Dono e Vita no.3 settembre 2011

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Periodico trimestrale di Informazione e Promozione dell’Associazione Volontari Italiani Sangue del Veneto e dell’Associazione Bellunese Volontari Sangue Pubblicazione Trimestrale - Registrazione Tribunale di Treviso n.494 del 25/6/92 ANNO XXXIII - n.2 Giugno 2011 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, LO/MI - Iscr. Reg. stampa n°06125 del 17/12/97 - Tiratura e diffusione: 120.000 copie. www.avisveneto.it. Numero 3 Settembre 2011 Autunno, andiamo, è tempo di donare... Settembre2011Cover_Cover_Dono&Vita 16/09/11 12.19 Pagina 1

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Dono e Vita no.3 settembre 2011

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Periodico trimestraledi Informazione e

Promozionedell’AssociazioneVolontari Italiani

Sangue del Veneto e dell’Associazione

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Numero 3Settembre 2011

Autunno, andiamo, è tempo di donare...

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Quanti siamo, dove siamo, quanto doniamo in Italia e Veneto

Sommario

L’Editorialedi Alberto Argentoni pag.4

La pagina del direttoredi Beppe Castellano pag.5

Attualità trasfusionaleNiente tempesta, ma... pag.6

West Nile a Treviso e Venezia pag.8

Cooperazione InternazionaleAmerica Latina, i perché del nostro impegno pag.9

Il FattoLa “bottega” per essere liberi pag.10

“Voglio andare a scuola” pag.11

Attualità - Eventi in divenire-Treviso, convegno qualità/sicurezza- Scuola formazione Triveneto- Padova: tempo di donarsi- La stampa calcia e placca Avis

da pag.12

Riso fa buon sangue: finaleUn “kosovaro” che fa buon sangueTappa a Cittadella con ‘cani e porci’Un lungo tour estivo

da pag.14

Pagine GiovaniConvegni, incontri, forum, gare,manifestazioni e appuntamenti dei giovani avisini veneti da pag.16

Musica nel Sangue 2011/12Riapre la scuola, torna la musicadelle “band” giovanili pag.20

Il Bello del VenetoLe vie dei Romani: Julia Concordia,incrocio di civiltà da pag.21

Bilancio SocialeUn estratto del Bilancio Sociale2010 di Avis Regionale da pag.23

Pagine GiovaniLa nuova “blood generation” fa rete.Cronache da Strassoldo pag.28

Le sette sorelleCronache associative dalle nostreprovince avisine e dell’Abvs

Venezia da pag.29

Belluno da pag.32

Padova da pag.34

Verona da pag.36

Treviso da pag.39

Vicenza da pag.42

Rovigo pag.14

Lettere & OpinioniTre pagine, con le belle lettere dei nostri lettori da pag.45

Periodico trimestraledi Informazione e

Promozionedell’AssociazioneVolontari Italiani

Sangue del Veneto e dell’Associazione

Bellunese Volontari Sangue

www.avisveneto.it.

Numero 3Settembre 2011

Autunno, andiamo, è tempo di donare...

Dono & Vita Anno XXXII - n° 3 - settembre 2011

Periodico di informazione e promozione dell’Associazione Volontari Italiani Sangue

e dell’Associazione Bellunese Volontari Sangue

Editore - Segreteria - AmministrazioneAVIS Regionale via Ospedale,1 - 31100 Treviso

tel. 0422 405088 - fax 0422 [email protected]

REDAZIONEVia Roma, 38 - 31033 Castelfranco Veneto (TV)

tel. 0423 420078 - Fax: 0423 3445078320 4784837

E-mail: [email protected]

Presidente Avis Regionale VenetoAlberto Argentoni

Responsabile stampa associativa AVIS Regionale:Nereo MarchiIdea Grafica: Elena Fattorelli-Luca Fantoni - VeronaFotolito: Typongraph D. S. - S. Martino B. A. (Vr)Stampa: Mondadori Printing - VeronaDiffusione Editoriale: Prontopack - Zevio (VR)

LA REDAZIONEDirettore Responsabile:

Beppe Castellano - [email protected]

Vice Direttore Esecutivo/Segreteria Redazione:Michela Rossato - [email protected]

Coordinamento grafico-editoriale: Nereo Marchi

Vice Direttore: Roberto Rossini

Redattori responsabili per le provinciali AVIS - ABVS

BELLUNO: Manuel Pierobon; PADOVA: Marco Menin, Dante Gardin; ROVIGO: Andrea Mantoan; TREVISO: Paola Barro, Michela Rossato, Daniela Moro;VENEZIA: Giorgia Chiaro, Ottaviano Cereser,Giorgio Scotto, Dario Piccolo;VERONA: Roberto Rossini; VICENZA: Enrico Iseppi, Gianfranco Sottoriva.

Redazione giovaniManuela Fossa (VE), Lucia Del Sole (VE), GiuseppeMorrone (TV), Fulvia Chiaro (VE), Dario Piccolo(VE), Umberto Panarotto (VR), Bruno Gardin(VR),

Collaboratori fissi e rubricheOttaviano Cereser, Bernardino Spaliviero, FrancescoMagarotto, Roberto Rondin, Francesco Joppi,Giorgio Gobbo, Vilma Fabris.

Hanno collaborato a questo numero:Alessia Forzin, Franco Pozzebon, Alfio Bolzonello, BorisZuccon e Ufficio Stampa Avis nazionale, Silvia Apollonio,Giorgio Brunello, Tiziano Graziottin, Lauretta Vignaga,Francesco Benozzo, Orietta Guerrasio, Gina Bortot,Roberto Sartori, Gianni Mamprin, Piergiorgio Lorenzini,Gino Foffano. In copertina: foto di Beppe Castellano

Chiuso in fotolito il 12 settembre 2011Il prossimo numero uscirà a dicembre 2011

IL MATERIALE VA INVIATO IN OGNI CASOENTRO IL 31 OTTOBRE 2011.

Foto a stampa, anche se non pubblicate, NON SI RESTITUISCONO.

Lettere e interventi vanno inviati, firmati a: REDAZIONE DONO & VITA

Via Roma, 38 - 31033 Castelfranco Veneto (TV)[email protected]

oppure AVIS ABVS Regionale Veneto Via Ospedale, 1 - 31100 Treviso

[email protected]

Gli articoli delle AVIS Comunali DEVONO passare attraverso i redattori di ogni PROVINCIALE. Vi invitiamo a contattarli anche per essere inseriti su

www.donoevita.it

Cliccateci anche su Facebook, ogni giorno con voi..

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L’estate appena trascorsa è stata un po’ particolare.La crisi economica e l’incertezza politica hanno

tolto serenità a questo periodo dell’anno, tradizional-mente dedicato al riposo e al divertimento. Anche ilmondo del volontariato ha vissuto questo clima. Lasituazione trasfusionale nonha visto situazioni di emer-genza ma sicuramente “nonsiamo andati bene”. Sipotrebbe avere un 2011senza crescita della raccoltain Veneto: sarebbe la prima volta dopo molti anni. Sipone, allora, una domanda spontanea: questa situa-zione è dovuta alla crisi? Quando non si sta bene ci sichiude in se stessi e si è meno attenti ai bisogni deglialtri. Sarebbe molto triste perché noi donatori cisiamo assunti una responsabilità verso gli ammalati, i

soggetti più indifesi e inermi dopo i bambini.Sarebbe anche molto pericoloso perché è chiaro cheda questa crisi globale si esce solo stando insieme eperseguendo il bene comune. C’è, però, una buonanotizia che dovremmo diffondere. È il risultato diuna ricerca scientifica svolta in Germania: il dono èstrettamente collegato alla felicità. Lo studio hadimostrato che chi dona, denaro - impegno - sangue,ha la percezione di essere e di vivere più felice. Non èstato chiarito se si è più felici perché si dona o, vice-versa, si dona perché si è più felici. Ma non importa,il risultato è lo stesso. Una conferma indiretta al risul-tato di questa ricerca potrebbe essere quella largamaggioranza dei donatori Abvs che - come abbiamoriferito nel numero di giugno - ha dichiarato di nonvolere alcuna benemerenza per la propria attivitàdonazionale: gli basta donare! Personalmente credoche chi dona fa un regalo a se stesso anche se magari

l’attività nel volontariatotoglie un po’ di leggerezzaalla nostra vita per l’impe-gno e la responsabilità cherichiede. Ecco il messaggioper tutti: la logica del dono e

la responsabilità reciproca come strumenti per supe-rare la crisi e sentirci tutti un po’ più felici. Per noidonatori di sangue l’invito a dare il buon esempio!Quando nell’oscurità si intravvede una luce, ci sem-bra di essere già al sicuro.

Alberto Argentoni, presidente Avis regionale Veneto

Il periodo estivo si è concluso ed è quindi tempo diqualche bilancio. I primi otto mesi dell’anno

hanno visto un equilibrio tra raccolto e trasfuso,senza che ci siano state, per fortuna, criticità partico-lari. La raccolta associativa ha visto un lieve decre-mento della raccolta di globuli rossi (tra -0,5 e -1%),un aumento della plasmaferesi (+1%), un lieve

aumento dei consumi(+1%). Tutti i dati più pre-cisi li trovate a partire dapagina 6, elaborati daln o s t r o B e r n a r d i n oSpaliviero con le solitetabelle. A livello di organiz-zazione e di sistema si sonofatti dei passi in avanti: sisono trovate delle soluzionitampone per le carenze dipersonale nei Dimt diVenezia e Verona, ci si avviaa una soluzione “ponte” sulversante dei rimborsi per le

attività associative nel Dimt di Venezia, si è in attesadell’autorizzazione della Segreteria regionale per l’ac-quisto di un pacchetto concordato di prestazioniaggiuntive (straodinari) per il personale dei Centritrasfusionali, si è giunti ad un accordo sindacale perl’assunzione del personale medico a livello diparti-mentale. Si è anche concluso il tavolo tecnico per l’o-mogeneizzazione del trattamento dei donatori a livel-lo regionale. È stato ribadito il livello essenziale degliesami da effettuare sul donatore (assicurando anche ilColesterolo HDL e il PSA per casi selezionati) e lapossibilità di effettuare ulteriori esami di approfondi-mento ma solo sulla base delle decisioni del medicoselettore. Inoltre, si sono stabilite cifre e criteri certiper i rimborsi previsti dalla convenzione. Proseguiamo nel nostro impegno associativo, avendoparticolare attenzione all’attività di chiamata deidonatori, al sempre maggior impegno per la qualità ela sicurezza nella raccolta associativa, ad un serratoconfronto con le istituzioni per far funzionare meglioi servizi. Insomma, come diciamo in copertina:“Autunno, andiamo... È tempo di donare!” A.A.

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Passi avanti, ma sul filo dell’equilibrista

Raccolta inVeneto: verso crescita “zero”

Eppure una ricerca, tedesca, afferma che chi dona è più felice

La goletta web dell’informazione di Avis regionale,dicevamo lo scorso numero, è salpata. Vale la pena,

quindi, fare un piccolo, limitato bilancio di questiquattro mesi di navigazione. Dal 28 aprile ai primi disettembre, al momento di andare in stampa, abbiamoavuto 1.830 visitatori unici assoluti che ci hanno visi-tato 2.851 volte. Le pagine visualizzate sono state8.340 per una media di pagine “lette” di 2,93.Mediamente l’internauta trascorre sul sito di donoevi-ta.it 2,45 minuti. In pratica legge un articolo al minu-to. Il 27% dei nostri lettori-web è arrivato per trafficodiretto (cioé digitando www.donoevita.it), il 35%circa dai siti referenti (avisveneto.it, ecc.) e il 37/38%tramite i motori di ricerca (Google, ecc.). Interessantenotare che se, ovviamente, la maggior parte dei contat-ti arriva dall’Italia - ma non tantissimi dal Veneto - sisono collegati al nostro giornale anche da altri 23 Paesidel mondo: in testa Gran Bretagna, Brasile, Argentina,Germania e perfino Russia e Stati Uniti. Insomma lanave va. E la “benzina” per farla andare sta nei 131articoli pubblicati fino al 31 agosto, da un numero astampa all’altro. In media poco più di un nuovo arti-colo ogni giorno. In parte dobbiamo ringraziare i col-laboratori dalle provinciali. Spiccano su tutti, in que-sto senso, i ragazzi di Venezia che hanno imparatosubito a inserire direttamente gli articoli. Molti, inve-ce, gli altri che passano prima attraverso le mail dellaredazione. Non sappiamo se i numeri del sito su espo-sti siano esaltanti (siamo neofiti del web), ma sono iprimi numeri che abbiamo, quindi sono fatti.

Ciò che ci fa però estremamente piacere sono leoltre 26mila visualizzazioni dei post (e delle

immagini) pubblicati sulla pagina Facebook del nostroperiodico. Questo da quando l’abbiamo “lanciata”,sempre a fine aprile scorso, insieme al “profilo” di“Redazione Dono&Vita”. Quest’ultimo ha colleziona-to 373 “amicizie” in tre/quattro mesi mentre i “mi

piace” sulla pagina donoevita.it diFacebook sono arrivati a 175. Anche questoè, per noi della redazione, un mondo piut-tosto nuovo, ma s’è già pian piano impara-to come iniziare a pubblicizzare le notiziepiù interessanti del sito e a pubblicare leimmagini (tantissime, quando siamo sulluogo) dei vari avvenimenti. Per quantoriguarda i contatti Fb sulla nostra paginaecco un dato molto interessante: la stragrande maggio-ranza (il 75,8%) di chi viene a leggerci e interagiresono “giovani” sotto i 44 anni. E non poteva esserealtrimenti, visto che è la vera “piazza globale” in cui siritrovano oggi tutti. Particolare curioso, l’1% degliiscritti è minorenne. Alcuni, tra l’altro, iniziano adinviarci le notizie (poi eventualmente da approfondireda parte della redazione per pubblicarle) direttamentetramite Facebook. Quasi ogni giorno, infatti, salvo tra-sferte esterne dei redattori, il profilo è infatti aperto e“comunicante”. Nei due grafici qua sotto l’età mediadegli accessi alla pagina-gruppo Facebook di donoevi-ta.it e l’andamento dei contatti durante questi mesi.

Un ultimo e doveroso appunto riguarda il “prodot-to a stampa”. Ringraziamo di cuore i tanti lettori

che ci telefonano o ci inviano mail per dire di tenerduro col periodico “di carta” e, anche, di “risparmiare”sui costi delle due o più copie che arrivano in famiglia.Qualcuno è pure venuto, di passaggio da queste parti,a trovarci in redazione. A tutti (anche per i cambi diindirizzo, ce ne arrivano a decine in mail) ripetiamoche la gestione dei vostri indirizzi è COMPETENZAESCLUSIVA delle rispettive Avis comunali e provin-ciali di appartenenza. Noi della Redazione sappiamoche ci siete e ci leggete (e vi ringraziamo per questo),ma non sappiamo - ovviamente - da DOVE. Buonautunno e buon... dono.

Beppe Castellano

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Primi mesi in “navigazione”

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L’estate 2011 ormai è alle spalle, con qualche pate-ma d’animo e qualche alzata di tono, ma alla fine

i temuti momenti di emergenza non ci sono stati.Bravi soprattutto i donatori e i dirigenti locali diAvis, che hanno fatto la loro parte tutta intera. Agliammalati non è mancato mai il necessario e insosti-tuibile supporto trasfusionale.

Variazioni minime sotto l’1%

I dati del Centro Regionale Attività Trasfusionali(Crat) Veneto dei primi sette mesi dell’anno (gen-naio-luglio) mostrano però una riduzione delle dona-zioni di sangue intero (-0,5% pari a -816), e unincremento delle plasma-feresi (+1,1 pari a +352).Ancorchè non sianodisponibili i dati corri-spondenti delle donazioniin multicomponente, leinformazioni indirette ci dicono di una riduzione diparecchie centinaia (circa 500-700). Nello stessoperiodo (gennaio - luglio) i consumi di unità di ema-zie concentrate sono aumentati “solo” dello +0,6%pari a 834 unità. Infine il contributo all’autosuffi-cienza nazionale è aumentato, avendo dato il Venetoalle regioni carenti 9.163 unità di emazie (+11,9%pari a +971).Ammettiamo di non aver ben capito come con una

riduzione delle donazioni di sangue abbiamo soppe-rito all’incremento dei consumi e anche aumentato lecessioni extraregionali, ma in buona sostanza ciò puòessere avvenuto solo con una riduzione delle scorte inemoteca e/o con una riduzione dello sfrido, cioè dellesacche dissipate per motivi tecnici, sanitari o per sca-

denza. Rimane il fatto chetutto si svolge nell’ambitodi una percentuale divariazione sotto l’1%; sitratta cioè di scostamentiminimi che potranno

essere verificati in dettaglio con la consueta e puntua-le verifica a conclusione dell’anno solare. Solo i dati Kedrion del conferimento del plasma allalavorazione industriale mostrano un incremento del6% nei primi otto mesi dell’anno (gennaio-agosto),

ma va considerato che nei primi mesi 2011 è statoritirato il plasma ottenuto dai donatori alla fine del2010 e che non è stato poco.Di fatto la situazione complessiva è sostanzialmentestagnante e questo deve far riflettere su altre questio-ni che riguardano la totalità del Sistema Sanitario delVeneto e i riflessi nella nostra regione della crisi com-plessiva economica, culturale, sociale e politica. Manon è questa la sede e non è qui che abbiamo modoe spazio per farlo. Alcune sottolineature, però, sononecessarie.

Verona è carente

Novità prevista da tempo: il DIMT veronese ha per-duto la propria autosufficienza. Negli ultimi diecianni avevamo osservato la progressiva erosione delbuon margine operativo del sistema trasfusionaleveronese, dovuto all’incremento importante e conti-nuo del proprio fabbisogno, nonostante gli elevatilivelli delle donazioni (la terza provincia in Veneto).

Anche questo è un segnale indiretto dell’incrementoprogressivo di quantità (e qualità) del sistema ospe-daliero della provincia veronese, che tutto lascia pre-vedere continuerà nel prossimo futuro. Non man-cherà di certo il lavoro ai dirigenti Avis.

Padova è in netto recupero

Da un paio d’anni osserviamo con soddisfazione iprogressi della provincia padovana. Sembrano lonta-ni i tempi della discesa agli inferi della grave crisi tra-sfusionale conseguenza di scelte profondamente erra-te compiute soprattutto nell’ambito del policlinicouniversitario. Il recupero del rilevante gap richiedeanni di difficile lavoro, ma il passo preso sembraormai deciso e sicuro.

Treviso paga la riorganizzazione della raccolta associativa

Risultato amaro, ma prevedibile e atteso. La necessa-ria riorganizzazione della capillare raccolta domeni-cale Avis, della quale si avvalgono i donatori di 62Avis Comunali su 90, e che ha portato alla chiusuradi ben 16 punti di prelievo, ha determinato la perdi-

Niente tempesta,ma forse non c’ètanto da far festa

Equilibrio precario e fortunoso, ma ce l’abbiamo fatta

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ALEIl titolo è:“Sicurezza e qualità trasfusionale attraverso

lo sviluppo del volontariato del sangue in AmericaLatina”. Ed è il progetto di cooperazione internazionalesul quale da più di un anno ci si sta cimentando in Avisnazionale e regionale, lavorandoci alacremente perarrivare alla sua formale presentazione. Ormai siamoin dirittura d’arrivo, ma la corposa documentazione cheè stata prodotta sta a dimostrare la vastità e lacomplessità del progetto stesso. Si tratta, in effetti,della prima volta che un’associazione del volontariatodel sangue viene coinvolta direttamente incontemporanea su quattro Paesi (Bolivia, Ecuador, ElSalvador, Guatemala) e in rete su altri quattro(Argentina, Cile, Honduras, Paraguay), in un progettoche sarà finanziato dal Ministero degli Affari Esteri,Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppoe avrà come partner italiani l’Istituo Italo-LatinoAmericano (IILA), braccio operativo del Ministerodegli Affari Esteri, e Avis. L’obiettivo specifico è ladiffusione/rafforzamento dell’associazionismo, peraumentare progressivamente la donazione volontarianon remunerata, anonima, periodica. Nell’ambito delprogetto si è inserita la possibilità di cessione diplasmaderivati italiani, proprietà delle regioni cheattualmente, e anche questo per la prima volta,presentano eccedenze significative di F.VIII, F.IX, ecomplesso protrombinico, i farmaci procoagulantinecessari per la cura dell’emofilia. Ne parlammo laprima volta nel mese di marzo in una riunione di areaa Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, a tutti i Paesicoinvolti suscitando vivo interesse, rinnovato in manieraesplicita nel convegno di inizio giugno a Trieste (vediservizio sul numerop di giugno e su www.donoevita.it).Il Segretario generale di Iila, Giorgio Malfatti di MonteTretto, chiese conferme al Centro nazionale sangue, cherispose a sua volta chiedendo un incontro alla dott.ssaElisabetta Belloni, Ministro plenipotenziario dellaDirezione generale della Cooperazione allo sviluppopresso il Ministero degli Affari Esteri. Questo incontrosi è svolto con soddisfazione il 15 giugno scorso e il 22giugno il dott. Giuliano Grazzini, direttore del Centronazionale sangue, ha confermato in modo ufficiale ladisponibilità in Italia di plasmaderivati eccedenti ilfabbisogno nazionale e che possono quindi essere messia disposizione, gratuitamente o a rimborso dei costi di

produzione, ai Paesi Latinoamericani che ritenesserodi cogliere questa opportunità. Se così fosse, questi Paesipotrebbero avere un significativo risparmio rispettoall’oneroso acquisto dei prodotti commercialiinternazionali, liberando le risorse necessarie perrifondare il loro servizio trasfusionale poggiandolosullo sviluppo del volontariato non remunerato stileAvis. In pratica, il progetto di cooperazione si avvarrebbedi due linee di finanziamento: quello messodirettamente a disposizione dal Ministero degli AffariEsteri italiano e quello dei Paesi Latinoamericani,ottenuto grazie ai plasmaderivati eccedentari italiani eche potrebbe anche risultare molto più cospicuo. C’è,dunque, molta attesa qui in Italia e in America Latinaper vedere partire davvero questo ambizioso progetto.Se riusciremo a farlo decollare, potremo dire di avercontribuito a far crescere il sistema trasfusionale didiversi e numerosi popoli latinoamericani, popoli cheattualmente sperimentano nei loro ospedali tragedietrasfusionali da noi ormai solo nella memoria deigrandi vecchi, in particolare nel settore materno-infantile. Molte donne, infatti, muoiono durante ilparto per emorragia, senza poter "acquistare" il sangueper la trasfusione. Da qui l'importanza (come fece ilnostro fondatore Vittorio Formentano nel 1927,proprio vedendo morire una partoriente) di promuoverela donazione volontaria e gratuita in quei Paesi. Valela pena impegnarsi. Il 6 settembre scorso si è riunitaper la prima volta la nuova "Consulta tecnicapermanente nazionale per i servizi trasfusionalinominata dal Ministro della Salute presso il Cns. Inquesto senso le notizie sembrano buone, la Consultainfatti doveva dare formalmente il "la" al Ministro perl'avvio del progetto plasma. Sempre a inizio settembrec'è stato un incontro informale fra il presidentenazionale Avis Vincenzo Saturni e il Ministro degliEsteri, Franco Frattini. Quest'ultimo ha assicurato ilsuo personale interessamento e impegno sul progetto.Se tutto va bene e non saltano fuori intoppi imprevisti,prima della fine dell’anno dovremmo (usiamo ilcondizionale per scaramanzia) arrivare alla firma formaledel progetto. Bernardino Spaliviero

America Latina e i perché del nostro impegno

ta di alcune centinaia di donazioni. Era inevitabile.Siamo fiduciosi che dopo il comprensibile momentodi perplessità i donatori torneranno a donare come epiù di prima, riscontrando il netto miglioramentodella qualità degli ambienti dedicati alle donazioni edella sicurezza complessiva delle donazioni. Rimane

comunque il fatto che la provincia di Treviso donaassai più di quanto le necessita, contribuendo inmisura significativa all’autosufficienza regionale enazionale. Tanto che, si evince dalla tabella delle ces-sioni extraregionali è quella che, insieme a Rovigo, ècresciuta di più percentualmente nell’invio di sacche.

