Ducato n.8 - 4 dicembre 2015

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Periodico dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino Occupazione Riforma del lavoro In città arrivano 400 contratti in più Quattrocento posizioni lavorative in più a Urbino. I nuovi contratti di lavoro sono diretta conseguenza dell’entrata in vigore del Jobs Act, la riforma che sta riducendo la segmentazione del mercato del lavoro e incentivando l’occupazione. Si tratta i larga parte di contratti a tempo indeterminato che favoriscono le piccole imprese sotto i 16 dipendenti. Imprese Riparte l’edilizia dopo otto anni di crisi Secondo l’Indagine semestrale sul settore delle costruzioni, presentata nella sede di Confindustria Marche a Pesaro, la ripresa economica sta influendo positivamente sul mercato immobiliare. Dopo otto anni di crisi il settore dell edilizia ha registrato un lieve miglioramento negli investimenti e nelle costruzioni pubbliche. Marche Sono in provincia gli stipendi più alti La provincia di Pesaro e Urbino è in diciasettesima posizione tra le province con le buste paga più alte in Italia: 29.259 euro è la media degli stipendi delle aziende del territorio. Pesaro e Urbino risulta anche la provincia più “ricca” delle Marche, seguita da Ancona. Notiziario UN OMICIDIO NON SEMPRE È NOTIZIA segue a pagina 8 ull’Italia e sull’Europa torna a soffiare un fastidioso e sgradevole venticello. È il venticello di chi, in nome della sicurezza, invoca e giustifica misure restrittive contro il diritto di cronaca. In Spagna, ad esempio, hanno approvato la cosiddetta “ley mordaza” che im- pone serie limitazioni ai giornalisti, ai quali è impedito perfino di fotografare le forze dell’ordine durante le manifestazioni. La Turchia è stata definita dall’Asso- ciazione Repoters Without Borders “il più grande carce- re per giornalisti al mondo”. Alla vigilia delle elezioni la polizia ha chiuso due Tv vicine all’opposizione e re- centemente sono stati arrestati due giornalisti per aver rivelato che fra gli aiuti umanitari mandati a un grup- po turcomanno della Siria c’era un carico di munizio- ni. La Turchia è nostra alleata nella Nato e vorrebbe entrare a far parte dell’Unione europea. Il Parlamento italiano ha approvato la delega al Governo “per regola- mentare le intercettazioni”. Nessuno rivendica l’impu- nità per i giornalisti. Gli eccessi vanno puniti, ma va garantito il diritto di diffondere le notizie, anche quan- do non hanno rilevanza penale. L’ultimo segnale pre- occupante è di pochi giorni fa, a Roma. In un camping a Castel di Guido un uomo è stato ucciso a colpi di fu- cile: la notizia è stata tenuta segreta per una settima- na. La uestura si è giustificata con generiche “esigen- ze investigative”. Ma i cronisti non violano segreti istruttori; raccontano i fatti che i cittadini hanno il di- ritto di conoscere. Per il delitto nel camping un pre- sunto colpevole è stato arrestato. Il comportamento della Questura romana lascerebbe supporre che si possano pubblicare solo i casi risolti o che si presume siano risolti. Oppure che uccidere a Roma sia la nor- malità. Due dei giornalisti in carcere in Turchia hanno lanciato un appello all’Unione europea: “Non chiude- te gli occhi davanti alle violazioni della libertà di stam- pa in Turchia”. Non chiudiamoli neppure noi. S Banca Marche A rischio i finanziamenti per tutta la provincia ilducato.it Sul sito servizi, notizie e approfondimenti Quindicinale - Anno 25 - Numero 8 Fusione Urbino - Tavoleto Referendum il 13 dicembre il Ducato Urne aperte per la consultazione popolare nei due Comuni. Se la Regione darà il via libera Tavoleto diventerà “frazione a statuto speciale di Urbino”. E sono almeno una decina i Comuni marchigiani che hanno già provato a unirsi o ci stanno pensando. Tutto quello che c’è da sapere prima di votare 4 dicembre 2015 a pagina 2 e 3 Palazzo Ducale Da Vienna ai Torricini Aufreiter si racconta L’incontro Presidente della Regione La prima volta all’Ifg n Q

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Ducato n.8 - 4 dicembre 2015

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Periodico dell’Istitutoper la formazione al giornalismo di Urbino

Occupazione

Riforma del lavoroIn città arrivano400 contratti in più

Quattrocento posizionilavorative in più a Urbino. Inuovi contratti di lavoro sonodiretta conseguenzadell’entrata in vigore del JobsAct, la riforma che stariducendo la segmentazionedel mercato del lavoro eincentivando l’occupazione. Sitratta i larga parte di contratti atempo indeterminato chefavoriscono le piccole impresesotto i 16 dipendenti.

Imprese

Riparte l’ediliziadopo otto anni di crisiSecondo l’Indagine semestralesul settore delle costruzioni,presentata nella sede diConfindustria Marche aPesaro, la ripresa economicasta influendo positivamentesul mercato immobiliare.Dopo otto anni di crisi il settoredell edilizia ha registratoun lieve miglioramento negliinvestimenti e nellecostruzioni pubbliche.

Marche

Sono in provincia gli stipendi più alti La provincia di Pesaro e Urbinoè in diciasettesima posizionetra le province con le bustepaga più alte in Italia: 29.259euro è la media degli stipendidelle aziende del territorio.Pesaro e Urbino risulta anchela provincia più “ricca” delleMarche, seguita da Ancona.

