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Conoscere le Marche di Uliano Mancini 1 News Letter Bollettino n° 152 del 01/02/2010 a cura di Uliano Mancini www.conoscerelemarche.blogspot.com w w w w w w . . c c o o n n o o s s c c e e r r e e l l e e m m a a r r c c h h e e . . b b l l o o g g s s p p o o t t . . c c o om c c c o o o n n n o o o s s s c c c e e e r r r e e e l l l e e e m m m a a a r r r c c c h h h e e e @ @ @ a a l l l i i i c c c e e e . . . i i i t t t Gradara d'amare Gradara (PU) dal 12 al 14/02/2010 San Valentino al castello di Paolo e Francesca "Fai la tua dedica..." 4° edizione concorso la più bella dedica d'amore. Dal 1° febbraio in tutti i ristoranti e negozi del centro storico potrai lasciare la tua dedica. In palio una cena per due in un ristorante di Gradara. d I I Venerdì 12 febbraio ore 21,00 "P come... piacerebbe eh?" Rivisitazione comica della storia di Paolo e Francesca Teatro comunale di Gradara, spettacolo gratuito. Sabato 13 febbraio ore 11,00 "Sulle tracce dell'amor cortese" Visita guidata a tema nel borgo e nella Rocca Dalle ore 15,30 "Glorie, fasti e delizie" alla corte dei Malatesta Le storie d'amore e il fascino delle corti medievali Itinerario a tema con dame e cavalieri (su prenotazione) "Antiche emozioni ed eterni amori" Palazzo Rubini Vesin "Le mille e una delizia" Il medioevo e i sapori della storia, degustazioni e letture animate a cura Angelo Chiaretti. C'era una volta la lettera d'amore!!! Impariamo l'antica arte della scrittura per riscoprire il piacere di scrivere. Aperitivo "Sfizio e virtù " ore 21,00 "Amore amor amornò" omaggio a Francesca da Rimini Teatro comunale di Gradara spettacolo gratuito a cura del teatro del Cartoccio - Si consiglia la prenotazione. M'illumino di meno .... e ti amo di più Gradara aspetta 1000 cuori innamorati per accendere 1000 candele Gradara aderisce alla giornata internazionale del risparmio energetico, il borgo medioevale illuminato dalle fiammelle di 1000 candele. Ci vorranno 1000 cuori innamorati per accendere 1000 candele e richiamare la magia di Gradara. Le coppie che accenderanno la candela degli innamorati alla vigilia di San Valentino e la manterranno accesa fino allo scoccare della mezzanotte saranno avvolte dall'incantesimo e il loro amore sarà rinvigorito e brillerà per tutto l'anno. Domenica 14 febbraio Dalle ore 10.00 "Glorie, fasti e delizie" alla corte dei Malatesta Le storie d'amore e il fascino delle corti medievali Itinerario a tema con dame e cavalieri (su prenotazione) "Antiche emozioni ed eterni amori" a Palazzo Rubini Vesin "Le mille e una delizia" Il medioevo e i sapori della storia, degustazioni e letture animate a cura di Angelo Chiaretti I n n n d d i i i c c c e e e Gradara d'amare Escursione nel Cuore dei Monti Sibillini Concerto per Haiti Grande Festa del Cioccolato Artigianale “De Slow Gusti Books Disputandum” Festival del Tartufo Vero dei Monti Sibillini Poetica ed eredità futuriste La maiolica italiana di stile compendiario Marche - Una viticoltura d'eccellenza Carpegna, Pesaro Prosciutto di Carpegna La Cucina dello Spirito “M’illumino di meno”: Porte Aperte Arcobaleno Caravan Rimessaggio da Laura e Debora

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Conoscere le Marche

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News Letter Bollettino n° 115522

del 01/02/2010

a cura di Uliano Mancini

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Gradara d'amare Gradara (PU) dal 12 al 14/02/2010

San Valentino al castello di Paolo e Francesca "Fai la tua dedica..." 4° edizione concorso la più bella dedica d'amore. Dal 1° febbraio in tutti i ristoranti e negozi del centro storico potrai lasciare la tua dedica. In palio una cena per due in un ristorante di Gradara.

d II

Venerdì 12 febbraio ore 21,00 "P come... piacerebbe eh?" Rivisitazione comica della storia di Paolo e Francesca Teatro comunale di Gradara, spettacolo gratuito.

