Dott.Giacomo Magnani – U.O. Malattie Infettive ... · PDF filecomparsa di otalgia...
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Caso n.1
zDonna di 47 anni, parrucchiera, vivente a Parma con il marito ed 1 figlio di 18 anni.zNulla di significativo all’anamnesi
patologica remota; appendicectomia.zNelle 24 ore precedenti il ricovero
comparsa di iperpiressia, artralgie diffuse, cefalea nucale e vomito.
Caso n.1
z Per il persistere di febbre, cefalea viene inviata dal MMG al PS di Parma.
z Esame obbiettivo: vigile, rigor nucalis (?), esantema petecchiale agli arti inferiori; obbiettività cardiovascolare, polmonare ed addominale negativa.
z Viene contattata l’ UO Malattie Infettive di Reggio per ricovero (mancanza posti letto a Parma) , nel sospetto di meningite batterica;
z Viene consigliato di effettuare prima dell’invio a Reggio:y Rachicentesiy ceftriaxone 2 gr ev , preceduto da desametasone
Caso n. 1
Parametri LCR
GB 552/mm3
Neutrofili % > 94%Proteine 851 mg/dLGlucosio 4 mg/dLCloro 115Glucosio LCR/siero <0.4
Colorazione Gram Diplococchi Gram -
Caso n.1
z Al momento del ricovero a Reggio Emilia:y lucida ed orientata (GCS=15), rigidità nucale y esantema petecchiale agli arti inferioriy obbiettività cardio-polmonare, addominale negativa
zEsami di laboratorio: y GB =14.860 N= 90.3%, y PLT= 129.000; y Glucosio 180 mg/dl, y VES= 111, pCR= 4.89, alfa2-globuline=22%, G-globuline= 8.8 %.
zEsame colturale LCR ( 72 ore) = Neisseria meningitidis sierogruppo C
Caso n.1
z Terapia empirica iniziale: ceftriaxone+ ampicillina (+ desametasone)zTerapia orientata e mirata: ceftriaxone
per 10 ggzProfilassi con ciprofloxacina per i famigliarizDenuncia di malattie infettive entro 2 ore
Caso n.2
zDonna di 58 anni, casalinga, vivente a Castelnuovo Monti con il marito ed 2 figlie.zIpertensione arteriosa controllata con ACE
inibitore; lupus discoide in remissione (clorochina sino ad 1 anno prima)zNei 3-4 giorni precedenti il ricovero
comparsa di otalgia sinistra.
Caso n.2
zViene invita al PS locale per disorientamento spazio-temporale ed iperpiressiazViene quindi trasferita presso l’UO Neurologia e
quindi la Rianimazione dell’ASMN.zAl momento del ricovero in Rianimazione:y stato di coma profondo y TAC cerebrale = negativo per lesioni espansive.y LCR compatibile con meningite batterica, Gram
=diplococchi +, es. colturale= pneumococco
zVM per 3 gg; terapia con ceftriaxone 2 gr x 2 + desametazone; timpanocentesi orecchio sin.
Caso n.2
zTrasferimento presso Malattie Infettive al 5 giorno di ricovero.zTAC rocche petrose: otomastoideite
sinistra; zRx Torace: pleuropolmonite sinistrazTerapia: ceftriaxone 2 gr x 2 per 14 ggzDimessa guarita.
PatogenesiColonizzazione delle mucose
Flogosi meningea Edema cebrale
Ipertensione endocranicaAlterato flusso cerebrale
Danno vasculitico/neuronale
Flogosi meningea Edema cebrale
Ipertensione endocranicaAlterato flusso cerebrale
Danno vasculitico/neuronale
Invasione meningea e moltiplicazione
Focolai di encefalite/mielite
Diffusione ematogena (sepsi)
e linfatica
Processi suppurativi di orecchio medio, seni paranasali, mastoide.
