Dr Maria Cristina Di Mascio - gmv.academy · E’l’organo più grande del corpo umano: pesa 8-10...

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Dr Maria Cristina Di Mascio Medicina e Chirurgia Estetica Medicina Antiaging & Genomica Medicina Omotossicologica infiltrativa Medicina Quantica “La scienza a disposizione della salute e della bellezza”

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Dr Maria Cristina Di MascioMedicina e Chirurgia Estetica

Medicina Antiaging & Genomica

Medicina Omotossicologica infiltrativa

Medicina Quantica

“La scienza a disposizione

della salute e della

bellezza”

Plexr GMVLA RIVOLUZIONE NELLA CHIRURGIA

Plexr

Plexr Dispositivo Medico CE 0051 (Classe IIb)

PLEXR

I tre manipoli

• Il Plexr è uno strumento elettromedicale

dotato di tre manipoli con tasti di attivazione

colorati: Bianco ,Verde e Rosso dal meno

potente al più potente e da una precisione

d’impiego differente.

Plexr

• Plexr è uno strumento totalmente

wireless, è estremamente maneggevole,

ergonomico e performante, nasce dalla

necessità di intervenire su molte

patologie cutanee ed inestetismi, con un

solo strumento, evitando l’utilizzo e/o

l’acquisto di altri strumenti come il Laser

o il Radiobisturi

Plexr: principio di funzionamento

Il • Plexr utilizza il quarto stato della

materia: il Plasma. I tessuti trattati

“Sublimano” evitando così di comunicare

alle zone circostanti quantità di calore

indesiderate.

Solido • – liquido - gassoso- gas ionizzati

Plexr il Plasma

Il Plexr crea una piccola quantità di

plasma, (microplasma) partendo dai gas

presenti nell’aria ionizzandoli, quindi è

un generatore di elettroni polarizzati in

grado di genare microplasma

Plexr

In Parole semplici il plasma viene generato

da una differenza di potenziale d.d.p o

GAP (da una piccola distanza tra l’ apice

“sprayer” del manipolo ed il tessuto da

sottoporre al trattamento ) in tal modo

verrà generato un piccolo fulmine

puntuale e preciso.

Plexr è sicuro

• Il Plexr emette in modo costante il

segnale in uscita, ed è calibrato e

regolato per non danneggiare il

sottocutaneo (metodica non invasiva)

• Non vi è dispersione di corrente verso

il paziente

Funzionamento del Plexr

La temperatura del plasma è

eccessivamente alta, ma la sua pressione è

eccessivamente bassa, perché il gas è

molto rarefatto. Quindi quando entra in

contatto con la cute immediatamente dopo

essa si raffredda. Questo permette di

evitare le fastidiose ustioni , che possono

creare cicatrici.

Plexr

Tempi di recupero ridotti rispetto ad

altri strumenti elettro o lasermedicali,

privo di rischi effetti collaterali ,

ricordando quindi vantaggi medico

legali, escludendo la malpratica del

medico operatore.

Principali Applicazioni del Plexr

• DERMATOLOGIA

• MEDICINA ESTETICA

• OCULOPLASTICA

• ODONTOIATRIA

• GINECOLOGIA

La pelle

Avere una conoscenza dei tessuti bersagli è

importante perche?

La pelle è una membrana (struttura epitelio

connettivale) che riveste il corpo umano

E’ l’organo più grande del corpo umano: pesa

8-10 kg circa (con il tessuto adiposo) e ha

un’estensione di 1,5-2 m 2

La cute termina a livello dei

corrispondenti orifizi, con le mucose

degli apparati respiratorio, digerente,

urogenitale e, a livello del margine

palpebrale e dei punti lacrimali,

rispettivamente con la congiuntiva e con

il rivestimento dei canalicoli lacrimali.

Spessore della cute

Lo spessore della cute, apprezzabile alla

palpazione, varia notevolmente secondo le

corporee e in rapporto all’eta e al sesso, come

pure in relazione allo stato nutrizionale. sesso,

come pure in relazione allo stato nutrizionale.

E minimo a livello del pene, della

membrana timpanica, del meato

acustico esterno e delle palpebre (0,5

mm); maggiore al dorso e alle superfici

estensorie degli arti, raggiunge il

massimo (4 mm) a livello palmo-

plantare e alla nuca.