Notiziario

UN OMICIDIO NON SEMPRE È NOTIZIA

segue a pagina 8

ull’Italia e sull’Europa torna a soffiare un fastidioso esgradevole venticello. È il venticello di chi, in nomedella sicurezza, invoca e giustifica misure restrittivecontro il diritto di cronaca. In Spagna, ad esempio,hanno approvato la cosiddetta “ley mordaza” che im-pone serie limitazioni ai giornalisti, ai quali è impeditoperfino di fotografare le forze dell’ordine durante lemanifestazioni. La Turchia è stata definita dall’Asso-ciazione Repoters Without Borders “il più grande carce-re per giornalisti al mondo”. Alla vigilia delle elezioni lapolizia ha chiuso due Tv vicine all’opposizione e re-centemente sono stati arrestati due giornalisti per averrivelato che fra gli aiuti umanitari mandati a un grup-po turcomanno della Siria c’era un carico di munizio-ni. La Turchia è nostra alleata nella Nato e vorrebbeentrare a far parte dell’Unione europea. Il Parlamentoitaliano ha approvato la delega al Governo “per regola-mentare le intercettazioni”. Nessuno rivendica l’impu-

nità per i giornalisti. Gli eccessi vanno puniti, ma vagarantito il diritto di diffondere le notizie, anche quan-do non hanno rilevanza penale. L’ultimo segnale pre-occupante è di pochi giorni fa, a Roma. In un campinga Castel di Guido un uomo è stato ucciso a colpi di fu-cile: la notizia è stata tenuta segreta per una settima-na. La uestura si è giustificata con generiche “esigen-ze investigative”. Ma i cronisti non violano segretiistruttori; raccontano i fatti che i cittadini hanno il di-ritto di conoscere. Per il delitto nel camping un pre-sunto colpevole è stato arrestato. Il comportamentodella Questura romana lascerebbe supporre che sipossano pubblicare solo i casi risolti o che si presumesiano risolti. Oppure che uccidere a Roma sia la nor-malità. Due dei giornalisti in carcere in Turchia hannolanciato un appello all’Unione europea: “Non chiude-te gli occhi davanti alle violazioni della libertà di stam-pa in Turchia”. Non chiudiamoli neppure noi.

S

Banca MarcheA rischio i finanziamentiper tutta la provincia

ilducato.itSul sito servizi, notizie e approfondimenti

Quindicinale - Anno 25 - Numero 8

Fusione Urbino - Tavoleto Referendum il 13 dicembre

ilDucato

Urne aperte per la consultazione popolare nei due Comuni. Se la Regione darà il via libera Tavoleto diventerà “frazione a statuto speciale di Urbino”. E sono almeno una decina i Comuni marchigianiche hanno già provato a unirsi o ci stanno pensando. Tutto quello che c’è da sapere prima di votare

4 dicembre 2015

a pagina 2 e 3

Palazzo DucaleDa Vienna ai TorriciniAufreiter si racconta

L’incontro Presidente della RegioneLa prima volta all’Ifg

n

Q

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l’anno scorso dall’unione diColbordolo e Sant’Angelo inLizzola, “abbia ricevuto dalleMarche duecentomila euro dicontributi a sostegno della fu-sione”. Al calcolo dei potenzialibenefici economici si potreb-bero infine aggiungere i fondiderivanti dall’eventuale sbloc-co del Patto di Stabilità: “Inquel caso - spiega l’assessore- Urbino potrebbe liberare li-quidità per due milioni dieuro”.

Cosa cambierà. Tecnica-mente si parla di “fusione perincorporazione”: un Comune

assorbe l’altro e i suoi organicontinuano a governare anchenel nuovo ente, mentre quellidel Comune cessato smettonodi operare. Se la Regione daràl’ok, Urbino manterrà “la pro-pria personalità”, succederà“in tutti i rapporti giuridici” aTavoleto e gli organi di que-st’ultimo decadranno “alla datadi entrata in vigore della leggeregionale di incorporazione”.Dal punto di vista istituzionalela città ducale resta quindi im-mutata, mentre Tavoleto dovràdire addio al suo consiglio co-munale e trasferire i suoi di-

La fusione fa la forza.Lo dicono i numeri: seTavoleto sarà annessaa Urbino, il Comune

“allargato” guadagnerà 13milioni di euro in dieci anni.Prima però bisogna atten-dere l’esito del referendumdel 13 dicembre, con il qualei residenti di entrambi i Co-muni saranno chiamati a vo-tare Sì o No alla proposta. Unpassaggio obbligato, quellodel voto, ordinato dallo Sta-tuto delle Marche ma anchedalla Legge Delrio sulleunioni e fusioni degli enti lo-cali. Il referendum non saràvincolante ma la Regione,chiamata a decidere sul-l’unione dei due Comuni,terrà conto anche del risul-tato elettorale. Se vincerannoi Sì, quindi, Tavoleto avrà unaprobabilità in più di diven-tare una frazione di Urbino.Per gli 800 abitanti del pic-

colo Comune, abituati a ve-dere il proprio sindaco comeun vicino di casa, non è uncambiamento da poco. Si di-venta tutti urbinati e ci sideve confrontare anche connuovi sportelli e una nuovaburocrazia. Nell’ultimo mesei due sindaci hanno dato ilvia al tour promozionaledella fusione: Maurizio Gam-bini ha fatto il giro delle fra-zioni di Urbino, Nello Grestaè andato a incontrare i resi-denti di ogni via di Tavoleto.Se l’opera di convincimentodei due sindaci avrà dato isuoi frutti lo si vedrà dopo il13 dicembre. Intanto, per chiancora fosse indeciso, ecco lecose da sapere prima di an-dare a votare.

La crisi di Tavoleto. Il Co-mune ha un debito di circaottantamila euro e nel giro diqualche mese andrebbe in-contro al commissariamento.

Non a caso a lanciare la pro-posta è stata proprio l’ammi-nistrazione di Tavoleto, cheha poi dovuto aspettare il vialibera dei due consigli comu-nali e della Regione Marche.

I soldi si moltiplicano.Qua-lunque strategia volta a otti-mizzare le risorse riceve labenedizione dello Stato. Il te-sto unico degli enti locali ri-conosce ai Comuni che si ac-corpano un contributo spe-ciale annuo “commisurato al20 % dei trasferimenti erarialiattribuiti per l’anno 2010”.Tradotto in cifre, dopo l’an-nessione di Tavoleto, l’ammi-nistrazione di Urbino riceveràogni anno 1,3 milioni di eurodi contributi straordinari finoal 2026, oltre il 6% in più ri-spetto al bilancio 2015 dellacittà ducale. I nuovi fondi co-priranno così anche il “buco”finanziario lasciato da Tavo-leto.