Liberazione di citochine
Manifestazioni cliniche generali
Segni di ipertensione endocranica
• Cefalea intensa, continua, gravativa
Con vomito a getto
Esacerbata da stimoli visivi o acustici, contatti o movimenti
Fundus oculi : papilla sfumata papilla da stasi 1
Manifestazioni cliniche generali
Segni di irritazione meningea
• Rigor nucalis
• Decubito a cane di fucile
• Addome a barca (contrazione muscolatura addominale)
•Opistotono (contrazione muscolatura doccia vertebrale)
Iperpiressia
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Manifestazioni cliniche generali
• Alterazioni dello stato di coscienza
• Diplopia e strabismo per paralisi dei nn. oculomotori
• Spasmi tonici di gruppi muscolari • Segni piramidali (Babinski)• Alterazioni EEG
Interessamento encefalico
4
Manifestazioni cliniche generali
• Dermatografismo rosso
• Respiro di Biot
• Bradicardia
• Stipsi e paralisi vescicale
Rash
Squilibri del tono neurovegetativo
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RASH IN CORSO DI MENINGITE BATTERICA
§ Presenza rash in 176/683 (26%) casi § Patogeno in causa:§ N. meningitidis 162 (92%)§ Str. pneumoniae 8 (4.5%)§ Staph. aureus 2 (1.1%)§ Str. Gruppo B 2 (1.1%)§ H. influenzae 1 (0.5%)§ L. monocytogenes 1 (0.5%)
§ Aspetto petecchiale in 157 casi (89%)§ in 13/14 dei casi non da meningococco
van de Beek D, et al. NEJM 351:1849-1859
Manifestazioni cliniche generali
1. Rigor nucalis
2. Segno di Brudzinski
3. Segno di Lasegue
4. Segno di Kernig
5. Segno di Binda
Riflessi tonico-antalgici
Contratture muscolari che si realizzano per diminuire il dolore provocato dalla manovra
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Brudzinski
La flessione passiva dei capo in avanti fa flettere gli arti inferiori = gamba flessa sulla coscia e coscia flessa sul bacino.
Kernig
Mantenendo una flessione della gamba sul bacino di 90° non si riesce ad estendere l’arto inf.La flessione degli arti inferiori è accentuata dal tentativo di porlo seduto sollevando il tronco.Impossibilità di mettersi a sedere dalla posizione supina se si impedisce la flessione degli arti inferiori.
BindaLa lateralizzazione passiva del capo comporta la rotazione in avanti consensuale della spalla controlaterale
Brudzinski controlateraleLa flessione passiva dell’arto inferiore induce il rialzo dell’altro.
Magnus De KleinSe si ruota il capo compare l’estensione degli arti controlaterali e la flessione degli omolaterali.
Mortalità e complicanze neurologiche
Adulti§ Pfister HW,et al. Arch Neurol 50:575-81, 1993. § mortalità 18.6%, complicanze 50% (cerebrovascolari 15.1%,
edema cerebrale 14%, idrocefalo 11.6%)
§ Durand ML, et al. N Engl J Med 328:21-28, 1993.§ Mortalità 25% (stabile nel periodo 1962-88; S. pneumoniae > N.
meningitidis e Listeria)
§ Schuchat A, et al. N Engl J Med 337:970-75, 1997.§ Mortalità: S. pneumoniae 21%, Listeria 15%, N. meningitidis 3%.
§ Aronin SI, et al. Ann Intern Med 129:862-869, 1998§ Mortalità 27%, esiti neurologici permanenti 9%
§ van de Beek, et al. NEJM 351:1849-59, 2004§ Mortalità 34% (Str. pneumoniae 30% vs N. meningitidis 7%
p< 0.001)
Casi (n= 21) di meningite batterica dal maggio 2003 al maggio 2005
4
11
1
5
7
14
MeningocccoGram neg
Batteri non identificati
Pneumococcco
Rianimazione 7/7 = pneumococco4/7 = decesso
Does this adult patients have acute meningitis? Attia J. et al. JAMA 281:175-181,1999
§ Metanalisi di 10 studi (1966-1997) comprendenti 845 pazienti adulti non immunocpromessi;§ Nel 46% dei casi erano
contemporaneamnete presenti febbre, rigidità nucale e alterato stato di coscienza (triade classica)
§ L’assenza della triade escludeva, con sensibilità del 99-100%, la meningite.
Clinical Features and Prognostic Factors inAdults with Bacterial Meningitis .
van de Beek D, et al. NEJM 351:1849-1859
§ Studio nazionale olandese- 1998 - 2002 § 696 episodi di meningite batterica
comunitaria : 51% Str. pneumoniae, 37% N. meningitidis§ Nel 44% dei casi, contemporaneamente
presenti febbre, rigidità nucale e alterato stato di coscienza §§ Nel 95% dei casiNel 95% dei casi , , presenti 2 su 4 dei presenti 2 su 4 dei
sintomi febbre, rigidità sintomi febbre, rigidità nucalenucale, alterato , alterato stato di coscienza e cefalea.stato di coscienza e cefalea.
