livelli. ISO 9001 è lo standard più diffuso al mondo perché è in grado di assicurare la qualità dei processi, garantendo alle organizzazioni un vantaggio competitivo. Certificarsi secondo la ISO 14001 non è obbligatorio, ma è frutto della scelta volontaria dell’Azienda che ha deciso di migliorare il proprio sistema di gestione ambientale. È inoltre importante notare come la certificazione ISO 14001 dimostra che l’organizzazione certifi-cata abbia un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile.

L’esito positivo della procedura conferma la volontà dell’azienda di impegnarsi in concreto per rendere la qualità dei servizi uno dei suoi principali obiettivi. Il riconoscimento premia la volontà di raggiunge-re modelli gestionali di eccellenza e testimonia l’impegno per un mi-glioramento continuo delle prestazioni. Bar.S.A può e deve diventare patrimonio della città. Per dialogare meglio con la città, ancora di più di quanto è avvenuto nei primi 15 anni di vita che l’azienda si appre-sta a compiere. Con la trasformazione in società in controllo pubblico, l’azione della Bar.SA è rivolta esclusivamente a potenziare l’efficacia e l’efficienza dei servizi da offrire ai cittadini barlettani.

In risposta alle segnalazioni giunte sinora a Bar.S.A. circa l’abban-dono di rifiuti per strada ringrazio i cittadini e i mezzi di comunicazione che sinora hanno voluto evidenziare i punti critici presenti in città per-ché contiamo sulla collaborazione di tutti per sconfiggere un problema che affonda le radici nella inciviltà di chi commette certi atti deturpando la città e offendendo i suoi concittadini ancor prima di chi ogni giorno lavora per offrire un servizio degno di questo nome. Per impostazio-ne culturale e professionale seguo il metodo del ‘toccare con mano’ i problemi. Dopo la verifica diretta delle criticità penso sia opportuno programmare un’analisi a cui far seguire l’impostazione delle soluzioni

pratiche alla risoluzione dei problemi. Ed il tutto in tempi brevi.

In merito all’abbandono per strada dei rifiuti (proble-ma avvertito sino a ieri da cittadino-utente che oggi ho l’onore di affrontare nelle vesti di Amministratore) o al miglioramento dello spazza-mento delle strade, faccio presente con la massima umiltà che dal giorno del mio insediamento (1 luglio 2015) ogni mattina dalle 7.30 alle 9.00 con gli operatori Bar.S.A. addetti all’attività di controllo (Responsabile di Settore, Ispet-tori e Sorveglianti) giro la città per conoscere sul campo l’attività dei lavoratori e come si svolge il servizio perché sono convinto che sia il miglior modo per ottenere informazioni dirette e analizzare i comporta-menti dei cittadini barlettani. Dalla prima ricognizione è emerso il mag-gior rispetto delle regole in alcuni quartieri come Borgovilla e Barberini. Mentre riscontriamo maggiori problemi in altri come Settefrati. Nulla potremo senza la collaborazione dei cittadini. In alcune zone osservia-mo sporcizia per strada a meno di un’ora dal passaggio e dalla pulizia ad opera dei lavoratori della Bar.S.A.: ritroviamo buste di immondizia nel medesimo punto in cui è stata appena effettuata la pulizia. Tutto questo per dire che oggi abbiamo l’esigenza di sensibilizzare ulterior-mente i cittadini ad un rispetto maggiore degli spazi comuni. La dispo-nibilità della Bar.S.A. al servizio dei cittadini e degli operatori di settore/commerciali è totale. È di queste ore, per esempio, lo svolgimento del servizio di raccolta rifiuti anche domenica mattina presso gli stabilimenti balneari dopo che i rappresentanti sindacali di settore avevano per le vie brevi richiesto tale servizio per la festa patronale. C’è tutta la volontà dell’Azienda nel suo nuovo corso ad essere pronta a rispondere alle criticità ed apportare miglioramenti, accogliendo le segnalazioni di tutti, compresi gli organi di informazione. Sicuramente un’azione positiva da parte di Bar.S.A. sarà quella di incrementare e rafforzare una cultura ambientale e di rispetto verso la città potenziando in raccordo con l’As-sessore alla Polizia Municipale e il Comandante dei Vigili le attività di controllo e di prevenzione verso comportamenti corretti dei cittadini. A tal fine ho già programmato nei prossimi giorni un incontro con entram-bi per definire le azioni da compiere.

L’avv.LuigiFruscio

di Luigi Fruscio

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AGOSTO 201526 IL FIERAMOSCA

Il cardinale Montenegroe il valore dell’accoglienza

Chiesa

I n occasione dei solenni festeggiamenti in onore dei Santi Patroni di Barletta, la città visitata dal Cardinale Francesco Montene-gro. Egli a Barletta, invitato dal Capitolo Concattedrale cittadino, per una riflessione sul tema dell’accoglienza e, come ormai

noto, in quanto legato da vincoli affettivi verso la città, essendo entrambi i suoi genitori originari di Barletta che, nel corso degli anni, non ha mancato di visitare.

La sua permanenza nella città del culto alla Madonna dello Sterpeto secondo il seguente programma: Sabato 11 parrocchia San Giovanni Apostolo, nella sala della Comunità Giovanni Paolo II “L’accoglienza come forza di integrazione”. Saluti mons. Filippo Salvo, vicario episcopale Barletta, Pasquale Cascella, sindaco di Barletta, Francesco Spina, presidente della provincia Barletta Andria Trani. Sono intervenuti don Raffaele Sarno, direttore Caritas diocesana Trani Barletta Bisceglie, Clara Minerva, prefetto della pro-vincia Barletta Andria Trani, Francesco Montenegro, presidente Caritas Italiana. Ha moderato Lorenzo Chieppa, responsabile Caritas Barletta Zona pastorale S. Ruggero. Domenica nella basilica di Santa Maria Maggiore, Concattedrale dell’Arcidiocesi di Trani Barlet-ta Bisceglie, l’Arcivescovo Giovan Battista Pichierri ha accolto il card. Francesco Montenegro per il solenne pontificale in onore dei Santi Patroni della Città, nostra Signora dello Sterpeto e San Ruggero.

Hanno preso parte all’assemblea liturgica le autorità civili e militari, il capitolo Concattedrale con il presbiterio diocesano e reli-gioso, il collegio dei diaconi, il comitato Feste patronali e i portatori dei Santi Patroni.

Francesco Montenegro è nato a Messina, arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela il 22 maggio 1946; ordinato pre-sbitero l’8 agosto 1969; eletto alla Chiesa titolare di Aurusuliana e nominato ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela il 18 marzo 2000; ordinato vescovo il 29 aprile 2000; promosso alla sede arcivescovile di Agrigento il 23 febbraio 2008; creato cardinale nel Concistoro del 14 febbraio 2015. Attualmente è Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute e presidente della Caritas Italiana.

Ha compiuto gli studi ginnasiali, liceali, filosofici e teologici presso il Seminario arcivescovile “San Pio X” di Messina. Dal 1978 al 1988 è parroco della parrocchia di San Clemente a Messina; dal 1988 direttore della Caritas diocesana, delegato regionale della Caritas e infine rappresentante regionale della Caritas italiana. È anche docente di religione, assistente diocesano del Centro Sportivo Italiano (CSI), direttore diocesano dell’Apostolato della preghiera, mansionario del capitolo dell’archimandritato, rettore della chiesa-santuario di Santa Rita e padre spirituale del Seminario minore, membro del Consiglio presbiterale-

DON GIUSEPPE CAVALIEREPARROCO DI SAN NICOLA IN BARLETTASabato 4 luglio 2015, nella Parrocchia S. Nicola, a Barletta, durante una solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha avuto luogo il rito di immissione canonica del nuovo Parroco nella persona di don Giuseppe Cavaliere, fino ad ora amministratore parrocchiale della medesima dall’1 settembre 2014.

Don Giuseppe Cavaliere è nato a Barletta il 26 maggio 1981. Proviene dalla Parrocchia S. Nicola. Ha frequentato la scuola media “Mons. Raffaele Dimiccoli” di Barletta. Nel settembre del 1995, essendosi inserito nel Seminario dei PP. Giuseppini di Parete, ha cominciato a frequentare il Liceo Classico “Innico Caracciolo” di Aversa, dove ha regolarmente concluso gli studi. Nel 2000 si è trasferito al Pontificio Seminario Regionale di Molfetta dove ha conseguito il Baccellierato. Sempre

presso lo Studio Teologico di Molfetta sta conseguendo la licenza in antropologia teologica.Il 5 gennaio 2007 è stato ordinato sacerdote. Ha ricoperto i seguenti incarichi: dal 2007, Vicario Parrocchiale della Parrocchia S. Maria Madre della Misericordia in Bisceglie; dal 2008 al 2010, Vicario Parrocchiale della Parrocchia S. Maria di Passavia in Bisceglie; insegnante di religione presso l’ITC “G. Dell’Olio”; responsabile del Coro parrocchiale cittadino di Bisceglie; membro del Centro Diocesano Vocazioni; responsabile della pastorale giovanile di Bisceglie; per un anno ha insegnato Religione presso l’istituto Professionale ‘Bovio’ di Trani, in data 1 settembre 2010, nominato Vicario Parrocchiale di S. Paolo Apostolo in Barletta fino al giugno 2014; in data 1 settembre 2014, nominato amministratore parrocchiale di S. Nicola in Barletta; da due anni è responsabile della Curia di Barletta.

MONS. PICHIERRI ORDINA SACERDOTEIL DIACONO FRANCESCO FILANNINOSabato 23 maggio 2015, a Barletta, nella Parrocchia Spirito Santo, durante una solenne concelebrazione presieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, il Diacono Francesco Filannino è stato ordinato sacerdote. Don Francesco ha presieduto per la prima volta l’Eucaristia domenica 24 maggio nella Parrocchia Spirito Santo in Barletta.

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 27

Chiesa

I l Monastero San Ruggero in Barletta delle monache Benedettine ha ripreso novello vigore con l’arrivo di cinque

monache, provenienti dal Monastero delle Benedettine “Santa Maria delle Rose” in Sant’Angelo in Pontano, provincia di Macerata, diocesi di Fermo.Le sorelle si sono insediate ufficialmente venerdì 10 luglio 2015 nei primi Vespri della Solennità di san Benedetto Abate, durante la Concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Giovan Battista Pichierri, arcivescovo di Trani Barletta Bisceglie.Alla celebrazione era presente Madre Elisabetta Fratoni, Abbadessa del Monastero “Santa Maria delle Rose”, e un nutrito numero di consorelle giunte dalle Marche e dal Monastero Benedettino di Ostuni.Con la venuta di queste giovani monache non rischia di estinguersi la secolare storia del Monastero Barlettano che dal 1275 custodisce i resti mortali del nostro Santo patrono Ruggero, vescovo di Canne.Auguriamo alla nuova Priora, Madre Lucia Tonelli e alle altre consorelle, unite ai membri della vecchia comunità di San Ruggero con a capo l’Abbadessa emerita, Madre Maria Ruggerina Cassatella, di proseguire nel cammino di santità, seguendo le orme dei Santi Fondatori Benedetto e Scolastica, per continuare ad essere in mezzo a noi faro che illumina, per la maggior gloria di Dio e a beneficio dei fratelli.

Mons. Sabino LattanzioConfessore del Monastero

Francesco Filannino è nato a Barletta il 25 novembre 1988. È cresciuto e ha ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella parrocchia Spirito Santo in Barletta, dove ha svolto per anni il servizio di ministrante. Dopo la scuola media, ha iniziato il suo percorso di discernimento vocazionale presso il Seminario Minore Arcivescovile “Don Pasquale Uva”, durante il quale ha frequentato il Liceo Classico “Francesco De Sanctis” in Trani, dove ha conseguito la maturità classica. Dopo un anno di discernimento vissuto presso il Noviziato della Compagnia di Gesù a Genova, ha proseguito il suo percorso vocazionale, su indicazione dell’Arcivescovo, presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove ha completato la formazione verso il sacerdozio. Ha conseguito il baccalaureato in filosofia e in teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Attualmente svolge il suo servizio pastorale come vicerettore presso il Pontificio Seminario Romano Minore in Roma e, contemporaneamente, frequenta il secondo anno della licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico.