Contributi ed Europa. Ac-cogliendo entro i suoi confiniil popolo tavoletano, Urbinovedrebbe aumentare i suoiabitanti a più di sedicimila.Se si considera che il 20% delfabbisogno standard di unente locale, (in base al qualelo Stato stabilisce quanti con-tributi destinargli) è determi-nato proprio dalla popolazio-ne dell’ente, anche l’aumentodemografico rientra tra i van-taggi della fusione. Un ulte-riore contributo potrebbe poiarrivare dalla Regione e dallaUe. “Da quel che ci risulta –spiega il sindaco di Urbino -al momento le risorse regio-nali sono esaurite. Ma so cheil presidente, Luca Ceriscioli,è molto sensibile a questotipo di accordi. In più c’è ilpacchetto di finanziamentidestinato alle fusioni dal-l’Unione europea. Credo valgamolto più di un contributodiretto”. L’assessore al bilanciodel Comune di Urbino, Chri-stian Cangiotti, ricorda comeVallefoglia, Comune istituito

Fusione: sì o no? Il 13 dicembreUrbino e Tavoletovanno al voto I cittadini dei due Comuni si preparano alla consultazione sull’incorporazione di Tavoleto nel Comunedi Urbino. Prima di dareil via libera definitivo la Regione valuterà il verdetto delle urneNelle casse comunali secondo i calcoli, entreranno 13 milionidi euro in dieci anni

� ISABELLA CIOTTIJACOPO SALVADORI

ilDucato2

25i nuovi Comuni nati in Italiatra il 2012 e il 2013 dallafusione di 59 amministrazioni

2le fusioni finora avvenute nelle Marche. Nel 2014 sono nati Vallefoglia e Trecastelli

Referendum

1,3i milioni di euro di contributiche saranno erogati ogni annoa Urbino dopo la fusione

Il nuovo territorio del comune di Urbino se verrà decisa l’incorporazione

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pendenti pubblici a Urbino.Tavoleto diventerà così una“frazione a statuto speciale”di Urbino.

Prosindaco e consultori.Nello Gresta smetterà i pannidi sindaco di Tavoleto per ve-stire quelli di prosindaco, ruoloprevisto dalla legge Delrio. Duedegli ex consiglieri comunalidiventeranno consultori, unoper la maggioranza e uno perl’opposizione. “Alle prossimeamministrative – spiega Gresta- oltre al futuro sindaco di Ur-bino, una scheda specifica ser-virà a eleggere il nuovo pro

sindaco e i due consultori.L’incognita dei servizi. Pre-

sto per dire se dopo l’incor-porazione Tavoleto perderà al-cuni servizi pubblici che orasono concentrati sul territorio.La legge Delrio chiarisce cosìquesto punto: “Agli abitantidel Comune cessato sarannoassicurate adeguate forme dipartecipazione e di decentra-mento di servizi”. Il dubbio èproprio sul termine “adegua-te”, che nella sua vaghezzanon aiuta i tavoletani a esseredavvero consapevoli del lorovoto.

COME E DOVE SI VOTA

“Vuoi tu che il Comune di Tavoleto sia incorporato nel Comune diUrbino?”. E’ questa la domanda che i cittadini troveranno nella loroscheda elettorale il giorno del referendum, domenica 13 dicembre.Per esprimere il loro voto gli elettori dovranno semplicementetracciare una “x” sulla casella del “Sì” oppure su quella del “No”. I seggi apriranno alle 7 del mattino e chiuderanno alle 23 in entrambii Comuni. Venti le sezioni predisposte a Urbino, le stesse utilizzateper le ultime amministrative, mentre a Tavoleto si vota nella Sala delConsiglio del Municipio, in via Piazzale San Vincenzo, 2. Per votare i cittadini dovranno esibire al presidente del seggio latessera elettorale personale insieme a un documento diriconoscimento. Sono ammessi alle urne anche i cittadini di Urbino eTavoleto residenti all’estero.

La lista d’attesa di chi vuole unirsi

l’hanno fatto. L’ex sindacodi San Giorgio, Andrea Ago-stini, ha da poco propostola fusione del Comune conquello di Fermo, mentre l’at-tuale sindaco di Saltara (Pu),ha richiesto in consiglio co-munale che la sua ammini-strazione sia unita a quelladi altre tre località della Valledel Metauro: Cartoceto,Montemaggiore al Metauroe Serrungarina.A novembre è nato invece

il comitato cittadino “CittàGrande”, che punta alla fu-sione dei Comuni della “Ri-viera Picena” (San Benedet-to, Grottammare, Cupra,Monteprandone, Monsam-polo, Ripatransone, Acqua-viva, Montefiore, Massigna-no e Cossignano). Matrimio-nio possibile anche per Vissoe Castelsantangelo sul Nera,in provincia di Macerata,come proposto lo scorso giu-gno dai rispettivi sindaci. Ci sono poi quei progetti

nati anni fa, molto primache il sistema delle fusioniiniziasse a prendere piede,ma che sono rimasti in so-speso o sembrano essere ca-duti nel vuoto durante il

passaggio da un’ammini-strazione all’altra. E’ il casodella fusione tra Camerinoe Castelraimondo, ipotizzatalo scorso anno. O della pro-posta, del 2013, di ridurre iComuni della Media Valle-sina da quattordici a cinque,unendo Maiolati Spontinicon Castelplanio e PoggioSan Marcello, Castelbellinocon Monte Roberto, SerraSan Quirico con Mergo eRosora, Cupramontana conStaffolo e San Paolo di Jesie, infine, Montecarotto conSerra de’ Conti. Della fusionetra Morro d’Alba, BelvedereOstrense e San Marcello, inprovincia di Ancona, se neparla dal 2011, ma nessunoè ancora riuscito a metterlain pratica. L’associazioneculturale “Fusiamoci”, chenel 2010 ha invece propostol’accorpamento di FratteRosa, Mondavio e San Lo-renzo in Campo, è rimastainascoltata. Le fusioni non sono una

novità di oggi. Già negli anniNovanta si era fatta stradal’idea che l’unione di piùComuni fosse la soluzionemigliore per rendere gli entipiù efficienti, riducendo alcontempo i costi della poli-tica. Quasi s empre, però, iltimore di molti Comuni diperdere la propria identitàculturale e di non vedererappresentati i propri inte-ressi all’interno di un entepiù grande ha di fatto bloc-cato l’utilizzo di questi si-stemi. Basti pensare che

state solo nove fusioni intutta Italia, e che alle pro-poste di fusione la maggiorparte degli enti locali ha pre-ferito altre forme più blandedi gestione associata, comele unioni di Comuni, le Co-munità montane e più ingenerale le convenzioni. Solo in epoca recente fu-

sioni e incorporazioni hannoriscosso qualche successo,grazie soprattutto ai nuoviincentivi stabiliti dalla legge.Tra il 2012 e il 2013 sonostate avviate le procedureche hanno portato all’isti-tuzione, dal 1° gennaio 2014,di ben 25 nuovi Comuni,nati dalla fusione di 59 am-ministrazioni.