Attia J. JAMA 1999
Van de Beek NEJM 2004
FebbreRigidità nucaleAlterato stato coscienzaCefaleaNausea/vomitoSegni focali RashFebbre/alterato stato coscienza/cefalea
85 %70 %
67 %50 %30 %23%
22 %
46 %
77 %83%
69 %87 %74 %33%
26 %
44 %
Frequenza di segni/sintomi correlati a meningite acuta batterica
COMPLICANZE DELLA PUNTURA LOMBARE
§ Cefalea§ Parestesie dolorose§ sanguinamento locale o infezione§ Ematoma subdurale o epidurale § Cecità corticale§ Erniazione cerebrale
Erniazione cerebrale (1)
§ Può verificarsi dopo LP, in presenza di lesioni espansive cerebrali (infettive, neoplastiche, emorragiche).
§ Nel 1-2% dei casi può essere anche una diretta conseguenza della ipertensione endocranica legata solo alla meningite Horwitz SJ Arch Neurol7:524,1980. Rennick G BMJ 306: 953, 1993.
Erniazione cerebrale (2)
§ In una sostanziale proporzione di pazienti con meningite, sia la clinica che la TAC non sono in grado di identificare i soggetti che andranno incontro ad erniazionecerebrale. Kastenbauer S., et al N Engl JMed 346: 1248-1251, 2002
§ PRO§ i rilievi clinici non sono sufficienti per
escludere lesioni espansive;
§ la terapia antibiotica prima della LP non altera la possibilità di isolamento microbiologico.
§ CONTRO § un attento esame clinico ed obbiettivo possono
focalizzare l’uso della TAC;
§ lo screening può ritardare l’inizio della terapia con ripercussioni cliniche negative.
TAC cerebrale di screening?
Computed tomography of the head before lumbar puncture in adults with suspected meningitis
Hasbun et al. NEJM 345: 1727, 2001
§ 235 ptz con sospetta meningite sottoposti a TAC § 56/235 (24%) alterazioni neurologiche § 11 (5%) lesioni con effetto massa
§ Dati clinici correlabili alle alterazioni neuroradiologiche§ ≥ 60 anni (RR = 4.3)§ immunodeficit ( RR = 1.8)§ storia pregressa di danno cerebrale (RR = 4.8) § crisi epilettiche (RR = 3.2)
§ deficit focali (anomalie cognitive, lesioni focali, alterazioni linguaggio; RR = 3.2- 4.9)
§ 96 pazienti non presentava parametri correlati a danno cerebrale;§ TAC normale in 93 (97%) casi; VPN = 97%§ TAC con lesione con minimo effetto massa e
idrocefalo in 1 caso§ Tutti i pazienti sono stati sottoposti a LP senza
complicanze successive
Dei 201 clinici partecipanti allo studio, il 39% prescriveva la TAC
come standard care o per paura di problemi legali.
L’effettuazione della TAC ritardava la LP di ~2.5 ore.
Computed tomography of the head before lumbar puncture in adults with suspected meningitis
Hasbun et al. NEJM 345: 1727, 2001
QUESITO #4Entro quanto tempo va
iniziata la terapia antibioticain un paziente con sospetta
meningite batterica?
Timing della somministrazione della prima dose di antibiotico
§ Mancano dati conclusivi in merito alla necessità che la terapia antibiotica sia tempestiva.
§ Gli studi disponibili si basano sulla durata dei sintomi e non del processo meningitico § Revisione di 27 studi ad opera della BSI : § 1 decesso (1.9%) su 53 pazienti trattati con antibiotici
prima del ricovero; 30 decessi (12%) su 252 pazienti non trattati (BSSI. J Infect 1995; 30:89)
dati eterogenei per caratteristiche demografiche, microrganismi in causa, durata del follow-up
Timing della somministrazione della prima dose di antibiotico
§ Indicazione della BIS: somministrare a tutti i pazienti con sospetta meningite batterica 1.2 MU dibenzilpenicillina nel momento di invio in ospedale. Begg N. et al. J Infect 39: 1-15, 1999
§ L’indicazione appare ragionevole nella meningite meningococcica, che può avere un decorso rapidamente fatale. Rosentein NE et al. NEJM 344: 1378, 2004
§ Nelle altre forme di meningiti l’evoluzione non pare influenzatadal trattamento antibiotico pre-ricovero
§ Rispetto alla benzilpenicillina, appare preferibile il ceftriaxone per l’ ampio spettro, la migliore di diffusione nel LCR, la possibilità di somministrazione ai pazienti allergici a penicillina e la facile reperibilità.
Somministrazione in Pronto Soccorsodella prima dose di antibiotico nei pazienti con meningite batterica ?