MONS. PICHIERRI COSTITUISCE IL COMITATO REDAZIONALE DEGLI SCRITTI E TESTIMONIANZE DI DON SALVATORE MELLONE

“Dopo la morte del presbitero don Salvatore Mellone (29 giugno 2015), dono di Dio alla Chiesa diocesana e universale, da me ordinato prematuramente il 16 aprile 2015, ritengoquantomaiopportunoistituireun Comitato di redazione in vista di un memoriale da scrivere sulla sua luminosa persona e sul ministero che ha esercitato nei 74 giorni di vita sacerdotale sulla terra.Questo per glorificare Dio e peroffrire una testimonianza scritta in edificazione del nostro presbiteriodiocesano,delpopolodiDioediquanti

hanno seguito la storia singolare di «don Salvatore»”.: così si esprime S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, in apertura al suo decreto di costituzione del “Comitato redazionale Scritti e delle Testimonianze ‘Don Salvatore Mellone’”.Il comitato è così costituito: Mons. Filippo SALVO, Cordinatore e Vicario Episcopale; Don Massimo SERIO, Direttore; Don Domenico MINERVINI, Parroco; Don Ruggiero CAPORUSSO, Parroco; P. Enrico SIRONI, Vicario Episcopale Vita Consacrata; Prof. Riccardo LOSAPPIO, Diacono e Direttore Comunicazioni Sociali; Dott. Ruggiero DIMONTE, Direttore “La Stadera”; Dott.ssa Claudia CARDINALE, amica d’infanzia; Dott. Francesco BORRACCINO, già parrocchiano S. Maria degli Angeli; Vincenzo DE GREGORIO, seminaristaIl Comitato si è insediato il 30 luglio 2015, nel Trigesimo della nascita al cielo di don Salvatore Mellone, presso la sede del giornale parrocchiale “La Stadera” nella parrocchia SS.mo Crocifisso di Barletta. All’insediamento ha fatto seguito la S. Messa di suffragio presieduta dall’Arcivescovo.

Il monastero delle Benedettine di San Ruggero rinasce con la venuta di cinque nuove monache

Le monache benedettine del Monastero di S. Ruggero tra il vicario mons. Filippo Salvo e il Confessore mons. Sabino Lattanzio

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Estate

di Renato Russo

T empo di escursioni anche a Bar-letta, pure se marginali in un con-

testo pugliese, a causa della mancanza di risorse finanziarie che frenano l’attenzione di una adeguata strategia dell’accoglienza. Si aggirano per la città, in queste settimane estive, gruppi di turisti avanti con gli anni, talvolta con una sbiadita guida rossa del Touring Club fra le mani, in ordine sparso lungo le stradine interne del centro storico. Una visitina all’interno della Cattedrale è d’obbligo, una pausa di frescura e di quie-te dell’anima, seduti sulle consunte panche della navata centrale, fra una preghiera bi-sbigliata dai pochi devoti al seguito, e una frettolosa occhiata incuriosita al taberna-colo, in fondo al presbiterio inondato dalla luce riflessa dalle alte vetrate dell’abside pentacuspidata. Altri invece si inoltrano nella lettura della storia plurisecolare del tempio per sapere e risalire, dalle vestigia del sottostrato pavimentale, alle remote origini paleocristiane della chiesa e di qui ad un’epoca remota dalla quale indagare fra le righe abrase di antiche pergamene, risvolti e retroscena di vita religiosa, ma altresì aspetti di vita civile, economica e culturale della città.

Di fronte alla Cattedrale, l’altra tappa obbligata il Castello, austero, maestoso, uno dei più grandi e meglio tenuti d’Italia. I cartelli stradali lo segnalano come “svevo” perché dei sovrani ospitati Federico II fu il più carismatico, quello più rappresentativo, che più gli conferisce prestigio e notorietà. Oggi il Castello ospita la Biblioteca Co-munale, il Polo Museale, l’Archivio della Memoria e nella Sala Rossa i convegni più rappresentativi patrocinati dal Comune. Magici i sotterranei dove ti inoltri in un mondo irreale e immaginifico, dove furono tenuti prigionieri i nove fratelli Santa Cro-ce prima di essere decapitati sul cortile per ordine di Raimondello del Balzo (Carlo III di Durazzo ne volle vendetta). Ma in tempi più recenti - a metà degli anni Ottanta - vi sono state girate scene della “Vita di Gesù” di un ispiratissimo Pasolini e dell’“Otello”

L’estate barlettanatra turisti e souvenir

del raffinatissimo Franco Zeffirelli. Fra le mura del Castello visse una memorabile serata teatrale Giorgio Albertazzi quando evocò dai bastioni il fantasma di Federico II di Svevia, “Una cometa da Oriente a Oc-cidente”. Si ammira dal belvedere, in alto, una straordinaria scenografia sul mare; in lontananza, sulla linea dell’orizzonte, le balze garganiche e il suggestivo panorama di Monte S. Angelo quando il cielo è terso, nelle diafane giornate autunnali.

All’imbocco di corso Vittorio Emanuele da corso Garibaldi, s’erge la monumentale basilica del Santo Sepolcro. Prima d’entra-re, però, ti imbatti nel mirabile Colosso di Barletta, Eraclio, la gigantesca statua bron-zea che raffigura un imperatore bizantino, da poco restaurata, il monumento della cit-tà più citato nei reportages dei viaggiatori francesi del Sette-Ottocento. All’interno della chiesa le sue splendide navate, nel nome stesso del tempio l’evocazione di crociate e di cavalieri d’ogni risma, Teutonici e Templari (due vicoli ne ricordano l’an-tico stanziamento, presso S. Domenico e S. Agostino), ma anche Ospedalieri-Giovanniti, all’ingresso della città, sul se-dime oggi occupato da palazzo “Solemar”.

Poco distante, il classico Teatro “Curci”, che i barletta-ni con una punta di civetteria hanno ribattezzato il “piccolo S. Carlo”, e ad esso perpendi-colare il magnifico barocco del Palazzo della Marra, che oggi ospita la prestigiosa collezione “De Nittis”. Ma il tempo scor-re inesorabile e per l’imminen-te pranzo si va alla ricerca del ristorantino tipico di un paese di mare e a basso costo, maga-ri di quelli lungo la Litoranea di Ponente da poco ribattezza-

ta “Pietro Paolo Mennea”, o in un ritrovo tranquillo del centro storico, forse su via Cialdini, l’antica ruga Carrotiarum.

All’imbocco di via Cialdini, fra le pri-me antiche case palazziate, palazzo Dama-to, nella cui cantina vuole la tradizione che si sia svolta la celebre sfida fra cavalieri spagnoli e francesi, perché i primi avreb-bero difeso l’onore delle armi italiche bef-feggiate dalla boria dei cavalieri transalpi-ni. Che non sia quella la vera Cantina della Sfida (rievocata da Massimo d’Azeglio nel suo racconto come la “Cantina del Sole”) non ci sono dubbi. Così come dura a mori-re è la leggenda che da questo sotterraneo si possa raggiungere il Castello, o addi-rittura - secondo altri - Castel del Monte. Ma d’altra parte c’è poi, però da ricorda-re, ch’essa è il luogo più frequentemente reclamato dai turisti quando prenotano le

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Estate

loro escursioni a Barletta. Che vogliamo fare, la chiudiamo?

La sera specialmente, a zonzo, a respi-rare l’aria di mare frammista all’acre odo-re di frittura, mentre nel cielo volteggiano gli aquiloni, l’ultima moda della riviera romagnola. Sulla linea dell’orizzonte, splendido lo scenario dei paesi illuminati nell’entroterra quando il vento di maestra-le spazza le nubi che ne annebbiano la vi-sta. Di miniguide della città o di semplici cartine omaggiate dai centri di assistenza turistica, neanche a parlarne. Ognuno s’ar-rangia come può e si campa alla giornata. Imperdonabile l’inspiegabile trascuratezza dell’Amministrazione Comunale. Così da anni, così da sempre, così a Barletta come alla Bit di Milano.

ti vien facile da pensare che la congiuntura sia finita.

Gli appuntamenti sono fissati per le due, le tre di notte, quando le lancette sono ormai cadute dal quadrante. Sono i luoghi scelti per il divertimento notturno dei gio-vani: american bar, accovacciati sui mar-ciapiedi intenti a mandare sms o seduti in uno dei cento locali attrattivi del quar-tiere intenti a seguire sul megaschermo dello snack-bar la finale della Coppa dei Campioni. Qui non è difficile imbatterti in turgidi avventori dalle rotondità boteriane o semiclandestini viveurs dall’aria trasan-data, jeans strazzonati e pizzetto arruffato, mentre è bandita ogni senescente parteci-pazione, relegata sui lunghi viali alberati delle litoranee. Qui è il ritrovo della bella gioventù, ribelli e paninari, global e sfac-cendati, figli di papà e figli di nessuno, in una ininterrotta festa dove, fra l’indistinto schiamazzo della gente, nascono e muoio-no amori nel giro di una nottata, la birra scorre a fiumi e dove la vita non vuole in-vecchiare perché la clessidra del tempo si è fermata.

“L’Estate barlettana” sponsorizza-ta dal Comune nei primi anni Duemila è un lontano ricordo, ora c’è restato solo il nome. Il programma di spettacoli orga-nizzato dall’Amministrazione Comunale sul palcoscenico cittadino era un tempo ricchissimo di eventi, oggi risente del-le ristrettezze economiche del bilancio. Basterebbe tornare appena qualche anno addietro alla Stagione teatrale estiva, alla Mostra dell’Artigianato su via Nazareth, al Certame atletico nel vecchio campo spor-tivo, al Torneo di biliardo. Dieci anni fa il programma si chiamava “Barletta incontri” e nel 2005, su una richiesta di un milione e mezzo, il Comune stanziò 735mila euro: cantanti di fama e concerti classici pro-mossi dall’Associazione culturale e musi-cale “G. Curci”, balletti latino-americani nei giardini del Castello, il Teatrino dei

Un tempo il centro storico era un son-nolento borgo dove Beppe Tosches, osteg-giato come tutti i precursori, in fondo a via Nazareth, doveva arrabattarsi per combat-tere contro le pastoie burocratiche per la sopravvivenza del suo rustico pub all’aper-to dove serviva pizza, birra, cartocci di pa-tatine e vassoietti di hamburger, mentre nella vicina Trani era tutto una fantasma-goria di luci e di colori, locali aperti fino a tarda notte, ogni angolo del centro storico un’occasione di incontri musicali, artistici o gastronomici, le moto sfrecciare a tutto gas sul lungomare dove avventori gustava-no - con l’ultima frittura - lo spettacolo del mare rischiarato dai raggi della luna.

Tutto cambiò poi con l’avvento dell’amministrazione Salerno - bisogna dargliene atto - e improvvisamente, nel giro di un paio di stagioni estive, fine anni Novanta, anche da noi ogni cosa si tra-sformò tumultuosamente, tanto che ancora oggi, dopo quasi vent’anni, non si contano i locali di intrattenimento serale, special-mente nel centro storico, una moda che ha contagiato anche numerose ville e masse-rie circondariali. Una vera trasformazione antropologica sui nostri usi e costumi del tempo libero.