Conclusioni

Attenzione alla ripresa autunnale. I dirigen-ti sono impegnati nei confronti interniall’Avis e con i nostri interlocutori professio-nali e istituzionali in Regione e nelleAziende Sanitarie, nella difficile ricerca diun equilibrio che consenta di rendere soste-nibile l’insieme dell’attività trasfusionale inuno scenario di carenza sempre più grave dirisorse economiche e umane. In questomomento si inserisce anche il processo diverifica e riqualificazione di tutto il sistemanell’obbedienza tassativa alle norme europeesu qualità e sicurezza. Dunque un passaggiostretto da non poter evitare né rinviare, madall’altra parte c’è finalmente un approdosicuro; prima e meglio lo percorriamo eprima avremo i risultati. Sappiamo bene chela ripresa dopo le ferie porta con sé un rile-vante incremento del fabbisogno trasfusio-nale. Tutti i dirigenti e i Donatori faccianola loro parte con la consueta disponibilità: èsu loro che confidano gli ammalati. Non liabbiamo mai delusi e non li deluderemocerto ora. Bernardino Spaliviero

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Arieccola! Sul finire dell’estate la “culex” ha colpi-to ancora. Proprio mentre andavamo in stampa,

lunedì 12 settembre, scoppiava un putiferio a Trevisoe, in misura minore, a Venezia. Complici, soprattut-to, titoli mal azzeccati di alcuni quotidiani del tipo:“Febbre Nilo, 2 casi gravi, stop donazioni di sangue”.Si trattava di due anziani, poi i casi sono diventati tre,già ricoverati in gravi condizioni per tutt’altre patolo-

gie. Fatto sta che, nono-stante i tempestivi inter-venti dei dirigenti avisi-ni, molti donatori leg-gendo i titoli non si sonorecati a donare comeprevisto. Vogliamo, qui,ricordare a tutti i dona-tori, in qualunque pro-vincia possa riapparire

l’allarme (di solito in estate, quando le zanzare dila-gano) in merito alla cosidetta “febbre del Nilo” -West Nile Virus - che possono SEMPRE andare adonare. La sospensione cautelativa di 28 giorni dalladonazione, nel caso si verifichi anche un solo casonella provincia, si applica solo ai donatori che dona-no in Centri trasfusionali dove non c’è il test NAT-Pcr. In TUTTI i Centri trasfusionali ospedalieri eCentri di raccolta associativi Avis tale test scattaimmediatamente ad ogni minimo allarme di WNV.TUTTI i donatori del Veneto, quindi, possono oggie sempre donare in tutta tranquillità. Sono, anzi,ancora più controllati e monitorati anche in relazio-ne alla propria salute. Nessun allarme e nessun allar-mismo, quindi. In caso di dubbi trovate sempre noti-zie e approfondimenti in tempo reale sul sitowww.donoevita.it e su www.epicentro.iss.it/proble-mi/westNile/westNile.asp.

Ultim’ora: West Nile Virus a Treviso e Venezia

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La cultura della solidarietà passa anche attraverso ilcarcere. I vertici dell’Avis nazionale, regionale e

provinciale hanno incontrato a luglio i ragazzi della“Bottega Grafica” dell’Istituto Penale Minorile diTreviso che si sono impegnati nella realizzazione delmanifesto “Il dono del sangue per un’Europa solida-le”, in occasione della 75ª Assemblea Nazionale Avis,tenutasi a Bergamo lo scorso maggio. Il manifesto eraispirato alle due grandi ricorrenze di quest’anno: il150° dell’Unità d’Italia e l’Anno Europeo delVolontariato. I ragazzi lo hanno prodotto grazie aBottega Grafica, il laboratorio interno al carcereminorile nato nel 2003 con l’intento di offrire aidetenuti una valida opportunità di crescita formativa,professionale e umana. Il laboratorio internoall’Istituto Penale Minorile, favorisce il cammino direinserimento nella società e nel mondo del lavorodei giovani che stanno scontando una pena. Questoattraverso la realizzazione di progetti grafici, depliant,locandine, brochure e poster per enti pubblici e asso-ciazioni del non profit. Un’iniziativa che trova d’ac-cordo anche l’assessore regionale alle politiche

dell'Istruzione, della Formazione e del Lavoro, ElenaDonazzan, intervenuta alla cerimonia accanto alDirigente del Centro Giustizia Minorile delTriveneto, Paolo Attardo, al direttore della struttura,Alfonso Paggiarino, agli educatori e ai ragazzi attual-mente coinvolti nel laboratorio. In rappresentanza diAvis nazionale e regionale sono intervenuti il respon-sabile dell’Area Comunicazione, Sergio Valtolina e ilcoordinatore del Comitato medico, BernardinoSpaliviero. Per l’Avis provinciale di Treviso c’era ilpresidente Gino Foffano. Presenti alla cerimoniaanche i due assessori del Comune di Treviso, MauroMichielon e Andrea De Checchi. “La scelta di affidare alla Bottega Grafica la realizza-zione del manifesto assembleare - spiega Valtolina - ènata dalla volontà di coinvolgere questi giovani in ungrande progetto che potesse renderli protagonisti, stimo-lando la loro creatività e voglia di comunicare. Il nostrograzie, assieme alla consegna di una fotocamera digitalee di un contributo di 800 euro per borse lavoro, rappre-senta un impulso a proseguire il percorso di crescita pro-fessionale e personale che i ragazzi intraprendono quoti-dianamente all'interno dell’Istituto”.“Avis non si interessa solo di sangue. Dare a questiragazzi la possibilità di realizzare qualcosa per la nostraassociazione, significa avvicinarli alla cultura della soli-darietà e contribuire alla loro integrazione sociale - sot-tolinea il presidente dell’Avis provinciale, GinoFoffano - sono ragazzi che hanno sbagliato, ma chehanno la possibilità di reinserirsi a pieno titolo nellasocietà una volta usciti dall’Istituto”. Un Istituto che, nel panorama delle carceri minorilidel Paese, spicca in positivo, nonostante tutto. Neparliamo nel servizio-testimonianza del collegaFranco Pozzebon del settimanale “L’Azione” diVittorio Veneto e nella pagina accanto.

Michela Rossato e Boris Zuccon

Diciotto ragazzi. Il colpo d’occhio è quello di ungruppo di amici, proprio come quelli in cui ci si

può imbattere ogni giorno al muretto, in qualsiasiperiferia. I ragazzi ospiti dell’Ipm di Treviso, anchequelli di nazionalità non italiana che sono la maggio-ranza, vestono, pensano e si esprimono come gli altrigiovani; e hanno tutti una residenza triveneta: daGorizia a Monselice, da Trieste a Bolzano a Mestre.Anche se sono di varie nazionalità, dall’est Europa alMagreb. L'insolita piccola folla di visitatori per lapremiazione dell’Avis li rende protagonisti, anche setendono a restare in disparte, tranne i diretti interes-sati. Il clima di cordialità, la presenza amica del cap-pellano, sciolgono un po’ l’atmosfera. Uno di loro,vedendo gli altri che mostrano alle autorità i lavorirealizzati con la Bottega grafica oppure i loro bei dise-gni a matita raccolti su quadernoni, si fa coraggio e siavvicina: “Io ho una grande passione per la musica. Ètutta la mia vita. Mi piace inventare musica che espri-me le emozioni che provo. Come? Al computer! Mi piacetantissimo”. Ce n’è un altro, piccoletto e timido, chemanda avanti un amico: “Lui vorrebbe farsi intervista-re…”. salvo negare subito quella sua volontà, con lafaccia cupa. Come di chi vorrebbe parlare per liberar-si di un qualche peso e intravvede in quella visita dipersone esterne e giornalisti un’occasione propizia.Perché non interpellarli direttamente? “Cosa ti mancadi più a star qui dentro?”. La risposta, dopo un attimodi sorpresa, arriva senza incertezze: “La prima cosa èla famiglia. Sì. I primi giorni ho pianto in continuazio-ne, pensando alla mia famiglia, ai miei fratelli. Laseconda cosa è la libertà. Mi manca tantissimo lalibertà!”. A guardarlo negli occhi d’adolescente, s’in-tuisce che lui all’importanza della libertà, fino a solo

qualche settimana prima, non ci aveva mai pensato.Ed ora spera e sogna, come ogni ragazzo: “Non soquando uscirò... ma a settembre vorrei tanto poterandare a scuola. L’ho già visitata: è proprio bella! Potreiimparare tante cose e così poi un giorno fare il lavoro cheho in mente: il barista”. La vita per loro, lì dentro, èscandita e organizzata. Sveglia alle 8, pranzo alle 12,cena alle 18 e durante il giorno attività di vario gene-re: scuola, laboratori, gioco, musica, sport… e tantatelevisione (sono forse tra i ragazzi della loro età quel-li che seguono più di tutti i telegiornali, per saperequel che accade fuori). Ma inevitabilmente, nostalgiae noia. Perché la vera vita è fuori, prima possibile.Però, con gli anticorpi affinché non sia la stessa “sba-gliata” di prima, condita di eccessi e violenze, e piut-tosto fatta di adulti che ascoltano e incoraggiano, conopportunità concrete, anche piccole: un manifesto dafare, una maglietta da disegnare... Franco Pozzebon

Sono 19, in Italia, gli Istituti penali per i minoren-ni (IPM) e quello di Treviso è l’unico nel

Triveneto. Destinatari sono i ragazzi e le ragazze chein età compresa fra i 14 e i 18 anni che hanno infran-to il codice penale. Di frequente, però, l’esecuzionedella pena negli IPM può prolungarsi fino all’età di21 anni. L’istituto di Treviso è situato in un’ala dellaCasa circondariale di Santa Bona, quella che untempo “ospitava” prima i detenuti politici per reatodi terrorismo e poi la sezione femminile. Dal 1981 èIstituto per i minori, l’unico in Italia ad essere anco-ra inserito in una struttura penitenziaria per adulti. Iragazzi detenuti sono in maggioranza stranieri (ancheperché in genere i minori italiani non entrano in isti-

tuto, scontando la pena in famiglia o attraverso l’in-serimento in comunità). Ci sono corsi di alfabetizza-zione, e tramite il Ctp (Centro territoriale permanen-te per l’istruzione e la formazione in età adulta) lapossibilità di “frequentare” sia la scuola media, sia lesuperiori, con insegnanti interni del Ctp per le mate-rie base e insegnanti che vengono dall’esterno per lematerie specifiche. Quasi tutti la frequentano. All’interno del progetto comunitario “Equal”, è stataavviata la Bottega Grafica, che è sostenuta da unaserie di enti. Alla fine dei corsi i ragazzi ricevono unattestato di frequenza e capacità acquisite: una sortadi credito formativo con cui potranno accedere aglistage esterni. M.R.

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“Settembre, voglio andare a scuola”

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La “bottega” che insegna a essere liberi

Come funziona l’unico carcere minorile del Triveneto

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Si intitola “2011: Tempo di donarsi” il nuovoappuntamento delle Associazioni del dono del

Veneto (a destra l’edizione 2010 a Verona). Si terrà il5 novembre all’Aula “Morgagni” del Policlinico uni-versitario (in via Giustiani) a Padova. Il convegnoinizia alle ore 9 con l’introduzione e il saluto delledieci associazioni Acti, Admo, AdoCes, Aido, Ail,Aned, Avis, Avlt, Fidas e Lagev che operano nell’am-bito del volontariato socio-sanitario della RegioneVeneto, per proseguire alle 9.30 con la relazione su“Il Trapianto di cuore: oggi più che mai è ora didonare” del prof. Gino Gerosa, professore straordina-rio di Chirurgia cardiaca all’ Università degli Studi diPadova e Direttore dell’Unità operativa diCardiochirurgia all’Azienda ospedaliera di Padova. Aseguire l’intervento del dott. Andrea Olivero (foto adestra), presidente nazionale delle Acli (Associazionicristiane lavoratori italiani) e portavoce del Terzo set-tore. Spazio alle testimonianze alle ore 10.30 e allatavola rotonda di approfondimento fino alle 12.Moderatrice sarà Fabiana Pesci, giornalista de “IlMattino” di Padova. L’incontro ha il patrocinio dellaRegione Veneto, della Provincia e del Comune di

Padova, del Centro Servizi per il volontaria-to della Provincia di Padova, dell’Universitàdegli Studi e dell’Ufficio scolastico territo-riale di Padova. Destinatari, come ognianno, saranno gli studenti degli Istitutisuperiori e universitari per sensibilizzarlisulla cultura della solidarietà ed in partico-lare della donazione. M.R.

Sta per concludersi la fase preparatoria della nuovascuola Avis di formazione interregionale che ha

l’obiettivo di sviluppare le competenze dei quadridirigenti dell’associazione a tutti i livelli: locale, pro-vinciale e regionale. Costruire una Scuola permanen-te di formazione, in grado di promuovere varie ini-ziative, informative e formative, mettendo in comu-ne problematiche, esperienze, soluzioni e rafforzandola rete delle relazioni è un obiettivo ambizioso maparte da solide basi di ciò che le Avis hanno fatto inquesti anni. Sarà un percorso pluriennale di forma-zione e aggiornamento, con momenti di incontro edi studio per i dirigenti ed i quadri delle Avis del

Veneto, del Friuli,Trentino e Bolzanoe dell’Abvs. Si pre-vede di offrire lasoluzione dei temi,degli aspetti e delleproblematiche dimaggiore interesseper la conduzione elo sviluppo delleattività dell’Avis,

costituendo anche occasione di scambio di esperien-ze diverse e di socializzazione per i partecipanti. Nonsi tratta solo di una formazione d’aula ma di attivareun percorso permanente e articolato in varie formesu temi di attualità ed interesse con l’obiettivo anchedi mettere in comune buone pratiche, esperienze,documenti, di analisi e discussione anche per elabo-razione di modelli di formazione che ciascuna Avispotrà utilizzare e sostenere così gli esecutivi comuna-li, provinciali e regionali nella loro attività. I destina-tari della formazione sono tutti i dirigenti associativie, in primo luogo i presidenti, amministratori esegretari di ciascuna Avis (comunale, provinciale,regionale/equiparata) del Triveneto, oltre che gli altrimembri dei direttivi/esecutivi con particolare atten-zione ai giovani. È stato distribuito nei mesi scorsialle Avis di base un questionario per rilevare il fabbi-sogno formativo e nel prossimo incontro verrà svi-luppata la progettazione esecutiva. È questa un’altra importante iniziativa che rispondealla volontà di cooperare tra le Avis delle tre regioni,si inserisce nella più ampia programmazione e aiutala partecipazione e collaborazione tra i dirigenti delleAvis del Triveneto. Giorgio Brunello

L’Avis Nazionale, in collaborazione con Avis regio-nale Veneto e Avis provinciale di Treviso, organiz-

za un incontro di formazione per i dirigenti associa-tivi e per il personale sanitario coinvolto nella raccol-ta associativa. L’incontro dal titolo “Qualità e sicurez-za nel sistema trasfusionale. La normativa europea eil ruolo delle associazioni dei donatori” si terrà aTreviso nella mattinata di sabato 22 ottobre prossi-mo. I temi trattati saranno quelli dell’accreditamen-to delle nostre Unità di raccolta, della normativa

Plasma Master File, della vigilanza sanitaria sul san-gue raccolto, delle responsabilità dei dirigenti asso-ciativi. Per l’Avis del Veneto si tratta del primoappuntamento di un percorso di formazione conti-nua per i dirigenti associativi, che si rende obbligato-rio alla luce dei criteri autorizzativi e di accredita-mento previsti dalle nuove normative trasfusionali. Ilprogramma completo, con ospiti e relatori, era indivenire al momento di andare in stampa. Notizielogistiche e uloteriori informazioni saranno via viapubblicate in tempo reale sul sito www.avisveneto.ite www.donoevita.it.

Riunione medici Fiods da 5 continentiA margine dell’incontro, si terrà a Mogliano Venetouna riunione del Comitato medico della Fiods, com-posto da medici provenienti da 5 continenti. Si trat-teranno i temi dell’organizzazione dei sistemi trasfu-sionali, dell’autosufficienza del plasma e dell’epide-miologia delle malattie tropicali trasmissibili con ilsangue . La Fiods è attualmente guidata dall’italianoGianfranco Massaro e il dott. Bernardino Spalivierofa parte del Comitato medico.

Stampa sempre più vicina all’Avis per sensibilizzare al donodel sangue. Due gli appuntamenti del mese di ottobre che

vedranno “combattere” i giornalisti con e per l’Avis e laFondazione Tes. Il primo sarà la partita di calcio “TvPressingcontro Avis provinciale di Treviso”, sabato 15 ottobre alle ore17 allo stadio di Pieve di Soligo (Tv). TvPressing, con capita-no Tiziano Graziottin de “Il Gazzettino”, è composta da gior-nalisti e operatori (alcuni già donatori di sangue) della cartastampata, di Agenzie e uffici stampa, di radio e televisioni(nella foto sopra, alcuni elementi in recente gemellaggio con lacomunità marocchina di Treviso). Da anni giocano per racco-gliere fondi per famiglie ed associazioni che ne hanno bisogno.Il secondo appuntamento sportivo-ludico sarà invece una par-tita di rugby a favore della Fondazione Tes, di cui l’Avis regio-nale è partner. La data non è ancora confermata, ma con ogniprobabilità sarà domenica 23 ottobre, a Padova. In questo casoin campo, contro una rappresentativa di giornalisti, la squadradi “Rubgyforlife” capitanata da Manuel Dallan, che schieracampioni ed ex di squadre come Petrarca, Conegliano, Pieve edella nazionale. “Rugbyfor life” (foto sotto alla Festa regionaleAvis 2010) da anni gioca per beneficenza, in particolare a favo-re dei bambini malati. Aggiornamenti eventi sul sitowww.donoevita.it e la nostra pagina facebook (donoevita.it).

Treviso, convegno su qualità e sicurezza

Quadri del Triveneto “a scuola” insieme

Tempo di donarsi: Padova, 5 novembre

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La Stampa è vicina all’Avis con... calci e placcaggi

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Èstata la comicità volutamente ingenua e semplicea decretare il successo di Ruben Marosha, prete-

so cabarettista kosovaro, ma in realtà italianissimo (sichiama Marco Piazza), vincitore della finale di “Risofa buon sangue 2011”, aRosolina Mare (Ro).Una serata memorabile per l’as-sociazione “Amici del cabaret”, irappresentanti dell’Avis regiona-le e provinciale di Rovigo, ilConsorzio operatori balneari e il direttore artisticoEnrico Cibotto, che sabato 27 agosto hanno vistoradunarsi davanti al palco, in piazzale Europa, circaduemila persone. Dodici i contendenti che si sonoalternati al microfono per convincere le due giurie,quella tecnica e quella del pubblico, ad assegnare ilvoto più alto, inserendoli nella rosa dei finalisti.Ciascun giurato, infatti, poteva assegnare una valuta-zione compresa tra uno e cinque. La somma finaleavrebbe individuato gli artisti più graditi. Una sfida acolpi di battute, scenette, ironia e situazioni tra comi-co e paradossale che Stefania Petrone, SamuelBrocherio, Fabrizio de Poi, Giulio Nerici, Antonio

Mustillo, ComicSoon, MaurizioLinettti, RubenMarosha, RenatoFogagnolo, MassimoMorselli, Max eScossa e Raul si sonolanciati senza esclu-sione di colpi, ciascu-no mettendo incampo quel bagagliodi comicità collauda-ta nel corso dellapropria carriera edesperienza personale.Ma non è tutto qui.

A rendere varia la serata ha contribuito la rassegna difilmati realizzati da molti artisti per sensibilizzare lagente a donare sangue e organi. Rassegna vinta daGino Sardella, che ha fatto esperienza diretta di aver

salva la vita grazie a una dona-zione di sangue. Gli ospiti invi-tati: Patrizia Bertaiola, vincitri-ce del Premio Nebbia Milano2011, festival nazionale diCabaret; gli Emo, amatissimi

dai bambini, che hanno riempito l’attesa del calcolodei voti con un dialogo tra svagato e demenziale conDaniele Ceva, che li ha interrogati sui problemi dei

giovani, sulla scuola e il tempo libero. Infine, l’atte-sissima proclamazione dei vincitori. Il premio delpubblico è andato al duo Max e Scossa; il premioRidens 2011, assegnato dall’agenzia di Modena, èstato vinto da Massimo Morselli. Il premio ‘Peggio dicosì’, assegnato dall’associazione “Amici del cabaret”,è stato appannaggio di Samuel Brocherio. I premiatiAvis sono stati Ruben Marosha 1° posto, il duo Maxe Scossa 2° posto, e Maurizio Linetti 3° posto.Mattatori dell’evento lo stesso Enrico Cibotto e ilpresentatore Paolo Franceschini. In chiusura un sen-tito ringraziamento al sindaco di Rosolina FrancoVitale, al presidente dell’Avis provinciale MassimoVarliero, a Leonardo e Ferdinando Ferro del Cob, e atutti coloro che si sono impegnati per la riuscita dellaserata. Lauretta Vignaga

Il “kosovaro” che fa buon sangue

Finalissima a Rosolina per dodici concorrenti

Serata calda di fine estate, atmosfera frizzante,musica di sottofondo. Volgendo lo sguardo verso

il tramonto, ci si imbatte sulle possenti mura turriteche celano gli ultimi raggi di sole. Tutto è pronto: trapoco inizierà lo spettacolo! Siamo a Cittadella, pres-so l’anfiteatro all’aperto di Campo della Marta: loca-tion ideale per una serata all’insegna del sorriso.

L’Avis di Cittadella non si è lasciata scappare l’occa-sione per proporre la novità dell’anno ai suoi concit-tadini: il tour “Riso fa Buon Sangue” promossodall’Avis regionale. Diversi mesi di preparativi conl’impegno di tutto il Direttivo, ma ora siamo pronti:i consiglieri in maglia rossa presso lo stand Avis, ilpubblico sugli spalti.. sono le nove e mezza: si inizia!Il palco si illumina, parte un video promo con famo-si comici che promuovono la donazione del sangue!Apre la serata Enrico Cibotto, direttore artistico

dell’Associazione “Amici del Cabaret”! Saluti al pub-blico, ringraziamenti al Comune e alla Proloco per ilpatrocino della manifestazione, poi mi chiama sulpalco per un saluto a Cittadella e per invitare tutti aiscriversi all’Avis! Ma viene il bello e iniziano a esibir-si i “Cani e porci” alias Nicola Trocchia e MaxGuidetti: due emiliani dalla battuta pronta e incal-zante in una “maratona” di comicità. Segue un vete-rano del cabaret, Norberto Midani, artista a tuttotondo che accompagnandosi con la chitarra proponeuno spettacolo divertente e frizzante lasciando spazioa numerose improvvisazioni! Il pubblico è entusiasta,coinvolto, tanto che non ti accorgi che sono già pas-sate due ore! È ora di spegnere le luci del palco… èstato un successo: al prossimo spettacolo.

Francesco Benozzo

Ultima tappa di un’estate a tutto “riso” sarà il 14 ottobre prossimo nella splendida cornicedi Lazise, sul lago di Garda. L’evento è stato voluto da “Donare Avis”, l’associazione di 14

Avis comunali del Baldo-Garda che, esattamente 20 anni fa, si sono messe insieme per iniziative e progetti comuni. Le Avis di Affi, Balconi, Bardolino, Caprino, Cavaion,Costermano, Garda, Lazise, Pescantina, Piovezzano-Pastengo, Settimo, San Zeno di Montagna,Torri del Benàco e Vigasio - tra l’altro - insieme editano il trimestrale “Donare Avis”. Il fortunato tour di “Riso fa buon sangue” è partito, praticamente, da Este il 12 giugno, inoccasione della Festa regionale per la Giornata mondiale del Donatore. Il 26 giugno è stata poila volta di Ceneselli (RO) per la Festa dell’Avis comunale, poi a Villadose (RO) il 2 luglio per ildecennale della Protezione civile; a Rovigo il 9 luglio anche qui pienone di piazza per riderein... Avis per poi passare sull’Isola di Albarella il 14 agosto e a Lusia il 21. Di Cittadella, il 26 agosto scorso, riferiamo qua sopra. Il tutto per arrivare alla finalissima di Rosolina (vedipagina accanto) e con l’ulteriore spettacolo a Belluno, il 3 settembre scorso, in occasione del 60°di fondazione dell’Abvs e il 4 settembre alla festa dell’Avis comunale di Gaiba (Ro).

