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OSSERVATORIO ASTRONOMICO SERAFINO ZANI UNIONE ASTROFILI BRESCIANI TRA L'OMBRA E IL SOLE D i s p e n s a d e l l e l e z i o n i p e r l e s c u o l e d e d i c a t e agli o r o l o g i s o l a r i d e l l a c o l l e z i o n e dei Civici Musei d'Arte e S t o r i a d i B r e s c i a . GIOVANNI PALTRINIERI Gnomonista in Bologna Quaderni di gnomonica n. 4 -1998

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OSSERVATORIO ASTRONOMICO SERAFINO ZANI UNIONE ASTROFILI BRESCIANI

TRA L ' O M B R A E IL S O L E D i s p e n s a d e l l e l e z i o n i p e r l e s c u o l e d e d i c a t e a g l i

o r o l o g i s o l a r i d e l l a c o l l e z i o n e d e i C i v i c i M u s e i d ' A r t e e S t o r i a d i B r e s c i a .

GIOVANNI PALTRINIERI Gnomonista in Bologna

Quaderni di gnomonica n. 4 -1998

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PREMESSA

I CIVICI MUSEI D'ARTE DI BRESCIA raccolgono un'ampio repertorio di Strumenti Gnomonico-Scientifici, la cui esistenza si deve al munifico lascito del conte Leopoldo Martinengo vissuto nel secolo scorso, e appartenuti un secolo prima da un altro conte Leopoldo Martinengo. Il periodo di realizzazione abbracciato dalla raccolta è essenzialmente compreso tra il XVI e il XVIII sec.

La presente descrizione, ben lungi dall'essere esaustiva per un lavoro che richiederebbe ben più spazio di quello attuale, considera qui soltanto una parte del patrimonio strumentale ivi conservato. Questo lavoro non si limita però alla sola schedatura dei reperti, ma li descrive nel loro uso pratico cogliendo l'occasione per ampliare il discorso intomo alla misura del Tempo all'Astronomia, e all'Agrimensura. Si intende insomma in queste righe far rivivere dei manufatti scientifici che vennero progettati e utilizzati in passato per decenni da geometri, ingegneri, gnomonisti, ecc. I loro artefici furono degli speciahsti del settore, e dettero il meglio di sè in fatto di misurazione oraria, angolare, ecc. Tali strumenti ebbero vita intensa, e chissà quali padroni servirono, o a quali nobili imprese parteciparono. Poi, quasi d'improvviso vennero sostituiti con uno strumento più moderno, in grado cioè di offrire maggior accuratezza di rilevamento, e da quel momento vennero del tutto dimenticati. E' la continua lotta del nuovo che si impone sul vecchio: obbligata e mesta metamorfosi di adeguamento ai tempi moderni. NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE; stesso prezzo che anche oggi dobbiamo pagare (e molto più di ieri). Esemplare esempio del quotidiano aggiornamento strumentale è il computer. Questi moderni mezzi, certamente insostituibili per rapidità e precisione di calcolo, sono del tutto impersonali: prodotti elettronici costruiti dalla parte opposta del globo, sono il risultato di un consumismo sfrenato che impone loro una vita effimera; a voke soltanto un paio d'anni. GH strumenti d'un tempo, invece, erano quasi sempre delle vere opere d'arte destinate ad un mercato ristretto e raffinato. Erano lavori da orafo, realizzati a volte con materiali nobili, cesellati a bulino per dar loro grazie a signorilità anche in punti assolutamente secondari. In molti casi lo strumentCf scientifico diventava un vero oggetto d'arte, un perfetto campione di oreficeria ordinato da un "Munifico Signore" per un'altrettanto nobile personaggio. Il gusto del beilo e del nobile traspariva cosi dall'oggetto, soverchiando a volte la sua intrinseca qualità scientifica: era un discorso di qualità e non di quantità.

Spesso non è possibile discemere lo strumento strettamente gnomonico da quello strettamente geodetico o di agrimensura, entrambi considerano gli angoli, siano essi di Azimut o di Altezza. Tali scienze sono inoltre intimamente legate tra loro tanto da essere quasi sempre esercitate dalla stessa persona. Allo stesso modo, una vera codificazione degli strumenti è quasi impossibile, a motivo della eccezionale diversificazione operata dagli esecutori del passato.

Dell'immensa quantità di strumentazione scientifica prodotta nei secoli passati ben poco in proporzione è sopravissuto. Cessato il suo utilizzo pratico perchè soppiantato da una più moderna strumentazione, il vecchio reperto veniva spesso riutilizzato in maniera parziale o totale. Il suo materiale, maggiormente d'ottone, veniva riutilizzato spianando la lastra sino a togliere completamente ogni traccia di precedenti incisioni. Oppure, quando era possibile, si utiUzzava la facciata opposta eseguendo su di essa il nuovo lavoro. Quando non era possibile il reimpiego, si fondeva tutto cancellando interamente mesi o anni di lavoro: completo azzeramento di memoria di quell'opera, e conseguente perdita del patrimonio della conoscenza che lo aveva generato.

In pochi casi l'oggetto sopravviveva alla nuova generazione strumentale. Forse perchè di eccezionale pregio storico o artistico; forse per un particolare valore affettivo; forse ancora perchè dimenticato in soffitta o in fondo a un cassetto. In pochi casi, comunque, c'era la volontà di

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conservazione da parte di un illuminato collezionista, che alla sua morte poteva a volte confluire in una istituzione pubblica salvaguardando l'originale intento.

E' quanto è fortunatamente avvenuto per gli strumenti scientifici di Brescia, che come si è detto in apertura debbono il loro motivo di essere alla illuminata sensibilità del conte Leopoldo Martinengo.

La descrizione di uno strumento scientifico antico non dovrebbe mai essere una schedatura tout court. Quasi sempre il reperto che si esamina è simile o paragonabile ad un'altro, ma mai uguale. E'un manufatto che II committente ordinava impartendo precise disposizioni circa le sue caratteristiche, che lo dovevano differenziare dagli altri per finezza, per precisione, o per senso estetico. L'esecutore, da parte sua, anche quando produceva strumenti di minor pregio indirizzati ad una clientela meno selettiva, inseriva quasi sempre una serie di piccole varianti ottenendo inevitabilmente tanti pezzi unici. Poi c'era (come oggi) un discorso di moda: non solo artistica, ma soprattutto di prestazioni strumentali (per ripeterci, un pò come avviene di questi tempi col computer, col telefonino, con l'automobile). Si realizzavano allora strumenti sempre più complessi e multifimzfonali, a scapito, spesso, di non essere utilizzati che da pochissimi esperti.

Solo verso la metà del Settecento si comincia a produrre un tipo di strumentazione massiccia rivolta ad un numero sempre maggiore di Agrimensori, Astronomi, Geodeti, ecc. Si assiste inevitabilmente ad un calo di qualità a vantaggio comunque di un costo più abbordabile del "pezzo". Non per questo scompaiono le preziose realizzazioni dei secoli precedenti: si mira soprattutto a concepire con tecnologie più moderne un nuovo modo di far ricerca. In quest'ottica lo strumento scientifico diventa la colonna portante di scoperte sempre maggiori.

Gli strumenti qui trattati, appartenenti come si è detto ai CIVICI MUSEI D'ARTE DI BRESCIA, sono illustrati con disegni realizzati dallo scrivente. Si è optato per questa scelta anziché per la riproduzione fotografica in quanto le tracciature incise sui singoli reperti si confondono spesso con il piano che le ospita, risultando di conseguenza un'immagine lacunosa. Quasi tutti gli strumenti qui illustrati recano alla base dell'immagine la scala dimensionale, la quale è sempre espressa in centimetri.

GIOVANNI PALTRINIERI Gnomonista in Bologna

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FIGURA "1" ; FIGURA "2"; FIGURA "3 S Q U A D R A E G O N I O M E T R I

( 1 1 1 ! 1 1

CJ 4 2 3 4 5 £

A l l a ba!>e d e g l i s t r u m e n t i G e o m e t r i c i , e i n p a r t i c o l a r e d i q u e l l i G n o m o n i c i , s t a n n o : l a R i g a , l a S q u a d r a , i l G o n i o m e t r o , e i l C o m p a s s o . N e i l ' a p p l i c a z i o n e p r a t i c a a d e s s i s i a s s o c i a i l filo a p i o m b o , d a c u i d e r i v a n o l e d u e f o n d a m e n t a l i s i t u a z i o n i d i verticalità, e c o n a p p l i c a z i o n e a i r A r c h i p e n d o l o q u e l l a d i Orizzontalità.

L a t r a c c i a t u r a d e i Q u a d r a n t i S o l a r i , s i n o a g l i i n i z i d e l ' 7 0 0 , e r a d i e s c l u s i v a p e r t i n e n z a d e l l a G e o m e t r i a P r o i e t t i v a , s i a i n f a s e p r o g e t t u a l e , s i a i n q u e l l a e s e c u t i v a . L a G e o m e t r i a e l a G n o m o n i c a s i l e g a v a n o così l ' u n a a l l ' a l t r a i n m a n i e r a i n d i s s o l u b i l e . Q u e s t ' u l t i m a r a p p r e s e n t a v a i n o l t r e u n e c c e z i o n a l e v e i c o l o d i d i m o s t r a z i o n e d i d a t t i c a , i n c u i i l S o l e e r a l ' a r b i t r o i n d i s c u s s o d i q u e l l e o p e r a z i o n i diffìcilmente v e r i f i c a b i l i c o n a l t r i m e t o d i . L a G n o m o n i c a i n q u e s t o m o d o a s s u m e v a u n r u o l o

p a r t i c o l a r m e n t e i m p o r t a n t e , n o n s o l o p e r l a d e t e r m i n a z i o n e d e l l a m i s u r a z i o n e d e l T e m p o , m a c o s t i t u i v a u n i n s o s t i t u i b i l e v e i c o l o s c i e n t i f i c o u t i l i z z a t o n e l l e s c u o l e d i o g n i o r d i n e e g r a d o . I t e o r e m i a s t r o n o m i c i u t i l i z z a t i n e l l a G n o m o n i c a g e o m e t r i c a s i c o n c r e t i z z a v a n o c o s i i n p r e c i s e r e g o l e d i t r a c c i a t u r a u t i l i z z a b i l i d a c h i u n q u e , a n c h e p e r c h i n o n s a p e v a " f a r d i c o n t o " : b a s t a v a s o l o s e g u i r l e , p e r o t t e n e r e u n O r o l o g i o S o l a r e d i i n e c c e p i b i l e p r e c i s i o n e . E ' l o g i c o s u p p o r r e c h e s e m p l i c i r e g o l e g n o m o n i c h e p e r l a t r a c c i a t u r a d e g l i O r o l o g i

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S o l a r i s u l l e p a r e t i d e i c o n v e n t i i n p e r i o d o m e d i e v a l e c o n s i d e r a s s e r o a d d i r i t t u r a T u t i l i z z o , c o m e s t a i m e n t o g e o m e t r i c o , d e l c o r d o n e c h e s t r i n g e v a l a v i t a a l m o n a c o : s i t r a t t a v a d i u n c o m p a s s o q u a n t o m a i i d e a l e p e r t r a c c i a r e c e r c h i , e s u d d i v i d e r n e i n più p a r t i l a c i r c o n f e r e n z a .

