DYNAMO CAMP e CORPORATE PARTNERSHIPCreazione di Valore Condiviso tra Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e Beneficio Economico

FONDAZIONE DYNAMO e L’IMPEGNO PER IL BENESSERE SOCIALEFondazione Dynamo nasce con l’intento di supportare la progettazione e lo sviluppo di organizzazioni di impresa che affrontino diversi ambiti socialmente rilevanti come istruzione, sanità, servizi sociali e ambiente.

Associazione Dynamo Camp Onlus persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e opera, senza fini di lucro, nel settore

dell’assistenza sociale e socio-sanitaria.Dynamo Camp è il primo camp di Terapia

Ricreativa in Italia. Dynamo Camp organizza programmi di Terapia Ricreativa anche fuori dal

Camp, in ospedali e case famiglie.

Dynamo Academy Impresa Sociale sviluppa programmi di formazione ed eventi per imprese, studenti ed enti locali, sui temi dell’impresa sociale e della responsabilità

sociale di impresa. Oasi Dynamo Società Agricola si occupa di gestire e conservare la biodiversità dell’oasi affiliata WWF

di Limestre, attraverso attività di agricoltura, ricerca scientifica ed eco-turismo.

Pro-Dynamo si occupa di svolgere attività di commercializzazione di beni a marchio Dynamo – alimentari e abbigliamento – e di sviluppare a livello nazionale la ristorazione con il modello dei Dynamo Café. Pro-

Dynamo impresa commerciale destina il 100% degli utili ai progetto sociali di Fondazione Dynamo.

DYNAMO CAMP E LA TUTELA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

Dynamo Camp (Associazione Dynamo Camp Onlus) è il primo Camp di Terapia Ricreativa in Italia che accoglie gratuitamente

per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, affetti da patologie gravi e croniche.

Dynamo Camp contribuisce a tutelare i seguenti diritti riconosciuti della Convention on the Rights of the Child (NY, 20 novembre 1989):

• ART. 23: i bambini con disabilità «devono condurre vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità»; gli Stati parti riconoscono il diritto a «cure speciali» e che l’aiuto sia «gratuito ogni qualvolta ciò sia possibile».

• ART. 24: «…il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile..»

• ART 27: il diritto a «un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.»

• ART 31: «il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica».

Il primo Camp viene fondato nel 1988 da Paul Newman ad Ashford negli USA con l’intento di dare ai bambini uno spazio sicuro dove riscoprire il divertimento. Il progetto è dunque concepito in un Paese la cui Dichiarazione d’Indipendenza del 4 luglio1776 riconosce «il diritto alla vita, alla libertà, e al perseguimento della felicità».

DYNAMO CAMP E LA TERAPIA RICREATIVA

A Dynamo Camp la Terapia Ricreativa viene messa in atto su più livelli creando un’esperienza forte con risultati destinati a durare nel tempo.

• IL SORRISO E IL DIVERTIMENTO La Gelotologia (dal greco γελὸς, Riso) - più comunemente nota come comicoterapia - è la disciplina che studia le potenzialità del ridere e delle emozioni positive in funzione di terapia, prevenzione, riabilitazione, formazione. Essa concorre al processo di cura del paziente non visto più solo ed unicamente in funzione della sua malattia ma invece come centro di un approccio sistemico globale. Trova le sue radici nella PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia), branca della medicina che ha sostanziato come le emozioni, attraverso complessi meccanismi neuro-endocrini, influenzino direttamente il sistema immunitario, condizionando in maniera rilevante le condizioni di salute dell’individuo.

• L’AMBIENTE E LA NICCHIA ECOLOGICA Dalla definizione della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, 13 dicembre 2006 «le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri. La disabilità è data dall’incontro tra individuo e ambiente, dunque l’ambiente è pensato per restituire autonomia, centralità e fiducia al bambino che passa da essere oggetto di cura a soggetto attivo di una comunità: attività adatte a ritmi e capacità del più «debole» in modo che siano attuabili e divertenti per tutti; assenza di barriere architettoniche; massima attenzione agli standard di sicurezza e assistenza medica costante ma meno invasiva possibile; esperienza nella natura che rafforza e dà maggior resistenza;