Anche lo spessore di ciascuna delle

principali componenti della cute, ossia

l’epidermide e il derma, varia in relazione

al distretto corporeo. Infatti, mentre la

prima ha lo spessore mas- simo alle

regioni palmo-plantari (circa 1,5 mm), il

secondo raggiunge il suo massimo

spessore al dorso (3-4 mm)

Pelle costituenti

Pelle EPIDERMIDE

• STRATO CORNEO (lo strato dove

lavoriamo con il Plexr)

• STRATO GRANULOSO

• STRATO SPINOSO

• STRATO BASALE

EpidermideRappresenta lo strato più esterno, a diretto contatto con

l’ambiente.

È un tessuto epiteliale polistratificato costituito dai

cheratinociti, cellule che producono una particolare

proteina fibrosa che è la cheratina.

I cheratinociti nascono, crescono e muoiono risalendo dallo

strato basale fino al corneo dove sono rimossi con il processo

della desquamazione.

Questo processo di maturazione/ migrazione (“turn-over

cellulare) avviene in circa 28 giorni ed è alla base del continuo

ed incessante rinnovarsi dell’epidermide.

Epidermide

Strato basale o germinativo

Rappresenta la matrice dei cheratinociti.

E’ costituito da un’unica fila di cellule

cilindriche, fittamente stipate tra di loro, che

poggiano direttamente sulla membrana basale.

Epidermide

Strato spinoso

È costituito da più file di cellule di

forma poligonale, che hanno già iniziato

a produrre la cheratina.

Epidermide

Strato granuloso

È costituito da 1-4 file di cellule più

appiattite, che presentano nel loro

citoplasma granuli di cheratina.

Il nucleo di queste cellule mostra già

fenomeni di degenerazione

Epidermide

Strato corneo

È costituito da più file di grandi cellule ,

prive di nucleo con citoplasma occupato

quasi completamente da cheratina. Le

cellule sono fortemente appiattite ed

embricate tra di loro.

Strato corneo

Lo strato corneo può essere suddiviso in due

porzioni:

una• più profonda in cui le cellule appaiono

saldamente aderenti tra di loro (strato corneo

compatto)

una• più superficiale, nella quale invece la coesione

è molto ridotta (strato corneo disgiunto)

Strato Corneo

Strato disgiunto

Strato compatto

Strato corneo

DESQUAMAZIONE

Processo fisiologico attraverso il quale i • cheratinociti

dello strato corneo

• (corneociti), una volta terminato il loro ciclo vitale,

vengono allontanati dalla superficie cutanea.

Normalmente esso non è percepibile e si rende evidente •

solo in condizioni parafisiologiche (ad es. nella cute

secca dell’anziano, nella forfora ) o francamente

patologiche (ad es. eczema, psoriasi, pitiriasi, etc. )

Altre cellule dell’epidermide

MELANOCITI•

CELLULE DI LANGERHANS•

CELLULE DI MERKEL • (considerate dei

recettori sensoriali, cioè cellule

nervose in grado di percepire stimoli

tattili)

Derma

• E’ situato al di sotto dell’epidermide.

È un tessuto connettivo che svolge

funzioni di supporto alla pelle e agli

annessi cutanei. Il suo spessore varia

da zona a zona: è minimo alle

palpebre, è massimo nelle aree del

dorso e tende a diminuire con l’età.

Derma

Viene convenzionalmente suddiviso in 2 porzioni:

• derma papillare o superficiale: situato subito al di sotto

dell’epidermide, ricco di cellule e di vasi, deputato agli

scambi nutritivi con l’epidermide

• derma reticolare o profondo: costituito da grandi fasci di

fibre collagene orientati parallelamente alla superficie

cutanea, con funzioni essenzialmente meccaniche e di

sostegno

Derma: fibre collagene ed elastina

Elastina

Collagene II tipo

Collagene I tipo

Fibre del Derma

FIBRE COLLAGENE1)

Le più abbondanti; sono

costituite da aggregati di fibrille

riunite in fasci paralleli

distribuiti uniformemente in

tutto lo spessore del

derma.Hanno funzione di

sostegno e conferiscono

resistenza meccanica al derma

2) FIBRE RETICOLARI

Precursori delle fibre collagene

3) FIBRE ELASTICHE

Formano una rete a grandi

maglie che conferisce elasticità

alla pelle. L’alterazione di tali

fibre è la causa principale del

fenomeno delle “striae distensae”

e del fotoinvecchiamento

Circolazione cutanea

I vasi cutanei sono organizzati in “plessi”, cioè in

intrecci di arterie, capillari e vene disposti

parallelamente alla superficie cutanea, di cui i più

importanti sono:

Il plesso superficiale (o subpapillare), localizzato

subito al di sotto delle papille dermiche

Il plesso profondo, localizzato tra derma e

sottocutaneo I due plessi sono collegati tra di loro da

rami vascolari verticali

Circolazione cutanea

Plesso superficiale

Plesso profondo

Cenni sulla cicatrizzazione

cicatrizzazione

La cicatrizzazione è il divenire di una ferita, di una necrosi, di •

un’ustione che termina con la formazione di una cicatrice.