Sabato 13 febbraio ore 11,00 "Sulle tracce dell'amor cortese" Visita guidata a tema nel borgo e nella Rocca Dalle ore 15,30 "Glorie, fasti e delizie" alla corte dei Malatesta Le storie d'amore e il fascino delle corti medievali Itinerario a tema con dame e cavalieri (su prenotazione) "Antiche emozioni ed eterni amori" Palazzo Rubini Vesin "Le mille e una delizia" Il medioevo e i sapori della storia, degustazioni e letture animate a cura Angelo Chiaretti. C'era una volta la lettera d'amore!!! Impariamo l'antica arte della scrittura per riscoprire il piacere di scrivere. Aperitivo "Sfizio e virtù " ore 21,00 "Amore amor amornò" omaggio a Francesca da Rimini Teatro comunale di Gradara spettacolo gratuito a cura del teatro del Cartoccio - Si consiglia la prenotazione. M'illumino di meno .... e ti amo di più Gradara aspetta 1000 cuori innamorati per accendere 1000 candele Gradara aderisce alla giornata internazionale del risparmio energetico, il borgo medioevale illuminato dalle fiammelle di 1000 candele. Ci vorranno 1000 cuori innamorati per accendere 1000 candele e richiamare la magia di Gradara. Le coppie che accenderanno la candela degli innamorati alla vigilia di San Valentino e la manterranno accesa fino allo scoccare della mezzanotte saranno avvolte dall'incantesimo e il loro amore sarà rinvigorito e brillerà per tutto l'anno. Domenica 14 febbraio Dalle ore 10.00 "Glorie, fasti e delizie" alla corte dei Malatesta Le storie d'amore e il fascino delle corti medievali Itinerario a tema con dame e cavalieri (su prenotazione) "Antiche emozioni ed eterni amori" a Palazzo Rubini Vesin "Le mille e una delizia" Il medioevo e i sapori della storia, degustazioni e letture animate a cura di Angelo Chiaretti

Innnddiiiccceee • Gradara d'amare • Escursione nel C uore dei Monti Sibillini • Concerto per Haiti • Grande Festa del Cioccolato Artigianale • “De Slow Gusti Books Disputandum” • Festival del Tartufo Vero dei Monti Sibillini • Poetica ed eredità futuriste • La maiolica italiana di stile compendiario• Marche - Una viticoltura d'eccellenza • Carpegna, Pesaro • Prosciutto di Carpegna • La Cucina dello Spirito • “M’illumino di meno”: • Porte Aperte Arcobaleno Caravan • Rimessaggio da Laura e Debora

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C'era una volta la lettera d'amore!!! Impariamo l'antica arte della scrittura per riscoprire il piacere di scrivere Ore 15,30 - "Dolci tentazioni" a cura dell'IPSSAR G.Celli di Piobbico (PU)

Escursione Culturale nel Cuore dei Monti Sibillini San Ginesio (MC) Piazza A. Gentili il 07/03/2010

Sullo sfondo azzurro dei monti si-billini l'antica cittadina di san Gine-sio. proclamata tra i borghi più bel-li d'italia e bandiera arancione del touring lascia ammirare le splendi-de testimonianze del passato e ri-scoprire i sapori delle antiche tra-dizioni marchigiane

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• Visita guidata del centro storico di san ginesio e delle sue e-mergenze storiche ed artistiche (collegiata, ospedale dei pelle-grini, mura di san nicola, teatro comunale, museo/pinacoteca "gentili", ecc...)