Oggi, come in un vorticoso carosello, i locali notturni aprono, chiudono, cambia-no nome, proprietario, menu, alla ricerca del soddisfacimento del cliente sempre più esigente che pretende un ottimo servizio a basso prezzo. Sono i clienti della notte, un fenomeno nato a partire dai primi anni del nuovo millennio. Quando un tempo ci si accingeva per andare a dormire, oggi ci si prepara per uscire con amici e inoltrarsi per le stradine interne del centro storico: via Nazareth, via Ettore Fieramosca, piazzetta Pescheria o della Sfida, su piazza Marina o piazzetta Monte di Pietà, per non dire di via Duomo e dintorni, davanti e intorno al Castello, un alveare di locali densi di av-ventori, tutto pieno, tutto coperto, per cui

Mauro Di Pinto, Vico Stretto, olio su tela

BARLETTAtel. 0883 885 040

[email protected]

Piazza Marina 52(centro storico)

Lupo di Mare al mare(lido bella venezia) Lit. Pietro Mennea 4

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Estate

Pupi, rappresentazioni teatrali d’avanguar-dia e concerti nell’elegante cortile di pa-lazzo della Marra o nel retrostante giardi-no reading di letture d’autore, l’escursione agostana sui luoghi della famosa battaglia, il grande concerto estivo attratti dalle star di richiamo nazionale. Una stagione estiva con positivi ritorni in termini di risposte di pubblico, accoglienza turistica, ospitalità, gradimento dei cittadini che non potendo consentirsi una vacanza, restavano a Bar-letta.

Non si trattava di un risultato casuale dettato dai singoli eventi, mentre l’Am-ministrazione, ritenendo l’organizzazione di queste manifestazioni di importanza strategica per lo sviluppo economico della città vi destinava significative risorse. Ma anche sul piano del puro volontariato, nu-merose erano le iniziative fra lo storico e il folcloristico, perse negli anni, come l’ani-mazione del Centro storico a cura della Ce.S.A.Coop. Arte, le mostre fotografiche della “Barletta d’un tempo” allestite da Fotorudy o dall’associazione UNESCO, tenute a battesimo da Ruggiero Dicorato e da Silvia Liaci o le vignette satiriche di Borgiàc per la rivista “Tentativo” oppure le espressioni di immagini di arte sacra illustrate da don Gino Spadaro, iniziative realizzate con pochi mezzi ma con grande entusiasmo e notevole partecipazione.

* * *

La sera s’anima - il centro storico - di luci e di rumori, non c’è differenza fra giorni festivi e feriali, qui ogni sera è fe-sta e la crisi sembra non mordere… Tutti i locali sono affollati, ogni stradina ha la sua attrattiva, la sua particolarità. Su via Na-zareth, specialmente in fondo alla strada, c’è grande animazione con musica ad alto volume fino a notte inoltrata e gran con-sumo di bevande, un’antica contesa con gli stanziali che se ne dolgono - invano - da anni presso le autorità municipali che, dopo qualche vano tentativo, desistono.

I granelli di sabbia nella clessidra, la spiaggia sconfinata, le piccole onde che si frangono monotone e silenziose sulla bat-tigia e l’immensa distesa di mare dinanzi a noi. Lungo le due litoranee uno schia-mazzante ininterrotto andirivieni di gente per i larghi marciapiedi alberati. Di tanto in tanto scansi una tavola imbandita pro-prio nel mezzo del marciapiede, i rustici commensali a consumare allegramente una focaccia casereccia innaffiata da un forte vin rosso nostrano. Prima era solo quella di Levante densa di eventi animati dai tradizionali chalet, (eleganti intratte-

nimenti culturali sulla spiaggia vivacizzate da fresche gradevo-li serate). Oggi anche quella di Ponente è gradualmente animata da nuovi lidi sul mare. E intanto, di sottecchi, sulla linea dell’oriz-zonte, cogli barlumi di un lontano paesaggio, sull’ampia insenatura del golfo di Manfredonia, una fila ininterrotta di luci attenuate dalla lontananza. Alla saldatura delle due litoranee, fra Duomo e Castello, ancora altri locali, al chiuso o all’aperto, sul bordo di una banchina abbandonata o uno slargo improvvisato, un alveare di habitués dove consumare un ge-lato affogato nel moscato di Trani o una bistecca alla brace, un pa-nino con wurstel o una pizza alla crudaiola, nel sottano di un’anti-ca locanda o nel nascosto angolo del ridotto di un’antica vineria dimenticata, all’imbocco di una stradina stretta del vecchio borgo con quattro tavolini e qualche se-dia impagliata, rischiarato da un lampione scarsamente illuminato per creare un’atmosfera déjà vu.

Ristoratori grandi e piccoli, operatori estivi, una miriade, una movida capace di animare nel suo complesso un portafoglio milio-nario che tuttavia non riesce a scalfire l’indifferenza dei vertici del Palazzo, se i suoi speakers non riescono a farsi ricevere per rappre-sentare le loro doglianze, richieste mode-stissime del resto, di natura organizzativa territoriale, spesso legati a permessi plau-sibili o modeste deroghe al codice della strada, relativamente agli orari o ai luoghi di transito e parcheggio. Ho raccolto spes-so queste proteste, come quel ristoratore che deve spesso pagare la multa per la bre-ve sosta del furgoncino che giornalmente gli scarica, davanti al ristorante la spesa quotidiana, la materia prima del suo lavoro giornaliero. Non riesce a venirne fuori, e non è il solo.

D’estate una sia pur frettolosa visita a Canne è d’obbligo, ancorché sono anni ormai che il sito è in una condizione di completo abbandono, non solo un degrado del luogo ma anche - e soprattutto - uno sgombero della memoria, specialmente dopo la chiusura del bookshop che ha con-tribuito a tagliarci fuori dai classici itine-rari turistici, da quando - a partire da fine millennio, in occasione della riapertura dell’Antiquarium - la Sovrintendenza ha

imposto una lettura medievale del sito in danno di una rappresentazione rievocativa annibalica privandola degli inconfondibili segnali che avrebbero dovuto trasformare il toponimo di un’arcaica cittadella trasfi-gurandola nel mito di una battaglia, la più famosa dell’antichità.

Oggi, sugli spenti, silenziosi scenari di luoghi un tempo teatro di rumorose batta-glie e di sfrenate passioni, si poggia talvol-ta distratto l’occhio del contemporaneo, svagato dal degrado del tempo, manifesto nei ruderi melanconici, muti testimoni del tragico splendore di un passato ormai remoto. Ne può sopravvivere il ricordo solo attraverso le nostre narrazioni, senza pretese di esaustività. Il passato, ancorché trascolorato nei secoli, non è scomparso del tutto. È appena nascosto da un tempo neppure tanto lontano, fra ciottoli antichi sospinti sul greto del fiume, nei capitel-li sbreccati, nelle colonne reclini su zolle umorose, nei paesaggi assolati, scenario di fulgide imprese, che oggi solo le nostre parole d’immaginifiche storie rievocatrici, potrebbero d’un tratto rianimare di vita.

Palazzo della Marra (FOTORUDY)

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AGOSTO 201534 IL FIERAMOSCA

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Sul restante territorio:Andria t. 0883 595 122 - Bisceglie t. 080 395 75 69 - Canosa di Puglia t. 0883 880 803 Giovinazzo t. 080 394 44 83 - Molfetta t. 080 334 92 47 Al centro, tu.

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 35

Recensione

Q uella trascor-sa sabato

sera sul molo Santa Lucia del meraviglio-so porto di Trani, tra la fresca brezza marina ed il Velie-ro “Portus Veneris” della Regione Puglia giunto qui da Tricase per tre giorni pieni di iniziative culturali, è stata una serata pia-cevole che ci ha dato modo di riscoprire ed apprezzare ancora una volta l’instanca-bile lavoro editoriale che ormai da diversi decenni pone in atto l’editore Renato Russo per la riscoperta delle caratte-ristiche storiche delle nostre città nelle quali viviamo quo-tidianamente e che spesso non conosciamo in tutta la loro dimensione storica e culturale. Di qui l’esigenza dell’ultima fatica editoriale: un agile volumetto di 40 pagine nelle quali sono sintetizzati millenni di storia della città degli Statuti Marittimi, “perla dell’Adriatico”, mare nel quale si specchia la sua splendida bianca Cattedrale definita dal francese Le-normant “regina delle cattedrali di Puglia”.

E il dr. Mario Schiralli, per 36 anni Direttore della Biblio-teca Comunale di Trani succeduto a Benedetto Ronchi, ha giustamente paragonato l’editore a Valdemaro Vecchi per l’amore e la passione che anch’egli mette nella pubblicazio-

Presentato sabato 11 luglio sul molo Santa Lucia del Porto di Trani

“TRANI. STORIA, CULTURA, TURISMO” UN AGILE VOLUMETTO DI 40 PAGINE CHE MERITA DI ESSEREDIFFUSO NELLE SCUOLE E TRA I TURISTI DEL TERRITORIO

di Franco Di Pinto

Approda a Trani “Un veliero carico di libri”Un’iniziativa per promuovere libri e lettura

La lettura, si sa, è in crisi e a cercare di risollevarne le sorti numerose iniziative, talvolta anche originali, come questa: “È arrivato un veliero carico di…”. Il veliero si chiama “Portus Veneris” ed è partito da Tricase in una crociera per far tappa in alcune città costiere dove presentare alcune pubblicazioni e mettere in vendita alcuni libri.Il 10 luglio il Portus Veneris ha attraccato al molo di Trani per fermarsi tre giorni e realizzare numerose iniziative con il Con-sorzio Puglia Vision e la libreria Luna di Sabbia: “Dialoghi sopra coperta”, incontri con autori sul mare, per adulti ma an-che per bambini. Tra i principali il romanzo storico Il Castello d’Armidadi Margherita Pasquale (Adda editore) e Io vi accuso di Enza Piccolo.

ne di ormai innumerevoli testi storici (primo fra tutti quello su Federico II presentato a Trani dallo stesso Schiralli).

E questa riscoperta del Vecchi è piaciuta alla prof.ssa Maria Grazia Di Staso, docente dell’Università di Bari, pro-prio in questi giorni nominata dal nuovo Sindaco Assessore alla Cultura del Comune di Trani, la quale ha annunciato in quella sede la sua intenzione di rendersi promotrice di un Convegno culturale a Trani su Valdemaro Vecchi, non solo per la riscoperta del suo immenso lavoro editoriale e dei tanti ricordi storici purtroppo a Trani lasciati nel dimentica-toio, ma anche per un ulteriore ritrovamento di altri reperti editoriali sino ad oggi non adeguatamente conosciuti e va-lorizzati.

Idea su cui hanno concordato sia il responsabile di “Trani Nostra” avv. Vittorio Tolomeo, sia l’economista dr. Emma-nuele Daluiso del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino il quale ha detto che “gran parte del futuro dello sviluppo economico e sociale di queste città dipenderà proprio e so-prattutto dallo sviluppo turistico non ristretto ad eventi episo-

Renato Russo e Mario Schiralli

Trani, Molo di S. Lucia, un momento della presentazione

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AGOSTO 201536 IL FIERAMOSCA

Libri

dici che spesso lasciano il tempo che trovano, ma inseriti in un ampio contesto di una vasta programmazione a lungo termine che coinvolga tutti i soggetti sociali interessati: Amministrazioni Comunali, Scuole. Operatori Turistici e Culturali, Commercanti, Artigiani, ecc.”.

Insomma, un turismo di qualità che parta proprio da questo presupposto indispensabile della conoscenza stori-ca del territorio, cui vuole sopperire quest’ultima pubblica-zione su Trani di Renato Russo che va ad aggiungersi agli innumerevoli studi pubblicati su Federico II, Canne della Battaglia, Valdemaro Vecchi, Peppino De Nittis, ricchi vo-lumi sulla storia di Barletta, e altri sui Comuni della Bat, di prossima pubblicazione.