Quello di Urbino eTavoleto non èl’unico caso di fu-sione nelle Marche.

Nel gennaio 2014 la Regioneaveva dato il via libera alleprime due: i comuni di Col-bordolo e Sant’Angelo in Liz-zola, in provincia di Pesaroe Urbino, si sono uniti dandovita al nuovo comune di Val-lefoglia, mentre dall’unionedi Castel Colonna, Monte-rado e Ripe, in provincia diAncona, è nato il nuovo co-mune di Trecastelli.Due casi di fusione e non

di incorporazione, diversiquindi da quello di Urbinoe Tavoleto: allora non si trat-tò di annettere i Comuni piùpiccoli all’interno di quellipiù grandi, ma di far cessarele amministrazioni coinvolteper far nascere un ente deltutto nuovo, nome incluso.Mancata invece per un

pelo la fusione tra i comunidi Belforte all’Isauro, Lunanoe Piandimeleto, in provinciadi Pesaro-Urbino, messa aivoti nel 2013. A dimostra-zione del fatto che il verdettodelle urne ha un suo pesonella decisione finale, il re-ferendum di allora (conclu-sosi con 1039 “no” e 729 “sì”)ha portato la Regione a boc-ciare la fusione.La consultazione di Urbi-

no del 13 dicembre potrebbedare il via alle prime due fu-sioni per incorporazione del-le Regione. Lo stesso giorno,infatti, si voterà anche perl’annessione di Mombaroc-cio al comune di Pesaro. Ed è ancora lunga la lista

dei Comuni che vorrebberounirsi ma che ancora non

Tra il 1990 e il 2011 ci sono state solo novefusioni in tutta ItaliaOra le richieste sono in aumento ma nei piccoli Comuniè ancora forte il timoredi uscirne svantaggiati

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Nella mappa i due Comuni oggi: i n blu Urbino, in rosso Tavoleto

tra il 1990 e il 2011 ci sono

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fine dell’anno si era ridottoa 94,6 milioni. Una svaluta-zione pari a 47,8 milioni.Non solo: nel bilancio sonorendicontate obbligazioni diBanca delle Marche per unvalore di 10 milioni di euro.Obbligazioni che produce-vano un risultato lordo di1,2 milioni di euro visto cheavevano un tasso del 12,50per cento. Ancora intricata la situa-

zione legata al bilancio 2015.Solo con il documento con-suntivo si avrà la fotografiareale di quanto la Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Pe-saro abbia effettivamenteperso dopo il decreto SalvaBanche del governo.

Gli investimenti. Solo nel2014 la Fondazione Cassa diRisparmio di Pesaro ha ef-fettuato 74 interventi finan-ziando manifestazioni cul-turali, festival, università, as-sociazioni e Comuni. Solotra Urbino e Fermignano laFondazione ha erogato389.165 euro considerandoanche le risorse arrivate al-l’associazione Pesaro Studi(che gestisce, tra le altre, an-che la sede distaccata del-l’Università Carlo Bo nellacittà di Rossini) per attivitàdidattiche e formative.

L’istruzione. Nel 2013l’Università di Urbino ha ri-chiesto l’intervento dellaFondazione per rinnovarecinque contratti da ricerca-tore, “consentendo così al-l’Ateneo di mantenere im-mutato il numero dei corsidi laurea”. Richiesta approvata e con-

fermata per il 2014. Ma nonè ancora chiaro se per il fu-turo la Fondazione sarà an-cora in grado di accogliereeventuali richieste dell’Ate-neo. Nel 2014 la Fondazioneha staccato un assegno da150.000 euro alla Carlo Boper la realizzazione di attivitàformative, didattiche e di ri-cerca. Senza dimenticare ifondi andati a Pesaro Studi.

le risorse stanziate per l’as-sociazione per la ricerca re-ligiosa “San Bernardino” perorganizzare l’attività semi-nariale dell’intero anno.

La cultura. Il comune diUrbino ha ricevuto nel 20148.000 euro per l’organizza-zione del festival “MusicaAntica”. Ma già quest’annole risorse stanziate si eranoridotte: dagli 8.000 euro si èpassati ai 6.000 del 2015 equalche anno fa le cifre eranoben più significative. I finan-

Banca Marche sorridedopo la manovra disalvataggio varatadal governo ma per

gli investitori non c’è decretoche tenga: azioni e obbliga-zioni subordinate perdonoil loro valore penalizzandoprivati cittadini ed enti. Traquesti anche la FondazioneCassa di Risparmio di Pesaroproprietaria del 22 per centodi Banca Marche. E se laFondazione vede rosso a ri-sentirne è l’intero territorio.Gli unici che dopo il salva-taggio di Banca Marche pos-sono, al momento, rimaneretranquilli sono i correntistiche non vedranno ridursi icapitali depositati in quantofruitori di un servizio e non“proprietari” o investitori. In queste ultime categorie

rientra invece la FondazioneCassa di Risparmio di Pesaroche, attraverso gli utili deri-vati da azioni e obbligazioni,riusciva a sostenere un interosistema fatto di erogazioniad associazioni culturali, so-cio-sanitarie, Comuni e per-fino all’Università Carlo Bodi Urbino. Nel 2010 le risorsedistribuite sul territorio su-peravano i quattro milionidi euro. Nel 2014, quando il crac

di Banca Marche era giànell’aria, nel bilancio previ-sionale la cifra destinata afinanziare attività socio-sa-nitarie, culturali e letterariesuperava di poco i 2,5 milionidi euro ma i fondi effettiva-mente erogati sono stati solo1.373.348 euro. Rispetto al2013, anno in cui sono statiemessi finanziamenti per ol-tre due milioni di euro, l’im-patto della Fondazione sulterritorio è calato del 49 percento. E la situazione per ilterritorio non potrà altro chepeggiorare vista la super sva-lutazione delle azioni, la can-cellazione delle obbligazionie la conseguente perdita dicapitale degli investitori av-venuta dopo la creazione delnuovo istituto di credito. In pratica in futuro la Fon-

dazione potrebbe venirmeno allo scopo sancitodall’articolo due del suo sta-tuto: il sostegno di attività“di utilità sociale di promo-zione dello sviluppo econo-mico del territorio di riferi-mento”.