§ 269 adulti con meningite batterica ad eziologia nota§ Individuati tre fattori prognostici indipendenti di mortalità:§ Ipotensione§ Alterato stato di coscienza§ Epilessia
Aronin SI, et al. Ann Intern Med 1998;129:862.
ANDAMENTO CLINICO DELLA MENINGITE BATTERICA IN RAPPORTO ALLA VARIAZIONE DI STADIO PROGNOSTICO
§ I pazienti venivano stratificati in 3 stadi a seconda dellapresenza dei fattori prognostici : § I = nessun fattore; mortalità: 9%;§ II = 1 fattore presente; mortalità: 33%;§ III = > 1 fattore presente; mortalità: 56%;
Aronin SI, et al. Ann Intern Med 1998;129:862.
ANDAMENTO CLINICO DELLA MENINGITE BATTERICA IN RAPPORTO ALLA VARIAZIONE DI STADIO PROGNOSTICO
Stadio all’arrivo in Area Emergenza
Stadio alla 1 dose di antibiotico
Andamento sfavorevole
I
II
IIIIII
II
III
3/35
0/63/4a
55/15920/32b
aP=0.008bP=0.003
ANDAMENTO CLINICO DELLA MENINGITE BATTERICA IN RAPPORTO ALLA VARIAZIONE DI STADIO PROGNOSTICO
QUESITO #5Quali terapia antibiotica
effettuare nel paziente con sospetta o provata meningite
batterica?
TERAPIA ANTIBIOTICA EMPIRICA (A-III)
Età Terapia antibiotica
<1 mese Ampicillina + cefalosporina 3^ b gena; ampicillina +aminoglicoside b
1-23 mesi cefalosporina 3^generazionea b
2-50 anni cefalosporina 3^generazionea b
> 50 anni cefalosporina 3^generazionea b + ampicillina 3^
a cefotaxime o ceftriaxoneb aggiunta di vancomicinsa se provenienza da aree ad alta incidenza di PRP
TERAPIA ANTIBIOTICA EMPIRICA (A-III)
Fattori predisponenti Terapia antibiotica
Immunodeficienza ampicillina + cefepime o ceftazidimeb
Frattura della base cranica cefalosporina 3^gena b
Trauma cranico, Vancomicina +ceftazidimePostchirurgica, o cefepime o meropenemShunt LCR
a cefotaxime o ceftriaxoneb aggiunta di vancomicina se provenienza da aree ad alta incidenza di PRP
TERAPIA ORIENTATA DAL GRAM (A-III)
Microorganismo Terapia antibiotica
S. pneumoniae cefalosporina 3^gena b c
N. meningitidis Penicillina G, ampicillina, o cefalosporina 3^gena
L. monocytogenes Ampicillina o penicillina Gd
a cefotaxime o ceftriaxoneb eventuale aggiunta di rifampicinac aggiunta di vancomicina se provenienza da aree alta incidenza si PRPc eventuale aggiunta di aminoglicoside
TERAPIA ANTIBIOTICA MIRATA (A-II, A-III)
Microrganismo Terapia antibiotica
Streptococcus pneumoniaePCN MIC <0.1 µg/mL Penicillina G o ampicillinaPCN MIC 0.1-1.0 µg/mL Cefalosporina 3^gena
PCN MIC >2.0 µg/mL Vancomicina + Cefalosporina 3^gena CTX
MIC >1.0 µg/mL Vancomicina + Cefalosporina 3^gena
a cefotaxime or ceftriaxone
TERAPIA ANTIBIOTICA MIRATA (A-I , A-III)
Microrganismo Terapia antibiotica
Neisseria meningitidisPCN MIC <0.1 µg/mL Penicillina G o ampicillinaPCN MIC 0.1-1.0 µg/mL Cefalosporina 3^gena
Haemophilus influenzaeβ-lattamasi-negativo Ampicillinaβ-lattamasi-positivo Cefalosporina 3^gena
acefotaxime or ceftriaxone
TERAPIA ANTIBIOTICA MIRATA (A-II, A-III)
Microrganismo Terapia antibiotica
Enterobatteriacee Cefalosporina 3^gena, o meropenem
Pseudomonas aeruginosa Ceftazidimeb, cefepimeb, o meropenemb
Streptococcus agalactiae Ampicillina or penicillina Gb
Listeria monocytogenes Ampicillina o penicillina Gb
Staphylococcus aureus OxacillinaMRSA o S. epidermidis Vancomicina
b Valutare se associare un aminogicoside
TERAPIA AGGIUNTIVA CON DESAMETASONE - RAZIONALE
§ Nella meningite batterica, il danno neurologico e la mortalità sono legati principalmente al processo flogistico nello spazio subaracnoideo.