La tappa di Cittadella con “cani e porci”

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Un gran bel tour con prossima tappa a Lazise

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L’Avis del Friuli Venezia Giulia si conferma anchequest’anno campione di velocità, vincendo il 6°

“Trofeo Kart Avis Giovani Interregionale” e battendoben 12 squadre venete nell’ormai classico appunta-mento di fine estate. Oltre 140 i giovani avisini esimpatizzanti riunitisi a Jesolo Lido, sabato 3 settem-bre, per partecipare alla manifestazione, iniziata lamattina al Palaturismo con un incontro con la Poliziastradale di Venezia sul temadella sicurezza. L’ispettoreCapo, Lorenzo Lo Conte, el’agente Andrea Moschinihanno colto l’occasione persfatare alcune leggendemetropolitane su autovelox, etilometro e safety tutor,ma non solo. Qualche esempio? Tutti i metodi peringannare l’etilometro sono completamente ineffica-ci; le cinture di sicurezza sui sedili posteriori sono

obbligatorie da oltre 20 anni; è inutile e soprattuttopericoloso percorrere la corsia d’emergenza per evita-re il tutor; si può guidare con qualsiasi tipo di calza-tura, basta che consenta di mantenere il controllo delveicolo (per ulteriori curiosità, visitate il canaleYouTube della Polizia di Stato:http://www.youtube.com/user/poliziadistato). I due poliziotti hanno anche messo in guardia sulle

gravi conseguenze di diversicomportamenti scorretti, inparticolare la guida in statod’ebbrezza e l’eccesso di velo-cità, con immagini e raccontidi episodi realmente accaduti.

Hanno quindi sottolineato che l’obiettivo delle Forzedell’ordine non è “fregare” il cittadino, ma protegger-lo da danni e incidenti tramite azioni di prevenzione.Nel pomeriggio, in Pista Azzurra, si è quindi svolta lasfida tra le 13 squadre, con piloti provenienti dalFriuli e dalle province di Padova, Treviso, Venezia,Vicenza e Verona. Sul podio, alle spalle del Friuli, sisono classificate due squadre di Jesolo (numero 1 e3); autore del giro più veloce Alex Negretto che hastabilito anche il record stagionale in Pista Azzurra,mentre tra le donne ha primeggiato Monica Cauzzi,entrambi di Verona. Dopo le premiazioni, la manifestazione è proseguitain Pista Azzurra con aperitivo con intrattenimentomusicale del dj Marco Veronese, cena ed esibizionedi alcuni dei finalisti di Musica nel Sangue: Eniko,Carra Mc, Under the Pillow e Diamonds. Questiultimi due gruppi hanno improvvisato una collabo-razione live, cimentandosi in alcune cover e strap-pando gli applausi del pubblico.

Giorgia Chiaro e Manuela Fossa

L’Avis di Brognoligo Costalunga si è aggiudicata il16° “Torneo di pallavolo Avis Giovani” che si è

svolto nei mesi di giugno e luglio presso il “Centro NoiSan Giovanni Bosco” a San Bonifacio, bissando il suc-cesso dell’anno scorso a Terrossa. Ha battuto in finale,per 3 a 0, l’Avis Gazzolo; mentre al terzo posto si èclassificata l’Avis San Bonifacio, che ha battuto 3 a 1l’Avis Miega. Undici le squadre partecipanti in rappre-sentanza delle dieci Avis comunali di Bonaldo (duesquadre), Gazzolo, Albaredo d’Adige, Miega, Lobia,Monteforte, San Bonifacio, Brognoligo-Costalunga,Belfiore e Locara. L’Avis comunale di Brognoligo-Costalunga, inserita nel girone B, ha vinto tutte lepartite di qualificazione. Poi nei quarti di finale ha bat-tuto l’Albaredo e in semifinale il Miega. Inoltre, con lavittoria finale, ha conquistato il 7° trofeo “MemorialFilippo Aldegheri”, che per un altro anno resterà nellabacheca dell’Avis. La ciliegina sulla torta è stata l’asse-gnazione alla squadra della coppa “spirito Avis” peraver inserito in squadra il numero più alto di aspiranti

e donatori del torneo. Il direttivo Avis ringrazia tutti igiocatori, Angela, Agnese, Ilaria, Stefania, Chiara,Gianluca, Marco e Umberto per essersi impegnati neltorneo, ma soprattutto, per alcuni di loro, di esserediventati donatori! Umberto Panarotto

Che cos’è la donazione di sangue? E chi èil donatore? … E tu che donatore sei?

Possiedi una “vena artistica” e credi di saperconvogliare questi messaggi promozionaliattraverso un breve filmato (max 60 secondi)da caricare su youtube? Allora, be tuned! Controlla il sito www.etu-chedonatoresei.it e partecipa al contest pro-mosso dai giovani dell’Avis provinciale diVenezia con la collaborazione di Avis regio-nale Veneto! Partirà da novembre e sarà ilprimo social contest organizzato da una

onlus in Italia. Al contest, nato da un’ideadel project manager Leonardo Pavanello erealizzato in collaborazione con Show Reel,partecipano anche i geniali Nirkiop (cercalisu youtube e su facebook!) e le principaliweb star che promuoveranno tutti il concor-so sui loro canali. Ricchi premi, che verran-no consegnati in una memorabile seratafinale, sono previsti per i vincitori del conte-st, i cui video verranno trasmessi su tutti icanali di comunicazione avisina e non.Partecipate numerosi!

Giovane Avisineria ama kart e polizia Artisti-cineasti del... Tubo fatevi sotto!

Brognolino-Costalunga sugli scudi nel volley

Torna a Verona il Forum giovani regionale: 12 novembre

Oltre 140 partecipanti alla kermessemotoristica, con la Polizia Stradale

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento for-mativo con il Forum Giovani regionale, giunto

alla sesta edizione: Abano Terme (Pd), Garda (infoto), Valdobbiadene (Tv), Marcon (Ve) e Cittadella(Pd). Il Forum ritorna nel veronese, a Dossobuono diVillafranca il 12 e 13 novembre, organizzato dall’ef-ficiente Gruppo Giovani provinciale di Verona. Iltema scelto, “Attacco alla Dirigenza”, ricalca quello diuna Consulta Giovani nazionale svoltasi a Roma unpaio d’anni fa, a dimostrazione che le buone prassi sirivelano molto utili da seguire. In previsione deiprossimi rinnovi associativi del 2013, infatti, i giova-

ni avisini si vogliono preparare adeguatamente su sta-tuto e cariche associative. Le tematiche, impegnative,verranno però trattate in maniera accattivante, utiliz-zando tecniche di simulazione e lavori di gruppo.

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Un fine settimana di sport e spettacolo aPostioma (Tv) dove, presso gli impianti sporti-

vi, l’Avis locale, in collaborazione con il FutsalPostioma, ha organizzato la quinta edizione di “Sport& Music Festival”, con gran successo di partecipantie di pubblico. Fra il 24 e il 26 giugno, si sono alter-nate 20 squadre di beach-volley e 22 di calcio sapo-nato. Al quinto tentativo, la formazionedella “Pmf” è riuscita a salire sul podiopiù alto della contesa sulla sabbia, conLisa Salvadori premiata miglior giocatri-ce del torneo. Per il calcio saponato lacompagine dei “C-Riders” ha scalzato daltrono i “Kendo” con un perentorio 4 a 2con Nicolò Gasparetto capo cannonierecon 18 reti. Per lo spettacolo venerdì 24giugno sul palco c’erano gli “A&B” con illoro cabarock, molto apprezzato dal foltopubblico. Il 25 applauditissimo il concer-

to dei “Radiofiera”, che erano stati preceduti dai“The Blues Bus”. La domenica è stato bissato il suc-cesso dell’anno precedente del “Festival Cover”, conquasi duemila persone ad applaudire gli artisti localiche si sono esibiti nelle cover di artisti di fama comeFausto Leali con Anna Oxa, Madonna, Back StreetBoys, Spiece Girls, Los Massadores e altri.

Colori dominanti: il bianco, il rosso, il verde. El'azzurro Avis, si capisce. Il suggerimento su

Facebook e nel passaparola era questo: vestiamocicon un capo di bianco o di rosso o di verde e festeg-giamo così, a modo nostro, l'Unità d'Italia. L'intentoera quello di stare insieme e di diffondere con unmessaggio un po' diverso il "verbo" Avis e il sentirsiun'unica nazione. E così il sabato 25 giugno la nave"Marco Polo" è salpata da Fusina per una serata "gio-vane" all'insegna della condivisione, dell'allegria,della musica e della solidarietà. Gran parte dei 150passeggeri (compreso equipaggio,disc jockey e barman) avevano coltol'invito ed era tutto un brulicante"tricolore". Solo un gruppo piuttostonumeroso, quello di Chioggia, aveva"disubbidito" sfoggiando però ugual-mente un colore "nazionale": l'azzur-ro delle maglie con "gocce di forza".Una veloce cena a base di panini einsalata di riso (con immancabileprosecco) appena iniziata la naviga-zione. Non prima, però, di aver bar-dato a festa la nave con striscioni ebandiere di Avis regionale Veneto(non mancava quella della redazione)e tricolori a go go. Una nave testimo-nial, in una calda sera d'estate, nel-

l'affascinante laguna di Venezia. Dopo la tappa-attracco alle Zattere, navigazione in laguna apertacon musica a tutto volume per tre ore abbondanti didisco-Avis. Da ogni parte del Veneto, e anche da fuori, la pro-messa è stata di ritrovarsi in una prossima occasione.La prima "Avis Boat" organizzata dal GruppoGiovani della provinciale di Venezia, in collaborazio-ne con Associazione Venetiae Alumni, è stata un gransuccesso. Chissà la prossima. Ampio servizio fotogra-fico sulla pagina facebook di donoevita.it.

Serata rossa per l’Avis Mestre Marghera, lunedì 8luglio al Marghera Estate Village, frequentatissi-

ma manifestazione veneziana. E una gran folla dipersone, in gran parte giovani, ha partecipato allaserata che vedeva come protagonisti La Mente diTetsuya, grande band che suona e interpreta inmaniera originale le mitiche sigle dei cartoni anima-ti giapponesi. La Comunale e il Gruppo giovani hanno allestitocon bandierine e striscioni Avis l’area del Village,marchiando la serata in maniera indelebile e salendo

sul palco per promuovere la donazione e sensibilizza-re la cittadinanza sulla necessità di sangue. Moltoapprezzato e partecipato il quizzone, gioco a quiz condomande sul dono del sangue con in palio magliettedella Mente di Tetsuya, generosamente offerte dairagazzi della band. Un modo originale e non sconta-to di avvicinare i giovani al mondo della donazione,mentre al gazebo altri volontari distribuivano gadgete davano informazioni più dettagliate, supportatianche da video promozionali che giravano su unoschermo al bancone.

Giunto alla sua quinta edizione, il torneo provin-ciale di calcio saponato cresce di livello e diven-

ta interprovinciale, e Concordia si conferma tempiodel calcio saponato. Il 26 giugno, circa cento ragazzisi sono sfidati negli scivolosi terreni di gioco prepara-ti dall’Avis nel Parco Arena di Concordia Sagittaria,entusiasmando il pubblico presente con le loro dotifunamboliche (ma sarebbe meglio dire per le loro

abilità di cascatori) e suscitando anche un po’ di invi-dia per la possibilità di rinfrescarsi dalla calura di finegiugno. L’organizzazione è stata perfetta, nonostantealcuni cali di corrente abbiano costretto i nostrivolontari agli straordinari per riallestire ripetutamen-te i terreni di gioco. La collaborazione col GruppoArena ha permesso di arricchire l’offerta con dellabuona musica ed una mostra fotografica sulle bellez-ze paesaggistiche del nostro territorio. Graditissimodai ragazzi anche il chiosco gastronomico. Venendoalle note sportive, il dominio de “I Preparati” que-st’anno è stato spezzato da un’altra compagine diConcordia: i “Ca’ Talento”. Al terzo posto si sonoclassificati gli "Strani Tipi". Ai primi tre classificatisono andate le coppe offerte dall’Avis provinciale diVenezia. Sull’agonismo ha comunque prevalso lavoglia di divertirsi, senza dimenticare il contributoche le nuove generazioni possono (e devono) dare alvolontariato. I giovani del calcio saponato hannofatto il primo passo firmando diverse promesse didonazione e manifestando la loro disponibilità adiventare donatori. Ora speriamo nella coerenza didare seguito a queste promesse! Dario Piccolo

L’Estate Village si tinse di rosso Una “Avis Boat” tutta tricolore

Giovani in Concordia con acqua e sapone

Musica e Sport per l’Avis giovani di Postioma

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Riparte con il nuovo anno scolastico il concorso“Musica nel sangue School Contest”. La data di

scadenza per l’invio, da parte degli istituti, della sche-da di adesione alla quarta edizione della “sfida” trastudenti delle scuole superiori venete è fissata al 31ottobre 2011. Quattro le fasi di svolgimento: la fasescolastica, quella online, la semifinale e la finale. Lafase scolastica si svolgerà dall’1 novembre 2011 al 31gennaio del 2012 e vedrà le scuole organizzare unpiccolo concerto che permetta ad una giuria popola-re formata dagli studenti di selezionare i brani da farpartecipare alla gara, con almeno un brano originalecon tema la solidarietà. Le esibizioni dei brani sele-zionati verranno caricate sul sito. Alla scuola verran-no inviate sia le linee guida che materiale (striscioni,locandine, gadget…), mentre al concerto è previstol’intervento di un volontario Avis, Fidas o Abvs chesensibilizzi al dono del sangue. La fase online preve-de che dall’1 febbraio al 31 marzo 2012 i brani ven-gano caricati nella sezione School Contest di Musicanel sangue e che ogni gruppo o solista inserisca unascheda con una propria breve presentazione e alcunefoto. I video saranno votati dagli utenti del sitosecondo due modalità: con un voto da 1 a 5 stelle(registrandosi al sito) o con un “Mi piace” senza regi-

strarsi. I componenti del gruppo o solista donatori disangue avranno in regalo dei biglietti per i concertiinvernali. I 12 video più votati per la categoria cover,originale e categoria originale a tema “solidarietà”accederanno alla semifinale. La scuola che entro il 31marzo 2012 avrà più studenti donatori di sangue alsuo interno, riceverà in premio delle gift card delvalore complessivo di 500 euro. La fase semifinale sisvolgerà dall’1 al 31 aprile. Saranno organizzati dueconcerti live in due scuole del Veneto, che saranno indue punti diversi della regione e che riceveranno inpremio delle gift-card del valore complessivo di 300euro. Ad ogni concerto verranno selezionati quattrofinalisti per categoria, alla presenza anche dei volon-tari delle associazioni organizzatrici. A maggio, indata e luogo ancora da stabilirsi, si svolgerà quindi lafinale, con l’esibizione dei 24 finalisti e con una giu-ria di qualità che deciderà i primi tre classificati perciascuna categoria. Molti finalisti, quest’anno, sonopoi stati invitati a suonare in varie manifestazioni(foto sopra). Le tre associazioni Avis, Abvs e Fidas, conl’Agenzia Heads, stanno mettendo a punto una seriedi migliorie di comunicazione con le scuole e con ipartecipanti per agevolare la promozione e lo svolgi-mento dell’iniziativa, anche con supporto video e dimateriale, oltre che per favorire la sensibilizzazione aldono del sangue durante le diverse fasi del concorso.Per informazioni consultare il sito www.musicanel-sangue.it o contattare la segreteria dell’Avis regionale,allo 0422 405088. Michela Rossato

Riapre la scuola, e riecco la musica dei nostri giovani

Le vie dei Romani:Julia Concordia

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Julia Concordia è città prettamente romana, fonda-ta nel 42 a.C. in uno dei crocevia più importanti

del nordest d’Italia. Già allora la zona era attraversa-ta dalla via Annia, strada che congiungeva Adria adAquileia, passando per Padova e Altino e, proprio aJulia Concordia, si innestava la Postumia, provenien-te da Oderzo (Opitergium), sede di importantiscambi commerciali con il Nord Italia e, nel contem-po, baluardo del confine orientale insieme adAquileia. Il nome Sagittaria fu aggiunto molti secolidopo, in quanto sede di una delle più importanti fab-briche di frecce (sagittae) dell’Impero Romano.Allora Concordia contava migliaia di abitanti, e que-sto lo si deduce dalle costruzioni venute alla lucenegli scavi più recenti, come l’imponente teatroromano, capace di almeno cinquemila spettatori epoi il foro e le terme, punto di incontro della vitapubblica, incrocio tra cardine e decumano e la fab-brica di frecce. La via dei pozzi romani è uno deiritrovamenti più importanti, così come il grandesepolcreto sulla sinistra del fiume Lemene, costituitoda oltre 260 sarcofagi dell’epoca imperiale, il tuttolungo il prosieguo della via Annia, come usavano iRomani. Il materiale ritrovato fu poi collocato alMuseo nazionale Concordiese di Portogruaro, vistal’impossibilità di conservarli in loco. Nella nostravisita, quindi, è obbligatorio inserire anche talemuseo. Un altro dei più importanti siti da visitare èil ponte romano che si trova adiacente alla strada cheporta all’interno del paese, qualche centinaio di metriverso est, poi, è visibile un bel tratto della via Annia,davanti alla cattedrale di Santo Stefano in centrocittà. Ma fermiamoci a vedere il complesso di monu-

menti portati alla luce recentemente, dal 1950 al1970. Comprende due sepolcreti pagani a tre nicchieciascuno e, davanti a loro, uno dei più antichi edificicristiani, una trichora, costruzione a tre absidi, erettaa metà del IV secolo dopo Cristo, come tomba peronorare le reliquie dei martiri che rinunciavano allavita per non rinnegare la fede. Fu poi aggiunta unapiccola basilica a tre navate con antistante una zonasepolcrale con sarcofagi, il tutto ben visibile dal per-corso esterno ottimamente attrezzato.In seguito al periodo romano, ci furono secoli dioscurantismo a causa delle invasioni barbariche e allealluvioni che coprirono tutto con strati di sabbia,inoltre, negli ultimi scavi sono venuti alla luce, alcu-ni metri sotto il livello stradale, reperti e costruzionidi epoca romana. Nel 1168 il vescovo Reginpoto fececostruire il battistero che sovrasta gli attuali scavi conla stessa architettura dell’antica trichora e, al suointerno, si possono ammirare degli affreschi ben con-servati, rappresentanti i quattro evangelisti e altreallegorie cristiane. Uno degli edifici di maggior pre-gio aperti al pubblico è la grande basilica, la cattedra-le costruita sui resti di una precedente grande chiesadistrutta da un incendio e poi sepolta dalle grandialluvioni, l’attuale costruzione risale al 1466 ed è tut-tora sede parrocchiale. C'è la possibilità di scenderesotto il piano della cattedrale e ammirare gli ultimireperti archeologici, i magnifici mosaici conservati inmodo da poterci fare un'idea esatta di quello che, neitempi passati, furono le vestigia di questa granderealtà cristiana postromana, sede vescovile e riferi-mento per i fedeli. Nella piazza, davanti alla chiesa,troviamo la strada che usciva dalla porta “UrbicaOrientale”, che univa Concordia con la via Annia,qui si trovano anche gli scavi con i resti dei grandimagazzini romani destinati alla città, Concordia,allora, aveva una cinta di mura fortificate spessa varimetri e lunga oltre 7 chilometri, ciò indica quantofosse grande e importante dal punto di vista strategi-

In quell’incrociod’antiche civiltà

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fosse grande e importante dal punto di vista strategi-co e commerciale. Con la calata dei Longobardicomincerà il periodo di decadenza di JuliaConcordia: i Romani hanno altro a cui pensare chesostenere la città, e comincia il periodo in cui la cittàsi spopola, anche perché le frequenti alluvioni e lamancanza del sostegno di Roma hanno infiacchito lavolontà degli abitanti, ora attenti a difendersi dalleinvasioni barbariche, che hanno preferito trovarerifugio nelle vicine valli e paludi, dove gli invasorinon osavano inoltrarsi. Dopo questo periodo, duratoparecchi secoli, subentra una relativa calma dalleinvasioni, e i concordiesi ritornano e cominciano aricostruire la loro città che i barbari avevano ridottoad un cumulo di macerie. I molti volonterosi sfrutta-no le rovine e utilizzano pietre e altro per costruire lanuova realtà. Oggi Concordia può raccontare la suastoria millenaria, parlando con i concordiesi si capi-sce l’orgoglio di questa gente per quello che sono riu-sciti a ricostruire. L’agricoltura è una delle maggioririsorse e non dimenticano certo il loro illustre passa-to che condividevano con Aquileia, Oderzo e Adriain uno dei periodi più importanti dell’ImperoRomano. Ci sono degli angoli di Concordia, partestorica esclusa, che denotano la sobrietà e il buongusto della gente; non mancano, poi, le iniziativesociali, culturali e sportive. Ci soffermiamo ad ammi-rare la piazzetta del municipio, un piccolo gioielloche si specchia sul Lemene. Municipio che, oltre allasala consiliare, è sede del nuovo museo con oggetti ereperti in bella esposizione. Possiamo accedere anchead una sorta di museo virtuale narrante la storia diJulia Concordia. Vivace a iniziative, nella cittadinache ormai conta più di diecimila abitanti spicca tra lealtre “Concordia Eventi”, che si propone di unire,nell’opera di divulgazione, la laboriosità delle oltresessanta associazioni di volontariato che spaziano intutti i campi possibili (dal socio sanitario allo sporti-vo, dal culturale al folkloristico ricreativo). Un obiet-tivo calato nell’Anno europeo del Volontariato, e che

trova sia il patrocinio del Comune che il supportodella Proloco. Si darà vita, così, alla festa del volonta-riato, che avrà il suo culmine il 2 ottobre e che saràoccasione, per tutte le associazioni, di farsi conosce-re. Ci sarà un prologo il 30 settembre con una cenadi beneficenza sul fiume Lemene, offerta daRistolemene. L’Avis, con il suo presidente, DarioPiccolo, è una delle promotrici dell’evento e i giova-ni sono i primi a essere stati coinvolti in questo pro-getto. Nel gruppo, infatti, c’è Manuela Fossa, delega-ta per i giovani all’Avis regionale. Sul fronte sportivo,il 1° ottobre si svolgerà il convegno dal titolo“Alleniamo sportivi, educhiamo campioni di solida-rietà”, con moderatore il giornalista sportivo GianniMura. Abbiamo cercato di sintetizzare in poche righeoltre duemila anni di storia, anche grazie all’archeo-loga Martina Zanon, prodiga di spiegazioni che quinon sono riportate tutte per motivi di spazio. Comunque, per chi volesse saperne di più, oggi c’èinternet: www.rufinoturranio.it, e-mail: [email protected] e, meglio ancora, per chi volesse dedi-care una mezza giornata a questa magnifica realtà cheè Julia Concordia, si possono avere info al cell.333.9339231. Ottaviano Cereser

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La barca che faceva acqua pare sia di nuovo innavigazione. Questo dopo le durissime prese di

posizione dell’Avis provinciale di Venezia. A fine giugnocon due lettere indirizzate a Luca Zaia e all’Assessorealla Sanità Luca Coletto, la Provinciale aveva minacciatoperfino un esposto contro le Ulss. Questo perdenunciare i ritardi nel rimborso delle quote associative(ferme da 8-12 mesi) e, soprattutto, la difficoltà dipersonale nei Centri trasfusionali dell’Ulss13 (Dolo-Mirano) e a Noale, dove idonatori presentatisi a donare una mattinadi giugno sono stati rimandati a casaperché non c’era il medico. La stessa Avisregionale - come abbiamo riferito questaestate sul sito www.donoevita.it - a luglioha chiesto e ottenuto un incontrochiarificatore (non solo sulla situazioneveneziana, ma di tutto il Veneto)all’Assessore Luca Coletto e al Segretarioregionale alla Sanità, Domenico Mantoan.

Fra luglio e agosto qualcosa infine si è mosso. A Noale,comunque, i giorni di raccolta sono stati 2 sui 4settimanali previsti, mentre a Dolo sono stati inseritidue medici in più e pare che tutto cominci a rimarciare.Dovrebbe essere sbloccata anche la situazione “rimborsi”associativi ferma da ottobre 2010. In ogni caso siregistra un calo complessivo dell’1% circa nella raccoltacome si evince dal prospetto mese-mese sotto. B.C.

Sarà nuovamente il teatro Toniolo ad ospitare laFesta del donatore dell’Avis Mestre Marghera, in

programma domenica 9 ottobre dalle 9.30. Per ilsecondo anno consecutivo, Gaetano Ruocco Guadagno,attore, presentatore e clown-dottore, animerà lamattinata affiancato dai volontari della Comunale.Novità di questa edizione sarà la presenza del coroJoyful Gospel Group, che nel corso delle premiazioni(circa 600 le benemerenze assegnate) interpreterà alcuni

brani di musica Gospel e Spiritual, di sicuro da brividi!Continua, quindi, il rinnovamento della manifestazione,che dopo aver mantenuto la stessa formula per moltianni, dal 2010 sta gradualmente evolvendo per andareincontro alle nuove esigenze dei donatori e attirareanche i più giovani. A tal proposito, l’associazione èsempre aperta a commenti e suggerimenti da parte ditutti i soci. Vi aspettiamo domenica 9 ottobre, nonmancate! G.C.