Volumetti studiati nella forma e nella sostanza che pos-sono essere divulgati in tutte le Scuole del territorio e tra tutti gli Operatori Turistici, perché economici nel prezzo (questo di Trani costa solo 6 euro) e sintetici nella sostanza per cui invitano ad una lettura completa del testo.

Perché non è forse vero che spesso in passato ci è acca-duto di dover constatare come conoscano più del nostro ter-ritorio i turisti tedeschi che non i nostri concittadini trane-si, barlettani, canosini o biscegliesi che siano? Durante una delle tante Rassegne artistiche-culturali attuate nel Castello di Trani nel periodo estivo degli anni scorsi dalla Fondazio-ne De Nittis, mi è capitato diverse volte di sentirmi dire da concittadini tranesi che era quella “la prima volta in cui ave-vano l’occasione di visitare il Castello di Trani pur essendo nati e residenti a Trani da una vita.”

Bisogna innanzitutto conoscere bene per poter apprez-zare e saper valorizzare: in questa direzione va quest’ultima fatica del nostro amico editore.

• l’abbonamento può essere richiesto telefonicamente allo 0883 536 323 o via fax allo 0883 535 664 oppure via e-mail all’indirizzo: [email protected]• il prezzo di un abbonamento annuale è di euro 30,00 per l'Italia, euro

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 37

Fotografia

È iniziato il conto alla rovescia

per la seconda tappa di R-Evolution, pronti a ripetere il grande successo di Minturno dal 29 giugno al 5 luglio scorso, con la direzione artistica del Presidente FIOF Regione Lazio Luigi Grieco.

E dunque il 14 luglio presso il Castello Svevo si sono aperti i lavori con un interessantissimo shooting di nudo a cura del fotografo professionista Vito Finocchiaro, vincitore assoluto categoria nudo Fiipa ai FIOF awards 2015, e in compagnia della bellissima modella Hedy Nerito. Vito, fotografo da oltre 30 anni ha saputo certamente arricchire di nuove nozioni quanti vorranno cimentarsi nell’immortalare Hedy, modella professionista, protagonista di numerose campagne pubblicitarie nonché musa ispiratrice dei più grandi fotografi Fashion e di Moda. Insomma un’occasione da non perdere!

Dopo lo shooting un interessante dibattito “Punti di vista” con due autori italiani Roberto Colacioppo e Luigi Grieco che ci hanno mostrato il loro modo di vivere la fotografia.

Il 15 luglio è stata la volta dell’incontro con l’autore Vittore Buzzi che, nella bellissima cornice del prestigioso Palazzo della Marra, ha presentato il suo ultimo progetto: La ruta de la basura, il

lavoro che lo ha portato a visitare alcune delle più grandi discariche in tutto il mondo tra cui quella di Città del Messico. Ed è proprio nella grande discarica di Nezahualcoyotl, comune ai confini di Città del Messico, che ha dato vita alla creatura che ha raccontato.

Vittore è un fotogiornalista che alterna l’attività di fotografo di matrimoni e docente a quella di reportagista; ha girato in lungo ed in largo tutto il mondo, spaziando dall’India al Messico, dalla Mongolia all’Italia, dall’Etiopia al Mali. Buzzi ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il terzo posto nell’ultima edizione 2013 del World Press Photo nella categoria sport.

È stato inoltre presentato il progetto sociale “Dai colore alla vita” in collaborazione con Unitalsi Nazionale, che prevede un concorso fotografico e la realizzazione di una mostra nel santuario di Lourdes. Il progetto Dai colore alla vita è stato presentato dal Presidente FIOF Ruggiero Di Benedetto, dal Presidente Unitalsi Cosimo Cilli con l’intervento del fotografo Antonio Gibotta che ha mostrato il suo progetto “White Train” vincitore assoluto categoria Storia FIIPA 2015. Il 16 luglio è toccato allo shooting con Vittorio Battellini, fotografo friulano dedito tra le altre cose alla fotografia Fashion e Beauty; mentre il 18 luglio “A cena con la fotografia di…” Andrea Boccalini, Ambassador Leica e ritrattista artisti jazz, è stato l’autore protagonista dell’incontro che lo ha visto impegnato a illustrarci il suo metodo e il suo stile. A seguire serata di musica jazz.

Per informazioni visitate il sito revolution.fiof.it mail: [email protected]. 0883.894196 - 320.7448067

Arriva a Barletta la seconda tappa del R-Evolution Summer Festival

DAL 14 AL 18 LUGLIO MOSTRE, INCONTRI CON GLI AUTORI E SHOOTING FIRMATI FIOF

RISTORANTERICEVIMENTICONGRESSI

Viale R. Elena(Lit. di Levante)tel. 0883 347741

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 39

Tradizioni

U no sguardo partico-lare se così lo si può

definire e quale occasione migliore che i festeggiamen-ti dei Santi Patroni per ren-dere noto quanto realizzato fin ora?

Nasce da un’idea del giornalista Nicola Ricchi-telli il progetto “SterpMa-ris” per poi concretizzarsi sull’asse Barletta-Salerno - grazie all’arte e alla genia-lità di Giuseppe Lombardi.

«Tutto inizia nel 2010, quando non solo mediante i tasti di una tastiera ma bensì anche con l’aiuto di una macchina fotografica ho iniziato a raccon-tare e a catturare i momenti più significativi della devozione dei barlettani verso la Vergine dello Sterpeto e San Ruggero», spiega Ricchitelli il quale prosegue: «tanti sono stati gli scatti realizzati tra le strade della città, così come tanti sono stati i chilometri per-corsi a piedi con una macchina fotografica in mano al fianco dei Santi Patroni nell’arco di questi cinque anni». Ecco dunque che il giornalismo diventa un modo per esprimere la devozione verso la Vergine dello Sterpeto: «il giornalismo è stato un mezzo per rivivere momenti ed emozioni che hanno scandito alcuni momen-ti importanti della mia adolescenza, quando mio padre, storico portatore del Sacro quadro mi portava con sé trasmettendomi allo stesso tempo la devozione verso la Madonna dello Sterpeto».

Il resto poi lo ha fatto la matita di Giuseppe Lombardi trasfor-mando con la sua arte digitale i vari momenti catturati qua e là nel corso di questi cinque anni: «l’intento per l’appunto era quello di valorizzare la nostra tradizione religiosa dando una visione par-ticolare di quello che accade tra le strade della città di Barletta durante i festeggiamenti dei Santi Patroni», quindi ecco che dal web il prossimo passo non può non essere quello di rendere visi-bile il lavoro fin qui realizzato: «l’obiettivo prossimo sarà quello di una mostra, saranno trenta in tutto gli scatti toccati dalla matita dal grande amico Giuseppe Lombardi, di cui venti già realizzati. Si spera quindi in un futuro non troppo lontano di dare alla citta-dinanza di Barletta e ai devoti tutti l’opportunità di visionare ed apprezzare il lavoro fin qui svolto». Insomma una sinergia quella tra Nicola Ricchitelli e Giuseppe Lombardi capace di dare un vol-to diverso e innovativo alla festa patronale: «ogni volta non è mai la stessa cosa, anche un luogo, una strada, i lineamenti di un volto possono cambiare di anno in anno, seppur riti e cerimonie possono sembrare gli stessi. Prendi quella domenica del 10 luglio 2011 in via Roma, nessuno si sarebbe immaginato che quello stesso pas-saggio un anno dopo avrebbe avuto un altro significato. Prendi una

preghiera, un anno dopo può essere sempre la stes-sa, può pesare di qualche lacrima in più così come può contenere un sorri-so. C’è sempre un volto in più e c’è sempre un volto a cui dare l’arrive-derci e a volte un addio. La luce dei ceri si fa sempre più intensa perché ogni anno c’è sempre la fiam-mella di quella candela in più a farla più intensa».

Tra gli scatti prescelti non mancheranno i volti storici appar-tenenti alle istituzioni religiose nonché politiche del panorama cittadino barlettano protagonisti delle varie fasi che scandiscono i festeggiamenti dei Santi Patroni: «tra gli scatti scelti abbiamo voluto omaggiare il nostro amatissimo Arcivescovo, Mons. Gio-van Battista Pichierri, e non solo, non poteva di certo mancare il gioioso volto di don Vito Carpentiere nonché abbiamo inteso rappresentare quelle situazioni che hanno visto protagonista nel corso di questi cinque anni l’attuale sindaco Pasquale Cascella e l’ex sindaco Nicola Maffei».

Non solo, con i trenta scatti prescelti, si è cercato di ridise-gnare e rivivere ogni singola tappa del percorso dei Santi Patroni, l’arrivo della Vergine da via Trani, la benedizione alla Cementeria e l’accoglienza delle autorità civili e religiose nell’ex Montecati-ni. Il saluto di San Ruggero all’uscita dall’omonimo monastero e quindi l’arrivo in Cattedrale. Quindi i giorni della festa con le cerimonie varie di intronizzazione, le varie fasi della festa per le vie della città, la benedizione al mare e il rientro al Santuario, non-ché la recente visita del quadro dello Sterpeto presso l’ospedale Dimiccoli di Barletta.

Lo sguardo particolare di Nicola Ricchitelli e Giuseppe Lombardi sulla festa dei Santi Patroni di Barletta

S. E. Mons. Giovan Battista Pichierri tra don Vito Carpentiere e don Rino Mastrodomenico

BARLETTAVIA REGINA MARGHERITA 34

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AGOSTO 201540 IL FIERAMOSCA

Libri

Di Canne e altre storiedi Vittorio Palumbieri

Clarke e Tony sono due esperti detec-tive di polizia. Non potrebbero essere così uguali pur nella loro di-versità.

A v -volto nel suo trench e nascosto sotto il suo panama, il primo è un insieme di fascino e ta-lento.

Meticolo-so e preciso, il secondo è l’equilibrio che manca alla sregolatezza del genio.

Una cosa li unisce: insieme sono infal-libili nel loro mestiere.

Nel supporto reciproco e nella loro complementarietà riusciranno a trovare la chiave per districare le matasse più intri-cate.

Un cadavere in un laghetto, un miste-rioso fagotto, un maniero arroccato e una setta diabolica: davanti al mistero non in-dietreggiano, sopraffatti dall’angoscia non sprofondano.

Trovano conforto nella loro intelligen-za, si arrovellano il cervello pur di trovare la soluzione ad ogni enigma, usano scal-trezza e lucidità per disarmare il nemico. Vengono colpiti, sfiancati e traditi, ma nulla arresterà la loro sete di giustizia.

Entrambi dovranno superare i falli-menti inevitabili di una vita sociale ridotta al minimo dopo tante ore di lavoro. Ami-cizia e amore verranno messi a dura prova e i due detective troveranno più facilmente armi per combattere criminali che parole giuste per sciogliere la rete dei sentimenti.

Quando la cittadina perde la sua pro-verbiale luce, loro osano sfidare le tenebre per riportarne il chiarore…

Paola Spigarelli

Letture ROTAS sotto l’ombrellone

Vittorio Palumbieri, un caro Amico che non dimenticherò mai! Una persona davvero speciale. Una vita purtroppo in-terrotta prematuramente tutta dedicata alla famiglia, alla sua Nietta e al suo Alfonso, al lavoro, alla sua terra!

Ho conosciuto Vittorio tanti anni fa, quando era Direttore dell’Azienda di Sog-giorno e Turismo di Barletta ed io dirigevo una testata turistica diffusa a livello interna-zionale e Sereno Variabile muoveva i primi passi. Un feeling immediato, una sintonia a 360°. Proprio così su tutti i fronti.