§ Ridurre il processo flogistico significa ridurre le conseguenze patofisiologiche ( edema cerebrale, ipertensione endocranica, danno vasculitico o neuronale, alterato flusso sanguigno) della meningite
TERAPIA AGGIUNTIVA CON DESAMETASONE - ADULTI
§ 5 trial pubblicati– 3 randomizzati e con confronto placebo, 1 randomizzato ma senza confronto placebo , 1 studio osservazionale di coorte.§ In 4/5 studi , risultati non significativi
TERAPIA AGGIUNTIVA CON DESAMETASONE - ADULTI
§ 301 adulti, di età > 17 anni, con meningite batterica
§ Studio randomizzato, in doppio cieco, con confronto placebo.
§ Desametasone (0.15 mg mg/kg ogni 6 ore per 4 gg) dato 15-20 min. prima della 1a dose di antibiotico.
§ Tutti i pazienti: ↓ di complicanze (15 vs. 25% P=0.03) e di mortalità (7 vs. 15%; P=0.04)
§ Meningite pneumococcica : ↓ sigificativa di complicanze (26 vs. 52%; P=0.006) e di mortalità (14 vs. 34%; P=0.02)
de Gans J, van de Beek D. NEJM 2002;347:1549.
GESTIONE DEI CONTATTI di MENINGITE MENINGOCOCCICA
§ In Italia, i casi secondari di meningite meningococcica sono <2% (dati ISS) § La maggior parte dei casi secondari si
verifica entro 5 giorni dal contatto con il caso indice. § Nei contatti ad alto rischio va effettuata la
la chemioprofilassi, anche se mancano studi controllati di alta qualità sulla sua efficacia.§ Nel caso di focolai epidemici deve essere
presa in considerazione la vaccinazione.
CHEMIOPROFILASSI NEI CONTATTI DI MENINGITE MENINGOCOCCICA (1)
§ Deve essere iniziata il più presto possibile, preferibilmente entro 24 ore dalla identificazione del caso indice (A-III)
§ Va limitata a chi ha avuto un contatto stretto (<1 metro) e prolungato con l’ammalato nei 7 giorni precedenti l’esordio della malattia:§ conviventi§ persone che frequentano regolarmente
(quotidianamente) il domicilio del malato§ colleghi di lavoro che condividono la stessa
stanza§ contatti scolastici (stessa classe)§ operatori sanitari esposti direttamente e senza
di mascherina alle secrezioni del malato.
CHEMIOPROFILASSI NEI CONTATTI DI MENINGITE MENINGOCOCCICA (2)
§ Ciprofloxacina§ solo adulti: 500 mg in dose unica
§ Rifampicina § adulto: 600 mg x 2 ad die per 2 gg§ bambino >1 m: 10 mg/Kg al dì per 2 gg
§ <1 m: 5 mg/Kg al dì per 2 gg
§ Ceftriaxone§ adulto e gravide: 250 mg im in dose unica§ bambino <15 aa: 125 mg im in dose unica
Linea Guida interaziendale
§ Vaccino tetravalente A,C,Y,W135: può essere utilizzato in associazione con la chemioprofilassi, se l’agente etiologico appartiene ad un sierogruppocontenuto nel vaccino. Efficacia limitata nei bambini di età inferiore ai 2 anni.
§ Vaccino monovalente coniugato C: per bambini di età 2 mesi e 2 anni nel caso di focolai epidemici in cui l’agente eziologico sia costituito dal sierogruppo C.
§ Non esiste un vaccino verso il meningococco disierogruppo B, causa di cluster epidemici in Europa.
§ La vaccinazione non sterilizza i portatori.
VACCINAZIONE NEI CONTATTI DI MENINGITE MENINGOCOCCICA
§ La chemioprofilassi va effettuata ai contatti stretti ( minori e adulti, anche se vaccinati ), in un cluster epidemico (2 o più casi insorti nella stessa classe o sezione entro un periodo di 60 gg ). § Rifampicina § Adulti e bambini età > 1 mese: 20 mg/kg/die (fino
ad un massimo di 600 mg/die) in unica somministrazione per 4 giorni;§ Bambini età = 1 mese: 10 mg/kg/die in unica
somministrazione per 4 giorni.
CHEMIOPROFILASSI NEI CONTATTI DI MENINGITE DA h. INFLUENZAE (1)