• Visita ad una delle aziende locali produttrici di tipicità enoga-stronomiche • Visita della chiesa di santa maria in frazione macchie con la preziosa cripta di

XI secolo e del convento di san liberato

PROGRAMMA ORARIO E LUOGO DI RITROVO: Ritrovo a San Ginesio in Piazza A. Gentili, davanti alla collegiata. Partenza ore 10.00 DURATA: intera giornata. Rientro previsto intorno alle ore 17.00 DATa: domenica 7 marzo Quota individuale di partecipazione: 30 euro Num. Partecipanti: minimo 6 La quota comprende: Visita guidata Ingresso ai luoghi di visita Degustazione prodotti tipici Pranzo in agriturismo Le prenotazioni devono essere effettuate entro venerdi' 5 marzo POSSIBILITA' DI GUIDA IN LINGUA N.B. il servizio di trasporto prevede l'utilizzo della propria autovettura ORGANIZZAZIONE E CONTATTI Soc. Coop. ArcheoLAB Via Lorenzoni 18, Macerata VALENTINA cell. 3471889343

Concerto per Haiti Senigallia (AN) Hotel Universal il 19/02/2010, inzio ore 21:00

Concerto di beneficenza a Senigallia per Haiti. L’associazione ArmoniaBenessere in collaborazione con il Maestro Gianluca Luisi, concertista e Docente alla Accademia Pianistica delle Marche di Recanati, ha organizzato un concerto di beneficenza, devolvendo la quasi totalità del suo compenso alle vittime del terremoto di Hati. Venerdì 19 febbraio 2010 alle 21.00 presso l’Hotel Universal, Lungomare Mameli 47 a Senigalia si terrà l’appuntamento col pianista Gianluca Luisi dal titolo "Chopin aiuta Haiti - Dal 1810 al 2010 con Solidarietà e Amore".

Nel costo del biglietto, modesto per la portata dell’Evento e del Maestro, 25 euro, è anche compreso un CD-DVD con brani scelti del Maestro Luisi. Grande Festa del Cioccolato Artigianale Fano (PU) – dal 13 al 16 febbraio 2010 Il Carnevale di Fano diventa sempre più dolce! Per la prima volta, Fano (PU) apre le porte a dolcie20, la Grande Festa del Cioccolato Artigianale che si terrà in occasione del famosissimo carnevale, dal 13 al 16 febbraio 2010 nella piazza principale della città (Piazza XX Settembre). Qui, maestri artigiani provenienti da ogni angolo d’Italia, proporranno le loro dolci creazioni, offrendo ai visitatori un vero e proprio percorso nel gusto, tra le infinite declinazioni del cioccolato. Praline assortite, frutta fresca tuffata in golosissime creme di cioccolato, lastre di nocciolato, al latte e fondente, ma an che dragees e cremini venduti al taglio.E ancora, cioccolate calde aromatizzate ai gusti più fantasiosi e i soggetti (ferri vecchi del mestiere) in purissimo cioccolato fondente, spolverati da finissimo cacao. Questo e molto altro sarà proposto al pubblico presente

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alla manifestazione, che potrà comunque assaggiare prima di acquistare. E come se già non bastasse il cioccolato a mettere di buon umore, le quattro giornate saranno rallegrate da spazi di animazione con musica, per adulti e bambini! Una festa per tutti, quindi, bimbi, genitori e nonni, accomunati da un’unica grande passione: il cioccolato artigianale!