E non poteva essere diversamente; specie quando si ha la fortuna di incontra-re una persona pulita, cristallina, entusia-sta con una sensibilità ed una intelligenza

non comuni. Ecco, Vittorio mi ha svelato che non è sempre vero che le amicizie, quelle con la a maiuscola, siano solo quelle che nascono durante l’infanzia o l’adole-scenza. Se, poi, aggiungiamo a queste doti una bella dose di umanità e tanta cultura, la “magia” è completa! A suggellare questo esaltante rapporto, la richiesta di Vittorio di essere il suo testimone di nozze. Un in-vito che accolsi con grande soddisfazione. Un attestato di stima e di affetto nei miei confronti. Ma una spiacevole avventura aerea mi impedì di arrivare nel luogo della cerimonia. Un maledetto guasto ad un mo-tore, letteralmente inchiodato, dopo una ventina di minuti dal decollo, ci costrinse a rientrare, non senza timori, a Fiumicino!

Ma la forte delusione fu subito rim-piazzata dalla decisione di questa innamo-ratissima coppia di trascorrere la “luna di miele” a Roma, a casa mia.

Un soggiorno indimenticabile per tutti, con i miei genitori conquistati dall’affabi-lità di Nietta e Vittorio. E mi piace anche aggiungere che la città eterna fece il resto! In seguito furono diverse le occasioni per ricambiare la visita. Barletta, che re Tancre-di aveva eletto “città regia”, mi affascinava. E Vittorio Palumbieri, uno dei protagonisti indiscussi, uno degli artefici della sua cre-scita culturale, me la faceva amare sempre

di più. Il Castello, la Cattedrale, la Cantina della Sfida mi facevano rivivere le emozioni di quelle epo-che, quando Barletta era ricca e potente.

E quante “battaglie” per valorizzare e promuovere quel fatidico 13 febbraio 1503 quando i 13 cavalieri italiani sfidarono i 13 cavalieri francesi in un emozionante “Cer-tame cavalleresco della Disfida”.

Personalmente ho avuto l’onore di se-guire una edizione portando a Barletta Enzo Musumeci Greco celebre schermidore e Maestro d’Armi di decine e decine di film che hanno visto protagonisti artisti di fama internazionale come Burt Lancaster, Charl-ton Heston, Richard Burton, Tyrone Power.

E anche in questa occasione Vittorio di-mostrò la sua grande professionalità e il suo spessore culturale pretendendo la realizza-zione di un evento rigorosamente rispettoso della storia e dell’epoca nella quale si verifi-cò. Con la giusta scelta dei costumi, dei per-sonaggi e la cura dei minimi dettagli.

Ci vorrebbe un libro intero per descri-vere l’uomo e il professionista: marito pre-muroso, padre esemplare (per Alfonso era e resta un mito, una figura gigantesca e in-sostituibile!). Che grande vuoto ha lasciato Vittorio in tutti noi e in quanti hanno avuto il bene di frequentarlo! Un vuoto che oggi, però, è sostituito da un ricordo forte e affet-tuoso, quello di un uomo probo che ci ha lasciato una grande eredità: l’onestà, il ri-gore, il rispetto degli altri, la tolleranza, ma soprattutto la saggezza!

Caro Vittorio, Tu sei fra gli uomini unici e illuminati! Non dimenticheremo mai la tua passione per la vita, la famiglia, il lavoro, la tua terra. Insieme abbiamo vissuto un pe-riodo straordinario: quando eravamo felici e, forse, non lo sapevamo…

Osvaldo Bevilacqua

40 IL FIERAMOSCA AGOSTO 2015

La valle di Everongreendi Antonio Dibenedetto

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 41

Libri

Stella, una ragazza comunedi Ada Bollino

La protagonista del romanzo tenta, come spesso accade nella vita, di ritrovare se stessa ma non lo fa soltanto guardandosi dentro per scrutarsi e interrogarsi. L’iti-nerario del suo viaggio nell’anima che inizia subito dopo il primo successo personale, la laurea, le fa scoprire la ferita non ancora rimarginata di un amore passato e le perdute tracce di emozioni e passioni che aveva dimenticato.

E allora continua la sua av-ventura, colorata dall’azzurro mare della Puglia, sotto le luci e le ombre della sua città, duran-te la festa patronale, attraverso le lunghe chiacchierate con il suo migliore amico e insieme all’uomo che la riporta con i piedi per terra, dandole il coraggio di far crollare il muro della delusione che nascondeva le sue reali paure e i suoi veri desideri. Stella è una ragazza co-mune, una come tante ma è anche molto diversa perché la Fede che spesso da giovani si vive solo da lontano, riempie invece le sue giornate e le regala il dono più bello.

Il romanzo della Bollino è innanzitutto un romanzo intro-spettivo, il racconto di una vita, della vita di Stella, una ragazza comune come tante, che cerca, attraverso una forte delusione, di ritrovare se stessa: ma questo romanzo non è solo la storia di un’anima, un racconto fantasioso scritto con grande abilità nar-rativa. In molte pagine si trasforma in un reportage giornalistico come quando racconta il suo viaggio a Medjugorie o quando si sofferma sulla devozione del pagano; oppure quando descrive sullo sfondo della sua vicenda sentimentale, la festa dei Santi Patroni. Grande abilità dell’autrice nel tratteggiare i luoghi de-scritti, che fanno come da cornice al racconto coinvolgente e i due aspetti sono fortemente legati l’uno all’altro.

La signora col ventagliodi Giuseppe Lagrasta

Mi avvicino al dattiloscritto con sorvegliata circospezione, ma al tempo stesso senza sog-gezione, con animo sgombro da preconcetti. Di primo acchito mi lascia perplesso il temerario im-piego di certi vocaboli, di certe espressioni, come quella adope-rata all’inizio del racconto: in una sera di freddo inverno, con i fanali dei lampioni colorati dall’odore della malinconia. E l’uso di allitterazioni e anacoluti e locuzioni secche e ardite per sorprenderti lungo il racconto che i due giovani protagonisti prove-nienti da Napoli ci fanno rivivere con loro alla ricerca di un’opera di De Nittis, La Signora col ventaglio, che dà il titolo al romanzo.

Leggo il primo capitolo e prima di proseguire torno a rileg-gerlo, per meglio assimilare i nomi e contestualizzarne luoghi, situazioni e circostanze, nonché la forma e la sostanza dell’ordito narrativo: l’arrivo a Barletta (la vicenda si svolge intorno alla metà degli anni Sessanta), i primi incontri con Uappe e’ Cartone e la sua donna e quindi, nei due capitoli successivi, l’apertura di un nuovo scenario, la conoscenza di altri fatti e altri personaggi nell’attra-versamento della città, delle sue strade e delle sue piazze, perché la trama ne sia descrittivamente più vivace. La scena s’arricchisce di ulteriori episodi fra i quali s’insinua l’abile tentativo dell’autore di scontornare caratteri che si muovono sullo sfondo di una rappre-sentazione ostentatamente teatrale, un groviglio di sentimenti e di stati d’animo occasionati da una vicenda che troverà il suo epilogo nell’ultimo capitolo.

Qui i bandoli della matassa si raccorderanno tra di loro in un epilogo imponderabile nella loro imprevedibilità, e tuttavia sdrammatizzato nel finale, aperto ad una scelta impulsiva dei due giovani innamorati, ma anche qui in modo non convenzionale, perché la loro storia, priva di fisicità corporea, avvolta in una sen-sualità volutamente sbiadita, si insinuerà fra le inappagate fantasie del lettore.

Romanzo breve o racconto lungo, l’intreccio della trama si presta alla rilettura di uno spartito teatrale dove i personaggi non sono approfonditi né definiti, ma dall’autore solo deliberatamente, appena sfiorati nelle loro specificità caratteriali (parlo degli attori principali, perché le comparse restano sfocate sullo sfondo di una rappresentazione scenica diafana).

E se poi dovesse riscriverlo con qualche aggiustamento, all’au-tore darei qualche suggerimento: ci metterei un po’ più di suspen-

se nel mordente del grisbi, consumato in danno delle malcapita-te vittime del raggiro, e inoltre semplificherei i nomi di alcuni personaggi troppo arzigogolati per mandarli tutti a mente.

Dopo le sue ultime prose, questo testo di Giuseppe Lagrasta ha tutta l’aria di presentarsi come un’ulteriore prova di scrit-tura lungo un percorso sperimentale che, ne siamo convinti, finirà, prima o poi, per approdare ad una rappresentazione scenica, frutto di un’inquietudine che l’autore ha sperimen-tato nel tempo come espressione di due distinti momenti ispirativi, prima attraverso il teatro pirandelliano (Sei perso-naggi in cerca d’autore) e poi fra le pagine calviniane (Se una notte d’inverno un viaggiatore…).

Renato Russo

IL FIERAMOSCA 41

Via Ferdinando d’Aragona, 88 - BARLETTAtel. 0883 331 566

barletta@otticalamusta

www.otticalamusta.it

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AGOSTO 201542 IL FIERAMOSCA

Estate barlettana

1975. Barletta, vecchio campo sportivo “Lello Simeone”. Da sinistra, in piedi, la mascotte Duk, Ester, il direttore Hefty, Iodice, Ca-puano, Summo M., Borraccino, M., Cilli, Gorgoglione, Matteucci R., Giannini, il dott. Sanitate, il massaggiatore Lavecchia, Napoli-tano. Accovacciati Dibenedetto, Riefolo, Gaeta, Riglietti, Isernia, Vaccariello, Granieri, Angelo Torre

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AGOSTO 201542 IL FIERAMOSCA

Informazioni:

Posto unico euro 5,00; film per ragazzi euro 3,50.Inizio proiezioni ore 21.15.È possibile acquistare i biglietti, per le proiezioni previste dal programma, ad ogni apertura di biglietteria, presso il bookshop del Castello dalle ore 19.30 a inizio spettacolo (per un massimo di 4 biglietti a persona).Il biglietto va esibito per i controlli di legge e conservato in caso di diritto al rimborso. I biglietti non possono essere sostituiti o rimborsati.Il biglietto, in caso di annullamento della proiezione, è rim-borsato entro cinque giorni, in caso di pioggia, a spettacolo iniziato, il costo del biglietto non sarà rimborsato.Per sopravvenute esigenze tecniche, l’organizzazione si riserva il diritto di effettuare variazioni di data e/o di ap-portare modifiche al programma.

Castello di Barletta - Bookshop tel. 0883 578 621Cooperativa Sette rue tel. 0883 532569 www.setterue.it

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 43

di Franco Lamonaca

Orizzontali

Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta

Verticali

Enigmistica

1. Il segno che moltiplica. - 3. Intromesso, interposto. - 11. Lo sta-dio di Milano. - 18. Rimini. - 19. Vi si tagliano lamiere. - 20. Dire o fare nuovamente. - 21.* Il nome del Maestro nella foto. - 22* Il cognome del Maestro nella foto. - 23. Conduce all’esofago. - 25. La dona l’abbronzatura. - 27. Rotto, spezzato. - 29. Recinti per pecore. - 30. Siracusa. - 31. Irriverente, crudele. - 32. Rovigo. - 33. Un tratto di lidovia. - 34. Regge la bandiera. - 36. Moderno genere musicale. - 37. Il prefisso dell’eccesso. - 39. Donne non credenti. - 41. Grande macchina ospedaliera. - 42. Nome di donna. - 44. Punto cardinale. - 45. Detiene il trono. - 46. Pruno selvatico. - 48. Rieti. - 49. Grossi pesci d’acqua dolce. - 51. Ben tesi, allungati. - 52. Ne sono affetti gli amanti del calcio. - 57. L’attività dell’arte ginnica. - 58. Bagna anche Taranto. - 59. Abbastanza imbrogliate. - 61. Molto distaccato, lontano. - 62. Un gelato servito in coppa. - 63. Dentro. - 64. Alla fine della preghiera. - 65. In trio con Sem-pronio. - 66. I lati dell’edificio.

Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco (*) (Soluzione a pag. 49)

1. Dire, pronunziare. - 2. Enna. - 3. Opifici oleari. - 4. Lo serrano le schiere. - 5. Linguette per clarini. - 6. Piano comunale ener-getico. - 7. Con Buda in Ungheria. - 8. Panciuti vasi di terracot-ta. - 9. L’antica Gerusalemme. - 10. Taranto. - 11. Infiammazione articolare. - 12. Privo di cittadinanza. - 13. Stato asiatico tra Cina e India. - 14. Una materia ricca di date. - 15. Daniele… Confi-denziale. - 16. Trio finale di ramarri. - 17. Il cuore di Gioele. - 19. Tagliuzzati, sminuzzati. - 20. Arrostire lentamente. - 21. Frullato di latte. - 22. Sillaba dubitativa. - 24. Giorgio dell’alta moda. - 26. Nicola, coordinatore nazionale di SEL. - 28. Si usano per le buone maniere. - 30. Li vive chi sta male. - 32. Rimandata al mittente. - 35. Il verbo degli 007. - 38. Si chiedono per la remissione dei peccati. - 40. Spacciato, venduto. - 43. Materiali di rifiuto. - 47. Il capo della tipografia. - 50. Altrimenti detto. - 51. Un pregiato vino friulano. - 52. I media della comunicazione. - 53. Torino. - 54.* Armando d’una via della stazione. - 55. Canti patriottici. - 56. Il volante delle giostre. - 57. Isolante elettrico di silicato. - 58. Ag-gettivo possessivo. - 60. Il registro degli esercenti il commercio. - 61. L’avversario del PCI. - 62. Milano. - 63. Articolo maschile.

* Nella foto centrale è il Maestro pianista barlettano - valido docente e grande animatore dell’“Associazione Cultura e Musica Giuseppe Curci”, da lui fondata - il cui nome e cognome - a schema risolto - si leggerà al 21 e 22 orizzontali.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

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AGOSTO 201544 IL FIERAMOSCA

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 45

A l via il 16 luglio la 7.ma Edizione della Rassegna Musi-carte, un grande palcoscenico che unisce due luoghi im-

portanti della nostra città, Palazzo della Marra e il Castello, con l’offerta di 4 spettacoli che ci riservano, quest’anno, anche una grande serata con uno spettacolare omaggio all’Operetta.

Un festival che, contiene un assieme di proposte interessan-tissime e che coinvolgerà il pubblico, offrendo percorsi diversi, quasi una sorta di compilation reale e non virtuale come quella degli iPod, per la variegata offerta di generi diversi proposti, dal-la classica all’avanguardia, dalla musica da Film all’Operetta con ensemble e orchestra e con solisti di grande spessore.

Una formula nuova, che stimola soprattutto la curiosità dei giovani e meno giovani e induce una partecipazione attiva, grazie alla confluenza in un piccolo cartellone di opere aperte alle diver-sità culturali, alla spontaneità e all’innovazione.

La realizzazione dei concerti coinvolgerà circa 70 artisti pu-gliesi che con l’offerta di generi e repertori estremamente diversi, renderà unica questa nuova edizione della Rassegna Musicarte.

Un Festival Musicale che mostra anche una significativa at-tenzione alla produzione contemporanea che vedrà importanti svi-luppi, con coinvolgimento di compositori di fama internazionale, nel prossimo anno.

“Un Festival che mi auguro si sviluppi ancora di più con una aperturaallevarieformed’arteeunasinergiaconartistiecom-positori provenienti da ogni parte del mondo, un festival, queste le parole del maestro Monopoli, Direttore artistico della manifesta-zione, che pur nel suo piccolo saprà accontentare un grandissimo pubblico sia per la diversità dei generi musicali proposti, tutti di altissimolivello:dallamusicabaroccaallamusicacontempora-nea,dallamusicadaFilmall’Operetta,siaper laqualitàdegliartisti e dei compositori che si alterneranno sui palcoscenici della CortedelPalazzodellaMarraedellaPiazzad’ArmidelCastello,ambienti che per la loro acustica e bellezza, sapranno accogliere e coccolare il variegato pubblico.”

La Rassegna, degno corollario alla importante mostra “De Nittis e l’Expo” realizzata in linea con il progetto di valorizza-zione del Palazzo Della Marra, divenuto recentemente patrimonio del Comune di Barletta, e della Pinacoteca che ospita le opere di Giuseppe De Nittis ponendole in relazione con importanti prestiti provenienti da istituzioni nazionali e internazionali, prosegue il percorso iniziato negli scorsi anni del legame intenso che esiste tra Musica e Pittura, un dialogo che è stato appunto evidenzia-to nell’ambito degli appuntamenti musicali di MusicArte, a cura dell’Associazione Cultura e Musica “G. Curci”, in collaborazione con il Comune di Barletta, Assessorato alle Politiche dell’Identità Culturale e che ha visto il suo vernissage giovedì 16 luglio nella splendida corte del Palazzo della Marra.

Musica e pittura, forme artistiche apparentemente molto di-stanti fra loro, ma che hanno rapporti e analogie, si incontreranno fondendo tra loro note e colori, timbri e pennellate, esprimendo la medesima capacità evocatrice e suggestiva. E in questo spaccato di vita, dove i suoni chiari e scuri della musica si fonderanno con la tonalità della pittura e viceversa in un percorso che tra un ritrat-to intimo e uno studio appena abbozzato, tra i colori intensi di un giardino attraverso una pittura ricca di affetti, di tradizione e no-vità, che si inseriranno, con una delicatezza e un coinvolgimento totale, i tre concerti, curati dall’Associazione Curci, presso il Pa-lazzo della Marra e l’attesissimo appuntamento, che si terrà invece nella Piazza dArmi del Castello, dedicato alla Bella Epoque, con il “Gran Galà dell’Operetta”.

INFO: Ass. Curci 0883 332456 - 380 3454431www.culturaemusica.ithttps://www.facebook.com/mpmcompetition

Musica

BARLETTA OPERA FESTIVAL “VOCI D’ARTE”AL VIA LA 7.ma EDIZIONE DELLA RASSEGNA MUSICARTE

PRESSO LA CORTE DEL PALAZZO DELLA MARRA E NELLA PIAZZA D’ARMI DEL CASTELLO a curadell’Associazione Cultura e Musica “G. Curci” 4 eventi musicali dedicati alla voce: dalle nuove tecnologie

alla musica da film, dalla musica rinascimentale all’operetta con Ensemble e Grandi Orchestre e Solisti

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AGOSTO 201546 IL FIERAMOSCA

In cittàIn città

NOTIZIE IN BREVE

IL PROF. GIUSEPPE LAGRASTAINSIGNITO DELLA“LIONS MELVIN JONES”Nella cornice del Teatro Mercadan-te di Altamura, in occasione del pas-saggio di consegne fra il governatore Lions Club uscente e quello suben-trante, consegnata al socio Giuseppe Lagrasta, preside del Liceo Classico “Casardi” di Barletta - la “Melvin Jo-nes”. Il governatore uscente Giovanni Ostuni ha dato lettura della motivazio-ne del conferimento dell’importante riconoscimento. Motivazione che va ricercata nel gravoso impegno che il direttore Lagrasta si è assunto, nell’ultimo anno lionistico, di dirigere il giornale distret-tuale, non limitandosi a realizzare un bollettino di mere notizie ma aprendo un dibattito culturale fra i soci attraverso una importante rubrica “Diario di bordo”.

“PENSIAMOCI DIVERSI”,CONVEGNO NELLA SALA ROSSAGiunto a conclusione il percorso formativo “Pensiamoci diversi”, promosso dalla Provincia di Barletta - Andria - Trani nelle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio e finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del “Piano di Interventi Locale per la prevenzione ed il contrasto della violenza su donne e mi-nori”. Martedì 23 giugno presso il Castello Svevo di Barletta, si è tenuto il convegno finale del percorso; un momento di sintesi e di raccordo con le realtà che operano in favore delle vittime di vio-lenza. L’obiettivo del progetto era quello di indagare percorsi per costruire culture non-violente in famiglia e a scuola, soffermando-si sulla violenza di cui i minori e le donne sono oggetto. Ai saluti del Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Spina e del Presidente del Tribunale dei Minori di Bari Riccardo Greco sono seguiti gli interventi della sociologa Chiara Saraceno, del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia Rosy Paparella, della psicologa e Presidente

del Centro Ricerche Interventi Stress Interpersonale Anna Coppo-la De Vanna ed altri.Il convegno è stato organizzato dalla Provincia di Barletta Andria Trani con la collaborazione di Edizioni La Meridiana, dell’Uffi-cio Garante dei Minori Puglia, del Centro antiviolenza provinciale “Futura”, del Centro Ricerche Interventi stress Interpersonale e degli Ordini regionali degli Assistenti Sociali, degli Psicologi e dei Giornalisti. Il convegno è accreditato dall’ordine degli Assi-stenti Sociali e dall’ordine dei Giornalisti.

CUMULI DI RIFIUTIIN ZONA ARISCIANNEÈ uno scandalo, è una vergo-gna, la zona di Ariscianne, fra Barletta e Trani, è sommersa dai rifiuti e sono stati inutili, finora, tutte le raccomanda-zioni agli operatori industria-li e commerciali della zona che contribuiscono a questo sconcio che si protrae ormai da anni senza che si tenti alcunché per arginarlo. Insomma, sulla fascia costiera fra Barletta e Trani, una vera discarica a cielo aper-to, ad opera innanzi tutto - inutile nasconderlo - di calzaturifici e maglierie, cascami dei loro processi produttivi. Grottesco è che ad essere particolarmente colpita da questo fenomeno, è l’area costiera di Ariscianne una delle più note e rinomate della nostra archeologia e accanto ai prodotti di risulta dei processi produttivi industriali, non è difficile imbattersi anche in lastre di amianto.

CONVEGNO DELLA CGIL DI BARLETTASULLE PROSPETTIVE DEL SINDACATOPresso l’Itaca Hotel convegno della CGIL di Barletta sulle prospettive del sindacato. È intervenuto Fausto Durante, coordinatore politiche globali della Cgil nazionale. “Mettere nero su bianco le idee per la costruzione del nuovo sindacato che vogliamo”, è questo in sintesi, come spiega il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, il fine della conferenza di organizzazione della Cgil che parte dai territori per concludersi con l’appuntamento del 17 e 18 settembre a Roma. È necessario innovarsi anche alla luce delle novità introdotte nel mercato del lavoro della riforma del Jobs Act. “Contrattare per includere, partecipare per contare - Cambia il lavoro, cambia la Cgil” è il titolo del documento di indirizzo su cui la Cgil basa il percorso della conferenza di organizzazione 2015.

GLI SFRATTI NELLA BAT I PIÙ ALTI IN PUGLIAI dati che il Ministero dell’Interno ha diffuso attraverso l’ufficio statistico, confermano il gravissimo e delicato contesto in cui si muovono le politiche abitative in Puglia. Gli sfratti nel 2014 sono aumentati del 57,93% rispetto allo stesso periodo precedente. Articolato lo stato dei numeri a livello territoriale: la provincia di Barletta Andria Trani registra un vertiginoso + 162,65% con

BARLETTAVia F. d’Aragona, 92/B - t. 0883 349 362Via G. Palmitessa, 18 - t. 0883 513 107www.analisipagliarulo.it

NUOVO CENTRO PRELIEVI

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 47

In città

1.069 sfratti; seguita da quella di Brindisi, + 128,26%, con 525 sfratti; Foggia + 68,55% e 627 sfratti; Bari + 63,03% con 2.478 sfratti; Taranto + 27,86% con 962 sfratti, mentre solo Lecce e provincia contano 427 sfratti grazie a un calo del 17,54% rispetto al 2013. E il confronto con le regioni vicine alla Puglia non è meno preoccupante. La Campania totalizza un calo dello 0.64% degli sfratti rispetto al 2013, mentre la Basilicata addirittura - secondo la scheda del Ministero in allegato - registra un decremento del 32,26%. Solo la Calabria ha il segno più, ma si tratta del 10,18%. Il quadro dell’emergenza abitativa in Puglia dimostra la necessità e l’urgenza di mettere in campo politiche abitative di riduzione dei canoni di locazione nel mercato privato e di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica mirata alle famiglie duramente colpite dalla crisi economica e dal dilagare della disoccupazione. I dati sull’incremento record degli sfratti in Puglia devono spingere a mettere mano ad interventi di edilizia residenziale e popolare. In gran parte gli sfratti sono stati dichiarati per morosità, più che per fine locazione o esigenze del locatario, segno della difficoltà delle famiglie, provate dalla lunga crisi economica.