E ' d o v e r o s o r i c o r d a r e c h e v e r s o g l i i n i z i d e i X V I I I s e c s i iniziò a p r o g e t t a r e g l i O r o l o g i S o l a r i c o n l ' a u s i l i o d e l l e f u n z i o n i t r i g o n o m e t r i c h e . S i migliorò n o t e v o l m e n t e l a qualità d e l l e l i n e e t r a c c i a t e , o t t e n u t e i n p r e c e d e n z a s o l t a n t o a t t r a v e r s o p r o i e z i o n i g e o m e t r i c h e e l ' u t i l i z z o d i g r a n d i s q u a d r e .

L a F i g " 1 " i l l u s t r a u n a s e m p l i c e s q u a d r a s u c u i s o n o i n c i s e d e l l e t a c c h e : i l b r a c c i o c o r t o è d i v i s o i n d u e unità m o d u l a r i , m e n t r e i l m a g g i o r e i n s e i unità m o d u l a r i . I l M o d u l o i n q u e s t o c a s o p o t e v a e s s e r e u n ' O n c i a ( d e l l e 1 2 c h e c o m p o n g o n o 1 P i e d e ) , o p p u r e u n a d i m e n s i o n e s t a b i l i t a a p i a c e r e r a p p r e s e n t a n t e l'Unità d i M i s u r a c h e s i v u o l d a r e a l l ' i n t e r o l a v o r o .

N e l l a F i g . " 2 " t r o v i a m o u n g o n i o m e t r o n e l l a s u a f o r m a più c l a s s i c a , d i q u e l l i c h e a n c o r o g g i s o n o d i c o r r e n t e p r o d u z i o n e . L a s u a e s c u r s i o n e a n g o l a r e è d i 180°, n u m e r a t a p e r u n v e r s o e p e r l ' a l t r o . I l g o n i o m e t r o è d ' o t t o n e . E ' firmato d a u n a d e l l e più p r e s t i g i o s e firme d e l l a s t r u m e n t a z i o n e f r a n c e s e : " B u t t e r f i e l d A ' P a r i s " . D i o r i g i n e i n g l e s e , B u t t e r f i e l d v e n n e n a t u r a l i z z a t o f r a n c e s e e d i v e n n e a l l a c o r t e d i r e L u i g i X I V l ' i n g e g n e r e c a p o p r e p o s t o a l l a r e a l i z z a z i o n e

d e l l a s t r u m e n t a z i o n e s c i e n t i f i c a . Morì n e l 1 7 2 4 . E b b e u n a florida a z i e n d a d a c u i u s c i r o n o s t r u m e n t i d i o g n i g e n e r e , s o p r a t t u t t o O r o l o g i S o l a r i b e n n o t i e c o p i a t i a n c h e d a l l a c o n c o r r e n z a p e r l a p a r t i c o l a r e c a r a t t e r i s t i c a e s t e t i c a e f u n z i o n a l e . Ciò c h e c o n t r a d d i s t i n g u e q u e g l i O r o l o g i S o l a r i , è l o g n o m o n e m o b i l e e r e c l i n a n t e s u u n l a t o q u a n d o n o n s i u s a : s i r e g o l a i n a l t e z z a g r a z i e a d u n a s c a l a d e l l e l a t i t u d i n i , i l c u i i n d i c e a n g o l a r e è d a t o d a l b e c c o d i u n u c c e l i e t t o . V a però p r e c i s a t o c h e n o n t u t f i g l i s t r u m e n t i firmati B u t t e r f i e l d s o n o d i s u o p u g n o : a l l a s u a m o r t e l a v e d o v a e i s u c c e s s o r i c o n t i n u a r o n o a n c o r a p e r d e c e n n i a f r e g i a r e g l i s t r u m e n t i c o n q u e l l a p r e s t i g i o s a firma.

L a fig. " 3 " m o s t r a u n a v a r i a n t e d e l g o n i o m e t r o a c u i è a p l l i c a t a u n a riga c o n estremità f u l c r a t a n e l v e r t i c e a n g o l a r e : c o n q u e s t a t r a s f o r m a z i o n e l o s t r u m e n t o a s s u m e a n c h e f u n z i o n e d i G r a f o m e t r o , l e c u i fìjnzioni s o n o p r e v a l e n t e m e n t e a g r i m e n s o r i e . H a u n a possibilità d i e s c u r s i o n e d i 180° c o n l ' i n d i c a z i o n e a n g o l a r e i n c i s a s u l l e d u e f a c c e d e l l o s t r u m e n t o . S u u n a f a c c i a i l p e r p e n d i c o l o h a v a l o r e 90° s c e n d e n d o s i m m e t r i c a m e n t e s i n o a 0°. S u l l ' a l t r a i l p e r p e n d i c o l o h a v a l o r e 0° s c e n d e n d o s i m m e t r i c a m e n t e s i n o a 90°. P r o b a b i l e r e a l i z z a z i o n e d i fine X V I I I sec .

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FIGURA "4'' PARALLELEPIPEDO SOLARE

Realizzato in legno, su quattro facce sono tracciati altrettanti Orologi Solari.

La sua realizzazione risale certamente alla fine del '700 e si giustifica probabilmente per fini didattici. Non è infatti uno strumento "nobile" per materiale o qualità esecutiva: sembrerebbe piuttosto frutto di una

esercitazione scolastica. Le linee orarie sono incise; le cifre sono invece disegnate a penna. TI paralellepipedo reca su una faccia un'ampia fenditura dovuta ad un accidentale contatto con r acqua che ne ha provocato una forte dilatazione di materiale.

Lo stile orario presente sulle quattro facce è quello dell'Ora Italiana da Campanile, in uso per tutto il '700 nella nostra Penisola. La regola stabiliva che al tramonto di ogni giorno, indipendentemente dal fattore stagionale, sia gli Orologi Meccanici sia quelli Solari indicassero le ore 23 e 30. Mezz'ora dopo, alle 24, si concludeva il crepuscolo: si potevano discemere in cielo tutte le stelle di maggior splendore, e in pari tempo in terra cessava ogni possibile riferimento visivo. Quello era anche l'istante in cui le campane annunziavano l'Angelus, ed era perciò da tempo immemorabile un preciso riferimento dell'imbrunire. In quel momento col cessare della luminosità si concudeva effettivamente il giorno, e se ne iniziava uno nuovo; quest'ultimo includeva le ore notturne, il conseguente arco di tempo intercorrente tra alba e tramonto, per estinguersi mezz'ora dopo il tramonto. Si trattava di un sistema di misura oraria molto rispondente alle necessità di quel tempo. Infatti, il giorno si concludeva con l'effettivo buio totale, a cui corrispondeva il completo silenzio della campagna, di persone e di animali. Un tale sistema di misura si allineava perfettamente con ì bisogni delVuomo, consentendogli sempre di conoscere, attraverso l'ora, quanto tempo gli mancava ancora all'imbrunire. Il

modo di dire: "Portare il cappello sulle 23", è appunto di quel periodo, e sta a significare l'angolo che assume il Sole rispetto all'orizzonte, mezz'ora prima del tramonto. Modificare quotidianamente l'istante del nuovo di obbligava naturalmente a far slittare in un senso o nell'altro le ore, e di conseguenza a rendere mutevole anche

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r i s t a n t e d e l Mezzodì. A g l i E q u i n o z i , a d e s e m p i o , i l Mezzodì c o r r i s p o n d e v a a l l e 1 7 h 3 0 m . P e r v e r i f i c a , s a p p i a m o c h e i n q u e s t a d a t a l ' a m p i e z z a d e l g i o r n o è d i 1 2 o r e p r e c i s e , o se v o g h a m o c o n u n a S e m i l u c e D i u r n a d i 6 o r e . D u n q u e , l ' a l b a a v v i e n e a l l e 1 7 h 3 0 m - 6 h = U h 3 0 m , m e n t r e i l t r a m o n t o a l l e 1 7 h 3 0 m + 6 h = 2 3 h 3 0 m ( v a l o r e a p p u n t o già i n d i c a t o i n i z i a l m e n t e ) .

L a figura s u p e r i o r e m o s t r a l a f a c c i a v e r t i c a l e d e l p a r a l l e l e p i p e d o , l a q u a l e d o v e v a e s s e r e r i v o l t a v e r s o S u d ( i l q u a d r a n t e è a t t r a v e r s a t o d a u n ' a m p i a f e n d i t u r a ) . L o g n o m o n e ( c o m e d e l r e s t o g l i a l t r i ) è n o r m a l e a l p i a n o , e q u i n d i l a l e t t u r a o r a r i a s i ricerca n e l p u n t o e s t r e m o d e l l ' o m b r a c h e e s s o p r o d u c e . L a r e t t a v e r t i c a l e c h e a t t r a v e r s a i l q u a d r a n t e è l a l i n e a

d e l Mezzodì. L a r e t t a o r i z z o n t a l e c h e l a i n t e r s e c a s o t t o l o g n o m o n e c o r r i s p o n d e a l t r a c c i a t o e q u i n o z i a l e d e s c r i t t o d a l p u n t o e s t r e m o d e l l o g n o m o n e p e r q u e l l e d a t e . I n o l t r e , i p u n t i s u p e r i o r i e d i n f e r i o r i d e l l e v a r i e l i n e e o r a r i e c o i n c i d o n o r i s p e t t i v a m e n t e c o n l a m a s s i m a e s c u r s i o n e d e l l ' o m b r a p e r i l S o l s t i z i o I n v e r n a l e e p e r q u e l l o E s t i v o .

