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Conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile APPROFONDIMENTO

-GESTIONE POLVERI

-GESTIONE RIFIUTI

-GESTIONE AMBIENTALE DEL CANTIERE (INFRASTRUTTURE DI INTERESSE STRATEGICO REALIZZATE DA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE o CONCESSIONARI) => 2^ parte

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POLVERI Provvedimenti per la riduzione delle emissioni sui cantieri

FASI DELLA GESTIONE

Preparazione e controllo del cantiereControllo dei processi di lavoro meccanici Controllo dei processi di lavoro termici e chimici Requisiti di macchine e apparecchi Esecuzione dell’opera

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ESTENSIONE DELLA GESTIONE

Sotto la definizione di IMPIANTI del CANTIERE s’intendono le costruzioni, le vie di comunicazione, altre installazioni fisse e modificazioni del terreno. Sono considerati anche gli attrezzi, le macchine, i veicoli,le macchine operatrici terrestri (compresi i battelli e gli aeromobili ove presenti)

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ESTENSIONE DELLA GESTIONE

Sono quindi considerati impianti stazionari sia i cantieri edili nel loro insieme come pure le opere edili e gli altri dispositivi fissi come nastri trasportatori e impianti di frantumazione nonché gli apparecchi e le macchine impiegati ad ogni scopo e sotto il controllo diretto ed indiretto dell’impresa

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ESTENSIONE DELLA GESTIONE

Le emissioni provenienti da cantieri edili devono essere limitate nella maggior misura possibile dal punto di vista tecnico e dell’esercizio e sopportabile sotto il profilo economico in particolare mediante limitazioni delle emissioni delle macchine e degli apparecchi impiegati nonché mediante un adeguato svolgimento delle operazioni. In tale contesto occorre considerare il tipo, la grandezza e l’ubicazione del cantiere nonché la durata dei lavori di costruzione.

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Pianificazione

1. Accertamento della natura, della quantità e della durata di opere edili con emissioni valutate nel quadro di un progetto di costruzione.

2. Contatto con il servizio tecnico competente per l’igiene dell’aria per l’accertamento delle questioni specifiche in relazione all’oggetto (Provincia e Comune )

3. Accertamenti completi sull’impiego di macchine e apparecchi adeguati nonché la pianificazione di metodi e tecniche di costruzione corrispondenti.

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Pianificazione

4) Formulazione concreta di provvedimenti e condizioni nelle disposizioni speciali relative alla progettazione .

5) Determinazione dei criteri di sorveglianza e correzione.

6) Elaborazione di strategie in caso di eventi imprevisti e molesti (come per es.interruzioni d’esercizio di depolverizzatori, incendi).

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Controllo dei processi meccanici

Le polveri e gli aerosol in cantieri prodotti da sorgenti puntuali o diffuse (impiego di macchine e apparecchi, trasporti su piste di cantiere, lavori di sterro, estrazione, trattamento e trasbordo di materiale, dispersione tramite il vento ecc.) sono da ridurre alla fonte mediante l’adozione di adeguate misure.

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Controllo dei processi meccanici

In particolare per le attività che producono polvere fine o grossolana come:

smerigliatura – fresatura – foratura – sabbiatura –sgrossatura – lavorazione alla punta e allo scalpello, spaccatura –frantumazione –macinatura – getto – deposizione – separazione -crivellatura – carico/scarico – presa con la benna – pulizia a scopa – trasporto,etc..

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Controllo dei processi meccanici

Esempi di controllo operativo :

•Agglomerazione della polvere mediante umidificazione del materiale, per esempio mediante un’irrorazione controllata.

• Impiego di sminuzzatrici che causano scarsa abrasione di materiale e che riducono il materiale di carico mediante pressione anziché urto.

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Esempi di controllo operativo :

•Dotazione degli impianti di frantumazione fine di impianti di captazione delle polveri: per prodotti >5mm sono indispensabili una separazione e depolverazione dell’aria di scarico.

•Processi di movimentazione con scarse altezze di getto, basse velocità d’uscita e contenitori di raccolta chiusi.

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Controllo dei processi meccanici

Esempi di controllo operativo :

•I nastri trasportatori all’aperto vanno coperti. Tutti i punti di trasferimento vanno incapsulati.

•Ridurre al minimo i lavori di raduno, ossia la riunione di materiale sciolto nei luoghi di trasbordo, risp. proteggere i punti di raduno dal vento.

•Le applicazioni di calcestruzzo a proiezione vanno eseguite di regola mediante il procedimento di proiezione a umido con additivi esenti di alcali.