“De Slow Gusti Books Disputandum” Corridonia (MC) dal 17 gennaio all’11 ottobre 2010

Sarà ufficialmente presentata alla stampa, venerdì 15 gennaio, alle ore 12, a Macerata (Sala del Consiglio provinciale) la nuova edizione di “De Slow Gusti Books Disputandum” in programma a Corridonia dal 17 gennaio all’11 ottobre 2010.Infatti, per il secondo anno consecutivo lo Slow Food di Corridonia con il patrocinio del Comune di Corridonia, Assessorato alla Cultura, della Provincia di Macerata e della Camera di Commercio ed in collaborazione con la Bottega del Libro di Macerata, promuove incontri con un percorso culturale ed enogastronomico che prevede, nel corso dell’anno, una seri e di presentazioni di libri e degustazioni.Nel Palazzo Persichetti, sede della Pinacoteca e della Biblioteca comunale, sono presentati dagli stessi autori alcune eccellenze librarie in abbinamento alle eccellenze enologiche delle cantine marchigiane.

Festival del Tartufo Vero dei Monti Sibillini

Montefortino (AP) dal 05/02 al 07/02/2010 Dal 5 al 7 febbraio a Montefortino si svolge il Festival del Tartufo Vero dei Monti Sibillini, mostra del tartufo nero pregiato e dei prodotti dei Sibillini. Mostra mercato dei prodotti artigianali, fiera ed esibizione degli artisti di strada.

L’ultima avventura romantica:poetica ed eredità futuriste

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Tolentino, Macerata fino al 14 febbraio 2010 Il 3 dicembre si inaugura la mostra "L’ultima avventura romantica, poetica ed eredità futuriste" promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tolentino, con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Marche, con il sostegno della Provincia di Macerata. La mostra, a cura di Paola Ballesi, sarà allestita nel prestigioso Palazzo Parisani Bezzi dal 4 dicembre 2009 al 14 febbraio 2010. L’iniziativa ruota attorno al consistente e pregevole nucleo di opere futuriste della collezione del Museo Palazzo Ricci, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, selezionate allo scopo di ripercorrere la lunga stagione futurista che, proprio nel territorio maceratese, ha dato frutti significativi a partire dall’affermazione dell’estetica meccanica degli anni Venti. Il percorso espositivo, che conta circa 60 capolavori ed è articolato in quattro sezioni, si apre con le premesse estetiche e stilistiche del movimento sottolineate da opere di Rosso, Boccioni e Severini, precorritrici

dell’avanguardia futurista. La seconda sezione entra nel vivo della poetica futurista sulle ali del dinamismo e della simultaneità con le ricerche più mature di Balla e il rigore formale di Soffici fino alla stagione della “ricostruzione futur ista dell’universo”, dei “complessi plastici” e dell’astrazione meccanica letti attraverso le opere di Depero, Pannaggi e dell’ultimo Severini. L’aeropittura, proposta nelle declinazioni dei maggiori interpreti, quali Prampolini, Dottori, Sironi, Di Bosso, Tato, Tano, Peschi e Tulli, che risente di entusiasmi e disillusioni maturati in bilico tra la cruda realtà della guerra e il desiderio di pace, è il tema della terza sezione dove è testimoniato anche il consistente contributo degli artisti che nel 1932 hanno dato vita a Macerata all’attivissimo “Gruppo Boccioni”. La quarta sezione prende in considerazione la

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cospicua eredità futurista del secondo dopoguerra con l’affermazione delle poetiche astratte e informali che trovano esemplare espressione nelle opere di Afro, Cagli, Dorazio, Burri, Fontana, Vedova, Pomodoro, Mastroianni, Mannucci, Mirko e Reggiani. Chiude l’esposizione un video inedito a cura di Stefano Lucinato e Roberto Cresti che documenta con una suggestiva ricostruzione di raro materiale fotografico i molteplici intrecci tra arte e vita nell’opera di Ivo Pannaggi. A corredo della mostra sarà pubblicato un catalogo con testi di Paola Ballesi, Roberto Cresti ed Elisa Mori.