L a figura s o t t o s t a n t e m o s t r a p e r r i b a l t a m e n t o i l q u a d r a n t e o r i z z o n t a l e d e l p a r a l l e l e p i p e d o , a v e n t e l e s t e s s e c a r a t t e r i s t i c h e fiinzionali s i n q u i d e s c r i t t e . S u i l a t i d e s t r o e s i n i s t r o s o n o p o i r e a l i z z a t i a l t r e t t a n t i q u a d r a n t i , d i c u i s o n o q u e l l o d i d e s t r a è a n c o r a p r o v v i s t o d i g n o m o n e .

FIGURA "5" O R O L O G I O S O L A R E O R I Z Z O N T A L E A D O P P I O Q U A D R A N T E

D i f a t t u r a m o l t o e l a b o r a t a e s i g n o r i l e , q u e s t o s t r u m e n t o g n o m o n i c o risale p r e s u m i b i l m e n t e a l l a fine d e l ' 6 0 0 . I l q u a d r a n t e è i n o t t o n e . L o

g n o m o n e è a v e l a t r i a n g o l a r e e può e s s e r e ripiegato i n c a s o d i t r a s p o r t o p e r s a l v a g u a l d a r n e l'integrità. L o g n o m o n e v i e n e u t i l i z z a t o d a d u e d i s t i n t i q u a d r a n t i . I l p r i m o , c i r c o l a r e , c o n c e n t r o a l l a b a s e d e l l ' i p o t e n u s a d e l l a v e l a c h e d a e s s a t r a e 1 ' o m b r a . L ' i m p i a n t o d e l l e l i n e e o r a r i e è d e l t i p o a l l a " F r a n c e s e " , cioè i l mezzodì c o r r i s p o n d e a l l e o r e 1 2 . L a l a t i t u d i n e p e r c u i è c o s t r u i t o è d i 45° ( B r e s c i a ) : t a l e è q u i n d i i l v a l o r e

a n g o l a r e c h e e s s o f o r m a c o l p i a n o . M i r a n d o i d e a l m e n t e q u e s t a i p o t e n u s a a l l a S t e l l a P o l a r e , d e t t o g n o m o n e s i chiamerà d i c o n s e g u e n z a " P o l a r e " .

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Soltanto il punto estremo della vela (e non tutto il lato) serve da gnomone al secondo e più grande Orologio Solare, che si sviluppa per l'intera piastra. Si tratta in questo caso di Ore Italiane Solari (e non "da Campanile"). Antecedenti alle altre e vissute nella nostra Penisola in maniera ufficiale sino a circa la fine del '600, facevano coincidere il tramonto con le ore 24. Una chiara indicazione che si tratta di ORA ITALIANA SOLARE, lo possiamo facilmente riscontrare osservando il punto d'intersezione tra la Linea del Mezzodì e l'Equinoziale; esso viene attraversato dalla linea delle ore 18. (Nel caso di ORA DA CAMPANILE, verrà attraversato dalle ore 17,30). E ' interessante osservare che con questo strumento si ha una costante doppia lettura dell'ora, sia del tipo "Francese", sia del tipo "Italiana".

Al mutare delle stagioni, il Sole muta progressivamente la propria altezza rispetto all'orizzonte locale. Di conseguenza uno strumento gnomonico consente di definire precisi tracciati diurni con funzioni calenderiali. Ecco allora che il quadrante si ingombra di linee a cui coincidono lateralmente indicazioni di precise date dell'anno. Sono però le date del Sole e dei Segni dello Zodiaco, e quindi ciascuna linea a con andamento continuo corrisponde

all'incirca al 21 di ogni mese, mentre quelle intermedie tratteggiate indicano la divisione in più parti di tali intervalli.

Ai lati dell'Orologio circolare è incisa la scritta: HORIZONTALE ET INSTRUMENTO PER RITROVAR LA LINEA MERIDIANA AL POLO 45.

Lo strumento, a quanto ci informa la scritta, aveva anche una particolare Sanzione voluta dal committente. Essendo un Orologio portatile, lo si poggiava orizzontalmente su un piano, e ruotando opportunamente in un senso o nell'altro, saputa l'ora con altri mezzi si faceva collimare l'ombra dello gnomone sulla corrispondente linea. Si appoggiava allora una matita sul bordo destro o sinistro del quadrante che fungevano da righello, tracciando sul piano sottostante una perfetta Linea Meridiana.

Alla base del quadrante è inciso uno stemma, certamente l'arma dell'antico committente.

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FIGURA "6" OROLOGIO SOLARE ORIZZONTALE CON GLI ASCENDENTI

La piastra d'ottone ospita due distinti quadranti, uguali per dimensione ma assolutamente diversi per impianto di tracciatura. In entrambi lo gnomone è a vela, con possibilità di reclinarlo nel trasporto per salvaguardarne l'integrità.

Il QUADRANTE SUPERIORE porta incisa la dicitura: HORIZONTALE CIVILE CON LI ASCENDENTI DA Y)o a S3. ALT. P. 45.

Le linee con tracciatura continua si riferiscono alle ORE ITALIANE DA CAMPANILE (che Fautore chiama CIVILI per distinguerle dalle normali SOLARI).

Le linee tratteggiate hanno invece una funzione tutta particolare che raramente

riscontriamo su un quadrante solare. La procedura, lo scopo e l'utilizzo di queste linee sono descritte nell'importante testo di Cristoforo Clavio, Gnomonices Libri Octo (Roma 1581), Lib. II, pag. 177 e segg.

Si tratta della tracciatura per determinare gli Ascendenti, cioè le comuni sezioni del quadrante col piano dell'eclittica secondo le possibili situazioni della sfera celeste nei tempi in cui sorgono all'orizzonte i vari segni zodiacali. In Astrologia il sapere il grado Ascendente, cioè l'angolo orientale, segno e grado dello zodiaco che sorge sull'orizzonte orientale nel momento e luogo della nascita, è determinante per la costruzione dell'oroscopo natale. Tutto ciò, specie in passato, aveva agganci rituali per la determinazione dei momenti più propizi per intraprendere certe operazioni. E' noto ad esempio che i salassi dovevano essere effettuati sohanto in particolari condizioni celesti; o ancora, che l'inizio di una cura o il momento in cui si intraprendeva un lungo viaggio dovevano essere attentamente valutati per verificare i tempi più propizi. Il discorso degli Ascendenti portato poi su un quadrante solare è quanto mai interessante e degno di

attenzione. Se l'ombra dello gnomone in un Orologio normale fornisce un'ora che è ovviamente di interesse collettivo, l'ora e r Ascendente assieme rivestono una connotazione tutta speciale, in quanto si tratta di un dato strettamente individuale.

Ma questo discorso non è assolutamente nuovo su un quadrante. Le sue origini sono ben più antiche del reperto in questione, e ci conducono ali ' Astrolabi o. Nella sua più classica realizzazione, troviamo incise sul timpano di quest'ultimo strumento le Dodici Case, di cui l'Ascendente costituisce il punto d'inizio della Prima.

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Il QUADRANTE INFERIORE porta incisa la dicitura; HORIZONTALE PLANETTARIO CON LI ASCENDENTI D A S a Y)o. ALT. P. 45.

Ad ogni ora compete per ogni giorno dell'anno un diverso Ascendente, pertanto, per completare la lettura degli Ascendenti vista sopra, era necessario un secondo quadrante con i segni mancanti.

La tracciatura oraria (quella a linea continua) non è però la medesima della precedente. In questo caso si tratta di Ora Planetaria, la cui origine si perde nella notte dei tempi. Essa è già presente presso i babilonesi, gli egizi e i romani. Il suo utilizzo si protrae sino circa al XIII sec, quando viene lentamente soppiantata dall'Ora Italiana.

Questo antico stile orario poggiava le sue fondamenta su due istanti fondamentali del giorno: l'alba e il tramonto. Lo spazio in esso compreso era diviso - indipendentemente dal

fattore stagionale - in 12 parti uguali. L'uguaglianza era intesa come uniformità di ampiezze orarie solo per un singolo giorno, e non certo rispetto ad un'altra data di maggiore e minore estensione. Per questo motivo esse diventavano INEGUALI, e tale è appunto il nome con cui solitamente vengono ancor oggi menzionate. Secondo la logica di un preciso schema precostituito, ciascuna ora di ciascun giorno della settimana era governata da un diverso pianeta che regolava i vari aspetti della vita umana, dalla medicina, all'agricoltura, alla metereologia. Inoltre, il pianeta che signoreggiava la prima ora dava il nome al giorno: Lunedi^ Luna, Martedi= Marte, Mercoledi= Mercurio, ecc.

La tracciatura di questo quadrante risulta dunque doppiamente astrologica, a motivo delle linee degli Ascendenti, e quelle Planetarie.

FIGURA "T' OROLOGIO SOLARE PORTATILE DEL BION

Tra i più classici Orologi Solari portatili francesi del Settecento, un posto preminente va a questo modello, costruito nel laboratorio di Nicholas Bion di Parigi. Identica lavorazione e dimensioni la troviamo in questo periodo in un concorrenziale laboratorio parigino: quello del Butterfield.

Lo strumento qui ritratto è privo della sua normale custodia in cuoio rivestita internamente di raso. Il fronte, una piastra ottagonale di ottone, ospita una grande bussola che ne permette l'accurato orientamento. Lo gnomone è del tipo a cerniera, che consente di piegarsi lateralmente quando non si utilizza lo strumento. Lo gnomone ha inoltre la possibilità di essere regolato per la latitudine voluta: il becco di un uccelletto fa da indice alla scala graduata. L'invenzione di questo

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s i n g o l a r e g n o m o n e s i d e v e a l c o n c o r r e n t e B u t t e r f i e l d , i n g e g n e r e c a p o d e l l a s t r u m e n t a z i o n e s c i e n t i f i c a s o t t o L u i g i X I V . I l q u a d r a n t e è u n a v e r a o p e r a d i c e s e l l o . V i s o n o d i s p o s t i c o n c e n t r i c a m e n t e b e n 4 s e t t o r i d i t r a c c i a t u r a p e r a l t r e t t a n t e l a t i t u d i n i , l a c u i a m p i e z z a è d i 40° 45°, 50°, 55°

I d i v e r s i s e t t o r i o r a r i , p e r u n f a t t o e s t e t i c o e a l t e m p o s t e s s o p e r f a c i l i t a r n e l a l e t t u r a , h a n n o a l t e r n a t i v a m e n t e c i f r e r o m a n e e c i f r e a r a b e .