Partenza alle 5.50 dal Lido di Venezia per affrontare oltre140 km in bici sotto la pioggia e raggiungere il Rifugio

Capanna Trieste (1186 m.s.l.m.), situato nel Gruppo delmonte Civetta, nel cuore delle Dolomiti Orientali. Èquesta l’impresa del Gruppo Sportivo dell'Avis comunaledi Venezia, capitanato da Sandro Gavagnin, capogruppo,dal dott. Giancarlo Claudino, presidente dell’U.C.I. Lidoe medico del Pronto soccorso e dal dott. Stefano Baracchi,Cardiologo dell’ospedale civile. Dopo aver attraversatoConegliano, Passo S. Boldo, Agordo e Listolade, è arrivatoprimo al rifugio dopo 5 ore e 48 di pedalata, il donatoreFlavio Marinello, seguito dall’ing. Maurizio Pavan, atletadi “Ironman”. Il Gruppo, con divisa Avis, contava ciclistiultrasettantenni di tutto rispetto, che hanno pedalatocon enorme entusiasmo per promuovere la donazione disangue, come Luciano Lovatini e Vladimiro Negrato.

Come dire che donare... conserva. Eccome! Hanno inoltrepartecipato all’iniziativa Danilo Pradel, socio Avis adhonorem, Massimo Schiavon, consigliere, GiuseppeSperanza, donatore con oltre 50 donazioni, e AlbertoCosta, collaboratore.

VENEZIA

Un’estate tanto “calda” per Venezia

Mestre: la Giornata del Donatore al Toniolo

Dal Lido al Civetta, tutta una tirata in bicicletta

La nuova “blood generation” fa rete Tre i gruppi di lavoro, tre i percorsi diversi per capi-

re e concretizzare le dinamiche di gruppo e l’obiet-tivo finale della “rete”. Quella rete che, a livello giova-nile, in Avis sembra venire quasi naturale ed esseremolto più attiva, vivace e organizzata. Basta vederecome usano in modo intelligente le nuove tecnologiedi comunicazione. Questo non senza confronto diidee, di culture e di modus operandi diverse in base allerealtà locali di provenienza. Molto proficuo è sicura-mente stato il meeting estivo di quest’anno dellaConsulta giovani nazionale. L’incontro, cui hanno par-

tecipato oltre 60 giovani da tutta Italia, è stato organiz-zato a Strassoldo (Udine), sabato 18 e domenica 19giugno, con la preziosa collaborazione di Avis Friuli eVeneto e delle rispettive Commissioni giovani. I parte-cipanti si sono divisi in tre gruppi di lavoro per riflet-tere, confrontarsi e soprattutto essendo giovani - agireefficacemente nel volontariato nell’ambito dell’intera-zione, della costruzione di reti efficaci sulla base dibuone prassi. Vivacità, senza preconcetti, nelle variediscussioni e simulazioni che si sono snodate nelle due-giorni per giungere - sotto la supervisione di formatorie facilitatori - a conclusioni e obiettivi comuni. Un

successo formativo e auto-formativo che “lieviterà”sicuramente in Avis, a tutti i livelli, portando aria piùfresca e frizzante. Un vento nuovo, ma che non soffia acaso o in direzioni divergenti. Basta stare ad ascoltarlie, soprattutto, lasciarli muovere e agire. E a propositodi agire e interagire, anche in questa occasione sulleonde dell’etere e in streaming web ha funzionato apieno ritmo “Radio Sivà” condotta da Raffaele Raguso(Taranto) e Monica Fusaro (Cosenza). Intervistati a“microfono battente” i dirigenti “senior” presenti:Antonio Tombolillo per l’Esecutivo nazionale, Claudio

Dalpioluogo per il consiglio naziona-le, Carmelo Agostini presidente AvisFriuli Venezia Giulia, Francesco Joppivicepresidente Avis Veneto, ma anchetanti giovani già “navigati” o allaprima esperienza di meeting. Ospited’eccezione, tra gli altri, GioiaLovison, padovana presidente delleradio Universitarie on web (ormaioltre 20 in tutta Italia). Assieme aClaudia Firenze, coordinatrice dellaConsulta giovani nazionale, Gioia èstata intervistata e si è subito “coinvol-ta” nel progetto di rete delle Radiogiovani avisine. Fra la Consulta giova-ni e la rete di Radio delle Università,

insomma, sta per nascere una stretta collaborazionefutura. Particolarmente squisita è stata l'ospitalità deigiovani friulani, sempre al lavoro sia nei gruppi con glialtri coetanei, sia nella "logistica" di cena e ballo sera-le, ispirato agli anni '70. Dal Veneto, invece, è arrivatoil nuovo camper-emoteca con il quale i giovani avisinihanno voluto posare. Sul sito www.donoevita.it i risul-tati dei tre gruppi di lavoro e sulla pagina Facebook didonoevita.it (cliccatissima dopo il convegno) un ampioservizio fotografico, relativo anche alla “serata anni‘70” organizzata per la cena del sabato.

Beppe Castellano

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Il festival dei sosia è un’esibizione canora nella qualesi cimentano i sosia dei cantanti famosi, prove-

nienti da ogni parte d’Italia. Grazie alla mediazionedi Ervino Drigo, patron della manifestazione, non-ché presidente dell’Avis di Bibione, le Avis del man-damento di Portogruaro sono riuscite a entrare nellamanifestazione, partecipando alle tre serate finali chesi sono svolte dal 21 al 23 luglio, a Caorle,Portogruaro e Bibione. Non capita tutti i giorni disentire i vari Vasco Rossi, Ramazzotti, Mina,Zucchero, Madonna, Bocelli... proclamare che “Lavita è un dono. Donala agli altri!”, con l’invito arecarsi al più vicino Centro trasfusionale per diventa-re donatore di sangue. E poco importa se non si trat-tava dei veri personaggi famosi ma dei loro sosia.Molto attenti nel promuovere il dono del sanguesono stati anche i due presentatori della kermesse:Stefania Falanga e Moreno Morello (di Striscia laNotizia), affiancati in ogni serata da un responsabileAvis. Infaticabili sono stati i volontari delle Avis delmandamento di Portogruaro, presenti a tutte e tre le

serate, e il presidente dell’Avis provinciale, MaurizioBorsetto che ha condotto la nuova autoemoteca intutte le tappe toccate dalla manifestazione.Promuovere la donazione è sempre importante, mad’estate lo è in modo particolare perché, con le feriedei donatori, le scorte di sangue rischiano di diventa-re carenti. Manifestazioni come il festival dei sosia,che ha raccolto circa 700 persone a serata, aiutanol’Avis a mantenere alta l’attenzione. Dario Piccolo

Tre giorni di sosia, tre giorni per l’AvisVENEZIA

Si è svolta domenica 17 luglio la seconda edizionedella Mtb Marathon “Valle Zignago - Laguna di

Caorle” organizzata dall’Asd Sagitta Bike. Si tratta diuna competizione agonistica in mountain bike validaper il circuito fizi:k e per il Trofeo Mtb Nordest 2011,che attira un gran numero di appassionati (più di 450i partecipanti quest’anno). Il percorso, lungo 60 kmcon partenza da Sindacale di Concordia Sagittaria, sisviluppava interamente all’interno della Valle Zignago- Laguna di Caorle, immersi nella natura suggestiva eincontaminata che poco ha da invidiare agli ambientimontani in cui, generalmente, si svolge questo generedi competizioni. A detta degli esperti, quest’anno ilpercorso era molto più tecnico e impegnativo, racco-gliendo un successo a pieni voti da parte dei parteci-panti; e il violento scroscio di pioggia che si è riversa-to sulla zona sul finire della gara ha reso ancor più sug-

gestiva la manifestazione. L’Avis di Concordia, ovvia-mente, non poteva mancare a questo evento e non haperso occasione per distribuire agli atleti e ai loroaccompagnatori gadget e materiale informativo. E ancora una volta il connubio tra sport e dono delsangue si è dimostrato vincente! D.P.

Di sicuro è stato notato da migliaia di persone, allafonda davanti al ponte di barche che porta dalle

Zattere alla chiesa del Redentore. Una quarantina dicoraggiosi (fra consiglieri regionali Avis, ospiti slovenie parmigiani, ecc. ecc.) stipati su un tipico pescherec-cio veneziano, hanno portato il messaggio avisino inoccasione della Festa più “veneziana” che ci sia, il 16luglio scorso. Un’esperienza decisamente unica...

VENEZIA

Inaugurato il nuovo Ct di San Donà

Venezia: un convegno all’Arsenale con la MarinaL’Arsenale di Venezia ha fatto da scenario al con-

vegno “Il Dono, l’Assistenza, la Cura: tra ieri eoggi”, organizzato l’8 giugno dall’Avis di Venezia, incollaborazione con la Marina Militare. Fondamentaleè stata la disponibilità del Contrammiraglio MaurizioErtreo, donatore molto sensibile a divulgare la cultu-

ra del dono del sangue tra le Forze Armate. Durantel’evento, aperto alla cittadinanza, si sono confrontatidiversi relatori: oltre a Sandro Simionato, vice sinda-co, ed Erminio Viero, presidente della Municipalità,sono intervenuti il dott. Giorgio Marchiori responsa-bile del Dimt di Venezia e il dott. Alberto Argentonipresidente dell’Avis regionale Veneto. La dott.ssaAmadi Annalisa, psicologa, ha affrontato il tema“Senso della salute”, mentre la prof.ssa storica diVenezia Nelli Elena Vanzan Marchini, ha illustrato lasanità nella storia, dagli inizi del secolo ad oggi ne“La sanità nelle scelte dei Veneziani”. Il medico dellaMarina Militare, Capitano di corvetta Gaetano DeBilio, si è invece soffermato sul tema de “Le emaziecongelate: prospettive strategiche militari e civili”,seguito dal dott. Carlo Malantrucco, responsabiledell’aferesi produttiva dell’ospedale “San PietroFatebenefratelli” di Roma, ha commentato un videomolto significativo sulla “Donazione del plasma.Disponibilità e necessità”, in Italia e nel mondo, inparticolare in America.

Orietta Guerrasio e Giorgia Chiaro

Finalmente anche San Donà di Piave (Ulss 10) ha ilsuo nuovo Centro trasfusionale. Si è dovuto aspet-

tare tanto tempo, decenni, per poter dire che i donato-ri hanno un centro degno di questo nome. Il 7 luglio èstata inaugurata la nuova struttura: un’ampia e acco-gliente sala d’attesa, un salone prelievi di “serie A” condue poltrone tutte nuove per la plasmaferesi e quattroper le donazioni di sangue intero. Noi dell’Avis avrem-mo voluto un momento solenne per tale evento, ma

non è stato pienamente possibile. Siamo ugualmentefelici, perché i donatori sanno che donare è volontaria-to nel vero senso della parola. Stiamo attrezzando lasala d’attesa con un mega televisore donato dalla dittaDigito Elettrodomestici di San Donà, in seguito il cen-tro sarà dotato anche di filodiffusione. Tre gli studimedici per le visite ai donatori e uno studio riservato alprimario, comodo e accogliente. Molto ampia e attrez-zata è anche la segreteria, e ci sono molti locali per iservizi ausiliari. Purtroppo, mancano un po' i donato-ri. San Donà, che da sempre è stata capofila per ledonazioni, oggi fa registrare un leggero calo, anche sel’Avis comunale sta facendo l’impossibile per sensibiliz-zare i giovani e chi ha l’età per donare. Parecchie sonole nuove iniziative in cantiere, oltre a quelle già conso-lidate. Sarebbe bello che ogni donatore si accollasse“l’onere” di portarne uno nuovo. Il presidente, EnnioMazzon, con l’Esecutivo, sta concordando, con il sup-porto del primario dott. Fiorin, dell’equipe medico tra-sfusionista e degli operatori trasfusionali, una strategiaper reclutare nuovi donatori. Vorremmo poter dire cheil nuovo Centro trasfusionale accoglie tanti nuovidonatori. Vi aspettiamo tutti a visitarlo per nondimenticare che il sangue non si acquista, ma si dona,solo così si salvano tante vite. Ottaviano Cereser

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Valle Zignago - Caorle: Mtb Marathon per 450 atleti

Quel battello col gran pavese Avis per il Redentore 2011

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Sessant'anni di Abvs, sessant'anni di donazioni, diattenzione per chi ha bisogno, di volontariato. Tra

sfilata di labari e associazioni, momenti scientifici,religiosi, musicali e ludici, il 3 e 4 settembre l'Abvsprovinciale ha festeggiato un traguardo importante.Sulla torta (virtuale ma non per questo meno impor-tante) c'erano 60 candeline, da spegnere non tantoper una sorta di autocelebrazione, quanto per conti-nuare ad andare avanti nell'opera di sensibilizzazionedella popolazione sull'importanza del dono del san-gue. “Sono molto soddisfatta di com'è andato il fine set-timana - spiega la presidente provinciale Gina Bortot- ci sono stati dei momenti strepitosi e altri molto emo-zionanti, come la sfilata per le vie della città”. Il riccoprogramma si è aperto sabato mattina in piazza deiMartiri, dove i ricercatori della fondazione Tes (fotoin alto, pagina accanto) hanno presentato ai bellunesiincuriositi gli ultimi risultati delle loro ricerche sullecellule staminali. Nell'atrio della Banca Unicredit c'èstato un via vai continuo: “La cittadinanza ha rispostoin maniera inaspettata, merito anche dei ricercatori chesono stati capaci di trasmettere tutto il loro entusiasmo”,spiega Bortot. La giornata è proseguita con l'emozio-nante concerto al Bus del Buson, dove l'Abvs eraospite, e con la serata di cabaret al Giovanni XXIII.Un paio d'ore che hanno ribadito il famoso dettopopolare “Riso fa buon sangue”. I clou la domenica,con l'assemblea straordinaria per la modifica di unaparte dello Statuto, necessario perchè richiesto dal-l'ufficio regionale per il volontariato, e la Messa pre-sieduta dal Vescovo della diocesi di Belluno - Feltremonsignor Giuseppe Andirch, che ha riservato paro-le di stima e riconoscenza per l'associazione: “Siete l'e-sempio della vera carità cristiana con il dono del sanguein gratuità e spirito di autentica solidarietà con il pros-simo”, ha detto durante l'omelia. C'erano anchediverse autorità (sindaci, come Roberto Padrin diLongarone, anche lui donatore, il vice prefetto Magi,

l'onorevole Gidoni, il vertice dell'Ulss 1, rappresen-tanti di Provincia e Comune di Belluno), che si sonoaccodate all'emozionante sfilata che da PiazzaDuomo ha portato il mondo dei donatori bellunesifino al piazzale loro dedicato, dietro al Palasport DeMas. Un lungo corteo colorato, con i labari dellesezioni, i gonfaloni di Provincia e Comune e unaselva di gagliardetti a testimoniare quanto sia sentito,nel territorio, il dono del sangue. Non mancava ilpresidente regionale Alberto Argentoni, che nel suointervento ha ricordato le difficoltà nel far crescere leassociazioni, e di un ricambio generazionale necessa-rio soprattutto nel mondo della donazione di sangue,dove si va “in pensione” e servono sempre nuove leve.Con questa due-giorni abbiamo raggiunto il nostroobiettivo, che era quello di far vedere alla gente chisiamo e cosa facciamo”, conclude Gina Bortot. Ma sechi si ferma è perduto, l'Abvs ha già in cantiere altreiniziative: la 24 ore di San Martino, cui partecipa daanni con una squadra per far conoscere l'associazionee promuovere il dono, e un piano di interventi disensibilizzazione nelle scuole superiori, per trovarenuovi soci e nuovi donatori. Alessia Forzin

In occasione del 60° anniversariodell’Abvs, il settimanale diocesano

“L’Amico del Popolo” di Belluno ha pub-blicato a puntate il fumetto realizzato da AlbertoLevis, donatore di sangue, “papà” di Vamp. Il notovampiretto è ormai la mascotte dell’Abvs che lo asso-

cia a molte proprie iniziative di sensibilizzazione, atti-rando la simpatia e la curiosità di grandi e piccoli siacon i fumetti, sia con la sagoma in cartone.

L’Avis sta portando avanti un bellissimo progettoin Bolivia, dove aiuta i padri Camilliani nella

promozione del dono del sangue. Tale progetto èstato sostenuto anche dall’Abvs e dalle sue Sezioni. I padri Camilliani, però, sono molto impegnatianche in uno Stato più vicino, che nel maggio scor-so ho avuto l’opportunità di visitare e che mi ha

lasciata piacevolmen-te sorpresa per lesimilitudini con ilterritorio Italiano: laGeorgia. A Tiblisi, suproposta del dott.Giuseppe Pellegrini,responsabile delnostro gruppo di stu-dio, abbiamo visitatoun laboratorio di ana-lisi del sangue, soste-nuto da uno dei pro-getti della Caritasdiocesana e gestitodai Padri Camilliani.Il laboratorio è nato

nel 1997 grazie ad attrezzature usate provenientidall’Italia, che a dicembre del 2010 sono state sosti-tuite con altre migliori che hanno permesso un saltodi qualità, anche grazie a Guido Trento, instancabileistruttore. Al laboratorio, dotato anche di un conta-globuli, di una macchina per elettroforesi e di unmicroscopio nuovo, vengono eseguito 150 esamiall’ora, con destinataria solo la gente più povera, allaquale vengono praticati prezzi di favore. Si tratta dipersone (un migliaio a maggio, ma in continuoaumento) che non hanno mezzi economici per acce-dere agli altri ospedali. Mi ha fatto piacere vederel’impegno del volontariato italiano a tanti chilome-tri di distanza, molto simile al nostro impegno avisi-no. Da poco tempo lo stato Georgiano ha iniziatouna campagna di sensibilizzazione per la donazionegratuita di sangue (che in Georgia viene venduto ecomprato!) e di questo e tanto altro ho parlato conPadre Pawel Dyl (in servizio da 12 anni), con ilbiologo italiano Claudio Santon di Viterbo (exdonatore di sangue) e con il nostro concittadino, ildott Guido Trento, che da volontario di laboratoriosi sarebbe fermato fino a tutto luglio. Se il mondo èpiccolo, il volontariato è grande! G.B.

Quando nel 2001 ricordammo il 50° della fonda-zione, lo facemmo con lo spirito di ripercorrere

le tracce dei nostri predecessori, per ricordarne l’im-pegno e la dedizione e trovare nuove energie e nuovistimoli per andare avanti. E avanti siamo andati e dibuon passo! In dieci anni, sempre con la grandedisponibilità dei nostri donatori, abbiamo fatto uneccellente lavoro: sono aumentate le adesioniall’Associazione e sono aumentate le donazioni. Incontrotendenza, in un periodo in cui le comunicazio-ni fra le persone diventano sempre più rarefatte, conl’ufficio di chiamata abbiamo aumentato il contattocon i donatori associati Abvs, contatto che comun-que rimane ben saldo a livello di sezione grazie allavoro dei Segretari e dei membri dei Comitati disezione. A 60 anni dalla fondazione dell’Abvs, ilnostro obiettivo è tutto rivolto al futuro. Siamo benconsapevoli del valore di quanto è stato fatto e fortidelle esperienze e del sostegno che, in più di un’occa-

sione, i nostri donatori ci hanno dato, in particolarecon la precisa risposta alle chiamate per le donazionie con la scelta quasi storica della rinuncia alle bene-merenze. Con questo sostegno, guardiamo alle nuoveleve, i giovani, che con consapevolezza si avvicinanoall’impegnativo, ma ricco di soddisfazioni, mondodel volontariato. A loro è rivolto il nostro messaggio,affinché si continui a fare di questa grande associazio-ne il sicuro riferimento di quanti necessitano di san-gue, siano essi malati che costantemente fanno uso difarmaci derivanti dalla trasformazione del sangue opersone che ne hanno necessità per traumi, incidentio interventi chirurgici. Concludo con un “grazie” alleoltre 25mila persone che, diventate donatori di san-gue in questi 60 anni, hanno contribuito alla salutedi noi tutti e a quanti, in qualsiasi modo, hanno cre-duto nel nostro lavoro e ci hanno sostenuto. Nellapagina accanto la cronaca delle giornate del 3-4 set-tembre. Gina Bortot, presidente Abvs

In Georgia “miracoli” del Volontariato, anche bellunese

BELLUNO BELLUNO

Sessant’anni, manon li dimostra

Due giorni di festa e scienza per la città

E “Vamp” arrivain tutte le case conL’Amico del Popolo

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Si è rinnovato domenica 3 luglio l’appuntamentodegli avisini della provincia di Padova al Tempio

del donatore, a Pianezze di Valdobbiadene. Oltre 270i presenti. Ottima l’organizzazione predisposta daivolontari, che ci hanno accolti. Numerosi i donatoridi Abano, Caselle, Due Carrare ed Este che hannoutilizzato dei pulman per raggiungere Pianezze. Unringraziamento ai volontari di Massanzago, prodiga-tisi nella preparazione e distribuzione dei pasti. Cihanno permesso, assieme agli altri, di rendere piace-vole la giornata di amicizia e confronto. G.M.