La maiolica italiana di stile compendiario. I bianchi

Ascoli Piceno fino al 11 aprile 2010 Trenta esemplari di ceramiche di Castelli faranno bella mostra di sé presso il Museo dell’arte Ceramica di Ascoli Piceno da domani 30 gennaio fino all’11 aprile 2010. La mostra “La maiolica italiana di stile compendiario. I bianchi” è la prima mostra nazionale mai realizzata su uno dei capitoli più importanti della storia della maiolica italiana e verrà inaugurata stasera, venerdì 29 gennaio. Vedrà distinguersi l’arte cinquecentesca abruzzese fra le 140 maioliche realizzate nelle diverse aree di produzione italiane. Curatore della mostra e del catalogo sarà Vincenzo de Pompeis, direttore del Museo “Villa Urania” di Pescara gestito dalla Fondazione Paparella Treccia – Devlet. L’esposizione si sposterà successivamente a Faenza, dov’è in programma al Museo Internazionale delle Ceramiche dal 23 aprile al 22 agosto 2010 e infine a Roma, dove verrà ospitata nei Musei Capitolini, dal 16 settembre al 28 novembre 2010. La mostra è promossa, ideata e prodotta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e vede la compartecipazione di Regione Marche, Provincia e Comune di Ascoli Piceno, con la collaborazione dei Musei Civici di Ascoli Piceno. L’evento si avvale di un ampio e prestigioso Comitato Scientifico composto dai maggiori studiosi della materia. Il coordinamento organizzativo è stato affidato a Civita.

Marche - Una viticoltura d'eccellenza

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Non stupisce affatto l’antichità della coltura della “vite da vino” nelle contrade marchigiane qualora si considerino le condizioni ambientali della regione, tra le più adatte allo scopo. E ideali per ottenere risultati di assoluta eccellenza. Si tratta di una viticoltura tipicamente collinare, con impianti disposti nei pendii prospicenti le vallate dei ben 13 fiumi che dall’Appennino scendono perpendicolari verso il mare. La fascia altimetrica ideale è da ssfruttata per il vigneto, che vi gode illuminazione e riscaldamento ottimali. Il clima del resto è favorevole, con un giusto grado di piovosità annuale. In queste aree collinari i suoli sono formati prevalentemente da substrati marnosi, argillosi, are— nacei e in parte calcarei, e anch’essi contribuiscono in misura non trascurabile alla qualità del prodotto. Non a caso, dunque, la viticoltura rappresenta per le Marche una delle principali attività agricole, e va acquistando sempre maggior rilievo. Le aziende impegnate nel settore sono circa 42.000 su un totale di 80.000 aziende agricole, dunque più della metà: un dato molto eloquente. Negli ultimi vent’anni c’è stato anche un grande e intelligente sforzo di aggiornamento, per trasformare senza traumi una vitivinicoltura fino a ieri ancora strutturata secondo modelli in parte obsoleti, e per rendere più omogenei gli standard qualitativi (come passo essenziale si è proceduto ovunque ad un abbattimento delle rese per ettaro). I risultati sono ben visibili. Dall’esterno, se ne possono immediatamente apprezzare tre abbastanza macroscopici: il lavoro svolto sul Verdicchio, riportato in auge con un meticoloso ripristino dei suoi caratteri originali, e della sua straordinaria personalità, che in passato era stata talvolta avvihta per inseguire la sirena delle produzioni di massa; la riscoperta parallela di un’antica vocazione rossista della regione, premiata dall’affermazione ad alti livelli dei vini provenienti da uve Montepulciano in purezza o da uvaggi alternativi; la valorizzazione di vitigni locali molto interessanti ma ancora poco conosciuti, come i bianchi Pecorino, Passerina e Maceratino, o i rossi Lacrima e Vernaccia Nera. E tuttavia, nonostante questi evidenti progressi, si ha la netta impressione che alcune realtà marchigiane abbiano ancora molto da dare e che con un impegno collettivo più forte e mirato si avranno esiti la cui portata potrebbe risultare straordinariamente rilevante.