N e l l a p a r t e s o t t o s t a n t e d e l F O r o l o g i o è i n c i s a u n a s e r i e d i n o m i d i città e u r o p e e e c o n l a rispettiva L a t i t u d i n e , c o n s e n t e n d o c o s i a l l o s t r u m e n t o d i e s s e r e f a c i l m e n t e r e g o l a t o p e r q u a l u n q u e l u o g o i n m a n i e r a a u t o n o m a .

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C o m e s p e s s o a c c a d e n e l l ' e s a m i n a r e u n o s t r u m e n t o a n t i c o , n o n è s e m p r e f a c i l e d e f i n i r n e l ' u s o a c u i e s s o e r a d e s t i n a t o . S p e s s o s i t r a t t a d i u n p a r z i a l e r e p e r t o o d i u n a i n v e n z i o n e i s o l a t a n o n r i c o n d u c i b i l e a d a l t r i e s e m p i d e l g e n e r e .

S i m i l e c a s o è l o s t r u m e n t o q u i i l l u s t r a t o . S u l q u a d r a n t e s o n o i n c i s i a raggerà e l u n g o l a c i r c o n f e r e n z a i n o m i d i 1 6 V e n t i , cioè i p r i m a r i c h e c o s t i t u i s c o n o i Q u a t t r o P u n t i C a r d i n a l i , più g l i i n t e r m e d i . A I c e n t r o è fissata u n a

g r a n d e b u s s o l a c o n i n d i c e e s t e r n o m o b i l e p e r r e g o l a r e , rispetto a l l a R o s a d e i V e n t i , i l s u o q u a d r a n t e i n t e m o . E ' t a n g e n t e a l l a c i r c o n f e r e n z a d e i v e n t i u n a r e t t a m u n i t a alPestremità d i d u e p i n n u l e p e r e f f e t t u a r e t r a g u a r d i v i s i v i .

C o n m o l t a probabilità l o s t r u m e n t o -risalente a l l ' i n c i r c a a l l a fine d e l S e i c e n t o -f a c e v a p a r t e d i u n a T a v o l e t t a P r e t o r i a n a p e r e f f e t t u a r e r i l i e v i t o p o g r a f i c i q u a l i i l G r a f o m e t r o .

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FIGURA "9'' D E C L I N A T O R I O E C A L E N D A R I O L U N I - S O L A R E

E ' u n o s t r u m e n t o c o m p o s t o d i d i v e r s i d i s c h i d ' o t t o n e c o n c e n t r i c i , i n g r a d o d i f o r n i r e e s s e n z i a l m e n t e u n a d u p l i c e f u n z i o n e . D E C L I N A T O R I O = A l c e n t r o d i c i a s c u n l a t o e s t e r n o s o n o i n c i s e l e p r o v e n i e n z e d e i q u a t t r o V e n t i p r i n c i p a l i c h e d e t e r m i n a n o g l i a l t r e t t a n t i P u n t i C a r d i n a l i : T R A M O N T A N A , L E V A N T E , M E Z O G I O R N O , P O N E N T E . S u l l a t o " M E Z O G I O R N O " è i n o l t r e i n c i s o i n c o r s i v o : P A R T E D A A P P O G G I A R S I A L M U R O P E R L A D E C L I N A Z I O N E ( p e r l a d i v e r s a qualità d e l l a g r a f i a , q u e s t a s c r i t t a s e m b r e r e b b e s u c c e s s i v a a l l a r e a l i z z a z i o n e d e l l o s t r u m e n t o . N e i q u a t t r o p e n n a c c h i l a t e r a l i t r o v i a m o l ' i n d i c a z i o n e d e l l e p o s s i b i l i d e c l i n a z i o n i d a Mezzodì o d a T r a m o n t a n a , v e r s o L e v a n t e C ' p p u r e v e r s o P o n e n t e . . D e i t r e d i s c h i c h e s i s o v r a p p o n g o n o a l q u a d r a n t e d i b a s e , i l più e l e v a t o , c o n i n d i c e m a g g i o r e e c o n b u s s o l a i n s e r i t a , s i c o l l e g a a q u a n t o o r a d e s c r i t t o . S i t r a t t a , c o m e i l l e t t o r e avrà c e r t a m e n t e i n t u i t o , d e l l a possibilità d i r i l e v a r e l a D e c l i n a z i o n e d i u n m u r o (cioè l a d e v i a z i o n e c h e i l m u r o s t e s s o f a rispetto a l l a p e r f e t t a e s p o s i z i o n e d i S u d ) . A p p o g g i a t o i l i a t o d e l l o s t r u m e n t o i n p a r e t e , s i r u o t a i l d i s c o d ' o t t o n e s i n q u a n d o l a l a n c e t t a d e l l a b u s s o l a s i s o v r a p p o n e a l l ' i n d i c a z i o n e d i N o r d i n c i s a a l s u o i n t e r n o . I n t a l e s i t u a z i o n e l ' i n d i c e mostrerà i l t i p o e i l g r a d o d i d e c l i n a z i o n e d e l m u r o . E ' u n m e t o d o s e m p l i c e , p r a t i c o , m a n o n e s e n t e d a p o s s i b i l i e r r o r i a n c h e d i f o r t e entità: l ' a g o d e l l a b u s s o l a s e g u e l a d e c l i n a z i o n e m a g n e t i c a , e d è s u s c e t t i b i l e d i d e v i a z i o n i i n v i c i n a n z a d i m a s s e m e t a l l i c h e . I n o l t r e , d e t t a d e c l i n a z i o n e m a g n e t i c a è m u t e v o l e p e r l u o g o e s i m o d i f i c a

s e n s i b i l m e n t e n e l t e m p o . E ' q u i n d i s e m p r e c o n s i g l i a b i l e , p e r d e t e r m i n a r e l ' o r i e n t a m e n t o d i u n m u r o , u s a r e m e t o d i e s c l u s i v a m e n t e g n o m o n i c i c h e e s c l u d o n o i n a s s o l u t o g l i e r r o r i . C A L E N D A R I O L U N I - S O L A R E = A l l ' i n t e r n o d e l c e r c h i o g r a d u a t o a p p e n a d e s c r i t t o , c o r r e u n a c i r c o n f e r e n z a c o n d e c o r a z i o n e a f o r m a d i r a m o i n t r e c c i a t o c h e s i r i n c o r r e (è l a s e p a r a z i o n e t r a l e d u e f u n z i o n i d e l l o s t r u m e n t o ) . P o c o più i n t e r n a m e n t e l a c i r c o n f e r e n z a è d i v i s a i n d o d i c i s e g n i d e l l o Z o d i a c o , c i a s c u n o s u d d i v i s o i n g r a d i . A l l ' i n t e r n o t r o v a p o s t o l a c o n s e g u e n t e t e o r i a d e i m e s i e d e i g i o r n i . I l p r i m o d i s c o r o t a n t e i n s e r i t o n e l q u a d r a n t e p o r t a s u l l ' i n d i c e i l d i s e g n o d e l S o l e : è q u i n d i i n t u i t i v o c h e l ' u t i l i z z a t o r e l o posizionerà s u l l a d a t a d e l g i o r n o i n q u e s t i o n e . T a l e d i s c o p o r t a i n o l t r e

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l u n g o l a s u a c i r c o n f e r e n z a u n a s e r i e d i n u m e r a z i o n i c h e v a n n o d a 1 a 2 9 1/2: s o n o i g i o r n i i n c u i l a L u n a c o m p i e i l s u o c i c l o . U n s e c o n d o d i s c o d ' o t t o n e , p r o v v i s t o a n c h ' e s s o d i i n d i c e , s e r v e a p p u n t o a q u e s t o s c o p o . N o t o i l g i o r n o l u n a r e , l o s i p o s i z i o n a s u l d i s c o s o l a r e , o t t e n e n d o s u l q u a d r a n t e l e r i s p e t t i v e p o s i z i o n i l u n g o l o z o d i a c o d e l S o l e e d e l l a L u n a . I n o l t r e , l ' u l t i m o d i s c o è p r o v v i s t o d i u n ' a p e r t u r a c i r c o l a r e , l a " V o l v e l l a " , c h e p e r m e t t e d i v e d e r e l a d i m e n s i o n e a p p a r e n t e d e l n o s t r o s a t e l l i t e n e l l e s u e p o s s i b i l i

c o n d i z i o n i e f a s i . A i l a t i d e l l ' a p e r t u r a c h e c o s t i t u i s c e l a V o l v e l l a , s o n o i n c i s i i r a p p o r t i L u n a - S o l e d e f i n i t i c o m e T R I G O N O , Q U A D R A T U R A , S E S T I L E .

P e r q u a n t o c o n c e r n e i l c a l c o l o d e l g i o r n o l u n a r e , s i r i m a n d a i l l e t t o r e a l l e p a g i n e 3 2 - 3 5 d i A S T R O L A B I E V O L V E L L E d i G i o v a n n i P a l t r i n i e r i , d e l l a s e r i e L ' A S T R O F I L O : b o l l e t t i n o d e l l ' U N I O N E A S T R O F I L I B R E S C I A N I .

FIGURA "10̂ ' R A D I O S O L A R E

Q u e s t o s t r u m e n t o v i e n e d e s c r i t t o a p a g . 1 0 , c o n a l l e g a t a figura, n e l v o l u m e d e l R P A D R E G I R O L A M O C A N T O N E n e l s u o l i b r o N U O V O E F A C I L M O D O D I F A R E H O R O L O G I S O L A R I O R I Z O N T A L I E V E R T I C . V L I ( T o r i n o , p e r T H e r e d e d e l C o l o n n a , 1 6 8 8 .