COLLABORAZIONE FRA SINDACO DI MARGHERITA DI SAVOIA E UNITREIntensa collaborazione fra Comune di Margherita di Savoia e Università della Terza Età per il potenziamento della Biblioteca comunale cittadina. Il Comune di Margherita di Savoia ha affidato in concessione all’UNITRE la gestione della biblioteca la quale ne sta integrando l’ordinaria attività legata all’approvvigionamento di li-bri messi a disposizione dei cittadini utenti, con la creazione di un centro culturale polivalente. Nell’anno acca-demico 2014 gli iscritti sono stati 75 con una partecipazione alle 400 ore di attività del 70% dei soci. I corsi degli incontri di letteratura italiana, pittura, storia dell’arte e informatica. Soddisfatto il sindaco, Paolo Marrano che non ha mancato di espri-mere il suo compiacimento all’UNITRE attraverso il suo presidente che ha saputo incrementare la Biblioteca di attività culturali.

TRENO UNITALSI DA BARLETTA A LOURDESPartito da Barletta il Treno Bianco dell’Unitalsi per Lourdes, 300 pellegrini aderenti alla grande famiglia dell’UNITALSI nazionale, per vivere questa intensa settimana di preghiera e di gioia, chi per la prima volta, chi rinnovando una precedente esperienza. Nume-roso anche il numero di sacerdoti e diaconi che hanno condiviso

questo viaggio per assistere spiritualmente e umanamente que-sti volontari. Compiaciuto il presidente della sezione barlettana dell’UNITALSI, Cosimo Cilli.

CON L’ECOTASSA, RISPARMI IN ARRIVOIl consigliere regionale PD, Filippo Caracciolo lo aveva annuncia-to durante la campagna elettorale ed ora ha voluto darne conferma ai cittadini, cioè i benefici che verranno agli utenti del servizio dopo l’entrata in vigore della legge della quale è stato primo fir-matario. “La legge da me sostenuta, su sollecitazione di ANCI Puglia e condivisa con le associazioni ambientaliste, ha avuto il merito di far registrare un risparmio notevole alle casse dei Co-muni già gravate dai notevoli tagli degli ultimi anni. Con la legge da me proposta in qualità di Presidente della V Commissione Am-biente si è evitato di dover intervenire e appesantire ancora di più la tassazione a carico dei cittadini.Il Comune di Barletta, anche grazie alle alte percentuali raggiunte di raccolta differenziata con il metodo del porta a porta, risparmie-rà per il 2015 una somma che si aggira intorno ai 250.000,00 euro. Infatti mentre nel 2014 la spesa per imposta speciale per deposito in discarica di rifiuti solidi urbani è stata di euro 448.872,00 la previsione di spesa per l’anno 2015 è vicina ai 200.000 euro”.

CAPITANERIA DI PORTO: 150° ANNIVERSARIODELLA COSTITUZIONELa Capitaneria di Porto ha celebrato la ricorrenza del 18 luglio, data in cui si è festeggiato il 150° anniversario della costituzione del corpo delle Capitanerie.

ATTIVA DAL 6 LUGLIO LA CENTRALINA MOBILETorna in attività il laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria del territorio di Barletta. L’ARPA Puglia, che ave-va preso in carico il mezzo vandalizzato lo scorso anno su via del Mare per renderlo nuovamente utilizzabile, ha riparato la centra-lina e raccolto la richiesta del sindaco Pasquale Cascella di uti-lizzarla in particolare per la rilevazione degli inquinanti nell’area industriale a ridosso dell’area urbana.A seguito di specifici sopralluoghi svolti con la partecipazione dell’assessore alle Politiche Ambientali, Irene Pisicchio, del re-sponsabile dell’Agenzia regionale per la prevenzione e la pro-tezione dell’ambiente (ARPA) per la Provincia Barletta Andria Trani, Lorenzo Angiuli, del dirigente comunale Vito Laricchiuta, è stata individuata una area dell’Ipercoop di Barletta, ritenuta par-ticolarmente idonea per la vicinanza con via Trani che vede la presenza di industrie e un livello di traffico particolarmente alto. L’area scelta, inoltre, si presta alle necessarie condizioni di sicu-rezza in quanto recintata e dotata di servizio di vigilanza e video-sorveglianza.

Il prof. Ruggero Mascolo, presidente Unitre

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AGOSTO 201548 IL FIERAMOSCA

Brevi di sport

Volley donneUltime dall’Asd Axia Volley BarlettaL’Asd Axia Volley Barletta, in previsione della partecipa-zione al prossimo campionato di prima divisione femmi-nile, ha arricchito la sua compagine con l’acquisto della schiacciatrice Francesca Vitobello. Soddisfazione per questo rinforzo della squadra è stato espresso dalla presi-dente del Club Maria Dibenedetto e dall’allenatore Dino Porcelluzzi. Altre squadre di pallavolo cittadino sono l’Asd Volley Barletta (femminile) e la Strayder Volley (maschile) in fase di allestimento.

Beach RugbyDraghi Bat a MaruggioNel quadro delle iniziative sportive alle quali hanno dato la propria adesione, la Draghi Bat (presidente Tommaso Curci) si è esibita a Maruggio (Taranto) nell’ambito del-la manifestazione sportiva “Magna Grecia Beach Rugby Cup” classificandosi ottava nel girone finale eliminatorio, fra le migliori compagini pugliesi.

UltramaratonaVince Mangione in LucaniaVince Giuseppe Mangione a Pantano (Lucania) nella ma-ratona “24 Ore”, categoria Sm50. Anche se Mangione è coratino, è però iscritto alla Barletta Sportiva, ed è uno dei

migliori ultramaratoneti. “Ha percorso 184.640 km su un circuito di sette chilometri, una impresa veramente proi-bitiva che mette a dura prova non solo la tenuta fisica, ma anche quella mentale dei concorrenti. Mangione non è nuovo a queste imprese; il suo primo impegno, nella 100 km del “Passatore” risale al 1996, quasi vent’anni fa.

Calcio a 5 donneL’attaccante Flora Borraccino arriva all’ArcadiaLa squadra di calcio a 5 don-ne Arcadia, allenata dal coach Nico Ventura, si è arricchita, per il prossimo campiona-to, di un importante rinforzo, l’attaccante Flora Borracci-no, classe 1989. Nelle ultime quattro stagioni ha militato nella “Salinis” di Margherita di Savoia. Al suo esordio in serie A ha contribuito a rag-giungere la salvezza siglando ben 15 goal nel girone B. Nello scorso campionato ha in-vece realizzato 11 reti contribuendo a tagliare il traguardo della Final Eight di Coppa Italia, play off scudetto e serie A d’Elite. Flora Borraccino ha una forte personalità, è vo-litiva, determinata ed è molto versatile nel giocare in più ruoli.

FootballI edizione “Flag on the Beach”Sulla sabbia del lungomare “Pietro Paolo Mennea” si è svolta la prima edizione del football americano, cioè del “Flag on the Beach” per junior, cioè ragazzi under 15 e under 17, dei gruppi sportivi “Mad Bulls” e “Delfini Taran-to”. L’evento è stato organizzato dall’associazione sportiva “Mad Bulls” del presidente Manuel Marzocca di concerto con la Capitaneria di Porto, in occasione del 150° anniver-sario di istituzione del Corpo delle Capitaneria portuali.

AGOSTO 201548 IL FIERAMOSCA

Danza sportivaPodio per la coppia barlettanaMichele Sguera e Francesca SforzaMichele Sguera e Francesca Sforza ai campionati italiani di catego-ria hanno conquistato la medaglia di bronzo nello scenario della fie-ra di Rimini che ha visto scendere in pista migliaia di atleti. Il nostro obiettivo dice Michele, come quello di tutti i partecipanti penso, era conquistare la finale, non facile considerando la pausa di quattro anni dalle competizioni durante i quali è arrivata la nostra bimba Alessia. Dunque la soddisfazione di aver conquistato il terzo posto è stata ve-ramente tanta.“Lo sport è proprio questo - dice Francesca - rimettersi in gioco sem-pre, quando poi in ciò che fai ci metti tanta passione, e i sacrifici ven-gono ripagati diventa tutta un’emozione. Sono proprio questi valori che ogni giorno cerchiamo di trasmettere ai nostri allievi”.Già campioni italiani nel 2009 ora Michele e Francesca, hanno avuto il passaggio di merito alla massima classe di categoria la classe AS in-ternazionale. Si preparano infatti a calcare le piste delle più importanti competizioni al mondo.Un ringraziamento speciale va ai loro maestri del team Hollywood Dance Ciro Zaccaro e Tina Albanese.

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 49

Brevi di sport

Principale caratteristica del football americano è la man-canza di contatto.

AtleticaLa “Asd Barletta Sportiva”alla 100 km dei MagraidUna rappresentanza della Barletta Sportiva, formata da Teresa Lelario, Vito Farano, Gionata Cedrola, Antonio Morelli e Simona La Salandra, ha partecipato alla 100 km del Magraid, la famosa corsa, che si corre in un territorio steppico del Friuli, una zona arida e povera d’acqua per la presenza di una grandissima distesa di sassi, formatasi per effetto carsico e trasportati a valle dai fiumi Celina e Meduna.Correre per 100 km sui sassi, nei boschi e attraversare guadi, non ha spaventato i nostri amici della Barletta Sportiva, che hanno accettato la sfida e si sono lanciati in questa avventura, vivendo questa esperienza per 3 gg, dormendo in tenda e condividendo con tutti i concorrenti il rancio servito in stile militare.La grande corsa di 100 km è stata portata a termine con grande tenacia da tutti i partecipanti, sfidando un territorio difficile e sconosciuto, considerando che le condizioni meteorologiche non sono state clementi.Teresa Lelario, con determinazione, tenacia e grinta, correndo al fianco di concorrenti veterane di ultratrail è riuscita a conquistare sul campo di battaglia un 4° posto assoluto femminile.

Canottaggio11 medaglie alla Lega NavaleLa Lega Navale di Barletta, in trasferta, nello specchio d’acqua dei Parchi Naturali del Canavese, ha conquistato

undici medaglie nella 26a edizione del “Festival dei gio-vani”, la competizione nazionale riservata alle categorie allievi e cadetti che si è svolta presso il lago di Candia (Torino). Ben 1478 gli atleti partecipanti tra i 10 e i 14 anni di età in rappresentanza di 122 società. Ottimi i risultati conseguiti dalla rappresentanza barlettana: due ori, cin-que argenti e quattro bronzi. Gli ori sono andati ad Anto-nio Sfregola nel singolo e a Chiara Piazzolla e Maria Paola Fucci nel doppio. Grande soddisfazione espressa dal tec-nico della nostra rappresentanza Cosimo Cascella e dal presidente dott. Pino Pagliarulo.

TennisPrima vittoria per Trescaal torneo “Open” di OsioIl barlettano Giuseppe Tresca, cresciuto sui campi dell’Hugo Simmen” di Barletta, iscritto al Circolo Tennis di Trani, ha vinto il suo primo torneo, “Tennis Project Osio Sopra” a (Bergamo). Testa di serie numero cinque del tabellone, ha battuto prima Ivan Giuseppe Capelli (7-5/ 6-2), quindi nei quarti Alberto Bi-zioli (6-4 / 6-2), in semi finale Jordan Angioletti (4-6 / 7-6 / 7-6) e finalmente in finale contro Lorenzo Zacconi nella quale si è imposto col punteggio (7-5 / 4-6 / 6-2) conqui-stando il primo torneo della sua carriera.