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Carpegna, Pesaro L’attuale comune di Carpegna sorge in un territorio abitato sin dall’età preistorica, ma veri e propri insediamenti stabili si ebbero con le popolazioni umbre, che iniziarono a coltivare il terreno. Inevitabilmente Carpegna finì sotto la dominazione romana, come testimoniano diversi reperti, quali lapidi, sarcofagi, vasellame. Fu in epoca medievale che il territorio assunse grande importanza, grazie alla signoria dei Carpegna, che divenne la più potente (insieme ai Montecopiolo) del Montefeltro. Alcuni sostengono che i Duchi di Urbino siano discendenti proprio dei Carpegna. Nonostante l’annessione operata proprio dai duchi urbinati, i Carpegna mantennero tuttavia un alto prestigio e nel 1675 il cardinale Gaspare Carpegna fece costruire una nuova dimora per la casata, sinora alloggiata in un complesso fortificato decisamente spartano. E il Palazzo Carpegna costituisce oggi il monumento comunale più importante. E

torniamo quindi al presente. Il paese present a diverse testimonianze di notevole interesse storico-artistico, oltre al già citato Palazzo Carpegna (o comitale), ancora oggi abitato dai discendenti della casata. Abbiamo la Chiesa di San Nicolò (1610) e la Ch iesa di San Leo, che conserva un affresco raffigurante la Vergine che allatta il Bambino, risalente al XVI sec.. Da visitare anche la Chiesa di S. Sisto, adiacente al cimitero, che presenta un’abside romanica e una piccola cripta sostenuta da una colonna in pietra con capitello fregiato. Spostandoci dal centro del paese verso i dintorni, troviamo la Pieve romanica, dedicata a S. Giovanni Battista, risalente al 1182, mricostruita nel 1323. Ma a

Carpegna, oltre all’arte e alla storia, il turista può godere di uno stupendo paesaggio e compiere escursioni nel Parco Naturale del Sasso Simone e del Sasso Simoncello. I sentieri partono proprio dal paese e raggiungono i monti circostanti, offrendo un ambiente incontaminato. Il paese è dotato di molte attrezzature, che consentono di praticare il nuoto e la pesca sportiva, di andare a cavallo o in mountain bike. Insomma, un perfetto mix di arte, relax e divertimento. E non va dimenticata la gastronomia, con il famoso prosciutto di Carpegna.

Prosciutto di Carpegna La tradizione della produzione di prosciutti nella zona del comune di Carpegna risale all’epoca in cui Carpegna era un “vicus” del vicino municipio romano di Pitinum Pisaurense. Questa zona è sempre stata piena di selve, con larga prevalenza di querce che costituivano una base alimentare per l'allevamento dei suini. La prima testimonianza della tradizione di salare prosciutti e altre carni risale al 1400. Nel 1468, Malatesta Novello signore di Cesena vendette le saline di Cervia alla Serenissima Repubblica di Venezia, fatto salvo il diritto della contea di Carpegna a utilizzare liberamente il sale estratto. La produzione artigianale di prosciutti è continuata fino agli anni '70, quando assunse carattere industriale. Il prosciutto crudo di Carpegna ha ottenuto la DO (Denominazione di Origine) nel 1990, e la DOP in seguito all'uscita della legge europea nel 1992. Il disciplinare di produzione è "figlio" di quello dei due prosciutti più famosi, il Parma e il San Daniele. Infatti riporta testualmente che i suini devono essere "conformi alle prescrizioni già stabilite a livello nazionale per la materia prima dei prosciutti di Parma e S. Daniele". Solo la provenienza è diversa, limitata alle tre regioni Lombardia, Emilia Romagna e Marche. Anche la lavorazione è del tutto simile a quella degli altri prosciutti italiani. Tutte le fasi di lavorazione e stagionatura devono essere svolte nel comune di Carpegna. Tutte le fasi di lavorazione