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Controllo dei processi meccanici

Esempi di metodi e criteri per il controllo operativo :

•Sulle piste non consolidate legare le polveri in modo adeguato mediante autocisterna a pressione o impianto d’irrigazione.

•Limitazione della velocità massima sulle piste di cantiere a per es. 30 km/h.

•Munire le piste di trasporto molto frequentate con un adeguato consolidamento,per es. una pavimentazione o una copertura verde. Le piste vanno periodicamente pulite e le polveri legate per evitare depositi di materiali sfusi sulla pista.

•Munire le uscite dal cantiere alla rete stradale pubblica con efficaci vasche di pulizia, come per esempio impianti di lavaggio delle ruote.

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MILANO 9 MARZO 2005 - CORSO VALUTATORI A&S CERTIQUALITY -

All. AR_CErevA/05 PAG.9

La conformità legislativa nel settore edile La conformità legislativa nel settore edile

I meccanismi di rischio PARTICELLE DI POLVERI FASTIDIOSE ( E PERICOLOSE)

TIPICHE DEL CANTIERE EDILE

CALCARE CALCIO IDRATO CAOLINO CARBONATO DI CALCIO CEMENTO PORTLANDFIBRA DI LANA MINERALE (ISOLANTI)GESSO SILICE CRISTALLINA ( VALORE LIMITE RACC. 10 MG/MC) CON SiO2 < 1% ed AMORFA SILICATI MICA ASBESTO

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Terminologia e definizioni GLI AEROSOLS TIPICI DI UN CANTIERE EDILE

Polveri : particelle solide formate per frantumazione fine di un materiale del quale conservano le caratteristiche chimiche ; possono essere fini (d<100 grossolane Esalazioni : particelle solide formatesi per condensazione di vapori prodottisi ad elevate temperature per combustione o sublimazione : diametro compreso tra 0,001 – 1 Mist : particelle liquide di dimensioni variabili (0,1-50 prodotte per turbolenza di un liquido (spraying, nebulizzazione , spruzzo) o per condensazione

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I meccanismi di rischio

CLASSIFICAZIONE DELL’ACGIH (Ass. Americana Igienisti Industriali

Governativi)

TLV-TWA : Valore Limite di Soglia Ponderata nel Tempo

(concentrazione media ponderata nel tempo – 8 ore x 40 ore x week)

TVL-STEL : Valore Limite di Soglia-Limite per breve tempo di esposizione

TVL – C : ( o MAC) : Valore Limite di Soglia

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PROBLEMATICHE CONNESSE ALLE POLVERI PER CANTIERI DI SCAVO E DEMOLIZIONE Limiti interni al cantiere (luoghi di lavoro) fissati dalle norme americane ACGIH (American

Conference of Governmental- Industrial Hygienist) : valori di soglia (TLV)

10 mg/mc per le polveri inalabili;

3 mg/mc per le polveri respirabili;

0,05 mg/mc in presenza di polvere di silice ;

In presenza di fibre pericolose, al fine di evitare contaminazioni dell’ambiente di vita, il lavoratore deve prestare particolare attenzione alla cura dell’igiene personale alla fine del turno prima di lasciare il cantiere.

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

NELLA VALUTAZIONE ISTRUTTORIA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE (ESPRESSA NEL COORDINAMENTO DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI)

SI TIENE CONTO , in particolare , di :

A) Inquinamento atmosfericoB) Inquinamento del suolo C) Inquinamento acusticoD) Inquinamento e impatto idrogeologicoE) Produzione dei rifiuti F) Protezione dei recettori biologici

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

LE EMISSIONI INDOTTE DALLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA IN FASE DI CANTIERE SONO RAPPRESENTATE DA:

• particolato sospeso generato dalle operazioni di scavo e demolizione;

• inquinanti gassosi legati all’incremento del traffico pesante in vicinanza dei cantieri ed ai macchinari utilizzati nei cantieri stessi;

• inquinanti gassosi indotti dalla circolazione veicolare se vi saranno zone di rallentamento del traffico.

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Qualità dell’aria (*)

CO, NOx, SOx, PM 10.

Occorrerà porre particolare attenzione, in fase di cantiere ed in fase di esercizio, al contenimento di tali emissioni in riferimento all'esistenza di un recettore nell'area interessata dalla realizzazione dell’opera.

(*) nel caso di cantieri di durata superiore all’anno si applicano le disposizioni del D.M. 60 del 2 aprile 2002

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Qualità dell’aria (*)

Prevedere campagne di monitoraggio e predisporre azioni di mitigazione degli impatti.