Banca Marche,finanziamenti

La Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro dopo il decreto governativo, rischia il tracollo per via della svalutazione di azioni e obbligazioniE questo rischia di danneggiare l’intero territorioche negli anni ha goduto di cospicui finanziamenti

� ANDREA PERINI

ilDucato4 Economia

Il bilancio del 2014. Chel’aria stesse cambiando erapalese anche dal bilancio2014 della Fondazione. “Lapartecipazione in Banca del-le Marche – viene spiegatoall’interno del bilancio - rap-presenta il 55,72 per cento

degli investimenti finanziaridella Fondazione al 31 di-cembre (il 64,47% con rife-rimento alla data del 31 di-cembre 2013)”. Se all’inizio del 2014 il va-

lore della partecipazione eradi 142,5 milioni di euro, alla

Lo sportello di Banca Marche in via Veneto a Urbino

Ottomila euro sono invece

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arischio per tuttalaprovincia

andati 10.000 euro che sonoserviti per la realizzazionedelle tante attività svolte percelebrare il quinto centena-rio della morte di DonatoBramante.

La salute. Anche il socialeha giovato nel 2014 delle ero-gazioni della FondazioneCassa di Risparmio di Pesaro.La fondazione Antitalia On-lus, sezione di Urbino, perl’assistenza oncologica fa-migliare gratuita ha ricevuto,nel 2014, 5.000 euro. Molto più cospicuo era in-

vece il finanziamento che laFondazione elargiva allaMontefeltro cooperativa so-ciale Arl Onlus per la realiz-zazione di attività nel centrosocio educativo Francescache assiste disabili mentaliper favorirne integrazione eautonomia. “A noi hannoconfermato il contributo di40.000 euro che era arrivatonel 2014 – sottolinea il di-rettore del Centro Lucio Cot-

tini - in linea con gli altrianni. Certo gli ultimi eventinon ci lasciano senza pre-occupazioni ma fin qui nonabbiamo ricevuto comuni-cazioni di sorta dalla Fon-dazione”.

Il futuro. Sulla situazionepatrimoniale e sulle inten-zioni future della Fondazionesi possono solo avanzare del-le ipotesi. Il bilancio del 2015non è ancora stato pubbli-cato. Considerato che il 55per cento del portafoglio nel2014 era impegnato in BancaMarche il futuro è fosco. Perconoscere l’effetto reale cheha avuto questo crac di Ban-ca Marche sulla Fondazionebisognerà capire quantoavanza in cassa.Il bilancio previsionale

2016 conferma l’impegnodella Fondazione nei con-fronti del territorio con 1,2milioni di euro. Questa “cifrasi finanzia - si legge nel bi-lancio previsione della Fon-dazione per il 2016 - confondi precostituiti”. Il do-cumento, però, è stato ap-provato dal Consiglio gene-rale il 29 ottobre scorso. Ventigiorni prima del decreto go-vernativo e dell’evaporazionedei risparmi di azionisti eobbligazionisti.

ziamenti, seppur più esigui,li riceve anche l’associazioneper gli Studi religiosi SanBernardino. “Ce li danno surichiesta – dice il presidenteGiuseppe Franzè – per or-ganizzare un seminario an-nuale di filosofia a settembre.Siamo finanziati da una de-cina d’anni ma sinceramentenon sono preoccupato perl’anno prossimo. Non ci do-vrebbero essere problemi”. L’Accademia Raffaello, che

promuove e difende l’operadel pittore e architetto urbi-nate, ha ricevuto invece,sempre nel 2014, 12.000 euro.Luciano Ceccarelli, segretariogenerale dell’ente, spiegache l’associazione ha semprericevuto contributi: “Una vol-ta erano molti consistenti –ricostruisce il segretario –ma poi l’importo è andatoscemando. Prima che an-dassero in difficoltà ci da-vano anche 40.000 euro l’an-no. Adesso ce ne hanno pro-messi 10.000 ma non siamosicuri che li avremo. Noi, sul-la nostra rivista, abbiamouna pagina di pubblicità checoncediamo gratis alla Fon-dazione. Certo, se dovesserofinire i sostentamenti dovre-mo pensare di venderla”. A Fermignano sono invece

IL FOCUS

Sono più di 1200 gli azionistie i possessori diobbligazioni subordinateche si stanno organizzandocontro Banca Marche.L’istituto rischia di essereportato in tribunale con unacausa collettiva che, adifferenza di una classaction, prevede ilrisarcimento in caso disentenza favorevole solo dichi ha deciso di aderireall’iniziativa in primapersona. L’AssociazioneAzionisti privati della BancaMarche spa e DiPendiamoBanca Marche, insiemeall’Unione nazionale deiconsumatori, sono sul piededi guerra. Parallelamente,stanno organizzando varieiniziative anche il sindacatoitaliano per la tuteladell’investimento,Cittadinanzattiva eAdiconsum. In totale sono circa 44.000 ipiccoli azionisti eobbligazionisti di BancaMarche che hanno vistobruciati i loro risparmi. Sicalcola che gli azionistiprivati abbiano perso 740milioni di euro (su un totale di1,3 milioni di euro di azioni),mentre i possessori diobbligazioni subordinatehanno visto andare in fumo400 milioni di euro. Già nel 2013 le associazionidi tutela dei consumatoriavevano iniziato araccogliere le adesioni perun’azione di rivalsa collettivacontro gli ex verticidell’istituto bancariomarchigiano. Infatti l’annoprecedente, un buco dibilancio di oltre un miliardodi euro aveva causato ilcommissariamentodell’istituto e la perdita divalore delle azioni. “Prima – spiega l’avvocatodell’Unione dei consumatoriCorrado Canafoglia –volevamo rivolgere la nostraazione legale solo contro gliex vertici della banca.Adesso però molti michiedono di agire anchecontro la Nuova Banca delleMarche e stiamo valutandocome farlo”.