E g h l o c h i a m a i l R A D I O S O L A R E M O B I L E , e n e c o n s i g l i a l a r e a l i z z a z i o n e a l l o g n o m o n i s t a c h e l o utilizzerà i n o c c a s i o n e d e l l a t r a c c i a t u r a s u l q u a d r a n t e d e i p u n t i s o l s t i z i a l i , e q u i n o z i a l i e i n t e r m e d i l u n g o l a l i n e a d e l Mezzodì, I n a l t r e p a r o l e s i t r a t t a d i u n a s q u a d r a - g o n i o m e t r o i n c u i s o n o p r e s e n t i s o l t a n t o g l i a n g o l i f o n d a m e n t a l i richiesti p e r l a t r a c c i a t u r a d e l l e L i n e e D i u r n e .

A l l a p a g i n a 2 8 d e l l o s t e s s o t e s t o i l r e l i g i o s o così s c r i v e :

M O D O D I FAR IL R A D I O S O L A R E , C O L QUALE POTRAI SEGNARE TUTTI I TROPICI ò SIA SEGNI D E L Z O D I A C O ,

Se fosti desideroso di disegnar tutti i Tropici, potrai f a r i l Radio n e l modo già insegnato, aggiungendo a questo quattro aperture lunghe, m a strette i n questo modo, fatto eh 'avrai i l Radio devi portar di qua, e dilà d a l l E q u i n o t i a l e l a distanza di 2 0 gradi, e mezzo nell'arco con due punti, e questi ti danno i Tropici di G e m i n i , & Leone sotto T E q u i n o t i a l e , e di S a g i t a r l o , & A q u a r i o sopra T E q u i n o t i a l e . Trasporta di nuovo da detta E q u i n o t i a l e l a distanza di II gradi, e mezzo, che anco segnarai con due punti i n detto arco, e questi saranno li Tropici di Tauro, &

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Vergine sotto l'Equinotiale, e di Scorpione, & di Pesci sopra detta Equinotiale, dà quali punti, segnati al punto P, tirarai linee, quali dovranno essere fatte con tagli aperti da una parte all'altra. I Tropici d'Ariete, e Libra

sono la Linea Equinotiale, & ì Tropici di Cancro, e Capricorno sono i laterali del Radio, qual deve essere d'Ottone, ò di Rame nel modo che qui sotto si vede. "

FIGURA "11'' OROLOGIO CILINDRICO VERTICALE "DA PASTORE"

Tra gli stnjmenti solari portatili rOROLOGIO CILINDRICO VERTICALE è tra i maggiormente conosciuti. E' detto anche "da PASTORE", in quanto sembra che in passato, in certe zone, fosse il loro abituale misuratore del tempo. E' un Orologio

d'Altezza, cioè sfrutta le diverse akezze assunte dal Sole nel corso del giorno e al variare dei mesi.

Questo strumento si compone di tre pezzi. 11 CILINDRO, su cui sono tracciate le linee orarie che corrono obliquamente lungo la sua superficie esterna, e che sono divise da rette verticali che separano un mese dall'altro. Il presente reperto sembra realizzato per uso devozionale, o può essere appartenuto ad una comunità religiosa. Nella zona sgombra dalle linee orarie è impresso in rilievo il simbolo solare al cui intemo campeggia la scritta di San Bernardino: IHS (trascrizione latina dell^abbreviazione del nome greco di Gesù, erroneamente interpretato come sigla di Jesus Honiinum Servator= Gesù Salvatore degli uomini). Se vogliamo, questa immagine può assumere una doppia valenza simbologica del tipo= Il Sole ci illumina, e al tempo stesso ci consente di conoscere l'ora; la luce solare è vita terrena, come la Luce di Cristo è Luce Etema. Lateralmente è in rilievo la scritta: SIT NOMEN DOMINI BENEDICTUM - EX HOC NUNC ET USQUE IN SECULUM.

Il CAPPUCCIO, che si alloggia all'interno del cilindro può motare facilmente su se stesso. Nella sua cornice esterna trova posto lo GNOMONE, di lunghezza appropriata in funzione della tracciatura presente sul quadrante. Quando lo strumento non viene utilizzato si toglie il cappuccio, e lo gnomone, snodabile, va a disporsi all'interno del cilindro.

E' un Orologio comodissimo. Per conoscere l'ora si deve posizionare lo gnomone in dirittura del mese in corso, e tenendo lo strumento sospeso verticalmente ad un filo, si direziona lo gnomone verso il Sole. Non si richiede quindi l'uso della bussola la quale

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richiede ovviamente maggiore attenzione e cura. Unica limitazione, è l'obbligato uso dello strumento per la Latitudine a cui è calcolato. Inoltre, nel periodo intorno al mezzodi il Sole non muta di tanto la propria altezza, e di conseguenza l'ora si determina con una certa

approssimazione. Comunque, trattandosi di uno strumento itinerante di facile consultazione, che può essere usato ad esempio da un pastore, la sua funzione è del tutto positiva.

FIGURA "IT' REGOLO CALENDARIALE

E' uno strumento doppio, i cui dati possono interagire con quelli della facciata opposta, descritta in FIG: 13. Si tratta in questo caso di un vero "Quadrante", avendo effettivamente forma di un quarto di cerchio. Nel vertice è indicata la Latitudine per cui va usato= 45°, cioè anche per Brescia. Appena sotto l'indicazione che è opera di FALCO.

Entro un grande cerchio che sfiora tangenzialmente i tre lati dello strumento, è tracciata una sorta di Astrolabio che consente all'utilizzatore di ricavare una serie di informazioni astronomiche. Un gruppo di circonferenze esteme accolgono la fascia zodiacale con le divisioni in 30^ per ciascun

segno. Più internamente sono riportate le divisioni dei mesi, e quelle dei giorni. L'Equinozio primaverile, cioè l'inizio di ARIES. coincide con la data del 10 MARCIUS. Salvo che questo strumento non sia copia di uno più antico, tutto farebbe supporre che la sua realizzazione sia antecedente il 1582, data della Riforma del Calendario. Sino a quell'epoca, appunto, il Calendario Giuliano (non perfettamente esatto) aveva fatto accumulare un errore

di 10 giorni che vennero corretti sotto il pontificato di Gregorio XllL L'area più intema è occupata dalla tracciatura delle ore Italiche normali, le quali cominciano come sappiamo dal tramonto del Sole.

Sovrapposto al quadrante è un disco con possibilità di ruotare su se stesso, munito di indice, e di percorso eccentrico zodiacale. In centro è invece l'ultima sequenza di 29,5 divisioni, che è propria del mese lunare.

Ancora sovrapposto troviamo un secondo indice, utile per riportare il moto lunare sul percorso zodiacale del quadrante.

Questa sorta di Astrolabio, concepito in modo, da interagire tra i dati calendariali,

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s o l a r i , l u n a r i , e o r a r i , r i s u l t a v a s t r u m e n t a z i o n e più a m p i a . E ' i n c o n c l u s i o n e e c c e z i o n a l m e n t e u t i l e s p e c i e p e r c h i s i m e t t e v a u n a s o r t a d i R e g o l o C a l e n d a r i a l e . i n v i a g g i o e n o n p o t e v a d i s p o r r e d i u n a

FIGURA "13'' Q U A D R A N T E A D A L T E Z Z A

S u l l a f a c c i a o p p o s t a d e l l o s t r u m e n t o d i F I G . 1 2 , è t r a c c i a t o i l Q U A D R A N T E A D A L T E Z Z A : u n a d e l l e i n n u m e r e v o l i v e r s i o n i d i q u e s t o s e m p l i c e e f o n d a m e n t a l e m i s u r a t o r e d e l t e m p o dell'antichità.

L a p a r t e s i n i s t r a r e c a l ' i n c i s i o n e d i u n r e t i c o l a t o d i l i n e e o r a r i e d i t i p o I t a l i c h e . A d e s t r a l a d o p p i a s e q u e n z a d e i m e s i s u d d i v i s i a l o r o v o l t a i n c a s e l l e d i 5 g i o r n i l ' u n a . A p p e n a s o p r a , d u e p i r m u l e ( o t r a g u a r d i ) c h e e m e r g o n o d a l p i a n o e c h e s e r v o n o p e r m i r a r e a l S o l e . A l v e r t i c e d e l q u a d r a n t e u n f o r o d a c u i u s c i v a i n o r i g i n e u n a c o r d i c e l l a m u n i t a d i f i l o a p i o m b o . L a c o r d i c e l l a p o r t a v a i n o k r e u n a p e r f e t t a f o r a t a c h e s c o r r e v a a f r i z i o n e .

Q u e s t a è u n a d e l l e i n n u m e r e v o l i v e r s i o n i d i Q u a d r a n t e a d A l t e z z a c h e s i r e a l i z z a r o n o i n p a s s a t o . L a t r a c c i a t u r a d e l l e l i n e e o r a r i e , n e l n o s t r o c a s o I t a l i c h e , s i può a n c h e r e a l i z z a r e p e r l e O r e A s t r o n o m i c h e , o p p u r e l e B a b i l o n i c h e ( q u e s t e u l t i m e d i v i s e i n 2 4 o r e c o n i n i z i o d a l l ' a l b a ) , o c o m b i n a t e t r a l o r o . I t e s t i a n t i c h i d i G n o m o n i c a a b b o n d a n o d i i n s e g n a m e n t i c o s t r u t t i v i p e r q u e s t o t i p o d i Q u a d r a n t e , c h e è d i facile costruzione, di s e m p l i c e u t i l i z z o , e d i n e s s u n a m a n u t e n z i o n e . E ' d u n q u e i d e a l e p e r i l v i a g g i a t o r e , s e b b e n e i l

s u o u t i l i z z o n o n s i a u n i v e r s a l e m a l e g a t o a l l a L a t i t u d i n e p e r c u i è s t a t o c o s t r u i t o .