• OBIETTIVI Le attività creative, espressive, divertenti ed emozionanti possono essere interpretate come una sfida personale, costruttiva e senza elementi di competizione. Possibilità di scelta del ritmo a cui procedere ed il limite fino a cui spingersi. Ogni obiettivo viene raggiunto con l’ impegno individuale e con la collaborazione del gruppo. Subito dopo l’attività, in una discussione di gruppo, oppure in modo più privato, viene stimolata la riflessione sugli obiettivi raggiunti, sul modo e sul significato del successo. Questo processo a vari livelli porta: scoperta di nuove capacità; possibilità di concentrarsi sulle abilità piuttosto che sulle disabilità (riscoperta di punti di forza); apprendimento di nuove competenze che permettano di migliorare la resilienza;

• RELAZIONI SOCIALI Competenze relazionali e supporto sociale sono centrali per la qualità della vita dal punto di vista intellettuale, psicosociale e fisico. Fattori importanti in special modo per individui che affrontano l’avversità perché positivamente correlati con la resilienza e perché risultati protettivi in situazioni di forte stress. Da un recente studio («We weren’t alone. The importance of social skills and social support for Psychosocial and Phisical Quality of Life for Children with Serious Medical Illness», 4 January 2012, Yale University School of Medicine, Child Study Center) effettuato su 172 bambini si è dimostrato come il Camp sia in grado di promuovere la costruzione di reti interpersonali, favorendo il supporto sociale e l’apprendimento di competenze relazionali che hanno notevolmente migliorato la qualità della vita di bambini affetti da patologie gravi dal punto di vista psicologico e fisico (rilascio di ossitocina permette maggior resilienza). Ciò avviene grazie a: attività strutturate di gruppo e contesti di confronto più informali (buone pratiche: le cabin chat); rapporto con pari accomunati per tipo di patologia e età e con adulti preparati ed empatici; benefici anche per le famiglie in un approccio sistemico;

L’AZIENDA E IL BENESSERE SOCIALE«THE COMPETITIVE ADVANTAGE OF CORPORATE PHILANTROPY»

by Michael E. Porter and Mark R. Kramer, Harvard Business Review, December 2002

• Filantropia strategica: ogni tipo di contributo in attività benefica che abbia argomenti, obiettivi, approcci e focus ben definiti.

• Un contributo benefico strategico si rivolge simultaneamente al raggiungimento di importanti obiettivi sociali ed economici, focalizzandosi su aree del contesto competitivo in cui le aziende e la società beneficiano entrambe perché la partnership apporta asset e competenze condivisi.

• Rivolgersi al contesto non solo mette in condizione l’azienda di donare in termini economici ma anche di migliorare le sue capacità e relazioni in supporto della causa benefica.

• Obiettivi sociali ed economici sono stati visti come distinti e spesso in competizione («The only social responsibility of business is to increase its profits» Capitalism and Freedom, Milton Friedman, NYTMagazine, 1970)

• Nel lungo periodo obiettivi sociali ed economici non sono intrinsecamente in conflitto ma integralmente connessi.

L’AZIENDA: dalla FILANTROPIA STRATEGICA alla CREAZIONE DI VALORE CONDIVISO

La CSV dipende strettamente dalla capacità di valutare il benessere della società come un tema strategico per il business e di integrarlo nella sua attività. Per ogni azienda avremo variabili riguardanti:• INTEGRAZIONE AZIENDALE: da partnership e/o iniziative che interessano solo alcuni aspetti o funzioni

dell’azienda (in questi casi la Filantropia o la CSR rimangono temi periferici) ad un approccio che coinvolge in modo completo l’ attività aziendale con capacità di intuire nuove opportunità di business;

• IMPATTO ESTERNO: capacità di agire a livello locale, nazionale, sovranazionale;• STAKEHOLDER ENGAGEMENT: la spinta a rivolgersi al contesto può provenire dal CdA dell’Azienda ma le

scelte sono sempre più condizionate da soggetti esterni. CSR è una richiesta degli stakeholder. Economist Intelligence Unit - 2011, McKinsey&Company - 2010, MIT and The Boston Consulting Group – 2010; l’azienda può scegliere il Terzo Settore, tra gli stakeholder, come interlocutore privilegiato nel dialogo sociale.

DYNAMO e L’AZIENDA: SINERGIA E CONDIVISIONETradizionalmente BUSINESS e FILANTROPIA ricoprono un ruolo complementare: il primo si occupa di ottenere profitto economico e la seconda beneficio sociale.

Dato che, nel lungo periodo, obiettivi sociali ed economici sono integralmente connessi la COLLABORAZIONE tra Profit e Non Profit può permettere di raggiungere la creazione di un VALORE CONDIVISO per entrambi i partner.