E’ un processo biologico estremamente delicato e complesso

Consiste in una serie di eventi coordinati (divisione, migrazione

e differenziazione)

E’ guidato da mediatori rilasciati localmente (citochine)

Cicatrizzazione

La fase di riparazione e rimodellamento , è la fase più lunga del processo di

cicatrizzazione.

I fibroblasti continuano a secernere collageno.

Mentre nel tessuto sano la trama delle fibre è disposta in modo ordinato e

parallelo e il tessuto è notevolmente elastico,

nel processo di cicatrizzazione le fibre sono disposte in modo disordinato,

ne consegue la secrezione di enzimi denominati collagenasi in grado di

lisare e di modellare il collageno per renderlo più malleabile, anche se il

tessuto di riparazione non avrà mai le caratteristiche del tessuto originario.

Tecniche ed utilizzo del plexr

La facilità di apprendimento sull’utilizzo

del Plexr sul paziente è quasi immediato,

per cominciare si può iniziare, su pelle di

suino o pollo, per comprendere la distanza

della sua mano dal tessuto , l’ampiezza

dello spot, tempi e tecnica, tecnica a spray.

Importante abituare l’occhio.

Importante

Il plasma funziona dove i tessuti sono

asciutti , quindi non potremmo mai

creare dei danni sulla sclera dell’occhio,

ed avere una distanza veramente

minima

Tecnica

Tecnica a spot: consiste nell• ’eseguire

piccoli spot intorno alla lesione da

eliminare attuando anche una piccola

anestesia locale.

Quando si vuole eseguire un •

resurfacing

Tecnica puntiforme per anestesia locale

Tecnica a spray

Si eseguono più passaggi avanti e

indietro sulla lesione da rimuovere, una

volta formato uno strato uniforme di

carbone rimuoverlo con cotone e

benzalconio.

Tecnica puntiforme e spray

Tecnica a spot utilizzata su pieghe e

rughe

Tecnica puntiforme geometrica

Nevo moriforme congenito

Nevo moriforme

Risultato ad 15 giorni

Neoformazione benigna della mucosa buccale

Mucosa buccale

Codice a barre

Codice a barre dopo 20 giorni

Macchia ipodermica

Entropion più calazio

Acne e cicatrici acneiche

Blefaroplastica non ablativa

Blefaro 1 step Blefaro 2 stef

Blefaro non ablativa

1 step 2 step

Rimozione macchie

Rimozione cheratosi

Rimozione verruca

Neoformazioni benigne palpebrali

Blefaroplastica non ablativa

Consigli pre trattamento

Rimozione • make up

Disinfezione cute con • benzalconio o H2O

Crema Anestetica (• Emla, Pliaglis o

galeniche)

Rimozione dell• ’eccesso di crema con solo

cotone.

Kit Plexr care

Zn Cream

Per i soli primi 5 giorni sospende per iniziare K

cream

Fondotinta spf 50

K Cream

Applicare dal 5° giorno dopo il trattamento

mattina e sera a viso deterso

Terapia domiciliare

• Detersione con sapone di marsiglia

solido

• Antistamico mattina e sera

• Fondotinta fluido

• Evitare la rimozione delle crosticine

Vantaggi tecnici

Il • Plexr grazie alla sua tecnologia ci permette in primis di

non creare danni irreversibili, paragonato ad altri come

laser ed elettrobisturi etc.

Può essere seguito presso uno studio medico anziché •

l’ambulatorio medico o chirurgico non procurando

fuoriuscite ematiche importanti.

Non ha bisogno di stanze senza riflettenti come per i laser•

Costi di gestione nulli a differenza del laser ( vedi cartucce •

colpi e rigenerazione etc)

Consigli Medico Legali

• Eseguire fotografie rapporto 1:1 con

fondo omogeneo frontale laterali e ¾

Consenso informato e privacy •

Applicare il protocollo•

I • vantagi tecnici del Plexr sono anche

vantaggi medico legali.