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rosato all'esterno.

non devono durare meno di 12 mesi (quindi la stagionatura vera e propria non dura meno di 8 mesi), mediamente la lavorazione dura 14 mesi. Non sono ammessi additivi, quindi il prosciutto di Carpegna non contiene nitriti o nitrati. Il prosciutto di Carpegna ha forma tondeggiante, non globosa, tendente al piatto, con sufficiente strato di grasso nella parte opposta all'anca; il peso varia normalmente tra 8,5 e 10,5 kg, non può essere inferiore a 8 e superiore a 11 kg; il colore della fetta deve essere tendenzialmente rosa salmonato, con adeguata quantità di grasso solido, di colore bianco

La Cucina dello Spirito Monteprandone

La Cucina dello Spirito non è altro che l’antica cultura monastica della cucina, che costituisce un ricco repertorio di saperi, ma soprattutto un ricco patrimonio di conoscenza e di cultura che l’Associazione "I Sapori del Piceno" ripropone in tutto ilterritorio, come fattore di identità dei nostri luoghi e dei suoi abitanti.

L’associazione è nata a Monteprandone nel 2005 dall’insieme dei ristoratori, delle strutture ricettive e dei produttori di olio e vino. Nel 2007 il suo Presidente Ermetina Mira dopo 3 anni di lavoro e ricerche per migliorare la Cucina dello Spirito, iniziativa ormai consolidata e di successo, ha avvertito la necessità di raggiungere nuovi traguardi sia a supporto della stessa, che ad integrazione del programma per operare in modo più incisivo sul territorio. Da qui l’esigenza di far crescere la sua forza operativa con l’introduzione di nuovi soci a cui assegnare ruoli e attività organizzative. Anche questo obiettivo è stato perfettamente centrato con l’inserimento di vari imprenditori e giovani perfettamente distribuiti sul territorio Monteprandonese. La manifestazione La Cucina dello Spirito intende far conoscere, e quindi narrare con approccio divulgativo, un aspetto importante e spesso sottovalutato della storia del monach esimo nel Piceno e nelle Marche e della sua esperienza culturale radicatasi nel tempo. Infatti le arti ed i saperi della mensa in ambito monastico erano (e sono) espressione di un insieme di conoscenze sia materiale che spirituali, rappresentandone una perfetta sintesi. La scelta delle risorse alimentari racconta di pratiche legate al rapporto con il territorio, sia negli spazi naturali sia nell’organizzazione materiale dell’area coltivata o destinata all’allevamento, e così emerge l’importanza che la presenza dei monaci ha avuto nell’influenzare positivamente la codificazione di colture e tecniche agricole, anche salvaguardando aspetti fondamentali come l’ulivicoltura. L’elaborazione di ricette e tecniche di cucina oltre a raccontare appunto le risorse agroalimentari del territorio rivela una maestria nel gestire al meglio la dispensa, razionalizzando le provviste a disposizione nel loro impiego, evitando sprechi e reimpiegando il tutto, secondo logiche che caratterizzavano le mense umili; al tempo stesso una certa sapienza nell’elaborazione dei piatti rivela una perizia simile a quella dei cuochi di dimore signorili, e pertanto la cultura gastronomica monastica rappresenta un interessante raccordo tra modelli alimentari “bassi” e “alti”, evocando al tempo stesso aspetti di realtà sociali contrapposte. Alcune produzioni alimentari tipiche dei monasteri erano poi vere eccellenze: in particolare i conventi femminili si distinguevano nella produzione di paste, in particolare quelle dolci, e la pasticceria tradizionale monastica rappresenta non solo un repertorio notevole di arte dolciaria, ma anche di arte decorativa, poiché determinate torte o certi biscotti di carattere rituale sapevano esprimere significati di carattere spirituale, grazie ad una certa cura ornamentale, a colorazioni ingegnose e modellazioni di forme o sembianze specifiche, secondo un immaginario legato alle simbologie delle feste da celebrare (attraverso un lessico figurativo che è spesso il medesimo della storia dell’arte e dell’iconografia tradizionale). Del resto la scansione annuale dei momenti di riflessione ed astinenza e di quelli invece di celebrazione e festa cibaria rispettava i precetti del calendario liturgico, come anche quello agrario, assecondando così i ritmi della terra ed anche quelli biologici, oltre che spirituali. C’era in questo una consapevole saggezza anche dietetica; del resto tra le conoscenze monastiche più raffinate va ricordata l’erboristeria, collegata strettamente alla farmacopea e quindi alla spezieria (i monasteri avevano queste antiche farmacie anche perché potevano svolgere mansioni ospedaliere), ma anche alla liquoristica, ricordando come in questi luoghi dello spirito è nata la distillazione, e quindi la creazione di elisir, tra conforto del gusto e cura medicinale.