L ' u t i l i z z o d e l Q u a d r a n t e a v v i e n e i n q u e s t o m o d o . T e n d e n d o l a c o r d i c e l l a , s i p o s i z i o n a l a p e r f e t t a c h e v i s c o r r e a f r i z i o n e s u l l a d a t a i n c o r s o i n d i c a t a s u l l a s c a l a d i d e s t r a . D i s p o n e n d o i l p i a n o d e l Q u a d r a n t e v e r t i c a l m e n t e s i m i r a i l S o l e p e r m e z z o d e l l e d u e p i n n u l e , l a s c i a n d o n e l c o n t e m p o l i b e r o i l filo a p i o m b o d i g r a v i t a r e . ( L a m i r a d e l S o l e , p e r i c o l o s a p e r l a v i s t a s e e f f e t t u a t a d i r e t t a m e n t e p u n t a n d o g l i o c c h i d i r e t t a m e n t e a l l ' a s t r o , s i e f f e t t u a f a c e n d o s i c h e l ' o m b r a d e l l a p r i m a p i n n u l a s i s o v r a p p o n g a a l l a s a g o m a d e l l a p i n n u l a r e t r o s t a n t e ) . P o s i z i o n a t o così l o s t r u m e n t o , s i p r e m e c o n t e m p o r a n e a m e n t e c o n u n d i t o i l filo c o n t r o

1 8

i l Q u a d r a n t e p e r n o n p e r d e r e l a p o s i z i o n e a s s u n t a , e s i o s s e r v a i l p u n t o i n c u i v i e n e a t r o v a r s i l a p e r f e t t a , o t t e n e n d o l a d i r e t t a l e t t u r a d e l l ' o r a . L a c o n d i z i o n e i d e a l e d i o s s e r v a z i o n e e d e t e r m i n a z i o n e d e l l ' o r a c o n s i g l i e r e b b e d i a p p l i c a r e l o s t r u m e n t o s u u n t r e p p i e d e r i g i d o fissandolo a d u n o s n o d o ; i l s u o n o r m a l e u t i l i z z o m a n u a l e , c o n u n pò d i p r a t i c a , c o n s e n t e c o m u n q u e d i o t t e n e r e o t t i m i r i s u l t a t i .

E ' q u e s t o u n o s t r u m e n t o s e m p l i c e e f u n z i o n a l e . N o n richiede l ' u s o d i b u s s o l a , e può e s s e r e t r a s p o r t a t o s e n z a a l c u n a p a r t i c o l a r e a t t e n z i o n e . L a s u a p a r t i c o l a r e c o n c e z i o n e " a d a l t e z z a " può c o m u n q u e i n g e n e r a r e u n a d i s c r e t a i m p r e c i s i o n e n e l l e o r e i n t o r n o a l mezzodì, q u a n d o p e r u n l u n g o t e m p o i l S o l e s e m b r a n o n m u t a r e i l s u o v a l o r e a n g o l a r e rispetto a l l ' o r i z z o n t e l o c a l e .

FIGURA "14'' A S T R O L A B I O

I n u n m i o p r e c e d e n t e s a g g i o de ; L ' A S T R O F I L O ,

B O L L E T T I N O D E L L ' U N I O N E A S T R O F I L I B R E S C I A N I d a l t i t o l o A S T R O L A B I E V O L V E L L E , n e l t r a t t a r e i l t e m a s p e c i f i c o d e g l i A s t r o l a b i d e s c r i s s i u n e s e m p l a r e e s i s t e n t e n e l l a c o l l e z i o n e d e i C I V I C I M U S E I D I S T O R I A E A R T E D I B R E S C I A risalente, s e c o n d o l a s c r i t t a c h e v i è i n c i s a , a d d i r i t t u r a a l l ' a n n o 1 0 6 2 . S i rimanda q u i n d i i l l e t t o r e a q u e l t e s t o , i n c u i s o n o t r a l ' a l t r o d e s c r i t t e l e v a r i e p a r t i d e l l o s t r u m e n t o , e i l s u o u t i l i z z o .

P r e s e n t i a m o q u i u n s e c o n d o A s t r o l a b i o d i 9 8 m m d i d i a m e t r o . M e n o i m p o r t a n t e d e l l ' a l t r o , è c o m u n q u e d i o t t i m a f a t t u r a r i s a l e n t e f o r s e i n t o r n o a l ' 4 0 0 .

E ' c o m p o s t o d a u n a M A D R E

m u n i t a e s t e r n a m e n t e d i u n o c c h i e l l o c h e c o n s e n t e a l l o s t r u m e n t o d i e s s e r e u t i l i z z a t o v e r t i c a l m e n t e , s o s t e n u t o d a u n a c o r d i c e l l a . I n es sa è i n s e r i t o i l T I M P A N O , s u c u i è t r a c c i a t a l a r a g n a t e l a d e g l i A z i m u t e d e l l e A l t e z z e s u l l ' o r i z z o n t e p e r l a L a t i t u d i n e c h e è c a l c o l a t o . S u d i e s s o è p o s t a l a R E T E : u n d i s c o t r a f o r a t o c o n l a p o s i z i o n e d e l l e s t e l l e più b r i l l a n t i d e l c i e l o , e i l p e r c o r s o e c c e n t r i c o e f f e t t u a t o d a l

S o l e n e l c o r s o d e l l ' a n n o . M a n c a i n q u e s t o A s t r o l a b i o T A L I D A D A , cioè l ' i n d i c e m u n i t o d i d u e p i n n u l e p e r t r a g u a r d a r e l ' a l t e z z a d e l S o l e o d e l l e s t e l l e , e c h e c o n t e m p o r a n e a m e n t e f a l ' u f f i c i o d i i n d i c e o r a r i o .

M o l t o p r o b a b i l m e n t e ciò c h e s e m b r e r e b b e u n a i n c o m p l e t e z z a d e l l o s t r u m e n t o , è i n reahà u n a v a r i a n t e a l l o s t a n d a r d e s e c u t i v o . S u l l a f a c c i a o p p o s t a d e l l o s t r u m e n t o , i n f a t t i , s o n o p o s t e d u e d i f f e r e n t i s i s t e m i d i o r i e n t a m e n t o i n r o t a z i o n e d e l l o s t r u m e n t o , q u a s i a d i n d i c a r e c h e i l s u o

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Utilizzo fosse soltanto in orizzontale, poggiante su un'asta venicale. Forse venne realizzato per fini essenzialmente geodetici.

L'Astrolabio lo possiamo considerare per l'antichità ciò che ai nostri giorni è il computer: uno strumento in grado di fornire una serie eccezionali di dati. Attraverso le pinnule montate sull'alidada è facilmente misurabile l'altezza del Sole o di una stella: da qui, impostando la data in corso, si ottiene l'ora dell'osservazione, l'Azimut dell'oggetto osservato, e l'ora di quell'istante. Altrimenti si può agire inversamente: impostando la data e l'ora, si determina automaticamente la posizione in cielo del Sole o delle stelle più brillanti, con una precisione impressionante.

Con l'Astrolabio si possono affrontare e risolvere tutti i quesiti di stronomia sferica, divenendo un insostituibile veicolo di studio di eccezionale valore didattico.

Il Cosmografo EGNAZIO DANTI, noto per aver realizzato in Vaticano la TORRE DEI VENTI con la sua eccezionale Meridiana, scrisse a questo proposito l'importante volume: DELL'USO ET FABRICA DELL'ASTROLABIO (Firenze, Giunti, 1578). Nelle pagine introduttive egli così si esprime chiudendo il capitolo:

ASTROLABIO adunque è uno strumento, con il quale si osservano tutti li movimenti celesti, & è da Tolomeo chia­

mato Planisferio, perchè nel detto strumento è l'ottava sfera ridotta in piano. Onde il medesimo Tolomeo nell'ottavo

libro dell'Almagesto dice, che il vero Astrolabio è un'ottava sfera fabbricata con i circoli, & con le

stelle delle 48 immagini sue. Ma è da sape­re, che il detto Planisferio, stato molto avanti da altri trovato, fii commenda-

t da esso Tolomeo sommamente non meno per la facilità, con la quale si fabbrica, che per esse-

recomodissimo a portarsi in diverse parti del mon­

do, per far con esso commodamente

l'osservationi Matema­

tiche in diversi Climi, & in di­

verse Provincie.

FIGURA "15'' ANELLO ASTRONOMICO E' stato progettato per Brescia; una piastrina

reca infatti l'incisione: BRIXIA 42-32- Si compone di due anelli diametralmente imperniati. Su quello esterno sono incise su un

lato le latitudini di undici città consentendo cosi il diretto utilizzo dello strumento, suU'ahro lato la graduazione angolare. L'anello intemo è a sua volta duplice. Su un lato 1̂ scala altimetrica, e sull'altro la scala

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o r a r i a c o s t i t u i t a d i d u e s e q u e n z e d i d o d i c i o r e r u n a . N e ) s u o s p e s s o r e i n t e r n o , u n a s e q u e n z a d i v e n t i q u a t t r o d i v i s i o n i n u m e r a t e . E n t r o q u e s t ' u l t i m o a n e l l o è i m p e m i e r a t o d i a m e t r a l m e n t e u n a p i a s t r a s c a l a t a c o n l a s e q u e n z a d a t a r i a , c h e o s p i t a u n c u r s o r e m u n i t o a l c e n t r o d i u n f o r e l i n o d a c u i p a s s a n o i r a g g i s o l a r i . L a figura q u i ritratta è n e l l a s u a

p o s i z i o n e d i riposo: o p e r a n d o s u i f u l c r i r o g g e t t o a s s u m e i l s u o a s p e t t o t r i d i m e n s i o n a l e d i n o r m a l e u t i l i z z o . P o s i z i o n a t a l a l a t i t u d i n e e s o s p e s o l o s t r u m e n t o a d u n filo p e r m e z z o d e l l ' o c c h i e l l o , s i d i r e z i o n a l a p i a s t r i n a c o l

c u r s o r e ( p r e v e n t i v a m e n t e r e g o l a t a s u l l a d a t a ) s e c o n d o T a s s e N o r d -S u d , e s i l e g g e l ' o r a g r a z i e a l l a p i c c o l a m a c c h i a d i l u c e c h e s i p r o d u c e a t t r a v e r s o i l f o r o s u l q u a d r a n t e o r a r i o . N e l r i s u l t a u n o s t r u m e n t o p r a t i c o e u n i v e r s a l e , e d è a l t e m p o s t e s s o i d e a l e p e r u n a d i d a t t i c a g n o m o n i c a .