Il bilancio previsionale 2016conferma per il momento, gli 1,2 milioni di euro destinati alla provincia ma il documento è stato approvato 20 giorni prima del Salva Banca quando azioni e obbligazioni non avevano perso valore

55per cento gli investimentidella Fondazione che erano in Banca Marche

22per cento il capitaledi Banca Marche posseduto dalla Fondazione

ilDucato5

10 i milioni in obbligazioni di Banca Marche a bilancio nel 2014

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Luca Ceriscioli che ab-bozza un disegno diipotetica macrore-gione sul cartellone

è la migliore immagine perdescrivere la prima visita diun presidente della RegioneMarche all’Istituto per la for-mazione al giornalismo diUrbino. Un incontro “storico”ma allo stesso tempo moltoinformale. Il presidente si èpresentato in redazione sen-za cravatta, accompagnatodalla sua addetta stampaThalassa Vona, ex allievadell’Ifg. Ceriscioli ha ricor-dato il suo passato da inse-gnante di matematica, in-formandosi, mentre visitavai diversi spazi dell’Istituto,sulle diverse attività svoltenella scuola.Dopodiché è iniziata le

vera e propria intervista col-lettiva. Ceriscioli ha rispostoper circa mezz’ora alle di-verse domande che i prati-canti giornalisti gli hannoposto. Al termine il presi-dente non è andato imme-diatamente via ma si è an-cora intrattenuto con gli al-lievi per ulteriori chiarimenti.Proprio da una di queste do-mande è nato lo schizzo dimacroregione.Durante l’incontro si è par-

lato soprattutto di sanità eambiente. Il presidente haespresso soddisfazione perl’accordo raggiunto tra Statoe Regioni sulla revisione della

La prima volta diunpresidenteCeriscioli intervistato all’Ifg

ilDucato6

� ENRICO FORZINETTI

Incontri

spesa sanitaria prevista nellalegge di Stabilità. Ma soprat-tutto ha fugato i dubbi, sol-levati da Pierluigi Bersani,sulla sostenibilità della ma-novra per il biennio 2017-2018. Per Ceriscioli la pre-senza di clausole di salva-guardia consistenti interessal’intero sistema, ma per comesi è evoluta la situazione eco-nomica sembra si possaguardare con più ottimismoal futuro. Spazio anche al piano vac-

cini, iniziativa molto apprez-zata dal presidente. “Per met-terlo in atto bisognerà trovarele risorse, non ci possiamopermettere un calo delle vac-cinazioni: dobbiamo dare unsegnale culturale preciso” hasottolineato il presidente.Alcune domande, poi, han-

no affrontato questioni piùstrettamente marchigiane,toccando anche temi su cuiCeriscioli non si era maiespresso prima. Ad esempiolo scandalo biogas nella Re-gione e il futuro degli im-pianti già costruiti, ma prividi autorizzazione.“C’è una grande confusio-

ne normativa sulle proceduredi autorizzazione delle cen-trali a biogas - ha sottolineatoCeriscioli - Nella ridefinizionedella valutazione d’impattoambientale a livello nazio-nale, per impianti da 1 me-gawatt quella procedura nonsarebbe stata nemmeno ne-cessaria. Va però sottolineatoche l’energia prodotta dallebiomasse rappresenta una

circa 4 milioni. Nel fondo-europeo di sviluppo regio-nale, inoltre, sono previstialtri 18 milioni per il dissestoidrogeologico. Servono tantipiccoli interventi di manu-tenzione sulla rete seconda-ria, che rappresenta il 90%della rete idrica. Avere bacinifunzionanti alleggerisce granparte del carico che oggi ar-riva sulla rete primaria”. Infine una battuta anche

sulle proteste dei marchigianicontro gli articoli del decretoSblocca-Italia che rendonopiù semplici le trivellazioninel mar Adriatico.

delle migliori forme di rin-novabili. Dobbiamo far ca-pire alle persone che questiimpianti non sono pericolosi,se vengono utilizzati in ma-niera corretta, perché nonc’è alcun rischio dal puntodi vista ambientale”.Si è poi passati al discorso

sul rischio idrogeologico, unproblema che tocca le Mar-che in maniera diretta. Il mi-nistero dell’Ambiente ha re-centemente stanziato pertutto il territorio italiano 150milioni di euro. “Alle Marche - ha detto Ce-

riscioli - dovrebbero arrivare

“Rispetto la protesta deicittadini. Però bisogna ricor-dare come il referendumcontro l’articolo dello Sbloc-ca-Italia che prevede le tri-vellazioni non abbia raggiun-to il quorum di firme neces-sario. Il referendum comun-que si farà grazie alla richiestafatta da sei Regioni, tra cuile Marche. Le Regioni nonsono contrarie alle trivella-zioni in quanto tali, ma vo-gliono riappropriarsi del di-ritto di esprimere il parerevincolante sui progetti spe-cifici, eliminato con il decretoSblocca-Italia”.

Il presidente della Regione Luca Ceriscioli durante l’intervista all’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino

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Protezione civile nei containerIl Comune la spedisce al Sasso

Ivolontari della Prote-zione civile perdono laloro sede di Via Gagarin,da cui sono stati prati-

camente sfrattati. È stato de-ciso che si trasferirannonella struttura dell’ex-Megasma il rudere non è ancorapronto. In attesa dei lavori ilgruppo trascorrerà un annoe mezzo in due containerprovvisori al Sasso. Uno diquesti, in cattive condizioni,arriva da Ponte Armellina,l'altro, fornito dalla Provin-cia, è già stato utilizzato du-rante il terremoto dell'Aquiladel 2009.Emanuela Gessaroli, coor-

dinatore tecnico del Gruppovolontari della Protezione ci-vile di Urbino, ha raccontatoche circa un mese fa ha rice-vuto l'ordine, da parte degliuffici del Comune, di lasciarela sede e di trasferirsi entrouna settimana. Per questol'ufficio è già predisposto per

� ILENIA INGUÌ La nuova sede sarà l’ex-Megas. Durante i lavori sul rudere il gruppo rimarrà in due moduli abitativi provvisori fino al 2017. Per il sindaco Gambini il trasloco deve essere immediato, ma ai container manca l’allaccio all’acqua, all’elettricità e al gas