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M’ILLUMINO DI MENO 2010 Venerdì 12 febbraio 2010

Venerdì 12 febbraio 2010 si celebra - in veste completamente rinnovata - la sesta edizione di “M’illumino di meno”: la Giornata del Risparmio Energetico lanciata dalla popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su RAI Radio 2. Dopo il successo delle scorse edizioni, con l’adesione di migliaia di ascoltatori e di intere città sia in Italia che all’estero, quest’anno l’invito a rispettare un simbolico “silenzio energetico” si trasforma in un invito a partecipare a una festa dell’energia pulita.

In questi anni, grazie al supporto di istituzioni, scuole, associazioni, aziende e privati cittadini, abbiamo contribuito alla diffusione di una maggior consapevolezza sulle conseguenze del consumo indiscriminato di energia: la riduzione degli sprechi e l’attenzione alle fonti alternative sono diventate parole d’ordine familiari per i nostri ascoltatori. Sulla scia di questa nuova sensibilità, è giunto il momento di fare un passo avanti rispetto allo spegnimento simbolico in nome del risparmio e di proporre un’accensione virtuosa all’insegna dello sviluppo delle energie rinnovabili. In questi anni abbiamo imparato a risparmiare, ora impariamo a produrre meglio e a pretendere energia pulita.

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Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per accendere tutti insieme le luci il 12 febbraio 2010. L’intento è duplice: da un lato verificare in prima persona che le tecnologie attualmente disponibili sono efficaci e rappresentano alternative realistiche, dall’altro dare un segnale simbolico di fiducia nelle energie rinnovabili e nello sviluppo di un modello di economia sostenibile.

Nelle piazze spente di tutt’Italia si accenderanno luci “virtuose” alimentate a energia rinnovabile o dimostrazioni creative di consumo efficiente, per testimoniare il passaggio da un sistema ormai al

collasso ad una gestione più “illuminata” del nostro futuro. Per raccontare questa festa dell’energia pulita, il 12 febbraio Caterpillar andrà in onda eccezionalmente dai Mercati Traianei in Roma, coinvolgendo cittadini, scuole, istituzioni e associazioni in una rassegna di luci belle, creative e pulite, escogitate ad hoc, con un concerto finale rigorosamente a impatto zero.

La campagna di M’illumino di meno si protrarrà dal 4 gennaio al 12 febbraio dando voce al racconto delle idee più interessanti e innovative per produrre e distribuire l’energia in modo pulito, responsabile e sostenibile. Una torcia a energia pulita viaggerà per l’Italia, sul modello del tragitto della fiaccola olimpica, alla ricerca di punti di rifornimento a fonti rinnovabili, per giungere fino a Roma e “accendere” la festa del 12 febbraio. Su www.caterpillar.rai.it, sarà possibile segnalare la propria adesione e trovare tutti i materiali per diffondere l’iniziativa nei posti di lavoro, a scuola o nella propria città.

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