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COSISIATIZIOCAIOALI

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AGOSTO 201550 IL FIERAMOSCA

Vernacolo

I cuzz’lar

C’aveitd’ceisd’scìaBarlettomar,polentoun,nanv’meravgliatquennv’deittentaghemmall’inerie,indall’ecqu’daluntan.Pernavv’dètentamarziansenzacapcamov’nstighemmn’enzerat.Nan sa marzian, sa i barlettancas’scett’nd’capsattaomarchepighjècanlicchie,quiquighje,cozz’rizz’ecozz’chefell’arrecanat.C’poiev’deitioun,caassètimpcacapsatt’all’ecqu’ruman,nanv’preoccupat,isoccorsnanchiamatvoladdeircauf’londicozz’lètruate,aciambat,indemutends’l’èsistemat.Finalment dopo ior e iortutt’gonfieiess’ndaindomar,pern avvedè palumbar.Icozz’l,iess’ndatutt’ivenn’specialment da ind e mutend,ibarlettan,cicaivad,pernavv’dèsuperdotattutt’quent!

A bandira blu

C’cuss’ennèscìaponentasc’ttermamar,è passè arrat da satt o Comoun,adumannèupermess’aPasqual!?I depuratour stann tutt a post,l’hannfinalmentaggiustat!?Pot’nscìomartuttibarlettan!?A bandira blu, ancor sventolè na vad,aBarlett,stannsoltentibandirrass!C’pens,capourcuss’enn,

indal’ecqualardmèfèubegn,carissimoPasqual,assessouretuttagiuntacomunal,m’vandachieng’!S’nteitc’cosv’deic’M’arress.R’eparmiat,nefaceittutt’ifesteggiaminteanniverseriecuss’enn,datnasestematall’Ofanteaidepuratorchetuttisoldcarumen’n!Ch’capìstìcos’,tentascienzap’cureinnanc’voldet’vdafèpercèaccomd’cenaBarlett:C’Cristvolfac’arrastl’ov!

U fagugn

Ufagugnabbesc’v’arruat,tuttall’anoutsopolittstannibarlettane cu picchiett in man,accid’nmasch’lezamban.S’volt’nes’aggir’nsopolitt,ucaldiàassè,nanjannr’ggitt,il’nzolivatt’nchipid,acaplitt.A penz a tenen sempr abbuttat,colpdabirrcaasars’bev’n,pernav’dèpalloungunfiat.A nu cert punt, nan cià fenn chiù,accumnz’nagrum’lèechetuttacass’senta“Traviat”cantè.Quennindolitts’aggir’ndall’altravenn,s’sentl’ult’mvocalizzdutenorcamoreaccummenz’nigorgheggied’n’altraopera,chiùfortancor.Nans’riescacapìutit’ldell’operacajannaccumenzatagrum’lè,fors ià u “Rigolett” di Verdio la “Carmen” di Bizet.

U pisciatour, sempr satt o litteapurtatd’manstè,percèquennabirrfac’effettind o begn nan fènn attimp ad arruè.

A rievocazion da“Batteglie d’ Chenn”

M’arress,s’èmeisl’elmett, [èpighjatnalenc’,è meis i guardmint o cavedd e cu carrat,stèav’nìabbesc’,ch’partecipèil2agust,arievocaziondabatteglied’Chenn!

M’arress,stètuttagetat, [vol cambiè a storie,stàvoltabatteglie,l’hannvenc’iroman.Chess ià a volta bon, [ca na bella mastiatour,i dam ad Annibal e a tutt [i tunesein afrecan.Iannv’noutdall’Efrech, [ch’quettelefentd’merdarampc’uchess’eavenc’abatteglie [proprie a Chenn.AChenn,caiàacittèd’SanR’ggir, [u nustr protettorech’stàsconfitt,ebarlettan [nanfac’proprieonor!Uannà,chess’iàavoltabon, [v’neitaChennefaciml’f’neit,arrecurdemc’caBarlett, [iàacittèdaDisfeid!

M’arress

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 51

L’angolo della poesia

È caduta la neve in paradiso

Ècadutalaneveinparadisoe il nostro nido è diventato bianco non posso più baciare il tuo sorrisononpossopiùtenertistrettaalfianco.Lassù, con te, sparivan le mie pene guardando nei tuoi occhi il cielo tersoor la tristezza scorre nelle vene,poichéquelparadisol’abbiamperso.Lassù toccavi con lieve carezzale mie sconosciute feritee piano, con tanta dolcezza,tu le rendevi guarite.Asciugavi le lacrime amaredelmiotormentosodolore:m’incoraggiaviaportarela croce del cuore.Mi offrivi la piccola mano per farmi più lieve il camminorendendo soave lo strano

Luglio 1990, estate barlettana, via Di Giglio “Il poeta nella strada” reading organizzato da Pino Lagrasta

La vita

La vitauna frenetica giostra irrefrenabile di emozioni.

Ada Roggio

Colazione in giardino di De Nittis a Barletta (1883)

Nella fervida luce del mattinoche si accende dentro il verde [di un pratotra le oche e le piante di un giardino,ad un tavolo in un posto adombrato,stan seduti Lèontine e il suo bambino.Dalla mensa si è al momento assentatoilpittorperfermarel’emozionediunistantediquellacolazione.

Traicristalliediriflessid’argento,tra le tazze dalla luce scolpite,splendel’arteebrillaintensoiltalento.Le posate son lucenti e pulite.Ilpittoreèriuscitonelsuointento:pennellate con vigore scanditedanno vita agli oggetti nella tela.Ognifluidonelsuovetrosisvela.

Ma è la gioia delle piccole cose checonl’arteilpittorsaraccontare.Cose piccole e pur meravigliosechedanpregioallavitafamiliare:uno sguardo di attenzioni amoroseo un bambino concentrato a giocare.Malasediavuotaèuntristesegnale:sarà breve tale gioia e frugale.

Tuttavia dal cavalletto il pittorerubòl’attimoelotinsed’amore.

Franco Leone

e triste destino.Venivi, mia fulgida stella,a dare più forza al mio cuore eportavinell’animabellaunafiammad’amore.Maoraquelnidoècadutosotto la neve che copre ogni cosacosì come un barbaro brutocalpesta una rosa.Mièavaradigioielavita!Èfiumedilacrimeamareperognidolcezzafioritache presto scompare.Ma piangere ancora vorrei sul tuo cuoredivider con te la dolcezzaecogliereunpocod’amore,una lieve carezza.Aspetto paziente che asciughi la nevecosì, esser caro ed amato, potrai, in un tempo assai breve,saziare il mio labbro assetato.

Gino Garribba

stampa della poesia di un amico, come ri-parazione ad una mancata pubblicazione di tanti anni fa…

Nell’idea del tempo

Nell’ideadeltempounaparticelladalnomeoggi;immediatezza,struttura palpabile,delicataveritàquasisoffocatatraduemacignid’indefinitagrandezza,l’immaneoscuropassato,inesausto,el’avventurosofuturo.Due deliranti masse vicineche si rincorrono in folli itinerari.Mistica duratura fremenzaansiosadirinnovarsi?Un forse gigantescoche vive di provvisorietà.

Emanuele Dicuonzo

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 53

POSTI TELEFONICI PUBBLICIBar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario:7-22 0883 534305

TAXI - AUTOAMBULANZE E TRASPORTO INFERMI

A.S.L. BT - centralino 0883 577111AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469

SERVIZI SOCIALI

A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) 0883 527859ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) 0883 521686Casa di riposo “R. Margherita” 0883 522446Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) 0883 572557Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395Curia Arcivescovile 0883 531274Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 518002GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128Sert 0883 577302Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460

INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALIArcheoclub di Barletta 348 3739839Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 [email protected] della Memoria e della Resistenza(c/o Castello) 0883 578644Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620Aufidus - Ass. inform. turistica 329 8449777Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) 0883 531274Cantina della Sfida 0883 532204Castello 0883 578620Centro Culturale Zerouno 0883 333807

C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354

Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra) 0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374Parco Archeologico di Canne 0883 510993Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414

FOTORUDY

SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICOAcquedotto (Servizio Guasti) 800 735735Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400Cimitero 0883 510675Comune - centralino 0883 578111Corpo Forestale dello Stato 1515Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21Gas (Servizio Guasti) 800 900999Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità 117- Gruppo Barletta 0883 531081Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130Polizia di Stato - soccorso pubblico 113Polizia Commissariato 0883 341611Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370Polizia Stradale 0883 341711Polfer 0883 521502Poste Italiane 0883 536097Prefettura - centralino 0883 539111Pronto Intervento 118Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 577781Protezione Civile 0883 578320URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050Soccorso ACI 116Soccorso Pubblico 113Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222

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AGOSTO 201554 IL FIERAMOSCA

STAZIONI DI SERVIZIO

TURNI FESTIVI MESI AGOSTO e SETTEMBRE 2015

Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00

TURNO A TURNO B

TURNO C TURNO D

ORARIO FERROVIARIO fino al 12 dicembre 2015

BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA

Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo

*= il servizio si effettua anche la domenica

Da Barletta a Bari: 4.41 4.42 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.42 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30 8.40 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.43 12.58 13.10 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.44* 15.01 15.02 15.17 15.59 16.10* 16.49* 17.03 17.04 17.15 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.02 21.03 21.36* 21.44* 22.16* 22.44 22.52 23.03*Da Bari a Barletta: 0.01* 4.05 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00 8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.10 12.30 12.38* 13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.50 14.04* 14.101* 14.16 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.33 16.40 17.05 17.15 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 20.05 20.15 20.30 21.10 21.15 21.33* 22.06 22.13 23.09*

Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.53 5.11 6.02* 6.43* 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.30 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 15.08* 15.09 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.28 17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57* 19.50 20.51 21.02 21.13 21.21 21.58 22.03 22.21* 22.54 22.58 23.57*Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.53* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.48 7.10 7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.15 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.15* 14.20* 15.20 15.38* 16.17* 16.22* 16.34 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25 19.46* 20.14* 20.20* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32*

Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni eacquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21

(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).

CHIESE: orari Ss. Messe sabato sera domenica BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMINE 17.00 via Mura del Carmine CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 OSPEDALE CIVILE 9.00 PURGATORIO 19.30 9.00 19.30 corso Garibaldi S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 18.30 9.00 10.30 11.30 18.30 via M. Bruno S. BENEDETTO 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. CATALDO 10.00 20.00 via Mura S. Cataldo S. DOMENICO 19.30 19.30 corso Garibaldi, 198 S. FILIPPO NERI 19.00 7.30 9.30 11.30 19.00 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth S. NICOLA 19.00 8.15 11.00 19.30 via Canne, 195 12.15 S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RUGGERO 7.30 via Cialdini SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00 via Canosa, 143 SANTA M. MAGGIORE 11.00 via Duomo SANTO SEPOLCRO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CROCIFISSO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRINITÀ 19.00 10.00 11.00 19.00 via Palmitessa, 38

16 Agosto 12-13 Settembre

1-2 Agosto 22-23 Agosto 19-20 Settembre

8-9 Agosto 29-30 Agosto 26-27 Settembre

15 Agosto 5-6 Settembre

IP via L. Da VinciESSO via R. MargheritaESSO p.za 13 febbr. 1503TAMOIL via S. SamueleESSO via Trani

AGIP via CanosaIP via TraniERG via ParrilliTOTALERG lit. di PonenteTOTALERG via Barberini

ERG via Canosa, 84AGIP via FoggiaIP via AndriaIP lit. di Ponente Q8 via Trani

ERG via R. MargheritaERG via ViolanteTOTAL via AndriaAGIP via TraniQ8 via Foggia SS 16

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AGOSTO 2015 IL FIERAMOSCA 55

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