Il caso

Modifiche alla Ztlaumentano le multeper divieto di sosta

Con la nuova Ztl, introdottadall’ordinanza del 21settembre, le multe a Urbinosono aumentate dell’80%, lamaggior parte per divieti disosta. Tra le modifiche allazona a traffico limitato ci sonoil cambiamento degli orarid'accesso e la presenza diperimetri per la sosta delleauto nel centro storico. I parcheggi, prima nonsegnalati, sono di due tipi:quelli bianchi, riservati airesidenti e alla sosta con ildisco orario e quelli di coloregiallo, per il carico-scaricodelle merci, gli enti, le forzedell’ordine e i disabili. I nonresidenti possono sostareall’interno della Ztl solo perun’ora . I residenti inveceusufruiscono di un permessodi sosta permanente. IlComune ha poi creato nuovearee di parcheggio con discoorario, vicino alle porteprincipali in viale DonMinzoni, in via dei Morti e inviale Bruno Buozzi. Intantonelle nuove aree di sosta, in viaMazzini, via Raffaello, viaBramante e piazzaRinascimento, è stataaggiornata e resa più chiara lasegnaletica verticale.Sono cambiate anche le fascedi accesso per i fornitori, chepossono fermarsi fuori daglistalli tre le 5 e le 9 e tra le 14:30 ele 16:30. Nelle altre fascepossono sostare solo nellezone adibite e per 30 minuti. Ititolari degli esercizicommerciali che caricano escaricano merci possonoaccedere dalle 05.00 alle 10,30,dalle 14.30 alle 16.30 e dalle 19alle 20, sostando negli spaziper 30 minuti. Chi entra senzapermesso all'interno dell'areaZtl, già da gennaio 2015,incappa in una multa da 97euro, che diventano 72,70 sepagati entro i primi quattrogiorni dalla notifica. E se lamacchina è in divieto di sosta,si aggiunge unacontravvenzione di 40 euro.

– ha iniziato un percorsoper dare più autonomia ai400 musei statali in Italia.In Austria il sistema è piùsemplice da gestire: c’è solouna commissione che valutail lavoro dei due dirigenti,uno per la parte scientificae l’altro per quella econo-mica”.E sulla polemica nata dalla

presenza di direttori non ita-liani, l’ex dirigente del mu-seo Belvedere di Vienna ag-giunge: “È normale che ac-cada, ci sono tanti vostriconnazionali che dirigonoimportanti musei all’estero,ad esempio Gabriele Finaldialla National Gallery. Inoltre,la mia esperienza preceden-te può essere utile in questopercorso verso una gestionepiù autonoma”.Il suo legame con Urbino

ha radici profonde. Aufreitertrascorse alcuni mesi nellacittà ducale per l’Erasmus ein quell’occasione ha cono-sciuto la moglie. “Ci siamoincontrati durante un corsodi lingue – racconta – mentrestudiavo il Rinascimento ita-liano. Siamo sposati da 12anni e abbiamo due figli dicinque e nove anni. Si puòdire che il mio rapporto con

Urbino non si sia mai inter-rotto”.Così il neo direttore è di-

ventato una presenza fissasotto i Torricini: “Quandosono arrivato la prima voltanel 1999 non sono potutonemmeno entrare nel Duo-mo, chiuso a causa del ter-remoto del 1997. Da quelmomento, però, sono tor-nato almeno tre volte l’annoa Urbino. Si può dire – af-ferma con un sorriso – cheormai conosco le gallerie diPalazzo Ducale meglio di al-cuni musei di Vienna”.

Quando gli si ricorda il giu-dizio critico dell’assessoreVittorio Sgarbi rispetto allescelte del ministro, Aufreiterdice di essere felice di potercollaborare con una perso-nalità del genere: “Fino a oggici siamo sentiti solo per e-mail, ma l’attuale giunta hafatto un ottimo lavoro”.

Stretta di mano decisa,sorriso amichevole euna spigliatezza conl’italiano che racconta

molto del suo passato. PeterAufreiter, è il nuovo direttoredella Galleria Nazionale delleMarche. Austriaco, 40 annie una laurea in storia del-l’arte, Aufreiter è uno deisette direttori non italianiche guideranno alcuni gran-di musei del nostro Paese.“Penso sia importante unpunto di vista esterno. Il mi-nistro Dario Franceschini –commenta il neo direttore

Palazzo DucaleUn direttore innamorato delRinascimento

� ADRIANO DI BLASIPeter Aufreiter guiderà la Galleria Nazionale delle MarcheÈ austriaco e ha fattol’Erasmus a Urbino, città dove ha conosciuto la donna della sua vita Da allora è tornato regolarmente in cittàe adesso dice:“Sono felice di collaborare con Vittorio Sgarbi”

ilDucato7Cronaca

il trasloco, i pacchi e gli sca-toloni sono pronti, ma lospostamento non è ancoraavvenuto. Anche la sala radioè stata smantellata. “Se in

questi giorni dovessero es-serci situazioni di emer-genza, come una nevicataeccezionale, la sala radionon sarebbe utilizzabile: po-

tremmo comunicare soloper telefono”, sottolinea Ges-saroli. Il sindaco di Urbino Mau-

rizio Gambini conferma chelo spostamento sarà effet-tuato immediatamente. Aprendere il posto della Pro-tezione civile sarà un altroufficio dell’Anagrafe, ac-canto a quello che si trovagià lì. “Un miglioramento lo-gistico indispensabile–spiega il primo cittadino –quattro dipendenti an-dranno presto in pensione ese non accorpiamo i locali,chiudiamo”. Prima che il trasferimento

provvisorio della Protezionecivile avvenga, saranno ef-fettuati i lavori sui due mo-duli abitativi al Sasso: man-cano ancora i collegamentialla rete idrica, a quella elet-trica e al gas. “Sui containersaranno installate delle an-tenne per la sala radio” con-clude Gambini. I volontariperò temono che nella zonail segnale non sia buono.

I due container al Sasso in cui si trasferirà fino al 2017 la Protezione civileIn alto a destra i nuovi stallli in centro storico

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nei primi 9 mesi del 2015 cisono stati 30 morti sul lavoro inregione, di cui sei nellaprovincia di Pesaro e Urbino:tre incidenti mortali in piùrispetto allo scorso anno.Migliore, invece, l’andamentocomplessivo degli infortuni,diminuiti dai 14.496 rilevati tragennaio e settembre 2014 ai14.172 dello stesso periodo nel2015. Pesaro-Urbino registra ilsecondo dato peggiore a livelloregionale, nonostante unleggero calo: da 3.306 a 3.261.

Economia

Mercato mutui prestiti in aumento Aumenta il volume dei crediticoncessi dalle banche allefamiglie e agli imprenditorimarchigiani. Secondo il reportdiffuso da Tecnocasa, che fariferimento al terzo bollettinostatistico pubblicato da Bancad’Italia, la ripresa è incentivatadalla maggior fiducia da partedegli istituti di credito che, nelsecondo trimestre del 2015,hanno erogato nelle Marchequasi il doppio di mutui perl’acquisto di una casa rispettoai secondi tre mesi del 2014.Anche la provincia di Pesaro-Urbino registra un trendpositivo: nel secondo trimestredi quest’anno è più cheraddoppiato il credito erogato.