Attraverso il sito Internet dell’Avis provinciale,www.avisprovincialepadova.it la prenotazione

online è facile e immediata; con un clic, si entra nelmenu “Prenota la tua donazione”, per accedere così aiservizi web che consentono al donatore (che intendarecarsi presso il Centro Avis di via Trasea) di prenota-re la donazione esclusivamente online. ll socio, dopoaver compilato i campi nell’apposita pagina, riceveràuna mail di conferma dalla segreteria medica. La pre-notazione online della donazione è un servizioaggiuntivo rivolto a coloro che, come spesso accade,hanno i “minuti contati”, ma non vogliono rinuncia-re all’appuntamento della donazione. È chiaro che ilservizio di raccolta “tradizionale” continua ad esseregestito con modalità collaudate nel tempo e in sinto-nia con i bisogni e le abitudini dei propri donatori:chi dovesse donare, decidendo sul momento, potràcontinuare a farlo. Il Centro di raccolta è general-mente ben attrezzato per ridurre le attese al minimo,salvo momenti particolari. Con la prenotazione viaweb si ha la possibilità di offrire una piccola como-dità, un confort in più ai propri donatori. Per ulterio-

ri informazioni lasegreteria di Avisprovinciale è adisposizione deidonatori al numero049-7800858.Dopo aver verifica-to il successo e vistele migliaia di dona-tori che hannorichiesto di riceverei referti mediciattraverso il web, inoltre, a settembre la procedura èstata ottimizzata e adeguata, ed è similare a quella inutilizzo alle Aziende Sanitarie. Ora non sarà piùrichiesta al donatore l’e-mail per potersi accreditare,ma sarà distribuito, all’atto della donazione (ovvia-mente per coloro che decideranno di aderirvi), uncodice alfanumerico complesso, che consentirà diaccedere all’area riservata del sito e di potersi scarica-re l’esame, in modo assai semplice. Gianni Mamprin

Èal via la seconda edizione del concorso, riservatoai ragazzi tra gli 11 ed i 17 anni, frequentanti le

scuole medie e superiori della provincia di Padova. Ilconcorso Avis è rivolto a chi sceglie di diventare pro-motore attivo del messaggio, il quale, parlando a unamico oppure a un parente, trasmette l’importanza didiventare donatore. Cosa si vince? Buoni di acquistoe non solo. Verrà consegnato un tesserino di ricono-scimento e si diventerà “Avis supporter”. Per parteci-pare c’è tempo fino al 30 aprile 2012. Il regolamentoe i luoghi dei punti di raccolta delle cartoline, sono

disponibili sul sito www.avisprovincialepadova.it.Nella prima edizione sono state distribuite circa 3500cartoline nelle scuole della provincia di Padova, gra-zie all’impegno dei volontari Avis, che si sono recatinei singoli istituti, per promuovere e veicolare, ilmessaggio associativo. L’anno scorso sono stati pre-miati dei ragazzi provenienti da Abano Terme, BoaraPisani e Loreggia. La novità del 2011 consiste in unanuova veste grafica dell’opuscolo e nuove sono lemodalità di partecipazione, elaborate dall’area forma-zione della provinciale di Padova. Marco Menin

Il 2011 è un anno ricco di novità e di cambiamentiall’interno dell’Associazione: la dott.ssa Nicoletta

Gallo, che per anni è stata il punto di riferimentodella struttura medica di Avis Padova, dal 9 maggioha assunto un nuovo incarico, presso il prestigioso

Laboratorio di medicina dell’Azienda ospedaliera diPadova. A lei tutta l’Avis padovana esprime il più sin-cero ringraziamento per il lavoro svolto e per gli otti-mi risultati conseguiti. Ricordiamo che i dati del2009 e 2010 evidenziano come l’Associazione abbiaraggiunto un importante incremento della raccoltaassociativa, nonché il grande sforzo profuso nel pro-cesso di accreditamento delle Unità di raccolta Avisnel territorio. Un nuovo responsabile, dal mese dimaggio, è già operativo: la dott.ssa Mariana Romero(nella foto), che con impegno e abnegazione, sta pro-seguendo nel solco tracciato dalla dott.ssa Gallo e chesta permettendo alla nostra associazione di crescere,con costanza e continuità, anche in questo 2011.L’evoluzione normativa e la sicurezza trasfusionale civedranno sempre più impegnati nel migliorare glistandard qualitativi dei nostri punti di raccolta san-gue del territorio provinciale. Roberto Ferrari

Tre giornate formative, per “coltivare” il volonta-riato. Le ha organizzate l’Avis provinciale di

Padova, in occasione dell’Anno Europeo delVolontariato, nell’ambito di un progetto realizzatocon il Centro Servizi per il Volontariato, con destina-tari i volontari Avis e titolo “Semi di solidarietà”.L’obiettivo, che vuole approfondire il tema della soli-darietà, ha visto la collaborazione delle Avis comuna-li di Cittadella, Conselve ed Abano Terme. Il primoincontro si è svolto a Cittadella (alla Sala Torre diMalta), con il coinvolgimento anche delle altre asso-ciazioni che operano nel territorio, in particolarmodo la Croce Rossa. È intervenuto mons. DinoPistolato, direttore della Caritas di Venezia, il qualeha sottolineato come la solidarietà non deve chiuder-si in se stessa, ma chieda un cambiamento, una nuovarotta che deve avere la responsabilità di tutti: sia dichi è in condizione di bisogno, che non può essereridotto a soggetto passivo di puro assistenzialismo, siadi chi, dedicandosi al volontariato, assume la respon-sabilità di essere un modello per l’intera società. AConselve, in collaborazione con l’Avis del conselva-no, erano presenti Michele Testolina (direttore dellePolitiche sociali del Comune di Venezia) e AlessandroLion (direttore del CSV di Padova), è stato approfon-dito l’argomento “Partecipazione, meglio soli o bene

accompagnati; quali sono i timori e le difficoltà diuna partecipazione attiva”. A chiusura delle tre gior-nate formative, ad Abano Terme si è tenuto l’ultimol’incontro, dal titolo “Responsabilità, ricomincio dame, in che modo aderisco a pieno ai valori in cui hodeciso di credere?”. Anche in questo caso, c’è stata lapreziosa collaborazione dell’Avis comunale. Tutti gliincontri sono stati coordinati da Federica Tognazzo,psicologa psicoterapeuta e da Giovanni Forza, medi-co psichiatra, che hanno focalizzato la riflessione suquali siano gli stili di vita più adatti rispetto ai valoricui si è deciso di aderire, e quale possa essere il con-senso intorno a tali stili di vita e quali le difficoltà delcambiamento. L’obiettivo, pienamente raggiunto, è stato quello difornire ai partecipanti nuovi strumenti, utili nelleattività di volontariato, che svolgono nel quotidiano.

Roberto Sartori

PADOVA

Prenotazioni ed esami corrono sul web

Torna “AviSupporter” per migliaia di studenti

Nuova responsabile sanitaria in via Trasea

Anno del Volontariato,tre incontri in provincia

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Un momentodell’incontrodi Cittadella

con mons.Dino

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Quel tre luglio, al Tempio

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VERONAVERONA

Torniamo a scuola, con ottimi risultatiInizierà dal mese di ottobre un fitto calendario di

incontri formativi, programmati dal Consigliodirettivo dell’Avis provinciale con il sostegno delCentro Servizi per il Volontariato di Verona, perfavorire la preparazione dei nuovi quadri direttiviAvis comunali, anche in vista dei rinnovi dirigenzialidel 2013. “Da donazione responsabile a responsabi-lità associativa”; “Comunicare la solidarietà”; “Fundraising e rendicontazione”; “Gestione dei soci e servi-zio di chiamata”, sono i temi degli incontri che saran-no affrontati con l’intervento di relatori autorevoli equalificati. Per maggiori informazioni e prenotazioni,contattare l’Avis provinciale di Verona (www.vero-na.avisveneto.it; mail: [email protected]).

Per quanto riguarda laseconda Festa provincialedell’Avis veronese, il pro-gramma è stato nutrito. Tre i momenti salienti: ilconvegno del 26 agosto“Il valore della solidarietànella società contempo-ranea” che ha avuto comerelatore il prof. FrancescoLombardo.Un’opportunità, partico-larmente rivolta ai giova-ni, per orientarsi sull’ef-fettivo valore della soli-darietà. Il 27 e 28 agostoè stata, quindi, la voltadella “2ª Camminata

della solidarietà”, con partenza da Verona piazza Bràil sabato sera e arrivo la domenica mattina alSantuario Madonna della Corona (770 s.l.m.), dopouna marcia notturna di circa 40 chilometri, seguitadalla Santa Messa al Santuario e dal pranzo all’hotel

“Stella Alpina” con la consegna dei riconoscimenti aigruppi partecipanti. Martedì 6 settembre Avis havisto la partecipazione a Verona, nella centralissima estorica piazza Brà, alla finale del “Festival Show”. Unevento importante atto a rafforzare la visibilità dellanostra associazione.Momenti significativi, sia come occasione per riper-correre una storia, sia per verificare l’attualità e lan-ciare nuovi progetti in grado di rafforzare il nostrovolontariato, e allargare le amicizie, rafforzando lospirito di solidarietà. Queste le motivazioni dellaFesta provinciale dell'Avis, atte a far crescere la cultu-ra della solidarietà e richiamare l’attenzione sulladonazione volontaria del sangue, sempre di estremaattualità. L’intento è anche quello di mantenere vivoil contatto con i 21mila donatori Avis della provincia,rinvigorendo il loro entusiasmo per coinvolgerli atti-vamente nella promozione del dono per aggregarenuovi soci. L’impegno associativo è pur sempre improntato allapromozione e alla ricerca di eventi in grado di richia-mare l’attenzione dei cittadini sulla donazione delsangue, responsabilizzandoli affinché possano a lorovolta rendersi utili al prossimo. Un ulteriore progettodi promozione è stato quello, sostenuto con Fidas,dell’esposizione sulle fiancate (70) e sul retro (5) degliautobus extraurbani per il mese di agosto e settem-bre. L’impegno profuso dall’Avis provinciale e datutte le 68 comunali in questi nove mesi del 2011,dopo un difficile inizio, ha portato a un significativomiglioramento delle donazioni. Nel mese di giugno epiù sensibilmente in luglio, le donazioni sono ritor-nate a crescere come negli anni precedenti. Non biso-gna mai abbassare la guardia e, come dice un saggiopopolare “quando il gioco si fa duro i duri comincia-no a giocare”. E i risultati si vedono.

Piergiorgio Lorenzini, presidente Avis provinciale

Terza edizione del “Palio del Donatore” al camposportivo di Casette di San Martino Buon Albergo

La manifestazione è stata organizzata dall’Avis comunaledi San Martino, in collaborazione con il frantoio diFontanara e con altre otto Avis Comunali dell’EstVeronese: Belfiore, Caldierino, Cazzano di Tramigna,Colognola ai Colli, Illasi, Monteforte d’Alpone, Soavee Vago. Le nove squadre si sono impegnate nellosvolgimento dei giochi previsti dal palio, in una allegra“corsa” per la vincita degli ambiti riconoscimenti: il

labaro, simbolo della manifestazione e un ricco premioofferto dal frantoio Fontanara. Il pomeriggio è trascorsoin un clima di serenità e sano divertimento con lavittoria finale della numerosa squadra di Cazzano diTramigna. L’augurio è che l’iniziativa prosegua coinvolgendosempre più giovani e, soprattutto, che sia uno“strumento” per perseguire lo scopo che ci unisce:aumentare sempre di più la grande famiglia dei donatoridi sangue!

Con l’avvicinarsi di un altro anno scolastico, ètempo di bilanci per quanto fatto e quanto si

potrà fare. Il progetto scuola dell’Avis veronese, orga-nizzato con Fidas, è risultato ancora una volta vin-cente. L’iniziativa consiste nel far visita agli studentidelle scuole di ogni ordine e grado dell’interaProvincia, di concerto con le sedi comunali che avvi-cinano le rispettive direzioni scolastiche. FrancescoJoppi, coordinatore della Commissione Scuola pro-vinciale, spiega che sono stati “Oltre 17mila gli stu-denti avvicinati da ottobre a maggio, a ognuno deiquali è stato consegnato un kit informativo, grazie alsostegno finanziario del Centro Servizi per ilVolontariato e la Provincia. La soddisfazione è chenon siamo più noi a proporci, ma sono le stesse scuo-le a sollecitare i nostri interventi dopo aver inserito il‘progetto di educazione alla salute’ nei piani di orien-tamento formativo”. Un approccio che è diverso inbase all’età dei ragazzi e che si diversifica nelle scuo-le. “La semina - prosegue Joppi - comincia nella scuo-la primaria. I presidenti ci segnalano i vari contatticon le scuole fissando un calendario di incontri. Allemedie, maggiore è l’impegno degli addetti per attrar-re gli studenti con età in evidente fase di cambiamen-to. Negli istituti superiori la proposta assume unavalenza particolare, in quanto avviciniamo gli stu-denti del biennio finale, già maggiorenni o alla vigi-lia della maggior età. Ci troviamo di fronte a poten-ziali nuovi aspiranti donatrici e donatori per cui laproposta prevede una prima fase di sensibilizzazionecon illustrazione in aula, a mezzo di audiovisivi, dicome si effettua una donazione e quali sono le condi-zioni per ottenere l’idoneità. Alla fine dell’incontro,gli studenti che dichiarano la propria disponibilitàvengono accompagnati al Servizio trasfusionale per iltest attitudinale. In quella sede, gli aspiranti effettua-no una visita medica, un elettrocardiogramma e unpiccolo prelievo di sangue. A giro di posta, in viariservata, gli aspiranti donatori ricevono a casa unarisposta che conferma il buono stato di salute, invi-tando a effettuare la prima donazione differita pressoqualsiasi Centro trasfusionale della Provincia, dopo30 giorni”. Un’iniziativa positiva, quindi, che getta lepremesse per la costituzione di Gruppi scolastici didonatori presso la maggior parte delle Scuole supe-riori della città di Verona. L’incremento di quest’an-no è significativo e la Provinciale ha reso noti i datiche lo dimostrano: all’Istituto professionale ServiziAlberghieri “Angelo Berti” si contano 16 aspirantidonatori, 14 idonei e 2 che hanno già donato; alLiceo classico “Scipione Maffei” 4 aspiranti idonei;

allo scientifico “Niccolò Copernico” 16 aspiranti ido-nei; al Liceo scientifico “Messedaglia” altri 22 aspi-ranti risultati idonei (3 hanno già fatto la primadonazione); allo scientifico “Galileo Galilei” 10 aspi-ranti idonei; al Liceo psicopedagogico CarloMontanari 27 aspiranti idonei, (12 hanno già dona-to); al liceo Scientifico “Girolamo Fracastoro” 38aspiranti, 36 idonei e 7 che hanno già donato;all’Istituto tecnico Geometri “Cangrande della Scala”3 aspiranti risultati idonei; al Tecnico Commerciale“Lorgna Pindemonte” 12 aspiranti, 9 idonei, 1 ha giàdonato; all’Istituto “Lavinia Mondin” 3 aspiranti ido-nei; all’Istituto “Luigi Einaudi” 17 aspiranti, 16 ido-nei, 2 hanno già donato; all’Istituto professionale“M. Sanmicheli” 13 aspiranti, 12 idonei; all’Istituto“Don Bosco” 28 aspiranti, 27 idonei, 3 hanno giàdonato; all’Istituto “Aleardo Aleardi” 17 idonei, 7hanno già donato; all’Istituto professionale “EnricoFermi” 39 aspiranti, 33 idonei, 8 hanno già donato;all’Istituto tecnico industriale “Galileo Ferraris” sicontano 6 aspiranti, tutti idonei. Altrettanto buonirisultati si sono ottenuti all’Istituto “Marco Polo” diBussolengo, al Liceo “A.M. Roveggio” di ColognaVeneta, all’Istituto “Guarino Veronese e Dal Cero” diSan Bonifacio, al Liceo classico “Cotta”, all’Istituto“Silvia Ricci” e all’Istituto “Minghetti” di Legnago, alLiceo “Marie Curie” di Garda e all’IstitutoAlberghiero “Carnicina” di Bardolino. Dati che pos-sono solo migliorare, visto che durante l’estate, liberida impegni scolastici, alcuni saranno passati dall’ido-neità alla donazione vera e propria. “Possiamo con-cludere dicendo che è stato garantito un buon ricam-bio generazionale di nuove donatrici e nuovi donato-ri - sottolinea Joppi - che consentiranno di dare ulte-riore speranza di vita a tanti, tanti ammalati”.

Da ottobre gli incontri di formazione

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Il terzo “Palio del Donatore” per nove Avis

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Page 20: Dono e Vita no.3 settembre 2011

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TREVISO

Contro la crisi, continuiamo a donare

Impegnarsi nel volontariato, oltre l’Avis

Il mese di settembre rappresenta da sempre, perl’Avis, uno dei momenti più importanti per valu-

tare il percorso fatto e indirizzare, dopo il periododelle ferie, la ripresa delle nostre attività, specie laraccolta sangue che deve essere sempre perfettamen-te in linea con i consumi ospedalieri. Allo stato attuale registriamo, paragonando i datidello stesso periodo dell’anno scorso, una diminuzio-ne dei consumi nel Dipartimento di circa il 2%.Così pure le donazioni segnalano un decremento dicirca l’1,9%, che ci garantisce, anche se con qualcheaffanno, l’autosufficienza locale, ma che non ci ponein linea con la programmazione regionale che perl’anno in corso chiede un aumento delle donazionidel 3% rispetto alla raccolta del 2010. Alla fine diluglio, incontrando tutti i presidenti delle Aviscomunali, abbiamo cercato insieme di analizzarequesto preoccupante fenomeno che sta investendoanche i nostri soci, che dimostrano disaffezione oscarsa attenzione per la donazione. La conclusioneche insieme abbiamo tratto assomma a concause dicarattere tecnico/organizzative, alla preoccupantecrisi economica/sociale che attanaglia l’Italia el’Europa tutta e che si ripercuote in maniera inquie-tante sul morale dei nostri soci, minando quella sere-

nità e sicurezza di fondo che sono gli elementi prin-cipali per donarsi al volontariato con entusiasmo eabnegazione. Purtroppo per noi, per la tipologia checoinvolge l’espressione del dono del sangue, nonpossiamo fermarci alle valutazioni sociologiche, per-ché gli ammalati non possono attendere i tempi delleriflessioni e delle valutazioni, hanno bisogno di azio-ni immediate che tradotte in linguaggio semplice ecomprensibile a tutti si chiamano “sacche di sangue”.L’invito che non mi stanco mai di estendere ai nostrisoci è quello di non perdere l’appuntamento con ladonazione, perché è di fatto insostituibile e ai nostridirigenti di continuare a operare al meglio delle loropossibilità, incrementando se possibile la cura e l’at-tenzione verso i donatori. Un altro impegno chedovremo affrontare prima della fine dell’anno, sarà ilrinnovo delle cariche per il Consiglio delCoordinamento provinciale del volontariato.Abbiamo chiesto al nostro ex presidente provincialeAlfio Bolzonello, che ha retto per alcuni anni ilCoordinamento della provincia di Treviso, una brevepresentazione dell’argomento.Forza ragazzi, siamo tutti chiamati a sostenere lanostra azione. Buona donazione a tutti.

Gino Foffano, presidente Avis provinciale

Anovembre ci saranno le elezioni per rinnovare ilConsiglio del Coordinamento provinciale del

Volontariato. Costituito nel 2002, oggi vi aderisconooltre 300 associazioni impegnate in diversi settori diattività. Ferma restando l’autonomia delle singolerealtà associative, rappresenta il volontariato provin-ciale, ne favorisce la valorizzazione, propone iniziati-ve comuni, lavora per la crescita della solidarietà edella cittadinanza solidale. Il Coordinamento è anchel’ente gestore del Centro di Servizio per ilVolontariato, previsto dalla legge 266/91, che con ifondi obbligatoriamente versati dalle Fondazionibancarie sostiene l’attività delle associazioni, nefinanzia i progetti e fornisce una serie di servizi qualila consulenza, la formazione, l’informazione e la pro-mozione. L’essere e l’operare assieme permette disvolgere meglio le diverse attività in piena sintoniacon i principi della Carta dei valori del Volontariato,che sono quelli che anche Avis stessa persegue Lanostra Avis, che tanto ha contribuito alla costituzio-ne dei tre organismi provinciali del volontariato: laConsulta, il Centro di servizio ed il Coordinamento,

è ora chiamata a favorirne la crescita e l’attività; per-ché di Volontariato o meglio, dei valori che ne ispira-no e guidano l’attività: giustizia, solidarietà, gratuità,responsabilità c’è oggi più bisogno che mai. Alle Aviscomunali rivolgo l’invito a partecipare attivamente, acandidare al Consiglio propri componenti che sianola voce dell’Avis della Marca trevigiana.

Alfio Bolzonello

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VERONA

AVerona c’è una collaborazione che unisce e conti-nua nel tempo. È l’iniziativa “Insieme per la scuo-

la - Insieme per lo sport” che vede insieme Avis e Fidas.La collaborazione instaurata tra Ufficio scolastico perl’Educazione fisica e sportiva e le due associazioni findall’anno scolastico 2001/2002, prosegue infatti inpiena sinergia e continuità. L’impegno nell’iniziativa,originariamente promossa dal prof. Tiziano Cordiolicon i presidenti provinciali di Fidas, Silvano Salvagnoe Avis, Luigi Piva, uniti in questo progetto di educazio-ne e diffusione dei messaggi di solidarietà e donazioneattraverso lo sport, non è mai venuto meno. È statafatta propria e continuata con entusiasmo dal coordi-natore provinciale per l’Educazione fisica e sportiva,prof.ssa Monica Magnone, in sinergia con gli attuali

presidenti PiergiorgioLorenzini per Avis eMassimiliano Bonifacioper Fidas Il progettovede interventi nellemanifestazioni a caratte-re sportivo promoziona-le delle scuole medie esuperiori (che coinvol-gono la quasi totalitàdelle scuole di Verona eprovincia), in particola-re le finali di pallacane-

stro 3 contro 3 e la fase regionale dei Giochi sportivistudenteschi di calcio a 5, svoltasi a Verona. Ancora,prevede la partecipazione alla “Festa Scuola Sport”,appuntamento annuale dello sport scolastico veronesenell’Auditorium di Palazzo Gran Guardia in piazzaBrà. Quest’anno, alla presenza di autorità civili, religio-se, culturali e sportive del territorio, l’assessore allosport del Comune di Verona, Federico Sboarina e ildirigente dell’Ufficio scolastico di Verona, dott.Giovanni Pontara, hanno rivolto i saluti di aperturaper poi procedere alla consegna a oltre 500 studenti(accompagnati da dirigenti, docenti, familiari e simpa-tizzanti) dei meritati riconoscimenti. L’attività formati-va si era aperta il 23 ottobre 2010 con il convegno “Mivoglio donare”, occasione speciale che aveva visto riu-nite le associazioni regionali che nel territorio venetopromuovono e diffondono la cultura della donazione.L’evento ha richiamato l’attenzione di docenti e stu-denti degli Istituti di II grado di Verona ad una rifles-sione collettiva orientata allo sviluppo della cultura delrispetto reciproco, della solidarietà e del dono. Ilnumero di studenti che fanno sport non sempre coin-cide con quelli di coloro che dimostrano di compren-dere la cultura della donazione. Con l’anno scolastico2011/12 il progetto compirà dieci anni e l’augurio èche questo speciale compleanno porti con sé rinnovatospirito di condivisione e sinergia nella promozione diun messaggio di alto spessore educativo. M.M.

In una Valdalpone di una bellezza unica, inondata diciliegi, si e svolta la nona edizione della “Granfondo

del Durello” che consolida il sodalizio tra l’Avis di SanGiovanni Ilarione-Vestenanova, (che mette in palio il 3°trofeo Avis) e l’ASD Basalti, organizzatrice dell’evento.Alle 7,30 del mattino la maggior parte dei ciclisti giàscaldava i muscoli e scalpitava per partire. Gli oltre millepartecipanti hanno riempito via 4 Novembre, con un foltopubblico a confermare il crescente interesse per questamanifestazione. Alle 10 il potente, sordo colpo deitrombini di San Bortolo delle Montagne ha dato il via.Tra gli atleti, nomi celebri come Mirco Celestino,Massimo De Bertoli e i fratelli Medvedev. È proprioAlexei, il maggiore dei due fratelli, a prendere subito ilcomando per mantenerlo fino alla fine andando aconquistare il 3° trofeo Avis con una gara incredibile. Nonmeno entusiasmante la gara femminile che ha vistotrionfare e aggiudicarsi per la seconda volta il trofeoAvis, Anna Ferrari. Ancora una volta l’Avis è stata parteattiva in questo evento di sport e natura che richiama

migliaia di persone tra atleti ed appassionati. Immancabileil gazebo, gestito dai donatori che hanno fornito gadget,opuscoli e informazioni alle persone interessate,convincendo molti ad avvicinarsi al dono del sangue. Nel2010 i nuovi donatori sono stati 73. Luigi Pandolfo

Sport/scuola: mens sana in corpore... Avis

Oltre mille partecipanti alla Granfondo “Durello”

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Il manifesto dell’Avis provinciale di Treviso allaMostra “Best Italian Contemporary Social and

Cultural Graphic Design” tenutasi a Mosca a luglio evisitata da migliaia di persone. Alla grande esposizio-ne-evento all’interno di “2011: Anno InternazionaleItalia-Russia”, Fabrica è intervenuta con una sezionetutta sua, intitolata “The Social Design of Fabrica”,

occupando uno spazio di 200 mq sui 1000 totali. Inmostra 40 poster, spot video e Colors Magazine realiz-zati dal Centro di ricerca sulla comunicazione delGruppo Benetton, con sede a Villorba, tra i quali pro-prio “La parte più dolorosa è togliersi il cerotto”. Ilmanifesto è stato ideato gratuitamente per Avis provin-ciale da Fabrica e presentato nel capoluogo della Marcadal direttore creativo, Omar Vulpinari, nel corso dellancio dell’ultima campagna a favore della donazionedel sangue, in collaborazione con il Comune diTreviso. La mostra si è tenuta al Red October, spazioculturale dedicata alla creatività emergente, ex fabbricadi cioccolato nel centro di Mosca. M.R.

TREVISO

Il “cerotto” Avis-Fabrica arriva a Mosca

Per testimoniare che “Le malattie possono portar-ci via le persone che amiamo, ma non potranno

mai derubarci dei ricordi ad esse legati”, si è rinnova-to a Cessalto l’appuntamento con il torneo di calciodedicato al piccolo Marco Gabbana, morto a soli 8anni per un tumore. Organizzato dall’Avis cessaltina,in collaborazione con l’A.C.D. Bosco Olmè Cessaltoe con il patrocinio dell’Amministrazione comunale,

si è svolto il 12 giugno, presso lo stadio comunale“L.Trentin”, riscuotendo un grande successo. Nellamattinata, otto squadre della categoria esordienti sisono confrontate sportivamente, rappresentando cononore le Avis comunali di Gorgo al Monticano, Torredi Mosto, Cessalto, Salgareda, S. Stino di Livenza,Noventa di Piave, Chiarano e Motta di Livenza. Aseguire, pausa pranzo offerta agli atleti dall’ormai col-laudatissimo team cuochi dell’Avis di Cessalto. Nelpomeriggio si sono svolte le finali, che hanno vistotrionfare il Team Biancorossi Ponte di Piave-Salgareda. Al secondo posto la FCD Gorghense e alterzo posto l’ USD Torre di Mosto. Premiati, inoltre,Tommaso Moro (Team Biancorossi) capocannonieree Alessandro Finotto (USD Torre di Mosto), migliorportiere del torneo. Erano presenti alla consegna deitrofei le massime autorità cittadine, il parroco, i pre-sidenti del calcio cessaltino e dell’Avis comunale, ilsegretario dell’Avis provinciale di Treviso, WalterTonon. Immancabile ed apprezzata da tutti i presen-ti è stata la consegna di un mazzo di fiori alla fami-glia del piccolo Marco.