Per quanto riguarda la valutazione previsionale della qualità dell’aria in fase di cantiere occorre prendere in considerazione il "worst-case" (assenza di vento e massima stabilità T.I.) e pertanto in fase autorizzativa in genere

potrà essere richiesto tale approfondimento da parte delle Autorità.

(*) nel caso di cantieri di durata superiore all’anno si applicano le disposizioni del D.M. 60 del 2 aprile 2002

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Inquinamento delle acque superficiali e sotterranee:

il progetto deve descrivere le modalità di gestione delle acque in fase di cantiere.

Si presume , infatti , più significativa la fase di cantiere in quanto in fase di esercizio non si avranno interferenze dirette con le acque superficiali e gli acquiferi sotterranei. Il progetto ed il PSC può prevedere reti di convogliamento delle acque meteoriche con raccolta in vasche di prima pioggia.

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Inquinamento delle acque superficiali e sotterranee:

DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA IN CANTIERE descrizione dettagliata della rete di raccolta e trattamento reflui

di cantiere comprensiva dei criteri di dimensionamento e dei sistemi di abbattimento adottati in relazione alle caratteristiche qualitative e quantitative degli inquinanti. A tale proposito è opportuno che siano considerate anche le caratteristiche di alcalinità dei reflui connesse ad esempio alle acque di lavaggio delle betoniere;

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Inquinamento delle acque superficiali e sotterranee:

Progettazione delle caratteristiche dei bacini di contenimento dei serbatoi oli e carburanti e delle modalità di approvvigionamento dei mezzi d’opera il tutto finalizzato al contenimento di perdite accidentali

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Gestione rifiuti

in fase di cantiere verranno prodotti rifiuti a seguito dalle operazioni di demolizione e di scavo nel sottosuolo che in parte verranno riutilizzati in sito ed in parte destinati alla discarica.

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GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Gestione rifiuti

È necessario predisporre un bilancio dei materiali originati dagli scavi e ricercati eventuali utilizzatori/recuperatori per il materiale/rifiuto in esubero;

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GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

DECISIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO N° 2003/33/CE recepita in ITALIA con

DECRETO MINISTERO AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO 3 AGOSTO 2005 IN VIGORE DAL 14.09.2005

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GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

Punti chiave del decreto

• Abrogazione dei criteri di ammissibilità in discarica contenuti nel D.M. 13.03.2003 (ancora applicabile fino al 31.12.2005)

• Espressa esclusione della proroga al 31.12.2005 per le discriche di cat.II tipo A per i materiali di origine cementizia contenenti amianto

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GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

CRONOLOGIA DEGLI OBBLIGHI NORMATIVI

• Fino al 31.1.2005 si potrà conferire in discarica autorizzate ai sensi del D.lgs.36/2003

• A partire dal 1.1.2006 si dovranno applicare esclusivamente le condizioni previste dal D.M. 3 agosto 2005

• Dopo il 1.1.2006 si potrà conferire alle discariche già autorizzate ai sensi del D.lgs.36/2003 soltanto se i gestori di queste ultime hanno presentato il piano di risanamento (al 2009) entro il 29.09.2003.

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GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

IL D.M. 3 AGOSTO 2005 INTRODUCE L’OBBLIGO DELLA

“CARATTERIZZAZIONE DI BASE”

DEL RIFIUTO DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE

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GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

“CARATTERIZZAZIONE DI BASE”

ATTIVITA’ VOLTA A DETERMINARE , ATTRAVERSO LA RACCOLTA DI TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER LO SMALTIMENTO

FINALE IN CONDIZIONI DI SICUREZZA , L’AMMISSIBILITA’ DI CIASCUNA TIPOLOGIA DI RIFIUTI DA CONFERIRE IN DISCARICA

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GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

“CARATTERIZZAZIONE DI BASE”

DEVE ESSERE EFFETTUATA E DOCUMENTATA IN OCCASIONE DEL PRIMO CONFERIMENTO E SUCCESSIVAMENTE RIPETUTA IN CASO DI SIGNIFICATIVE VARIAZIONI NEL PROCESSO CHE DA ORIGINE AI RIFIUTI E COMUNQUE ALMENO UNA VOLTA L’ANNO (*)

(*) CANTIERI DI LUNGA DURATA CON PROCESSI RIPETITIVI DI DEMOLIZIONE

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

“CARATTERIZZAZIONE DI BASE”

TIPOLOGIA C.E.R. CARATTERIZ.