«Typically the more closely tied a social issue is to a company’s business, the greater the opportunity to leverage the firm’s resources – and benefit society», Strategy and Society, Michael E. Porter e Mark R. Kramer, Harvard Business Review, Dicembre 2006, Harvard University.

Analizzando le varie Corporate Partnership di Dynamo si possono analizzare le opportunità di SINERGIA / CONDIVISIONE con il seguente modello:

• RISORSE Economiche, Strutturali, Umane, Beni e Servizi facenti parte dell’asset di Fondazione Dynamo o dell’Azienda;

• VALORI che Dynamo e l’Azienda condividono;

• COMPETENZE che potrebbero dare vantaggio competitivo all’azienda e che Dynamo utilizza per perseguire i suoi obiettivi filantropici;

• RELAZIONI in termini di possibilità di ampliamento e approfondimento dei rapporti con gli stakeholder creando nuove opportunità;

ECONOMICHE• l’Azienda sostiene un’attività o progetto specifico• l’Azienda dà un contributo economico senza vincolo di scopo o utilizzo

STRUTTURALI• Dynamo Academy mette a disposizione le strutture per attività aziendali

(meeting, riunoni, convegni, corsi di formazione, CdA, attività outdoor) al fine di abbattere i costi fissi;

• l’Azienda offre le strutture aziendali per attività di raccolta fondi (mercatini di Natale, iniziative di crowdfunding)

UMANE• L’Azienda all’interno di programmi di Employee Engagement organizza

giornate dedicate al volontariato aziendale.• Dynamo dedica delle risorse interne per organizzare eventi in Azienda

(truccabimbi e animazione nel giorno dei bambini in Azienda)

BENI e SERVIZI• l’Azienda può decidere di donare o dedicare beni di propria produzione

oppure servizi relativi alla sua attività (CauseRelatedMarketing)• Dynamo produce prodotti allo scopo di raccogliere fondi (biglietti di Natale,

prodotti alimentari, etc)

Risorse

CENTRALITA’ DEL BAMBINO/PERSONA

SOLIDARIETA’

COMUNICAZIONE ED EMPATIA

AMICIZIA E SPIRITO DI SQUADRA

INTEGRITA’ E RESPONSABILITA’

POSITIVITA’ E OTTIMISMO

ECCELLENZA

INNOVAZIONE

LEADERSHIP

Valori

1 2

1. l’Azienda mette a disposizione di Dynamo competenze di settore: (p.es. uno studio di avvocati offre le proprie competenze legali)

2. l’Azienda mette a disposizione di Dynamo competenze funzionali (sviluppate all’interno delle funzioni aziendali: HR, CRM, ecc.)

3. Dynamo mette a disposizione dell’Azienda competenze apprese nell’applicazione della Terapia Ricreativa (attività di team building e percorsi formativi)

4. Dynamo offre supporto competente per organizzazione eventi e progettazione/costruzione percorsi formativi strutturati sulle esigenze aziendali;

Competenze Relazioni

1. l’Azienda può comunicare o anche coinvolgere nel sostegno a Dynamo:• Dipendenti• Clienti• Media

2. Dynamo può :• comunicare ai suoi sostenitori le iniziative

intraprese con un’Azienda;• permettere all’Azienda di approfondire contatti

con clienti o raggiungere nuovi potenziali clienti; • presentare la collaborazione attraverso i media e

gli strumenti di comunicazione;

3 4

PARTNERSHIP e CREAZIONE DI VALORE CONDIVISO

• La Fondazione Dynamo grazie alla sua variegata esperienza di imprenditoria sociale, attuata in diverse formule ha un DNA di Non Profit che integra al suo interno l’obiettivo di produrre un ritorno economico che consenta la sostenibilità delle attività filantropiche; questo «parlare la stessa lingua» favorisce le collaborazioni con aziende che desiderano intraprendere attività di responsabilità sociale con attenzione al ROI;

• Le competenze apprese grazie alla Terapia Ricreativa sono, non solo applicabili al benessere di bambini con gravi patologie, ma anche al benessere generale di un qualsiasi gruppo di persone, per questo sono favorite diverse attività di Employee Engagement (corsi di team building, volontariato aziendale, attività sportive); Fondazione Dynamo utilizza l’esperienza di business e le competenze dei partner nel suo modello operativo e per migliorare le proprie attività;