TREVISO

Con lo slogan “Amo collaborare, non competere”stampato sulle magliette, cinque amici avisini

sono partiti in bicicletta da Mansuè (foto piccola), saba-to 6 agosto, con meta San Giovanni Rotondo, inPuglia. Salutati da molti donatori e concittadini, riuni-tisi al momento della partenza, Diego Dalla Nora,Claudio Bonadio, Mauro Businello, Dario Taschetto ePaul Scandolo hanno dato con il loro viaggio un toccodavvero unico ai festeggiamenti per il 50° anniversariodi fondazione dell’Avis di Mansuè. A rendere coreogra-fico il via, ci hanno pensato i cicloamatori del gruppoG.S.C. Mansuè e alcuni giovanissimi corridori dellasocietà ciclistica Pujese, che per un tratto di stradahanno affiancato i cinque avisini. La corsa,priva di qualsiasi carattere competitivo,aveva il duplice scopo di diffondere i mes-saggi di amicizia e solidarietà propridell’Avis e di ribadire, attraverso questo par-ticolare viaggio da nord a sud, l’imprescin-dibile valore dell’unità nazionale, in pienasintonia con i sentimenti che accompagna-no le celebrazioni per i 150 anni dell’Unitàd’Italia. Le tappe lungo il percorso sonostate Chioggia, Rimini, Osimo, Norcia,Lago di Campotosto-San Gregorio,Campobasso e San Giovanni Rotondo, lecui Avis hanno accolto con simpatia ilgruppetto di avisini. All’arrivo ad Osimo(foto grande), dopo aver percorso 135 chilo-metri, l’accoglienza è stata esaltante. Pocoprima dell’entrata in città, infatti, sono statiraggiunti dai ciclisti del gruppo Mbt Avis che li hanno“scortati” fino in centro, dove hanno ricevuto il benve-nuto da parte dei presidenti dell’Avis comunale eregionale Marche e dell’assessore alla cultura dellacittà, tra foto, applausi e interviste alla stampa.Com’era prevedibile, particolarmente emozionante si èrivelata la tappa a San Gregorio, una località del comu-ne dell’Aquila duramente colpita dal terremoto di dueanni fa. La comunità di San Gregorio è già da tempoidealmente gemellata con Mansuè perché, all’indoma-ni dei tragici eventi sismici, è stata coinvolta in un’ini-ziativa, denominata “Progetto Aquilone”, attraverso laquale cinque ragazze terremotate sono state ospitatepresso alcune famiglie Mansuetane. I cinque corridori-avisini sono arrivati a San Gregorio il 10 agosto e dalquel preciso istante, all’interno della piazza sorta alcentro del villaggio formato dai moduli abitativicostruiti nel post-terremoto, è iniziata una grande festache ha coinvolto l’intera comunità. Un’accoglienza cheha lasciato senza parole, piena di affetto, di calore

umano e amicizia, che ha dimostrato ancora una voltanella popolazione abruzzese la gran voglia di guardareal futuro con speranza ed entusiasmo. È stata poi lavolta della tappa piùimpegnativa, da SanGregorio a Campobasso:un percorso di 214 chilo-metri lungo stradeimpervie e sotto un solecocente. Duro, ma estre-mamente emozionante, èstato anche l’ultimo gior-no di corsa, fino a San

Giovanni Rotondo, la citta di San Pio da Pietralcina.Una giornata memorabile per i cinque amici che, dopotante fatiche, sono riusciti a portare a termine un’im-presa ragguardevole dal punto di vista atletico e parti-colarmente significativa per quel che concerne lo spiri-to e i valori con i quali è stata concepita e compiuta. ASan Giovanni Rotondo l’accoglienza ha assunto con-notati trionfali e l’abbraccio della gente del luogo èstato commovente. E’ stata, dunque, una bellissimaavventura di 1048 km totali, che, in maniera allegra esimpatica, ha avuto il merito di affermare con grandefermezza e determinazione che i valori dell’amicizia edella solidarietà possono e devono ancora essere unpunto di riferimento per la società. La forza e la tena-cia con cui l’impresa è stata compiuta hanno, inoltre,reso degno onore al motto che ha accompagnato i cin-que “ragazzi” durante tutto il tragitto: “Non importaquanto velocemente si avanza; l’importante è non fer-marsi”. Le tappe del viaggio sono documentate nelblog: http://aquilonecolorato.blogspot.com/.

Oltre mille km di solidarietà Avis in bicicletta

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Cessalto: calcio giovane, ricordando un piccolo grande amico

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VICENZA

Terzo numero 2011 e terza mia comunicazione avoi, donatori vicentini, su come proseguono i

nostri lavori per lo sviluppo del Dipartimento trasfu-sionale provinciale e l’andamento delle donazioni neiprimi sei mesi dell’anno in corso. Ci eravamo lasciaticon la nomina della dott.ssa Carla Giordano, prima-rio del trasfusionale di Bassano, a capo Dipartimentoe la tardiva nostra conoscenza di tale nomina.Diciamo “poco male”, anche perché la dottoressa si èmessa subito al lavoro con buona lena. Partecipandoai vari comitati di partecipazione locali ha subitovoluto capire la situazione e come sviluppare il lavoro,discutendo e proponendo soluzioni alle varie diffi-coltà che incontrava, disponibile e aperta. Il problemadell’Ulss Schio Thiene, la carenza cronica di medici epersonale, per il momento è stato risolto con l’assun-zione di due medici che vanno a sostituire coloro chehanno lasciato o si sono trasferiti. Resta in piedi ilproblema del Centro di raccolta di Malo. L’Aviscomunale si è presa l’impegno di fornire un’autoam-bulanza, presente nei giorni di raccolta, per eventualiemergenze. C’è poi il discorso della sistemazione deilocali, messi a disposizione dal R.S.A., e il fatto che ilDipartimento vorrebbe ridurre dagli attuali quattro atre al mese, i giorni (il martedì) di raccolta. Cosa nongradita dall’Avis, anche perché ci sono altri centri inprovincia che funzionano come Malo, ma che nonriducono i giorni di apertura. Non si riesce a capirecome una Ulss come la 4, che da sola nei primi seimesi di quest’anno ha registrato un aumento del7,2% rispetto allo stesso periodo del 2010, possa veni-re penalizzata in questo modo. Ha sopperito al calodel 4,1 % dell’Ulss 6 e dello 0,4 % dell’Ulss 3, aiuta-ta dall’Ulss 5 che ha realizzato un più 2,1 %, datidipartimentali. Per capire meglio: le Ulss 4 e 5 hannoraccolto 540 donazioni in più rispetto al 2010, contro

le -427 delle Ulss 6 e 3, in calo rispetto il 2010. Oraci chiediamo, c’è bisogno di sangue? Dobbiamo dimi-nuire la raccolta? Se siamo in esubero e non voglia-mo che il sangue vada in scadenza e di conseguenzabuttato al macero, ditecelo! Se così fosse, noi conti-nueremo a cercare comunque nuovi donatori, perchéconvinti che più persone sono controllate e più sicu-rezza abbiamo nel sistema trasfusionale. Una sempliceepidemia di influenza oggi, come siamo strutturati, cimetterebbe in ginocchio. Abbiamo anche le regionicarenti che dobbiamo aiutare, pur sapendo che neltempo hanno migliorato moltissimo. Siamo certi chese i donatori sono informati di come si muove il siste-ma trasfusionale, sopratutto locale, si impegneranno,tutti, a risolvere i problemi, daranno la loro collabora-zione e disponibilità, come hanno sempre fatto. NellaConferenza del Dipartimento dove i trasfusionisti siconfrontano con le associazioni e federazioni deidonatori, tutte queste tematiche sono emerse. Si èvisto che c’è la volontà di riuscire a far funzionare almeglio il Dipartimento, cercando di rimuovere e olia-re quegli attriti che fanno stridere il carro, che nono-stante tutto sta riprendendo il suo cammino.

Enrico Iseppi, presidente Avis provinciale

Una poesia dedicata alle donne sfregiatedall’acido. L’ha composta l’avisino

Roberto Rossi, pittore, poeta e Ambasciatoredi Pace Onu, autore della silloge“Oscillazioni emozionali”. La sua raccolta di 58 poesie, corredate da 22disegni, comprende anche versi dedicati aldono del sangue, alla natura, ai veri valoriumani e appunto ai diritti della donna. Conla poesia “donne coraggiose” è entrato infinale al concorso “Speciale Donna 2011”organizzato dall’Associazione M.A.R.E.L. diRoma, www.associazionemarel.net che l’hainvitato a presentare il suo libro a Roma, in

Campidoglio, il 30 settembre 2011, alla pre-senza di rappresentanti del Comune dellacapitale. Il libro al momento non è presentein libreria e si può solo richiedere diretta-mente all’autore stesso scrivendo alla [email protected] al prezzo di 12euro. Il libro ha il patrocinio dell’Avis pro-vinciale vicentina, alla quale viene devolutauna parte del ricavato della vendita. La sillo-ge “Oscillazioni emozionali” è stata presenta-ta a Vicenza il 18 giugno, presso l’House ofBlues Café, con lettura a due voci, accompa-gnamento musicale al pianoforte, esposizio-ne di dipinti e dvd dell’autore.

Si riprende il cammino, con fatica

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Una nuova Avis, fiocco azzurro a Bassano

Serata di “Musica nel Sangue” a Castelgomberto

Un libro di poesie e dipinti sui veri valori

Il 25 luglio 2011 è cominciata l’avventura dellanuova Avis comunale di Bassano del Grappa. Alla

presenza di 40 aderenti all’associazione Avis, del sot-toscritto presidente dell’Avis provinciale e del segreta-rio provinciale Gianfranco Zilio, è nata ufficialmentel’Avis comunale di Santa Croce di Bassano delGrappa. All’ordine del giorno, infatti, ci sono stati ladiscussione e la delibera di adesione all’Avis, la pre-sentazione dello Statuto e la sua approvazione, non-ché la votazione e l’elezione del primo Consigliodirettivo. È stato eletto presidente GiuseppeZarpellon, che sarà coadiuvato dalle vice AdelinaFantinato e Sabrina Pasinato, dal segretario GiuseppeSiessere e dai consiglieri Anselmo Biaggioni, EnricoBosio, Gianfranco Cavallin, Fabio Cerantola,Francesco Fietta, Giovanni Fietta, ClaudioGanassin, Orlando Lorenzato, Luigi Piovesan, PaoloScalco e Giorgio Toso. Revisori dei conti: FrancoMasin (presidente), Giovanni Baggetto e GiuseppeBonamigo. Un brindisi ha salutato la nuova comuna-le - sedicesima nata in provincia di Vicenza - che faràriferimento al Centro trasfusionale dell’Ulss 3 diBassano, al quale i donatori possono rivolgersi perdiventare soci Avis. Ora sono in corso tutte le prati-

che per l’iscrizione al registro delle associazioni delvolontariato del Veneto e al registro della Agenziadelle entrate, dato che l’Avis di Santa Croce diBassano ora ha una propria posizione giuridica epatrimoniale. A tutti un buon lavoro e un arriveder-ci alla festa di inaugurazione del nuovo labaro. E.I.

Approfittando del fatto che quest’anno la manife-stazione di “Musica nel Sangue” si è svolta al

Teatro Nuovo di Vicenza, l’Avis provinciale (dandospazio a un’idea del presidente di Castelgomberto,Giampietro Vantin) ha chiesto ad alcuni gruppimusicali dell’edizione del 2011 e del 2010 la dispo-nibilità a partecipare ad una serata dedicata ai giova-ni. E la risposta dei ragazzi del concorso tra scuolesuperiori del Veneto non si è fatta attendere. Sabato16 luglio, nella magnifica cornice di palazzoBarbaran in piazza a Castelgomberto, l’Avis ha orga-nizzato una manifestazione musicale. La Pro Loco hamesso a disposizione il palcoscenico, i gazebo, le cuci-ne e tutto quanto serve per una serata di questo tipo,inserita nel programma della sagra paesana che sifesteggiava la settimana successiva nel contesto della“Fiera del Pao”. I gruppi che hanno aderito hannoriscosso un notevole successo. Si sono esibiti FrancoCarrano del liceo “Pigafetta” con la sua musica“Rap”, (edizione 2011), Nena, Tommy e Marco dell’Istituto Pertile di Asiago (2010), Eniko e i ballerini(2010 e 2011) e infine gli Error, un gruppo di giova-ni del Bangladesh che con i loro ritmi musicali, diver-

si dai nostri, hanno conquistato la simpatia di tutti.Una serata all’insegna del divertimento, ma anchedella sensibilizzazione al dono del sangue con le Aviscomunali della vallata in campo per informare e rice-vere nuove adesioni per aspiranti donatori.

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Cara Avis,lo spirito del donatore deve essere libero, così comelibero e disinteressato è il gesto di chi desidera met-tersi in gioco per dare a tutti coloro che soffrono unostile di vita pressoché normale. Grazie alla fattiva col-laborazione dei vostri soci e del vostro personale,potete fare grande un qualcosa di apparentementepiccolo. Appartenere alla grande famiglia Avis, inbuona sostanza, vuol dire divulgare la straordinariacultura della Vita. Ho una grande sofferenza dentrodi me per non essere diventato donatore a causa diproblemi di salute. Però, nonostante tutto, non vienemeno in me la voglia di gridare “a piena voce” GrazieAvis. Che bello essere vostro socio (anche se nondonatore). Mi sento una parte della grande famigliaAvis. Grazie perché, tramite il vostro periodico“Dono & Vita”, siete entrati nella mia vita dandomimodo di conoscervi e apprezzarvi sempre più. Sieteuna realtà piena di risorse. Se il nostro amico BrunoBinotto (“pilastro” dell’Avis provinciale di Trevison.d.r.) fosse ancora qui, vi loderebbe a pieno titolo.Ve lo meritate. Ti voglio bene Avis perché, in questomodo, mi hai fatto conoscere un mondo di straordi-naria bellezza e solidarietà che nasce, cresce e fruttifi-ca di volta in volta. Una goccia di sangue caduta inun deserto provoca impressione. Una goccia di san-gue caduta in un mare di solidarietà può fare tanto.Questo mare siete voi dell’Avis che operate sinergica-mente per divulgare la splendida cultura della gene-

rosità la quale, goccia dopo goccia, fa più grande ebella la vita sia del donatore sia di chi riceve il gran-de dono del sangue che è fonte di vita. Sostenetesempre con vigore e determinazione l’azione preziosadel donare vita e serenità. Questo modo di agire vi fagrande onore e ciò è motivo di grande rispetto e con-siderazione. Che il cielo e il Signore vi ricompensinoGrazie Avis. Grazie ragazzi. Jgor Moretto

Caro Presidente Carissima redazione.Buone sera mi chiamo Lunardi Cherubino sono presi-dente di una comunale equiparata in comune diRovigo la comunale di Buso per l'esattezza, volevo sepossibile delle risposte a delle domande che mi sonovenute spontanee.Alla riunione dei presidenti indetta dalla mia provincia-le dentro la mia cartellina ho trovato l’ultimo numerodi Dono&Vita, non ho avuto il tempo di leggerlo subi-to, ma dato che il lunedi successivo sono andato a farela donazione ho portato il numero di Dono&Vita el'ho letto.Vorrei sapere perche il nostro Dipartimento di Rovigodeve rallentare la raccolta del plasma (Rovigo da 4 a 3,Adria da 4 a 3, Trecenta da 4 a 2 e parlo di raccolta gior-

naliera) e poi vedo nell'articolo di BernardinoSpaliviero "È bonaccia prima dell'uragano" che la rac-colta del plasma è diminuita dello 0,9%.Ora io domando perchè il Dipartimento di Rovigodeve rallentare la raccolta quando ci sono dei diparti-menti compreso Rovigo che sono sotto la media nei

Lo spirito libero, e critico, dei donatoriAlluvione di novembre e solidarietà Avis

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Bisogna proprio dire che la solidarietà non ha confi-ni. Si è chiusa con successo la raccolta fondi pro

alluvionati dell’Avis provinciale di Vicenza, che è anda-ta oltre le aspettative. Sono stati raccolti, infatti, undi-cimila euro. Una cifra cospicua che il Consiglio diret-

tivo provinciale ha raccolto a beneficio dei comuni diTorrebelvicino e Valli del Pasubio, quale contributo perla ricostruzione di un ponte che li collega. Il consiglio,valutando il progetto presentato dai due sindaci,Giorgio Calli e Armando Cunegato, ha voluto unavolta in più fare proprio il significato di un’opera diquesto tipo. Un ponte collega, unisce, fa dialogare, facomunicare. Un ponte è un mezzo di interscambio frapaesi, popoli. L’Avis ha voluto con questa scelta esserevicino ai cittadini di questa parte della provincia diVicenza, così duramente colpita in occasione dell’allu-vione di novembre scorso. Nella conferenza stampasvoltasi a Torrebelvicino il 15 luglio scorso, è stato pre-sentato il progetto del nuovo ponte, con la consegnadei fondi raccolti ai sindaci, che hanno ringraziato peril loro aiuto sia le Avis comunali della provincia vicen-tina, sia quelle fuori provincia, come le Avis diCarbonera, di Castelfranco e di Paese. “Questi donato-ri forse non sanno neanche dove si trovano Valli eTorre, eppure sono stati vicini e solidali facendosi cari-co dei nostri bisogni. Grazie". Enrico Iseppi

Su iniziativa dell’Avis di Valdagno, con il patrociniodel Comune, è stato presentato il 24 giugno, pres-

so la sala Soster di Palazzo Festari, il libro di poesie eprose “A cuore aperto”, opera unica postuma dell’avv.Maurizio Manarolla, fondatore nel 1963 dell’Avis nellaValle dell’Agno. La serata, alla quale ha partecipato unnumeroso e attento pubblico, è stata aperta dal salutodel sindaco Alberto Neri, con un commosso ricordodel collega Manarolla di grandi capacità e impegnonon solo nella professione forense, ma anche nel vive-re quotidiano e nella società civile. La presentazione,

moderata dal dott. Franco Viero, è proseguita poi conl’intervento di Giancarlo Mingardi, presidentedell’Avis comunale che ha sinteticamente tratteggiatola cronistoria dell’Avis e l’importante contributo forni-to a quest’ultima dall’avv. Manarolla, che fino agli ulti-mi giorni della sua vita è stato un sostegno dell’associa-zione in seno alla quale ha rivestito numerose cariche(consigliere comunale, provinciale e regionale, presi-dente comunale e provinciale, delegato nazionale,commissario per la riforma dello Statuto nazionale edel Regolamento, membro del giurì nazionale). L’avv.Alessandra Visonà ha quindi ricordato che è statoanche vice pretore di Valdagno, presidente dellaCommissione Distrettuale per le imposte dirette, pre-sidente del patronato scolastico di Valdagno, presiden-te della Pro Valdagno e direttore del coro “DonLeonello Saggiorato” della Chiesa San Clemente Papadi Valdagno. La prof.ssa Alessandra Bertoldi, attraver-so una serie di riflessioni, osservazioni e la scelta dialcune poesie particolarmente significative diManarolla, lette e interpretate dal prof. Moreno RasiaDani, ha guidato il pubblico presente alla scoperta deitemi conduttori della natura, della fede, dell’amore,parola quest’ultima sulla quale la relatrice ha conclusoil proprio intervento indicandola come l’emblema delsenso della vita e dell’opera di Maurizio Manarolla.

C’è l’orgoglio di essere donatori volontari. C’è la consa-pevolezza di essere importanti per TUTTI. C’è la fati-ca di ogni giorno, per organizzare i colleghi donatoriassociati e periodici. C’è la consapevolezza di ciò che sifa, con sacrificio, tempo, impegno. C’è la voglia di capi-re il perché di certe situazioni che ci sembrano assurde.C’è l’impegno a non mollare mai, nonostante tutto, e c’è- soprattutto - il coraggio. Il coraggio di non tacere e diprotestare, se serve. Tutto questo e molto altro c’è in que-ste mail giunte in redazione - alcune della tante - chevogliamo pubblicare integralmente. Alle ultime tre, peri problemi “tecnici” e gli argomenti associativi che solle-vano, abbiamo affidato la risposta al presidente regio-nale Alberto Argentoni. Li trovate, con possibilità dicommentarle e intervenire, anche sul sito www.donoevi-ta.it. Grazie a tutti, siete la dimostrazione - per rispon-dere al lettore Jgor Moretto - che i donatori e i nostri let-tori sono veramente “liberi”. Ed è questo che ci fa crescere. Come Avis e comeDono&Vita. Il direttore

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Il “cuore aperto” di un grande avisino scomparso

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dopo una settimana ho fatto l'impegnativa dal medi-co condotto e pagando 37 euro di ticket ho fatto leanalisi che mi mancavano, tra l'altro scoprendo chedei valori non andavano bene; ma sono sicuro che tra3 mesi mi arriverà a casa l'avviso di andare a donaredicendomi che nell'ultima donazione fatta era tuttoOK. Certe volte hai l'impressione di essere conside-rato un limone da spremere, e con questo non vogliocomunque colpevolizzare il medico che sicuramenterispetterà le direttive ricevute ma mi lamento di que-sta poca flessibilità nel gestire le cose. Il donatore insé è una persona che per altruismo e grande doveresociale compie questo gesto anche più volte in unanno senza nulla pretendere, ma se per motivi giusti-ficati chiede una verifica particolare non può nonessere accolta. Concludo agganciando-mi alla lettera di allarmespedita a tutti i donatoritramite il giornale: ledonazioni calano! E senon bastasse il sangue raccolto cosa bisognerebbefare... bisognerebbe acquistarlo da altre parti? Cisarebbe un costo da sostenere! Allora cerchiamo diconsiderare di più le persone che già lo fanno da anniche forse facciamo valere il proverbio “chi più spendemeno spende”. Sperando tale mio pensiero possaessere condiviso Vi saluto cordialmente.

Alberto De Nardi - Avis S. Vito al Mantico (Vr)

Caro Socio,ho letto la Tua lettera di lamentela, che si aggiunge allemolte altre che stiamo ricevendo.Come hai ben sottolineato il malessere che denuncia èrivolto alla mancanza di attenzione e alla “freddezza”verso il donatore che riscontriamo in atteggiamentimagari giuridicamente e formalmente ineccepibili.Avis Veneto sta concordando con la Regione un pannel-lo minimo essenziale di esami da effettuare per omoge-neizzare i comportamenti nei Dipartimenti e abbiamogià accettato alcune rimodulazioni: non perdiamo nep-pure un esame utile ma lo facciamo con periodicità piùcongrua. Questo pannello prevede effettivamente che ilColesterolo totale e altri esami vengano effettuati solouna volta all’anno. Ma se il donatore riferisce di “sentir-si stanco” nulla vieta al medico di approfondire gliesami che riguardano l’idoneità alla donazione (comepotevano essere ferro e ferritina ad esempio) ogni volta loritenga opportuno. Si tratta di una misura di sicurezzasanitaria e, quindi, una discrezionalità prevista dallalegge e riconosciuta in esenzione ticket da parte delloStato. Nessun privilegio e nessun abuso!Ti ringrazio per la segnalazione e ne faremo buon uso!

Tornando ai temi dell’importanza del donatore volonta-rio del sangue e della prevenzione, concordo sul ritenerestrategico e fondamentale garantire il parco donatori esi-stente e sull’opportunità di migliorare l’attività di pre-venzione verso i donatori tenendo conto di ciò. Al tavo-lo regionale, questa sarà la nostra posizione. Grazie esaluti.