OBBLIGATORIANOTE

SCARTI MAT. FIBRA IN VETRO , IMB. VETRO,CEMENTO, MATTONI , MATTONELLE E CERAMICHE (1) ,

MISCUGLI DI MATTONI E MATTONELLE E CERAMICHE (1) ,

VETRO , TERRE E ROCCE (2) ,

TERRE E ROCCE DA GIARDINI

101103 150107

170101

170103

170107

170202

170504

191205

201002

200202

NO , AMMESSI IN DISCARICA PER INERTI

(1) SOLO SE NON TRATTATI, DIPINTI E LAVORATI CON SOSTANZE PERICOLOSE

(2) SOLO PARCHI E GIARDINI

RIFIUTI PROVENIENTI DA ATTIVITA’ MISTE (NON SELEZIONATI)

SI COMPRESO STRATI SUPERFICIALI (30CM) DI SUOLO E TORBA

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

“CARATTERIZZAZIONE DI BASE”

Non sono necessarie le caratterizzazioni analitiche nei casi in cui i rifiuti del cantiere sono , a giudizio del detentore (impresa) , ammissibili in uno specifico tipo di discarica . (comma 4 all.1 D.M. 5.8.05)

In tal caso l’impresa mette a disposizione la valutazione documentata o una perizia tecnica adeguata corredata di dati e documenti scientifici

n.b. = vale il principio di prevalenza della tutela

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

I RIFIUTI DI AMIANTO O CONTENENTI AMIANTO POSSONO

ESSERE CONFERITI NEI SEGUENTI TIPI DI DISCARICHE :

a) Discarica per rifiuti pericolosi dedicata , o dotata di cella dedicata

b) Discarica per rifiuti non pericolosi , con cella monodedicata , esclusivamente per il CER 17 06 05 oppure per rifiuti trattati ai sensi del D.M. 248/2004 , comunque conformi ai valori indicati dalla Tab.1 del D.M. 3 agosto 2005

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile GESTIONE RIFIUTI DEL CANTIERE TEMPORANEO O MOBILE

Criteri per l’ammissibilità dei rifiuti contenenti amianto in discariche per rifiuti non pericolosi

Parametro U.M. Valore NOTE

Contenuto di amianto % peso

< 30

Densità apparente g/cm3

> 2

Densità relativa % > 50

Indice di rilascio < 0,6

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Inquinamento acustico:

l’inquinamento acustico indotto dall’opera si può ricondurre a due diverse tipologie (il rumore e le vibrazioni) generate in fase di cantiere dai macchinari utilizzati per le demolizioni, le operazioni di scavo e di movimentazione di terra, etc..

Occorre verificare l’allestimento di cantiere con riferimento anche alla conformità al D.lgs. 19 agosto 2005 n°194

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Inquinamento acustico:PRINCIPALI SCADENZE D.LGS 194/2005

•30.06.2007 – L’Autorità individuata dalla Regione trasmette le MAPPE ACUSTICHE ed i DATI previsti dal Decreto(ci sono obblighi anche per le imprese di TPL e gestori servizi pubblici di trasporto )•18.07.2008 – trasmissione Piani di Azione •30.06.2012 – come 30.06.2007 con riferimento a città con abitanti superiori a 100.000 abitanti •18.07.2013 – trasmissione dati su tutte le tipologie

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Inquinamento acustico:

Occorre attendere le scadenze prima riportate per poter valutare l’impatto diretto sulle attività di cantiere !

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Inquinamento luminoso (*) :

il progetto ed i piani di cantiere devono prevedere misure per contenere tale inquinamento limitando la dispersione verso l'alto del flusso luminoso. Il piazzale automezzi e mezzi d’opera sarà illuminato grazie a torri faro e a corpi illuminanti su palo, tale da evitare disturbi e sprechi energetici.

(*) applicabile a fattispecie particolari

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conformità legislativa cantiere temporaneo o mobile Criticità rilevate da situazioni operative

GESTIONE CANTIERI IN AMBITO URBANO

Protezione dei recettori biologici

Poiché in fase di cantiere alcuni interventi potranno interferire con gli alberi ed arbusti esistenti (es.operazioni di scavo in prossimità dell’apparato radicale, potature ecc.), tali operazioni dovranno essere effettuate in modo da non compromettere le funzioni vitali delle piante e da minimizzare i possibili danni alla vegetazione esistente.

Es: per i platani adottare azioni di prevenzione della diffusione del cancro colorato del platano.