FIGURA "16'' O R O L O G I O R E T T I L I N E O U N I V E R S A L E D E T T O " R E G I O M O N T A N U S " .

E ' u n g e n i a l e t i p o d i Q u a d r a n t e a d A l t e z z a d i t i p o U n i v e r s a l e . V e n n e i n v e n t a t o n e l . sec. X V d a J o h a n M u U e r , d e t t o R e g i o m o n t a n u s . E s s o è p e r c o n c e z i o n e l o s t a d i o s u p e r i o r e rispetto a l l ' a l t r e t t a n t o n o t o " C A P P U C C I N O " , t r a t t a t o d a m e n e l p r e c e d e n t e l a v o r o d e l l a s e r i e

A S T R O F I L O : G E O M E T R I A D E L L A G N O M O N I C A , p a g g . 2 4 - 2 5 .

D a c i r c a i l c e n t r o d e l q u a d r a n t e s i a p r e v e r s o Paltò i l v e n t a g l i o d e l l e d e c l i n a z i o n i d e l S o l e . E n t r o e s s o , i n s i t u a z i o n e o r i z z o n t a l e , l e r e t t e d i possìbile l a t i t u d i n e d a i m p o s t a r e s u l l o s t r u m e n t o . N e l l a p a r t e i n f e r i o r e d e l q u a d r a n t e s o n o t r a c c i a t e l e l i n e e o r a r i e , t u t t e i n

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s i t u a z i o n e ; v e r t i c a l e . C i a s c u n a h a d o p p i a possibilità d i l e t t u r a : l e c i f r e i n a l t o : H O R E A V A N T I M E Z Z O D I ' ; l e c i f r e i n b a s s o : H O R E D O P P O M E Z Z O D r .

I n t e s t a a l q u a d r a n t e t r o v a n o p o s t o d u e p i n n u l e c o n f u n z i o n e d i m i r a . S u l l o s p i g o l o i n a l t o a s i n i s t r a , d o v e i n figura s i v e d e u n c e r c h i e t t o s c u r o , e r a a v v i t a t o i n o r i g i n e u n b r a c c i o m e t a l l i c o a t r e s n o d i , r e c a n t e a i r estremità u n filo a p i o m b o c o n p e r f e t t a s c o r r e v o l e a f r i z i o n e .

P e r u t i l i z z a r e l o s t r u m e n t o l ' o p e r a t o r e d e v e p o s i z i o n a r e c o l b r a c c i o s n o d a t o i l p u n t o i n i z i a l e d e l filo i n c o r r i s p o n d e n z a d e l l a L a t i t u d i n e e d e l l a D e c l i n a z i o n e d e l S o l e . I n t a l e s i t u a z i o n e , t e n e n d o s e m p r e i l filo i n t e n s i o n e , p o s i z i o n a l a p e r l e t t a i n m o d o c h e c a d a s u l l a d a t a i n c o r s o c e r c a t a l u n g o l a l i s t a d e i s e g n i z o d i a c a l i p o s t a s u l l a t o d e s t r o d e l l e

l i n e e o r a r i e . I n q u e s t a s i t u a z i o n e traguarderà i l S o l e a t t r a v e r s o l e d u e p i n n u l e , l a s c i a n d o n o r m a l m e n t e g r a v i t a r e i l filo a p i o m b o : l a p e r l e t t a darà Torà c e r c a t a .

I b o r d i l a t e r a l i e i n f e r i o r i d i q u e s t o Q u a d r a n t e c o s t i t u i s c o n o d u e o p p o s t e s ca l e a l t i m e t r i c h e s u p p l e m e n t a r i a l l o s t r u m e n t o s t e s s o . N e l p u n t o c o n t r a s s e g n a t o d a d u e

o p p o s t i " C e n t r i " , g r a z i e a d u n c h i o d i n o p e n d e v a u n p i c c o l o filo a p i o m b o : o s s e r v a n d o a t t r a v e r s o l e m i r e u n o g g e t t o , se n e d e d u c e v a i m m e d i a t a m e n t e l a s u a a l t e z z a s o p r a T o r i z z o n t e .

1/ .W »\ A . A c A . ì\' S S ,

l i k ì i i i i i

U n ' a m p i a d e s c r i z i o n e d e l l a r e a U z z a z i o n e d i q u e s t o s t r u m e n t o , e i l s u o c o n s e g u e n t e u s o l a t r o v i a m o n e l t e s t o d e l l e O P E R E D I O R O N T I O F I N E O D E L D E L F I N A T O , V e n e z i a , 1 5 8 7 . ( l i b . I I d e g l i O r i u o l i a S o l e , p a g . 6 9 - 7 0 .

A l l a p a g . 6 9 d i q u e s t o t e s t o l ' A u t o r e così s i e s p r i m e : " Quando tu v o r r a i adunque trovare con questo instrumento, mediante i raggi del Sole, l a h o r a , f a r a i i n questo modo. Saputo che tu b a r a i , mediante lo A l m a n a c h , i l luogo del Sole, ò per a l t r o calcolo, & il p a r a l l e l o ò particolare zodiaco del tuo luogo: p o r r a i l a mobile estremità del tuo braccetto sopra i l

grado del Sole, n e l proprio p a r a l l e l o , ovvero zodiaco del propostoti luogo. E i l dimostratore, overo l a p e r l a del f i l o sopra i l medesimo, ò simil grado notato n e l M e r i d i a n o , & n e l zodiaco generale. E voltata à raggi del Sole l a sinistra parte dello instrumento, alzerai, ò abbasserai tanto detto instrumento, che i l Sole passi per amendue le m i r e . Imperoche l a p e r l a a l l h o r a dimostrerà r h o r a che tu cerchi: i n t e r a se e l l a batterà a punto sopra u n a delle linee delle bore; & non

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i n t e r a , se e l l a batterà fra due di dette linee. L a q u a l fiora, se sarà inanzi ò dopo Mezzogiorno, te lo dimostrerà l a qualità del tempo, e te ne acorgerai a l solito '\

F I G U R A " I T ' N O T T U R N A L E

I l p r e s e n t e s t r u m e n t o è i n c i s o s u e n t r a m b e l e f a c c e . L a s e g u e n t e fig. 1 8 r a p p r e s e n t a i l r e t r o d i q u a n t o o r a a n d i a m o a d e s c r i v e r e . L a G n o m o n i c a n o n è s o l o e s p r e s s i o n e d i o m b r e p r o i e t t a t e d a l S o l e s u u n q u a d r a n t e . M e n o n o t a , m a a l t r e t t a n t o i n t e r e s s a n t e , è a n c h e l a possibilità d i d e t e r m i n a r e Torà n e l c o r s o d e l l a n o t t e . I n q u e s t o c a s o n o n c i p o t r e m o

a v v a l e r e nè d e l l a L u n a , nè d e i p i a n e t i c h e h a n n o u n m o t o t u t t o p r o p r i o : c i r i f e r i r e m o i n v e c e a l l e s t e l l e fisse, e i n m o d o p a r t i c o l a r e a q u e l l e c i r c u m p o l a r i , q u e l l e eie c h e a l l a n o s t r a L a t i t u d i n e , i n q u a l s i a s i s t a g i o n e d e l l ' a n n o , n o n v a n n o m a i s o t t o T o r i z z o n t e .

L o s t r u m e n t o c o n s t a d i t r e p e z z i . I l D I S C O D I B A S E ; u n c e r c h i o d ' o t t o n e m u n i t o d i m a n i c o , c h e r i p o r t a l u n g o l a c i r c o n f e r e n z a e s t e r n a l a t e o r i a d e i d o d i c i m e s i d e l l ' a n n o s u d d i v i s i c i a s c u n o i n più p a r t i .

I L D I S C O D E N T A T O : s i s o v r a p p o n e a q u e l l o d i B a s e e c o m e m o s t r a l a figura r e c a s u l

d i a m e t r o e s t e r n o u n a s e r i e d i s e g h e t t a t u r e . U n d e n t e , m a g g i o r e rispetto a g l i a l t r i , c o i n c i d e c o n l o " Z e r o " d i u n a n u m e r a z i o n e più i n t e m a , e c o r r i s p o n d e a l l a p a r t e n z a d e l l ' O r a I t a l i c a , l a q u a l e c o m e s a p p i a m o p a r t e d e l t r a m o n t o d e l S o l e . L a n u m e r a z i o n e s i c o n c l u d e a l l a q u i n d i c e s i m a o r a i t a l i c a : m a g g i o r e p r o g r e s s i o n e r i s u l t e r e b b e f u o r i l u o g o i n q u a n t o i l c i e l o è già i l l u m i n a t o d a i r a g g i d e l S o l e . I L R E G O L O : s e r v e d a i n d i c e p e r

l ' o s s e r v a z i o n e , e n e l c o n t e m p o m o s t r a l ' o r a i n d i r i t t u r a d e l D i s c o D e n t a t o . I l s u o c e n t r o s i i n n e s t a s u i d u e d i s c h i s o t t o s t a n t i p e r m e z z o d i u n ribattino f o r a t o , a t t r a v e r s o i l q u a l e è o s s e r v a b i l e l a S t e l l a P o l a r e .

L ' o s s e r v a z i o n e s i f a i n q u e s t o m o d o . S i r a g o l a , i l D i s c o D e n t a t o i n m o d o c h e i l s u o

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dente maggiore, quello dell'ora zero, coincida con la data in corso. A braccio teso si afferra il Notturnale per la sua impugnatura, si traguarda dal foro la Stella Polare, e si ruota il Regolo sino a farlo collimare con la stella detta "Spalla dell'Orsa Minore": il medesimo Regolo indicherà, in dirittura del dente a cui si sovrappone, l'ora in corso.