Cara Redazione, c'è qualche magagnetta che non va giù proprio inquesta estate. Quando le donazioni di sangue calano,perchè manca il personale o perchè prevale la pauradi farsi avanti, allora si entra in un indice di emergen-za assoluta. Anche se non sono un donatore, causaproblemi di salute, leggendo questi dati allarmanti

circa il calo delle donazio-ni, è ovvio che non riman-go indifferente. Anzi...alquanto critico. Come sifa, mi domando, abbassareil livello di guardia in un

periodo come questo: Dov'è andata a finire la gene-rosità che contraddistingue il nostro popolo veneto?. L'emergenza sangue non deve esserci nè in estate nèmai, cosi come la generosità, non può nè tanto menodeve essere un optional. In quest'estate, davvero, stia-mo rischiando grosso se si procede ancora in questadirezione. Mandare in vacanza la solidarietà costitui-sce veramente un'azione vergognosa. Spero che, trascorso questo "periodo nero", si ripri-stini quanto prima l'appuntamento fattivo e concre-to con la solidarietà. Solo con questi piccoli maimportanti gesti, si aiuta chi sta peggio di noi.

Jgor Moretto - Marghera, Venezia

Caro amico,effettivamente siamo preoccupati perché non stiamorispettando l’incremento di donazioni che la program-mazione regionale ci stava chiedendo.Per fortuna l’aumento dei consumi è concentrato solo neiDipartimenti di Padova e, novità degli ultimi 2 anni,in quello di Venezia: ciò ci ha permesso di compensare lenecessità e di inviare comunque dei globuli rossi anchein Sardegna e Lazio. La solidarietà dei veneti non èvenuta a mancare, ogni anno abbiamo oltre 7milanuovi donatori, quasi tutti giovani, ma la crisi econo-mica, le inefficienze del sistema sanitario e i nostri difet-ti associativi rendono difficile fidelizzare i donatori.L’allarme vuole essere una scossa per continuare a garan-tire la salute dei nostri ammalati. Grazie per l’attenzio-ne e continua a sostenerci! Cordiali saluti.

Alberto Argentoni – Presidente Avis Regionale Veneto

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primi mesi del 2011? Altra domanda, si parla di ufficiunici di chiamata, secondo me non si parla di ufficiounico di chiamata come se ne dovrebbe parlare, comemai non si dice chiaramente dati alla mano che condetto ufficio si risparmia sullo spreco delle donazioni?Mi sembra se non vado errato che chi porta avanti que-sto sistema abbia uno scarto minimo di sacche a fineanno, vedi Rovigo con l’anno 2010 sono state scartate13 sacche nei confronti di 500/600 sacche di altre pro-vince, con uno scarto, sempre se le notizie non sonoerrate, di 9.000 sacche di sangue intero scartate nellaregione Veneto a 150 euro all'una fate un po' voi iconti. Allora come possiamo andare a domandareambulatori dottori e personale se prima non vogliamoguardare dentro a casa nostra?Il sangue è un patrimonio nostro e soprattutto unpatrimonio per gli ammalati quindi bisogna creare unsistema valido per la raccolta del sangue (uguale pertutti) non un sistema dello spreco, cosi anche noi pove-ri presidenti avremo più coraggio a spiegare ai nostridonatori il perchè non vanno più a donare con la stes-sa frequenza.Vi ringrazio per l'attenzione, non pretendo una rispo-sta ma una riflessione seria e serena da chi di dovere.

Lunardi Cherubino - Presidente Avis Equiparata Buso

Caro Presidente,Ti ringrazio per lo stimolo che hai dato a una valutazio-ne più attenta della nostra situazione trasfusionale.Ecco le mie considerazioni:l’autosufficienza in sangue ed emoderivati è un risultatodinamico che deve essere riconquistato ogni giorno;l’autosufficienza in sangue ed emoderivati è un risultatoglobale che necessita della messa in rete di disponibilità enecessità su base nazionale;gli strumenti per raggiungere l’autosufficienza sono: l’in-cremento dei donatori e delle donazioni, la programma-zione sanitaria, la corretta gestione dell’invio dei donato-ri ai Centri trasfusionali, il buon uso del sangue. La riduzione del plasma raccolto è conseguenza della

manovra di aumento del prelievo di sangue intero percompensare l’incremento delle richieste di globuli rossi diquesti primi 6 mesi dell’anno. Lo scenario raffigurato daldott. Spaliviero ci spinge a migliorare la programmazionee a sviluppare strategie nuove perché in futuro serviràaumentare sia la raccolta di globuli rossi, sia di plasma.Avis Veneto ha avviato per prima in Italia il confronto suquesti temi.L’eccezionale efficienza ed efficacia nell’utilizzo di tutto ilsangue disponibile da parte del Dipartimento trasfusiona-le di Rovigo non ci deve far dimenticare che il risultatocomplessivo in Veneto è di uno scarto di solo l’1% per sca-denza delle sacche di globuli rossi. Questo scarto si puòconsiderare fisiologico perché si devono garantire urgenzeimprovvise, gruppi sanguigni rari ed emoteche periferiche.L’Avis lavora nei Comitati per il buon uso del sangue per-ché si migliorino i risultati in ogni ospedale veneto, specieper l’uso dei plasmaderivati.Il tema dell’Ufficio di chiamata è ripreso in ogni occasio-ne di incontro anche da Avis Veneto. Si tratta di uno stru-mento fondamentale per garantire l’autosufficienza. Inrealtà come la provincia di Rovigo può e, a mio persona-le parere, dovrebbe essere un Ufficio unico, in realtà pro-vinciali più vaste sarebbe auspicabile ne sorgesse uno pres-so ogni Unità di raccolta, raggruppando le Avis afferenti ecoordinandosi con gli altri. Noi continuiamo a dare que-sto suggerimento che deve, però, essere tradotto in concre-tezza dalle Avis, che agiscono in autonomia e collabora-zione. Dobbiamo convincere tutti e trovare accordi equi.Cordiali saluti.

Cara Redazione,Sono un donatore da circa 20 anni e tramite il “nostro”giornale volevo trasmettere il mio disappunto su comeè cambiato, in peggio, il rapporto tra donatore e“Sanità”, dico Sanità perchè non so quale entità siadirettamente sopra l'Avis a regolarne i rapporti. Unavolta a ogni donazione veniva inviato a casa il prospet-to con i valori delle analisi, adesso viene fatto una voltaall'anno in occasione della visita. Se per qualche moti-vo di salute si richiedeva un'analisi particolare al medi-co preposto alla visita ti veniva incontro nell'inserirla.Adesso sappiamo che la crisi e i tagli attanagliano inmaniera particolare anche la nostra Sanità, ma i dona-tori sono una risorsa unica, sono una risorsa strordina-ria che permette di salvare e aiutare tante persone evisto che il sangue artificiale non è ancora stato inven-tato li dobbiamo tenere ancor più in considerazione.La mia lamentela nasce dal fatto che in occasione del-l'ultima donazione ho chiesto nel colloquio medico seera possibile inserirmi il controllo del ferro e del cole-sterolo (ero particolarmente stanco e il colesterolo è unpo' alto). La risposta del medico è stata che non puòinserirli perchè hanno un costo e li possiamo fare soloin occasione della visita annuale. Morale della favola,

Sistema che cambia, in peggio.Ma se cediamo, quanto ci costa?

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Continuate a scriverci, in tempo reale potrete trovare lettere e risposte si www.donoevita.it

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TREVISO

Contro la crisi, continuiamo a donare

Impegnarsi nel volontariato, oltre l’Avis

Il mese di settembre rappresenta da sempre, perl’Avis, uno dei momenti più importanti per valu-

tare il percorso fatto e indirizzare, dopo il periododelle ferie, la ripresa delle nostre attività, specie laraccolta sangue che deve essere sempre perfettamen-te in linea con i consumi ospedalieri. Allo stato attuale registriamo, paragonando i datidello stesso periodo dell’anno scorso, una diminuzio-ne dei consumi nel Dipartimento di circa il 2%.Così pure le donazioni segnalano un decremento dicirca l’1,9%, che ci garantisce, anche se con qualcheaffanno, l’autosufficienza locale, ma che non ci ponein linea con la programmazione regionale che perl’anno in corso chiede un aumento delle donazionidel 3% rispetto alla raccolta del 2010. Alla fine diluglio, incontrando tutti i presidenti delle Aviscomunali, abbiamo cercato insieme di analizzarequesto preoccupante fenomeno che sta investendoanche i nostri soci, che dimostrano disaffezione oscarsa attenzione per la donazione. La conclusioneche insieme abbiamo tratto assomma a concause dicarattere tecnico/organizzative, alla preoccupantecrisi economica/sociale che attanaglia l’Italia el’Europa tutta e che si ripercuote in maniera inquie-tante sul morale dei nostri soci, minando quella sere-

nità e sicurezza di fondo che sono gli elementi prin-cipali per donarsi al volontariato con entusiasmo eabnegazione. Purtroppo per noi, per la tipologia checoinvolge l’espressione del dono del sangue, nonpossiamo fermarci alle valutazioni sociologiche, per-ché gli ammalati non possono attendere i tempi delleriflessioni e delle valutazioni, hanno bisogno di azio-ni immediate che tradotte in linguaggio semplice ecomprensibile a tutti si chiamano “sacche di sangue”.L’invito che non mi stanco mai di estendere ai nostrisoci è quello di non perdere l’appuntamento con ladonazione, perché è di fatto insostituibile e ai nostridirigenti di continuare a operare al meglio delle loropossibilità, incrementando se possibile la cura e l’at-tenzione verso i donatori. Un altro impegno chedovremo affrontare prima della fine dell’anno, sarà ilrinnovo delle cariche per il Consiglio delCoordinamento provinciale del volontariato.Abbiamo chiesto al nostro ex presidente provincialeAlfio Bolzonello, che ha retto per alcuni anni ilCoordinamento della provincia di Treviso, una brevepresentazione dell’argomento.Forza ragazzi, siamo tutti chiamati a sostenere lanostra azione. Buona donazione a tutti.

Gino Foffano, presidente Avis provinciale

Anovembre ci saranno le elezioni per rinnovare ilConsiglio del Coordinamento provinciale del

Volontariato. Costituito nel 2002, oggi vi aderisconooltre 300 associazioni impegnate in diversi settori diattività. Ferma restando l’autonomia delle singolerealtà associative, rappresenta il volontariato provin-ciale, ne favorisce la valorizzazione, propone iniziati-ve comuni, lavora per la crescita della solidarietà edella cittadinanza solidale. Il Coordinamento è anchel’ente gestore del Centro di Servizio per ilVolontariato, previsto dalla legge 266/91, che con ifondi obbligatoriamente versati dalle Fondazionibancarie sostiene l’attività delle associazioni, nefinanzia i progetti e fornisce una serie di servizi qualila consulenza, la formazione, l’informazione e la pro-mozione. L’essere e l’operare assieme permette disvolgere meglio le diverse attività in piena sintoniacon i principi della Carta dei valori del Volontariato,che sono quelli che anche Avis stessa persegue Lanostra Avis, che tanto ha contribuito alla costituzio-ne dei tre organismi provinciali del volontariato: laConsulta, il Centro di servizio ed il Coordinamento,

è ora chiamata a favorirne la crescita e l’attività; per-ché di Volontariato o meglio, dei valori che ne ispira-no e guidano l’attività: giustizia, solidarietà, gratuità,responsabilità c’è oggi più bisogno che mai. Alle Aviscomunali rivolgo l’invito a partecipare attivamente, acandidare al Consiglio propri componenti che sianola voce dell’Avis della Marca trevigiana.

Alfio Bolzonello

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VERONA

AVerona c’è una collaborazione che unisce e conti-nua nel tempo. È l’iniziativa “Insieme per la scuo-

la - Insieme per lo sport” che vede insieme Avis e Fidas.La collaborazione instaurata tra Ufficio scolastico perl’Educazione fisica e sportiva e le due associazioni findall’anno scolastico 2001/2002, prosegue infatti inpiena sinergia e continuità. L’impegno nell’iniziativa,originariamente promossa dal prof. Tiziano Cordiolicon i presidenti provinciali di Fidas, Silvano Salvagnoe Avis, Luigi Piva, uniti in questo progetto di educazio-ne e diffusione dei messaggi di solidarietà e donazioneattraverso lo sport, non è mai venuto meno. È statafatta propria e continuata con entusiasmo dal coordi-natore provinciale per l’Educazione fisica e sportiva,prof.ssa Monica Magnone, in sinergia con gli attuali

presidenti PiergiorgioLorenzini per Avis eMassimiliano Bonifacioper Fidas Il progettovede interventi nellemanifestazioni a caratte-re sportivo promoziona-le delle scuole medie esuperiori (che coinvol-gono la quasi totalitàdelle scuole di Verona eprovincia), in particola-re le finali di pallacane-

stro 3 contro 3 e la fase regionale dei Giochi sportivistudenteschi di calcio a 5, svoltasi a Verona. Ancora,prevede la partecipazione alla “Festa Scuola Sport”,appuntamento annuale dello sport scolastico veronesenell’Auditorium di Palazzo Gran Guardia in piazzaBrà. Quest’anno, alla presenza di autorità civili, religio-se, culturali e sportive del territorio, l’assessore allosport del Comune di Verona, Federico Sboarina e ildirigente dell’Ufficio scolastico di Verona, dott.Giovanni Pontara, hanno rivolto i saluti di aperturaper poi procedere alla consegna a oltre 500 studenti(accompagnati da dirigenti, docenti, familiari e simpa-tizzanti) dei meritati riconoscimenti. L’attività formati-va si era aperta il 23 ottobre 2010 con il convegno “Mivoglio donare”, occasione speciale che aveva visto riu-nite le associazioni regionali che nel territorio venetopromuovono e diffondono la cultura della donazione.L’evento ha richiamato l’attenzione di docenti e stu-denti degli Istituti di II grado di Verona ad una rifles-sione collettiva orientata allo sviluppo della cultura delrispetto reciproco, della solidarietà e del dono. Ilnumero di studenti che fanno sport non sempre coin-cide con quelli di coloro che dimostrano di compren-dere la cultura della donazione. Con l’anno scolastico2011/12 il progetto compirà dieci anni e l’augurio èche questo speciale compleanno porti con sé rinnovatospirito di condivisione e sinergia nella promozione diun messaggio di alto spessore educativo. M.M.

In una Valdalpone di una bellezza unica, inondata diciliegi, si e svolta la nona edizione della “Granfondo

del Durello” che consolida il sodalizio tra l’Avis di SanGiovanni Ilarione-Vestenanova, (che mette in palio il 3°trofeo Avis) e l’ASD Basalti, organizzatrice dell’evento.Alle 7,30 del mattino la maggior parte dei ciclisti giàscaldava i muscoli e scalpitava per partire. Gli oltre millepartecipanti hanno riempito via 4 Novembre, con un foltopubblico a confermare il crescente interesse per questamanifestazione. Alle 10 il potente, sordo colpo deitrombini di San Bortolo delle Montagne ha dato il via.Tra gli atleti, nomi celebri come Mirco Celestino,Massimo De Bertoli e i fratelli Medvedev. È proprioAlexei, il maggiore dei due fratelli, a prendere subito ilcomando per mantenerlo fino alla fine andando aconquistare il 3° trofeo Avis con una gara incredibile. Nonmeno entusiasmante la gara femminile che ha vistotrionfare e aggiudicarsi per la seconda volta il trofeoAvis, Anna Ferrari. Ancora una volta l’Avis è stata parteattiva in questo evento di sport e natura che richiama

migliaia di persone tra atleti ed appassionati. Immancabileil gazebo, gestito dai donatori che hanno fornito gadget,opuscoli e informazioni alle persone interessate,convincendo molti ad avvicinarsi al dono del sangue. Nel2010 i nuovi donatori sono stati 73. Luigi Pandolfo

Sport/scuola: mens sana in corpore... Avis

Oltre mille partecipanti alla Granfondo “Durello”

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Il manifesto dell’Avis provinciale di Treviso allaMostra “Best Italian Contemporary Social and

Cultural Graphic Design” tenutasi a Mosca a luglio evisitata da migliaia di persone. Alla grande esposizio-ne-evento all’interno di “2011: Anno InternazionaleItalia-Russia”, Fabrica è intervenuta con una sezionetutta sua, intitolata “The Social Design of Fabrica”,

occupando uno spazio di 200 mq sui 1000 totali. Inmostra 40 poster, spot video e Colors Magazine realiz-zati dal Centro di ricerca sulla comunicazione delGruppo Benetton, con sede a Villorba, tra i quali pro-prio “La parte più dolorosa è togliersi il cerotto”. Ilmanifesto è stato ideato gratuitamente per Avis provin-ciale da Fabrica e presentato nel capoluogo della Marcadal direttore creativo, Omar Vulpinari, nel corso dellancio dell’ultima campagna a favore della donazionedel sangue, in collaborazione con il Comune diTreviso. La mostra si è tenuta al Red October, spazioculturale dedicata alla creatività emergente, ex fabbricadi cioccolato nel centro di Mosca. M.R.

TREVISO

Il “cerotto” Avis-Fabrica arriva a Mosca

Per testimoniare che “Le malattie possono portar-ci via le persone che amiamo, ma non potranno

mai derubarci dei ricordi ad esse legati”, si è rinnova-to a Cessalto l’appuntamento con il torneo di calciodedicato al piccolo Marco Gabbana, morto a soli 8anni per un tumore. Organizzato dall’Avis cessaltina,in collaborazione con l’A.C.D. Bosco Olmè Cessaltoe con il patrocinio dell’Amministrazione comunale,

si è svolto il 12 giugno, presso lo stadio comunale“L.Trentin”, riscuotendo un grande successo. Nellamattinata, otto squadre della categoria esordienti sisono confrontate sportivamente, rappresentando cononore le Avis comunali di Gorgo al Monticano, Torredi Mosto, Cessalto, Salgareda, S. Stino di Livenza,Noventa di Piave, Chiarano e Motta di Livenza. Aseguire, pausa pranzo offerta agli atleti dall’ormai col-laudatissimo team cuochi dell’Avis di Cessalto. Nelpomeriggio si sono svolte le finali, che hanno vistotrionfare il Team Biancorossi Ponte di Piave-Salgareda. Al secondo posto la FCD Gorghense e alterzo posto l’ USD Torre di Mosto. Premiati, inoltre,Tommaso Moro (Team Biancorossi) capocannonieree Alessandro Finotto (USD Torre di Mosto), migliorportiere del torneo. Erano presenti alla consegna deitrofei le massime autorità cittadine, il parroco, i pre-sidenti del calcio cessaltino e dell’Avis comunale, ilsegretario dell’Avis provinciale di Treviso, WalterTonon. Immancabile ed apprezzata da tutti i presen-ti è stata la consegna di un mazzo di fiori alla fami-glia del piccolo Marco.

TREVISO

Con lo slogan “Amo collaborare, non competere”stampato sulle magliette, cinque amici avisini

sono partiti in bicicletta da Mansuè (foto piccola), saba-to 6 agosto, con meta San Giovanni Rotondo, inPuglia. Salutati da molti donatori e concittadini, riuni-tisi al momento della partenza, Diego Dalla Nora,Claudio Bonadio, Mauro Businello, Dario Taschetto ePaul Scandolo hanno dato con il loro viaggio un toccodavvero unico ai festeggiamenti per il 50° anniversariodi fondazione dell’Avis di Mansuè. A rendere coreogra-fico il via, ci hanno pensato i cicloamatori del gruppoG.S.C. Mansuè e alcuni giovanissimi corridori dellasocietà ciclistica Pujese, che per un tratto di stradahanno affiancato i cinque avisini. La corsa,priva di qualsiasi carattere competitivo,aveva il duplice scopo di diffondere i mes-saggi di amicizia e solidarietà propridell’Avis e di ribadire, attraverso questo par-ticolare viaggio da nord a sud, l’imprescin-dibile valore dell’unità nazionale, in pienasintonia con i sentimenti che accompagna-no le celebrazioni per i 150 anni dell’Unitàd’Italia. Le tappe lungo il percorso sonostate Chioggia, Rimini, Osimo, Norcia,Lago di Campotosto-San Gregorio,Campobasso e San Giovanni Rotondo, lecui Avis hanno accolto con simpatia ilgruppetto di avisini. All’arrivo ad Osimo(foto grande), dopo aver percorso 135 chilo-metri, l’accoglienza è stata esaltante. Pocoprima dell’entrata in città, infatti, sono statiraggiunti dai ciclisti del gruppo Mbt Avis che li hanno“scortati” fino in centro, dove hanno ricevuto il benve-nuto da parte dei presidenti dell’Avis comunale eregionale Marche e dell’assessore alla cultura dellacittà, tra foto, applausi e interviste alla stampa.Com’era prevedibile, particolarmente emozionante si èrivelata la tappa a San Gregorio, una località del comu-ne dell’Aquila duramente colpita dal terremoto di dueanni fa. La comunità di San Gregorio è già da tempoidealmente gemellata con Mansuè perché, all’indoma-ni dei tragici eventi sismici, è stata coinvolta in un’ini-ziativa, denominata “Progetto Aquilone”, attraverso laquale cinque ragazze terremotate sono state ospitatepresso alcune famiglie Mansuetane. I cinque corridori-avisini sono arrivati a San Gregorio il 10 agosto e dalquel preciso istante, all’interno della piazza sorta alcentro del villaggio formato dai moduli abitativicostruiti nel post-terremoto, è iniziata una grande festache ha coinvolto l’intera comunità. Un’accoglienza cheha lasciato senza parole, piena di affetto, di calore

umano e amicizia, che ha dimostrato ancora una voltanella popolazione abruzzese la gran voglia di guardareal futuro con speranza ed entusiasmo. È stata poi lavolta della tappa piùimpegnativa, da SanGregorio a Campobasso:un percorso di 214 chilo-metri lungo stradeimpervie e sotto un solecocente. Duro, ma estre-mamente emozionante, èstato anche l’ultimo gior-no di corsa, fino a San

Giovanni Rotondo, la citta di San Pio da Pietralcina.Una giornata memorabile per i cinque amici che, dopotante fatiche, sono riusciti a portare a termine un’im-presa ragguardevole dal punto di vista atletico e parti-colarmente significativa per quel che concerne lo spiri-to e i valori con i quali è stata concepita e compiuta. ASan Giovanni Rotondo l’accoglienza ha assunto con-notati trionfali e l’abbraccio della gente del luogo èstato commovente. E’ stata, dunque, una bellissimaavventura di 1048 km totali, che, in maniera allegra esimpatica, ha avuto il merito di affermare con grandefermezza e determinazione che i valori dell’amicizia edella solidarietà possono e devono ancora essere unpunto di riferimento per la società. La forza e la tena-cia con cui l’impresa è stata compiuta hanno, inoltre,reso degno onore al motto che ha accompagnato i cin-que “ragazzi” durante tutto il tragitto: “Non importaquanto velocemente si avanza; l’importante è non fer-marsi”. Le tappe del viaggio sono documentate nelblog: http://aquilonecolorato.blogspot.com/.

Oltre mille km di solidarietà Avis in bicicletta

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Cessalto: calcio giovane, ricordando un piccolo grande amico

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VICENZA

Terzo numero 2011 e terza mia comunicazione avoi, donatori vicentini, su come proseguono i

nostri lavori per lo sviluppo del Dipartimento trasfu-sionale provinciale e l’andamento delle donazioni neiprimi sei mesi dell’anno in corso. Ci eravamo lasciaticon la nomina della dott.ssa Carla Giordano, prima-rio del trasfusionale di Bassano, a capo Dipartimentoe la tardiva nostra conoscenza di tale nomina.Diciamo “poco male”, anche perché la dottoressa si èmessa subito al lavoro con buona lena. Partecipandoai vari comitati di partecipazione locali ha subitovoluto capire la situazione e come sviluppare il lavoro,discutendo e proponendo soluzioni alle varie diffi-coltà che incontrava, disponibile e aperta. Il problemadell’Ulss Schio Thiene, la carenza cronica di medici epersonale, per il momento è stato risolto con l’assun-zione di due medici che vanno a sostituire coloro chehanno lasciato o si sono trasferiti. Resta in piedi ilproblema del Centro di raccolta di Malo. L’Aviscomunale si è presa l’impegno di fornire un’autoam-bulanza, presente nei giorni di raccolta, per eventualiemergenze. C’è poi il discorso della sistemazione deilocali, messi a disposizione dal R.S.A., e il fatto che ilDipartimento vorrebbe ridurre dagli attuali quattro atre al mese, i giorni (il martedì) di raccolta. Cosa nongradita dall’Avis, anche perché ci sono altri centri inprovincia che funzionano come Malo, ma che nonriducono i giorni di apertura. Non si riesce a capirecome una Ulss come la 4, che da sola nei primi seimesi di quest’anno ha registrato un aumento del7,2% rispetto allo stesso periodo del 2010, possa veni-re penalizzata in questo modo. Ha sopperito al calodel 4,1 % dell’Ulss 6 e dello 0,4 % dell’Ulss 3, aiuta-ta dall’Ulss 5 che ha realizzato un più 2,1 %, datidipartimentali. Per capire meglio: le Ulss 4 e 5 hannoraccolto 540 donazioni in più rispetto al 2010, contro

le -427 delle Ulss 6 e 3, in calo rispetto il 2010. Oraci chiediamo, c’è bisogno di sangue? Dobbiamo dimi-nuire la raccolta? Se siamo in esubero e non voglia-mo che il sangue vada in scadenza e di conseguenzabuttato al macero, ditecelo! Se così fosse, noi conti-nueremo a cercare comunque nuovi donatori, perchéconvinti che più persone sono controllate e più sicu-rezza abbiamo nel sistema trasfusionale. Una sempliceepidemia di influenza oggi, come siamo strutturati, cimetterebbe in ginocchio. Abbiamo anche le regionicarenti che dobbiamo aiutare, pur sapendo che neltempo hanno migliorato moltissimo. Siamo certi chese i donatori sono informati di come si muove il siste-ma trasfusionale, sopratutto locale, si impegneranno,tutti, a risolvere i problemi, daranno la loro collabora-zione e disponibilità, come hanno sempre fatto. NellaConferenza del Dipartimento dove i trasfusionisti siconfrontano con le associazioni e federazioni deidonatori, tutte queste tematiche sono emerse. Si èvisto che c’è la volontà di riuscire a far funzionare almeglio il Dipartimento, cercando di rimuovere e olia-re quegli attriti che fanno stridere il carro, che nono-stante tutto sta riprendendo il suo cammino.