• I valori di Dynamo, in molti casi affini alla filosofia dell’Azienda (spirito di squadra, eccellenza, innovazione, leadership…), sono d’aiuto per stabilire una comunicazione interna che permetta di rafforzare la motivazione e migliorare la produttività (la comunicazione e la presenza di una ethical leadership hanno grande importanza nel mantenere e accrescere la fiducia, influenzando l’impegno e la produttività del personale); anche la comunicazione esterna trae beneficio dalla condivisione di questi valori che permettono di migliorare la reputazione del brand e dell’azienda, assicurando minor esposizione a rischi reputazionali;

• La partnership permette a Dynamo di entrare in contatto con nuovi potenziali sostenitori, di migliorare la propria visibilità grazie alla comunicazione e alle relazioni dell’Azienda, di avere supporto nei progetti ed intraprenderne di nuovi; l’Azienda può coinvolgere i clienti esistenti ed essere presentata a nuovi potenziali clienti, aver visibilità grazie alla comunicazione di Dynamo e all’indicazione del donatore sul bene fisico o nell’area dell’ attività sostenuta, aver modo di valutare nuove opportunità di business che rispondano a specifiche esigenze sociali;

BibliografiaAssemblea Generale delle Nazioni Unite, Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 20 Novembre 1989, New York

Assemblea delle Nazioni Unite, Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, 13 Dicembre 2006, New York.

Bello S.M. Impact of Ethical Leadership on Employee Job Performance, International Journal of Business and Social Science, June 2012, Bayero University Kano, Nigeria. http://ijbssnet.com/journals/Vol_3_No_11_June_2012/25.pdf

Erburu L.S., Ruz E.S., Arboledas J.R.P. Economic crisis and communication: The role of the HR manager, Business Systems Review, Volume 2 – Issue 2, 1 Aprile 2013. http://ecgi.ssrn.com/delivery.php?ID=pdf

Fioravanti S., Spina L., La terapia del ridere. Guarire con il buonumore. Ed. Red, Como, 1999.

Friedman M., Capitalism and Freedom,, NYTMagazine, 13 Settembre 1970, New York. http://www.colorado.edu/studentgroups/libertarians/issues/friedman-soc-resp-business.html

Moore C., Corporate Social Responsibility and Creating Shared Value: What’s the Difference?, Heifer International, 14 Maggio 2014. https://sharedvalue.org/sites/default/files/resourcefiles/CFR047%20Corporate%20Social%20Responsibility%20White%20Paper_FINAL.pdf

Porter M.E., Kramer M.R, Creating Shared Value: How to Reinvent Capitalism – and Unleash a Wave of Innovation and Growth, Harvard Business Review, Gennaio/Febbraio 2011, Harvard Business School.

Porter M.E., Creating Shared Value as Business Strategy, Global Shared Value Leadership Summit, 23 Maggio 2013, Boston.

Porter M.E., Kramer M.R, Strategy and Society, Harvard Business Review, Dicembre 2006, Harvard Business School.

Porter M.E., Kramer M.R., The Competitive Advantage of Corporate Philantropy, Harvard Business Review, Dicembre 2002, Harvard Business School. http://www.expert2business.com/itson/Porter%20HBR%20Corporate%20philantropy.pdf

Tominey S.L., Pietrzak R.H, Noulas P., Southwick S.M., Mayes L.C., «We Weren’t Alone» The Importance of Social Skills and Social Support for Psychosocial and Physical Quality of Life for Children with Serious Medical Illness, 4 Gennaio 2012, Yale University School of Medicine

UNICEF, Children are Everyone’s Business – Workbook 2.0, Agosto 2014. http://www.unicef.org/csr/css/Workbook_2.0_Second_Edition_29092014_LR.pdf

Schieppati M., La Filantropia Strategica si Misura col Cuore, VITA, 3 Ottobre 2012. http://www.vita.it/it/article/2012/10/03/la-filantropia-strategica-si-misura-col-cuore/121196/

Citterio E., Il Bene si può Misurare: l‘Ultima Sfida del Non Profit, Avvenire, 31 Ottobre 2014. http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/Il-bene-si-pu-misurare-lultima-sfida-del-non-profit-.aspx

Eco U., Il Diritto alla Felicità, L’Espresso, 26 Marzo 2014. http://espresso.repubblica.it/opinioni/la-bustina-di-minerva/2014/03/19/news/il-diritto-alla-felicita-1.157770?refresh_ce

http://www.fondazionedynamo.org/

http://www.dynamocamp.org/

http://www.dynamoacademy.org/

http://www.gsk.it/per-la-comunita/dynamo-camp/

http://www.dynamoteamchallenge.org/

http://www.holeinthewallgang.org/

https://www.seriousfunnetwork.org/