Oronzio Fineo, nel citato libro del 1587 così ne spiega la lettura: " Quando tu vorrai adunque trovare con questo imtrumento di notte, essendo sereno, le bore, terrai quest 'ordine. Fà di pigliare la prima cosa dallo Almanach, ò da qual'altro calcolo fatto si sia, il vero luogo del Sole (Nel reperto di Brescia è già impostata la data), il quale sapendo poni la tacca maggiore delle altre, al detto grado del Sole. Alzisi dipoi detto instrumento preso per il manico sopra de gli occhi tuoi; ma con la regola, che quella parte del zodiaco, con la quale la detta stella da osservarsi si è trovata andare al mezo del cielo, stia di sotto, & la contraria di sopra; & quanto più diritta si può sotto il detto

Meridiano. E guardando la Stella del Polo per il buco, volta a poco a poco (tenendo ferme le altre cose) il regolo, ò dimostratore delle bore, fino a tanto che tu vegga per il già detto foro, ò buco la stella della spalla dell 'Orsa. Imperoche quella tacca delle bore, che verrà sotto il detto regolo, ò dimostratore, ti dirà che bora sia della notte quella, che tu andavi cercando. "

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FIGURA ^'18'' CALENDARIO PERPETUO. E' il verso della figura precedente.

Sulla circonferenza estema è incisa la numerazione degli anni che vanno del 1683 al 1701 compresi: sono perciò diciannove anni. La circonferenza più intema indica, in dirittura di ogni anno, la corrispondente EPATTA (cioè quanti giorni ha la Luna il 1° gennaio di quell'anno). Va però notato che negli anni 1691, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, tali valori sono erroneamente diminuiti di una unità. Errore comunque non giustificabile nemmeno supponendo che essi provengano da un più antico strumento che è servito da campione. Air interno corre la circonferenza dei NUMERI D'ORO. Più oltre, la circonferenza

con la LETTERA DOMENICALE. Le tre menzionate circonferenze costituiscono il fondamento di un Calendario Perpetuo, tale che, conoscendo i tre dati coincidenti con Tanno in corso, è facile calcolare mnemonicamente il GIORNO DELLA SETTIMANA, il GIORNO LUNARE, e di conseguenza la DATA DELLE FASI LUNARI, e la DATA DI CELEBRAZIONE DELLA PASQUA. Per chiarire maggiormente questo discorso si rimanda il lettore al mio precedente lavoro della serie L^ASTROFILO: ASTROLABI E VOLVELLE.

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FIGURA '^19'' SQUADRA MOBILE

Spesso la separazione tra uno strumento gnomonico ed uno per misurare l'Azimut e l'Altezza è molto sottile. Entrambi trattano gli angoli, quale nota dominante della Geometria, ed in passato che si occupava di una cosa non poteva certo ignorare l'altra.

Lo strumento trattato in figura è pienamente descritto e illustrato nell'importante volume di OTTAVIO FABRI: L'USO DELLA SQUADRA MOBILE, in Padova, 1673. Si tratta di un connubbio tra un Quadrante Azimutale e un Quadrante geometrico. Nel sottotitolo del frontespizio sono indicate le principali fiinzioni dello strumento nel seguente modo: "Con la quale per teorica et per pratica si misura geometricamente ogni distanza, Altezze e Profondità. S'impara A PERTICARE, livellare, et pigliare in dissegno le Città, Paesi et Provincie. Il tutto con le sue dimostrationi intagliate in rame".

In pratica si insegna come effettuare rilievi sul terreno, sia in orizzontale, sia in verticale, utilizzando come mire le pinnule fissate suii

due bracci dello strumento; l'uno fisso, l'altro mobile. Osservando ad esempio un oggetto da due stazioni la cui distanza è nota, si calcola facilmente la distanza dell'oggetto operando con la similitudine dei triangoli. Allo stesso modo si misura l'altezza di un campanile considerando la distanza in orizzontale e l'angolo di visuale, oppure si ricava la planimetria di una superficie qualsiasi.

Le due rette che si intersecano in perpendicolo ai lati del semicerchio, costituiscono il Quadrante Geometrico, di cui l'uno è per L'OMBRA RETTA, e l'altro per L'OMBRA RIVOLTA (cioè se l'ombra solare forma rispetto alla verticale un angolo minore o maggiore di 45''. Non si parla però in questo caso di angoli, ma di parti proporzionali al massimo valore di 12 che accomuna le due linee. Il rilevamento numerico è quindi del tipo; tre dodicesimi; sei dodicesimi, ecc. Nello spiegare l'uso del suo strumento, il Fabri cosi conclude la Proposta IV: ''Non darò essempio di questa prattica, perchè ella è tanto facile, che ad ogn 'uno, benché rozo, dovrebbe essere chiara, &piand\

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L ' u s o d i q u e s t o e a l t r i s t r u m e n t i c o n s i m i l i e r a d i f f u s i s s i m o i n q u e s t o p e r i o d o ; i l g o n i o m e t r o m u n i t o d i m i r e a v e v a o r m a i s o p p i a n t a ^ . o i l Q u a d r a n t e G e o m e t r i c o c h e t a n t o a v e v a o c c u p a t o g l i a u t o r i più a n t i c h i . U n s e c o l o p r i m a , O r o n z i o F i n e o così s i e s p r i m e v a n e l l a s u a C o s m o g r a f i a ; " La Ombra, secondo i Prospettivi, è un lume diminuito, overo una certa specie di corpo opaco, sempre contraria al luminoso. Imperochè la ombra si causa,

ogni volta che un corpo opaco ò denso si oppone al luminoso. Mediante la sola interpositione del quale, per diritto & principale transito si priva di lume: ma intorno ad esso diffondendosi il secondo lume, si chiama raggiare. Ma la ombra, per quanto si aspetta e questo negotio, i Geometri & gli Astrologi hanno usato di dividerla in Ombra Retta, & in Ombra Rivolta, "

L e O m b r e , i l l u s t r a t e d a l F i n e o

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FIGURA "20'' B U S S O L A P E R R I L I E V I , o G R A F O M E T R O

ó - i i 3 4 i " T — I — I — 1 — r — I — »

c ^ i 9 lo

. S t r u m e n t o d i p r e g e v o l e f a t t u r a d e l ' 6 0 0 , o s p i t a a l c e n t r o l a b u s s o l a . A l l ' e s t e r n o l a s c a l a a l t i m e t r i c a q u a d r a t a , e a l l a p e r i f e r i a l a g r a d u a z i o n e c i r c o l a r e a z i m u t a l e c o n l ' i n c i s i o n e d e i n o m i d e i V e n t i p r i n c i p a l i . A n d a v a m o n t a t a s u t r e p p i e d e , e a t t r a v e r s o l e m i r e s i m i s u r a v a n o i v a l o r i a n g o l a r i u t i l i p e r t r i a n g o l a z i o n i t o p o g r a f i c h e . L a d i v i s i o n e d e l l a p a r t e a n g o l a r e i n s c a l a d i t i p o V e r n i e r o , c o n s e n t e d i a f f i n a r e l a qualità d e l rilievo.

I l G R A F O M E T R O s i cominciò a d u s a r e v e r s o l a metà d e l C i n q u e c e n t o . E ' c h i a m a t o così perchè c o n e s s o s i può d e s c r i v e r e e m i s u r a r e t u t t e l e c o s e v i s i b i l i a d o c c h i o n u d o e t r a c c i a r l e s u u n f o g l i o . E ' u n Q u a d r a n t e e v o l u t o , e d a n t i c i p a l ' i n v e n z i o n e d e l T e o d o l i t e . I l Q u a d r a n t e i n f a t t i e r a l i m i t a t o a i 90°: s i realizzò q u e s t o n u o v o s t r u m e n t o p r i m a c o n a m p i e z z a u t i l e d i ISO"" , e s u c c e s s i v a m e n t e , c o m e i n q u e s t o r e p e r t o , d i 360°.

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FIGURA "IV QUADRANTE DI DAVIS PER MISURARE LE ALTEZZE

Firmato: P: HOLM 1753.

E' la versione "moderna" della Balestriglia, o Bastone di Giacobbe. Il quel casolo strumento era composto di due pezzi: la barra e il martello. Si poneva l'occhio in testa alla barra, e si faceva scorrere avanti e indietro il martello fintanto che non si traguardava inferiormente l'orizzonte, e superiormente il Sole o le stelle più brillanti. Ovviamente nel caso delle stelle, si operava soltanto nei due momenti dell'aurora e del crepuscolo, quando si poteva osservare contenporaneamente anche Torizzonte marino.

Lo strumento qui considerato si compone di due archi di cerchio aventi differente raggio, ma che hanno centro comune. In quel punto è

una piastrina che fa da schermo (mancante in questo reperto) destinato a ricevere l'ombra di un cursore disposto sull'arco minore. L'osservazione va fatta da un secondo cursore montato sul cerchio maggiore (nel nostro caso mancano entrambi) e si aggiusta lo strumento sino a quando in dirittura dello schermo non si vede sia l'orizzonte, sia l'ombra del primo cursore. Nel caso di osservazione delle stelle, si applica al centro un filo a piombo che gravita su un settore graduato, mentre si mira per mezzo del cursore posto sull'altro settore. Questo strumento è stato rimpiazzato dal Sestante nel XVIII secolo.

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Si conclude qui l'esame di una parte degli strumenti conservati nei CIVICI MUSEI D'ARTE DI BRESCIA. La presente descrizione, ben lungi dall'essere esaustiva, può almeno considerarsi il punto di partenza per un vero Catalogo dei preziosi reperti conservati in quella sede.

Come si è cercato di dimostrare, essi non rappresentano una congelata storicità di anonimi e superati oggetti; al contrario, hanno tanto da dirci, soprattutto in un mondo, il nostro, in cui tutto è esasperatamente preconfezionato e standardizzato. Qui c'è la Scienza del singolo artigiano, che è al tempo stesso geniale artefice e stupendo esteta.

Ogni strumento ha una propria "Anima", un proprio "Carattere", una diversa ed importante didattica da proporci. Ciascuno rappresenta una differente proposta di lavoro scolastico interdisciplinare di grande importanza e attualità. Non è dunque un caso che sino ad un secolo fa nelle scuole si trattava la Gnomonica e le strumentazioni ad essa collegate. Ne sono coinvolte la Matematica, la Geometria Piana e Proiettiva, la Trigonometria, e poi ancora Astronomia, Storia, Geografia, Fisica, Applicazioni Tecniche, ecc.

E' dunque un discorso scientifico perenne, valido per le passate e le fiiture generazioni. Per quella presente, almeno in questa sede, auguro Buona Lettura e Buon Lavoro.

GIOVANNI PALTRINIERI Gnomonista in Bologna