Enrico Iseppi, presidente Avis provinciale

Una poesia dedicata alle donne sfregiatedall’acido. L’ha composta l’avisino

Roberto Rossi, pittore, poeta e Ambasciatoredi Pace Onu, autore della silloge“Oscillazioni emozionali”. La sua raccolta di 58 poesie, corredate da 22disegni, comprende anche versi dedicati aldono del sangue, alla natura, ai veri valoriumani e appunto ai diritti della donna. Conla poesia “donne coraggiose” è entrato infinale al concorso “Speciale Donna 2011”organizzato dall’Associazione M.A.R.E.L. diRoma, www.associazionemarel.net che l’hainvitato a presentare il suo libro a Roma, in

Campidoglio, il 30 settembre 2011, alla pre-senza di rappresentanti del Comune dellacapitale. Il libro al momento non è presentein libreria e si può solo richiedere diretta-mente all’autore stesso scrivendo alla [email protected] al prezzo di 12euro. Il libro ha il patrocinio dell’Avis pro-vinciale vicentina, alla quale viene devolutauna parte del ricavato della vendita. La sillo-ge “Oscillazioni emozionali” è stata presenta-ta a Vicenza il 18 giugno, presso l’House ofBlues Café, con lettura a due voci, accompa-gnamento musicale al pianoforte, esposizio-ne di dipinti e dvd dell’autore.

Si riprende il cammino, con fatica

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Una nuova Avis, fiocco azzurro a Bassano

Serata di “Musica nel Sangue” a Castelgomberto

Un libro di poesie e dipinti sui veri valori

Il 25 luglio 2011 è cominciata l’avventura dellanuova Avis comunale di Bassano del Grappa. Alla

presenza di 40 aderenti all’associazione Avis, del sot-toscritto presidente dell’Avis provinciale e del segreta-rio provinciale Gianfranco Zilio, è nata ufficialmentel’Avis comunale di Santa Croce di Bassano delGrappa. All’ordine del giorno, infatti, ci sono stati ladiscussione e la delibera di adesione all’Avis, la pre-sentazione dello Statuto e la sua approvazione, non-ché la votazione e l’elezione del primo Consigliodirettivo. È stato eletto presidente GiuseppeZarpellon, che sarà coadiuvato dalle vice AdelinaFantinato e Sabrina Pasinato, dal segretario GiuseppeSiessere e dai consiglieri Anselmo Biaggioni, EnricoBosio, Gianfranco Cavallin, Fabio Cerantola,Francesco Fietta, Giovanni Fietta, ClaudioGanassin, Orlando Lorenzato, Luigi Piovesan, PaoloScalco e Giorgio Toso. Revisori dei conti: FrancoMasin (presidente), Giovanni Baggetto e GiuseppeBonamigo. Un brindisi ha salutato la nuova comuna-le - sedicesima nata in provincia di Vicenza - che faràriferimento al Centro trasfusionale dell’Ulss 3 diBassano, al quale i donatori possono rivolgersi perdiventare soci Avis. Ora sono in corso tutte le prati-

che per l’iscrizione al registro delle associazioni delvolontariato del Veneto e al registro della Agenziadelle entrate, dato che l’Avis di Santa Croce diBassano ora ha una propria posizione giuridica epatrimoniale. A tutti un buon lavoro e un arriveder-ci alla festa di inaugurazione del nuovo labaro. E.I.

Approfittando del fatto che quest’anno la manife-stazione di “Musica nel Sangue” si è svolta al

Teatro Nuovo di Vicenza, l’Avis provinciale (dandospazio a un’idea del presidente di Castelgomberto,Giampietro Vantin) ha chiesto ad alcuni gruppimusicali dell’edizione del 2011 e del 2010 la dispo-nibilità a partecipare ad una serata dedicata ai giova-ni. E la risposta dei ragazzi del concorso tra scuolesuperiori del Veneto non si è fatta attendere. Sabato16 luglio, nella magnifica cornice di palazzoBarbaran in piazza a Castelgomberto, l’Avis ha orga-nizzato una manifestazione musicale. La Pro Loco hamesso a disposizione il palcoscenico, i gazebo, le cuci-ne e tutto quanto serve per una serata di questo tipo,inserita nel programma della sagra paesana che sifesteggiava la settimana successiva nel contesto della“Fiera del Pao”. I gruppi che hanno aderito hannoriscosso un notevole successo. Si sono esibiti FrancoCarrano del liceo “Pigafetta” con la sua musica“Rap”, (edizione 2011), Nena, Tommy e Marco dell’Istituto Pertile di Asiago (2010), Eniko e i ballerini(2010 e 2011) e infine gli Error, un gruppo di giova-ni del Bangladesh che con i loro ritmi musicali, diver-

si dai nostri, hanno conquistato la simpatia di tutti.Una serata all’insegna del divertimento, ma anchedella sensibilizzazione al dono del sangue con le Aviscomunali della vallata in campo per informare e rice-vere nuove adesioni per aspiranti donatori.

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Cara Avis,lo spirito del donatore deve essere libero, così comelibero e disinteressato è il gesto di chi desidera met-tersi in gioco per dare a tutti coloro che soffrono unostile di vita pressoché normale. Grazie alla fattiva col-laborazione dei vostri soci e del vostro personale,potete fare grande un qualcosa di apparentementepiccolo. Appartenere alla grande famiglia Avis, inbuona sostanza, vuol dire divulgare la straordinariacultura della Vita. Ho una grande sofferenza dentrodi me per non essere diventato donatore a causa diproblemi di salute. Però, nonostante tutto, non vienemeno in me la voglia di gridare “a piena voce” GrazieAvis. Che bello essere vostro socio (anche se nondonatore). Mi sento una parte della grande famigliaAvis. Grazie perché, tramite il vostro periodico“Dono & Vita”, siete entrati nella mia vita dandomimodo di conoscervi e apprezzarvi sempre più. Sieteuna realtà piena di risorse. Se il nostro amico BrunoBinotto (“pilastro” dell’Avis provinciale di Trevison.d.r.) fosse ancora qui, vi loderebbe a pieno titolo.Ve lo meritate. Ti voglio bene Avis perché, in questomodo, mi hai fatto conoscere un mondo di straordi-naria bellezza e solidarietà che nasce, cresce e fruttifi-ca di volta in volta. Una goccia di sangue caduta inun deserto provoca impressione. Una goccia di san-gue caduta in un mare di solidarietà può fare tanto.Questo mare siete voi dell’Avis che operate sinergica-mente per divulgare la splendida cultura della gene-

rosità la quale, goccia dopo goccia, fa più grande ebella la vita sia del donatore sia di chi riceve il gran-de dono del sangue che è fonte di vita. Sostenetesempre con vigore e determinazione l’azione preziosadel donare vita e serenità. Questo modo di agire vi fagrande onore e ciò è motivo di grande rispetto e con-siderazione. Che il cielo e il Signore vi ricompensinoGrazie Avis. Grazie ragazzi. Igor Moretto

Caro Presidente Carissima redazione.Buone sera mi chiamo Lunardi Cherubino sono presi-dente di una comunale equiparata in comune diRovigo la comunale di Buso per l'esattezza, volevo sepossibile delle risposte a delle domande che mi sonovenute spontanee.Alla riunione dei presidenti indetta dalla mia provincia-le dentro la mia cartellina ho trovato l’ultimo numerodi Dono&Vita, non ho avuto il tempo di leggerlo subi-to, ma dato che il lunedi successivo sono andato a farela donazione ho portato il numero di Dono&Vita el'ho letto.Vorrei sapere perche il nostro Dipartimento di Rovigodeve rallentare la raccolta del plasma (Rovigo da 4 a 3,Adria da 4 a 3, Trecenta da 4 a 2 e parlo di raccolta gior-

naliera) e poi vedo nell'articolo di BernardinoSpaliviero "È bonaccia prima dell'uragano" che la rac-colta del plasma è diminuita dello 0,9%.Ora io domando perchè il Dipartimento di Rovigodeve rallentare la raccolta quando ci sono dei diparti-menti compreso Rovigo che sono sotto la media nei

Lo spirito libero, e critico, dei donatoriAlluvione di novembre e solidarietà Avis

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Bisogna proprio dire che la solidarietà non ha confi-ni. Si è chiusa con successo la raccolta fondi pro

alluvionati dell’Avis provinciale di Vicenza, che è anda-ta oltre le aspettative. Sono stati raccolti, infatti, undi-cimila euro. Una cifra cospicua che il Consiglio diret-

tivo provinciale ha raccolto a beneficio dei comuni diTorrebelvicino e Valli del Pasubio, quale contributo perla ricostruzione di un ponte che li collega. Il consiglio,valutando il progetto presentato dai due sindaci,Giorgio Calli e Armando Cunegato, ha voluto unavolta in più fare proprio il significato di un’opera diquesto tipo. Un ponte collega, unisce, fa dialogare, facomunicare. Un ponte è un mezzo di interscambio frapaesi, popoli. L’Avis ha voluto con questa scelta esserevicino ai cittadini di questa parte della provincia diVicenza, così duramente colpita in occasione dell’allu-vione di novembre scorso. Nella conferenza stampasvoltasi a Torrebelvicino il 15 luglio scorso, è stato pre-sentato il progetto del nuovo ponte, con la consegnadei fondi raccolti ai sindaci, che hanno ringraziato peril loro aiuto sia le Avis comunali della provincia vicen-tina, sia quelle fuori provincia, come le Avis diCarbonera, di Castelfranco e di Paese. “Questi donato-ri forse non sanno neanche dove si trovano Valli eTorre, eppure sono stati vicini e solidali facendosi cari-co dei nostri bisogni. Grazie". Enrico Iseppi

Su iniziativa dell’Avis di Valdagno, con il patrociniodel Comune, è stato presentato il 24 giugno, pres-

so la sala Soster di Palazzo Festari, il libro di poesie eprose “A cuore aperto”, opera unica postuma dell’avv.Maurizio Manarolla, fondatore nel 1963 dell’Avis nellaValle dell’Agno. La serata, alla quale ha partecipato unnumeroso e attento pubblico, è stata aperta dal salutodel sindaco Alberto Neri, con un commosso ricordodel collega Manarolla di grandi capacità e impegnonon solo nella professione forense, ma anche nel vive-re quotidiano e nella società civile. La presentazione,

moderata dal dott. Franco Viero, è proseguita poi conl’intervento di Giancarlo Mingardi, presidentedell’Avis comunale che ha sinteticamente tratteggiatola cronistoria dell’Avis e l’importante contributo forni-to a quest’ultima dall’avv. Manarolla, che fino agli ulti-mi giorni della sua vita è stato un sostegno dell’associa-zione in seno alla quale ha rivestito numerose cariche(consigliere comunale, provinciale e regionale, presi-dente comunale e provinciale, delegato nazionale,commissario per la riforma dello Statuto nazionale edel Regolamento, membro del giurì nazionale). L’avv.Alessandra Visonà ha quindi ricordato che è statoanche vice pretore di Valdagno, presidente dellaCommissione Distrettuale per le imposte dirette, pre-sidente del patronato scolastico di Valdagno, presiden-te della Pro Valdagno e direttore del coro “DonLeonello Saggiorato” della Chiesa San Clemente Papadi Valdagno. La prof.ssa Alessandra Bertoldi, attraver-so una serie di riflessioni, osservazioni e la scelta dialcune poesie particolarmente significative diManarolla, lette e interpretate dal prof. Moreno RasiaDani, ha guidato il pubblico presente alla scoperta deitemi conduttori della natura, della fede, dell’amore,parola quest’ultima sulla quale la relatrice ha conclusoil proprio intervento indicandola come l’emblema delsenso della vita e dell’opera di Maurizio Manarolla.

C’è l’orgoglio di essere donatori volontari. C’è la consa-pevolezza di essere importanti per TUTTI. C’è la fati-ca di ogni giorno, per organizzare i colleghi donatoriassociati e periodici. C’è la consapevolezza di ciò che sifa, con sacrificio, tempo, impegno. C’è la voglia di capi-re il perché di certe situazioni che ci sembrano assurde.C’è l’impegno a non mollare mai, nonostante tutto, e c’è- soprattutto - il coraggio. Il coraggio di non tacere e diprotestare, se serve. Tutto questo e molto altro c’è in que-ste mail giunte in redazione - alcune della tante - chevogliamo pubblicare integralmente. Alle ultime tre, peri problemi “tecnici” e gli argomenti associativi che solle-vano, abbiamo affidato la risposta al presidente regio-nale Alberto Argentoni. Li trovate, con possibilità dicommentarle e intervenire, anche sul sito www.donoevi-ta.it. Grazie a tutti, siete la dimostrazione - per rispon-dere al lettore Jgor Moretto - che i donatori e i nostri let-tori sono veramente “liberi”. Ed è questo che ci fa crescere. Come Avis e comeDono&Vita. Il direttore

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Il “cuore aperto” di un grande avisino scomparso

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dopo una settimana ho fatto l'impegnativa dal medi-co condotto e pagando 37 euro di ticket ho fatto leanalisi che mi mancavano, tra l'altro scoprendo chedei valori non andavano bene; ma sono sicuro che tra3 mesi mi arriverà a casa l'avviso di andare a donaredicendomi che nell'ultima donazione fatta era tuttoOK. Certe volte hai l'impressione di essere conside-rato un limone da spremere, e con questo non vogliocomunque colpevolizzare il medico che sicuramenterispetterà le direttive ricevute ma mi lamento di que-sta poca flessibilità nel gestire le cose. Il donatore insé è una persona che per altruismo e grande doveresociale compie questo gesto anche più volte in unanno senza nulla pretendere, ma se per motivi giusti-ficati chiede una verifica particolare non può nonessere accolta. Concludo agganciando-mi alla lettera di allarmespedita a tutti i donatoritramite il giornale: ledonazioni calano! E senon bastasse il sangue raccolto cosa bisognerebbefare... bisognerebbe acquistarlo da altre parti? Cisarebbe un costo da sostenere! Allora cerchiamo diconsiderare di più le persone che già lo fanno da anniche forse facciamo valere il proverbio “chi più spendemeno spende”. Sperando tale mio pensiero possaessere condiviso Vi saluto cordialmente.

Alberto De Nardi - Avis S. Vito al Mantico (Vr)

Caro Socio,ho letto la Tua lettera di lamentela, che si aggiunge allemolte altre che stiamo ricevendo.Come hai ben sottolineato il malessere che denuncia èrivolto alla mancanza di attenzione e alla “freddezza”verso il donatore che riscontriamo in atteggiamentimagari giuridicamente e formalmente ineccepibili.Avis Veneto sta concordando con la Regione un pannel-lo minimo essenziale di esami da effettuare per omoge-neizzare i comportamenti nei Dipartimenti e abbiamogià accettato alcune rimodulazioni: non perdiamo nep-pure un esame utile ma lo facciamo con periodicità piùcongrua. Questo pannello prevede effettivamente che ilColesterolo totale e altri esami vengano effettuati solouna volta all’anno. Ma se il donatore riferisce di “sentir-si stanco” nulla vieta al medico di approfondire gliesami che riguardano l’idoneità alla donazione (comepotevano essere ferro e ferritina ad esempio) ogni volta loritenga opportuno. Si tratta di una misura di sicurezzasanitaria e, quindi, una discrezionalità prevista dallalegge e riconosciuta in esenzione ticket da parte delloStato. Nessun privilegio e nessun abuso!Ti ringrazio per la segnalazione e ne faremo buon uso!

Tornando ai temi dell’importanza del donatore volonta-rio del sangue e della prevenzione, concordo sul ritenerestrategico e fondamentale garantire il parco donatori esi-stente e sull’opportunità di migliorare l’attività di pre-venzione verso i donatori tenendo conto di ciò. Al tavo-lo regionale, questa sarà la nostra posizione. Grazie esaluti.

Cara Redazione, c'è qualche magagnetta che non va giù proprio inquesta estate. Quando le donazioni di sangue calano,perchè manca il personale o perchè prevale la pauradi farsi avanti, allora si entra in un indice di emergen-za assoluta. Anche se non sono un donatore, causaproblemi di salute, leggendo questi dati allarmanti

circa il calo delle donazio-ni, è ovvio che non riman-go indifferente. Anzi...alquanto critico. Come sifa, mi domando, abbassareil livello di guardia in un

periodo come questo: Dov'è andata a finire la gene-rosità che contraddistingue il nostro popolo veneto?. L'emergenza sangue non deve esserci nè in estate nèmai, cosi come la generosità, non può nè tanto menodeve essere un optional. In quest'estate, davvero, stia-mo rischiando grosso se si procede ancora in questadirezione. Mandare in vacanza la solidarietà costitui-sce veramente un'azione vergognosa. Spero che, trascorso questo "periodo nero", si ripri-stini quanto prima l'appuntamento fattivo e concre-to con la solidarietà. Solo con questi piccoli maimportanti gesti, si aiuta chi sta peggio di noi.

Jgor Moretto - Marghera, Venezia

Caro amico,effettivamente siamo preoccupati perché non stiamorispettando l’incremento di donazioni che la program-mazione regionale ci stava chiedendo.Per fortuna l’aumento dei consumi è concentrato solo neiDipartimenti di Padova e, novità degli ultimi 2 anni,in quello di Venezia: ciò ci ha permesso di compensare lenecessità e di inviare comunque dei globuli rossi anchein Sardegna e Lazio. La solidarietà dei veneti non èvenuta a mancare, ogni anno abbiamo oltre 7milanuovi donatori, quasi tutti giovani, ma la crisi econo-mica, le inefficienze del sistema sanitario e i nostri difet-ti associativi rendono difficile fidelizzare i donatori.L’allarme vuole essere una scossa per continuare a garan-tire la salute dei nostri ammalati. Grazie per l’attenzio-ne e continua a sostenerci! Cordiali saluti.

Alberto Argentoni – Presidente Avis Regionale Veneto

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primi mesi del 2011? Altra domanda, si parla di ufficiunici di chiamata, secondo me non si parla di ufficiounico di chiamata come se ne dovrebbe parlare, comemai non si dice chiaramente dati alla mano che condetto ufficio si risparmia sullo spreco delle donazioni?Mi sembra se non vado errato che chi porta avanti que-sto sistema abbia uno scarto minimo di sacche a fineanno, vedi Rovigo con l’anno 2010 sono state scartate13 sacche nei confronti di 500/600 sacche di altre pro-vince, con uno scarto, sempre se le notizie non sonoerrate, di 9.000 sacche di sangue intero scartate nellaregione Veneto a 150 euro all'una fate un po' voi iconti. Allora come possiamo andare a domandareambulatori dottori e personale se prima non vogliamoguardare dentro a casa nostra?Il sangue è un patrimonio nostro e soprattutto unpatrimonio per gli ammalati quindi bisogna creare unsistema valido per la raccolta del sangue (uguale pertutti) non un sistema dello spreco, cosi anche noi pove-ri presidenti avremo più coraggio a spiegare ai nostridonatori il perchè non vanno più a donare con la stes-sa frequenza.Vi ringrazio per l'attenzione, non pretendo una rispo-sta ma una riflessione seria e serena da chi di dovere.

Lunardi Cherubino - Presidente Avis Equiparata Buso

Caro Presidente,Ti ringrazio per lo stimolo che hai dato a una valutazio-ne più attenta della nostra situazione trasfusionale.Ecco le mie considerazioni:l’autosufficienza in sangue ed emoderivati è un risultatodinamico che deve essere riconquistato ogni giorno;l’autosufficienza in sangue ed emoderivati è un risultatoglobale che necessita della messa in rete di disponibilità enecessità su base nazionale;gli strumenti per raggiungere l’autosufficienza sono: l’in-cremento dei donatori e delle donazioni, la programma-zione sanitaria, la corretta gestione dell’invio dei donato-ri ai Centri trasfusionali, il buon uso del sangue. La riduzione del plasma raccolto è conseguenza della

manovra di aumento del prelievo di sangue intero percompensare l’incremento delle richieste di globuli rossi diquesti primi 6 mesi dell’anno. Lo scenario raffigurato daldott. Spaliviero ci spinge a migliorare la programmazionee a sviluppare strategie nuove perché in futuro serviràaumentare sia la raccolta di globuli rossi, sia di plasma.Avis Veneto ha avviato per prima in Italia il confronto suquesti temi.L’eccezionale efficienza ed efficacia nell’utilizzo di tutto ilsangue disponibile da parte del Dipartimento trasfusiona-le di Rovigo non ci deve far dimenticare che il risultatocomplessivo in Veneto è di uno scarto di solo l’1% per sca-denza delle sacche di globuli rossi. Questo scarto si puòconsiderare fisiologico perché si devono garantire urgenzeimprovvise, gruppi sanguigni rari ed emoteche periferiche.L’Avis lavora nei Comitati per il buon uso del sangue per-ché si migliorino i risultati in ogni ospedale veneto, specieper l’uso dei plasmaderivati.Il tema dell’Ufficio di chiamata è ripreso in ogni occasio-ne di incontro anche da Avis Veneto. Si tratta di uno stru-mento fondamentale per garantire l’autosufficienza. Inrealtà come la provincia di Rovigo può e, a mio persona-le parere, dovrebbe essere un Ufficio unico, in realtà pro-vinciali più vaste sarebbe auspicabile ne sorgesse uno pres-so ogni Unità di raccolta, raggruppando le Avis afferenti ecoordinandosi con gli altri. Noi continuiamo a dare que-sto suggerimento che deve, però, essere tradotto in concre-tezza dalle Avis, che agiscono in autonomia e collabora-zione. Dobbiamo convincere tutti e trovare accordi equi.Cordiali saluti.

Cara Redazione,Sono un donatore da circa 20 anni e tramite il “nostro”giornale volevo trasmettere il mio disappunto su comeè cambiato, in peggio, il rapporto tra donatore e“Sanità”, dico Sanità perchè non so quale entità siadirettamente sopra l'Avis a regolarne i rapporti. Unavolta a ogni donazione veniva inviato a casa il prospet-to con i valori delle analisi, adesso viene fatto una voltaall'anno in occasione della visita. Se per qualche moti-vo di salute si richiedeva un'analisi particolare al medi-co preposto alla visita ti veniva incontro nell'inserirla.Adesso sappiamo che la crisi e i tagli attanagliano inmaniera particolare anche la nostra Sanità, ma i dona-tori sono una risorsa unica, sono una risorsa strordina-ria che permette di salvare e aiutare tante persone evisto che il sangue artificiale non è ancora stato inven-tato li dobbiamo tenere ancor più in considerazione.La mia lamentela nasce dal fatto che in occasione del-l'ultima donazione ho chiesto nel colloquio medico seera possibile inserirmi il controllo del ferro e del cole-sterolo (ero particolarmente stanco e il colesterolo è unpo' alto). La risposta del medico è stata che non puòinserirli perchè hanno un costo e li possiamo fare soloin occasione della visita annuale. Morale della favola,

Sistema che cambia, in peggio.Ma se cediamo, quanto ci costa?

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Continuate a scriverci, in tempo reale potrete trovare lettere e risposte si www.donoevita.it

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