Università

Urbino e Macerata Un master insiemeLe Università di Urbino e diMacerata si uniscono percreare un unico polo formativonel campo della pubblicaamministrazione. Nasce ilmaster interuniversitario in“Scienze amministrative einnovazione nell PubblicaAmministrazione”, unafusione che consentirà aglistudenti l’accesso a concorsi eincarichi pubblici.

Cultura

Orazio Gentileschi a Palazzo Ducale Dal 2016 la Galleria Nazionaledelle Marche si arricchisce diuna nuova opera: in arrivo, inprestito dalla Galleria Sabaudadi Torino ,il quadro“L’Annunciazione” di OrazioLomi, meglio conosciutocome Gentileschi. Il dipinto,un olio su tela del 1623realizzato a Genova, è unadelle massime testimonianzedell’arte dell’Annunciazione.

Differenziata

Gambini bocciail “porta a porta”La raccolta differenziata portaa porta non convince ilsindaco Maurizio Gambini.Due i motivi principali: lascarsa densità dellapopolazione sul territorio e ilcosto. Il preventivo di MarcheMultiservizi è infatti di 650.000euro all’anno. “Deciderà laCommissione - ha dettoGambini - ma per me restaimproponibile”.

Lavoro

Più morti bianche in calo gli infortuniUn’indagine del Centro studidi Cna Marche fa sapere che

Natale

Strade pronte per“Le vie dei Presepi”Al via sabato 5 dicembre aUrbino la quindicesimaedizione de “Le vie deiPresepi”. La tradizionaleesposizione, organizzatadall’associazione Pro Urbino,vedrà i vicoli del centro storicodella città animati darappresentazioni artistiche eoriginali della Natività. Alcunispazi saranno destinati ancheai lavori degli artigiani locali. A Palazzo Ducale e all’oratorioSan Giuseppe sarannoospitate, inoltre, le opere delnoto scultore marchigianoIlario Fioravanti, cheraffigurano i vari personaggidel Presepe.

esteso fino al 2019. Ilregolamento europeo, però,non permetterà di prorogareoltre.

Territorio

Nuovi immobili perenti locali e Comuni Nell’ultimo mese 56 immobilidello Stato sono passatigratuitamente a Comuni edenti locali nelle zone delpesarese e dell’urbinate grazieal federalismo demaniale. Ilprovvedimento, adottatodall’agenzia del Demanio,serve a recuperare evalorizzare le strutture,destinandole a nuove attivitàproduttive e culturali sulterritorio. Nell’elenco figuranodiversi tipi di edifici e terreni.

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LO SCATTO

Zaino in spalla, mountain bike e una gran vogliadi viaggiare. Questo è lo spirito che ha spintoDario Scaramucci, fermignanese di 30 anni, aintraprendere un percorso di 2500 chilometri insella alla sua bici, da Granada fino aFermignano. Un’avventura durata circa duemesi, in cui Dario ha pedalato escusivamentelungo strade di campagna: “Grazie a Google

Maps sono riuscito a selezionare percorsialternativi per il mio itinerario - racconta ilragazzo - Ma non è stato affatto facile, spesso misono trovato in mezzo al nulla”. Durante iltragitto Dario ha dormito all’aperto, a strettocontatto con mucche al pascolo, cinghiali evolpi, trascorrendo solo due notti, a causa delmaltempo, in un bed and breakfast.

Da Granada fino a Fermignano: l’avventura in bicicletta di Dario

Notiziario

ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO, fondata da Carlo Bo. Presidente:Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino Carlo Bo. Consiglieri per l'Università: BrunoBrusciotti, Lella Mazzoli, Carlo Magnani; per l'Ordine: Nicola Di Francesco, Stefano Fabrizi, Simonetta Marfoglia; per la Regione Marche: Jacopo Frattini, Alessandra Ciolli; per la Fnsi:Giovanni Rossi, Giancarlo TartagliaISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Direttore: Lella Mazzoli; Direttore emerito:Enrico Mascilli Migliorini. SCUOLA DI GIORNALISMO: Direttore: Giannetto Sabbatini RossettiIL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino Via della Stazione, 61029 - Urbino - 0722350581- fax 0722328336 http:// ifg.uniurb.it/giornalismo; e-mail: [email protected] Direttore responsabile: Giannetto Sabbatini Rossetti; Stampa: Arti Grafiche Editoriali Srl -Urbino - 0722328733 Registrazione Tribunale Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991

Tribunale

Tirocini retribuitimancano i candidatiSolo due candidature in 4 mesiper gli stage retribuiti alTribunale a Urbino.L’iniziativa, promossa dallagiunta regionale e attiva dal 20luglio 2015, prevede uncompenso di 400 euro al meseper i laureati inGiurisprudenza più meritevolidella regione Marche. “È unpeccato - ha ammesso ilpresidente del Tribunale diUrbino Francesco Nitri - uncontributo in denaro,per itempi che corrono, non è dasottovalutare”.

Sicurezza/1

Violenza femminile un solo caso nel 2015Dal primo gennaio al 31ottobre 2015 solamente unapersona è stata denunciata permaltrattamenti femminilinella Città Ducale. Questi sonoi dati diffusi durante laconferenza “Donna - Rispetto”dello scorso 24 novembreriguardo la lotta contro laviolenza sulle donne. In tuttala provincia di Pesaro e Urbinosono state otto le denunce permaltrattamenti negli ultimi 10mesi.

Sicurezza/2

Furti a Santa Luciadenunciati 3 minori La polizia di Stato di Urbino hadenunciato tre minorenni perfurto aggravvato. Gli espisodirisalgono al 17 ottobre e al 24novembre scorsi e sonoavvenuti entrambi nel centrocommerciale “Santa Lucia”.Nel primo caso due ragazze di14 anni di nazionalità stranierae residenti in zona sono statesorprese a rubare nel negoziodi articoli sportivi; il secondofurto è stato commesso da ungiovane di 17 anni all’internodel negozio di elettronica.

Trasporti

Adriabus proroga i servizi fino al 2017Il Consiglio Regionale delleMarche ha deciso chel’azienda Adriabus continueràa operare in regime di prorogafino al 31 dicembre 2017,questo perché i consiglieri nonhanno raggiunto un accordosulla scrittura del bando digara. Il contratto di servizio,scaduto nel 2013, potrà essere